Festa dei nonni

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« Mi piaccion le fiabe, raccontane altre…»


Un nonno racconta: Prima della scuola alle 04:00 andavo a lavorare nei campi ed aiutavo la famiglia


Famiglie molto numerose….eravamo 10…11 figli…


Colazione pane e latte o il rosso d’uovo sbattuto con un po’ di caffè e via a scuola a piedi e con i compagni che incontravi per la strada. Era anche un’occasione per ripetere la lezione o semplicemente per ridere o giocare insieme.

Latte caldo appena munto….


Un nonno racconta:

Ricordo che, nel lontano 1945, la maggior parte dei miei coetanei usava cartelle di «pezza», a tracolla, fatte in casa. La mia era una modesta cartella, piccola, di cartone pressato, con manico di stagno; conteneva solo un quaderno « a righi» e uno «a quadretti», un sillabario e un astuccio di legno che fungeva da porta matita, penna e pennini perché, in quegli anni, scrivevamo usando l’inchiostro e avevamo sempre le dita sporche. La penna era a cannetta, con pennini che si spuntavano, con l’inchiostro che spesso gocciolava sul quaderno tant’è che, per rimediare al danno si usava la carta…assorbente! La «penna bic», pur inventata in Francia dal barone Marcel Bich proprio nel 1945, si diffuse in Italia solo negli anni 50/60.


L’aula era arredata da banchi in legno, scomodissimi, di dimensioni non adatte a noi; la cattedra era posizionata su una pedana, il Crocifisso al muro, la carta geografica, ecc.


« La mia era una classe tutta femminile perché all’epoca le classi erano tutte maschili o tutte femminili e le scuole di città avevano addirittura entrate distinte per uomini e per donne…»


Scuola Media San Tommaso D’Aquino a.s. 1960/61 CLASSE 3° F Alunni in piazza


La preghiera quotidiana all’inizio delle lezioni‌


L’alfabetiere e il quaderno di bella copia che conservava la maestra in classe


Qualcuno in punizione dietro la lavagna…. Inginocchiati sui ceci……

Qualche bacchettata sulle mani…

Il cappello dell’asino


Il nonno racconta che era un piccolo figlio della «Lupa» Manifestazio ne ufficiale di un Sabato Fascista: correva l’anno 1935 1936


Le pagelle durante la guerra‌

1938-39

1939-40 1940-41


Le pagelle durante la guerra‌

1941-42

1942-43


Le materie e i giudizi‌


Le pagelle del 1950-60‌


Finalmente…uscita di scuola…tutti a giocare….


Non avevamo il computer, solo pochi di noi cominciavano ad avere la televisione in casa, ma avevamo tanti amici con i quali giocavamo insieme davanti casa o sulla strada‌


A cavallina‌.con le biglie‌.la fionda


Moscacieca…


Salto della corda‌


L’altalena…


Il carroccio: smontavamo le rotelline dai paletti lungo i binari del treno‌era un gioco pericoloso, ma ti sentivi un re!


Altro che cartoni da riciclare: per noi erano navi…carri armati…aerei…


Non avevamo lo smartphone, ma il telefono senza filo… realizzato con due barattoli di latta ( il filo c’era!)

LA CORSA CON I CERCHI DELLE BICICLETTE O CON LE GOMME DI QUALCHE MACCHINA ROTTAMATA…


Le bolle di sapone, ma il sapone era quello che le nostre mamme usavano per il bucato a mano…

LA CAMPANA IL GIOCO DELLA BOTTIGLIA


Piccole nonne crescono…


La nonna indossa un bellissimo vestito, da Fatina, cucito dalla mamma con la carta‌


«Era già tanto possedere una radio ed era un lusso comprare la televisione. Ci si riuniva tutti al bar - cinema «Europa» a Mercato San Severino.


Le avventure di RIN TIN TIN & Dusty


E tutti a nanna dopo carosello‌.


I nostri nonni‌.








« Mi piaccion le fiabe, raccontane altre…»


Grazie Nonni!


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