LA DONNA: dal Medioevo al Rinascimento
DISCRIMINAZIONI ANTICHE Fin dalle origini la donna doveva prestarsi solo ai lavori domestici, senza partecipare alla vita politica e sociale.
Per secoli si esaltò solo la figura maschile. Già nell’antica Grecia, Aristotele teorizzò la superiorità fisica e intellettuale del maschio e la maggior forza del suo carattere dicendo: «La donna è un uomo incompleto»
La donna nel Medioevo Dopo più di duemila anni di storia occidentale sfavorevole alle donne, il Medioevo è stato, per certi aspetti, un’epoca aperta alla realizzazione della personalità femminile.
La castellana La castellana è un esempio di come la donna nel Medioevo rivestiva anche ruoli di media importanza socio-politica. In assenza del marito, infatti, aveva la responsabilità di dirigere il castello.
LE DONNE LAVORATRICI
Nelle città si formano i primi gruppi femminili di merciaie organizzate in gilde armate; nacquero corporazioni femminili nel settore tessile e inoltre l’imprenditoria femminile era presente anche nel settore della produzione alimentare.
Le scuole femminili Nel basso Medioevo «cultura» significava non solo leggere e scrivere, ma anche conoscere le lingue soprattutto il latino, l’architettura, l’economia, la medicina la pittura. Le ragazze delle grandi città potevano anche frequentare le scuole e diventare dirigenti delle scuole elementari femminili.
Le donne medico
Le donne erano molto brave nel campo della medicina, fra cui l’ostetricia e la chirurgia. In Germania nel XV secolo la città di Francoforte assunse sedici donne medico, in maggioranza specializzate in chirurgia e oculistica.
LA DONNA ANGELO NEI VERSI DEI GRANDI POETI DEL ‘300
TANTO GENTILE E TANTO ONESTA PARE Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand’ella altrui saluta, ch’ogne lingua deven tremando muta, e li occhi no l’ardiscon di guardare.
Ella si va, sentendosi laudare, benignamente d’umiltà vestuta; e par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare
Mostrasi sì piacente a chi la mira, che dà per li occhi una dolcezza al core, che ‘ntender no la può chi no la prova.
e par che de la sua labbia si mova un spirito soave pien d’amore,
Dante considera la sua donna un angelo che funge da tramite tra l’uomo e Dio. Egli elogia le qualità interiori della donna, esaltando le sue doti caratteriali e non fisiche, come si usa fare oggi.
CHIARE, FRESCHE E DOLCI ACQUE Chiare fresche e dolci acque, ove belle membra pose colei che sola a me par donna; gentil ramo, ove piacque (con sospir mi rimembra) a lei di fare, al bel fianco, colonna; erba e fior che la gonna
leggiadra ricoverse co l’angelico seno; aere sacro, sereno,
Da’ be’ rami scendea (dolce ne la memoria) una pioggia di fior sovra ‘l suo grembo; et ella si sedea umile in tanta gloria, coverta già de l’amoroso nembo. Qual fior cadea sul lembo, qual su le trecce bionde, ch’oro forbito e perle erano quel dì, a vederle; qual si posava in terra, e qual su l’onde qual, con una vago errore girando, parea dir:- Qui regna Amore.
Quante volte diss’io ove Amor co’ begli occhi il cor m’aperse:allor pien di spavento: -Costei per fermo nacque in paradiso. date udienza insieme Così carico d’oblio Il divin portamento a le dolenti mie parole estreme. E ‘l volto e le parole e ‘l dolce riso […] m’aveano, e sì diviso
da l’imagine vera, ch’i’ dicea sospirando: «Qui come venn’io, o quando?» credendo esser in ciel, non là dov’era. Da indi in qua mi piace questa erba sì, ch’altrove non ho pace . Se tu avessi ornamenti quant hai voglia, potresti arditamente uscir del bosco e gir infra la gente
In Chiare, fresche e dolci acque Francesco Petrarca vuole dire che la donna amata ha il potere di proiettare la sua bellezza e il suo candore sull’ambiente circostante, che viene cosÏ descritto come un paradiso terrestre, benedetto dalla presenza della donna angelo.
Le grandi protagoniste della politica nell’età moderna
Caterina de’ Medici, viene considerata una delle maggiori sovrane di Francia, sostenitrice della tolleranza civile, perchè tentò di seguire una politica di conciliazione, animata in primo luogo dal desiderio di assicurare la continuazione della dinastia Valois. Il suo ruolo nel massacro della notte di San Bartolomeo, tuttavia, contribuisce ancora oggi a farne un personaggio controverso.
Maria Tudor, detta la Sanguinaria, è ricordata soprattutto per il tentativo di restaurare il cattolicesimo in Inghilterra dopo la Riforma. Ha fatto giustiziare almeno trecento oppositori religiosi.
Elisabetta I fu coinvolta a più riprese nei conflitti religiosi della sua epoca, uscì vittoriosa dalla guerra contro la Spagna. Sempre durante il suo regno furono poste le basi dell’Inghilterra come futura potenza commerciale e marittima, ed ebbe inizio la colonizzazione dell'America settentrionale. La sua epoca, denominata età elisabettiana, fu anche un periodo di straordinaria fioritura artistica e culturale.
Le mistiche: espressione della creativitĂ femminile
Il convento rappresentava per le donne dalla forte personalitĂ un modo per sfuggire alle prepotenze maschili, per istruirsi e affermarsi nelle proprie capacitĂ .
Le streghe: le grandi vittime dei pregiudizi maschili
Il delitto di stregoneria viene inventato dai frati e dai medici, pronti a tutto pur di impedire alle donne una carriera per cui erano dotate. Pertanto: • La bravura delle ostetriche si trasforma nell’accusa di bere il sangue dei bambini. • Gli unguenti prodotti dalle erboriste diventano veleni. • Uno sguardo lanciato ad un uomo diventa un incantamento o una fattura.
Le cortigiane italiane piĂš famose
Gaspara Stampa
Veronica Franco
Veronica Franco è stata una poetessa e cortigiana italiana.
Veronica Franco viene accusata ingiustamente di stregoneria a causa della sua cultura e della sua spregiudicatezza intellettuale e viene condannata dal tribunale dell’inquisizione
La società rinascimentale di Venezia riconosceva due diversi tipi di cortigiane: • la cortigiana onesta, ossia la cortigiana intellettuale; • la cortigiana di lume (più simile alle moderne prostitute), una cortigiana dei ceti bassi, che viveva e praticava il mestiere vicino al Ponte di Rialto. Veronica Franco fu probabilmente l'esempio più celebre di cortigiana onesta
Fu inserita nel Catalogo de tutte le principal et piĂš honorate cortigiane di Venetia (pubblicato intorno al 1565), Grazie alle sue amicizie con uomini facoltosi ed esponenti di spicco dell'epoca, divenne ben presto molto conosciuta. Ebbe persino una breve liaison con il re Enrico III di Francia
Veronica Franco scrisse due volumi di poesia: Terze rime nel 1575 e Lettere familiari a diversi nel 1580. Pubblicò raccolte di lettere e riunÏ in un'antologia le opere di scrittori famosi. Dopo il successo di questi lavori, fondò un'istituzione caritatevole a favore delle cortigiane e dei loro figli.
Gaspara Stampa nacque a Padova circa nel 1523, da una colta ma modesta famiglia di commercianti gioiellieri d’origine milanese. La casa Stampa divenne un salotto letterario tra i più frequentati dai maggiori musicisti, pittori e letterati di Venezia. Gaspara, ammirata come cantante oltre che per la sua bellezza, “era circondata da un nuvolo di adoratori”.
Visse un’esistenza libera ed elegante, stringendo relazioni con letterati e gentiluomini. Tra le numerose relazioni, probabilmente la piÚ sentita fu, nel 1548, con il conte Collaltino di Collalto, al quale dedicò gran parte dei 311 componimenti delle sue Rime.
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OGGI: LE NOSTRE NONNE CI RACCONTANO…
LA DONNA POTEVA LAVORARE? CHE LAVORI FACEVA?
«Ai miei tempi la donna poteva fare lavori specifici: accudire i figli o i fratelli minori, aiutare in casa, aiutare nei campi ecc…»
«Secondo me è importante che una donna lavori»
HAI FREQUENTATO LA SCUOLA PER POCO TEMPO O HAI CONTINUATO GLI STUDI? PENSI CHE SIA IMPORTANTE STUDIARE? COSA CONSIGLIERESTI AD UNA RAGAZZA OGGI?
«Ho continuato gli studi fino ad ottenere il diploma in ragioneria. Secondo me è importante studiare ed ad una ragazza consiglierei di Studiare costantemente perché le servirà a costruirsi un futuro»
«Io ho frequentato la scuola fino alla quinta elementare. È molto importante secondo me studiare ed io consiglierei ad una ragazza di studiare e trovarsi un lavoro per essere indipendente»
«Ho frequentato solo le scuole elementari, perché essendo 12 figli, e le scuole erano pagamento, non potevamo permettercelo. Secondo me è importante studiare per riuscire a trovare un buon lavoro»
COME TRASCORREVI LE GIORNATE QUANDO AVEVI LA MIA ETÀ? «Imparavo a fare la sarta da una signora in paese»
«Prima si trascorreva la maggior parte del tempo in casa ad aiutare i genitori»
RISPETTO AI TUOI COETANEI MASCHI C’ERA QUALCOSA CHE NON POTEVI FARE? «Le donne non potevano divertirsi come i maschi perché dovevano cucinare, accudire i fratelli minori, e occuparsi delle faccende di casa»
QUANDO USCIVI STAVI CON AMICI O SOLO AMICHE? FREQUENTAVATE GLI STESSI LUOGHI? «La donna non poteva uscire molto spesso perché doveva aiutare i genitori» «Si usciva in gruppi maschili e femminili e molto spesso quando si usciva le donne erano accompagnate dai fratelli maggiori» «Eravamo solo femmine perché le madri non volevano che stessimo con i maschi. I luoghi erano diversi: loro giocavano a pallone in piazza e noi stavamo in un angolo a giocare con le bambole» «Non potevamo uscire con i ragazzi perché potevamo essere giudicate male e non potevamo frequentare gli stessi luoghi»
SE UNA DONNA FACEVA QUALCOSA DI SBAGLIATO VENIVA GIUDICATA ALLA PARI DELL’UOMO? «No, perché anche un minimo sbaglio fatto dalla donna era considerato più grave da un uguale sbaglio commesso da un uomo»
A differenza di oggi, in passato anche fare una semplice passeggiata tra amiche aveva le sue regole: non si poteva fare troppo tardi ed era vietato intrattenersi a parlare con i maschi, proprio perché spesso si finiva per essere giudicate male. Avere una reputazione non buona significava restare soli per sempre perché non tutti sarebbero stati interessati a conoscerti veramente. Ovviamente anche gli hobbies erano diversi; in passato si era obbligati ad imparare a lavorare a maglia e all’ uncinetto, prendersi cura della propria famiglia e della propria abitazione e bisognava anche imparare a cucinare bene. Non era frequente che una ragazza continuasse gli studi, di solito chi lo faceva era soltanto perché apparteneva ad una famiglia benestante e poteva permettersi di non andare subito a lavorare. Ottenere l’indipendenza dalla propria famiglia di origine oppure dal proprio marito non era cosa semplice se non addirittura impossibile.
La donna era sempre in una condizione di sudditanza rispetto all’uomo. In passato non si sentiva parlare spesso di femminicidio o violenza sulle donne, ma piuttosto si sentiva parlare solo di grandi imprese fatte da uomini. Le donne sono state spesso trattate male e messe da parte. Oggi la donna sta cercando di conquistare uno spazio più importante
all’ interno della società e cerca sempre una posizione di potere. Forse è anche per questo motivo che gli uomini hanno paura delle donne e per questo le uccidono perché non sono più sotto il loro controllo.
II B