PROGETTO SHOAH a.s. 2016/17

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• La "Giornata della Memoria" è stata istituita dal Parlamento Italiano nel 2000 per ricordare le vittime delle persecuzioni fasciste e naziste degli ebrei, degli oppositori politici, di gruppi etnici e religiosi dichiarati da Hitler indegni di vivere • La data prescelta è quella dell'anniversario della liberazione del campo di sterminio nazista di Auschwitz, avvenuta ad opera delle avanguardie della Armata Rossa il 27 gennaio 1945


SHOAH Shoah è un termine ebraico col quale si suole indicare lo sterminio del popolo ebraico durante il Secondo conflitto mondiale. Gli ebrei, attualmente, rifiutano l'altra parola stilizzata, Olocausto, in quanto questo indica un sacrificio propiziatorio, il che è sicuramente ingannevole.


LO STATO TOTALITARIO IN GERMANIA E ITALIA • Lo stato totalitario è uno stato in cui esiste una volontà politica unificata • Gli oppositori politici vengono esclusi e repressi • Si serve della violenza per reprimere le opposizioni


DIFFERENZE TRA NAZISMO E FASCISMO • Nel nazismo il principio della totalità proviene dalla RAZZA e lo stato è il mezzo di realizzazione • Il fascismo si realizza NELLO STATO, NON MEZZO • I nazisti sono uniti da un principio BIOLOGICO • I fascisti sono uniti da un principio IDEOLOGICO • Il nazismo esalta il sangue e la purezza della razza • Il fascismo esalta lo stato, presente in ogni aspetto della vita sociale


Hitler scelse il simbolo della svastica perchĂŠ indicava il Sole e gli ebrei erano devoti alla Luna, dunque nemici del simbolo e degli ariani. Prima che Hitler presentasse la bandiera con la svastica, questa veniva usata nel mondo occidentale come portafortuna


LE TAPPE DELLA SHOAH XX secolo: diffusione antisemitismo per mezzo di Hitler (cancelliere dal 1933)

Liberazione campi di concentramento (1945)

Leggi di Norimberga (1935); leggi razziali fasciste (1938)

Deportazione ebrei nei campi di concentramento (1943-1945)

Notte dei cristalli (1938)

Deportazione nei ghetti (1940-1941)


ANTISEMITISMO

ANTISEMITISMO

L’odio verso gli Ebrei (antisemitismo) ha origini religiose; minoranza religiosa in Europa, gli Ebrei subirono discriminazioni e persecuzioni sin dai primi secoli del Medioevo. Per Hitler gli ebrei non sono una comunità religiosa, ma una razza, la razza che vuole rovinare tutte le altre. Mescolandosi con gli altri popoli, gli ebrei cercano di imbastardirli, distruggendone la purezza e la forza necessaria per la supremazia. L'ebreo è il nemico più pericoloso, è cattivo fino in fondo. Hitler dice : "Gli Ebrei sono come i vermi che si annidano nei cadaveri in dissoluzione." L'antisemitismo diventa in Hitler una vera e propria ossessione.


LE LEGGI DI NORIMBERGA LEGGE PER LA PROTEZIONE DEL SANGUE E DELL'ONORE TEDESCO 15 Settembre 1935 Il Reichstag fermamente convinto che la purezza del sangue tedesco sia essenziale per il futuro del popolo tedesco e ispirato dalla inflessibile volontà di salvaguardare il futuro della nazione Germanica, ha unanimemente deciso l'emanazione della seguente legge: •

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Articolo I 1. I matrimoni tra ebrei e cittadini di sangue tedesco o affini sono proibiti. I matrimoni contratti in violazione della presente legge sono nulli anche se per eludere questa legge venissero contratti all'estero. 2. Le procedure legali per l'annullamento possono essere iniziate soltanto dalla Procura di Stato. Articolo II Le relazioni extraconiugali tra ebrei e cittadini di sangue tedesco o affini sono proibite. Articolo III Agli ebrei non è consentito impiegare come domestiche donne di sangue tedesco o affini di età inferiore ai 45 anni. Articolo IV 1. Agli ebrei è vietato esporre la bandiera nazionale del Reich o i suoi colori. 2. Agli ebrei è consentita l'esposizione dei colori giudaici. L'esercizio di questo diritto è tutelato dallo Stato. Articolo V 1. Chiunque violi il divieto previsto dall'Articolo I sarà condannato ai lavori forzati. 2. Chiunque violi il divieto previsto dall'Articolo II sarà condannato al carcere o ai lavori forzati. 3. Chiunque violi i divieti previsti dall'Articolo III e dall'Articolo IV sarà punito con un anno di carcere o con una ammenda, oppure con entrambe le sanzioni. Articolo VI Il Ministro degli Interni del Reich, in accordo con il Vice Führer e il Ministro della Giustizia del Reich, emaneranno i regolamenti e le procedure amministrative necessarie per l'applicazione della legge. Articolo VII La legge entrerà in vigore il giorno successivo alla sua promulgazione ad eccezione dell'Articolo III che avrà effetto entro e non oltre il 1° Gennaio 1936. Il Fuehrer e Cancelliere del Reich: Adolph Hitler Il Ministro degli Interni del Reich: Wilhelm Frick Il Ministro della Giustizia del Reich: Dr. Gürtner Il Vice Fuehrer: Rudolf Hess Reichsgesetzblatt, 1, 1935, pp. 1146-1147.


Notte dei cristalli Nella notte tra il 9 e il 10 Novembre 1938, la cosiddetta «notte dei cristalli», con il pretesto di un attentato contro un diplomatico tedesco a Parigi, si scatena una ondata di violenze antisemite (pogrom). In tutta la Germania sono incendiate 119 sinagoghe e saccheggiati 7500 negozi di ebrei. Le vittime sono 91. 26.000 ebrei vengono deportati nei campi di concentramento (istituiti fin dal 1933 per gli oppositori politici). Gli ebrei sono obbligati al pagamento di un miliardo di marchi a titolo di indennizzo ai loro persecutori; sono esclusi dalla vita economica tedesca e le loro proprietà, una volta espropriate, sono svendute a prezzi irrisori ai cittadini tedeschi («arianizzazione» dell'economia nazionale promossa dal delfino di Hitler, Hermann Goring); sono esclusi da tutte le scuole del Reich. La politica antisemita del regime viene orchestrata nel suo crescendo da uno dei massimi leader del nazionalsocialismo, Paul Joseph Goebbels, attraverso una penetrante ed ossessiva opera di propaganda che riduce l'opinione pubblica tedesca all'accettazione passiva o al pieno consenso.


Tra il 1933 e il 1945, la Germania Nazista e i loro alleati crearono piĂš di 40.000 campi di concentramento e altre strutture carcerarie. I campi furono usati per diversi scopi, tra i quali i lavori forzati, la detenzione di chi era considerato nemico dello Stato e l'eliminazione in massa dei prigionieri. I morti furono oltre 6 milioni.


I CAMPI DI CONCENTRAMENTO



DIARIO DI ANNA FRANK “E’ un miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo. Mi è possibile costruire tutto sulla base della morte, della miseria, della confusione. Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte l’avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini eppure quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine la pace e la serenità.”


LILIANA SEGRE «… il mondo non e stato più lo stesso dopo Auschwitz. E questo riguarda tutti. E noi, noi che Auschwitz lo abbiamo sulla nostra pelle e dentro i più intimi recessi della nostra mente? Noi come abbiamo potuto e possiamo vivere? Come può il nostro cervello reggere ai ricordi senza impazzire, come può ricordare i visi, i colori, i suoni, gli odori senza esserne soverchiato e perduto? Come possiamo camminare per le strade del mondo, della città, guardarci intorno e allo specchio senza vedere una realtà deformata dalla nostra esperienza, con la paura di risvegliarci dal sogno e ripiombare in quell'orrore?»


NEDO FIANO “Molti di noi hanno portato dentro questa sofferenza, non sono stati capaci di tirarla fuori, altri invece hanno potuto farlo. Ma l'esperienza della deportazione, dei campi di sterminio, per assurdo che possa sembrare, e anche un miracoloso dono, per quelli che come me sono tornati, perché ci ha aiutato a dare alle cose una profondità, una geometria diversa da quella che si fa usualmente. Perché ci ha dato la capacita di individuare l'essenziale delle cose, di rifuggire dal particolare inutile. Chi ha sofferto fa sua la sofferenza degli altri, sente un’affinità con chi soffre. Chi non ha mai sofferto non sa che cosa vuol dire soffrire. Diceva Socrate: -Solo chi è stato schiavo può capire che cos'è la libertà.”


“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre.”


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