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Avis e Aido Mirano insieme per la prevenzione tumori femminili
Avis e Aido a Mirano insieme per la prevenzione dei tumori femminili
Causa isolamento e paura, negli ultimi due anni la popolazione ha trascurato la prevenzione. In tale contesto si è inserito il progetto: “Un dono a te stessa: regalati la prevenzione” di Avis Mirano, in collaborazione con Aido Mirano e Aido S. Maria di Sala, finanziato dalla Regione Veneto con fondi statali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Il progetto si è esplicitato in una serie di webinar iniziali sulla prevenzione del tumore al seno, con gli esperti, i medici Fernando Bozza dello Iov (Istituto oncologico veneto), Guido Papaccio primario di chirurgia senologica dell’Ulss3 e Bernardino Spaliviero della Casa di Cura “Giovanni XXIII di Monastier” (Tv). Presso quest’ultima struttura, oltre 90 avisine hanno potuto sottoporsi agli esami clinico strumentali alla mammella, andando a supportare il sistema nazionale che prevede lo screening solo per le over 50, ogni due anni.
Successivamente è stato realizzato un webinar sulla medicina di genere, sulla centralità dell’individuo e su come una stessa malattia produca effetti e sintomi diversi a seconda del genere della persona. Sono intervenuti i medici dott. Gianluca Gessoni, direttore dell’Immunologia e trasfusionale dell’Ulss 3, Salvatore Saccà, primario di cardiologia dell’Ulss 3 a Mirano, Danila Bassetti e Luciana Bovone, presidente Aidm (Associazione italiana donne medico) di Milano. Alla base del progetto c’è il concetto che “Una persona sana è un donatore (o possibile tale) sano”, mettendo così al centro la prevenzione per contrastare l’insorgere di malattie.
Il riacutizzarsi della diffusione del Covid 19 ci ha portato a ricalibrare il progetto per poter essere più incisivi e raggiungere in modo più capillare e veloce la popolazione, attraverso “pillole” informative sui tumori dell’utero e delle ovaie con il dott. Paolo Scantamburlo, sul tumore al colon/retto con il dott. Corrado Da Lio, primario chirurgia di Mirano e sui melanomi e neoplasie cutanee con il dott. Marcello Ferroni, dirigente medico in dermatologia-Ulss 3, Mirano.
Altro argomento sono stati i disturbi dei comportamenti alimentari, patologia latente e dilagante che può esser presa per tempo. Da qui l’esigenza, anche per dare un segno di rinascita e speranza, di proporre il tema in forma teatrale, in presenza, mettendo in scena il monologo “Di nuovo Viva – un monologo sull’anoressia” di e con Rachele Zanarella. L’opera autobiografica, realizzata presso la Sala Pertini di S. Maria di Sala, è stata seguita da un approfondimento con un volontario della Fenice OdV per ribadire che “Noi valiamo. Siamo perfetti nella nostra imperfezione, e tutti ricerchiamo solo amore. Prendiamoci cura di noi, vogliamoci bene, regaliamoci la prevenzione. Prevenire per curarsi meglio”. Ancora una volta la sinergia tra le associazioni di volontariato ha dato i suoi frutti. Laura Zanardo
In alto.
Uno dei webinar online organizzati nell’ambito del Progetto.
Sotto.
Un momento dello spettacolo teatrale “Di nuovo Viva - un monologo sull’anoressia”.
