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La Provinciale Treviso si analizza: come base sociale è “in salute”

TREVISO PROVINCIALE. Avvicinare i giovani al dono, fidelizzare i donatori di sangue e plasma, comunicare di più e meglio. Con questo intento l’Avis provinciale di Treviso si è letteralmente “fatta le analisi” distribuendo un questionario a quasi 4 mila tra donatori, ex donatori e non ancora donatori della Marca Trevigiana. Il primo passo per poter avviare un “progetto di comunicazione” capace di rendere più efficace la promozione delle attività avisine e il coinvolgimento di donatori e aspiranti tali. Per questo si andranno a implementare i linguaggi digitali così cari ai ragazzi e ragazze dalla maggiore età in su, per stimolarli al dono. “Abbiamo bisogno di investire in particolar modo sui giovani tra i 18 e i 25 anni, la fascia d’età che entra nel mondo del lavoro o all’università, e che rischiamo più di altre di “perdere” dopo l’attività di sensibilizzazione che, come associazione, portiamo avanti dalle elementari fino alle superiori, entrando nelle scuole”, sottolinea Stefano Pontello, presidente dell’Avis Provinciale di Treviso, facendo riferimento ai dati sulla donazione.

Ad oggi nella Marca si contano 30.127 donatori attivi e le persone che nel corso del 2022 hanno fatto la loro prima donazione sono state 1.677 finora, per un totale di 38.048 donazioni tra sangue intero, plasma e piastrine negli ultimi dieci mesi. L’autosufficienza è garantita ma la flessione nei dati di raccolta, legata principalmente agli strascichi della pandemia e al calo demografico, stanno spingendo l’Avis a investire ancor di più sulla sensibilizzazione delle giovani generazioni. Il rilevamento su circa 4 mila partecipati, curato dalla società Consilia, rappresenta una base di lavoro importante per elaborare il progetto di comunicazione attraverso il quale Avis andrà a raccontarsi sempre meglio all’esterno. Gli esiti dell’indagine sono stati illustrati dal presidente di Avis provinciale Pontello e dal tesoriere Paolo Zanatta durante una conferenza all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, alla presenza del direttore sanitario dell’Ulss2 Stefano Formentini, della presidente della conferenza dei sindaci Paola Roma e della presidente di Avis regionale Vanda Pradal. Il campione analizzato era composto per il 90% donatori, il 9% ex donatori e l’1% volontari non donatori. Gli intervistati dichiarano di donare prevalentemente sangue intero, si rivolgono tanto ai centri trasfusionali dell’Ulss 2-Marca Trevigiana quanto alle 38 unità mobili Avis sul territorio, donano sia nei giorni feriali sia nel weekend e sono entrati nell’associazione in larga parte

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