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Direttore responsabile: C. Montagna Segreteria/Pubblicità: M. Cristiano In copertina: Isola dei Pescatori Fotografie, testi e digitale: B. Montagna altri testi: F. Carullo
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L’evento di Natale dedicato alla famiglia Ornavasso (Verbania - Lago Maggiore) dal 21 Novembre al 6 Gennaio 2016 APERTURA GROTTA +PRESEPE+PARCO+MERCATINI dalle 9,30 alle 18,30 Novembre: sabato 21- domenica 22 -venerdì 27- sabato 28 e domenica 29 Dicembre: venerdì 4 - sabato 5 - domenica 6lunedì 7- martedì 8 - venerdì 11 sabato 12 - domenica 13 - venerdì 18 sabato 19 - domenica 20 Sabato 26 e domenica 27 Gennaio 2016: sabato 2 - domenica 3 - martedì 5 mercoledì 6 Anche nelle date del 26-27 dicembre e di gennaio in Grotta sarà sempre presente Babbo Natale, che quest'anno si fermerà fino al 6 gennaio prima di rientrare in Lapponia. APERTURA SOLO PRESEPE Dal 21 al 24 e dal 28 al 31 dicembre dalle 10 alle 18 1 gennaio - 4 gennaio 2016 solo pomeriggio dalle 14 alle 18 Natale tutto chiuso Capodanno aperto solo presepe dalle 14 alle 18 See more at: http://www.grottadibabbonatale.it /it/programma#sthash.hgkSsYXS. dpuf 6
La Grotta di Babbo Natale è un luogo davvero unico al mondo e inimitabile: è infatti una vera cava di marmo rosa - sotterranea - con una galleria di accesso in pietra lunga 200 metri e un grande salone con il pavimento e le pareti in marmo rosa. E' un luogo davvero prezioso: pensate che da qui - circa 700 anni fa - hanno iniziato ad estrarre il marmo per il Duomo di Milano. Nel periodo natalizio la galleria si anima di luci, musiche natalizie,animazioni con i twergi, gli gnomi dei boschi di Ornavasso, fino all'incontro con il vero babbo Natale, all'interno del grande salone con gigantesche proiezioni natalizie. Per visitare la Grotta di Babbo Natale è vivamente consigliata la prenotazione on line, scegliendo la data e l'orario di ingresso. Il biglietto “Grotta di Babbo Natale” comprende la visita alla grotta, l'incontro con Babbo Natale, il diploma di Bravo Bambino, il tè di Natale, un omaggio per ogni bambino e - per chi prenota on line una foto omaggio del gruppo dei visitatori L'ingresso avviene a gruppi guidati ogni 15 minuti . La visita interna alla Grotta dura circa 20 minuti, ma occorre calcolare di arrivare ad Ornavasso circa 2 ore prima rispetto all'orario prenotato. Tempi di percorrenza: per il ritiro dei biglietti alle casse (in P.zza XXIV Maggio presso i mercatini di Natale al coperto e da dove partono i trenini per la Grotta), consegna della letterina per Babbo Natale, ritiro del diploma di bravo bambino, consegna degli elmetti protettivi, ingresso guidato ed incontro con Babbo Natale. Durante la giornata, è possibile: La visita delle altre aree del Parco, la partecipazione alle animazioni del circo ( 30 minuti circa) e del teatro (30 minuti circa) ripetute più volte durante la giornata (sabato e domenica 2 programmazioni diverse) e la visita del grande Presepe innevato. Nelle giornate di apertura dal centro di Ornavasso partono 8 trenini Renna Express di collegamento al Parco dei Twergi di Babbo Natale, con molte altre attrazioni per tutta la famiglia (dal grande presepe innevato alle vere renne di Babbo Natale, i cammelli dei Re Magi, i laboratori dei produttori e degli artigiani, la fabbrica dei giocattoli, il cunicolo sotterraneo, le aree ristoro, la slitta volante di Babbo Natale.. E' possibile raggiungere la Grotta di Babbo Natale anche a piedi, in circa 30/40 minuti di cammino, con tratti di strada asfaltata e di sentiero. Dal Parco dei Twergi alla Grotta si sale comunque a piedi, anche chi ha scelto il trenino, per cui è consigliato ai visitatori della Grotta e del Parco un abbigliamento adeguato all'inverno e ai sentieri Per i genitori con bimbi piccoli è consigliato il marsupio o lo zainetto. Si ricorda che le casse - sia per i visitatori prenotati sia per i non prenotati o per chi desidera acquistare il solo biglietto Parco si trovano in P.zza XXIV Maggio ad Ornavasso Le aree mercatini di Natale al coperto in P.zza XXIV Maggio, ristorazione, alberi parlanti, sentiero delle pietre preziose, slitta volante di Babbo Natale sono invece a libero accesso. See more at: http://www.grottadibabbonatale.it/it/grotta#sthash.phYgMVQt.dpuf
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VARESOTTO DA SCOPRIRE/PORTOVALTRAVAGLIA Centro amministrativo e giudiziario della “Corte di Travaglia” Berengario aveva protetto il territorio mediante fortificazioni e torri che cingevano tutta la valle. Nonostante quel sicuro sistema difensivo, Berengario II e i suoi figli nel 963 dovettero arrendersi ad un lungo assedio dell’ Imperatore di Sassonia Ottone I calatosi d’Oltralpe per cingere la corona d’Italia. Attorno all’anno Mille la storia di Porto, con il sorgere di vari nuclei con proprie chiese, si inserì nell’ambito delle vicende dell’antica Pieve di Travaglia che aveva in Domo la chiesa matrice. Per molti secoli Porto fece parte di un feudo ecclesiastico dipendente da Milano e quindi seguì la sorte delle altre terre del Lago Maggiore. Tra il XVII ed il XIX secolo il paese conosce un importante sviluppo industriale. Porto si arricchisce nel centro storico e in riva al lago di bei palazzi costruiti da famiglie nobili e altoborghesi; nasce una fabbrica specializzata nella produzione di lastre di vetro, caraffe e bicchieri di cristallo la cui purezza era di poco inferiore a quelli di Boemia. Vi lavoravano circa 90 persone tra uomini e donne, oltre a numerosi fanciulli. La fabbrica passò poi di proprietà migliorando in qualità e quantità, dando lavoro a 170 persone. Nel 1901, in occasione dell'Esposizione Varesina la vetreria
Porto Valtravaglia, in Provincia di Varese, si trova nel punto in cui la sponda lombarda del Lago Maggiore si allarga in un’ampia vallata di dolci colline che dalle Prealpi degradano verso il lago. Questo tranquillo Borgo sorge tra Laveno, importante cittadina turistica che unisce con un servizio continuato di traghetti la sponda lombarda con quella piemontese e Luino la principale cittadina commerciale lacustre della sponda lombarda.
CENNI STORICI
Le prime notizie storiche di Porto si hanno già all'età del ferro con una documentata presenza umana fra Porto e Caldè. Altre notizie riguardanti il Borgo risalgono alla seconda metà del X Secolo quando la Valtravaglia apparteneva all’ultimo Re Feudale d’Italia Berengario II. 8
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NATALE /NEL VARESOTTO di Porto fu brillantemente presente. Era in quegli anni di proprietà della famiglia Lucchini, di origini milanese, ma saldamente legata a Porto Valtravaglia.In questo periodo nasce la Provincia di Varese ed anche la Valtravaglia conosce nuovi impulsi con la costruzione della strada Laveno Luino. Nel 1928 vengono anche uniti al Comune di Porto quelli di Muceno e Musadino fino a quella data autonomi, formando così un unico Comune. Dell’iniziato sviluppo industriale ora rimangono solo poche tracce. Attualmente, a parte una consistente percentuale di lavoratori frontalieri, l'occupazione è rivolta al terziario verso le città di Varese e Milano. Localmente oggi sono presenti molte realtà artigiane e commerciali . Il settore turistico italiano e straniero (in particolare tedesco), ha oggi una certa importanza nell'economia del Comune Le tranquille rive del lago ed il verde folto delle alture circostanti offrono ai visitatori la possibilità di sereni e riposanti soggiorni. La Valtravaglia, come tutto l’Alto Lago Maggiore, è caratterizzata da contrasti di colore che rendono suggestivo il panorama. Dall’inconfondibile Rocca di Caldé fino a Brezzo di Bedero è un variare di toni dal verde dei fitti boschi all’azzurro dell’acqua che ha come sfondo la vicina corona dei picchi alpini.
COMUNE DI CASTELVECCANA Tutte le prime domeniche del mese escursioni a piedi con la Proloco di Castelveccana, in collaborazione con un gruppo di amici amanti della montagna “DAL LAGO AI MONTI” 2015 “escursioni accompagnate a tema naturalisticopaesaggistico” che percorrendo a piedi i sentieri, si propone di fare conoscere e valorizzare angoli suggestivi e unici del paese. ultima escursione del 2015 >Ritrovo ore 8.00 piazza lago Caldè 6 Dicembre domenica “Caldè-Rasate-fontana Pianeggi-Costa-Cuvignone-Borchetta di CarscinaPIZZONI DI LAVENO-Biancascia-Il TanoneArbur de Gata-Or De Bata-Sentè de Mez o della Virasca-Caldè”- Rientro in piazza lago Caldè ore13.00-14.00 ca. ***molto impegnativa dislivello < 800 mt. - La partecipazione alle escursioni è gratuita e non richiede prenotazioni
Per informazioni: prolococastelveccana@libero.it Mappe e percorsi: http://www.comune.castelveccana.va.it sezione vivere la città / dal lago ai monti.
Regole da osservare Gli itinerari proposti non presentano particolari difficoltà, ma vanno comunque affrontati con la preparazione richiesta da una attività escursionistica in media montagna; allenamento fisico, calzature da trekking, abbigliamento adatto alla stagione, mantella adatta in caso di pioggia, zainetto, acqua, bastoni. A giudizio degli accompagnatori, per motivi di sicurezza o condizioni meteo avverse, gli itinerari descritti potranno subire variazioni.
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Fin dalle origini del cristianesimo si avvertì nella ricorrenza del Natale la necessità di rappresentare episodi della vita di Gesù, raffigurandoli con celebrazioni anche nei dipinti, sculture e affreschi. L'ADORAZIONE DEI MAGI FU LA CLASSICA ICONOGRAFIA UTILIZZATA ANCHE NELLE OPERE D’ARTE Note sono le opere di Benardino Luini pittore nato nel 1480 a Runo frazione di Dumenza (Va). Di questo artista troviamo un ciclo d'affreschi, tra cui un'Adorazione dei Magi nel Santuario della Beata Vergine dei Miracoli a Saronno e nel Duomo di Como, eseguite nel 1514, un'Adorazione dei Magi e un'Adorazione dei pastori. Sono da ricordare anche gli affreschi che si trovano in Santa Maria Foris Portas a Castelseprio. Le scene rappresentate, che si fanno risalire al IX secolo, s'ispirano ai vangeli apocrifi (protovangelo di Giacomo e vangelo dello pseudo Matteo). - Sempre proveniente da Santa Maria Foris Portas è un'Adorazione del Bambino che si ritiene del XV secolo, e attualmente ben conservata nella chiesa di San Martino a Carnago. - Una Natività e un'Adorazione dei Magi con corteo di animali esotici, opere di Giovan Paolo Lomazzo, si trovano nella chiesa di Santa Maria la Nova a Caronno Pertusella. - Altri affreschi che raffigurano l'Adorazione dei Magi si trovano in Santa Maria di Piazza a Busto Arsizio, opera di Giovan Battista della Cerva e nella chiesa di Santa Croce a Gazzada opera del Cinquecento proveniente dall'oratorio di San Bernardino eseguita da Francesco De Tatti. Ancora da segnalare un'Adorazione dei Magi affrescata nella chiesa di San Giacomo a Gerenzano, attribuita ad un pittore milanese del secondo decennio del XVI secolo. Nella stessa chiesa è affrescata una Madonna Annunziata che, come la Madonna ritratta nell'Adorazione dei Magi, richiama in modo significativo, per la sua posizione inginocchiata, la posizione delle mani, l'inclinazione del capo ed i dettagli dei capelli, la Madonna tra i santi Sebastiano e Rocco affrescata nella chiesa di San Michele a Venegono Inferiore (parete di destra) mentre sulla parete superiore del portico d'ingresso troviamo un'Adorazione dei Magi realizzata da un pittore probabilmente di poca importanza, ma ugualmente significativa della devozione dei venegonesi alla festa dell'Epifania. - Gaudenzio Ferrari Al Sacro Monte di Varallo ebbe il compito di realizzare in terracotta le statue per le scene, tra cui anche quella della Natività. - Sulla strada delle cappelle del Sacro Monte di Varese la terza delle quindici cappelle del rosario fu dedicata al presepio. Le statue di questa cappella sono attribuite a Martino Retti di Viganello.
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Ogni anno nel periodo natalizio il calore della tradizione Francescana si riaccende con la suggestione dell'evento della nascita che ha segnato profondamente il cammino dell'umanità. Con questo spirito vengono allestiti i tanti presepi che troviamo in bella mostra a Natale. Sono quasi sempre creazioni improvvisate realizzate da abili mani, a volte di artigiani e a volte di artisti che dedicano il loro lavoro a modellare i vari componenti del presepe in creta, legno, sughero, pasta di mais, cartapesta, che nonostante la loro staticità, animano molto bene la scena dei presepi. Molte sono le località in cui il presepio viene vissuto e realizzato con la partecipazione in processione dei fedeli o con la rappresentazione della Natività vivente con persone in costume dell’epoca, con vere e proprie ricostruzioni architettoniche delle raffigurazioni sceniche. Tradizioni che anche se si ripetono ogni anno, il gioco delle luci, la bellezza dei luoghi e l'atmosfera pregna di fede, rendono le celebrazioni sempre uniche e da tenere nel cuore. Tra queste nel varesotto le più conosciute sono: IL PRESEPE VIVENTE DI VENEGONO INFERIORE IL PRESEPE VIVENTE DI BREZZO DI BEDERO IL PRESEPE SOMMERSO DI LAVENO A Bosco Valtravaglia il Presepe di radici di Fermo Formentini. Caratteristico, unico, questo presepe è stato realizzato utilizzando radici raccolte nei boschi, rese figure con pochi cenni di colore da un vero artista. A Gemonio in uno scenario unico che si rinnova ogni anno nell’antica Chiesa di S. Pietro di origini romaniche . A Ganna, pittoresco centro del Varesotto, nell'importante monumento della Badia di San Gemolo situato sulla strada per Bedero Valcuvia, il giorno di Natale viene inaugurato il "Presepe in Badia" che si può visitare fino ai primi giorni di febbraio con orari dalle 9 alle 19.
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Quando il presepe diventa arte
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RICORDI IMPENSABILI AI GIORNI NOSTRI
Le b ott che sono eghe s I non mestie parite r si ri trov i che eran o co m unq no più così ue t che rasform sono non sem ati p iden tific re abili IL DROGHIERE o la drogheria con l’odore particolare misto tra caffè, cere, spezie, caramelle, vini, scope, sapone, spago. L’acqua minerale non c’era ancora e allora qui trovavi scatole di polverine per fare le acque gassate, (viscì, Idriz, salutari) a volte con l’aggiunta di piccole vescichette contenenti essenze che, pungendole con uno spillo si poteva con il liquido contenuto, nobilitare l’acqua al rango di aranciata, limonata, chinotto, menta. Qui trovavi un po' di tutto. IL SALUMIERE o la salumeria, qui trovavi solo salumi e formaggi, forse anche ai giorni nostri negozi cosi si possono ancora trovare anche se hanno cambiato immagine. 12
IL LATTAIO o la latteria, un paradiso di piccole golosità per tutti ma soprattutto per i bambini. Mentini, anicini, bottigliette contenenti piccole quantità di sciroppo, ciuciotti di zucchero, figurine unite a caramelline, stringhe di liquerizia e di zucchero dai vivaci colori, gelati in bicchierino o in cono, a forma di banana con il vero sapore della banana. Poi,in un angolo, il latte che, nei piccoli centri urbani, proveniva dalle stalle vicine e lo comperavi portando una bottiglia recuperata in casa destinata per il latte o per chi la possedeva, con una calderina dove il lattaio ti metteva il latte nella quantità desiderata prelevandolo da un secchio
con un mestolo dosato. Nei centri più evoluti, dove si era avviata una centrale per la raccolta del latte, veniva invece venduto nelle classiche bottiglie spesse di vetro trasparente senza alcuna scritta e con il tollino come tappo. (cosi veniva chiamato un foglietto molto sottile di alluminio che le chiudeva). LA MERCERIA qui bottoni, cerniere, un sacco di cassetti, cotoni e grandi rotoli di elastico e passamaneria che si vendeva a metri. Qualche pigiama o camicia da notte, golfini e tante lane per lavorare a maglia, aghi da cucire e da lana pettini e pettinini o fermagli per capelli, spille da balia e pannolini per bambini.
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L’OMBRELLAIO (umbrelatt) era quello che di mestiere aggiustava gli ombrelli o impagliava le sedie tipo chiesa agli angoli delle strade spostandosi di rione in rione a giorni fissi. IL PESCIVENDOLO (pessatt) quasi sempre in bicicletta con una cassetta di legno della frutta e dentro il pescato dei fiumi o dei laghi E L'ANCIOATT con un piccolo carrettino fatto con due legni due ruote e due barili appesi che contenevano le acciughe, aringhe, sardine e tanto odore acre di pesce. VENDITORE DI GHIACCIO (el giassèe) Prima della nascita dei frigoriferi, in estate portavano nelle case pani di ghiaccio e ti spaccavano al momento il pezzo da mettere nella ghiacciaia. Lo portavano a domicilio mettendolo in spalla e per non bagnarsi, un sacco di juta. In inverno trasformavano l’attività nella vendita di carbone a ovuli o mattonelle per il riscaldamento IL CARRETTO DEI LIBRI USATI di giornaletti ed anche per i libri scolastici di seconda mano. 14
IL MATERASSAIO (materassèe) con un triciclo, la macchina da cardare la lana, due cavalletti ed un asse per poter formare un tavolo per ricomporre e trapuntare materassi in lana addirittura al domicilio degli interessati.
alternativa era la matita o la penna stilografica che riempivi con l'inchiostro che usavi normalmente con la cannuccia sulla quale era infilato un pennino e quando ancora il pennino era importante per la sua forma specie a scuola.
LO STRACCIAIO (strascèe) raccoglieva carta, stracci e metalli e pagava pure, poco ma pagava chi gli portava i materiali.
LA FIORAIA la trovavi agli angoli delle strade o al di fuori delle chiese, per idee romantiche dell'ultimo minuto.
IL VETRAIO arrivava anche a domicilio per cambiare un vetro o portare una cornice per quadri dopo averla confezionata con meticolosa cura nel suo laboratorio.
I "GIGI GNACCIA" Tutti si chiamavano così. In inverno portavano di rione in rione o fuori delle scuole, castagne crude infilate ad una ad una a mo’ di collana o arrostite al momento su di un triciclo attrezzato con un bidone e della carbonella. Facevano arrostire le castagne e le vendevano in un imbuto fatto di carta di giornale. Secondo l'emancipazione raggiunta ti vendevano anche castagnaccio e nei periodi estivi il triciclo veniva trasformato in gelateria ambulante con deliziosi gelati di gusto artigianale fatti in casa.
L’ARROTINO(muleta) Girava per le strade di paesi e città gridando "el molitta… affilo forbici e coltelli" aveva una bicicletta modificata per poter sollevare le ruote da terra e pedalando da fermo, poteva far funzionare la classica mola di pietra montata su di essa. IL CARICA BIRO un'attività che riusciva ad esistere quando la biro era preziosa e se la possedevi,la tenevi per sempre per scrivere fiumi di parole. La sola
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IL MERCATO DI LUINO CENNI STORICI Per ottenere l’apertura di un mercato, già nel lontano 1475, a Luino vi era stato un tentativo ad opera del feudatario luinese Giovanni Rusca, ma i Maestri delle entrate ducali avevano espresso parere sfavorevole. Tra il 1535 e il 1541 per servizi resi al Sacro Romano Impero, Giacomo Mandelli Signore del piccolo feudo di Maccagno, ottenne la concessione al mercato settimanale e concesse a Luino che il mercato si tenesse a settimane alterne tra Luino e Maccagno. I Conti Rusca di Luino, pochi anni dopo, prendono contatto col Conte Giacomo Mandelli, affinchè interponga i suoi buoni uffici presso l’Imperatore Carlo V e conceda anche al loro borgo un uguale privilegio. Il Conte Giacomo appoggia la petizione e il 5 settembre 1541, l imperatore decreta che anche a Luino si possa tenere mercato di bestiame, cereali, prodotti vari. Il mercato si tiene tutt’oggi nel centro della città e conta ben 374 bancarelle di vendita. Vi giungono autobus da ogni luogo, Austria, Germania, Olanda e ovviamente dalla Svizzera, mentre per i visitatori provenienti dalla sponda opposta e dal Locarnese vengono organizzate corse speciali a mezzo dei battelli. Le merci poste in vendita si sono adeguate ai tempi. Se durante i suoi primi due secoli il mercato fu una sede di scambio dove convenivano i contadini delle valli vicine, verso la seconda metà del 1800, con l’avvento dell’industria i prodotti in vendita provenivano soprattutto dal Novarese. Il mercato conobbe il suo maggiore sviluppo con la costruzione della ferrovia.
CINEMA TEATRO SOCIALE CITTÀ DI LUINO Corso 25 Aprile 1945, 13 Luino (Varese)
ORARI Il mercato settimanale si svolge tutti i mercoledì con i seguenti orari: Inverno (fino all'inizio dell'ora legale): 8.30 - 16.30 Nelle due settimane precedenti e in quella successiva al Natale: 8.30 - 17.00 Estate (fino alla fine dell'ora legale): 8.30 - 17.00
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Tel: 0332 511779 330 295858 - 389 9088763 cinemasocialeluinonuovagestione@yahoo.com CLICCA QUI ONLINE PER LE PROGRAMMAZIONI seguici anche su facebook
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VARESOTTO DA SCOPRIRE/GEMONIO In Valcuvia un gioiello architettonico Alle porte con la Valcuvia, non lontano dai freschi boschi di castagno del Campo dei fiori fuori e dal centro abitato, su una direttrice stradale importante per le comunicazioni con il Verbano ed i passi alpini, sorge la chiesa di S. Pietro, edificio di stile romanico fondato dalla Regina Longobarda Teodolinda e donato nel 712 dal Re Liutprando al monastero pavese di San Pietro in Ciel d'Oro.
La chiesa di SAN PIETRO è della prima metà del X secolo Ha una storia complessa. Fu edificata a navata unica e abside semicircolare che corrisponde alla attuale navata centrale. Il campanile ai tempi era stato costruito isolato e leggermente avanti rispetto alla facciata. Un secolo più tardi la chiesa viene ingrandita e aggiunto alla sinistra della navata esistente una seconda navata absidata, più piccola. Nel Quattrocento, nuovi cambiamenti. La chiesa viene portata a tre navate con l'aggiunta di una navatella absidata e tutto l'edificio viene dotato di una nuova facciata più avanzata costruita a filo del campanile.
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La struttura perimetrale è in muratura portante in ciottoli e pietre a vista, parte del paramento murario è intonacato. Il tetto è realizzato con capriate in legno. La copertura è a due falde ricoperta in coppi così come i tetti delle absidi. Costruita troppo distante dal paese come chiesa perse rapidamente importanza e venne destinata a chiesa cimiteriale. Nel 1636 fu risparmiata dai saccheggi di truppe francesi che devastarono il circondario e nel 1900 tutto l’edificio è stato nominato Monumento Nazionale Al suo interno è possibile ammirare affreschi di
ottima fattura risalenti ad un periodo compreso tra il XV ed il XVII secolo. Il piazzale antistante la chiesa è circondato da cappellette della Via Crucis, costruite nel 1768, restaurate dal pittore G.B. Jemoli nel 1930 e rinnovate con una sacra rappresentazione della Passione di Cristo attraverso 14 artistiche formelle in ceramica, opera dell'artista Albino Reggiori. La torre campanaria svetta con quattro piani sopra un'ampio zoccolo liscio caratterizzati da specchiature coronate da gruppi di tre archetti pensili sottili ed irregolari ed è concluso da una cella campanaria di epoca più recente.
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VARESOTTO DA SCOPRIRE/GEMONIO
GEMONIO Paese di grande tradizione artistica Nasce “Floriano Bodini” uno dei più affermati maestri della scultura contemporanea e tra Gemonio e Cocquio operò un maestro di pittura del Novecento “Innocente Salvini”. Nel centro storico di Gemonio, in via Marsala in una tipica corte settecentesca appositamente restaurata, si può visitare il Museo Civico Floriano Bodini che ospita una vasta collezione di sculture, pitture e grafica di molti protagonisti dell'arte contemporanea italiana ed europea . LE OPERE DI BODINI Il visitatore ha la possibilità di seguire tutto l’iter artistico del maestro Floriano Bodini, dagli anni del realismo esistenziale, sino ai grandi monumenti pubblici degli anni Novanta (tra cui quello de "I sette di Gottinga" realizzato nel 1998 nella Piazza del Parlamento in Hannover) qui riprodotti a grandezza naturale da calchi in gesso. E’ possibile ammirare alcune note sculture di Bodini realizzate in bronzo (opere dedicate a Paolo VI, ritratti dei familiari, …) o in terracotta e numerose medaglie. Non mancano inoltre testimonianze della vasta produzione grafica del Maestro: dai cavalli e dalle colombe degli anni Settanta ai Pontefici degli anni Ottanta. La carica drammatica di numerose delle opere esposte è segno di un’arte espressionistica, che deforma il reale, che senza retorica sottolinea il dolore di cui la realtà è intrisa; un’arte che, anche quando non tratta temi religiosi, è intrisa di una profonda e umanissima religiosità. Grazie alla donazione di Bodini di una parte significativa della sua collezione privata di opere realizzate da artisti - maestri riconosciuti o giovani autori, a lui accomunati dal rigore formale e dalla serietà della ricerca, la visita del Museo si configura come un attraversamento delle tappe più significative del percorso dell’arte italiana e non solo degli ultimi decenni. Oltre ai lavori del Maestro Bodini nel museo è possibile ammirare numerose opere di scultori entrati nella storia dell'arte, tra cui Paolo Troubetzkoj, Giuseppe Grandi, Medardo Rosso, Francesco Messina, che di Bodini fu 20
maestro a Brera, e Lucio Fontana. Importanti anche le sezioni di pittura e grafica, con nomi di fama internazionale (Léger, Rouault, E. Baj, Casorati, Cassinari, De Chirico, A. Giacometti, Sutherland, Migneco, Morlotti, Brindisi, Cattaneo, Henry Moore, Tadini, ….). Le opere conservate nel museo abbracciano più ambiti e movimenti: dal realismo esistenziale di Guerreschi e Vangi, fino al nouveau realisme di Baj. La raccolta di piccole sculture presenta interessanti pezzi, dall'Appiani al Grandi, dal Bistolfi al Rosso, da Troubetskoy a Messina, da Fontana a Perez, da Paganin a Borghi. BIBLIOTECA: Una ricca biblioteca costituita da oltre 5.000 testi d’arte è a disposizione degli studiosi. I volumi sono suddivisi nelle sezioni: pittura, scultura, grafica, fotografia e architettura. Il prestito è gratuito. E’ inoltre possibile consultare opere enciclopediche e riviste conservate nell’emeroteca del museo. Un book-shop, sala conferenze e sala consultazione completano gli spazi museali. ORARI DI APERTURA: PRENOTAZIONI: Museo (durante gli orari di apertura) Tel. 0332/604276 Municipio (durante gli orari d’ufficio) Tel. 0332/601501 INDIRIZZO MUSEO: via Marsala n. 11 – Gemonio Si prega di consultare il sito Internet del Museo. SITO INTERNET: http://www.museobodini.it/
DOVE ANDIAMO la rivista del varesotto lo trovi a PORTOVALTRAVAGLIA nella Edicola di Longoni Maria G. Piazza Imbarcadero, 10 DOVE ANDIAMO la rivista del varesotto lo trovi a BESOZZO nella Edicola Lapis Via XXV Aprile, 19
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MUSEO FLORIANO BODINI GEMONIO Via Marsala,11 Tel. 0332 604276 Gemonio (Varese)
ONLINE CLICCA QUI WWW/MUSEOBODINI.IT Il Museo Civico Floriano Bodini a Gemonio nasce alla fine degli anni ottanta, per una cospicua donazione di opere d’arte contemporanea del maestro Bodini . È stato realizzato nel centro storico di Gemonio in una tipica corte settecentesca appositamente restaurata. il Museo ospita inoltre una vasta collezione di sculture, pitture e grafica di molti protagonisti dell’arte contemporanea Italiana ed Europea tra cui Dova, Baj e Sutherland. Di particolare pregio la collezione di piccole sculture di maestri storici di prevalente area lombarda fine ‘800 e inizio 1900 . Gessi, bronzi e medaglie di Bodini (1933-2005) unitamente a una vasta biblioteca di testi d’arte, che completano il patrimonio culturale.
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VARESOTTO DA SCOPRIRE/COCQUIO TREVISAGO
I colori della terra nelle opere di Innocente Salvini
Il Museo dedicato all’ artista Innocente Salvini è ospitato in una casa mulino originaria del 1753 costruita su una delle anse più strette del fiume Viganella, tra i territori di Cocquio Trevisago e di Gemonio.
Qui è nato nel 1889 Innocente Salvini, fu sua abitazione e qui lavorò per tutta la vita. L’affascinante edificio, recentemente restaurato, caratterizzato dalla presenza del mulino con i suoi meccanismi perfettamente conservati e funzionanti, offre ai visitatori del Museo un salto a ritroso nei tempi. Annessa al mulino una galleria adibita a pinacoteca ospita eventi e manifestazioni culturali. 22
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NATALE /NEL VARESOTTO
Nelle grandi sale è allestita una esposizione permanente con le più significative opere del pittore lombardo. Innocente Salvini in decenni di volontario isolamento, è riuscito a sviluppare una personalissima impronta pittorica ed i suoi quadri fanno rivivere i colori, le atmosfere, i tratti essenziali dei paesaggi e dei personaggi che riempiono la grande sensibilità dell’artista MUSEO Innocente Salvini Contrada Salvini Cocquio Trevisago Tel. 0332 602161 http://web.tiscalinet.it/museo-salvini/
EVENTI A BRINZIO 23 NOVEMBRE NATALE NEL BORGO Info: 348 5478890 brinzioperlasolidarieta@gmail.com 8 DICEMBRE 15a PEDALA CON I CAMPIONI Giro cicloturistico dell’alto varesotto con i campioni del ciclismo provinciale Info: 0332 747782 www.pedalaconicampioni.com 13 DICEMBRE CONCERTO DI NATALE Concerto Natalizio nella Parrocchiale Inizio ore 20:45 Info: 0332 435359 24 DICEMBRE AUGURI DI NATALE Scambio degli auguri dopo la S. Messa di mezzanotte con panettone e vin brûlé Info: 0332 435359 25 DICEMBRE APERTURA PRESEPI ARTISTICI Nella Parrocchiale ed in alcuni angoli del paese INVERNO 2014 / 2015 ATTIVITA' SCIISTICA CENTRO FONDO Noleggio sci e ciaspole, lezioni con maestri della Scuola Italiana Sci Info: 347 0331560 - 349 5625432 www.centrofondobrinzio.it 5 GENNAIO 2015 BEFANA DEL FONDISTA Fiaccolata sulla neve, distribuzione doni ai bambini Info: 347 0331560 - 349 5625432
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VARESOTTO DA SCOPRIRE/LAVENO MOMBELLO
I L PRESEPE SOMMERSO DEL LAGO MAGGIORE
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San Francesco custodisce dalla riva il Presepio Sommerso. La monumentale opera é stata donata al Comune di Laveno nel 1984 durante il congresso nazionale dei presepisti; é gemella a quella che si trova nella Piazza della Signoria di Vicenza
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La cerimonia più attesa dai lavenesi che si ripete ogni Natale Vengono posate nel lago a circa 2-3 metri sotto la superficie dell'acqua 5 piattaforme in metallo sulle quali vengono disposte 42 statue raffiguranti i personaggi del presepe. Tutte le statue sono in "Pietra bianca di Vicenza" e sono state scolpite dal Maestro vicentino Tancredi da Brendale. Il peso complessivo è di circa 18 tonnellate. Il presepe è visibile dalla terrazza prospiciente il lago e una appropriata illuminazione subacquea lo rende visibile dalla riva anche di sera quando cala il buio Poco più al largo, di fronte al presepe, viene posto anche un albero decorato e illuminato, ancorato sul fondo tramite un cavo d'acciaio di circa 18-20 mt. L'aggancio ad un argano consente all'albero di immergersi ed emergere in continuo nelle acque del golfo di Laveno. La rappresentazione è visibile dal lungolago da Natale fino all’Epifania. L’evento molto suggestivo, richiama moltissimi visitatori che come gesto propiziatorio gettano in acqua una monetina.
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UNO SPAZIO YOGA nel centro storico di LAVENO MOMBELLO all'interno di una piccola e tranquilla corte di Via Labiena Lo YOGA è una disciplina millenaria di auto conoscenza, porta equilibrio e armonia nell'essere umano. Utilizza il corpo, la Respirazione, la Voce, la Meditazione, nel rispetto di ogni età, salute e abilità del praticante. La padronanza della Respirazione e del Pensiero, fornisce i mezzi per affrontare i condizionamenti e la routine della vita quotidiana. Serenità, vitalità, salute e forma fisica sono il risultato di una pratica Yoga perseverante e sincera nell'impegno. La PRATICA proposta ricerca il riallineamento della colonna vertebrale, la piena consapevolezza respiratoria e la comprensione degli automatismi psichici ed emotivi che ci condizionano, nella direzione di perfezionare e purificare il corpo e la mente e sostenere la realizzazione di ciò che siamo veramente. Rappresenta una pedagogia dell'Hatha Yoga ed è stata diffusa in Europa da Nil Hahoutoff (1900-1982) fondatore della F.N.E.Y. Federazione Nazionale Europea di Yoga in Francia. Può considerarsi uno Yoga statico che lavora sul corpo fisico attraverso il mantenimento delle principali posizioni dello yoga (asana), sul corpo energetico tramite tecniche respiratorie (pranayama) e sul processo mentale con pratiche di presenza e consapevolezza (pratyahradharana-dhiana).L'effetto di una pratica costante è l'integrazione e la maturazione delle potenzialità latenti che vi sono in ogni essere umano. L'orientamento circolare e ciclico della didattica permette di inserirsi in qualunque momento e di ottenere, nel giro di pochi mesi, una solida base per la pratica personale. YOGA PER ADULTI pratica equilibrata e adatta a tutti (esclusi i bambini) > lezioni collettive con frequenza mono e bisettimanale anche in pausa pranzo • lezioni individuali con programma strutturato in base alle proprie esigenze e condizioni, anche a domicilio. YOGA GENTILE > lezione che propone una pratica graduale e dolce adatta a chi desidera e necessita di un approccio corporeo con un ritmo più lento. YOGA NIDRA > lezione di yoga orientata alla distensione, è uno stato di "sonno dinamico", una tecnica molto potente di rilassamento e auto consapevolezza. PRANAYAMA e MEDITAZIONE > tecniche di controllo del respiro e della mente. Il corso viene proposto dopo la pratica posturale che prepara il corpo ad affrontare meglio la posizione seduta e la mente ad una pratica introspettiva. YOGA in GRAVIDANZA > lezione con esercizi semplici per preparare e mantenere in forma il corpo, la mente e stimolare la consapevolezza attraverso una pratica di ascolto. Insegnante Cinzia BENEDINI Socia YANI (Yoga Associazione Nazionale Insegnanti) Attività professionale disciplinata ai sensi della l.14 gennaio 2013. n.4 (G.U. n.22 del 26/01/2013)
ADITI Spazio YOGA CINZIA BENEDINI
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CORSI DI YOGA SEMINARI di approfondimento INCONTRI a tema e conferenze
SIAMO A LAVENO M. (VA) IN GALLERIA LABIENA 11 Cell. +39 333 4777618 www.aditispazioyoga.com
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VARESOTTO DA SCOPRIRE/LAVENO MOMBELLO
La Cerimonia La sera della vigilia di Natale dalle ore 22 ca. il lungolago di Laveno si popola di fedeli che vengono da ogni parte all’appuntamento che dal 1975 si ripete per la posa del Bambinello . Con una suggestiva cerimonia il Bambin Gesù viene portato in processione dalla Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo da due coppie di sposi (l'ultima sposata dell'anno e la più anziana) e giunti sul lungolago, dopo la benedizione del Parroco, quattro sommozzatori posano la statua sulla culla illuminata, che verrà collocata nella "mangiatoia sommersa. Altri sub si dispongono in cerchio con delle torce per dare fuoco ad un falò sul lago come buon auspicio al Natale e al nuovo anno, Dalle acque gelide del lago emerge una cometa e uno scintillante albero natalizio, la gente si scambia gli auguri di rito e si riscalda con l'ottimo vin brulè, preparato come ogni anno dagli "Amici del Presepe Sommerso" e servito nella classica brocchetta da collezione. Dal 2004, inoltre, al centro delle piattaforme, sorge una fontana che, con il suo continuo zampillo, simboleggia una nuova speranza sempre viva.
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MIDEC MUSEO INTERNAZIONALE DESIGN CERAMICO
Via Lungolago Perabò,5 Cerro di Laveno Mombello (VA) tel. 0332 625551 fax 0332 666530 e-mail segreteria@midec.org
www.midec.org
Il Museo è aperto tutto l'anno (esclusi i giorni di Capodanno, Pasqua, Ferragosto e Natale) con i seguenti orari:
Martedì -10.00 - 12.30 Mercoledì - Giovedì - Venerdì 10.00 - 12.30 / 14.30 - 17.30 Sabato - Domenica - Festivi (da ottobre a maggio) 10.00 - 12.30 / 14.30 - 17.30 Sabato - Domenica - Festivi (da giugno a settembre) 10.00 - 12.30 / 15.00 - 18.00 Lunedì chiuso Ultimo ingresso 30 minuti prima dell'orario di chiusura Visite guidate e laboratori didattici per gruppi disponibili tutti i giorni su prenotazione. info: 0332/625551 segreteria@midec.org LEGGIUNO Eremo di S. Caterina del Sasso S. Messa: ogni domenica alle 16.30 Via S. Caterina 13 tel. 0332 647172 Orari di apertura per visite individuali/di gruppo: DAL 1 NOVEMBRE AL 28/29 FEBBRAIO
Sabato, domenica e festivi dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00 DAL 23 DICEMBRE AL 6 GENNAIO Tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00 Altri appuntamenti ricorrenti sono: 25 NOVEMBRE FESTA DI S.CATERINA Santa Messa alle ore 16.30 S.ANTA MESSA DI NATALE Ore 23.00 online clicca questo link www.santacaterinadel sasso.com
NDIAMO DOVE A el varesotto d a la rivista LAVENO nCelalludio a a z i v iz s o u lo tr el lago di M voro, 1 Edicola d zza Caduti del La Pia
PROGRAMMI CINEMA VARESE ON LINE CLICCA > questo LINK Film studio 90 - Varese Via de Cristoforis, 5 tel e fax 0332. 830053 Cinema Teatro Nuovo - Varese tel. 0332.237325 Cinema Castellani - Azzate tel. 0332 455647
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NATALE A TAVOLA A NATALE, QUALI BOLLICINE BERE CON PANETTONE E PANDORO? I più classici dolci simbolo del Natale sulle tavole degli italiani sono sicuramente il pandoro della pasticceria veronese e il lombardo panettone. Quando la cena di Natale giunge al termine, immancabilmente uno di questi due dolci raggiunge i commensali, ed una bottiglia di bollicine è già lì pronta ad aspettarli. Si ma quale? La tradizione di questi due dolci ha radici antiche, la loro preparazione richiede tempo e maestria ed entrambi, nel tempo, sono diventati simbolo culinario delle feste natalizie. La forte presenza di burro presente sia nel panettone che nel pandoro richiede un vino fresco, frizzante, che possa pulire il palato senza però cancellare la dolcezza del prodotto. Le bollicine da dessert appartengano alla categoria demi-sec in particolare, per i due dolci natalizi. L’ideale è una bottiglia leggermente aromatica, in grado di equilibrare l’aromaticità dei dolci lievitati. Le bollicine ideali ad accompagnare un buon pandoro o un panettone artigianale sono quelle di un buon Moscato.
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Laveno Mombello VIA IV NOVEMBRE, 9 TEL. 334 5915444 email> lacantinadelre@libero.it SI CONFEZIONANO CESTI NATALIZI
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NATALE A TAVOLA il pandoro e il panettone rappresentano i dolci preferiti nell’imminenza delle festività Natalizie Tuttavia, sono ancora più buoni farciti con una semplice crema CREMA GOLOSA ALLO SPUMANTE un tocco di eleganza e raffinatezza Ingredienti 350 ml di latte 150 ml di spumante 4 tuorli d'uovo 100g di zucchero 35g di fecola mezza bacca di vaniglia (o una bustina di vanillina)
Potrete decidere di servirla con un buon panettone o con un morbido pandoro, oppure anche da sola in coppette accompagnata da semplici e fragranti biscotti al burro. con la frutta fresca, ma anche unendo scaglia di cioccolato. La crema allo Spumante sarà sempre irresistibile.
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In un pentolino fate bollire il latte con 40g di zucchero e una bacca di vaniglia o una bustina di vanillina. In un altro pentolino fate bollire lo spumante per circa 2 minuti in modo che quel poco di alcool contenuto evapori così la crema potrà essere consumata anche dai bambini, Con un colino scolate il latte e versatelo in una ciotola, Mettete il resto dello zucchero, la fecola e mescolate bene con una frusta per non formare grumi, aggiungete i 4 tuorli d’uovo e continuate a girare. Unite lo Spumante e fate scaldare il composto a fuoco dolce mescolando continuamente fino a che la crema inizia a rassodare. Togliete la crema dal fuoco e mescolatela per farla raffreddare,
Copritela con della pellicola trasparente per non far indurire la superficie e mettetela in frigorifero. Consumare entro 48 ore Toglietela 5 minuti prima di servirla.
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Ecco la ricetta per preparare una crema perfetta.
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NATALE NEL VARESOTTO/VENEGONO INFERIORE
44ª edizione I presepiatt di
anno 2015
Venegono Inferiore sono al lavoro per allestire la nuova edizione del “PRESEPIO VIVENTE”. Gli orari delle rappresentazioni Tutti i giorni dal 25 al 30 dicembre 2015 Dal 1° al 6 gennaio 2016 Sabato 9 e domenica 10 gennaio 2016 Sabato 16 e domenica 17 gennaio 2016 Santo Natale dalle 16 alle 17:30 Festivi: repliche in continuo dalle 14:30 alle 17:30 Feriali: 4 repliche con inizio alle 14:30, 15:15, 16 e 16:45 Il presepio tradizionale in miniatura è visitabile negli stessi giorni e orari delle rappresentazioni viventi L’ingresso è gratuito. L’accesso è fruibile anche per i diversamente abili.
A presepio costruito, non sempre si quantifica il lavoro che sta alla base della realizzazione. >L'idea >La scenografia>Il clima di lavoro>Il tradizionale>Gli ultimi preparativi>Infine... per saperne di più clicca QUI
www.presepiovenegono.it
Anno 1972 - Foto storica della Iª edizione del presepio vivente
>>così veniva descritta la sua nascita "... è nato così da un'idea appena sussurrata, da una di quelle idee che non lasciano tempo a riflessioni o ripensamenti e ci si ritrova lì tutte le sere alle prese con travi, calce, chiodi, impalcature ed altri e svariati materiali…". La frase sintetizza perfettamente lo spirito che anima un gruppo di giovani e non nell'affrontare l'avventura di questa prima edizione.” 32
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NATALE NEL VARESOTTO/BREZZO DI BEDERO
nel suggestivo scenario del poggio della Canonica DI BREZZO DI BEDERO si rinnova la rievocazione storica della nascita di Gesù tra luci di torce e fuochi la rievocazione vivente della notte più importante della storia con la Capanna della Natività i bivacchi dei pastori il mulino, le botteghe artigiane Prima rappresentazione 24 dicembre alle ore 22.00 S. Messa alle ore 22.30
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nella rappresentazione del 6 gennaio giorno dell’Epifania arriveranno al presepe i Re Magi per rendere omaggio a Gesù Bambino. Arriverà anche la Befana che distribuirà come ogni anno a tutti i bambini la tradizionale calza
in caso di condizioni avverse del tempo la Messa verrà celebrata in Canonica
Seconda rappresentazione 6 gennaio giorno dell’Epifania alle ore 14.30 Colleggiata di San Vittore Brezzo di Bedero (Va)
Proloco Brezzo di Bedero 340 02510666
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NATALE /NEL VARESOTTO ANGERA VIA XV AGOSTO, 42 LUINO VA TELEFONO 0332.532598 VIALE LUINO, 32 LAVENA PONTE TRESA VA TELEFONO 0332.551079
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Civico Museo Archeologico Comune di Angera Via Marconi 2 Il Museo ospita reperti preistorici e di età romana rinvenuti nel territorio angerese. Ingresso gratuito-Visite guidate gratuite su prenotazione per singoli e gruppi (max 25 persone) http://www.comune.angera.it, Apertura: fino al 20 dicembre - Merc/Giov. 10.00-13.00 Sabato e Domenica 14.30-18.30 chiuso dal 21 Dicembre al 31 Gennaio, Per informazioni e prenotazioni: museoarcheologicodiangera@gmail.com Tel. 320. 4653416 – http://www.comune.angera.va.it/servizi/menu/dinamica.aspx?idArea=16754&idCat=16262&ID=17647
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http://volandia.it/scopri-volandia UN TUFFO NELLA STORIA DELL'AERONAUTICA Dal recupero delle storiche Officine Aeronautiche Caproni fondate nel 1910 a Malpensa nasce Volandia. Un Parco e Museo dedicato al SOGNO DEL VOLO: oltre 60.000 mq. di pura archeologia industriale a dieci minuti a piedi dal Terminal 1 e dalla stazione del Malpensa Express. IN DUE MUSEI LA STORIA DELL'AVIAZIONE E DEI TRASPORTI A poco più di un anno dalla firma dell'atto di donazione della collezione Ogliari da parte di Giacomo e Maria Rachele, figli di Francesco Ogliari "padre" del Museo dei Trasporti di Ranco, la promessa è stata mantenuta: 25mila pezzi totali, locomotive, tram, autobus, mezzi di servizio, funicolari e tanti altri pezzi unici e rappresentativi della storia dei trasporti dal 4 settembre saranno esposti a Volandia, ampliandone la già ricca offerta per il pubblico.
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3 DONNE IN CERCA DI GUAI - 2 Dicembre 2015 IERI E’ UN ALTRO GIORNO - 18 Gennaio 2016 GERMIGNAGA - CINEMA TEATRO ITALIA Via G. Mameli, 20 tel 0332 530906 - Ore 21,00 6° Concorso Teatrale Amatoriale della Provincia di Varese. Sei compagnie in concorso più due compagnie fuori concorso daranno luogo ad otto spettacoli indimenticabili. Questi gli appuntamenti della rassegna: Sabato 28 Novembre 2015 – MUSICAL ALADIN – compagnia Divertirsi x divertire di Varano Borghi Sabato 19 Dicembre 2015 – L’ARRANGIATORE – compagnia Duse di Besozzo Sabato 16 Gennaio 2016 – MA LA GILDA LA CREPA MAI – compagnia teatrale di Leggiuno Sabato 13 Febbraio 2016 (fuori concorso) – EL CAPPELEE DE LA RIVA – compagnia teatrale germignaghese Sabato 23 Aprile 2016 – IL PARROCCO E’ IMPAZZITO – compagnia Il Socco e la Maschera di Milano Sabato 7 Maggio 2016 – LA CA’ NOVA – compagnia I Coriandoli di Arese Sabato 21 Maggio 2016 – TAXI’ A DUE PIAZZE – compagnia Volto di Velluto di Brenta Sabato 4 Giugno 2016 (fuori concorso) – DENTI DI DIAMANTE – compagnia Duse di Besozzo PREMIAZIONI
I SUOCERI ALBANESI - Due borghesi piccoli piccoli - 15 Febbraio 2016 UN'ORA DI TRANQUILLITA' - 2 Marzo 2016 PEPERONI DIFFICILI - 21 Aprile 2016 Tutti gli spettacoli inizieranno alle ore 21.00 Info: ufficio cultura 0332/543584 PER MAGGIORI INFORMAZIONI http://www.comune.luino.va.it/Portals/1/cultura/TEATRO%20201516%20LIBRETTO%20rid%20mod.pdf
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VARESOTTO DA SCOPRIRE/CASSANO VALCUVIA
Nel piccolo abitato di Cassano Valcuvia, nel centro del paese, quasi nascosto dalle case di corte circostanti, si erge il Centro Documentale Frontiera Nord Linea Cadorna, raccolta museale (riconosciuta da Regione Lombardia), fortemente voluta dall'Amministrazione Comunale di Cassano, a perenne ricordo degli avvenimenti della Prima e Seconda Guerra Mondiale, che hanno visto il territorio come diretto protagonista.
Il Centro Documentale ha come obiettivo la promozione culturale turistica delle Valli Varesine per concretizzare e rendere fruibile ai visitatori la rete culturale del territorio.E' dotato di sei sale espositive in cui si sviluppano le tematiche relative alla linea di difesa Frontiera Nord “Linea Cadorna”, alla Battaglia di San Martino, al contesto ambientale della Valcuvia e alle offerte storico-culturali che il territorio offre. Le sale multimediali espositive presentano strumentazioni audiovisive, pannelli iconografici, punti interattivi e documenti ed oggetti pertinenti alle varie tematiche trattate. Le prime tre sale trattano la linea di difesa Frontiera Nord del territorio e la sua genesi, illustrando le caratteristiche delle opere di fortificazione e il loro sviluppo. La sala quattro tratta la cruenta battaglia partigiana del San Martino, una delle prime in campo della Resistenza Italiana, sottolinea lo sforzo e l’eroismo di uomini impegnati a liberare il Paese da invasori e fascisti. La sala cinque presenta in modo dettagliato la geologia e geomorfologia, la fauna la flora e gli aspetti naturalistici del territorio. Nella sala polifunzionale, adibita anche a sala conferenze, i visitatori ALTRI EVENTI potranno compiere un RICEVUTI IN REDAZIONE DOPO percorso d’approfondiLA STAMPA DELLA RIVISTA mento attraverso le varie possibilità che il territorio LI PUOI TROVARE IN INTERNET
offre, negli aspetti museali, archeologici, monumentali e naturalistici. Gli eredi del Colonnello Carlo Croce hanno fatto dono della vasta documentazione storica della famiglia; il Centro Documentale archivia inoltre il cospicuo fondo donato dallo storico Franco Giannantoni. Il luogo che accoglie il Centro Documentale è stato donato al Comune di Cassano dalla famiglia Giani in memoria del partigiano ed Alpino, Tenente Marco Giani, ed oggi è un valido supporto didattico per le scuole primarie e secondarie che intendano approfondire il tema storico permettendo di comprendere con documenti e testimonianze quanto accaduto durante le due Grandi Guerre Mondiali. Centro Documentale Frontiera Nord "Linea Cadorna" Vicolo Costanza, 2 Cassano Valcuvia Gli orari di apertura sono: Sabato e Domenica dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.00 alle 17.00. E' possibile prenotare visite guidate, al Centro Documentale e alle trincee sovrastanti l'abitato di Cassano, al numero 3496649821 info@centrodocumentale.it www.centrodocumentale.it
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