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Arthur Conan Doyle 1A | Ritratto di Sherlock Holmes
from La città dei libri
by dscuola
È il dottor John H. Watson che racconta. Watson e Sherlock Holmes sono coinquilini e si conoscono poco (anche se in seguito Watson diventerà il più fedele collaboratore di Holmes): attraverso la descrizione dell’investigatore e delle sue abitudini Watson cerca di capire questo uomo così singolare.
Sembrava proprio che non fosse difficile convivere con Holmes. Aveva abitudini tranquille e regolari. Qualche volta passava la giornata al laboratorio chimico; altre volte se ne stava dalla mattina alla sera in sala anatomica e, ogni tanto, faceva lunghissime passeggiate, specialmente nei quartieri più miserabili della città. La sua energia sembrava inesauribile, ma di tanto in tanto, si verificava in lui una sorta di reazione. Allora, per giorni e giorni, se ne stava sul divano del salotto, pronunciando a mala pena qualche monosillabo1 .
La statura di Holmes superava il metro e ottanta ed era tanto magro che sembrava più alto. Aveva gli occhi acuti e penetranti, il naso, affilato e un po’ adunco2, conferiva al viso un’espressione vigile e decisa. Anche il mento quadrato e pronunciato, denotava in lui una salda volontà. Aveva le mani sempre macchiate d’inchiostro e sostanze chimiche, eppure possedeva una strana delicatezza di tatto, come avevo osservato vedendolo manipolare i suoi strani strumenti.
Holmes non studiava Medicina eppure il suo zelo3 per certi studi era straordinario e, il suo sapere, entro certi limiti, era talmente vasto e profondo che spesso mi sbalordiva con le sue osservazioni. Non era possibile che un uomo lavorasse tanto assiduamente e si procurasse nozioni così precise senza avere una meta ben definita. E nessuno si rompe il cervello con minutissimi particolari, a meno che non abbia ottimi motivi per farlo. La sua ignoranza era notevole quanto la sua cultura. Il fatto che un essere civile, in questo nostro diciannovesimo secolo, non sapesse che la Terra gira intorno al Sole mi pareva così straordinario che stentavo a capacitarmene.
La parte iniziale del brano è interamente dedicata a una minuziosa descrizione del protagonista, Sherlock Holmes, fatta dal suo coinquilino, Watson, che è la voce narrante.
Per qualche settimana non ricevemmo visite. Ma ben presto scoprii che aveva molte conoscenze, e negli strati sociali più svariati. C’era, per esempio, un ometto con la faccia olivastra, i lineamenti che ricordavano il muso del topo e gli occhi nerissimi che mi fu presentato come il signor Lestrade e che venne tre o quattro volte in una sola settimana. Una mattina arrivò una ragazza elegantissima e si fermò per più di mezz’ora a confabulare4 con Holmes. Nello stesso pomeriggio venne un vecchio canuto che aveva l’aria del mercante ebreo e che sembrava molto eccitato. Fu seguito a brevissima distanza da una donna anziana, vestita dimessamente5 .
Un’altra volta vidi arrivare un vecchio dai capelli candidi che ebbe un lungo colloquio con il mio compagno; un’altra volta ancora vidi un facchino della ferrovia, nella sua caratteristica uniforme.
(adatt.
Comprensione
1. Qual è il personaggio principale del racconto?
2. Individua nel testo le informazioni sull’aspetto fisico e sulla personalità di Sherlock Holmes e sintetizzale nella tabella. Aspetto fisico
3. INVALSI Abbina il personaggio alle sue caratteristiche e/o alle sue azioni.
1. Il signor Lestrade
2. Una ragazza elegantissima
3. Un vecchio canuto
4. Una donna anziana
5. Un vecchio dai capelli candidi
6. Un facchino della ferrovia
ANALISI
A. si fermò più di mezz’ora
B. sembrava molto eccitato
C. un ometto con la faccia olivastra e gli occhi nerissimi
D. con la sua uniforme
E. ebbe un lungo colloquio con Sherlock Holmes
F. vestita dimessamente
4. Secondo te, quali finalità narrative ha l’elenco dettagliato dei visitatori e delle visitatrici di Sherlock Holmes?
5. Per quale motivo Sherlock Holmes visita i quartieri più miserabili della città (rr. 5-6)?
A. Per conoscere diverse tipologie di persone.
B. Perché è un tipo stravagante.
C. Perché è un tipo molto dinamico.
D. Per fare opere di bene.
6. Chi è il narratore del brano? È interno o esterno al racconto?
7. Evidenzia le parti descrittive nel testo.
LESSICO
8. Cerca i sinonimi dei seguenti vocaboli, poi scrivi una frase per ogni termine.
1. inesauribile (r. 6):
2. penetranti (r. 11):
3. vigile (r. 13):
4. canuto (r. 37):
RIFLESSIONE
9. IL FILO ROSSO Come definiresti le conoscenze di Sherlock Holmes?
A. Immense
B. Ridotte
C. Selettive
D. Complete
ESPOSIZIONE ORALE
10. Quali sono le caratteristiche di Sherlock Holmes come investigatore? Esponi oralmente.
PRODUZIONE
11. Immagina un investigatore o un’investigatrice a tua scelta e fanne una descrizione esclusivamente fisica. Usa la fantasia!
Serie TV prodotta nel Regno Unito dal 2010 al 2017 creata da Steven Moffat e Mark Gatiss, con Benedict Cumberbatch e Martin Freeman. Genere giallo/drammatico.
La serie Tv britannica, Sherlock, rivisita le avventure del detective Sherlock Holmes (Benedict Cumberbatch), affiancato dal suo amico e assistente, il dottor John Watson (Martin Freeman), ambientandole in una Londra moderna e tecnologica.
Le quattro stagioni sono divise in vari episodi liberamente ispirati a molti dei capolavori di Arthur Conan Doyle, come Uno studio in rosso, Uno scandalo in Boemia, I mastini di Baskerville, L’avventura della casa vuota. Il detective più geniale di tutti i tempi si trova calato in un mondo sofisticato, in cui le sue virtù investigative si avvalgono dei più avanzati strumenti dell’era digitale. Gli effetti speciali regalano alle avventure una particolare inquietudine, mentre il personaggio di Sherlock assume il ruolo di genio folle, un po’ fuori dalle righe, così talentuoso da essere inimitabile.
Per avere una prima impressione, potete guardare il trailer cercando su internet: Sherlock / serie tv 2010 / TRAILER ITALIANO.
1. L’aspetto fisico di Sherlock Holmes e di Watson che avevi immaginato corrisponde a quella dei protagonisti della serie o è completamente diversa?
2. Secondo te, i nuovi strumenti tecnologici che l’investigatore utilizza nella serie potenziano il suo metodo di indagine?
3. Dopo aver visto la serie, scrivi una tua breve valutazione sul quaderno, facendo un confronto con i brani dell’antologia letti.
B. Un cervello plastico
Il concetto fondamentale delle nuove neuroscienze è che nel corso del tempo il cervello è sempre disposto a “riformarsi” e a “modificarsi”. Il cervello non è una “cosa statica”, non è più considerato un organo rigido, come si riteneva nel passato, ma un organo plastico, capace cioè di modellarsi e rimodellarsi continuamente in seguito alle nostre esperienze. Esse sono “scolpite” nella complessa struttura di connessioni tra neuroni, cioè tra le cellule nervose. L’apprendimento dunque “scolpisce” il cervello, creandovi in continuazione nuovi, intricati disegni. Il principio “se non lo usi (il cervello), lo perdi” dunque è vero, così come è vero anche l’altro principio: “se lo usi, lo migliori”.
(adatt. da www.neuroscienze.net)
Le coppie hanno qualche minuto per riferire al compagno o alla compagna il contenuto di quello che hanno letto.
Le coppie si riuniscono nei gruppi e leggono la domanda:
Il cervello è come lo immagina Sherlock Holmes?
La classe ha qualche minuto per riflettere, poi ognuno esprime ai compagni e alle compagne le proprie opinioni.
Ogni gruppo elabora un testo, da leggere poi in classe, in cui riporta l’andamento della discussione e l’eventuale opinione dominante.
Scheda Di Autovalutazione
Istruzioni: 1= livello più basso: male, poco, per nulla…
4= livello più alto: molto bene, tanto
Indica con una X il livello con il quale pensi di aver agito durante le attività1234
Ho compreso bene il compito che mi è stato affidato
Ho lavorato con serietà e impegno
Ho usato le mie conoscenze e abilità
Indicate con una X il livello con il quale IL VOSTRO GRUPPO pensa di aver:1234 lavorato con serietà concluso il lavoro rispettando i tempi concluso il lavoro rispettando le consegne rispettato i ruoli assegnati