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LA PASSIONE NON HA FRONTIERE

Nick va in moto fin da quando era un piccolo pilota. Sebbene i suoi sogni di diventare una superstar del motocross non si siano trasformati in una carriera professionistica, insieme a sua moglie e socia in affari Trudi Selleck, ha saputo reinventarsi costruendo un’attività di adventure touring in giro per il mondo.

Un giorno, un cliente ci ha chiesto di organizzare per lui alcuni eventi aziendali su larga scala. Da lì Maschine è passata dall’organizzare due o tre eventi all’anno, accanto alla nostra principale attività di studio di design, ad un’attività a tempo pieno dal 2015 in poi.

Cosa c’è dietro all’organizzazione di un biketour?

Nick, iniziamo dalle origini, dove nasce la tua passione per le moto?

Il merito di avermi fatto appassionare alle moto è assolutamente di mio padre! Sono cresciuto in una grande fattoria nella zona di Riverina, nel sud-est dell’Australia, e ho iniziato a guidare con mio padre dall’età di circa cinque anni. A sette anni mi comprò la mia prima moto, una mini Honda Z50J da 50 cc, con cui ho imparato a fare salti e impennate. Ne conservo un ricordo veramente bello…

Poi le moto sono diventate sempre più grandi, così come me, e dopo aver lasciato la scuola mio padre ha dato il via al capitolo successivo del motociclismo: le corse.

A partire dai diciotto anni ho corso alcune gare di motocross e di enduro, ma è stata la Supermoto quella che ho amato di più e con cui ho avuto più successo.

Com’è nata l’attività di Maschine?

Io e mia moglie abbiamo gestito per molti anni uno studio di web e graphic design e avevamo diversi clienti nel settore motociclistico.

Avete mai sentito l’espressione “herding cats”? [tradotto letteralmente significa “radunare i gatti”]. È un modo di dire che usiamo spesso nel nostro ufficio! Sebbene gestire tour in moto sia senza dubbio il lavoro dei sogni per molte persone, non è affatto facile. Quando alcuni dei nostri tour coinvolgono più di 100 motociclisti, sono molti gli elementi da considerare, come ad esempio: la ricerca di itinerari e condizioni stradali che si adattino alle diverse abilità di guida, la scelta di luoghi in grado di accogliere più di 100 persone, l’assistenza meccanica sul campo, la sicurezza e il primo soccorso, il meteo o altri fattori ambientali…

Che consigli daresti a chi si avventura per la prima volta in un viaggio in moto?

Wow! Questa è una domanda difficile. La guida tecnica in fuoristrada è ovviamente un aspetto importante, ma bisogna anche cercare di acquisire esperienza nelle riparazioni meccaniche, nel primo soccorso, nella navigazione, ecc. Sono molti i fattori da prendere in considerazione! Per cominciare, frequenterei un corso di formazione sulle abilità fuoristradistiche per aumentare la propria fiducia e poi...uscire e viversi a pieno la moto.

Quale, tra i vari viaggi che hai fatto, hai amato di più?

È come chiedere: “Qual è il tuo figlio preferito?”. Per fortuna ho solo una figlia! Direi che il viaggio più memorabile è stato nel giugno 2019, quando abbiamo portato un gruppo di turisti attraverso Germania, Austria, Italia, Croazia, Slovenia e Bosnia ed Erzegovina. Avevamo un gruppo di persone fantastiche, abbiamo macinato diversi chilometri, fatto festa e vissuto esperienze uniche, come salire su una pista da bob a Sarajevo ed esplorare una base aerea jugoslava abbandonata con hangar sepolti sul fianco di una montagna. È stato un tour indimenticabile!

Per un australiano come te, com’è stato avventurarsi in paesaggi diversi da quelli a cui era abituato, come i passi alpini europei?

È un’esperienza che lascia a bocca aperta, commovente ed emozionante. I passi alpini come il Passo dello Stelvio, il Passo di Gavia, il Passo di Giau o il Passo del Gottardo sono semplicemente pazzeschi da percorrere. Ho avuto la fortuna di valicare molti dei famosi passi alpini europei e sia io che mia moglie ci ripromettiamo di vivere almeno qualche mese della nostra vita sulle Dolomiti. Ci piace moltissimo!

Qual è la prossima destinazione in agenda?

Il nostro prossimo tour australiano, Great Divide Ride - Stage 3, è l’ultima tappa di una serie di tre giri che percorrono l’intera costa orientale dell’Australia, per un totale di oltre 6.000 km. Questa tappa finale, della durata di 10 giorni, attraversa l’estremo nord del Queensland fino alla punta settentrionale di Cape York, dove il paesaggio è davvero unico. Grandi distanze, terra rossa, campeggi sotto le stelle, percorsi tecnici e stretti attraverso la foresta pluviale, coste meravigliose e coccodrilli. Sarà una bella avventura e un’emozione incredibile!

La stagione più vittoriosa di sempre per Ducati è un capolavoro di idee, visione, tecnologia, organizzazione. Che ha visto trionfare un gruppo totalmente unito, in cui ingegneri e piloti hanno lavorato all’unisono per superare qualsiasi sfida. E ora ripercorriamo questa stagione straordinaria attraverso le parole di Pecco Bagnaia, Álvaro Bautista Arce e Gigi Dall’Igna.

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