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In questi anni nessuno ha innovato come noi.”
Prima di arrivare ai titoli delle ultime stagioni non sono mancati i momenti difficili. Quali sono stati i più critici?
I momenti difficili ci sono sempre, ma l’importante è non perdere mai la fiducia in sé stessi. Anche perché nella vita sono più le volte in cui si perde che quelle in cui si vince. Per noi avere a che fare con Marquez o Rea è stato motivo di crescita. Ci ha spinti a fare di più e meglio. Certamente, la fine del rapporto con Dovizioso fu un momento molto particolare. Si trattò di una scelta presa di comune accordo, ma comunque dolorosa, soprattutto da un punto di vista emotivo. Siamo pur sempre umani, non scordiamocelo mai.
Quali sono stati i momenti di svolta? Quelli in cui avete avuto la sensazione che le cose stavano girando per il verso giusto?
Nella MotoGP la svolta è arrivata a Silverstone. Prima di quella gara Pecco aveva sempre vinto perché era il più veloce in pista. A Silverstone invece non era il più veloce, ma in gara ha dimostrato di avere quella determinazione, quella freddezza e quella capacità di gestione della gara che ti fanno vincere in ogni situazione. In Superbike invece avevo capito subito che poteva essere l’anno giusto. Io conosco bene Alvaro, e il suo approccio alle gare quest’anno era completamente diverso dal 2019. Molto attento ai contatti, ai sorpassi, meticoloso nella gestione del corpo a corpo: per la prima volta nella sua carriera ha voluto vincere e non stravincere. E questa è una differenza sottile ma decisiva.
Si dice che vincere sia difficile, ma ripetersi lo sia ancora di più. Come si mantiene alta la tensione dopo una stagione così?
Innanzitutto godendosi il successo, perché le vittorie vanno festeggiate. Anche prima di Natale avevo detto alla squadra di riguardarsi le gare per capire appieno l’impresa che avevamo fatto. Ora che sappiamo quanto è bello vincere vogliamo continuare a farlo. Non sarà facile, perché il livello del campionato è altissimo e ci sono tanti piloti forti.
Un augurio particolare per la nuova stagione?
Spero che tutti possano esprimersi al massimo delle loro potenzialità. Oggi si respira un’atmosfera unica, e il merito è dei piloti di oggi che sono bravissimi e sono tutti straordinariamente sportivi. Da uomo di sport, prima ancora che General Manager Ducati Corse, sono contento e orgoglioso di lavorare con persone così.