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Un altro Veneto

Basta dire Veneto e il pensiero va subito a Venezia, città simbolo non solo della regione ma d’Italia. In queste pagine parleremo invece di un altro Veneto, forse meno universalmente noto, ma vario e ricco di paesaggi unici, di architetture straordinarie e di possibilità di

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shopping di ogni genere tra scarpe firmate, vini sontuosi e artigianato di qualità: stiamo parlando della piana del Brenta e della Marca Trevigiana, due aree limitrofe, incastonate tra le province di Padova e Treviso. Oltre a città grandi e piccole, importanti distretti industriali e del design

(calzature nella zona del Brenta, scarponi da sci e calzature sportive ad Asolo e Montebelluna, elettrodomestici nel trevigiano) vi si può trovare una straordinaria combinazione di paesaggi, arte, storia e buona cucina con scenari che cambiano continuamente, passando dall’intrico

dall’intrico di chiuse e canali della zona del Brenta e del Bacchiglione ai rilievi delle Prealpi Trevigiane, dalle morbide colline del Prosecco ai boschi del Montello e del Cansiglio, che rendono questo angolo d’Italia un ennesimo imperdibile mosaico di bellezze tutte da scoprire.

Castelli medievali e ville rinascimentali

In questa zona si alternano le tracce della rudezza medievale (basti pensare al castello e alle mura di Castelfranco Veneto) alle raffinatezze della “cultura della villa”. Tra il XVI e il XVIII secolo le famiglie patrizie della Serenissima eressero, infatti, splendide residenze lungo le rive del Naviglio del Brenta che parte da Stra per sfociare nella laguna di Venezia. Le vollero affacciate sull’acqua, come i palazzi del Canal Grande. Il Naviglio del Brenta è lungo una ventina di chilometri con oltre otto metri di dislivello caratterizzati da dieci ponti mobili e tre chiuse: un mix

di cultura, storia, arte e paesaggio rendono questo percorso fluviale uno dei più interessanti d’Europa, e si conta ancora una cinquantina di ville meritevoli di attenzione, veri tesori di architettura e scrigni d’arte. Un tempo raggiungibili solo via acqua con gondole e burchielli (barconi a remi o trainati da cavalli in alzaia) ora sono accessibili anche dalla strada, ma il modo migliore per goderne la bellezza resta quello di ammirarle da un’imbarcazione: numerose le possibilità di escursioni e crociere, sia partendo da Padova, sia da Venezia.

Archistar d’altri tempi

A Stra spicca Villa Pisani, ora Museo Nazionale, la “Regina delle ville venete”, celebre per l’affresco di Gianbattista Tiepolo sul soffitto della maestosa Sala da Ballo. Vicino a Mira si trova invece Villa Foscari, capolavoro del grande architetto Andrea Palladio: tutt’ora priva di elettricità per volere dei proprietari, la villa è stata inserita nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco, insieme alle altre ville palladiane del Veneto. Ma le architetture palladiane non sono gli unici patrimoni Unesco della

zona: anche le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene (provincia di Treviso) sono state inserite di recente in questo elenco prestigioso. Si tratta di un vero e proprio paesaggio culturale dove l’opera dei viticoltori ha contribuito a creare uno scenario unico al mondo, caratterizzato da una particolare conformazione geomorfologica chiamata hogback e costituita da una serie di rilievi scoscesi intervallati da piccole valli parallele tra loro. Uno spettacolo, insomma.

Prosecco sì! Ma non solo

Certo è che qui si viene non solo per ammirare il panorama ma anche per degustare le famose bollicine, con al vertice Cartizze e Conegliano Valdobbiadene Prosecco superiore Docg Rive, un vino che è espressione della tradizione e della cultura del territorio. In tutto, la Doc che comprende anche vigneti di altre province venete (Venezia, Vicenza, Padova, Belluno) e friulane (Udine, Gorizia, Pordenone e Trieste) dispone di 6.500 ettari di vigneti e di 183 cantine che producono 80 milioni di bottiglie. Una qualità media alta, soprattutto nel rapporto qualità prezzo, dettaglio che lo rende vino ideale per ogni occasione, senza dimenticare che è anche un grande vino italiano. Ricchissima in zona è anche la produzione di

artigianato di alto livello. A Crespano del Grappa (Treviso) ad esempio c’è l’antica Tipografia Melchiori: il laboratorio, dove apprendere le varie fasi della lavorazione tipografica o la rilegatura a mano, è visitabile e annesso c’è il negozio. L’arte del ferro battuto si perpetua dal 1655 presso il laboratorio di Alessandro Zanini a Pederobba (Treviso), visitabile anch’esso per osservare in funzione forge e magli e assistere a dimostrazioni della lavorazione del ferro battuto. A Treviso città (che da sola vale una visita, tra i canali, la piazza dei Signori e le chiese gotiche) si trova l’Argenteria Sandonà, oltre un secolo e mezzo di storia e quattro generazioni di maestri argentieri con uno show room tutto da ammirare.

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