E42 - n.4

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Giorgia Meloni: un ministro per amico Nicoletta Mantovani: l’inno alla vita di Luciano Emanuela Aureli: talento della risata

PERIODICO DI ATTUALITA’ - EDITORE TOP EDITORIAEVENTI S.R.L. - ANNO II n°1 - gen/feb 2011

Arte e creatività: un tuffo nel passato punk

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Editoriale

Cari lettori/care lettrici, vi è un termine molto ricorrente negli ultimi tempi che è “meritocrazia” coniato negli Usa e importato in Italia negli anni ’60, esso è nato da una concezione di una società in base alla quale le responsabilità direttive e specie le cariche pubbliche dovrebbero essere affidate con un sistema di valutazione basato sul merito e sulle capacità intellettive e naturali. Il malcostume tutto italiano vanifica ciò a causa di una perversa diffusione di un sistema clientelare nell’assegnazione di posti di responsabilità, e non solo. Con una conseguente discriminazione verso coloro che si trovano fuori dalla “cerchia” considerati, quindi, inadeguati. Questo fenomeno si è, come non mai, diffuso sotto gli occhi di tutti, estendendosi anche a svariati parlamentari. Ci chiediamo se si riuscirà mai in questo Paese a ottenere un po’ di equità. La storia di Gabriele, protagonista del nostro servizio di attualità, è un chiaro esempio di tutto ciò. Voglio ricordare un amico, Massimiliano Parsi, che ci ha lasciato il 17/02 a soli 35 anni a causa di una malattia. E’ stato un politico serio, capace, animato da grande passione. Voglio ricordare soprattutto l’amico buono, generoso, brillante per cui non avrei mai voluto scrivere questo commiato. Trentacinque anni sono troppo pochi per morire. Un abbraccio forte a Barbara che mi avrà sempre vicino. Ciao Massi, ci mancherai tanto.

Il direttore

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MAGAZINE

Periodico di attualità Anno II - numero 1 gen/feb 2011

EDITORE Top Editoria Eventi S.r.l. P.le degli Archivi, 41 00144, Roma Registrazione Tribunale di Roma n. 144/2010 del 1/4/2010 Direttore Responsabile Gilda Maria Tucci Camuri Vicedirettore Simone Stirati Segreteria Amministrativa Tiziana Mercuri Collaboratori Fabiana ACACIA Stefania ALETTI Marco CANNAVICCI Enrica GARZILLI Cinzia GIORGIO Andrea LOVELOCK Simone NASTASI Oriana RIZZUTO Alex SALLUSTI Sam STONER Manuela SCAGLIA Roberto SELLITTO Gianni TRAPANI

Attualità La Mejo Gioventù

Attualità Giorgia Meloni

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Fatti e personaggi Nicoletta Mantovani

Spettacolo Emanuela Aureli

Redazione Piazzale degli Archivi, 41 00144, Roma Tel/Fax 06 5917953 Email: info@e42magazine.com Sito: www.e42magazine.com Pubblicità Top Editoria Eventi S.r.l. P.le degli Archivi, 41 00144, Roma Tel/Fax 06 5917953 Email: info@topeditoriaeventi.com Sito: www.topeditoriaeventi.com Foto di copertina AMGT MAD CREATIVE Foto di Stefano Mileto Foto TOP Editoria Eventi S.r.l. Stefano Mileto e Guglielmo Rota Stefania Aletti Grafica e impaginazione AMGT MAD CREATIVE Stampa Miligraf S.r.l. Via degli Olmetti, 36 00060 Formello Tel. 06 9075142 Stampato su carta ecologica Fedrigoni Symbol Free-Life E’ vietata la riproduzione totale e parziale di tutti i testi, la grafica, le immagini e gli spazi pubblicitari realizzati da Top Editoria Eventi S.r.l. Tutti i diritti sono riservati. Periodico iscritto all’ 2

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Missing

Playnews

Psiche e società

Eur Giovani

Polo congressuale

Cinenews

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A Scienza e tecnologia

64 Life is joy


sommario

gennaio.febbraio 2011

Inchiesta Bambini abusati

Attualità Nuova formula per il futuro

Arte e creatività Un tuffo nel passato Punk

L’evento sportivo Record naufragato

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Costume e società Tutti a teatro

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Moda e design Appuntamento con la moda

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A

E N I Z A G 40

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del gusto

e una penna

Question time

Chick-post

Cronaca

Fatti di…vini

Gioe e motori

Il sublime piacere

Physique du Role

Quattro zampe

80 Eur eventi

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credit Stefano Mileto

Attualità

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“La mejo gioventù”

Un giovane simbolo della situazione lavorativa in caduta libera


logia. Probabilmente, per realizzare questo sogno devo solo sperare che

Il problema della disoccupazione in Italia per i giovani laureati. Un mondo del lavoro nel quale la meritocrazia è un miraggio e la realtà è un deserto senza occupazione.

qualcuno mi aiuti a livello politico. È spiacevole da dire ma reale. Perché la laurea breve? Perché non volevo gravare sulla mia famiglia, pensando di trovare lavoro. I miei genitori hanno affrontato delle spese per permettermi di studiare. Tutti dicono “Studia per costruirti un futuro” che senso ha questa frase? Sono più di sei anni che sono laureato. Avrei fatto in tempo a laurearmi in medicina, la mia grande passione, almeno non sarei rimasto incastrato in questo limbo senza lavoro. A dire la verità, mi sento preso in giro. Svolgi anche volontariato. Certo, sono obbligato a svolgere attività di volontariato nel settore di competenza per non perdere affinità con il mio lavoro. Chiaramente, questo sottrae tempo a un’eventuale attività lavorativa e al conseguente stipendio che mi permetterebbe di essere indipendente. Non hai pensato di andare all’estero?

di Simone Stirati Nel pensare alla meritocrazia (termine coniato da Sir Michael Young nel 1954 per indicare l’essenza delle pari opportunità) si pensa ai “fannulloni” nel settore pubblico e al loro necessario allontanamento, come pure all’eliminazione delle raccomandazioni. Ma la meritocrazia non è nulla di tutto ciò. Licenziare i “fannulloni” è sacrosanto, ma cosa fare dei milioni che non sono fannulloni e che bisogna valorizzare? Per far capire meglio il problema abbiamo deciso di presentare la storia di Gabriele S. di 25 anni. Un giovane laureato la cui storia è quella di tanti ragazzi che come lui sono animati da tenacia e determinazione e che affrontano le difficoltà lavorative con coraggio ma soprattutto con ottimismo. Gabriele rappresenta tutto questo e a lui chiediamo di raccontarsi. Quando ti sei laureato? Ho conseguito la laurea triennale in Tecniche Diagnostiche di Neuropatologia all’Università di Tor Vergata di Roma nell’ottobre del 2007. Come mai questa specializzazione?

So bene che all’estero è più semplice trovare lavoro. In Olanda si percepisce uno stipendio da disoccupato. Dopo la laurea, lo Stato ti trova lavoro e si riprende a rate quello che ha elargito in precedenza. Qui in Italia, invece, bisogna pagarsi gli studi lavorando, e così facendo si posticipa la laurea. Lo Stato non aiuta né durante né dopo. O meglio, aiuta, ma sotto forma di raccomandazione politica. Non a caso, molti miei amici laureati si sono trasferiti in altri paesi europei e lavorano senza problemi. Ma questa sarebbe una soluzione? per trovare un impiego dovrei trasferirmi? Perché? Mi trovo a Roma, Capitale di uno dei maggiori Paesi industrializzati al mondo e dovrei emigrare per trovare lavoro? È pazzesco! Sembra che qui in Italia non ci sia posto per giovani che intendono formare il proprio futuro nel mondo del lavoro con una laurea. La verità è che non è riconosciuto il valore del sacrificio per lo studio. Mi auguro che le cose cambino, e comunque io continuerò a lottare, qui in Italia, affinché questo accada.

Di tecnici come me, tra le tre università di Roma, ne escono non più di 15 ogni anno. Essendo un ramo settoriale, un ospedale ha bisogno di non più di due tecnici, a meno che non sia presente un reparto di neurologia, oggi solo al CTO. E purtroppo i tagli alla sanità stanno determineranno la chiusura di tutti i centri di neurologia. A quando l’ingresso nel mondo del lavoro? Ho iniziato a marzo 2008 con il volontariato all’IFO nel reparto di oncologia. Purtroppo, nel 2008 nel Lazio ci fu il blocco di concorsi e di ingressi nel settore pubblico sanitario. Vista la non rosea situazione, ho presentato il mio curriculum a una clinica privata di Roma per entrare come tecnico di elettrografie per tre volte la settimana. Il primario chiese di presentarmi dopo Pasqua e poi la bella notizia: mi comunicò, infatti, che a causa dei tagli della Regione Lazio non c’era più alcuna possibilità di assunzione. A luglio c’è stata la possibilità di entrare come portantino all’ospedale israelitico nel quartiere della Magliana. Per questo impiego percepivo 800 euro nette per 150 ore mensili, quindi circa 5 euro l’ora. Ho accettato perché a 25 anni non avevo ancora alcun contributo versato. Questo lavoro all’ospedale israelitico non mi gratifica, ma devo fare di necessità virtù. Il mio obiettivo rimane quello di fare il tecnico di neurofisiopato-

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AttualitĂ

Il Ministro della GioventĂš Giorgia Meloni

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Giorgia Meloni

“un ministro per amico” di Gilda Maria Tucci Camuri

Riguardo il progetto “Diritto al futuro” potrebbe illustrarci i punti più importanti?

10mila posti di lavoro a tempo indeterminato per giovani genitori con contratti atipici, 10mila mutui concessi a giovani coppie di precari, 20mila tra i migliori neolaureati d’Italia messi a contatto con il mondo produttivo. Questi alcuni dei numeri del progetto elaborato dal Ministero della Gioventù.

“Diritto al futuro” è un insieme di azioni del Ministero della Gioventù rivolte alle nuove generazioni sui temi del lavoro, della casa, della formazione e dell’autoimpiego. “Diritto al futuro” è la fiducia in una generazione che non è fatta di “bamboccioni”, ma di giovani uomini e donne determinati a costruire il proprio futuro e quello dell’Italia. Si tratta si un impegno concreto da parte del Governo e del Ministero, così come dimostrano le cifre. 216 milioni messi in campo dal Ministro della Gioventù, che diventano 300 milioni grazie al cofinanziamento pubblico e privato: 10mila posti di lavoro a tempo indeterminato per giovani genitori con contratti atipici; 10mila mutui concessi a giovani coppie di precari; 100 milioni per l’impresa giovanile, il talento e l’innovazione tecnologica; 20mila tra i migliori neolaureati d’Italia messi a contatto con il mondo produttivo; 30mila giovani meritevoli che potranno investire sul proprio futuro e completare la propria formazione grazie a un prestito garantito; oltre 68 milioni di spesa coordinata con gli enti locali a favore delle giovani generazioni. I tempi dell’iter burocratico di questo importante progetto? L’intero pacchetto è già stato interamente finanziato. Al momento stiamo solo attendendo i tempi operativi necessari all’attivazione dei singoli progetti. Indicativamente, però, tutto dovrebbe concludersi entro il mese di marzo. Ci sono azioni previste per combattere il problema della meritocrazia? Quale è la situazione dell’Italia rispetto a gli altri paesi europei? Purtroppo la mentalità italiana su questo fronte è assai arretrata rispetto a quella di tanti altri paesi europei. Viviamo ancora gli strascichi della distruttiva mentalità sessantottina che ha confuso uguaglianza con egualitarismo: un sistema che, anziché garantire a tutti uguali condizioni di partenza, ha voluto

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garantire a tutti uguali traguardi, anche a chi meritevole non era per nulla,

italiani che considero profondamente avvilente, oltre che falsa. È la defini-

ingenerando così una devastante corsa al ribasso. A farne le spese, oggi,

zione di chi, non volendo trovare una soluzione al problema, sceglie la via

sono i giovani che si affacciano al mondo del lavoro, ma anche scuola e

più facile di attaccare le vittime. La verità è che c’è una generazione di italiani

Università pagano le scelte sbagliate fatte in nome di questi falsi principi.

abbandonata a se stessa, blandita dalla politica una volta ogni tanto, rac-

Sin dall’inizio del mio mandato ho inteso porre la filosofia del merito come

contata come se fosse fatta di psicopatici assassini, oppure semplicemente

perno di tutte le iniziative del Ministero della Gioventù. Il messaggio che vo-

“fatta”, percorsa dai fremiti violenti degli ultras negli stadi o dei bulli nelle

gliamo lanciare ai giovani è molto importante: ragazze e ragazzi, tornate ad

scuole, sedotta dall’esempio di “veline e tronisti”, del tutto priva di una mis-

avere fiducia nella nostra bella Nazione, perché l’Italia è finalmente tornata

sione, personale, civile, spirituale o politica che sia. La verità è che questa

ad avere fiducia dei suoi figli migliori.

generazione di giovani deve affrontare difficoltà enormi non solo per raggiungere l’indipendenza economica, ma addirittura a trovare un impiego

Lei ha promosso la pubblicazione di un vademecum dal titolo “Buon

dignitoso, figurarsi quindi esaudire il desiderio, sacrosanto, di mettere su

lavoro”, ci può spiegare di cosa si tratta?

famiglia.

È un opuscolo studiato per accompagnare i primi passi dei giovani italiani

Certo, tra i tanti giovani che restano in casa dei genitori fino alla soglia dei 30

nel mondo del lavoro. Al suo interno sono pubblicati consigli utili su come

anni e oltre ci sarà anche chi lo fa per scelta, per pigrizia o per comodità, ma

approcciare al meglio le opportunità, e come andarne in cerca. Ma “Buon

sicuramente la maggior parte di loro lo fa perché costretta.

lavoro” è anche un manuale dettagliato su diritti e doveri dei lavoratori, su cosa significhi essere lavoratore autonomo o dipendente, e quali siano, ad

Cosa ne pensa della riforma universitaria, avrebbe apportato o tolto

esempio, le differenze giuridiche tra stage, tirocinio o apprendistato. Insom-

qualche cosa?

ma, “tutto quello che avreste voluto sapere sul lavoro ma nessuno vi ha mai

La riforma rappresenta una svolta epocale per l’Università italiana. E innan-

raccontato”. Il libro può essere consultato on-line o direttamente scaricato

zitutto una riforma dell’Università che premia il merito dei giovani, tanto fra

all’indirizzo www.ipotesidilavoro.it

gli studenti quanto fra docenti e ricercatori, un passo importante verso l’attuazione del diritto allo studio. Grazie alla riduzione delle spese della buro-

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Si parla spesso di “bamboccioni” in Italia, sono frutto solo di un contesto

crazia, verrà costituito un fondo nazionale per il merito destinato a finan-

culturale o perché costretti?

ziare borse di studio e a gestire i prestiti d’onore con tassi bassissimi. La

Mi sono sempre scagliata con forza contro questa definizione dei giovani

riforma dice finalmente basta alle penalizzazioni economiche dei docenti


più giovani; elimina il sistema di sfruttamento dei giovani cervelli, sottopagati e senza diritti, rappresentato dalle borse post-dottorali; introduce la più rigida meritocrazia anche nel sistema della ricerca: per chi è bravo e utile all’università in cui ha lavorato c’é finalmente la garanzia di un posto sicuro. Inoltre si apriranno più spazi e più garanzie per i giovani docenti universitari, grazie all’abbassamento dell’età stabilita per entrare di ruolo e all’innalzamento degli stipendi. Questa riforma assesta un durissimo colpo al sistema delle baronie. Il principio meritocratico, infatti, varrà anche per la scelta dei docenti: stop ai concorsi fittizi banditi solo per promuovere un interno. Solo i migliori docenti interni agli atenei che conseguiranno la necessaria abilitazione nazionale al ruolo superiore, ed esclusivamente entro la quota prefissata di 1/3, potranno essere promossi. E il tutto avverrà alla luce del sole, secondo rigorosissimi criteri di merito. Un plauso particolare va rivolto anche al metodo seguito, che ha visto un coinvolgimento preventivo di tutti i soggetti interessati dalla riforma. Secondo lei i giovani possono guardare al futuro con un po’ di ottimismo? Questa generazione di giovani è la prima nella storia della Repubblica a ereditare una realtà peggiore di quella vissuta dalla generazione precedente. La crisi economica internazionale, dalla quale stiamo lentamente uscendo grazie all’operato di un Governo che ha saputo mantenere ben saldo il timone nella tempesta, la disoccupazione e l’incertezza per il futuro contribuiscono a dipingere un quadro tutt’altro che roseo, ma sono convinta del fatto che è proprio nelle situazioni di maggiore difficoltà che si manifesta la forza e la capacità di reagire dei giovani italiani. Sono certa che, grazie anche alle scelte coraggiose e lungimiranti del Governo, il futuro dei giovani italiani sarà più sereno di quanto oggi ci si possa attendere.

In alto: La copertina del vademecum “Buon Lavoro!” promosso dal Ministero della Gioventù disponibile online all’indirizzo www.ipotesidilavoro.it A lato e in basso: Il Ministro Giorgia Meloni

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Inchiesta

Bambini abusati

È fondamentale la capacità delle persone che sono vicine al bambino, i familiari come gli insegnanti, sia a scuola che nello svolgimento di attività sportive, di percepire uno stato di forte disagio del minore. Ci deve essere altissima attenzione. Cambiamenti rapidi delle abitudini, dell’umore o del rendimento scolastico sono degli indici che qualcosa non sta funzionando. di Simone Stirati Dopo aver trattato nel precedente numero del maltrattamento sui minori, abbiamo deciso di approfondire uno dei reati più efferati: la pedofilia. Sì, perché noi di E42 consideriamo la pedofilia solo dal punto di vista codicistico, per noi si tratta di un reato da punire con la massima severità, ossia il carcere a vita. Non ci interessa “recuperare” il pedofilo, a noi interessa recuperare solo il minore abusato. La vittima è la sola degna di attenzione. Il pedofilo va bandito dalla società, a vita. Anche se, purtroppo, dobbiamo fare i conti con una prassi che porta a pene lievi per quanti si sono macchiati di questo ignobile reato. L’avvocato Giuseppe Scoca, specializzato in diritto della famiglia e tutela dei minori, ci ha aiutato a comprendere meglio come tutelare i minori e quale comportamento adottare nel caso che si rilevi una situazione di abuso. Avvocato Scoca, chi è il pedofilo? La figura del pedofilo è una figura abbastanza ampia come è ampio il rag-

Giuseppe Scoca

gio di quelli che sono gli aspetti sessuali della persona. Per semplificare,

Avvocato

c’è quello che da sempre ha avuto pulsioni verso i bambini. A volte si tratta di persone che hanno avuto esperienze di pedofilia in età della formazione sessuale ma è una bassa percentuale. A fianco di questa forma di pedofilia nella quale si ha un attrazione esclusiva nei confronti dei bambini, ci sono persone che, pur essendosi relazionati sessualmente solo con adulti, si trovano ad avere forme di eccitazione nei confronti di bambini. Solita-

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mente si tratta di familiari, i genitori, come anche gli zii, i nonni; oppure chi svolge una professione che li porta a contatto con bambini. I tratta comunque di persone che ruotano intorno al minore e che scoprono un’attrazione di qualche natura nei confronti dello stesso. Come si manifesta questa attrazione nei confronti del minore? Solitamente avviene attraverso piccoli giochi come il solletico che possono trascendere con facilità. Il bambino si trova, quindi, irretito in situazioni che inizialmente percepisce come gioco che poi va oltre, in un campo del tutto innaturale. Non c’è, quindi, la percezione di qualcuno che gli fa del male ma la sensazione di qualcuno con cui sta giocando, e lui partecipando a questo gioco è complice. Sensazione di complicità che comporta uno stato di vergogna e paura: sarà quindi difficile che possa confidare questa esperienza.

Un genitore che rileva la presenza di questi comportamenti o che addi-

Come tutelare il minore in questi casi?

rittura ha la certezza di un abuso, a chi si deve rivolgere?

È fondamentale la capacità delle persone che sono vicine al bambi-

Ci si può rivolgere a un avvocato specializzato nella tutela dei minori oppu-

no, i familiari come gli insegnanti, sia a scuola che nello svolgimento

re basta cercare sulle pagine gialle il numero del Centro di aiuto al bam-

di attività sportive, di percepire questo stato di forte disagio. Ci deve

bino maltrattato e alla famiglia. Sono centri pubblici nel quale si trovano

essere altissima attenzione. Cambiamenti rapidi delle abitudini, dell’u-

psicologi specializzati. Non mi rivolgerei agli psicologi nelle ASL, che sono

more o del rendimento scolastico sono degli indici che qualcosa non

senz’altro dei professionisti ma di certo non specializzati.

sta funzionando e questo richiamo di attenzione non deve riguardare

Cosa accade se l’abusante è il padre?

solamente i genitori ma nella stessa misura tutti i soggetti che sono a

Se il presunto abusante è il padre la situazione è più complessa. Ci può

contatto con il bambino. Non è tollerabile che le insegnanti si trincerino

essere una madre completamente ignara perché c’è uno stato di quasi

dietro al compitino e alla lezione. Spesso le insegnanti se sono attente,

abbandono con il minore lasciato a se stesso. Ad esempio, la mamma

a volte, possono raccogliere con più facilità le confidenze rispetto ai

gioca a bridge,va in palestra, fa shopping con le amiche disinteressandosi totalmente di quello che fa il figlio, quindi non parliamo di famiglia in stato di indigenza. Oppure ci può essere il caso della madre in buona fede che non si accorta di nulla. In quest’ultimo caso è probabile che il Tribunale allontani solo il genitore che è presunto abusante. Certo, è da rilevare co-

munque che il genitore non è stato in grado di tutelare il minore. E solo l’interesse di quest’ultimo è da tutelare. Quindi anche la distrazione in buona fede da parte di un genitore viene severamente colpita. Altro, e più grave, è il caso di una madre che, anche se non compartecipe all’abuso, ha però genitori nei confronti dei quali ci può essere vergogna. Con l’insegnan-

una debolezza nei confronti del marito perché pensa che potrebbe per-

te invece riesce a esserci una confidenza maggiore. Il loro ruolo in

derlo e quindi gira la testa dall’altra parte. In quest’ultimo caso, il Tribunale

questa fase può essere molto delicato. Ho avuto occasione di parlare

allontana il minore per affidarlo a strutture idonee.

con insegnanti che hanno raccolto confidenze di minori in un’età 13-15

A seguito di una segnalazione di abuso qual è l’iter?

anni con la raccomandazione forte degli stessi di mantenere questa

Il Tribunale dei Minori approfondisce la vicenda attraverso una prima va-

confidenza come tale e di non riportarla. Tuttavia, c’è l’esigenza codi-

lutazione del quadro psicologico del minore, da un lato per rilevare la pre-

cistica di riportare il reato per tutelare del minore in funzione di quello che sta vivendo.

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senza di elementi che attestino la situazione di abuso e dall’altro per

emergere quando lo stesso ne ha 12-13 anni, i ricordi e sensazioni possono

iniziare un percorso psicologico di recupero del minore. Una volta

essere molto diverse. È davvero complesso ottenere una testimonianza che

accertato l’abuso è necessario stabilire chi ha abusato del minore, se

abbia valenza processuale, quindi consiglio di non forzare il bambino a rac-

in ambito familiare o extra familiare. Il codice prevede delle pene se-

contare per evitare di vanificare uno degli elementi di prova più importanti.

vere con delle aggravanti nel caso si tratti di persone vicine al minore,

Meglio affidarsi a psicologi specializzati.

l’insegnate come un familiare. Purtroppo, ho constatato una prassi

Come avviene la testimonianza?

a mio avviso del tutto errata che prevede sentenze più “morbide” in

Il minore non viene ascoltato in aula, viene messo in una stanza separata col-

caso di abusi che non comportano un vero stupro fisico del bambino.

legata con un monitor e un microfono con l’aula nella quale si tiene l’udienza.

Abusi meno invasivi, ma non per questo meno gravi.

A fianco del minore, nella stanza, si trova uno psicologo. Le domande che

Come si capisce che un bambino è stato oggetto di abuso?

fanno le parti, pubblico ministero, giudice, avvocati, vengono poste allo psi-

Ci sono degli indicatori, questi non sono la prova certa che ci sia stato

cologo in collegamento in cuffia con l’aula e lo psicologo riporta la domanda

abuso ma devono assolutamente portare a un serio accertamento

al bambino nelle forme che ritiene più idonee per ottenere una testimonianza

da parte di chi rileva un certo tipo di comportamenti. Per fare degli

valida. Prima di questa testimonianza che entra nei fatti specifici il bambino

esempi: il bambino che vira velocemente nel percorso scolastico che

ha necessità di tutta una preparazione nella quale si parla della scuola come

non riesce più a seguire le lezioni, che ha cambiamenti repentini di

dei cartoni animati per tranquillizzarlo. Spesso, in queste testimonianze, si

umore anche con manifestazioni esterne come tornare a fare pipì a

vede il bambino che serenamente parla del più e del meno, feste amici,

letto. Come pure i bambini che hanno informazioni sessuali incom-

scuola, giochi, poi appena si cominciano a toccare i fatti che riguardano il

patibili con la loro età, informazioni che vanno oltre a quello che si

presunto abuso ha un atteggiamento completamente diverso: balbetta, si

può venire a sapere ad esempio a scuola, dai compagni. Oppure

mangia le parole, in alcuni casi non parla. La mimica assume un’importanza

quando emergono comportamenti sessuali incompatibili con la loro

fondamentale nella testimonianza del bambino che viene videoregistrata per

età, come nel caso di masturbazione che avviene in bambini di 7

essere rivista.

anni o atteggiamenti particolarmente maliziosi. In bambini di 3-5

La castrazione chimica per i pedofili potrebbe essere risolutiva?

anni un campanello di allarme importante è il non voler essere più

No. Statisticamente sono pochi i soggetti con devianza sessuale così forte da

lavati dalla mamma nelle parti intime. Questi sono indicatori che van-

poter essere sottoposti a una terapia farmacologia.

no necessariamente approfonditi. Mai attraverso con l’interrogatorio

Un altro fenomeno rilevante in Italia è il turismo sessuale.

del bambino, ma avvicinandosi con cautela e raccogliendo la sua

Oggi, il turista sessuale che va in Cambogia, in Thailandia, nel Laos, in Indo-

fiducia, facendogli capire che non deve avere vergogna se ci sono

nesia e comunque in posti dove si può facilmente accedere a rapporti ses-

fatti che vuole raccontare. Il bambino, per sua natura, tende a rispon-

suali con minori semplicemente pagando direttamente i genitori, può essere

dere nella maniera che l’adulto gli suggerisce, quindi se si pongono

perseguito non solo nel paese in cui si trova ma anche ne paese di prove-

domande al bambino che già in sé contengono la risposta si rischia

nienza, quindi in Italia.

di compromettere quella che potrebbe essere una testimonianza.

Per quanto riguarda internet?

Quindi consiglia di non forzare il bambino a raccontare?

Italia è reato la semplice raccolta di materiale pedopornografico attraverso

Non bisogna dimenticare che per questo tipo di reato le indagini

internet e ogni dispositivo come i cellulari di ultima generazione.

hanno un grande limite: il 90% delle volte l’elemento di prova nei

Quale la sua raccomandazione?

confronti del pedofilo è proprio la testimonianza del bambino che

Di mantenere sempre alta l’attenzione nei confronti dei minori e dei propri figli.

può o non può portare alla luce gli elementi di prova. Testimonianza resa ancor più complessa da alcuni elementi: il minore può essere un disabile, oppure si può trattare di bambini molti piccoli, o ancora la testimonianza può avvenire a distanza di tempo rispetto ai fatti di abuso che possono verificarsi quando il minore ha 4-5 anni per poi

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A

Attualità

MAG

A Roma una nuova formula per il futuro Il Gran Premio d’Europa, istituito per inserire nel calendario circuiti alternativi a quelli dei rispettivi Gran Premi nazionali, attualmente si corre a Valencia, in Spagna, fino al 2014. La canditatura di Roma potrebbe essere riproposta per ospitare questo evento automobilistico di Simone Nastasi

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L’arrivo della Formula Uno avrebbe dato lustro e visibilità al quartiere

guardava all’evento come una possibilità immensa per la città di

Eur e alla Capitale tutta. Il quartiere costruito nel 1942, già fiore all’oc-

proporsi all’attenzione del mondo in una veste del tutto nuova mai

chiello di Roma sud, ha sperato per due anni di vedere sfilare nelle

indossata prima.

proprie strade il prestigioso Gran Premio di Formula Uno. Un progetto

L’ultima scadenza era stata fissata per il 31 dicembre 2010 e la Ca-

ambizioso nato sotto la regia dell’ingegnere Maurizio Flammini e

pitale per quella data sperava nella cosiddetta “fumata bianca”. Poi

finalizzato alla creazione di un indotto economico tale da rilanciare

l’annuncio a sorpresa di Ecclestone che parlava di impossibilità per

nello stesso tempo immagine e occupazione della “Città Eterna”.

l’Italia di avere due Gran Premi a distanza di qualche centinaio di

L’accordo con il presidente della FIA, Bernie Ecclestone, era già stato

chilometri. Una possibilità che invece è concessa alla Spagna, alla

firmato nel 2009 e poi rinnovato nell’anno successivo. Roma si stava

quale è stato assegnato anche il Gran Premio di Valencia, chiama-

preparando ad accogliere l’evento che era divenuto nel frattempo

to “Gp d’Europa” (fino al 2014), dopo quello storico di Barcellona. La

motivo di un serrato dibattito politico. La Lega di Umberto Bossi in virtù

nuova formula utilizzata dalla federazione mondiale, la FIA, prevede

del ruolo ormai consacrato di “sindacato territoriale” ha sempre volu-

infatti che agli Stati europei sia concessa la possibilità di presentare a

to difendere il circuito di Monza come l’unico demandato ad ospitare

turno la candidatura di una città che sia teatro dell’ambizioso evento

le gare annuali di Alonso e colleghi.

automobilistico. La candidatura di Roma potrebbe allora tornare utile

Il Carroccio ha promesso ad Alemanno il sostegno per la candidatu-

in quest’ottica, nell’eventualità che l’Italia decida di presentare la sua

ra alle prossime Olimpiadi del 2020. Tra nove anni, quando l’attuale

candidatura ad ospitare il Gran Premio d’Europa.

sindaco non sarà più al Campidoglio e l’amministrazione capitolina

Un convegno organizzato il 21 gennaio a Roma ha avuto tra i suoi

potrebbe toccare ad una coalizione politica avversa. Insomma una

scopi la presentazione del progetto “GP Roma di F1”che si può definire

promessa di lungo periodo e certamente più astratta rispetto alla

un grande patrimonio di know how lasciato alla città da un’azien-

possibilità concreta di ospitare un evento della portata del Gp. Roma

da privata, la FG Group, azienda fondata nel 1975 e della quale è

?


E AZINpresidente l’ingegner Maurizio Flammini e che oggi impiega sull’intero

tato di circa 2 milioni e mezzo di unità

territorio nazionale un capitale umano di circa 400 persone. All’estero la

e l’incremento della produzione atteso,

società è riuscita ad esportare il suo nome in 4 diversi continenti per un

avrebbe raggiunto i 4 miliardi di euro.

totale di 14 paesi, tra i quali Cina, Brasile, Sud Africa e Giappone. Ma per

Sul fronte occupazionale i nuovi posti

capire meglio l’impatto economico dei progetti è utile dare una rapida

di lavoro sarebbero stati tra le 23 mila

scorsa ai dati che riguardano turismo ed economia capitolina. In dieci

e le 45 mila unità. Insomma un indotto

anni il turismo europeo è passato dai due miliardi e 100 milioni dell’anno

enorme in un momento, quello attuale,

giubilare ai 2 miliardi e mezzo del 2010. La quota di mercato della città di

dove i dati più preoccupanti arrivano

Roma sul totale delle presenze in Europa è rimasta pressoché la stessa

proprio da occupazione e Pil. Con il GP

ferma all’1,1% dal 2000 . Messa a paragone con le altri grandi capitali

al momento congelato le attività della

europee come Londra e Parigi, per ciò che riguarda gli afflussi turistici,

società di Flammini si concentrano sulla

il confronto è impietoso: Londra detiene il record di arrivi per un totale di

parte restante del pacchetto di iniziative

oltre 26 milioni di presenze annue mentre a Parigi ogni anno si recano

messe in cantiere. L’iter burocratico è in-

Maurizio Flammini

circa 15 milioni di turisti. All’ombra del Colosseo le presenze non arrivano

fatti indipendente e la realizzazione dei

Chairman FG Group

a otto milioni, poco meno di Berlino e poco più di Barcellona, autentica lo-

nuovi progetti non è vincolata ai precedenti accordi per il Gp.

comotiva del turismo spagnolo. Una distanza però notevole rispetto alle

Roma Formula Futuro ha già realizzato Rome by light e prevede di rea-

due capitali di Gran Bretagna e Francia che in termini di ricchezza storica

lizzare il Festival internazionale delle coreografie, la Mezza maratona di

e monumentale non hanno niente di più attraente rispetto a Colosseo e

Roma-Ostia, il Museo del Motorsport, le Superstars international series,

Fori Imperiali. Fatto sta che i dati per adesso dimostrano che le capitali

le Vie della Seta,. Flammini ha già detto di non voler mollare quanto pro-

inglese e francese attraggono più turisti della Nostra. Uno studio elabo-

gettato per Roma nonostante la delusione sua come di molti romani, per

rato dall’Istituto di Studi ed Analisi Economica (ISAE) ha valutato l’impatto

il mancato arrivo di Alonso e compagni.

che il Gp e gli altri eventi ad esso connessi, promossi da Roma Formula Futuro, avrebbero avuto sull’economia capitolina e quella regionale. Solo la Formula Uno avrebbe creato un indotto tale da incidere e non poco su occupazione e Pil cittadino e regionale: il flusso di turisti stimati sarebbe stato di 270 mila unità per una spesa media giornaliera di 500 euro e la produzione avrebbe raggiunto un incremento tra i 950 e i 1000 milioni di euro. Una cifra vicina al miliardo che avrebbe portato un aumento occupazionale tra le 9000 e le 11000 unità di lavoro. Il Gp come è noto si svolge una volta l’anno ma il flusso economico e commerciale ad esso collegato è costante per tutti i mesi dell’anno. Al Gran Premio era collegata la realizzazione di un insieme di strutture utilizzabili a prescindere da Ferrari, Red Bull e Mercedes. È il caso del Parco dello Sport, struttura polifunzionale, e del Palazzo dell’Arte e dello Sport utilizzabile invece come impianto per Basket e Volley il giorno e la sera come teatro capiente fino a due

In alto Loghi di alcuni eventi e progetti organizzati da Roma Formula Futuro nella Capitale

mila posti. Il modello di business elaborato da Roma Formula Futuro ha stimato inoltre che nella Capitale il flusso di turisti annui sarebbe aumen-

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G N I S

S I M ne o s r e P

rse a p com

s

Proposta di legge per i minori scomparsi di Simone Stirati

Una banca dati regionale, un numero verde e un fondo di sostegno per le associazioni che si occupano del fenomeno dei bambini scomparsi. Queste le proposte contenute nel testo di legge presentato dalla Regione Lazio, su iniziativa dell’Associazione Penelope Lazio, per prevenire e contrastare il fenomeno dei bambini scomparsi in Italia. Un passo importante dopo anni di silenzio legislativo. “È importante che la Regione Lazio abbia deciso di affrontare questo problema – ha dichiarato Natalina Orlandi – che, tra l’altro è di difficile interpretazione: i dati della Polizia di Stato, che parlano di 712 minori scomparsi nel nulla dal ’74 ad oggi, non tengono conto, ad esempio, delle persone che erano minorenni all’epoca della scomparsa e che nel frattempo sono diventate adulte, come è successo a mia sorella Emanuela. Questa legge, una volta approvata, ci permetterà di chiedere anche alle altre Regioni di seguire l’esempio della Regione Lazio. Le famiglie che si trovano ad affrontare la scomparsa di un proprio caro, si ritrovano a vivere un dramma inimmaginabile ed è quindi veramente fondamentale che le istituzioni forniscano tutto il supporto possibile”. Supporto che fino ad oggi è stato del tutto assente, sia nelle prime fasi della ricerca che poi nell’assistenza alle famiglie. “Un fenomeno, questo della scomparsa dei minori, - ci ricorda Natalina Orlandi - caratterizzato dalla mancanza di un adeguata percezione del problema con conseguente inefficace o inadeguato sistema di ricerca (laddove è fondamentale l’immediatezza degli interventi). Per non parlare del potenziale del volontariato che il più delle volte è male assortito o male organizzato in quanto interagiscono figure istituzionali che sono portatrici (nel loro voler far bene) dei loro stessi interessi istituzionali (penso alle autorità giudiziarie, i prefetti, i sindaci, gli organismi di protezione civile, e anche i mass media). Tutto questo comporta mancanza di organizzazione. Abbiamo bisogno di un approccio serio, dove deve essere posto al centro la salvaguardia e il diritto di esistere delle persone. Naturalmente sarebbe il primo passo per occuparci naturalmente di tutti i scomparsi, perché minore si può considerare il malato di Alzaimer, persone con handicap mentali e psichici e comunque di tutti coloro che subiscono disagi sociali e che hanno bisogno della solidarietà di tutti”. La trasmissione televisiva Chi l’ha visto? ha raccolto l’appello di Natalina Orlandi: “Noi di Chi l’ha visto? – ha promesso Federica Sciarelli, - seguiremo l’iter di questa Proposta di Legge, inserendo il testo sul nostro sito Internet e aggiornando di volta in volta l’elenco dei

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Natalina Orlandi, Presidente Penelope Lazio


MISSING Persone scomparse

consiglieri regionali che la sottoscriveranno, sperando di poter dare presto la notizia della sua approvazione”. Il primo firmatario della proposta di legge l’on. Claudio Bucci ha spiegato che: “Al 5 ottobre 2010 in Italia i minori scomparsi sono 712, di cui 89 sotto i 10 anni. Il Lazio è secondo nella graduatoria delle Regioni. Spesso le istituzioni sono impreparate di fronte a questi eventi, non tanto per mancanza di volontà, ma perché non esiste nessun tipo di coordinamento nelle azioni che vanno intraprese. Per questo – ha spiegato Bucci – ci siamo rivolti all’Associazione Penelope, che riunisce persone che purtroppo hanno vissuto sulla propria pelle questo dramma e abbiamo chiesto all’associazione, di aiutarci nella stesura di questa proposta: vogliamo approvare pertanto una legge che aiuti davvero chi si trova a vivere questo dramma”

On. Claudio Bucci

Sì, perché di dramma si tratta. Basta dare un’occhiata ai numeri. I dati dell’ultimo quadriennio 2007-2010, della Polizia Criminale sono particolarmente preoccupanti. I minori italiani scomparsi dai 59 casi del 2007 sono saliti a 245 per il 2010. I minori stranieri, dai 183 casi del 2007 sono saliti a 467 sempre per il 2010. Quindi, al 30 settembre dello scorso anno, vi sono 712 minori scomparsi, questo significa che ci sono oltre 1.400 genitori che non sanno dove sono i proprio figli. Leggendo i dati forniti dal Commissario Straordinario per le persone scomparse, il Prefetto Michele Penta, dal ‘74 ad oggi dobbiamo ancora conoscere la verità su 9.336 scomparsi quando ancora erano minorenni su un totale di oltre 25.000 persone scomparse in Italia. Dati sconcertanti. Un esercito invisibile che urla a gran voce una legge capace di arginare questo dramma sociale. Federica Sciarelli, giornalista e conduttrice di Chi l’ha visto

Per informazioni e segnalazioni scrivere a ASS. TERRITORIALE PENELOPE LAZIO

ASS. PENELOPE NAZIONALE

COMMISSARIO STRAORDINARIO DEL

REDAZIONE E42 MAGAZINE

Presidente: Natalina Orlandi

Presidente: Elisa Pozza Tasca

GOVERNO PER LE PERSONE SCOMPARSE

Tel. 06 5917953

Via Stellanello, 9 – 00168 Roma

Sede Nazionale: Salita De Crescenzi, 30

Prefetto Michele Penta

info@e42magazine.com

Tel. 347 1045017

00186 Roma

Via Urbana, 9 – 00100 Roma

e-mail: penelope_lazio@libero.it

Tel. 335 7204449

e-mail: ufficiocommissario.persone-

sito: www.penelopeitalia.org

e-mail: info@penelopeitalia.org

scomparse@interno.it

sito: www.penelopeitalia.org

tel. 06/46548389

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Psiche e società L’individuo tra comunità e solitudine

I criminologi ed il gioco della dama Se qualcuno interrompesse una partita del gioco della dama e ci chie-

soggettivamente una scena del crimine, di cui non sanno nemmeno tutti i

desse di ricostruire le mosse che hanno condotto alle posizioni che si

dettagli, come se fosse l’unica verità possibile. E si scontrano con altri crimi-

osservano sulla scacchiera, quante risposte potremmo dare? Una? Die-

nologi che fanno la stessa operazione, ma con altre modalità di lettura. A

ci? Forse migliaia. Probabilmente nessuno potrebbe calcolarle poiché ad

sentirli, ognuno a suo modo ha ragione. Ed in fondo potrebbe essere anche

una determinata posizione ci si può arrivare in moltissimi modi diversi

vero. Tuttavia è una delle tante modalità con cui potrebbe essere letto il

e con svariatissime giocate da parte dei due giocatori. E tutte possibili,

comportamento umano sulla scena del crimine, allo stesso modo con cui è

verosimili, attendibili. Allo stesso modo quando osserviamo una scena

possibile leggere le mosse dei giocatori e spiegare le posizioni delle pedine

del crimine e cerchiamo di ricostruire in che modo si sono svolti i fatti ci

della dama sulla scacchiera.

troviamo di fronte al problema della dama e della scacchiera. I comportamenti umani nelle interazioni interpersonali, come le mosse del gioco della dama, possono essere moltissimi. E tutti plausibili in quanto tutti possono condurre alle stesse conclusioni. In fondo ciò che si chiede agli investigatori ed ai criminologi è di ricostruire le mosse sulla scacchiera del crimine in modo da spiegare in modo logico e coerente ciò che si osserva. Ai criminologi poi si chiede qualcosa in più: il perché delle mosse. Nel crimine, come nella dama, si conoscono due momenti certi: quello iniziale e quello finale. In mezzo ci sono le persone, i giocatori, il criminale e la vittima, con i loro comportamenti, la loro psicologia da predatore o da vittima, le loro scelte, i loro obiettivi “strategici” che conoscono solo loro. Nel crimine il compito degli investigatori è di ricostruire la dinamica intercorsa tra il criminale e la vittima e noi sappiamo quanta letteratura “gialla” ci ha insegnato come spesso gli indizi che emergono sulla scena del crimine non sono così come appaiono, ma è necessario effettuare di loro delle “letture” originali, creative, particolari. Arthur Conan Doyle sulle originali modalità di lettura degli indizi della scena del crimine ha costruito il famoso personaggio di Sherlock Holmes che con le sue analisi e ricostruzioni portava ogni volta ad un “colpo di scena”. Così come originalmente ricostruiva i fatti l’investigatore Poirot nei gialli di Agatha Christie. Queste riflessioni ci inducono ad essere molto cauti nel diffondere pareri e sentenze sui “gialli” che la cronaca oggi porta all’attenzione dell’opinione pubblica. In fondo ciò che i criminologi continuano imperterriti ad effettuare da qualsivoglia pulpito mediatico è di leggere

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di Marco Cannavicci Psichiatra forense e criminologo in Roma cannavicci.doc@gmail.com www.marcocannavicci.it


IL VALORE DELLA QUALITÀ REALIZZAZIONE DI INIZIATIVE IMMOBILIARI Interfaccia progettazione-realizzazione Servizi professionali di ingegneria e architettura,

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Realizzazione di opere edilizie e impiantistiche Realizzazione di opere infrastrutturali Gestione attività di cantiere Contabilità e sicurezza nei cantieri General contractor

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“Southern Comfort”, John Hogg

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Costume e società

...l’eclettico spazio ristrutturato pochi anni fa dall’Università Roma 3. Lo spazio si dimostra sempre pronto ad accogliere musica, teatro, danza, forme artistiche sperimentali, reading, portando sulla scena grandi nomi e soprattutto grandi interpretazioni.

Nuovi e vari appuntamenti popolano la stagione teatrale 2011 del Palladium, l’eclettivo spazio ristrutturato pochi anni fa dall’Università Roma 3 e affidato alla direzione della Fondazione RomaEuropa. Lo spazio si dimostra sempre pronto ad accogliere musica, teatro, danza, forme artistiche sperimentali, reading, portando sulla scena grandi nomi e soprattutto grandi interpretazioni. Attenzione rivolta sia ai più piccoli, ad esempio con lo spettacolo di “Pierino e il lupo”, opera musicale di Sergej Prokof’ev, uno dei grandi capolavori della musica russa del Novecento dedicato proprio all’educazione all’ascolto per i ragazzi, diretto dal maestro Federico Amendola, e la cui voce narrante è del più noto fratello, Claudio. Chiara Guidi, con uno spettacolo in stile fiabesco “L’ultima volta che vidi mio padre”, è in scena dal 17 al 20 febbraio, con il dramma musicale animato che vuole esplorare questo universo fatto di immagini e colori, voci, suoni e rumori, sensazioni che ancora non hanno preso una forma. Fino al 5 marzo, la mostra del giovane street artist Agostino Iacurci con Oversize n.3 “Tende a zero”, organizzata da NUFactory. E ancora “Caino”, l’ultima creazione della Compagnia del Teatro Valdoca, dove con grande intensità si esplora una delle figure simbolo della cultura occidentale. Gli spettacoli di musica

di O.R.

classica sono della “Roma Tre Orchestra”, con quattro date, il 24 febbraio, il 30 marzo, il 20 aprile e l’11 maggio, sotto la guida del proprio direttore mu-

Danio Manfredini Valdoca, “Caino”

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Teatro. Appuntamento il 28 aprile con “Il giro del mondo in 80 giorni” ed il 30 aprile con “L’origine del mondo”. “Lo Show dei tuoi sogni” invece è uno spettacolo che vuol dare allo spettatore il potere di sognare e di immaginare ad occhi aperti, in un crescendo di parole, musica, percussioni, violini elettrici; in scena Tiziano Scarpa, Fabrizio Arcuri e i Marlene Kuntz. Chiudono la stagione due festival: dal 19 al 28 maggio “Teatri di Vetro”, che giunto alla quinta edizione e in nove giorni di programmazione, ospita la straordinaria produttività e la molteplicità di linguaggi, estetiche e sperimentazioni della scena contemporanea e collaborazioni con realtà artistiche locali, nazionali e internazionali. In quattro anni Teatri di Vetro ha programmato 161 spettacoli coinvolgendo 127 artisti e compagnie, ha por“L’ultima volta”, Chiara Guidi

tato il teatro e la danza contemporanea fuori dagli spazi del teatro fra le strade della Garbatella, coinvolgendo

sicale Pietro Mianiti. Essendo il 2011 anno Mahleriano, non mancheranno

un pubblico sempre più vasto. E dall’8 all’11 giugno il Roma3FilmTeatroFe-

omaggi al grande compositore, come l’Adagio della Decima Sinfonia, una

stival, con una sezione dedicata al mondo dell’audiovisivo contempora-

delle pagine più importanti della storia della musica (l’ultima scritta da

neo, vetrina per il cinema indipendente di qualità, e spettacoli, seminari,

Gustav Mahler), sotto la direzione del maestro Mianiti, e l’Adagietto della

laboratori, conferenze e incontri tra maestri e allievi della composizione

Quinta Sinfonia, l’indimenticabile colonna sonora del film “Morte a Vene-

scenica, della drammaturgia, della regia e dell’interpretazione. Saranno

zia”. Sangu ru Poeta-Sairin Kani dei Milagro Acustico invece è uno spet-

presentati lungometraggi, corti d’avanguardia, short teatrali, performan-

tacolo di musica e danza evocative, dedicato a due poeti mediterranei, il

ce, concerti e dibattiti, con l’obiettivo di proporsi come crocevia di talenti,

siciliano Ignazio Buttitta e il turco Nazim Hikmet, poeti popolari che hanno

punto di incontro tra professionisti del settore cinematografico, musicale

cantato la disperazione dei soldati al fronte, dei braccianti nelle terre che

e teatrale.

non avevano voce. Dal 9 al 27 marzo torna la compagnia di danza della regista palermitana Emma Dante con una trilogia di spettacoli ma tutti e tre autonomi tra loro, “Acquasanta”, “Il castello della Zisa” e “Ballarini”. Torna poi l’annuale appuntamento con il festival Cortoons che, alla sua ottava edizione, dal 6 al aprile propone corti e lungometraggi di animazione. Tra le proiezioni in programma anche “9” del visionario Shane Acker, lungometraggio d’animazione prodotto da Tim Burton. Tra le sperimentazioni si pone ZTL-pro, un esperimento di produzione anomalo, un progetto finanziato dalla Provincia di Roma e sostenuto dalla Fondazione Romaeuropa e dal Mibac. La rete ZTL - Zone Teatrali Libere - nasce nel 2005 attorno a un gruppo di spazi sociali, compagnie teatrali e artisti della scena indipendente romana che scelgono di svolgere un’attività da operatori e la cui direzione artistica è plurale: 5 operatori – Angelo Mai, Rialto, Santasangre / Kollatino Underground, Teatro Furio Camillo e Triangolo Scaleno

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Emma Dante e Carmine Maringola, ballerini


info@hoteldeicongressiroma.it www.hoteldeicongressiroma.it

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Polo congressuale Over the top

Palazzo dei Congressi: storicità e modernità per il nuovo millennio

di Simone Stirati

Il Palazzo dei Congressi, dando corso alla sua decennale tradizione,

nimo di Aphex Twin considerato uno dei maggiori esponenti della mu-

proietta l’Eur al centro della “dolce vita romana”, accogliendo eventi di

sica elettronica, famoso per “esplorare” e sperimentare vari stili musicali

primissimo piano dalla cultura all’intrattenimento, dall’enogastronomia

legati alla techno, come Drum’n’Bass, Ambient e Acid House. Definito

alle nuove tendenze musicali. L’eccellenza italiana e internazionale sce-

dalla stampa di settore come una delle figure più inventive e influenti

glie, così, l’Eur come vetrina. Merito della genialità dell’architetto Adal-

della musica contemporanea, capace di attrarre migliaia di giovanissimi

berto Libera che oltre settanta anni fa progettò una struttura, ancora oggi

da tutta Italia. E poi, ancora un evento completamente diverso dai primi:

espressione di modernità, capace di rispondere appieno alle esigenze

‘Sense of Wine’, manifestazione dedicata ad appassionati enologi, de-

di eventi di portata mondiale. Questa “seconda vita” del Palazzo dei

gustatori e sommelier. Un percorso sensoriale sviluppato attraverso la

Congressi si deve anche alla nuova gestione di EUR Congressi Roma,

scoperta delle ricchezze del patrimonio enogastronomico italiano di oltre

società che gestisce il Palazzo e il Polo Congressuale dell’Eur, e del suo

250 aziende vitivinicole italiane. Un appuntamento contraddistinto dalla

direttore Plinio Malucchi, cha ha saputo interpretare al meglio la ver-

raffinatezza e l’unicità di un prodotto conosciuto e apprezzato in tutto il

satilità di questo edificio capace di coniugare storicità e modernità e in

mondo: il vino italiano. Ma svestiti gli abiti della mondanità, il Palazzo dei

grado di far convivere congressi e simposi culturali destinati ad un pub-

Congressi tornerà al suo volto istituzionale con gli Stati Generali, previsti

blico adulto ed eventi di intrattenimento indirizzati ai giovanissimi. Basta

per la seconda metà di febbraio. Manifestazioni profondamente diverse

dare un’occhiata agli ultimi appuntamenti, come ‘Più libri, più liberi’, la

tra loro, dunque, che trovano nel Palazzo dei Congressi un comune de-

fiera nazionale della piccola e media editoria che si è svolta ai primi di

nominatore, un elemento di coesione capace di valorizzare al massimo

dicembre registrando il record di presenze. Sono stati 52.000 i visitatori

le proprie peculiarità. Sviluppare questa “polifunzionalità” e valorizzare

con 1.500 giornalisti accreditati, 300 eventi, 700 ospiti tra i quali alcuni tra

la propria modernità è l’obiettivo cui aspira il Polo Congressuale dell’Eur,

i più importanti nomi del panorama letterario internazionale come Luis

destinato ad accogliere non soltanto eventi culturali tradizionali ma an-

Sepulveda, Muriel Barbery e Andrea Camilleri. Una fiera senza eguali

che contemporanei e di tendenza. Il Polo Congressuale dell’Eur intende

in Europa, come hanno rilevato i maggiori editori russi e olandesi, lo-

rappresentare un modello di eccellenza nel settore delle strutture con-

dando l’alto livello dei servizi offerti dalla struttura. Cultura, dunque ma

gressuali europee tanto con il Palazzo dei Congressi, che con il Nuovo

anche cinema e musica. E se proprio al Palazzo dei Congressi, infatti, è

Centro Congressi in costruzione, la “Nuvola” progettata dall’architetto

stata proiettata l’anteprima cinematografica dell’ultima pellicola di Ricky

Massimiliano Fuksas.

Tognazzi, “Il padre e lo straniero”, premiato anche al 34° Cairo International Film Festival; a confermare la capacità del Palazzo dei Congressi di plasmarsi diventando luogo culto, non solo per gli adulti ma anche per i giovanissimi, è stato l’evento del 31 dicembre ‘The Replexeve’ che ha visto protagonista Richard David James, meglio noto con lo pseudo-

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Il Mediterraneo torna tra i banchi di scuola: Si conferma un successo la seconda edizione di 4D/Sub Scuole, ambizioso progetto di divulgazione scientifica, organizzato da MEDITERRANEUM - Acquario di Roma in collaborazione con EXPOMED, Eur S.p.a., il BioParco e il Museo Pigorini, rivolto agli alunni delle scuole primarie della Capitale. Obiettivo portare il Mediterraneo tra i banchi di scuola, fare conoscere ai più piccoli un habitat unico al mondo per la sua ricchezza e insegnare loro, con un linguaggio accattivante e coinvolgente, a rispettarne e salvaguardarne la biodiversità. Il programma proposto si articola in un ciclo di cinque incontri, della durata di un’ora, in cui l’aspetto ludico e quello didattico sono abilmente intrecciati in un format avvincente, capace di appassionare le giovani generazioni. Protagonisti indiscussi di queste lezioni interattive saranno le proiezioni di filmati in 3D stereoscopico realizzati dallo studio Xam S.r.l.. Questa tecnologia innovativa,

ormai protagonista indiscussa delle sale cinematografiche di ultima generazione, ha permesso, attraverso l’ausilio di telecamere speciali, di riprendere gli ambienti subacquei delle Aree Marine Protette italiane e riprodurre successivamente i filmati in immagini tridimensionali stereoscopiche, creando un effetto “immersivo”, tale da dare la sensazione ai bambini di poter toccare con mano la moltitudine di organismi che popolano le acque del Mediterraneo. In attesa che MEDITERRANEUM - Acquario di Roma apra le porte – l’inaugurazione è prevista a fine 2011 - questi eccezionali video in 3D stereoscopico permetteranno ai bambini di immergersi nelle profondità del mare e accedere virtualmente alle Aree Marine Protette, inaccessibili anche ai sub più esperti. Particolare rilevanza verrà data al video delle Secche di Tor Paterno che nella scorsa edizione del Big Blu, importante fiera romana della nautica, ha meritato l’Attestato Speciale Premio Presidente della Repubblica a riconoscimento del suo alto valore educativo, ma anche della spettacolarità della visione. Le scuole hanno aderito con entusiasmo: oltre 6.000 i bambini coinvolti, un numero destinato a crescere sulla scia del successo dell’iniziativa. E’ prevista anche una versione in inglese, che si terrà presso la scuola S. Quasimodo a febbraio, rivolta agli insegnanti di cinque diverse

nazioni europee, ospiti delle scuole della capitale nell’ambito del progetto internazionale di cooperazione didattica COMENIUS. I biologi di Expomed e i tecnici della XAM di MEDITERRANEUM – Acquario di Roma saranno i registi di queste lezioni interattive, rispondendo alle curiosità dei ragazzi e raccontando la biodiversità marina del Mediterraneo e la necessità di salvaguardarne la peculiarità. Un progetto innovativo, basato sull’utilizzo di un linguaggio scherzoso ma non per questo meno puntuale, che permetterà ai ragazzi di avvicinarsi al mondo del mare con entusiasmo e curiosità. Ruolo centrale nella comunicazione con le classi sarà rivestito dagli avvincenti fumetti proiettati a video, realizzati per MEDITERRANEUM – Acquario di Roma dalla Xam Srl, le cui animazioni offriranno spunti educativi e didattici in modo divertente e affascinante. Al termine del ciclo di incontri gli alunni saranno chiamati a rappresentare con un lavoro, in gruppo o singolarmente, la vita nel Mare Mediterraneo. A tutti gli autori verrà consegnato un attestato di partecipazione e i migliori lavori di ogni scuola verranno menzionati nel corso di una cerimonia di valorizzazione, prevista per la fine dell’anno scolastico, a cui saranno invitate tutte le scuole partecipanti.

Silvia Cavalsassi - Comunicazione e Ufficio Stampa MEDITERRANEUM - Acquario di Roma Viale America, 93 - Roma Tel. 0699706701 www.acquariodiroma.com - info@acquariodiroma.com

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Fatti e personaggi

Nicoletta Mantovani

L’inno alla vita di Luciano, è la risposta alla malattia di Andrea Lovelock

Le stime recenti contano in Italia circa 60.000 persone affette da sclerosi multipla. Dal punto di vista della patologia clinica, l’aiuto può venire soltanto dalla ricerca. la scoperta del Prof. Zamboni è fondamentale perché aiuta il rallentamento del decorso ma naturalmente la ricerca non può e non deve fermarsi qui. 26

Nicoletta Mantovani


Nicoletta Mantovani Pavarotti con la figlia Alice

Il suo nome ed il suo volto sono ormai indissolubilmente legati a quelli del

la diagnosi ero insieme a Luciano: lui mi fece subito capire che i suoi

grande Maestro Luciano Pavarotti, “la” voce italiana per eccellenza che

sentimenti rimanevano immutati e non venivano scalfiti dalla mia nuova

ha emozionato il mondo. Ma oggi Nicoletta Mantovani vuole impegnarsi

situazione: lui non mi trattò mai da malata e per questo fu più semplice,

con la ‘sua’ voce in una delle sfide più impegnative e anche tra le più

quasi naturale, anche per me non assumere un atteggiamento negativo,

onorevoli che coinvolgono migliaia di persone sfortunate che, come lei,

non compatirmi, non mettere la malattia prima di tutto il resto.

sono state colpite dalla sclerosi multipla. Oggi è Presidente della Asso-

La mia reazione, scegliendo di prendere di petto questa situazione, molto

ciazione CCSVI-Sclerosi Multipla, nata nel 2010 con il fine di incoraggiare,

spesso ignorando o quasi sfidando la sintomatologia stessa, ha fatto sì

coordinare e sostenere la ricerca rivolta alla prevenzione, diagnosi e cura

che la mia vita non sia cambiata drasticamente, né per me né per coloro

della Sclerosi Multipla.

che mi erano attorno. Luciano mi ha aiutato molto: lui era un ottimista, un entusiasta della vita e la sua positività, quel suo vedere il bicchiere sempre mezzo pieno, mi ha indotto a non abbattermi e cercare di scoprire

Lei sta vivendo in prima persona l’esperienza di una malattia che

anche lati positivi nella malattia. Da allora, infatti, ho capito che non si

non tutti conoscono a fondo: cosa varrebbe la pena evidenziare per

deve dare nulla per scontato, ho scoperto la meraviglia di godere anche

accentuare la percezione nell’opinione pubblica sulle conseguenze

delle piccole cose, di non lasciare andare un giorno senza trovarvi alme-

della sclerosi multipla? Come cambia la vita?

no un motivo per cui essere felici.

La vita può cambiare, certamente. Ma in parte sta a noi decidere quanto e come. Il cambiamento è prima di tutto fisico e la sintomatologia e il decorso varia molto da persona a persona; altrettanto grande è lo scos-

A che punto è la ricerca scientifica in Italia e nel mondo? Ci sono stati

sone che si deve sostenere a livello psicologico, dovendo abbandonare

errori, nel recente passato, o quantomeno delle carenze nell’approc-

le sicurezze che dà la condizione di persona sana ed affrontare il nuovo

cio alla malattia?

stato caratterizzato dalla malattia. La paura, la disperazione, la rabbia, la

La ricerca è, per definizione, fatta per superare i risultati e gli esiti del pas-

fragilità sono sentimenti comuni a tutti i malati: il modo in cui si decide di

sato, mettendo a frutto anche gli errori commessi e cercando di portare

fronteggiarli può fare la differenza. Nel momento in cui mi comunicarono

nuovi esiti e conoscenze a disposizione dei malati. Ritengo che oggi sia-

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mo giunti ad un importante punto di svolta: le ricerche del Prof. Zamboni

destinare alla sperimentazione diagnostica e terapeutica che risponderà

hanno mostrato la stretta connessione tra una malattia vascolare chia-

alle esigenze del mondo scientifico e alle aspettative della comunità dei

mata CCSVI (insufficienza venosa cronica cerebro-spinale) e la sclerosi

pazienti: lo studio BRAVE DREAMS (“Sogni coraggiosi”, per BRAin VEnous

multipla.

DRainage Exploited Against Multiple Sclerosis), per valutare il contributo dell’angioplastica venosa nel controllo della sclerosi multipla, studio promosso dall’Azienda ospedaliera-universitaria di Ferrara.

Qual è la ‘cifra’ della diffusione di questa malattia ? Cosa può aiutare un malato di sclerosi multipla? Le stime recenti contano in Italia circa 60.000 persone affette da sclero-

Avete progetti ed operazioni che si possono già anticipare?

si multipla. Dal punto di vista della patologia clinica, l’aiuto può venire

In primavera organizzeremo, in una delle Sale che la Camera dei De-

soltanto dalla ricerca. Ad oggi non esiste una terapia in grado di debel-

putati metterà a nostra disposizione, un Convegno indirizzato ad ag-

lare in maniera definitiva o addirittura di prevenire il manifestarsi della

giornare la comunità nazionale ed internazionale dei ricercatori che si

malattia: la scoperta del Prof. Zamboni è fondamentale perché aiuta il

occupano di tale malattia, degli operatori sanitari, nonché dei malati e

rallentamento del decorso ma naturalmente la ricerca non può e non

loro familiari, grazie al quale potranno avere aggiornamenti dello stato

deve fermarsi qui.

dell’arte sia come ricerca che come terapia.

Quale Presidentessa della Ccsvi-sm, può tracciare le priorità nell’a-

Ha un ‘sogno nel cassetto’ come presidente di questa associazione?

zione di sensibilizzazione e di supporto che l’associazione intende

Vorrei che la scoperta del Prof. Zamboni fosse riconosciuta dal sistema

svolgere nel 2011?

sanitario nazionale, garantendo a tutti i malati la possibilità di effettua-

Due le priorità cui indirizzare la nostra attenzione: il radicamento territo-

re l’angioplastica venosa, definendo altresì i centri nei quali essa possa

riale in tutto il Paese della Associazione e l’avvio di una raccolta fondi da

essere praticata. L’esame per diagnosticare la presenza della stenosi venosa è assolutamente non invasivo; anche l’operazione per rimuovere l’occlusione è semplice e presenta pochissimi rischi mentre i benefici da essa derivati possono essere, invece, considerevoli e la qualità di vita di ciascun malato potrebbe cambiare radicalmente. Per questo ritengo un dovere dello Stato dare a ciascun individuo affetto da SM la possibilità di potersi “liberare”.

Quali sono, oggi, le altre sue attività? In estrema sintesi a cosa sta lavorando con la Pavarotti International ? Mi dedico all’attività della Fondazione Luciano Pavarotti: è un ente senza finalità di lucro che ho fondato dopo la scomparsa di Luciano. Il fine della Fondazione è duplice: da un lato preservare la memoria di un grande artista e un grande uomo attraverso l’organizzazione di importanti eventi, in Italia e all’estero. Il secondo obiettivo è quello di aiutare giovani promesse della lirica ad avviare il loro percorso professionale. Luciano credeva molto nei giovani e pensava che condividere con essi la propria passione ed esperienza fosse il modo migliore per perpetuare il suo infinito amore per la musica.

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Edil House 80 nasce nel maggio 2004. Da subito è impegnata nella costruzione dei Punti Verdi di Qualità (PVQ), un importante progetto del Comune di Roma il cui fine è la riqualificazione delle zone di verde pubblico in stato di degrado. La Società è anche impegnata in cantieri con Società private di comprovata solidità, quali: EUROPARCO SRL, con quale la Edil House 80 ha lavorato alla realizzazione del “Centro Commerciale EUROMA 2” e del “Ministero della Salute” in diverse fasi dell’opera. PARSITALIA SRL, CEP (Costruzioni Edilizie Polifunzionali S.p.A.) con la quale la Edil House 80 ha lavorato alla realizzazione dell’intera viabilità (fognature, strade servizi, etc.) nella zona di Casalpalocco, Roma. Altra opera di prestigio cui Edil House 80 ha portato il proprio contributo affiancando i principali appaltatori, è il Nuovo Centro Congressi della Capitale, meglio noto come la “Nuvola” di Fuksas. Attualmente la Società è anche coinvolta nella realizzazione del grande “Acquario” presso il laghetto dell’Eur, affiancando l’impresa Edileropa Srl in varie fasi dell’opera. La Edil House 80 utilizza mezzi e attrezzature di proprietà con maestranze alla proprie dipendenze, con particolare attenzione alle normative in materia di sicurezza. Oltre l’iscrizione presso l’Acer, ha ottenuto la certificazione S.O.A. n. 7849/17/00 ed UNI EN ISO 9001:2000 n. 18448/08/S secondo la normativa di riferimento più completa che ne garantisce l’alta qualità ed il rigoroso rispetto delle normative vigenti nel settore dell’edilizia.

Edil House 80 Srl Via Luigi Lilio, 95 - 00142 Roma - Tel: 06 51962017 - Fax: 06 51960729 - info@edilhouse80.com - www.edilhouse80.com

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Emanuela

Aureli

talento naturale della risata 30


Spettacolo

Sono una donna fortunata perché sono riuscita a fare della mia passione, e del mio talento, un lavoro meraviglioso. Emanuela Aureli si racconta con ironia e tanta allegria a E42. di Gianni Trapani

Fa ridere e tanto. Un “talento naturale”, si definisce lei. E’ stata

quando dentro ti spinge la passione per quello che fai, non ti

una Carla Bruni insolita e una Milly Carlucci indimenticabile.

arrendi. Sono una donna fortunata perché sono riuscita a fare

Raimondo Vianello le ha fatto sempre tanti complimenti, ma

della mia passione, e del mio talento, un lavoro meraviglioso.

da quando non c’è più lei dice: “Non riesco a imitarlo. Non si supera la morte di un grande comico come lui”. E noi sia-

Hai imitato tantissimi personaggi dello spettacolo imitandoli

mo abituati a vederla in tv, al cinema e prossimamente pure

i maniera impeccabile e mettendo in risalto i loro”difetti”, se

in teatro. E’ una delle più grandi comiche e imitatrici italiane:

così si possono chiamare. Ma quali sono i personaggi che

Emanuela Aureli, classe ’73. E’ nata a Cesi, un paesino di 682

ami di più?

abitanti a pochissimi chilometri da Terni. Ma da anni vive e

Ho amato tantissimo Raimondo Vianello, ma da quando è mor-

lavora a Roma.

to non riesco più ad imitarlo. E’ una cosa che a noi comici capita. Un altro personaggio è senz’altro Milly Carlucci. Ma anche

Emanuela, quando ti sei accorta di essere un’imitatrice?

di Carla Bruni sono molto “orgogliosa”…

Praticamente subito, a cinque anni. Andavo in giro per il paese e imitavo tutti quelli che conoscevo. Lo facevo per gioco

Da comica ad attrice: ti abbiamo vista al cinema con “In

ovviamente. Solo che crescendo non sono riuscita a smettere

principio erano le mutande” e in alcune fiction. E tra poco

e senza neanche accorgermene è diventato il mio lavoro. Pos-

sarai in teatro. Com’è stata questa esperienza?

so dire che era destino senz’altro. Non c’è altra spiegazione.

Sarò all’Ambra Jovinelli dal 23 febbraio al 4 marzo con “Meno

Anche perché quello di imitare e far ridere è un talento. Puoi

Pause”, un musical tutto da ridere assieme a Fiordaliso, Ma-

imparare certo, dai colleghi. Ma devi avere dentro una certa

nuela Metri e Fioretta Mari. E’ la storia di quattro

propensione a sdrammatizzare.

donne che affrontano la menopausa. Ognuna a modo suo. Ma, sono donne che devono affrontare

Quanto è stato difficile imporsi come

il cambiamento del proprio corpo e della propria

comica nel mondo dello spettacolo?

pelle in pieno trasloco ormonale. Ci sarà da ride-

Come tutti i mestieri non è stato semplice.

re, però la tematica è in realtà molto seria.

Ho attraversato momenti molto difficili. Ma

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parato ad amare questa città che offre così tanto da ogni punto di vista. Adesso è la mia seconda casa e il quartiere che amo, perché oramai è il mio punto di riferimento è Prati dove vivo e dove vivono moltissimi miei amici.

Ma non ti fai mancare niente: da qualche tempo dipingi anche… Questa della pittura è un’esperienza meravigliosa e ringrazio il mio maestro Elvino Echeoni per le sue lezioni. Dipingo quadri perlopiù realistici perciò, soprattutto paesaggi e ritratti. Assieme abbiamo anche allestito una mostra un paio d’anni fa. E’ una forma d’arte che coltivo da tempo, anche questa con grande passione. Tu sei nata vicini Terni, però da tempo vivi a Roma. Qual è il posto che ami di più della capitale? Mi sono trasferita a 18 anni a Roma. E confesso che i primi tempi mi spaventava molto. Una città così grande, per me che venivo da un paesino di seicento persone! Con il tempo ho im-

Biografia

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Esordisce nel 1992 in “Stasera mi butto... e tre”, programma di Rai

di “Baciami Versilia” nel 2003, recita in Carabinieri 4, fiction di Canale

2 di prima serata, per poi tornare sugli schermi con “I cervelloni” su

5 e partecipa ad altri due programmi radiofonici, “Donna Domenica”

Canale 5 tre anni più tardi e “Aria fresca” su Telemontecarlo. Nel 1996

e “6 1 0”, quest’ultimo condotto da Lillo & Greg, entrambi su Radio

è nel cast di “Su le mani”, programma di Raiuno. Dal 1997 al 1999

Due. Inoltre, ha fatto da testimonial al caffè Segafredo in uno spot ac-

è tra gli ospiti fissi di Domenica In, dove esegue le sue imitazioni,

canto a Renzo Arbore. Torna su Raiuno, come ospite fisso, nell’estate

mentre il 1999 partecipa ai programmi “Sanremo estate” e “Caccia al

2007 a Stasera mi butto e nella stagione 2007/2008, nella Domenica

lupo”, debutta in radio con “Il programma lo fate voi” di Radio Due al

In condotta da la Lorena Bianchetti. Nel 2009 partecipa alla quin-

fianco di Enrico Vaime. E al cinema nel film “In principio erano le mu-

ta edizione di Ballando con le stelle insieme a Roberto Imperatori.

tande” di Anna Negri. Nel settembre dello stesso anno partecipa al

Sempre nel 2009 nel mese di dicembre esordisce come pittrice con

programma che la farà conoscere ancora di più al pubblico, Buona

una mostra insieme al suo maestro Elvino Echeoni, dal titolo “Artisti

Domenica, voluta da Maurizio Costanzo, e vi rimane per ben sette

si Nasce”?. Nel 2010 fa parte del cast comico di Voglia d’aria fresca,

stagioni, fino al 2006. Nel frattempo partecipa alla seconda edizione

con Carlo Conti.


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Arte e creatività

Un tuffo nel passato punk Il movimento punk rifiutò l’arte ma fu attraverso la destrutturazione delle icone più riconosciute che puntò la sua forza, una contro-cultura che ha potuto incarnare contemporaneamente il desiderio di fare tabula rasa del passato e la voglia di un profondo rinnovamento culturale. di Oriana Rizzuto

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Arte e creativitĂ

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Poster, fanzine, abiti, ritratti, fotografie, copertine di dischi, collage,

di Parigi, invece della musica, il gruppo interpreta quelle arti visive

sono i must di una mostra unica nel suo genere: Europunk. L’evento

più simili al fumetto per garantirsi una maggiore e più forte rottura

vuole ripercorrere attraverso oggetti ed opere da collezione, gli anni

dei codici tradizionali: le loro pubblicazioni appaiono così in formato

del punk, a partire dal 1976 al 1980, in Inghilterra, Germania, Francia

di magazine, di fanzine fotocopiate per assicurarne una maggiore

ed anche in Italia. Il movimento punk rifiutò l’arte ma fu attraverso la de-

diffusione, di vignette, a volte a tutta pagina altre volte miste a testi.

strutturazione delle icone più riconosciute che puntò la sua forza, una

I giovani italiani reagiscono in modo diverso rispetto al movimento

contro-cultura che ha potuto incarnare contemporaneamente il desi-

punk, quasi indifferenti al fenomeno dei nascenti gruppi in Europa.

derio di fare tabula rasa del passato e la voglia di un profondo rinno-

Al contrario, infatti, si interessarono maggiormente alla politica, e

vamento culturale. In Inghilterra cominciano a varcare la scena artistica

soprattutto al nuovo movimento tutto italiano delle Brigate Rosse:

i Sex Pistols ma sin da subito il loro impatto maggiore sul pubblico è

al posto delle chitarre compaiono i kalashnikov, al posto delle can-

stato molto più visivo oltre che musicale. Gli abiti che indossavano era-

zoni ci sono dei veri comunicati politici, al posto del palcoscenico i

no disegnati da stilisti come Malcolm McLaren, Vivienne Westwood e le

giornali e la televisione, e al posto della sovversione nell’arte il loro

immagini che li circondavano erano di artisti come Jamie Reid, creatore

obiettivo è la rivoluzione anti-capitalista della società. Europunk, dal

del celebre volto della regina con gli occhi e la bocca coperti dal titolo

21 gennaio al 20 marzo 2011 presso l’Accademia di Francia a Roma

della canzone “God Save the Queen”. Sul fronte francese, i Bazooka,

a Villa Medici, pone l’attenzione sull’importanza e la ricchezza della

sono uno dei pochi gruppi che riesce ad eguagliare quella potenza

cultura visiva in quegli anni in Europa. La mostra è curata da Éric de

visiva tipica dei Sex Pistols. Formato da studenti della Scuola di Belle Arti

Chassey, direttore dell’Accademia di Francia a Roma, ed è realizzata con la collaborazione di Fabrice Stroun, curatore indipendente associato al MAMCO di Ginevra dove sarà esposta dall’8 giugno al 18 settembre 2011.

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Scienza e tecnologia sostenibile di Gianni Trapani

Arriva la Starbucks Card Mobile perché per pagare ora si usa il cellulare. E’ la nuova applicazione del melafonino e del Blackberry, in arrivo per Android. E Google intanto sperimenta il “nearfield” . Arriva da Starbucks con un aroma di futuro. Del resto la catena di caffetterie sa come attirare i clienti più tecnologici. Ai tempi dell’introduzione del wifi, i cafè della catena Usa furono tra i primi a permettere agli avventori di collegarsi online sorseggiando un “americano”. E ora è proprio Starbucks a iniziare la rivoluzione del “moneyless”, con un’applicazione per iPhone e Blackberry che permette di pagare le proprie consumazioni semplicemente tirando fuori dalla tasca il telefono. Arriverà anche la versione Android, ma al momento Starbucks non comunica una data di rilascio. I negozi in cui l’applicazione è già attiva sono 6800, sparsi su tutto il territorio statunitense, dopo un periodo di test in alcuni locali appositamente selezio-

Gianni Trapani

nati nelle grandi metropoli. E dai risultati, il metodo di pagamento “smart” si è rivelato quello più veloce: il tempo di attesa medio per cliente è stato il più basso tra tutti. Del resto gli utenti in attesa per pagare il conto spesso giocherellano con gli smartphone. Utilizzarne uno per pagare sembra quasi un passaggio naturale obbligatorio dell’era digitale. L’applicazione sul telefono si chiama Starbucks Card Mobile: questo è il nome dell’applicazione, disponibile su iTunes, e funziona come una normale scheda ricaricabile. Attraverso la propria carta di credito o utilizzando PayPal, si girano i soldi sul conto dell’applicazione. Da questo momento, sarà possibile pagare alla cassa semplicemente toccando il pulsante “Touch to pay” sullo schermo del telefono, che farà comparire un codice a barre che verrà scansionato alla cassa. Il costo della consumazione verrà scalato dal residuo depositato nel conto dell’applicazione, e si può lasciare il locale senza monetine da sistemare o carte di credito da riporre. Un metodo che non presenta almeno in apparenza opportunità di “hacking” o falle di sicurezza. In fondo non è molto diverso dal passare alla cassa con un carrello di prodotti pieni di codici a barre da scansionare. Un approccio molto diverso da quello che sta sperimentando Google da un po’ di tempo, la tecnologia Near Field Communication. Quello di Google è un progetto in effetti assai più ambizioso. L’idea di Big G è in apparenza più vicina alla fantascienza che alla realtà quotidiana, eppure non è così distante dal concretizzarsi: grazie al Near Field Communication, all’interno di un negozio basterà far “vedere” un oggetto al nostro smartphone, utilizzando la fotocamera, per metterlo in un carrello virtuale (oltre che in uno fisico). All’uscita del negozio gli oggetti saranno già pagati. La differenza rispetto ad un acquisto online è che il cliente acquista in modo tradizionale, ma si salta completamente il processo di cassa e scontrino. Insomma i soldi non esistono più. Chuck Davidson, manager per l’innovazione a Starbucks, giudica il sistema NFC ancora un po’ troppo avanti sui tem-

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pi, sia per gli utenti in grado di utilizzare la tecnologia, sia per le strutture dei negozi che non hanno ancora raggiunto questo punto di evoluzione. “Quando ci saranno i numeri, lo faremo”, dichiara Davidson. Ma già oggi è possibile entrare in uno Starbucks, consumare e uscire senza portare con sé un portafogli o delle monetine. Basta lo smartphone.


L’evento sportivo

Record naufragato Niente da fare per Biondina Nera. Il catamarano italiano, è stato fermato dal maltempo la notte del 17 gennaio a oltre mille miglia dalla costa della Guyana. di Sam Stoner

tare in salvo anche Biondina nera, ma non ce l’abbiamo fatta”. Ormai in balia dell’oceano, il salvataggio è arrivato da Delia, una nave cipriota: “La situazione era tragica ed eravamo in balia delle onde – racconta Miceli. - Non governavamo assolutamente e quando la nave si è avvicinata il mare era sempre grosso e abbiamo avuto veramente paura di non farcela e che quel grattacielo di ferro ci venisse addosso”. “È stata durissima – continua Tullio Picciolini - Al secondo passaggio il comandante si è presentato davanti a noi praticamente con la nave ferma e siamo riusciti a prendere la cima e issarci a bordo.

Abbiamo

Il mare è impietoso, imprevedibile e indomito. Questa volta non era sa-

preso un sacco di

lato ma aveva lo sgradevole sapore del paté. Già perché i nostri valorosi

botte ma avevamo

leoni di mare, Matteo Miceli e Tullio Picciolini (nella foto a destra), non

un’adrenalina tale

sono riusciti a strappare ai cugini francesi il record di traversata atlantica

in corpo che non

da Dakar a Guadalupa in catamarano non abitale di 6 metri. Era notte. Il

sentivamo

nulla.

vantaggio ac-

Abbiamo

cumulato sul

quel muro di ferro

record

senza

fran-

scalato neanche

cese era di 10

rendercene conto,

ore

incuranti di tutto”. Il

quando

un’ondata ha

cargo li ha portati a Flores, l’isola più occidentale dell’arcipelago delle

rotto

l’albe-

Azzorre, da qui sono arrivati a Horta per poi giungere a Lisbona dove

ro all’altezza

hanno preso un volo per Fiumicino. Matteo Miceli già pensa al giro del

dell’attaccatu-

mondo in solitaria che effettuerà nel 2012, con la prima barca a vela

ra delle sartie.

ecocompatibile EstEco utilizzando solo fonti energetiche rinnovabili (so-

La costa più vicina distante più di mille miglia, vento fino a 30 nodi, onde

lare, fotovoltaico e eolico). L’imbarcazione varata lo scorso 15 dicembre

di 5-6 metri e la luna che guardava beffarda i due skipper mettere in

scorso nei Cantieri d’Este a Fiumicino è lunga 12,190 metri e larga 4,49

sicurezza Biondina. Una situazione che non si augura al peggior nemico,

metri, e non necessita nemmeno di una goccia di combustibile fossile o

a meno che non sia francese. “A tutto avrei pensato tranne che potes-

di un apporto esterno di acqua, luce o gas. Alla prossima.

simo avere questo tipo di rottura - ha detto Matteo Miceli - Abbiamo provato in tutti i modi a raddrizzarla, metter su un albero di fortuna e por-

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Question time La voce dell’Eur

Degrado d’elite al Laghetto dell’Eur Tra i pregiati ciliegi giapponesi che fanno da cornice al laghetto dell’Eur e il verde del Parco del Lago salta all’occhio la vista di una sorta di discarica a cielo aperto degna di un Paese del terzo Mondo. Lascia davvero perplessi lo stacco tra la perfetta manutenzione dei parchi e questo orripilante mucchio di “non-si-sa-bene-cosa”, ancor più quando ci si rende conto che il terreno in questione è del prestigioso locale JET SET, uno dei ristoranti più esclusivi dell’Eur. Una volta quella sponda del lago era animata dai clienti dello Chalet del Lago, che durante la giornata frequentavano l’elegante locale per colazioni e pranzi. Oggi, è diventata una discarica. Forse perché la clientela è prettamente notturna. Fortunati i clienti, meno quanti vorrebbero godere degli spazi all’aperto dell’Eur. Ci si augura che l’EUR SpA provveda al più presto, essendo proprietaria dello spazio dato in gestione a JET SET.

Farmaci scaduti a cielo aperto Raccogliamo le lamentale da parte di numerose farmacie del Municipio Roma XII Eur riguardo la mancata raccolta dei medicinali scaduti da parte dell’AMA. Questo comporta un accumularsi di medicinali nei pressi degli appositi contenitori colmi. Medicinali che sono, così, alla portata di tutti, anche dei bambini. Ricordiamo che l’ingestione di tali prodotti scaduti può comportare gravissime conseguenze. Si richiede ai cittadini di non lasciare i medicinali se l’apposito contenitore dovesse essere già pieno. Ricordiamo che prima di consegnare i medicinali scaduti è consigliato togliere le scatole e i foglietti illustrativi, che possono essere riciclati con la carta. Potete fare lo stesso per le pillole in flaconi di vetro, destinando i flaconi alla campana azzurra. I contenitori per la raccolta differenziata dei medicinali scaduti si trovano presso le farmacie e le ASL. L’elenco dettagliato si trova al seguente sito www.amaroma.it

Grazie, E42. Cara Gilda, volevo aggiornarti sulla situazione della scuola di mia figlia. L’ultimo articolo che avete scritto lo hanno letto in molti e ha sortito il suo effetto. Si è infatti sparsa la voce dell’inefficienza della maestra e della scuola in generale, in particolare per quanto riguarda la copertura delle supplenze. La maestra sembra fare meno assenze! La supplente è stata chiamata solo quando la maestra di ruolo ha chiesto 15 giorni, ma fortunatamente è arrivata già dal giorno successivo all’assenza della titolare. Devo ringraziare te e la redazione di E42 se le cose stanno leggermente migliorando. So che potrò contare sul vostro magazine per segnalare eventuali futuri disservizi. Un caro saluto. Monica

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Question time La voce dell’Eur

Il Municipio Roma XII impegnato sul fronte del fenomeno delle persone scomparse Nel dicembre scorso il Municipio Roma XII EUR ha approvato, con delibera n°61/2010, la proposta di sostegno alle famiglie delle persone scomparse. Un passo importante e significativo per il nostro Municipio. E anche un esempio che si spera possano seguire gli altri municipi. Ma andiamo con ordine e ripercorriamo il cammino che ha portato a questo risultato. La rivista E42 ospita un’importante rubrica dedicata alle persone scomparse con l’intento di dare visibilità a questo dramma sociale, la cui portata è davvero vasta, basti pensare che negli ultimi 35 anni gli scomparsi in Italia sono circa 26 mila e nel solo anno 2009 gli scomparsi sono stati 2500. Noi di E42, oltre a dare spazio alla testimonianza dei familiari degli scomparsi riguardo le difficoltà incontrate nelle ore successive la scomparsa dei propri cari, ci siamo attivati offrendo gratuitamente spazi per le riunioni degli stessi e nel contempo abbiamo portato questa realtà all’attenzione di Pietrangelo Massaro, Presidente della Commissione Cultura e Sport del Municipio Roma XI EUR. Pietrangelo ha dimostrato una sensibilità e attenzione ormai rara in rappresentanti delle istituzioni incontrando i familiari delle persone scomparse e successivamente attivandosi in commissione per ottenere parere favorevole a una proposta a sostegno delle famiglie degli scomparsi. Il passo successivo è stato in Consiglio. Passo positivo, come riporta la proposta di risoluzione N. 61/2010: Il Consiglio del Municipio Roma XII Eur risolve di impegnare il Presidente del Municipio a sostenere le Associazioni che a livello nazionale rappresentano le famiglie degli scomparsi: 1. mettendo a disposizione con una cadenza periodica, la sala del Consiglio per

Pietrangelo Massaro, Consigliere del Municipio Roma XII EUR

le riunioni delle famiglie degli scomparsi; 2. favorendo iniziative di sostegno psicologico alle famiglie degli scomparsi; 3. sviluppando una campagna di informazione sulla questione degli scomparsi, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica. Grazie a Pietrangelo Massaro, il Municipio Roma XII EUR si pone come modello a livello nazionale. Ad oggi, infatti, non c’è alcuna iniziativa sul territorio a sostegno delle famiglie degli scomparsi, tanto meno campagne di informazione. Questo è solo un primo passo al quale dovrà seguire un gran lavoro. Ci si auspica che i residenti del Municipio diano il loro fattivo sostegno per realizzare le iniziative proposte.

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a cura di Gianni Trapani

Fatti di nera Laser sui bimbi, caccia ai “cecchini”

il danno: «Attenzione, potrebbe essere acido». Il vecchietto (o la vecchietta)

DA oltre un mese i bambini della scuola materna “Falcone e Borsellino”

si affrettava a togliersi la giacca e a quel punto un quarto rapinatore gli

di piazza Bologna sono “colpiti” da un raggio laser che ha causato lesioni

strappava la borsa o il portafogli.

alla cornea a due bimbi. Una vicenda che ha ancora parecchie incognite. Qualcuno ha direziona-

Paura a Roma: pacchi bomba nelle ambasciate

to il laser. Ma chi? Si tratta

Mezzogiorno è passato da un minuto quando una il primo pacco bomba

di un pazzo oppure di un

esplode nell’ambasciata svizzera di via Barnaba Oriani, nel cuore dei Pa-

bambino alle prese con un

rioli. Due ore e mezzo più tardi, la stessa, agghiacciante, scena si ripete

giocattolo pericoloso? I Ca-

nella rappresentanza diplomatica del Cile, in via Po, a pochi chilometri di

rabinieri stanno svolgen-

distanza. È il 23 dicembre e, per tutta la giornata, i falsi allarme si susse-

do le indagini, comunque

guono a catena nelle ambasciate di Ucraina, Slovenia ed Estonia. Gravi le

ristrette agli appartamenti

due vittime, ricoverate nello stesso ospedale, il Policlinico Umberto I. «Fai,

che affacciano davanti la scuola.

Asl: truffa a 900 pazienti defunti LE “anime morte” delle Asl. Novecento pazienti deceduti, spesso, da parecchi anni che erano ancora assistiti dalla sanità pubblica. Si è conclusa con la denuncia di nove medici romani l’ennesima inchiesta della Guardia di Finanza su una truffa in camice bianco. In alcuni casi, ai pazienti defunti venivano prescritti farmaci molto costosi poi consegnati ad altre persone che avrebbero dovuto pagare

Federazione anarchica informale, cellula Lambros Fountes» questa la fir-

il ticket. Un “bidone” sco-

ma trovata in un volantino trai resti del plico esplosivo spedito all’amba-

perto dagli uomini delle

sciata cilena. Mittente: «Associazione nazionale dalle Alpi alle Andre». La

Fiamme Gialle dopo una

sigla comparve già due mesi fa quando ai carabinieri del Gianicolo (una

verifica incrociata tra i re-

notizia tenuta rigorosamente segreta) fu spedito un altro pacco bomba.

gistri delle Asl e quelli dell’

Lambros Fountesè il nome di un militante anarchico di 27 anni, ucciso il

anagrafe.

10 marzo scorso in Grecia durante una sparatoria con la polizia. Di pista anarchico-insurrezionalista aveva parlato, poche ore dopo gli attentati, il

Anziani aggrediti e rapinati, gang in manette

ministro dell’interno Roberto Maroni: «Sono gruppi molto violenti». Merco-

AGGREDIVANO pensionati e donne sole all’uscita di banche e uffici posta-

ledì 5 gennaio alle 12.30 ancora un altro allarme nelle sedi diplomatiche di

li. Tredici le persone ammanettate. Un “palo” entrava in banca e teneva d’

Norvegia e Slovenia. Questa volta fortunatamente però non è stata trovata

occhio la vittima dopo il prelevamento della somma in contante. Appena

nessuna bomba. Sono intervenuti gli artificieri. Nei plichi, indirizzati ai due

fuori, un altro imbrattava di nascosto i vestiti del malcapitato. A questo

ambasciatori gli artificieri hanno trovato solo un’agenda e una lettera di

punto entrava in scena un terzo personaggio che segnalava alla vittima

auguri del Sindaco di Roma Gianni Alemanno.

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Il killer delle palme Si chiama Rhynchophorus Ferrugineus. Appartiene all’ordine coleoptera

Washingtonia, presente nel parco di Villa Giulia, ancora lì, esile e miste-

ma tutti lo conoscono come il Punteruolo rosso. Da cinque anni è ricer-

riosamente intatta nonostante guerre, cicloni e pestilenze, mentre proprio

cato per strage di palme. In particolare, la palma delle Canarie - Pho-

la “Canariensis” - la più robusta della specie - muore. Tanti vani tentati-

enix Canariensis, la più diffusa in casa nostra. Dopo aver attaccato gli

vi per combattere il Punteruolo. Chirurgia, con l’asporto di parti malate.

esemplari di parchi e giardini della Capitale, adesso a rischio c’è pure la

Trappole, riscaldamento per cuocere le larve, iniezioni di antidoti nel fu-

palma di piazza di Spa-

sto, irrorazione chimica a pioggia, immissione di microrganismi capaci

gna. L’allarme è arriva-

di diventare parassiti del parassita. Funziona per un po’. Ma appena si

to lo scorso novembre.

smette, il divoratore ritorna. Ma non c’ è alternativa all’ abbattimento con

La pianta è malata e ri-

triturazione del fusto e all’ impianto di robusti cordoni sanitari. Oggi quasi

schia di essere abbattu-

la resa. Anche se si continua con le sperimentazioni. L’ultima ad agosto:

ta. Se questo avvenisse

l’assessorato all’Ambiente del Comune di Roma ha avviato un progetto

cambierebbe definitiva-

sperimentale che prevede il posizionamento di trappole per catturare il

mente lo skyline della

coleottero asiatico.

piazza. I rami hanno già

Le trappole, installate nelle ville storiche, al Bioparco e nel roseto co-

cominciato a perdere il

munale, che tra l’altro serviranno anche per monitorare la presenza

loro bel colore verde e

dell’insetto, consistono in un dispenser che emana un feromone di ag-

si stanno accasciando

gregazione per attrarre e uccidere i coleotteri. Il dispenser ovviamente

sotto il loro stesso peso.

non contiene prodotti pericolosi e non è dannoso per gli animali e per

Ma quella di piazza di

l’ambiente. Intanto, resta tassativo per chi s’è visto morire nel giardino

Spagna è solo uno de-

di casa la pianta, l’abbattimento e lo smantellamento. Un esemplare at-

gli ultimi esemplari ad

taccato è ancora infetto. E per chi non rispetta l’ordine, una sanzione da

essere stato attaccato

500 a 3.000 euro da parte degli ispettori Fitosanitari Regionali, organismo

da quello che oramai

preposto al controllo.

è diventato l’incubo di giardinieri e scienziati. Perché la soluzione non si trova. Nessuno, infatti, è ancora riuscito ad eliminare l’insetto. Di certo c’è che è arrivato in Italia, prima in Sicilia, poi fino a Roma, nel 2005. In cinque anni ha fatto danni enormi: 20 mila piante abbattute e altrettante malate, con rischio di estinzione della specie. È onnipresente: in cinque generazioni una coppia diventa cinquanta milioni di individui. Stati d’ immigrazione in Italia: Egitto e Spagna. L’animale si annida nel tronco della palma, la mangia da dentro fino a raggiungere il cuore. Intanto all’interno si riproduce e non lascia scampo all’esemplare, fino a quando morta, la abbandona per trovarne un’altra sana. Viene dal Sudest asiatico ed è l’insetto che sta cambiando l’aspetto dei parchi e dei giardini della Capitale, a partire da quelli intorno all’aeroporto di Fiumicino fino al litorale romano, proprio lì, infatti, sono morti i primi esemplari di palme. Il Punteruolo si è poi spostato nella città, divorando le palme che adornavano le fermate del trenino per Roma: Eur, Trastevere, Tuscolana, Magliana. Il Punteruolo fa autostop e viaggia come un matto: in tre anni è entrato nelle mura dell’ Urbe mangiandosi i più bei parchi della città. Per fortuna si salvano le altre palme, come quella da datteri, la più antica, importata da Federico II imperatore; la

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Gioie e motori di Roberto Sellitto

La Corvette Quando parliamo di Corvette, ci può venir subito da pensare agli “States”, alla Route 66, ai viaggi on the road, perché, in effetti, stiamo parlando della vettura sportiva che incarna il sogno Americano. La leggenda, nata nel 1953, anno della fine della guerra in Corea e del presidente americano Eisenhower, si protrae fino ai giorni nostri con sei generazioni di modelli e un milione e trecentomila vetture prodotte. Lusso, potenza

Roberto Sellitto

e tecnologia sono racchiusi in una tradizione che è ormai divenuta un

acktarus1969@yahoo.it

simbolo del Grande Paese. Il nome prese spunto dalle piccole e veloci navi della marina militare, e nel giro di poco tempo, soppiantò con il proprio successo, quello del suo marchio di appartenenza, la Chevrolet, azienda del grande impero automobilistico General Motors. Harley Earl, responsabile del centro stile GM e inventore delle famose “pinne” della Cadillac, insieme a Ed Cole, ingegnere capo della Chevrolet, raccolsero la sfida di creare un prototipo di biposto roadster. La “dream car” fu presentata al pubblico nel 1953 nel grande salone da ballo del Waldorf Astoria di New York, che ospitava il GM-Motorama. L’auto ebbe un successo strepitoso e, con la sua particolare linea che trae spunto dalla spider MG Triumph, iniziò la sua grande avventura. La carrozzeria, in vetroresina, presentò un’innovazione rivoluzionaria: un leggerissimo ma duro guscio che montato su un solido telaio non superava i 1300 chili di peso complessivo. Fu un record per quell’epoca e, questa peculiarità, esaltava le doti di un motore che non aveva ancora particolare potenza. In seguito l’ingegner Zora Arkus-Duntov, insieme al suo staff, operò un cambio di propulsore adottando il V8, un motore che poi sarebbe arrivato fino ai giorni nostri, rappresentando la svolta che diede vita alla leggenda dell’auto superpotente. La potenza e la cilindrata aumentarono rapidamente con il passare degli anni e con i nuovi modelli, ed anche la carrozzeria subì numerosi ritocchi. Bill Mitchel, nuovo designer della GM, trasformò l’auto in un capolavoro: nacque la Sting-Ray, considerata ad oggi dagli appassionati una delle auto più belle al mondo. Fu soprannominata the Shark, in virtù della forma che ricordava quella di uno squalo e, nella terza edizione, il progettista David Holls ne riprese i suggerimenti allargandone i parafanghi e aumentandone l’imponenza. La forma consolidò un successo già affermato e la Corvette continuò a rappresentare

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la risposta a Stelle e Strisce alle sportive europee. Nel 1978, anno del suo 25° anniversario, fu prodotta in serie limitata dalla “pace-car” e usata nella 500 miglia di Indianapolis. Da lì ai nostri giorni la Dream Car ha subito numerosi cambiamenti: è stata migliorata l’aerodinamicità, sono state apportate modifiche sostanziali riguardo la sicurezza, il comfort e le prestazioni. All’originale sono seguite altre tre generazioni di auto che hanno rappresentato un fenomeno straordinario di longevità e di passioni. Un trionfo di qualità che rende tuttora quest’auto un’inevitabile richiamo a quel sogno di libertà, potenza e stile che hanno un profumo particolare, e che nulla, né il tempo, né le guerre, né le mode, ci impediranno di amare ancora!


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Le physique du role Il nostro corpo: istruzioni per l’uso...

Lo stretching di Roberto Sellitto

Anni di insegnamento e frequentazione dei centri sportivi, mi hanno fatto notare quanto lo “sportivo medio” tenda a ritenere lo stretching un’attività inutile o una perdita di tempo. Da ciò ne consegue il ricorrente trascurare gli esercizi di allungamento, che invece, tra la moltitudine delle discipline, sono ciò che dà maggiori benefici e che dovremmo considerare la base fondamentale per ogni tipo di attività. Stretching è un termine inglese che significa allungamento: stiramento. Gli esercizi di stretching coinvolgono muscoli, tendini, ossa edarticolazioni. Consistono nell’assumere delle precise posizioni e mantenerle rilassando i muscoli interessati. I muscoli compiono la loro azione in due modi opposti: contraendosi e rilasciandosi. Alla contrazione di un muscolo, per effetto del fenomeno dell’innervazione reciproca, corrisponde un rilasciamento del suo antagonista. (Legge di Sherrington)

Roberto Sellitto Personal Trainer Consulente Fitness email: acktarus1969@yahoo.it

Quando un muscolo raggiunge il massimo allungamento, reagisce producendo una contrazione non volontaria, attuata al fine di proteggere il tessuto muscolare e connettivo da eventuali danni. Tanto più veloce ed intenso sarà l’allungamento, tanto più drastica risulterà la risposta di difesa,chiamata “riflesso miotatico”. Gli esercizi di stretching sollecitano, quindi, oltre alle fibre muscolari, il tessuto connettivo presente nella struttura contrattile: questo se non viene regolarmente sollecitato con l’esercizio fisico, in breve tempo perde la capacità di estensione che è la sua caratteristica essenziale. È utile soffermare l’attenzione sui benefici che lo stretching genera sia sul livello di prestazione sportiva, sia sull’efficienza fisica. Benefici sul sistema muscolare e tendineo: Aumentando la flessibilità e l’elasticità dei muscoli e dei tendini, migliora le capacità e l’ampiezza dei movimenti. È un’ottima forma di preparazione alla contrazione muscolare. Prima di ogni attività previene i traumi muscolari ed articolari, dopo l’allenamentodiminuisce la sensazione di fatica ed accelera il recupero. Benefici sulle articolazioni: Migliora l’escursione articolare e, stimolando la “lubrificazione”, mantiene “giovani” le articolazioni, rallentando la calcificazione del tessuto connettivo ed attenuandone eventualimalattie degenerative dovute ad invecchiamento einattività. Benefici sul sistema cardiocircolatorio: Diminuendo le tensioni muscolari, abbassa lapressione arteriosa, favorendo la circolazione. Benefici sul sistema respiratorio: La respirazione durante lo stretching deve essere normale, tranquilla e naturale, senza mai trattenerla. Lo scopo di una corretta respirazione è importante, poiché una buona ossigenazione alleggerisce lo stato di tensione, facilita l’allungamento in maniera graduale e la concentrazione sull’esercizio che si sta attuando. Questo tipo di lavoro, indirettamente, migliora larespirazione ed aumenta la capacità polmonare.

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Benefici sul sistema nervoso: Migliora la coordinazione e la propriocezione,ovvero la presa di coscienza del proprio corpo, edessendo un’attività rilassante e calmante, riduce le tensioni e lo stress fisico e mentale. Esistono diversi tipi di stretching: Balistico, dinamico, statico attivo, statico passivo, isometrico: (P.N.F.: Proprioceptive Neuromuscolar Facilitation, C.R.A.C.: Contract Relax Antagonist Contract, C.R.F.: Contract Relax Stretch), globale attivo. Le varie classi di tonificazione muscolare e di attività cardiovascolari sono valide per costruire uncorpo armonico e performante; sciogliere le tensioni muscolari negative che gravano sulla nostra statica è cosa da ritenersi estremamente necessaria per la salute. Non dimentichiamo che lostretching è la base della ginnastica correttiva ed è un’ottima prevenzione per la cura delle patologie del rachide. Integrando al nostro programma di allenamento almeno un’ora di allungamento muscolare a settimana, si gode del vantaggio diottenere una rieducazione posturale che scongiura eventuali mal di schiena ed errati portamenti che ci rendono malandati e goffi, non contando il fatto che, concedersi un’ora di rilassamento, può aiutare ad allontanare le negatività della vita quotidiana.


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Playnews Le novità

Microsoft xBox 360 KINECT la nuova periferica di Microsoft porta una svolta decisamente innovativa nell’ambito dei motion controller. Kinect è un avanzatissimo sistema che rileva il movimento del giocatore senza che quest’ultimo debba tenere in mano alcun controller. Il nuovo prodotto di Microsoft è composto da una telecamera a colori e da un sensore di profondità sviluppato dalla Primesense, questo è costituito da un proiettore a raggi infrarossi e un sensore CMOS monocromatico, l’unione di questi due strumenti permette un rilevamento tridimensionale. Tutto il sistema è montato su un Pivot motorizzato che permette l’inseguimento nella stanza del giocatore, a completare l’assortimento di sensori c’è un sistema di più microfoni operanti in tandem, utilizzato probabilmente per permettere una localizzazione più precisa del giocatore nella stanza. Il Kinect funziona decisamente bene per quel che riguarda la periferica in sé, le performance si sono dimostrate molto differenti in base al gioco, colpa anche della relativa giovinezza della tecnologia e forse della ancora non completa conoscenza dello strumento da parte degli sviluppatori. La famigerata lag, ovvero l’intervallo tra il rilevamento delle azioni e la riproduzione di queste sullo schermo, è presente ed è variabile in base al titolo, ma in nessun caso si è dimostrata deleteria per l’esperienza di gioco assestandosi nel caso più grave ad un tempo inferiore al mezzo secondo. La nuova periferica ci consente di l’interagire con la console senza alcun controller ed è di per sé molto affascinante, ottima per l’esercizio fisico dato che ci farà lanciare in sessioni di gioco furiose e fisicamente stancanti. Il rilevamento del corpo è perfetto, rimane sorprendente il livello di sensibilità nei movimenti in profondità (avvicinandosi e allontanandosi dallo schermo) e nella capacità di scansionare la posizione dell’intero corpo del giocatore. I titoli di lancio di Kinect sono chiaramente prodotti divertenti, tra questi abbiamo: Kinect Sports, Kinect Joy Ride, Kinectimalz, Dance Central e Kinect Adventures.

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di Stefania Aletti info@e42magazine.com


Tra il dire e il fare. 49


I giovani I nostri ragazzi: cosa pensano, cosa scrivono

Persona ideale o persona reale? di Beatrice Campagna Se c’è una cosa alla quale siamo saldamente aggrappati è la nostra capacità di sognare. Difficilmente rinunciamo alle nostre fantasie e ai nostri desideri, anche di fronte alla loro mancata realizzazione. Questo vale in ogni campo, nei sentimenti e nei rapporti personali non è diverso. Come nel lavoro, infatti, anche lì siamo ambiziosi e abbiamo idee e progetti da sviluppare; nell’ambito delle relazioni umane, anzi, la nostra capacità di sognare risulta addirittura “potenziata” e quasi sempre cieca di fronte alla realtà dei fatti. Tante volte sentiamo parlare di “uomo ideale” e “donna ideale” in riferimento alle figure che la società propone come modelli in quel particolare periodo, per lo più dal punto di vista estetico e formale. Per questo oggi l’uomo ideale dovrà avere, ad esempio, il fisico di Marco Borriello, il fascino di Johnny Depp, la simpatia di Fiorello e possibilmente il conto in banca di tutti e tre messi insieme. La donna ideale, neanche a dirlo, assomiglia a Belèn, entra sempre (al massimo!) in una 42 e non invecchia. Almeno, questa è nell’immaginario collettivo la donna moderna: snella, sempre in ordine e giovane a qualsiasi età. E la brava, spettinata casalinga, custode del focolaio domestico? È un’immagine, questa, ormai anacronistica: la donna è impegnata durante il giorno almeno quanto l’uomo, se non di più. Il tempo per la casa e per i figli va ritagliato tra il lavoro, la palestra e l’estetista. Sono cambiate situazioni, priorità ed equilibri, ma le esigenze dell’uomo (e della famiglia) sono rimaste le stesse: una donna di casa dalla presenza forte, che sia da riferimento per tutti e depositaria delle tradizioni; che cucina la pasta “come solo lei sa fare”, aiuta i figli nei compiti, pulisce, stira tonnellate di biancheria e mette ordine. La “donna ideale”, in sostanza, deve essere autonoma e moderna ma senza allontanarsi troppo dagli antichi valori e dalla gestione della casa. Il cambiamento più profondo in seguito all’emancipazione della figura femminile ha in realtà investito gli uomini: non essendo più la donna responsabile a tempo pieno della casa, spesso impossibilitata a prendersene cura a causa di impegni esterni, è avvenuta una vera e propria rivoluzione domestica. Uno studio della Eurispes mostra chiaramente quanto sia in crescita il numero di uomini che per necessità si rendono utili in casa, occupandosi tanto dei figli, quanto di cucina e pulizie. C’è insomma una tendenza al dividersi i compiti, che fa senz’altro bene al rapporto di coppia. Ma così anche l’immagine già improbabile dell’”uomo ideale” si arricchisce di ulteriori attributi, inediti e fortemente contrari alle tradizioni, diventando una specie di figura mitologica che neanche il Walt Disney più ispirato avrebbe mai potuto creare. “Ideale”. La radice stessa della parola impone di pensare bene a ciò che si sta desiderando. Un’idea è un sogno dal quale prima o poi ci dobbiamo svegliare. E forse, la realtà può essere molto più semplice. Forse, la persona ideale è semplicemente quella che, svegliandosi, ha espresso un desiderio concreto: quello di camminare a fianco noi.

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La donna zerbino o La donna perfetta di Stefania Aletti Come la definizione stessa suggerisce, la donna ideale non esiste. Ciò che è comunemente definito come ”donna ideale” corrisponde in realtà a una fantasia erotica che spesso la mente maschile si figura nel vano tentativo di sfuggire - per un attimo – alla sofferenza della vita moderna. Ma cosa accade quando la donna cerca di realizzare le fantasie del proprio uomo? Semplice, diventa una “donna zerbino”. È triste vedere come dopo tante lotte per svincolarsi da cliché che la storia aveva imposto loro, dopo essere riuscite a spazzare via il ruolo nel quale la società e la famiglia le avevano relegate, oggi sempre più donne vivono come zerbini, nell’ansia della ricerca della dipendenza affettiva spesso da partner assente. Angelo

Buna,

medico

psicoterapeuta, dichiara: “la donna zerbino è alla costante ricerca dell’amore, ma ogni volta si ritrova con compagni impossibili , uomini in carriera spesso assenti che le fanno soffrire ma dalla quale non riesce a staccarsi”.

Metaforicamente

se tutti cerchiamo l’altra

anche sul piano economico, ritrovandosi così completamente priva di libertà. Nella disperata ricerca di idealizzare la donna perfetta, spesso la donna zerbino sminuisce e disprezza tutto ciò che ha intorno, a volte è più facile credere che è il mondo intorno a noi ad andare a rotoli, piuttosto che realizzare che siamo noi e il nostro rapporto a essere malato. L’illusione di vivere in una perfezione che in realtà non esiste. La donna zerbino che si detesta e si fa schifo ma non sa il perché dovrebbe capire il suo problema e cercare di affrontarlo, dato che in sostanza la situazione in cui si trova la donna dipende da situazioni passate così che tramite una terapia ed in modo serio e professionale, la donna può riacquistare dignità, fiducia e amore in se stessa per poter tornare ad amare davvero senza dipendenze.

metà della mela, lo zerbino trova solo il il verme della mela. Le donne che soffrono di questa dipendenza sentimentale non sono persone che amano troppo ma piuttosto che si odiano troppo; convinte di non meritare l’amore degli altri, ma desiderandolo fortemente sono disposte a scendere a compromessi pur di essere amate. La “zerbina”, quindi, non è ricambiata, ma, nonostante possa scegliere liberamente di divincolarsi da tale legame, è lei stessa a negarsi tale libertà. La donna zerbino si ritrova a essere dipendente non solo a livello mentale ma

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Leggiamo di Sam Stoner

Michael Robotham, Il manipolatore Il Manipolatore ha le carte in regola per non deludere anche i lettori più esigenti. Robotham ha senso del ritmo, una scrittura molto scorrevole e vivace premiata nel 2008 con il prestigioso Ned Kelly Award. La scena iniziale del Manipolatore ci svela la forza della sua scrittura e il gusto per la sorpresa: una donna nuda in bilico sul parapetto di un ponte parla al cellulare, è in preda alle lacrime, supplicante. Le sole parole che lo psicologo Joe O’Loughlin riesce ad ottenere, prima che lei si getti nel vuoto, sono: “non puoi comprendere”. Una frase che tormenta Joe fino all’arrivo del secondo cadavere. C’è un serial killer dalla mente diabolica, un sadico capace di penetrare nella mente delle sue vittime costringendole a compiere gesti folli… Fanucci – Euro 18,90

Marie Corelli, Vendetta Uno dei ruoli che ormai competono quasi istituzionalmente a Gargoyle è quello di recuperare e proporre al pubblico dei lettori capolavori del passato inspiegabilmente mai approdati nel nostro Paese. Il titolo in oggetto e la sua autrice costituiscono, in questo ambito, un vero fiore all’occhiello: un appassionante romanzo che racconta la storia della vendetta di un sepolto vivo, sullo sfondo di un’Italia di fine Ottocento vista attraverso gli occhi di una scrittrice britannica così innamorata della nostra cultura da regalarsi un nom de plume italiano. Se vi occorre una referenza, sappiate che la Regina Vittoria attendeva con impazienza l’uscita di ogni nuovo romanzo della Corelli... Gargoyle

Jonathan Franzen, Libertà È stato l’evento letterario estivo negli Stati Uniti. Il Time gli ha dedicato una copertina (eccezionale privilegio), alcuni dei maggiori critici americani (a parte Harold Bloom) stanno parlando in termini entusiastici della sua scrittura e della sua nuova opera. Forse siamo davanti al Tolstoj americano del nuovo millennio (lui stesso cita esplicitamente Guerra e Pace nella costruzione della storia). Per scriverlo ha impiegato nove anni. Come per il suo primo romanzo, Le correzioni, si affidato a elementi autobiografici fissati sulle pagine con straordinario coraggio. Con Libertà Franzen ha prodotto un ritratto del nostro tempo indelebile e di grande impatto emotivo. Einaudi

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Leggiamo


Cinenews di Sam Stoner The Next Three Days Regia: Paul Haggis. Interpreti: Liam Neeson, Olivia Wilde, Russel Crowe Remake del film francese Pour Elle (interpretato da Vincent Lindon e Diane Kruger). La storia è incentrata su una coppia la cui vita viene stravolta quando la donna viene accusata di omicidio. Il protagonista dovrà scegliere tra l’arrendersi al destino o tentare l’impossibile, fino all’illegalità, in nome dell’amore. Le recensioni delle principali testate americane sono negative: il Chicago Sun-Times ha definito il film un po’ deludente, con una trama poco credibile, anche se nel complesso non è male. «Inferiore alle aspettative» è stato anche il giudizio di Usa Today, che ha messo in luce come ci si poteva aspettare di più con il cast stellare utilizzato. «Tortuoso e un po’ ridicolo» è stato il giudizio di filmcritic.com. Uscita: 4 febbraio

Biutiful Regia: Alejandro Gonzalez Inarritu. Interpreti: Javier Bardem, Blanca Portillo, Félix Cubero Uxbal ha due figli, Ana e Mateo che ama profondamente e una moglie dalla personalità bipolare con la quale ha un rapporto conflittuale. Uxbal è impegnato in traffici poco legali: vivacchia sfruttando come può la manodopera clandestina cinese e i venditori ambulanti senegalesi, una realtà che lo pone a confronto con la morte anche di minorenni. Ma Uxbal attende la morte, la sua: ha un cancro che gli lascia poco da vivere. Per Alejandro Gonzales Inarritu è finalmente arrivato il film della maturità. Poche pellicole hanno saputo far ‘sentire’ in modo così partecipe e lucido il magma ribollente di un animo in cui ai molteplici sensi di colpa sociale si mescola il sentirsi padre fino all’estremo, fino all’ultimo. Fino a oltre la morte. Magistrale l’interpretazione di Bardem. Uscita: 4 febbraio Come lo sai Regia e sceneggiatura: James L. Brooks. Interpreti: Jack Nicholson, Owen Wilson, Reese Witherspoon, Paul Rudd Come lo sai è una nuova ed attesa commedia incentrata sul tema sempiterno della scelta dell’uomo ideale. La vita di Lisa (Reese Witherspoon) viene improvvisamente sconvolta quando scopre di essere stata tagliata fuori dalla squadra di softball. Tutto ciò per cui aveva lavorato duramente dall’età di otto anni è finito e, per la prima volta nella sua vita, non sa cosa fare. Decide di consolarsi tra le braccia di un uomo. Ma chi? Manny (Owen Wilson) è un affascinante giocatore di baseball che, anche lui per la prima volta nella sua vita, sta seriamente pensando a un serio rapporto di coppia. Qui entra in scena George, un uomo d’affari dolce ma un po’ goffo che ha appena perso il lavoro nell’azienda di famiglia. Entrambi sono innamorati di Lisa e vogliono aiutarla a rimettersi in piedi. Uscita: 4 febbraio

cinenews 53


Moda e design

Appuntamento con la moda

romana

AltaRoma rende omaggio all’arte del ‘fatto a mano’ mettendo in risalto tutte le arti e i mestieri che continuano a vivere mantenendo alto nel mondo il pregio del nostro ‘Made in Italy’ di O.R.

Fabio Quaranta

di O.R.

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Tony Ward

Tony Ward Erkan Coruh

Si è svolta anche quest’anno nello straordinario complesso di S.Spirito in Sassia il tradizionale appuntamento con la settimana della moda romana, AltaRomaAltaModa. Grandi nomi della moda, italiani ed internazionali, si alternano tra le passerelle, insieme a giovani alla loro prima esperienza, presenti grazie al concorso “Who is on Next?”, il concorso ideato e realizzato da AltaRoma in collaborazione con Vogue Italia dedicato ai talenti. Il vincitore di quest’anno è Erkan Coruh. Presenti i nomi consolidati delle maison storiche: Sarli, Gattinoni, Curiel, Balestra e la haute couture di Marella Ferrera, ambasciatrice della Sicilia più colta e raffinata attraverso i suoi abiti. Dal Libano Abed Mahfouz e Tony Ward con la loro couture glamour e una new entry per le passerelle di Altaroma Jack Guisso. Guest designer di questa Fashion Week il brand (Es*) Artisanal by Fabrizio Talia, giovane e talentuoso creativo che punta tutto sui metodi di altissimo artigianato. E a proposito di artigianato, con il progetto A.I., Artigiani/Italiani, nato per dare un’immagine delle nuove realtà artigianali italiane, Altaroma rende omaggio all’arte del ‘fatto a mano’ presentando un magazine semestrale che riprende tutte le arti e i mestieri che continuano a vivere mantenendo alto nel mondo il pregio del nostro ‘Made in Italy’.

Gattinoni

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Marella

Marella

Artisanal

In calendario anche i lavori degli studenti dell’Accademia di Costume e Moda, dell’Accademia di Belle Arti – Frosinone, e la premiazione del concorso ‘Il guanto di Sfida’, indetto da Merola Gloves, destinato agli studenti dell’Accademia Koefia, dell’Accademia di Costume e Moda e dello IED Moda Lab di Roma per mettere in risalto l’offerta formativa e la validità delle istituzioni scolastiche e accademiche di settore presenti sul territorio. Al Tempio di Adriano, inoltre, la terza edizione di Fashion on Paper, il primo festival internazionale dedicato all’editoria indipendente di moda, con talk sulle nuove idee e realtà nell’editoria indipendente, presentazioni e divertenti performance artistiche, come ad esempio “il coiffeur di cappelli”, della crew dell’ artista Fabio Quaranta. Un ricco calendario che vuole far confermare Roma come capitale contemporanea della ricerca e dei talenti.

Credits AltaRoma 2011 Tony Ward (ph. Altaroma/Raffaele Soccio/L.Sorrentino) Evento Fashion on Paper (ph. Altaroma/Ciro Meggiolaro/Allucinazione) Gattinoni (ph. Altaroma/R.Soccia/L.Sorrentino) Erkan Coruh Sfilata (ph. Altaroma/Raffaele Soccio/L.Sorrentino)

Gattinoni

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Peugeot Filiale di Roma, una realtà importante e storica a Roma: Peugeot Filiale di Roma SpA, è una realtà consolidata nel panorama automobilistico della città con le due sedi di Via Carlo Emery n.145 e di Via Gregorio VII n.180. Ad avvalorare ciò risultati nettamente positivi, riscontrabili attraverso un fatturato di 60 milioni di euro nell’anno 2010 e l’immatricolazione di 4.000 vetture, confermando così il risultato conseguito nel 2009 e attestando l’andamento in crescita dell’azienda. Rivolgiamo qualche domanda ai due responsabili Andrea Gallo e Marco Chiara e al direttore della Peugeot filiale di Roma, Massimo Dini. Dottor Dini, cos’è il servizio Peugeot Professional? La Peugeot Filiale di Roma offre soluzioni a misura di business, attraverso un know-what e un know-how tesi costantemente all’innovazione e vicini alle esigenze dei professionisti e delle imprese. La vasta gamma a disposizione propone 20 modelli di auto, una linea specifica per business, 6 modelli di Veicoli Commerciali e ben 8 versioni mix per più di 300 soluzioni disponibili. A completamento dell’offerta disponiamo di servizi di assistenza dedicati, e non mancano proposte commerciali e finanziarie esclusive, grazie alla collaborazione di Banque PSA. Per delucidazioni, è possibile consultare il sito www.peugeotfilialediroma.com. Dottor Andrea Gallo,vi sono progetti di ampliamento della gamma di veicoli commerciali? La gamma 2011 di veicoli commerciali Peugeot vanta la maggior completezza sul mercato grazie all’introduzione del nuovo Bipper Euro 5 e all’ampliamento delle versioni Boxer. Peugeot Professional è in grado di soddisfare qualunque esigenza, più o meno specifica, attraverso personale altamente qualificato e potendo mettere a disposizione del cliente professionale veicoli con cubature da 2.3 m3 a 17 m3, veicoli per trasporto persone da 8 a 17 posti, nonché un’ampia gamma di veicoli misti per il trasporto di merci e persone. A completamento della gamma il nuovo Boxer Chassis serie 4, studiato per fornire una solida base a qualunque tipo di allestimento, dai cassoni fissi o ribaltabile alle celle isotermiche , dalle furgonature ai camper. Riportiamo le offerte della gamma Peugeot valide fino al 28/02/2011, considerando esclusi dal prezzo IVA, IPT e messa su strada e ricordando la possibilità di rottamazione di un veicolo di proprietà da almeno 6 mesi : Peugeot Bipper a partire da 6.800,0 euro, Peugeot Partner a partire da 8.300,00 euro, Peugeot Expert a partire da 12.000,00 euro con climatizzatore in omaggio, Peugeot Boxer a partire da 13.600,00 euro con climatizzatore in omaggio. Le suddette saranno disponibili con leasing al TAN del 3.99 o Renting All Inclusive.

Dott. Marco Chiara, il settore del noleggio ha subito moti innovativi? Peugeot Filiale di Roma, dopo essere divenuta la concessionaria Peugeot leader su Roma per quanto concerne il settore del Noleggio a lungo termine, con più di 1.700 vetture consegnate ad altrettanti clienti di grandi aziende, entra finalmente anche nel settore del noleggio a breve termine, con l’obiettivo di realizzare le performance di volume per il 2011. L’obiettivo per il 2011, 2012 è diventare il punto di riferimento per le Aziende della città per la mobilità aziendale: flotte aziendali, leasing, full leasing, noleggio, mobilità alternativa questi sono i nostri plus per offrire un servizio a 360 gradi al mondo Professional. Dottor Dini, cos’è il servizio Mu by Peugeot? Peugeot Filiale di Roma è anche mobilità alternativa per Clienti privati grazie a “Mu by Peugeot”. Il servizio permette l’offerta di veicoli o accessori per una mobilità al 100%. Noleggio di scooter per un’alta mobilità nel traffico, coupè cabriolet per un fine settimana al mare, accessori quali portabagagli per vacanze, il servizio risponde a qualsiasi esigenza di noleggio confermando il desiderio di Peugeot alla soddisfazione del Cliente e alla ricerca di soluzioni personalizzate.

Massimo Dini, Direttore della Peugeot Filiale di Roma

Peugeot Filiale di Roma S.p.A. Via Gregorio VII 380 www.peugeotfilialediroma.com

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Una giornata dedicata allo shopping entrando e uscendo dai negozi trascorsa tra boutique e gioielli. Un intervallo dai ritmi forsennati per concedersi il lusso di una pausa di piacere. E quando arriva l’ora di pranzo, coccolatevi con un momento di gusto per completare una giornata speciale.

stelio malori Via Ugo De Carolis, 102 Viale Europa 102-104 tel. 06 5913353 Via Siacci 36 tel. 06 80071611 Federica Malori Via Flaminia Vecchia 628 tel. 06 3338653.

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Make Up Art ...per esaltare la tua bellezza Finalmente all’Eur è arrivato “MAKE UP ART“ il service make up adatto ad ogni occasione. Presso di noi troverai i seguenti servizi: Trucco sposa (per tutti i tipi di cerimonia garantito 24h), Trucco Beauty (correttivo e personalizzato), Trucco Festa Sera (per tutte le tue feste e serate particolari), Trucco Flash Giorno (per tutti i giorni e i tuoi incontri lavorativi), Trucco Fotografico (per il tuo book fotografico), Trucco permanente (sopracciglia labbra occhi), Lezioni di trucco (per le signore che desiderano imparare a truccarsi). Applicazione ciglia finte, Linea sopracciglia, Tintura ciglia sopracciglia, Ricostruzione unghie, Prodotti Professionali. MAKE UP ART di Francesca Gentile EUR Viale Cesare Pavese 100D Centro Commerciale Gran Pavese Info Gianluca D’Arcangeli 338/5203496-06/5016647

Il paradiso per le fashion victim

Un negozio ampio, accogliente e dedicato ai brand più innovativi. La cura per i dettagli, la ricerca continua e appassionata di capi glamour e la grande attenzione verso le sue clienti, fanno del negozio di Fabiola di Cesare un simpatico punto di incontro, dove chiacchierare piacevolmente e curiosare con calma, guidati dagli amichevoli e professionali consigli della padrona di casa e del suo staff. Le sue aziende hanno tutte uno stile molto ricercato: si va dal “Made in Italy” come V. Damiani, Nina, Philosophy di Alberta Ferretti, Denny Rose, al “Made in France” come Bel Air, Lil Pour l’Autre. E non mancano le migliori aziende per vestire i vostri bambini: Gallo, Liu-Jo, US Polo. FABIOLA DI CESARE Viale Città d’Europa, 35 - Roma Tel. 06-52200233

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Anche per Lui, ma con stile Da oltre 30 anni abiti dal taglio sartoriale per gli uomini esigenti dal gusto raffinato, alla perenne ricerca della qualità. Vasta selezione di abiti, stoffe e accessori. Tra i prestigiosi marchi: Castangia, Fray camiceria; Botti e D’acqua sparta per le calzature; Fedeli, Piacenza per la maglieria; Holliday e Brown per le cravatte, e tanti altri nomi come PT01 pantaloni Torino, Rota pantaloni, Harmont e Blaine total look, I Longhi cinture, e Acqua di Parma per la profumeria. L.go Apollinaire 16/18, Tel. 06 5920635 Centro Commerciale i Granai Tel. 06 51963451. BRUNO MESTICHELLA

Adorabili bollicine Una bella enoteca che costituisce un riferimento per tutto il quartiere Eur (e non solo). Il titolare, Massimo Cinti, nel tempo ha messo su una selezione di vini di tutto rispetto. L’Italia in ogni sua regione è ben rappresentata, con profondità di annate delle aziende più blasonate. Non manca una mirata scelta di etichette straniere, francesi e non. Poi è la volta delle bollicine e dei distillati con alcune chicche da intenditori. Infine le prelibatezze gastronomiche e alcuni accessori per il servizio del vino, dai decanter ai bicchieri ai cavatappi. Viale Europa, 21 te. 06 5923300 Chiuso lunedì mattina e domenica

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WHITE GALLERY

Eau D’Italie (Le Sirenuse) Fragranza decisamente italiana: giardini di agrumi e macchia mediterranea. Magnolie, bergamotto, germogli di ribes. Un soffio d’incensoe una nota di muschio. Iperborea (Lorenzo Villoresi) Dal fondo gentile e intenso di fiori bianchi primaverili con estratti di fiori d’arancio e gelsomino, emergono sfumature di musk e legni preziosi. Hesperia (Sigilli) Note di testa agli agrumi, note di cuore di garofano, alloro, fiori d’arancio e viola; note di fondo legnose. Colonia (Acqua di Parma) Fragranza vibrante e di carattere che riprende ed esalta le note della classica colonia nata nel 1916

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La nuova collezione donna primavera-estate di Brunello Cucinelli si muove tra elementi di culture e tradizioni diverse, tra oasi, dune e atmosfere coloniali. I colori vanno dal Kaki, al tabacco fino ai verdi militari. E ancora, prugna, sigaro, sottobosco e bacca. I lini di gusto folk e lavati, le garze leggerissime nelle sciarpe, i tessuti di crèpe e cotoni con trattamento “aged” danno ai capi un aspetto già vissuto. Il quadrato e il rettangolo, di diverse lunghezze, si appoggiano morbidamente dando forma al corpo. Gli outwear, leggerissimi, sono realizzati con cotoni e lini idrorepellenti. Le borse di pelle caquelè, in maglia o in pelle tinto capo, vengono proposte anche in camoscio e nylon, in canvas e cuoio oppure in canapa e pelle.

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Christian Louboutin

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Life is...joy 64

Abiti e accessori di tendenza


Scarpe Stelio Malori, Viale Europa, 102

Jimmy Choo

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Emilio Pucci

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Balenciaga Balenciaga

Custodie iPhone Hydrogen

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Life is...joy Gioielli - Jewels

Dodo by Pomellato Per il 2011 Dodo by Pomellato ha realizzato un’esclusiva collezione di gioielli che gioca con il vero simbolo dell’amore: il cuore rosso. L’anello presenta una veretta lucida e arrotondata in oro rosa nove carati al centro della quale regna un rubino rosso tagliato a forma di cuore. La collezione si chiama “100% amore”, oltre al classico anello è composta da una parure completa che spazia dagli orecchini ai ciondoli. Piccoli e luccicanti pegni d’amore racchiusi in una scatolina di raso rosso che sul retro riportano inciso un romantico messaggio. Oltre che con rubini, la collezione è disponibile anche in zaffiri, sempre dalla ricercata forma a cuore.

presso Gioielleria Fattori, Viale Europa, 83/85 - www.fattorieur.it

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Chick-Post Note di humor rosa di Cinzia Giorgio

Anno nuovo, problemi vecchi. Il Natale è passato, il capodanno anche, la befana ha portato via tutte le feste… ma non quel regalo orribile che ci ha fatto il nostro fidanzato-compagno-marito! Cosa fare quando il vostro lui si presenta alla porta con un mazzo di crisantemi porta sfiga, al posto delle rose, e con un regalo che starebbe bene a nostra nonna? Giulia mi ha scritto una e-mail disperata, chiedendomi un aiuto immediato. Cara Giulia, spero che il Chick-Post esca prima che il tuo ragazzo si accorga del misfatto. “Mi ha regalato una maglia di lana beige, che non metterebbe nemmeno mia sorella, nota per le sue mise bislacche!” mi scrive disperata. Ebbene, anno nuovo, riciclo il regalo! Ma come riciclare un regalo senza far soffrire chi ce lo ha fatto? Bella domanda, amiche mie. Il problema non è tanto dirlo fidanzato, marito, amante, compagno che ci ha regalato un orrore (se ci ama davvero, dovrebbe saperlo, ma

Cinzia Giorgio

soprassediamo: quando nascerà un uomo capace di capirci a fondo, avvisateci, per favore!). Dire a chi ci vuol bene che il regalo che ci ha fatto “è bellissimo, amore

di farci deridere da tutti i colleghi (ma per amore val la pena),

mio, però è un po’… un po’… abbondante per me!” è un atto di coraggio. Per cui

sistemare nel bagno il porta sapone e in cucina il libro della

o mentite anche se la taglia è proprio quella giusta, negando l’evidenza mi racco-

Parodi. In fondo è solo per qualche mese; dopo, infatti, il capo

mando, oppure parlategli sinceramente, capirà (si spera).

d’abbigliamento purtroppo si sarà rovinato per un lavaggio in

Un grosso dilemma subentra in noi quando a farci il portasapone a forma di lava-

lavatrice a 200 gradi! Il portasapone sarà scivolato acciden-

stoviglie, o il libro di cucina della Parodi, nonostante sia notorio che siamo negate

talmente dalla mensola del bagno, mentre il libro della Parodi

ai fornelli, è un nostro caro amico o, peggio, la nostra migliore amica. Ci si chiede

ce lo avrà sequestrato nostra madre, bramosa di leggerlo.

inevitabilmente se il regalo non sia a sua volta un riciclo. Il sospetto è atroce e non ci

Cose che capitano anche nelle migliori famiglie, del resto un

vuole Sherlock Holmes per capirlo, se il libro della Parodi ha una dedica sulla prima

amico val bene un riciclo!

pagina che non corrisponde al nostro nome, nemmeno al cognome e neppure al soprannome. Cosa fare? Vediamo: Ipotesi uno: in un moto di sincerità assoluta, dire al nostro lui, alla nostra amica, etc., che il regalo non ci piace! Ipotesi due: tenerci l’obbrobrio, nascondendolo, se si tratta di un capo d’abbigliamento, nella parte più buia del nostro armadio. Passati alcuni anni potrebbe diventare alla moda, anche se adesso non ne ha affatto l’aria. Se non si tratta di un capo d’abbigliamento, lo si potrà nascondere in soffitta tra i cimeli della nonna. Ipotesi tre: andare nel negozio dove è stato acquistato, munendosi di una buona dose di coraggio, e cambiarlo. Ipotesi quattro: stringere i denti per qualche mese, cioè indossare il capo rischiando

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Se volete scrivere a chick-post per commenti e suggerimenti inviate una mail a info@cinziagiorgio.com


Chick-Posta Non smetterò mai di ringraziarvi per lo straordinario numero di e-mail che continuate a inviare a me e al blog del Magazine. Continuate

Sincerità-à

così, vi adoro. L’abbondanza di riscontri positivi a Chick-Post ci ha per-

Ciao Cinzia, il mio nome è Lucia, ma tutti mi chiamano Lulù. Leggo con

messo di allargarci, prendendo un’altra pagina, dedicata tutta a voi!

interesse la tua rubrica, che trovo divertente e piena di humour. Sono

Abbiamo chiamato questo spazio Chick-Posta e aspettiamo che lo

solare e ottimista, ma non ho molti amici: forse perché sono un po’

riempiate!

troppo sincera e talvolta posso risultare un po’ brusca.

Cinzia

Lulù

Sole o male accompagnate?

Carissima Lulù, la sincerità in un mondo come il nostro, spesso ipo-

Cara Cinzia, mi chiamo Titti, ho 29 anni e sono single, anche se in

crita e opportunista, ahimé non è apprezzata come un pregio. Ma tu

fondo cerco il principe azzurro. Lo cerco perché sono sempre stata

continua a essere ciò che sei. La vita riserva delle sorprese più auten-

circondata da persone egoiste, che hanno fatto finire storie importanti

tiche a chi sa dire ciò che pensa senza filtri.

a causa del loro egoismo; e ho conosciuto persone così infelici che mi ritengo fortunata a non trovarmi nelle loro condizioni. Mi rendo conto, però, che forse è la paura a frenarmi: non voglio soffrire, non voglio essere egoista. Aiutami a capire. Titti

Chick-Book del mese

ELISELLE – Diario di una Kitty Addicted (Zorro editore, 2010) Carissima Titti, per quanto sia meglio, talvolta, essere sole che male

Il passaggio ai trent’anni può essere traumatico per una ragazza

accompagnate, ritengo che la tua ricerca utopistica sia da attribuire

come Viola. Proprio mentre sta per coronare il suo sogno di diventare

a Biancaneve. No, non sto impazzendo. Siamo cresciute, tutte, con l’i-

una Pr letteraria, dopo anni di gavetta, Viola viene presa da un’irre-

dea che il principe azzurro esista veramente, magari ce lo hanno fatto

frenabile voglia di spensieratezza. Finché l’incontro con uno scrittore

credere proprio le nostre nonne, o chi per loro, leggendoci fiabe come

le assesterà il colpo di grazia. Eli-

Cenerentola o Biancaneve. Non possedendo il dono della profezia, ti

selle, classe 1978, modenese, ha

posso solo dare un consiglio: smetti di cercare il principe azzurro e ve-

uno stile chick molto fresco e vi-

drai che ne troverai uno azzurrognolo, ma pur sempre di sangue blu!

vace. Le avventure di Viola ci pas-

E-42, the best

sano sotto gli occhi con una tale e sorprendente gioia di vivere che

Cara Cinzia, sono Valentina. Ti ho già scritto diverse volte e sei sempre

ci coinvolgono e ci fanno imme-

stata così gentile che adesso voglio fare una confessione pubblica:

desimare immediatamente in lei.

adoro il magazine E-42 e adoro la tua rubrica, nella quale mi ricono-

Raccomandabile alle romantiche

sco davvero in tutto. Siete grandi!

come alle scettiche. Insomma, un

Valentina

romanzo per chi ha voglia di evadere, ma non troppo.

Valentina, che dire? Grazie da parte di tutta la redazione di E-42, ci auguriamo di non deludere mai le tue aspettative!

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Fatti di...vini Viaggio intorno a un bicchiere sempre pieno.

Il Mojito Il Mojito è uno dei cocktail più famosi al mondo, ma in questo caso non pos-

Ingredienti

siamo parlare di moda, ma di gusto ed il Mojito ne ha da vendere e in que-

Innanzitutto procuratevi un lime, dello zucchero di canna raffinato

sto post vedremo insieme come si prepara questo gustoso cocktail cubano.

(quindi bianco), acqua gassata, rum bianco e naturalmente la Hier-

Quello originale non è mai troppo alcolico poichè i cubani veri amano berlo

ba Buena che possiamo tranquillamente sostituire con della menta

dal mattino alla sera e il caldo estivo non permette loro di ubriacarsi. Il cocktail

fresca e dolce considerato che la hierba buena cresce solamente a

quindi è più che altro una bevanda dissetante creata con ingredienti autoc-

Cuba.

toni e semplici. Il Mojito appartiene alla grande famiglia dei drink delle isole del sole, dove i rum, frutti tropicali, spezie e profumi si fondono con toni così

Preparazione

variabili dando luogo ad infinite possibilità di accostamenti. Il sapore è molto

In un bicchiere tumbler alto posizionate le vostre foglie di menta (in

invitante e la presenza del ghiaccio tritato, insieme all’aroma della menta, lo

genere 10/12 foglie), spremetegli sopra il lime e aggiungete due cuc-

rendono molto scorrevole. Era uno dei drink preferiti da Ernest Hemingway,

chiaini da cappuccino di zucchero di canna bianco, con un pestello

che lo beveva solitamente alla “Bodeguida del Medio” all’Havana, un piccolo

esercitate una leggerissima pressione in modo da amalgamare il

caffè-ristorante in stile coloniale in calle Emperado, dove si trova ancora oggi

tutto stando attenti a non lacerare le foglie di menta (la lacerazione

nel cuore della città. E’ meta dei tanti turisti che visitano e ammirano le foto,

della menta porta la fuoriuscita di oli leggermente forti e in questo

appese alle pareti del bar, dei personaggi che nel tempo l’hanno frequentato.

modo il cocktail si trasformerebbe in un julep), riempite il bicchiere con del ghiaccio spezzato (non tritato) e a questo punto potete aggiungere il rum bianco in una dose che va dai 4 cl ai 7 cl a seconda dei gusti per poi completare il tutto con la soda o acqua gassata. Mentre adagerete la cannuccia, mescolate leggermente il vostro cocktail stando attenti a non sgasare la soda. Come decorazione potete aggiungere sul ghiaccio una fetta di lime e una cima di menta. Il vostro Mojito è pronto per essere bevuto. Una curiosità : il ghiaccio è spezzato poichè ancora oggi molti locali cubani usano tenere un gigantesco blocco di ghiaccio vicino al bancone che viene spezzettato con un rompi ghiaccio stile Basic Instint.

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Wedding and events planner Ecco i consigli di Cinzia Sabatini

Fiori d’arancio in Sicilia

Wedding planner in erba

Siamo una coppia che vive fuori italia, per lavoro siamo a Londra. Vor-

Sono una persona creativa e molto brava nell’organizzazione di eventi, ho

remmo sposarci a Taormina, le mie origini sono siciliane, il mio fidanza-

potuto sperimentare i miei talenti preparando feste e serate per i miei amici,

to è di Basilea. Quest’estate siamo stati a Taormina, lui si è veramente

ma ho anche aiutato, con discreto successo, le mie due più care amiche

entusiasmato all’idea di coronare il nostro sogno in questa terra che mi

nell’organizzazione dei loro matrimoni. Pensavo, perché non farne una vera

appartiene. La Sicilia lo ha fatto innamorare stregandolo con il mare e i

e propria professione ? Esistono dei corsi ? Può consigliarmi il percorso da

sapori della sua tavola. Vorrei tantissimo che fosse lei ad organizzarci il

fare per diventare w.p. ?

matrimonio: sarà un rito civile poichè il mio futuro marito non è cristiano.

Elisa B.

Tutti gli ospiti arriveranno da fuori, la gran parte verranno dalla Svizzera, poi da Londra, Roma e dalla Sicilia stessa. Ho scelto la data del mio compleanno per sposarmi, quindi vorrei che quella sera ci fosse un festeggiamento particolare anche per me. Quanto prima verremo a Roma

Certamente Elisa, potrebbe seguire dei corsi per diventare w.p.. Se lo de-

a conoscerla e le racconteremo un po’ di noi…

sidera, ogni mese tengo dei seminari per la formazione in questa nuova

Claudia

professione. Si affrontano – ovviamnete in modo sintetico - tutti gli argomenti inerenti questo lavoro, analizzando delle “linee guida” che possono

Cara Claudia la ringrazio innanzitutto per avermi dato l’incarico di or-

essere senz’altro utili a chi, come lei, è già ben predisposta ad intrapren-

ganizzare le sue nozze. Taormina è davvero stupenda, pensavo ad una

dere questo cammino. Il seminario può essere individuale o di gruppo, gli

location molto esclusiva, tra l’altro il rito potreste farlo in una chiesetta

appuntamenti sono sempre a numero chiuso. Le consiglio di aggiornarsi

sconsacrata, senz’altro più raccolta ed intima di una sala comunale.

consultando il mio sito: www.cinziasabatini.com

Pensavo ad un gruppo folk in costume siciliano: li farei suonare e dan-

FONT UTILIZZATE:

COLORI QUADRICROMIA:

HELVETICA NEUE ULTRALIGHT EXTENDED HELVETICA NEUE BLACK EXTENDED HELVETICA NEUE LIGHT HELVETICA NEUE HEAVY

GRIGIO 16% (50% IN NEGATIVO) ORO = C0 M20 Y100 K20 NERO 100% BIANCO

zare durante gli aperitivi. Sarebbe uno spettacolo molto speciale per i vostri ospiti stranieri assistere alla tarantella siciliana. Il menù sarà spettacolare, gusterete i migliori piatti e sapori siciliani.

Matrimoni IN

La torta in pasta di mandorla sarà una wedding cake davvero spetta-

Via della Mendola, 212

colare e squisita. Dopo il ricevimento i festeggiamenti proseguiranno in

00135 Roma

una delle discoteche più trendy di Taormina, qui potrete ballare e festeg-

Tel/Fax 06 3054450 Cell. 338 2188444

giare fino alle ore piccole!

www.cinziasabatini.com

Vi aspetto a Roma in primavera! Mi metto subito all’opera… C.

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Il sublime piacere del gusto

Dolci alternativi i consigli di Fabio

Campoli chef

Ogni ricorrenza e festa ha il suo dolce di riferimento, il natale con pan-

Rosso a Treviso, dove ho potuto conoscere

dori, panettoni e torroni, il carnevale che è alle porte con le chiacchiere.

l’ecletticità di questo alimento. L’intuizione

Qui voglio proporre qualcosa di alternativo. Qualcuno lo definirà strano,

poi di accostare al sapore amarognolo del

in effetti anche io come chef, venti anni fa avrei reputato strano usare ver-

radicchio (il rosso) quello delicato della ricot-

dure e legumi per un dolce, ma vi assicuro che il risultato è sorprendente.

ta (il bianco), per un dolce, in una sorta di

Le ricette “alternative” che vi propongo questo mese, per andare un po’

matrimonio tra un prodotto tipico del Nord

controtendenza alla classica idea di “dessert” sono : una “rovesciata di

Italia e uno storico sapore del mio Lazio, è

ricotta e fichi” e una “crostata di ricotta e radicchio”. La prima ricetta riflette

frutto di esperienze, fantasia e ricordi delle

un momento intimo, di gioia e di familiarità. L’ho ideata , ispirandomi an-

tradizioni culinarie di casa mia. E, per chiu-

che a una bella esperienza professionale fatta al celeberrimo Le Cirque

dere il cerchio non potevo pensare di gusta-

di New York, dove trascorsi qualche mese nel 1997 per uno stage ein cui

re un dolce come questo senza un sorso del liquore a base di visciole,

imparai molte tecniche di raffinata pasticceria. Ecco che per soddisfare

dei “Liquori dell’Eremo” (Cooperativa fondata da padre Quirino Salomone).

il mio desiderio sperimentatore ho pensato alla Rovesciata di fichi, una

Liquori prodotti seguendo le antiche ricette degli eremi abruzzesi, nettari

ricetta frutto di un mix tra una tarte tatin e un cheese cake. Per la cro-

dal gusto non troppo dolce che lasciano emergere aromi capaci di pulire

stata di ricotta e radicchio, invece, l’idea di un uso diverso del radicchio,

la bocca a ogni boccone.

al di là della solita insalata, nasce con la mia prima Festa del Radicchio

Rovesciata di fichi e ricotta Ingredienti per 6/8 persone: 200 g di pasta sfoglia*, 4 fichi, 50 g di zuc-

cottura faccio fiammeggiare i fichi bagnati al maraschino. Appena pronti,

chero di canna, 1/2 bicchierino di maraschino, Per la crema di albumi

faccio riposare almeno venti minuti per dare il tempo allo zucchero di

d’uovo, 1/2 l di latte fresco, 4 albumi d’uovo, 130 g di miele di corbezzolo,

sciogliersi. Nel frattempo, lavoro centocinquanta grammi della crema di

35 g di amido di riso, 10 g di scorza di limone, 1/2 stecca di vaniglia, sale

albumi realizzata con la ricotta setacciata e la cannella; con la crema

qb. Per l’impasto: 150 g di crema di albumi, 150 g di ricotta vaccina, 3 g

bianca ottenuta cospargo i fichi in uno strato alto un centimetro e, in ul-

di cannella, sale qb. Per accompagnare: 250 g di frutti di bosco. Prepa-

timo, vi adagio un cerchio di pasta sfoglia bucherellata. Faccio cuocere,

razione: Prima di tutto devo realizzare la crema di albumi che mi servirà

quindi, la torta in forno caldo a 150-160 °C per almeno trenta minuti. Sa-

per l’impasto. Inizio mettendo sul fuoco il latte con la scorza di limone e la

rebbe anche bene, prima di servire, cospargere la pasta sfoglia con uno

stecca di vaniglia e, quando prende il bollore, lascio in caldo in infusione.

strato di zucchero cotto e glucosio e ripassare in forno, perché ciò dona

Trascorso qualche minuto, filtro al colino per togliere la vaniglia e il limo-

una particolare friabilità. Appena cotta, lascio raffreddare e riposare un

ne. Sciolgo l’amido in un po’ d’acqua fredda, lo verso nel latte, mescolo

po’. In ultimo, la servo rovesciata e accompagnata da una macedonia

velocemente e lascio riposare senza rimettere sul fuoco. A parte monto

di frutti di bosco che, essendo aciduli, sortiscono un particolare effetto di

gli albumi con un pizzico di sale fin quando non arrivano a neve ferma. In

contrasto.

una bastardella capiente, invece, metto a fondere il miele a bagnomaria e, appena sciolto, inizio a mescolarvi gli albumi, continuando a rimestare. Faccio cuocere delicatamente a bagnomaria, aggiungendo poco alla volta il latte e mescolando di tanto in tanto. Dovrà cuocere almeno quaranta minuti. Alla fine, è bene raffreddare la crema in abbattitore o in acqua e ghiaccio, mescolando di continuo. Spolvero in maniera uniforme uno stampo con lo zucchero di canna. Taglio i fichi a rondelle, li bagno col maraschino e li sistemo nella teglia con lo zucchero. Ripongo la teglia sul fuoco diretto o su una piastra, lascio caramellare lo zucchero e durante la

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Il sublime piacere del gusto

Crostata di ricotta e radicchio Ingredienti per una crostata, 250 g di pasta frolla*, 250 g di ricotta di pecora, 100 g di confettura di Radicchio Rosso Trevigiano, Igp precoce 100 g meringa all’italiana*, una noce di burro per lo stampo. Per la marmellata di radicchio: 250 g di Radicchio Rosso Trevigiano Igp tardivo, 150 g zucchero, 2 scorze di limone, un cucchiaino d’aceto di vino bianco. Preparo la pasta frolla. Mondo, lavo e taglio il tardivo in listarelle di un paio di centimetri circa. Quindi, faccio stufare per dieci minuti a fiamma bassa con l’aggiunta di qualche goccia d’aceto di vino bianco (mi serve per caricare il colore che voglio sia brillante). Subito dopo aggiungo lo zucchero, le scorze di limone tagliate a striscioline e ripongo il tutto in una casseruola d’acciaio. Copro e faccio cuocere, fin quando il tutto non risulta lucente e morbido (attenzione a non far evaporare troppo l’acqua, perché altrimenti si caramella). Per avere questo risultato, scelgo una casseruola d’acciaio (in quanto notoriamente l’alluminio scurisce il colore di alcuni frutti e vegetali). Lascio da parte. Procedo poi a fare la meringa all’italiana che, una volta pronta, deve raffreddarsi. Nel mentre, passo la ricotta al setaccio, la raccolgo in una terrina e ci aggiungo la marmellata di radicchio. Mescolo con forza per farla amalgamare e incorporo la meringa con delicatezza per conferirle leggerezza. Subito dopo, stendo la pasta frolla a uno spessore medio, non troppo alto, la adagio in uno stampo rotondo imburrato e la farcisco col composto ottenuto. In ultimo, per ricoprirla ritaglio con la rotella delle striscioline di pasta, così come si fa con una comune crostata (si può decorarla in diversi modi), e faccio cuocere per trenta minuti in forno preriscaldato a 160 °C. Per fare colpo sui commensali vi consiglio di abbinare a questo piatto un liquore di visciole o un ratafià, spiriti che sono quasi scomparsi dalla scena culinaria, ma che rappresentano un inestimabile patrimonio di sapori e tradizioni.

Il parere del nutrizionista Luca

La Fauci

Dolce decisamente interessante dal punto di vista calorico. Una proposta

molecole sono state scoperte e

valida per chi deve valutare con attenzione le scelte per la propria linea.

valorizzate nei frutti testiomonial

La scelta della ricotta di pecora, innanzi tutto, garantisce un basso tenore

della lotta ai tumori: le arance ros-

calorico e di sodio associato ad un profilo proteico di tutto interesse. La vi-

se siciliane. Particolare importante,

tamina C del limone fa solo da apripista per una famiglia di antiossidanti

inoltre, la presenza di fibra alimen-

ben più importante, in questi anni, per la comunità scientifica di mezzo

tare: rarità da salutare con favore

mondo: gli antociani. Si tratta di molecole dotate di un potente effetto

soprattutto nel caso di un dolce.

antiossidante e responsabili della tipica colorazione del radicchio tardivo di Treviso. Studiate anche per la prevenzione di alcuni tumori, queste

FABIO CAMPOLI. Un modo di fare cucina che è diventato uno sti-

DR. LUCA LA FAUCI. Biologo Nutrizionista e Tecnologo Alimentare,

le inimitabile. Una cucina che porta il segno della contaminazione tra

noto al pubblico per la sua rubrica sulle etichette alimentari nella trasmis-

la sperimentazione che ricerca il nuovo e la tradizione che affonda nei

sione di RAI UNO “Uno Mattina” e come Nutrizionista del Giro d’Italia, si

sapori tipici. Ma non solo. Chef di Rai Uno, food designer, consulente, te-

occupa di nutrizione, educazione ai consumi alimentari e divulgazione

stimonial, docente, organizzatore di eventi, tre libri all’attivo e Presidente

scientifica. La sua attività di ricerca scientifica si concentra sulle caratteri-

del Circolo dei Buongustai: tutto questo è Fabio Campoli.

stiche salutistiche e nutrizionali dei prodotti tipici di qualità italiani.

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Quattro zampe e una penna L’angolo del veterinario

FLUTD, una sigla tanti disordini Di Dott.ssa Manuela Scaglia Con il termine “patologia delle basse vie urinarie del gatto (FLUTD)” si indicano un gruppo di malattie che possono colpire la vescica e/o l’uretra dei gatti. La FLUTD può colpire gatti di qualsiasi età, l’incidenza annuale è intorno all’1%. I gatti affetti da FLUTD di solito presentano difficoltà nell’urinare (spesso confusa con la stitichezza, per la lunga permanenza in cassetta!), dolore (lamenti durante la minzione), aumento della frequenza dell’urinazione, sangue nell’urina, minzione inappropriata (fuori dalla lettiera) e, nei casi più gravi, incapacità nell’urinare (ostruzione uretrale), dove, se il flusso di urina non viene ripristinato tempestivamente, il gatto può morire. Alcuni gatti, possono invece, manifestare solo variazioni nel comportamento, come aumento dell’aggressività e irrequietezza. I singoli episodi di FLUTD tendono a risolversi spontaneamente, periodicamente, però, si ripresentano recidive più dolorose e con aumentato rischio di complicanze (ostruzione uretrale). I fattori di rischio per lo sviluppo della FLUTD sono: l’obesità (gatti in sovrappeso fanno meno movimento e urinano con minor frequenza), il sesso ( gatti maschi , a causa della conformazione anatomica dell’uretra, più stretta rispetto alle femmine, sono più a rischio), convivenza con altri gatti (lettiere sporche, competizione per la lettiera), malattie concomitanti (malattie epatiche, diabete mellito, infezioni batteriche, etc..). Riuscire a ridurre tali fattori (l’obesità, il sovraffollamento), può aiutare a prevenire il rischio di FLUTD. Le FLUTD vengono suddivise in due categorie: - FLUTD ostruttive, dove la causa risiede nella formazione di tappi uretrali, costituiti o da uroliti o da materiale mucoso. Questa condizione può portare alla completa ostruzione uretrale, richiedendo l’intervento tempestivo da parte del medico veterinario, che dovrà provvedere alla cateterizzazione del gatto, in modo da ripristinare il flusso urinario.

Dott.ssa Manuela Scaglia clinica.pievaroli@tiscali.it www.clinicapievaroli.it - FLUTD non ostruttive, determinate da cistiti idiopatiche (65%), cistiti batteriche (1-8%), difetti anatomici (0-11%), neoplasie (02%). Due terzi circa dei gatti con disordini non ostruttivi delle basse vie urinarie sono colpiti da cistite idiopatica (FIC). Si parla di FIC quando la causa sottostante lo stato infiammatorio del tratto urinario non viene identificata. Da recenti studi, sembrerebbe svolgere un ruolo determinante nella patogenesi della cistite idiopatica lo stress. Qualsiasi stimolo nocicettivo provocherebbe, attraverso il sistema nervoso simpatico, la liberazione di sostanze dalla parete vescicale in grado di determinare infiammazione della vescica. Stimoli nocicettivi includono: cambiamenti repentini di dieta, di ambiente, di lettiera (posizione e/o contenuto inappropriato), il sovraffollamento, l’arrivo in casa di nuovi animali o persone. Nella maggior parte dei casi la FLUTD- non ostruttiva è autolimitante, si risolve entro 10 giorni. Nonostante la probabilità di risoluzione spontanea, il trattamento è raccomandabile, poiché la FLUTD è dolorosa e stressante per il gatto; i gatti con FLUTD possono arrivare ad autotraumatismi nella regione perineale (area sotto la coda), possono smettere di mangiare, sono a rischio di ostruzione uretrale, che può essere fatale. La linea guida per il trattamento dipende molto dalla causa scatenante la FLUTD. Importante è agire sull’ambiente, andando a ridurre il livello di stress a cui il gatto può essere sottoposto. Laddove è necessario, utilizzare antibiotici specifici, antinfiammatori e farmaci spasmolitici, che inducono rilassamento della muscolatura uretrale.

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Quattro zampe e una penna

X favore portami con te CASA - PROV. ROMA A PELO RUVIDO CERCA URGENTE!! FOX TERRIER o fox terrier da tempo, questo piccol , evidentemente in strada are, Trovato sporco e magro e di che dargli da mangi igente che non ha neanch ind a son per una sso è ora pre i, è di piccoe. Il cane ha circa 6 ann al primo che glielo richied com tel e minaccia di darlo via ne cuoredicane@gmail. ievole. Per info e adozio soc e one rell che gio la taglia, 3936095360 Loredana

CASA - ROMA ERE CURATO,MA CERCA NENO E’ IN STALLO PER ESS un canile privato dove era bull di 5 anni salvato da pitt un tto) ero Pap he anc e aggresQuesto è Neno (chiamato o il corpo, forte disagio ... Denti limati, ferite su tutt tari prie pro ssi ste li dag o meglio di una cavia per stato abbandonato che rimane di un cane, llo que , sto que è sso no ade la fiducia sività con gli altri cani.. Ne e, che nonostante tutto un’inferno per questo can vita la o res ha mo l’uo si te di tutti. i combattimenti. Co nzioni e carezze da per e anzi, ama ricevere atte sa, per l’ha non e son nelle per gmail.com 4418, camilla.bassplayer@ Roma, Camilla 338 818

urgen-piccola taglia cercano Quattro sorelline di media so!!! las aiutatemi siamo al col temente casa, per favore Per info 3334304962 Si trovano a Formia (LT).

cuccioli mi sto mese casa ai miei Se non trovo entro que il 15 agoi in un canile. Sono nati vedro’ costretta a portarl dia per cola i maschi taglia me sto. Sono taglia medio-pic 6224310 liate chiamate paola 320 informazioni più dettag

Se vedi un cane, abbandonato su un'autostrada, invia un SMS a questo numero, dei volontari lo salveranno.

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Quattro zampe e una penna Notizie

Combattimenti tra cani di Stefania ALetti Rottweiler, pitbull, bull mastiff. Solo a sentire queste razze la gente si spaventa, molto spesso non vedendo in loro dei cani ma solo delle bestie feroci e pericolose. Purtroppo, sono proprio queste le razze utilizzate per i combattimenti clandestini. Vista la loro potenza questi cani sono resi terribilmente aggressivi sin dai loro primissimi mesi di vita attraverso violente forme di addestramento: cioè ad ore passate su tapis roulant ad azzannare a dilaniare tubi di gomma, a inseguire prede vive (come i gatti). Chiusi in sacchi e presi a bastonate per intere giornate senza mangiare e quando mangiano sono nutriti con carne cruda o direttamente con cani o gatti randagi o rubati. La macchina assassina è pronta dopo circa due anni e mezzo. I cani vengono buttati in una fossa circondata da accaniti scommettitori, con sguardi sadici, pronti a gustarsi il macabro spettacolo. Entrambi i cani si avventano l’uno contro l’altro dando inizio ad un crudo combattimento letale. Il perdente, se non è già spirato, viene finito con un colpo di pistola: il solo atto di pietà che gli esseri “superiori” abbiano mai avuto nei suoi confronti. Il vincitore, invece, se non verrà soppresso perché non più utilizzabile, sarà curato per tornare di nuovo a combattere. Oltre il classico combattimento esiste un’altra variante in cui si conosce già il vincitore dell’incontro. Di solito si tratta di un grosso cane da guardia, ben allenato, gettato contro un bastardino già precedentemente tramortito dalle legnate. Qui non si tratta più di scommesse e di soldi, ma semplicemente di puro piacere di vedere un indifeso cagnetto che viene squartato. Sono tanti i provvedimenti per questi problemi. È stato istituito un numero telefonico di servizio ai cittadini per raccogliere le segnalazioni di combattimenti.

Questi sono gli unici “combattimenti” a cui vorremmo assistere.

I cani sottratti vengono prima sottoposti a cure mediche per il recupero fisico, poi sono inseriti in un delicato recupero comportamentale che ha come primo obiettivo quello di decondizionarli dall’addestramento e, come secondo obiettivo, il reinserimento nella società tramite l’affidamento a famiglie. Quindi se venite a conoscenza denunciate subito! È una piccola voce che se unita ad altre voci può fare rumore e aiutare chi non può parlare. È necessario creare un segnale per far capire ai torturatori di animali, alla gente insensibile, agli amministratori pubblici, ai tutori dell’ordine e della giustizia ma anche alla gente di buona volontà, che ci sono persone che non rinunciano a lottare per chi non ha colpa, è più debole e indifeso degli altri.

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Giorgia “randagia”, Vito “animalista” La foto al lato è nata dall’iniziativa di Giorgia in collaborazione con Gugliemo Rota, Stefano Mileto e E42 Magazine quale promotore. E’ volta a sensibilizzare la coscienza di ognuno di noi nei confronti dei nostri amici a 4 zampe. Vito è un cane randagio trovato moribondo in un canneto e salvato da Giorgia. Per info contattare la redazione di E42. Tel. 06/5917953 - info@e42magazine.com


DEAD or

alive Vito, “animalista” Giorgia, “randagia”

Credits: foto di: Guglielmo Rota e Stefano Mileto modelli: Giorgia e Vito make up di: Giulia Mancini

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Eventi Cose da fare, vedere, vivere A cura di Sam Stoner

CONCERTI ATLANTICO Viale dell’Oceano Atlantico, 271/d

Platea 36 euro+ prev.; Anello B Numerato 34 euro + prev.; Anello C Numerato 30 euro + prev.

Info: 06 5915727 RHAPSODY OF FIRE 26/02/2011 Finalmente, i fan potranno vedere RHAPSODY OF FIRE dal vivo, l’Hollywood Metal della band più stimata e seguita del panorama heavy metal nostrano. Apertura cancelli Ore19:00 - Inizio concerto Ore 20:00 Biglietti: www.ticketone.it www.helloticket.it www.greenticket.it Prezzi: 25 € + D.P. e 30€ alla cassa la sera dello show PALALOTTOMATICA Piazzale dello Sport, 1 - info@palalottomatica.it

MOSTRE MUSEO NAZIONALE PREISTORICO ETNOGRAFICO “LUIGI PIGORINI” Piazza Marconi, 14 s-mnpe.comunicazione@beniculturali.it 06 54 95 22 69 Volti dalle Ande: omaggio a José María Arguedas fino 26 febbraio 2011

NEGRAMARO

La mostra si colloca nell’ambito delle celebrazioni per il Centenario della na-

10-11-12/03/2011 A poche settimane dall’uscita di “Casa 69”, il nuovo album che ha debuttato direttamente in cima alle classifiche di vendita, i Negramaro sono pronti a

scita del grande scrittore peruviano promosse dall’Associazione Culturale Nuovi Orizzonti Latini. Ingresso libero.

esibirsi dal vivo per i loro numerosi fan. Biglietti: www.ticketone.it info: LIVE NATION ITALIA - www.livenation.it - info@livenation.it - 02.53006501

Quando l’agricoltura smaschera la cultura Fino all’8 marzo 2011

JAMES BLUNT

La mostra illustra come le comunità rurali di alcune aree marginali del Sene-

13/03/2011 James Blunt torna in Italia per presentare dal vivo il suo terzo album di inediti, Some Kind of Trouble, pubblicato il 9 novembre 2010. Il sound di James Blunt è una mescolanza di rock melodico, pop e folk, e con quest’ultimo lavoro si cala in atmosfere più frizzanti e divertenti. Prezzi:Prima Platea 40 euro + prev.; Tribuna Gold 40 euro+ prev.; Seconda

Francesco, 19 anni, studente, ha prestato il suo volto per E42 Magazine. Prossimo a prendere il diploma di maturità classica si iscriverà alla facoltà di giurisprudenza presso l’università Luiss.

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(AGRI)-Culture(s)

MAGAZINE

gal, del Marocco e dell’Ecuador trasformano, nel loro rapporto con l’ambiente, il dato naturale in patrimonio culturale.


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