2.2.A Analisisistemainformativoregionemarche

Page 1

COMUNIC_EAD LA COMUNICACIÓN PARA EL DESARROLLO: hacia un Sistema Regional de Información para el Desarrollo Ref. DCI-NSAED/2009/202-380 – cofinanziato dall’UNIONE EUROPEA

SOCIAL NETWORK E WEB 2.0 INDAGINE SUL SISTEMA INFORMATIVO DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE MARCHIGIANA - 2013 Report a cura di Sijana Veledar Redazione www.percorsidipace.eu

Premessa Quanto le Ong italiane utilizzano gli strumenti on-line per aumentare l’informazione sulle proprie attività? Si può dire che fanno parte del nuovo mondo dei social network? Nel 2011 Vps Volontari per lo Sviluppo ha effettuato un’indagine finalizzata a mappare la presenza on-line delle Ong italiane1 con il riferimento al sito internet, alla capacità di creare comunità attraverso i social network e all’impiego di tecniche di fundraising su internet. Dall’indagine risulta che tutte le Ong coinvolte hanno dichiarato di possedere un sito, che solo nel 28,1% dei casi è stato predisposto con la possibilità di commentare il contenuto, mentre il 9,4% ospita uno spazio con uno o più forum per gli utenti. La maggior parte (81,3%) prevede inoltre uno spazio per donare on-line mentre nel caso del fundraising on-line il 92,2% non ha mai fatto uso di piattaforme crowdfunding. Il 48,6% reputa poco soddisfacente i risultati della raccolta fondi on-line mentre il 16,2% li considera per nulla soddisfacenti. Per quanto riguarda l’apertura verso l’esterno, alcuni rispondenti (16%) hanno segnalato un collegamento con i social network attraverso social plugin con cui condividere il contenuto, la possibilità di scaricare materiale, il collegamento a blog esterni e una form apposita per iscriversi come donatore. Inoltre il 24,7% delle associazioni dichiara di gestire un blog e il 16,4% ne gestisce più di uno. La cadenza di aggiornamento è per lo più settimanale (38,5%), di solito da parte dell'ufficio comunicazione/promozione del proprio organismo (70%) mentre il 26,5% invece è aggiornato da un team di autori dedicati a questa attività, mentre nel 20,6% dei casi sono i cooperanti espatriati a occuparsene o i volontari in servizio civile (11,8%). Esaminando l’uso dei social media emerge che la maggior parte delle Ong ha attivato almeno un profilo sui social network: facebook, tou tube e twitter i più gettonati, seguiti da linkedin, google plus, pinterest e foursquare. L’aggiornamento di questi profili è programmato, e non occasionale, nel 61,3% dei casi. Tra i principali motivi per cui sono stati attivati questi canali di comunicazione è l’esigenza di aumentare la propria visibilità e fare promozione, migliorare l’interazione e il networking, avere un contatto diretto con i volontari/simpatizzanti raggiungendo nel contempo target diversi di persone, con un effetto moltiplicatore reso possibile grazie alla velocità, semplicità e immediatezza del mezzo utilizzato. Ad aggiornare i profili istituzionali dei social network nelle Ong sono persone dell’ufficio comunicazione/promozione nel 73,2% dei casi, mentre si tratta di un’attività integrata nei compiti di ogni dipendente e del personale a contratto nel 21,4%. Talvolta (36,4%) le Ong usano i social network per riportare testimonianze dei cooperanti espatriati e dei beneficiari dei progetti nel Sud del mondo, mentre il 32,7% pubblica in prevalenza aggiornamenti 1 Il 65,3% dei rispondenti all’indagine sulla presenza on-line delle associazioni ha segnalato il proprio profilo come Ong idonea per il Ministero degli Esteri, secondo la legge 49/87. Il 28% dei rispondenti è un’organizzazione di volontariato iscritta al registro delle Onlus, un altro 28% si definisce ‘associazione’, mentre due si riconoscono nella categoria ‘fondazioni’ e due come ‘comitati’. C’è poi un 8% che si definisce come avente diversa natura.

1


COMUNIC_EAD LA COMUNICACIÓN PARA EL DESARROLLO: hacia un Sistema Regional de Información para el Desarrollo Ref. DCI-NSAED/2009/202-380 – cofinanziato dall’UNIONE EUROPEA

sull’andamento dei progetti, e solo il 10,6% prende in considerazione i social come canale di ricerca personale e pubblicazione di vacancies. Tenendo conto della ricerca del Centro Servizi per il Volontariato delle Marche 2, il cui scopo è stato quello di censire le Organizzazioni di volontariato marchigiane e ad esplorare una possibile misurazione del valore sociale ed economico del volontariato, emergono una serie di dati considerati altrettanto rilevanti. Per quanto riguarda le caratteristiche e il funzionamento delle organizzazioni di volontariato vediamo la parte della comunicazione risulta un’attività molto importante dato che il 95% utilizza i propri mezzi per comunicare la propria identità e presenza, le proprie attività e servizi. La forma di comunicazione è molto varia e va dalle manifestazioni pubbliche (61%), alle brochure (50%), dal web (48%) ai cominciati stampa (43%). Per quanto riguarda la raccolta fondi vediamo che solo la metà delle organizzazioni di volontariato marchigiane si dedica a quest’attività. La modalità più frequente della raccolta è quella tramite il contatto diretto dove il 30% delle organizzazioni si avvale di eventi e/o manifestazioni pubbliche. Forme meno diffuse di modalità di raccolta fondi sono realizzate attraverso la vendita e/o prodotti (11%) e l’utilizzo di mass media (6%).

L’indagine del sistema informativo delle Organizzazioni di Cooperazione allo sviluppo e Solidarietà internazionale Considerando i dati delle due ricerche ed evolversi della situazione nel mondo dei social network è stata effettuata una dettagliata indagine del sistema informativo a livello territoriale e nazionale. Lo scopo della ricerca è stato quello di analizzare l’utilizzo dei social media da parte delle associazioni ovvero il web partecipativo in quanto l’elemento indispensabile per promuovere, interagire e creare comunità verso l’esterno. Il punto di partenza dell’indagine riguarda l’analisi dettagliata a livello territoriale e nazionale 3 dei siti internet: l’aggiornamento e il restyling del sito, la pubblicazione delle news, degli eventi, delle campagne e delle testimonianze. Inoltre, si è cercato di capire come è strutturata la raccolta fondi e quante sono le associazioni che promuovono le aziende solidali e il volontariato. Infine, avendo la panoramica generale delle attività si è cercato di capire quanto le associazioni facenti parte dell’indagine fanno parte dell’era del web partecipativo e seguono le nuove tendenze del web 2.0. Tutto ciò per mettersi in evidenza, interagire e diffondere il loro messaggio. I dati dell’indagine a livello territoriale Tenendo conto dell’associazionismo e del consistente aumento delle associazioni iscritte nel registro regionale4, risulta che il 66% delle associazioni facenti parte dell’indagine aggiorna regolarmente il sito, mentre il 34% non lo aggiorna affatto. Poca importanza viene data al restyling del sito visto che soltanto l’11% delle associazioni lo ha fatto di recente. Tra le attività svolte dalle associazioni risulta che l’89% pubblica regolarmente le news mentre l’80% gli eventi. La pubblicazione di campagne e petizioni raggiunge il 31%. Più della metà, il 66% dispone della photogallery mentre la videogallery è gestita soltanto dal 23% delle associazioni.

2

La ricerca effettuata nel 2011 dal Csv in collaborazione con la Regione Marche e l’Università di Urbino “Carlo Bo” presenta i risultati di un’attività di ricerca focalizzata a censire le Organizzazioni di volontariato marchigiane e ad esplorare una possibile misurazione del valore sociale ed economico del volontariato. “Quanto conta il volontariato nelle Marche”, A.Fedele, B. Pollini, M.E. Tartari, Pagine Volontarie, 2011, pp.179. 3 A livello nazionale sono state prese in considerazione 15 associazioni mente a livello territoriale sono 35. 4 Le organizzazioni di volontariato iscritte nel registro regionale rappresentano il 76, 8% del totale con un dato in aumento rispetto al 2009. Tale dato pone le Marche ai primi posti a livello nazionale di organizzazioni iscritte al registro.

2


COMUNIC_EAD LA COMUNICACIÓN PARA EL DESARROLLO: hacia un Sistema Regional de Información para el Desarrollo Ref. DCI-NSAED/2009/202-380 – cofinanziato dall’UNIONE EUROPEA

Poco spazio viene dato ai comunicati stampa che raggiungono il 37%, alle pubblicazioni (riviste e periodici) che raggiungono il 17% e le testimonianze dei volontari che risultano il 26%. Il 69% delle associazioni territoriali sul proprio sito effettua la raccolta fondi on-line, il 20% ha un proprio shop on-line e il 14% promuove l’azienda solidale. Dal punto di vista della comunicazione le associazioni territoriali danno poca importanza ai social media come facebook, twitter, you tube, flickr, linedin ed altri. In particolare soltanto il 63% hanno una pagina facebook, il 34% twitter, il 37% usa you tube, il 14% usa flickr e linkedin soltanto il 6%. Poco utilizzato risulta skype 6% e soltanto in pochi gestiscono un blog (9%) e hanno web radio/tv (6%). La newsletter è attivata dal 29% delle associazioni. Più della metà delle associazioni mette a disposizione i link utili 63% mentre il 29% utilizza feed rss. Sebbene la regione Marche è una delle regioni con la più alta incidenza del volontariato dalla ricerca emerge che le associazioni che promuovono il volontariato sono raggiungono il 31%. Ed in fine, sono poche le associazioni che hanno il sito multilingue (14%). I dati dell’indagine a livello nazionale A livello nazionale risulta importante l’aggiornamento del sito che è del 73% compreso il restylig del medesimo che raggiunge il 40%. Rispetto a livello territoriale il 73% delle associazioni nazionali pubblica regolarmente le news e gli eventi. Dall’indagine risulta che il 67% delle associazioni gestisce la photogallery e soltanto il 27% la videogallery. Il 60% delle associazioni fa i comunicati stampa e poco più della metà, il 53% fa delle pubblicazioni. Poco più della metà, il 60% pubblicano le campagne e le petizioni mentre il 27% le testimonianze. L’87% delle associazioni a livello nazionale dispone della raccolta fondi on-line e il 33% ha un proprio shop online. Se poco promosse risultano le aziende solidali con il 33% la newsletter è usata dal 60% delle associazioni. Si è cercato di capire anche a livello nazionale quali social media vengono utilizzati maggiormente. Anche qui vediamo che la maggior parte delle associazioni ha attivato almeno un profilo sui social network: facebook 60%, twitter 67%, you tube 47%, flickr il 33%, linkedin il 7%. Anche qui poche associazioni mettono a disposizione skype 7% mentre nessuna delle associazioni prese in esame possiede web radio/tv. Rispetto a livello territoriale il blog risulta più gettonato e raggiunge il 27%. Dalla lettura dell’indagine l’utilizzo dei feed rss è del 33% mentre la presenza dei link utili è del 60%. Il volontariato è promosso dal 47% delle associazioni, mentre solo il 33% dispone del sito multilingue. Conclusioni Tenendo in considerazione i dati a livello territoriale e nazionale emergono una serie di caratteristiche interessanti. Per quanto riguarda gli aggiornamenti e il restyling del sito, sia a livello nazionale che territoriale le percentuali risultano abbastanza differenti. Considerando le associazioni prese in esame vediamo che associazioni a livello nazionale sono quelle che aggiornano il sito più frequentemente (73%) rispetto alle associazioni a livello territoriale (66%). Anche la politica del restyling del sito risulta differente dato che sono più le associazioni nazionali interessate e rifarlo (40%) contro l’11% a livello territoriale. Dati differenti emergono per quanto riguarda la regolare pubblicazione delle news e degli eventi. Per queste attività risultano più attente le associazioni a livello territoriale rispetto a quelle nazionali. Lo stesso risultato lo troviamo nel caso della pubblicazione dei comunicati stampa e della gestione della video e photo gallery. Già da una prima indagine risulta che le associazioni a livello nazionale sono quelle che comunicano di più ed interessate a stabilire e rafforzare il rapporto con i propri utenti. Le associazioni territoriali usano il sito come una vetrina delle proprie attività nel senso più

3


COMUNIC_EAD LA COMUNICACIÓN PARA EL DESARROLLO: hacia un Sistema Regional de Información para el Desarrollo Ref. DCI-NSAED/2009/202-380 – cofinanziato dall’UNIONE EUROPEA

tradizionale del marketing e della promozione compresa raccolta fondi che raggiunge il 69% contro il’87% a livello nazionale. Per quanto riguarda l’uso dei social media possiamo dire che sia le associazioni a livello nazionale che territoriale fanno parte del nuovo mondo dei social network. ASSOCIAZIONI NAZIONALI E TERRITORIALI PRESENTI NELLE MARCHE E SOCIAL NETWORK Blog

nazionale territoriale

Linkedin 2

Blog Flickr

Twitter

Linkedin Flickr

Facebook

Twitter Facebook Blog Linkedin

Flickr

1

Twitter Facebook 0

5

10

15

20

1

2

Blog

4

3

Linkedin

1

2

Flickr

5

5

Twitter

10

12

Facebook

9

22

25

Quasi tutte le associazioni attivano almeno un profilo sui social network e li utilizzano come “canale” per informare e lanciare eventi e campagne come farebbero con uno spazio pubblicitario in tv. Nonostante la volontà di seguire le nuove tendenze del web 2.0 manca però un cambiamento strutturale del lavoro, che si lasci permeare da una comunicazione in cui il contenuto è creato anche dagli utenti.0

4


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.