Itinerari 2021

Page 1


02


ITINERARI TURISTICI PIACENTINI SOMMARIO ITINERARI TURISTICI PIACENTINI N. 2 - Giugno - Dicembre 2021 Realizzazione TWM srl - Pubblicità e Distribuzione Via Beati, 51 - Piacenza Tel. 0523 610912 a cura di: Riccardo Murtinu Grafica, Impaginazione e Pubblicità effequar - TWM srl Stampa Printall srl Via Croce Rossa, 34/36 26845 Codogno (LO) Tel. 0377 379418 Supplemento al settimanale L’Eco di Piacenza n. 18 del 01/07/2021 Direttore Responsabile: Tosi Danilo Stampato in 30.000 copie, distribuito a cura di TWM srl - Pubblicità e Distribuzione, presso gli uffici comunali del Turismo, i cestelli dell’Eco di Piacenza, le attività commerciali di Piacenza e provincia, provincia di Parma, Pavia, Lodi e Cremona. Gli itinerari contenuti nella presente guida rappresentano solo una parte dei possibili percorsi turistici piacentini. Per informazioni complete e dettagliate è possibile rivolgersi agli uffici del Turismo dei Comuni di Piacenza e provincia. La presente guida è la continuazione dell’edizione 2020 di Itinerari Turistici Piacentini.

GUIDA ITINERARI PIACENTINI N. 2 - Giugno - Dicembre 2021

VAL TREBBIA • Gli spettacolari meandri di San Salvatore e le spiagge • Val Trebbia: terra di acque e di torrenti • Travo: Neolitico, Sant’Antonino e Giana Anguissola • Bobbio: alla scoperta del Castello

Pag. 5 Pag. 6 Pag. 8 Pag. 9

VAL NURE-CHERO • Grazzano Visconti: il castello e il parco Pag. 11 • Sulle vette del Monte Aserei Pag. 12 • Bettola e la Madonna della Quercia Pag. 14 VAL D’ARDA • Chiaravalle della Colomba • Castell’Arquato • Sentieri: anello di Veleia e del parco di Monte Moria VAL D’ONGINA • Monticelli: Museo del Po • Castelvetro: terra di confine

Itinerari 2021

GUIDA ITINERARI PIACENTINI N. 2 - Giugno - Dicembre 2021

VAL TIDONE • Santa Maria del Monte • Villa Caramello Piacenza • Galleria Ricci Oddi • Arte e Storia: viaggio tra i monumenti • La Madonna Sistina rivive a Piacenza • Forse che si, forse che no Eventi, Sagre, Feste • Piacenza e provincia

Pag. 24 Pag. 26 Pag. 28 Pag. 29 Pag. 30 Pag. 31 Pag. 32

Pag. 16 Pag. 18 Pag. 19 Pag. 21 Pag. 22

03


Itinerari 2021

San Salvatore • Terra di acqua e torrenti • Travo • Bobbio


Itinerari 2021

VAL TREBBIA SAN SALVATORE

GLI SPETTACOLARI MEANDRI DI SAN SALVATORE E LE SPIAGGE La Val Trebbia ha tantissimi scorci, panorami e borghi bellissimi da visitare, scoprire, contemplare, il tutto in una natura rigoglioso, con il fiume Trebbia sempre a modellare il paesaggio, ma un luogo, in particolare, è un vero simbolo della Val Trebbia, dove l’appennino si lega al fiume, in una panorama mozzafiato che stupisce e fa sognare: i meandri di San Salvatore. Nei pressi dell’abitato di San Salvatore, tra Bobbio e Marsaglia, la media valle del Trebbia fornisce infatti uno spettacolo straordinario con un'alternanza grandiosa di anse tra arenarie, siltiti e argille derivate da antiche sedimentazioni sottomarine, che fanno di questa zona una delle più belle dell’intera Val Trebbia e del piacentino. Geologicamente si tratta della “finestra tettonica” di Bobbio, con le formazioni più “recenti” di tutto l’Appennino piacentino (le formazioni sono emerse “solo” 1,6 milioni di anni fa) ma che permettono di ammirare una paesaggio unico con il fiume che, nella sua azione erosiva, ha un andamento a meandri tipico delle zone di pianura, tra versanti scoscesi e cristalline acque, l’atmosfera è da non perdere per tutti gli appassionati della natura. Non mancano anche elementi antropici, come diverse gallerie scavate per la realizzazione di una diga mai completata. Passando sulla SS 45 dopo Bobbio seguendo per Genova i meandri possono essere ammirati dall’alto, per realizzare splendide fotografie o anche, semplicemente, per godersi il panorama, ma non mancano numerose “spiagge” dove potersi rilassare in riva al fiume, seguendo semplici sentieri. Lasciando la strada principale si arriva al piccolo abitato di San Salvatore da dove sarà possibile arrivare a spiagge e meandri. Il suggestivo percorso, dopo aver trovato il parcheggio, si avventura nei boschetti per arrivare alla splendida visione del fiume: un itinerario da vivere, quindi, a contatto con la natura e con la giusta dose di avventura! Ma quella di San Salvatore non è l’unica spiaggia da vivere nelle spettacolari anse del Trebbia. Partendo da Bobbio andando verso Genova si possono ricordare “La Berlina alta”

poco oltre il borgo di Bobbio, seguita da “La Berlina” all’altezza della incompleta diga di San Salvatore, oltre al quale si troveranno la Spiaggia del Castelletto, la Spiaggia del Laghetto e delle Rane, e poi ancora la spiaggia delle anse di Brugnello, fino alla Spiaggia delle Rocce levigate, appena prima di passare l’ansa che porterà a Marsaglia.

05


VAL TREBBIA TERRA DI ACQUE E DI TORRENTI

Itinerari 2021

VAL TREBBIA: TERRA DI ACQUE E DI TORRENTI

06

Visitare la Val Trebbia permette di immergersi nella natura, nella storia, in un territorio unico nel suo genere tra panorami mozzafiato, splendidi borghi, arte ma anche tra acque e torrenti. Il fiume Trebbia per primo, nel suo percorso forma stupendi meandri, suggestive spiagge e modella tutta la valle: avvicinarsi alle sue acque cristalline permette una bella esperienza a contatto con la natura, che deve essere vissuta con il giusto rispetto per un ambiente incontaminato e da preservare. Nella Val Trebbia, però, esiste un unico grande lago, artificiale, il Lago del Brugneto. L’invaso, la più grande riserva idrica per Genova (e in parte per Piacenza) è stato realizzato nel 1959 e deve il suo nome dall’omonimo torrente dal cui sbarramento è stato ottenuto, sommergendo con il tempo i borghi di Frinti e Mulini di Brugneto. Circondato da boschi di faggi e castagni, oltre ad un ricco sottobosco con mirtilli, more, funghi, anemoni e orchidee, fino a prati e campi coltivati, la lago è al centro di un suggestivo sentiero omonimo che ricalca in parte il perimetro dell’invaso e in parte si snoda lungo i pendii e i boschi circostanti. Il percorso, di circa 14 chilometri (con un tempo stimato di circa 6 ore di cammino) è contrassegnato da un cerchio giallo pieno barrato, e permette di ammirare anche i resti di alcune Case Celtiche. L’acqua è protagonista, in Val Trebbia, anche di spettacolari cascate, con alcuni torrenti, che formano luoghi magici e unici, da conoscere e scoprire, tra le più affascinanti escursioni del piacentino. Il torrente Perino forma, nella parte centrale del suo corso forma addirittura 12 cascate, anche con altezze ragguardevoli. Il Perino, infatti, scorre incassato in una stretta gola compiendo nel raggio di 2 km una dozzina di salti formando spettacolari cascate naturali. La più grande delle cinque cascate principali raggiunge un salto massimo di 17 metri. La presenza umana nella valle, nei secoli ha portato a sfruttare i numerosi “salti” del Perino con diversi mulini. Il percorso per raggiungere le cascate è semplice e di difficoltà escursionistica. Si parte dalla Chiesa di Calenzano, frazione di Bettola (PC): di fronte alla chiesa, a fianco di un pilastrino in mattoni, si imbocca un sentiero con segnavia bianco-rosso del CAI, che porta ad incrociare una strada inghiaiata in discesa. Seguendola si arriva fino a Zini e a Calenzano Fondo (agriturismo) poi si prosegue tra le ultime case sulla sterrata (seguendo il cartello “cascate”) e dopo 5 minuti sulla destra si troverà un cartello in legno che indica il vialetto di accesso alla cascata n. 1, attrezzato con panchine, scalini e parapetti. Per ammirare la cascata, al centro di una parete concava, si scende fino al greto. Risalendo e svoltando a destra si raggiunge, dopo pochi minuti, il mulino di Riè,

recentemente ristrutturato, subito dopo il quale, si trova un nuovo cartello “cascate” che invita a proseguire sulla strada, fino all’indicazione “cascate 2 e 3”. Seguendo la strada, a destra in discesa, si raggiunge la seconda cascata del Perino, molto suggestiva, con un impetuoso getto d’acqua che ha scavato un’ampia cavità alla base. Ritornati al cartello, se si seguono i segnavia CAI biancorossi, dopo pochi passi si incontra, sempre sulla destra, un belvedere attrezzato con tavolo e panche, da cui si gode un’eccellente visuale della cascata n. 3, caratterizzata da tre distinti salti. Proseguendo il percorso del Trebbia verso valle, spostandosi nel territorio di Bobbio, poi, si trovano le Cascate Termali del Carlone. Incastonate in un luogo incontaminato nella valle del torrente Carlone vicino al piccolo borgo di San Cristoforo di Bobbio, le cascate del Carlone fanno da coronamento ad un territorio ricco di cascate e cascatelle. Ai piedi delle cascate c’è un laghetto d’acqua termale che ha proprietà termominerali ed è presente una fonte salina di acqua salsa, ricca di magnesio. Per arrivare alla cascata, da Bobbio si imbocca via del Bargo e si prosegue fino alla piccola frazione di San Cristoforo, antico borgo arroccato del X secolo, che sorge sull’ancor più antico Vidulium romano. Famoso per le sue case e tetti in pietra locale, è di grande interesse la chiesa parrocchiale e la Casa-Torre fortificata circolare. In corrispondenza di un tornante inizia il sentiero che porta alle cascate, (segnavia Cai 160) da percorrere a piedi seguendo i segnavia del sentiero.


Itinerari 2021

VAL TREBBIA

07


VAL TREBBIA - BORGHI TRAVO

TRAVO: NEOLITICO, SANT’ANTONINO E GIANA ANGUISSOLA

08

Nella splendida cornice della Val Trebbia, tra le lucenti acque del fiume, la bellezza e l’arte, il borgo e il territorio di Travo meritano di essere visitati e scoperti con la loro storia e la loro peculiarità. La storia del paese è antichissima: la zona, infatti, risulta abitata fin dal paleolitico, come testimoniato dagli scavi, iniziati nel 1995 (anche se la scoperta della presenza di siti preistorici risale agli anni ’80) in località Sant’Andrea dove sono riaffiorati i resti di un abitato riferibile ad un periodo tra il 4500 e il 3500 a.C. Interessante, nel borgo, la possibilità di conoscere meglio la storia degli antichi abitanti grazie alla “ricostruzione” dell’antico villaggio con il Parco Archeologico del villaggio neolitico, nato nel 2006, per tutelare i reperti e le scoperte in uno dei più importanti siti preistorici d’Italia. Travo, quindi, offre l’occasione unica di “rivivere” le atmosfere che si potevano trovare nell’antichissimo villaggio neolitico, con una ricostruzione fedele, anche nel rigore scientifico, basata sui tanti reperti rinvenuti nelle campagne di scavo e conservati nel Museo Civico Archeologico, presso il Castello Anguissola del paese. Seguendo la storia dell’abitato, nella zona saranno presenti popolazioni Liguri e celtiche, intorno al 400 a.C. Proprio a questa epoca si fa risalire il culto che dopo la conquista romana diventerà di Minerva Medica a cui fanno riferimento diversi cippi votivi che testimoniano la presenza di un tempio a lei dedicato, la cui ubicazione non è, però, certa. Si sospetta che possa essere stato in località Caverzago dove sono stati ritrovati alcuni resti nella canonica della locale chiesa parrocchiale (dedicata a Santo Stefano, primo martire). Con la conquista romana il luogo assume il nome di Trivia, per alcuni derivante dalla radice celtica trev che significa villa. In realtà il nome Travo deriva probabilmente dal latino “Tres Vici” ad indicare tre distinti villaggi nella zona: Santo Stefano, diventato, poi, Caverzago, San Michele, di-

Itinerari 2021

ventato, poi, Bobbiano, e Sant'Antonino, che diventerà il capoluogo. E proprio Sant’Antonino è legato indissolubilmente a Travo: il Santo patrono di Piacenza, infatti, secondo la tradizione avrebbe subìto il suo martirio, nel 303 d.C. proprio nei pressi di Travo. Nella tradizione, infatti, Antonino era un centurione romano della legione Tebea, che, trasferitosi nella zona di Piacenza, aveva seguito il culto delle locali comunità cristiane, prima di venire decapitato durante la persecuzione dei cristiani dell'imperatore Diocleziano. Il culto di Sant’Antonino fu incoraggiato (se non introdotto) a Travo da San Savino, secondo vescovo di Piacenza, anche con lo scopo di estirpare completamente i residui culti pagani, ancora molto diffusi nella zona. Dopo la caduta dell’impero d’occidente, in epoca longobarda, Travo entrò a far parte dei possedimenti dell'abbazia di San Colombano di Bobbio. Durante il basso Medioevo la famiglia Malaspina ottenne l'investitura su Travo e il diritto a costruirvi un castello, che venne raso al suolo nel 1255 dalle truppe guelfe di Oberto Pallavicino. Nel 1302 il feudo di Travo venne concesso alla famiglia Anguissola da parte dell'imperatore Alberto I. La concessione venne rinnovata a Bernardino Anguissola da parte del signore di Milano Azzone Visconti nel 1337. Il Comune di Travo nasce, invece, nel 1805 sotto Napoleone. Tra gli edifici da visitare e ammirare sono da ricordare: la Chiesa parrocchiale di Sant'Antonino Martire, costruita nel XI secolo, su una costruzione preesistente risalente al IX secolo che coniuga originali elementi romanici e aggiunte tardo cinquecentesche in stile neoclassico, e il Castello Anguissola. Dopo la distruzione del 1255 il castello fu trasformato in dimora nobiliare su iniziativa del conte Giacomo Anguissola. All’ombra di quella torre del castello in cui la scrittrice Giana Anguissola trascorreva il periodo estivo, si svolgono nel periodo estivo eventi, spettacoli e le serate letterarie a lei dedicate. Oggi, completamente restaurato, il Castello ospita anche il museo archeologico di Travo.


Itinerari 2021

BOBBIO: ALLA SCOPERTA DEL CASTELLO Nella splendida Val Trebbia, Bobbio non ha certo bisogno di presentazioni: il più importante centro della valle con l’iconico Ponte Gobbo, la Cattedrale, l’Abbazia di San Colombano e le sue opere d’arte, è uno dei borghi più famosi e visitati del piacentino. Ma nella millenaria storia di Bobbio meno conosciuto ma altrettanto affascinate, c’è anche il suggestivo Castello Malaspina-Dal Verme. Costruito all’inizio del ‘300 per volere di Corradino Malaspina, questa possente struttura fortificata, che oggi conserva il corpo principale a base rettangolare e la torre circolare, ha una lunga storia in cui è passato di mano diverse volte. Nel 1400 è di proprietà degli Anguissola di Travo, mentre andrà ai Visconti nel 1436, che investiranno Luigi Dal Verme conte di Bobbio. I Dal Verme fecero fortuna con i famosi capitani di ventura Luchino, Iacopo e Luigi, intrecciando le sorti della casata a quella dei Visconti. Il castello rimase ai Dal Verme fino al ‘500 quando Bobbio passò ai Savoia. Alla fine del 1800 sarà di proprietà dei Piccinini, per essere poi ceduto definitivamente allo Stato italiano nel 1956. Oggi si possono ammirare ancora diversi elementi architettonici che si legano alla sua storia, come i segni di un ponte levatoio sul lato ovest, e il Palazzo fortificato dei Malaspina, un tempo collegato alle mura di Bobbio (demolite nel 1858). Il mastio del castello, all’interno delle mura di cinta, a pianta quadrata, è realizzato

VAL TREBBIA - CASTELLI BOBBIO

in pietra grezza e inserti in mattoni, mentre sul lato est è presente una costruzione a pianta circolare che fa pensare ai resti di un bastione. L’interno, visitabile, parte da un atrio di ingresso dal quale si accede alla "Sala delle Marine” e ad un salone con un grande camino in pietra sormontato dalle armi della famiglia Dal Verme. Lungo la scala che conduce ai piani superiori, si può ammirare un affresco staccato, risalente al XVI secolo, raffigurante una Madonna con Bambino. Rilevanti anche la Sala del Tavolo Ottagono, il Salotto Liberty, e la suggestiva camera da letto con arredi Impero. Nel 1973 sono stati realizzati interventi di restauro con il rifacimento di tutti gli intonaci, dei pavimenti, della copertura. Il Castello è visitabile sabato e domenica dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle ore 15:00 alle 18:00 (per info e prenotazioni Tel. 349 8088159 oppure 0523 962815).

09


Itinerari 2021

Grazzano Visconti • Monte Aserei • Bettola


Itinerari 2021

VAL NURE E VAL CHERO - CASTELLI GRAZZANO VISCONTI

GRAZZANO VISCONTI: LA BELLEZZA DEL CASTELLO E DEL SUO SPLENDIDO PARCO Grazzano Visconti è un borgo unico nel suo genere: con la sua atmosfera medievale, gli edifici tipici, i negozi e i tanti eventi che si susseguono durante l’anno è una delle mete più gettonate del piacentino, tra storia e bellezza. La concezione del borgo, voluto com’è oggi dal Duca Giuseppe Visconti di Modrone all’inizio del ‘900, integra i vantaggi dell’epoca moderna a quelli del Medioevo, che il Duca considerava uno dei momenti migliori della storia. Con la protezione del signore del borgo, infatti, nel medioevo, gli abitanti potevano dedicarsi tranquillamente alle attività della terra e dell’artigianato, vera espressione della natura e della creatività umane. Il sogno del Duca Giuseppe, comune a molti altri intellettuali dell’epoca, soprattutto in paesi come l’Inghilterra era quello di realizzare un vero e proprio borgo medioevale “moderno” in cui, pur con i vantaggi della contemporaneità si potesse respirare un’atmosfera medievale. Questi concetti si concentravano anche in Arts and Crafts (“arti e mestieri”), un movimento artistico che considerava l’artigianato come espressione del lavoro e della creatività dell’uomo in contrapposizione alla produzione industriale massificata. Il borgo, disegnato dal Duca Giuseppe con l’aiuto dell’architetto Campanini, si sviluppa a ferro di cavallo intorno al castello. E proprio il castello è la parte più antica del borgo: costruito nel 1395 su concessione del Signore di Milano, Gian Galeazzo Visconti, come dono per la sorella Beatrice andata in sposa a un nobile di Piacenza, Giovanni Anguissola, il castello tornerà nelle proprietà dei Visconti (di Modrone) solo nel 1870 legandosi alla figura del Duca Giuseppe. Quando il Duce ne viene in possesso alla morte del padre, molte parti del castello sono in rovina. Rimanendone comunque affascinato ne farà il cuore del suo progetto di borgo medievale, avviandone il restauro e la trasformazione. Viene consolida e sopraeleva la struttura, sono disegnate le merlature e si trasforma in quadrangolare la torre d’angolo a nord-est, originariamente cilindrica. Il Duca ridisegna anche la distribuzione delle stanze e rinnova gli arredi, influenzando così la storia del borgo, con le generazioni successive, a partire dai figli del Duca, fra cui Anna, Guido e Luchino, il grande regista maestro del Neorealismo. Nel Castello di Grazzano, inoltre, non manca un fantasma: Aloisa moglie di un capitano di ventura morta di dolore per l’abbandono del marito. Leggenda vuole che lei stessa abbia raccontato la propria storia al Duca Giuseppe guidando la sua mano per farsi fare un ritratto su cui modellare le statue che ancora oggi si trovano a Grazzano.

A circondare il castello è, poi, lo splendido Parco: un luogo eclettico, dove ispirazioni diverse convivono tra le linee dei viali e dei giardini all’italiana e le atmosfere romantiche dei boschi, con vialetti sinuosi, fontane e statue di marmo, che vivono in sintonia con rampicanti come edere, muschi e rose. Nel parco, esteso per 120.000 metri quadri, vivono piante ed essenze autoctone, come farnie, olmi, pioppi neri, noccioli, aceri campestri, ciliegi, carpini e frassini ma anche esemplari esotici come cedri, cipressi d’America e diverse distese di bambù. La scelta delle piante, però, non è stata casuale, ma rispondeva ad una precisa volontà “architettonica” del Duca per rendere il giardino attraente per tutto l’anno, tra piante decidue e sempreverdi. Tra i fiori, invece, dominano le rose. Di grande interesse nel parco alcuni esemplari ultrasecolari, come un platano di oltre 150 anni, la pianta più vecchia del parco, un tiglio di oltre 80 anni e uno splendido gruppo di cedri del Libano. Nel parco particolarmente suggestivi, dietro il castello, il grande viale del Belvedere, la sosta di Bacco, il labirinto e la casetta che il Duca Giuseppe fece costruire per i giochi delle due figlie più piccole, Uberta e Ida Pace detta Nane. (Informazioni info@grazzanovisconti.com).

11


VAL NURE E VAL CHERO MONTE ASEREI

SULLE VETTE DEL MONTE ASEREI

12

A cavallo tra Val Nure e Val Trebbia spicca con tutta la sua imponenza il Monte Aserei: da un’altitudine di 1432 metri sul livello del mare, raggiungendo la cima del monte è possibile godere di un panorama mozzafiato che permette di spaziare tra le due splendide valli piacentine. Pur non avendo un’altezza eccezionale il monte, facilmente raggiungibile, è una delle mete più imponenti della valle con le sue maestose e “larghe” pendici che ne fanno un vero e proprio simbolo della zona. Il toponimo “Aserei” deriva, probabilmente, dall’antica presenza di boschi di aceri: l'iniziale toponimo Aseretum, si sarebbe poi evoluto in Aserei. La zona della monte, grazie alla sostanziale assenza di ostacoli e fitta vegetazione, in epoca medievale, fu un importante luogo di passaggio per i pellegrini diretti verso la Val Nure e Bardi, seguendo la Via degli Abati (che metteva in comunicazione Bobbio con la città di Pavia). Ma il monte Aserei è stato, nei secoli anche il luogo di passaggio della via del Sale, che collegava la Liguria con la pianura Padana scambiando, oltre al sale, anche olio e spezie liguri

Itinerari 2021 con i cereali della pianura. All'inizio del XX secolo la cima del monte, coperta soltanto di prati, fu oggetto di un rimboschimento artificiale di conifere con funzione “antivento”. Negli anni '50 l'Aserei fu anche il teatro di uno dei primi tentativi di lotta biologica alla processionaria del pino, che al tempo infestava la pineta sulla vetta: vennero introdotti nella zona esemplari di formica rossa proveniente dalla zona alpina. L'esperimento è evidente per la presenza di formicai nelle zone esposte al sole nei pressi della vetta. L’itinerario perfetto per godere al meglio della bellezza del Monte Aserei parte dalla località di Mareto, frazione nel Comune di Farini. Il borgo, facilmente raggiungibile in auto dalla città seguendo la SP654 fino a Farini, abbandonando qui la strada principale verso la frazione, dispone, appena dopo l’abitato di un parcheggio al limite della strada asfaltata. Lasciando qui l’auto si può percorrere così il sentiero CAI 027, in direzione ovest, arrivando, dopo circa 40 minuti di cammino alla località Fontanone (già ad un’altezza di 1179 metri sul livello del mare). Da qui si risale verso il monte su un pendio a prato, fino a raggiungere una strada sterrata che sarà da percorrere per circa 20 minuti: dopo aver incrociato il segnavia 001, superando un ponticello su un canale, si lascia la carrareccia per salire a sinistra un fianco erboso. Il sentiero è segnato sugli alberi (segni bianco-rossi sui tronchi). Si dovrà quindi mantenere il lato destro dell’avvallamento verso ovest, inoltrandosi, poi in un boschetto fino ad arrivare a Cima Liscaro (a quota 1306 m). A questo punto si dovrà seguire, verso sud il sentiero 151 e, attraversati gli ultimi pascoli, si arriverà alla zona di rimboschimento di conifere che caratterizza la sommità del Monte Aserei (a 1432 m). Per il rientro, che riporterà a Mareto, si potrà seguire la recinzione sul crinale, verso sud-est, fino ad incontrare, a quota 1308 m il sentiero 001. Si scende, quindi, fra prati e boschetti di castagni e noccioli fino al Fontanone, in circa 45 minuti, ripercorrendo poi il tratto di sentiero 027 per circa 30 minuti fino a raggiungere nuovamente Mareto.


Itinerari 2021

VAL NURE E VAL CHERO

13


VAL NURE E VAL CHERO - SANTUARI BETTOLA

Itinerari 2021

BETTOLA: ALLA SCOPERTA DEL SANTUARIO DELLA BEATA VERGINE DELLA QUERCIA

14

Per chi arriva a Bettola è impossibile non notare l’imponente Chiesa dedicata alla Beata Vergine della Quercia. L’edificio religioso, inconfondibile con le sue particolari decorazioni “zebrate”, progettato da Guglielmo Della Cella in uno stile romanico-lombardo con la facciata così particolare con sassi bianchi e neri, fu realizzato con la partecipazione di tutto il popolo del borgo, sia per i lavori manuali, sia per la raccolta delle offerte necessarie all'acquisto dei materiali. Le cronache dell’epoca raccontano di come il signor Perani Giovanni, guardiano delle carceri, suonasse la sveglia alle quattro del mattino per risuonarla alle cinque, l'orario d'inizio dei lavori gratuiti. Uomini La Chiesa fu terminata nel 1884 per celebrare l’apparizione mariana del 1496. La chiesa fu poi inaugurata l’anno successivo dal Beato Scalabrini. Nel 1496, infatti, la Madonna apparve a una pastorella presso una quercia sul Colle dei Frati vicino a Bettola. La notizia fece nascere un importante culto popolare e diede notevole impulso allo sviluppo di tutta la Val Nure. La volontà espressa dalla Madonna alla pastorella, era che sul luogo dell'apparizione gli abitanti innalzassero una chiesa e successivamente un convento

francescano. La chiesa e il convento furono costruiti ma, soppressi in epoca napoleonica, rovinarono rapidamente (il convento, per un breve periodo, fu addirittura adibito a carcere). Bisognerà attendere il 1954 perché sia costruita una nuova cappella sul luogo dell'apparizione, accanto a ciò che resta del convento. Il culto, però, rinverdisce e, oggi, la quercia e la statua mariana oggetto di culto sono conservate nel “nuovo” Santuario della Madonna della Quercia nella piazza principale di Bettola. Nel 1962 Giovanni XXIII con il Breve Pontificio "amicum sidus" (stella amica) dichiarò la Beata Vergine della quercia Patrona della Val Nure. All’interno del santuario, sono notevoli gli affreschi e le vetrate realizzate nel secolo scorso dal pittore Luciano Ricchetti, oltre alle sculture di Paolo Perotti (1970) e Giorgio Groppi (1987). Svetta infine, inconfondibile, elegante ed “agile” nonostante i suoi 54 metri, lo splendido campanile “zebrato”.


Itinerari 2021

Chiaravalle della Colomba • Castell’Arquato • Veleia e Monte Moria


VAL D’ARDA - SANTUARI CHIARAVALLE DELLA COLOMBA

CHIARAVALLE DELLA COLOMBA: STORIA E FEDE DA RISCOPRIRE

16

Tra i tanti luoghi dove poter respirare la storia nel nostro territorio, l’Abbazia di Chiaravalle della Colomba (Alseno) occupa un posto d’eccezione. La fondazione della splendida abbazia, immersa nella tranquillità della pianura piacentina, si deve alle attività di San Bernardo. La fondazione ufficiale dell’Abbazia si fa risalire all’11 aprile 1136, con un documento dove Arduino, vescovo di Piacenza, concede al monastero i primi beni terrieri. L’appellativo “della Colomba”, che secondo la leggenda sarebbe stato conferito per una bianca colomba che avrebbe delineato con pagliuzze, dinanzi ai monaci, il perimetro dell’erigendo complesso religioso, è, invece, probabilmente legato all’Annunciazione (la Basilica e il Monastero sono infatti dedicati a Santa Maria della Colomba) che ben si armonizza con la spiritualità cistercense. San Bernardo, fondatore dell’abbazia, infatti, come aveva accolto le suppliche dei milanesi, il 22 luglio 1135, per istituire l’abbazia di Santa Maria di Roveniano (oggi Chiaravalle Milanese), pochi mesi dopo accolse anche quelle del vescovo di Piacenza, Arduino, insediando alcuni confratelli, con a capo l'abate Giovanni, proprio a Chiaravalle della Colomba. La storia dell’abbazia piacentina vede un operoso numero di monaci che nei secoli bonificano, coltivano e allevano animali, senza dimenticare la loro spiritualità. La storia dell’abbazia, però, non è stata sempre di tranquillità: nel 1248, infatti, Federico II di Svevia, sconfitto a Parma da Gilberto IV da Correggio, porta il suo esercito a Chiaravalle e dopo aver ucciso diversi monaci, saccheggia e incendia il monastero. Nel 1444 l’Abbazia, benemerita per le attività religiose, scientifiche, letterarie e agronomiche, fu concessa in commenda, ovvero fu assegnata, formalmente, ad illustri personaggi che vivevano lontani dal monastero (incamerandone le rendite). Nei secoli, però, non sempre gli abati “commendatari”, trascurarono l’Abbazia, che si ampliò, anche tra il XVII ed il XVIII secolo. Nel 1769 il Duca di

Itinerari 2021

Parma emanò un decreto di soppressione dell’Abbazia, che costrinse i monaci ad abbandonarla (trovando rifugio nell’Abbazia di San Martino de' Bocci). Grazie al pagamento di un “riscatto”, nel 1777, però, l’Abbazia fu riaperta, sebbene pochi anni dopo, con l’arrivo di Napoleone, nel 1805 e nel 1810 ne vennero confiscati i beni e finì per essere soppressa (rimasero a Chiaravalle due monaci, uno come parroco e uno come insegnante). L’archivio, la biblioteca e gli arredi vennero dispersi mentre i mille ettari di terreno dell’Abbazia e i fabbricati divennero proprietà degli Ospedali Civili di Piacenza. Fino al 1937 la parrocchia e i locali dell’Abbazia furono curati da un abate-parroco del clero secolare. Mons. Guglielmo Bertuzzi, agli inizi del XX secolo, abate parroco di Chiaravalle, iniziò, però, a recuperare la storia e i locali dell'abbazia, convincendo la Sovrintendenza a realizzare diverse campagne di restauro. Riuscì, inoltre, proprio nel 1937, anche a far tornare i monaci cistercensi attraverso un accordo tra il Vescovo di Piacenza e la Congregazione cistercense di Casamari. Dal 1976 il complesso architettonico è diventato proprietà demaniale e le Soprintendenze hanno continuato il restauro, fino a riportare l’Abbazia ai fasti originali che si possono ammirare ancora oggi. Uno dei momenti migliori per visitare l’Abbazia è il periodo di maggio-giugno, quando, in occasione della festività del Corpus Domini, viene allestita la splendida “Infiorata”, un lungo tappeto fiorito predisposto dai monaci con l’aiuto dei fedeli del luogo. L’infiorata rinnova così una tradizione millenaria: Papa Urbano IV introdusse nella Chiesa la festa del “Corpus Domini”, che in seguito venne solennizzata con la tradizionale processione, preceduta dallo spargimento di petali di fiori. A Chiaravalle della Colomba il tappeto fiorito si protrae per tutta la navata centrale della basilica e restituisce uno stupendo colpo d'occhio ai visitatori. Il tappeto è composto con fiori, foglie e quadri disegnati da un artista locale aiutata dai fedeli. Ogni anno i quadri del tappeto si ispirano ad un diverso tema religioso.



VAL D’ARDA - SANTUARI CASTELL’ARQUATO

CASTELL’ARQUATO, BELLEZZA SENZA TEMPO

18

Uno dei luoghi più magici della provincia di Piacenza è il borgo medievale di Castell’Arquato. Arroccato su una collina che domina la vallata, Castell’Arquato, è abitato fin dal Paleolitico. Nella prima età del Ferro il territorio di Castell’Arquato viene conquistato da tribù gallo-celtiche, poi dai romani che costruiscono un primo “castrum” proprio per controllare le popolazioni liguri. Durante l’impero il “Castrum” si sviluppa come piccolo capoluogo rurale, grazie anche alla posizione dominante e favorevole. La leggenda vuole che il nome Castell'Arquato derivi dal nome del cavaliere romano Caio Torquato, a cui sarebbe attribuita la fondazione del borgo anche se, probabilmente, il nome riprende più semplicemente la forma quadrata del primo insediamento militare. Il primo documento in cui viene citato Castell’Arquato è, però, un atto di vendita del 13 marzo 760, in cui si può leggere la dicitura in finibus castri Arquatense. Negli ultimi decenni prima dell’anno 1000 il borgo è amministrato dai Vescovi di Piacenza. Grimerio dal 1204 al 1207 lo sceglie come dimora in seguito alle lotte sorte con il comune di Piacenza. Nel 1220 il vescovo Vicedomino devolve alla comunità locale tutti i beni di sua proprietà, perciò, a partire da quell’anno Castell'Arquato viene retto per tre anni da consoli, in seguito sostituiti dalla figura del podestà nominato dal comune di Piacenza. Nel 1256 Castell’Arquato subisce l'assalto del nobile ghibellino Oberto II Pallavicino, che però non riesce a portare a compimento l’assedio. Nel 1316, invece, Galeazzo I Visconti riuscirà, supportato da Corrado Malaspina, dopo un anno di assedio, a conquistare Castell’Arquato. Successivamente il borgo sarà fortificato e dal 1342 incomincia la costruzione della rocca. Il borgo negli anni sarà poi conquistato da Francesco e Giovanni Scotti, poi saranno ancora i Visconti a governare (nel 1416 il borgo

Itinerari 2021

si chiamerà addirittura Castel Visconti) poi nel 1499 Castell'Arquato passa sotto dominio francese e poi sotto lo Stato Pontificio. Nel 1541 papa Paolo III Farnese concede l'indipendenza al borgo dal comune di Piacenza, mentre Ottavio Farnese lo eleverà a Marchesato. Dal 1707 passa sotto il Ducato di Parma e Piacenza, fino all’Unità d’Italia. Ricco di storia e palazzi, che fanno sentire al visitatore un’atmosfera medievale, da non perdere è la Rocca Viscontea. Costruita su fondazioni precedenti tra il 1342 e il 1349 per volontà di Luchino Visconti, la Rocca era adibita a sede della guarnigione militare ed è dominata dal mastio, alto 42 metri. A differenza di altri castelli, la rocca mantenne, negli anni, una funzione militare, senza conversioni a residenza nobiliare. All'interno del mastio è ospitato il Museo di vita medievale, che permette anche di ammirare video che ricreano gli interni della rocca durante il medioevo, una stanza sui rapporti e comunicazioni della rocca con i castelli limitrofi, approfondimenti su torri e feritoie e una sezione dedicata agli assedi, in omaggio alla funzione difensiva avuta dalla rocca a partire dalla sua costruzione. Castell’Arquato è famoso anche per “Ladyhawke”, film girato in parte proprio nel borgo piacentino. Non si possono non citare, poi, i resti fossili ritrovati esposti all’interno del Museo Geologico di Castell’Arquato nei locali dell'ex ospedale Santo Spirito. Imperdibili, in particolare, i resti delle balene, dei delfini e del granchio fossile provenienti dalla riserva geologica del piacenziano. La Collegiata del borgo, poi, ospita un museo, proprio a fianco della chiesa che permetterà di scoprire le testimonianze più importanti del medioevo religioso della Val d’Arda. Tra i personaggi famosi di Castell’Arquato non si può non citare Luigi Illica, librettista arquatese per Puccini e Mascagni: il Museo a lui dedicato, posto di fianco alla casa in cui nacque, presenta quattro sezioni in cui si raccontano la sua vita, le sue opere, testimonianze come lettere e fotografie e ospita materiali come spartiti e incisioni.


Itinerari 2021

VAL D’ARDA - SENTIERI VELEIA E MONTE MORIA

SENTIERI IN VAL D’ARDA: L’ANELLO DI VELEIA E DEL PARCO DI MONTE MORIA Il territorio di Piacenza è particolarmente favorevole per i viaggi nella natura e una gita in riva al lago può essere rigenerante, soprattutto se in zone ancora intatte nel loro ambiente. Il nostro viaggio per i laghi piacentini non può che partire dal Lago Moo, il piccolo bacino, di origine glaciale, situato su un altopiano nel Comune di Ferriere. All’altezza di 1100 metri sul livello del mare, il lago Moo è di poche decine di metri quadrati di superficie, ma il casto altopiano circostante lo rendono una meta perfetta per una escursione in tranquillità. Il Lago Moo è raggiungibile seguendo la ex strada statale 654 della Val Nure, proseguendo dall'abitato di Ferriere verso la frazione di Canadello, dove inizia un ampio sentiero, lungo circa 4 km e non percorribile con mezzi a motore. Le pendenze e la difficoltà modesta ne fanno un ottimo itinerario escursionistico per famiglie. Normalmente il mese di luglio è caratterizzato in questa zona da Festinquota, organizzata dalla Pro Loco di Ferriere. Si tratta di una bellissima occasione per stare a contatto con la natura, in un raduno campestre in tenda, per vivere un’esperienza unica nel suo genere. Sopra al lago Moo, seguendo un sentiero numerato (029) si raggiunge il Lago Bino. Il lago è raggiungibile anche da un altro sentiero, numerato 033, che parte dal paese di Cassimoreno passando per la cascata dell'Aquila, frazione di Ferriere, raggiungibile deviando dalla strada provinciale 654R all'altezza di Bosconure. Anch’esso di origine glaciale il lago Bino è formato in realtà da due laghi (il termine “bino”, infatti, deriverebbe dal latino “binus” ovvero doppio). Il Lago Bino maggiore ha avuto origine da un ghiacciaio che scendeva dal Monte Ragola, che formò una conca allungata: al ritiro del ghiacciaio la conca si riempì d’acqua formando il lago. Una “nervatura” di roccia affiorò nel lago dividendo il settore a sud in due rami. Dopo una

frana il lago venne poi separato, formando un piccolo specchio d’acqua, il lago Bino minore. Il lago Bino Maggiore raggiunge un'estensione di circa 12 000 metri quadri e la sua profondità massima è di circa 3,5 metri. Il torrente immissario proviene dalla sovrastante torbiera del Pramollo mentre non esiste un vero e proprio emissario, con l’acqua che filtra nel terreno e si raccoglie più in basso nel Rio del lago Bino, affluente del torrente Lardana, a sua volta affluente del Nure. Parte della superficie lacustre è ricoperta dalla ninfea gialla. Il lago Bino minore, invece, si estende per circa 400 metri quadri, con una profondità massima di 2,8 metri. Il suo livello è molto variabile a seconda delle stagioni, visto che il suo immissario è un ruscello stagionale.

19


VAL D’ONGINA

Monticelli d’Ongina • Castelvetro

Itinerari 2021


Itinerari 2021

VAL D’ONGINA MONTICELLI - MUSEO DEL PO

NELLA ROCCA PALLAVICINO-CASALI PER CELEBRARE IL GRANDE FIUME CON IL MUSEO DEL PO Monticelli d’Ongina è uno dei luoghi più conosciuti della “Bassa” piacentina: il suo legame con il Fiume Po a meno di un chilometro dal capoluogo, lambendo le frazioni di San Nazzaro e Olza permette a chi visita questi luoghi di immergersi in un mondo magico, quello del grande fiume, tra sentieri naturali, tracciati nel tempo dall’azione delle acque, con il grande alveo che si sposta nel tempo, godendo di profumi, vegetazioni, specie animali, fiori e atmosfere uniche. Di particolare pregio naturalistico è anche il territorio di Isola Serafini, un ''Sito di Interesse Comunitario (SIC)'' per la sua importanza come punto di sosta e alimentazione per i migratori e per le numerose tipologie di vegetazione. Il legame con il grande Fiume è celebrato nel modo migliore, nella splendida e iconica Rocca Pallavicino-Casali di Monticelli, un complesso fortificato, tra i più imponenti in queste zone di pianura, datato 1298, che nella sua maestosità non passa inosservata nei viaggi tra Piacenza e Cremona. Proprio al suo interno, infatti, hanno sede l’Acquario e il Museo Etnografico del Po. Arte, storia, tradizioni, cultura e testimonianze si fondono in questo territorio così speciale, da conoscere e scoprire. L’Acquario del Po occupa una grossa parte delle cantine della Rocca, con un imponente settore di raccolta e ricerca, dove sono presenti una ventina di vasche per la conservazione e la presentazione al pubblico della fauna ittica del fiume. Protagoniste sono le specie di pesci presenti nel tratto medio del Po, studiate anche per una riclassificazione e per garantire la riproduzione in cattività per quelle in via d’estinzione. Sempre negli ambienti delle cantine della Rocca è presente anche il Museo Etnografico del Fiume Po che raccoglie tra i suoi reperti, tutto ciò che lega l’attività umana al grande fiume, dai tempi antichi ad oggi. Pregevole e importantissima, ad esempio, una piroga risalente a 4000 anni fa, ma

anche tutti gli strumenti di lavoro che hanno accompagnato l’uomo nel suo rapporto di vita e attività sul grande fiume. Nel museo si trovano attrezzi per la pesca, per la raccolta dei grossi (e pericolosi) tronchi portati dalla corrente, ma anche per la cavatura della ghiaia e della sabbia, sapientemente gestite per regolare nei secoli l’alveo e le piene regolari. Non mancano poi esemplari di barche di vario tipo ed uso e il loro corredo come lanterne, cordame, ancore, ecc. Il Museo conserva, inoltre, anche tantissimi reperti che il grande fiume ha restituito nei secoli che attestano la presenza umana da tempi immemorabili: sono riaffiorate ossa di mammut, corna di bisonte, di cervo, di alce, che risalgono a 15-20 mila anni fa (la valle padana in quell’epoca era evidentemente una foresta) ma sono presenti anche reperti di epoca romana, anfore, cocci di vasellame; e poi ruderi più recenti come un pozzo artesiano recuperato in Po e ricostruito nel Museo, risalente al 1700 quando una vasta area costiera è stata travolta e distrutta da una piena del fiume (informazioni: http://www.museodelpo.it/wordpress/).

21


VAL D’ONGINA CASTELVETRO

CASTELVETRO TERRA DI CONFINE SUL GRANDE FIUME

22

Al confine con la provincia di Cremona, proprio sul fiume Po, sorge Castelvetro Piacentino. A cavallo tra due province, Piacenza e Cremona e due Regioni, Emilia-Romagna e Lombardia, ha un fascino speciale per essere terra di confine e per le atmosfere uniche legate alla vita del grande fiume. Il suo nome è probabilmente un’italianizzazione del latino Castrum vetus ovvero Castel “vecchio”, che nei secoli si è deformato in Castelvetus fino a Castelvetro. La sua origine è comunque molto antica e risale all’epoca romana, come fortezza difensiva per Cremona, fatta erigere dal pretore della città Marco Bruto. L’esistenza della fortezza è verificabile da un documento del 1221 dell’archivio comunale di Cremona, che parla della persistenza delle rovine, con pochi resti anche delle mura che cingevano anticamente la fortezza. Il primo documento in assoluto che accenni all’esistenza del borgo, però, è del 1055, riguardante l'investitura, a favore dei canonici della cattedrale di Cremona, da parte dell'imperatore carolingio Enrico, di terreni posti in varie località,

Itinerari 2021

fra le quali, appunto, Castelvetro. Il borgo, storicamente, seguì le sorti di Cremona con i governi episcopale e comunale: incorporato allo Stato Pallavicino, verrà poi “assorbito” dal Ducato di Milano, per passare, infine, sotto i Farnese, che nel 1698 lo concederanno in investitura al marchese Federico Coppalati. La famiglia Coppalati manterrà il possesso di Castelvetro fino agli inizi dell’Ottocento, quando, estintasi la famiglia, tornerà nel Ducato di Parma e Piacenza fino all’Unità d’Italia. Chi visita oggi Castelvetro non può non sentire l’importanza che nei secoli il Po ha avuto sulla vita del borgo, come testimoniato già dall’antichità: proprio in questo tratto di fiume, infatti, venne ritrovata una coppa romana, il “gutturnium”, nei pressi della frazione Croce Santo Spirito, nel 1878. Il gutturnium veniva usato al termine della cena: riempito di vino, veniva passato di mano in mano tra i commensali per bervi a turno come simbolo di fraternità e amicizia. Il famoso vino piacentino Gutturnio deve il suo nome proprio a questa antica coppa romana (il nome venne proposto per la prima volta nel 1938 dall'enologo Mario Prati; il Gutturnio è stato il settimo vino italiano ad ottenere la Denominazione di Origine Controllata). Meritano una visita anche la Chiesa di S. Giovanni Battista, riedificata nel '700 e il Palazzo Comunale del 1912 progettato da A. Meazza con caratteristiche neogotiche. Nel territorio di Castelvetro Piacentino sono da visitare le frazione di Croce Santo Spirito con la sua chiesa settecentesca, San Giuliano, la cui pieve è citata già nel 916 e, ad est di quest’ultima frazione, l’area naturalistica dell’antica foce del torrente Arda.


Itinerari 2021

VAL TIDONE

Santa Maria del Monte • Villa Caramello


VAL TIDONE - SANTUARI SANTA MARIA DEL MONTE

Itinerari 2021

di pellegrini. Il santuario come lo vediamo oggi è del XVI secolo mentre solo in anni molto più recenti è stato aggiunto il campanile. All’interno della chiesa di particolare interesse la statua lignea di Paolo Perotti, copia in rievocazione di quella più antica andata perduta. La chiesetta è raggiungibile da Trevozzo, Genepreto e Tassara su strada asfaltata e con un ultimo tratto di sentiero: è il luogo ideale per una piacevole escursione estiva, perfetta in una giornata limpida e non troppo calda, per scoprire o riscoprire un luogo pieno di storia e bellezza con una vista mozzafiato. SANTA MARIA DEL MONTE: PANORAMA INFINITO

24

Tra i tanti luoghi interessanti e in mezzo alla natura da vivere in Val Tidone merita un posto d’onore il piccolo santuario della Beata Vergine in Santa Maria del Monte nel territorio di Nibbiano nel comune di Alta Valtidone. Dal piccolo santuario, posto sulla sommità di un’altura a 625 m sul livello del mare, è possibile in giornate con cielo terso dominare davvero tutta la pianura, spingendo lo sguardo davvero oltre l’orizzonte, addirittura fino al Monte Rosa e al Monviso. Originaria dell’VIII secolo la piccola chiesetta era alle dipendenze del Monastero di Bobbio. Caduta in rovina, venne ricostruita nel 1152 diventando meta


Itinerari 2021

VAL TIDONE

25


VAL TIDONE VILLA CARAMELLO

Itinerari 2021

VILLA CARAMELLO: UN GIOIELLO A POCHI PASSI DALLE STRADE PRINCIPALI

26

Nella pianura della Val Tidone c’è un gioiello da scoprire e conoscere, a pochi passi dalle vie principali percorse ogni giorno dal caotico traffico moderno. Non lontano da Castel San Giovanni, infatti, sorge, seguendo una strada rettilinea sulla destra dirigendosi verso Piacenza, all’altezza della frazione di Fontana Pradosa, Villa Caramello. La storia della Villa e dei suoi proprietari parte da lontano: i Paveri-Fontana, proprietari della Villa almeno dal 1400 hanno fatto parte del consorzio dei da Fontana (insieme agli Arcelli Fontana e Malvicini Fontana) che fu investito dei terreni di Fontana Pradosa dall’imperatore Enrico II nel 1004. Villa Caramello nasce come una “rocca”, come ben testimoniato dalla sua pianta, dalle mura a scarpa e dall’altezza delle finestre del piano terra. Il suo aspetto attuale di “villa” si deve ad interventi di restauro ed abbellimento voluti dal marchese Gaetano Paveri Fontana agli inizi del 1700. La rocca, infatti, persa ormai la sua funzione difensiva, era ormai caduta in rovina, con antichi edifici in disfacimento. Nel dettaglio i primi interventi di restauro risalgono al 1712 con gli architetti Ignazio Cerri e Marc’Aurelio Dosi. Il progetto di ammodernamento e abbellimento, tuttavia, partirà in grande stile solo nel 1739 con il grande Ferdinando Galli Bibiena (a Piacenza da rimarcare la sua decorazione della Chiesa di San Cristoforo, oggi Piccolo Museo della Poesia, e i suoi lavori a Palazzo Costa). In quegli anni vengono inserite dodici colonne della loggia e una splendida balaustra per lo scalone. Oggi la Villa si raggiunge con un suggestivo viale alberato, al termine del quale si viene accolti da una grande peschiera, arricchita da statue e vasi in pietra. La facciata è costellata da porte e finestre del tipico repertorio di Galli Bibiena, ed ha un coronamento “alla romana” per nascondere gli spioventi del tetto. Originariamente proprio in questo “coronamento”, all’epoca curvo, erano presenti gli stemmi del committente e della moglie, la marchesa Giustina del Carretto di Millesimo (gli stemmi restano tuttora tra gli artigli dei leoni presenti sui pilastri all’inizio ed alla fine del viale e sono dipinti nell’andito al piano terra della Villa). All’interno della villa è presente un cortile qua-

drato, mentre nell’ala posteriore spicca il nucleo centrale, per la presenza al piano nobile del salone da ballo che si estende in altezza su due piani, con un doppio ordine di finestre. La parte più innovativa è senz’altro la grande loggia a doppia navata con colonne e pilastri, che reggono archi dando effetti ottici unici, fino all’ingegnoso scalone, scenografica conclusione della loggia. Ben nove brevi rampe portano ad un ballatoio sorprendentemente ad emiciclo. Le pareti e la volta della galleria al piano nobile, inoltre, sono decorate con prospettive architettoniche attribuite a Francesco Natali, quadraturista cremonese, mentre al piano terra la galleria da accesso alla cappella. Villa Caramello, infine, è circondata da un giardino di impianto settecentesco, parzialmente trasformato nel XIX secolo secondo il gusto paesaggistico. Non mancano poi una corte rustica con ormai dismesse abitazioni agricole, stalle e fienili (per informazioni e visite su prenotazione: www.villacaramello.com).


Itinerari 2021

ITINERARI A PIACENZA

27

Galleria Ricci Oddi • Monumenti • Madonna Sistina • l’Epigrafe misteriosa


ITINERARI A PIACENZA GALLERIA RICCI ODDI

GALLERIA D’ARTE RICCI ODDI: KLIMT E NON SOLO

28

Con la riapertura dopo i restauri della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi è finalmente accessibile al grande pubblico, il Ritratto di Signora di Gustav Klimt, dopo 24 anni dal furto. Il “Ritratto di Signora” è un quadro dipinto da Gustav Klimt, tra il 1916 e il 1917, che misura 60 cm per 25 e acquistato dalla Galleria Ricci Oddi di Piacenza nel 1925. Nel 1996, dopo un’analisi ai raggi X, si scopre che il “Ritratto” altro non era che una versione ridipinta di un altro lavoro (perduto) di Klimt, ovvero il “Ritratto di una giovane donna”. In questo dipinto, oggi “nascosto” sotto la superficie, la ragazza indossa cappello e sciarpa. Rispetto alla sua identità, invece, si pensa che si tratti di un'amante del pittore che, morta improvvisamente, Klimt decise di ritrarre in un dipinto. Il “Ritratto di Signora” è stato dipinto nell’ultimo periodo di vita di Gustav Klimt, morto nel 1918 a seguito di un ictus che lo condusse alla morte di ritorno da un viaggio in Romania. L’opera più famosa del pittore austriaco è, probabilmente, “Il Bacio”, dipinto tra il 1907 e 1908, nel suo cosiddetto periodo “aureo”, derivato, forse, dall’incanto dopo un viaggio a Ravenna, dove ammirò i famosi mosaici. Nel “periodo maturo” della sua carriera, quello del “Ritratto di Signora” invece, il suo stile si avvicina ad altri stili, come quello di Claude Monet, minimizzando, invece, oro e linee. L’annuncio dell’autenticità del “Ritratto di Signora” ritrovato alla Ricci Oddi, ha provocato un’ondata di entusiasmo, in grado di guarire l’onta del furto del 1997. Il quadro sarà sottoposto ad ulteriori indagini, per verificare eventuali impronte o segni, in grado di far luce sull’identità del ladro: negli anni si sono susseguite le ipotesi più fantasiose, dai riti satanici al coinvolgimento di Bettino Craxi. La verità, forse, non la conosceremo mai, e non sarà facile nemmeno capire come mai il quadro, dopo ben 23 anni,

Itinerari 2021

si trovava in un anfratto del muro della Galleria: di certo, viste le sue buone condizioni, non è rimasto in quella “sede” per tutti questi anni. La meta finale, però, del “Ritratto di Signora” sarà il ritorno alla Galleria Ricci Oddi, ridando a Piacenza, uno dei suoi tesori più prestigiosi. La Galleria Ricci Oddi, però, non è solo il Klimt. La sua storia parte da lontano, dalla vicenda di Giuseppe Ricci Oddi collezionista che inizia a costituirla per gusto personale (acquisterà i primi due quadri, un Filippini e un Previati, nel 1898). Solo dopo anni Ricci Oddi ritiene doveroso creare una struttura pubblica nella quale collocare le opere, nell’ottica di una crescita continua della raccolta. La storia della collezione è legata indissolubilmente a quella dell’edificio, costruito per volontà di Giuseppe Ricci Oddi con il desiderio di trovare un’adeguata collocazione alle opere d’arte, con un’architettura d’eccezione, appositamente pensata, progettata e realizzata. L’inaugurazione della Galleria avviene nell’ottobre del 1931. Continuarono negli anni, anche dopo la morte di Ricci Oddi, che lasciò quasi tutto il denaro liquido, le azioni e persino i gioielli di famiglia alla Galleria, gli acquisti e le donazioni che ampliarono la collezione. Tra le opere più importanti conservate nella Galleria sono da ricordare “La colazione del mattino” di Amedeo Bocchi, le “Pecore Tosate” di Francesco Filippini, il Vaso di fiori e Piazza dei cavalli a Piacenza di Filippo de Pisis. La Galleria Ricci Oddi è aperta Martedì, Mercoledì, Giovedì dalle 9.30 alle 13.30; Venerdì, Sabato e Domenica dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 15.00 alle ore 18.00. Il Sabato e la Domenica le visite saranno possibili solo su prenotazione, scrivendo una mail all’indirizzo: info@riccioddi.it


Itinerari 2021

ITINERARI A PIACENZA MONUMENTI

ARTE E STORIA: VIAGGIO TRA I MONUMENTI DI PIACENZA Ogni città ha i propri simboli, dalla Tour Eiffel per Parigi al Colosseo per Roma, spesso si tratta di edifici, piazze o grandi strutture in grado di instaurare un legame indissolubile con la città. Ci sono luoghi, poi, che hanno monumenti caratteristici e famosissimi, che ne sono diventati il simbolo, come nel caso della “sirenetta” di Copenaghen. Piacenza rientra probabilmente in questa ultima categoria: gli splendidi Cavalli bronzei del Mochi, infatti, ne sono senza dubbio il simbolo riconosciuto universalmente. La città, però, è ricca di monumenti accanto ai quali ruota frenetica la vita di tutti i giorni, e che spesso guardiamo con distrazione. Ecco allora alcuni dei monumenti più famosi di Piacenza. Non si può che partire dai già citati Cavalli del Mochi: i due monumenti equestri rappresentano Ranuccio Farnese e suo padre Alessandro e furono commissionati proprio da Ranuccio nel 1612, per poi essere collocati, anche simbolicamente nella piazza “grande” della città. La prima statua realizzata fu quella di Ranuccio, raffigurato con aria flemmatica e gentile, con un diploma stretto nella mano destra e con un abbigliamento da valoroso romano antico. La seconda statua, invece, realizzata in ben 5 anni, dal 1620 al 1625, rappresenta Alessandro Farnese in modo molto diverso da Ranuccio: avvolto in un ampio mantello, dinamico in una posizione “rivoluzionaria”. Il cavallo è impetuoso, con lo sguardo acceso, ed una muscolatura “tirata” pronta per andare al galoppo. Le due statue, inoltre, mostrano la loro differenza perfino negli sguardi dei protagonisti che guardano in direzioni diverse. Un secondo monumento molto famoso di Piacenza è naturalmente, la “Lupa”. Commissionata nel 1938, in occasione della proclamazione di Vittorio Emanuele III come imperatore d’Etiopia, è una copia della Lupa Capitolina, posta su un basamento realizzato dall’architetto Pietro Ber-

zolla. Il basamento si compone di un dado (in cui talvolta viene visto un richiamo al simbolo di Sant’Antonino) e di due colonne di granito alte oltre 7 metri (provenienti da Palazzo Farnese, dove sarebbero dovute diventare parte della facciata mai costruita) collegate dalla scritta SPQR. Sul dado della base è presente, poi, l’iscrizione in ricordo della fondazione di Piacenza in epoca romana: “Vigile scolta fra barbari vinti ROMA nell'anno 218 a. C. qui dedusse una colonia militare che nomò PLACENTIA”. Sempre del Novecento è anche il Monumento ai Pontieri: realizzato nel 1928 per celebrare il per celebrare il Genio Pontieri di Piacenza fondato nel 1883, si basa su un bozzetto di un giovane scultore veronese in servizio al Genio Pontieri, Mario Salazzari. Collocato presso il ponte sul Po che porta verso la Lombardia, si compone di un basamento e una stele in marmo, con quattro fasci e con ghirlande e stemmi delle città di Roma, Venezia, Piacenza e Verona. Ai quattro lati altrettante statue bronzee: verso nord i pontieri portano in secca un barcone, sormontati da una figura femminile, a petto seminudo, che rappresenta l'Italia come Dea Roma. Verso la città due soldati salvano dalle acque una donna e una giovane, mentre, sopra di loro, una donna alza un bambino verso il cielo in segno di ringraziamento. Ai lati due allegorie dell’Isonzo e del Piave.

29


ITINERARI A PIACENZA MADONNA SISTINA

Itinerari 2021

LA MADONNA SISTINA DI RAFFAELLO RIVIVE A PIACENZA

30

Torna a Piacenza, virtualmente, con una attesissima mostra, uno dei più grandi capolavori che la città abbia avuto il privilegio di ospitare: la Madonna “Sistina” di Raffaello. Fino al prossimo 31 ottobre, l’intero complesso della Chiesa e del monastero di San Sisto saranno teatro di una splendida mostra, che ripercorrerà la storia del dipinto, della Chiesa e di tutto il complesso monastico per il quale la Madonna Sistina fu commissionata. Raffaello ricevette, infatti, l’incarico di realizzare il dipinto da Papa Giulio II nel 1512. Il capolavoro rimase nella Chiesa di San Sisto fino al 1754 quando i monaci piacentini furono costretti, probabilmente a causa di una rovinosa alluvione, a vendere il dipinto, che venne acquistato per 25.000 scudi romani dal grande elettore Augusto III di Sassonia, e sostituito nella Chiesa con una copia di Giuseppe Nogari. Portata a Dresda la Madonna Sistina avrà una breve parentesi, dal 1945, al Museo Puskin di Mosca, dopo che l’armata rossa, entrata in città, riesce a ritrovarla intatta dopo i bombardamenti, fino alla definitiva restituzione al museo di Dresda, nel 1956. La mostra piacentina, attraverso visite, video e approfondimenti, “riporterà” virtualmente il celebre dipinto nella sua sede originale, ampliando il focus all’intero complesso monastico. L’esposizione, in particolare, si snoderà in ambienti per la prima volta aperti al pubblico, con i visitatori che scopriranno il monastero benedettino, con il suo vasto patrimonio artistico, con la Madonna Sistina e non solo. Sono cinque le sezioni della mostra: la prima, l’Appartamento dell’Abate, parte dalla Sala dei ritratti degli Abati, dove un video ripercorrerà le vicissitudini del monastero dalla fondazione per volere dell’imperatore carolingio Ludovico II, fino all’incursione delle milizie francesi nel 1796 che lo deprederanno di ori e ricchezze. A seguire un luogo visitabile per la prima volta: la Galleria, un corridoio pensile realizzato nel Seicento, dove saranno protagonisti l’illusione ottica di sfondati e bassorilievi e un bel dipinto del busto di San Benedetto. Saranno poi visitate l’anticamera (dove si scoprirà il celebre Salterio di Angilberga, sfogliabile digitalmente), il vestibolo, la camera da letto e la cappella privata. La seconda sezione è invece dedicata alla Chiesa, alle navate e al transetto: scendendo dall’appartamento dell’Abate ci si potrà immergere nella grandiosità di architettura e decorazioni, nella parte di navata dedicata alla mostra, ripercorrendo la storia della Chiesa, dalla protoromanica fatta costruire da Angilberga fino all’attuale i cui lavori inizia-

rono nel 1494 e furono poi affidati ad Alessio Tramello. La terza sezione andrà alla scoperta della Cripta, dove si racconterà l’avvincente storia della Madonna Sistina, la sua avventurosa vita attraverso l’Europa e la formazione di una fama mondiale. L’opera tornerà nella sua collocazione originale per i visitatori con la tecnica della realtà aumentata. La quarta sezione si focalizzerà sul Presbitero, per il quale la Madonna Sistina fu pensata, e sul Coro in un’esperienza immersiva, sedendo all’interno degli stalli, circondati da arte e bellezza con la copia del celebre dipinto a fare da eco all’originale. Ultima sezione della mostra sarà, infine, la Sagrestia Monumentale, con pregevoli stucchi e decorazioni, dove sarà proiettato un docufilm dedicato alla Madonna Sistina. L’iniziativa, inserita tra gli eventi ufficiali per le celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio, è curata da Manuel Ferrari, Eugenio Gazzola e Antonella Gigli, con contenuti multimediali di Twin Studio, promossa dalla Diocesi di Piacenza e Bobbio, in collaborazione con il Comune di Piacenza, la Fondazione di Piacenza e Vigevano, il 2° Reggimento Pontieri dell’Esercito italiano, con il patrocinio del MiBACT, dell’Associazione Musei Ecclesiastici Italiani, della Provincia di Piacenza, di Piacenza Musei in Rete. La mostra si avvale del contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano e del sostegno della Regione Emilia-Romagna – Istituto Beni Culturali e della Camera di Commercio di Piacenza. La mostra sarà visitabile il venerdì dalle 15 alle 20; il sabato dalle 10 alle 20 e la domenica dalle 12 alle 20 (accesso permesso fino a un massimo 15 persone ogni 15 minuti). La prenotazione è obbligatoria per poter avere l’accesso garantito. Per informazioni e prenotazioni 349 8078276 sistinapiacenza2020@gmail.com


Itinerari 2021

FORSE CHE SÌ FORSE CHE NO: LA STORIA DELL’EPIGRAFE PIÙ MISTERIOSA DI PIACENZA Forse che sì, forse che no: chiunque abbia scritto queste immortali parole sulla pietra che oggi campeggia nell’angolo tra via San Tomaso e via Campagna, sul Palazzo Paveri Fontana-Anguissola a Piacenza, forse non aveva idea che le sue parole avrebbero suscitato interesse e mistero per secoli (chissà, probabilmente all’epoca il motivo di questa enigmatica scritta sarà stato evidente e conosciuto da tutti). Esistono diverse teorie, oggi, che cercano di spiegare il perché di questa scritta che per noi è oggi così sibillina. Le difficoltà iniziano già dalla data: nessuno sa, con esattezza, nemmeno quando si stata realizzata, anche se appare piuttosto antica. Alcuni studiosi locali hanno provato a ipotizzare una spiegazione per quella scritta. Secondo alcuni, ad esempio, la scritta sarebbe stata collocata sul palazzo ai tempi di Napoleone, quando di fronte c’era il convento femminile dello Spirito Santo. Cesare Zilocchi, nel Vocabolarietto di curiosità piacentine, edito dalla Banca di Piacenza, ipotizza che all’origine della scritta ci si una disputa per la realizzazione di un balcone tra le monache e un confinante. La voce popolare, invece, proponeva una teoria ben diversa: la badessa del convento avrebbe organizzato incontri “allegri” dietro le mura del chiostro. Le indagini, però, non portarono a niente, e forse quella frase, così particolare, fu posta lì dalla stessa badessa per irridere una teoria tanto squinternata. Nel volume “Piacenza. Storie di una città” sempre edito dalla Banca di Piacenza, dell’architetto Manrico Bissi, noto al pubblico per il suo impegno con l’associazione culturale Archistorica, viene citata, come spiegazione per l’epigrafe, la diatriba sul balconcino, già citata: in epoca napoleonica anche quel convento venne chiuso, facendo venir meno il motivo del litigio sulla realizzazione del balcone (oggi comunque scomparso). Il proprietario dell’immobile, forse per irridere il precedente divieto, potrebbe aver fatto inse-

ITINERARI A PIACENZA STRADE rire proprio la particolare citazione. Questa versione, tuttavia, secondo Bissi, non tiene conto del legame storico tra Piacenza e Mantova rispetto a questo motto: il marchese Francesco II Gonzaga, infatti, sovrano di Mantova, scelse proprio per motto araldico “Forse che sì, forse che no”. La frase è raffigurata ancora oggi, insieme ad un labirinto, in una delle sale del Palazzo Ducale della città. Nel Palazzo Paveri Fontana-Anguissola, dove è presente l’epigrafe, nel 1521, soggiornò Federico II Gonzaga, figlio del citato Francesco II. Forse, quindi, la frase poteva essere stata inserita come omaggio al motto araldico di un ospite tanto importante. La verità, del resto, è ancora avvolta nel mistero: si avrà una teorica definitiva? Forse che sì, forse che no!

31


Itinerari 2021

EVENTI IN CORSO FINO AL 31 OTTOBRE LA MADONNA SISTINA DI RAFFAELLO RIVIVE A PIACENZA PIACENZA È aperta la mostra “La Madonna Sistina di Raffaello rivive a Piacenza” in San Sisto a Piacenza. La Madonna Sistina di Raffaello ritorna virtualmente nel complesso monastico di San Sisto, il luogo per il quale fu commissionata. L’esposizione, che si snoderà in ambienti per la prima volta aperti al pubblico, condurrà i visitatori alla scoperta del monastero benedettino e del suo patrimonio artistico a partire dal celebre dipinto raffaellesco, ora conservato alla Gemäldegalerie di Dresda, attraverso video-proiezioni, filmati e ricostruzioni virtuali.

32

MARTEDÌ-DOMENICA PROGETTO KLIMT PIACENZA Oltre alle tantissime importanti opere d’arte, dopo 24 anni dal furto, il Ritratto di Signora di Gustav Klimt è finalmente visibile al pubblico. La Galleria resta aperta con i seguenti orari: Martedì, Mercoledì, Giovedì dalle 9.30 alle 13.30; Venerdì, Sabato e Domenica dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 15.00 alle ore 18.00. Sabato e Domenica con obbligo di prenotazione, scrivendo una mail all’indirizzo: info@riccioddi.it La prenotazione deve avvenire entro e non oltre le ore 12.00 del giorno precedente; in caso contrario l’accesso al museo non sarà consentito. Nella mail di prenotazione: indicare un nominativo, il numero dei visitatori per cui si prenota e la fascia oraria di visita preferenziale, richiesta tra: 9.30, 10.30, 11.30, 12.30, 14, 15, 16 o 17. Ai visitatori è richiesto di indossare la mascherina, utilizzare i gel disinfettanti posti all’ingresso e di mantenere le distanze interpersonali di sicurezza.

MARTEDÌ-DOMENICA SEZIONE ROMANA PALAZZO FARNESE PIACENZA È aperta al pubblico la nuova Sezione Romana dei Musei Civici di Palazzo Farnese. Nei sotterranei riqualificati del Palazzo sono in mostra, su 15 diversi ambienti, 1400 reperti, dai più famosi, come il Fegato Etrusco e la statua panneggiata firmata Kleoménes. La sezione è visitabile negli orari di apertura dei Musei di Palazzo Farnese. GIUGNO 25 GIUGNO #ESTATEFARNESE: STRANGE AS ANGELS PIACENZA Nel cortile di Palazzo Farnese, con il Festival Dal Mississippi al Po, appuntamento con “Klimt’s Ladies” con Christa Bell SUMMERTIME IN JAZZ PIACENZA Ottava edizione di Summertime in Jazz - GIULIANO LIGABUE QUARTET. Parco Galleria Alberoni. Per ricevere tutte le informazioni sui concerti di “Summertime in Jazz” si può scrivere una e-mail a info@piacenzajazzclub.it LE MERAVIGLIE DEL PARCO ALBERONIANO PIACENZA Visita guidata per la rassegna “Estate Alberoniana”. Prenotazione obbligatoria. Info 334 9790207 – uffici@operapiaalberoni.it


Itinerari 2021

EVENTI, SAGRE, FESTE

26 GIUGNO #ESTATEFARNESE: INCANTO IN MUSICA PIACENZA Concerto Gospel, Soul e pop con Antonella Ruggiero. Ore 21 cortile di Palazzo Farnese (Associazione “Amici della Lirica”)

27 GIUGNO #ESTATEFARNESE: RICOMINCIAMO DA VERDI PIACENZA Concerto duo pianoforte-clarinetto. Ore 19:30 e 21:00 (replica) Cappella Ducale di Palazzo Farnese (Associazione “Mikrokosmos”).

CARPANETO MUSIC FESTIVAL CARPANETO P.NO Rassegna di musica colto che spazia tra generi e tempi diversi suonata da artisti di fama nazionale all'interno della splendida cornice del palazzo municipale (info: www.valnure.info)

FESTA DI SAN PIETRO CENTENARO E GAMBARO DI FERRIERE

TREKKING DEL VINO CASTELL’ARQUATO Escursione con guida, partenza da piazza Municipio e arrivo in azienda vitivinicola. Degustazione. Ore 18.00 Prenotazione obbligatoria: Tel. 0523 803215 - Mail iatcastellarquato@gmail.com - Info Web: www.castellarquatoturismo.it GRAND TOUR DEL DUCATO DI PARMA E PIACENZA CARPANETO P.NO In Piazza XX settembre esposizione di Ferrari d'epoca (info: www.valnure.info) FESTIVAL DEI RONDONI PIACENZA SUMMERTIME IN JAZZ LUGAGNANO VAL D’ARDA Ottava edizione di Summertime in Jazz - NINO BUONOCORE IN JAZZ. Per ricevere tutte le informazioni sui concerti di “Summertime in Jazz” si può scrivere una e-mail a info@piacenzajazzclub.it CONFLUENZE FESTIVAL – ASPETTANDO IL FESTIVAL CASTEL SAN GIOVANNI Sabato 26 giugno, alle ore 18, primo appuntamento del festival nel Parco di Villa Braghieri a Castel San Giovanni (Pc) per la presentazione del libro “La modella di Klimt” di Gabriele Dadati in dialogo con Elisabetta Paraboschi. COME LA MADONNA SISTINA SOPRAVVISSE AI NAZISTI PIACENZA Visita guidata per la rassegna “Estate Alberoniana”. Prenotazione obbligatoria. Info 334 9790207 – uffici@operapiaalberoni.it

MOSTRA MERCATO RICORDI DEL PASSATO CAORSO FIERA DI SAN GIOVANNI FERRIERE CAMMINATA CON DEGUSTAZIONE VELEIA ROMANA Camminata al pomeriggio con degustazione di vino locale. Alle ore 19:00 spettacolo teatrale/concerto in collaborazione con Sciara progetti teatrali, con rinfresco. SUMMERTIME IN JAZZ PIACENZA Ottava edizione di Summertime in Jazz - BRIGHT QUINTET. Parco Galleria Alberoni. Per ricevere tutte le informazioni sui concerti di “Summertime in Jazz” si può scrivere una e-mail a info@piacenzajazzclub.it (Tutti i giorni) 27-29 GIUGNO #ESTATEFARNESE: CINEMA ALL’APERTO PIACENZA Alle 21:45 all’Arena Daturi inaugurazione della stagione (Associazione “Cinemaniaci” e ARCI Comitato Provinciale Piacenza). 28 GIUGNO #ESTATEFARNESE: RICOMINCIAMO DA VERDI 2^ PARTE PIACENZA Concerto duo danza-chitarra. Ore 19:30 e 21:00 (replica) Cappella Ducale di Palazzo Farnese (Associazione “Mikrokosmos”). SUMMERTIME IN JAZZ PIACENZA Ottava edizione di Summertime in Jazz - NICOLO’ PETRAFESA QUARTET. Parco Gal-

33


EVENTI, SAGRE, FESTE

leria Alberoni. Per ricevere tutte le informazioni sui concerti di “Summertime in Jazz” si può scrivere una e-mail a info@piacenzajazzclub.it 29 GIUGNO CONCERTO IRENE GRANDI FIORENZUOLA D’ARDA SUMMERTIME IN JAZZ PIACENZA Ottava edizione di Summertime in Jazz - #REDINGPROJECT. Parco Galleria Alberoni. Per ricevere tutte le informazioni sui concerti di “Summertime in Jazz” si può scrivere una e-mail a info@piacenzajazzclub.it VITTORIO GANDOLFI. DALLA CITTÀ ALLA GALLERIA ALBERONI PIACENZA Visita guidata per la rassegna “Estate Alberoniana”. Prenotazione obbligatoria. Info 334 9790207 – uffici@operapiaalberoni.it 30 GIUGNO – 5 LUGLIO 6 GIORNI DELLE ROSE FIORENZUOLA D’ARDA La “6 Giorni delle Rose” è uno dei più importanti appuntamenti internazionali dedicati al ciclismo su pista. Dal pomeriggio a sera si susseguiranno qualifiche, corse e spettacoli, tutti da vivere. La Sei Giorni si svolge su pista al velodromo Attilio Pavesi, presso lo Stadio Comunale di Fiorenzuola d’Arda. 30 GIUGNO #ESTATEFARNESE: NOTE DI SPERANZA PIACENZA Alle ore 21 Concerto nel cortile di Palazzo Farnese. Orchestra MusicAlia nell’ambito delle Manifestazioni per Sant’Antonino (Associazione “Musicalia”)

34

SPETTACOLO DI DANZA SCIARA LUGAGNANO VAL D’ARDA Spettacolo di danza Sciara progetti teatrali presso il cortile del Municipio di via Bersani 27 Lugagnano Val d’Arda SUMMERTIME IN JAZZ PIACENZA Ottava edizione di Summertime in Jazz - RENATO PODESTÀ TRIO. Parco Galleria Alberoni. Per ricevere tutte le informazioni sui concerti di “Summertime in Jazz” si può scrivere una e-mail a info@piacenzajazzclub.it LUGLIO 1 LUGLIO #ESTATEFARNESE: MORRICONE HYSTORY PIACENZA Tributo ad Ennio Morricone con un concerto nel cortile di Palazzo Farnese alle ore 21:30 (Teatro Gioco Vita) SUMMERTIME IN JAZZ PIACENZA Ottava edizione di Summertime in Jazz - CLARISSA COLUCCI QUARTET. Parco Galleria Alberoni. Per ricevere tutte le informazioni sui concerti di “Summertime in Jazz” si può scrivere una e-mail a info@piacenzajazzclub.it LA CHIESA DI SAN LAZZARO E SAN VINCENZO DE’ PAOLI PIACENZA Visita guidata per la rassegna “Estate Alberoniana”. Prenotazione obbligatoria. Info 334 9790207 – uffici@operapiaalberoni.it 2 LUGLIO #ESTATEFARNESE: ALICE CANTA BATTIATO PIACENZA Nel cortile di Palazzo Farnese, con il Festival Dal Mississippi al Po, appuntamento con “Klimt’s Ladies” con Alice. Appuntamento alle 21:30 3 LUGLIO BACIAMI IN CASTELLO CASTELL’ARQUATO

Itinerari 2021

Visita guidata notturna alla Rocca Viscontea e degustazione di gelato Ore 21.00. Prenotazione obbligatoria: Tel. 0523 803215 - Mail iatcastellarquato@gmail.com - Info Web: www.castellarquatoturismo.it CARPANETO MUSIC FESTIVAL CARPANETO P.NO Rassegna di musica colto che spazia tra generi e tempi diversi suonata da artisti di fama nazionale all'interno della splendida cornice del palazzo municipale (info: www.valnure.info) #ESTATEFARNESE: WOMEN PIACENZA Spettacolo teatrale nel cortile di Palazzo Farnese con la Compagnia Teatrale “I Viaggiattori” SUMMERTIME IN JAZZ PIACENZA Ottava edizione di Summertime in Jazz - ADA FLOCCO QUARTET. Parco Galleria Alberoni. Per ricevere tutte le informazioni sui concerti di “Summertime in Jazz” si può scrivere una e-mail a info@piacenzajazzclub.it LE MERAVIGLIE DEL PARCO ALBERONIANO PIACENZA Visita guidata per la rassegna “Estate Alberoniana”. Prenotazione obbligatoria. Info 334 9790207 – uffici@operapiaalberoni.it 3-4 LUGLIO ARMI E BAGAGLI PIACENZA Torna, a Piacenza EXPO, Armi e Bagagli. Per due giornate andrà in scena la più grande manifestazione italiana per operatori e appassionati della Rievocazione Storica, presso il quartiere fieristico di Piacenza, appuntamento irrinunciabile per chiunque operi nel settore storico/rievocativo. Armi&Bagagli è il week-end di incontro per rievocatori storici alla ricerca di accessori per il proprio equipaggiamento, e di enti e organizzazioni alla ricerca di gruppi storici o artigiani per elevare la qualità della propria manifestazione. 4 LUGLIO SANT’ANTONINO PIACENZA Il 4 luglio in occasione delle celebrazioni del Santo Patrono torna la tradizionale fiera che si snoderà lungo il Pubblico Passeggio con un ricco programma di iniziative. La festa avrà come fulcro la Fiera e il 4 luglio, giorno delle celebrazioni del Santo Patrono di Piacenza, Sant'Antonino. (Tutti i giorni) 4-6; 9-10; 12-14; 19-20; 22; 24-25; 29 LUGLIO #ESTATEFARNESE: CINEMA ALL’APERTO PIACENZA Alle 21:45 all’Arena Daturi (Associazione “Cinemaniaci” e ARCI Comitato Provinciale PC). 6 LUGLIO SHOPPING SOTTO LE STELLE CARPANETO P.NO Nel centro storico di Carpaneto, bancarelle e negozi aperti fino a mezzanotte 7 LUGLIO #ESTATEFARNESE: DILLON PIACENZA Nel cortile di Palazzo Farnese, con il Festival Dal Mississippi al Po, appuntamento con “Klimt’s Ladies” con Dillon. Appuntamento alle 21:30 ESTATE NEL CUORE DELLE 4 PROVINCE MARSAGLIA In piazza Veneziani “Ricominciare dall’Appennino: stili di vita ed esperienze virtuose”. 8 LUGLIO #ESTATEFARNESE: GRACES PIACENZA Alle 21:30 Spettacolo di danza nel cortile di Palazzo Farnese (Teatro Gioco Vita)


Itinerari 2021

9 LUGLIO ANDÙM E GNÙM CASTELL’ARQUATO Passeggiata notturna da Castell’Arquato a Vigolo Marchese a cura di Pro Loco Castell’Arquato. 10 LUGLIO AFFARI IN CENTRO FIORENZUOLA D’ARDA Negozi aperti per le vie di Fiorenzuola a cura dell’associazione Vetrine in Centro. SERATA SHAKESPEARIANA FIORENZUOLA D’ARDA “...e se l’amore è cieco, la notte è il suo elemento...” di e con Mino Manni. Piazza Molinari ore 22.00 – Ingresso libero CARPANETO MUSIC FESTIVAL CARPANETO P.NO Rassegna di musica colto che spazia tra generi e tempi diversi suonata da artisti di fama nazionale all'interno della splendida cornice del palazzo municipale (info: www.valnure.info) 11 LUGLIO #ESTATEFARNESE: NA VOLTA DA MARÉ PIACENZA Nel cortile di Palazzo Farnese, con il Festival Dal Mississippi al Po, appuntamento con “Klimt’s Ladies” con Joana Amendoeira. Ore 21:30. 13 LUGLIO SHOPPING SOTTO LE STELLE CARPANETO P.NO Nel centro storico di Carpaneto, bancarelle e negozi aperti fino a mezzanotte 14 LUGLIO SUMMERTIME IN JAZZ CROARA Ottava edizione di Summertime in Jazz - PAOLA FOLLI & IGUAZU’ ACOUSTIC TRIO. Per ricevere tutte le informazioni sui concerti di “Summertime in Jazz” si può scrivere una e-mail a info@piacenzajazzclub.it ESTATE NEL CUORE DELLE 4 PROVINCE MARSAGLIA In piazza Veneziani ospiti due autori della casa editrice Pentagora: Alessandro Marenco e Nicola Duberti. 14-18 LUGLIO LE ANIME DELLA CHITARRA CASTELL’ARQUATO Masterclass e festival musicale a cura di Associazione Luigi Illica - Info Web: www.leanimedellachitarra.com 15 LUGLIO CAFFÈ LETTERARIO FIORENZUOLA D’ARDA Seba Pezzani presenta Jeffery Deaver in collegamento Skype dagli USA. Ore 21.00 Piazza Molinari. Concerto in piazza Molinari alle ore 22. SUMMERTIME IN JAZZ VERNASCA Ottava edizione di Summertime in Jazz - GAIA CUATRO. Per ricevere tutte le informazioni sui concerti di “Summertime in Jazz” si può scrivere una e-mail a info@piacenzajazzclub.it 15-18 LUGLIO DAL MISSISSIPPI AL PO FIORENZUOLA D‘ARDA Festival musicale letterario, organizzato da Fedro, eventi internazionali di promozione territoriale attraverso musica e cultura. Informazioni e dettagli: www.festivaldalmississippialpo.com #ESTATEFARNESE: STRALUNÀ PIACENZA Dalle 18:30, da giovedì 15 a domenica 18 luglio, si terrà “Stralunà 2021 Insieme”. Evento di circo e teatro all’Arena Daturi e nel cortile di Palazzo Farnese

EVENTI, SAGRE, FESTE

16 LUGLIO CAFFÈ LETTERARIO FIORENZUOLA D’ARDA Luca Crovi e Gaetano Rizzuto presentano Caterina Soffici. Ore 21.00 - Piazza Molinari. Concerto TREVES BAND & EUGENIO FINARDI alle ore 22.00 - Piazza Molinari 17 LUGLIO FINALE ITALIAN BAWL PIACENZA Sabato 17 luglio Piacenza ospiterà il 40° Italian Bawl di Football americano, la finalissima del campionato di Prima Divisione. Appuntamento alle ore 21 allo Stadio Garilli. LA NOTTE DEI CAVALIERI GRAZZANO VISCONTI Partenza dalle ore 20.30 dalla Cortevecchia di Grazzano Visconti - Percorso km 10. APERITIVO MUSICALE FIORENZUOLA D’ARDA Silvia Zaniboni Band alle ore 18.45 Anfiteatro – Piazzale San Giovanni. CAFFÈ LETTERARIO FIORENZUOLA D’ARDA Luca Crovi presenta Angie Thomas. Concerto KIRK FLETCHER alle ore 22.00 - Piazza Molinari IL LAGO VESTITO DI GIALLO FERRIERE Alla scoperta delle ninfee dei laghi glaciali 17-24 LUGLIO FESTIVAL ILLICA CASTELL’ARQUATO Festival musicale a cura di Pro Loco Castell’Arquato e Comune di Castell’Arquato Info Web: https://www.festivalillica.it/ 18 LUGLIO APERITIVO MUSICALE FIORENZUOLA D’ARDA BLACK SNAKE MOAN ore 18.45 Anfiteatro - Piazzale San Giovanni CAFFÈ LETTERARIO FIORENZUOLA D’ARDA Seba Pezzani presenta PUPI AVATI alle ore 21.00 Piazza Molinari. Concerto LAYLA MCCALLA TRIO alle ore 22.00 Piazza Molinari FESTINQUOTA FERRIERE – LAGO MOO FESTA DELLA MADONNA DEL CARMINE CASTAGNOLA DI FERRIERE 20 LUGLIO SHOPPING SOTTO LE STELLE CARPANETO P.NO Nel centro storico di Carpaneto, bancarelle e negozi aperti fino a mezzanotte 21 LUGLIO #ESTATEFARNESE: ALFABETO DELLE EMOZIONI PIACENZA Alle 21:30 Spettacolo di prosa nel cortile di Palazzo Farnese con Teatro Gioco Vita. ESTATE NEL CUORE DELLE 4 PROVINCE MARSAGLIA In piazza Veneziani incontro con l’autrice Angela Ruffino. 23 LUGLIO #ESTATEFARNESE: AL TANGO PIACENZA Spettacolo di danza nel cortile di Palazzo Farnese con la Roberto Herrera Tango Company. Appuntamento alle ore 21 (Fondazione Teatri Piacenza). 24 LUGLIO CONFLUENZE FESTIVAL – INAUGURAZIONE MONTE PENICE

35


EVENTI, SAGRE, FESTE

Inaugurazione, sabato 24 Luglio al Monte Penica, il km 69 del Sentiero del Tidone, per Confluenze Festival. L’edizione 2021, la quarta del festival, si svolgerà in 3 week-end, 24 – 25 Luglio, 31 Luglio – 1 Agosto e 7 – 8 Agosto. Informazioni e dettagli: www.confluenze.net

SUMMERTIME IN JAZZ SCRIVELLANO DI TRAVO Ottava edizione di Summertime in Jazz – NICA AGOSTI STANDARD QUARTET. Cantina Poggiarello. Per ricevere tutte le informazioni sui concerti di “Summertime in Jazz” si può scrivere una e-mail a info@piacenzajazzclub.it

PASSEGGIATA SONORA CASTELL’ARQUATO Visita guidata e momento musicale dedicato a Luigi Illica - Ore 18.00. Prenotazione obbligatoria: Tel. 0523 803215 - Mail iatcastellarquato@gmail.com - Info Web: www.castellarquatoturismo.it

30 LUGLIO SUMMERTIME IN JAZZ CORTEMAGGIORE Ottava edizione di Summertime in Jazz – THE MARCHING SAINTS Diretti da Luca Crisafulli. Per ricevere tutte le informazioni sui concerti di “Summertime in Jazz” si può scrivere una e-mail a info@piacenzajazzclub.it

I PROMESSI SPOSI: “LA NOTTE DELL’INNOMINATO” FIORENZUOLA D’ARDA Reading teatrale di e con Mino Manni. Piazza Molinari ore 22.00 – Ingresso libero. CARPINUS NIGHT TRAIL CARPANETO P.NO Escursione notturna sulle colline di Carpaneto (info: www.valnure.info) FESTA PAESANA GAMBARO DI FERRIERE SUMMERTIME IN JAZZ MORFASSO Ottava edizione di Summertime in Jazz – BANDASTORTA “Sognando Fellini”. Per ricevere tutte le informazioni sui concerti di “Summertime in Jazz” si può scrivere una e-mail a info@piacenzajazzclub.it 25 LUGLIO FESTA DELLA MADONNA DELLA PACE CROCELOBBIA DI FERRIERE FESTA DI SAN CRISTOFORO ROCCA DI FERRIERE

36

Itinerari 2021

FESTA DEI SS NAZARIO E CELSO CERRETO ROSSI DI FERRIERE FESTA RELIGIOSA DI SANT'ANNA CATTARAGNA DI FERRIERE 26 LUGLIO SUMMERTIME IN JAZZ RIVERGARO Ottava edizione di Summertime in Jazz – TIGER DIXIE BAND “Original Dixieland Songbook”. Per ricevere tutte le informazioni sui concerti di “Summertime in Jazz” si può scrivere una e-mail a info@piacenzajazzclub.it

30 LUGLIO - 1 AGOSTO #ESTATEFARNESE: TOSCA PIACENZA Grande appuntamento, nel cortile di Palazzo Farnese, venerdì 30 luglio, per la rassegna #EstateFarnese, con “Tosca”, famosissima opera lirica di Giacomo Puccini, che andrà in scena alle ore 21 (Fondazione Teatri Piacenza). In caso di pioggia la serata sarà recuperata sabato 31 luglio. L’opera sarà replicata, poi, domenica 1 agosto alle ore 21 (recupero in caso di pioggia lunedì 2 agosto). CONFLUENZE FESTIVAL AGAZZANO 31 LUGLIO I PROMESSI SPOSI: “LA CONVERSIONE DELL’INNOMINATO” FIORENZUOLA Reading teatrale di e con Mino Manni. Piazza Molinari ore 22.00 – Ingresso libero. RIDE OF THE MINES PER LA CASA DI IRIS FERRIERE AGOSTO 1 AGOSTO FESTA A PIAN MEGHINO PERTUSO DI FERRIERE SAGRA PAESANA TORRIO DI FERRIERE ALLA SCOPERTA DEL PINO MUGO A LAGO NERO FERRIERE SAGRA PAESANA SAN GREGORIO DI FERRIERE

27 LUGLIO SHOPPING SOTTO LE STELLE CARPANETO P.NO Nel centro storico di Carpaneto, bancarelle e negozi aperti fino a mezzanotte

SAGRA PAESANA CIREGNA DI FERRIERE

SUMMERTIME IN JAZZ CASTELL’ARQUATO Ottava edizione di Summertime in Jazz – PABLO CORRADINI QUINTET “100 anni di Astor Piazzolla”. Per ricevere tutte le informazioni sui concerti di “Summertime in Jazz” si può scrivere una e-mail a info@piacenzajazzclub.it

2 AGOSTO FESTA DELLA CROCE COSTA CURLETTI DI FERRIERE

28 LUGLIO SUMMERTIME IN JAZZ TRAVO Ottava edizione di Summertime in Jazz – FABIO LEPORE CON SALVATORE RUSSO GYPSY-JAZZ TRIO “Fragile”. Per ricevere tutte le informazioni sui concerti di “Summertime in Jazz” si può scrivere una e-mail a info@piacenzajazzclub.it ESTATE NEL CUORE DELLE 4 PROVINCE MARSAGLIA In piazza Veneziani incontro con l’autrice Loredana Conti. 29 LUGLIO VELEIA CINEMA ESTATE VELEIA ROMANA

SAGRA PAESANA CURLETTI DI FERRIERE

3 AGOSTO SHOPPING SOTTO LE STELLE CARPANETO P.NO Nel centro storico di Carpaneto, bancarelle e negozi aperti fino a mezzanotte VELEIA CINEMA ESTATE VELEIA ROMANA VALTIDONE MUSIC FESTIVAL ZIANO P.NO Alle ore 21 concerto con il progetto “Piazzola Portrait” Magasin du Café feat. Sara Cesano (Municipio) Per info 339.7778369 email info@valtidone-competitions.com 4 AGOSTO #ESTATEFARNESE: GLI UOMINI VENGONO DA MARTE, LE DONNE DA VENERE. PIACENZA Alle 21:30 Spettacolo di prosa nel cortile di Palazzo Farnese con Debora Villa (Teatro Gioco Vita)


Itinerari 2021

EVENTI, SAGRE, FESTE

37


EVENTI, SAGRE, FESTE

ESTATE NEL CUORE DELLE 4 PROVINCE MARSAGLIA In piazza Veneziani incontro con il poeta Antonio Ciminiera.

STREET FOOD MONTALBO DI ZIANO P.NO Street-Food, Spettacoli per famiglie, Artigianato

(Tutti i giorni) 5-21; 23-26; 29; 31 AGOSTO #ESTATEFARNESE: CINEMA ALL’APERTO PIACENZA Alle 21:45 all’Arena Daturi (Associazione “Cinemaniaci” e ARCI Comitato Provinciale Piacenza).

FESTA ALL'ANGELO DEL CROCIGLIA FERRIERE

5 AGOSTO VELEIA CINEMA ESTATE VELEIA ROMANA

38

Itinerari 2021

FESTIVAL ARMONIA IN TORRICELLA CHIAVENNA ROCCHETTA DI LUGAGNANO Evento musicale a impatto zero organizzato dall’Associazione Esplora all’interno del Festival Armonia – concerto nel tardo pomeriggio, degustazione di vini, eventi culturale.

SUMMERTIME IN JAZZ RIVERGARO Ottava edizione di Summertime in Jazz – NEW ORLEANS JAZZ SOCIETY. Per ricevere tutte le informazioni sui concerti di “Summertime in Jazz” si può scrivere una e-mail a info@piacenzajazzclub.it

9 AGOSTO SUMMERTIME IN JAZZ VIGOLENO Ottava edizione di Summertime in Jazz – MILANO HOT JAZZ ORCHESTRA. Per ricevere tutte le informazioni sui concerti di “Summertime in Jazz” si può scrivere una e-mail a info@piacenzajazzclub.it

6 AGOSTO SUMMERTIME IN JAZZ CERIGNALE Ottava edizione di Summertime in Jazz – GINO ZAMBELLI & QUARTETTO BAZZINI “Tango 100 revolution”. Per ricevere tutte le informazioni sui concerti di “Summertime in Jazz” si può scrivere una e-mail a info@piacenzajazzclub.it

10 AGOSTO CALICI DI STELLE CASTELL’ARQUATO Escursione con guida, partenza da piazza Municipio e arrivo in azienda vitivinicola. Degustazioni in Enoteca Comunale e in piazza Ore 19.00. Prenotazione obbligatoria: Tel. 0523 803215 - Mail iatcastellarquato@gmail.com - Info Web: www.castellarquatoturismo.it

7-8 AGOSTO CONFLUENZE FESTIVAL A ZIANO ZIANO P.NO Sabato dalle 9 alle 13 mercato settimanale con un mercato speciale dei produttori del Coldiretti. Dalle 10 alle 22 Mostra “Gioielli in Fermento” nell’Enoteca Regionale (Municipio). Spazio anche a alle visite in azienda con Alpaca di Marano di Frazione Albareto sabato e domenica (solo mattina, su prenotazione. 392.2621681 oppure alpacadimarano@gmail.com). Cantina aperta con degustazione e attività varie al Castello di Luzzano. Alle 16 Passeggiata tra i vigneti con l’Associazione Walk the nature. Domenica 8 all’alba Musica delle vigne e letture di e con Matteo Corradini nell'Agriturismo Civardi Racemus - Frazione Montecucco; in giornata Tour biciclette E-Byke. Alle ore 10 Pratica Yoga con Terry Ravizza - segue aperitivo su prenotazione - alla Cantina Torre Fornello. Tutto il giorno Cantine aperte con degustazioni e attività. Al tramonto Teatro Itinerante di Matteo Amoruso

VELEIA CINEMA ESTATE VELEIA ROMANA

7 AGOSTO CALICI DI STELLE – MONTEROSSO SOTTO LE STELLE CASTELL’ARQUATO Degustazioni in Piazza Municipio e lungo le vie e pizze del borgo a cura di ass. La Goccia. AFFARI IN CENTRO FIORENZUOLA D’ARDA Negozi aperti per le vie di Fiorenzuola a cura dell’associazione Vetrine in Centro. CALICI DI STELLE ZIANO P.NO ODISSEA: “LA DISCESA AGLI INFERI E LE SIRENE” FIORENZUOLA D’ARDA Reading teatrale di e con Mino Manni. Piazza Molinari ore 22.00 – Ingresso libero.

11 AGOSTO ESTATE NEL CUORE DELLE 4 PROVINCE MARSAGLIA In piazza Veneziani incontro con gli autori Arturo Croci e Fausto Ferrari. 12 AGOSTO VELEIA CINEMA ESTATE VELEIA ROMANA FESTA DELL’UVA E WINE FEST ZIANO P.NO SUMMERTIME IN JAZZ CROARA DI RIVERGARO Ottava edizione di Summertime in Jazz – JAZZ PASSION TRIO. Per ricevere tutte le informazioni sui concerti di “Summertime in Jazz” si può scrivere una e-mail a info@piacenzajazzclub.it 13 AGOSTO SERATA MUSICALE VELEIA ROMANA Concerto de “I Cani della Biscia” 15 AGOSTO FESTA RETORTO DI FERRIERE FESTA DELLA FAMIGLIA FERRIERE FESTA TORRIO DI FERRIERE

SEMIFINALE EUROPEO FOOTBALL AMERICANO PIACENZA Sabato 7 Piacenza ospiterà la semifinale dell’Europeo di Football Americano tra Italia e Francia. Appuntamento alle ore 21 allo Stadio Garilli.

MERCATNI DEL RIUSO RIVERGARO

8-10 AGOSTO FESTA DI SAN LORENZO CENTENARO DI FERRIERE Martedì 10 agosto cerimonia religiosa

IL MONTE DELLE TRE PROVINCIE: IL MONTE BUE E PRATO CIPOLLA FERRIERE

8 AGOSTO FESTA DELLA MADONNA DEL POPOLO BRUGNETO DI FERRIERE

FESTA CASTELCANAFURONE DI FERRIERE

SUMMERTIME IN JAZZ PIETRA PERDUCA Gran finale dell’ottava edizione di Summertime in Jazz! Per ricevere tutte le informazioni sui concerti di “Summertime in Jazz” si può scrivere una e-mail a info@piacenzajazzclub.it


Itinerari 2021

16 AGOSTO FESTA DI SAN ROCCO FERRIERE (frazioni) Festa nelle frazioni di Gambaro, Grondone Sotto, Torrio, Cerreto e Cassano di Centenaro VELEIA CINEMA ESTATE VELEIA ROMANA 15-16 AGOSTO FIERA DI SAN ROCCO PONTE DELL’OLIO Tradizionale fiera con bancarelle in occasione della festa del Patrono San Rocco – La sagra è stata istituita nel 1671. 18 AGOSTO ESTATE NEL CUORE DELLE 4 PROVINCE MARSAGLIA In piazza Veneziani incontro con gli autori Stefano Longeri e Alberto Pizzi. 20 AGOSTO FESTA DI SAN BERNARDO FERRIERE (frazioni) Festa nelle frazioni di Canadello e Cassimoreno 21-28 AGOSTO CONCORTO FILM FESTIVAL PONTENURE 20esima edizione, al Parco Raggio di Pontenure per Concorto Film Festival, con 8 giornate di “corti” tutti da scoprire nella splendida cornice del parco. 21 AGOSTO TREKKING DEL VINO CASTELL’ARQUATO Escursione con guida, partenza da piazza Municipio e arrivo in azienda vitivinicola. Degustazione Ore 18.00. Prenotazione obbligatoria: Tel. 0523 803215 - Mail iatcastellarquato@gmail.com - Info Web: www.castellarquatoturismo.it

EVENTI, SAGRE, FESTE

22 AGOSTO #ESTATEFARNESE: A NUDO IL RE PIACENZA Spettacolo teatrale nel cortile di Palazzo Farnese (Cantiere Simone Weil) FESTA SOLARO DI FERRIERE 55^ FESTA DEL COTECHINO PIANELLO VAL TIDONE Si riparte, a Pianello, con il cotechino da asporto. Presenti due o tre punti vendita all'interno del paese dove saranno distribuiti anche panini con i salumi tipici DOP della valle. Info Pro Loco Pianello (proloco@pianellovaltidone.net) 24 AGOSTO FESTA DI SAN BARTOLOMEO TORRIO DI FERRIERE 25 AGOSTO ESTATE NEL CUORE DELLE 4 PROVINCE MARSAGLIA In piazza Veneziani incontro con Giusy Cafari Panico e con il presidente dell’associazione Piacentini nel Mondo Giovanni Piazza. 27 AGOSTO #ESTATEFARNESE: IL ROMANZO DI MOLTA GENTE PIACENZA Spettacolo teatrale nel cortile di Palazzo Farnese: Storie di donne, amore, lavoro, partenze e ritorni...a Piacenza. (Associazione “Coming Out”) 28 AGOSTO #ESTATEFARNESE: #GEBASTA PIACENZA Alle ore 21 concerto nel cortile di Palazzo Farnese (Regione Emilia Romagna) I PASCOLI SELVAGGI DELL’ALTA VALNURE FERRIERE Da Rompeggio a Prato Grande escursione alle pendici del Monte Ragola tra i pascoli selvaggi di Prato Grande. Partenza da Rompeggio (PC) ora: 9.30 durata: giornata intera. Info: sia@unionevalnurevalchero.it

39


EVENTI, SAGRE, FESTE

29 AGOSTO GRANFONDO GIANCARLO PERINI DELLE VALLI PAICENTINE CARPANETO P.NO FESTA SANT’AGOSTINO SALSOMINORE DI FERRIERE 30 AGOSTO #ESTATEFARNESE: GRAND TOUR - LA CORSA ALLA BELLA ITALIA PIACENZA Spettacolo teatrale nel cortile di Palazzo Farnese, con la partecipazione straordinaria di Morgan. Appuntamento alle ore 21. (Associazione “Muse Lunghe”). SETTEMBRE 1 SETTEMBRE #ESTATEFARNESE: CONCERTO GRUPPO MUSICALE “OSANNA” PIACENZA Appuntamento nel cortile di Palazzo Farnese (Associazione “Novecento”) FESTA SAN TERENZIANO ROMPEGGIO DI FERRIERE (Tutti i giorni) 2; 6-8; 10 SETTEMBRE #ESTATEFARNESE: CINEMA ALL’APERTO PIACENZA Alle 21:45 all’Arena Daturi (Associazione “Cinemaniaci” e ARCI Comitato Provinciale Piacenza). 3 SETTEMBRE #ESTATEFARNESE: CONCERTO CONCORSO SAN COLOMBANO PIACENZA Concerto lirico dei vincitori del “Concorso Internazionale San Colombano” nel cortile di Palazzo Farnese (Associazione “Dea Donne”).

40

4-5 SETTEMBRE FESTA MULTIETNICA FIORENZUOLA D’ARDA A cura dell’Associazione un Mondo dietro l’Angolo (Piazza Molinari)

Itinerari 2021

#ESTATEFARNESE: IL TENORE: EROE O VITTIMA ... E RICOMINCIA IL CANTO PIACENZA Opera Lirica nel cortile di Palazzo Farnese alle ore 21, sabato 4 e domenica 5 settembre (Associazione “Amici della Lirica”) 5 SETTEMBRE TREKKING DEL PRANZO DELLA DOMENICA CASTELL’ARQUATO Escursione con guida, partenza da piazza Municipio e arrivo in azienda vitivinicola. Degustazione Ore 10.30. Prenotazione obbligatoria: Tel. 0523 803215 - Mail iatcastellarquato@gmail.com - Info Web: www.castellarquatoturismo.it MATRIMONIO MEDIEVALE CASTELL’ARQUATO A cura di Pro Loco Castell’Arquato. MARCIA DELLE TERRE VELEIATE VELEIA ROMANA Organizzata dal GS Terre Veleiate – camminata non competitiva partenza da Veleia QDD 8 SETTEMBRE FESTA DI MARIA BAMBINA SOLARO DI FERRIERE 9 SETTEMBRE #ESTATEFARNESE: CHE COMMEDIA…DIVINA! PIACENZA Concerto a favore di Telethon nel cortile di Palazzo Farnese, alle 21:45 (2° Reggimento Genio Pontieri) 11 SETTEMBRE #ESTATEFARNESE: FAVOLE AL TELEFONO PIACENZA Alle 21:00 nel cortile di Palazzo Farnese, concerto con l’Associazione “I Parchi della Musica” dedicato alle “Favole al telefono” di Gianni Rodari FESTA DELLA MADONNA ADDOLORATA PERTUSO DI FERRIERE


Itinerari 2021

EVENTI, SAGRE, FESTE

41


EVENTI, SAGRE, FESTE

12 SETTEMBRE #ESTATEFARNESE: OPERA LIRICA – SETTIMO CENTENARIO DANTE ALIGHIERI PIACENZA Alle 21:00 nel cortile di Palazzo Farnese, Opera Lirica da Camera, in occasione del settimo centenario della morte di Dante Alighieri dal titolo “Lapeggiamenti, amenità, querimonie et tremendi affetti nella nobilissima Florentia” (Gruppo Strumentale Ciampi). 13 SETTEMBRE #ESTATEFARNESE: RIPARTIRE BALLANDO PIACENZA Saggio Danza nel cortile di Palazzo Farnese organizzato dalle Scuole di danza di Piacenza. Appuntamento alle ore 21 (La Stanza di Danza A.s.D.). 10-12 SETTEMBRE VERNASCA SILVER FLAG CASTELL’ARQUATO Torna uno dei più importanti appuntamenti per i collezionisti di auto d'epoca la Vernasca Silver Flag, competizione dedicata alla rievocazione della storica gara in salita ''Castell'Arquato - Lugagnano - Vernasca'', che si disputò per 17 edizioni dal 1953 fino al 1972. La Vernasca Silver Flag è un Concorso dinamico di conservazione e restauro per vetture da competizione: le auto sfilano su strada chiusa al traffico e a velocità limitata. 11 SETTEMBRE IL MESTIERE DELLE ARMI CASTELL’ARQUATO Visita guidata tematica alla Rocca Viscontea e degustazione di ippocrasso Ore 17.30. Prenotazione obbligatoria: Tel. 0523 803215 - Mail iatcastellarquato@gmail.com Info Web: www.castellarquatoturismo.it

42

OPEN DAY PER INSEGNANTI CASTELL’ARQUATO Visita guidata ai musei e presentazione dell’offerta didattica 2021-2022 Ore 16.00. Prenotazione obbligatoria: Tel. 0523 803215 - Mail iatcastellarquato@gmail.com Info Web: www.castellarquatoturismo.it 17 SETTEMBRE – 17 OTTOBRE MOSTRA CASSINARI CASTELL’ARQUATO A cura del Comune di Castell’Arquato. 18 SETTEMBRE SULLE ORME DEI PELLEGRINI FARINI Sulla Via degli Abati alla scoperta delle culture d'Appennino. Itinerario storico e naturalistico nella zona di Groppallo, sulle orme dei pellegrini medioevali della Via degli Abati, guidati dalle forme naturali del territorio e dai tratti caratteristici delle culture d'Appennino. Partenza da Groppallo (PC) alle 9.30 durata: giornata intera. Info: sia@unionevalnurevalchero.it 19 SETTEMBRE VIVI IL VERDE CASTELL’ARQUATO Escursione al greto del fiume Arda. Escursione con guida, partenza dal Museo Geologico G.Cortesi. Ore 15.30. Prenotazione obbligatoria: Tel. 0523 803215 - Mail iatcastellarquato@gmail.com - Info Web: www.castellarquatoturismo.it 25 SETTEMBRE LA PRIMAVERA DEL NURE PODENZANO Da Podenzano per i campi al Nure. Facile e rilassante camminata in pianura adatta a tutti, su strada asfaltata e sterrata che costeggerà il fiume Nure. Partenza da Podenzano (PC) alle 15.00 durata: mezza giornata. Info: sia@unionevalnurevalchero.it FESTA DI SANTA GIUSTINA CURLETTI DI FERRIERE

Itinerari 2021

26 SETTEMBRE FESTA DI SAN MICHELE CIREGNA DI FERRIERE FESTA MADONNA DEL BUON CONSIGLIO GAMBARO DI FERRIERE AL CAREVOLO SULLE TRACCE DEI LONGOBARDI FERRIERE 29 SETTEMBRE FESTA DI SAN MICHELE ROMPEGGIO DI FERRIERE OTTOBRE 2 OTTOBRE IL MESTIERE DELLE ARMI CASTELL’ARQUATO Visita guidata tematica alla Rocca Viscontea e degustazione di ippocrasso Ore 17.30. Prenotazione obbligatoria: Tel. 0523 803215 - Mail iatcastellarquato@gmail.com Info Web: www.castellarquatoturismo.it RASSEGNA ANTICHI ORGANI ZIANO P.NO Alle ore 21 nella Chiesa San Paolo Apostolo - 34° Edizione della Rassegna “Antichi Organi” - concerto dal vivo sul storico Organo Sangalli di Ziano Piacentino. 2-3 OTTOBRE FESTA DELLE CASTAGNE E DEI RICORDI CASTELL’ARQUATO A cura di associazione La Goccia - Info Web: www.festadellecastagne.it 3 OTTOBRE ORO BLU E ORO NERO GROPPARELLO Quando una volta c'era il petrolio. Tra valli e cascate alla ricerca del passato petrolifero della Val Nure. Partenza da Montechino (PC) alle 15.00 durata: mezza giornata. Info: sia@unionevalnurevalchero.it 9 OTTOBRE CACCIA AI TESORI DELLA NATURA SAN GIORGIO P.NO Giochiamo insieme: escursione giocata per famiglie alla ricerca delle meraviglie della natura. Partenza da San Giorgio (PC) alle ore 15.00, durata: mezza giornata. Info: sia@unionevalnurevalchero.it RASSEGNA DEL CAVALLO BARDIGIANO FERRIERE 10 OTTOBRE VIGOLZONE IN MARCIA VIGOLZONE Partenza prevista dalle ore 8.00 a Vigolzone - Percorsi km 6 - 10 – 17. RASSEGNA BOVINA FERRIERE 16 OTTOBRE TREKKING DEGLI ULIVI E DEI CASTAGNI CASTELL’ARQUATO Escursione con guida, partenza da piazza Municipio. Merenda in B&B Ore 15.30. Prenotazione obbligatoria: Tel. 0523 803215 - Mail iatcastellarquato@gmail.com Info Web: www.castellarquatoturismo.it 23-24 OTTOBRE FIERA FREDDA LUGAGNANO VAL D’ARDA Festa delle castagne domenica 24 ottobre, mercato presente per tutta la giornata. Non mancheranno Giostre per bambini e ragazzi e buon cibo. 30 OTTOBRE SWEET HALLOWEEN CASTELL’ARQUATO


Itinerari 2021

Visita guidata per bambini alla Rocca Viscontea e merenda Ore 15.00. Prenotazione obbligatoria: Tel. 0523 803215 - Mail iatcastellarquato@gmail.com - Info Web : www.castellarquatoturismo.it 31 OTTOBRE HALLOWEEN 2021 CASTELL’ARQUATO Storytelling tour notturno, Borgo di Castell’Arquato. Prenotazione obbligatoria: Tel. 0523 803215 - Mail iatcastellarquato@gmail.com - Info Web : www.castellarquatoturismo.it NOVEMBRE 1 NOVEMBRE PASSEGGIATA NOIR TRA GLI SPETTRI DEL BORGO CASTELL’ARQUATO Visita guidata tematica alla Rocca Viscontea e al borgo di Castell’Arquato. Ore 15.00 e 16.00. Prenotazione obbligatoria: Tel. 0523 803215 - Mail iatcastellarquato@gmail.com - Info Web: www.castellarquatoturismo.it 6 NOVEMBRE #FOLIAGE NEL BORGO CASTELL’ARQUATO Passeggiata con guida e brindisi in Enoteca Comunale. Ore 16.00. Prenotazione obbligatoria: Tel. 0523 803215 - Mail iatcastellarquato@gmail.com - Info Web: www.castellarquatoturismo.it 14 NOVEMBRE I SAPORI DEL BORGO PONTE DELL’OLIO Mostra-mercato ad indirizzo eno-gastronomico con banchetti di vendita di alimentari e di agricoltori che vendono direttamente i propri prodotti. Si svolge dal 1999. 26 NOVEMBRE BLACK FRIDAY CASTELL’ARQUATO

EVENTI, SAGRE, FESTE

Ingresso gratuito alla Rocca Viscontea a ai musei di Castell’Arquato - Info Web : www.castellarquatoturismo.it DICEMBRE 12 DICEMBRE MARCIA DEI BABBI NATALE GRAZZANO VISCONTI Partenza dalle ore 9.30 presso Grazzano Visconti - Percorsi km 6 - 10 18 DICEMBRE #NATALE NEL BORGO CASTELL’ARQUATO Passeggiata con guida e brindisi in Enoteca Comunale Ore 16.00. Prenotazione obbligatoria: Tel. 0523 803215 - Mail iatcastellarquato@gmail.com - Info Web: www.castellarquatoturismo.it 31 DICEMBRE L’ULTIMA DELL’ANNO CASTELL’ARQUATO Visita guidata alla Rocca Viscontea e brindisi di fine anno in Enoteca Comunale. Ore 15. 30. Prenotazione obbligatoria: Tel. 0523 803215 - Mail iatcastellarquato@gmail.com - Info Web: www.castellarquatoturismo.it

Gli eventi riportati sono stati comunicati da Comuni, Pro Loco, Associazioni; così come programmati al 15 giugno 2021. Per eventi, sagre, feste e appuntamenti confermati successivamente è possibile contattare gli Uffici del Turismo, i Comuni, le Pro Loco e le Associazioni presenti sul territorio piacentino.

43



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.