OSSERVATORIO IMMOBILIARE UNGHERIA Aspetti macroeconomici e fiscali
INFORMATI
OSSERVA
TERZO TRIMESTRE 2017
INVESTI
SITUAZIONE MACROECONOMICA Il panorama macroeconomico ungherese resta roseo, addirittura oltre le aspettative degli scorsi mesi. Nel suo ultimo rapporto, il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al rialzo la crescita del PIL del paese per il 2017 a +3,2% e nel 2018 a +3,4% rispetto alle precedenti previsioni che si fermavano rispettivamente a +2,9% e +3,0%. Tuttavia, la crescita potrebbe essere ancora maggiore: gli obiettivi governativi sono di raggiungere il +4,1% del PIL nel 2017 e il +4,3% nel 2018. Si tratta di obiettivi ambiziosi ma tutt’altro che irrealizzabili considerando i grandi investimenti industriali operati nel paese da parte di aziende estere, specialmente nel settore meccanico. È da segnalare inoltre un importante aumento degli stipendi, che ha raggiunto valori superiori all’anno scorso del 13,2%. Ha contribuito a ciò la limitata offerta di lavoro, ma la ragione principale resta l’innalzamento dei minimi salariali da parte del governo, con soglie aumentate dal 15% al 25% a seconda delle categorie di lavoro. Il trend continuerà nel 2018 per ulteriori provvedimenti governativi sull’ aumento del salario minimo.
Principali indicatori economici. (fonte : Magyar Nemzeti Bank, FMI) PIL terzo trimestre 2017 +3,8%
Tasso di crescita PIL annuale 2018
Tasso di rifinanziamento MNB: +0,9%
2017 2016 0,0%
Tasso di inflazione atteso 2018: +2,5%
2,0%
3,0%
4,0%
2016 0,9%
2017 1,4%
2018 1,2%
Italia
Italia Ungheria
2,0%
3,6%
3,7%
Ungheria
Rating finanziario ungherese. Investment grade: qualità medioalta degli strumenti finanziari. ➢ Fitch : BBB- (outlook positivo) Novembre 2017 ➢ S&P: BBB-/A-3 (outlook positivo) Agosto 2017 ➢ Moody’s: Baa3 (outlook stabile) Marzo 2017
1,0%
L’agenzia di rating Fitch ha aggiornato l’outlook del Paese portandolo da «stabile» a «positivo», grazie al ridotto indebitamento estero dello Stato e al PIL in costante crescita. Infine, ottime notizie arrivano anche dal Centro di Statistica Ungherese (KSH), che segnala un’ulteriore diminuzione della disoccupazione arrivata al 4,1%, la cifra più bassa degli ultimi vent’anni. Rappresenta una riduzione del -0.8% rispetto all’anno scorso e una tendenza che accompagna il paese ormai da anni. 1
SITUAZIONE GENERALE DEL MERCATO IMMOBILIARE Gli ultimi dati di KSH mostrano un’espansione immobiliare ancora rapida. Il numero delle nuove costruzioni nel terzo trimestre ha superato del 50% il volume dell’anno precedente nello stesso periodo. L’incremento riguarda sia gli edifici che le opere di edilizia pubblica. A trainare il settore sono ancora una volta le aziende, con la realizzazione di siti industriali e grandi magazzini di stoccaggio merci. La costruzione di immobili residenziali, invece, è in gran parte dovuta al successo del programma di finanziamento alle famiglie, «CSOK», di cui si è parlato anche nelle altre edizioni dell’Osservatorio. I nuovi permessi di costruzione rilasciati superano dell’11% quelli dell’anno scorso. Tra i maggiori beneficiari di questa situazione ci sono le imprese edili: nel solo mese di agosto si è registrato un aumento degli ordini di costruzione del +89,7% rispetto allo stesso mese del 2016.
Nell’ultimo trimestre il volume degli investimenti commerciali nell’area immobiliare ha raggiunto i 505 milioni di euro, in tutto il 2017 si conta un volume di 1,3 miliardi di euro. Le stime per quest’anno sono simili a quelle del 2016, con numerosissimi investimenti stranieri e in particolare tedeschi. La più grande transazione di questo trimestre è stata senza dubbio l’acquisto del centro commerciale «Arena Plaza» da parte di un cliente sudafricano per €275 milioni.
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SITUAZIONE GENERALE DEL MERCATO IMMOBILIARE DEGLI UFFICI Gli ultimi dati pubblicati da Cushman & Wakefield mostrano una situazione abbastanza stabile per quanto riguarda i prezzi degli affitti nel mercato degli uffici. Ancora una volta, Budapest si riconferma il luogo in cui si concentrano la maggior parte degli affari in Ungheria. Le aziende che trainano la domanda sono soprattutto quelle del settore pubblico, finanziario, e i «Social Service Centre» . Il dato più positivo riguarda il tasso di immobili disponibili che ha raggiunto il nuovo minimo storico del 7,7%. Infatti, l’insufficiente numero di imprese edili, e l’aumento del costo del loro lavoro sta limitando la produzione di nuovi immobili mentre la domanda continua ad essere alta. Questo mercato è ampiamente soggetto a investimenti di grandi aziende, in questo semestre infatti le più grandi transazioni sono state effettuate dalla petrolchimica MOL e dal fondo di investimenti tedesco Corpus Sireo RE, con l’acquisto da parte di quest’ultimo del noto Eiffel Palace a Budapest. Generalmente un’ azienda deve programmare con almeno 1-2 anni di anticipo l’insediamento in un nuovo immobile, spesso impegnandosi contrattualmente prima della disponibilità reale dell’ufficio.
Posizione
€/m2 mese
€/m2 anno
Crescita % annua
Crescita % 5 anni
Budapest (CBD)
22,00
264
4,8
0,9
Budapest (Buda centrale)
16,00
192
1,6
1,3
Budapest (Vaci corridoio)
15,25
183
1,7
1,4
Budapest (periferia)
10,00
120
0,0
-1,9
Cushman & Wakefield
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SITUAZIONE GENERALE DEL MERCATO RETAIL Nel terzo trimestre del 2017 la domanda di immobili commerciali è rimasta alta, in particolare nelle vie principali della città e nei grandi centri commerciali. L’offerta si è mantenuta stabile, e si prevede che resterà pressoché immutata fino agli ultimi mesi del 2019, quando dovrebbe essere ultimato il centro commerciale «Etele City Center» nell’ XI° distretto, con l’immissione nel mercato di oltre 50 mila mq di spazio destinato alle attività commerciali.
Negozi strada principale €/m2 al mese
€/m2 annuo
Crescita % Crescita % annuale 5 anni
Budapest (Vaci utca)
120
1.440
20,0
5,9
Budapest (Andrassy ut)
55
660
22,2
6,6
Cushman & Wakefield
Anche i prezzi non hanno subito variazioni rilevanti rispetto al trimestre precedente, nonostante si preveda un modesto aumento nella prima metà del 2018. Per quanto riguarda i proprietari degli immobili, molti stanno spingendo per allungare il tempo di permanenza degli affittuari. Inoltre ultimamente sempre di più stanno puntando ad ospitare attività ristorative, evidentemente ritenendolo un settore di successo.
Ricapitolando, nel breve e medio termine ci si aspetta una situazione stabile senza grossi stravolgimenti del mercato: infatti, nonostante si preveda una crescita dei profitti in quasi tutti i segmenti del mercato retail e un crescente interesse degli investitori, questo sarà accompagnato da un aumento dell’offerta disponibile.
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SITUAZIONE GENERALE DEL MERCATO INDUSTRIALE Il mercato industriale continua ad affrontare le problematiche degli scorsi trimestri: una domanda costantemente alta unita a un’ offerta insufficiente, che non accenna ad aumentare. Infatti, nonostante vi siano diversi progetti di sviluppo in corso di realizzazione, sono tutti già vincolati da un contratto di affitto anticipato. La carenza di aree industriali si esprime soprattutto nei fondi di grandi dimensioni: nel Q3 2017, non vi è nemmeno un immobile disponibile sopra i 10.000 mq, come ci informa Cushman & Wakefield.
Posizione
€/m2 mese
€/m2 anno
Crescita % annua
Crescita % 5 anni
Budapest
3,70
44,4
2,8
1,1
Debrecen
3,50
42
0,0
0,0
Miskolc
3,50
42
0,0
0,0
Győr
3,50
42
0,0
0,0
Székesfehérvár
3,50
42
0,0
0,0
Cushman & Wakefield
Il principale sintomo della scarsità di offerta è che quasi tutte le transazioni si stanno svolgendo su immobili usati, quasi sempre sottoposti a restauro. Ulteriore segno della situazione in corso è il tasso di immobili sfitti, che resta al minimo storico del 5,5%. La redditività dei siti logistici ben collocati resta molto alta, intorno al 9% in tutta l’Ungheria, e indubbiamente si tratta del settore con il più ampio margine di guadagno.
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SITUAZIONE GENERALE DEL MERCATO DEI TERRENI AGRICOLI I prezzi dei terreni agricoli sono in rapida ascesa. Secondo i dati forniti da KSH, il valore delle aree coltivabili è aumentato del 22% durante lo scorso anno. In particolare si registra una crescita del +25% sui prezzi dei terreni arabili; un +8% per i prati da pascolo; +17,5% sui vigneti; +8% per quanto riguarda i frutteti e +10,5% le aree forestali. Ricordiamo comunque che la normativa ungherese rende difficili l’ acquisto di terreni da parte di cittadini stranieri, come vedremo più nel dettaglio in seguito. Il valore più alto è quello dei vigneti che si attesta a 1,83 milioni di fiorini per ettaro, equivalenti a quasi 5900€; seguono nell’ordine: frutteti, campi arabili, foreste e pascoli. Solo nell’ultimo anno sono stati venduti 232.000 ettari di terreno, principalmente a causa della messa all’asta di molti terreni pubblici da parte del governo. Nel 42% dei casi i proprietari dei terreni decidono di affittarli a terzi, probabilmente anche per l’aumento dei canoni d’affitto tra il +7% e il +15% a seconda della tipologia di terreno.
Tipologia terreno
€/ettaro
Crescita annua
Campi arabili
4180
25%
Vigneti
5885
17,5%
Frutteti
4630
8%
Pascoli
1670
8%
Zone forestali
1960
10%
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SITUAZIONE DEL MERCATO STUDENTATI Il mercato degli affitti studenteschi continua ad essere una delle opzioni più interessanti per gli investimenti a Budapest. La capitale ungherese si sta sempre più affermando come città universitaria e negli ultimi anni sta attirando un gran numero di studenti, non solo dall’Ungheria e dal resto d’Europa ma da tutto il mondo. Ogni anno si registra una sostanziale crescita degli iscritti provenienti dall’estero, e la tendenza dovrebbe proseguire almeno fino al 2023, quando si stima che ci potrebbero essere 40.000 studenti stranieri in Ungheria. Ciò che va rilevato è che i canoni di affitto per gli studenti sono mediamente più alti di quelli richiesti a famiglie e lavoratori, in virtù del breve tempo di permanenza. Inoltre, gran parte degli studenti esteri proviene da paesi con un costo della vita più alto di quello ungherese, e per i quali un prezzo per camera più alto della media nazionale non suscita particolari problemi. Gli immobili che si prestano meglio a questa funzione sono quelli ben collegati o situati nei distretti centrali della città, con numerose stanze e bassi costi di gestione.
Va comunque considerato che la risorsa degli studenti stranieri è spesso soggetta ad un ricambio ‘fisiologico’ trimestrale, semestrale o annuale, e questo può rappresentare un’arma a doppio taglio. Infatti, se è vero che normalmente la locazione di breve periodo può portare rendimenti più elevati, è anche vero che ciò sottopone il padrone di casa ad un maggiore impegno nella ricerca degli affittuari e nella supervisione durante la locazione.
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INVESTIMENTI PER I CITTADINI EUROPEI
Il mercato immobiliare ungherese è essenzialmente aperto a tutti i cittadini stranieri, grazie all’attività del governo locale che, soprattutto negli ultimi anni, ne ha favorito gli investimenti. Sebbene non ci siano particolari restrizioni, occorre evidenziare alcuni vincoli per la compravendita di determinate categorie di immobili. L’acquisto di immobili ad uso abitativo, commerciale ed industriale è totalmente libero da restrizioni e può essere effettuato da persone fisiche, giuridiche, ungheresi o stranieri. L’acquisto di terreni agricoli è stato libero fino agli inizi degli anni ‘90, e ancora oggi gran parte degli stranieri che possiedono terre in Ungheria sono i beneficiari di quella legislazione. Tuttavia, oggi è soggetto a diverse prelazioni e autorizzazioni che ne rendono particolarmente difficile l’acquisto, come la necessaria qualifica di Agricoltore IAP e la residenza entro 20km dal fondo. Le persone giuridiche non possono acquistare un terreno agricolo.
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INVESTIMENTI PER I CITTADINI STRANIERI Il mercato immobiliare ungherese è sempre più apprezzato dagli investitori stranieri. Infatti, secondo Ingatlan.com, circa il 6-7% degli acquisti immobiliari in Ungheria è concluso da stranieri, percentuale che sale al 15-20% se si considera solo Budapest. Secondo portfolio.hu, inoltre, nei quartieri più ricercati di Budapest la quota di compratori stranieri è compresa tra il 22% e il 27%. Il flusso di queste transazioni è stato favorito dalla disponibilità di accesso al credito delle istituzioni ungheresi. Secondo Krisztian Vincze, direttore del GDN Real Estate Network’s Credit Center, sebbene la cittadinanza sia importante per richiedere un prestito, ciò che conta maggiormente è la residenza. Inoltre, la possibilità di ricevere credito aumenta se lo stipendio è ricevuto in Ungheria.
La facilità di accesso al credito tuttavia si scontra spesso con le differenze metodologiche e linguistiche che ovviamente si vengono a creare quando si decide di investire in un mercato straniero. Per questo motivo è consigliabile rivolgersi a consulenti esperti che operano sul territorio da tempo ed hanno gestito precedentemente diversi tipi di complicazioni. ITL Group vanta un’esperienza più che ventennale nel settore della consulenza e dal 2013 trova le migliori soluzioni in campo immobiliare assistendo i suoi clienti anche grazie ad una serie di relazioni con le realtà e istituzioni locali che permettono di stringere accordi in maniera rapida e senza incomprensioni. 9
ITER PER L’ACQUISTO DELL’IMMOBILE Per quanto riguarda la procedura d’acquisto dell’immobile, questa risulta sostanzialmente semplice e implica pochi passaggi. L’iter può essere riassunto come segue:
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ASPETTI FISCALI DELL’INVESTIMENTO Imposta di registro E’ pari al 4% del valore dell'immobile da contratto e viene pagata dopo la comunicazione dell'ispettorato delle finanze ungherese. Il valore scende al 2% se l’immobile è acquistato a fini imprenditoriali e con rivendita entro 12 mesi. È stata presentata una proposta di legge per cui i 12 mesi diventerebbero 36 a discrezione del contribuente. Imposta sugli immobili A seconda dei comuni può arrivare fino a 1.772 HUF al mq, da corrispondere ogni anno in due rate con scadenza il 15 Marzo e il 15 Settembre, nella generalità dei casi, se l’immobile produce reddito. Esistono comunque delle eccezioni che dipendono dalla libera decisione di ciascun distretto. Imposta IVA (27% o 5%) A seconda del momento della vendita e della destinazione dell'immobile, ci sono limitazioni nel recupero dell'IVA. Nel caso in cui si abbia diritto al recupero, la liquidazione da parte dello stato è di circa 60 giorni (previo controllo accurato della documentazione comprovante il diritto). Assume particolare importanza la destinazione e la rivendita dell’immobile ai fini dell’obbligo di versamento e/o rimborso dell’Iva nel caso in cui l’immobile comprato ai fini dell’attività d’impresa (non legata alla compravendita immobiliare) dovesse essere rivenduto. L’imposta sul valore aggiunto è stata ridotta al 5% per la vendita di immobili per civile abitazione di nuova costruzione o che hanno ricevuto l’abitabilità nel 2016. Si prevede che la normativa resterà in vigore fino al 31 dicembre 2019.
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ASPETTI FISCALI DELL’INVESTIMENTO Le imposte sul reddito sono impostate come segue:
Persone Fisiche
Se l'immobile viene rivenduto nei 5 anni, si paga il 16% sul differenziale tra acquisto e vendita e questa base diminuisce del 20% per ogni anno a partire dal primo fino ad essere pari a zero il quinto anno.
Nel caso di affitti da immobili si paga il 15% e se l'affitto totalmente percepito nell'anno supera 1.000.000 HUF (circa 3400 €), si deve versare un’ulteriore imposta sanitaria del 14% sul percepito fino ad un massimo di 450.000 HUF annui. Tuttavia questa tassa ulteriore verrà eliminata a partire da gennaio 2018.
Persone Giuridiche
A partire dal 1 gennaio 2017 la tassazione sui redditi societari in Ungheria è pari ad un'aliquota unica nella misura del 9%. Continua pertanto il ricorso alla leva fiscale per incentivare la presenza e l'ingresso di nuovi business a sostegno dell'economia. La nuova aliquota è tra le più basse in Europa.
A questa si aggiunge l‘imposta comunale sulle attività economiche che ha la base imponibile equivalente a quella italiana (vecchia IRES) con un'aliquota del 2%.
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FERMENTO IMMOBILIARE IN UNGHERIA = OPPORTUNITÀ PER IMPRESE EDILI ITALIANE? Il boom immobiliare degli ultimi tempi ha incontrato una battuta d’arresto nel terzo trimestre dell’anno. La metà dei progetti di costruzione residenziale attualmente in corso si trova in ritardo e in moltissimi casi i lavori non sono neppure cominciati: si parla di 2500 piani di sviluppo che si sono fermati al conseguimento della concessione edilizia. La causa di tali rallentamenti è da attribuirsi principalmente alla carenza di appaltatori qualificati per portare a termine tutti gli ambiziosi obiettivi costruttivi posti nei mesi precedenti. La nazione magiara è quindi alla ricerca di lavoratori e imprese che possano sostenere l’impetuosa crescita economica degli ultimi anni. Molte aziende estere coinvolte nel settore delle costruzioni, tra cui alcune italiane, proprio per tale motivo stanno decidendo di entrare in questo mercato. Il tempismo deve essere la chiave per approfittare di una situazione così favorevole prima che vengano attratti altri attori internazionali. Inoltre, la remunerazione per le imprese edili è cresciuta del 9,3% rispetto all’anno scorso per la costruzione di nuovi edifici. Questo fenomeno sta però contribuendo all’aumento del prezzo delle abitazioni. Solo nell’ultimo trimestre il valore degli immobili ad uso residenziale è aumentato del 5,3% rispetto al trimestre precedente, registrando così un +15,1% sui prezzi dello scorso anno, come riportato da KSH. Il rialzo riguarda in particolar modo le città di medie e piccole dimensioni, la capitale è il luogo che ha visto le rivalutazioni più contenute. I ritardi nelle costruzioni hanno infatti ridotto l’offerta disponibile nel mercato, facendo rivalutare gli immobili già disponibili. 13
INVESTIRE IN TURISMO: NUOVE REGOLE A Budapest sono state introdotte nuove regole per chi volesse iniziare ad affittare appartamenti turistici a breve termine, spesso conosciuti come «AirBnB».
NORMATIVA DISTRETTO VII •
•
•
•
•
Si potrà aprire una nuova attività di affitto a breve termine solo se il relativo regolamento di condominio lo permette. Gli immobili già destinati a questa funzione non sono vincolati e potranno continuare ad operare. In caso di vendita dell’appartamento, il nuovo proprietario dovrà in ogni caso rispettare il regolamento condominiale. La possibilità o meno di affittare un appartamento a turisti dovrà sempre essere specificata esplicitamente nel regolamento. Se avviene la cessione di un immobile in un condominio, i nuovi proprietari devono attenersi alle condizioni vigenti in tale momento, essendo decaduti gli eventuali benefici del precedente proprietario.
Le nuove normative sono state introdotte di recente nel distretto VII, ma è probabile che nel tempo gli altri distretti si adeguino. Nel V° distretto erano già stati varati altri regolamenti più permissivi in passato. Nel mercato sono già presenti delle società che controllano diversi appartamenti ad uso turistico. Alcune di queste offrono la vendita di partecipazioni, rendendo più agevole l’introduzione in questo business ai nuovi investitori.
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TURISMO IN CRESCITA Se da un lato, come abbiamo visto, la legislazione si sta ancora definendo nell’ambito turistico, dall’altra gli ultimi dati statistici sulle affluenze e la redditività in questo settore sono molto positivi. A settembre è stato registrato un numero di arrivi di turisti superiore all’anno scorso del +4,6% proveniente dall’estero e del +3,6% dall’Ungheria. Oltre a questo, è aumentata anche la durata media del soggiorno: nel 2017 il numero di notti trascorse in vacanza è aumentato del +6,8% e il prezzo medio per notte è salito del 10%. Nella capitale tutti i dati registrano valori ancora maggiori, come i prezzi degli hotel superiori del +14%. La combinazione di questi tre fattori ciascuno contemporaneamente in crescita – affluenze, tempo di permanenza e prezzi - ha portato i ricavi a crescere di un importante +16,5%. Nei primi 9 mesi dell’anno sono stati spesi €1,13 miliardi solo in alberghi e altri alloggi. È probabile che il trend di crescita continui, con il turismo interno rafforzato dall’aumento degli stipendi degli ungheresi, e dall’estero con la Mercatino natalizio - Budapest crescente popolarità che sta raggiungendo il paese negli anni. Budapest è la meta più gettonata, raccogliendo ben tre quinti dei turisti in arrivo in Ungheria; a seguire l’area del lago Balaton, che ultimamente si sta facendo apprezzare soprattutto all’estero.
Lago Balaton 15
RELAZIONE FINALE Da ciò che abbiamo analizzato in precedenza si può ricostruire un quadro generale del mercato Real Estate di questo trimestre. Il mercato si dimostra ancora in crescita e la domanda è alta in tutti i settori: grandi immobili industriali, uffici, nuove abitazioni e locali commerciali in centro. Anche le banche stanno reagendo positivamente a questa tendenza finanziando gli investitori e le famiglie molto più che in passato e allungando il tempo di rimborso dei mutui. Inoltre lo sviluppo edile prosegue forte in tutta l’Ungheria arrivando a saturare l’offerta di lavoro necessaria, e si prevede che continuerà spedita ancora per anni come dimostra il gran numero di concessioni edilizie emesse ultimamente. D’altra parte, uno sviluppo così rapido e impetuoso sta presentando delle sfide che il Paese affronta con qualche difficoltà: • La costruzione di nuovi immobili ha assorbito completamente la manodopera edile, ne stanno seguendo ritardi nelle consegne e aumento del costo del lavoro delle imprese impiegate. • La domanda di immobili in tutti i settori cresce molto più velocemente della nuova disponibilità di offerta, provocando un aumento dei prezzi degli immobili. • Il grande successo delle soluzioni «AirBnB», unito all’afflusso sempre crescente di turisti a Budapest, ha reso necessario un intervento da parte delle istituzioni, che potrebbe rendere più complesso il lavoro degli investitori in questo business. • Le agevolazioni fiscali e finanziarie del governo, come il programma «CSOK» e la riduzione dell’ IVA sui nuovi immobili, essendo a breve scadenza, stanno fermentando ulteriormente il mercato dal momento che ogni attore presente cerca di avvantaggiarsene in tempo. In conclusione: possiamo ritenere che il panorama immobiliare ungherese resta indubbiamente interessante per i nuovi investitori esteri, ma i rapidi mutamenti del mercato e i tanti eventi che lo condizionano rendono complesse le scelte strategiche per gli imprenditori. In questi casi può essere utile farsi indirizzare da professionisti che operano nel mercato ungherese già da tempo per cogliere le opportunità e gestire le insidie che lo caratterizzano.
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OFFERTE PER INVESTIMENTO A REDDITO Edificio commerciale nei pressi della rampa dell’autostrada M1
2 palazzi di uffici nel I° distretto, nei pressi del ponte Elisabeth
- VENDITA QUOTE SOCIETARIE -
- VENDITA EDIFICI -
➢ Posizione: Budapest, Budaörs vicino l’autostrada M1 ➢ Superficie area: 22016 mq ➢ Superficie del magazzino: 549 mq
➢ Posizione: Nei pressi di Hegyalja ùt ➢ Dimensione ufficio A: 3400 mq
➢ Dimensione ufficio B: 4300 mq
➢ Superficie attivitá industriale: 2213 mq
➢ Altri servizi: 112 posti auto Magazzini di 220 mq
➢ Superficie totale uffici: 1534 mq
➢ Situazione attuale: Occupato al 100%
➢ Situazione attuale: Occupato al 100%
➢ EBITDA da locazione: €1 milione annuo (circa)
➢ Rendita stimata: 7%
➢ Prezzo richiesto: € 15 milioni (IVA assente)
➢ Prezzo richiesto: € 3,95 milioni
Per permettere di mantenere l’EBITDA deve essere costituita una società di gestione che prenda in carico tutte le obbligazioni attuali dalla società del gruppo che gestisce anche altri uffici.
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OFFERTE PER INVESTIMENTO A REDDITO Edificio da ristrutturare completamente, Budapest
Portafoglio di 4 appartamenti turistici nel centro di Budapest
- VENDITA EDIFICIO O QUOTE SOCIETARIE -
- VENDITA EDIFICIO O QUOTE SOCIETARIE-
➢ Posizione: Budapest, Distretto V, a breve distanza da Via Vaci e dal Mercato Centrale ➢ Dimensione dell’edificio: 3500 mq ➢ Superficie dell’area: 1800 mq ➢ Dimensione massima in caso di ricostruzione: 8000 mq ➢ Destinazione: Residenziale, commerciale o uffici ➢ Prezzo richiesto: € 5,5 milioni L’attuale proprietario sta svolgendo le pratiche per ottenere il permesso di ampliare l’edificio, aggiungendo un piano, per aprire un hotel 4 stelle con 126 camere. In questo caso l’area totale dell’edificio arriverà a 5000 mq.
➢ Posizione: V distretto e zona Opera ➢ Superficie totale: 259 mq ➢ Tipo di locazione: Contratto di locazione a lungo termine a una compagnia specializzata in affitti turistici a breve termine ➢ Situazione attuale: Occupato al 100% ➢ EBITDA da locazione: 5% annuo (circa) ➢ Prezzo richiesto: € 780.000
Contratti e autorizzazioni sono conformi alle nuove normative. Il passaggio quote permette di mantenere questi diritti. Il passaggio immobiliare invece impone il rinnovo delle autorizzazioni che obbligano a un rinnovo del contratto di locazione.
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ITL Group Kft. è la società leader nella consulenza alle imprese italiane in Ungheria, specializzata sul mercato magiaro dal 1995. In oltre 20 anni di attivitá lo studio ha accompagnato più di 500 società a capitale italiano ad entrare sul mercato ungherese, sia sotto gli aspetti di internazionalizzazione della produzione che di investimento produttivo e immobiliare.
Federico Michele Brilli Head of Department at ITL Real Estate (+36 1) 269 5679 f.brilli@itlgroup.hu
Szilvia Schenk Senior Consultant at ITL Real Estate (+36 1) 269 5679 s.schenk@itlgroup.hu
www.itlgroup.hu 1056 Budapest - Váci utca 81