Scampagnata fuori porta?
un’insalata di riso integrale per tutta la famiglia
Scopri tutta la gamma: Ribe, Carnaroli, Baldo, Rosa Marchetti
integrale - semilavorato - bianco buoni per ogni ricetta!
Una cultura del rispetto della Terra
Cultura e coltura. Forse da piccoli avrete faticato anche voi a imparare la differenza tra queste due parole così simili, che si distinguono solo per un cambio di vocale. E se, a un’occhiata superficiale, i due concetti non potrebbero sembrare più diversi, in realtà le assonanze non si limitano alla linguistica. Colture – coltivazioni – di qualità non possono prescindere da una cultura del rispetto della Terra, che si tramanda di generazione in generazione. Allo stesso modo, quando parliamo di cultura, non possiamo tralasciare tutti quegli aspetti che hanno a che vedere con la salvaguardia dell’ambiente, con la tutela della biodiversità, con il rispetto della vita in ogni sua forma.
Del resto, il concetto stesso di nutrimento è un concetto trasversale: per stare bene, il nostro corpo necessita di un nutrimento adeguato che deriva –necessariamente – da un cibo di qualità. E come si ottiene un cibo di qualità? Attraverso una terra nutrita nel modo giusto, coltivata non solo con l’obiettivo di produrre (frutta, verdura, cereali, legumi), ma con quello più alto di salvaguardarne la fertilità, addirittura di ripristinarne la vitalità. Un impegno che i nostri agricoltori portano avanti ogni giorno, attraverso un complesso sistema di pratiche che contribuiscono all’equilibrio dell’intero ecosistema.
La fertilità del suolo, per esempio, è strettamente connessa con la biodiversità: ecco dunque che in un’azienda virtuosa fanno la loro comparsa alberi, siepi, piccole aiuole fiorite, specie botaniche che caratterizzano il territorio e che rappresentano il rifugio ideale per insetti, uccelli e altri animali. Scegliere l’agricoltura biologica e biodinamica significa inoltre prediligere tecniche agricole che, attraverso una gestione sostenibile del suolo, contribuiscono alla riduzione delle emissioni e dell’impatto su terra, acqua e clima. Valori da condividere e da trasmettere alle nuove generazioni, per far germogliare una cultura del rispetto della Terra che ci accompagni per tutta la vita, fin da quando muoviamo i primi passi.
La redazione: Silvia Valentini
Sophie Meneghelli
Lorenza Gelmetti
hanno collaborato a questo numero:
Serena Federici di EcoComunicazione www.ecocomunicazione.it
Benedetta Frare giornalista pubblicista e direttrice responsabile della rivista
Blessed Brands Creative Studio per lo scatto di copertina e per le rubriche di cucina
Paolo Pistis
esperto di agricoltura biodinamica
Francesca, Lorella, Silvia Braglia fondatrici di www.disanapianta.net per la rubrica Impastiamo Disanapianta
Jasmin Peschke per la rubrica Cosa ci nutre
Orango Films per lo scatto di pagina 11
Editore:
EcorNaturaSì SpA Società Benefit via Palù, 23 z.a. Zoppè, 31020
S. Vendemiano TV Italia
P.IVA e C.F. 02010550263
Direttore responsabile: Benedetta Frare
Grafica e impaginazione: EcoComunicazione, progetti di comunicazione ecologica
Stampato da Mediaprint con inchiostri a base vegetale Pubblicazione bimestrale registrata presso il Tribunale di Verona in data 30/12/2003 n. 1575
E tu cosa fai per il Pianeta? Condividi le tue buone pratiche taggandoci su @naturasi_italia o @naturasi.italia
naturasi.it seguici su
Sommario
24
Approfondimento
Il nostro Io?! Un’Arte da scoprire!
6
8 Schiscetta di stagione Fusilli integrali
10 Le stagioni nell’orto
Il peperone l’ortaggio estivo che cresce “all’ombra”
27
Ospitalità natura
29 ViandantiSì
30 In evidenza
Germogli: il nutrimento di tutta una pianta
32
Come ti riciclo...
Pomodori ripieni estivi
34
Ortofrutta di stagione
37
Azienda del mese
Voelkel, il gusto autentico della natura
39
Cosa ci nutre
Creatività e vitalità in cucina
41
Bio consigli di lettura
22
Oggi in cucina
Gelati stecco allo yogurt
Il Cibo della terra e della Solidarietà
Anche quest’anno, dal 20 al 23 luglio, il Caseificio Sociale Santa Rita di Pompeano di Serramazzoni, culla del Parmigiano Reggiano Biologico, ospiterà il “FESTIVAL DEL LETAME: il Cibo della Terra e della Solidarietà”.
“Chi ha letame ha denaro. Il contadino che ha il letame non ha debiti. Il letame è l’oro della terra”: sono le parole pronunciate da Fabio Brescacin, presidente di EcorNaturaSì, intervenuto in occasione di una delle scorse edizioni del “Festival del letame: il Cibo della Terra e della Solidarietà”, appuntamento imperdibile per tutti coloro che credono in un’agricoltura che nutre la terra, per nutrire il pianeta. Il letame (dal latino laetamen, derivato di laetare «concimare» che deriva a sua volta da laetus «lieto», in origine «fertile») rappresenta infatti una risorsa fondamentale nel biologico e nel biodinamico, per garantire e ripristinare – in modo del tutto naturale – fertilità e vitalità del suolo, presupposti indispensabili per la qualità dei prodotti. Non è un caso dunque che il Festival attragga ogni anno tante persone che accorrono sull’Appennino Modenese, in un territorio Bio & Slow dedicato alla filiera del Parmigiano Reggiano Biologico e alla Biodiversità (“salviamo la Vacca Bianca Modenese presidio Slow Food”), in un clima di festa – con musica dal vivo e balli nell’aia – e di consapevolezza sull’importanza di un nutrimento di qualità per l’uomo che parte da un nutrimento di qualità per la Terra.
Cruditer, esperimenti di "assaggio" del suolo agricolo
Tante le iniziative che animeranno le giornate dal 20 al 23 luglio: dagli incontri pratico scientifici ai
concorsi, fino alla preparazione del cumulo e alle visite guidate aziendali, passando per la tombola del letame. Spicca in particolare, il 20 e 21 luglio, “Cruditer”: un ciclo di incontri pratico-scientifici in campo per valutare lo stato di salute del suolo, promosso da rete HUMUS e da Santa Rita Bio Caseificio Sociale 1964. Tra i primi esperimenti di “assaggio” del suolo agricolo proposto ai cittadini,
Fabrizio De André
Cruditer prevede un’analisi sensoriale per imparare a conoscere l’anima vitale del terreno agricolo, cioè la sua fertilità biologica (e a individuare dove è stata persa), e per riconoscere l’importanza di una terra viva per gli ecosistemi del pianeta, la produzione del cibo e la nostra salute. “La terra è viva e si riconosce alla vista, al tatto, all’odorato e al gusto!! I cittadini riconoscono e “assaggiano” le terre di diverse Aziende Agricole Biologiche dell’Appennino Modenese”. I partecipanti saranno guidati da tecnici esperti nella valutazione visiva, tattile e organolettica di campioni di suolo prelevato in Aziende Agricole Biologiche dell’Appennino Modenese, dedite all’allevamento bovino per la produzione di Parmigiano Reggiano Biologico. Un'escursione particolare, animata dai propri sensi, lungo i sen-
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior
tieri sotterranei della produzione agricola biologica. In abbinamento al suolo, con la stessa metodologia si approfondirà la conoscenza del letame, valutando i campioni consegnati dalle Aziende Agricole Biologiche/Biodinamiche da tutta Italia.
La nascita del caseificio
Il Caseificio Sociale Santa Rita è nato nel 1964 a Pompeano di Serramazzoni sull’Appennino Modenese. I contadini soci sono da sempre i veri protagonisti del ciclo produttivo: oltre a conferire il latte Biologico dei loro allevamenti, si dedicano anche a produzione, stagionatura e vendita del celebre formaggio Parmigiano Reggiano Biologico. Il Caseificio deve il suo nome all’anziana signora Rosilde, proprietaria del terreno su cui, all’epoca, doveva sorgere il caseificio, la quale mise però una condizione imprescindibile per l’acquisizione dell’appezzamento: “Siate devoti a Santa Rita” disse “che è la Santa delle imprese impossibili e vi sosterrà in tutta la vostra vita, perché anche la vostra è un’impresa quasi impossibile e ci saranno spesso difficoltà da superare”. In effetti, negli anni, le difficoltà non sono mancate, ma ogni momento di crisi è stato affrontato mantenendo saldi gli antichi valori dello storico caseificio: valori che ancora oggi lo animano e che potrete conoscere più da vicino dal 20 al 23 luglio, in occasione del “Festival del letame: il Cibo della Terra e della Solidarietà”.
22 e 23 luglio: convegni e iniziative
• Distretti Biologici/promozione dell’agricoltura Biologica/ Biodinamica nei territori, a cura del Distretto Biologico Valli del Panaro
• “Alfonso Draghetti, Direttore della Stazione Sperimentale Agraria di Modena”, un Padre dell’Agricoltura Biologica e Biodinamica, a cura di Alberto Berton (Fondazione Micheletti)
• Pastori e Pecore, Alpaca e Lane, a cura di Claudia Comar
• Costruire con la Canapa, a cura del geometra Olver Zaccanti – Oficina (tecnico ANAB)
• Conoscere come si “FA” il Parmigiano Reggiano Biologico. Con il Consorzio del Parmigiano Reggiano
• Cottura forma con fuoco a legna
• Gara di taglio della forma
• Visita al magazzino dove si "alleva" il Parmigiano Reggiano Biologico di Vacca Bianca Modenese Presidio Slow Food
• Area Mercato produttori Biologici/Biodinamici e Artigiani
• Area Biodiversità Animale / Salviamo l’Agro-bio diversità:Vacca Bianca Modenese (Presidio Slow Food)
- Gallina Modenese - Pecora Cornella Bianca - AlpacaCapra Camosciata Delle Alpi - Asini
• Area Bambini con laboratori: terra, acqua, aria, fuoco
• Proiezioni sui 50 anni di solidarietà del CEFA (www.cefaonlus.it)
• Pranzi e Cene con Cibo Biologico/Biodinamico
“buono, pulito, giusto”, a cura di Giovanni Montanari
“BioCuoco” – Daniele Reponi “Re dei Panini Agricoli”.
Per info: www.santaritabio.com
Fusilli integrali con ceci, melanzane e pomodorini
con Blessed Brands Creative Studio
Ingredienti per 4 persone
Costo a porzione
400 g di ceci già cotti
350 g di fusilli integrali
350 g di pomodori
(datterini o ciliegini)
1 melanzana media
1/2 limone (il succo)
timo fresco q.b.
olio extravergine d’oliva q.b. sale e pepe q.b.
Procedimento
1Per prima cosa, cuocete la pasta in abbondante acqua salata per il tempo indicato sulla confezione, avendo l’accortezza di lasciarla leggermente al dente. Una volta pronta, scolatela, conditela con un filo di olio e lasciatela raffreddare.
2 Nel frattempo, pulite le verdure e tagliate i pomodori a spicchi e le melanzane a fette sottili. Cuocete queste ultime su una griglia ben calda 3 minuti circa per lato, fino a quando non si saranno ammorbidite. Conditele con olio, sale e pepe e tenete da parte.
3
Dopo averli sciacquati sotto acqua corrente, scolate bene i ceci. Raccoglieteli in una ciotola capiente e schiacciateli grossolanamente con una forchetta, aiutandovi con un filo di olio e qualche cucchiaio di acqua, se necessario. Aggiustate di sale e di pepe e condite con il succo di limone.
4 A questo punto, unite ai fusilli il sugo di ceci, aggiungete le melanzane e i pomodorini e guarnite con del timo. Servite tiepida o fredda.
Semplice da realizzare, è perfetta da servire nei vostri pic-nic estivi. Per prepararla, potete utilizzare tante altre verdure di stagione, come zucchine, peperoni o fagiolini, e arricchirla con le vostre erbe aromatiche preferite (menta, prezzemolo, basilico…).
Il peperone, l’ortaggio estivo che cresce “all’ombra”
di Paolo PistisBuccia lucente e sapore deciso, è tra gli ortaggi più apprezzati dell’estate, protagonista di molti piatti cui conferisce note brillanti, sia alla vista che all’assaggio.
Pianta appartenente alla famiglia delle solanacee, il peperone – così come il pomodoro, la patata e la melanzana – è originario delle Americhe. È una famiglia di piante che ha una grande esigenza di luce e calore solare: è dunque una pianta prettamente estiva, della quale esistono tantissime varietà tutte del genere Capsicum. Possiamo trovare in commercio frutti con diverse forme: quadrati, rettangolari, a punta o allungati, con diversi colori sgargianti dal verde al giallo e al rosso. È da ricordare però, che i peperoni sia rossi che gialli, prima che manifestino la loro colorazione, sono tutti verdi, come vediamo accadere nei pomodori. Naturalmente il grado di maturazione e di colorazione influenza anche il loro sapore.
Trapianto o semina?
Il peperone gradisce terreni molto fertili, ricchi di sostanza organica, di humus e di una costante umidità. Generalmente a livello amatoriale si acquistano piantine in vaso, perché così è più facile coltivarlo, mentre è abbastanza impegnativo partire direttamente dal seme. Volendo tuttavia cimentarsi, necessitiamo di un buon terriccio costituito di torba all’80%, humus di lombrico al 5% e sabbia silicea al 5%, che può essere un buon substrato per la semina. La germinazione deve avvenire a una temperatura costante di 25-30 °C e sarà importante irrorare preventivamente il terriccio con il preparato biodinamico 500k perché tutto si svolga nel migliore dei modi. Questo preparato consente una maggiore
radicazione e l’ottenimento di piante più vigorose. Le giovani piantine andranno curate fino al momento del loro trapianto, prima in un vasetto e poi, dopo circa 40/50 giorni dalla semina, direttamente nell’orto. Le sementi o le piante che utilizzeremo nel nostro orto devono essere di origine biologica o biodinamica e a livello amatoriale è meglio orientarsi verso varietà non ibride e antiche, come il peperone “quadrato
d’Asti” (sia rosso che giallo) o il “corno di toro” (sia rosso che giallo), perché solitamente più rustiche e resistenti. Le esigenze di acqua sono importanti e giornaliere, tuttavia bisogna stare attenti ai ristagni idrici che possono far marcire le giovani piante. Prima della messa a dimora delle nostre piantine irrighiamo abbondantemente i vasetti con il preparato biodinamico Fladen colloidale, che aiuterà le piante a superare bene lo stress del trapianto. Non dimentichiamoci di mettere a dimora le piantine in un terreno profondo, fresco, leggero e concimato con humus di lombrico biodinamico. Ne bastano 100 g per pianta nella buchetta del trapianto.
Il peperone è una pianta abbastanza delicata, ma se abbiamo cura e dedizione ci darà molte soddisfazioni, portando un tono allegro di colore e sapore nei nostri piatti estivi.
È importante che il terreno che ospiterà il peperone sia privo di erbe infestanti e che le piantine siano subito pacciamate con paglia o foglie. Il peperone non sopporta infatti la competizione con le erbe infestanti. Sarà necessario mettere un tutore di sostegno per ogni piantina, in quanto la pianta del peperone fa fatica a rimanere in piedi quando i frutti iniziano a ingrossare. Può succedere che si spezzino i rami per l’eccessivo peso dei frutti, specie se il peperone è coltivato in pieno campo, dove il vento e qualche temporale estivo potrebbero creare seri danni.
Un posto… all’ombra
Nonostante il peperone sia una pianta che gradisce enormemente il sole, i frutti sono soggetti a scottature. Pertanto le piante vanno ombreggiate con particolari reti nelle ore più calde. Chi non possiede le reti ombreggianti può optare per l’irrorazione di caolino – un tipo di argilla bianca – su foglie e frutti per proteggerli dalle scottature. Questo tipo di argilla vela di bianco il frutto, ma si può lavare con facilità con acqua al momento del consumo e non ha controindicazioni. Per favorire la formazione di fiori e di frutti si irrora, al mattino molto presto, il preparato biodinamico cornosilice-501. Questo preparato va irrorato previa dinamizzazione in acqua piovana e distribuito nei giorni favorevoli del calendario biodinamico ovvero in giorni di frutti.
Funghi e altri insetti
Può succedere che le piogge e l’eccessiva umidità formino dei funghi microscopici sulle foglie. Per ovviare a questo inconveniente, dal momento del trapianto le piante potranno essere irrorate ogni dieci giorni con dei microrganismi probiotici, come per esempio i microrganismi effettivi. Anche gli insetti indesiderati come gli afidi, chiamati comunemente pidocchi, possono arrecare seri danni; in tal caso, alla prima comparsa, potremmo utilizzare del sapone potassico specifico ammesso per l’agricoltura biologica e biodinamica. Durante i mesi di luglio e agosto possono fare la loro comparsa dei piccoli bruchi che possono forare i frutti. Possiamo allontanarli irrorando le piante con del Bacillus thuringiensis ammesso per l’agricoltura biologica e biodinamica e reperibile presso i garden specializzati. Il peperone è una pianta abbastanza delicata, ma se abbiamo cura e dedizione ci darà molte soddisfazioni, portando un tono allegro di colore e sapore nei nostri piatti estivi.
Scopri i produttori di peperoni e gli altri agricoltori del nostro ecosistema: inquadra il QRcode per vedere i video e scoprire le loro storie. Oppure visita il sito naturasi.it/agricoltori
Zuppa fredda aromatica
con peperoni e lenticchie
con Blessed Brands Creative Studio
Ingredienti per 4 persone
400 g di lenticchie già cotte
200 g di pomodori (ciliegini o datterini)
1 peperone rosso medio
1 peperone giallo medio basilico q.b. origano fresco q.b. olio extravergine d’oliva q.b. sale q.b.
1Per prima cosa pulite il pomodoro e il peperone, privando quest’ultimo dei semi interni, e tagliate entrambi a pezzi grossolani.
2 Nel bicchiere di un frullatore, unite le lenticchie – tenendone da parte 4 cucchiai per la guarnizione – insieme alle verdure, un filo d’olio, le erbe aromatiche e un pizzico di sale.
3 Frullate bene il tutto, fino a ottenere una crema liscia, che andrete a distribuire all’interno di una ciotola da portata. Qualora risultasse troppo densa, aggiungete dell’acqua a piacere.
4 Terminate, in superficie, con le lenticchie intere rimanenti, ancora qualche foglia di basilico e di origano. Servite fredda o a temperatura ambiente.
Un piatto nutriente e rinfrescante, perfetto per rigenerarsi nelle giornate più calde. Per un sapore ancora più audace, potete aggiungere anche un cipollotto fresco o mezza cipolla rossa da frullare insieme agli altri ingredienti.
Tigelle farcite con
ricotta e verdure
Ingredienti per 4/5 persone
Procedimento
Per l’impasto: 220 g di farina tipo 0, 125 g di yogurt bianco senza zucchero, 70 g di acqua, 10 g di olio extravergine di oliva, 1/2 bustina di lievito istantaneo per preparazioni salate, sale q.b.
Per la farcitura:
500 g di ricotta, 2 carote medie 2 zucchine, 1 melanzana, olio extravergine di oliva q.b., timo q.b., sale e pepe q.b.
1In una ciotola capiente mescolate farina e lievito e unite lo yogurt, l’olio e l’acqua poco per volta, mescolando energicamente. Aggiungete anche il sale e impastate fino a ottenere un panetto liscio ed elastico. Copritelo e lasciatelo riposare a temperatura ambiente per circa 30 minuti. Una volta trascorso questo tempo, stendete l’impasto con l’aiuto di un mattarello e, con un coppapasta da 8 cm di diametro circa, ricavate dei cerchi. Lasciateli riposare coperti per altri 10 minuti.
2 Nel frattempo, dedicatevi al ripieno. Pulite le verdure, tagliate a listarelle sottili le carote e riducete a fettine le zucchine e la melanzana. Cuocete queste ultime due su una griglia ben calda per circa 3 minuti per lato, fino a quando non si saranno ammorbidite.
3
Condite con olio, sale e pepe e tenete da parte. In una terrina stemperate la ricotta con un cucchiaio di olio e un po’ d’acqua, condite con sale, pepe e timo fresco e mescolate bene, fino a ottenere un composto morbido e omogeneo.
Impastiamo!
4A questo punto, cuocete le tigelle su una padella calda per circa 3 minuti per lato, coprendole con il coperchio in modo tale che aumentino di volume durante questa fase. Una volta tiepide, tagliatele a metà per il lungo e farcitele con il composto di ricotta e le verdure. Servitele subito.
Se volete, potete preparare le tigelle in anticipo e conservarle in frigorifero per 2 giorni oppure congelarle per un mesetto circa. In questo modo, saranno pronte all’uso: vi basterà riscaldarle in padella o in un tostapane e farcirle con il vostro ripieno preferito.
Lunario
La luna, passando davanti alle costellazioni zodiacali, trasmette alla terra forze che si manifestano nel comportamento degli organismi viventi. In agricoltura biodinamica, le stesse favoriscono i tempi di semina, lavorazione e raccolta. Agiscono in modo analogo sul corpo umano, in particolare sulla crescita di capelli e unghie. Ogni nove giorni circa la luna, nel medesimo trigono di forze, favorisce o “ostacola” alcune parti della pianta o del corpo.
26 SAB 27DOM 28LUN 29MAR 30 MER 31 GIO
25 VEN
24 GIO
23 MER
22 MAR
taglio ritardante capelli
rinvaso
attività fisica
il pane lo yogurt potatura concimazione Agosto
In cucina Cura di sè Orto e giardino 1 MAR 2 MER 3GIO 4VEN 5SAB 6 DOM 7 LUN 8 MAR 9 MER 10 GIO 11 VEN SAB12 DOM13 LUN14 15 MAR 16 MER 17 GIO VEN18 SAB19 DOM20 21 LUN
Balls datteri e anacardi con semi di anguria e melone
Ingredienti per 16 balls
180 g di anacardi
80 g di datteri
20 g di semi di anguria e melone
20 g di bacche di goji
3 cucchiai di cocco rapè
+ quanto basta per la decorazione
Procedimento
1Per prima cosa, pulite bene i semi della frutta, privandoli di eventuali filamenti residui; sciacquateli con acqua corrente e lasciateli scolare in un setaccio per circa 30 minuti. Trascorso questo tempo, tamponateli bene per eliminare l’umidità in eccesso, disponeteli su una teglia da forno e tostateli in forno a 90 °C per 30 minuti circa, girandoli di tanto in tanto per evitare che si brucino e garantire una doratura uniforme.
2
Una volta pronti, lasciateli raffreddare e teneteli da parte. In un frullatore unite i datteri denocciolati, gli anacardi, le bacche di goji e il cocco e frullate fino a ottenere un composto grossolano.
3 Trasferitelo in una ciotola e incorporate anche i semi tostati. A questo punto, con le mani leggermente inumidite, formate delle palline di media grandezza, ripassatele nel cocco rapé e fatele riposare per almeno 30 minuti prima di servirle.
Uno snack di “recupero” perfetto per la merenda. I semi, aggiunti interi nell’impasto, donano a questo dolcetto un tocco di croccantezza molto piacevole. Provate a utilizzarli per arricchire anche altre preparazioni: macedonie di frutta, bowl di yogurt o insalate.
Euritmia, il movimento che parte dal cuore
Dall’incontro di diverse forme d’arte, una disciplina che esprime il nostro IO più profondo attraverso il movimento: Heike Cantori Wallbaum ci porta alla scoperta dell’euritmia.
Dal greco εὖ «bene» e ῥυϑμός «ritmo», potremmo tradurre il termine euritmia come ritmo che fa bene e, per estensione, come movimento armonioso. Ritmo, armonia, equilibrio, movimento sono del resto i vocaboli che meglio si addicono a questa disciplina fondata su una profonda connessione dell’uomo con le diverse parti che lo formano – il corpo con l’anima, la testa con il cuore – ricomponendo quella globalità che caratterizza ciascun individuo. Ne abbiamo parlato con Heike Cantori Wallbaum, che l’euritmia non si limita a insegnarla, ma la vive sin da quando aveva appena 4 anni.
Come ha incontrato l’euritmia?
Ricordo benissimo quando mia mamma mi portava da un’anziana signora, sempre vestita di bianco, che suonava anche il pianoforte, e ricordo ancora le filastrocche imparate in quegli anni. Frequentando la scuola Waldorf, nell’ultimo anno di liceo ho scritto la mia tesi sulla vita di Goethe e ho messo in scena quattro sue poesie significative. Ma è stato soprattutto assistere agli spettacoli di euritmia, che si tenevano anche al Teatro dell’Opera di Stoccarda, sotto la direzione artistica di Else Klink – poi divenuta la mia maestra – che sono stata conquistata al punto da voler dedicare la mia vita a questa disciplina.
Else Klink è stata fondamentale per lei, ma anche per l’euritmia in generale…
A lei si deve la fondazione della prima accademia mondiale di euritmia che quest’anno, il 29 settembre, compie 100 anni, ma anche
l’internazionalità di questa disciplina. Nata da madre della Papua Nuova Guinea e da padre tedesco, già dalla nascita portava con sé un input internazionale che l’ha portata a superare i confini geografici: è anche grazie a lei se l’euritmia si è diffusa in tutti i continenti dall’Europa alla Russia, all’America all’Australia, dall’Asia al Sudafrica. In Accademia le provenienze erano tra le più disparate: praticare l’euritmia in varie lingue è davvero un’esperienza straordinaria. Else Klink ha ricevuto dal governo tedesco l’ordine per i meriti riguardo il suo operato ed è anche importante sottolineare che tutte queste tournée furono possibili, e tuttora sono possibili, soltanto grazie alla generosità di fondazioni, imprenditori e numerosissimi privati.
Ma cos’è e com’è nata l’euritmia?
È una disciplina del movimento che nasce nel 1912, in seno all’antroposofia, quando una madre chiese a Rudolf Steiner se fosse possibile creare una “pratica” legata al movimento per la figlia diciassettenne – Lory Maier-Smits – che voleva intraprendere un percorso di ginnastica artistica o di danza. Già la sera stessa diede le prime indicazioni di questa disciplina che, in breve tempo, coinvolse molti altri ragazzi e ragazze, i quali poco dopo – sotto la guida di Marie von Sivers, rinomata regista e moglie di Steiner – hanno messo in scena i primi spettacoli. In seguito, quando Emil Molt, proprietario della fabbrica di sigarette Waldorf Astoria di Stoccarda, chiese a Rudolf Steiner di fare qualcosa per i figli dei suoi operai e nacque la scuola Waldorf, l’euritmia iniziò a essere insegnata come
accompagnamento fondamentale pedagogico dei ragazzi dall’asilo fino al liceo.
L’euritmia trasforma in movimento tanto le parole quanto la musica…
In Grecia, a Efeso, sul tempio era scritto: “Uomo parla e attraverso te manifesti il divenire del mondo. Il divenire del mondo si manifesta attraverso te, o uomo, quando parli”. Nell’euritmia ogni movimento che compio parte dal cuore, dal centro: il corpo umano è composto da una verticale e da una orizzontale e se io voglio passare dalla testa, a qualsiasi altra parte del corpo, devo necessariamente passare dal centro. Ogni coreografia e ogni movimento parte da una lettura accurata del testo o da uno studio altrettanto attento dello spartito: l’euritmia è infatti l’unica disciplina in cui il corpo si trasforma in uno strumento che mette in scena quello che il compositore – o il poeta – ha voluto esprimere e non ciò che dipende dalla nostra personale interpretazione.
come il continuo fluire di un ruscello o di un fiume. Coinvolge qualcosa del nostro corpo che non possiamo vedere, ma percepire: il cosiddetto corpo eterico, costituito dalle nostre forze vitali. Ci permette di entrare in contatto con il nostro IO più profondo attraverso il movimento, perché proprio l’IO nell’euritmia costituisce il direttore d’orchestra, il quale dirige quell’orchestra sinfonica che è la nostra anima e il nostro corpo.
Attraverso il movimento – e l’incontro di diverse forme d’arte – parola, musica, colori, dei costumi, luci di scena – l’euritmia riesce a riconnetterci con il nostro centro.
Per chi è indicata questa disciplina?
A chiunque in qualsiasi fase della vita, eccetto le donne in gravidanza. In gruppo, lavoro con bambini a partire dai tre/quattro anni di età, ma individualmente ho lavorato con bambini che non avevano nemmeno un anno. Mentre la mia allieva più anziana aveva 98 anni…
A differenza della danza classica, in cui si arriva a una posizione, l’euritmia è movimento continuo,
Talvolta accade che prima di una lezione di laboratorio, i partecipanti mi dicano di essere stanchi, di avere il mal di cervicale o di non sentirsi particolarmente in forma: io consiglio sempre loro di sforzarsi e di venire lo stesso, magari restando seduti. Posso confermarti che, seguendo il mio consiglio, nessuno è mai rimasto seduto… anzi, escono dalla lezione rinfrescati e gioiosi.
Quando si pratica l’euritmia si entra in contatto con qualcosa di invisibile…
Gelati stecco allo yogurt con
anguria e melone
con Blessed Brands Creative Studio
Ingredienti per 10 gelati
Costo a porzione
250 g di yogurt bianco intero
140 g di latte intero
1 limone (il succo)
4 cucchiaini di sciroppo d’acero
1 stecca di vaniglia
1/2 di anguria mini
1/2 melone
Procedimento
1
Come prima cosa, pulite il melone e l’anguria, privandoli della buccia e dei semi interni, che conserverete per altre preparazioni (come le balls di pagina 20). Tagliate entrambi a pezzi grossolani e raccoglieteli in due ciotole differenti.
2
In un’altra ciotola condite lo yogurt con il succo di limone, lo sciroppo d’acero, il latte e i semi della vaniglia e mescolate per amalgamare gli ingredienti. Distribuitene qualche cucchiaio nei contenitori con la frutta e frullate fino a ottenere delle salse lisce e omogenee.
3
Yogurt
bianco intero SÌ ESSENZIALI
A questo punto, componete i vostri gelati. Riempite gli appositi stampi per metà con i composti di frutta e lasciate riposare in freezer per 40 minuti. Dopodiché, coprite con lo yogurt rimanente, inserite gli stecchi e riponete ancora in freezer per almeno 3-4 ore, meglio se tutta la notte. Una volta estratti dal freezer, gustateli subito.
Se lo desiderate, al posto dello sciroppo d’acero potrete utilizzare un altro dolcificante a vostra scelta. Inoltre, per una versione plantbased, vi basterà sostituire nelle stesse quantità lo yogurt e il latte con le loro alternative vegetali. Il risultato è garantito!
Il nostro Io?! Un’Arte da scoprire!
Casa editrice specializzata nel lavoro biografico come percorso per acquisire consapevolezza di sé, Arte dell’Io propone un catalogo di pubblicazioni per avvicinarci al profondo mistero di ognuno di noi.
Solo da pochi decenni è emerso un interesse verso le biografie di persone anche non famose, quelle che incontriamo tutti i giorni, con cui viviamo e lavoriamo. E questo è legato al cammino dell’umanità – un cammino verso la libertà per l’amore – del quale ognuno di noi è responsabile. Il lavoro biografico è un percorso che permette di prendere consapevolezza del fatto che tutti i passaggi della nostra vita ci fanno progredire individualmente e in relazione con gli altri in questo cammino di libertà. Non c’è nulla di facile, ovviamente, ma dal superamento delle crisi, degli ostacoli, dei fallimenti, deriva un rafforzamento che ci porta a poter donare luce al mondo.
La nascita della casa editrice
Con l’intento di diffondere questi pensieri in modo fecondo, nel 2017 inizia la sua attività la casa editrice Arte dell’Io, con un libro intitolato La biografia. Cinque vie per comprendere la vita. Sulla copertina, la riproduzione di una scultura con due figure che fanno musica insieme. Perché nella biografia di ciascuno di noi – che diviene comprensibile attraverso le cinque vie della realtà fisica, del ritmo, delle relazioni, dell’Io e della visione del mondo – emerge un artista, un autore, un musicista, che esprime se stesso in relazione con gli altri e con il mondo.
La collana Risvegli
Questo primo titolo fa parte della collana Risvegli, una serie di piccoli libretti che offrono la possibilità di osservare le proprie vicende biografiche con un occhio nuovo, diverso, più aperto all’individuazione di collegamenti profondi e rivelatori tra gli eventi della nostra vita.
Le sorgenti della salute, scritto con la dottoressa Laura Borghi, ci introduce ad arricchire il nostro punto di vista sulla salute come elemento fondamentale della vita di ciascuno. Attraverso la visione più ampia del concetto di salute, possiamo superare il modello dominante di patogenesi ed essere introdotti alla conoscenza delle sorgenti della salute e della salutogenesi.
L’opera di Henning Köhler
Pedagogista e pedagogista curativo, Henning Köhler è molto conosciuto e apprezzato in Italia. Arte dell’Io edizioni vuole far conoscere a un pubblico vasto anche le sue riflessioni sul lavoro biografico, che si distingue per un approccio originale alla biografia, dove l’enigma dell’Io di ciascuno viene avvicinato in modo interrogativo.
Sono libri agili, che si leggono tutti d’un fiato, ma che poi si possono riprendere e rileggere perché la loro ricchezza è inesauribile e ogni giorno una frase o un pensiero possono essere meditati per trovare ispirazione per nuove azioni. L’autrice di questo e di altri due libri è Michaela Glöckler, pediatra tedesca, da sempre attiva nel portare l’impulso della medicina antroposofica e dell’antroposofia nel mondo.
Con il volume L’amore, forza che trasforma e crea, la dottoressa Glöckler ci permette di prendere in considerazione l’Amore nelle sue varie forme – di coppia, genitoriale, professionale – e di comprenderlo come manifestazione volta a renderci profondamente umani fin nei gesti quotidiani.
Come ben spiega nel volume La melodia del futuro, noi non siamo solo determinati dalla corrente del passato, da ciò che siamo diventati finora, ma siamo principalmente portatori di futuro: «noi sentiamo come un suono dal futuro e sta a noi decidere se fare di questo suono la melodia della nostra vita». Abbiamo sempre la possibilità di aprirci a impulsi nuovi, quelli che ci vengono incontro nei momenti in cui ci sentiamo veramente liberi, momenti che esulano dalla quotidianità e sono svincolati da ciò che precede come corso abituale della vita.
Con un’altra opera di Henning Köhler, L’enigma dell’Io, è stata appena inaugurata anche la nuova collana Arte biografica, pensata principalmente per i professionisti del lavoro biografico, ma anche per tutti coloro che hanno a cuore la riflessione sulla biografia delle persone (educatori, genitori, professionisti della cura, insegnanti... ). Sono libri che invitano a “danzare” con il pensiero, per avvicinarsi all’enigma dell’Io di ciascuno, al suo più profondo mistero.
Le casa editrice Arte dell’Io nasce a Verona come progetto dell’Associazione Arte dell’Io e Umanità APS. L’associazione è attiva in campo culturale e sociale e nella formazione –con la scuola Antropos-Sofia – e il suo ambito d’azione principale riguarda il lavoro biografico sulla base dell’antroposofia.
Il lavoro biografico è un percorso che permette di prendere consapevolezza del fatto che tutti i passaggi della nostra vita ci fanno progredire individualmente e in relazione con gli altri in questo cammino di libertà. Non c’è nulla di facile, ovviamente, ma dal superamento delle crisi, degli ostacoli, dei fallimenti, deriva un rafforzamento che ci porta a poter donare luce al mondo.
Una bio-vacanza, vista mare!
Anche per la classica vacanza al mare le strutture eco&bio della rete di Ospitalità Natura propongono una cucina locale che rispetta il territorio, la stagionalità e il Pianeta.
Eco Hotel San
Salvador:
i sapori di un tempo nel cuore della Romagna
La calda ospitalità della Romagna incontra il rispetto dell’ambiente e delle tradizioni: dalla colazione a buffet, con biscotti artigianali, torte e composte fatte in casa, all’ortofrutta, proveniente dall’orto di famiglia o da aziende accuratamente selezionate, fino alla pizza, alle piadine e ai cassoni… tutto rigorosamente fatto in casa, come vuole la tradizione romagnola.
Albergo Auralba: l’approccio sostenibile della Sicilia
Situato nella costa occidentale della Sicilia, a San Vito Lo Capo, lavora per ridurre l’impatto ambientale e favorire un turismo lento e locale, valorizzando le piccole realtà del territorio. Al buffet della colazione, con prodotti artigianali freschi, sfornati in giornata, affianca ogni giorno piatti che raccontano il territorio: ricette dolci e salate tipiche di questa terra.
Ospitalità del Conte Hotel & Spa: benessere e sostenibilità in Sardegna
Un accogliente boutique hotel che ha a cuore la salute del pianeta. Nel centro storico di Olbia e vicino alle spiagge della Costa Smeralda, valorizza le piccole imprese del territorio, dall’arredamento tradizionale fino alle materie prime, selezionate prediligendo prodotti stagionali, preferibilmente a km zero, che rispettano l’artigianalità e i sapori del territorio.
Fondamentale è scegliere accuratamente il luogo in cui alloggiare, orientandoci su strutture che abbiano i nostri stessi principi e che adottino con convinzione soluzioni improntate alla sostenibilità. Ospitalità Natura fa proprio questo: riunisce tutte quelle realtà che, attraverso le loro scelte, portano avanti un’idea di vacanza consapevole e sostenibile. Scopri tutte le offerte su ospitalitanatura.it
Per informazioni scrivi a info@ospitalitanatura.it
Tra cultura e agricoltura
Che sia con le esperienze nelle aziende agricole o con gli itinerari di gruppo, ViandantiSì offre l’opportunità di sperimentare viaggi tra cultura e agricoltura, all’insegna di valori condivisi.
I viaggi a Sekem sono tra gli itinerari più apprezzati di ViandantiSì: esplorare questa comunità biodinamica nel cuore del deserto egiziano e conoscerne la storia, è infatti non solo un’esperienza suggestiva, ma anche una fonte di ispirazione per tutti coloro che credono nell’Economy of Love (l’economia della fratellanza) e ne condividono i profondi valori. Oltre a Sekem, i viaggi proposti permettono anche di scoprire le bellezze di un Paese dalla cultura millenaria.
Sekem e le Acque del Mar Rosso dall’11 al 19 settembre
Un’escursione sul fiume Nilo a bordo della Feluca, tipica barca a vela scoperta, cui seguirà il soggiorno presso una zona del Mar Rosso ancora poco frequentata, dalle spiagge bianche e le acque cristalline: Marsa-Alam. Si pernotta presso il Wadi Sabarah Lodge–Botanical Garden–Ecological hub, magnificamente incastonato tra il deserto orientale e il mare cristallino, nel mezzo di un giardino dove vengono preservate circa 2000 varietà di piante autoctone.
Sekem e i Tesori del Cairo dall’11 al 16 ottobre
Un viaggio di incredibile scoperta: una comunità agricola con 40 anni di storia e i tesori di una civiltà millenaria. Oltre a Sekem, l’itinerario comprende infatti anche Il Cairo: una breve escursione sul Nilo, la visita al suo Bazar più antico, Khan el Khalili, e al Museo Egizio, il tour delle Piramidi di Cheope e della Sfinge. Si conclude infine con l’oasi El Fayoum, “il giardino d’Egitto”, per visitare i campi di calendula, finocchio, camomilla e altro coltivati da una famiglia di agricoltori.
Sekem e la Dahabeya
dal 13 al 23 novembre
A novembre, infine, l’occasione di esplorare l’antico Egitto procede a bordo della tipica imbarcazione egiziana. La nostra si chiama Kemet, che significa “terra scura” ed è stata costruita da artigiani e ingegneri navali locali. La navigazione ci porterà ai templi di Luxor alla Valle deiRe, dai Colossi di Memnone alle chiuse di Esna fino al Tempio di Khun.
Insieme per la Terra e il Cibo
Si conclude il 17 settembre, alla Fattoria Di Vaira in Molise, il ciclo di appuntamenti promossi da NaturaSì in collaborazione con ViandantiSì, che ci ha portato a conoscere alcune delle più interessanti aziende agricole dell’ecosistema NaturaSì. Esempio virtuoso di agricoltura biodinamica, con i suoi 600 ettari di terreno coltivati, rappresenta un punto di riferimento per tutta la regione. Insieme per la Terra e il Cibo è l’occasione per stare insieme e per conoscersi, un’opportunità per guardare con motivazione e ottimismo al nostro presente e al nostro futuro.
ViandantiSì organizza esperienze di viaggio a contatto con la natura, il cibo, la cultura dei territori e i produttori agricoli vocati alla sostenibilità. Propone viaggi di gruppo, individuali e incentivi aziendali. Scopri di più su viandantisi.it
Germogli: il nutrimento di tutta una pianta
Custodiscono il germe di ogni nuova pianta che nasce: sono i germogli. Ce ne ha parlato Tommaso Radice, fondatore di Germogliamo, che ci ha regalato anche un’interessante ricetta perfetta per questa stagione.
I germogli possono essere descritti come degli ortaggi appena nati, dalle spiccate proprietà nutrizionali e dai sapori freschi e sorprendenti. È una grande famiglia che comprende, oltre ai noti germogli di soia, varietà quali il porro, il cavolo, il ravanello, l’erba medica e altri ancora, ciascuno con le proprie caratteristiche e adatto a molteplici utilizzi in cucina. Quali benefici otteniamo dai germogli e cosa li rende così particolari? Innanzitutto, ci mettono a disposizione il nutrimento della pianta intera, dalla punta della radice alla cima delle foglie: al contrario di quanto avviene per gli ortaggi “adulti”, dei quali consumiamo solamente una parte. Questo è particolarmente interessante da un punto di vista nutrizionale, poiché ogni porzione della pianta possiede un suo patrimonio specifico di nutrienti, e nei germogli nulla va perso!
Alimento crudo e pronto al consumo
I benefici dei germogli non si fermano qui: tagliare, cuocere, trasformare sono tutte operazioni che ci sono abituali quando manipoliamo le verdure in cucina; operazioni che comportano una progressiva perdita dei valori nutrizionali, ad esempio per quanto riguarda le vitamine termolabili. Quando parliamo di germogli invece, nulla di ciò è necessario: possiamo semplicemente prelevarne una bella manciata da una vaschetta e disporli sulle pietanze così come sono, per un’insalata ricca, sopra una bruschetta, ma anche aggiunti a crudo su primi e secondi piatti cotti; sono pratici in particolare per una cucina rapida e salutare.
Benessere concentrato
Così fragili all’apparenza, eppure così forti!
Nei germogli si esprime tutta l’energia della vita che si manifesta, basta prendere in mano un esile germoglio e poi assaggiarlo per scoprirlo: il gusto è così fresco ed intenso da portarci immediatamente in contatto col mondo della natura.
I germogli crescono molto rapidamente, grazie alla ricchezza enzimatica, e sviluppano elevate concentrazioni di molecole bio attive, che servono in primo luogo alla piantina stessa per difendersi da processi di ossidazione e dagli attacchi di virus e batteri: quercetina, glucorafanina, kampferolo, carotenoidi… sono solo alcuni dei nomi curiosi di queste sostanze che contribuiscono al benessere della pianta.
Germogli e combinazioni alimentari
Quando i germogli arrivano in cucina ci danno subito idee per numerosi abbinamenti. Ecco alcuni esempi per le portate di una cena estiva o per un semplice spuntino: i germogli di erba medica, dal sapore delicato simile ai piselli freschi, accompagnano perfettamente un hummus di ceci o il babaganoush di melanzane.
I germogli di porro sono intensi, gustosi, adatti per un semplice involtino creato con una fetta di prosciutto o l’affettato vegetale ai lupini. I germogli di ravanello infine, amarognoli e piccanti, si sposano con un gazpacho di pomodori e cetrioli.
Riso alla crema di peperoni
Ingredienti per 4 persone
320 g di riso Carnaroli
1 carota
1 costa di sedano
1 peperone rosso e mezzo
1 confezione di Germogli di porro
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva sale e pepe q.b.
Facoltativo: Formaggio da grattugia o “Grattaveg” grattugiato
Cominciate preparando il soffritto con la carota e il sedano tagliati a piccoli pezzi; scaldate l’olio in una padella dai bordi alti e stufate a fuoco lento, con un coperchio, la carota e il sedano tagliati a piccoli pezzi, finché non vedrete le verdure ammorbidirsi.Prima della cottura dei peperoni, abbiate cura di lavarli e rimuovete torsolo e semi. Eventualmente, potete togliere la pelle per renderli più facilmente digeribili: utilizzate un pelapatate oppure, in alternativa,
fateli bollire in una pentola d’acqua per un quarto d’ora, rigirandoli di tanto in tanto. Trascorso questo tempo, i peperoni andranno disposti in una ciotola e coperti; una volta raffreddati sarà agevole togliere la pellicina. Aggiungete alle verdure i peperoni tagliati a dadini, ravvivate un po’ la fiamma e proseguite la cottura per cinque minuti; spegnete, lasciate intiepidire e frullate il tutto in un mixer fino a ottenere un composto cremoso (se necessario aggiungete un po’ d’acqua).
In parallelo, mettete a cuocere il riso che dovrà risultare “al dente”. Versatelo nella padella con la crema di peperoni e saltate brevemente. Regolate di sale e pepe e servite con aggiunta di germogli di porro, i germogli dall’aroma intenso che ricorda al gusto l’erba cipollina.
In alternativa, la ricetta può anche essere preparata “risottata”: in questo caso occorrerà circa 1 litro di brodo vegetale per la cottura del riso, che andrà aggiunto in una padella capiente insieme alle verdura e ai peperoni frullati.
Pomodori ripieni estivi
con ceci e cous cous
ricetta a cura di Disanapianta
Ingredienti per 4 persone
10 pomodori tondi maturi e sodi, 220 g ceci lessati, 200 g cous cous, 300 g di acqua, 3 cucchiai di alga nori in fiocchi, 3 cucchiai di capperi sott’olio, 2 cucchiai di prezzemolo tritato, 1 cucchiaino di senape all’antica, 1 cipollotto piccolo, 2 cucchiai di acidulato di Umeboshi, 1 limone (succo e scorza grattugiata), 1 pizzico di peperoncino piccante, 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva, sale q.b.
Procedimento
1
Tritare a coltello il cipollotto e marinarlo con l’acidulato di Umeboshi per una decina di minuti. In una padella larga, tostare il cous cous per un paio di minuti avendo cura di mescolare continuamente. Aggiungere l’acqua e portare a ebollizione, senza mescolare e con il coperchio. Quindi, spegnere la fiamma.
2
Lasciare gonfiare il cous cous per 10 minuti, poi sgranarlo con una forchetta e lasciarlo raffreddare, scoperto, mescolando ogni tanto. In una ciotola capiente unire tutti gli ingredienti, tranne i pomodori, mescolare con cura e regolare di sale. La preparazione deve risultare saporita e ben condita. Lavare e asciugare i pomodori, tagliarli a metà e svuotarli. Disporre le coppette ottenute su un piatto, salare leggermente all’interno e condire con qualche goccia d’olio.
3
Riempire con la preparazione di ceci e cous cous in abbondanza, compattare bene con le mani e formare una cupola. Ottimi da gustare freddi o da passare brevemente in padella, dopo averla leggermente unta d’olio. Si possono utilizzare anche i pomodori perini: tagliare a metà per il lungo, ottenendo delle barchette, e riempire come indicato in precedenza.
Per il ripieno di questi pomodori potete utilizzare anche riso, orzo o altri cereali a vostra scelta, anche “avanzati” da altre preparazioni.
Il melone
Polpa succosa, dalla consistenza vellutata, sapore dolce e aromatico: il melone è tra i frutti più apprezzati dell’estate. Ne esistono diverse varietà distinte in base alla buccia, al colore della polpa e addirittura alla stagionalità. Come sceglierlo? Annusandolo e tastando la consistenza della buccia, che dovrà essere morbida, ma non cedevole né troppo coriacea.
L’anguria
Se la natura ci regala l’alimento perfetto per ogni stagione, l’anguria non può essere che il frutto dell’estate, grazie al suo contenuto di acqua. Dissetante e rinfrescante, lo sapevi che se ne possono mangiare anche buccia e semi? Tostati e salati, i semi sono ottimi come snack ma possono anche essere aggiunti al muesli e agli impasti, grazie alla loro croccantezza.
La melanzana
Per risalire alla sua origine dobbiamo spingerci fino in India: furono poi gli arabi a portarla prima in Spagna e poi in Italia. Il suo nome deriverebbe da “mela insana”, che le fu attribuita probabilmente per il contenuto di solanina, ma sono molte in realtà le proprietà di questo ortaggio, con una sola accortezza: va consumato sempre e solo previa cottura.
Il pomodoro
Se in molti sanno che è giunto in Europa dopo la scoperta dell’America, forse in pochi si sono chiesti l’origine del suo nome: ebbene, un tempo la sua buccia non era rossa… ma, appunto, dorata. In seguito, l’interesse per questo ortaggio si è tradotto in una ricerca botanica che ha portato alle attuali varietà, caratterizzate dal rosso che lo ha reso famoso in tutto il mondo.
Voelkel, il gusto autentico della natura
Tra i pionieri del biologico, Voelkel tramanda di generazione in generazione l’attenzione per l’alta qualità delle materie prime unita alla responsabilità nei confronti delle persone e della natura.
Succhi di frutta e verdura, dai classici alle varianti più ricercate, anche con fermentazione lattica. Sciroppi, shot pronti da bere e frizzanti kombucha anche raw. Sia nella scelta dei prodotti che nella formulazione delle ricette, con accostamenti inediti e abbinamenti originali, Voelkel si mantiene al passo con i tempi, senza mai dimenticare i valori originari che hanno portato alla nascita di questa storica realtà del biologico.
Da più di 85 anni Voelkel racconta una storia di famiglia, frutto di una profonda armonia tra l’uomo e la natura, che si traduce nella cura e nell’attenzione riservata a ogni suo prodotto. Tutto ebbe inizio, infatti, negli anni Venti del Novecento, con Margret e Karl Voelkel i quali, sognando una vita libera in campagna, scelsero di spostarsi attraverso i villaggi lungo il fiume Elba con il loro Mostmax, una centrifuga mobile con cui trasformavano la frutta in deliziosi succhi. Da allora l’azienda di famiglia, con sede a Elbe, in Bassa Sassonia, porta avanti la sua attività con la stessa motivazione di allora, convinta sostenitrice dei cicli naturali dell’agricoltura biodinamica. Giunta ormai alla quarta generazione, con Stefan Voelkel e i suoi quattro figli, offre inoltre consulenza sul passaggio dalla coltivazione biologica alla coltivazione biodinamica e avvia progetti propri in tutto il mondo.
Voelkel lavora, infatti, esclusivamente materie prime biologiche e biodinamiche appena raccolte, affidandosi alla cooperazione equa e solidale a lungo termine con i coltivatori e privilegiando il prodotto locale. Utilizza inoltre solo varietà vegetali non ibride, sostenendone la diffusione e la salvaguardia. Si tratta di “vecchie” varietà riproducibili: da ogni generazione di piante gli agricoltori pos-
sono ottenere nuovi semi di alta qualità, rimanendo così indipendenti dai grandi produttori che detengono il monopolio delle sementi. Favorire la biodiversità è infatti tra gli obiettivi fondamentali dell’azienda, che adotta una concezione di agricoltura basata sul concetto di ciclo e organismo, volta a proteggere l’ambiente e le risorse, preservandoli per le generazioni di oggi e quelle di domani. Voelkel è membro fondatore della Bündnis für eine enkeltau-gliche Landwirtschaft (Agricoltura per le generazioni future), che con studi, promozioni e la campagna “Veleni nei campi? No grazie!” si impegna contro l’uso dei pesticidi – ovvero a favore del loro divieto – e a favore dell’agricoltura biologica su vasta scala. Inoltre, ha dato vita alla Fondazione Voelkel, il cui statuto sottolinea l’impegno dell’azienda sia sul piano sociale che su quello ecologico. Una vocazione green testimoniata dalla sua storia, ma anche dalla scelta di proporre i suoi prodotti esclusivamente in vetro e in tetrapack, in modo da preservarne le caratteristiche organolettiche, garantendo nel contempo un accurato smaltimento dei rifiuti.
Un’alimentazione positiva
di Jasmin PeschkeMangiare con consapevolezza, in base alle proprie esigenze e ai bisogni del proprio corpo, ci aiuta a prendere coscienza di noi stessi per sperimentare un benessere sia fisico che mentale.
Sentirsi in salute non è solo una questione di condizione fisica, ma anche di benessere e prontezza mentale. L’OMS definisce la salute come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l’assenza di malattia o infermità”. Tuttavia, poiché nessuno può affermare di vivere ogni singolo giorno in un pieno stato di integrità fisica e mentale, tutte le persone sarebbero malate secondo questa definizione. Inoltre, non viene presa in considerazione la resilienza delle persone, la forza e la capacità di far fronte a una malattia o di far fronte a situazioni limitanti. In questo contesto, la dottoressa olandese Machteld Huber ha sviluppato il suo concetto di “salute positiva” (www.iph.nl). Tiene conto del fatto che non sei né sano né malato, ma che puoi convivere con ciò che, in certe situazioni della vita, può ostacolarti. Modellare attivamente il proprio benessere rafforza l’iniziativa e l’autoefficacia. Ciò promuove l’accettazione di una malattia e il processo di guarigione. Non rimani dipendente dalla medicina o da un consulente, ma sei tu a progettare la tua stessa vita.
Concentrarsi sul proprio potenziale e sul positivo è di grande importanza anche per l’alimentazione. Si parla spesso di “nutrizione malsana” – troppa, troppo grassa, troppo salata, troppo dolce – e delle malattie che ne derivano: questo ci dà l’impressione di sbagliare tutto. Molte persone lasciano che le loro abitudini alimentari siano fortemente influenzate da programmi dietetici, app caloriche o media e perdono sempre più il senso di sé, dei propri bisogni e della propria sensazione di fame e sazietà: è più probabile che si segua l’autorità piuttosto che fidarsi di sé e rafforzare il proprio giudizio.
La nutrizione positiva è un nuovo approccio che permette alle persone di modellare attivamente le proprie abitudini alimentari, di diventare esperti della propria nutrizione personale, tenendo conto delle esigenze individuali e delle condizioni di vita. Esperienze positive – come piacere e benessere quando si cucina e si mangia – vengono messe in primo piano. La cucina è vissuta come un divertente processo di creatività e autoefficacia e il cibo viene lavorato con rispetto. Il focus non è più su ciò che è “malsano” nell’alimentazione, ma su ciò che rafforza il benessere e le esperienze sensoriali. Con questo atteggiamento, un approccio salutogenetico entra a far parte della nostra alimentazione quotidiana.
La percezione delle proprie sensazioni e segnali corporei è il prerequisito fondamentale per una forma di alimentazione autodeterminata e il modo in cui relazionarsi con se stessi può essere imparato. Mangiare con consapevolezza, in modo intuitivo, può aiutare. Suggerimenti pratici e facili da imparare per questo si trovano nel libro “Cibo vitale. Nutrire l’uomo per rigenerare la terra”.
Jasmin PeschkeSpecialista in scienze della nutrizione, da più di 30 anni si occupa di alimentazione in chiave antroposofica. Autrice del volume “Cibo vitale. Nutrire l’uomo per rigenerare la terra”, è coordinatrice per la nutrizione nella Sezione di Agricoltura del centro spirituale dell’agricoltura biodinamica presso il centro congressi dell’antroposofia a Dornach, in Svizzera, Peschke tiene conferenze e organizza seminari sull’alimentazione dinamica.
LA BELLA STAGIONE è buona e vegetale!
Cerchi la qualità del biologico e una scelta capace di farti assaporare l’estate? La risposta è Sojade nei gusti Mango e Mango e Pesca, ti faranno gustare la freschezza naturale della frutta, ad alto contenuto proteico e tutta al vegetale!
Bio consigli di lettura
Nutrire il corpo, ma anche l’anima: ogni bimestre una selezione di due titoli, che raccontano e approfondiscono i valori del nostro ecosistema. Chiedili al tuo negoziante e acquistali nel tuo NaturaSì di fiducia.
Il tuo pianeta ha bisogno di te
Philip Bunting
Nomos Edizioni
Ecco un’originale guida sui rifiuti e l’ambiente, un albo illustrato perfetto per il pubblico dei più giovani. Divertente e semplice, il libro è un primo passo ottimista per coinvolgere positivamente anche i più giovani in un tema di importanza fondamentale, senza colpevolizzazioni o banalizzazioni. Immagini e parole spiegano al meglio il ciclo dei rifiuti e i rischi per il nostro Pianeta, chiarendo le dinamiche più problematiche, le possibili soluzioni alla portata di tutti e molto altro... Con un’attenzione particolare ai rifiuti domestici, l’albo propone piccoli passi realizzabili nella quotidianità, suggerimenti pratici che i bambini e gli adulti di riferimento possono facilmente mettere in pratica per ridurre gli sprechi. Dal riciclo al riutilizzo, dal compostaggio al diretto coinvolgimento personale, l’albo aiuta a capire che tutti POSSIAMO fare la differenza e invoglia a provarci.
Il mistero del pane. Dalla lotta per l’esistenza alla sua consacrazione
Giancarlo Roggero
Estrella De Oriente Edizioni
Quando mettiamo in bocca un pezzo di pane o lo porgiamo a un commensale non pensiamo di solito quale storia immensa vi sia dietro. Questo libro prova a ricostruirla.
Dagli antichi egizi, greci e romani, fino ai tempi moderni e al presente, attraverso il medioevo, tutto è documentato con testi e figure che ce la fanno rivivere come la storia più meravigliosa del mondo: storia di bisogni, di lotte, di conquiste e progressi, ma anche di egoismi e oscuramenti. Perché il cibo basilare della nostra dieta è stato scelto per i pasti sacri delle diverse religioni e in modo speciale dal cristianesimo? Questo libro prova a spiegarlo in modo forse inconsueto, ma tale che una sua lettura può aiutarci a cambiare noi e il nostro rapporto col cibo di ogni giorno. Non manca perciò un capitolo di ricette e consigli pratici.
a casa tua
La frutta nel bicchiere pronta
da bere
Pratica confezione da un litro con tappo richiudibile Green PE
• Arancia bionda
• Ananas
• Arancia, carota e limone
, la Natura ha i suoi vantaggi.
Le offerte
per
la tua dispensa di luglio dal 28 giugno al 25 luglio
Tempeh marinato
Marinato in salsa tamari e olio di semi di girasole, e insaporito con rosmarino, timo, origano e salvia, è già a fette, pronto da scaldare per qualche minuto in una padella antiaderente.
Sciroppo d’acero grado C
Dolcificante alternativo per bevande e prodotti da forno è ottenuto da aceri canadesi e caratterizzato dal colore brunito, dal sapore deciso e dal profumo intensamente aromatico.
Fantariso al naturale e insalata ai cereali
Due proposte perfette per i pranzi d’estate: un mix di ortaggi da aggiungere alle tue insalate di cereali o un’insalata già pronta, con il tocco esotico del curry.
Kefir fico e limone
Originaria delle steppe dell’Asia centrale, quest’antica bevanda viene rivisitata da Karma in una variante preparata facendo fermentare acqua, fichi e limone con grani di kefir.
Tè verde alla pesca
Per preparare il suo tè verde, Lissa utilizza vero infuso di tè e zucchero
d’uva: perfetto nelle calde giornate estive, con il suo delicato profumo di pesca.
Dal 2 novembre al 29 novembre
Dal 2 novembre al 29 novembre
Affettati vegetali
Veg Roast beef, Bresaola, Cotto: tre proposte vegetali dal gusto pieno ed equilibrato, e dalla piacevole consistenza. Perfette per preparare veloci piatti freddi e per farcire squisiti panini.
Succo di mirtillo
Vi sembrerà di mangiare una manciata di mirtilli assaporando questo succo, ottenuto dalla raccolta di bacche e frutti selvatici, da bere –a piacere – puro o diluito.
Kombucha al melograno
L’antica bevanda di origine orientale, naturalmente frizzante, ottenuta dalla fermentazione delle foglie di tè verde, qui proposta in una profumata variante al melograno.
Dal 2 novembre al 29 novembre
Cocco zero zuccheri
Dalla Casa di Isola Bio, una delizia naturale dal gusto fresco del cocco. Senza zuccheri, è ideale per iniziare la giornata con il piede giusto e un tocco esotico.
Chips di lenticchie al rosmarino e Aperi-stick
Due originali proposte per i tuoi aperitivi gluten free: le croccanti chips di lenticchie al rosmarino, con olio di girasole, e gli Aperi-stick, sfiziosi e saporiti.
Lissa Probios Rapunzel Voelkel Cereal Terra Karma Karma Isola Bio Cambiasol BiolabLe
offerte
per
la tua dispensa di luglio dal 26 luglio al 29 agosto
Dal 30 novembre al 3 gennaio 2023
Barretta al cocco
Il gusto autentico del cocco racchiuso in una barretta preparata con cocco in scaglie: ideale come delizioso spuntino, per conferire alle nostre pause un tocco più… esotico.
Perlage
Vino Valdobbiadene Prosecco
Superiore DOCG Extra Dry
Millesimato Col di Manza
Nascono nel cuore della valle del Prosecco queste frizzanti bollicine dai profumi floreali, con un dolce sentore di pesca e glicine bianco.
Dal 30 novembre al 3 gennaio 2023
Formaggio fresco spalmabile
Un morbido formaggio spalmabile delizioso con verdure e una fetta di pane integrale, ottimo alleato per piatti estivi dal gusto fresco e leggero.
Biovegeatal
Fiorenza Naturale
Uno spalmabile 100% vegetale, con fermenti lattici vivi. Assai versatile, è ottimo per panini e torte salate, per la pasta, per mantecare il risotto e per cremosi dessert veg.
Chips di ceci
Una tira l’altra! Sono preparate con farina di ceci queste chips golose e irresistibili, perfette per un aperitivo o anche per concedersi una pausa croccante.
Kourellas
Dal 2 novembre al 29 novembre
Rapunzel Dal 2 novembre al 29 novembre Cansiglio
Mozzarella fiordilatte
Un classico formaggio a pasta filata, preparato con il latte proveniente dagli allevamenti dell’altipiano Tambre-Spert-Cansiglio, che conserva il sapore del latte appena munto.
Formaggio greco 100% di capra tipo feta
Dal sapore deciso, viene prodotto con le stesse modalità della feta greca, ma con il 100% di latte di capra e stagionato in salamoia per almeno 2 mesi.
Ricotta di capra
Solo siero di latte di capra e sale per questa ricotta preparata secondo tradizione, dalla consistenza morbida e dal gusto fresco, con un tipico sentore del latte di capra.
Yogurt intero e magro al naturale
Il segreto dello yogurt Cascina Bianca?
Il latte 100% piemontese e la cremosità sorprendente, ottenuta semplicemente concentrando il latte per evaporazione sottovuoto.
Pesto vegetale con Grattaveg
Il sapore fresco e mediterraneo del pesto in questa variante 100% veg del pesto tradizionale, preparata con basilico, pinoli e Grattaveg, l'alternativa vegetale al formaggio grattugiato.
Probios Il Nutrimento Andechser Natur Latteria Perenzin Cascina BiancaCon 1,20€ a persona* la tua scampagnata diventa saporita e conveniente
*Per una pasta con zucchine e pomodorini e un’insalata di ceci Si Essenziali
La tua dispensa bio completa ed essenziale nel prezzo
324 g
€ 1,98
€ 6,11 al kg
140
1,98
14,14 al kg
€ 1,98
€ 12,38 al
Fette biscottate con farina integrale italiana, 9 confezioni salvafreschezza Tortini variegati al cacao con farina di grano tenero tipo 2 italiana g (4x35 g) Muffin alla mela con farina di grano tenero tipo 2 italiana kg 160 g (4x40 g)Ricotta di siero di latte vaccino italiano e latte in comoda confezione richiudibile
€ 1,95 250 g
€ 7,80 al kg
la nuova linea prodotti di
Grissino arrotolato classico con farina di grano italiano dal nostro ecosistema e olio extravergine di oliva
€ 1,90 200 g
€ 9,50 al kg
Triangoli di grano saraceno e mais
Triangoli di riso e piselli senza glutine
80 g
€ 1,10
€ 13,75
Bocconcini croccanti
200 g
€ 2,59
€ 12,95 al kg
Fusilli, penne rigate e spaghetti
500 g
€ 0,99
€ 1,98 al kg
Gallette di mais italiano senza glutine
150 g
€ 1,35
€ 9,00 al kg
Muesli alla frutta e croccante
375 g
€ 2,95
€ 7,87 al kg
a casa e in vacanza
Piadina integrale di grano tenero italiano contiene tre piadine
225 g (3 x 75 g)
€ 1,50
€ 6,67 al kg
Fusilli, penne rigate e spaghetti
500 g
€ 0,99
€ 1,98 al kg
Orzo tostato solubile italiano
120 g
€ 1,99
€ 16,58 al kg
Frollini integrali con mele e al cacao e fiocchi di avena
280 g
€ 1,90
€ 6,79 al kg
Pagnotta integrale a fette di grano tenero italiano
350 g
€ 1,95
€ 5,57 al kg
Lenticchie, ceci, fagioli cannellini e borlotti
400 g/240 g sgocc
€ 1,10
€ al pezzo 2,75/kg
Yogurt al naturale intero Yogurt al naturale magro
2 x 125 g
€ 1,29
€ 5,16 al kg
Composta di albicocca, fragola e pesca
250 g
€ 2,30
€ 9,20 al kg