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Grandi compattatori allestiti con telai elettrici la parola ai costruttori
by edicomsrl
dalla redazione
Proseguiamo anche su questo numero l’approfondimento sulla mobilità elettrica nell’igiene urbana dando voce ad alcuni costruttori di grandi compattatori allestiti con telai elettrici.
Alla domanda:“Quale sarà, secondo voi, nel futuro prossimo la richiesta da parte delle multiutilities e degli appaltatori privati di questi mezzi di nuova generazione e quali saranno le caratteristiche vincenti?” ecco come ci hanno risposto alcuni produttori. Alessandro Bucca - Group Sales, Marketing and AfterSales Director Busi Group: “La caratteristica vincente è sicuramente il know-how maturato nel segmento elettrico tramite esperienze reali, anni di sperimentazioni e ore di operatività sulle spalle e la possibilità di disporre di un’offerta ampia e versatile, con soluzioni che consentano il confronto sul TCO tra i mezzi tradizionali e quelli a trazione elettrica. Il Gruppo Busi è attivo sul mercato delle attrezzature montate su chassis a trazione completamente elettrica dal 2018, quando OMB ha fornito al proprio partner FCC un’attrezzatura a caricamento laterale montata su un telaio elettrico ribassato Irizar. Le migliaia di ore lavoro del veicolo e gli ottimi risultati in termini di autonomia e di basso impatto per quanto riguarda le emissioni inquinanti e sonore ci hanno consentito di aggiudicarci la fornitura di parecchi mezzi, proprio per FCC a Barcellona. Un altro aspetto importante è la capacità di progettare ed allestire attrezzature dedicate all’utilizzo elettrico che massimizzino le autonomie dei telai presenti sul mercato: lavoriamo di comune accordo con i produttori di chassis per sviluppare attrezzature che sposino perfettamente le caratteristiche dei nuovi telai Full Electric con varie tipologie di soluzione come compattatori a caricamento posteriore, costipatori e attrezzature scarrabili.” Secondo Alessio Valentini, Direttore Operativo di ESA (Ecologia Soluzioni Ambiente): “Gli allestimenti con sistema di raccolta bilaterale e compattatore 2AS che ESA produce per le motrici alimentate ad energia elettrica mantengono le medesime performance delle attrezzature allestite su mezzi con alimentazione diesel o metano. ESA ritiene che gli allestimenti per motrici elettriche o a idrogeno possano ritagliarsi un’importante fetta di mercato nel breve periodo, se si riusciranno a soddisfare le seguenti necessità: • Una maggiore autonomia del pacco batterie dei mezzi e una più capillare ed efficiente rete di infrastrutture, che consenta una ricarica rapida ai camion, sia elettrici che ad idrogeno; • Una fascia di prezzo accessibile al mercato, non superiore al 30% rispetto ai costi attuali dei mezzi tradizionali. Se arriverà una tempestiva soluzione alle attuali problematiche, siamo sicuri che ci sarà una richiesta molto maggiore da parte del mercato.”
Antonella Mazzocchia, A.D. della Fratelli Mazzocchia, sottolinea: “La mobilità elettrica è diventata una realtà anche per veicoli commerciali ed industriali, stante la copertura produttiva di quasi tutte le classi autotelai e l’ampia diffusione degli stessi in diversi Paesi del Nord Europa. La Fratelli Mazzocchia, tra le prime aziende in Italia ad aver intrapreso progetti volti all’elettrificazione delle proprie attrezzature ed all’allestimento di autotelaio a trazione completamente elettrica, vanta già diversi allestimenti realizzati e diverse forniture come la possibilità di proporre quasi l’intera gamma 100% elettrica. Il mercato dell’igiene urbana però, per quanto riguarda il nostro Paese, non ha ancora dato segnali eclatanti di una svolta “green” come ci si aspetterebbe e le motivazioni sono diverse.Il primo deterrente è l’investimento iniziale, che rappresenta un ostacolo spesso insormontabile per le aziende, senza l’intervento di incentivi pubblici, attualmente in Italia inesistenti o del tutto inadeguati; non aiutano a sbloccare gli investimenti neanche le analisi sui costi di gestione dell’autoveicolo nel corso della loro vita utile: solo di poco superiori a un veicolo a trazione tradizionale secondo le stime delle case costruttrici. Altro problema è dato dall’autonomia limitata e la mancanza di una rete di ricarica adeguata; se a questo sommiamo i costi dell’energia elettrica (anche questa sensibilmente più cara che nel resto d’Europa), è evidente che l’ago della bilancia, dal punto di vista economico, pende, ancora, verso i veicoli tradizionali. Infine c’è un problema legato alla politica ecologica del nostro Paese, perché finché l’economicità del servizio avrà un peso esponenzialmente predominante rispetto alla qualità dello stesso, nessuna azienda del settore potrà sostenere i costi 3-4 volte maggiori di un veicolo elettrico ed operare con le stesse tariffe dei competitors.A questo punto la domanda sul futuro della mobilità elettrica non riguarda tanto gli operatori del settore, ma le scelte politiche che verranno prese e le misure che si adotteranno in tale direzione.”
Per Andrea Fissore, Head Of Marketing, Digital & Events Tender Manager di Nord Engineering “Fare previsioni è molto difficile, considerato anche il momento storico in cui stiamo vivendo. Tuttavia la direzione di mercato è ben chiara ed è rivolta ad una mobilità elettrica, anche se siamo in una fase di transizione e nessuno ha la sfera magica per capire con esattezza quale sarà il futuro. La continua ricerca e la conseguente maggior efficienza, autonomia ed emissione zero spingeranno sempre di più le società ad investire nei veicoli elettrici, considerando anche i vantaggi dovuti alla silenziosità del mezzo che opera nelle ore notturne. Non sottovaluterei però anche i mezzi ad idrogeno, che saranno sicuramente in futuro prossimo attori protagonisti. Nord Engineering con la sua gamma di prodotti green, investe in un futuro sempre più sostenibile”.