SCENARI CARBON FOOTPRINT
Dichiarare la Co2 di prodotti e servizi con la certificazione ISO 14067 in collaborazione con Punto3*
40 novembre dicembre 2020
Il 26 novembre la società Punto 3 ha organizzato un webinar, con circa un centinaio di partecipanti, in collaborazione con GSA news su un tema di grande attualità per il mondo del cleaning: come valorizzare l’offerta di servizi e prodotti in chiave climatica, ovvero come comunicare e rendicontare la cosiddetta impronta di carbonio (Carbon Footprint in inglese) in un contesto in cui questa esigenza è sentita da più parti. Perché è importante valorizzare l’offerta in chiave climatica. Come ha fatto presente Cesare Buffone, socio di Punto 3 e responsabile del settore Analisi Ambientali, da un lato sempre più clienti chiedono di conoscere l’impatto di un prodotto/servizio per fare scelte più consapevoli dal punto di vista ambientale; dall’altro nelle grandi gare la Carbon Footprint di Prodotto (abbreviata in CFP) o Dichiarazione
climatica è riconosciuta dall’art. 95 del Codice dei Contratti come criterio premiante delle offerte. Il quadro si completa se si pensa al fatto che nei CAM di futura approvazione la dichiarazione climatica sulle forniture sarà elemento fondamentale nella scelta di prodotti, macchinari e attrezzature. Anche alla luce dell’emergenza sanitaria in corso e degli scenari di adattamento delineati dal Green Deal Europeo, la scelta di un operatore del cleaning – che sia una impresa di pulizia, un produttore, un distributore – di quantificare attraverso la Carbon Footprint gli impatti ambientali di un prodotto ma anche di un servizio è sicuramente lungimirante e strategica per continuare a rimanere competitivi ed innovativi in un mercato che, con ogni probabilità, non sarà più lo stesso dopo la pandemia. Il webinar “Dichiarare la CO2: Carbon Footprint e certificazione ISO 14067 nel Cleaning per valorizzare la propria offerta di prodotti o servizi in chiave climatica” è stata una delle prime iniziative dedicate al cleaning per rispondere a questa esigenza e il suo gradimento è stato comprovato dall’ampia partecipazione di imprese di pulizia, produttori e distributori. In questo appuntamento sono stati offerti approfondimenti sul principale strumento
che consente a un’azienda di dichiarare la CO2 di un prodotto/servizio: lo standard internazionale ISO 14067.
Lo standard internazionale ISO 14067
Con un taglio teorico-pratico, il webinar ha fornito ai partecipanti utili informazioni sul percorso di certificazione, sui vantaggi, i costi e sulla spendibilità dell’approccio sistematico. La grande novità della nuova versione dello standard, infatti, è proprio la possibilità di sviluppare un sistema di gestione della Carbon Footprint, validato da ente terzo, per generare in maniera autonoma e rapida le dichiarazioni climatiche su famiglie di prodotti o servizi. Lo standard ISO 14067 può essere applicato a tutti i livelli: impresa di servizi-produttore-distributore, con l’obiettivo non solo naturalmente di migliorare i processi in ottica di impronta climatica, ma anche di valorizzare l’offerta in ottica CAM: • una impresa di pulizia può rendicontare la CO2 al mq del proprio servizio; • un produttore di attrezzature può rendicontare la CO2 per un panno; • un dealer può dichiarare la CO2 per litro di prodotto distribuito (connessa allo stoccaggio e alla logistica del prodotto); e così via, in un’ottica integrata di filiera.