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Kiss Mugello 2016: Yamaha e Rcm puntano ancora più in alto

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kiss mugello 2016: yamaha e rcm puntano ancora più in alto

Yamaha Motor Racing e RCM partner del progetto KiSS Mugello: presentati a Gerno di Lesmo, nella sede di YMR, i risultati 2015 e i dettagli della collaborazione. Lanciata la campagna 2016 alla presenza di importanti rappresentanti di associazioni, enti e aziende attive nei servizi ambientali. GSA era media partner.

Lo scorso 15 aprile, nell’esclusiva cornice della sede di Yamaha Motor Racing a Gerno di Lesmo (MB), a due passi da Monza, Yamaha e RCM hanno letteralmente “riunito intorno a un tavolo” una quindicina di addetti ai lavori e i giornalisti di GSA per presentare i risultati del progetto “KiSS Mugello”, un’iniziativa nata nel 2013 e fortemente voluta da Yamaha con il sostegno di Autodromo del Mugello (da tempo sensibile agli aspetti ambientali ed etici con certificazioni 14.001, 18.000 e fotovoltaico), con Dorna e Rita (International Road Racing Team Association).

L’iniziativa Kiss Mugello

L’iniziativa ruota intorno al Gran Premio e all’Autodromo del Mugello per sensibilizzare e coinvolgere spettatori, team e i piloti stessi del Motomondiale su iniziative di sostenibilità ambientale e sociale. Ma al centro della riflessione del 15, naturalmente, c’è stata la partnership di Yamaha, rappresentata da Marco Riva – General Manager Operations presso Yamaha Motor Racing, uno dei principali fautori del progetto fin dall’inizio, con RCM, di

dalla redazione

cui erano presenti diversi rappresentanti tra cui Romolo Raimondi. Fra i presenti, Mauro Colombo di Amsa, Toni D’Andrea di Afidamp Servizi, Furio Fabbri di Gorent, Domenico Scamardella di Quadrifoglio, Fabio Austria di Contenur, Alessandro Sasso di Man.Tra, Attilio Tornavacca di Esper, Gianluca Fioretti di Associazione Comuni Virtuosi.

RCM, la passione per l’alta velocità

Già dal 1980, d’altronde, RCM è abituata alle “alte velocità”, con il servizio di pulizia rapida delle piste di F1 italiane (Monza, Imola). E anche oggi, a quasi 40 anni di distanza, RCM è la prima azienda del cleaning professionale a proporre una soluzione originale ed efficace per tenere pulita una struttura sportiva durante l’evento. E lo fa con mezzi semplici ed efficienti che, con la loro presenza tanto discreta quanto disinvolta e informale, suscitano simpatia e stimolano il pubblico a comportamenti virtuosi nei confronti dell’ambiente. Si tratta di due tipi di tricicli elettrici a pedalata assistita attrezzati per raccogliere la stermi-

nata quantità di rifiuti generata dai centomila spettatori che popolano l’autodromo.

Le soluzioni RCM

RCM Zero System trasporta sull’area di lavoro una piccola motoscopa elettrica che raccoglie da terra, rapidamente e senza sollevare polvere, ogni genere di rifiuto. Poi con il suo grande pianale porta al punto di scarico tutto il materiale raccolto. Celerifero, invece, si muove con i suoi tre bidoni per la raccolta differenziata, invitando il pubblico a non buttare a terra cartacce, bottigliette, avanzi di cibo. I due sistemi non solo sono mezzi a zero emissioni di anidride carbonica, ma utilizzano anche fonti energetiche rinnovabili come le celle fotovoltaiche per incrementare le loro prestazioni. Va aggiunto che RCM propone per la pulizia di grandi spazi pubblici e privati, anche le due macchine più rappresentative RCM/Macroclean: R Duemila e M60 Macroclean. KiSS Mugello è un’iniziativa che coinvolge un gran numero di persone e mezzi, e mentre sta per partire l’edizione 2016 (in maggio, quando appunto si correrà il motomondiale), si ragiona sul 2015, e sugli ottimi risultati ottenuti.

Gli ottimi risultati del 2015

“Nel 2015 –ha sottolineato Riva – distribuiti agli spettatori assiepati sulle colline del caratteristico Au-

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MAggio 2016 todromo del Mugello ben 20mila kit per la raccolta dei rifiuti (umido, vetro, plastica, alluminio, carta, indifferenziato). Nei paddock sono state inoltre predisposte 15 isole ecologiche per la raccolta differenziata dei rifiuti e 24 asciugamani elettrici hanno trovato posto in tutte le toilette. Sul fronte sociale, grazie al supporto di Yamaha Motor Racing, Circuito del Mugello e VR|46, sono state realizzate 700 t-shirt ispirate alla grafica e ai colori di KiSS Mugello: col ricavato della vendita delle t-shirt ai fans, sono state finanziate le attività della ludoteca dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze.

L’evoluzione del progetto

Il progetto, nel 2016, evolve con un piano di comunicazione media e social, in avvicinamento alla tappa di maggio. Quest’anno KiSS Mugello ha lanciato una vasta campagna di comunicazione sui social media (Twitter e Facebook, hashtag #kissmugello) per coinvolgere ancora di più il grande pubblico e sviluppare una consapevolezza ancora maggiore dell’importanza di comportamenti individuali sostenibili. Il coordinamento è a cura di Right Hub, startup innovativa che promuove la sostenibilità nel business favorendo l’incontro tra aziende e mondo del non profit.

Una partnership storica

RCM, inoltre, è anche partner di YMR per la pulizia e la cura della sede di Lesmo. Il rapporto fra Yamaha Motor Racing dura ormai da molti anni: è infatti dal 2008 che gli strumenti RCM vengono impiegati all’interno di YMR, in virtù della loro affidabilità e delle alte prestazioni che assicurano. Una sede che ospita, fra l’altro, l’officina di montaggio dei motori da gara. Il tutto in un ambiente splendente e pulito in modo quasi irreale, tanto da ricordare un angolo di Giappone in Italia. Banchi di lavoro dove ti puoi specchiare, pavimenti lucidi, componenti e attrezzi in perfetto ordine, tutto al suo posto e ordinato con estrema cura e precisione. Dietro tutto questo c’è un team che lavora secondo precisi valori e principi, e non si accontenta di farlo per sé. Anche i fornitori e l’intera filiera è controllata dal punto di vista dell’impatto ambientale. Non è un caso, d’altra parte, che Yamaha, che ha 108 stabilimenti in tutto il mondo, sia arrivata al 95% della riciclabilità.

Una logica “long life cycle”

Come è stato sottolineato dallo stesso Riva, “in Italia si stenta ancora a entrare in una logica di ciclo di vita, ma è un passaggio culturale che occorre fare”. Così come è importante il coinvolgimento di tutti gli attori di una filiera, o di un evento: “Lo sapevate, ad esempio, che il GP non ha, in sé, particolare impatto ambientale. Se si considera il weekend di gare, solo il 20% dell’impatto è dato dalla corsa. Il restante 80% è dovuto agli spettatori. Addirittura è stato calcolato l’impatto delle loro auto. E anche se si tratta di una stima, senza dubbio il calcolo è molto importante perché aggiunge un tassello in più al quadro generale. E il progetto non si limita al Mugello, ma si estende fino a fine anno con altri appuntamenti “KiSS”, come ad esempio Barcellona. E si sono aggiunti altri partner come VR46, la società di Valentino Rossi, HP e Saint Gobain. L’iniziativa, inoltre, si sta allargando fino agli Usa.

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