GESTIONE RIFIUTI
Contenimento emissioni dei mezzi di raccolta, spazzamento e trasferimento dei rifiuti di Ezio Orzes, Attilio Tornavacca*
Premessa
38 OTTOBRE 2020
L’inquinamento dell’aria dovuto alle attività antropiche è oggetto di studio e ricerca soprattutto per le sue ricadute sulla salute umana e per gli effetti sui fragili e complessi equilibri dell’ecosistema. La qualità dell’aria che respiriamo nei centri urbani è peggiorata drasticamente con l’incremento del traffico veicolare registrato negli ultimi decenni. Le norme in vigore hanno definito le soglie d’attenzione o d’allarme per i seguenti inquinanti: biossido di zolfo (SO2), biossido di azoto (NO2), ossido di carbonio (CO), ozono (O3), polveri (PTS: Polveri Totali Sospese) la cui frazione inalabile è il PM10. In particolare, le polveri sottili vengono a formarsi dalla combustione dei combustibili fossili i quali contengono carbonio (C), idrogeno (H) e zolfo (S). I maggiori responsabili della produzione di polveri sottili sono gli impianti di riscaldamento di tipo privato ed industriale e le emissioni generate dagli autoveicoli. La combustione che avviene nei motori, infatti, produce particelle ultrafini dannose alla salute che trovano anche origine dal consumo di pneumatici, freni e asfalto. Il particolato, l’inquinante che oggi è considerato di maggiore impatto nelle aree urbane, è composto da tutte quelle particelle solide e liquide disperse nell’atmosfera, con un diametro che va da pochi nanometri fino ai 500 micron. Autovetture, furgoni, camion e autobus producono oltre il 70 % delle emissioni di gas a effetto serra generate dai trasporti. La quota restante proviene principalmente dal trasporto ma-
rittimo e aereo. I trasporti continuano quindi a costituire anche una fonte significativa di inquinamento atmosferico, soprattutto nelle città. Gli inquinanti atmosferici, come il particolato (PM) e il biossido di azoto (NO2), danneggiano la salute umana e l’ambiente. Sebbene l’introduzione di norme di qualità per i carburanti, delle norme EURO sulle emissioni dei veicoli e l’uso di tecnologie più pulite, abbiano mitigato l’impatto dell’inquinamento atmosferico provocato dai trasporti nell’ultimo decennio, le concentrazioni di inquinanti atmosferici sono ancora troppo elevate.
Indirizzi strategici di riferimento
La riduzione degli effetti negativi dei trasporti rappresenta un importante obiettivo strategico dell’UE. I principali filoni di attività sono: promuovere
modalità di trasporto più pulite e più efficienti, impiegare tecnologie, carburanti e infrastrutture più sostenibili e assicurare che i prezzi del trasporto rispecchi pienamente gli impatti negativi sull’ambiente e sulla salute. I documenti strategici dell’UE si incentrano sulla decarbonizzazione dei trasporti.
Gestione dei servizi di igiene urbana
Relativamente all’ambito della gestione dei servizi di Igiene Urbana la riduzione dei fattori di emissione per km percorso dai mezzi di trasporto, mediante interventi tecnologici (svecchiamento del parco circolante, trattamento più efficiente dei gas di scarico, utilizzo di carburanti alternativi, aumento di veicoli elettrici), è il segmento che, ad oggi, ha la maggiore capacità di incidere positivamente nel contenimento delle emissioni in