CAM OSPEDALIERI TERZA PAGINA
cam ospedalieri, il settore risponde a colpi di formazione di Giuseppe Fusto
A sei mesi dall’importante introduzione dei Cam per l’affidamento del servizio di sanificazione per le strutture sanitarie, usciti a inizio novembre 2016, fioccano le iniziative di dibattito, informazione e formazione relative ai Criteri ambientali minimi in sanità e alla loro relazione con le altre recenti novità legislative in materia ambientale, dalla “collegato” al Codice degli appalti. Chi l’ha detto che il nostro è un settore che non si aggiorna? Iniziamo, se mai ce ne fosse ancora bisogno, sfatando una delle tante leggende metropolitane che ci riguardano: chi dice che il settore delle pulizie è statico, non si aggiorna e non ama formarsi e stare al passo coi tempi sta dicendo una sonora sciocchezza. Forse qualcosa di vero c’era, in un passato nemmeno più recentissimo: ma oggi tutto si può dire fuorché che il nostro comparto non stia facendo di tutto per aggiornarsi e prepararsi ad affrontare una stagione di grandi cambiamenti normativi ma, ancor prima, culturali.
Molti importanti cambiamenti
Un esempio su tutti: l’estrema serietà, attenzione e fermento informativo che ha accompagnato, e sta accompagnando, i primi mesi di vita dei Cam per il settore ospedaliero, introdotti lo scorso 9 novembre e già oggetto, in questi mesi, di numerosissimi seminari, incontri e giornate di studio che ne hanno approfondito e sviscerato tutti gli
aspetti, senza tralasciare di metterli in relazione con le altre importanti novità in materia di attenzione alla sostenibilità che arrivano dalla Collegato ambientale (febbraio 2016), poi recepite dal Codice degli appalti in vigore da un anno giusto giusto. Anche perché, lo ricordiamo, ai sensi del nuovo Codice (decreto 50/2016, articolo 34), l’applicazione dei Cam, che afferiscono alla categoria del PAN GPP Servizi di gestione degli edifici, risulta obbligatoria per il 50% (progressivo) dell’importo a base d’asta, già divenuto il 62% dallo scorso gennaio, per poi crescere ulteriormente al 71% dal primo gennaio 2018, all’84% al primo gennaio 2019 ed arrivare al 100% dal primo gennaio 2020.
Attenzione da committenze pubbliche, imprese e fornitori
Proprio di questo si è parlato a Bologna, lo scorso 2 febbraio, in un Eco-convegno partecipatissimo orga-
nizzato da Punto 3 e Gsa e dedicato per l’appunto ai “Cam nel cleaning professionale: a che punto siamo ad un anno dall’obbligo?”: gremita la sala del Savhotel che ospitava l’evento, oltre 160 i partecipanti – soprattutto imprese di servizi – che hanno seguito il dibattito con grande attenzione, dando vita alla fina ad oltre un’ora di botta e risposta con i relatori. Veramente notevole, soprattutto per un convegno di argomento molto tecnico che rappresentava una sorta di termometro dell’attenzione che tutti gli anelli della filiera riservano alle problematiche ambientali.
Un interesse che contagia tutti
Il dato che fa ben sperare, infatti, è che a questo tipo di appuntamenti sono presenti tutti i rappresentanti della filiera, a testimonianza di un interesse generale e di una voglia di capirci qualcosa di più che ha ormai “contagiato” tutti. A partire dai produttori, presenti a Bologna come sponsor
19 APRILE 2017