GESTIONE PULIZIA BIANCHERIA
Lenzuola, copriletti, asciugamani: nessuno è senza macchia di Giuseppe Fusto
Tra le esperienze più sgradevoli in albergo c’è la “sorpresa” di trovare delle macchie di varia natura sulla biancheria. La buona notizia è che si possono rimuovere (quasi) tutte. Attenzione quindi alla pulizia della biancheria dell’hotel, che fra l’altro, può essere argomento di feroci stroncature. 28 FEBBRAIO 2019
Finalmente arrivati davanti alla nostra agognata camera d’albergo apriamo la porta, posiamo i bagagli, accendiamo le luci e ci buttiamo sul letto per regalarci qualche minuto di meritato relax… oppure corriamo in bagno, a darci una sciacquata alla faccia per rinfrescarci un po’. Quasi tutti facciamo così, no?
In camera…
Ebbene attenzione, perché è proprio a questo punto, in questo momento topico, che possono iniziare a risuonare le dolenti note. A chi non è mai capitata la brutta sorpresa di trovare segni di usura, aloni, residui o vere e proprie macchine nella biancheria alberghiera? Rossetti, smalti, tracce di unto, bevande, creme e altri liquidi su cui… a volte è meglio non indagare, così come odori fastidiosi e compagnia, non devono assolutamente essere compagni dei nostri riposi in hotel!
… come in bagno: gli inconvenienti di una gestione disattenta
E ciò che vale per lenzuola, federe e copriletti vale anche per gli asciugamani e la biancheria del bagno, un lo-
cale dove ci si dovrebbe lavare e rinfrescare. Inutile negarlo, stiamo parlando di una fra le esperienze più sgradevoli in una camera d’albergo, che si stampa indelebilmente nella memoria dell’ospite quando, la volta successiva, sceglie di prenotare (e pernottare) altrove. La pulizia della biancheria dell’hotel può infatti fare la differenza tra una recensione entusiasta di un cliente fedele e una dettagliata (e argomentata) stroncatura.
La biancheria… ha il suo perché
Al contrario, pare da uno studio Metabolic che la biancheria di qualità contribuisca, un po’ ovunque, al 5-20% delle valutazioni di soddisfazione dei clienti. Gli stessi dati mettono anche
l’accento su numeri da non trascurare: come i 65mila dollari (quasi 60mila euro) che un hotel di 120 camere può arrivare a spendere, in un anno, per il riciclaggio di biancheria. Costi che riducono le marginalità, aumentando fra l’altro l’impatto ambientale della struttura alberghiera, che già di per sé è tra le più energivore che esistano.
Come fare?
Come fare, dunque, per mantenere alta la qualità della biancheria in albergo, migliorare la soddisfazione del cliente, ridurre i costi operativi e di manodopera e aumentare il loro impegno verso la sostenibilità? Cerchiamo di mettere in ordine alcune idee, pur senza, ovviamente, alcuna pretesa di esaustività.