GSA 7/2017

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GESTIONE PLASTICHE RICICLO FOOD

plastica riciclata, nell’alimentare si può (a certe condizioni) di Simone Finotti

22 luglio 2017

Facciamo il punto sull’utilizzo delle plastiche provenienti da riciclo utilizzate a contatto con gli alimenti. C’è una legislazione stringente e, per i trasformatori, un processo autorizzatorio complesso con “tappe” italiane ed europee. Vediamoci più chiaro con l’aiuto di Unionplast e Ippr, Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo, in attesa di nuove regole dall’Europa. L’utilizzo di materiali plastici provenienti da riciclo è ormai una realtà consolidata in moltissimi settori. Da diversi anni, in effetti, ci siamo abituati a vedere di tutto realizzato con plastica riciclata: dagli arredi urbani agli oggetti di uso quotidiano, dai giocattoli a lampade, occhiali, accessori e anche capi d’abbigliamento. Addirittura scocche per elettrodomestici o… macchine per il cleaning, come le aspirapolveri. Corepla, il consorzio Nazionale per il recupero e il riciclaggio di materiali plastici, ci avverte infatti che “anche le parti della carrozzeria di un aspirapolvere possono essere realizzate recuperando bottiglie e contenitori in Pet”. Ma questo lo approfondiremo in un prossimo futuro.

Le plastiche da riciclo nel food

Oggi, infatti, ciò che ci preme maggiormente è fare il punto sulla possibilità di impiegare plastiche da riciclo nel settore food, in particolare per realizzare contenitori, oggetti o componenti che vanno a contatto diretto con gli alimenti. Un utilizzo tutt’altro che scontato, visto che le prime leggi na-

zionali sull’argomento, e in particolare il Decreto Ministeriale 21 marzo 1973, nella sua formulazione originale, vietava espressamente all’art. 13 l’impiego “per la preparazione di oggetti in materia plastica destinati a venire in contatto con alimenti” di “materie plastiche di scarto ed oggetti di materiale plastico già utilizzati”. Da allora di strada ne è stata fatta molta, e il tema è tornato di grande attualità, visto che, come ci spiega Marino Lamperti, funzionario Unionplast esperto di queste te-

matiche “entro l’anno è atteso un nuovo Regolamento dall’Europa che vada a sostituire le norme attualmente in vigore”. La situazione dunque è in fieri, ma nel frattempo vale la pena di vederci più chiaro, anche perché il mercato si sta evolvendo molto in fretta.

Unionplast e Ippr

E’ doverosa, a questo punto, qualche presentazione: Unionplast – Unione Nazionale Industrie Trasformatrici di Materie Plastiche, ha costituito in-


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