LEGGE GADDA SCENARI
l’italia in prima linea contro lo spreco di cibo tra solidarietà e riduzione dei rifiuti Dal 14 settembre 2016 l’Italia si è dotata di una legge tra le più moderne al mondo, assieme a quella francese, in fatto di contrasto agli sprechi alimentari. I tanti progetti contro lo spreco di cibo. di Luigi Vendola
Fin dal suo primo articolo la Legge Gadda (dal nome della deputata Maria Chiara Gadda, promotrice e prima firmataria della proposta di legge in parlamento) mette subito in chiaro i suoi obiettivi e le finalità: “favorire il recupero e la donazione delle eccedenze ali-
mentari a fini di solidarietà sociale, destinandole in via prioritaria all’utilizzo umano; contribuire alla limitazione degli impatti negativi sull’ambiente e sulle risorse naturali mediante azioni volte a ridurre la produzione di rifiuti e a promuovere il riuso e il riciclo al fine di estendere il ciclo di vita dei prodotti; contribuire alla riduzione della quantità dei rifiuti biodegradabili avviati allo smaltimento in discarica; e infine contribuire ad attività di ricerca, informazione e sensibilizzazione dei consumatori e delle istituzioni sulle materie oggetto della presente legge, con particolare riferimento alle giovani generazioni”.
La legge Gadda
Insomma una legge che lavora su due binari, quello del contrasto alla povertà e all’indigenza e quello relativo alla riduzione dei rifiuti, e che mette a disposizione degli attori in campo strumenti più semplici e sempre più efficaci. A differenza della precedente legge del 2003, conosciuta come Legge del Buon Samaritano, che regolamentava la cessione gratuita di prodotti alimentari e che col passare del tempo ha mostrato i suoi limiti, la nuova norma non solo definisce una volta per tutte chi sono gli attori in campo, ma anche cosa si intende per eccedenze alimentari e spreco, facendo finalmen-
31 luglio 2017