GSA 3/2019

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N.3 MARZO

IMPRESE

2019

DEALERS

MENSILE DI GESTIONE, PULIZIA, DISINFESTAZIONE TERZA PAGINA

Etichettatura aspirapolvere Profumazione detergenti Pulire 2019 Chi ce l’ha fatta

GESTIONE

EFCI e Uni Europa Cig Data Cassazione su corsi sicurezza

SCENARI

Green economy Disinfestando 2019 H3i Italia European Cleaning Awards 2019

FOCUS MICROFIBRE

www.gsanews.it





&

ANNO XXIII NUMERO 3

IMPRESE DEALERS

TERZA PAGINA

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Annullato il regolamento sull’etichettatura energetica degli aspirapolvere. E adesso? [di Simone Finotti] Fragranze nei detergenti, altolà dall’Europa. E in Italia? [di Antonio Bagnati] Pulire-Issa sempre più “hub” internazionale del cleaning [di Giuseppe Fusto] Olivia e Stephanie, il pulito alla ribalta [di Umberto Marchi]

GESTIONE

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Imprese e sindacati, insieme verso un’Europa più pulita [di Carlo Ortega]

Scopri di più a pagina 61

Cig Data, il cruscotto interattivo con gli esiti di gara [di Umberto Marchi] Corsi sicurezza, chi li salta è licenziabile [di Simone Finotti]

GSA il giornale dei servizi ambientali è un mensile inviato tutti i numeri agli abbonati e ai rivenditori del settore. Con sei numeri all’anno raggiunge imprese di pulizia e disinfestazione (gennaio-marzo maggio-giugnoagosto-novembre), con due numeri hotel e società di catering (febbraio-ottobre), aziende sanitarie e comunità (aprile-settembre), industria e grande distribuzione (luglio-dicem­bre).

SCENARI

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Firmato a Roma il “decalogo” della green economy d’impresa [dalla redazione]

“Ai sensi dell’articolo 2 comma 2 del Codice di deontologia relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica, si rende nota l’esistenza di una banca-dati personali di uso redazionale presso la sede di Via Alfonso Corti, 28 - Milano. Gli interessati potranno rivolgersi al responsabile del trattamento dei dati sig.ra Barbara Amoruso presso la sede di Milano, Via Alfonso Corti, 28 per esercitare i diritti previsti dal D. Lgs 196/2003”

Disinfestando 2019, l’edizione dei record [dalla redazione] H3i Italia, fra innovazione e regolamentazione [dalla redazione] European Cleaning Awards, quarta edizione per il premio “paneuropeo” del pulito [dalla redazione]

FOCUS

MICROFIBRE

ATTUALITÀ AFFARI E CARRIERE

7 49

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CARNET ORIZZONTI

50 52

Direzione, Amministrazione, Redazione e Pubblicità: EDICOM srl Sede legale: Via Zavanasco, 2 20084 Lacchiarella (MI) Sede operativa: Via Alfonso Corti, 28 20133 Milano Tel 02/70633694 Fax 02/70633429 info@gsanews.it - www.gsanews.it Direttore Responsabile: GIOVANNA SERRANÓ Redazione: simone finotti, ANTONIA RISI Segreteria: barbara amoruso Diffusione: GIOVANNI MASTRAPASQUA Sviluppo e pubblicità: GIANCARLO GIAMBELLI, andrea lucotti, MARCO VESCHETTI

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ATTUALITÀ

Nuova C85/100, la lavasciuga pavimenti iper tecnologica

Erede di una grande tradizione e di uno storico modello che ha decretato il successo internazionale di Comac, la versione rinnovata della lavasciuga pavimenti uomo a bordo C85-100 rappresenta oggi uno degli orgogli della vasta gamma offerta al mercato dall’azienda capitanata da Giancarlo Ruffo. “Siamo stati in grado”, afferma soddisfatto il leader e AD dell’industria scaligera, “di costruire una macchina assai performante, a 36 V e da 160-170 litri, caratterizzata da un’accattivante linea estetica e da soluzioni tecnologiche particolarmente avanzate. Basti pensare che la versione più accessoriata è proposta al mercato del professional cleaning con display touchscreen, telecamera posteriore, sensore anticollisione posteriore, light pack, pistola per la pulizia dei serbatoi e lancia di aspirazione”. C’è un fil rouge, assai caro al signor Ruffo, che unisce il modello tanto apprezzato in passato a quello che ne rappresenta la naturale evoluzione, immersa nell’epoca delle tecnologie digitali: la massima robustezza, che traspare anzitutto dal design. “Quando, diversi anni orsono, progettammo la C85”, afferma convinto, “puntammo a dare un inequivocabile messaggio di forza e potenza del pulito meccanizzato, che venne perfettamente veicolato e colto dalla nostra clientela. Ora, a que-

sta idea guida si è felicemente abbinata quella di “intelligenza”, perché siamo convinti che C85/100 possa innovare profondamente la tradizionale idea di pulito. Un punto cardine che ne ha guidato la progettazione”, prosegue, “è stato quello di rendere l’operatore sempre più protagonista nel processo di interazione con la macchina, perfettamente capace di sfruttarne al meglio le molteplici funzioni, in una prospettiva di ottimizzazione sia dei tempi di intervento che dei costi. Pensando sempre all’addetto, ci siamo preoccupati del suo comfort, creando una posizione di guida ispirata a quella automobilistica, con l’obiettivo di permettergli di lavorare in condizioni particolarmente comode e confortevoli, potendo contare su un’ottima visibilità”. Un altro elemento che il signor Ruffo cita volentieri, ogniqualvolta dalla fucina di idee e innovazioni prende corpo una nuova macchina lavasciuga pavimenti, è la sicurezza. “La nuova C85-100”, afferma, “coniuga al meglio ottime prestazioni e massima sicurezza garantita all’operatore. In questo percorso di tutela rivolto alla figura professionale cardine del processo di pulizia meccanizzata, Comac può contare infatti su un know how di assoluto valore, che ci viene invidiato dalla concorrenza”. Ulteriore fattore da valorizzare nel biglietto da visita del

nuovo modello proposto da Comac è l’estrema versatilità: “C85/100” afferma l’Amministratore Delegato e presidente dell’omonimo Gruppo, “è una macchina adatta a lavorare in grandi spazi, capace di affrontare qualsiasi condizione di sporco, anche la più difficile e pesante, per risolverla brillantemente. Il suo impiego è ottimale in luoghi dove le superfici da pulire sono impegnative: penso a magazzini, reparti di produzione, centri commerciali, supermercati e centri logistici. Per questo mi aspetto che venga apprezzata come l’ormai storica antenata che, a distanza di parecchi anni dal debutto sulla scena, vedo ancora impiegata in molte situazioni”. Ultimo, non meno rilevante plus di C85/100, l’adattabilità alle specifiche esigenze poste dagli utilizzatori finali: “le configurazioni, gli optional e gli accessori disponibili”, prosegue il signor Ruffo, “offrono la possibilità di proporre la macchina con la massima flessibilità, rendendola perfettamente aderente alle diverse necessità di pulizia. Proprio per questa ragione”, conclude, “abbiamo pensato di configurarla in due versioni: Essential e Bright; la prima con una veste essenziale, indispensabile per gli interventi di pulizia incentrati su ottime prestazioni; la seconda con una veste più ricca, capace di offrire ottime prestazioni unite ai più elevati livelli di tecnologia oggi esistenti”. [www.comac.it]

7 MARZO 2019


ATTUALITÀ

MK: Qualità, innovazione e servizio per vincere la sfida del cleaning assortimentale e il nostro patrimonio formulistico per soddisfare tutte le necessità degli utilizzatori finali, ma soprattutto l’attenzione e gli investimenti in Ricerca & Sviluppo, con professionisti dedicati a trovare le migliori soluzioni. In un mercato sempre più competitivo questo è uno dei requisiti essenziali”.

Vasto assortimento, ottima R&D e formazione

8 MARZO 2019

La Qualità dei prodotti innanzitutto: quella con la lettera maiuscola. Poi l’Innovazione, frutto di una ricerca e sviluppo instancabili. Quindi il Servizio, parte integrante di un’offerta sempre più strutturata. Sono le carte vincenti di MK, azienda con radici profonde nella storia che le permettono di guardare lontano.

Fra gli altri, senza dubbio una rete vendita ben strutturata: “Abbiamo inserito in azienda figure attive e preparate per potenziare la presenza sul territorio e per affiancare i clienti. Ai dealer attivi in tutta Italia sul territorio garantiamo la più aggiornata formazione sull’impiego dei prodotti e sulle tecniche di pulizia. Una politica che ha pagato, come confermano i dati 2018, con un segno positivo del 7%. Un buon punto di partenza per crescere ancora: i presupposti ci sono tutti”.

Il valore della storia Eh sì, perché la storia di MK, azienda con sede a Rho alle porte di Milano, inizia nel lontano 1963. “Un valore che il mercato ci riconosce –spiega il Direttore Generale Andrea Righi-. Abbiamo stretto e consolidato negli anni partnership importanti, conosciamo le esigenze dei nostri clienti e riusciamo a soddisfarle anche grazie alla nostra lunga esperienza. Per alcuni di loro il nostro referente tecnico è un vero e proprio consulente sempre a disposizione… Insomma, per noi la “storicità” è un valore dal quale partire per guardare avanti”. Nel 2014, con l’ingresso nella compagine sociale di Gruppo Balletta e l’accesso ad un set più ampio di risorse che una holding è in grado di offrire, la crescita dell’azienda gode di un’accelerazione importante. “E’ stato rivisitato l’assetto organizzativo, con una serie di aggiustamenti strategici che ci hanno permesso di porre le basi per crescere in modo solido e maturo. La nostra forza? L’ampiezza

I brand Marka, come dicevamo, è il leader brand di MK, che si declina su tre linee principali:

Marka Red’s, la linea di punta per i dealer, ideata per le esigenze di pulizia professionale; Marka Simple, specificamente pensata per le imprese di pulizia, e Marka Eco, la linea a basso impatto ambientale che identifica anche i prodotti rispondenti ai criteri CAM. “A proposito: come azienda chimica non possiamo certo ignorare il tema ambientale. Negli ultimi anni abbiamo lavorato molto sia in termini di formulazioni che sugli anelli del processo industriale. I superconcentrati ad esempio consentono una riduzione dell’impatto ambientale dato da carta, plastica e logistica, fino all’80%”.

La “cultura del profumo” “Ci piace parlare di “cultura del profumo” perché i nostri prodotti si distinguono grazie anche a una particolare impronta olfattiva: in questo caso, naturalmente, siamo molto attenti alla scelta delle materie prime, tutte di derivazione cosmetica, di origine europea e certificate, e vogliamo che questa attenzione sia un nostro elemento distintivo. C’è grande fermento nel mondo MK per la partecipazione alla fiera Pulire, in programma a Verona dal 21 al 23 maggio. Pulire è il palcoscenico giusto per farci conoscere e raccontare con orgoglio come ci siamo impegnati per raccogliere e rinverdire un patrimonio aziendale lungo oltre mezzo secolo. Lo facciamo senza tradire le nostre origini, ponendo la qualità del prodotto al primo posto, con ricerca e innovazione continue e privilegiando l’attenzione al cliente. Questi asset sono la parte migliore della nostra storia e i capisaldi con cui ci ripresentiamo al mercato. “La nuova MARKA by MK”. [www.marka.biz]


ATTUALITÀ

L’evoluzione della lavasciuga Motorscrubber è impegnata da 14 anni nella ricerca di soluzioni per la pulizia di fondo dei piccoli spazi; quella che è diventata celebre come la “piccola macchina dalla grande potenza” è diventata negli anni uno strumento professionale per le pulizie di fondo nelle aree difficoltose da raggiungere dalle macchine tradizionali.

Come è nata FORCE?

Gli edifici commerciali e civili necessitano solitamente l’impiego di lavapavimenti con serbatoi medio/grandi a batteria, nonché una struttura robusta che faccia fronte ad impegni quotidiani, gravosi, tipici delle grandi aree. Molti costruttori sono riusciti a soddisfare questo tipo di esigenza, ma rimane da affrontare una questione fondamentale:è stato scoperto che mediamente solo l’85% delle grandi superfici viene pulito con facilità, e che le aree poco accessibili sono spesso trascurate. Ciò di solito significa che l’operatore deve ripassare sulla zona con una macchina più piccola per rifinire il servizio: quindi riempire un altro serbatoio, caricare un’altra batteria, e cosi via… fino ad arrivare ai casi di rifiniture a mano con i mop che comportano un enorme dispendio di tempo e spesso un risultato mediocre. Facciamo un esempio: nella foto qui sotto che ritrae un gate aeroportuale l’area in blu viene solitamente pulita con una lavasciuga tradizionale; ma come viene affrontata l’area rossa sotto le poltrone? Dal 2016 è stata sviluppata MotorScrubber-

FORCE, corredata da un brevetto riconosciuto a livello mondiale, vincitrice di diversi premi: si tratta di un accessorio studiato per compiti gravosi che può essere installato su una lavasciuga tradizionale, anche di grandi dimensioni. Aggiungendo FORCE alla propria lavasciuga è possibile operare con una macchina in grado di pulire in un unico giro il 100% della superficie da trattare: si pensi ad esempio ai sedili sui mezzi di trasporto pubblico, alle linee di produzione degli impianti alimentari, agli angoli difficili dei bagni. Il principale vantaggio di FORCE è la capacità di connettersi con la lavasciuga tramite un solo connettore, appositamente studiato per collegare la carica della batteria, il serbatoio dell’acqua pulita e l’aspirazione.

Questo rende FORCE di facile utilizzo: non sono coinvolte nè batterie supplementari nè altri serbatoi di acqua, e la lavasciuga di grandi dimensioni può continuare a essere utilizzata in modo tradizionale. Il vantaggio di FORCE è evidente: in pochi secondi si può implementare l’accessorio che permette di raggiungere le aree che avrebbero costretto a un ulteriore passaggio in un secondo momento, mantenendo la forza pulente di uno strumento professionale. Concepita e costruita a Sheffield, in Inghilterra, è costituita da componenti pensati per la massima durata, aggiungendo leghe di alluminio dove necessario, per garantire le performance richieste dall’utenza professionale. FORCE costa meno della piccola lavasciuga che sarebbe necessaria alla rifinitura, e può essere installata in meno di 30 minuti da uno dei tecnici specializzati. Per assistere ad una dimostrazione di FORCE, contattare l’azienda attraverso il sito. Motorscrubber sarà presente a Pulire Verona nella Hall 6 Stand F8/6. [www.motorscrubber.it]

9 MARZO 2019


ATTUALITÀ

TMB prosegue lo sforzo in ricerca e sviluppo

10 MARZO 2019

Da qualche anno TMB sta portando avanti un impegnativo piano industriale, avviato tre anni orsono, con consistenti investimenti di risorse per la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie. I risultati di questa lungimirante politica industriale hanno permesso all’azienda veronese guidata da Giampaolo Ruffo di raggiungere, su più livelli, risultati assai incoraggianti. Il primo è stato l’ampliamento sia della gamma riguardante gli aspiratori commerciali e professionali sia di quella relativa alle monospazzole; un’offerta sempre più attenta e mirata, caratterizzata da una produzione di assoluta qualità, che è stata prontamente apprezzata tanto dal mercato interno quanto da quello internazionale, con significativi riscontri in termini di aumento del fatturato. “Negli ultimi anni”, spiega Ruffo, “ci siamo dedicati anzitutto all’assestamento degli aspiratori commerciali e professionali, arricchendo e completando le nostre famiglie di

prodotti. Senza trascurare la cura di molteplici elementi che hanno attribuito senz’altro un prezioso valore aggiunto, di portata strategica, alla nostra proposta. Abbiamo compiuto questo sforzo perfettamente consapevoli di come su molti mercati legati alle imprese di pulizia e ai consumatori di grandi volumi, tali aspiratori siano considerati una sorta di commodity, rispetto alla quale domina ormai solo il fattore prezzo. Ci siamo rivolti, perciò, ad una clientela selezionata, che apprezza non solo la particolare robustezza o silenziosità della macchina, ma soprattutto la qualità complessiva degna di nota. Un altro importantissimo filone produttivo è stato quello delle monospazzole orbitali: in questo caso siamo riusciti a realizzare una ricca varietà di modelli roto-orbitali, con trasmissione a cinghia, ad ingranaggi in nylon o in acciaio; a bassa media ed alta velocità, con pesi variabili e potenze motori diverse. I numeri prima e lo stesso mercato poi, ci hanno dato ragione: le vendite sono progressivamente aumentate ed i feedback dei clienti a dir poco entusiasmanti. In futuro punteremo ancora al massimo sulla ricerca e sviluppo di questo innovativo percorso tecnologico: dopo aver realizzato l’asse portante dell’offerta, amplieremo la gamma con produzioni destinate sia alla manutenzione che all’ambito industriale”. Ruffo non esclude, che possano essere esplorate anche altre direzioni: “Ad esempio, siamo convinti che la nostra MICRO TOR possa essere appetibile anche per un mercato domestico con specifiche esigenze di igiene. Sappiamo, al riguardo, che alcuni importanti player della distribuzione ci seguono con grande attenzione”. Note positive giungono dall’Export: “Attualmente”, afferma Ruffo, “siamo presenti su tutti i mercati occidentali, comprendendo anche quelli del Nord America, forti dei grossi investimenti fatti nelle certificazioni dei pro-

dotti secondo gli standard statunitensi e canadesi. Ci stiamo rafforzando pure nei Paesi Arabi, in quelli dell’Est e nel Sudamerica. Anche in contesti socio-economici assai difficili, come quello indiano o latinoamericano, abbiamo compiuto passi da gigante e, grazie all’apporto di importanti partner commerciali, siamo riusciti a vendere i nostri modelli a prezzi occidentali, in quanto sono stati giudicati estremamente affidabili”. Il 2019 sarà l’anno di Pulire e TMB si sta preparando ad affrontare la fiera veronese all’insegna dell’innovazione: “Lo scorso anno”, afferma Ruffo, “abbiamo iniziato a rinnovare la linea degli aspiratori industriali, un settore produttivo assai complesso, perché ogni prodotto va pensato per risolvere problemi specifici. Inoltre l’impiego di queste macchine è circoscritto ai mercati occidentali e alle grandi industrie. Gli investimenti sono stati consistenti, sia in termini di risorse finanziarie che umane, perciò alla grande vetrina di Veronafiere contiamo di presentare i risultati di un intenso e proficuo lavoro”. [www.tmbvacuum.com]


ATTUALITÀ

STI a Pulire… più agguerrita che mai! completa. Usare il vapore è quindi un metodo facile e veloce che permette allo stesso tempo di pulire, disinfettare e deodorare. I suoi benefici sono innumerevoli: non vi rimane che scoprirli, magari proprio a Verona”.

A Verona per…

“Pulire? È una piazza meravigliosa, visitata da moltissimi addetti ai lavori del settore, un pubblico numeroso ma selezionato proveniente da tutto il mondo, ma soprattutto curioso, affamato di innovazione e disposto a premiare la qualità. Per questo ci saremo, più agguerriti che mai”, promette Laura Passuello, titolare di STI, azienda di Fara Vicentino che dal 2009 produce macchine a vapore per tutti gli impieghi, con particolare attenzione al costante innalzamento qualitativo.

La convenienza del vapore E il mercato sta premiando gli investimenti: “Dopo un 2018 chiuso alla grande, anche questo 2019 è partito molto bene. D’altra parte sempre più clienti stanno rivolgendo la loro attenzione al settore della pulizia a vapore. Grazie ai suoi numerosi vantaggi, questo si dimostra essere il tipo di pulizia più conveniente presente sul mercato, sia in termini di efficacia che economici”. A patto, naturalmente, di mantenere alto il livello qualitativo. A questo proposito, STI non teme rivali: “I nostri macchinari utilizzano il potere del vapore secco che, grazie alle alte temperature, riesce ad eliminare batteri e microrganismi, oltre che a sciogliere lo sporco. Alcuni modelli della nostra gamma, grazie alla funzione idrogetto, possono usufruire anche del vapore definito umido, permettendo così una pulizia ancora più versatile e

A Pulire (Hall 6, stand C4/1) STI si presenta con molti importanti obiettivi: “Il 2019 è un anno importante per noi, marca infatti i nostri primi 10 anni di attività. Questo evento sarà anche un modo di poter festeggiare questo traguardo. Ad Interclean 2018 abbiamo presentato un restyling generale delle nostre macchine professionali ed industriali, con modifiche estetiche e tecniche per venire incontro alle esigenze dei clienti. Non vogliamo anticipare molto, ma diciamo che anche quest’anno a Pulire ci sarà parecchio da vedere: a partire da nuovi accessori e poi uno dei nostri modelli più storici verrà presentato in una veste completamente rinnovata”. Non solo: STI si presenta anche con l’obiettivo di allargare ulteriormente il proprio orizzonte di mercato: “Puntiamo sicuramente all’Italia, mercato che nell’ultimo anno ci ha regalato grandi soddisfazioni. Riteniamo di avere ottime possibilità di espanderci entrando anche in nuovi mercati da protagonisti a partire da questo straordinario palcoscenico. Ma ho già detto troppo, ogni curiosità sarà soddisfatta a partire dal 21 maggio a Verona!”

Vent’anni di esperienza nel settore del vapore STI - Steam Industry è nata su iniziativa della famiglia Passuello forte di 20 anni di esperienza nel settore della pulizia a vapore. Alla guida della società vi è ormai da tempo la seconda generazione che, facendo tesoro dell’esperienza passata, con impegno e dedizione si dedica a questa attività, apportando continue innovazioni e miglioramenti. STI è un’azienda giovane e dinamica che, grazie ad un’organiz-

zazione rapida e flessibile e all’alta qualità dei suoi prodotti, sta conquistando il mercato europeo ed extra-europeo. L’azienda si pone come un partner affidabile in grado di offrire un servizio a 360 gradi ed un prodotto completo.

11 MARZO 2019

Orgoglio del “made in Italy” STI è anche un esempio virtuoso di “made in Italy”: “I nostri prodotti sono interamente progettati e realizzati nello stabilimento di oltre 3.000 mq di Fara Vicentino da personale altamente qualificato. Negli ultimi anni, inoltre, l’azienda ha lanciato un nuovo prodotto, la piastra di cottura Unix, imponendosi così in un nuovo settore e raccogliendo ottimi consensi. L’azienda crede fortemente nel Made in Italy, considerandolo un esempio di eccellenza riconosciuto a livello mondiale. Seguendo questa linea di pensiero, STI garantisce che ogni singolo componente delle sue macchine presenti provenienza italiana, offrendo così un prodotto di altissima levatura”. [www.stindustry.it]


PUBBLIREDAZIONALE

Ecco come Fimap cambia il concetto di lavasciuga pavimenti: #thisisfimap

12 MARZO 2019

#thisisfimap identifica una gamma di lavasciuga pavimenti nate seguendo un nuovo stile di progettazione, in cui il concetto stesso di lavasciuga viene scomposto, ed ogni sua parte viene riconsiderata, per trovare le risposte più adeguate alle necessità di oggi. Con questa filosofia sono nate le uomo a terra Genie XS, iMx, Maxima, MxL e le uomo a bordo BMg, Magna ed MMg.

L’utilità dell’estetica Può l’aspetto esteriore di una lavasciuga pavimenti essere utile alla sua funzione? Si, se è in

grado di proteggerla e quindi di mantenere la sua operatività anche in caso di urto. Si, se è in grado di renderla sicura per l’impiego in orari diurni, in presenza di persone. Ed infine si, se facilita il lavoro dell’operatore. Un design avvolgente, che copre tutte le parti meccaniche, non solo protegge il funzionamento della macchina, ma regala anche una forma armonica, non invadente. In questo modo la pulizia a fine giornata non è più necessaria. Si può utilizzare la lavasciuga tranquillamente in orari diurni, ogni volta che serve, perché si integra perfettamente con l’ambiente e non viene identificata come un ostacolo dalle persone presenti. Anzi, contribuisce a migliorare l’immagine della struttura, mostrando profes-

sionalità e attenzione nel mantenere i pavimenti perfettamente puliti per tutto il giorno. L’operatore, a suo agio nell’utilizzo della macchina, è parte di tale professionalità. Un design che agevola i movimenti, che aumenta il comfort e la visibilità è essenziale per ottenere un lavoro fatto con cura.

Il ruolo della tecnologia Oltre al design, le nuove macchine condividono l’introduzione di un sistema di utilizzo intelligente, l’iD – intelligent Drive, comandato tramite un display touch. La digitalizzazione migliora l’esperienza d’uso, perché l’operatore non si trova ad interagire con un sistema nuovo, ma con un sistema che si comporta come gli strumenti che già utilizza quotidianamente, ovvero smartphone e tablet: così la macchina è davvero intuitiva. Con questa soluzione si vanno a risolvere altre due fondamentali problematiche di oggi. La prima è la formazione. Di pari passo con la diffusione delle macchine per la pulizia cresce anche la necessità che le stesse siano in grado di aiutare l’operatore, che sempre più spesso non è l’unico ad usarla e non sempre è adeguatamente formato. È qui che vengono in aiuto soluzioni semplici come il codice colore, per identificare le parti da pulire a fine intervento, o soluzioni più complesse, rese possibili proprio grazie al display: veri e propri video tutorial che mostrano come agire in qualsiasi situa-


PUBBLIREDAZIONALE

zione, evitando qualsiasi possibilità di incertezza e quindi perdite di tempo. Durante l’intervento tutte le funzioni vengono gestite tramite il display. Si regolano acqua, detergente, pressione oppure, ancora più semplicemente, si può ricorrere ai programmi di pulizia già impostati. Questi ultimi risolvono la seconda problematica: l’efficienza. Superato il concetto della meccanizzazione della pulizia, la questione si è spostata sulla sostenibilità, sulla riduzione dei consumi e dei costi, sull’eliminazione degli sprechi e sul perfezionamento del risultato. I programmi di pulizia dell’iD propongono regolazioni già stabilite, per ottenere il risultato desiderato con la massima efficienza: Eco Mode per risparmiare risorse, Power Mode per pulire sporchi localizzati particolarmente difficili, e programmi a zona, che si possono personalizzare per soddisfare esigenze più specifiche. La tecnologia non solo semplifica l’utilizzo delle classiche funzioni di pulizia, ma offre la possibilità di aggiungerne di nuove, per perfezionare l’intervento, aumentare la produttività e ridurre i costi.

L’evoluzione della sicurezza

La nuova filosofia ha influenzato anche i sistemi di sicurezza, che si sono fatti più sofistica-

ti, per soddisfare richieste più complesse. Sono state potenziate sia la sicurezza attiva, che previene gli incidenti, che quella passiva, che aiuta l’operatore in caso di emergenza. Nei modelli uomo a bordo questo si traduce in salita e discesa assistite, per evitare vuoti o perdite di forza, nella telecamera posteriore, che aiuta ad effettuare le manovre in zone ingombrate e a controllare le prestazioni di pulizia in qualsiasi momento senza voltarsi, o in sistemi come l’anticollisione posteriore o il controllo automatico della stabilità in curva. In caso di imprevisto si può bloccare la macchina premendo il pulsante Emergency Stop e richiedere un intervento immediato con il dispositivo SOS. Il pulsante SOS invia una richiesta di assistenza via sms, riducendo drasticamente i tempi passivi.Le nuove macchine sono inoltre dotate di fari a LED, che aumentano la visibilità in tutti gli ambienti, perché la macchina sia facilmente identificabile quando è al lavoro.

Non una lavasciuga, ma la tua lavasciuga Tutte le particolarità che distinguono le nuove macchine si possono comporre in una varietà di versioni, per accontentare qualsiasi esigenza. Lo stesso modello può essere disponibile

con una spazzola a disco, con due, con spazzole cilindriche per i modelli lavanti-spazzanti o con pad nelle versioni orbitali. E poi ci sono gli accessori. Non si parla più di una lavasciuga pavimenti che può essere più o meno versatile, ma di una macchina che può essere accessoriata per soddisfare specifiche necessità. Questo significa scegliere di dotare la macchina di: sistema di gestione delle flotte FFM – Fimap Fleet Management, app My. Machine per avere tutti i dati che ti servono sul tuo smartphone, sistema di riciclo dell’acqua FLR – Fimap Long Range, porta accessori, ruote speciali, tecnologie per risparmiare risorse, lancia di aspirazione e pistola per la pulizia dei serbatoi. #thisisfimap è la risposta ad un pulito che sta cambiando. Le esigenze non sono più diverse tra loro solo secondo il settore di applicazione o il tipo di pavimento da pulire. Le lavasciuga della nuova gamma riducono le possibilità di errore, formano l’operatore, lo aiutano, prevengono gli inconvenienti, lavorano sempre in ottime condizioni e i consumi sono sempre sotto controllo. Diventano strumenti per portare efficienza, sicurezza e prestazioni al massimo, riducendo il costo del pulito. [www.fimap.com]

13 MARZO 2019


ATTUALITÀ

14 MARZO 2019


IMPRESE

&DEALERS INSERTO

il giornale dei servizi ambientali

TERZA PAGINA Etichettatura aspirapolvere Profumazione detergenti 17 Pulire 2019 Chi ce l’ha fatta

GESTIONE EFCI e Uni Europa Cig Data 26

Cassazione su corsi sicurezza

SCENARI Green economy Disinfestando 2019 32

H3i Italia European Cleaning Awards 2019

FOCUS MICROFIBRE

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ETICHETTATURA ASPIRAPOLVERE TERZA PAGINA

Annullato il regolamento sull’etichettatura energetica degli aspirapolvere. E adesso? di Simone Finotti

Il Tribunale UE ha annullato il regolamento 665/13 sull’etichettatura indicante il consumo d’energia degli aspirapolvere. Le verifiche di efficienza energetica degli aspirapolvere condotte con un contenitore per la raccolta della polvere vuoto, infatti, non riflettono le condizioni più vicine possibili a quelle effettive di utilizzo. La questione, sollevata da Dyson, si è risolta con l’annullamento dell’atto. Che fare adesso? “Abbiamo chiesto indicazioni pratiche, anche perché la decisione vanifica anni di investimenti in ricerca e costi di modifica della produzione da parte delle nostre aziende”, spiega Stefania Verrienti di Afidamp. “Chiederemo all’Europa di affrontare la questione”. Un Regolamento europeo annullato, specialmente quando le questioni sono di natura precipuamente tecnica, lascia dietro di sé nodi non semplici da risolvere. E’ il caso – a suo modo storico, visto che precedenti, almeno nel settore, non se ne rinvengono- dell’etichettatura energetica degli aspirapolvere, apparecchi che nella vita di un’impresa sono pane quotidiano. L’8 novembre 2018, come i più attenti ricorderanno, il Tribunale dell’Unione Europea ha annullato il Regolamento Delegato (UE) n. 665/2013 della Commissione nella sua interezza (causa T-544/13 RENV). Tale annullamento ha avuto effetto a partire dal 18 gennaio scorso, e la sentenza del Tribunale non ha previsto misure transitorie.

17 MARZO 2019

La richiesta di Afidamp alla Commissione

Fin qui tutto bene. Ma cosa devono fare ora i fabbricanti e i distributori di queste apparecchiature? E soprattutto, quali sono i danni patiti dalle aziende produttrici? A tale proposito si segnala, in Italia, l’iniziativa di Afidamp, Associazione dei fabbricanti e distributori di macchine, prodotti e attrezzature per la pulizia professionale, che ha interpellato la Commissione Europea circa le misure da adottare da parte di fabbricanti/distributori in seguito all’annullamento del Regolamento 665/2013 sull’etichettatura degli aspirapolvere.

Gli obblighi per fabbricanti, importatori e dealers

Ciò che si sa allo stato attuale riguarda una serie di obblighi che riguardano fabbricanti, distributori e importatori di aspirapolvere: in particolare i fabbricanti/ importatori non possono più immettere, sul mercato Ue, aspirapolvere accompagnati dall’etichetta energetica co-

me previsto dal Regolamento annullato; sempre fabbricanti e importatori non potranno più inserire nella parte pubblica e nella parte relativa alla conformità della banca dati dei prodotti le informazioni di cui all’art. 4 e all’allegato I del Regolamento 2017/1369 relative ai loro aspirapolvere. I distributori non devono esporre, anche per la vendita a distanza e la vendita online, l’etichetta energetica con aspirapolvere o rendere disponibile ai clienti la relativa scheda informativa del prodotto. Fabbricanti/importatori e distributori non potranno più fare riferimento alla classe di efficienza energetica degli aspirapolvere e alla gamma delle classi di efficienza disponibili sull’etichetta, sia nelle pubblicità, sia nel materiale promozionale tecnico.

Resta vigente il 666/13. Afidamp: “E i danni alle aziende?”

Va precisato che, invece, resta in vigore la normativa di cui al Regolamento 666/13 della Commissione, in attuazione della Direttiva 2009/125/Ce del Par-


TERZA PAGINA ETICHETTATURA ASPIRAPOLVERE

18 MARZO 2019

lamento europeo e del Consiglio per ciò che riguarda le specifiche per la progettazione ecocompatibile degli aspirapolvere. Ma potrebbe sembrare riduttivo e un po’ troppo semplice risolverla così: “Per questo abbiamo chiesto chiarimenti all’Europa –spiega il segretario Afidamp Stefania Verrienti-. Sentendoci rispondere che l’etichetta non si può più utilizzare, né metterla su macchinari, imballaggi e schede d’uso, né nei manuali e schede tecniche, né farvi riferimento nelle pubblicità. Ma non è così semplice, perché le aziende hanno investito non poco per adeguarsi, spendendo in ricerca, modificando la produzione. Ma senza andare troppo lontano, pensiamo solo alla stampa dei cataloghi. Senza contare l’impatto ambientale provocato dallo smaltimento dei materiali ormai non più utilizzabili: adesso chi li rifonde? Si tratta di un argomento da affrontare: noi l’abbiamo già messo all’ordine del giorno nel gruppo di lavoro macchine. Abbiamo l’idea di avanzare una richiesta formale per affrontare la questione”.

La storia della vicenda

Adesso ricostruiamo la storia della vicenda, che ha origini relativamente lontane, per la precisione cinque anni fa. Dal 1° settembre 2014, infatti, tutti gli aspirapolveri venduti nell’Unione europea sono sottoposti a un’etichettatura indicante il consumo di energia le cui modalità sono precisate dalla Commissione in un regolamen-

to che integra la direttiva sull’etichettatura indicante il consumo d’energia. L’etichettatura mira, in particolare, a informare i consumatori sull’efficienza energetica e sull’efficacia pulente dell’aspirapolvere.

vo di ricorso della Dyson. Con la nuova sentenza, quindi il Tribunale ha accolto il motivo di ricorso della Dyson e ha di conseguenza annullato il regolamento sull’etichettatura indicante il consumo d’energia degli aspirapolvere.

Le rimostranze di Dyson

Le osservazioni del Tribunale

Il regolamento, tuttavia, non prevedeva di verificare gli aspirapolvere con il serbatoio per la polvere pieno. La società Dyson Ltd, come i più attenti sapranno, commercializza aspirapolvere che funzionano senza sacco della polvere. L’azienda ha osservato che il regolamento avrebbe indotto i consumatori in errore in merito all’efficienza energetica degli aspirapolvere, poiché l’efficacia pulente non sarebbe stata misurata durante l’uso, ma solamente con il contenitore per la raccolta della polvere vuoto. Secondo la Dyson, la Commissione avrebbe quindi violato, nell’adottare il regolamento, un elemento essenziale della direttiva, il quale prevede che il metodo di calcolo della prestazione energetica degli aspirapolveri rifletta condizioni normali di utilizzo. La Dyson ha chiesto al Tribunale di annullare il regolamento. Questo però, con sentenza dell’11 novembre 2015, ha respinto il ricorso.

L’impugnazione

A questo punto la Dyson ha proposto impugnazione, che la Corte di Giustizia ha accolto con sentenza dell’11 maggio 2017. La Corte ha constatato che il Tribunale aveva riqualificato uno dei motivi di ricorso della Dyson, considerando che esso contestasse l’esercizio della competenza della Commissione ad adottare il regolamento impugnato. Secondo la Corte, era incontestabile che la Dyson addebitasse alla Commissione di non essere competente ad adottare tale regolamento. A parere della Dyson, infatti, si trattava della violazione di un elemento essenziale della direttiva e non di un errore manifesto di valutazione della Commissione. La Corte ha quindi rinviato la causa dinanzi al Tribunale affinché statuisse su tale moti-

Il Tribunale ha osservato che la Corte, nella sua sentenza, ha statuito che l’informazione al consumatore sul rendimento energetico dei dispositivi durante l’uso costituiva un obiettivo essenziale della direttiva e rifletteva una scelta politica del legislatore dell’Unione europea. Inoltre, il Tribunale osserva, così come ha fatto la Corte, che la direttiva è volta ad armonizzare le misure nazionali sull’informazione degli utilizzatori finali sul consumo di energia durante l’uso, in modo che essi possano scegliere prodotti più efficienti. La Commissione aveva quindi l’obbligo, al fine di non violare un elemento essenziale della direttiva, di accogliere un metodo di calcolo che permettesse di misurare il rendimento energetico degli aspirapolvere nelle condizioni più vicine possibili alle condizioni effettive di utilizzo. Ciò implica che il contenitore per la raccolta della polvere dell’aspirapolvere sia pieno fino a un certo livello, tenuto conto delle esigenze connesse alla validità scientifica dei risultati ottenuti e all’esattezza delle informazioni fornite ai consumatori.

L’errore nel criterio di calcolo

Ora, poiché la Commissione ha adottato un metodo di calcolo del rendimento energetico degli aspirapolvere basato su un contenitore per la raccolta della polvere vuoto, il Tribunale ha stabilito che tale metodo non è conforme agli elementi essenziali della direttiva. Il giudice ha dunque dichiarato che la Commissione ha violato un elemento essenziale della direttiva e annulla il regolamento poiché il metodo di calcolo del rendimento energetico non è un elemento separabile dal resto del regolamento.



TERZA PAGINA PROFUMAZIONE DETERGENTI

Fragranze nei detergenti, altolà dall’Europa. E in Italia? di Antonio Bagnati

Negli ultimi tempi, a livello comunitario, si sta assistendo a una vera “lotta senza quartiere” alle fragranze utilizzate nei detergenti. E anche in Italia la tendenza sembra essere segnata. Ecco il punto della situazione. 20 MARZO 2019

La tendenza è chiara: tutto porta a pensare che, in Europa come in Italia, sia in corso una “battaglia”, nemmeno troppo velata, contro le essenze, le fragranze e le profumazioni all’interno dei prodotti di detergenza e di trattamento e manutenzione delle superfici.

Segnali di drastica riduzione

I segnali ci sono tutti. Se già la norma Ecolabel mira a ridurre e selezionare il contenuto di profumazione presente nei prodotti per la detergenza,

e di fatto impedisce di impiegare un prodotto che abbia funzione esclusivamente profumante, i rumors sembrano indicare che, qui in Italia, il rinnovo (che ormai pare imminente) dei CAM - con la razionalizzazione e forse l’accorpamento delle norme del 2012 con quelle ospedaliere del 2016- potrebbe portare a un “giro di vite” in questo senso.

Fragranze verso “quota zero”?

Le ipotesi più “estreme” parlerebbero, addirittura, di una “quota zero”, che equivarrebbe alla totale eliminazione delle essenze dai prodotti per il trattamento e per le manutenzioni straordinarie. Il motivo, ovviamente, è la tendenza alla riduzione dell’impatto ambientale, a trecentossessanta gradi. Il che significa anche riduzione delle componenti presenti in un detergente, soprattutto quelle percepite come “su-

perflue” (anche se in realtà, come vedremo, non lo sono) o inquinanti: le fragranze, in questo senso, sono tra le prime indiziate soprattutto per la loro volatilità e per il rischio di possibili allergie.

Il “braccio di ferro” in Europa

La questione nasce da un annoso dibattito, guarda un po’, fra i paesi del Nord Europa e quelli dell’area mediterranea: i primi decisamente schierati a favore dell’eliminazione delle fragranze, considerate inessenziali e quindi eliminabili in un’ottica di riduzione dell’impatto ambientale (tant’è vero che la certificazione Nordic Swann non le prevede), i secondi (Italia, Spagna e Grecia) poco disposti a rinunciare a cuor leggero a quello che, nell’ottica dei produttori nazionali, costituisce pur sempre un criterio di scelta da parte del mercato e, cosa non


PROFUMAZIONE DETERGENTI TERZA PAGINA

da poco, un ingrediente della percezione di pulito e di verifica del servizio da parte della committenza: se gli ambienti profumano significa che il servizio è stato svolto e “ho l’impressione” di trovarmi in un ambiente più pulito. La questione poi è finita sui tavoli che contano, e il resto l’ha fatto la decisione 1217/2017, con la scelta di ridurre allo 0,01% in peso il contenuto delle fragranze soggette all’obbligo di dichiarazione previsto dal regolamento quadro relativo ai detergenti, e con la previsione che, a prescindere, le fragranze siano conformi ai codici definiti dall’Ifra, Associazione internazionale dei produttori di profumi. L’impostazione europea sulla questione è molto chiara: agire su tutti quegli asset che non concorrono al potere pulente, così come ad esempio colorazioni, schiumogeni e così via.

Non è la fragranza a fare il pulito, ma…

Non nascondiamocelo: azzerare le fragranze nei detergenti sarebbe una rivoluzione, e non da poco. Con ricadute non certo “pacifiche” sul mercato e sul settore in generale. Infatti non si tratterebbe solo di un’importante fetta di mercato, ma dell’effettiva “sostenibilità” di un provvedimento del genere nell’ottica di un buon servizio. Cerchiamo di spiegarci meglio: da un lato occorre certamente evitare che l’uso sovrabbondante di fragranze mascheri, di fatto, un servizio di pulizia svolto male o non correttamente: come è noto da anni, la percezione del pulito non è affatto il pulito, e non è detto che un ambiente lucido e profumato sia davvero pulito. E questo sarebbe l’aspetto comprensibile e, anzi, positivo del provvedimento. Il mercato, si sa, chiede detergenti sempre più profumati (e a basso costo, possibilmente), anche per dare l’impressione olfattiva di “avere pulito di più” risparmiando, di fatto, sull’esecuzione del servizio. E questa è una tendenza che va contrastata.

 Il punto di vista di Assocasa “Assocasa, Associazione Nazionale detergenti e specialità per l’industria e per la casa, è da sempre molto attenta alla salute e alla sicurezza dei prodotti e degli utilizzatori. Per questo motivo, nella consapevolezza che spesso le fragranze possono includere componenti con un impatto sulla salute, valutano con molta attenzione l’uso del profumo nei prodotti. Le fragranze nei detergenti in ambito professionale non devono essere considerate solo come mero componente edonistico, ma anche come un ingrediente fondamentale nella formulazione, che copre il cattivo odore conseguente alle operazioni di pulizia e che serve per rendere piacevole e rassicurante l’atmosfera degli ambienti pubblici. Per questo motivo, le aziende pongono la massima attenzione alla qualità delle fragranze stesse, selezionandole con attenzione ed informando gli utilizzatori della eventuale presenza di ingredienti allergenici”.

Attenzione!

Ma c’è un altro lato della medaglia, e in questo senso una scelta come quella della riduzione drastica delle essenze non risulterebbe altrettanto condivisibile, e non certo per questioni legate alla qualità percepita del prodotto. Va detto infatti che nei prodotti di manutenzione ordinaria e di uso giornaliero il profumo è parte integrante della percezione di pulito (e un po’ di profumazione, se non altro usata come correttivo, è gradevole), mentre nei prodotti di lavaggio di fondo e trattamento delle superfici il profumo si usa per coprire odori sgradevoli di alcune materie prime. Perciò l’eliminazione di questi profumi potrebbe portare a peggiorare la qualità del servizio delle persone che effettuano il lavoro, che si troveranno a contatto con odori sgradevoli. Senza contare le ripercussioni sulle persone che vivono e lavorano negli ambienti.

Regole stringenti

Una soluzione equilibrata, secondo alcuni, potrebbe essere effettuare interventi di detergenza con le frequenze corrette, e con un residuo di profumazione che permetta una ottimale finitura dell’intervento di pulizia. Ma qui si contravverrebbe, ancora una volta, alle previsioni Ecolabel. D’altra parte, anche l’Ecolabel sotto certi aspetti potrebbe essere messo in discussione:

dicendo che un prodotto non può essere esclusivamente profumante, l’Ecolabel di fatto obbliga ad utilizzare prodotti con profumazioni integrate. Il che significa, proseguendo con la disamina, che le acque reflue del detergente che vado a smaltire contengono anche le profumazioni: una scelta ecologicamente discutibile. Tanti, insomma, sono gli elementi in discussione.

La tendenza è chiara

Va detto, però, che non sembra credibile che il legislatore nazionale possa schierarsi troppo in opposizione rispetto a una tendenza ormai consolidata che viene dall’Europa, e a quelle che sono le indicazioni comunitarie, che mirano a una forte limitazione delle componenti che non riguardano il potere pulente: d’altra parte già gli ultimi CAM ospedalieri, in linea con i criteri Ecolabel, suggerivano di ridurre la concentrazione di fragranze allo 0,01% in peso, mentre i CAM precedenti, del 2012, bandivano i profumi a base di muschi azotati o policiclici. Tutto dunque porterebbe a ipotizzare un nuovo giro di vite. Non resta che seguire da vicino le prossime evoluzioni della questione.

21 MARZO 2019


TERZA PAGINA PULIRE 2019

Pulire-Issa sempre più “hub” internazionale del cleaning di Giuseppe Fusto

22 MARZO 2019

Molte le novità dell’edizione 2019, in calendario a Verona dal 21 al 23 maggio: la partnership con Issa, che renderà Pulire un “hub” ancora più internazionale”. Si segnala un premio tutto nuovo: il “Prodotto dell’anno Pulire 2019”: un riconoscimento basato sui riscontri del mercato. “Dopo 10 edizioni di Premio Innovazione”, era il momento di cambiare il concept, spiega Toni D’Andrea, Ad di Afidamp Servizi. Sarà un Pulire ricco di novità molto attese quello che si svolgerà dal 21 al 23 maggio prossimi a Verona. Novità (e grande curiosità) per ciò che riguarda l’organizzazione, per la prima volta in collaborazione con Issa, il che garantirà un grado di internazionalizzazione ancora più alto del consueto; novità nei prodotti presentati, con gli espositori che promettono faville (e c’è da credere che terranno fede all’impegno). Novità anche per quanto riguarda il vecchio premio Innovazione, che dopo 20 anni di “onorato servizio” cambia nome e pelle e diventa “Premio al prodotto dell’anno”.

Prima volta per “Pulire-Issa”

Ma cerchiamo di fare chiarezza. “La collaborazione con Issa è ormai cosa conclamata” esordisce Toni D’Andrea, amministratore delegato Afidamp Servizi. “La fiera si chiamerà Pulire-Issa, e da Issa verrà in fiera una nutrita delegazione di alto profilo e altamente rappresentativa, completa di tutti i vertici. Ciò sancisce in modo definiti-

vo un accordo che renderà ancora più internazionale la fiera. Negli anni, con le nostre possibilità (e coi vincoli che ne derivavano) abbiamo cercato di trasformare la fiera in un evento internazionale, sia sul fronte dei visitatori sia degli espositori, e in buona parte ci siamo riusciti. Oggi però si fa un ulteriore salto di qualità verso un evento globale. E siamo solo al primo capitolo, anzi direi alla prefazione”. Non resta che seguire gli sviluppi di una partnership che può fare molto bene non solo alla fiera, ma anche alla… filiera del cleaning italiano.

Il criterio? Il successo “sul campo”

A proposito di filiera produttiva: veniamo ora alla seconda grande novità, che si chiama “Premio prodotto dell’anno” e farà riferimento non solo al grado di innovatività di un prodotto o soluzione, ma anche al suo effettivo riscontro sul mercato. Come a dire: avete presente quelle canzoni che a Sanremo sono accolte in modo tiepido o magari non so-

no capite fino in fondo, ma che poi spopolano alla radio e vendono milioni di dischi? Ci sono passati in tanti: da Vasco Rossi –forse l’esempio più eclatante- a Zucchero, ma anche Lucio Battisti (Un’avventura fu definita “grezza e spettinata” dai Soloni della critica), Mia Martini, Lucio Dalla e tanti altri grandi della musica italiana. Che dopo, infatti, si sono ampiamente riscattati. Ecco, mutatis mutandis applicate questa logica al settore del cleaning (meno poetico, lo sappiamo, ma altrettanto soggetto alle dinamiche di mercato) e capirete il senso del nuovo riconoscimento al “Prodotto dell’anno”, che fa il suo esordio quest’anno e che si basa proprio sul riconoscimento di un prodotto, sistema e soluzione da parte del mercato, “sul campo”. In effetti mancava un premio che desse valore all’effettivo riscontro dei prodotti sul mercato, ed è naturale che ci sia grande attesa per questo debutto. “L’obiettivo è quello di riconoscere l’attività di ricerca svolta dalle aziende della pulizia professionale e l’efficacia dei prodotti immessi sul mercato”, spiega D’Andrea.

Premio Prodotto dell’anno

Che prosegue: “Siamo stati tra i primissimi, ormai 20 anni fa, a inserire nel palinsesto fieristico un premio all’innovazione, per offrire un riconoscimento a chi riuscisse a portare al mercato una ventata di novità e premiare lo sviluppo di soluzioni innovative. E’ diventato un format molto diffuso, imitato un po’ ovunque, e ne siamo felici e orgogliosi. Quest’anno, tuttavia, abbiamo pensato che dopo dieci edizioni era tempo di cambiare concept, mantenendo inalte-


PULIRE 2019 TERZA PAGINA

23 MARZO 2019

rato l’obiettivo ma dando al riconoscimento una connotazione più concreta. Quest’anno avrà voce in capitolo anche il mercato. Perché oggi il solo sguardo all’innovazione di un prodotto è limitativo, se non visto nei risvolti dell’uso e del gradimento”.

Per chi espone a Pulire

Ed ecco qualche dettaglio tecnico: la partecipazione al premio è riservata esclusivamente alle aziende che partecipano alla manifestazione Pulire 2019 in qualità di espositori e co-espositori (con il limite di 3 prodotti per ciascun espositore): aziende italiane ed estere che producono macchine, accessori, dispositivi meccanici, elettrici ed elettronici, attrezzature, prodotti chimici, carta, fibre, panni, sistemi e servizi per la pulizia professionale. Qualità, affidabilità, eco-compatibilità, efficienza, ergonomia ed

economicità che caratterizzano il prodotto sono i valori su cui si basa la determinazione del premio.

Le date fondamentali

Per finire, qualche data da segnare in agenda: per le candidature, aperte il 4 marzo, c’è tempo fino al 15 aprile. Il 30 aprile sarà il momento della presentazione dei prodotti candidati alla giuria composta da autorevoli personalità, esperti di settore e istituzioni internazionali. I prodotti presentati verranno contestualmente pubblicati online. La selezione dei finalisti e la votazione finale avverranno il 15 maggio, mentre nel pomeriggio del 21 maggio, primo giorno di fiera, vi sarà l’annuncio dei finalisti e la premiazione del vincitore. Ampliato anche lo “spettro temporale”. I prodotti in gara devono essere stati introdotti sul mercato dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018.


TERZA PAGINA CHI CE L’HA FATTA

Olivia e Stephanie, il pulito alla ribalta di Umberto Marchi

24 MARZO 2019

Chi ha detto che il lavoro di chi pulisce sia destinato a restare nell’ombra? Ecco due esempi che sembrano dirci proprio il contrario: la storia di un’attrice da Oscar e, soprattutto, dell’autrice del recente bestseller “Maid”, che sta facendo il giro degli Usa per dare voce a un’America troppo spesso ignorata… Tempi d’oro per le addette (o ex addette) alle pulizie. Tempi d’oro per chi ha nel cassetto sogni apparentemente irrealizzabili, ma soprattutto tempi d’oro per un settore che resta affamato di emersione, e in cui gli esempi di “chi ce la fa” sono sempre più numerosi.

Olivia Colman: dai carrelli al “red carpet”

Non ci credete? Prendete queste due news fresche fresche dagli States. Notizia numero uno, che risale a fine febbraio: sul red carpet della Notte degli Oscar si realizza il sogno di Olivia Colman, 45 enne attrice britannica con un passato da operatrice del cleaning (“Amavo quel lavoro”, ha detto dal palco con la voce rotta dall’emozione), e ora nientemeno che Miglior attrice 2019 per il ruolo della regina Anna nel film “La Favorita” di Yorgos Lanthimos. Notizia numero due: poche settimane prima che a Los Angeles accadesse tutto questo, sempre negli Usa, per i tipi di Hachette Books, è uscito un libro, “Maid, hard work, Low Pay and a Mother’s Will to survive” (che in italiano suona più o meno così: Cameriera, duro lavoro, basso salario e la volontà di una madre di so-

pravvivere) che ora sta facendo il giro dell’America a suon di milioni di copie ed è in procinto di essere tradotto in numerose lingue.

Stephanie Land, tanto lavoro per un sogno

L’autrice, Stephanie Land, ha alle spalle una storia da classica docufiction a stelle e strisce, e davanti agli occhi -anche in questo caso- un sogno che diventa realtà: famiglia di media borghesia americana, infanzia apparentemente normale in Alaska e nello stato di Washington, vita (quasi) serena da perfetta family middle class della west coast. Ma le cose cambiano nel volgere di una manciata di anni: prima la deriva familiare per colpa di un padre manesco, poi un filotto di scelte sbagliate che la portano ad avere una bambina da un uomo altrettanto violento. E così a 28 anni, eccola nella cittadina di Port Townsend, capitale della contea di Jefferson, nel profondo Washington State, costretta a calarsi nelStephanie Land

la parte della madre sola e squattrinata. Con una bimba di nemmeno un anno e un obiettivo che sembra lontanissimo: studiare, studiare, studiare e magari un giorno diventare giornalista e scrittrice.

Una lotta quotidiana con il tempo e i (pochi) dollari

La soluzione? Innanzitutto crederci. Poi rialzarsi e cominciare a fare un passo dopo l’altro. Ad esempio ripartire da guanti, secchio, detergenti, un’automobile mezza scassata e tanta buona volontà, e mettersi a pulire. Sei anni a fare pavimenti, superfici e polvere in migliaia di stanze, corridoi, bagni in casa d’altri… per un pugno di dollari. Nove all’ora, per la precisione. Non molto, ma quanto basta per ricominciare a costruirsi un futuro. Che passa anche da qualche anno di lavoro in un’impresa di pulizie, con un contratto-capestro che non prevede né ferie, né permessi per malattia o quant’altro. In cambio, di nuovo, pochi, pochissimi soldi. Nel frattempo però, grazie a una borsa di studio e qualche prestito, Land si iscrive ai corsi dell’università del Montana, che frequenta nelle ore diurne (la notte è impegnata a pulire).

La “risalita”

Qui affina le tecniche di scrittura, si abitua ad osservare e raccontare, inizia a


CHI CE L’HA FATTA TERZA PAGINA

Olivia Colman

collaborare con giornali e riviste, affila gli arnesi del mestiere che le permetteranno, dopo la laurea conseguita brillantemente a 36 anni, di dare voce a un’America che solo ora si sta timidamente affacciando sulla scena politica: un’America fatta di quasi 50 milioni di lavoratori che percepiscono i salari minimi e non hanno alcuna garanzia. Un’America che, proprio come gli addetti delle pulizie, chiede solo di emergere e di essere ascoltata. Proprio quell’America che ora la scrittrice che proviene dal cleaning sta girando in lungo e in largo per presentare il suo “Maid”, libro nato dalle osservazioni postate nel 2015 sul sito Vox, e lette per caso da un influente agente letterario.

Stephanie oggi

Oggi Stephanie ha 40 anni e si è stabilita proprio nel Montana, a Missoula: ha un’altra figlia e una macchina seminuova (una Subaru del 2006, in attesa di rimborsare il prestito universitario e un po’ di spese di troppo sulla carta di credito). Di lei si dice che abbia un futuro in politica, e che la sua scalata non sia ancora terminata. Anzi, che sia appena agli inizi. Se fino a 5 anni fa non aveva nemmeno idea di come prendere un giorno di ferie, oggi ha uno staff di collaboratori che si occupano di organizzarle le giornate e prendere gli appuntamenti, e un’agenzia stampa che segue i rapporti con i media.

Un vero bestseller

Già, perché quando una testata come il New York Times inserisce il tuo libro al terzo posto nella classifica dei best seller della settimana dietro a “Educated” di Tara Westover e “Becoming” di Michelle Obama ti rendi proprio conto che la tua vita è cambiata. Insomma, sembra passato un secolo da quei momenti di fatica e sudore da cui non sembrava esserci via di uscita. Eppure sono appena pochi anni: il cleaning, ancora una volta, ha saputo compiere il miracolo, fare la magia e trasformare Cenerentola in una principessa.

Potenza del pulito

Fuori dalla retorica e dalle facili metafore, la storia di Stephanie, così come quella di Olivia Colman, sono esempi concreti di ciò che più volte abbiamo detto su queste pagine. Il lavoro di chi pulisce è spesso il primo gradino di una scala che può portare molto in alto: troppo spesso scarsamente considerato, può davvero dare speranza e cambiare la vita a chi ha la forza e la volontà di crederci e continuare a inseguire le proprie vocazioni. E così, oltre a rendere migliore il mondo in cui viviamo, questo lavoro fatto di fatica, sacrifici ma anche tanta, tantissima professionalità, può contribuire a rendere migliore chi lo svolge con dedizione, passione e amore. “Amavo quel lavoro”, appunto.

25 MARZO 2019


GESTIONE EFCI e Uni Europa

Imprese e sindacati, insieme verso un’Europa più pulita di Carlo Ortega

Adottato il 21 febbraio, da EFCI e Uni Europa, il nuovo Programma di lavoro per il biennio 20192020. Fra i punti principali la salute e la sicurezza, l’apertura al cambiamento e la lotta al lavoro nero e alle molestie sessuali. La soddisfazione delle parti sociali. 26 MARZO 2019

Prosegue in modo molto costruttivo, a livello europeo, il dialogo sociale fra le imprese e il sindacato nel settore delle imprese di pulizia.

Il Programma di lavoro ’19-’20

L’ultima tappa di uno stretto rapporto sinergico è quella del 21 febbraio scorso, quando la EFCI (Federazione Europea delle Imprese di Pulizia), associazione datoriale delle imprese, e la sigla sindacale Uni Europa, che rappresenta addetti alle pulizie e operatori privati attivi in Europa, hanno sottoscritto e adottato il suo nuovo Programma di lavoro per il 2019 e il 2020. Nell’ottica di mettere nero su bianco una serie di valori-guida da seguire nei servizi di pulizia, le parti sociali del cleaning professionale europeo hanno ribadito e rinsaldato il loro impegno nel rafforzare il dialogo sociale attraverso un programma operativo per il prossimo biennio.

Salute e sicurezza prima di tutto

Si tratta di un documento chiaro e sintetico suddiviso per punti. Prima di tutto vengono Salute e sicurezza: a questo proposito le parti sociali condurranno, durante il 2019, un eserci-

zio di mappatura sui rischi professionali comuni (disturbi muscoloscheletrici, eczemi e allergie, implicazioni sulla salute del lavoro notturno, altri) e sulla loro prevenzione. Ciò avverrà soprattutto grazie all’ausilio di esperti e attraverso un’attenta mappatura delle diverse tecniche di prevenzione, allo scopo di elaborare una guida o uno strumento di raccomandazione e contribuire alla pagina OSHA per il 2020. Inoltre le parti sociali lavoreranno per stabilire linee guida comuni sulle molestie sessuali sul posto di lavoro, una piaga purtroppo frequente in un settore, come si sa, estremamente labour intensive e ad altissimo tasso di occupazione femminile. Ancora: seguendo il quadro strategico dell’UE in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro 2014-2020 del 6 giugno 2014, le parti sociali contribuiranno a eventuali nuove iniziative dell’UE in questo campo.

tà e socialmente responsabili. Durante il 2019, le parti sociali lavoreranno alla diffusione della Best Value Guide identificando l’uso che ne è stato fatto finora mediante un questionario sulla conoscenza/l’uso da parte dei membri; seguirà l’elaborazione di una strategia di comunicazione focalizzata sulla capillarità e l’accesso al miglior acquirente di servizi di pulizia, quindi la preparazione e condivisione dei materiali di comunicazione sulla Guida. Le parti sociali, poi, si impegnano a curare l’elaborazione delle linee guida per gli appalti pubblici verdi, la revisione della Guida sociale degli acquisti, l’attuazione del marchio di qualità ecologica per i servizi di pulizia e la comunicazione e la condivisione di dibattiti / problematiche a livello nazionale. Seguiranno il processo di recepimento della direttiva riveduta 2014/24 /UE sugli appalti pubblici per fornire una dichiarazione/ analisi comune entro il 2020.

L’evoluzione normativa

Verso un’Autorità europea del Lavoro?

Il secondo punto riguarda le questioni normative: innanzitutto occorre lavorare sugli acquisti pubblici di quali-

Per quanto riguarda l’Autorità europea del lavoro, le parti osserveranno e rife-


EFCI e Uni Europa GESTIONE

riranno sulla creazione di un’Autorità comune per il lavoro. Possibile una dichiarazione congiunta al riguardo. Il terzo punto in questo senso è quello relativo alla revisione mirata della direttiva sul distacco dei lavoratori: a questo proposito le parti cercheranno aggiornamenti regolari da parte della Commissione sul recepimento e l’attuazione della direttiva sul distacco dei lavoratori e riferiranno e condivideranno informazioni su dibattiti/problematiche a livello nazionale.

Saper anticipare il cambiamento

Ma siccome la lungimiranza è una dote da non sottovalutare, specie in questo tempo di continue evoluzioni sociali, economiche, politiche e professionali, occorre anche- ed è proprio questo il terzo punto- saper anticipare i cambiamenti in atto nel settore. A tal proposito, in questa prima parte dell’anno le parti sociali inizieranno a sviluppare lavori riguardanti la robotizzazione e la digitalizzazione nel settore per garantire la creazione di capacità e competenze. Il lavoro sarà concentrato sull’uso di sensori e app mobili e sulla proprietà e il trattamento dei dati derivanti da questi strumenti. Si lavorerà inoltre sull’evoluzione del mercato per quanto riguarda la sovrapposizione dei servizi di pulizia con altri servizi e le loro conseguenze normative, mappando i diversi sviluppi nell’UE nel settore. Le parti sociali lavoreranno per la ricerca delle migliori pratiche e la condivisione delle esperienze nazionali con un focus su contratti multi-servizi e contratti collettivi, contratti a zero ore, il passaggio ai contratti a tempo pieno vs. pulizia su richiesta e aspetti della formazione.

Contro il lavoro nero…

Altro problema molto attuale, e stringente, è senza dubbio quello delle condizioni di lavoro: il lavoro nero, innanzitutto. Ebbene, in questo senso imprese e sindacati controlleranno le

attività della piattaforma europea per combattere il lavoro sommerso attraverso il loro status di osservatori, e riferiranno ai membri sugli sviluppi e gli scambi di informazioni. Attraverso presentazioni, incontri e scambio di informazioni, sarà possibile condividere le best practices e contribuire ai lavori della piattaforma comune. Anche in questo caso Uni Europa e EFCI si scambieranno informazioni allo scopo di redigere una dichiarazione congiunta.

… a favore dell’emersione

Veniamo ora all’orario di lavoro e all’attrattività/ emersione del settore: urge una riflessione (ove non un ripensamento vero e proprio) sulla questione degli orari e dei modelli di lavoro. Inoltre verrà attuata una campagna a livello UE sulla promozione del settore, cercando il sostegno della Commissione e prendendo esempio dalle migliori prassi nazionali. Importanti iniziative anche sul versante della formazione professionale (e, di nuovo, della sicurezza): soprattutto nel corso del 2020 le parti esploreranno e scambieranno informazioni su nuovi metodi di formazione (digitale, online, a distanza), con particolare attenzione alla formazione come strumento per l’integrazione.

Il valore del dialogo sociale

Ultimo ma non certo meno importante, il terreno del coinvolgimento e della partecipazione. L’impegno è quello di sviluppare la partecipazione e l’impegno all’interno del Comitato, per ga-

rantire che rifletta nel modo più ampio possibile le realtà del settore delle pulizie in tutta Europa. Comprensibile la soddisfazione delle parti: ha detto Isabel Yglesias, direttore della EFCI : “Siamo orgogliosi di collaborare con Uni Europa nello sviluppo di un nuovo programma di lavoro per il dialogo sociale europeo. Questo nuovo programma ci consentirà di studiare l’impatto della digitalizzazione sul nostro settore e continuare a sviluppare strumenti per promuovere la salute e la sicurezza e per la valorizzazione del comparto. Per questo ci aspettiamo risultati proficui e scambi costruttivi”.

“Importante lavorare fianco a fianco”

Il programma di lavoro, fra l’altro, si propone di analizzare i cambiamenti nel settore, impegnarsi in questioni normative, stabilire linee guida comuni sulle molestie sessuali e mappare i rischi professionali e la loro prevenzione. Per Mark Bergfeld, direttore del comparto pulizia di Uni Europa, “il nostro lavoro fianco a fianco con EFCI è un elemento fondamentale per garantire che i lavoratori di pulizia in tutta Europa lavorino e vivano in modo dignitoso e godano degli stessi diritti degli altri lavoratori. Per Uni, il dialogo sociale del settore è fondamentale per lo sviluppo della contrattazione collettiva settoriale e per garantire la qualità dei servizi di pulizia”.

27 MARZO 2019


GESTIONE CIG DATA

Cig Data, il cruscotto interattivo con gli esiti di gara di Umberto Marchi

La Fondazione Scuola Nazionale Servizi non smette di stupire e interessare il settore con le sue novità rivolte al mondo delle imprese. Ecco a voi Cig Data, un “cruscotto interattivo” per monitorare gli esiti di gara. 28 MARZO 2019

Fra le novità 2019 proposte dalla Fondazione Scuola Nazionale Servizi c’è Cig Data, un progetto di “cruscotto interattivo” sugli esiti di gara.

Un moderno strumento di ricerca interattivo

E’ uno strumento utilissimo alle imprese di pulizia, e cerchiamo di scoprire perché: nel dettaglio, si tratta di un moderno strumento di ricerca interattivo sugli esiti delle gare di appalto nei servizi di Facility Management: in questo modo le imprese potranno avere sempre sottomano gli esiti delle gare di loro interesse, in modo mirato e dettagliato. Il cruscotto permette infat-

ti di avere informazioni e filtrare secondo le proprie necessità una vasta mole di dati.

Gli esempi dei dati resi disponibili

Alcuni esempi? • Esiti di gare di appalto esperite in Italia con valore sopra soglia nei settori di riferimento nel periodo dal 2013 ad oggi; • distribuzione geografica degli stessi a livello nazionale e regionale; • distribuzione degli stessi per azienda aggiudicataria e ente appaltante; • valori aggiudicati, base d’asta, numero dei partecipanti e ribasso percentuale; • tipi di procedura e criteri di aggiudicazione; • possibili successive scadenze calcolate sulla base degli esiti rilevati; • analisi del mercato di riferimento con diversi indici statistici; • avvisi correnti di gara pubblicati sul Ted (Tender Electronic Daily).

Da gennaio è possibile effettuare abbonamenti annuali scegliendo tra i settori già presenti nella banca dati (Pulizie professionali e Ristorazione collettiva) o personalizzare il proprio cruscotto chiedendo dati di settori economici specifici.

Le caratteristiche

La caratteristica principale di Cig Data è infatti quella di offrire all’utente la possibilità di filtrare e personalizzare la ricerca attraverso semplici interfaccia grafici che consentono di ottenere focus dettagliati delle informazioni presenti nelle banche dati. Queste al momento sono 3: Monitor esiti, Statistiche e Monitor avvisi. Ancor più nel dettaglio, nel report monitor esiti sono contenuti: gli esiti di gara (aggiudicazioni) pubblicati sulla gazzetta ufficiale europea; lo scadenzario delle gare in base alla data stimata di fine contratto; l’analisi della concorrenza con dati di bilancio quali dipendenti, valore della produzione, utile netto, Ebitda. Nelle statistiche sono contenute: diverse pagine con grafici interattivi dedicati ad una analisi approfondita del mercato di riferimento (distribuzione geografica, n° esiti, ribassi medi, n° partecipanti medio, settori attività degli enti, ecc.). Nel report monitor avvisi sono contenuti: gli avvisi correnti di gara pubblicati sulla gazzetta ufficiale europea, nonché gli esiti correlati alla medesima stazione appaltante.


29 MARZO 2019


GESTIONE Cassazione su corsi sicurezza

Corsi sicurezza, chi li salta è licenziabile di Simone Finotti

30 MARZO 2019

La recente ordinanza della Cassazione – Sezione lavoro del 7 gennaio 2019 n. 138 fa chiarezza sull’obbligo di tutti i lavoratori di frequentare la formazione prevista dal Dlgs 81/08 e dall’Accordo Stato-Regioni. Attenzione, si viene meno anche a un obbligo contrattuale. Il lavoratore non più semplice “creditore” della sicurezza, ma parte attiva con precisi obblighi: chi salta i corsi, manda all’aria il vincolo fiduciario con il datore.

ziative volte al rispetto delle regole e alla riduzione dei rischi. Bisogna dire, tuttavia, che anche il lavoratore deve fare la sua parte. Banalmente: indossare i Dpi, attenersi alle disposizioni impartite, non agire con imperizia o superficialità, non svolgere mansioni che non siano di propria competenza e, soprattutto e prima di ogni cosa, essere disposto a ricevere un’adeguata formazione. Il che significa, prima di tutto, presentarsi ai corsi organizzati ad hoc dall’azienda.

Assenza ingiustificata ai corsi sicurezza

Il lavoratore “marina” il corso sulla sicurezza? E’ legittimo licenziarlo, specie se recidivo. A questo proposito è molto chiara la recente Ordinanza della Cassazione (rubricata con il n. 138 del 7 gennaio 2019), con cui la sezione Lavoro della Suprema Corte ha convalidato il recesso intimato a un dipendente risultato assente a un corso sulla sicurezza previsto dall’Accordo Stato-Regioni, confermando le decisioni prese dai giudici di merito, in primo e secondo grado.

Nel caso specifico, destinato senza dubbio a “fare scuola” per la sua tipicità e, purtroppo, per la relativa frequenza con cui situazioni del genere si verificano in contesti ad alta e altissima intensità di manodopera - il licenziamento è stato comminato “a seguito di lettera di addebito con cui era stata contestata una assenza ingiustificata per non avere preso parte alla formazione obbligatoria sull’accordo Stato-Regioni, con contestuale contestazione della recidiva in riferimento a due analoghe condotte sanzionate con provvedimenti di natura conservativa”.

Anche i lavoratori devono fare la loro parte

Il “TU Sicurezza” 81/08 parla chiaro

Permetteteci una premessa: più volte, in queste pagine, ci siamo soffermati sull’importanza della sicurezza sui luoghi di lavoro. Spesso l’abbiamo fatto da una prospettiva “datoriale”, denunciando le superficialità che, spesso, si riscontrano in molte imprese, specie le meno strutturate. Più volte abbiamo richiamato l’attenzione dei datori di lavoro su accorgimenti, dotazioni e ini-

Il principale presupposto normativo del recesso è il Testo Unico sulla Sicurezza di cui al Dlgs 81/08, laddove fa obbligo ad ogni lavoratore di “prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di

lavoro.” Se si entra ancora più nel dettaglio, all’art. 20, commi 1 e 2, l’81/08 prevede anche una sanzione penale per chi ometta di “partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro”. Il lavoratore, inoltre, è tenuto a “contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, nell’adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro”.

Il lavoratore: da “creditore della sicurezza” a parte attiva, per sé e per gli altri

Va detto, peraltro, che già il dlgs 626/94, art. 5 (consolidato dall’81/08, proprio al citato art. 20), in recepimento delle direttive-madre comunitarie abbia “introdotto un nuovo principio: la trasformazione del lavoratore da semplice creditore di sicurezza nei confronti del datore di lavoro a suo compartecipe nell’applicazione del dovere di fare sicurezza, nel senso che il lavoratore diventa garante, oltre che della propria sicurezza, anche di quella dei propri compagni di lavoro o di altre persone presenti, quando si trovi nella condizione, in ragione di una posizione di maggiore esperienza lavorativa, di intervenire onde rimuovere le possibili cause di infortuni sul lavoro”.

Rotto il vincolo fiduciario

Nella situazione analizzata dalla Cassazione, come abbiamo potuto vedere, ricorreva l’ipotesi di una reiterazione di assenza ingiustificata, con riferimento a due anteriori episodi avvenuti nell’arco dei due anni precedenti, in relazione ai quali erano state comminate due sospensioni dal lavoro. Ciò ha reso im-


Cassazione su corsi sicurezza GESTIONE

possibile pensare a una sanzione conservativa, anche perché è evidente la grave violazione, da parte del dipendente, degli obblighi di diligenza e di fedeltà tale da ledere in via definitiva il vincolo fiduciario previsto dal Codice Civile.

all’art. 47 (salvo sempre che siano decorsi due anni dall’ultima adozione di provvedimento disciplinare senza recidiva). Il punto, dunque, è chiaro: se da una parte spetta al datore mettere a disposizione dei lavoratori tutti gli strumenti per un’adeguata formazione e per

tutelare la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro, dall’altra anche il lavoratore ha precisi obblighi, e non tenerli in considerazione rompe il vincolo fiduciario indispensabile per una proficua collaborazione.

La disciplina pattizia

Ma non frequentando i corsi sulla sicurezza si viene meno anche a un obbligo espressamente previsto dai Contratti collettivi. Tutto ciò, infatti, si intreccia con la disciplina pattizia, che nel caso specifico (contratto Vetro) prevede il licenziamento “per punizione” (art. 72) in caso di recidiva nelle medesime mancanze di cui all’art. 71, il quale al punto a) annovera proprio il caso che il dipendente “non si presenti al lavoro o che abbandoni il proprio posto di lavoro senza giustificati motivi”.

Anche nel Ccnl multiservizi

Va detto che, essendo la frequenza alla formazione sulla sicurezza un obbligo sancito per legge, l’assenza a tali corsi è equiparata ad assenza dal lavoro, con tutto ciò che ne consegue in termini disciplinari. E c’è da aggiungere che una previsione analoga è contemplata molto chiaramente anche nel contratto Pulizia/ Servizi Integrati/ Multiservizi. In particolare all’art. 47 lett. a), si prevede che incorra in una prima ammonizione scritta, multa o sospensione il dipendente che “non si presenti al lavoro o abbandoni il proprio posto di lavoro senza giustificato motivo, oppure non giustifichi l’assenza entro il giorno successivo a quello dell’inizio dell’assenza stessa”.

La rottura del rapporto fiduciario

All’art. 48, lett. A) (licenziamento con preavviso) punto g), si prevede (analogamente a quanto previsto nel Ccnl Vetro) il caso della “recidiva in qualunque delle mancanze contemplate nell’art. 47 quando siano stati comminati due provvedimenti di sospensione di cui

31 MARZO 2019


SCENARI GREEN ECONOMY

Firmato a Roma il “decalogo” della green economy d’impresa dalla redazione

32 MARZO 2019

Il 19 febbraio, a Roma, undici associazioni datoriali hanno sottoscritto la “Carta per la sostenibilità e la competitività delle imprese nell’economia circolare”. Obiettivo: affrontare le nuove sfide ambientali e cogliere le opportunità offerte dalla digitalizzazione dei processi produttivi e di consumo. Declinato in 10 punti. Vediamoli meglio. Rispetto per gli attuali abitanti del pianeta, lungimiranza verso le generazioni future, attenzione per l’ambiente e, perché no, anche un’importante occasione di business.

Le risposte della green economy

Eh sì, perché il problema ambientale, inutile girarci intorno o fare della finta retorica, si può affrontare in modo efficace e consapevole solo attraverso la ricerca di soluzioni “win win”, vale a dire che preservino uomo ed ecosistema ma che, al contempo, favoriscano lo sviluppo e la crescita del business e dell’economia. Ebbene, la green economy, con le sue innumerevoli declinazioni e varianti -a partire da quella circular economy che ne costituisce al contempo il corollario e il presupposto- rappresenta la soluzione che potrebbe mettere tutti d’accordo.

Il futuro del pianeta (e dell’Italia)

D’altra parte l’economia attenta all’ambiente è il futuro dell’Europa (e del pianeta), e anche in Italia le

cose non vanno affatto diversamente: numeri alla mano (in questo caso basta dare un’occhiata all’ultimo rapporto Greenitaly), i bilanci delle imprese attive nell’ “economia verde” fotografano realtà in piena salute, pronte a crescere e a investire più delle loro sorelle meno green. E se ciò non bastasse, si deve anche dire che, tra i maggiori paesi europei, l’Italia è quella con la quota più alta di materia seconda impiegata nel ciclo produttivo. Tutti aspetti che suggeriscono una via da percorrere ben precisa.

“Affrontare le nuove sfide e cogliere le opportunità”

Lo hanno capito molto bene le associazioni datoriali Legacoop, Confartigianato Imprese, CNA, Casartigiani, CLAAI, Confcommercio, Confesercenti, Confagricoltura, Confcooperative e Confapi, che nel pomeriggio dello scorso 19 febbraio, presso la Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati, a Roma, hanno sottoscritto la “Carta per la sostenibilità e la competitività delle imprese nell’economia circolare”. Il documento individua 10 linee di intervento e punti programmatici che, attraverso un percorso di impegni concreti, sarà la base per l’avvio di un confronto con gli interlocutori istituzionali. “Le imprese –si legge nell’introduzione al documento- sono pronte ad affrontare le nuove sfide ambientali e a cogliere le opportunità offerte dalla digitalizzazione dei processi produttivi e di consumo, secondo un modello di economia circolare, consapevoli che ciò richiederà un cambio di approccio da parte di

tutti gli stakeholders e il coinvolgimento del sistema economico nel suo complesso”.

Il decalogo nel dettaglio

I 10 punti affrontano aspetti di carattere regolatorio, normativo, economico e tecnologico, dall’abbattimento delle barriere burocratiche, alla necessità di favorire investimenti in ricerca e innovazione, fino ad arrivare ad una capacità impiantistica virtuosa. La carta per l’economia circolare è un primo impegno condiviso per lo sviluppo e la competitività delle imprese italiane in tema di economia circolare. Con la firma di questo documento le Associazioni datoriali diventano capofila di un progetto Paese. Nel dettaglio, il primo punto prevede l’abbattimento delle barriere non tecnologiche, ossia le criticità di tipo normativo, autorizzativo e di controllo; di seguito si propone di ridurre la burocrazia e gli adempimenti amministrativi per le imprese per stimolare, in concreto, iniziative di economia circolare. Sostenere gli investimenti è un’altra priorità, che si traduce nella volontà di innalzare la capacità impiantistica del Paese, per ciò che riguarda il riciclo e il recupero. Si tratta quindi di definire una strategia pluriennale (punto 4), di sostenere ricerca e innovazione (5), e di favorire lo scambio di beni. Il settimo punto è molto interessante perché riguarda i Cam - Criteri ambientali minimi e in generale il Green public procurement. I criteri, in particolare, necessiterebbero di un percorso di revisione finalizzato a renderli più adeguati alle caratteristiche del sistema economico italiano. Importante anche pro-


GREEN ECONOMY SCENARI

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muovere percorsi formativi interamente dedicati ai Cam ad hoc per le pubbliche amministrazioni. Ottavo e fondamentale aspetto, la necessità di promuovere la cultura della sostenibilità attraverso un’efficace e corretta comunicazione a partire da scuole e comunità locali. Da non sottovalutare, punti 9 e 10, l’importanza di consolidare le partnership e valorizzare l’apporto delle parti sociali.

La Carta: grande cambiamento, ma servono condizioni stimolanti

In occasione della presentazione della Carta, le undici associazio-

ni firmatarie si sono confrontate con i senatori Luca Briziarielli e Massimo Girotto e con gli onorevoli Wanda Ferro, Alessandro Cattaneo e Andrea Orlando. Per CNA la “Carta” è stata firmata dalla Vicepresidente nazionale con delega alle Politiche di sostenibilità, ambiente ed energia Elena Calabria. “Un grande cambiamento -ha osservato- ha bisogno di condizioni che lo favoriscano e di un ambiente stimolante. Per questo CNA propone di utilizzare la leva fiscale per agevolare il lancio e la diffusione dell’economia circolare, allargando l’orizzonte della sostenibilità e innescando un


SCENARI GREEN ECONOMY to di un nuovo modello di sviluppo. Siamo sicuri che ci siano già molte imprese pronte ad affrontare le nuove sfide ambientali, imprenditori e imprenditrici che si interrogano sulla dignità del proprio lavoro e delle proprie imprese. Nella società del mercato in cui la domanda è «quanto costa», noi siamo quella parte di operatori economici che ritengono che la nuova stagione si debba basare anche sul quanto vale”.

Verso un’economia del “bene essere”

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nuovo modello di sviluppo, in grado di conciliare interessi generali e legittime aspettative delle imprese ”.

Rimodulare il sistema dei tributi

La proposta di CNA è una rimodulazione del sistema dei tributi per incoraggiare le imprese ad affrontare con sicurezza questo futuro. Un futuro a 360 gradi. E’ un grossolano errore, infatti, pensare che l’economia circolare sia limitata al mondo dei rifiuti o a concetti come riuso e recupero. La partita è molto più importante e va dalla eco-innovazione al consumo sostenibile, dalla tutela del territorio al risparmio di acqua ed energia. Una partita che le piccole imprese rischiano di giocare con una gamba legata. Ogni giorno si trovano di fronte barriere e ostacoli burocratici che ne frenano la naturale spinta al cambiamento. Undici associazioni di imprese attraverso la “Carta” vogliono sottolineare il loro impegno comune per contribuire alla rivoluzione dell’economia circolare e – ha concluso Calabria - chiamano le istituzioni a fare sistema prima di tutto rimettendo ordine nelle regole che governano l’economia verde”.

L’ambiente, necessità inderogabile

La delegata Confcommercio alla Sostenibilità, Patrizia Di Dio, ha sottolineato che “la necessità inderogabile di pensare all’ambiente, di sostenere l’economia circolare, è un argomento che unisce e che porta a riflettere, insieme, su nuovi modelli di sviluppo. Dobbiamo farlo non soltanto per dare un respiro etico al nostro impegno imprenditoriale e associativo ma per definire strategie per la competitività delle nostre imprese e del nostro Paese. Il Bes, acronimo di Benessere Equo e Sostenibile, redatto dall’Istat nel 2016, è entrato a far parte del processo di programmazione economica così come la Responsabilità Sociale d’Impresa è entrata nelle dinamiche e nelle scelte operate da molti imprenditori. Ma questo non basta”.

L’impegno deve coinvolgere tutti

“L’impegno verso la sostenibilità deve saper coinvolgere tutti: il mondo imprenditoriale così come le istituzioni. Senza misure condivise e coordinate sarà difficile passare da un’economia lineare a una circolare. Il manifesto sintetizza le azioni che riteniamo prioritarie per il radicamen-

“Crediamo che l’economia del futuro debba essere l’economia del Bene Essere, consapevoli che ciò richiederà un cambio di approccio da parte di tutti gli stakeholders e il coinvolgimento fattivo del sistema Paese nel suo complesso”, ha concluso. “La sigla della Carta per la sostenibilità e per l’economia circolare impegna 11 associazioni dall’industria alle cooperative, dall’artigianato al commercio all’agricoltura. Tutte raccolte in un progetto comune: è un grande risultato. La cultura dell’economia circolare si diffonde anche attraverso un aggiornamento della fiscalità di incentivi per le imprese: parliamo di 42 miliardi di euro, ha detto Marco Venturelli, segretario generale di Confcooperative”. Il documento, d’altra parte, si presenta come un punto di partenza più che d’arrivo: rappresenta infatti, nelle intenzioni dei firmatari, il primo tassello di un impegno che le organizzazioni intendono perseguire congiuntamente per portare a fattor comune proposte e azioni per cogliere le opportunità di sviluppo e competitività che le imprese italiane possono cogliere dall’economia circolare.


DISINFESTANDO 2019

SCENARI

Disinfestando 2019, l’edizione dei record dalla redazione

Oltre 2300 presenze, con un balzo del 50% rispetto all’edizione precedente. Grande affluenza anche ai convegni, con tutte le sale gremite. Prima uscita ufficiale per AIDPI Associazione Imprese Disinfestatori Professionali Italiana, nuova realtà associativa del settore. Per l’edizione 2019 di Disinfestando un successo senza precedenti. “Tutti pazzi per Disinfestando”. E’ proprio il caso di dirlo, visto il successo senza precedenti per la prima milanese di Disinfestando, con numeri da record e tutte le sale gremite per i convegni organizzati da Sinergitech in contemporanea. La fiera si è tenuta al MiCo, Milano Congressi, il 6 e il 7 marzo, e la soddisfazione degli organizzatori è palpabile.

Istantanea di un successo

“I numeri non sono ancora ufficiali”, dice a caldo Sergio Urizio di Sinergitech, “ma quello che è certo è che fotografano un successo senza precedenti. In attesa di studiare meglio i dati e di suddividere le presenze per categorie, tipologie e appartenenze, ci risultano oltre 2.300 presenze, il che significa un aumento del 58% rispetto all’edizione precedente. I commenti da parte degli espositori (51 in totale) sono stati più che positivi e favorevoli a una conferma per una prossima edizione a Milano.

Una fiera bella. Anche nell’estetica

“Anzi, vorrei ringraziare personalmente tutti gli espositori che hanno

creduto nel progetto e che si sono presentati con offerte innovative e stand all’altezza. Anche, perché no, dal punto di vista estetico. Non c’era uno stand uguale all’altro, girare per la fiera non era monotono e tutti erano fortemente orientati ai visitatori. Ho notato che rispetto alle altre tre fiere di riferimento in Europa, quella inglese, quella francese e quella tedesca, la nostra ha avuto una marcia in più in questo senso. Complimenti dunque.”

I fattori vincenti

Un successo a cui hanno contribuito, nelle prime analisi di Urizio, essenzialmente tre fattori. “Per un 25-30%

senza dubbio la location: Milano, anche se più costosa rispetto ad altre soluzioni, rappresenta senza dubbio un hub molto attrattivo. Altrettanto va ascritto, come dicevo, agli espositori. Vorrei però attribuire il resto del merito alla Segreteria Sinergitech: tutti conoscono Licia Rosetti Betti, ma pochi immaginano l’impegno dedicato, edizione dopo edizione, all’organizzazione della fiera. Un lavoro instancabile che parte già dalla fine della fiera precedente, e prosegue per due anni. Si sta già lavorando per l’edizione prossima, del 2021. E non basta organizzare: occorre un lavoro di promozione, presentazione e marketing non solo in Italia, ma in tutta Europa”.

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SCENARI DISINFESTANDO 2019

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Premiata la formula contemporanea

Prosegue Urizio: “Abbiamo anche notato che la formula convegnistica, di ispirazione Usa, ha avuto un grade seguito. Soprattutto il mercoledì c’erano contemporaneamente tre sale impegnate, con due attive in sessioni di lavoro. In tutto abbiamo organizzato sei sessioni di lavoro e le sale erano sempre gremite con punte quasi di 300 persone. Abbiamo visto che la contem-

poraneità non ha danneggiato né la partecipazione, né l’aspetto commerciale. Anzi, l’ha favorito. Anche perché la qualità degli interventi di formazione, aggiornamento, approfondimenti è stata alta”.

Grande successo per roditori, verde e smaltimento rifiuti

Scendendo più nel dettaglio, i convegni che hanno riscosso maggiore successo sono stati senza dubbio quello

sul controllo dei roditori seguito, sempre con 150-200 persone, dagli standard alimentari, la gestione del verde urbano e il problema dei rifiuti, dalla carcassa dei roditori alle esche esauste. Quest’ultimo, in particolare, è un problema molto sentito che necessita di procedure e soluzioni particolari. Si tratta di rifiuti non previsti come speciali nel decreto, ma che invece sono da trattare in modo particolare. Fra i più seguiti, gli interventi di Chiara Leboffe – Fise Assoambiente, sugli “Adempimenti amministrativi in materia di gestione rifiuti”, di Giovanni Tapetto, “La gestione dei rifiuti nelle attività di Pest Control: obblighi ed equivoci”, e di Anna Betto, Consigliere Dottori Agronomi e Forestali. Interessante l’intervento di Pasquale Trematerra che ha presentato la Conferenza IOBC – Working Group on “Integrated Protection of Stored Products”, in programma a Pisa dal 4 al 6 settembre. Molto interessante anche l’illustrazione di Romeo Bellini del Centro Agricoltura Ambiente di Crevalcore, sul progetto del maschio sterile nel controllo delle zanzare. La sessione dedicata al verde urbano ed all’utilizzo dei fitofarmaci curata da Francesco Fiorente (Consulente) e Francesco Vidotto (Università di Torino) si è spinta ai limiti degli usuali servizi di Pest Control e non poteva mancare una trattazione della normativa sugli appalti con Piero Fidanza a Luca Tosto. E poi anche Sicurezza sul lavoro con l’intervento dei funzionari di Assosistema, gli standard alimentari con Serena Venturi IFS e Maria Coladangelo NSF, per concludere con l’apprezzatissima “triade” Dario Capizzi, Ugo Gianchecchi e Dino Scaravelli sullo spinoso e cruciale problema del controllo dei roditori e dell’uso dei prodotti anticoagulanti . Un altro elemento importante è stato il coinvolgimento e la collaborazione di importanti Ordini professionali come i Dottori Agronomi e Forestali ed i Tecnologi Alimentari ed Associazioni


DISINFESTANDO 2019

SCENARI

quali Assosistema, Fise-Assoambiente ed Afidamp il cui AD di Afidamp Servizi Tony D’Andrea ha chiuso i lavori della prima giornata con un apprezzato intervento sull’importanza assoluta della pulizia: Sinergitech sarà presente a PULIRE a Verona nel prossimo maggio.

Conferenza ANID

Non è mancato lo spazio per una sessione organizzata da ANID, Associazione Nazionale Imprese di Disinfestazione che, oltre alla relazione del Presidente Marco Benedetti, ha puntato su: “Le novità nei contratti di lavoro dipendente inseriti nel decreto dignità ed in particolare i contratti a tempo determinato e stagionali” dell’avv. to Pietro Troianiello – giuslavorista; Brand Identity: “Come vendere quando avere servizi di qualità non basta più come plus per i tuoi Clienti” della dott.sa Anna Tagliapietra; “Nuove sfide: il problema della resistenza agli insetticidi nella lotta contro i principali vettori di arbovirosi in Italia” del Dott. Beniamino Caputo - Ricercatore Università La Sapienza Roma; Presentazione del progetto Europeo AimCost Action (Aedes Invasive Mosquitoes) della Prof.ssa Alessandra Della Torre (Università La Sapienza di Roma -Dip.to Sanità Pubblica e Malattie Infettive).

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AIDPI alla prima uscita

Un’altra notizia importante è quella della prima uscita ufficiale di AIDPI l’Associazione Imprese Disinfestatori Professionali Italiana, che ha riscosso grande seguito e successo. Si tratta di una realtà che si è presentata con notevole dinamismo e che ha già in programma diversi eventi, a partire da aprile, con un appuntamento sui rifiuti. Se una risultanza può essere messa in evidenza si deve constatare la affermazione di Sinergitech Ambiente, nei suoi ruoli tradizionali di erogatrice di formazione ed organizzatrice di eventi come appunto Disinfestando, a cui

unisca anche un ruolo di consulenza sulle materie del Pest Management. E all’orizzonte c’è un seminario di due giorni, forse a novembre, su controllo roditori ed uno sulle zanzare per un opportuno consuntivo dopo la stagione estiva “Poi abbiamo già dato appuntamento a tutti a marzo dell’anno pros-

simo a Forum Disinfestando: secondo una esperienza già collaudata in Italia ed all’estero, negli anni dispari verrà fatta la fiera, mentre negli anni pari un forum su evoluzione, aggiornamento ed innovazione nel grande mondo del Pest Management”.


SCENARI H3I ITALIA

H3i Italia, fra innovazione e regolamentazione dalla redazione

Grande interesse per la due giorni dedicata alle materie prime e ai servizi di formulazione, svoltasi a Milanofiori il 5 e 6 marzo. La “Formula H3i” colpisce ancora!

38 MARZO 2019

Ancora un successo per l’ormai consueto appuntamento con H3i Italia, l’esclusivo evento dedicato alle materie prime, ingredienti e servizi di formulazione utilizzati nella realizzazione di prodotti innovativi per la pulizia per uso domestico, industriale e istituzionale. La terza edizione di H3i Italia si è chiusa il 6 marzo, sempre presso il Centro Congressi NH Milanofiori di Assago, registrando un numero di visitatori ed espositori in crescita rispetto alla edizione precedente. Il che conferma la positività di un evento totalmente dedicato alla chimica di settore e alle sue problematiche. La presenza alla conferenza organizzata da Teknoscienze/HPC Today delle associazioni di settore (Federchimica/Assocasa), AssICC per il commercio chimico, Applia per la parte elettrodomestici, Ispra per la parte Ecolabel, Istituto Italiano dell’Imballaggio, ha garantito un aggiornamento, atteso e molto partecipato, sulle regolamentazioni in corso e i loro prossimi sviluppi. Contributi di carattere tecnologico (Mazzoni LB), Innovhub/SSOG, analitico (Mérieux Nutrisciences), formulativo (KLK-Kolb, Expressions Perfumées, Ferchem/Milliken), di mercato (Gfk), testimonianze di aziende (I.c.e. For, Italchimica), scientifico (Teknoscienze) hanno completato una offerta di proposte che ha incontrato il ge-

Le più recenti evoluzioni normative e di mercato

nerale apprezzamento dei partecipanti, principalmente produttori del comparto cleaning domestico ed industriale.

Ecco dunque che la scienza del settore, le tecnologie di formulazione e di trasformazione si mettono in gioco per realizzare ingredienti ad alta efficacia ed alte prestazioni che consentano ai fornitori di creare un reale beneficio all’utilizzatore.

Per trovare la formula ad hoc

La “Formula H3i”

In un mercato che, anche a livello di materie prime, si presenta in continua evoluzione (sia normativa che strettamente commerciale), i visitatori hanno trovato molte risposte alle sfide legate allo sviluppo di prodotti innovativi per la pulizia domestica, industriale ed istituzionale. L’innovazione, come suggerito dal tema stesso del convegno: “Lavare oggi. La pulizia domestica e industriale tra innovazione e regolamentazione.” è sempre più l’aspetto dominante nel cleaning e lo sviluppo del prodotto guarda a “ciò di cui il mercato ha bisogno” piuttosto che a ciò che sia realmente possibile -e sostenibile- produrre.

Molto apprezzata la “formula H3i”, una combinazione di conferenze, seminari tecnici, presentazioni di fornitori: in due giorni si sono riuniti i principali fornitori di ingredienti HI & I, i produttori di apparecchiature e i fornitori di servizi per dare vita ad un forum agile e interattivo, oltre che a una possibilità preziosa di networking unica con gli operatori dei settori, sia tecnici sia commerciali. Media Partners dell’ edizione 2019: Gsa, Hpc Today, Labworld, Industry Chemistry, Sofw. Prossimo appuntamento: 3-4 Marzo 2020 sempre al Centro Congressi Milanofiori di Assago (MI).


39 MARZO 2019


SCENARI European Cleaning Awards 2019

European Cleaning Awards, quarta edizione per il premio “paneuropeo” del pulito dalla redazione

40 MARZO 2019

Sono aperte le iscrizioni agli European Cleaning Awards, il premio “paneuropeo” del cleaning. Le premiazioni sono in programma il 17 ottobre, a Londra, in una cerimonia di gala che si terrà a The Church House. Dieci le categorie in gara, c’è tempo fino a giugno per iscriversi. Gsa di nuovo media partner per l’Italia dell’iniziativa. Il “save the date” è per il giorno 17 ottobre 2019, in quel di Londra. L’occasione è delle più prestigiose nel settore della pulizia professionale: quel giovedì, ancora lontano ma non troppo,

nella bellissima cornice di The Church House della capitale inglese, si terrà infatti la cerimonia di premiazione degli European Cleaning & Hygiene Awards 2019, seguita –udire udite- da un after-party con sorpresa!

lenza nel settore della pulizia professionale e che sono, di fatto, gli unici riconoscimenti paneuropei per il settore. Come ormai da tradizione il premio verrà assegnato per categoria.

Aperte le candidature, c’è tempo fino al 17 giugno

Stavolta in gara ce ne sono 10. Vediamole più nel dettaglio: migliore utilizzo di soluzioni intelligenti da parte delle imprese di servizi; investimento nella formazione; eccellenza nelle partnership clienti / imprese; valore aggiunto di eccellenza per i distributori; sostenibilità: migliori pratiche; impegno per la diversità nella forza lavoro; migliore iniziativa per aumentare il profilo del settore del-

Intanto che ci divertiamo a domandarci di che sorpresa mai si tratterà (la curiosità, non lo neghiamo, è già alle stelle…), si sono aperte le candidature (da inviare entro il 17 giugno, la modulistica si può trovare sul sito https:// www.echawards.com/) ai premi promossi da European Cleaning Journal che riconoscono gli standard di eccel-

Le 10 categorie in lizza


European Cleaning Awards 2019 SCENARI

zione dei più alti standard professionali e il riconoscimento delle competenze del nostro comparto nel soddisfare tali bisogni essenziali, ora anche riconoscendo e onorando lo straordinario lavoro del settore con l’assegnazione degli European Cleaning & Hygiene Awards. Gli sponsor di quest’anno includono Tana Chemie, Ceris Burns International, Jangro, Vectair Systems, Vermop Salmon, Principle Cleaning, Greenspeed, Diversey, Amsterdam Rai e Truvox International. Come per gli anni precedenti Gsa è media partner per l’Italia”.

le pulizie; innovazione tecnologica dell’anno; leader dell’anno; premio stella nascente.

I trend: soluzioni intelligenti e sostenibilità accanto a formazione e leadership

Già dalla suddivisione dei riconoscimenti nelle diverse categorie si possono intuire quelli che sono i trend del settore: le soluzioni smart (e come potevano mancare?), ma anche la sostenibilità, le best practices, la formazione, la professionalizzazione e la dignità del settore e di chi ci lavora. Di nuovo, poi, saranno riconosciute la leadership e le nuove promesse del cleaning professionale. Oltre naturalmente all’impegno e alla dedizione, valori essenziali per chi svolge un lavoro “di servizio” tanto importante per la collettività.

Quarta edizione per un premio sempre più ambito

I premi, giunti quest’anno alla quarta edizione, sono stati fondati da European Cleaning Journal e sono organizzati da Environment Media Group. Ha sottolineato Michelle Marshall, editore di Ecj: “Forti del successo degli ultimi tre anni, siamo entusiasti di portare a Londra gli European Cleaning & Hygiene Awards per la prima volta. L’anno scorso abbiamo ricevuto

oltre 100 richieste: i premi sono aperti alle aziende di tutta Europa, quindi invitiamo a partecipare chiunque sia in grado di dimostrare la propria eccellenza, o l’eccellenza di un proprio prodotto, servizio e soluzione, in una delle categorie in gara”.

Un premio “paneuropeo”

L’idea di un premio “paneuropeo” è particolarmente felice, ed è naturale che sia venuta proprio a un magazine come Ecj. “Come unica pubblicazione paneuropea al servizio del settore della pulizia – fanno sapere dalla redazione di Ecj- European Cleaning Journal ha come obiettivo principale la promo-

Un settore centrale per la qualità della vita

Del resto il settore della pulizia professionale lo merita eccome: a livello europeo impiega milioni di persone in tutto il Vecchio Continente e svolge un ruolo fondamentale per la salute, il benessere, l’immagine e la qualità della vita. Tuttavia fino ad ora non c’è stato un programma di premi paneuropeo che riconosca e premi gli standard di eccellenza in tutte le aree e a tutti i livelli. Nonostante il settore del pulito abbia spesso un’immagine povera agli occhi del mondo, esiste un lavoro eccezionale in termini di politica dei dipendenti, relazioni con i clienti, sostenibilità, innovazione e standard di guida.

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TESTATINA OCCHIELLO

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OCCHIELLO TESTATINA

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FOCUS

Viaggio nel regno delle microfibre di Simone Finotti

Sempre più performanti, durevoli e sostenibili. In una parola “evolute”. Sono le microfibre, alleate ormai imprescindibili nell’attività quotidiana delle imprese. Andiamo alla scoperta delle caratteristiche e degli ultimi trend di questo interessante tecnomateriale.

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Panni, frange, sistemi impregnati: è il regno delle microfibre, che anno dopo anno si evolvono sempre di più garantendo performance sempre più elevate nelle operazioni di pulizia manuale sia dei pavimenti, sia delle superfici in generale. Tanto che adesso, a 20 anni esatti dell’esordio ufficiale della definizione di “microfibra”, apparsa per la prima volta nella norma UNI 10714 dell’aprile 1999 sui “Mobili imbottiti Materiali di rivestimento di non tessuto a base di microfibre. Requisiti e metodi di prova”, si parla già di microfibre “evolute”.

Un po’ di storia (e di ipotesi…)

Va detto, tanto per fare un po’ di storia, che anche se questa definizione compare ufficialmente nei tardi anni Novanta, sulla reale invenzione di questo straordinario tecnotessuto si trovano in letteratura opinioni e ricostruzioni discordanti. C’è chi opta per la via “giapponese” (e sembra certo che i giapponesi la conoscessero e la usassero già una trentina abbondante di anni fa), risalente addirittura agli anni Settanta, e chi dice che i primissimi esempi di microfibra si sarebbero visti nell’Inghilterra thatcheriana di metà anni Ottanta (saremmo intorno al 1986 o giù di lì). I meriti della commercializzazione sono però scandinavi: fu la Svezia ad iniziare a mettere sul mercato la prima microfibra negli anni Novanta. Da allora, di acqua sotto i

ponti ne è passata parecchia, e si sono scoperti moltissimi impieghi per questi materiali innovativi.

Una definizione

Ma andiamo con ordine: tecnicamente si parla di microfibra in riferimento alle tecnofibre, realizzate in poliestere e poliammide, con titolo uguale o minore di 1 decitex, ossia un grammo ogni 10 km di fibra. Detto in altre parole: si tratta di un tessuto sintetico realizzato mediante l’uso di tecnologie all’avanguardia. Il diametro delle microfibre (da qui deriva il nome) è di un micrometro: lo spessore è cioè ben 100 volte inferiore a quello di un capello umano (1/1.000.000esimo di metro). Uno

spessore così ridotto rende queste fibre molto utili in svariati settori, ivi compreso quello delle pulizie.

L’efficacia nel pulito

Per quanto riguarda il mondo dell’igiene e della pulizia professionali, la commercializzazione in grande stile di prodotti in microfibra è iniziata al


> MICROFIBRE <

contesti specifici: dal sanitario all’alimentare, dove la necessità di igiene è altissima e non si può scherzare. Si pensa anche al dettaglio: gli orli, ad esempio, sono molto importanti, così come i colori, che in molti casi distinguono le varie specializzazioni. Ma anche l’aumento della superficie utile, ottenuto attraverso appositi accorgimenti strutturali.

Panni e frange

principio del nuovo millennio: l’efficacia pulente delle soluzioni in microfibra deriva proprio dalla particolare conformazione di questo innovativo materiale. I sottilissimi filamenti che lo compongono, infatti, penetrano in profondità, frantumano lo sporco e soprattutto sono in grado di raccogliere e trattenere anche quello microscopico molto più efficacemente rispetto a un panno tradizionale: questo grazie anche alla carica elettrostatica positiva, che li rende ideali per raccogliere la sporcizia caricata negativamente.

Eccellente assorbenza

Alla capacità detergente, che ha segnato una vera e propria rivoluzione nel pulito, si aggiunge l’eccellente potere assorbente dell’umidità: in questo senso la microfibra si rivela molto più efficace rispetto ai materiali tradizionali perché dotata di pori sottili che la rendono molto simile alla struttura di una spugna. Inoltre panni e frange in microfibra hanno anche un’ottima capacità di asciugatura, il che ne permette un uso continuativo e costante.

Ergonomia e sicurezza

Sono leggeri, per la massima ergonomia, e preservano l’ambiente laddove riducono, o evitano, il ricorso agli agenti chimici. Quest’ultima caratteristica può permettere di evitare l’esposizione diretta alle sostanze e di ridurre l’impatto ambientale ove sia possibile operare senza l’ausilio di detergenti chimici, come ad esempio avviene nelle operazioni di spolveratura o scopatura a secco.

I trend e l’evoluzione

I trend premiano l’impiego della microfibra, e la ricerca ci sta lavorando per realizzare microfibre sempre più evolute, più sottili, leggere, maneggevoli e performanti (tanto che alcuni produttori parlano addirittura di microfibre “ultra”). Sempre sul fronte materiali, sono state studiate speciali miscele e abbinamenti (con poliuretano, pile, viscosa, ecc.) che garantiscono performance ancora più efficaci in termini di detergenza, durata e capacità assorbenti. Ci sono microfibre in cui si esalta la funzione abrasiva. Oggi, poi, si punta anche alla specializzazione, realizzando microfibre ad hoc per i

Ciò riguarda i panni, utilizzati per le superfici non pavimentali, siano esse orizzontali (come tavoli, ripiani, scaffali, scrivanie, mobili e quant’altro) siano verticali (ivi compresi specchi, superfici vetrose e quant’altro, fino ai soffitti), e le frange di lavaggio o di scopatura/ spolveratura a secco per le pavimentazioni, complete di agganci evoluti (come i sistemi a strappo, o quelli a tasche) per assicurarle al supporto e al manico.

Resistenza ai cicli di lavaggio

Un altro fronte della ricerca riguarda la resistenza ai cicli di lavaggio: le microfibre più evolute sono studiate per non perdere la loro efficacia nemmeno dopo centinaia di lavaggi. E nel caso di sistemi impregnati, con microfibre precedentemente trattate in una centrale di lavaggio, si lavora sull’efficacia del sistema e sulla sua integrabilità con altri strumenti e attrezzature utilizzati dalle imprese, a partire dai carrelli.

Una scelta responsabile

Nell’ottica della sostenibilità dell’intero ciclo di vita dei prodotti, va detto che grande attenzione è posta anche alla produzione delle microfibre e alla questione del “fine vita”: da un lato realizzando prodotti sempre più durevoli, dall’altro agevolandone il corretto smaltimento, nel segno della responsabilità ambientale.

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FOCUS 46 MARZO 2019

CHICOPEE

DIVERSEY

ECOLAB

EUDOREX

FALPI

FILMOP

La particolare trama del panno Microfibre Plus fornisce un’eccellente pulizia senza lasciare pelucchi ed è perfetto per l’uso sul vetro, l’acciaio inossidabile, gli specchi e i touch screen. Microfibre Plus è prodotto al 100% in microfibra, ma è molto più leggero e più versatile rispetto ai panni tradizionali. La particolare trama di Microfibre Plus garantisce una rapida asciugatura, che combinata con un’ulteriore attività antibatterica riduce drasticamente la crescita batterica sul panno. Microfibre Plus è l’unico panno sul mercato che ha ottenuto la FCC (Food Contact Clearance), proprietà antibatteriche e rimuove il 99,99% dei batteri dalla superficie. www.samot.it La combinazione di microfibre e filamenti ruvidi rimuove lo sporco che rende i pavimenti grigi e opachi, trasportandolo nelle microfibre del mop. Il mop ergonomico è ideale per pulire i bordi ingrigiti di scale e pavimenti. Nel settore della sanità, il mop Rasant® Micro Scrub aiuta a migliorare l’igiene utilizzando un mop per la pulizia e lo strofinamento in ogni stanza ed evitando così il rischio di diffondere gli agenti patogeni come invece avviene con le spazzole. Inoltre, il peso ridotto (solo 105 grammi) aiuta a ridurre i costi di lavaggio. www.ecolab.com

La frangia Ultrarapid Honeycomb 3D per il lavaggio delle pavimentazioni ha ottenuto nel 2012 la certificazione Ecolabel EU che ne attesta le elevate prestazioni ambientali. La sua composizione in microfibra (80% poliestere, 20% poliammide) garantisce un eccellente potere pulente, mentre il tessuto di fissaggio della frangia al telaio offre un’ottima resistenza allo strappo e ai lavaggi. Tutte le microfibre utilizzate da Falpi sono fabbricate con una struttura che aumenta la “superficie utile” della fibra stessa, così che sia maggiormente in grado di catturare e trattenere lo sporco presente sulla pavimentazione. www.falpi.com

Diversey, per rispondere alle rigide normative in ambito ospedaliero e onorare al 100% i CAM, propone Taski Jon Master Ultra Cloth, panno destinato alla pulizia/disinfezione ad umido/secco delle superfici. Ideale in applicazione al sistema di pre-impregnazione automatico in lavatrice o manuale. Composto da microfibre Certificate TNO, ente indipendente olandese, a garanzia della completa rimozione di batteri e spore. Certificazione Nordic Ecolabel n. 483 020.3, indispensabile per le imprese che decidono di fregiarsi del nuovo marchio, Certificazione Ecolabel del servizio di pulizia di cantiere. www.diversey.com

Non è un caso se il nuovo Codice degli Appalti prevede che, gli “elementi tessili impiegati per le pulizie di pavimenti, vetri e altre superfici devono essere in microfibra…”. L’azione pulente delle fibre ipersottili è superiore rispetto alle classiche fibre naturali. Sgrassano meccanicamente, trattengono il particolato, puliscono in profondità penetrando nelle microporosità delle superfici. Tra le microfibre evolute le FIBRE POLIATTIVE® by EUDOREX PRO, facilitano il lavoro dell’operatore, hanno efficacia antibatterica e un basso impatto ambientale. Zeus è un esempio, disponibile in versione panno e mop. Rispetto ai panni “normali” ha un elevato potere disincrostante (sporco magro e grasso) ed assorbente, senza rinunciare alla scorrevolezza, che sui pavimenti è basilare. www.eudorex.it Rapido Super è l’ultra-microfibra realizzata da Filmop per assicurare un’elevata scorrevolezza e una pulizia profonda: i suoi sottilissimi filamenti penetrano facilmente nelle microporosità del pavimento, catturando lo sporco e rilasciandolo esclusivamente in fase di lavaggio. Rapido Super non garantisce solo elevate prestazioni ma anche un ridotto impatto ambientale che ha permesso a questa speciale linea di frange di ottenere la certificazione Ecolabel UE, il marchio dell’Unione Europea che premia i migliori prodotti ecosostenibili. www.filmop.com


> RASSEGNA <

> microfibre <

IPC

TWT

Le fibre sintetiche, in poliestere e poliammide, delle nuove microfibre raccolgono anche lo sporco microscopico. La carica elettrostatica positiva, unita all’elevata capacità detergente, cattura il grasso di carica negativa, senza l’uso di detergenti chimici. Il panno Shark assorbe rapidamente liquidi, grasso e residui organici. Microfibra in rilievo, abbinata a poliuretano, raccomandata nell’HORECA. La Deep Snow è composta da fibre di medio spessore, indicate per il lavaggio. L’eccellente scorrevolezza di questo panno garantisce risultati di pulizia elevati. www.ipcworldwide.com

UNGER

La gamma Unger è composta da 4 tipi di panni in microfibra aventi qualità, performance e prezzi diversi. Le misurazioni dei coefficienti di durata, abrasione ed assorbimento sono state effettuate secondo gli standard ASTM e riassunte nella seguente tabella: Tipo di panno Microwipe 4000 Microwipe 2000 Microwipe 500 Microwipe 200

Peso mq 450 gr 350 gr 300 gr 250 gr

Cicli di lavaggio 1.500 1.000 500 200

Assorbimento Durata (*) 1.700 ml 4000 1.400 ml 2000 1.100 ml 500 250 ml 200

Abrasione (**) 38 36 34 39

(*) La durata viene testata strofinando il panno su una superficie ruvida e verificando dopo quanti cicli il panno si sfibra (**) L’abrasione indica la capacità del panno di trattenere sporco e batteri

www.ungerglobal.com

VILEDA PROFESSIONAL

Per tutte le situazioni in cui la massima igiene è un requisito essenziale, Vileda Professional sviluppa un innovativo panno monouso dall’eccellente capacità di pulizia e assorbimento, grazie alla microfibra sottilissima (spessore 0.075 dtex - MicronFibre Technology), combinata con viscosa. Superiore performance di pulizia, certificata capacità di rimozione batterica, sicurezza e flessibilità d’uso ne fanno la soluzione monouso ideale per l’ambiente sanitario. Disponibile in 4 colori e in formato roll di colore bianco. www.vileda-professional.com

I sistemi di lavaggio piatto Plano e Volo di TWT comprendono una serie essenziale ma completa di ricambi. Tra questi troviamo frange per il lavaggio bagnato con tasche e linguette, frange con velcro per la pulizia ad umido o i sistemi preimpregnati. Le soluzioni offerte dall’azienda sono realizzate con diversi materiali di alta qualità, tra i quali la microfibra evoluta, nelle migliori combinazioni per una pulizia professionale veloce e sicura delle diverse tipologie di pavimenti. La flessibilità dei sistemi garantisce un’alta efficacia in ogni condizione. Frange e ricambi di TWT sono 100% made in Italy. www.twt-tools.com

VDM

L’igiene degli ambienti, soprattutto quelli ospedalieri, è un’esigenza indispensabile. La scelta corretta dei sistemi di pulizia diventa fondamentale per rimuovere la maggior parte dei batteri. Per questo motivo VDM in collaborazione con INNOVHUB(*) Laboratorio di Certificazione indipendente ha effettuato dei test comparativi per certificare il grado di rimozione dello sporco dei tessuti delle nuove frange di lavaggio in microfibra con lavorazione a pelo raso. Le frange in questione sono microfibre di ultima generazione che offrono alte performance di pulizia, ideali per quei luoghi con particolari esigenze d’igiene. Il test ha così evidenziato una maggiore capacità di rimozione dello sporco, superiore del 19,5%, rispetto ai campioni comparativi. www.vdm.it

WE ITALIA

Anno nuovo, linea nuova: We Italia, network dell’igiene e della pulizia professionale attivo capillarmente in tutta Italia, lancia We Cleaner, una nuova linea di microfibre ricercata e sviluppata fianco a fianco con il gruppo europeo Dhys, di cui We Italia fa parte. Una sinergia stretta e concreta, a partire dalla ricerca di fornitori in Far East. Ma soprattutto un progetto di respiro europeo a cui We Italia ha collaborato fattivamente in tutte le fasi di sviluppo. La linea comprende prodotti in microfibra pura per tutte le applicazioni e superfici. www.we-italia.it

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TESTATINA OCCHIELLO

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AFFARI E CARRIERE

Kärcher ha stabilito un nuovo record di vendite nel 2018

Con 2,525 miliardi di euro, Alfred Kärcher SE & Co. KG ha stabilito un nuovo record di vendite per l’anno finanziario 2018. Un incremento del 1,0% rispetto all’anno precedente e del 5,5% se si considera l’effetto valuta ed altri effetti non ricorrenti. Ben l’85% del fatturato è stato prodotto fuori dalla Germania. Questa crescita ha avuto riflessi anche sul numero di assunzioni che nel 2018 sono salite di 700 unità, per un totale di ben 13.027 dipendenti. Degli oltre 3000 prodotti in portfolio, ben 100 sono stati lanciati nel 2018. L’azienda – che vanta filiali in 70 paesi e ben 728 Kärcher Center nel mondo – ha inoltre registrato 632 brevetti, presentando 52 nuove domande. “Abbiamo investito lo scorso anno 126 milioni di euro in modo continuativo nel futuro della nostra società” afferma il CEO Hartmut Jenner. “Nel 2019, introdurremo la prima piattaforma digitale “Cleaning on Demand” che consente agli addetti alle pulizie di controllare in modo intelligente i processi di pulizia. La tecnologia delle batterie è altrettanto importante per il futuro: quest’anno Kärcher lancerà una piattaforma molto potente che consente di utilizzare le stesse batterie per dispositivi commerciali e consumer. Dalla Germania al Messico in Israele, Kärcher ha ripulito un totale di 17 monumenti storici tra cui il coro della Cattedrale di Ulm, la facciata esterna della Galleria d’Arte Contemporanea della Hamburger Kunsthalle, una fontana d’arte presso il Museo Nazionale di Antropologia del Messico e la

facciata esterna della Chiesa del Redentore a Gerusalemme. Nell’ambito sociale, la società ha sostenuto SOS Villaggi dei bambini in Germania e all’estero con dispositivi e donazioni in denaro. Insieme al Global Nature Fund, sono state costruite altre centrali a filtro verde per il trattamento delle acque reflue in Colombia, Nicaragua, Messico e Paraguay per le comunità dei villaggi.

Gasparutti eletto presidente di “Legacoop Produzione & Servizi Fvg”

E’ Enzo Gasparutti il presidente di Produzione&Servizi Fvg, nuovo settore di Legacoop Friuli Venezia Giulia nato dall’unificazione delle associazioni Produzione e Lavoro e Servizi. Si tratta del più grande settore di Legacoop sia a livello nazionale, dove registra un volume d’affari di oltre 17 miliardi di euro con circa 2.700 associati e oltre 200.000 addetti, sia a livello regionale il cui valore della produzione (al 31 dicembre 2017) si è at-

testato a 350.624.128 euro con 9.119 soci e 6.937 addetti che operano nei settori delle costruzioni, della logistica e trasporti, dell’industria, delle pulizie e dei servizi integrati, del facility management e dell’ecologia, della vigilanza, dei servizi ai beni culturali, della ristorazione, dell’ingegneria e progettazione, del consulting e delle Ict. La nomina è avvenuta il 27 febbraio in occasione dell’assemblea costitutiva che ha ufficializzato la nascita del nuovo settore.

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CNS: Cerved alza il rating da B.1.2 A B.1.1

Solida posizione finanziaria (795,9 milioni il fatturato del 2017), modello di business competitivo, monitoraggio continuo dei rischi legati agli appalti, un’attività virtuosa di self cleaning iniziata nel 2015, area del Risk management rafforzata con interventi in tutte le principali sfere di attività. Con queste motivazioni Cerved Rating Agency ha alzato il Rating del Consorzio Nazionale Servizi da B1.2 a B1.1.Un piano di sviluppo, quello del CNS, che non solo consolida il suo core business, con la gestione di circa 1800 contratti nel pubblico ma che apre anche a nuovi mercati con piani di sviluppo trasversali nel settore privato, nel partenariato pubblico-privato, nel Project Financing.“Siamo molto soddisfatti- commenta il Presidente del Consiglio di Gestione Alessandro Hinna- questo riconoscimento di Cerved premia il grande lavoro svolto. Dopo

anni difficili possiamo finalmente raccontare un CNS nuovo, aperto, dialogante, trasparente, perfettamente in grado di affrontare le sfide di un mercato complesso, un Consorzio moderno che investe risorse sull’innovazione e sui nuovi mercati senza perdere la propria dimensione cooperativa.”Il Consorzio Nazionale Servizi opera nei servizi di Facility Management, Ecologia, Energia e Manutenzioni, Pulizie, Ristorazione, Logistica, Servizi Museali attraverso 170 imprese cooperative dislocate su tutto il territorio nazionale.


CARNET

Appuntamento a Lecce per l’11° meeting Anam

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Dall’8 al 10 maggio si terrà il congresso annuale organizzato da Aiisa, Associazione Italiana Igienisti Sistemi Aeraulci, per approfondire il tema dell’efficienza igienica degli impianti. L’undicesima edizione di Anam, l’Aiisa Nadca Annual Meeting sarà dedicato, quest’anno, a un tema di grande importanza come l’ “Efficienza igienica degli impianti aeraulici”. Ancora in via di definizione il programma, che sarà distribuito sulle tre giornate anche se le prime due saranno a partecipazione “ristretta”: in particolare mercoledì 8, dalle 9 alle 19, ci sarà spazio per il corso esami Ascs, e giovedì 9 vi sarà una sessione riservata ai soli soci Aiisa con la tradizionale Assemblea generale seguita dalla cena sociale. Da seguire con grande attenzione la sessione generale del 10 maggio, che sarà aperta alle ore 9 dai saluti dei

L’innocenza della zanzara Da qualche settimana in libreria un romanzo giallo scritto a quattro mani da uno psicologo che ha inventato un personaggio molto particolare, Roberto Russo, sicuramente stravagante ma dotato di un intuito da far invidia ai più noti investigatori. In una ridente provincia marchigiana un delitto sembra perfetto, ma una mamma zanzara diventa “un testimone involontario”. Tanti indizi e poche certezze, dietro alla morte di una ragazza si cela un mistero che solo un insetto potrà svelare. Le molteplici relazioni che si intrecciano come fili sottili nel mondo animale sono i simboli di un ecosistema mo-

presidenti Aiisa e Nadca, e da una relazione di Gaetano Settimo dell’Iss – Istituto Superiore di Sanità sulle attività del Gruppo di studio nazionale sull’inquinamento indoor. Molto attuale il tema che verrà trattato da Amedeo De Marco, vice presidente Siais. Si parlerà infatti di Emergenza immigrazione: prevenire la diffusio-

ne di Tbc in ospedale. Un’esperienza per gli impianti e le procedure. A seguire, sarà la volta di Gregorio Mangano, presidente Aiisa, che presenterà “L’attestato di efficienza igienica degli impianti aeraulici: la nuova sfida di Aiisa”. A seguire, “Amianto e FAV (Fibre Artificiali Vetrose). Impatto nell’attività di pulizia e sanificazione delle condotte aerauliche”, a cura di Vincenzo Vargiu, Consigliere Aiisa. Si chiude con “Prevenzione della legionellosi: il ruolo della Re-

gione/Asl” Gianni Colucci, Dipartimento di Prevenzione ASL.LE L’associazione Aiisa (Associazione Italiana Igienisti Sistemi Aeraulici) è nata nell’aprile del 2004 grazie alla visione illuminata di un gruppo di Imprenditori che già allora operavano nel settore dell’ispezione, della manutenzione e della bonifica dei sistemi aeraulici e che condividevano la volontà di operare ai più alti livelli di qualità mettendo a disposizione per questo la propria esperienza e conoscenza nel campo. Del resto, il motto “qualità è conoscenza” la dice lunga: soltanto il continuo aggiornamento tecnico, sia delle aziende operatrici che dei fruitori dei servizi offerti, può migliorare il livello di benessere degli utenti finali dei sistemi aeraulici.

derno dove uomini e zanzare sembrano essersi alleati per tracciare profili psicologici capaci di svelare il mistero della morte. Ritorna sulla scena del crimine Roberto Russo questa volta animato da una collaborazione tra due scrittori d’eccezione, lo psicologo Raniero Bastianelli, autore del primo episodio, e l’entomologo esperto di zanzare Claudio Venturelli. Le due esperienze messe insieme permeano le pagine, il profilo dei personaggi e lo svolgersi degli accadimenti. Un connubio tra scienza e narrativa, ironia e suspense, in un giallo in piena regola. Edizione InEdit edizioni – info@ ineditedizioni.it Marzo 2019 Costo di copertina 15,00 euro


CARNET

Interclean Istanbul, appuntamento con igiene e salute C’è grande attesa e molta curiosità intorno alla fiera Interclean Istanbul 2019, in calendario nella città del Bosforo, presso il Centro Congressi, dal 10 al 12 aprile prossimi. Si tratta della terza edizione, che secondo le stime attirerà 3.500 visitatori interessati alle proposte commerciali di 100 espositori provenienti da Turchia, Europa sud-orientale, Russia, Nord Africa e Medio Oriente. Tra i visitatori pre-registrati si trovano professionisti provenienti da tutta l’area Mena (Middle East and North Africa) e oltre: un centinaio i paesi rappresentati, a conferma della centralità di Istanbul come hub per l’area mediorientale e nordafricana. Ricco anche il calendario convegnistico organizzato a margine. A proposito: tra i “save the date” da non mancare, si segnala quello della “Conferenza Regionale Mena sulla sanità”: sarà un’importante occasione di aggiornamento, arricchimento culturale, scambio di conoscenze e punti di vista, creazione e consolidamento di una rete di relazioni.

Igiene ambientale. Sanità alla sfida della sostenibilità A Bologna il 10 aprile un evento promosso da Soligena e organizzato da BioSkills. E’ prevista per mercoledì 10 aprile 2019, a Bologna (Hotel Savoia Regency, Via del Pilastro 2), la giornata di studio e formazione “Igiene ambientale nelle strutture sanitarie: la sfida della sostenibilità”, promossa da Soligena e organizzata da BioSkills con la direzione scientifica del professor Gaetano Privitera, dell’Università di Pisa. L’appuntamento è per le ore 9, con la registrazione dei partecipanti e il caffè di benvenuto. I lavori partiranno alle 10, con “Progettare l’ospedale sostenibile nella prospettiva di una Economia Circolare”, di Stefano Capolongo (Politecnico di Milano). Alle 10.30 sarà la volta dei CAM – “Criteri Minimi Ambientali per la sanificazione delle strutture sanitarie”, di Gaetano Privitera (Università di Pisa), e poi degli “Ecolabel dei servizi di pulizia”, di Michela Gallo (Università di Genova). A fine mattinata interverranno Beatrice Casini, Aou Pisa, con “Nuove tecnologie di sanificazione e ecocompatibilità”, e Raffaele Guariniello con “Obblighi e responsabilità penali in materia di sicurezza nelle strutture sanitarie”. Dopo il lunch e l’incontro con le aziende, nel pomeriggio ci sarà spazio per una tavola rotonda e per altri interventi in cui si parlerà di legionella con Maria Luisa Cristina (Università di Genova) e Sergio La Mura (Componente GdL Linee Guida Legionellosi Maggio 2015) e di Problematiche e soluzioni gestionali dei servizi appaltati con Spartaco Mencaroni (Azienda USL Toscana Nordovest). Alle ore 16.00-16.30, Presentazione della Carta di Bergamo e conclusioni.

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ORIZZONTI

Opera, il collaboratore ideale per le imprese del pulito Il carrello multiuso Opera di TWT è davvero… un’opera d’arte: multiuso e versatile, si adatta velocemente a

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qualsiasi esigenza e necessità di spostamento. Infatti, è possibile trasformarlo modificando la disposizione delle componenti, che sono le stesse per i diversi modelli ma possono essere combinate nel modo più opportuno per i diversi settori, dagli hotel alla

sanità, passando per innumerevoli altre possibilità di impiego. Da aperto ed essenziale a chiuso per la massima sicurezza e igienicità: ecco ad esempio che un carrello basico per l’hotel si trasforma in un carrello super accessoriato di grande immagine ed efficienza; ecco che un carrello per il lavaggio con strizzature si trasforma in un carrello per la sanificazione ospedaliera con sistema pre-impregnato. Opera spicca anche per la dotazione di accessori intelligenti. Come il comodo portadocumenti o porta tablet con visore trasparente a vista e chiudibile a chiave, posto sopra il coperchio per una migliore igiene, o l’innovativo porta scope a scomparsa che alloggia in maniera discreta fino a due telai con i relativi ricambi. La sicurezza è un fattore importante in molti ambienti, da quello sanitario ai locali frequentati da bambini: con Opera i vani possono essere chiusi a chiave non consentendo l’accesso non autorizzato ad accessori o detergenti, o la sottrazione dei materiali. Ma non è finita: grazie al sistema “Drive&Park” applicato alle ruote “Silent Wheel” è stato inoltre eliminato il problema della difficile conduzione dei carrelli che specie a pieno carico e con le 4 ruote girevoli rischiano di viaggiare inclinati. Con Opera la ruota può essere libera, direzionale con un primo click sull’apposita leva, e frenata con un secondo click. In questo modo il carrello va dritto quando serve ma può essere accostato agevolmente alla parete o alloggiato nel ripostiglio quando è fermo. [www.twt-tools.com]


ORIZZONTI

Rosemor: specialisti nella pulizia delle scale mobili

PULIRE, The Smart Show, la più importante manifestazione fieristica in Europa negli anni dispari, ospiterà tra i suoi espositori internazionali anche Rosemor International. Si tratta di una società inglese specializzata da molti anni nella produzione di macchine per la pulizia delle scale mobili. Qualche anno fa Rosemor ha proposto all’aeroporto di Malpensa di

dotarsi di una loro macchina per la pulizia delle scale mobili. L’aeroporto di Milano Malpensa è il più grande aeroporto del nord Italia, ha un traffico di 25 milioni di passeggeri internazionali. L’aeroporto che opera attraverso due terminal ha registrato nell’anno 2018 un incremento dei visitatori pari al 13,8% di passeggeri. In questo contesto la macchina Rotomac di Rosemor International, progettata e utilizzata per la pulizia delle scale mobili, viene regolarmente utilizzata per offrire ai passeggeri una migliore esperienza, per prevenire gli interventi di manutenzione e naturalmente per mantenere risultati di pulizia, funzionalità e sicurezza. La pulizia delle scale mobili, largamente utilizzate nei centri commerciali e grandi magazzini, nelle stazioni ferroviarie e del metrò, negli aeroporti e negli stadi, rappresenta per le imprese di servizi un’operazione molto complessa e delicata che richiede attrezzature specifiche ed una formazione tecnica adeguata. Rosemor International è da molti anni impegnata specificamente nella progettazione e produzione di macchine per la pulizia delle scale mobili. Fondata nel 1985 è presente in tutto il mondo con

E dopo Ecolabel… si passa al Digital!! L’anno che è appena iniziato è già ricchissimo di novità di prodotto, di sistema e Digital, con un nuovo sito internet che sarà on line ad inizio aprile e presenterà molte novità e nuove funzioni e che avrà la caratteristica di essere “responsive” e quindi facilmente consultabile con tutti i nuovi device Digital ormai di uso comune. Novità di prodotto che abbiamo iniziato a svelare da inizio anno fino ad arrivare al consueto appuntamento con la fiera Europropre a Parigi ad aprile e poi Pulire Verona a maggio e anche oltre. Sutter Professional, in-

fatti, continua ad innovare nel segno della sostenibilità con il rinnovo delle certificazioni Ecolabel all’insegna della plastica riciclata e dell’utilizzo di olio di palma “mass balance” presentando in gamma oltre 30 prodotti certificati Ecolabel in vari formati con tante riconferme ed alcune new entry e con la novità dei cartoni certificati FSC. In particolare, tra gamma Zero, Ecocaps, Cristal e Sutter Care si spazia

uffici di rappresentanza, distributori e centri di assistenza, con il marchio Rotomac è diventata sinonimo di qualità e competenza nel mondo della pulizia. Rosemor International vi aspetta PULIRE 2019 a Verona nel Padiglione & stand B1/5. [www.rosemor.net]

dai detergenti multiuso (Certificato Ecolabel n. IT/020/009), con l’ottenimento della certificazione oltre che per Flash, anche per Ruby Easy e Diamond Easy, ai cosmetici (Certificato Ecolabel n. IT/030/010R), fino alla lavastoviglie automatica (Certificato Ecolabel n. IT/038/001) e manuale (Certificato Ecolabel n. IT/019/013), anticipando che la famiglia Ecolabel cresce ancora di più con un nuovo sistema lavanderia automatica Oxipur interamente certificato (Certificato Ecolabel n. IT/039/004), composto da Enzy Extra, Alka Extra, Stain Active e Soft Power Caps Eco. #StayTuned [www.sutterprofessional.it]

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ORIZZONTI

Microfibre Filmop: efficacia e sostenibilità Filmop si è distinta fin dai primi anni ’70 per la produzione di microfibre caratterizzate da un’elevata qualità e una comprovata efficacia, tra cui Mi-

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cro-Activa per lo spolvero e il lavaggio di superfici lisce, Puli-Scrub per la pulizia di pavimenti ruvidi e Fur Line, la speciale linea consigliata per la disinfezione. L’ampia varietà di panni e frange in microfibra di Filmop permette di pu-

lire efficacemente ogni tipo di superficie: i sottilissimi filamenti che caratterizzano l’intera gamma rimuovono lo sporco con facilità, trattenendolo e rilasciandolo solo in fase di lavaggio. L’elevata capacità di raccolta consente di rimuovere anche germi e batteri presenti sulle superfici, assicurando la massima igiene. Utilizzare la microfibra significa fare una scelta sostenibile in quanto il suo potere assorbente si traduce nella massima autonomia di lavaggio, consentendo un notevole risparmio di acqua e soluzione detergente. Inoltre, resiste maggiormente ai lavaggi rispetto ai filati naturali, durando di più nel tempo. Il basso impatto ambientale delle microfibre di Filmop le rende conformi ai CAM Sanitari, i Criteri Minimi Ambientali definiti dal Ministero dell’Ambiente nell’ambito della sanificazione delle strutture sanitarie. Inoltre, sono in linea con le specifiche tecniche premianti delineate nei CAM Servizi di Pulizia, rappresentando una soluzione efficace e sostenibile al tempo stesso. [www.filmop.com]


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Guanti resistenti ai prodotti chimici La nuova normativa sui DPI (Rea EU 2016/425), entrata in vigore ad Aprile 2018, differenzia in modo molto chiaro la capacità di resistenza agli elementi chimici di tutti i dispositivi di protezione individuale ed in modo particolare dei guanti. Vengono infatti identificate 3 tipologie di resistenza agli elementi chimici: di Tipo A, di Tipo B e di Tipo C.

I guanti che hanno ottenuto la certificazione di Tipo A hanno superato positivamente i test di permeazione (≥ 30 minuti) con almeno 6 elementi chimici tra quelli indicati dalla normativa stessa. Quelli che hanno la certificazione di Tipo B hanno superato i test di permeazione (≥ 30 minuti) con almeno 3 elementi chimici e quelli che infine hanno ottenuto la certificazione EN ISO 374-1:2016 di Tipo C, hanno superato il test di permeazione con tempi ≥ 10 minuti con un solo elemento chimico. Il tempo di permeazione è il tempo che impiega un composto chimico per passare dal la-

to esterno del guanto al lato interno, a contatto con la mano. Gli elementi chimici certificati sono quelli indicati sotto al pittogramma della normativa. E’ evidente che i guanti più adatti a proteggere gli utilizzatori dal punto di vista chimico sono quelli di TIPO A che garantiscono una grande versatilità nella tipologia di protezione offerta. La gamma Reflexx, azienda italiana specializzata nella produzione e distribuzione di guanti monouso e riutilizzabili di alta qualità, conta 4 modelli di guanti monouso + 2 riutilizzabili che hanno ottenuto la certificazione di Tipo A e che rappresentano, proprio per questo motivo, i modelli di punta della gamma di guanti “chimici” Reflexx: • Reflexx 98 – guanto in lattice monouso di elevato spessore a manichetta lunga • Reflexx 99 – guanto in nitrile monouso di elevato spessore a manichetta lunga • Reflexx 68 – guanto in nitrile verde

• Reflexx 70 – guanto in nitrile azzurro • Reflexx 101HD – guanto riutilizzabile in lattice e neoprene • Reflexx 97HD – guanto riutilizzabili in nitrile. Tutti gli altri guanti della ampia gamma Reflexx hanno certificazione di Tipo B. È importante scegliere il guanto giusto per ogni tipologia di impiego. Sulle confezioni dei guanti sono riportati, obbligatoriamente per legge, le informazioni relative agli elementi chimici con i quali sono stati testati ed i risultati ottenuti in termini di tempo di permeazione. [www.reflexx.com]

Lavorwash annuncia il rebranding del suo marchio In un mercato globale sempre più fluido e dinamico, il cambiamento diventa un elemento fondamentale per un’azienda; il sapersi aggiornare ed evolvere è ormai una necessità significativa. Lavorwash ha quindi deciso di intraprendere un percorso evolutivo al fine di creare una nuova identità che la porta a cambiare visione, proiettandosi così verso il futuro, e uno stile totalmente rinnovato. Semplificazione e riconoscibilità sono le due parole chiave che sono alla base di questo rebranding. È stato utilizzato un font dalle linee essenziali, con l’inserimento di un elemento giallo – “fulmine” – che simboleggia forza e velocità, due qualità che caratterizzano quello che è l’obiettivo attuale di Lavorwash: diventare sempre più forti e innovativi nel mondo del cleaning domestico e professionale.

Lavorwash è quindi lieta di presentare il rebranding del marchio Lavor. Un nuovo brand moderno, semplice e innovativo, che ritroverete non solo sui packaging ma anche sui prodotti e in tutti i canali comunicativi di Lavor accompagnato da un pay-off che riassume la mission dell’azienda. Il lancio di questo rebranding rappresenta un’ulteriore pietra miliare della crescita e dello sviluppo aziendale di Lavorwash. [www.lavor.it]

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LINEA GREEN: innovazione, efficacia e rispetto per l’ambiente

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Con crescente attenzione per gli aspetti ecologici e sempre maggiore sensibilità alla tutela dell’ambiente, Dianos promuove una linea di detergenti Green formulati esclusivamente con ingredienti naturali di origine vegetale. La Linea Green Dianos prevede l’utilizzo esclusivo di tensioattivi di origine vegetale e di principi attivi naturali, con elevate proprietà detergenti, disincrostanti ed anticalcaree, ma anche con funzione desodorizzante ed igienizzante. Le formulazioni della Linea Green sono altamente biodegradabili. Non contengono fosfati, né allergeni. Sono inoltre conformi ai criteri am-

Levigare il marmo? Facile con Orbot Non capita tutti i giorni di levigare il marmo, ma se capita si può utilizzare il sistema roto-orbitale di Orbot con il kit di pad Stone-Flash, che trasforma la macchina Orbot in una levigatrice, per il trattamento di marmo e pietre naturali. Il kit di pad Stone-Flash di Orbot è composto da 6 pad numerati, che pos-

bientali minimi CAM e in corso di certificazione Ecolabel. Green Bagno – Detergente disincrostante naturale per l’igiene quotidiana del bagno composto esclusivamente da ingredienti di origine vegetale, con elevate proprietà anticalcaree e disincrostanti, desodorizzanti ed igienizzanti. Ideale per la pulizia e la rimozione di depositi calcarei da sanitari e rubinetterie. Non intacca le cromature ed ha proprietà brillantanti. Contiene esclusivamente tensioattivi di origine vegetale. Green Sgrassatore – Detergente mulsono essere utilizzati in sequenza o singolarmente, a seconda del tipo di lavoro che si deve effettuare. I primi 3 pad servono per effettuare la pulizia di fondo, in cui si “gratta” lo strato superficiale della pietra per rimuovere graffi e segni di usura, mentre gli altri 3 (e in particolare il lilla) servono a ridare al marmo la lucentezza originaria e a mantenerla nel tempo. Si conclude poi con il magico panno Super-Zorb che rimuove le ultime parti

tiuso naturale con proprietà sgrassanti e disincrostanti per la pulizia di superfici lavabili e acciaio inox. Ideale per l’igiene quotidiana della cucina. Contiene solo tensioattivi di origine vegetale. Green Pavimenti – Detergente manutentore naturale per la pulizia quotidiana di pavimenti e superfici. Contiene solo tensioattivi di origine vegetale. Rimuove sporco e grasso dalle superfici grazie all’azione combinata di sostanze di origine naturale. [www.dianos.net]

di sporco e rende subito calpestabile il pavimento. Il metodo roto-orbitale Orbot è più efficace dei metodi tradizionali di pulizia perché produce un’azione meccanica potentissima che garantisce risultati sorprendenti, su qualsiasi tipo di superficie, nelle pulizie quotidiane e periodiche, con un minor consumo di acqua e zero detergenti. Con Orbot, basta una macchina per tutti i pavimenti. Orbot è un’esclusiva ISC, gli Specialisti delle macchine per la pulizia. Scegli il tuo Orbot, su… [www.iscsrl.com]


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Carrelli KubiPro: è arrivata la certificazione EPD! I carrelli Kubi sono stati presentati in anteprima durante la fiera Pulire Verona 2017 ed hanno, fin da subito, riscosso un gran successo in termini di estetica, ergonomia, resistenza ed usabilità. La produzione Falpi si è sempre distinta per il proprio carattere fortemente “green” ed i carrelli Kubi ne sono l’ennesima conferma: dopo un’analisi approfondita del ciclo di vita “dalla culla alla tomba” Falpi ha ottenuto l’estensione della certificazione EPD (Environmental Product Declaration) già esistente sui carrelli con struttura in acciaio inox delle famiglie Microrapid, Microtech e Smart. La collezione di carrelli EPD di Falpi passa, quindi, dai 46 modelli presenti nel 2017 ai 67 del 2018, grazie ai 21 carrelli Kubi che, da ora, possono vantare questa etichetta ambientale di tipo III: La green timeline di Falpi si arricchisce di un nuovo ed importante step, a testimonianza del costante impegno ambientale che l’azienda biellese persegue con convinzione e coerenza da parecchi anni. [www.falpi.com]

Super sgrassatore - detergente/solvente pronto all’uso Borman Italiana propone numerosi prodotti pronti all’uso per la pulizia di superfici (detergenti per vetri, disincrostanti per bagni, sgrassatori di varia forza, igienizzanti). SUPER SGRASSATORE è il prodotto più performante e concentrato tra i pronti all’uso dell’azienda, al punto da rimanere efficace anche diluito 1:10. E’ una miscela di agenti alcalinizzanti non caustici, tensioattivi non-ionici, basso schiumogeni, solventi atossici idrosolubili e agenti chelanti. Esplica un’azione sgrassante nei confronti di tutti i tipi di oli e grassi, sia animali e vegetali (grazie all’alcalinità e alla miscela di tensioattivi) che minerali (grazie ai solventi). E’ inoltre molto efficace nella rimozione di inchiostri e pennarelli, sporco atmosferico e residui carboniosi. E’ gradevolmente profumato al limone e soprattutto, pur essendo un prodotto molto concentrato e attivo, è universale. Può essere impiegato su ogni tipo di superficie (anche lamiere zincate, verniciate, alluminio ) senza causare danneggiamenti. Queste caratteristiche lo rendono tra i più potenti ed efficaci sgrassatori pronti all’uso, idoneo praticamente per ogni applicazione. [www.borman.it]

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Kiehl si migliora…

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Dovendo rispondere alle esigenze dettate dall’ambiente in cui Kiehl si sente parte integrata e responsabile, il lavoro di ricerca e sviluppo dell’azienda si è posto l’obbiettivo di dare risposte all’altezza delle esigenze, in ambito ambientale e di prestazione. Impegnata costantemente a sviluppare nuove soluzione e migliorare gli aspetti produttivi, anch’essi direttamente legati all’ambiente. Migliorare l’efficienza del sistema riduce costi e consumi ed in quest’ottica Kiehl di recente ha sviluppato e migliorato prodotti con certificazione ambientale di tipi 1 come GlasQueen e Li-Ex Eco. GlasQueen, è un prodotto che pulisce efficacemente e asciuga senza lasciare aloni, non è contrassegnato da simboli di pericolo secondo la normativa CLP ed è privo di profumi. Testato secondo le DIN EN ISO 22088-3:2006-11 (Materie plastiche -

Determinazione della resistenza alla fessurazione sotto sforzo in ambiente determinato). Li-Ex eco, detergente intenso, poco schiumoso, indicato per rivestimenti elastici sensibili agli alcali. Elimina facilmente e velocemente strati di polimeri e pellicole protettive come pure sporco da oli e grassi. Contrassegnato con il marchio Ecolabel austriaco.

Ad oggi Kiehl garantisce un livello di prestazione ambientale in ogni ambito relativo all’igiene. Grazie ai recenti inserimenti Kiehl migliora e rafforza la sua posizione di azienda tra i leader nel settore, ponendo da sempre una particolare attenzione alla qualità in senso più ampio della parola. [www.kiehl-group.com]

PULIRE 2019: RCM presenta le nuove BOXER e GIGA

A PULIRE nel PAD 4 – stand E4-F4, BOXER e GIGA, la spazzatrice e la lavapavimenti dalle altissime prestazioni ottimizzate e migliorate e fanno quest’anno capolino sul mercato. La nuova RCM BOXER è l’evoluzione della spazzatrice compatta, potente e robusta già da tempo protagonista nel suo segmento di mercatoche. Tre le versioni: Diesel, dual fuel (benzina e GPL) ed elettrica. Come tutte le spazzatrici uomo a bordo RCM BOXER adotta il sistema “DUST BUSTER” per contenere la polvere sollevata dalle spazzole laterali. Con lo speciale filtro KERASTATIC riesce a trattenere le polveri più fini (PM10) e quelle elettrostatiche, che sfuggono ai normali filtri. Nella versione elettrica BOXER E, è adatta anche ad ambienti chiusi come corsie, scaffali e nastri trasportatori. RCM GIGA è la lavapavimenti professionale agile e compatta con alta produttività per le medio/grandi superfici. Quattro le versioni: da 700 e 800 mm, con due spazzole a rullo o a disco. Silenziosa e sicura, con le sue luci di segnalazione a led per lavorare con discrezione in presenza di persone. Due i sistemi per pulire bene rispettando l’ambiente: GO GREEN che riduce il consumo di acqua e detergente e MY che gestisce autonomamente i parametri di lavoro per ottimizzare l’utilizzo delle risorse energetiche in base alle reali necessità di pulizia richiesta. [www.rcm.it]


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59 MARZO 2019


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Guanti riusabili by Icoguanti S.p.A: Dpl Professional Bicolore & Satinato

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L’esperienza maturata dalla presenza sul mercato da oltre 50 anni ha permesso a Icoguanti S.p.A., di soddisfare le esigenze del settore delle pulizie industriali, proponendo agli operatori oltre 40 tipi di guanti monouso e riusabili a proprio marchio. Nel settore delle pulizie vengono impiegati agenti igienizzanti e/o sanitizzanti che possono essere causa di irritazioni o dermatiti alle mani, se non adeguatamente protette. ICOGUANTI S.p.A, fra le diverse tipologie di guanti, propone i riutilizzabili Dpl Professional Bicolore e Dpl Professional Satinato che sono dispositivi di protezione individuale di tipo A in ottemperanza al Regolamento (UE) 2016/425 entrato in vigore recentemente. Entrambi i guanti sono

realizzati in gomma naturale di spessore medio/alto che coniuga l’ottima protezione ai detergenti con una lunga durata e un ottimo confort. La finitura esterna a nido d’ape in rilievo consente poi un’ottima presa e permette ai residui liquidi di fluire fra la superficie di contatto ed il guanto. Il guanto Dpl Professional Bicolore è caratterizzato da un’eccellente confort per la felpatura interna in puro cotone e da una ottimale resistenza a de-

tergenti e detersivi anche concentrati, dovuta al doppio strato di lattice di gomma naturale. Il doppio strato di latice conferisce un buon isolamento termico da fonti fredde e una buona resistenza all’usura. Dpl Professional Satinato si distingue per la possibilità di essere anche lavato internamente garantendo una maggiore igiene. Inoltre ricordiamo che per le pulizie sono anche disponibili guanti in nitrile monouso come il guanto Nitril Pro Plus di cui è stata anche verificata la resistenza ai più comuni detergenti impiegati. Tutti i prodotti, possono anche essere utilizzati nei settori di trasformazione alimentare in quanto conformi alla legislazione europea ed italiana, soddisfacendo i requisiti del Regolamento CE 1935/2004 e al D.M. 21/3/73 & s.m.i. [www.icoguanti.it]

Paredes: 2019 anno del rinnovamento Il 2019 da poco iniziato aprirà un nuovo ciclo importante per Paredes Italia: “L’anno si è già aperto, e proseguirà, all’insegna del rinnovamento” spiega Girolamo Lopresti, responsabile commerciale di Paredes Italia. “Un rinnovamento che toccherà vari ambiti: potenziamento della rete commerciale, scoperta di nuovi settori, gare d’appalto e affiancamento alle imprese di servizi, vere protagoniste di questo mercato, per venire incontro nella migliore maniera possibile alle loro esigenze. Iniziamo con la rete commerciale: “Abbiamo già iniziato un’importante strategia di ampliamento e capillarizzazione per stare più vicino ai territori delle imprese. In quest’ottica sono stati assunti nuovi professionisti capaci di operare fianco a fianco con le impre-

se di pulizia”. Per quanto riguarda i nuovi settori, si profila un interessante allargamento di gamma: uno sguardo alla detergenza, ma anche nuove apparecchiature, implementazione di nuove tecnologie sui prodotti avendo sempre alle spalle la grande esperienza e la solidità di un’azienda affidabile. Proprio qui sta il punto centrale: in un sistema di gare d’appalto sempre più stringente e controllato, è fondamentale per un’impresa affidar-

si a fornitori professionali e competenti. Caratteristiche che Paredes ha da vendere: fin dal 1942, anno della sua fondazione, l’azienda ha come core business l’igiene professionale, ed oggi riunisce, sia in Francia che in Italia, tanto le attività di progettazione quanto quelle di trasformazione, distribuzione e formazione. [www.paredes.it]


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Semplicemente… ROUND 45! Pensate appositamente per le esigenze del mondo dell’impresa, le versioni S della lavasciuga ROUND 45 di Ghibli & Wirbel presentano tutte le caratteristiche distintive che hanno segnato il successo della sorella maggiore, declinate in una formula economica e semplificata in grado di garantire performance e risultati al top! Due modelli, Simply Manual (manuale) e Simply Driven (trazionata), a batteria, con testata monospazzola da 21” assicurano l’elevata produttività. 45 litri di capacità, ampia pista di lavaggio (530 mm), elevata autonomia (fino a 3 ore per i modelli SD) e velocità fino a 5 km/h (nella versione trazionata): tutto è stato pensato per garantire il massimo risultato di pulizia e permettere di lavorare senza sforzo in ambien-

ti e superfici di differenti dimensioni. Inoltre, il motore aspirazione altamente performante e l’innovativo sistema tergitore (compatto e regolabile) assicurano eccellenti risultati di asciugatura anche sulle superfici più ostiche. Tutte le principali funzioni della lavasciuga possono essere gestite dall’operatore tramite il pannello comandi, semplificato al massimo, ed il TOUCH SYSTEM, la rivoluzione targata Ghibli & Wirbel, grazie alla quale, attraverso un sensore posto nel maniglione è possibile attivare tutte le principali funzioni in modo semplice e intuitivo, per sessioni di lavoro all’insegna dell’ergonomia e della praticità. L’estrema manovrabilità della macchina, garantita dalle due ruote pivottanti sotto lo chassis e dal “passo corto”, assicurano il completo controllo sia “in lavoro” che durante il trasporto: Round 45 può così lavorare in perfet-

ta agilità in qualsiasi ambiente, anche negli spazi più stretti. Le lavasciuga Round 45 SM e SD sono disponibili in tre varianti: una base e due full package (con caricabatterie e batterie). [www.ghibliwirbel.com]

È primavera: con ChimiClean si viaggia in sicurezza Da una ricerca commissionata dal sito www.insurancequotes.com è emerso che su alcune superfici all’interno degli aerei ci possono essere mille volte i batteri che in media si trovano sulla tavoletta del WC di casa. Tra le superfici più contaminate: tavolini reclinabili, braccioli, porta del bagno, pulsante dello sciacquone. Spesso tra un volo e l’altro non sempre il personale ha il tempo necessario per igienizzare l’aereomobile, ma è anche vero che alcuni prodotti che si utilizzano non assicurano il giusto grado di igiene. Offrire ai propri clienti un’esperienza di viaggio piacevole e rilassante è un obiettivo primario per moltissime compagnie di trasporti ecco perché ChimiClean presenta VOYAGER - Travel Perfuming System VOYAGER PROFUMATORE BIFASE specifico per i mezzi di trasporto, composto da essenze pure e formulato per la profumazione di qualsiasi tipo di ambiente. La soluzione “allergen free” è ideale per profumare in modo sicuro aerei, treni, metropolitane, navi, autobus e automobili. VOYAGER MULTIUSO detergente igienizzante con probiotici e “allergen free”, studiato per igienizzare e lucidare le superfici interne dei mezzi di trasporto lasciando nell’ambiente una piacevolissima fragranza.

VOYAGER SAPONE MANI igienizzante, profumato “allergen free” è destinato alle toilette dei mezzi di trasporto per la pulizia di mani e braccia. Lascia la pelle morbida e protetta. VOYAGER - Travel Perfuming System è una linea conforme agli standard internazionali di trasporti e aereonautica per un’esperienza di viaggio positiva, sicura e soddisfacente. [www.chimiclean.it]

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