SPECIALE COVID19
OZONO
Quel “dubbio dell’ozono” Ozono sì, ozono no, ozono forse. In questi mesi se ne sono sentite davvero di tutti i colori a questo proposito, con -manco a dirlo- una grande confusione anche per le imprese del settore.
Le “Considerazioni normative e tecniche” di Anid prendono in esame la questione delle proprietà sanificanti dell’ozono negli impieghi proposti durante la pandemia. L’importante è che qualsiasi sostanza proposta sul mercato possieda le autorizzazioni e registrazioni previste dalla legge. “Sull’efficacia dell’ozono mancano evidenze scientifiche”. Un focus molto interessante introdotto dal presidente Marco Benedetti.
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Le considerazioni tecniche Anid
Fortunatamente ora ci viene in soccorso un documento quanto mai opportuno recentemente pubblicato da Anid- Associazione nazionale delle imprese di disinfestazione, che si intitola “Considerazioni normative e tecniche sui servizi di sanificazione mediante l’impiego dell’ozono durante la pandemia Sars-Cov-2”. Si tratta di un focus tecnico-normativo a cura di Paolo Guerra, Daniele Fiore e Guglielmo Pampiglione, con introduzione del presidente Marco Benedetti.
Sull’ozono ancora poca chiarezza
“L’esplosione della pandemia riconducibile al virus Sars-Cov-2 -scrive proprio Benedetti- ha creato una enorme richiesta di servizi, di prodotti e di tecnologie per la sanificazione e la disinfezione degli ambienti allo scopo di contenere e contrastare la diffusione di Covid19. A fronte di questa domanda, si sono riversate sul mercato proposte e tecnologie di ogni ti-
po, fra le quali l’uso dell’ozono, composto noto da tempo per le proprietà ossidanti nei confronti dei microrganismi e generato da apparecchiature mobili”.
Lo scopo della pubblicazione
Lo scopo è quello di offrire un quadro interpretativo chiaro anche per le aziende di servizi che operano nel settore della sanificazione in virtù delle autorizzazioni di legge. Il documento, una ventina di pagine, prende infatti in esame dettagliatamente lo stato dell’arte della questione, a partire dalle modalità di impiego proposte durante la fase acuta dell’epidemia e dalle relative implicazioni normative e tecniche.
Indispensabili le autorizzazioni
Un tema, sappiamo, assai controverso. Il lavoro di Anid, va detto subito, non ha lo scopo di sostenere l’efficacia o meno di questa sostanza nei confronti del virus, per la quale vi sono organi e istituzioni preposte alla ricerca e allo studio, ma si vuole semplicemente precisare che qualsiasi sostanza attiva proposta sul mercato in virtù delle proprietà per cui viene impiegata deve possedere autorizzazioni e registrazioni come tutte quelle prodotte dalle industrie chimiche del settore.