SPECIALE COVID19
NORMATIVA
Norme e controlli anti-Covid, il caos si infittisce
In questi mesi la sfida più ardua per le imprese di pulizia è quella di orientarsi in una giungla normativa ogni giorno più intricata. Senza contare i controlli, svolti da diversi enti secondo protocolli e procedure anche molto differenti fra loro.
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Lo scenario drammatico e inedito che stiamo vivendo ha visto sin da subito le imprese di pulizia in prima linea, dapprima nel contrasto al contagio nella fase acuta, poi per la ripartenza. Ma la sfida più grande, in questo momento, paradossalmente non è questa: rischia infatti di essere ancora più complicato orientarsi nella giungla di norme, indicazioni e protocolli che spesso si contraddicono creando spaesamento e caos interpretativo e attuativo.
Norme e linee guida in contrasto
A partire dal termine “sanificazione” che, utilizzato dai vari Protocolli e Linee guida, è atecnico, contraddittorio e induce confusione nelle imprese in quanto contrasta, già a monte, con le indicazioni di disinfe-
zione pubblicate a più riprese dal Ministero della Salute e dall’Istituto superiore di Sanità. Sono proprio le indicazioni rilasciate dalle autorità sanitarie che invitano alla disinfezione continua e attenta dei luoghi di lavoro con i prodotti indicati come efficaci contro il virus Covid-19 che possono salvaguardare la salute dei lavoratori delle imprese di pulizia/multiservizi/servizi integrati e dei terzi, clienti o fornitori che siano.
L’ “assalto alla diligenza”
Inutile dire che questa confusione definitoria, unita alla necessità di rilasciare un attestato di avvenuta sanificazione, nonché alle agevolazioni fiscali concesse per tale tipo di servizio, ha scatenato una sorta di “assalto alla diligenza” che si è trasformato