Meridiani Montagne Outdoor Inverno

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Outdoor Montagne

Nella traccia di Adriano Ferrero,

Allegato a Meridiani Montagne n° 84 gennaio 2017 Editoriale Domus

Marco Maganzini, Beatrice Deflorian, Giandomenico Salvadori, Peter Fill, Alfred Prenn, Norbert Jank

Inverno

Alpi di Cuneo, Madonna di Campiglio, Val di Fiemme, San Martino di Castrozza, Alpe di Siusi, Tre Cime Dolomiti, Carinzia




Editoriale

Allegato al n. 84 di Meridiani Montagne Gennaio 2017

Direttore Responsabile: Marco Albino Ferrari Grafica: Martino Varisco, Iva Kolbah A cura di: Lorenzo Scandroglio Cartine e illustrazioni: Editoriale Domus/Legenda Stampa: NUOVO ISTITUTO ITALIANO D’ARTI GRAFICHE via Zanica, 92 – Bergamo Editoriale Domus S.p.A. – via Gianni Mazzocchi, 1/3 20089 Rozzano (MI) Registrazione del Tribunale di Milano n. 541 del 7 ottobre 2002 Copyright 2017 Editoriale Domus S.p.A. È vietata la riproduzione totale o parziale del contenuto della pubblicazione senza autorizzazione preventiva dell’Editore. Per le fotografie pubblicate si ringraziano: Archivio fotografico A.T.L. del Cuneese; Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena, Alpin Days, Trentino Marketing; inoltre, per i testi di alcuni itinerari tratti da “Scialpinismo a Madonna di Campiglio” si ringraziano gli autori Andreolli, Bazzi, Casiraghi; pg visitfiemme.it, F. Cerri, Max Piazzi, F. Modica, orlerimages.com, Newspower, fiemmeworldcup, A. Campanile; Archivio ApT S.Mart e King of Dolomites ph. “I Krumiri” e Stefan Kothner; Alpe di Siusi Marketing (Helmuth Rier, Laurin Moser, Alessandro Trovati, Michael Reusse), archivio privato Peter Fill; Cons. Tur. Alta Pusteria/H.Wisthaler, PhotoGruenerThomas, H.Rier, C.Tschurtschenthaler, J.Rushforth, H.Oberhofer; Archivio Kärnten Werbung. Abiti e attrezzature: Si ringraziano Lorenzo e Valeria Manzinello fotografati da Marco Rolando.

P

er l’inverno e la primavera 2017 Montagne Outdoor, attraverso gli occhi del giornalista Lorenzo Scandroglio, torna con sci e racchette da neve - in alcuni casi anche con slittino e pattini da ghiaccio o ramponi - ad accompagnare i lettori sui luoghi più suggestivi di sette valli dell’arco alpino, espatriando anche in Austria. Da ovest a est siamo andati in Piemonte, sulle Alpi di Cuneo (identificate con il simbolo del Monviso) condotti dalla guida alpina Adriano Ferrero; siamo poi passati a piè pari in Trentino, in Val Rendena per la precisione, con la guida alpina Marco Maganzini e da lì, proseguendo verso nord, in Val di Fiemme, nella traccia della skialper Beatrice Deflorian; abbiamo concluso il nostro trittico trentino con San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi, dove il nostro “mèntore” è stato l’azzurro di fondo Giandomenico Salvadori; eccoci a questo punto in Alto Adige, folgorati da un inatteso Peter Fill nelle vesti inconsuete di scialpinista a condurci nella “sua” Alpe di Siusi (qui sopra nella foto) e, prima di valicare il confine, in Alta Pusteria, alle Tre Cime Dolomiti, dove siamo entrati nella scia del maestro di sci Alfred Prenn. Infine, espatriati in Austria, abbiamo scoperto la Carinzia dei tanti laghetti ghiacciati con l’aiuto del “maestro del ghiaccio” Norbert Jank.

In copertina: Escursionista nel Parco Naturale di Paneveggio Pale di San Martino (foto di iStock)

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Outdoor Inside Attorno al Re 4 di pietra e neve 14 Frae BrentaAdamello Montagne

testi di Lorenzo Scandroglio

nelle Alpi di Cuneo con Adriano Ferrero

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La valle degli angeli rosa

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Scivolando fra le pale

in Val Rendenda con Marco Maganzini

in Val di Fiemme con Beatrice Deflorian

a San Martino di Castrozza con Giandomenico Salvadori

44 64 54

Insospettabile Peter Fill

con un campione all’Alpe di Siusi

Pattinaggio e sci a cielo aperto

in Carinzia con Norbert Jank

Piccoli di fronte all’infinito in alta Pusteria con Alfred Prenn

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Alpi di Cuneo

ATTORNO AL RE DI PIETRA E NEVE NOME: Adriano COGNOME: Ferrero NATO IL: 22/09/1968 NATO A: Cuneo VIVE A: Boves (CN) REALIZZAZIONE SULLE MONTAGNE DI CASA: traversata integrale in solitaria della Serra dell’Argentera ATTIVITÀ: guida alpina LIBRO: ”Charamaio Nevica in Val Maira” di Bruno Rosano

Il primo amore con le montagne e con lo sci di Adriano Ferrero, guida alpina per passione e per vocazione. È lui che ci indica la via dalle Alpi Cozie alle Marittime.

L

e montagne del cuneese hanno un centro simbolico nel Monviso (3841 m) che è anche la cima che costituì la genealogia del Club alpino in Italia. Ma le Alpi di Cuneo non sono costituite soltanto dalle valli che scendono dalle pendici di quel re di pietra e neve, cioè la Valle Po e la Val Varaita. Ci sono anche le valle Maira, Grana, Stura, Gesso, Vermenagna, Pesio, per non citare le più piccole o le laterali. E tutte, con la neve, si trasformano in uno scrigno di sorprese per chi ama l’attività all’aria aperta invernale. Abbiamo chiesto a una guida alpina come Adriano Ferrero, innamorato della sua terra e appassionato del suo lavoro, oltre che di cavalli e di grandi spazi, di presentare queste montagne a chi ama lo sport. Cosa significa per te lo scialpinismo? Spostarsi nella neve in silenzio... “Da una trentina di anni ormai vivo la montagna come passione prima e lavoro poi. E proprio la montagna innevata percorsa sci ai piedi è il modo che più unisce la prestazione sportiva a una conoscenza ‘intima’ dell’ambiente: tutto si trasforma, luoghi che conosci in versione estiva paiono nuovi; la natura cristallizzata rimane pur ben viva e propone infinite possibilità atletiche ed esplorative, ma anche situazioni impegnative che per esser gestite in sicurezza richiedono di entrare in sintonia con essa, di sviluppare quella sorta di istinto, di feeling, un qualcosa di simile a quello degli animali selvatici”. Racconta la tua “educazione sentimentale” alle montagne del cuneese? “Ho ancor oggi un’immagine di bambino, risalente alle passeggiate domenicali di famiglia: una vasta pianura alpina

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Il Monviso, con i suoi 3841 metri e la sua inconfondibile forma piramidale, rappresenta la montagna simbolo del Cuneese.

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In queste pagine, scialpinismo nelle Alpi Marittime.

che rinverdisce a giugno, contrafforti rocciosi che si innalzano attorno, torrenti impetuosi di cascate e spruzzi… e in alto grandi nevai, vaste chiazze bianche di neve che avvolgono le vette con una sensazione di lontananza e inaccessibilità: i ghiacciai delle Marittime visti da Pra del Rasur, in Val Gesso. Crescendo ho semplicemente seguito la voglia di percorrere quelle chiazze bianche; imparando a sciare ho sperimentato il piacere di scenderle e la sensazione di ‘tracciare belle curve’, mentre la curiosità mi ha permesso di scoprire panorami nuovi dietro le vette, montagne più alte come il Viso, e in fondo, azzurro, il mare. Ecco questa ancor oggi per me è l’immagine che mi lega al territorio alpino cuneese, un mondo di spazi, di luci, di panorami da scoprire e limiti personali da superare…”. Il tuo ritratto di questo territorio in un’ottica outdoor? “Un territorio vasto e vario, con caratteristiche geomorfologiche e climatiche differenti, il che determina situazioni e dunque possibilità di sport invernali decisamente differenziate. Si passa da vastissime zone dal profilo dolce (tipiche dell’alta Valle Grana o delle Liguri) dove il territorio si presta a uno scialpinismo tecnicamente facile e alle racchette, alle impervie e nevose Marittime delle valli Gesso e Stura, che già tantissimi anni fa scoprii essere considerate

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Qui a lato, natura selvaggia e, al centro nella foto grande, arrampicata su ghiaccio in alta Valle Maira.

all’estero come l’Università dello Scialpinismo, per chi è in cerca di un ambiente di soddisfazione, di impegno tecnico e natura incontaminata. E poi la Val Maira, un po’ un caso a sé grazie alla varietà del territorio e alle infinite possibilità di escursioni, sempre inserite in un contesto ambientale pittoresco… Infine il Monviso, Re di Pietra che si staglia su tutto il territorio cuneese e attorno al quale scialpinismo, racchette, arrampicata su cascate di ghiaccio si svolgono sempre al cospetto della sua mole piramidale di montagna perfetta. Per render l’idea, un qualunque scialpinista di Cuneo, all’approssimarsi del weekend può trovare la gita scialpinistica più adatta, con differenti caratteristiche tecniche e con la neve migliore a non più di un’ora d’auto da casa… Poi l’eterogeneità e la vastità del territorio creano anche situazioni meteo climatiche differenti, per cui è possibile che, il tempo è brutto in un luogo, altrove sia bello, non male, no?” Qualche idea d’autore per le ciaspole e lo sci di fondo? “Beh, per chi si muove con le racchette da neve ci sono molte possibilità: luoghi come Lurisia di Roccaforte Mondovì, che offre vasti boschi a quote medie, e le infinite reti sentieristiche estive, costituiscono una grande risorsa per l’escursionismo invernale. Possibilità da ricercare ovunque si disponga di sentieri e carrarecce di fondovalle, con buona copertura arborea, ciò che rende gli itinerari sicuri. basta guardarsi attorno! Per quanto riguarda lo sci nordico c’è solo l’imbarazzo della scelta: si va dalle Alpi Liguri alle Alpi Cozie con le piste di Chiusa di Pesio, della Valle Ellero, di Ormea-Cantarana, di Vernante, di Limone Panice, di Entracque, della Valle Stura (con Festiona, Bergemolo, Aisone e Bagni di Vinadio), di Castelmagno in Valle Grana, della Valle Maira (con Acceglio, Elva, Marmora e Prazzo), della Valle Varaita (con Bellino, Casteldelfino e Chianale), di Oncino e Pian della Regina in Valle Po.” E per i più tecnici in cerca di belle cascate di ghiaccio da scalare? “Indubbiamente l’alta Val Varaita e la Val Maira hanno un vasto menù di splendide colate per tutti i gusti, dalla più semplice all’impegnativa”. L.S. 8

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Qui sopra, in salita con sci e pelli di foca.

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ITINERARI ALPI DI CUNEO

SCIALPINISMO TRAVERSATA DELLE ALPI MARITTIME Area: Alpi Marittime (Valli Stura, Gesso e Vermenagna) Partenza: Colle della Maddalena Arrivo: Colle di Tenda Difficoltà: BSA Dislivello: 11000 metri Esposizione: varie, discese prevalentemente su pendii a sud Durata: 7 giorni Attrezzatura: normale dotazione scialpinistica Informazioni: www.cuneoholiday.com Descrizione: una Haute Route di alto

livello in un territorio selvaggio, che permette di tenere gli sci ai piedi per una settimana, di rifugio in rifugio. In sequenza, i passaggi chiave: la Bassa di Colombart, l’antico villaggio di Ferrere ed il Passo di Stauper il primo giorno. Il Monte Vaccia, con discesa inedita a sud. Il Vallone della Sauma e il Passo Tesina. La prestigiosa vetta del Malinvern - porta d’ingresso alle Aree Protette delle Alpi Marittime - e il Rifugio Valasco, antica Casa di Caccia Reale. La traversata di Cima Ghigliè, ai confini con la Francia. Il tour di Gelas – Maledia e Clapier, i “tremila” più meridionali delle Alpi. E infine la discesa di fronte al mare sulla misteriosa Valmasque e l’arrivo al Colle di Tenda e a Limone Piemonte.

SCIALPINISMO MONVISO

gli sci. Da Pian della Regina, salita al Colle delle Traversette (2990 m), con un primo dislivello di 1300 m, e discesa al Refuge Area: Crissolo du Viso, nell’alta valle del Guil: una gita Accesso: risalita la Valle Po sino a Crissolo, entusiasmante sulle tracce del Buco di si continua fino a Pian della Regina dove Viso. Il giorno seguente salita a Punta si lascia l’auto. Losetta (3000 m), con un dislivello di 540 Partenza: Pian della Regina (1740 m) m, e discesa lunga e divertente nel Vallone Difficoltà: BSA di Soustra con arrivo nel suggestivo borgo Dislivello: 3000 metri di Chianale, dove si pernotta. Il terzo Esposizione: varie giorno, dal Bosco dell’Alevè, si sale al Durata: 3 giorni Passo San Chiaffredo (2700 m), superando Attrezzatura: normale dotazione un dislivello di 1100 m, e si attraversa il scialpinistica Passo Gallarino da dove si rientra a Pian Informazioni: www.cuneoholiday.com della Regina lungo una bella discesa. Descrizione: traversata ideale per chi si Possibilità di effettuare l’ascensione al Viso avvicina all’esperienza di un’alta via con Mozzo, con panorama unico.

SCIALPINISMO VIRIDIO (2498 M) E VIRIBIANC (2477 M) Area: Castelmagno Accesso: da Caraglio si risale la Val Grana fino alla frazione Chiappi. Partenza: località Chiappi, nei pressi del Santuario di Castelmagno (1761 m). Difficoltà: MSA Dislivello: 900 metri Esposizione: prevalente nord Durata: 3 h in salita Attrezzatura: normale da scialpinismo Informazioni: www.cuneoholiday.com Descrizione: l’itinerario, di grande soddisfazione, presenta spesso belle nevi 10

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farinose su pendii dolci, ed è quindi adatto anche ai meno esperti dando anche la possibilità di calibrare la lunghezza in base al proprio allenamento e capacità. Il Monte Viridio e il Viribianc, due cime quasi gemelle ai confini tra l’alta Val Grana e il Vallone dell’Arma, ben si prestano a una piacevole giornata di scialpinismo su nevi polverose: i pendii non sono mai troppo ripidi (quantomeno lungo l’itinerario classico) e consentono sciate divertenti in un territorio ampio e panoramico. La possibilità di salire entrambe le vette durante stessa la gita soddisfa ulteriormente le possibilità di divertimento per i più performanti.


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ITINERARI ALPI DI CUNEO

SCIALPINISMO CANALE NORD DELL’OSEROT Area: Acceglio Accesso: risalita quasi interamente la Val Maira, si raggiunge in breve il villaggio di Chialvetta. Partenza: Chialvetta (1494 m), vallone di Unerzio. Difficoltà: OSA Dislivello: 1400 metri Esposizione: nord Durata: 4 h in salita Attrezzatura: normale dotazione scialpinistica oltre ai ramponi Informazioni: www.cuneoholiday.com Descrizione: bellissimo e complesso

CIASPOLE PIAN DELLE GORRE Area: Chiusa Pesio Accesso: si risale la Valle Pesio fino alla Certosa, dove si parcheggia. Partenza: Certosa di Pesio (859 m) Arrivo: Rifugio Pian delle Gorre (1032 m) Difficoltà: facile Dislivello: 173 m Durata: circa 2 h (salita) Informazioni: www.cuneoholiday.com Descrizione: passeggiata con le ciaspole adatta a tutti che si sviluppa su un percorso naturalistico ben segnalato all’interno del Parco Naturale del Marguareis, con pannelli illustrativi

presenti sul tracciato che segnano in qualche modo la via. Si imbocca il sentiero costeggiando il muro della Certosa fino a una svolta a destra indicata da una palina per poi superare il ponte di legno e immergersi in rigeneranti boschi di faggi secolari e abeti bianchi godendo di un ambiente innevato davvero suggestivo. Il percorso incrocia la pista di fondo per poi raggiungere il Villaggio d’Ardua dove si trova un’area attrezzata e il casotto di sorveglianza. Da qui si costeggia il torrente Pesio e, dopo una digressione vivamente consigliata all’Osservatorio Faunistico, si raggiunge Pian delle Gorre e il rifugio. Rientro sul percorso di salita o su strada.

ARRAMPICATA SU GHIACCIO CASCATE DELLA VAL VARAITA Località: da Costigliole Saluzzo imboccare la Valle in direzione Colle dell’Agnello. Difficoltà: varie Attrezzatura: normale attrezzatura da arrampicata su ghiaccio Informazioni: www.cuneoholiday.com Descrizione: la Valle Varaita offre una gran varietà di cascate che, grazie all’esposizione e conformazione climatica, in inverno, si trasformano in splendidi flussi ghiacciati. Si possono scegliere percorsi dai più semplici ai più impegnativi, sia sul piano fisico che su quello ambientale. Troviamo colate per principianti, come 12

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itinerario, più impressionante a vedersi che difficile ma che richiede un poco di esperienza. Dopo un lungo avvicinamento lungo l’alto Vallone di Unerzio, passando per Prato Ciorliero e la suggestiva Comba Emanuel, si raggiunge la base del versante Nord dell’Oserot, solcata da due canali convergenti a formare una sorta di Y. Eventualmente, calzati i ramponi in funzione delle condizioni di innevamento, si risale uno dei due canali (quello di sinistra è un po’ più ripido, 40° circa) per raggiungere il filo di cresta dal quale per roccette - cui porre un minimo di attenzione - si guadagna la vetta. Panorama super.

la Torrette o la Berrò, e grandi classiche, come la Martinet, la Bonvin e la Pineta Nord, fino alle candele verticali come la Chandelle, la Ga’ Stock o la Bub-iri Acidi. Nel vallone laterale di Bellino si formano innumerevoli cascate, come la Ciucchinel o la Limo Nero. Vicino all’abitato di Castello esiste una struttura artificiale, adatta sia a chi si voglia avvicinare a questo sport che agli amanti delle candele più impegnative e del dry tooling. Per chi invece è alla ricerca di cascate con caratteristiche più alpinistiche - di maggiore impegno e durata - si consigliano la goulotte del Triangolo di Caprera nel gruppo del Monviso, i Couloir Ghigo e il Grassi Tessera al Monte Ferra.


GUANTI

SCIALPINISMO

MAMMUT - AENERGY LIGHT GLOVE

OCCHIALE

ALPINA - S-WAY VLM+

BERRETTO

LA SPORTIVA - CIRCLE BEANIE PAPAYA

MAGLIA

COSA ABBIAMO USATO

SCI

LA SPORTIVA VENERE 2,0 LONG SLEEVE PAPAYA

LA SPORTIVA MAXIMO LS

CASCO

CAMP - SPEED 2.0

PILE

ZAINO

MAMMUT AENERGY LIGHT ML HOODED MEN

LA SPORTIVA SUNRISE BACK PACK RED

GUANTO CAMP G HOT DRY

OCCHIALI

ALPINA - S-WAY

PANTALONE MAMMUT AENERGY SO PANTS MEN

CASCO

CAMP - SPEED 2.0

BASTONCINO

LEKI -TOUR STICK VARIO CARBON

GIACCA

LA SPORTIVA LULIN PRIMALOFT JKT W BERRY

GIACCA

MAMMUT AENERGY SO JACKET MEN

BASTONCINO

LEKI - TOUR LITE V

PANTALONE

RAMPONE

LA SPORTIVA ZENIT PANT W BLACK

Marco Rolando

CAMP TOUR 350

SCARPONE SCARPA F1

SCARPONE LA SPORTIVA STARLET 2.0 WHITE-BERRY

SCI

LA SPORTIVA - ALTAVIA WOMAN

ZAINO

MAMMUT - TREA GUIDE


Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena

FRA ADAMELLO E BRENTA NOME: Marco COGNOME: Maganzini NATO IL: 16/08/1979 NATO A: Tione di Trento VIVE A: Giustino, Val Rendena (TN) REALIZZAZIONE: prima discesa con gli sci della Sud della Cima Brenta ATTIVITÀ: guida alpina LIBRO: ”Il peso della farfalla” di Erri De Luca

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Scialpinismo, freeride e ciaspolate in Val Rendena. Nella traccia della guida alpina Marco Maganzini.


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e Dolomiti di Brenta il gruppo Adamello - Presanella sono il fulcro di questo territorio che ha, nella Val Rendena, il proprio trait d’union. E se le cime hanno un carattere selvaggio, con una storia alpinistica tutta da raccontare, alle loro pendici, un fondovalle ampio e assolato si presenta, anche in inverno, accogliente, ciò che spiega i tanti paesi antropizzati, da Madonna di Campiglio a Pinzolo, solo per citare i principali. Abbiamo chiesto a Marco Maganzini di accompagnarci fra queste montagne. Marco, guida alpina con all’attivo diverse spedizioni alpinistiche sulle Ande, nella Cordillera Blanca, oltre alla salita di Ottomila, il Cho Oyo (8201 m), in Himalaya, ha particolare dimestichezza con gli sci e, non a caso, ha effettuato la prima discesa dalla Sud della Cima Brenta (3151 m). E allora viene spontaneo, nel presentarci, chiedergli della sua specialità Qual è la disciplina che senti più tua in inverno? “Lo scialpinismo insieme al freeride. La prima volta che ho indossato gli sci d’alpinismo avevo 8 anni (la prima che ho calzato gli sci ne avevo tre), ero con mamma e papà e la prima salita è stata proprio con loro, a Vallaston, sopra Giustino, dove si trova

A fronte, Marco Maganzini e, sotto, le Dolomiti di Brenta viste da Madonna di Campiglio.


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Qui sopra, un tratto con sci in spalla della traversata scialpinistica dell’Adamello. Un ambiente grandioso di alta montagna, in cui salite, discese e sezioni glaciali, si alternano con armonia rara.

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In queste pagine, sulle nevi di Campiglio.

la nostra ‘ca’ da mont’. Abbiamo raggiunto la baita per controllare che tutto fosse a posto e i miei sci erano da discesa, presi dal noleggio di papà e tagliati. Gli attacchi erano quelli da scialpinismo, ma gli scarponi da slalom e le pelli le definirei ‘in miniatura’. In seguito, dagli 8 anni alle scuole superiori, ho praticato sempre poca pista e tanto fuori pista. Seguivo due lezioni di sci e poi, insieme ai miei amici, molti dei quali diventati guide alpine, uscivamo dalle piste. Proprio in quegli anni ho imparato tutti i tragitti fuori pista possibili, nei boschi e non solo, che oggi propongo agli ospiti alla ricerca di un assaggio di ‘tranquillo’ freeride. Più avanti con l’età, in inverno, partecipavo a gare e competizioni, ma non ho mai smesso di fare anche lo sci alpinismo vero, quello di primavera: all’inizio di stagione in Brenta, poi spostandomi più in alto in Adamello e Presanella e, avvicinandosi l’estate, raggiungendo i 4000 delle Alpi”. Presentaci questo territorio, immerso nel Parco Naturale Adamello Brenta, per chi ama lo sport outdoor... “In Val Rendena possiamo spaziare dalle Dolomiti di Brenta all’Adamello-Presanella, ciascuno dei due gruppi con le proprie caratteristiche che si riflettono anche nei diversi approcci alla montagna invernale. In Brenta, con gli sci d’alpinismo piuttosto che con le ciaspole, possiamo scegliere tra la Val Gelada, Cima Roma ed altre escursioni classiche ma buona parte delle gite, nel gruppo dolomitico, è praticabile da chi ha buone capacità sia in salita che in discesa, ma anche doti alpinistiche, e sa affrontare la montagna con ramponi e piccozze. Già la Cima Grostè non può considerarsi per principianti, mentre Cima Roma è adatta a tutti e raggiungibile anche con le racchette da neve. Ci sono saliscendi dolci da affrontare con le pelli e quando arrivi su e ti trovi ai piedi della cima è il paradiso. Il Brenta è la patria degli scialpinisti esperti, grazie anche al revival dello sci ripido che, spinto dall’evoluzione dei materiali e dagli aggiornamenti in tempo reale presenti sui social, si pratica molto più di una volta. Lo dimostrano il Canalone Neri e lo scivolo nord di Cima Brenta, davvero molto frequentati. Il gruppo Adamello - Presanella invece è ideale per le traversate di 2 giorni con base d’appoggio al rifugio Ai Caduti dell’Adamello (passo della Lobbia Alta) oppure al rifugio Mandrone-Città di Trento”. L.S.

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ITINERARI

MADONNA DI CAMPIGLIO, PINZOLO, VAL RENDENA SCIALPINISMO SELLA DI CIMA GROSTÈ – CIMA SELLA (2917 M) Area: Madonna di Campiglio, località Fortini Partenza: stazione a monte della cabinovia Grostè (2437 m) Difficoltà: OSA Dislivello: 800 m Durata: 6 h 30 Attrezzatura: corda, piccozza, ramponi Info: www.campigliodolomiti.it Descrizione: bellissimo concatenamento impegnativo nel cuore delle Dolomiti di Brenta. Dalla cabinovia Grostè si risale al punto di arrivo dell’omonima seggiovia. Da qui, dirigendosi verso sud-est, si

SCIALPINISMO MONTE RITORT (2411 M) Area: Madonna di Campiglio – Sant’Antonio di Mavignola Partenza: al km 21,4 della SS 239 Pinzolo-Campiglio (1370 m) Difficoltà: MS Dislivello: 1000 m Esposizione: prevalente est, quindi nord Durata: 3 h 30 salita; 1 h 30 h discesa Info: www.campigliodolomiti.it Descrizione: si lascia la macchina nella piazzola di sosta. Si imbocca la strada forestale che, passando prima vicino ad alcuni masi, porta verso località Milegna; prima di raggiungerla si piega verso

destra (nord-est) e per aperti pendii si raggiunge Malga Ritort (1746 m). Ci si inoltra verso nord-ovest nella piana cosparsa di grossi mughi, tenendosi sulla sinistra su una strada che porta in fondo alla piana. Qui, sul fondo della Val Canton, scende l’emissario del Lago Ritort (riferimento per la salita). Si sale con ripido salto nel bosco e si giunge al Lago Ritort (2055 m). Si punta ora in direzione sud costeggiando dapprima il lago e, sfruttando un crinale d alcuni valloncelli, si raggiunge il Passo della Falculotta (2295 m). Per cresta, lasciati gli sci, mantenendosi sul lato sud e facendo attenzione alle cornici di neve spesso imponenti, si raggiunge la vetta del Monte Ritort.

SCIALPINISMO MONTE NAMBINO DA NORD - EST (2678 M) Area: Madonna di Campiglio Partenza: Piazzale Ristorante Genzianella, dopo sulla SS Campiglio-Dimaro Difficoltà: BS Dislivello: 1122 m Durata: 3 h 30; 1 h 30 discesa Attrezzatura: normale scialpinistica Info: www.campigliodolomiti.it Descrizione: dal Ristorante Genzianella si sale verso ovest lungo una traccia battuta dal battipista fino a raggiungere la Piana di Monte Vigo, punto di partenza di alcune seggiovie. Dalla seggiovia Malghette si 20

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prosegue dapprima in salita e poi in leggera discesa fin sotto le rocce verticali di Cima Grostè. Ci si innalza in direzione del ripido pendio nevoso, si supera il punto più ripido passando dal centro e si prosegue fino alla Sella di Cima Grostè (2850 m). Si scende sul versante sud lungo un ripido canalino fino alla Bocchetta del Campaniletto dei Camosci. Ci si cala per il ripido canale e al suo termine ci si sposta a sinistra cercando di non perdere quota. Da qui ci si dirige alla Cima Sella, si supera un piccolo gradino di roccia e si raggiunge l’intaglio tra le due punte. Lasciati gli sci poco sotto l’intaglio, si raggiunge la vetta. Con lunga discesa si raggiunge località Pra de la Casa in Val Brenta.

gira a destra e, con un traverso, ci si innalza sul pendio del Monte Vigo cercando di individuare la traccia del sentiero estivo, che si segue fino al Lago delle Malghette (1881 m). Si attraversa il lago in direzione ovest, si sale un pendio con rada vegetazione e si giunge alla vasta piana sotto i Riversi di Ginevria. Si procede per pendii ondulati e canalini raggiungendo il Malghetto Alto (2059 m). Si sale a destra al culmine della lunga dorsale che, lasciando a destra i Tre Laghi, immette in un valloncello. Lo si percorre con ripida salita e al suo termine si piega a sinistra puntando ad un ripido canale che porta alla cresta. Da qui, girando a destra, si giunge sulla vetta del Monte Nambino.



ITINERARI

MADONNA DI CAMPIGLIO, PINZOLO, VAL RENDENA CIASPOLE DOSSI DI VAGLIANA (2320 M) Località: Madonna di Campiglio Partenza: Da Campo Carlo Magno si raggiunge, scendendo 500 m verso Dimaro, il Centro Fondo (1665 m) Dislivello: 1000 m Durata: 3 h (salita) Info: www.campigliodolomiti.it Descrizione: seguire l’itinerario segnalato rispettando le piste di sci nordico. Il percorso supera una prima parte ondulata che porta alla Malga Mondifrà (1632 m), dove, abbandonato l’ampio pascolo, ci si inoltra nel bosco. Si sale con facilità il crinale in sinistra orografica della

CIASPOLE VALLESINELLA - CASCATE DI MEZZO Area: Sant’Antonio di Mavignola Partenza: da Sant’Antonio di Mavignola si imbocca la Val Brenta fino a località Prà de la Casa. Dislivello: 200 m (salita) Durata: 2 h 15 Info: www.campigliodolomiti.it Descrizione: dalla località Prà de la Casa si prosegue lungo la strada forestale attraversando un caratteristico bosco di abeti bianchi; lasciato sulla destra il bivio per Valagola si procede fino a Malga Brenta Bassa da dove

si apre un suggestivo scorcio sulle Dolomiti. Dal caseggiato di Malga Brenta Bassa (1265 m) si segue la strada forestale che si inerpica tra boschi di faggi e conifere fino a incrociare il sentiero che conduce alle cascate di Vallesinella di Mezzo da cui si possono anche godere, prestando attenzione, degli scorci ravvicinati. Attraversando il caratteristico ponte in legno si gode della suggestiva vista d’insieme delle cascate ghiacciate. Superato il Rifugio Cascate di Mezzo (1410 m) si imbocca la strada che scende sulla destra orografica del fiume Sarca fino a Malga Fratte. Da qui, con una breve discesa, si torna alla località Prà de la Casa.

ARRAMPICATA SU GHIACCIO VAL GENOVA - CASCATE NARDIS Area: Carisolo Partenza: da Carisolo si imbocca la strada per la Val Genova fino alla località La Prisa Dislivello: 150 m Difficoltà: 3, II Info: www.campigliodolomiti.it Descrizione: da La Prisa dove, nei mesi invernali, si lascia l’auto, si prosegue a piedi per circa 2 km fino a raggiungere l’attacco delle imponenti Cascate Nardis (il salto delle cascate supera i 100 metri). Le Cascate Nardis, lungo il ramo sinistro, offrono un’arrampicata divertente su un bel ghiaccio di media difficoltà. 22

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Valgelada fino a raggiungere Malga Vaglianella (1826 m). Si prosegue in salita percorrendo la strada forestale per circa 500 m, poi la si abbandona salendo il costone di sinistra, che permette di guadagnare quota in breve. Per pendii più dolci si ritorna, verso destra, alla strada e si raggiunge Malga Vagliana (1976 m). Svoltando a destra si sale per il pendio fino alla Sella di Vagliana (2083 m), poco sotto l’arrivo della seggiovia. Dalla Sella ci si abbassa circa cento metri costeggiando a sinistra la pista da sci ed in fondo al pendio si svolta a sinistra. Si passa, su radure pianeggianti, per la Pozza di Boch (2020 m) da dove, in salita si raggiunge il Rifugio Graffer.

Terminata la scalata, a monte della colata, una volta usciti, si prosegue lungo il torrente per qualche decina di metri, per poi piegare verso destra imboccando il sentiero per il bivacco Roberti che riporta al parcheggio oppure, uscendo sempre a destra, in caso di necessità, si può scendere attraverso le pinete per fare qualche doppia sui numerosi pini e ritornare alla base della cascata. Le condizioni ottimali per affrontarne la salita in arrampicata si trovano normalmente nei mesi più freddi dell’inverno quando l’acqua, che scorre sull’imponente parete granitica, si trasforma in un grandioso pilastro di ghiaccio.


ALPINISMO COSA ABBIAMO USATO

MAGLIA CASCO

LA SPORTIVA STRATOSPHERE HOODY M DARK SEA BLUE

CAMP TITAN

CASCO

GUANTO

CAMP - TITAN

CAMP G-TECH DRY

PICOZZA CASSIN X-DREAM

PICOZZA

GUANTI

CASSIN X-DREAM

MAMMUT MERIT SATURN GLOVE

GIACCA

LA SPORTIVA COSMOS 2,0 DOWN JKT M BLUE-DARK SEA BLUE

GIACCA

MAMMUT BIWAK JACKET WOMEN

IMBRAGO

CAMP - ALL MOUNTAIN

RINVIO

CAMP - PHOTON EXPRESS KS

RINVIO

CAMP - PHOTON EXPRESS KS

PANTALONE

MAMMUT MITTELLEGI PRO HS PANTS WOMEN

IMBRAGO

CAMP ALL MOUNTAIN

ZAINO

LA SPORTIVA MOUNTAIN HIKING BACKPACK YELLOW

ZAINO

PANTALONE

SCARPONE

LA SPORTIVA SOLID PANT M MUSTARD

MONT BLANC PRO GTX WMN

SCARPONE

MONT BLANC - PRO GTX

RAMPONE

CAMP - C12 AUTOMATIC

Marco Rolando

CAMP - M3


Val di Fiemme

LA VALLE DEGLI ANGELI ROSA NOME: Beatrice COGNOME: Deflorian NATA IL: 27/08/1986 NATA A: Cavalese VIVE A: Ziano di Fiemme (TN) ATTIVITÀ: scialpinismo LIBRO: “Escursioni sci alpinistiche in Val di Fiemme e Fassa” di Marco Bozzetta

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Outdoor Montagne

Agili e veloci, come lievi figure alate: sono le donne sportive di queste terre alte. Beatrice Deflorian ci conduce con sci e pelli sulle sue vette preferite...

S

iamo in una delle valli alpine più dolci e ampie. Su un lato le immense abetaie e i pendii che si inerpicano gradualmente verso le cime del Lagorai. Sul versante opposto si stagliano verticali le guglie dolomitiche del Latemar, “Patrimonio Naturale dell’Umanità”. Da una sola valle si diramano 110 km di piste servite da 50 impianti di ultima generazione. Ma, per chi ama stare in mezzo alla natura, la Val di Fiemme ben si adatta a qualsiasi tipo di sport invernale. È in questo contesto che si muovono, sia in estate sia in inverno, donne sprint con la passione per le attività outdoor che, quando arriva la neve, praticano lo scialpinismo in libertà, ritrovando così la loro dimensione. Beatrice Deflorian è una di loro: è lei ad indicarci la via in Val di Fiemme in questa nuova stagione.

Beatrice, quando arriva l’inverno smetti di correre e...? “Scio! E quando si arriva in paradisi innevati come quello dell’altipiano di Lavazè, dove pratico lo sci di fondo, o delle immense foreste del Lagorai, che attraverso in salita con gli sci da alpinismo, l’emozione della magnificenza di questi luoghi mi rimette in pace con tutto e tutti”. La tua Val di Fiemme? “A volte mi dispiace quasi abitare qui da quanto è bella. Può sembrare un controsenso, lo so! Mi spiego meglio: se si vive questa valle da turista si ha la possibilità di sfruttare al meglio ogni attimo, ogni giorno. Se, invece sei qui a vivere, devi adeguarti agli orari di lavoro e agli impegni quotidiani. Non è facile incastrare tutto e non è nemmeno facile in una giornata di sole rinunciare alle piste appena battute, a una discesa in neve fresca, a un po’


Qui sopra, Cavalese (1000 m), capoluogo della Val di Fiemme. Sullo sfondo si stagliano, nel cielo azzurro, le Pale di San Martino.

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di relax sulla terrazza di qualche rifugio, o al calduccio di un bel centro benessere. Di contro si impara a godere di qualsiasi momento libero della giornata. Dall’alba al tramonto, o anche di notte sotto le stelle, ogni attimo può essere quello giusto per divertirsi da soli o in compagnia. Ci si sveglia alle prime luci del mattino per una salita con le pelli verso un rifugio dove bere il primo caffè della giornata e mangiare una fetta di strudel. Il tutto con ‘vista’ sulle Dolomiti o sul Lagorai. Oppure si approfitta di un comodo impianto per assiste-

re, con l’evento ‘TrentinoSkiSunrise’, all’alba sulle piste ammirando il sole che sorge in uno scenario che incanta. Due bei modi, questi, per cominciare la giornata alla grande. A volte mi godo la mia valle anche trascorrendo un pomeriggio sugli sci quando il sole è alto nel cielo o, ancora, organizzando una serata con gli amici per raggiungere con gli sci, o con le ‘craspe’ (le ciaspole in italiano), un rifugio per una birra all’apres ski o una gustosa cena tipica. Poi non può mancare una serata in baita sul Lagorai con sciata notturna”.

Sopra, scialpinismo a Canvere e, a fronte, “alba sulle piste” da Passo Feudo.

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Al centro, sci di fondo al Passo Lavazè. A fronte, ciaspolando in Val di Fiemme.

Nella foto grande, Beatrice Deflorian sul Latemar.

E dopo lo sport? “A dicembre e a gennaio amo immergermi nell’atmosfera natalizia facendo un giro (questa volta senza gli sci ai piedi) ai mercatini di Natale o tra le viuzze di Tesero dove decine di presepi si affacciano dai cortili, dalle stalle, dalle legnaie, dalle finestrelle o dalle cantine. Se poi cade anche la neve, cosa chiedere di più?”. Torniamo all’outdoor invernale, visto che siamo nella patria dello sci... “Beh, intanto devo dire che, per quel che riguarda lo sci nordico, quest’anno sono iscritta alla mia ottava Marcialonga: ormai è diventata una droga. Il giovedì prima della mia prima iscrizione alla granfondo di Fiemme e Fassa, ho avuto un infortunio e quindi non ho potuto parteciparvi. Ricordo ancora il magone che ho provato nel vedere i concorrenti felici al traguardo. Da quel giorno ho deciso che mi sarei iscritta tutti gli anni. In ogni caso il mio amore è lo scialpinismo: le mie gite preferite sono quelle nel gruppo del Lagorai come quella che porta fino alla cima del Monte Cauriol. Il Monte Cauriol, con le cime del Cardinal e della Busa Alta, fu nel 1916 il teatro di un’incredibile guerra d’aquile che ebbe come protagoniste le truppe da montagna di entrambi gli eserciti. Per quanto riguarda le gare di ski alp, il prossimo gennaio vorrei prendere parte alla prima edizione de “La Sportiva Epic Ski Tour”. Oltre a una competizione a tappe entusiasmante, sarà sicuramente un grande evento per la Val di Fiemme”. E se invece degli sci cerchiamo un tour soft? ”L’altipiano di Lavazè è l’ideale per le passeggiate con le racchette da

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neve. Qui gli itinerari sono molteplici e di diversa lunghezza, a seconda della preparazione fisica di ognuno. Il giro, per esempio, di Malga Ora è godibilissimo e offre un panorama che spazia dallo Scilliar al Catinaccio, fino al Latemar e alla Pala di Santa. Io, poi, mi diverto ad andare con le ciaspole alla scoperta dei boschi di abete della Valle. Una zona che frequento spesso è quella sopra Molina di Fiemme. Una gita che consiglio segue una strada forestale lungo un torrente e porta, in circa un’ora, alla Malga Stue Bassa. Per i più allenati, poi, da qui si può proseguire fino a Malga Cazzorga da dove si gode di una vista mozzafiato”. L.S.



ITINERARI VAL DI FIEMME

SCIALPINISMO CIMA CAURIOL (2494 M) Area: Catena del Lagorai, Val di Fiemme Esposizione: nord Partenza: Malga Sadole (1600 m) Arrivo: Cima Cauriol (2494 m) Dislivello: 894 m Difficoltà: BSA Tempo di salita: 3 – 3 h 30 Attrezzatura: piccozza e ramponi Informazioni: www.visitfiemme.it Descrizione: Gita interessante, tecnicamente impegnativa da fare in tarda primavera. Da Ziano di Fiemme, frazione Bosin, si segue la strada forestale della Val Sadole fino alla

SCI DI FONDO SCIARE FRA LE DOLOMITI Area: Passo Lavazè, Val di Fiemme Percorso: Pista Torbiera Lunghezza: 5,4 km Difficoltà: media Servizi: parcheggi gratuiti, preparazione sci, noleggio, spogliatoi con docce, vendita attrezzatura, punti sos, bar, ristoranti, malghe e alberghi. Punti d’appoggio: Malga Varena, Malga Daiano, Albergo Dolomiti, Hotel Bucaneve Informazioni: www.visitfiemme.it www.lavaze.com Descrizione: i primi 2,5 km si percorrono

su un tracciato non troppo tecnico, dolcemente sinuoso, che segue i morbidi profili che caratterizzano l’altipiano. Al km 2,5 si trova un bivio sulla destra che porta direttamente nel bosco su una discesa mediamente impegnativa al termine della quale iniziano alcuni saliscendi fino ad arrivare al lungo tratto in salita che riporta sulla soleggiata pista Campiol. Dopo un tornante si ritorna verso l’entrata del centro fondo. Le piste del Passo Lavazè sono tutte esposte al sole e permettono agli escursionisti di godere di un panorama mozzafiato, con vista su alcune cime caratteristiche, quali il Corno Bianco, il Corno Nero e le Dolomiti del Latemar.

CIASPOLE MALGA CAZZORGA DAL PONTE STUE (1845 M) Località: Val Cadino, Val di Fiemme Accesso: Da Molina di Fiemme, direzione Passo Manghen, si raggiunge il Ponte Stue (1240 m) dove termina lo sgombero neve; si lascia l’auto pochi metri prima del ponte, presso un capitello. Partenza: Ponte Stue (1240 m) Dislivello: 600 m Durata: 4 h Difficoltà: facile Informazioni: www.visitfiemme.it Descrizione: dal ponte presso il quale si lascia l’auto, si segue la strada forestale 30

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malga a quota 1600 m (5,5 Km da Ziano). Dalla malga si segue la mulattiera per Passo Sadole che si abbandona a quota 1796 m per piegare a sinistra e risalire una valletta che, dopo un tratto pianeggiante, conduce alla base del ripido canalone che caratterizza la salita. Con numerose inversioni se ne raggiunge la sommità dalla quale, preferibilmente a piedi (possono servire piccozza e ramponi) seguendo la cresta ovest e superando anche qualche salto roccioso, si raggiunge la celebre e bella cima. Il panorama spazia dalle Dolomiti alla Cima d’Asta. La discesa si effettua sull’itinerario di salita.

(segnavia 318), che rimane alla sinistra del Torrente Stue. La strada si inoltra in un bellissimo bosco di abete rosso e raggiunge una radura con la Malga Stue Bassa (1400 m) dopo circa 1 ora di cammino, da dove si scorge in lontananza l’imponente cima del Montalon. Si prosegue sempre sulla strada principale ignorando tutte le deviazioni e, oltrepassando Malga Stue Alta, si arriva a Malga Cazzorga (1845 m) dopo 1 h 15 di cammino dalla partenza. La fatica viene ripagata da un ambiente solitario di rara bellezza, dove il colosso della Cima Stellune si erge imponente alla testata della valle. La discesa si effettua sull’itinerario di salita.



EVENTI VAL DI FIEMME

SCI DI FONDO TOUR DE SKI

7 - 8 gennaio 2017 Area: Val di Fiemme Informazioni: www.fiemmeworldcup.com Descrizione: Corsa a tappe sugli sci stretti che ripropone, in ambito fondistico, la formula del ciclismo del tour a tappe. Fra queste il gran finale del Cermis è un “must”. Le spettacolari immagini degli atleti accasciati al suolo dopo lo sforzo finale sulla salita della pista Olimpia dell’Alpe Cermis hanno fatto il giro del mondo. Il Tour de Ski è nato proprio con l’obiettivo di scatenare le emozioni di

SCIALPINISMO LA SPORTIVA EPIC SKI TOUR 4 ALL

13 - 14 - 15 gennaio 2017 Area: Val di Fiemme Informazioni: www.epicskitour.com L’azienda di scarpe e abbigliamento tecnico outdoor La Sportiva organizza la 1a edizione del tour epico di scialpinismo con tre gare durante un weekend lungo. L’evento “La Sportiva EPIC Ski Tour 4All” annuncia piacevoli “stravolgimenti” nel modo di intendere e affrontare lo scialpinismo moderno. Questo nuovo progetto è dedicato sia ai grandi campioni, sia agli amatori puri.

una corsa a tappe. La competizione chiama gli specialisti dello sci di fondo a misurarsi sulle due tecniche di gara (classica e libera) e sulle diverse lunghezze (long distance, pursuit e sprint). Sabato 7 e domenica 8 gennaio 2017, dunque, tornano i campioni della Coppa del Mondo: il massimo circuito fa capolino sulle nevi della Val di Fiemme con le ultime due prove del Tour de Ski. Le sedi di gara sono lo Stadio del Fondo Lago di Tesero e l’impressionante Final Climb di chiusura lungo la pista Olimpia dell’Alpe Cermis, le cui pendenze entusiasmano pubblico e televisioni fin dalla prima edizione nel 2007.

Per i più quotati è previsto un montepremi di addirittura 46.000 euro. Venerdì 13 gennaio si gareggia in una notturna sull’Alpe Cermis, in parte su pista e in parte fuoripista. Sabato 14 gennaio si prosegue, sci ai piedi, ma anche in spalla, al Passo San Pellegrino. Domenica 15 gennaio ultima giornata al Passo Pordoi. La Sportiva EPIC Ski Tour non sarà solo un evento agonistico, ma un grande happening. Si svolgerà proprio nel weekend successivo alla finale del Tour de Ski, con fulcro il Palafiemme di Cavalese, dove saranno allestiti i desk di gara, il “village” e tutte le attività collaterali, non ultima la componente conviviale.

SCI DI FONDO MARCIALONGA

meglio per un giorno sulla normale viabilità. Sono “solo” 45 invece i 29 gennaio 2017 chilometri per chi decide di affrontare il percorso light, che a Predazzo segna il Area: Val di Fiemme e Val di Fassa traguardo nel tripudio di una piazza Informazioni: www.marcialonga.it gremita di gente. Infatti, sia nei paesi che Descrizione: la Marcialonga, famosissima lungo tutto il tracciato, i concorrenti, gara internazionale di granfondo con più passando fra ali di folla, godono di un di 8.000 iscritti, promette forti emozioni caloroso tifo della popolazione locale. nella sua 44a edizione lungo il tracciato Segnaliamo che il giorno precedente la che, da Moena sale fino a Canazei in Val manifestazione sportiva, si tiene la di Fassa, dove si compie il giro di boa in Marcialonga Story, revival di sci di fondo direzione dell’ormai storico Viale Mendini con attrezzatura storica antecedente il in Cavalese. I binari per gli sci stretti 1976. 11 km a tecnica classica con sfrecciano per 70 km tra prati e boschi, partenza da Lago di Tesero e arrivo a serpeggiano accanto a ridenti ruscelli e Predazzo. Un po’ per divertirsi, un po’ per tagliano le strade nei paesi, avendo la fare sul serio! 32

Outdoor Montagne


WINTERTRAIL COSA ABBIAMO USATO

BERRETTO

LA SPORTIVA CIRCLE BEANIE BERRY

GUANTI

LEKI - TOUR LITE

MAGLIA

LA SPORTIVA SOURCE HOODY M FLAME

GIACCA

LA SPORTIVA TASK HYBRID JKT W BERRY-CORAL

GILET

LA SPORTIVA HUSTLE VEST M BLUE

PANTALONE LA SPORTIVA DEVOTION PANT M DARK SEA BLUE

PANTALONI LA SPORTIVA DEVOTION PANT W BLUE MOON

SCARPE

Marco Rolando

LA SPORTIVA CROSSOVER 2.0 GTX W BLACKCORAL

SCARPE

SCARPA ATOM S

BASTONCINI

LEKI - TOURSTICK VARIO

GUANTI

LEKI - TOUR LITE V


San Martino di Castrozza, Passo Rolle

SCIVOLANDO FRA LE PALE NOME: Giandomenico COGNOME: Salvadori NATO IL: 08/10/1992 NATO A: Feltre (BL) VIVE A: Mezzano (TN) PROFESSIONE: fondista azzurro, atleta del gruppo sportivo Fiamme Gialle ATTIVITÀ: sci di fondo e trail running REALIZZAZIONE: Coppa Europa 2016

A fronte, vista sulle Pale di San Martino dal centro fondo di San Martino di Castrozza, località Prà delle Nasse.

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Uniche e inconfondibili, fanno da sfondo al paesaggio dove si allena il giovane campione di sci nordico Giandomenico Salvadori. È lui ad accompagnarci sulle sue nevi...

L

a Valle di Primiero e Vanoi è composta da diversi caratteristici paesi e località, luoghi di grande pregio naturalistico e lunga tradizione turistica, baciati dal fascino delle Dolomiti. Qui, l’icona simbolica attorno a cui ruota la storia non solo alpinistica, è quella della Pale di San Martino, vera e propria quinta che fa da sfondo magico a tutte le attività outdoor di questo territorio. Chi sale in questa valle del Trentino orientale, affronta le grandi traversate scialpinistiche o pennella le curve con gli sci da telemark, scivola sulle piste da fondo o attraversa alpeggi innevati con le ciaspole nel maestoso ambiente di queste montagne. A condurci su queste nevi, un testimonial d’eccezione, il fondista Giandomenico Salvadori, classe 1992, atleta della Nazionale di sci di fondo. Membro del Gruppo sportivo delle Fiamme Gialle di Predazzo, vive a Mezzano (640 m), in Valle di Primiero, poco più di 1600 abitanti. Le prestigiose vittorie collezionate lo hanno portato a raggiungere importanti traguardi come, a partire dal 2016, la presenza in squadra di Coppa del Mondo. Giandomenico Salvadori, come è cominciata questa avventura dello sci nordico? “Ho iniziato a praticare lo sci di fondo all’età di 4 anni, crescendo tra le fila dell’U.S. Primiero. Da allora non ho più smesso, tant’è che oltre ad essere la mia passione, lo sci nordico è diventato la mia professione: l’adrenalina della competizione mi ha sempre stimolato a fare del mio meglio e a non mollare mai. Dal 2013 faccio parte del gruppo sportivo Fiamme Gialle Predazzo, dalla stagione 2015/16 ho partecipato alle prime gare di Coppa del Mondo e a oggi, grazie agli ottimi risultati conseguiti, ho raggiunto la Squadra A. Ho la


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Qui a lato, sci nordico con uno scorcio panoramico sul Cimon della Pala dai tracciati di fondo del Lago di Calaita in Valle del Vanoi.


fortuna di vivere in Valle di Primiero al cospetto delle celebri Pale di San Martino, un luogo davvero incredibile dal punto di vista paesaggistico e dell’offerta turistico sportiva. Cosa ti ha conquistato di queste montagne? “Uno dei luoghi più cari legati alla mia infanzia è la Cima Bedolè (1792 m) che sovrasta la Valle di Primiero. Ricordo gli allenamenti con i compagni dell’U.S. Primiero, la fatica ripagata dalla soddisfazione di raggiungere una vetta dalla quale la vista vola fino in fondo alla valle e a 360°, la condivisione di momenti speciali. Proprio queste sensazioni probabilmente mi hanno fatto crescere e voler ottenere traguardi sempre più alti. In seguito il Passo Rolle e le Pale di San Martino mi hanno regalato nuovi orizzonti sportivi e naturalistici: la Val Venegia, un anfiteatro naturale sulle Dolomiti, fiore all’occhiello del Parco Naturale Paneveggio - Pale di San Martino, per me è una meta ideale sia d’estate, per il trail running e la mountain bike, sia invernale con gli sci d’alpinismo, tutte discipline che adoro e che sono propedeutiche allo sci nordico”. Dai, prendici per mano e raccontaci la tua terra... “Le Pale di San Martino sono il gruppo più esteso delle Dolomiti e le sue guglie aguzze si stagliano su tutti i panorami più belli del nostro territorio: da Passo Rolle a San Martino di Castrozza, dal Vanoi al Mis, passando per Primiero e Val Canali. La natura qui la fa da

In basso, discesa in freeridetelemark da Cima Corona, Altopiano delle Pale di San Martino.


A fronte, salita scialpinistica sull’Altopiano delle Pale di San Martino. In basso, panoramica enrosadira sulle cime delle Pale di San Martino dal Passo Rolle.

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padrona e tutte le stagioni offrono scenari incredibili, soprattutto per chi come me ama praticare sport outdoor. La mia stagione preferita è l’inverno: sono un’amante della neve e di tutte le sue possibili declinazioni sportive, dallo sci di fondo allo scialpinismo al freeride, senza disdegnare anche una semplice passeggiata con le racchette da neve. Il nostro territorio ha il grande valore aggiunto di essere estremamente vario e consente di scoprire luoghi con peculiarità uniche per quota e paesaggio: si può, infatti, spaziare dalla suggestiva distesa rocciosa dell’Altopiano delle Pale a 2700 metri, all’ambiente selvaggio del Lagorai dove si entra facilmente in contatto con una dimensione più ‘wild’. Il silenzio e la pace che regala una salita con le pelli tra i boschi, lasciando che lo spirito s’immerga nella bellezza della natura, è felicità pura”. E allora dove andiamo? “Gli itinerari outdoor tra San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi sono davvero innumerevoli: a seconda della disciplina scelta si possono scoprire piccoli angoli di paradiso! Parlando di sci nordico, il Primiero offre diverse possibilità sia con tracciati più agonistici - come quelli del Passo Cereda - sia più turistici e quindi ideali anche per i principianti come i panoramici percorsi degli anelli di San Martino di Castrozza e quelli che si snodano lungo il Lago di Calaita in Valle del Vanoi. Con le pelli uno dei miei itinerari preferiti è sicuramente sull’Altopiano delle Pale. In questo caso si fatica poco, usufruendo degli impianti di risalita Colverde - Rosetta che portano direttamente a 2700 m di quota; la salita, infatti, è limitata, ma si può godere di una discesa in freeride davvero avvincente come quella che per la Val Bona porta fino a Gares. Lungo questo percorso il dislivello in discesa è davvero notevole e la vista incomparabile: in 1315 metri di dislivello si passa dal mondo lunare dell’Altopiano ai ripidi pendii boscosi sopra Gares. Una vera botta di adrenalina! Personalmente non pratico spesso le ciaspole, ma sicuramente le Pale di San Martino sono alla portata anche di chi ama questo sport, un vero elogio alla lentezza e alla contemplazione del paesaggio! Un’escursione sui Piani della Cavallazza al Passo Rolle, ad esempio, può regalare senza dubbio emozioni forti anche a chi non è particolarmente sportivo”. L.S.


Qui sopra, zxxmminando dalle Tre Cime a Misurina, nel cuore delle Dolomiti Unesco.

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ITINERARI

SAN MARTINO DI CASTROZZA, PASSO ROLLE FREERIDE ALTOPIANO DELLE PALE DI SAN MARTINO - TRAVERSATA PER LA VALBONA

prossimità del Rifugio Pedrotti, proseguendo in direzione del sentiero n. 756 per il Passo dell’Antemarucol. Seguire il sentiero fino a una zona pianeggiante e procedere in salita fino Area: San Martino di Castrozza a raggiungere il colle di sinistra e quindi Accesso: impianti Colverde-Rosetta il Passo dell’Antemarucol (2334 m). Dislivello positivo: 100 m Da qui scendere al centro del vallone, Dislivello negativo: 1315 m portarsi poi sul fianco destro e attraverDifficoltà: esperti (consigliato l’accomsare sempre a destra fino ai pendii che pagnamento di una guida alpina) sovrastano la Malga Valbona. Materiale: dotazione scialpinistica Traversare in costa nel bosco superanInformazioni: info@ericgirardini.com do due canali di slavina che scendono www.aquilesanmartino.com dalla Forcella Cesurette, da dove Descrizione: partenza dagli impianti un pendio boscoso scende verso la Colverde-Rosetta. Dall’uscita della funi- piana di Gares, conclusione dell’escurvia Rosetta (2633 m) scendere in sione. Rientro da organizzare in taxi.

SCI DI FONDO LAGO DI CALAITA Area: Valle del Vanoi, località Calaita Altitudine: tra 1600 m e 1700 m Lunghezza: 8 km totali Difficoltà: facile Informazioni: Bar Miralago (aperto sabato, domenica e festivi), tel. 0439.719395 Descrizione: provenendo da San Martino di Castrozza o dalla Valle di Primiero, si raggiunge la Valle del Vanoi e quindi il Lago di Calaita attraverso il panoramico Passo Gobbera (imbocco della strada provinciale 79 a Imèr) o comodamente dal tunnel Totoga (imbocco strada provinciale in fondovalle 80). I facili tracciati di Calaita

si snodano sulla conca dell’omonimo lago, avvolta da folte abetaie all’interno dei confini del Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino. Tutti i percorsi godono di un’impareggiabile vista sul Cimon della Pala e corrono su prati pianeggianti o su pendii modesti adatti anche ai principianti. L’accesso alla pista è libero e gratuito, comodamente raggiungibile comodamente raggiungibile dal parcheggio antistante al lago. Lunghezze e difficoltà dei tracciati, in ogni caso, sono modulabili in funzione delle capacità di ciascuno. La location è quindi adatta sia a chi voglia allenarsi per un approccio agonistico alla disciplina, sia a chi voglia fare attività rilassante più soft immerso nella natura.

CIASPOLE PIANI DELLA CAVALLAZZA Area: Passo Rolle Accesso: statale 50 che sale al Passo Rolle da San Martino di Castrozza Partenza: parcheggio a sinistra della carreggiata prima di valicare il Passo Rolle (1950 m) Dislivello positivo: 250 m Dislivello negativo: 500 m Durata: 5 h Difficoltà: facile Informazioni: tel. 0439.768795 www.aquilesanmartino.com Descrizione: partendo dal parcheggio dell’ex seggiovia Segantini al Passo Rolle, 40

Outdoor Montagne

che si raggiunge con la strada statale 50, ci si dirige verso sud, attraversando la bella conca tra il Cimon della Pala e la parete est della Tognazza. Proseguire guadagnando quota fino a raggiungere i Piani della Cavallazza, una superba balconata sulle Pale di San Martino e la Valle di Primiero. Si attraversano i piani portandosi sul versante opposto, scendendo così verso la ski area di Ces e quindi a San Martino di Castrozza. La passeggiata è interessante sia dal punto di vista faunistico, luogo privilegiato per l’osservazione del camoscio, sia dal punto di vista storico per la presenza di notevoli insediamenti risalenti al primo conflitto mondiale.


SKI AREA SKI AREA SAN MARTINO DI CASTROZZA SAN MARTINO DI CASTROZZA PASSO ROLLE PASSO ROLLE

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EVENTI

SAN MARTINO DI CASTROZZA, PASSO ROLLE TELEMARK SAN MARTINO TELEMARK EVENT 21 - 22 gennaio 2017

Area: San Martino di Castrozza Informazioni: www.sanmartino.com Descrizione: sulle nevi di San Martino di Castrozza - Passo Rolle il 21 e 22 gennaio, appuntamento con il San Martino Telemark Event. La due giorni, inserita nel circuito Telemark Snow Events, è dedicata alla sciata a tallone libero, la più seducente, estetica e persino un po’ vintage fra le discipline della neve, e prevede un villaggio in quota con le ultime novità del settore e la possibilità di provare materiali all’avanguardia. A fare da contorno sessioni di sci accompagnato, corsi

clinic, musica e naturalmente il divertimento e l’allegria che contraddistinguono gli appassionati di questo sport. Il programma dell’evento vede quest’anno interessanti novità: dalle ore 17 “Aperitivo al salto” nel centro di San Martino di Castrozza, rigorosamente con gli sci ai piedi, e dalle ore 21 la festa prosegue al Bar Interski fino a notte fonda con la “Knoedeltelemark” Abendessen. Il telemark, oltre a essere una delle discipline più antiche, è anche filosofia di vita, che si può condensare nella ricerca dell’equilibrio, della consapevolezza di eseguire un gesto armonioso che non deve avere come ultimo scopo la velocità ma il piacere di eseguirlo. “Libera il tallone, libera la mente” #sanmartinotelemarkevent.

FREERIDE KING OF DOLOMITES 2017: POWDER SHOTS IN THE DOLOMITES

maestose Pale di San Martino, dal 17 al 19 febbraio 2017, e vedrà riders e fotografi internazionali sfidarsi nella ricerca dello scatto più bello delle Dolomiti, naturalmen17 - 19 febbraio 2017 te in neve fresca. Il contest è diventato negli anni uno degli Area: San Martino di Castrozza - Passo Rolle eventi più significativi a livello mondiale Informazioni e iscrizioni: nel campo del freeride e si divide in due www.kingofdolomites.com categorie: una categoria riservata a un Descrizione: King of Dolomites è un contest numero ristretto di atleti e fotografi fotografico incentrato sul mondo dello sci professionisti del settore (denominata fuori pista, sia esso praticato con gli sci PRO) e una aperta a tutti gli appassionati da freeride, da telemark o con lo snowbo- di sci fuori pista e fotografia (denominata ard. La quinta edizione, realizzata in WANNABES). #KOD2017. Ma attenzione collaborazione con Arc’teryx, avrà luogo perché, fra gli amatori, si annidano alcuni a San Martino di Castrozza, nelle Dolomiti talenti sorprendenti che potremmo trovare orientali del Trentino, ai piedi delle fra i pro negli anni a venire.

SCIALPINISMO 5° EDIZIONE FOLGA SKI RACE

Sotto le Stelle. Folga Ski Race è diventata un appuntamento imperdibile, classico si potrebbe dire, per gli amanti 22 febbraio 2017 della disciplina. Si prevede inoltre l’ammissione di diverse Area: Valle del Vanoi Informazioni e iscrizioni: www.folgaskirace.it categorie, quali Master (1970 e precedenDescrizione: l’Unione sportiva Vanoi asd ti), Seniores (1971 - 1998 18 anni organizza la 5° Folga ski race, gara diurna compiuti), Juniores (1996 - 1998) e Cadetti (1999 - 2001, 15 anni compiuti individuale di scialpinismo a tecnica nell’anno della stagione agonistica). classica aperta ai tesserati Fisi e agli Al termine della competizione, amatori. Gli splendidi scenari della Valle del Lozen e del Lago di Calaita, divisi tra le in concomitanza con la pubblicazione cime dolomitiche delle Pale di San Martino dei risultati e con le premiazioni, l’immancabile momento conviviale per e la catena porfirica del Lagorai, saranno lo sfondo di questa competizione ritrovarsi e chiudere in bellezza la giornata: “Pasta Party” al Palagodimondo valevole per il Campionato Trentino di scialpinismo e inserita nei circuiti Dolomiti del paese di Prade. 42

Outdoor Montagne


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Alpe di Siusi

INSOSPETTABILE PETER FILL

Tutti lo conoscono come l’asso della discesa libera. L’abbiamo scoperto in altre vesti e l’abbiamo seguito sulle nevi di casa.

NOME: Peter COGNOME: Fill NATO A: Bressanone VIVE A: Siusi allo Sciliar (BZ) REALIZZAZIONE: Coppa del mondo 2015-2016 di discesa libera ATTIVITÀ: sci alpino LIBRO: ”Spostare le montagne” di Reinhold Messner

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A

l di sopra delle località di Castelrotto, Siusi, Fiè allo Sciliar e Tires al Catinaccio, l’Alpe di Siusi è circondato dalle cime dolomitiche del Sassolungo, Sassopiatto, Sciliar e Catinaccio e rappresenta il più grande altipiano d’Europa. Esso si estende su 56 chilometri quadrati tra i 1800 e 2300 metri di altitudine presso l’ingresso occidentale delle Dolomiti, nell’altoatesina provincia di Bolzano. Si tratta di uno dei paesaggi naturali e culturali più affascinanti dell’intero arco alpino, con una grande storia alpinistica che ha visto cimentarsi scalatori noti e meno noti, tutti estasiati dall’estetica di queste pareti e di queste cime. Luogo ideale per le famiglie e per i bambini, l’Alpe di Siusi accoglie appassionati di sport e amanti della pace e della tranquillità. Qui è spuntato, come una stella alpina, il fiore all’occhiello del nostro sci, quel Peter Fill che nel 2015-2016, per la prima volta nella storia, dopo aver vinto la discesa libera di Kitzbühel, ha portato la Coppa del Mondo maschile di discesa libera in Italia. A lui, il “missile” della discesa, abbiamo chiesto di accompagnarci a scoprire la sua terra alta con sci e pelli e con gli sci di fondo. E abbiamo conosciuto il Peter Fill che non ti aspetti: uomo nato e cresciuto in montagna che ama andare sulle sue cime come tutti i veri montanari.

Al centro, Peter Fill nelle inedite vesti di scialpinista sulle montagne di casa. Nella foto grande, Il paese innevato di Castelrotto (1060 m), ai piedi dello Sciliar.

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Sopra, l’Alpe di Siusi è incorniciata dalle vette dolomitiche, tra cui Sassolungo e Sassopiatto. A fronte, suggestiva ciaspolata ai piedi del Catinaccio.

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Oltre alla tua specialità, lo sci alpino, qual è l’attività che senti più tua? “Mi piace praticare scialpinismo e sci di fondo (skating) per rilassarmi, ma anche per allenarmi. Quando sono a casa cerco sempre di andare su tra le vette, per godermi le piste perfettamente preparate dell’Alpe di Siusi. Ci sono 80 chilometri di piste per il fondo molto soleggiate, su un altitudine che va dai 1800 e 2200 metri. Il mio tracciato preferito è ‘Hartl’ perché c’è una vista spettacolare sul paesaggio e per il respiro della natura che qui si può sentire”. Raccontaci i tuoi esordi su queste montagne? “Ho iniziato a sciare sulla pista Marinzen a Castelrotto e poi sulle piste dell’Alpe di Siusi, il più grande alpeggio d’Europa. Oggi non ci vado solo per sciare, ma per fare diverse attività sportive o per camminare con la mia famiglia. Il giro del Bullaccia, per esempio, è un bellissimo sentiero, adatto anche ai meno allenati, che offre una vista spettacolare a 360° sulle nostre amate Dolomiti”.


Xxlla pagina a fronte Maurizio Zanolla sulla via Pinne Gialle a Passo Rolle con, sullo sfondo, le Pale di San Martino.

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Cosa offre l’Alpe di Siusi per chi ama l’Outdoor? “C’è l’imbarazzo della scelta. L’Alpe di Siusi e i paesi ai suoi piedi possono vantare una ricca gamma di attività e sport invernali: dallo sci di discesa, allo sci di fondo, lo slittino, le camminate invernali, le ciaspolate e lo scialpinismo. Inoltre, l’Alpe di Siusi è un altipiano molto esposto al sole, il clima è perfetto, le infrastrutture sono nuove e i servizi, anche per le famiglie, sono di ottima qualità. I buongustai trovano baite e ristoranti eccellenti e chi desidera rilassarsi può godersi la purezza della natura, il silenzio, la bellezza di montagne uniche al mondo, che non a caso sono Patrimonio Mondiale Unesco”.

A fronte, il vasto altopiano dell’Alpe di Siusi offre vari tour di scialpinismo.

È vero che tu, il discesista più veloce del mondo, fra le montagne di casa metti gli sci per salire? “Tutto vero! Certo oltre allo sci di fondo e allo scialpinismo, mi piace molto esplorare la natura con le ciaspole oppure camminare. Però, considerato che il mio mestiere è lo sci di discesa, a casa preferisco godermi la neve fuori pista. Una delle mie escursioni preferite è quella sul Sassopiatto, alto quasi 3000 metri, per poi concludere magari la giornata con una sciata nella neve fresca”. Facciamo una cosa inattesa: invece della tua pista preferita, consigliaci la ‘ciaspolata’ di Peter Fill? “La zona di Tires al Catinaccio è ottima per dedicarsi alle ciaspolate tra paesaggi incantati. Per esempio, mi piace molto il tour della Val Ciamin oppure i percorsi alle falde del Catinaccio. Trovo l’attività con le ciaspole molto rigenerante. Mi sento meglio dopo aver ascoltato lo scricchiolio della neve fresca sotto i miei piedi e al cospetto dei panorami, ogni volta emozionanti, della mia incantevole terra”. L.S.

Qui a fianco, 80 chilometri di piste da fondo soleggiate e perfettamente preparate.

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ITINERARI ALPE DI SIUSI

SCIALPINISMO SASSOPIATTO - PLATTKOFEL (2932 M) Area: Saltria, Alpe di Siusi Accesso: dalle 9 alle 17 con la Cabinovia Alpe di Siusi oppure con l’autobus, essendo la strada chiusa al traffico. Da Compaccio proseguire in autobus fino a Saltria. Lunghezza: 14,6 km Partenza: Malga Saltria (1733 m) Durata: 4 h Difficoltà: BSA Esposizione: ovest Dislivello: 1250 m Informazioni: www.seiseralm.it

SCI DI FONDO PISTA DI FONDO HARTL (1907 M) Area: Compaccio, Alpe di Siusi Accesso: dalle 9 alle 17 con la Cabinovia Alpe di Siusi oppure con l’autobus, essendo la strada chiusa al traffico. Lunghezza: 12 km Percorso: circolare con 150 metri di dislivello positivo e altrettanti di dislivello negativo Partenza: centro di fondo Ritsch Durata: 1 h 30 Difficoltà: media Servizi: alla stazione a monte della Cabinovia Alpe di Siusi c’è il Nordic Ski Center. Nella zona ci sono anche alloggi

per fondisti: rivolgersi alle Cross Country Accomodation Informazioni: www.seiseralm.it Descrizione: si tratta di un percorso molto variegato, che permette di apprezzare le cime dolomitiche del Sassopiatto e Sassolungo da speciali punti di vista. Si parte dal Centro di fondo Ritsch, passando per Großes Moos e attraversando gli alpeggi in direzione nord, verso l’ovovia che porta a Ortisei. Dopo una salita si scende nel bosco tra malghe tradizionali. Ad Hartl il tracciato presenta una curvatura, per poi salire lungo il pendio. Poco prima di incontrare la pista Möser, si presenta una ripida salita e poi, dopo un facile saliscendi, si torna a Ritsch.

SCI DI FONDO PISTA DI FONDO GIOGO (2063 M) Località: Compaccio, Alpe di Siusi Accesso: dalle 9 alle 17 con la Cabinovia Alpe di Siusi oppure con l’autobus, essendo la strada chiusa al traffico. Lunghezza: 15,1 km Percorso: 264 metri di dislivelli positivo e altrettanti di dislivello negativo Partenza: centro di fondo Ritsch Durata: 2 h Difficoltà: difficile Servizi: alla stazione a monte della Cabinovia Alpe di Siusi c’è il Nordic Ski Center. Nella zona ci sono anche alloggi per fondisti: rivolgersi alle Cross 50

Outdoor Montagne

Descrizione: dalla Malga Saltria si segue la pista da sci, per salire fino al Rifugio Williams a 2100 metri. Si scende poi per un breve tratto fino al Rifugio Zallinger, seguendo il percorso fino al Giogo di Fassa e al Rifugio Sasso Piatto. Di qui, salendo per il dosso a sinistra, si compie un largo giro per entrare nel grande avvallamento del Sassopiatto, a 2500 metri, tra la cima principale e quella occidentale. Si risale l’avvallamento fino a 2800 metri e, andando verso destra, si raggiunge un dorso piatto, per arrivare all’avvallamento successivo. Si risale fino a sotto la cresta e poi a sinistra verso la croce sulla vetta. Per scendere si compie lo stesso itinerario.

Country Accomodation Informazioni: www.seiseralm.it Descrizione: Tra gli 80 km di piste da fondo che decorano l’area vacanze Alpe di Siusi e che fanno parte del carosello Dolomiti Nordicski, la pista Giogo è la più lunga e la più impegnativa, ma la fatica è ripagata dall’impareggiabile vista sul Sassolungo, il Sassopiatto e lo Sciliar. Dal Centro di fondo Ritsch, il tracciato si snoda attraverso ampi alpeggi fino alla stazione a monte della seggiovia Panorama. Dopo diverse curve si attraversa l’area paludosa Ladinser Moos, si prosegue in direzione di Giogo e Spitzbühl e si oltrepassa la Baita Laurin, per poi fare ritorno a Ritsch.


brandnamic.com | Foto: Alpe di Siusi Marketing / Clemens Zahn

56 km² di distese innevate tra le spettacolari vette delle Dolomiti patrimonio UNESCO: l’Alpe di Siusi è un vero paradiso per gli amanti degli sport invernali.

Sci di fondo, camminate, sci, slittino, ciaspole, snowboard… con un’ampia scelta di attività e servizi di alto livello, l’altipiano più vasto d’Europa garantisce un’esperienza d’impareggiabile varietà e qualità.

Alpe di Siusi • Via del Paese 15 • I-39050 Fiè allo Sciliar (BZ) • Alto Adige • T 0471 709600 • info@seiseralm.it • www.seiseralm.it


ITINERARI ALPE DI SIUSI

CIASPOLE SOTTO AL CATINACCIO (2000 M)

la marcatura 1A fino a Passo Nigra. Il sentiero conduce sulla pista da slittino che porta alla Malga Baumannschwaige, per raggiungere i prati Area: Tires al Catinaccio Tumlwiesen e Angelwiesen. Il panoraAccesso: autostrada A22, uscita ma sullo Sciliar, le cui forme rocciose Bolzano nord e seguire le indicazioni sono simbolo dell’Alto Adige, e sulla Partenza: San Cipriano (1131 m) parete della Croda di Re Laurino, sul Dislivello: 900 m Latemar e sulle Torri del Vajolet (le 7 Durata: 6 h guglie rocciose al centro del Gruppo del Difficoltà: difficile Catinaccio) è impareggiabile. La meta è Informazioni: www.seiseralm.it la Malga Haniger, da cui godersi il Descrizione: uno sguardo privilegiato belvedere sulla Val d’Ega, per poi tra le cime del Catinaccio fra la scendere lungo il sentiero fino alla Val di Tires e la Val d’Ega, attraverso Malga Plafötsch, con una vista straordiun percorso ad anello di 13,3 km al naria sul Catinaccio e fare ritorno al cospetto delle più belle vette dolomitiche. Si parte da San Cipriano, seguendo punto di partenza.

CIASPOLE ATTRAVERSO LA VAL CIAMIN (1695 M) Area: Tires al Catinaccio Accesso: autostrada A22, uscita Bolzano nord e seguire le indicazioni Partenza: San Cipriano (1131 m) Dislivello: 550 m Durata: 5 h Lunghezza: 12,2 km Difficoltà: media Informazioni: www.seiseralm.it Descrizione: capitale delle ciaspole, Tires al Catinaccio offre viste panoramiche inedite, come quelle della Val Ciamin, terra romantica e selvaggia, da esplorare con

un’escursione di qualche ora, per poco più di una decina di chilometri. Si parte da San Cipriano, frazione di Tires al Catinaccio, per immergersi nei prati Traunwiesen, fino alla strada forestale, che conduce all’imbocco della Val Ciamin. Si incontra una sorgente, la Schwarzer Letten, la cui acqua cristallina è sempre fresca, poi la strada si restringe salendo a 1449 m, per arrivare alla baita Schaferleger e proseguire verso il Rechter Leger dove si trova un crocifisso intagliato nel legno. Da qui lo sguardo si perde tra le cime del gruppo del Catinaccio, sulle Torri del Principe (2.672 m) e sulle Crode di Ciamin. Per il ritorno, dopo aver attraversato il rio Ciamin, si può percorrere la Valle sull’altro versante.

WINTER TRAIL SULLA BULLACCIA (2118 M) Località: Compaccio, Alpe di Siusi Accesso: dalle 9 alle 17 con la Cabinovia Alpe di Siusi oppure con l’autobus, essendo la strada chiusa al traffico. Partenza: stazione a monte della Cabinovia Alpe di Siusi a Compaccio (1851 m) Dislivello: 250 m Durata: 2 h 30 Lunghezza: 6,7 km Difficoltà: facile Informazioni: www.seiseralm.it Descrizione: tra i 60 km di sentieri invernali dell’area vacanze Alpe di Siusi, 52

Outdoor Montagne

uno dei punti panoramici più spettacolari è il monte Bullaccia. Per raggiungerlo, si può percorrere un tragitto di poco meno di 7 chilometri, dalla stazione a monte della Cabinovia Alpe di Siusi, lungo il sentiero che sale attraverso l’Eurotel al Rifugio Dibaita e poi fino alla stazione a monte della Bullaccia. Qui vicino si trova la piattaforma panoramica Engelrast, che consente una vista meravigliosa sulle Dolomiti, la Val Gardena, la regione dell’Ortles, i ghiacciai delle Alpi Breonie e delle Alpi Venoste. Per scendere si percorre il sentiero fino al Rifugio Arnica (1243 m), per far ritorno a Compaccio, che si può raggiungere anche con il telemix Bullaccia.


brandnamic.com | Foto: Alpe di Siusi Marketing / Helmuth Rier

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Un’offerta da batticuore per vivere il lato più romantico dell’Alpe di Siusi! Il pacchetto comprende 7 notti per due persone, una gita serale in carrozza trainata da cavalli attraverso idilliaci paesaggi innevati e una romantica cena a base di specialità alpine.

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Un’offerta imperdibile per gli amanti dello sci di fondo. Il pacchetto comprende 3 notti, un corso di prova di 2 giorni e il Nordic Pass 3 in 7: 3 giorni di pedaggio per le piste da fondo e uso illimitato della Cabinovia Alpe di Siusi o dell’Alpe di Siusi Express, del bus navetta e dell’Almbus. In più, avrete il 10% di sconto sul noleggio dell’attrezzatura per 2 giorni.

Alpe di Siusi • Via del Paese 15 • I-39050 Fiè allo Sciliar (BZ) • Alto Adige • T 0471 709600 • info@seiseralm.it • www.seiseralm.it


Tre Cime Dolomiti

PICCOLI DI FRONTE ALL’INFINITO NOME: Alfred COGNOME: Prenn NATO IL: 07/08/1961 NATO A: San Candido VIVE A: Sesto (BZ) PROFESSIONE: maestro di sci LIBRO: “Schöne Welt böse Leute” (“Mondo bello, gente cattiva”) di Claus Gatterer

“Alzando lo sguardo alle Tre Cime di Lavaredo, al Großglockner, al Monte Elmo, la sensazione è quella dell’immensità di fronte alla natura”. Nella scia di Alfred Prenn.

L’

Alta Pusteria, con le sue inconfondibili icone alpine, è una delle valli più settentrionali d’Italia, al confine con l’Austria. Le Dolomiti hanno qui, con le Tre Cime di Lavaredo, in provincia di Bolzano, Alto Adige, il loro simbolo. Certo, qui nella stagione della neve lo sci fa da padrone, e il meraviglioso comprensorio Tre Cime Dolomiti lo testimonia, ma l’ambiente è così vario che le possibilità di fare sport outdoor va ampiamente oltre lo sci alpino. Abbiamo chiesto a un maestro di sci d’eccezione, Alfred Prenn, appassionato di sport outdoor, di accompagnarci in un possibile viaggio alle attività alternative all’aria aperta. Quale attività invernale senti più tua? “Nella stagione della neve adoro sciare. Già da piccolo preferivo stare sugli sci piuttosto che sui libri. E oggi, quando scio, mi sento libero, proprio come allora. D’estate invece, tempo permettendo, sono spesso in sella alla mountain bike per godermi al meglio la natura nella zona delle Tre Cime”. Quali sono i tuoi luoghi? “La mia valle è ricca di luoghi meravigliosi, ma i miei preferiti, che frequento spesso e in cui mi fermo a pensare circondato dal silenzio, sono la vetta del Monte Elmo, dalla quale posso godere di una vista a 360° sulle Dolomiti, sul Großglockner e sulla Val Pusteria. Ovviamente anche le Tre Cime di Lavaredo: mi sento così piccolo al cospetto di queste maestose cime che ogni volta è un momento indimenticabile. E poi il lago di Braies, che in tutte le stagioni regala colori stupendi”.

A fronte, le Tre Cime di Lavaredo.

Andiamo allora! Cosa offre il menù outdoor? “Il nostro territorio è senza dubbio il paradiso degli sciatori e con la 54

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Qui sopra, Giro delle Cime sugli sci, circondati dal meraviglioso panorama delle Dolomiti.

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Qui a lato, Prato Piazza, un’alpe incantata che si estende a 2000 metri.

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realizzazione del collegamento Monte Elmo/Croda Rossa ora è possibile sciare su oltre 93 km di piste (con 32 impianti di risalita) perfettamente battute, circondati da un panorama spettacolare con tantissime sfaccettature. Molto adatto alle famiglie è senza dubbio il Monte Baranci che offre piste congeniali anche a chi è alle prime armi sugli sci e a chi ama andare sullo slittino. Gli appassionati dello sci di fondo possono contare su 200 chilometri di piste: infatti i cinque comuni di Sesto, San Candido, Dobbiaco, Villabassa e Braies fanno parte del Dolomiti Nordicski, il carosello per lo sci di fondo più grande d’Europa con percorsi adatti sia ai principianti che ai più esperti. Un esempio? È possibile partire da Sesto e non togliersi gli sci fino a Cortina o addirittura fino a Sillian (Austria). Punto di partenza per grandi e piccoli è la Nordic Arena di Dobbiaco, dalla quale è facilmente raggiungibile la splendida Val di Landro. Ovviamente sono numerosi anche gli itinerari per chi ama lo scialpinismo o le ciaspole. In più, grazie a un sistema di innevamento artificiale diffuso, la neve non manca mai! Il vantaggio del nostro territorio è che per fare attività sulla neve non c’è bisogno di andare lontano. Basta uscire di casa e divertirsi!”.

Al centro sotto, sci di fondo a Prato Piazza, nel comune di Braies, con vista sulle Dolomiti. In basso a destra, le renne sulla Croda Rossa a Sesto.

Quest’inverno cosa accade? “Ci saranno molte manifestazioni, non solo a tema sportivo, ma anche all’insegna dell’enogastronomia, della tradizione e soprattutto del divertimento”. L.S.

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ITINERARI TRE CIME DOLOMITI

SCI DI FONDO DOBBIACO - CORTINA Area: Dobbiaco (Bolzano) Accesso: seguire indicazioni per lo stadio sci di fondo Nordic Arena (Via Lago) Partenza: Nordic Arena Percorso: lungo il percorso Tour de Ski che porta in leggera salita in mezzo al bosco, passando nei pressi del Lago di Dobbiaco, del Cimitero di Guerra della vista sulle Tre Cime, del Lago di Landro fino al Passo Cimabanche. Da qui il tracciato prosegue in discesa attraverso le gallerie fino a Cortina. Lunghezza: 26,3 km

SCI DI FONDO PRATO PIAZZA - VAL DI BRAIES (2000 M) Area: Braies (Bolzano) Accesso: portarsi in Valle di Braies – Bivio per Prato Piazza – e continuare fino a Ponticello. Da Ponticello prestare attenzione perché, da fine dicembre fino a inizio aprile, vi sono delimitazioni orarie (la salita è possibile prima delle ore 10.00 e dopo le ore 16.00) e sono obbligatorie le gomme da neve o le catene. In ogni caso è disponibile un servizio navetta da Ponticello. Lunghezza: 6,0 km Difficoltà: facile

Servizi: parcheggi, ristoranti, noleggio sci, bar, acquisto biglietti Punti d’appoggio: Rifugio Prato Piazza, Rifugio Vallandro Informazioni: www.tre-cime.info Descrizione: Agli appassionati dello sci di fondo sono riservati anelli ottimamente preparati utilizzati già da diversi atleti per allenarsi per conquistare una medaglia olimpica. Il tracciato è circolare e conduce su un terreno pianeggiante, ideale per fare ritmo e velocità, dunque per allenarsi secondo le aspirazioni dei più esigenti, ma anche per rilassarsi all’aria aperta o per imparare questa meravigliosa disciplina sportiva.

CIASPOLE RIFUGIO BONNER (2340 M) Area: Dobbiaco (Bolzano) Accesso: Arrivando da Villabassa, da San Candido o da Cortina, seguire per località Gandelle Partenza: località Gandelle – Dobbiaco Lunghezza: 3.9 km Dislivello: 712 m Durata: 2 h 30 Difficoltà: media Informazioni: Consorzio Turistico, www.tre-cime.info Descrizione: la classica ciaspolata che porta al Rifugio Bonner parte dalla Cappella di Gandelle (1650 m). 60

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Difficoltà: media Servizi: parcheggi, ristoranti, noleggio sci, bar, biglietteria Informazioni: www.tre-cime.info Descrizione: la pista di fondo parte nello stadio di sci di fondo a Dobbiaco e porta sul tracciato della vecchia linea ferroviaria Dobbiaco-Cortina (già di per sé una curiosità), dismessa all’inizio degli anni ’60, in direzione Cortina. La vicinanza alle strade e alle numerose fermate dell’autobus consente di lasciare il tracciato in qualsiasi momento, per esempio in caso di rottura del materiale o di stanchezza, e di far rientro al punto di partenza in altri luoghi della valle.

Da lì bisogna individuare e imboccare il sentiero n. 25 che porta prima su una strada asfaltata, passando dai Masi Bergrast e Hofer, poi su una strada forestale sterrata, inizialmente ripida. Dopo aver superato il fiume attraverso un ponte, si procede leggermente in salita tramite stretti tornanti. A circa metà del percorso si raggiunge il margine del bosco, dal quale è possibile scorgere il Rifugio Bonner, cioè la nostra meta. Il sentiero continua su un pendio, sempre con dei tornanti stretti, fino al punto d’arrivo, da dove si gode una vista meravigliosa sulle Dolomiti innevate. Il rientro viene effettuato sul medesimo itinerario di salita.


#discover3zinnen

© ARTPRINT

“ Da oggi la magia invernale ha un nuovo nome”

www.tre-cime.info


ITINERARI TRE CIME DOLOMITI

WINTERTRAIL VAL CAMPO DI DENTRO (1626 M) Area: San Candido (Bolzano) Accesso: In auto o in autobus. Proseguire nella Val Pusteria fino a San Candido, poi continuare in direzione Sesto. Tra San Candido e Sesto, a destra, si dirama la Val Campo di Dentro. All’inizio della valle si trova subito il parcheggio che risulta molto comodo per l’escursione. Lunghezza: 11.1 km Dislivello: 368 m Durata: 3 h 30 Difficoltà: media Informazioni: www.tre-cime.info

SLITTINO CRODA ROSSA - SESTO / MOSO (1330 M) Area: Sesto (Bolzano) Accesso: raggiungibile con la cabinovia a sei posti Croda Rossa Partenza: dalla stazione a monte della cabinovia Lunghezza: 5 km Dislivello: 600 m Difficoltà: media Informazioni: Impianti di risalita, www.trecime.com Descrizione: la pista da slittino sulla Croda Rossa promette un lungo divertimento sullo slittino nel comprensorio

sciistico Tre Cime su un percorso lungo 5 km in un’atmosfera eccezionale. La “pista” è comodamente raggiungibile dalla Val Fiscalina a Sesto / Moso con la cabinovia a sei posti Croda Rossa. Si parte direttamente dalla stazione a monte, e da qui, si arriva alla stazione a valle attraverso boschi innevati e un panorama mozzafiato. I bambini sotto i 14 anni hanno l’obbligo di indossare il casco, per divertirsi in totale sicurezza. In più, la Croda Rossa è popolata da pupazzi di neve giganti e da una famiglia di simpatiche renne, unici esemplari presenti in Italia, arrivate direttamente dalla Finlandia per rendere l’esperienza ancora più speciale.

SLITTINO PISTA MONTE BARANCI (1493 M) Area: San Candido (Bolzano) Accesso: raggiungibile con la seggiovia a quattro posti Baranci a San Candido. Partenza: dal Rifugio Gigante Baranci, presso la stazione a monte della seggiovia. Lunghezza: 2,1 km Dislivello: 300 m Difficoltà: facile Informazioni: Impianti di risalita, www. trecime.com Descrizione: lo slittino è una delle attività invernali preferite dagli ospiti nella zona delle Tre Cime. Questa pista da slittino, 62

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Descrizione: Questa escursione invernale, adatta a famiglie e bambini, acquista punti soprattutto grazie alle meravigliose montagne delle Dolomiti di Sesto, la cui vicinanza può essere apprezzata durante tutto l’itinerario. Inoltre l’itinerario, tutto battuto dal battipista, si trova nell’àmbito del Parco Naturale Tre Cime ed è pertanto un luogo di particolare bellezza e pace, soprattutto in inverno. Meta finale è il Rifugio Tre Scarperi, aperto da Natale a fine marzo, in cui ci si può ricaricare prima di intraprendere la via del ritorno. L’escursione è relativamente facile e si estende per l’intera Val Campo di Dentro.

situata a San Candido in mezzo al comprensorio sciistico e raggiungibile comodamente con la seggiovia, prevede una discesa lunga 2 chilometri da percorrere a tutta velocità, ma in totale sicurezza, perché i bambini sotto i 14 anni hanno l’obbligo di indossare il casco. Inoltre, gli impianti di risalita per lo slittino notturno del Baranci sono in funzione, ogni martedì e venerdì, dalle ore 19 alle 22, dal 23 dicembre 2016 al 24 marzo 2017. Oltre agli impianti, nelle fasce orarie di apertura della pista, è anche aperto il Rifugio Gigante Baranci (1500 m), dove, fra una discesa e l’altra, potrete assaggiare piatti tipici tirolesi.


CIASPOLE COSA ABBIAMO USATO

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BASTONCINI LEKI AERGON 2V

PANTALONE FERRINO LOHNER PANT UNISEX

PANTALONE FERRINO VINCENT PANT UNISEX

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Carinzia

NOME: Norbert COGNOME: Jank NATO IL: 20.12.1946 NATO A: Weissensee VIVE A: Weissensee (Carinzia, Austria) ATTIVITÀ: maestro del ghiaccio sul lago Weissensee

PATTINAGGIO E SCI A CIELO APERTO La terra dei laghi si trasforma, con l’inverno, in un paradiso di ghiaccio e di neve che la rende incantata. Ci accompagna a scoprirla un “maestro del ghiaccio” d’eccezione.

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a regione austriaca della Carinzia, una delle nove dello stato alpino, è la terra del sole, quel meridione austriaco che, agli occhi di che scende dal Nord, sa già di Italia ma ancora tutto compreso in quella tradizione dove laghi e montagne costituiscono il tratto distintivo del paesaggio. Qui, quando arriva le neve e i centinaia di laghi e laghetti ghiacciano, sci e pattinaggio diventano le attività ricreative per eccellenza. Norbert Jank, maestro del ghiaccio con la passione per l’intaglio del legno, guida

il nostro tour fra le montagne di casa sua. Norbert, qual è l’attività che senti più tua? “In estate vado spesso in bicicletta intorno al Lago Weissensee; adoro immergermi nella natura incontaminata della mia regione, di cui naturalmente sono innamorato! In primavera e in autunno pratico trekking e escursionismo, camminare sui monti mi rilassa molto. Solitamente scelgo una vetta e poi parto. La vista che si gode da alcune cime è davvero mozzafiato e spazia dalle Dolomiti di Lienz

In alto, uno scorcio sul Lago Weissensee nella sua veste invernale, quando acqua e terra si uniscono in un magico tutt’uno. Al centro, una romantica escursione su slitta trainata dai cavalli.

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Al centro, sci di fondo, uno dei tanti sport invernali praticabili nella zona del Lago Weissensee. A fronte, lo sci alpino è tra gli sport invernali più praticati nei diversi comprensori della Carinzia, come quello di Nassfeld Pramollo.

A fronte, atleti in azione durante la manifestazione del “Tour alternativo olandese delle 11 città”.

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fino alle Alpi Carniche. Devo confessare che c’è un’altra attività che amo particolarmente, e che non è legata allo sport: ovvero intagliare il legno nel mio bosco. È un’attività che richiede molta concentrazione e mi aiuta a staccarmi dalla routine quotidiana, così come anche la bicicletta e la montagna. Quando sono immerso nella natura respiro più approfonditamente e riesco e percepire ogni dettaglio. È molto rilassante”. Quali sono i luoghi nei quali ti senti “a casa”? “Da giovane praticavo lo sci sulle nostre montagne ma poi, con il passare degli anni, mi sono dato al pattinaggio sul Lago Weissensee: una zona che amo molto! Qui riesco a ricaricarmi e rilassarmi. Qui si vive bene in ogni stagione, dall’inverno all’estate. Ovviamente io sono molto più legato alla stagione del ghiaccio! Quando il lago comincia a coprirsi della prima coltre gelata, capisco che è arrivato il momento di mettersi al lavoro e che presto la superficie accoglierà centinaia di migliaia di pattinatori. Ogni anno è qualcosa di davvero speciale per me poter preparare il ghiaccio secondo i miei metodi, per garantire sicurezza e quindi giornate di divertimento e felicità a tutti i turisti che lo raggiungono. Un altro posto che amo molto è una piccola panchina di legno che si trova sopra la sponda settentrionale del lago. È molto isolata, tanto che in inverno ci si arriva solo con le ciaspole. È davvero bello andarci la mattina presto, sedersi e lasciare che lo sguardo spazi a perdita

d’occhio sulla bellezza che la circonda. È un posto molto intimo, che mi ricarica e mi prepara ad affrontare la giornata nel migliore dei modi”. Presentaci questo territorio... “La zona del Weissensee è perfetta per chi ama l’attività all’aria aperta. La seggiovia sulla Naggler Alm porta al piccolo comprensorio sciistico, apprezzato soprattutto dalle famiglie, mentre sul lago ghiacciato si può fare pattinaggio su una superficie di 6,5 ettari. Si pratica anche sci di fondo, oppure molto divertente è andare con gli slittini o




sulle carrozze trainate dai cavalli, o più semplicemente camminare. Non manca nemmeno il relax: le tante strutture wellness che si trovano direttamente sulle sponde del lago e invitano a rilassarsi al caldo di una sauna godendo anche di una vista spettacolare”.

gestione dello specchio gelato, e ci si sposta sulla superficie addirittura in auto tanto è resistente la coltre ghiacciata. Fondamentale è l’uso di attrezzature come pialle, scope e spazzaneve. Disponiamo persino di una macchina galleggiante per lavorare il ghiaccio che si utilizza in situazioni critiche”.

Come viene preparato il ghiaccio del Weissensee? “La preparazione del ghiaccio comincia già durante l’autunno, quando si tolgono le foglie del cosidetto Tausendblatt (Myrrophyllum) che compare poco prima che la superficie del lago cominci a gelare. Con il ghiacciare del lago, l’analisi continua dello spessore è una parte importante del nostro lavoro di manutenzione e

Cosa accade quest’inverno? “Dal 21 gennaio al 4 febbraio, sul lago Weissensee, si tiene il ‘Tour alternativo olandese delle 11 città’, gara durante la quale 5000 olandesi si contenderanno il titolo che, in passato, si svolgeva sulla rete di canali dei Paesi Bassi che non ghiaccia più. La competizione principale del tour si svolge su una lunghezza di 200 chilometri!”. L.S.

A fronte, con i suoi 6,5 chilometri quadrati il Lago Weissensee d’inverno si trasforma nella superficie ghiacciata naturale più vasta d’Europa. Sotto, gita scialpinistica al Falkert e Speikkofel, tra le mete preferite dagli amanti di sci e pelli di foca.


ITINERARI CARINZIA

SCIALPINISMO KLEINER SPEIKKOFEL E GROSSER SPEIKKOFEL Area: Bad Kleinkirchheim Partenza: St. Lorenzen Arrivo: Kleiner Speikkofel (ritorno St. Lorenzen) Difficoltà: BSA Durata: 2 h Informazioni: www.badkleinkirchheim.at/it Descrizione: Bad Kleinkirchheim, regione carinziana incastonata nell’incantevole paesaggio dei Monti Nockberge, è apprezzata per l’ampia offerta di attività praticabili sulla neve. Da St. Lorenzen, tra Ebene Reichenau e Hochrindl, per

SCI DI FONDO GRENZLANDLOIPE NELLA VALLE LESACHTAL Area: Valle Lesachtal Partenza: Hollbruck Arrivo: Maria Luggau e St. Lorenzen Difficoltà: media Informazioni: www.lesachtal.com Descrizione: partendo da Hollbruck, la pista per lo sci di fondo “Grenzlandloipe”, lunga ben 60 chilometri, dopo aver toccato il punto più basso a quota 1200 m prosegue in salita moderata fino a Kartitsch, fino a raggiungere l’omonimo passo, il punto più alto a quota 1526 m. Si prosegue poi in leggera discesa attraverso

esempio, parte un tracciato che conduce gli scialpinisti prima al Kleiner Speikkofel e poi al Großer Speikkofel (2270 m), due vette che si possono raggiungere facilmente e che non richiedono una preparazione fisica particolarmente alta. Il tracciato costeggia la casetta “ToneKeusche” e da qui inizia lievemente a salire; attraversa poi un bosco di pini cembri. Superato il bosco, orientandosi lungo la siepe in direzione nord, si raggiunge dopo circa due ore il Kleiner Speikkofel, il più piccolo dei due rilievi. Si prosegue poi verso quello più grande, il Großer Speikkofel, attraverso un passaggio in discesa verso nord, che si raggiunge in 40 minuti. Il panorama ripaga della fatica.

i campi e i boschi innevati, in un paesaggio davvero magico, toccando i paesi di Schöntal e Leitnertal, fino ad arrivare ad Obertilliach. Qui si trova un centro di biathlon e di sci di fondo. Più avanti, ancora in leggera discesa, la pista attraversa altre radure fino ad entrare nella Valle Lesachtal e nel paese di Untertilliach. La Lesachtal affascina con la sua pacata tranquillità, lontana dalla confusione delle piste, ed è la meta ideale per chi cerca relax e contatto con la natura. Da qui si arriva quindi ai comuni carinziani di Maria Luggau e di St. Lorenzen. La pista offre possibilità di soste e deviazioni, così che ogni sciatore possa scegliere e stabilire la durata e la lunghezza del percorso.

CIASPOLE CIASPOLATA AL CHIARO DI LUNA SULLA NAGGLER ALM

si può godere). In precise date durante l’inverno sono previste escursioni notturne con guide esperte del parco, ovvero Petra Kranabether e Robert Röbl. Area: Parco Naturale del Lago Weissensee Si parte con la seggiovia e si arriva fino Partenza: stazione a valle della seggiovia alla Malga Naggler Alm. Da qui si mettono le ciaspole ai piedi e si procede fino ad a Techendorf arrivare a un pilone votivo, dove le guide Arrivo: Malga Naggleralm (e ritorno alla stazione a valle della seggiovia a Techendorf) illustrano e spiegano l’importanza della luna del parco naturale. Si procede Dislivello: 300 m poi di nuovo verso la baita dove ci si può Difficolta: facile/media scaldare e gustare prelibatezze locali Durata: 4 h interamente preparate in casa dalla Informazioni: www.weissensee.com/it padrona della Naggler Alm, Almut Knaller. Descrizione: nel Parco Naturale del Lago Questi particolari tour al chiaro di luna Weissensee ci sono sentieri perfetti per sono fattibili solo se accompagnati da delle passeggiate notturne al chiaro di luna (la foto a fianco mostra la vista di cui guide in date precise. 70

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SNOW BIKE SNOW BIKE AL LAGO WEISSNSEE Area: Techendorf sud (vicino Seewiesenlift) Partenza: Seewiesenlift Arrivo: Seewiesenlift Dislivello: 75 m Difficoltà: varia, a seconda dell’itinerario e della velocità scelta Durata: 3 h Informazioni: www.weissensee.com/it Descrizione: una grande novità attende tutti gli appassionati di mountain bike che si recheranno nel territorio del lago di Weissensee. Da quest’anno si potrà pedalare sui sentieri del Parco Naturale

PATTINAGGIO SU GHIACCIO GIRO CON I PATTINI SUL LAGO WEISSENSEE COMPLETAMENTE GHIACCIATO Area: Lago Weissensee Partenza e arrivo: sponda occidentale del lago, al inizio del paesino Pradlitz Difficoltà: varia a seconda della distanza scelta e della qualità del ghiaccio (12,5 km medio, 25 km difficile) Durata: varia a seconda della propria abilità da 0 h 45 a 2 h 30 Informazioni: www.weissensee.com/it Descrizione: con i suoi 6,5 km² il Lago Weissensee d’inverno si trasforma nella superficie ghiacciata naturale più vasta

d’Europa, e quindi in un parco giochi liscio come uno specchio perfetto per chi ama sport invernali come il pattinaggio sul ghiaccio, l’hockey e tanto altro. La superficie si indurisce a tal punto che è percorribile in totale sicurezza, permettendo a tutti di passare attimi di divertimento indimenticabili all’aria aperta e a contatto con la natura. Meta ogni anno di migliaia di turisti, il Lago Weissensee anche nella stagione più fredda ha un grande fascino: sarà meraviglioso scivolare sulla sua superficie godendo dei panorami più belli e dei raggi del sole. Personale apposito cura le condizioni delle piste con corsie lunghe fino a 25 km e larghe fino a 20 m nel rispetto della segnaletica e delle istruzioni indicate.

EVENTO SCI ALPINO “BATTI L’ASSO” SUL NASSFELD/ PRAMOLLO 27 - 28 gennaio 2017

Area: Nassfeld/Pramollo Partenza: Hermagor Arrivo: Hermagor Dislivello: 6400 m in discesa Difficoltà: esperti Informazioni: www.nassfeld.at/it Descrizione: la “Schlag das Ass” è la gara di discesa sugli sci più lunga del mondo. La sua particolarità è quella di disputarsi non su una sola pista, ma su una rete di impianti tra Carinzia e Friuli, per un totale 72

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del Lago Weissensee anche sulla neve in sella alle fat bike. Si tratta di biciclette appositamente preparate e con ruote particolarmente grandi che consentono massima stabilità anche su terreni problematici come quelli con neve e ghiaccio. Sarà un sicuro divertimento scendere dai tracciati e gustarsi la bellezza degli scenari di questa splendida zona immersa nella coltre candida della neve. Non più solo in estate, dunque, il Lago Weissensee e i suoi tanti sentieri per le due ruote, sono a disposizione degli appassionati. D’ora in poi anche nei mesi più freddi sarà possibile appagare la “fame” di tutti i bikers più temerari.

di ben 25,6 chilometri con 6.400 metri di dislivello. “Schlag das Ass” in italiano significa “batti il campione”. Il nome della gara ha un doppio significato: “Ass” non è solo “il campione” da battere, ma è anche il diminutivo di Armin Assinger, grande protagonista dello sci austriaco e testimonial della competizione, che ogni anno si mette in gioco rendendo la gara ancora più avvincente. La “Schlag das Ass” è a numero chiuso e per poter partecipare occorre avere più di 16 anni e naturalmente essere sciatori preparati. In Carinzia tocca il comprensorio di Nassfeld/ Pramoloo, uno tra i migliori 10 dell’Austria per vastità, varietà delle piste e panorami montani mozzafiato.


Foto: Pillowlab

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