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Scarichi gassosi nell’industria chimica: BAT per polimeri e gomme sintetiche

Nel numero precedente (705) abbiamo visto gli ambiti di applicazione e i casi di esclusione relativi alle conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (BAT), relativa alle emissioni industriali, per i sistemi comuni di gestione e trattamento degli scarichi gassosi nell’industria chimica soggetti ad autorizzazione integrata ambientale. In questa seconda parte analizziamo nel dettaglio le conclusioni riguardanti la produzione di alcuni polimeri e gomme sintetiche

Con decisione d’esecuzione (UE) 2022/2427 (G.U.UE del 12 dicembre 2022) la Commissione UE ha stabilito le conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (BAT), a norma della direttiva 2010/75/UE (c.d. direttiva IED) relativa alle emissioni industriali, per i sistemi comuni di gestione e trattamento degli scarichi gassosi nell’industria chimica soggetti ad autorizzazione integrata ambientale.

L e conclusioni di cui si tratta sono riportate dalla sezione 1.2 dell’allegato alla decisione in esame contene le conclusioni sulle BAT riguardanti la produzione di alcuni polimeri. Esse si applicano in aggiunta alle conclusioni generali sulle BAT che abbiamo trattato nel numero 705.

C ONCLUSIONI SULLE BAT PER LA PRODUZIONE

D I POLIOLEFINE

L a sezione in oggetto riguarda, innanzitutto, la produzione di poliolefine. La BAT 24 consiste nel monitoraggio della concentrazione di TCOV nei prodotti poliolefinici, almeno annualmente per ciascun grado rappresentativo di poliolefine prodotto in quell’anno, conformemente alle norme EN. Se queste ultime non sono disponibili, la BAT consiste nell’applicare norme ISO, norme nazionali o internazionali che assicurino una disponibilità di dati di qualità scientifica equivalente (vedi tabella 6).

S i specifica che per ogni tipo di polimero esistono diverse qualità di prodotto (ossia gradi) che variano di struttura e massa molecolare e sono ottimizzate in funzione delle diverse applicazioni.

S empre con riferimento alla produzione di poliolefine, per aumentare l’efficienza delle risorse e ridurre le emissioni di composti organici nell’atmosfera, la BAT 25 consiste nell’applicare tutte le tecniche dalla stessa indicata, nella misura in cui sono applicabili (vedi tabella 7). Sono, inoltre, elencati i livelli di emissione associati alle BAT (BAT-AEL) per le emissioni totali di COV nell’atmosfera provenienti dalla produzione di poliolefine, espressi come emissioni specifiche. Sul punto rimandiamo alla lettura del testo originale.

C ONCLUSIONI SULLE BAT PER LA PRODUZIONE

D I CLORURO DI POLIVINILE (PVC)

L a BAT 26 (vedi tabella 8) consiste nel monitorare le emissioni convogliate nell’atmosfera almeno alla frequenza indicata e in conformità alle norme EN. Se le norme EN non sono disponibili,la BAT consiste nell’applicare le norme ISO, le norme nazionali o altre norme internazionali che assicurino una disponibilità di dati di qualità scientifica equivalente.

L a BAT 27 consiste nel monitorare la concentrazione residua di monomero di cloruro di vinile nei fanghi/nel lattice di PVC, almeno una volta l’anno per ciascun grado rappresentativo di PVC prodotto nel corso dello stesso anno, conformemente alle norme EN.

L a BAT 28 consiste, al fine di aumentare l’efficienza delle risorse e ridurre la portata massica dei composti organici inviati al trattamento finale per gli scarichi gassosi, nel recuperare il monomero di cloruro di vinile dagli scarichi gassosi di processo applicando le tecniche di assorbimento, adsorbimento e condensazione (sole o combinate tra loro) e nel riutilizzare il monomero recuperato.

Per ridurre le emissioni di monomero di cloruro di vinile convogliate nell’atmosfera derivanti dal recupero dello stesso, la BAT29 consiste nell’applicare le tecniche di assorbimento, adsorbimento, condensazione, ossidazione termica (sole o combinate tra loro).

Le tecniche delle BAT 28 e 29 sono descritte nella sezione 1.4.1 dell’allegato alla decisione (UE) 2022/2427

L’allegato riporta anche il livello di emissione associato alle BAT (BAT-AEL) per le emissioni di VCM convogliate nell’atmosfera derivanti dal recupero di VCM.

L a BAT30 applica le tecniche dalla stessa indicate per ridurre le emissioni di monomero di cloruro di vinile nell’atmosfera. E’ fornita una descrizione di ogni tecnica.

S ono altresì indicati i livelli di emissione associati alle BAT (BAT-AEL) per le emissioni totali di VCM nell’atmosfera provenienti dalla produzione di PVC, espressi come emissioni specifiche ed i livelli di emissione per la concentrazione di VCM nei fanghi/nel lattice di PVC.

Emissioni Industriali

Tecniche per la riduzione delle emissioni di composti organici convogliate nell’atmosfera (BAT 11)

Prodotto poliolefinico Norma/e Monitoraggio associato a

C Onclusioni Sulle Bat Per La Produzione D I Gomme Sintetiche

L a BAT 31 consiste nel monitorare la concentrazione di TCOV nelle gomme sintetiche, almeno una volta l’anno per ciascun grado rappresentativo di gomme sintetiche prodotto nello stesso anno, conformemente alle norme EN. Se non sono disponibili le norme EN (e al momento non lo sono), la BAT consiste nell’applicare norme ISO, norme nazionali o altre norme internazionali che assicurino una disponibilità di dati di qualità scientifica equivalente.

Per ridurre le emissioni di composti organici nell’atmosfera, si ricorre alla BAT32 che consiste nell’applicare una delle tecniche indicate di seguito:

- a bbassare il tenore di COV nel polimero. In questo caso il tenore di COV nel polimero è ridotto mediante strippaggio o estrusione con devolatilizzazione.

S i noti che con lo strippaggio i COV contenuti nel polimero sono trasferiti alla fase gassosa (ad esempio utilizzando vapore). L’efficienza di eliminazione può essere ottimizzata combinando opportunamente temperatura, pressione e tempo di permanenza e massimizzando il rapporto tra superficie libera del polimero e il volume totale di quest’ultimo.

S i fa presente che l’estrusione con devolatilizzazione avviene quando la soluzione di gomma concentrata è ulteriormente lavorata per estrusione, i vapori dei solventi (generalmente cicloesano, esano, optano, toluene, ciclopentano, isopentano o loro miscele) provenienti dal foro di sfiato dell’estrusore sono compressi e inviati al recupero.

- r accogliere e trattare i gas di scarico di processo. In que - sto caso i gas di scarico di processo sono raccolti e inviati al recupero (cfr. BAT 9 e BAT10) e/o all’abbattimento (cfr. BAT 11).

Per quanto riguarda il livello di emissione associato alla BAT (BAT-AEL) per le emissioni totali di COV nell’atmosfera provenienti dalla produzione di gomme sintetiche, espresso come emissione specifica , si veda la tabella 9. Per il monitoraggio sui fa riferimento alle BAT 8, 20, 22 e 31 (vedi sopra). Il monitoraggio delle emissioni di TCOV nell’atmosfera comprende tutte le emissioni, considerate pertinenti in base all’inventario di cui alla BAT2, provenienti dalle seguenti fasi del processo: stoccaggio delle materie prime, polimerizzazione, recupero dei materiali e tecniche di abbattimento, finitura del polimero (per esempio estrusione, essiccazione) nonché trasferimento, manipolazione e stoccaggio delle gomme sintetiche.

C ONCLUSIONI SULLE BAT PER LA PRODUZIONE D I VISCOSA CON DISOLFURO DI CARBONIO

L a BAT 33 consiste nel monitorare le emissioni convogliate nell’atmosfera di bisolfuro di carbonio e acido solfidrico, con la frequenza indicata e in conformità alle norme EN, se disponibili.

L a BAT 34 consiste, al fine di aumentare l’efficienza delle risorse e ridurre la portata massica di disolfuro di carbonio e acido solfidrico inviati al trattamento finale per gli scarichi gassosi, nel recuperare il disolfuro di carbonio applicando la tecnica dell’assorbimento e/o dell’adsorbimento oppure una combinazione della tecnica di condensazione con la tecnica dell’assorbimento o dell’adsorbimento o entrambe e nel riutilizzare il disolfuro di carbonio o, in alternativa, nell’applicare la tecnica della produ -

Tecniche per aumentare l’efficienza delle risorse e ridurre le emissioni di composti organici nell’atmosfera (BAT 25)

Tecnica D escrizione A pplicabilità a Agenti chimici con bassi punti di ebollizione b Abbassare il tenore di COV nel polimero

Si usano solventi e agenti di sospensione con bassi punti di ebollizione

Il tenore di COV nel polimero è abbassato, ad esempio mediante sistemi di separazione a bassa pressione, strippaggio o spurgo dell’azoto a ciclo chiuso, o estrusione con devolatizzazione. Le tecniche per abbassare il tenore di COV dipendono dal tipo di prodotto polimerico e dal processo di produzione

L’applicabilità può essere limitata da vincoli operativi

L’estrusione con devolatilizzazione può essere limitata dalle specifiche del prodotto per la produzione di HDPE, LDPE e LLDPE c R accogliere e trattare i gas di scarico di processo

I gas di scarico di processo derivanti dall’applicazione della tecnica b e dalla fase di finitura, ad esempio estrusione e sili di degasaggio, sono raccolti e inviati al recupero (BAT 9 e 10) e/o all’abbattimento (BAT 11)

L’applicabilità può essere limitata da vincoli operativi e/o per motivi di sicurezza (ad esempio evitare concentrazioni prossime al limite di esplosività)

V CM

Monitoraggio delle emissioni convogliate (BAT 26)

S ostanza Punto di emissione Norma/e Frequenza minima di monitoraggio (63)

Q ualsiasi camino con una portata massica di VCM≥25 g/h Norme EN generiche (64)

Q ualsiasi camino con una portata massica di VCM<25 g/h Nessuna norma EN disponibile

(64) le norme EN generiche per la misurazioni in continuo sono EN14181, EN15267-1, EN 15267-2 e EN 15267-3

(65) la frequenza minima di monitoraggio può essere ridotta a una volta ogni sei mesi se è dimostrato che i livelli delle emissioni sono sufficientemente stabili

(66) Per quanto possibile, le misurazioni sono effettuate al livello massimo di emissioni previsto in condizioni di esercizio normale

(67) la frequenza minima di monitoraggio può essere ridotta a una volta ogni anno se è dimostrato che i livelli delle emissioni sono sufficientemente stabili

(66) (67)

Tabella 8

Monitoraggio associato a zione di acido solforico. L a BAT 35 consiste nell’applicare la tecnica dell’assorbimento, dei bioprocessi e dell’ossidazione termica o una combinazione tra queste tecniche, al fine di ridurre le emissioni di disolfuro di carbonio e acido solfidrico.

S ono indicati i livelli di emissione associati alle BAT (BATAEL) per le emissioni di disolfuro di carbonio e acido solfidrico convogliate nell’atmosfera provenienti dalla produzione di viscosa con disolfuro di carbonio e i livelli di emissione associati alle BAT per le emissioni di acido solfidrico e disolfuro di carbonio nell’atmosfera provenienti dalla produzione di fibre in fiocco e involucri, espressi come emissioni specifiche.

F ORNI/RISCALDATORI DI PROCESSO

L e conclusioni sulle BAT dii cui alla sezione 1.3 dell’allegato alla decisione in esame si applicano nei processi di produzione in cui si usano forni/riscaldatori di processo con una potenza termica normale totale pari o superiore a 1 MW. Esse si applicano in aggiunta alle conclusioni generali sulle BAT contenute nella sezione 1.1

L a BAT36 indica le tecniche da utilizzare per prevenire, o almeno ridurre, le emissioni di monossido di carbonio, polveri, Nox e Sox convogliate nell’atmosfera.

D ESCRIZIONE DELLE TECNICHE

I n conclusione segnaliamo che la sezione 1.4 dell’allegato alla decisione (UE) 2022/2427 elenca, in venticinque voci, le tecniche per:

- r idurre le emissioni convogliate nell’atmosfera

- m onitorare le emissioni diffuse nell’atmosfera

- r idurre le emissioni diffuse.

Ogni tecnica elencata è accompagnata da una descrizione. u

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