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DOTARSI DELLE ULTIME TECNOLOGIE

Dotarsi delle ultime tecnologie senza cambiare le macchine

Essere aggiornati dal punto di vista tecnologico è fondamentale per essere competitivi sul mercato e mettere in pratica i dettami della fabbrica digitale proposti dal modello di Industria 4.0. Ma investire in questo momento in nuovi macchinari è una scelta piena di incognite. Esistono strade alternative? Ne abbiamo parlato con Claudio Tosi, uno dei titolari di Multi Data, società specializzata nel revamping e nelle automazioni di impianti di dosaggio e mescolazione

Essere aggiornati dal punto di vista tecnologico è la chiave per essere competitivi e assicurare un futuro alla propria attività, anche nel settore della trasformazione della gomma. La capacità delle aziende italiane, in particolare quelle del distretto del Sebino, di essere leader in un mercato internazionale estremamente agguerrito, che spesso usa l’arma del prezzo e dei bassi costi di manodopera per attirare commesse, si gioca soprattutto sulla supremazia tecnologica acquisita grazie a un’esperienza solida e a una cultura diffusa nel territorio a tutti i livelli della filiera. L’emergenza legata all’epidemia di Covid-19, però, pone le nostre aziende di fronte a un serio dilemma: di fronte alla prospettiva della ripartenza investire in tecnologia diventa strategico, ma il calo drammatico del mercato e le incertezze per il futuro inducono molti imprenditori a frenare. Un problema ancora più sentito per le sale mescole, siti produttivi che hanno visto una profonda trasformazione in seguito all’introduzione dei concetti dell’Industria 4.0 e della fabbrica digitale, basati sulla raccolta dei dati dai macchinari e sulla loro analisi.

DIGITALE NUOVO, MECCANICA VECCHIA Sul tema abbiamo intervistato Claudio Tosi, uno dei titolari e soci di Multi Data, per esplorare le possibili strategie per aggiornare la sala mescole senza impegnarsi in gravosi investimenti e fermare la produzione. Multi Data è un’azienda che da 25 anni si è specializzata nel revamping e nelle automazioni di impianti di dosaggio e mescolazione per gomma e per plastica, con una lunga esperienza riguardo alle azioni da intraprendere quando i vecchi macchinari necessitano di essere “ammodernati”, ma non si hanno né il tempo né il budget per farlo. «Le vecchie macchine», dice Tosi, «anche se sono ancora in buono stato, sono spesso legate all’operatore. Sono ancora molte le operazioni manuali, non controllate in modo centralizzato, presenti nell’industria della gomma attuale; questo crea problemi di omogeneità della produzione e di costi non sempre prevedibili e costanti, senza parlare della totale mancanza di tracciabilità e di controllo preventivo della qualità della mescola». Da un lato i dettami dell’Industria 4.0 richiedono maggior controllo e automatizzazione per ottimizzare la produzione e raccogliere dati precisi. «Dall’altro lato, però», osserva Tosi, «a livello meccanico i macchinari sono sostanzialmente gli stessi che si vendevano degli anni Novanta: mescolatori tangenziali o compenetranti, bilance polveri caricate da coclee, sistemi pneumatici di trasporto silice e carbon black e pompe per caricare olio».

VALUTARE LE OPZIONI Davanti a un impianto che non sta dando i risultati sperati e non traccia i dati necessari quali ragionamenti è opportuno fare allora? «Prima di imbarcarsi in

Claudio Tosi, uno dei titolari e soci di Multi Data, l’azienda del Modenese che ha messo a punto il sistema MyFlexPlant per l’aggiornamento tecnologico e software delle sale mescole.

un investimento molto importante, come cambiare le macchine e gli impianti», suggerisce Tosi, «occorre analizzare se i miglioramenti portati dalle nuove meccaniche giustificano l’investimento. Non sempre questo avviene e quindi non sempre conviene sostituire i macchinari della sala mescole se sono in buone condizioni meccaniche». Che cosa si può fare in alternativa? «Si può modernizzare la propria sala mescole con un intervento tecnico di pochi giorni», dice ancora il titolare di Multi Data. Con il giusto metodo si può modernizzare, ma come? «Molto spesso per scongiurare fermi di produzione dovuti a rot

ture dell’elettronica e ammodernare il programma di controllo bastano pochi interventi eseguiti da specialisti, come sostituire il PLC e installare un moderno software modulare di supervisione. Noi in Multi Data, per esempio, ne abbiamo sviluppato uno capace di gestire l’intera sala mescole, controllabile da un unico PC. In questo modo si possono equipaggiare le vecchie macchine con funzioni di vera gestione automatica e controllo dei consumi e della tracciabilità».

UN CASO REALE Non si tratta di una potenzialità teorica, esistono già casi applicativi di questa soluzione. Un esempio è una ditta del padovano, specializzata nella produzione di rulli ricoperti in gomma che, ricorda Tosi, «aveva due mescolatori: uno molto vecchio privo di PLC, quindi controllato in manuale, e uno un po’ più recente con un software per la gestione automatica realizzato da un elettricista locale senza molta esperienza. Anche la macchina dotata di automazione alla fine doveva lavorare in manuale, perché il programma era troppo limitato e in azienda non si riusciva ad adattare il ciclo al prodotto». L’intervento di Multi Data si è concretizzato nella proposta di una nuova soluzione, che in pochi giorni ha consentito di

Per saperne di più

Multi Data è un’azienda con sede a Castelnuovo Rangone, in provincia di Modena. Per fornire informazioni e fornire risposte alle domande più comuni ha creato una pagina web specifica sul sistema MyFlexPlant, www.myflexplant.com, dove è anche possibile trovare informazioni su una serie di case history che illustrano interventi realizzati per varie aziende, in Italia e all’estero.

dotare la vecchia macchina di un nuovo PLC di sostituire il PLC nell’altra macchina perché non idoneo e di installare il nostro software MyFlexPlant». La soluzione consente ai tecnici dell’azienda di programmare la produzione dall’ufficio e di vedere come hanno lavorato le macchine. Ma anche gli operatori sono più rilassati, perché il sistema gestisce il funzionamento delle macchine e fornisce loro indicazioni sulle azioni da intraprendere, rispettando i tempi di produzione con una qualità più uniforme.

UN SOFTWARE FUNZIONALE Ma come è possibile che un mescolatore aggiornato abbia prestazioni simili a uno nuovo? «Perché», ribadisce Tosi, «le macchine moderne, a livello meccanico, non sono molto diverse da quelle di trenta o quarant’anni fa. Certo, quelle più recenti possono adottare soluzioni più aggiornate, ma la sostanza è la stessa. Quello che che cambia veramente tra i sistemi di nuova e vecchia generazione è il modo di gestire la sala mescole e la possibilità di ottenere informazioni fondamentali per la gestione. Insomma, la differenza proviene dai sistemi e dal software di supervisione e controllo». Ne è un esempio il caso di un’altra azienda in cui Multi Data è intervenuta. Si tratta di una ditta nell’area di Lecco che aveva acquistato un impianto di dosaggio automatico per alimentare due mescolatori. «C’erano però», racconta Tosi, «continui problemi con il software che hanno indotto il titolare a rivolgersi a uno sviluppatore della zona, che ha migliorato la situazione ma in realtà non era specializzato in soluzioni di questo tipo. La nuova soluzione

Un mescolatore rimesso a nuovo affiancato da quadro di controllo Multi Data.

non consentiva la gestione dei report di produzione e non disponeva di un sistema di tracciabilità affidabile, quindi si è rivelata un rimedio soltanto parziale al problema iniziale. Finché l’azienda che l’aveva sviluppata ha deciso di indirizzare in altre direzioni la propria attività, lasciando il cliente di Lecco senza supporto tecnico». Qui è subentrata Multi Data, che in poche settimane ha configurato e personalizzato il software MyFlexPlant alle esigenze dell’azienda. «Lo abbiamo installato durante la fermata di Natale in pochi giorni», ricorda Tosi, «e adesso il nostro nuovo cliente può contare su un sistema moderno, che gestisce tracciabilità e scambio dati con il gestionale, sviluppato da professionisti con tutte le funzioni che realmente servono. Il prossimo passo sarà installare il software dei mescolatori per avere tutto sotto controllo».

RIDUZIONE DEI TEMPI D’INTERVENTO Il caso dell’azienda lecchese evidenzia anche un altro problema con cui si devono confrontare le imprese del settore, cioè la necessità di ridurre al minimo i tempi di intervento sulle macchine o sugli impianti di dosaggio per non avere perdite di produzione. Il sistema modulare MyFlexPlant ideato da Multi Data per le sale mescole tiene conto anche di questa esigen

Una nuova realizzazione con controllo dei nastri, del dosaggio e del mescolatore.

za. «Si tratta», dice Tosi, «di un sistema di automazione composto da software Pc e PLC, con diversi moduli in grado di gestire ogni macchina e ogni processo della sala mescole. In base all’elemento da aggiornare, configuriamo il software nei nostri uffici e lo testiamo alla presenza del cliente». Questo metodo consente di fornire al cliente una stima precisa dei giorni necessari all’intervento e per fare il collaudo, riducendo al massimo il tempo di effettivo fermo produzione. In linea di massima, secondo Multi Data, per rifare l’automazione di un mescolatore bastano 5 giorni di fermo impianto.

CONFRONTO TRA PRESTAZIONI L’azienda è anche convinta che le prestazioni di un mescolatore meccanicamente ben ricostruito e dotato del sistema MyFlexPlant siano sostanzialmente equivalenti a quelle di un macchinario nuovo. «Anzi», sottolinea Tosi, «in alcuni casi le performance sono anche superiori rispetto a un mescolatore nuovo di pari litraggio con automazione più semplice, perché vengono ridotte al minimo tutte le operazioni manuali e perché il programma di mescolazione si adatta a qualsiasi produzione». A quanto ammontano i costi dell’investimento? ««Nel corso di questi 25 anni», continua Claudio Tosi,

Il metodo sviluppato da Multi Data consente di estrarre dati di produzione anche da macchinari di vecchia generazione per creare strumenti efficaci di gestione e tracciamento della produzione.

«abbiamo realizzato quasi 700 interventi nel settore della gomma e della plastica, per cui posso dire che non c’è una rispo- sta univoca, ma tutto dipende dal tipo di intervento e soprattutto dallo stato delle macchine e degli impianti. Se, per esem- pio, mancano gli schemi elettrici del mac- chinario e lo si vuole dotare di un inver- ter o apportare modifiche meccaniche all’impianto di dosaggio, sarà necessaria qualche attività in più. Per questo motivo punto sempre a una consulenza persona- lizzata, che valuti le vere esigenze e pro- blematiche del cliente che ho davanti». In linea di massima, comunque, rifare l’automazione di un mescolatore, ovve- ro sostituire il PLC con un nuovo model- lo Siemens, montare un nuovo PC Indu- striale di controllo e installare il softwa- re MyFlexMixer ha un costo a partire da 30.000 euro, collaudo incluso. u

Un tecnico controlla dal proprio ufficio i dati di produzione della sala mescole per gestire la produzione attraverso l’applicazione MyFlexPlant.

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