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News International
by Edifis
TIKTOK PREPARA 300 DARK KITCHEN NEGLI USA
L’app TikTok ha annunciato che da marzo 2022 aprirà 300 dark kitchen negli Usa in collaborazione con Virtual Dining Concepts. I ristoranti che consegneranno negli Stati Uniti i piatti più apprezzati e di tendenza nell’app. Il lancio delle dark kitchen e del delivery di TikTok sarà avviato in collaborazione con Virtual Dining Concepts, la società americana specializzata nello sviluppo di soluzioni dedicate ai ristoranti tradizionali che intendono entrare nel mondo delle consegne a domicilio. La Virtual Dining Concepts ha già una solida esperienza nel lancio di brand virtuali. Primo fra tutti MrBeast Burger, la start up da un milione di hamburger venduti in tre mesi grazie al lancio su YouTube dell’influencer Jimmy Donaldson, che ora ha già raggiunto i 1.500 punti vendita tra Stati Uniti, Canada e Gran Bretagna. Cucine “senza”. Senza vetrina, senza sala, senza servizio, in pratica senza ristorante. Con l’unico obiettivo di preparare piatti on demand e consegnarli. Quello delle dark kitchen o ghost kitchen è un format in forte ascesa soprattutto negli anni difficili della pandemia perché abbatte i costi di affitto e sconfigge l’elevato turnover dei locali. Un modello di ristorazione che piace sempre di più, in rapida crescita anche in Italia.
CENTRAL GROUP PER IL RILANCIO DI SELFRIDGES
Alla fine del 2021 la famiglia Weston ha venduto la catena di grandi magazzini al gruppo thailandese Central Group e all’austriaca Signa Holding per quasi 5 miliardi di euro. Entrambe le parti hanno acquisito una partecipazione del 50 % nell’impresa comune. I piani del presidente di Signa, Dieter Berninghaus, per il sito di Oxford Street prevedono non solo un rinnovamento della foud hall, ma anche la creazione di appartamenti. Inoltre, la parte dell’edificio che fino al 2008 ha ospotato un hotel potrebbe tornare alla sua precedente destinazione. Secondo i dati di CoStar Group, società specializzata in ricerche e analisi per il real estate, la Gran Bretagna ha perso l’83% dei suoi principali grandi magazzini negli ultimi cinque anni a causa del cambiamento delle abitudini di acquisto e della pandemia.
C&A RINNOVA I NEGOZI E PUNTA FORTE SULL’ON LINE
C&A, colosso olandese della moda a basso prezzo, presente anche in Italia, punta forte sulle vendite on line. Giny Boer, l’amministratore delegato arrivato al timone della parte europea nell’agosto del 2020, ha dichiarato che entro il 2025 punta a generare il 50% dei ricavi dal canale on line, mentre ora questa quota si ferma intorno al 20%. Non è chiaro se questa strategia comporterà la chiusura di alcuni grandi magazzini, anzi, è stata operata da poco una nuova apertura in Germania, a Kamen. Iil gruppo ha anche sottoscritto una partnership con Zalando, operativa in sette mercati europei, ma non per l’Italia. “Molte persone ci conoscono solo per i negozi, ma devono pensare a noi anche per quanto riguarda l’e-commerce, soprattutto la fascia giovane” ha commentato il ceo. Allo stesso tempo, i gruppo ha dato vita a un piano di restyling di 200 negozi in Europa che dovrebbe concludersi proprio entro febbraio 2022.
METAVERSO, NUOVI PROGETTI PER NIKE, ADIDAS E H&M
Mentre H&M smentisce – per il momento – l’apertura di uno store nel metaverso di Ceek City, volano i progetti e gli affari digitali per Nike e Adidas che acquistano parcelle di “terreni” virtuali sulle grandi piattaforme online e disegnano collezioni phygital. Secondo l’ultima analisi di Morgan Stanley, entro il 2030 i nuovi territori digitali potrebbero generare per i grandi marchi un giro d’affari di 50 miliardi di dollari. Il fashion retail si è affacciato nel metaverso già nel 2021 sostituendo l’interesse per l’e-commerce esploso con la pandemia con quello per le nuove tecnologie. Tante le società che stanno già usando le piattaforme virtuali di gaming per mostrare il proprio abbigliamento e ingaggiare gli utenti in modi nuovi. Tra queste, Ralph Lauren, Vans e Nike che utilizzano il gioco interattivo Roblox per proporre a decine di milioni di giocatori le loro collezioni phygital. Anche Adidas Originals è sbarcata nei mondi virtuali su blockchain e ha da poco acquistato uno spazio nel metaverso di The Sandbox. Niente metaverso, invece, per H&M. Almeno per il momento. La voce dell’apertura di uno store nel metaverso è stata smentita con un tweet da Ceek e successivamente anche dal portavoce del colosso del fast fashion svedese.
GETIR SI PRENDE LA RIVALE BRITANNICA WEEZY
Getir, azienda leader nel delivery ultraveloce della spesa, continua la sua espansione. La startup turca, che a settembre 2021 è approdata anche in Italia dove consegna in pochi minuti (per il momento solo a Milano) la spesa a domicilio, alla fine del 2021 ha acquisito la startup inglese Weezy, prima realtà del Regno Unito a proporre il quick-commerce, con un ampio assortimento di prodotti freschi e locali. Weezy, fondata due anni fa da Kristof Van Beveren e Alec Dent, ha registrato una crescita vertiginosa durante la pandemia. Ora ha oltre 700 dipendenti, numero che include anche i riders, stipendiati dalla stessa Weezy. Insieme a Getir, conterà più di 4.000 dipendenti a livello globale.
MACY’S AVANZA CON LE CHIUSURE NEGLI STATES
Macy’s prosegue il suo piano triennale di riposizionamento negli Usa, che comprende anche la chiusura di alcuni negozi della rete fisica. A gennaio, il colosso ha diramato un elenco con una dozzina di nuovi store che verranno abbandonati, nel corso del primo trimestre dell’anno. L’elenco comprende anche uno store The Blooomingdale all’interno dell’outlet Miromar, in Florida. “I negozi restano una parte fondamentale del nostro sistema omnichannel, ma il business evolve e dobbiamo ottimizzare e riposizionare la rete per supportare la crescita e aumentare la quota di mercato” ha detto un portavoce. Nel complesso, entro il 2023, il piano prevede la chiusura di circa 125 negozi.
USA: WALMART ESTENDE IL SERVIZIO INHOME
Il gigante americano del retail Walmart ha annunciato che estenderà il suo servizio di consegna InHome a un totale di 30 milioni di famiglie e raggiungerà anche grandi metropoli come Los Angeles e Chicago. Il servizio InHome, nato nel 2019, consente agli “shopper” Walmart di entrare direttamente nelle case e di consegnare la spesa fresca nel frigorifero anche quando i proprietari non sono presenti. Una webcam al collo dello shopper permette ai clienti di osservare da remoto la consegna all’interno della loro casa. Il servizio InHome di Walmart costa 19,95 dollari al mese. Il colosso della spesa ha dichiarato che assumerà 3.000 dipendenti per supportare questa nuova espansione.
BOOM CRUMBL COOKIES: 180 NEGOZI APERTI IN PANDEMIA
Con oltre 300 punti vendita aperti in 4 anni in 36 stati, Crumbl Cookies, l’insegna di cookie farciti conquista gli States. Dall’inizio della pandemia, il brand americano che propone più di 170 gusti di biscotti ha inaugurato 180 nuovi negozi, segno che il dolcetto non conosce crisi, e altri ne stanno aprendo: circa 8-10 a settimana. Il CEO e co-fondatore Jason McGowan che ha finanziato la società senza investitori afferma che l’obiettivo è di crescere rapidamente in tutta la nazione e di aprire altri punti vendita tra 600 e 750 entro la fine del 2022. Fin dall’inizio della sua attività, l’azienda ha sostenuto la sua traiettoria di crescita con un forte investimento in tecnologia, fondamentale per gestire i laboratori e i forni per la cottura perfetta, i tempi di consegna, l’app, le recensioni, il servizio clienti. Per ottenere ulteriori feedback, Crumbl Cookies attraverso la sua app invia un messaggio ai clienti chiedendo informazioni sulla loro esperienza e dando loro l’opportunità di caricare una foto del loro ordine. La catena condivide questi dati con i suoi partner in franchising. Attraverso queste metriche, gli operatori possono vedere le loro prestazioni rispetto ad altri e migliorare il servizio.
LULULEMON DI CORSA, APRE ANCORA A HONG KONG
Lululemon, brand canadese di abbigliamento sportivo e athleisure, apre il suo nono store a Hong Kong, il primo fronte-strada nella città asiatica. Il nuovo punto vendita è su due piani e occupa una superficie 350 mq del vivace quartiere di Central. “Siamo entusiasti di lanciare il nostro primo negozio street-front a Hong Kong su Queen’s Road Central”, ha dichiarato Gareth Pope, Senior Vice Presidente di Lululemon Asia Pacific. “L’apertura della nona sede a Hong Kong e dell’88° negozio nella regione sottolinea la forza di questo mercato e il nostro slancio di crescita nell’area asiatica. Stabilire la nostra presenza in questo luogo iconico ci avvicinerà ancora di più alla nostra community”. Dopo l’annuncio nel 2020 dell’acquisizione di Mirror – start up di fitness proprietaria di un dispositivo per il fitness online in realtà aumentata – e l’inserimento dello “specchio virtuale” in 40 store in Canada, Lululemon continua la sua inarrestabile crescita in Asia, Uk e punta a rafforzare anche la sua presenza in Europa. Il gruppo canadese di abbigliamento sportivo ha, infatti, appena aperto nuovi punti vendita a Londra e a Dublino e oggi sfiora i 500 store nel mondo.
IN OLANDA ECCO GLI STORE AUTOMATICI DI JD.COM
Il colosso cinese dell commercio elettronico JD.com lo aveva promesso, ed è stato di parola. Lo sbarco in Europa è arrivato, con l’apertura dei primi store completamente automatici in Olanda. Per la precisione, si tratta di due pick-up points a Leida e Rotterdam, mentre altri due a Utrchet e Amsterdam sono già in rampa di lancio. Il brand scelto per quest’avventura europea è Ochama (acronimo che sta per “omnichannel” e “amazing”). I negozi-robot offrono sia food sia non food e si parla di un assortimento di 7.000 referenze. Jd.com, accreditato come il terzo retailer on line al mondo, è noto anche nel settore travel retail per la sua joint venture con Lagardere Travel Retail. Per gli utenti che prenotano il prodotto dal cellulare, quasi sempre viene assicurata la reperibilità in giornata.
STARBUCKS E AMAZON GO: PRIMO PICKUP CAFÈ A NY
Starbucks ha aperto a New York il suo primo Pickup Cafè in collaborazione con Amazon Go. Lo store si avvale della funzione “ordina in anticipo” dell’app Starbucks e della tecnologia Just Walk Out di Amazon Go. Il risultato è un’esperienza di pagamento semplice e un servizio di consegna veloce che avviene in una lounge ampia e moderna con spazi di lavoro individuali e tavoli con prese di corrente e porte USB. Il nuovo negozio offre il menu Starbucks completo e un assortimento di cibi e bevande DI Amazon Go, tra cui insalate, panini, prodotti da forno e snack al quale, però, si accede solo attraverso l’app Amazon, passando la carta di credito sul totem-scanner oppure il palmo della mano per chi è già registrato al programma Amazon One.
JACK IN THE BOX-DEL TACO, FUSIONE DA MEZZO MILIARDO
Jack in the Box, catena di ristoranti specializzata in hamburger e stake, ha acquisito per 575 milioni di dollari la catena di cibo messicano Del Taco. Entrambi i brand sono molto forti in California e hanno qualche appendice al di fuori, come Nevada, Arizona e Texas. Oltre alla presenza geografica simile, entrambi devono buona parte dei loro ricavi al segmento “drive-thru”. L’integrazione permetterà al gruppo di crescere, per ora mantenendo i brand ben separati. Per farsi un’idea della dimensione, Jack in the Box è diverse volte più piccolo rispetto ai vari McDonald’s e Burger King, mentre Del Taco è circa un decimo del big Taco Bell. “L’unione ci porterà a godere di economie di scala e pensiamo che potremmo iniziare lo sviluppo in tutto la nazione” hanno commentato i manager.