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Incentive bizarre – Emanuela Giordano
MAI DIRE MAI
Ci sono errori che chi organizza eventi non dovrebbe fare mai. Il primo? Pensare che capiterà solo agli altri…
EMANUELA GIORDANO
Founder e creative manager di Quid Italy emanuela.giordano@quiditaly.com L’idea di questo columnist mi è venuta proprio dopo aver commesso uno degli errori che troverete a seguito. L’importante è ammettere il proprio sbaglio quando non c’è modo di ripararlo: le scuse inutili o campate per aria non fanno che affossarci ancora di più nel pantano in cui siamo caduti, meglio una sana e leale ammissione di colpa con tanto di scuse accorate, offrendo poi una soluzione a riparazione del guaio. Un mese fa circa avevo affermato, con una collega che mi raccontava un’esperienza accaduta a una terza persona: «imperdonabile questo errore, a me non è mai successo in trent’anni di lavoro». Ecco, un mese dopo mi sono data la zappa sui piedi da sola… Mai “auto-gufarsi”! E se è vero che “solo chi non lavora non sbaglia”, è anche vero che “errare è umano, perseverare è diabolico”, quindi attenzione a non ricadere nell’errore e ricordiamoci che può capitare a ognuno di noi di sbagliare. Ecco quindi il mio decalogo, stilato con un po’ di ironia, che non guasta mai per passare oltre e superare l’impasse. 1) Mai pensare negativamente: è importante avere sempre un piano B, ma lo è altrettanto pensare positivamente durante tutte le fasi di un evento; questo predispone meglio tutti e non attira energie negative. Non è new age, e neppure scaramanzia, ma verità toccata con mano. Provate! 2) Mai accettare un preventivo verbale, se non seguito da uno scritto formale. Sapete meglio di me che verba volant, scripta manent. Non serve che aggiunga altro, no? 3) Mai dimenticarsi di chiedere ai fornitori se il preventivo è Iva inclusa o esclusa, o al cliente se è esente Iva, se non volete poi fare un bagno nel vostro sangue in perfetto stile “Pulp Fiction”. 4) Mai inviare un’e-mail senza aver prima controllato bene a chi la state mandando. Soprattutto se contiene documenti riservati come il budget riportante le commissioni d’agenzia, o un testo dove vi rivolgete poco carinamente verso una terza persona, perché sarà sicuramente quella che avrete messo in copia senza accorgervi. La legge di Murphy non si riposa mai, ricordatelo! 5) Mai discutere con un collega davanti a un cliente, che sia durante un briefing o un evento: si dà subito l’impressione di non essere allineati, in sintonia, organizzati. Scuoiatelo vivo se volete, ma in separata sede. 6) Mai mostrare panico o insicurezza, anche se state per buttarvi dal ventesimo piano per una richiesta assurda, o per un problema grave: date l’impressione di avere tutto sotto controllo e trovate la soluzione migliore, o la motivazione più logica del perché quella cosa non si può fare. Se vi urlano contro che “va fatto lo stesso” non cedete alla paura: pensate all’imperturbabilità dei soldati nel film “Full Metal Jacket”. 7) Mai dire “no” in prima battuta, vi pone subito in versione “negativista” agli occhi dell’interlocutore, è ammesso dire: vediamo, proviamo, valutiamo, ipotizziamo. Poi fate come volete o potete, per i miracoli ci stiamo attrezzando. 8) Mai fare promesse che non potrete mantenere solo per conquistare un cliente: se promettete la Luna dovete anche essere in grado di darla, o la massimo di dirottare la cosa su un altro satellite di pari valore usando tutta la vostra creatività. 9) Mai lasciarsi convincere da chi non è “del mestiere” a fare qualcosa che ritenete una catastrofe: fidatevi del vostro istinto professionale, perché come sapete bene poi la colpa sarà solo vostra. 10) Mai dire “a me non è capitato mai!” … ahahahahah! Buon 2022 e buon lavoro!