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In Emilia, tra arte, gusto e natura
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Focus on: Visit Emilia
In EMILIA, tra arte, gusto e natura
di SIMONA P.K. DAVIDDI
È la regione del bien vivre per eccellenza, l’Emilia, che accoglie la meeting e incentive industry e di attività post congress
Partecipare a un convegno nella sala di un teatro storico o di un castello millenario, entrare in un meeting e restare meravigliati davanti al paesaggio che si scorge da finestre e vetrate, prendere parte a un congresso nel cuore di una città d’arte e poi immergersi in visite esperienziali di caseifici di Parmigiano Reggiano, di storici prosciuttifici del Prosciutto di Parma, acetaie di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia, brindando con i vini dei Colli Piacentini. Con Visit Emilia, “la terra dello slow mix”, dove ogni viaggio è un’esperienza diversa ed eclettica tra natura, cultura ed enogastronomia, le città e i territori di Parma, Piacenza e Reggio Emilia sono il palcoscenico perfetto per ospitare – con lo stile tipico dell’accoglienza emiliana –, assemblee, meeting convegni ed eventi speciali. In Emilia convivono, infatti, importanti sedi congressuali moderne con attrezzature all’avanguardia – sia in palazzi pubblici sia in strutture alberghiere private –, con il prestigio di location storiche, spazi ricchi di arte, teatri e castelli che si affacciano sui panorami spettacolari dell’Appennino Tosco-Emiliano e del fiume
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Sale congressi all’avanguardia in luoghi straordinari, incontri tra paesaggi incantati, convention abbinate a visite esperienziali nel cuore delle produzioni della Food Valley. Con Visit Emilia, “la terra dello slow mix”, ogni evento è natura, cultura ed enogastronomia
Po, e con il privilegio di assaporare il meglio della gastronomia italiana, concentrata nella Food Valley. L’Emilia – tra i distretti congressuali più amati dai viaggiatori – offre un totale di circa centomila posti, suddivisi in 86 alberghi, 94 sedi istituzionali, cinque spazi per grandi eventi, quattro location non convenzionali, 27 dimore storiche e tre centri congressi.
PARMA, LOCATION PER TUTTI I GUSTI
A Parma, Città Creativa Unesco per la Gastronomia, la storia si fonde con l’innovazione e con il cibo. Splendida cornice di eventi è il centro Paganini Congressi (1.400 posti) realizzato da Renzo Piano all’interno di un suggestivo parco cittadino, a pochi passi dal cuore storico. Capolavoro di architettura e razionalità, è stato concepito come arte di frontiera: un carillon trasparente aperto al verde fra platani, cedri, querce, in una connessione continua tra interno ed esterno. È strutturato con una reception, il foyer, la sala plenaria e una sala prove. Se nella città parmigiana tutto parla del grande maestro Giuseppe Verdi, non può mancare il Palaverdi, raffinata struttura situata nel quartiere fieristico, con 17mila metri quadrati di superficie perfettamente modulabile e capace di ospitare grandi congressi fino a quattromila posti. Uno spazio all’avanguardia per gli elevati standard di qualità e di strutture e servizi in termini di dotazione tecnologica e organizzativa. Il palco ha una dimensione di venti metri per dieci, ci sono quattro maxischermi con relativi videoproiettori e uno schermo centrale da retroproiezione. Scenario ideale per accogliere eventi di grande prestigio come il celebre Festival Verdi è lo storico Teatro Regio di Parma, costruito nella prima metà del 1800 per volere della duchessa Maria Luigia d’Asburgo, moglie di Napoleone, e inaugurato nel 1829 con Zaira, opera di Vincenzo Bellini. Una struttura che è cuore culturale pulsante della città, la cui facciata è caratterizzata dal colonnato di ordine ionico e da un’ampia finestra nella parte alta, che è l’invito a scoprire le sue meraviglie: la sala, con la platea, con quattro ordini di palco e il loggione, sovrastata dal soffitto dipinto da Giovan Battista Borghesi nel quale, disposti in cerchio intorno all’ “astrolampo”, il grande lampadario in bronzo dorato forgiato dalle
Il Mice in Emilia può scegliere tra location diversissime tra loro, ma tutte di grande fascino: dai dai centri congressi ai meeting hotel, dai palazzi nobiliari ai teatri storici
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PERCHÉ L’EMILIA
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Una regione completa e ricca di spunti e suggestioni, l’Emilia, dove i plus per il Mice sono innumerevoli, come mette in luce Cristiano Casa, presidente di Visit Emilia: «L’Emilia – l’area vasta che comprende le province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia – rappresenta sicuramente una perfetta location per il turismo Mice, innanzitutto per la sua strategica. Le tre località, infatti, sono un crocevia di destinazioni che collega il Nord al Centro e al Sud dell’Italia, facilmente raggiungibili sia in auto sia in treno. L’Emilia inoltre vanta grandi e sale funzionali, che possono rappresentare nuove sedi per convegni e assemblee, come dimostrano i vari e importanti eventi già ospitati negli ultimi anni. Mi riferisco per esempio all’Auditorium Paganini di Parma, sede di prestigiose iniziative durante l’anno di Parma 2020+21 Capitale Italiana della Cultura, oppure agli splendidi teatri storici, protagonisti della vita delle le tre province o i tanti, bellissimi castelli che punteggiano il territorio, ideali per organizzare attività congressuali in luoghi dal fascino straordinario. Non in hotel e strutture ricettive nuove eventi dai grandi numeri, l’Emilia per esempio il rinomato Palaverdi presso le Fiere di Parma».
Castelli medievali incastonati in una natura incontaminata e riposante, auditorium avveniristici e teatri nel cuore cittadino: Parma svela tutto il suo fascino a iniziare dalle location, per continuare con gli irresistibili prodotti della sua enogastronomia
officine Lacarrière di Parigi, stanno poeti e drammaturghi. Il sipario dipinto, uno dei pochi esempi giunti fino a noi, è anch’esso opera del Borghesi: una popolata allegoria della Sapienza, con Minerva assisa in trono circondata da dei, ninfe, poeti e muse mostra, nelle sembianze della dea, il ritratto di Maria Luigia. Con il Ridotto, il Teatro Regio di Parma, non è solo luogo di spettacoli e concerti, ma anche di congressi e meeting, che si svolgono nelle sue splendide sale decorate da Paolo Toschi e Gian Battista Borghesi. La sala principale può ospitare fino a 1.092 posti. A queste location si aggiungono gli spazi di 21 hotel quattro e cinque stelle dedicati al Mice, con oltre 1.400 camere e quasi 2.800 posti letto. Parma e il suo territorio sono fulcro anche di importanti eventi fieristici, riconosciuti in tutta Italia, come Mercanteinfiera, dedicata all’antiquariato, modernariato e collezionismo – che si terrà dal 4 al 12 marzo 2023 per l’evento di primavera e dal 30 settembre all’8 ottobre per Mercanteinfiera autunno –; Cibus il 29 e il 30 marzo; il Salone del Camper dal 9 al 17 settembre.
MEETING NEI CASTELLI DI PARMA
I Castelli del Ducato, che abbracciano tutta l’Emilia, sono luoghi eccezionali di incontri e convention, unendo la storia e le arti racchiuse nelle loro sale – che vanno dai cinquanta ai trecento posti, alla disponibilità di attrezzature e tecnologie, e in alcuni casi ai servizi dei ristoranti. Il Castello di Compiano, che si erge e rende unico uno dei Borghi più Belli d’Italia, fornisce numerose soluzioni “indoor” mettendo a disposizione per meeting aziendali, workshop e conferenze, diverse sale comunicanti tra loro di capienza variabile con impianto luce, seggiole, tavoli di diverse misure, impianto audio, proiettore e telo, nonché allestimento di coffee break. Il Castello di Varano De’ Melegari si è specializzato, in particolare, per organizzare eventi di team building per aziende e gruppi privati. Nei suoi spazi, che si possono allestire anche per incontri e conferenze, ospita attività esperienziali come “Sherlock Holmes: Delitto in Castello”, “Caccia al Tesoro Fantasy Medievale”, “Escape Castle: L’Ultimo Enigma di Leonardo” e tanti altri. Location speciale di convegni è anche la Rocca di San Secondo, con la sua superba Sala delle Gesta Rossiane teatro ancor oggi di suggestivi momenti del Palio delle Contrade e di rivisitazioni ricorrenti con i tantissimi personaggi di una corte rinascimentale che ha fatto grande la storia del borgo. Particolare il racconto, in 17 riquadri, dell’Asino d’Oro di Apuleio. Suggestiva per i meeting anche la Rocca di Noceto, chiamata anche il “castello della musica” per essere luogo del Museo del Disco antico e di una collezione di liuteria. Per coloro che sono alla ricerca di un luogo esclusivo c’è il Castello di Torrechiara, romantico dono del nobile Pier Maria Rossi all’amante Bianca Pellegrini, che svetta sulla vallata del torrente Parma. Un maniero dal raro valore artistico, dalla Camera d’Oro, attribuita a Benedetto Bembo, alla stanza nuziale, ricco di affreschi e di storie. La bellissima Rocca di Sala Baganza è dotata di una sala convegni attrezzata con impianti audio e video adatta per ospitare congressi, meeting, presentazioni di progetti e libri. Inoltre, le sue sale affrescate possono ospitare esposizioni temporanee di pittura e fotografia. Un altro gioiello è la Rocca Meli Lupi di Soragna, citata come un esempio prezioso del primo Barocco: le sue sale, infatti, conservano inalterati gli originari mobili e arredi, re-
alizzati e dorati in buona parte a Venezia, che spiccano per sontuosità ed eleganza. Questo è lo scenario di eventi e di incontri, da organizzare nelle sale affrescate, dai cinquanta ai trecento metri quadrati, che possono accogliere fino a trecento persone. Dotato di bar e ristorante, il Castello di Felino è sede prestigiosa di banchetti e convegni. Sede delle cantine di stagionatura del culatello più antiche del mondo, l’Antica Corte Pallavicina è spesso scelta per meeting al cospetto delle atmosfere del fiume Po. Il quattrocentesco Castello di Montechiarugolo, che svetta a strapiombo sul torrente Enza, si apre per ospitare congressi, esposizioni e ricevimenti nuziali. Luogo di eventi e ricevimenti fin dal Cinquecento, il Castello di Roccabianca ha una posizione comoda per ospitare meeting aziendali e conferenze. Grazie alla sua ampia corte interna, la più grande della provincia, gli incontri all’aperto possono accogliere fino a quattrocento persone. All’esterno, si può usufruire del quattrocentesco porticato d’onore con gli affreschi araldici della famiglia Rossi. Salendo lo scalone principale affacciato sulla corte interna, è possibile raggiungere il Salone d’Onore, storicamente luogo adibito a ricevimenti e un tempo anche teatro di corte, e ampliato da tre sale attigue, che completano il piano nobile del castello. Di straordinaria eleganza è la Reggia di Colorno, chiamata la Versailles dei Duchi di Parma: i suoi cortili e i giardini storici sono scenografia di eventi speciali, mentre alcune sale interne sono ideali per conferenze e incontri.
SHOPPING E CONFERENZE A FIDENZA VILLAGE
Nel regno dello shopping di lusso, al Fidenza Village, si realizzano meeting esclusivi, grazie agli spazi modulabili, agli ambienti moderni e raffinati, ai variegati supporti tecnologici. L’area dedicata alle conferenze è di 95 metri quadrati, nella quale si possono organizzare tre spazi distinti: la board room e la meeting room, che hanno capienza massima di trenta persone e offrono la comodità della luce naturale, e la Vip room, la sala adatta all’organizzazione di feste e altri eventi di vario tipo con una capacità massima di 46 persone. La lounge con entrata dedicata indipendente è dotata di tutti i più moderni supporti tecnici: sistema di video proiezione, video Lcd con Dvd, sistema audio a pioggia, cabina di regia. Inoltre, durante l’evento è disponibile un’attrezzatura business completa, cucina, coffee station e guardaroba, per offrire agli ospiti una raffinata esperienza, curata in ogni dettaglio.
SALSOMAGGIORE TERME, A TUTTO BENESSERE
Ricca è l’offerta congressuale di Salsomaggiore Terme dove il Palazzo dei Congressi può ospitare, nelle sue diverse sale e nell’auditorium, fino a 650 persone. Cittadina moderna adagiata sulle principali direttrici della logistica e del business, a mezza via fra Parma e Piacenza, vicina a Fidenza e alla via Emilia, Salsomaggiore iscrive non a caso il suo passato nell’epopea delle Vie del Sale, fondamentali snodi economici. Il sale di queste colline, con una concentrazione quattro volte maggiore di quello marino, fece la fortuna del territorio, ma non fu l’unica ricchezza. Già romani e celti, infatti, conoscevano e apprezzavano l’altro grande elemento fondante di questo scampolo di Pianura Padana: l’acqua salsobromoiodica, che poi, nel 1839, grazie alla visione del medico Lorenzo Berzieri, cambiò per sempre le sorti di Salsomaggiore. Lo sviluppo dell’economia termale, che coinvolse anche la vicina Tabiano, ha fatto di questa terra, per decenni, l’indirizzo principale nel Belpaese per la cura e il benessere. In questa ottica si inserisce anche la tradizione della bellezza portata avanti dal concorso di Miss Italia che per anni ebbe in Salsomaggiore il suo quartier generale. Quell’età dell’oro ha dato forma alla contemporaneità di Salsomaggiore: l’elegante struscio del centro, gli ampi viali alberati punteggiati di pizzerie, ristoranti, locali e un teatro dalla programmazione raffinata. E poi ci sono le terme, con il loro importante passato, ma anche un futuro di potenzialità. Il centro congressi, dal 1966 proprietà del Comune, oggi ha anche un ampio auditorium, ma affonda la sua storia nelle forme del Grand Hôtel des Thèrmes progettato a fine Ottocento da Luigi Broggi, e plasmato secondo gli stilemi del Liberty più eclettico da Ugo Giusti e Galileo Chini, fra saloni moreschi, logge e atmosfere orientaleggianti. A incorniciare la cittadina, sono le colline con i loro castelli – anche questi appartenenti al circuito dei Castelli del Ducato –, un tempo manieri strategici posti a tutela degli snodi commerciali. Il Castello di Tabiano, sorto sull’insediamento romano di Tablanus, poi trasformato in fortilizio militare, ha trovato oggi la sua piena realizzazione in un luogo di accoglienza e charme, che abbraccia anche il piccolo borgo di Tabiano Castello, dove fioriscono attività agricole e artigianali, immerse nella pace e nel verde delle colline. Qui le sale congressi sono tre, con capienza dai quaranta ai 120 posti. Là dove c’era una villa romana suburbana, oggi c’è il Castello di Scipione: vanto dei Pallavicino per quel loggiato sospeso sulle colline che sa incantare il visitatore di ogni tempo, oggi può ospitare eventi fra i saloni con affreschi del Seicento e l’ambiente più rustico delle antiche scuderie. Ha quasi mille anni la torre del Castello di Contignaco, altro luogo ideale per organizzare occasioni di lavoro fuori ufficio, incorniciando le ore dedicate al “negotium” con le lusinghe di una atmosfera altamente evocativa. Una pieve romanica e un grande parco di querce e cedri secolari fanno da contorno a questo che fu il maniero dei Pallavicino prima e degli Aldighieri poi. Salsomaggiore Terme, città dell’ospitalità, può vantare, inoltre, quattro bellissimi hotel quattro e cinque stelle dedicati al Mice, con oltre trecento camere e 550 posti letto.
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Piacenza, dall’illustre passato che le ha lasciato in eredità un elegante centro storico, preziose opere d’arte e una manciata di castelli appollaiaiti sui colli circostanti, è una destinazione perfetta per il Mice di qualità
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PIACENZA E LA SUA PROVINCIA: SCRIGNO DI TESORI
A Piacenza, il Palazzo Gotico, a fianco della sede del Comune, è spesso splendida cornice di incontri importanti. Risalente al XII secolo può ospitare fino a cinquecento persone. Ci sono inoltre Palazzo Farnese con la prestigiosa Cappella Ducale (150 posti), il Teatro Municipale di Piacenza (1.121 posti) con eleganti spazi interni tra cui il Salone degli Scenografi (trecento posti), e altri luoghi gestiti dalla Fondazione Teatri di Piacenza come la Sala dei Teatini (164 sedute), caratterizzata tra l’altro dalla ottima acustica. Il quartiere fieristico della città, Piacenza Expo, offre inoltre una capienza congressuale fino a 1.480 posti. Le sale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore della sede di Piacenza ospitano un auditorium con 390 sedute e una sala convegni con altri 129 posti. Il Centro Congressi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore è una struttura moderna e funzionale, espressamente concepita per organizzare eventi a livello nazionale e internazionale. Dotato di ampie aree di parcheggio, elegantemente strutturato e in grado di fornire supporti logistici e tecnologici per ogni tipo di utenza, il Centro dispone di due sale polifunzionali. Location d’eccezione, il Salone degli Arazzi del Collegio Alberoni, un ambiente prestigioso, costruito su progetto dell’architetto Vittorio Gandolfi. Il meeting si svolge contornati dalla preziosa collezione di arazzi lasciata dal cardinale. A poca distanza da Piazza Cavalli, nel cuore di Piacenza, il Palabanca Eventi (ex Palazzo Galli) della Banca di Piacenza è luogo ideale per conferenze e incontri. L’Auditorium Santa Margherita della Fondazione di Piacenza e Vigevano è una cornice storica di iniziative culturali, capace di accogliere oltre un centinaio di posti a sedere. È dotato delle più moderne attrezzature, comprese le cabine di traduzione per gli interpreti. Tra gli eventi più importanti nel campo fieristico: Seminat – Apimell – Buonvivere tra piante ornamentali, apicoltura ed enogastronomia, a Piacenza Expo dal 3 al 5 marzo 2023; Geofluid, dal 13 al 16 settembre 2023; il Mercato dei Vini e dei Vignaioli, a novembre. Spostandosi da Piacenza e attraversando il famoso Ponte del Diavolo, ci si trova in uno dei Borghi più Belli d’Italia, Bobbio, dove l’Auditorium Santa Chiara è un posto speciale: ubicato nell’omonimo antico monastero, ospita una tribuna telescopica che garantisce un’ottima visibilità e 114 posti a sedere. Aperto tutto l’anno anche per meeting e seminari, il Castello di Castelnuovo Fogliani – il cui progetto di residenza signorile è attribuita a Vanvitelli – vanta anche un elegante giardino all’italiana. La più antica fortezza del piacentino è invece la Rocca d’Olgisio, monumento nazionale. Scenografia prestigiosa di conferenze sono anche il Castello di Vigoleno con il suo ristorante, ancora una volta in uno dei Borghi più Belli d’Italia e il Palazzo del Podestà del borgo di Castell’Arquato. C’è poi il magnifico Castello di Grazzano Visconti nell’omonimo borgo della Val Nure. Alla Rocca di Agazzano, in Val Luretta, il piano terreno di 370 metri quadrati ospita fino a duecento persone sedute e altre 120 sul loggiato in un’epoca da fiaba, mentre al piano superiore un salone unico si apre a convegni fino a 160 persone. Fiabesco è anche il Castello di Gropparello, con numerose sale e spazi esterni modulabili per incontri business. Location suggestive sono il Castello di Paderna, con le sue eleganti corti, e il Castello di Rivalta, con sette sale meeting, dalla ampia versatilità e dotazioni di servizi e strumenti. Il quattrocentesco Castello di San Pietro in Cerro è una fucina creativa che promette servizi personalizzati. D’obbligo una tappa nei sotterranei, rifugio delle statue di terracotta dei Guerrieri di Xian. Completano l’offerta Villa Braghieri e due splendidi teatri: il Teatro Verdi di Castel San Giovanni e il Teatro Verdi di Fiorenzuola. Inoltre, Piacenza e provincia possono contare su otto hotel quattro stelle dedicati al Mice, con oltre trecento camere, per un totale di ottocento posti letto.
REGGIO EMILIA: SARABANDA DI GUSTI
È la città che ha dato i natali al Tricolore, ma anche a tanti dei prodotti che hanno reso celebre la Food Valley nel mondo. Storia, arte e sapore sono da sempre gli ingredienti della dolce vita di Reggio Emilia, che vanta tra le sedi congressuali principali l’Auditorium Annamaria e Marco Gerra: moderna sala congressi ricavata all’interno del Centro Internazionale per l’Infanzia “Loris Malaguzzi”, con capienza massima di 418 posti, che si possono articolare anche in più sale. Con i suoi 150 posti, in un ambiente elegante e funzionale, l’Aula Magna Pietro Manodori, nel cuore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, è in pieno centro città e in prossimità, non solo del Parco del Popolo – i giardini pubblici della città –, ma anche dei teatri, con il vantaggio di essere a pochissimi metri dal principale parcheggio cittadino. Il Teatro Municipale Romolo Valli (con oltre mille posti) con la bellissima e prestigiosa Sala degli Specchi sempre adiacente al Parco in centro a Reggio Emilia, mette a disposizione anche attrezzature per conferenze e catering (fino a duecento posti). Un’altra sede moderna, polivalente e funzionale, con un centinaio di posti a sedere, in un contesto di architettura industriale, è la sala conferenze del Tecnopolo di Reggio Emilia nel Capannone 19, completamente recuperato dalle storiche Officine Meccaniche Reggiane. A pochi minuti dalla stazione mediopadana dell’alta velocità, firmata dall’architetto Santiago Calatrava, è tappa obbligatoria per gli appassionati di auto classiche e moto d’epoca, ma non solo: negli ottomila metri quadri dello showroom Ruote da Sogno, c’è posto anche per un business centre all’avanguardia, con 105 posti strutturati per meeting, team building ed eventi privati. Fuori dal centro, Reggio Emilia si ricorda, però, anche della sua storia più antica, quella che nei secoli più vivaci del Medioevo ne fece il feudo di Matilde di Canossa, la signora del volgere del primo Millennio. Donna di arte, cultura e potere, aveva stabilito qui una fitta rete di castelli con cui assicurarsi il controllo del territorio. A volere il Castello di Rossena, così com’è oggi, abbarbicato su un colle, fu in particolare Adalberto Atto, nonno di Matilde, poco prima dell’anno Mille. Oggi le sue forme nobili ospitano ancora i viandanti moderni sulle rotte del viaggio, del turismo, del relax e anche del business. Con il suo inconfondibile Torrazzo e la chiesa settecentesca, a Casina sorge il Castello di Sarzano, un maniero che è entrato anche nella storia del cinema, oltre che nel circuito dei Castelli del Ducato: fra i suoi proprietari si annoverano anche i Lee Carandini, da cui discende il celebre Christopher Lee, undicesimo marchese di Sarzano ma più noto al grande pubblico come uno dei più iconici Dracula o Saruman ne “Il Signore deli Anelli”. Il Castello di Bianello è oggi un balcone panoramico affacciato sullo spazio delle colline reggiane: a pianta poligonale, il suo profilo si fonde in profondità con le caratteristiche geologiche del terreno, dando vita ad un maniero unico. Le sale del castello come quelle della vicina Corte degli Ulivi sono spazi modulabili di grande respiro e suggestione, dove organizzare eventi privati o meeting aziendali. A Scandiano i Boiardo arrivarono solo nel 1400 e vi portarono alcuni dei pittori più noti dell’epoca, come Nicolò dell’Abate, per affrescare quei saloni con le storie dell’Eneide. L’artista Giovan Battista Aleotti, detto l’Argenta, regalò alla Rocca il monumentale scalone che, insieme alla sala del Camino e a quella delle Aquile costituisce uno dei gioielli della Rocca dei Boiardo, oggi cornice perfetta e all’avanguardia per eventi e meeting. Sono 12, inoltre, gli hotel quattro stelle che a Reggio Emilia e provincia sono dedicati al Mice: oltre settecento le camere a disposizione e più di 1.300 posti letto.
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indirizzi a fine rivista
Reggio Emilia, la città dove è nato il tricolore, svela al Mice un territorio incantato, tra acetaie – la città vanta l’Aceto Balsamico Tradizionale – e misteriosi castelli legati alla nobile
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DOSSIER TEAM BUILDING
Gente che resta,
I format dei team building di ultima generazione mirano a un nuovo e più attuale traguardo: rigenerare motivazione e attaccamento all’azienda del singolo, senza cui è impossibile formare squadre durature. Dai professionisti del settore lo studio e la messa a punto di attività, metafore di situazioni e strategie dai contenuti profondi
di ANTONELLA ANDRETTA e NICOLETTA TOFFANO Nel mondo del lavoro sta succedendo qualcosa di rilevante: un recente studio di McKinsey, società internazionale di consulenza manageriale, rivela che il quaranta per cento dei lavoratori è intenzionato a cambiare lavoro nei prossimi mesi. Solo nel nostro Paese, nel 2022, le dimissioni sono cresciute di oltre un terzo rispetto al 2021, come riporta l’Osservatorio sul precariato dell’Inps. E nel sessanta per cento dei casi, secondo i dati pubblicati da Aidp (Associazione Italiana Direzione Personale) le dimissioni sono volontarie e riferibili a dipendenti tra i 26 e i 35 anni soprattutto del Nord Italia. Ad alimentare quella che gli anglosassoni chiamano “great resignation” (grandi dimissioni)
gente che fa
concorrono la ricerca di condizioni economiche più soddisfacenti e la speranza di trovare un equilibrio più sano tra vita privata e lavoro, obiettivi scaturiti dalle riflessioni che molti hanno fatto nei mesi dell’emergenza Covid-19. E il mondo del lavoro, già sconvolto dalla pandemia, deve oggi fronteggiare l’instabilità creatasi a seguito di queste aspirazioni dei lavoratori aumentando il proprio appeal agli occhi dei talenti migliori, sia trattenendo quelli già in forza sia trovandone di nuovi. Nascono così studi e ricerche volti a comprendere chi, soprattutto tra Millenial e Gen Z, ha iniziato a mettere al primo posto i valori di autorealizzazione e di crescita personale e sociale rispetto alla carriera. La Yolo economy (“you only live once”, si vive una volta sola) ha insomma contrapposto la felicità, seguendo percorsi lavorativi alternativi, al sacrificio di sé. E cosa devono fare allora le aziende, per affrontare queste criticità? Per intercettare questi nuovi desideri e decodificarli? Per ridurre l’impatto delle dimissioni sui processi produttivi? Quali possono esser infine le strategie da mettere in atto per motivare le persone e per rinsaldare i legami con l’azienda? Ce lo raccontano le tante case history di diverse iniziative di programmi di attività motivazionali e aggregative messe a punto per le aziende proprio negli ultimi mesi. E soprattutto ce ne parlano gli esperti coinvolti nei piani di coaching, di formazione, di benessere aziendale, di ricerca di aspirazioni personali, di creazio-
Il mondo del lavoro, già sconvolto dalla pandemia, deve oggi fronteggiare l’instabilità creatasi a seguito delle nuove aspirazioni dei lavoratori aumentando il proprio appeal agli occhi dei talenti migliori, sia trattenendo quelli già in forza sia trovandone di nuovi
DOSSIER TEAM BUILDING
ILENIA LA LEGGIA formatrice e coach, co-fondatrice di BoosterLab
«Ci si può rivolgere a un formatore o a un coach, tenendo presente che si tratta di due professionalità diverse e che quindi approcceranno il problema da punti diversi e forniranno ipotesi di soluzione diverse. Il formatore infatti è il responsabile di un processo di apprendimento volto a migliorare le conoscenze e le capacità tecniche dei partecipanti. Il coaching invece è una metodologia di sviluppo personale nella quale una persona (detta coach) supporta un cliente (detto coachee) obiettivo personale o professionale tramite un percorso». ne e di mantenimento dei team di lavoro; ossia gli specialisti di quelle professionalità che partecipano alla creazione di team building efficaci, oggi più che mai necessari.
IL COACHING PER FOCALIZZARE GLI OBIETTIVI
«La prima cosa da fare è cercare di capire quali sono le ragioni che spingono una o più persone a lasciare il proprio lavoro: se non si parte da questo elemento fondamentale il rischio è quello di mettere in atto strategie campate in aria che nel migliore dei casi non serviranno a risolvere il problema e nel peggiore contribuiranno a far allontanare ancora di più le persone che non si saranno sentite comprese»: così esordisce Ilenia La Leggia, formatrice e coach milanese, co-fondatrice di BoosterLab: «Ed è proprio qui che devono entrare in gioco i professionisti in grado, grazie alla loro formazione specifica, non solo di capire quali dinamiche si siano create nel gruppo o nel singolo ma anche di mettere in atto strategie usando strumenti che possano portare alla risoluzione del problema. Attenzione però: come non esiste il mago che trasforma il piombo in oro, allo stesso modo non esiste una figura professionale che ha a portata di mano la soluzione miracolosa (e soprattutto standard) in grado di risolvere ogni genere di problemi in un colpo solo». A chi ci si deve rivolgere quindi? «Ci si può rivolgere a un formatore o a un coach, tenendo presente che si tratta di due professionalità diverse e che quindi approcceranno il problema da punti diversi e forniranno ipotesi di soluzione diverse. Il formatore infatti è il responsabile di un processo di apprendimento volto a migliorare le conoscenze e le capacità tecniche dei partecipanti. A monte, gli viene richiesto di identificare i bisogni sia dell’impresa sia dell’individuo, le condizioni ostacolanti all’apprendimento e le metodologie più idonee rispetto agli obiettivi formativi predefiniti. Egli poi provvederà a mettere in piedi un progetto formativo coerente con le finalità concordate con l’azienda, individuando anche le modalità di intervento e le metodologie didattiche più idonee. Queste possono spaziare dalle classiche lezioni frontali in aula fino a sessioni di outdoor training, con lavori di gruppo all’aperto che prevedano coinvolgimento fisico ed emotivo. Il coaching invece è una metodologia di sviluppo personale nella quale una persona (detta coach) supporta un cliente (detto coachee) nel raggiungimento di uno specifico obiettivo personale o professionale tramite un percorso di coaching. Il coaching non va confuso con consulenza, psicoterapia ed altre professioni di supporto e il coach, come professionista, sebbene utilizzi strumenti come esercizi, sfide, questionari, valutazioni o modelli per aiutare la riflessione e l’azione del cliente, non offre soluzioni a disagi esistenziali ma aiuta il cliente ad attivare tutte le risorse interne per raggiungere l’obiettivo». Ma quindi attività di team building come dragon boat, orienteering, escape room, scuola di cucina, gara sui go-kart e così via non servono a niente? «Ma no, tutt’altro, anzi possono essere utilissime! - prosegue La Leggia – L’essenziale è che vengano spiegate, contestualizzate e soprattutto inserite in un percorso elaborato e finalizzato in accordo tra azienda e professionisti coinvolti, che ne renda chiaro l’obiettivo!».
AIM GROUP: ECOLOGIA E VALORE ALLA COMUNITÀ LOCALE
Si è svolto a luglio, per la società biofarmaceutica Ipsen, il primo meeting in presenza, dopo la pandemia, dedicato a 130 dipendenti. Re-Connect Meeting, questo il nome dell’evento, è stato organizzato a Salerno da Aim Group International con l’obiettivo di creare un momento importante per coinvolgere i dipendenti, stimolarli a riconnettersi, comunicare, condividere idee e trovare soluzioni per i progetti futuri. Tra gli obiettivi perseguiti dall’azienda la necessità di trovare un modo per restituire valore alla comunità locale e produrre un impatto positivo. Così sono stati individuati i partner locali ha sponsorizzato la prima edizione alla sostenibilità, e poi Legambiente Campania che, con i suoi volontari ed esperti, ha illustrato agli ospiti l’impatto dell’inquinamento della plastica sulle spiagge, sul mare, sull’ambiente naturale e sulla fauna selvatica. In coerenza con gli input è stata quindi scelta un’attività di team building semplice e coinvolgente, che ha accomunato i partecipanti nei valori di un progetto etico: la pulizia della spiaggia dell’oasi naturale protetta e della pineta di Marina di Eboli.
NETGAMING NIGHT: GLI E-SPORT IN AZIENDA
Netgaming Night è un’iniziativa nata nel 2019 (proseguita con estremo successo in remoto anche durante il lockdown) organizzata da Reti, settore dell’It consulting, fondata nel 1994 da Bruno Paneghin. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di fornire l’immagine di un’azienda che va oltre i propri talenti e di attrarne di nuovi. In pratica si tratta di serate organizzate mensilmente al cui interno si tiene un torneo di e-sport amatoriale; il campus dell’azienda rimane aperto anche a persone esterne la possibilità di ritrovarsi e condividere una serata dedicata al gaming. In questo modo i diversi “reparti di esperti” (dai full stack developer ai cloud architect, dai data scientist ai cyber security expert) hanno l’opportunità di mescolarsi e conoscersi più approfonditamente durante appuntamenti ricorrenti, serate da passare insieme uniti da passioni condivise, con il risultato del formarsi di una vera e solida community.
IL TRAINING PER CRESCERE
In una società che sta cambiando, sempre più attenta anche alla riscoperta delle emozioni e delle interazioni tra gli individui, che la pandemia ha tenuto fisicamente lontani e solo virtualmente vicini, si inserisce con autorevolezza la proposta di Unreal, società nata dal mondo della formazione e oggi specializzata nello sviluppo di percorsi ed eventi sui temi della leadership e del team building. Unreal negli anni ha messo a punto una sua particolare modalità di interazione che mira a rendere il partecipante parte integrante dei percorsi formativi e degli eventi. Di questo ci parla Fabio Tognetti, amministratore delegato della società: «Operiamo nel campo della formazione da 25 anni. Lavoriamo per sviluppare le competenze delle persone nelle aziende, utilizzando la metodologia dell’Emotional Training. Ossia agiamo sulle emozioni aiutando a ritrovare l’equilibrio tra parte logica e parte emotiva di se stessi. Oggi
FABIO TOGNETTI amministratore delegato di Unreal
«Operiamo nel campo della formazione da 25 anni. Lavoriamo per sviluppare le competenze delle persone nelle aziende, utilizzando la metodologia dell’Emotional Training. Ossia agiamo sulle emozioni aiutando a ritrovare l’equilibrio tra parte logica e parte emotiva di se stessi».
TEAM BUILDING
DOSSIER TEAM BUILDING
KAL KEBEDE responsabile business unit team building di Unreal
«Ultimamente riceviamo più richieste di includere un debrief strutturato, quindi di dare una sfumatura formativa più marcata alle attività. Sempre più aziende si stanno rendendo conto dell’importanza di trasformare un team building in un momento di apprendimento, e scelgono un partner su entrambi i fronti».
poi questa pratica è offerta attraverso attività innovative, nate dalla nostra partecipazione a Catalyst, il più grande network di team building al mondo, presente in sessanta Paesi nei cinque continenti». Il cocktail vincente per trasformare le esperienze vissute dai partecipanti in momenti di crescita è quindi l’avere unito il team building con il training, condotto da trainer professionisti. A parlarci di come si sta sviluppando negli ultimi mesi il mondo del team building è Kal Kebede, responsabile business unit team building di Unreal: «Ultimamente riceviamo più richieste di includere un debrief strutturato, quindi di dare una sfumatura formativa più marcata alle attività. Inizialmente era una direzione nella quale spingevamo noi e che raramente ci veniva richiesta, ma ultimamente con nostro grande piacere, la domanda ci arriva esplicita dalla committenza. Nel senso che sempre più aziende si stanno rendendo conto dell’importanza di trasformare un team building in un momento di apprendimento, e scelgono un partner che possa lavorare efficacemente su entrambi i fronti». Fabio Tognetti sottolinea poi come si stiano evolvendo sia le metodologie sia le tipologie di attività richieste, e la cosa interessante è che entrambe hanno avuto come elemento propulsore proprio la pandemia: «Partiamo dalla metodologia: dal 2020 per due anni tutti gli eventi si sono tenuti online. Poi dalla tarda primavera 2022 sono tornati gli eventi in presenza, ma con notevoli differenze rispetto al passato: l’esperienza pandemica ha infatti aperto gli occhi sulla possibilità di “sentirci uniti anche se siamo lontani”, innescando nuove opportunità: una su tutte, la modalità ibrida. E qui si aggancia l’evoluzione relativa al tipo di attività, nella quale oggi si sfruttano le tecnologie sperimentate nei mesi passati (come il Vr-virtual reality o l’Ar-augmented reality). Queste ultime sono alla base di due nostri format oggi molto richiesti. Il primo è The infinite loop, una escape room virtuale, in cui i partecipanti collaborano per aprire le diverse stanze e liberare un ragazzo rimasto imprigionato, dove il lavoro formativo è incentrato sulla chiarezza nella comunicazione e sull’apprendimento continuo. Il secondo
NATURA E MINDFULLNESS BY CLUB DEL SOLE
Iformat Workin’ Glamp promossi da Club del Sole sono dedicati ai business meeting visti in una diversa dimensione: riunioni aziendali portate fuori dalle aule Emblematico l’evento realizzato in autunno al Desenzano Lake Village, che ha ospitato il Communication Learning Lab di Dual (agenzia di marketing, comunicazione ed eventi che collabora con Club del Sole) il cui scopo formativo era il lancio di programmi di apprendimento e di strumenti di sviluppo. Il programma prevedeva un’area espositiva e alcuni team building e team bonding come “Escape the toxic room”, ovvero una divertente challenge basata sull’importanza di svolgere i meeting all’aria aperta anziché nelle solite aule, con un approccio che aiutasse a fornire un focus sugli aspetti relazionali e di coinvolgimento diretto, oltre che su temi attualissimi quali ambiente e sostenibilità. L’evento si è concluso con una coinvolgente attività di mindfullness chiamata “Arti marziali della mente”, un momento di grande impatto emotivo in cui, guidati da un maestro di arti marziali che ha preso in analisi diversi aspetti personali e relazionali fondamentali per la vita lavorativa.
DOSSIER TEAM BUILDING
GIANCARLO GIUMELLI presidente di H&A
«È nell’ottica del singolo che bisogna svolgere l’azione aziendale poiché ogni persona deve essere messa in grado di automotivarsi. Questa pratica per ogni persona, colta e mantenuta in ogni settore dell’azienda e quindi costantemente incentivata». è Safari, una caccia al tesoro che ha come obiettivo il ritrovare e portare in salvo animali che vagano in giro per la città; i partecipanti vedono gli animali attraverso la fotocamera del cellulare, fanno delle foto con loro che manderanno agli altri gruppi: si lavora quindi sull’ascolto attivo di tutte le opinioni e sul prendere decisioni rapidamente, scoprendo il talento insito in ognuno dei partecipanti».
LA MOTIVAZIONE PER INNESCARE L’AZIONE
Fotografa il malessere aziendale a cui è legato il fenomeno degli “esodi volontari” anche lo studio presentato da Astra Ricerche commissionato da H&A Motivation Company: nello specifico rivela che il trenta per cento degli italiani vorrebbe lasciare l’azienda dove lavora, mentre un altro venti per cento dei dipendenti sta valutando se farlo o no. «Si tratta di un dato allarmante – sottolinea Giancarlo Giumelli, presidente di H&A, protagonista da più di quarant’anni anni del mondo degli eventi – soprattutto alla luce del fatto che rappresenta una tendenza che era già in atto nel periodo prima del Covid e oggi ancor più manifesta». Dai dati della ricerca risulta inoltre che nella scala degli elementi più motivanti per un lavoratore nel sentirsi partecipe e fidelizzato a un’azienda al primo posto si colloca il riconoscimento del lavoro svolto, seguito dalla corretta attribuzione del proprio ruolo, e poi dal lavorare all’interno di un ambiente di qualità dal punto di vista umano ed estetico-funzionale, seguito infine, solo al quarto posto dal valore della retribuzione. E se le classifiche sono un elemento utile a orientare le azioni, sottolinea comunque il manager: «Il paradigma cardine della visione di H&A è che la motivazione dipende dalla visione di ogni individuo. È nell’ottica del singolo che bisogna svolgere l’azione aziendale poiché ogni persona deve essere messa in grado di automotivarsi. Questa pratica va costruita in modo analitico e specifico per ogni persona, colta e mantenuta in ogni settore dell’azienda e quindi costantemente incentivata». Obiettivo di H&A è portare il proprio metodo motivazionale nelle aziende con un approccio consulenziale; il risultato di tale metodo porta poi l’azienda a strutturare e avviare una strategia, frutto di una profonda valutazione delle dinamiche presenti, mirata a produrre risultati monitorabili attraverso ricerche capaci di cogliere l’accrescimento della motivazione dei dipendenti. Oggi, in questa prospettiva, attività come i viaggi incentive e
PARMA INCOMING: VINCE SOLO CHI GIOCA DI SQUADRA
Singolare nel panorama delle case history, l’esperienza recentemente organizzata da Parma Incoming per un gruppo di 35 persone del ramo assicurativo, dal titolo Tipicamente Unica: una escape room ambientata nel parmense, tra un prestigioso museo e uno splendido giardino storico. Dopo un l’avvio a una prima attività di orientering culturale nel corso della quale i gruppi di partecipanti, muniti di una mappa con indicati i punti di controllo e di un kit di domande, solo risolvendo una serie di enigmi a catena avrebbero potuto proseguire nel percorso. Completata la parte indoor, i gruppi sono stati coinvolti in una walking orienteering realizzata tra il giardino e il labirinto vegetale. Per non smarrirsi e per completare il percorso tra le persone: da un’escape room si può uscire solo insieme, se si fa squadra. Di questi aspetti si è in seguito quando sono state illustrate e analizzate le strategie adottate dai vari team per risolvere il percorso.
MOTIVAZIONE? INCONTRI E LETTURE
Si è svolto il 17 novembre a Bologna presso il Grand Hotel Majestic l’incontro “Nuovi paradigmi della motivazione”, appuntamento promosso dalla categoria Servizi e Consulenze di sempre più complesso della motivazione è stato oggetto di indagine e spiegazione da parte del manager, advisor, autore e speaker Sebastiano Zanolli che, esperto sia nella gestione dei team durante i cambiamenti, sia nella gestione dei diversi libri di successo tra cui Si intitola invece “Come fare della propria vita un capolavoro attraverso l’Art Coaching”, Edizione Montabone, il nuovo libro nato dalle tre autrici
i team building, opportunamente strutturate, rappresentano momenti fondamentali su cui basare il lavoro di riconoscimento personale e di partecipazione sociale alla vita aziendale. Conclude Giumelli: «Un individuo motivato è la risorsa più preziosa: è come un’automobile che genera da sé la benzina per andare veloce. Questo ci fa ben capire quanto sia necessario lavorare sulla mente delle persone, dare loro consapevolezza, fornire loro schemi attraverso i quali ogni individuo sia messo in grado di reperire in sé e stimolare la crescita delle proprie motivazioni».
LA CURA DEL SINGOLO PER ARRIVARE AL GRUPPO
Il benessere del singolo dipendente all’interno di un team diventa così sempre più parte integrante di piani di welfare aziendale orientati alla “serenità fisica e psichica” capace di creare le condizioni mentali per attivare i personali interessi e la creatività, insomma le famose “competenze a T” nascoste o evidenti in ognuno di noi e tanto preziose ai fini della produttività aziendale. Obiettivi talmente importanti in questo momento da fare sì che diverse aziende si siano organizzate internamente con spazi e servizi dedicati: «Oggi grandi realtà, come per esempio Mediolanum, hanno introdotto vere e proprie aree dedicate al benessere – racconta Paola Drusani, naturopata, che opera da anni in campo aziendale – spesso dotate di verde, luce, zone relax attrezzate per la lettura e la musica e dove sempre sono presenti diversi specialisti, dall’osteopata all’esperto di mindfulness. Io in particolare mi occupo di psicosomatica; attraverso l’utilizzo di diverse tecniche come rebirthing o Eft (Emotional Freedom Technique) aiuto la persona a recuperare libertà emotiva dai pensieri/atteggiamenti tossici. Infatti la rabbia, il senso di inadeguatezza e l’ansia, che spesso accompagnano la vita privata di una persona, si manifestano sul posto di lavoro innescando conflitti tra le persone, capaci di danneggiare irreparabilmente le relazioni tra i colleghi». La rimozione di blocchi e tensioni porta quindi a due importanti obiettivi aziendali: il primo, evidente, è il miglioramento dello stato di salute di una persona con una conseguente diminuzione delle assenze per malattia, il secondo è lo stabilirsi di una nuova serenità e di un positivo equilibrio all’interno del gruppo di lavoro, che troverà così le condizioni per ottenere migliori performance. Lo step successivo, grazie alla professionalità del team builder, sarà mettere a punto le attività più idonee a riattivare la collaborazione nel gruppo promuovendo il lavoro di team con il supporto reciproco tra i partecipanti. «Perfette in questo caso sono le attività che hanno come tema il dono per una buona causa – afferma in un’intervista Guy Backer, direttore e fondatore di Catalyst Global – un’azione molto potente per chi la fa e per chi la riceve: quando aiutiamo gli altri, dice la scienza, il nostro cervello rilascia ossitocina, serotonina e dopamina. Questi ormoni, che migliorano l’umore, neutralizzano l’effetto del cortisolo, l’ormone dello stress, portando a un effetto positivo sulla salute mentale e sul benessere del donatore». Attivare per esempio iniziative di social responsability, ovvero realizzare attraverso le risorse aziendali qualcosa di positivo per la comunità incoraggia l’attitudine all’impegno reciproco orientato a un progetto comune importante. In sintesi: le aziende che si focalizzano sul benessere dei propri dipendenti, sviluppando una cultura di benessere sul posto di lavoro implementando strategie agili e vantaggiose, conseguiranno il risultato di avere team di lavoro più sani, più felici, più armoniosi, più produttivi e naturalmente più fidelizzati alla “propria società”.
coach, Maryam Aeenmehr e Saba Il libro, diviso in due parti, nasce dal pensiero che ognuno abbia già dentro di sé tutte le risorse per potere vivere una vita appagata e in equilibrio. La prima parte più teorica, spiega cos’è il coaching, i suoi obiettivi e le sue applicazioni, mentre la seconda parte, più pratica e creativa, illustra esercizi che consentono di poter realizzare un viaggio all’interno delle proprie emozioni. Uno dei passaggi importanti del volume è quello sul tema delle relazioni in cui si illustra come l’art coaching si rivolga anche al mondo del Mice perché consente di realizzare, attraverso progetti creativi e concreti, attività di team building mirate a sviluppare lo spirito di squadra.
PAOLA DRUSANI naturopata
«Oggi grandi realtà, come per esempio Mediolanum, hanno introdotto vere e proprie aree dedicate al benessere, spesso dotate di verde, luce, zone relax attrezzate per la lettura e la musica e dove sempre sono presenti diversi specialisti, dall’osteopata all’esperto di mindfulness»..
GUY BACKER direttore e fondatore di Catalyst Global
«Quando aiutiamo gli altri, dice la scienza, il nostro cervello rilascia ossitocina, serotonina e dopamina. Questi ormoni, che migliorano l’umore, neutralizzano mentale e sul benessere del donatore».
DOSSIER TEAM BUILDING
Al centro dell’evento? Oggi c’è l’ambiente di NICOLETTA TOFFANO
Mariantonietta Melchiorre, general manager di I’Meetaly I’Meetaly, Dmc ed event planner con sede a Bologna, oggi sviluppa inedite idee e progetti legati al mondo Mice con nuovi format, nuove destinazioni, nuove location e nella cui formulazione c’è assoluta attenzione verso la riduzione dell’impatto ambientale
«Stiamo mettendo a punto diversi progetti a marchio I’Meetaly: sviluppi importanti che diverranno il nostro biglietto da visita per il nuovo anno» premette Mariantonietta Melchiorre, general manager della società bolognese. Approfondisce quindi un argomento particolarmente sentito in questo momento nel mondo Mice e non solo: «Tra le nuove iniziative, una ci sta particolarmente a cuore, si tratta dell’organizzazione di un evento to-
talmente ecosostenibile. In un momento difficile come questo, con la crisi energetica che stiamo vivendo, sviluppare un progetto con il minor impatto possibile sull’ambiente e sui consumi energetici, è per noi un fondamento imprescindibile. E speriamo sia il primo di tanti a seguire: eventi che abbiano come diktat proprio la sostenibilità ambientale». Con il pay off “Italy comes true” I’Meetaly chiarisce anche che il suo campo d’azione è l’Italia: qui l’esperienza maturata nella realizzazione di centinaia di eventi ha portato la società ad avere una capillare conoscenza del territorio, di tutte le sue opportunità e peculiarità. Un sapere che si traduce in una rete di fornitori selezionati e partner consolidati per realizzare progetti Mice in location esclusive, basati su catering e banqueting specializzati in cucina locale, che utilizzano servizi di transfer affidabili e con la possibilità di prenotare biglietti di musei, teatri e opere liriche. «Stiamo oggi lavorando anche su nuove mete e itinerari alternativi a quelli più tradizionali, in quanto è aumentata molto la richiesta di viaggi incentive» spiega la manager. Specifica, inoltre, quanto l’approccio al Mice di I’Meetaly sia a 360 gradi con l’organizzazione, oltre che di incentive anche di congressi e di conferenze, di eventi speciali e di team-building: «La nostra attività è molto trasversale e comprende diverse tipologie di clienti, dalle aziende del settore alimentare, farmaceutico, di servizi, alle associazioni, talvolta pubbliche, come per esempio Confindustria Emilia o Il Parco Nazionale del Gran Sasso. Grazie ai tanti anni di collaborazione con la Fiera Autopromotec, possiamo inoltre affermare di conoscere bene anche il settore automotive».
TEAM BUILDING, UN RITORNO ALLA PROFESSIONALITÀ
Il post pandemia ha portato l’aumento della richiesta di team building da parte non solo di aziende ma anche di associazioni, gruppi sportivi, enti. Questo perché vengono oggi percepiti come valido strumento organizzativo per ricucire la trama delle relazioni interpersonali. Lo scopo è far rinascere spirito di corpo e far recuperare efficienza a quelle squadre a cui è stata negata per un lungo periodo l’interazione in presenza obbligandole a coordinarsi in modo esclusivamente virtuale. Osserva però Mariantonietta Melchiorre: «In questo incremento della richiesta, notiamo sempre più spesso che sono stati un po’ persi di vista da parte dalle aziende clienti i presupposti originali delle attività di team building: oggi questi momenti vengono richiesti come un insieme di attività ludiche finalizzate a far passare una giornata “diversa” ai propri dipendenti. Un tempo la domanda era accompagnata da un’idea precisa dei risultati strategici da conseguire, oggi siamo noi che sempre più spesso dobbiamo affiancare l’azienda cliente nell’individuazione degli obiettivi formativi da perseguire e guidarla nella selezione di figure preparate alla conduzione delle attività necessarie». È infatti l’abilità di analisi e di interpretazione del team builder che porta a individuare, tra i tanti e diversi format nel carnet di I’Meetaly, le esperienze più adatte al raggiungimento degli obiettivi aziendali: «Oltre allo spirito di gruppo, elemento che lega tutte le attività di team building, alcuni preferiscono stimolare la competitività con attività più legate alla sfida, come una regata, un’olimpiade aziendale, o una cocktail challenge; altri invece desiderano lavorare sulla creatività e sul problem solving, con attività più cerebrali, più simili a escape room o escape box ricche di enigmi e situazioni dove ogni gruppo deve lavorare insieme come un unico cervello per poter superare le prove. Poi ci sono attività più incentrate sulle capacità dei singoli, come una cooking class, o quelle in cui prevale semplicemente l’elemento ludico, comunque sempre interessante anche dal punto di vista formativo». Il ruolo di I’Meetaly fa sì che la richiesta di maggiore leggerezza insita in questo periodo non vada mai a discapito della professionalità e i gruppi vengano condotti e istruiti non solo sul “cosa fare” ma soprattutto sul “perché si fa”, vero punto nevralgico di tutti i team building.
indirizzi a fine rivista
DOSSIER TEAM BUILDING
Esperienze intorno al food
Enogastronomia, cultura e musica: sono tante ed eterogenee le attività legate al Mice da svolgere a Parma e provincia promosse da Parma Incoming, nelle persone il ricordo indelebile di un’esperienza unica
di NICOLETTA TOFFANO Parma, il cuore della Food Valley italiana, è quel luogo riconosciuto in tutto il mondo come sinonimo di produzioni alimentari d’eccellenza: il titolo di Città Creativa Unesco per la Gastronomia in Italia, conferisce lustro a una regione definita dalla rivista statunitense Forbes “Italy’s greatest gastronomic treasure”. Le peculiarità di questo territorio, caratterizzato oltre che dalla tradizione enogastronomica, anche dalla cultura, dalla storia musicale e dalla bellezza dei paesaggi collinari costellati da rocche e castelli, forniscono straordinari spunti per la progettazione di eventi e team building memorabili come quelli messi in campo da Parma Incoming, Dmc e tour operator. Grazie all’esperienza ventennale, che pone l’organizzazione come interlocutore d’eccezione per il Mice e in tutta l’Emilia, ogni attività proposta diventa unica poiché vera interprete dello spirito dei luoghi e delle più attuali richieste del mercato, come spiega Nicoletta Perusin, responsabile di Parma Incoming: «Oggi si presta particolare attenzione alla customer experience: ossia alla conoscenza diretta del territorio. In forte ascesa è la richiesta di abbinare ai team building anche momenti di aggregazione come un pranzo o una cena a base di prodotti tipici e arricchire le attività dedicate al raggiungimento dei diversi obiettivi aziendali con visite e degustazioni». Nasce da queste premesse una miscellanea di proposte, personalizzabili sul cliente e applicabili a diversi ambiti (oltre ai team buil-
ding, all’incentive, a una cena aziendale, a una attività integrativa per un post convegno), il cui focus gravita costantemente intorno alla ricerca di coesione del gruppo. Un obiettivo raggiungibile sia introducendo attività formative sia proponendo programmi fondamentalmente leisure, come illustra Claudio Franchini, amministratore delegato di Parma Incoming: «Il supporto è quello di una rete di partner d’eccellenza. Le tematiche possono essere la cucina, la musica, la gastronomia, lo sport, l’arte. Le cornici sono sempre location esclusive, per citarne qualcuna: il Complesso Monumentale della Pilotta, il Teatro Farnese, il Teatro Regio, così come i moderni Auditorium Paganini, gli Spazi Ipogei, l’Ape Museo, il Labirinto della Masone e in collina, il Castello di Felino. Ed è in questi contesti che nascono anche esperienze specifiche come walking/orienteering da svolgere nel centro storico, negli splendidi giardini e prestigiosi musei del territorio.
PARMIGIANO REGGIANO: AL CENTRO DELL’EVENTO
Ispirato alla vocazione gastronomica della Food Valley il team building culinario by Parma Incoming, dedicato a gruppi dalle 15 alle settanta persone, nasce con un protagonista d’eccezione: il mitico Parmigiano Reggiano. Il luogo in cui si svolge l’attività è un’azienda familiare che attorno al celebre formaggio ha creato un modello di economia circolare e sostenibile. Per i partecipanti al team building l’esperienza si svolge nelle accoglienti sale del ristorante annesso al caseificio che, attivo dal 1895, è uno dei più rappresentativi del territorio. Qui gli ospiti vengono invitati a cimentarsi nella preparazione di gustosissime ricette locali guidati dalla coach e cuoca, figlia del proprietario della stessa azienda ospitante. La sua passione rende l’esperienza ancor più coinvolgente, mentre con la sua professionalità può affiancare al meglio qualsiasi tipologia di azienda nel raggiungimento di obiettivi specifici: gli ospiti sono guidati nella preparazione di tortelli d’erbetta, gnocchi e tagliatelle, dove “fare la pasta insieme” innesca sia lo spirito di collaborazione del gruppo sia la valorizzazione del singolo partecipante, così come metaforicamente ogni ingrediente risulta fondamentale per la buona riuscita di una ricetta. È infatti in cucina che si impara la precisione, ad affrontare l’imprevisto, a ottimizzare, a rispettare i ruoli, i tempi e le scadenze. Ma si sviluppa anche armonia, spirito collaborativo, passione ed entusiasmo, per raggiungere insieme l’obiettivo. Importante ai fini della coesione del team anche la parte più easy del programma, complessivamente della durata di quattro-cinque ore: l’aperitivo di accoglienza, gli acquisti food e poi la Parmigiano Reggiano Experience, ossia la visita guidata al caseificio. Immancabile il pranzo (o la cena) a base di prodotti a “chilometro zero” dell’azienda agricola stessa e dei produttori locali della Food Valley per condividere con il proprio team in conclusione delle attività, non solo l’esperienza appena vissuta, ma anche i valori di un modello economico sostenibile e certificato.
indirizzi a fine rivista
DOSSIER TEAM BUILDING
Orbetello Family Camping Village Adriano Family Camping Village
Dove il business è en plein air di NICOLETTA TOFFANO
Workin’ Glamp, l’idea innovativa lanciata nello scorso anno da Club del Sole, raccoglie i consensi entusiasti delle aziende che per i propri meeting ne hanno sperimentato il perfetto equilibrio tra lavoro e natura
Aizhana Zhantuarov, direttore commerciale, revenue e distribuzione di Club del Sole «Si è appena chiuso quello che è stato l’anno zero per gli eventi Mice nei villaggi Club del Sole e siamo già molto entusiasti della risposta del mercato» racconta Aizhana Zhantuarov, direttore commerciale, revenue e distribuzione del Gruppo. Ed era proprio lo scorso autunno quando Club del Sole annunciava l’investimento in un inedito format, il Workin’ Glamp, dedicato ai business meeting visti in una diversa dimensione: riunioni aziendali portate fuori dalle aule chiuse per immergerle in un ambiente biofilico tra terrazze, giardini, spiagge, teatri open air e tensostrutture. Spiega la manager: «Il valore aggiunto di realizzare un workshop open-air “in glamping” è quello di poter contare su tutti i servizi e i plus di una sala riunioni circondati da un magnifico scenario naturale che dà la giusta energia e rende più efficace l’apprendimento». Si tratta di un concept innovativo, basato su servizi tecnologici avanzati e su un sistema di accoglienza sostenibile, capace di trasformare un evento, un meeting, un congresso e un incentive in un momento creativo e incisivo per chi vi partecipa. Sul profilo ricettivo è proprio un glamping (termine derivato dall’unione di glamour e camping) il luogo dove potere vivere a contatto con la natura ed esplorare il territorio sperimentando alloggi inusuali ma dall’altissimo comfort: chalet, lodge tent e airlodge in un campo tendato, lodge immersi nel verde con vista sulle acque del mare o del lago e ancora i discovery e i luxury caravan. Tante soluzioni di ospitalità che Club del Sole promuove in sette destinazioni sparse per la Penisola, iconiche proprio per lo scenario naturale che le caratterizza.
Villa Ribusieri Country House
Desenzano Lake Village La Risacca Family Camping Village
Romagna Family Camping Village
Sole Family Camping Village
I MAGNIFICI SETTE
Il must tra le strutture proposte è il Desenzano Lake Resort, sul Lago di Garda. Sviluppato su un’area di cinquantamila metri quadrati e con 109 tra suite e appartamenti vista lago, interpreta al meglio la nuova tendenza del “lusso en plein air”: i raffi nati appartamenti, i lodge di pregio, una piscina panoramica, la spiaggia privata, le ricercate esperienze culinarie e una grande disponibilità di spazi per organizzare outdoor meeting ne fanno la scelta ideale per un soggiorno innovativo. È invece la campagna del grossetano la cornice della tenuta Villa Ribusieri: qui ambienti raffi nati e di design, ricavati da un tipico casale agricolo, si combinano perfettamente con spazi green e comfort esclusivi. Sempre in Toscana, l’Orbetello Family Camping Village è il luogo ideale per un incentive nel cuore delle bellezze naturali dell’Isola del Giglio e della Riserva Naturale Duna Feniglia. Nella vicina Emilia Romagna per i business meeting troviamo: il Romagna Family Village, esempio di ospitalità e tradizione romagnola che alle corporate off re una nuova sala eventi, uno scenografi co spazio a bordo piscina e la suggestiva area verde che circonda la struttura; il Sole Family Camping Village dove, tra un open air meeting e l’altro, si può godere il fresco della pineta e infi ne l’Adriano Family Camping Village di Punta Marina Terme, a pochi passi dagli stabilimenti balneari, dove ambientare esperienze sportive on the beach. È nelle Marche, infi ne, La Risacca Family Camping Village, un’oasi incantevole nella quale assorbire tutte le energie della natura; qui nel 2023 verrà inaugurata una nuova spettacolare sala polivalente.
L’INTELLIGENZA EMOTIVA ALLA BASE DEL PROGETTO
L’innovativo progetto Workin’ Glamp è frutto della collaborazione tra Club del Sole e Dual Communication (agenzia di marketing, comunicazione ed eventi). Quest’ultima ha dato supporto sia nella selezione dei villaggi sia nella defi nizione delle diverse attività basate sul principio scientifi co della valorizzazione dell’intelligenza emotiva (Eq), ossia di quella capacità di comprendere e gestire positivamente le emozioni col risultato di alleviare lo stress, comunicare effi cacemente, entrare in empatia con gli altri, superare le sfi de e disinnescare i confl itti. Nascono così format innovativi: meeting open air e team bonding per mettere alla prova la fi ducia dei propri compagni di squadra coinvolgendo per esempio il mondo della cucina, del teatro e della musica. Non mancano poi le esperienze green, come la costruzione di un’auto da corsa con materiali riciclati, o progetti di “LandExploring” fi nalizzati a stimolare la curiosità dei partecipanti a scoprire il territorio italiano. Per recuperare l’equilibrio tra benessere del corpo e dell’anima sono previsti role play, viaggi sensoriali e poi laboratori, esperienze d’aula, programmi di coaching, degustazioni, ma anche semplici momenti di svago e leggerezza, necessari per ritrovare se stessi e il proprio team.
indirizzi a fi ne rivista
DOSSIER TEAM BUILDING
Tutto il sapore di un’esperienza a cavallo di ANTONELLA ANDRETTA
Un resort immerso in un’oasi naturale in Sardegna dove organizzare eventi speciali, congressi e team building all’insegna di antiche tradizioni, emozioni senza tempo e metafore del presente: è l’Horse Country Resort, Congress & Spa
Horse Country Resort Congress & Spa ★★★★ Arborea (Or)
Numero totale camere: 375 | Ristoranti: 6 | Posti: 450 + 80 + 130 + 250 | Sale meeting: 8 | Capienza sala maggiore: 1.000 posti | Capienza sala minore: 20 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 800 | Possibilità organizzazione post congress
La Sardegna è mitica e ancestrale, soprattutto in alcune aree che hanno conservato, più di altre, l’impronta di madre natura. L’Horse Country Resort, Congress & Spa si trova proprio in una di queste zone, incastonato tra alcuni dei luoghi più spettacolari dell’isola e l’antica città di Oristano. Qui si viene per fare esperienza di un mondo diverso, lontano dai luoghi comuni, alla scoperta delle dune selvagge della Costa Verde, delle rovine di Tharros, degli antichi borghi di pescatori, delle città minerarie fantasma, dei fenicotteri rosa, degli spazi aperti che aprono cuore e mente lungo orizzonti ricamati dal vento. Anche il viaggio di lavoro, il congresso, il team building acquistano all’Horse Country Resort un sapore diverso, determinato tanto dal contesto quanto dalle strutture: il complesso può infatti ospitare oltre mille persone in camere ben attrezzate o in villini immersi in una pineta che si aff accia sul mare e sulla spiaggi privata.
ESPERIENZE EQUESTRI PER IL MICE
Notevole anche la dotazione di spazi: il centro congressi, con più di 1.800 metri quadrati di superfi cie, dispone di tre sale modulabili fi no a mille posti ed è dotato di ampio foyer, con due vaste terrazze e un portico, ideale per coff ee break, light lunch o per accogliere mostre, presentazioni e show room. Ma al di là di questo e oltre alle due belle piscine, alle altre attrezzature sportive, al centro benessere a pochi passi dal mare e alla cucina che rielabora con sapienza specialità locali, la peculiarità di quest’oasi è il suo grande centro equestre, che consente agli ospiti di provare l’ebrezza di cavalcare tra mare, pinete, dune di sabbia e oasi naturalistiche e agli organizzatori di prevedere team building indimenticabili, nei quali le metafore si applicano senza forzature (gestire il cavallo, gestire le emozioni), è semplice sottolineare concetti (come aiuto reciproco o lavoro di squadra) e i gruppi condividono momenti unici, tra giochi a squadre, ancora a cavallo e show ispirati alla tradizione sarda, basti pensare alla Sartiglia e agli altri ardimenti che si rinnovano di anno in anno in tante località dell’isola. Il viaggio di lavoro diventa così una vera e propria esperienza di vita che rimane impressa ed è in grado di generare un’onda lunga di ricordi e impressioni positive che raff orzano il team e lo incentivano a dare il meglio. «Il settore Mice rappresenta per me da sempre una sfi da in continua evoluzione: il ventaglio dell’off erta e delle possibilità proposte dall’Horse Country Resort, dove il Mice si unisce ad attività esperienziali, culturali, di team building, ha saputo incentivare ancora di più il mio lavoro in questo settore» ha aff ermato Diego Bernardini referente area Mice dell’Horse Country Resort, Congress & Spa.
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