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Palazzo della Luce: una nuova luce per il Mice

Una nuova luce per il MICE

È un capolavoro dell’eclettismo, trionfo di eleganza, garbata opulenza, fascino e storia. Il Palazzo della Luce rende omaggio ai fasti della Belle Epoque con i suoi

di ANDREA MATTEUCCI Il Palazzo della Luce fu costruito nei primi anni del 1900 su disegno dell’architetto piemontese Carlo Angelo Ceresa e su commissione della Cassa di Risparmio di Torino. L’architetto era un appassionato estimatore di Filippo Juvarra, cui dedicò la facciata ispirandosi a Palazzo Madama, ma introducendo due elementi che invece rimandavano al mondo fi nanziario: le api simbolo di laboriosità e le cornucopie, di abbondanza; il palazzo venne subito battezzato la Piccola Madama. Lo stile è tardo eclettico, di cui il Ceresa era valido esponente avendo realizzato dei villini a Bardonecchia, e mescola negli interni elementi che richiamano al passato: la leziosità del ‘700, la monumentalità dell’800, il mix di materie prime più o meno pregiate. Accanto ai marmi più raffi nati è presente infatti il fi nto marmo e la location, grande innovazione per l’epoca, è realizzata in cemento armato.

TRADIZIONE E INNOVAZIONE

La Cassa di Risparmio cedette l’edifi cio ancora incompiuto alla Società Italiana del Monviso e delle Acque da cui emanerà molto più avanti l’Enel, che porterà a compimento i lavori. Tale società aveva tra le sue consociate la Sip (telefonia) e la Eiar (radiofonia), e aveva la sua sede in via Alfi eri. Intorno agli Anni 20 la Eiar occupò interamente il sottosuolo del palazzo per avviare la sperimentazione della prima radio a diff usione nazionale, Radio Torino, che venne inaugurata, proprio nel salone che oggi viene adibito a sala eventi, l’11 febbraio del 1929 alla presenza delle autorità, tra cui mancava solo Mussolini trattenuto a Roma per la fi rma dei Patti Lateranensi. Radio Torino rimase ancora alcuni anni al Palazzo della Luce prima del trasferimento nell’attuale sede della Rai in via Verdi con l’avvio dei primi studi per la televisione. L’Enel, che nel frattempo si era ulteriormente sviluppata, divenne un’azienda all’avanguardia sotto molti punti di vista, tra cui il welfare aziendale: off riva infatti ai suoi dipendenti una cassa mutua, un asilo aziendale e una palestra super attrezzata. Il piano nobile, dove vengono ospitati gli eventi, era dedicato alla direzione e alle occasioni uffi ciali, ed è una profusione di elementi architettonici che dialogano felicemente. Marmi policromi preziosi per il pavimento e le colonne, porte in cuoio borchiato, volta a 14 metri di altezza con fi ori in stucco a rilievo.

L’Enel cedette il palazzo alla fi ne degli Anni 80 a una banca tedesca che per quasi un decennio lo affi ttò alle case di produzione cinematografi che. Molti i fi lm che furono qui girati: tra tutti merita di essere ricordato “Il Divo” di Paolo Sorrentino e con Toni Servillo, e “Sangue Pazzo” di Marco Tullio Giordana, con Monica Bellucci e Luca Zingaretti. Poi la vendita a un fondo di investimento immobiliare e la ristrutturazione integrale che durò oltre un decennio. Oggi il palazzo ospita la direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate, la sede del Consiglio Notarile, altri uffi ci e residenze private.

ARMONIA ED ELEGANZA

La location, ospitata al piano nobile, si caratterizza per il grande Salone Bianco di 210 metri quadrati con l’alta e splendida volta, per un impatto scenico di grande eff etto. Il pavimento in marmo sui toni del giallo è un meraviglioso tappeto, e la volta tempestata di fi ori in stucco a rilievo è come un immenso prato bianco; il salone è attrezzato con uno grande schermo a scomparsa e un impianto audio. L’accesso avviene tramite un imponente scalone marmoreo elegante e sorprendente, preceduto da un piccolo delizioso foyer utilizzabile anche come zona guardaroba, oltre che come reception; la location è accessibile anche ai disabili tramite ascensore. Può ospitare fi no a duecento persone in ambiente unico ed è corredata da una cucina professionale. Ogni tipo di evento trova qui una magnifi ca collocazione: un convegno, un meeting, una mostra, una cena, un concerto, un evento privato o istituzionale sia con un numero rilevante di ospiti sia per piccoli gruppi. La presenza, infatti, di una parete divisoria mobile ne consente il sezionamento nel caso in cui si vogliano ricavare due ambienti autonomi. In pieno centro a Torino, a pochi minuti dalla stazione di Porta Susa e facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, il Palazzo della Luce con la sua facciata trionfale è ideale in ogni occasione ma in particolare quando, avendo molti ospiti, si preferisca accoglierli tutti nello stesso ambiente.

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