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Rifl essioni… in formazione – Paola Sabbatini

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Roma e dintorni

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Le regole di STEVE JOBS

Poco più di dieci anni fa, ci lasciava uno dei più grandi visionari dei nostri tempi: imprenditore, inventore, informatico e persona dell’anno per il Financial Times (2010). Nel corso della sua vita Steve Jobs ha rivoluzionato tanti settori: dai computer,

Steve Jobs aveva la rara capacità di far accadere le cose. Aveva valori, convinzioni, credenze e abitudini di comportamento e di pensiero completamente allineati al raggiungimento dei suoi scopi e grazie a questa coerenza è stato in grado di creare un nuovo mondo e trascinarci tutti dentro. Diversi principi gli hanno permesso di realizzare i suoi successi e caratterizzavano il modo in cui viveva. “Stay Hungry, Stay Foolish” (“sii affamato, sii folle”) è forse il più conosciuto in assoluto, grazie al suo celebre discorso ai neolaureati dell’Università di Stanford, il 12 giugno del 2005. Tra gli altri, mi piace ricordarne cinque, quelli che maggiormente sono fonte di ispirazione ancora oggi, per me. Il primo aveva a che fare con la focalizzazione. Consigliava di fare un elenco dei dieci migliori obiettivi che si desidera conseguire senza alcuna ombra di dubbio. Poi, cancellarne la metà e toglierne altri tre. E alla fine, pianificare le azioni per superare il primo e correre a realizzarlo! Il secondo principio parlava di semplificazione. Ai suoi ripeteva spesso di cercare più soluzioni possibili e scegliere solo quelle che erano del tutto risolutive. Quindi, sforzarsi di eliminare il superfluo e renderle profondamente essenziali, leggere, eleganti. E perfette! Il terzo principio era la responsabilità. Fare finta, cioè, che tutto dipenda da noi, che qualsiasi cosa decideremo, faremo la differenza. Che le nostre azioni avranno il giusto impatto e che vittorie e sconfitte saranno soltanto nostre E una volta convinti di ciò, agire congruentemente di conseguenza. Il quarto principio era, a mio avviso, la sua peculiarità più grande: la visione. Non tollerava scuse, giustificazioni, lamentele o il piangersi addosso. Non sopportava chi si focalizzava su come avrebbe potuto andare o su ciò che mancava. Non era certo un uomo ancorato al passato, tutt’altro: aveva il suo sguardo costantemente rivolto al futuro. Infatti, il suo motto era: “se sei rimasto indietro non correre, pensa in grande e salta!”. L’ultimo principio era l’ostinazione. Nella sua mappa del mondo non c’era spazio per la parola “impossibile”. «Cerca ciò che vuoi davvero – diceva – lasciati ispirare da ciò che desideri realmente. E poi, spingi te stesso oltre ogni limite. Adatta la realtà ai tuoi desideri, piegala se necessario, e realizza i tuoi sogni!». Sì, lo so a cosa state pensando… “Steve Jobs era Steve Jobs”. Vero! Tuttavia, lui era profondamente convinto che ciascuno di noi, chiunque, se solo volesse, potrebbe fare la differenza! E, in qualità di coach, è anche la mia convinzione!

PAOLA SABBATINI Formatore, coach e senior partner Newcom Consulting paola.sabbatini@newcomconsulting.it newcomconsulting.it/digital-trainer

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