Vacanze in Istria e Quarnero Cultura e natura 21 località imperdibili Le 10 spiagge più belle 3 itinerari consigliati Informazioni ed eventi
bella
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Sommario
6-7 Carta stradale dell’Istria e del Quarnero 8-9 Tra arte e cultura 10-11 Per gli amanti della natura
Scoprire il Quarnero... 13-15 16-17 19 20-23 24-25 27 28-29 31 33 34-35
La grande varietà del Quarnero Top 5 delle spiagge più belle del Quarnero Pellegrinaggio a Fiume Il fascino asburgico di Abbazia Straordinaria Crikvenica Ambiente d’inusuale prestigio In vacanza a Omišalj e Njivice Punat, tra spiagge e vele La soleggiata Malinska Cherso
Vacanze in Istria e Quarnero
AGOSTO 2013
Redattore responsabile: Florinda Klevisser Collaboratori: Monica Kajin Benussi, Luka Kik, Patrizia Lalić, Carla Rotta, Lucio Vidotto Art director: Dean Černeka Project manager: Nenad Rameša
Un giro in Istria... 36-37 38-39 41 43 44 45 46-47 49 51 52 53 54-55 57-58 60 61
I colori dell’Istria Top 5 delle spiagge più belle dell’Istria Quattro passi per Pola Le Brioni sottomarine Dignano e le mummie Il fascino di Valle Rovigno e la leggenda di S. Eufemia Le sculture di Orsera L’eleganza di Parenzo L’olio di Torre-Abrega Romantica Cittanova Portole, una città da scoprire Il moscato di Momiano Buie e il suo territorio Umago la sportiva
Ufficio marketing: Nirvana Beltrame Ferletta (Caposettore), Marina Juričić, Gorana Majnarić, Izabel Dejhalla Fotografie: Igor Zirojević, Goran Žiković, Massimiliano Bertaglia, Arijana Brajko, Enti per il turismo, Shutterstock
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Libri per tutti, itinerari e storie
Itinerari 64-65 Una tavola imbandita 66-67 I vini istriani 68-69 A spasso tra i boschi
Altre informazioni 70 E se ho bisogno di aiuto? 71-73 Orari dei principali traghetti 74 Informazioni utili E per saperne di più e tenerti sempre aggiornato visita il nostro sito: www.bellacroazia.it
Stampa: GZH – Zagabria, Croazia Progetto editoriale: Silvio Forza Editore: EDIT Ente giornalistico editoriale Fiume - Rijeka, Croazia www.edit.hr e-mail: marketing@edit.hr tel: +385 51 672 146, +385 51 228 764
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L’Istria
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Il Quarnero
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Patrimonio culturale
Tra arte e cultura
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l patrimonio storico–culturale dell’area è straordinariamente interessante e ricco. Deriva da una storia vivace e travagliata che ha sempre caratterizzato la regione, abitata dalla preistoria e da
Resti romani L’ARENA, L’ARCO DEI SERGI E IL TEMPIO DI AUGUSTO
Sono numerosi i resti della civiltà romana in queste terre. Il luogo migliore per osservarli è la città di Pola (Pula), che nel suo bellissimo centro raccoglie le strutture più note e più ammirate di quell’epoca in Croazia. Le principali sono: l’Arena (uno splendido anfiteatro in pietra calcarea bianca), l’Arco dei Sergi (un arco trionfale eretto da Silvia Postuma a proprie spese per commemorare il marito) e il Tempio di Augusto.
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sempre una terra di confine. Ha fatto parte, tra l’altro, dell’impero romano, della Serenissima e dell’impero asburgico. Ogni epoca ha lasciato i suoi retaggi creando una miscela affascinante tra presente e passato.
Chiese LA BASILICA EUFRASIANA
L’area è ricca di chiese. Tra queste, quella di maggiore interesse è la Basilica Eufrasiana, nel centro storico di Parenzo (Poreč). È famosa a livello
internazionale per i suoi magnifici mosaici, databili al VI secolo, considerati tra i migliori esemplari di arte bizantina nel mondo. Il complesso, grazie al suo eccezionale valore è stato inserito dal 1997 tra i patrimoni dell’umanità tutelati dall’UNESCO.
Oltre alle vacanze all’insegna del relax, la peculiarità del luogo ha determinato la nascita di particolari forme selettive di turismo quali l’etnoturismo e quello sacro (il Santuario della Madonna di Tersatto, a Fiume,
Reliquie LE MUMMIE DI DIGNANO
Le reliquie più famose di questa zona sono le mummie Dignano (Vodnjan), i “Corpi Santi incorrotti”. Sono conservate nella cripta del Duomo, dedicato a S.Biagio. Si tratta dei corpi mummificati dei Santi Leone Bembo, Giovanni Olini e parti dei corpi di S.Sebastiano e S.Barbara. La più vecchia delle mummie risale al XII secolo e non è chiaro il motivo della così buona conservazione. Si dice che nelle sue vicinanze siano avvenute 50 guarigioni miracolose.
è uno dei più antichi al mondo). Il patrimonio dei beni culturali dell’arte profana è il più numeroso, seguito dal patrimonio etnico, da quello memoriale e sacro, per arrivare al patrimonio archeologico.
Castelli I CASTELLI GRIMANI E BEMBO
Alcuni castelli della zona vennero ridotti a dimore ingentilite e mantenute in stato di buona abitabilità.
Tra questi Castello dei Grimani a Sanvincenti (Svetvinčenat) di forma quadrata e quello dei Bembo a Valle (Bale), costruito utilizzando la cinta muraria. Sopra la porta d’ingresso si trovano il leone veneziano del 1445, lo stemma della famiglia e l’orologio.
Rovine medievali DUECASTELLI
Duecastelli (Dvigrad) è una cittadina abbandonata di epoca medievale, nei pressi di Canfanaro (Kanfanar), nell’Istria centromeridionale. Il sito era abitato fin dalla preistoria, ma in seguito all’occupazione romana nel 177 a.C., il castelliere cadde in disuso fino alla trasformazione, sette secoli più tardi, in una cittadina fortificata che nel periodo di massima prosperità contava oltre 1000 abitanti. La peste, prima, e la guerra tra Venezia a l’Austria, poi, portarono al graduale spopolamento del borgo, una situazione che divenne definitiva nel 1713 con l’abbandono della chiesa di S. Sofia. Attualmente si presenta con le mura in rovina, e con le torri, i bastioni e le case in parte diroccate.
Il borgo è visitabile e così pure il castello, al quale si accede attraverso un passaggio tra le due cinte di mura, rafforzate da torri difensive.
Affreschi DANZE MACABRE A VERMO Nel Medioevo, soprattutto con l’incalzare della peste bubbonica, il tema dell’uguaglianza nella morte tra ricchi e poveri viene proposto
sempre più di frequente negli affreschi popolari. Il migliore esempio preservato in zona è la Danza Macabra di Vincenzo da Castua, presso la chiesa Madonna delle Lastre (Sv. Marija na Škrilinah) a Vermo (Beram), appena fuori Pisino, della fine del XV secolo. Nell’affresco, basato su esempi precedenti, lo zampognaro detta il ritmo delle danze con le quali la Morte porta alla tomba tutti allo stesso modo, senza distinzioni di ruolo o di sorta. Il folklore e il teatro popolare penetrano in questo modo nella materia teologica. Per visitare la chiesetta, che si trova fuori dal paese, è consigliato chiedere informazioni agli abitanti del luogo.
Fisionomie urbane ROVIGNO E MONTONA
Molti paesi dell’Istria sono caratterizzati da fisionomie urbane tipiche per gli insediamenti dell’Alto Adriatico, che li rendono particolarmente romantici e affascinanti. Ottimi esempi sono il centro storico di Rovigno (Rovinj), sul mare, e quello di Montona (Motovun), allontanandosi dalla costa e addentrandosi tra i morbidi rilievi collinosi che rendono questa zona simile alla Toscana. Il tratto tipico è l’arrampicarsi delle costruzioni, tendenzialmente a sviluppo verticale e poco distanti l’una dall’altra, sul colle che culmina lasciando spazio ad edifici di culto e alle strutture difensive, dalle quali si può godere di una vista mozzafiato. Le erte
calli hanno spesso lunghi gradini che agevolano la salita e sono pavimentate con un ciotolato reso oramai liscio dall’usura.
Musei IL MUSEO ARCHEOLOGICO DELL’ISTRIA Nella zona ci sono numerosi musei. Quasi ogni località ne ha uno, e molti sono di particolare interesse e
a volte unici. Di grandissimo rilievo, il Museo archeologico dell’Istria, a Pola, fondato nel 1902. Il Museo espone (ma anche studia e documenta) il materiale archeologico del territorio istriano, la maggior parte del quale proviene da Pola e i suoi dintorni. Molto spazio è stato dedicato ai reperti ritrovati sulle isole Brioni. È stato fondato con il materiale derivante dagli scavi nella vicina Nesazio, la capitale degli Histri, ma grazie all’impegno per l’ampliamento delle ricerche archeologiche anche in altre zone, copre oggigiorno tutta l’area della penisola istriana. Il museo è aperto nei giorni feriali dalle 9 alle 20 mentre il sabato e la domenica chiude alle ore 15.
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Patrimonio naturale
Per gli amanti della natura
I
l patrimonio naturale della regione ha la peculiarità di essere particolarmente ricco e le dimensioni ridotte dell’area permettono gite anche in giornata. La tutela della natura, qui ancora in molti luoghi incon-
Isole e arcipelaghi Il Parco nazionale delle isole Brioni
È un piccolo arcipelago di 14 isole e isolotti disposti, in una scenografia spettacolare, di fronte alla costa sudoccidentale istriana. Insediato fin dai tempi dei romani, vanta un eccezionale patrimonio culturale e naturale. La stupenda vegetazione mediterranea e subtropicale, composta da 600 specie, fa da habitat a ad una fauna variegata che comprende, tra l’altro, ben 150 specie di uccelli.
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taminata, ha permesso il mantenimento dei caratteri di biodiversità delle specie animali e vegetali dell’area. Ci sono oltre 2700 specie di piante, alcune delle quali endemiche, vi nidifica un gran numero di uccelli (alcuni anche molto rari quali il
grifone fulvo) e la fauna presenta con un alto livello di salute (sul Risnjak troviamo ancora la lince, ai vertici della catena alimentare). C’è, inoltre, una varietà straordinaria di fenomeni idrogeologici e carsici che creano degli scenari bellissimi
Aree montuose
Fenomeni carsici
Il Parco nazionale del Risnjak
La grotta di Baredine
Il Parco nazionale del Risnjak copre la zona più alta e interessante del massiccio, appartenente al
sistema montuoso dinarico. Il picco più alto, il Veliki Risnjak, arriva ad un’altezza di 1528 m/slm. La vetta si può raggiungere a piedi, partendo da Crni Lug (3 ore) ma ci sono anche altri sentieri più brevi e meno impegnativi.
La grotta, nel parentino, è ricca di stalattiti e stalagmiti oltre che di altre meravigliose forme tipiche. Spiccano le cosiddette “tende” che raggiungono un’altezza di una decina di metri, la roccia che per le sue fattezze viene indicata come la “statua della Vergine” e altre formazioni che prendono il nome dalla loro sagoma. Da una gola si discende fino ai laghi sotterranei. La passeggiata, in compagnia di una guida esperta, dura circa 40 minuti.
tra cui grotte e abissi. Ci sono ben due Parchi nazionali e un Parco naturale, oltre ad altre aree protette per la ricchezza che contengono. I sentieri sono ben segnati e facilmente percorribili anche dalle famiglie con bambini.
Parchi naturali Il Parco naturale del Monte Maggiore
Da qui si gode di una vista mozzafiato sulle isole del Quarnero. Di grande interesse le varietà vegetali endemi-
che, gli uccelli rari che vi nidificano (tra cui grifoni e aquile) e gli elementi antropici. Vi si possono praticare il trekking e l’equitazione ma anche sport estremi come il parapendio e l’arrampicata libera sulle candele calcaree del canyon Vela draga.
Insenature Il Canale di Leme
È ritenuto l’unico fiordo dell’Adriatico, anche se in realtà è parte di una lunga depressione carsica di cui rappresenta la parte sommersa. È lungo 11,5 km, largo mediamente 600 m. I pendii che lo fiancheggiano sono parzialmente coperti di macchia e in parte boscosi. Su una delle scoscese pareti, a 120 metri di altezza, c’è la grotta di San Romualdo (di Ravenna), benedettino che poi diede vita all’Ordine dei Camaldolesi, che sembra vi sia vissuto come eremita. Grazie alla particolare composizione dell’acqua (basso contenuto di sale ed alta concentrazione di sostanze acide), la flora e la fauna del canale sono variegate. Questa caratteristica peculiare, rende il canale di Leme
molto adatto alla coltura di ostriche e molluschi. Il luogo è stato lo scenario di numerosi film tra cui “The long ships” (del 1963).
Penisole La penisola di Promontore
La penisola di Promontore (rt Kamenjak) è una lingua di terra che coincide con l’estrema punta
meridionale della penisola istriana. È attraversata da una strada sterrata dalla quale si diramano numerosi sentieri secondari, che scendono fino al mare. La costa è molto frastagliata, con un paesaggio ricco di baie e insenature incantevoli, baciate da un mare cristallino color smeraldo. Di fronte, specie lungo il versante orientale, ci sono isole disabitate, tra le quali quella di Fenoliga famosa per i ritrovamenti di impronte di dinosauro. Nell’estremo sud, si possono visitare alcune grotte. Agli appassionati di botanica ricordiamo che questa è una delle zone floristiche più interessanti dell’Istria.
Canyon La sorgente verde e il passaggio del diavolo - Skrad
Il passaggio del Diavolo è un canyon lungo 1800 m e largo in alcuni punti appena 2 m. Le rocce, a strapiombo, sono alte anche 100 m e il rumore dell’acqua crea un rombo che fa quasi paura. L’esperienza è indimenticabile! Si attraversa il canyon su un sentiero attrezzato, salendo delle scale in legno. La zona è sicura anche per i bambini. Si arriva ad una caverna lunga 120 m, chiamata la casa del marito (Muževa hiša), con spettacolari formazioni di limi. La sorgente verde, sempre nella zona del canyon, si trova in una grotta ampia e poco profonda. Davanti ad essa c’è una cascata, molto alta, dalla quale l’acqua
zampilla rinfrescando l’ambiente circostante. L’ orario di apertura per le visite è dalle 9 alle 19. Il costo del biglietto è di 15 kn (2 euro).
Foibe La foiba di Pisino
La grotta di Pisino (Pazin), dove il torrente Foiba (in croato Pazinčica) crea un abisso che si apre ai piedi del Castello di
Montecuccoli, è il più pittoresco esempio dell’azione delle forze della natura sul terreno carsico dell’Istria. Il torrente, dopo aver formato uno stretto canyon lungo 17 km, qui precipita tra pareti di roccia verticali ed una fitta macchia boscosa con una caduta di circa 130 metri, inabissandosi in una cavità semicircolare (chiamata il vestibolo dantesco). L’interno della grotta, è punteggiato da sifoni, gallerie, avvallamenti imbutiformi, stagni sotterranei e laghi di notevole profondità.Viene descritto nel romanzo “Mathias Sandorf ” da Jules Verne e ospita uno degli spettacoli della manifestazione itinerante “Istria Inspirit”.
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Un mare cristallino, isole e antichi boschi
La grande varietĂ del Quarnero
Il Quarnero
L’
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area quarnerina, separata dall’Istria dal massiccio del Monte Maggiore (parco naturale con un’altissima valenza ambientale), è piena di sorprese e non finisce mai di stupire. È la zona floristica più ricca in Croazia e gode di una biodiversità animale che arriva ai vertici della catena alimentare con la presenza della lince, felino oramai quasi estinto in Europa, nel parco nazionale del Risnjak. Zone paesaggistiche diverse possono essere visitate nell’arco di una giornata, passando da una scampagnata mattutina tra gli splendidi faggeti a un pomeriggio rilassante al mare, immersi nelle acque cristalline tra pesci e cormorani. Tutto ciò si può fare percorrendo meno di un’ ora di strada tra un luogo e l’altro. La particolarità della regione sta proprio in questa concentrazione di mare, collina e monti in un’area non molto
Veduta del centro di Abbazia grande e con ottimi collegamenti stradali. L’emozione di ammirare dall’alto dei rilievi le affascinanti isole dell’arcipelago quarnerino che si stagliano all’orizzonte è unica, ma è altrettanto piacevole osservare le vicine montagne (e se la giornata è tersa anche la catena del Velebit) innalzarsi gradualmente dal mare e racchiudere in un abbraccio la regione. Non rimane che partire alla scoperta dei luoghi magici di quest’area dalla varietà sorprendente!
La costa La città che primeggia, per dimensione e importanza, è Fiume (Rijeka), capoluogo della Regione Litoraneo Montana. Con il suo porto e gli alti palazzi in stile asburgico si affaccia sul golfo ed è un ottimo punto di partenza per scoprire la zona. Tutta la linea di costa, a oriente e a occidente della
città, è un susseguirsi di villaggi di pescatori e cittadine bellissime, ognuna col suo fascino peculiare. Andando verso l’Istria, è d’obbligo una visita all’elegante Abbazia (Opatija), centro
Vinodolski, nota per il suo vivace carnevale estivo e le intime calli dove crogiolarsi al sole. Più all’interno, ci sono altri bellissimi borghi, più o meno noti ma tutti dalla storia secola-
Isole erose dalla bora, coste insediate fin dai tempi remoti e aree boschive di rara bellezza sui monti che coronano la regione: tutto questo è il Quarnero! d’eccellenza del turismo asburgico, alla quale si può arrivare anche a piedi passeggiando per il lungomare voluto da Francesco Giuseppe. Inizia a Volosca (Volosko), antico villaggio di pescatori che ha conservato il suo stile intimo e l’atmosfera caratteristica, e si protrae fino a Laurana (Lovran) (12km). Un’altra meta da non perdere è Crikvenica, centro importante per il turismo di cure, passando per Novi
re. Sono particolarmente suggestive la cittadina di Castua (Kastav) dalla cui chiesa in cima al colle si gode di una vista spettacolare sul golfo e quella di Grobnico (Grobnik), riconoscibile dalla sua fortezza e punto di partenza ideale per una gita tra i monti del Gorski Kotar. Oltre a questi, ci sono anche molti altri luoghi che meritano attenzione oltre che per la località stessa anche per le spiagge strepitose o
Il Quarnero semplicemente per gustare, in uno dei numerosi ristoranti e konobe (osterie locali), i piatti della cucina locale, a base di pesce appena pescato o di carne. Un consiglio può essere quello di lasciarsi guidare dal proprio istinto e scoprire gradualmente la regione.
L’arcipelago del Quarnero Dalla terraferma è molto facile raggiungere le isole. Si può prendere il traghetto da Fiume, fare una gita in giornata con un’imbarcazione per turisti oppure raggiungere in automobile l’isola di Veglia (Krk) attraversando il ponte che la collega la terraferma (costo 35kn =5€, ma si paga solo all’andata). Gironzolando per l’isola si scoprono paesi con una storia importante. Vi è stato ritrovato ad esempio il più antico reperto di scrittura glagolitica in Croazia, la Tavola di Besca del 1105. Da visitare: la Città di Veglia (Grad Krk), Njivice, Castelmuschio (Omišalj), Malinska, Punat, Besca (Baška), Verbenico (Vrbnik), Šilo e Klimno. Gli amanti della natura preferiranno l’idilliaca atmosfera dell’isola di Cherso (Cres), che profuma di salvia, famosa perché vi nidifica il grifone fulvo. Da vedere: Città di Cherso (Grad Cres), Ossero (Osor), Lubenizze (Lubenice), Valun, Caisole (Beli), Punta Croce (Punta Križa) e S. Martino (Martinščica). Da lì si può proseguire per Lussino (Lošinj), più vivace e con una biodiversità unica. È nota per le piante aromatiche e
una colonia di delfini. Lussinpiccolo (Mali Lošinj), la città più grande, e Lussingrande (Veli Lošinj), quella più piccola sono delle vere e proprie perle del Mediterraneo. L’isole più romantica è quella di Arbe (Rab), dalle acque color smeraldo. Da vedere: la Città di Arbe (Grad Rab), con i suoi campanili, Kampor, Lopar, Draga di Supetar, Barbat, Banjol, Mundanije e Palit. Molto diversa e sicuramente da non perdere, l’isola di Pago, dalle rocce bianche e fortemente erose. L’isola è famosa anche come la Ibiza dell’Adriatico, per i divertimenti offerti nella località di Zrće. Anche le isole minori quali la sabbiosa Sansego (Susak), studiata dai geologi di tutto il mondo, Unie (Unije) e le Srakane sono facilmente raggiungibili. Tutte le informazioni per girarle tutte sono a disposizione preso i numerosi enti per il turismo che si trovano in ogni località più importante.
Dal mare ai monti Non è necessario scalare la vetta del monte più alto, il Risnjak (parco nazionale dove vive ancora la lince, da cui prende il nome), ma ci sono numerose passeggiate meno impegnative che permettono di godere il fresco dei boschi e trovare punti panoramici da cui ammirare il bellissimo golfo. Ci sono corsi d’acqua e laghi, boschi antichi e un habitat con un alto livello di biodiversità e salute. Sono molte le opportunità per praticare sport quali il ciclismo, il trekking o l’arrampicata
ma sono numerosi anche i sentieri formativi, per dare nozioni ad adulti e bambini su flora e fauna e per conoscere le tradizioni locali quali i vecchi mestieri. Al centro dell’offerta turistica dell’area montuosa dei Gorski Kotar
è la cittadina di Delnice, dove si possono trovare facilmente informazioni per le varie escursioni e possibilità di pernottamento. Da vedere: Mrkopalj, Čabar, Fužine, Lič, Ravna Gora, Skrad, Vrbovsko e Brod Moravice.
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Voglia di mare
Top 5 delle spiagge più belle del Quarnero
Siamo in piena estate e il profumo di vacanza inebria lavoratori, studenti, famiglie e chi è alla ricerca di relax. Per chi inizia ora a meditare su dove andare, ecco qualche suggerimento sulle spiagge quarnerine che vanno assolutamente viste e godute. Se avete avuto la fortuna di aver già visitato queste magiche spiagge, o volete indicarne altre, potete inviarci le vostre impressioni e dirci la vostra opinione in merito.
herso C i d la o is e z iz n e Lub Considerata la perla dell’isola di Cherso, la spiaggia Sv. Ivan (San Giovanni), è situata ai piedi di Lubenizze, gioiello dell’archittettura rurale croata e nota come la “città di pietra”. Il suo vantaggio principale è l’ambiente riparato, la natura incontaminata e i profumi inebrianti delle erbe mediterranee. La spiaggia si raggiunge con relativa difficoltà, in quanto bisogna percorrere un sentiero apiuttosto ripido, ma ne vale assolutamente la pena (ci si impiega sui 40 minuti).
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i Veglia d la o is ia h c c e V Besca Vela plaža a Besca (Baška), sull’isola di Veglia, è senz’ombra di dubbio una delle spiagge più conosciute in tutta la Croazia nonché la più grande dell’isola (con i suoi due chilometri di lunghezza). La località è conosciuta anche per il suo caratteristico e sempre presente vento, perfetto per praticare il windsurf. D’estate, la vita notturna qui è molto movimentata e ci sono numerosi locali situati in riva al mare, di fronte alla spiaggia.
na Draga di Moschie La punta di diamante del golfo del Quarnero è senza dubbi la pittoresca località Draga di Moschiena (Moščenička Draga), situata sotto le pendici del Monte Maggiore (Učka) e conosciuta per le sue spiagge ciottolose Sipar e Sveti Ivan (San Giovanni). A due passi dalla spiaggia di Sipar, con vista sul centro storico e sul porticciolo, ci sono degli ottimi ristorantini, numerose gelaterie e svariati bar, dove ripararsi dalla calura estiva.
ussino L i d la o is le o s l e Baia d La spiaggia ciottolosa Veli žal è situata nella Baia del sole (Sunčana uvala), sull’isola di Lussino (Lošinj). La qualità del mare e dei contenuti è garantita dalla Bandiera blu. La Baia del sole è famosa per la sua suggestiva passeggiata circondata da una pineta. Vi si possono praticare diversi sport acquatici. Nelle immediate vicinanze c’è l’albergo “Aurora”, mentre il centro di Lussinpiccolo dista soltanto 1,6 chilometri.
di Arbe la o is o is d a r a P Spiaggia Rajska plaža (spiaggia Paradiso), si trova sulla parte settentrionale dell’isola di Arbe (Rab) ed è conosciuta soprattutto per la sua sabbia fine e morbida. Si estende su ben un chilometro e mezzo e l’acqua è poco profonda. Tutto ciò la rende ideale per i bambini e quelli che non amano nuotare. Anche su questa spiaggia è stata issata la prestigiosa Bandiera blu, garanzia della qualità del mare e della ricca offerta turistica.
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Gli imperdibili Eventi
Top 5 il Corso è la zona pedonale
principale della città, dominato dalla torre civica, un tempo porta meridionale della città medievale. Vi si affaccia il palazzo del Municipio (ex Banco di Roma) e sono numerosi i palazzi in stile liberty.
la Cittavecchia e la Chiesa di S.Vito (1638), patro-
no della città, in Piazza Grivica., con un crocifisso ligneo del XIII secolo, a considerato miracoloso. Il colle di Tersatto con il Santuario mariano meta di pellegrinaggi e il Castello dei Francopani
Il Teatro nazionale “Ivan DE Zajc” progettato dai
noti architetti viennesi Fellner e Helmer (1883), con affreschi giovanili di Gustav Klimt. I MUSEI: il Museo di storia e marineria, il Museo civico, il Museo di Arte contemporanea e il Museo di Scienze naturali.
Dal colle di Tersatto, uno sguardo sulla città e il Monte Maggiore
Pellegrinaggio a Fiume
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iume, il capoluogo della Contea Litoraneo-Montana, uno dei porti principali della Croazia e una delle maggiori città dello stato, è molto bella da visitare. Si può iniziare con una rilassante passeggiata in centro, nella zona pedonale del Corso – la via dello shopping, incorniciato da palazzi in stile neoclassico e liberty. Passando sotto alla torre civica, simbolo della città, si entra in quel che resta della Cittavecchia, dai tratti medievali. Da vedere: la chiesa del patrono della città San Vito del 1638 (con un crocifisso ligneo onorato dal 1227 quando, come vuole la tradizione, un infame gli scagliò contro una pietra e il corpo di Cristo iniziò a sanguinare), il Duomo con la torre pendente, il Palazzo del
Governatore (ora Museo del Mare) dimora di D’Annunzio durante la Reggenza del Carnaro e il vicino Museo civico, il teatro nazionale “Ivan de Zajc” e l’adiacente mercato ortofrutticolo con la bellissima pescheria, Palazzo Modello (sede della Comunità degli Italiani) e Palazzo Adria (sede del Consolato generale d’Italia). La sera il centro di Fiume si anima e sono numerosi i locali dove passare una piacevole serata a ritmo di musica.
Il Santuario della Madonna di Tersatto Il 15 agosto molti pellegrini da tutto il mondo si recano al Santuario mariano di Tersatto, eretto in un luogo dove nel 1291, secondo
la leggenda, discese la Santa Casa traslata miracolosamente dagli Angeli. Si narra che vi rimase fino al 1294 per trasportarsi poi a Loreto. Nicola I dei Frangipani fece edificare in quel luogo, nel 1307, una cappella e al suo posto ora c’è la Chiesa della Beata Maria Vergine. Già a quel tempo il luogo era meta di pellegrinaggi. Uno dei pellegrini famosi è Giovanni Paolo II, durante la terza visita pastorale del Pontefice in Croazia, esattamente dieci anni fa. Da non perdere il chiostro in stile barocco del convento francescano. Da esso si giunge alla cappella dei doni votivi che testimoniano le numerose guarigioni miracolose e gli scampati pericoli (soprattutto in mare) avvenute grazie all’intercessione della Madonna.
1-3 agosto Delta Summer Street Session, weekend di musica metal 5-8 agosto Estate al Castello: tempo di film, castello di Tersatto 11 agosto (ore 21.30) Estate al Castello: miniature corali, concerto, castello di Tersatto 16-18 agosto Fall Fest party, Klub Tenk 17 agosto (ore 21.30) Estate al Castello: Mayales, concerto, castello di Tersatto 23 agosto (ore 20.30) “La scalinata di Fiume”, manifestazione di moda, scalinata presso l’albergo Bonavia 28 agosto (ore 21.30) Estate al Castello: gruppo vocale Octachord, concerto, castello di Tersatto 29 agosto (ore 21.30) Estate al Castello: Klapa Pigmentum, concerto, castello di Tersatto
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Gli imperdibili La perla del Quarnero
Il fascino asburgico di Abbazia
L’
elegante cittadina della riviera quarnerina, in croato Opatija, si presenta oggi come una signora della Vienna imperiale, con edifici neoclassici che ospitano alberghi ed esclusive residenze, parchi dalla lussureggiante vegetazione mediterranea e una spettacolare passeggiata che costeggia il mare per ben 12 Km, da Volosca a Laurana. L’area era abitata fin dall’antichità quando vi si insediarono i Liburni (IX secolo a.C.), popolo di abili navigatori e costruttori di navi veloci, che raggiungevano le coste dell’Africa settentrionale e l’Asia Minore. Veneravano soprattutto divinità femminili tra cui Anzotika, Ika, Irija e Sentona. Non vi fu un grande sviluppo fino alla costruzione dell’abbazia benedettina di S. Giacomo, da cui prende il nome, e il passaggio del territorio in mano agli Asburgo. Il 1844, anno di edificazione di Villa Angiolina, segnò l’inizio della trasformazione di Abbazia in un luogo di turismo d’elite grazie ai numerosi ospiti d’eccezione che vi alloggiarono. Nel 1884 fu inaugurato il primo albergo, il Grand Hotel Kvarner, ancora oggi dal fascino unico, che divenne ben presto un luogo prediletto dai nobili della duplice monarchia. L’anno dopo venne costruito il “Kronprinzessin Stephanie” (oggi “Imperial”), seguito dall’hotel “Palace”, da “Villa Amalia” e da tutta una serie di piccoli e grandi alberghi, pensioni, residenze estive, ville, padiglioni e stabilimenti balneari. Fu sistemato il lungomare e realizzato un sentiero che attraversa il bosco. Lo sviluppo fu tale che fino al 1913 vennero
Gli imperdibili edificati qui una dozzina di alberghi, 44 pensioni, 83 ville e addirittura 5 bagni termali, circondati da splendidi giardini botanici. Ancora oggi, molti anni dopo, questa bella signora, una vera dama asburgica, risplende in tutta la sua grazia. Le ville e gli alberghi di Abbazia hanno un eccezionale valore architettonico. Ma anche la natura fa la sua parte. Alle spalle dell’abitato si innalza il Monte Maggiore, con fitti boschi attraversati da sentieri ben segnalati, ed è bagnata da un mare cristallino. Il clima mite, inoltre, la rende una meta interessante in tutte le stagioni. E dopo una rilassante giornata, il dubbio è quale scegliere tra i numerosi eventi, concerti e spettacoli qui proposti e pensati un po’ per tutti i gusti.
Top 5 La chiesa di S. Giacomo,
con monastero, edificata nel 1420 come colonia dei Benedettini. Villa Angiolina, del 1844 collocata in un giardino botanico.
“La ragazza con il gabbiano” (scultura del 1956 di
Zvonko Car), simbolo della cittadina, osserva il mare da uno scoglio.
Alberghi e ville ottocenteschi. Gli edifici più famosi
sono gli alberghi Kvarner, Imperial e Villa Amalia, in cui risiedevano i re e imperatori europei e molte celebrità. Il lungomare (12km), ultimato nel 1889 e venne ampliato fino a Laurana nel 1911.
Eventi
Sempre più bella...
Abbazia è una vera e propria perla, ma per mantenerla tale c’è bisogno di un’attenzione costante verso ciò può essere migliorato e la valorizzazione del grande patrimonio architettonico e naturale che si possiede. Per questo motivo nel nuovo piano regolatore è stato tracciato un programma di sviluppo ventennale con al centro i bisogni del turista moderno, ma mantenendosi sempre nell’ottica della sostenibilità e della compatibilità degli interventi previsti con il paesaggio. Una delle cose che sicuramente renderà felici i visitatori è la recente apertura della nuova spiaggia a Škrbići, nei pressi dell’albergo Miramar. Da una zona rocciosa è stata ricavata una splendida e attrezzata spiaggia, che renderà l’accesso al mare molto più agevole, soprat-
tutto ai bambini e agli anziani. Ma i lavori non finiscono qui e già per l’anno prossimo si prevede un ampliamento in entrambe le direzioni. Sono stati inoltre completati i lavori sulla spiaggia di Črnikovica a Volosca (Volosko), dove sono stati rinnovati i bagni pubblici a gettoni. Verranno, inoltre, fatte delle migliorie alla spiaggia naturale di Lipovica, amatissima soprattutto dai bambini, della quale rimarrà però inalterata la forma. Oltre a questi impostanti lavori sulle spiagge, è stata recentemente presentato il progetto per il rifacimento del lido ottocentesco andato distrutto da un incendio nel 1898. L’idea di base è quella di ricostruire una struttura quanto più simile a quella del lido Angiolina, su due piani e interamente in legno, molto amato all’epoca. L’interno però sarà
diverso: invece della cabine ci saranno boutique e negozi, secondo le esigenze dei tempi moderni. Ma la sorpresa non finisce qui: il progetto urbanistico prevede anche la costruzione di un isolotto artificiale di fronte al lido, dove ospitare spettacoli e concerti, e una piscina dedicata soprattutto ai più piccini. Tra i progetti presentati per la prossima fase dei lavori, quello che ha suscitato più entusiasmo prevede la realizzazione di una serie di fontane situate in mare, nelle quali l’acqua zampilla da una posizione sommersa a ritmo di musica e con una miriade di effetti colorati. Il luogo prescento per la collocazione è la Slatina, che così arricchita diventerebbe un luogo prediletto per eventi e manifestazioni, soprattutto legate alla musica, in tutte le stagioni. (dall’articolo di di Dolores Juretić, Novi List)
1 agosto (ore 21) Serpentes Magic Theatre: Dinner Show, terrazzo dell’albergo Milenij 3-12 agosto Opatija Art Expo fiera dell’arte, spiaggia di Slatina 8 agosto (ore 21), 65.anniversario del gruppo folcloristico Zora, Piccola scena estiva 9 agosto (ore 21) Ivo Gamulin Gianni & Pastora Soler, concerto, scena estiva 14 agosto Notti estive di Icici 14 agosto (ore 21) Mario Lipovšek Battifiaca, Piccola scena estiva 15 agosto (ore 21) Putokazi: put oko svijeta, spettacolo, terrazzo dell’albergo Milenij 16 agosto Festa di San Rocco, Volosca 18 agosto (ore 21) Serata della chancon francese “Mon Amour”, Piccola scena estiva 19-25 agosto Festival estivo di bridge, Grand hotel Milenij
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Gli imperdibili Incantati dalle sculture
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Se siete amanti dell’arte Abbazia è un luogo che vi piacerà. Se amate in particolare la scultura, ne sarete entusiasti. La bellissima cittadina è, infatti, una meta ambita dagli amanti dell’arte, non solo per il patrimonio culturale e architettonico che offre ma anche per le magnifiche sculture che si incontrano girando tra parchi e ville o sul Lungomare. Ogni opera racconta a modo suo un pezzettino della ricca storia del luogo. Non sono elementi passivi del paesaggio ma diventano parte attiva e vivace di esso con la capacità che hanno di stimolare la fantastia e ravvivare ricordi e pensieri su momenti di un passato ricco e glorioso, ma a momenti anche tragico e nostalgico. Partendo dalla spiaggia di Slatina verso il cuore fiorito di Abbazia, il magnifico giardino del parco di Villa Angiolina, potete incontrare uno dei più importanti scrittori croati, Miroslav Krleža. Intellettuale che ha segnato in modo imprescindibile la letteratura croata del XX secolo, ma anche esperto di storia, filosofia e noto linguista. L’autrice è Marija Ujević Galetović e la scultura testimonia l’amicizia di Abbazia con la città di Zagabria, che ha donato l’opera ma anche il collegamento storico con l’Europa centrale. Infatti, una statua analoga si trova in piazza Lodovico a Budapest, davanti al museo di storia naturale. Spostandoci sul meraviglioso Lungomare, nel piccolo porticciolo dove sono attraccate una dozzina di barche di pescatori, si incontra un personaggio
molto diverso, che sicuramente aveva poco dell’intellettuale e vivena circondato costantemente da persone di ogni genere. Si tratta del barcaiolo, che con un caloroso saluto omaggiava quelli che passavano e offriva un passaggio con la sua barca. È un elogio e un ringraziamento a tutti i cittadini di Abbazia che, ognuno a modo suo, hanno dato un contributo e tutti insieme hanno creato l’offerta turistica che oggi conosciamo. Anche in questo caso l’artista è una donna, la scultrice abbaziana di adozione Tatjana Kostanjević, qui molto apprezzata. È una delle tre sculture che ha realizzato per raccontare la storia del luogo. Per gli amanti del balletto è un emozione incontrare la grandissima ballerina statunitense Isadora Duncan, che, anche se ha avuto un vita breve, ha segnato la storia della danza con il suo coraggio di osare e la grande inventiva. Ci ricorda molto dolcemente che la vita di una persona non deve essere lunga per lasciare il segno. Ospite di Villa Amalia, amava danzare con la sua innata grazia tra le palme del giardino guardando il mare trovandovi l’ispirazione per nuovi passi e coreografie. Un’altra delle sculture che raccontano la storia del luogo è quella del violinista Jan Kubelik, davanti a Villa Angiolina. A un passo dal padiglione musicale, vi aspetta con il suo Stradivari. Un centinaio di anni fa era ospite fisso ad Abbazia, dove alloggiava a Villa Rosalia e si preparava per le numerose registrazioni e concerti in tutto il mondo godendo dell’ottimo clima e dell’aria
Gli imperdibili salubre. L’autrice, Tatjana Kostanjević, è riuscita a ricreare la passione che questo grandissimo musicista metteva nel suonare e per la quale, con grande dedizione oltre che talento, era diventato uno dei più noti violinisti dell’epoca, conosciuto per le note piene e un suono elegante. Ma la scultura più famosa di Abbazia, diventata oramai il simbolo della cittadina, è la ragazza col gabbiano dello scultore Zvonko Car. Si trova su una roccia che spunta dall’acqua vicino al Lungomare, ed è impossibile non notarla. La statua ricorda una storia triste. È una donna che aspetta il suo uomo naufragato in mare, non perdendo mai la speranza di rivederlo. Simbolicamente parla dei misteri del mare aperto, della vastità e del senso della vita, della nostalgia. Porta lo sguardo di chi la osserva verso il mare. È in un certo senso magica perché sia sotto il sole del mattino che con le luci della notte riesce a far apprezzare ancora più quello che si ha attorno: la città, le isole del golfo del Quarnero, il Monte Maggiore... Completano la carrellata le 13 sculture di Ljubo de Karina, che riproducono le forme dei ciottoli tondeggianti e con originalità rallegrano la passeggiata nel parco davanti al padiglione artistico Juraj Šporer. Essi formano un cerchio e chiudono anche simbolicamente la storia della sculture abbaziane. Su questi ciottoli giganti ci si può anche sedere e passare qualche attimo a riflettere o semplicemente a godersi dei momenti di pace e serenità. Alla fin fine, siete in vacanza!
Eventi
Le serate di Abbazia Anche ad agosto, le serate della cittadina saranno ravvivate da una serie di eventi che vedranno esibirsi moltissimi tra i maggiori esponenti del mondo della musica e dell’arte croati oltre a numerosi ospiti stranieri. Quasi ogni sera si può ascoltare musica dal vivo, in uno spazio concertistico o in una delle stupende terrazze sul mare dei numerosi alberghi. Uno degli scenari prediletti per le esibizioni è il teatro all’aperto o scena estiva (Ljetna pozornica) nel quale c’è quasi ogni giorno una rappresentazione (se non ci sono spettacoli dal vivo lo spazio viene utilizzato come cinema). Il 9 agosto, da
non perdere il concerto di Ivo Gamulin Gianni & Pastora Soler (inizio alle ore 21). Ma viene usato anche lo spazio del Piccolo teatro all’aperto, con alcuni spettacoli tra cui quello del 14 agosto che vedrà esibirsi uno dei cantanti più amati della scena locale, per la sua bravura e simpatia, Mario Lipovšek noto come Battifiaca e il 18 con la serata della chancon francese che porta il nome romantico di “Mon Amour”. Ad esibirsi saranno le cantanti Arijana Čulina e Mirella Meić. Entrambe le serate iniziano alle ore 21 quando i colori della sera rendono l’atmosfera più intensa. Uno degli eventi più attesi è quello del concerto del famosissimo
cantante dalmata Gibonni, presentato da Coca Cola. Si terrà alla scena estiva il 31 agosto (con inizio alle ore 21). Questi sono solo alcuni degli eventi che arricchiranno le serate di agosto, ma anche settembre sarà vivace e frizzante. Il 1 giorno del mese vi invitiamo a partecipare alla 7.fiera dei prodotti del Monte Maggiore, nella quale verranno presentate le golosità della zona e gli attrezzi tradizionali usati per praticare gli antichi mestieri. Il 7 e l’8 è il momento più atteso dagli amanti della vela con la regata “Galijola 2013” e il 27 settembre è la volta della corsa automobilistica con il “Croatia Rally”. www.opatija-tourism.hr
21 agosto (ore 21) Duško Jeličić e Antonio Krištofić, concerto, Piccola scena estiva 23-24 agosto Liburnicon 2013, festival della fantascienza, località varie 28 agosto (ore 21) Vedran Ružić Quartet, concerto e mostra, Piccola scena estiva 28-31 agosto Liburnia Film Festival, festival del film documentario, Icici 30 agosto – 1 settembre Volosko Open 2013, regata di windsurf, Volosca 31 agosto (ore 21) Gibonni, concerto, Scena estiva 1 settembre “Fiera del Monte Maggiore”, fiera dei prodotti autoctoni e degli antichi mestieri, Abbazia 7-8 settembre “Galijola 2013” , regata velica 27 settembre Croatia Rally, corsa automobilistica
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Gli imperdibili
www.rivieracrikvenica.com
Info Turistička zajednica Grada Crikvenice Trg Stjepana Radića 1c, HR-51 260 Crikvenica tel: +385 51 784 101 fax: +385 51 781 056 info@tzg-crikvenice.hr
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Una delle stupende spiagge della riviera
125 anni di turismo tra cure termali e spiagge
Straordinaria Crikvenica
M
eta prediletta del turismo terapeutico, non mancano spettacolari spiagge e freschissimo
pesce azzurro. Questa piccola cittadina, affacciata sul canale della Morlacca, è considerata una delle più belle destinazioni turistiche del litorale quarnerino. A due passi da Fiume, forma, insieme a Dramalj, Selce e Jadranovo, la famosa riviera di Crikvenica, dalle chilometriche spiagge di sabbia e ciottoli unite tra loro da una passeggiata lun-
gomare. Sono numerosi gli hotel e le opportunità di divertimento per tutti. Quest’anno festeggia 125 di attività nel turismo, con una serie di eventi e manifestazioni da non perdere tra le quali, a luglio, ricordiamo (Sr)etno Selce e le giornate di Ad Turres.
Salute e mare L’insediamento di Ad Turres, antico nome di Crikvenica, risale ai tempi dei romani. Aveva allora una posizione strategica sulla via
dei traffici verso la Dalmazia. La cittadina è ora nota soprattutto per il turismo termale e terapeutico con una tradizione che risale al 1906 quando venne dichiarata ufficialmente “luogo terapeutico d’eccellenza”, per il suo clima e per le caratteristiche dell’acqua marina. Questa vocazione naturale è stata il motivo per il suo rapido sviluppo a partire dal 1888, quando vi fu costruito il primo stabilimento balneare, che con una struttura in legno agevolava l’accesso al mare. Solo pochi anni dopo, vi fece seguito
la costruzione dell’hotel Clotilde, ora Palace Therapia (1891), che richiamò molti visitatori da Vienna e da Budapest. Ben presto Crikvenica divenne una delle mete predilette dell’aristocrazia mitteleuropea. Viene ancora oggi scelta da numerosi visitatori, che decidono di trascorrervi le vacanze sia per rilassarsi e divertirsi, ma anche per fini terapeutici. Oggi, oltre agli alberghi, da quelli più piccoli a conduzione familiare a quelli di grandi dimensioni, sono a disposizione dei turisti camere e appartamenti privati in
Gli imperdibili affitto, ville, case tradizionali in pietra, pensioni, bungalow e, per gli amanti della natura, i campeggi di Selce e Dramalj. Non mancano le possibilità di praticare i più svariati sport nei tanti centri ricreativo-sportivi e si possono percorrere le piste ciclabili, tra profumate erbe medicinali e mare. Della riviera di Crikvenica colpiscono però soprattutto le spiagge. Alcune di esse sono particolari e rispondono a specifiche esigenze. Una di queste è la spiaggia cittadina che è stata attrezzata per le persone con problemi motori e portatori di handicap, Un’altra, famosa, è la
Top 5 la riviera di Crikvenica, un susseguirsi di spiagge ciottolose e sabbiose, intercalate da baie isolate e attrezzatissimi centri ricreativi. IL Museo civico, aperto nel 2007, nella Sala del Consiglio Comunale
La passeggiata deLL’AMORE di circa 8 km immersi nella
frescura del bosco. Porta al lago di Kavranovo. L’Aquario, nel centro della cittadina, con oltre un centinaio di specie marine del mare Adriatico e una cinquantina provenienti dai mari tropicali (tra cui i feroci piraňa).
La Settimana del pescatore, una delle manifestazioni più
antiche, a fine Agosto.
“Podvorska”, sempre nella cittadina, alla quale è stato assegnato il premio quale migliore spiaggia per cani dell’Adriatico.
E ora si mangia! Crikvenica deve il suo sviluppo più recente alla presenza dei frati paolini, ai quali venne concesso di costruire un convento alla foce del fiume, nei pressi della chiesa della Beata Vergine. Questo evento è ricordato nel nome attuale della cittadina, che deriva dalla parola croata chiesa, ovvero “crkva” (o “crikva” in dialetto ciacavo).
Inoltre, l’anno scorso nel corso dei festeggiamenti per i 600 anni dalla stesura del primo documento noto nel quale viene nominata la località, è nata l’idea di creare una torta commemorativa, dedicata ai frati: la “torta paolina”. Questo particolare “souvenir” gastronomico, preparato secondo la ricetta vincente del concorso tra i migliori pasticceri del luogo, si può acquistare (e soprattutto gustare) nei ristoranti “Mendula” a Crikvenica, “Millenium” a Selce, nel caffè bar “Kiss” a Selce e nel negozio di souvenir “Made in Croatia” a Crikvenica. Gli ingredienti principali
sono il miele di salvia, fichi secchi e noci. Da assaggiare assolutamente! Ma prima della torta vi consigliamo di gustare un piatto di freschissimo pesce, che qui abbonda ed è da sempre l’elemento predominante della cucina locale. Si possono percorrere le “strade del pesce azzurro” e scegliere uno dei numerosi ristoranti che aderendo all’iniziativa si sbizzarriscono nel proporlo nel modi più diversi, da quelli della tradizione a creazioni fantasiose. In questo modo potrete assaporare appieno questo saporito pesce, rinomato per le sue virtù nutritive.
Eventi 1, 8, 15 agosto (ore 19) Notte del litorale, centro 2, 9, 16 agosto (ore 21) Festa del pescatore, centro 5 agosto (ore 21) Spettacolo del KUD “Vatroslav Lisinski”, piazza accanto alla Biblioteca Civica 6 agosto (ore 20-22) “Šareni svijet”, spettacolo per bambini, bar “Grotte” 8 agosto (ore 21) Psihomodo Pop, concerto, albergo Esplanade 10-11 agosto Regata velica “Giornate della Città”, classe optimist 11 agosto (ore 6) torneo di pesca “7° Grand prix di Crikvenica” 12 agosto (ore 21-23) Spettacolo del KUD “Vatroslav Lisinski”, piazza Stjepan Radić 14 agosto Giornata della città 15 agosto (ore 21) “Don’t follow the white rabbit”, spettacolo teatrale, albergo “Kaštel“ 15 agosto (ore 10) 103° maratona di nuoto Šilo – Crikvenica 24-31 agosto Settimana del pescatore 31 agosto Regata di cruiser “Settimana del pescatore”
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Gli imperdibili
Info
Ambiente d’inusuale prestigio
U
na vacanza? Indimenticabile, se la passerete qui. Noi però vi offriamo molto di più: un soggiorno nell’incantevole ansa di Žrnovnica, fra il Velebit e il mare, laddove sfocia il fiume Gacka, ottimo non solo per giornate di svago ma anche per attività di meeting, riunioni di lavoro e altre simili. In un ambiente di prestigio, dove la natura mediterranea ha dato il meglio di sé potrete dedicarvi a questioni anche della massima importanza assaporando l’immersione in una incontaminata bellezza. Il
posto esclusivo e la nostra assoluta discrezione vi faranno sentire del tutto a vostro agio. Troverete due ville e due alberghi con 35 appartamenti da 50 a 80 metri quadrati lussuosamente arredati, due piscine con l’acqua di mare, una all’aperto e l’altra al chiuso, centri wellness e fitness, night club, la passeggiata, l’area sport, la ristorazione e la possibilità di noleggiare la lussuosa flotta Veladrion. I contenuti sono fruibili da tutti gli ospiti, quale sia la sistemazione scelta. Sfruttate l’energia positiva qui presente per nuovi slanci nel campo degli
affari. Le nostre sale polivalenti si prestano ottimamente a incontri, corsi o conferenze. Se poi volete impressionare i potenziali partner, vie, piazze ed edifici potranno assumere i nomi scelti da voi mentre i vostri colori e logotipi copriranno tutta l’area. L’ambiente protetto e la natura incontaminata fanno di Veladrion il posto ideale per una vacanza familiare. Per i vostri bambini abbiamo pronti ogni giorno nuovi programmi di ricerca, momenti rinnovati di indimenticabili acquisizioni. Se invece volete vivere momenti di intimità e dedizione
con la persona amata, ci prenderemo cura di loro con contenuti istruttivi e di svago. Il servizio è inappuntabile quanto discreto. Vi serviremo volentieri cibi e bevande ovunque lo desideriate. Se vi piace la musica, abbiamo disponibili cantanti solisti, complessi e klape. Insomma rilassata o attiva che sia, la vostra vacanza sarà proprio come l’avevate immaginata. Crediamo di aver pensato proprio a tutto. Qualora però sentirete che qualcosa vi manca, saremo pronti a venire incontro a ogni vostro desiderio.
VELADRION HOTELI I VILE AutoZubak-Zagreb d.o.o. www.veladrion.hr info@veladrion.hr
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Gli imperdibili
Eventi Gnivizze 3 agosto (ore 21) Kumpanija Tramuntana, concerto, frangiflutti 9 e 23 agosto (ore 21) Festa del pescatore, frangiflutti 17 agosto (ore 21) Serata del folklore, SAC “Zora”, frangiflutti
Due splendide cittadine dell’isola di Veglia (Krk)
In vacanza a Omišalj e Njivice NJIVICE
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Omišalj con il porticciolo sottostante
Un tempo era un villaggio di pescatori ma oggi è un’importante destinazione turistica, gettonatissima da visitatori di molti paesi europei e non solo. Il primo cenno scritto sulla cittadina, dalla ricca storia e un passato antico, è nell’atto di donazione del conte Ivan Frankopan (del 1474) anche se i reperti archeologici qui trovati rivelano uno sviluppo in un passato ben più remoto. Gli abitanti del luogo si sono occupati quasi esclusivamente di pesca, olivicoltura,
allevamento e silvicoltura per tutti questi secoli. Lo sviluppo del turismo ebbe inizio nel 1930 con la costruzione dell’hotel Luka (l’attuale Jadran) affacciato al mare e villa Dinka. Ora è questa l’attività principale degli abitanti del luogo. Sempre più visitatori vengono attirati dalla bellezza delle spiagge, quelle più grandi e ben servite o quelle più piccole e isolate, l’acqua cristallina e il clima mite, oltre agli impianti ricettivi di qualità e personale attento. La sera è molto piacevole passeggiare lungomare per
raggiungere uno dei bar sulla spiaggia . Dopo aver sorseggiato un fresco aperitivo si può continuare la serata in uno dei numerosi ristoranti, che offrono le specialità del posto, spesso a base di pesce, e rilassarsi con una gustosa cena a lume di candela osservando romanticamente il riflesso della luna sul mare. Ci sono anche diverse possibilità di fare escursioni, per mare verso le località vicine o l’isola di Cherso o per terra, per visitare ad esempio la famosa grotta Biseruljka, un bellissimo esempio di quello che può fare l’acqua in territorio carsico.
In ogni caso, è un luogo perfetto per una vacanza rilassante e adatto sia per le coppie che per le famiglie.
OMIŠALJ Trovandosi nella parte nordoccidentale dell’isola di Veglia, Omišalj è il primo villaggio insulare che si incontra dopo aver attraversato il ponte. Si trova arroccato su un dirupo alto 85 metri dal quale domina il golfo del Quarnero. È, insieme alla città di Veglia, l’insediamento insulare più vivace e con la storia più lunga dell’intera
Gli imperdibili isola. La tradizione turistica qui ha superato i cento anni di attività. Intorno al 1000 a.C., era abitata dagli Illiri, seguiti dai Romani e poi dai Croati, nel VII secolo. Nell’XI secolo, Omišalj era un centro importante per la scrittura glagolitica e nel XII secolo viene nominato come Castri Musculi (dal latino Ad Musculi – luogo delle conchiglie) da cui il nome italiano Castelmuschio. Nel XV secolo passa in mano alla famiglia dei Francopani, che vi costruiscono uno dei loro quattro castelli. Per questo motivo la città è diventata di diritto una città monumentale. Il patrimonio culturale-architettonico è ricchissimo. Nella baia di Sepen,
Top 5 FULFINUM E MIRINE (I-VI secolo, baia di Sepen) resti archeologici del periodo romano e medievale, PLUTEO PREROMANICO del XI secolo, scoperto recentemente e visibile nella chiesa della Natività. GROTTA BISERULJKA con stalattiti e stalagmiti. Si trova a Rudin ed è attrezzata per le visite. PARCO DUBEC, in centro a Omišalj, occupa un’area di circa18000 m2 è un ottimo connubio tra la natura e l’intervento dell’uomo. CASA DEL FOLCLORE dove vengono conservati, in condizioni ideali, gli abiti di maggiore valore del folclore dell’isola di Veglia.
Eventi
vicinissima a Omišalj, si può visitare quel che rimane del Municipium Flavium Fulfinum (del I secolo), cittadina romana comprendente il foro, la basilica, le strutture portuali, l’area commerciale, un sistema viario e l’acquedotto. Adiacente ad esso, nel V secolo venne costruito l’imponente complesso paleocristiano di Mirine, collegato all’abbazia benedettina di S. Nicola. Di grande interesse anche i numerosi rilievi del basso medioevo, conservati qui in numero particolarmente elevato Ci sono però molti altri monumenti di ampio significato storico che rendono il luogo unico e da non perdere se si è in visita in zona. Grazie all’ottimo clima e alla facile raggiungibilità, questo luogo è molto amato dai visitatori e offre relax e divertimento per tutti.
Stomorina È il nome popolare dato alla festa di ferragosto. Viene chiamata in alcuni luoghi stomorica e deriva dal latino sancta Maria (S.Maria). A Omišalj quando si parla di stomorina, oltre alla festa mariana, la più importante e di più antica celebrazione in zona, si sottintende anche tutta una serie di usanze tradizionali legate al culto della Madonna e alla chiesa parrocchiale a lei dedicate (XII secolo). A Omišalj, in particolare, si festeggia decorando la piazza principale. Lo fanno i giovani del luogo, ragazzi e ragazze, che in tempi passati si svegliavano all’alba e preparavano il luogo per i festeggiamenti (già intorno all’1-2 di notte). Le ragazze andavano in giro per le case nei giorni precedenti alla festa e raccoglievano fazzoletti di seta colo-
rati. I giovanotti, invece, raccoglievano la frutta fresca. Poi, una volta riunitisi nella piazza, legavano i fazzoletti e la frutta su delle funi che appendevano facendole incrociare al centro. In quel punto veniva legata una “bandira”, che veniva a sua volta decorata con delle palline colorate (oggi, in passato con della frutta di forma circolare). Questo tipo di decorazione ha preso anch’esso il nome di stomorina. La “Bandira” ora si alza il 14 agosto poco prima della mezzanotte e non più in silenzio come veniva fatto un tempo ma in un gran chiasso di festa. www.tz-njivice-omisalj.hr
Omišalj 1 – 21 agosto (ore 21) Nada Falout, mostra, Galleria “Vijećnica“ 2 agosto (ore 21) Damir Keđo, concerto, piazza Prikešte 6 agosto (ore 21) Liuto arabo, concerto, piazza Prikešte 6-11 agosto Colonia artistica – “Street art” 8 agosto (ore 21) Klapa “Sol”, concerto, sito paleocristiano di Mirine 10 agosto (ore 21) Concerto a sorpresa, Piazza 14 agosto (ore 21) Serata di poesia, Nikola Kraljić, Vele steni 15 agosto (ore 21) Concerto mariano di musica spirituale, chiesa parrocchiale 16 agosto “Stomorina”, festa popolare tradizionale e spettacolo folcloristico, Piazza 21 agosto (ore 21) Joso Butorac e Mladen Žmak, concerto, Piazza Prikešte 29-31 agosto “Big game fishing”, gara di pesca del pesce grande (big game)
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Frankopanska 1, 51516 Vrbnik - Verbenico Tel. + 385 51 857 142 • e-mail: info@gospoja.hr • www.gospoja.hr
Gli imperdibili
www.tzpunat.hr
Top 5 il Marina di Punat è
considerato il più grande porto turistico dell’Adriatico, con 750 posti di ormeggio sulla riva e altri 300 sulla spiaggia.
l’isolotto di Košljun si trova davanti al porto di Punat.
È una vera e propria chicca. Vi si possono visitare un monastero franscescano e alcuni resti archeologici. lE chiesettE: San Donato (IX sec.), in località Dunat; i resti della chiesetta di San Pietro (VI sec. a Kanajt; la chiesetta di San Giorgio (XIII sec.) a Mala Krasa e quella di San Geronimo a Stara Baška. La Via crucis con le tre croci da cui prende il nome la località in cui si trova (in croato Tri križi) verso Kalabrinj, nell’ambito dei percorsi podistici
La CELEBRE spiaggia di Besca Vecchia (Stara Baška) a
10 km da Punat. Da vedere!
Sull’isola di Veglia a pochi chilometri dalla terraferma
Punat, tra spiagge e vele
P
unat (in italiano Ponte) è una splendida località dell’isola di Veglia, situata all’interno di una baia protetta e dalla ricca vegetazione, e a soli 35 km dal ponte che la collega alla terraferma. Ma il nome non deriva dalla vicinanza di questo ponte bensì è molto più antico e viene per la prima volta menzionato in alcuni documenti scritti del 1377. Si pensa che si riferisca a un ponte che univa lo stretto passaggio nella parte meridionale della baia. Per la sua bellezza e l’ottima posizione festeggia quest’anno 105 anni di attività nel settore del turismo. Questa iniziò quando Punat divenne una meta molto amata dai membri delle famiglie reali a fine ‘800 quali Carlotta del Bel-
gio (vedova di Ferdinando Massimiliano d’Asburgo) e Carlo I di Romania. Da quel momento la sua vocazione naturale continuò a svilupparsi e il borgo di pescatori, pastori e olivicoltori iniziò a trasformarsi, pur mantenendo vive le proprie origini. È famoso tuttora l’olio extra-vergine d’oliva locale. Oltre alle bellissime spiagge e ai fantastici sentieri che seguono le orme dei pastori e portano in giro per l’isola, da non perdere l’isolotto di Košljun chiamata dai paesani Mostir. Si trova di fronte al paese nella parte centrale della baia. È noto per il monastero francescano nel quale, da secoli, i frati raccoglievano e custodivano oggetti di valore. Oltre ad un’interessante collezione numismatica, c’è una ricca biblioteca
con oltre 30.000 titoli tra i quali una ristampa dell’Atlante di Tolomeo, stampato a Venezia nel 1511 (uno dei tre esistenti). Ci sono due chiesette: quella della SS. Annunziata, con il più grande quadro in Croazia intitolato “Paradiso, purgatorio, inferno” dell’autore Francesco Ughetti, e la cappella di S. Bernardino (oggi museo sacrale). Si può visitare anche l’interessantissimo museo etnografico. Per arrivare all’isolotto basta chiedere ai barcaioli locali (costo del biglietto di andata e ritorno: 20 kune a persona). Non esiste un orario, ma navigano su richiesta. L’ingresso al museo è di 20 kune per gli adulti e 10 per i bambini. Una visita completa dell’isolotto richiede due ore circa e non ci sono ristoranti o bar.
Eventi 3 agosto (ore 21) Festa del pescatore, concerto “Lady Luna”, Riva 5 agosto (ore 21) Giorno del Ringraziamento, dance show, Riva 10 agosto (ore 21) “Second Hand band”, concerto, Riva 14 agosto (ore 21) Concerto di musica sacra, chiesa parrocchiale 16 agosto (ore 20.30) Vedran Bišić, inaugurazione della mostra, Galleria “Toš” 17 agosto (ore 20) Notte slovena – olimpiadi della birra, Riva 20 agosto (ore 21.30) serata del folclore, SAC “Punat”, Riva 24 agosto (ore 20.30) incontro delle mandolinistiche, Riva
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Ristorante Nada Situato nel centro storico di Veglia, incluso nel “Lionely planet”, la rivista-guida per turisti più conosciuta del mondo, vanta un’eccellente cucina mediterranea. Fra le specialità l’insalata di frutti di mare, il famoso risotto agli scampi, l’eccellente rana pescatrice in sugo di vino bianco “Žlahtina” ed il saporito agnello isolano. Aperto dalle 12 alle 23.
Cantine «Nada» Costruite in pietra, di grande fascino, sono l’orgoglio della famiglia. Il prodotto più prestigioso è la “Žlahtina“, ricavata dall’omonimo vitigno tipico isolano. Da qui escono pure il „Brajdica“, apprezzato vino rosso, un prosecco e uno spumante prodotto con il metodo tradizionale. Come aperitivo o digestivo, ottimi i nostri distillati, dall’acquavite di vinaccia con ruta, all’inconfondibile grappa di fichi.
Verbenico (Vrbnik) – Isola di veglia (Krk) Tel: +385 51 85 70 65 • Fax: + 385 51 85 72 05 E-mail: nada@ri.t-com.hr • www.nada-vrbnik.hr
Gli imperdibili Info www.tz-malinska.hr tel. +385 51 859 207
Eventi Top 5 Complesso sacro di SANTA Maria Maddalena
con il lapidario glagolitico e il museo contenente oggetti sacri ed etnografici della regione.
La chiesa di Sant’Apollinare a Bogovići, costruita nel
XVIII secolo sul luogo dove prima c’era una cappella.
I sentieri pedonali e ciclabili , che si estendono per oltre
50 km lungo la costa e l’entroterra, seguendo le orme dei pastori. Città di Veglia , menzionata nell’Odissea con il nome di Koureto. Da vedere la splendida cattedrale, il castello dei Frangipani, piazza Kampalin, la chiesa di San Donato e le mura difensive che la circondano. Verbenico , pittoresca cittadina medievale a strapiombo sul mare dove assaporare il fantastico vino bianco esclusivo del posto – la Žlahtina – fresca e profumata.
Un centro d’eccellenza del turismo nelle isole quarnerine
La soleggiata Malinska
S
ituata in una baia ricoperta di boschi di quercia, nella parte occidentale dell’isola di Veglia a pochi chilometri dal ponte che collega l’isola alla terraferma, appartiene alla regione, la Dubašnica, ricca di bellissime baie e protetta dai venti freddi. Il clima qui è particolarmente favorevole e si distingue per un bassissimo numero di precipitazioni. È stata fino allo sviluppo del turismo a fine ‘800 un piccolo villaggio di pescatori ed è l’unica località dell’isola a non possedere un vero e proprio centro urbano. La maggior parte del patrimonio storico-culturale è composta da edifici sacri, tra cui spicca per importanza un complesso risalente al 1480, composto dalla chiesa di S. Maria Maddalena,
dal monastero dei Francescani, dal convento dei monaci, dal museo e dal lapidario glagolitico. Inoltre sono da vedere la chiesa di Sant’Apollinare a Bogovići e la galleria di San Nicola, che ospita mostre d’arte. Quello che attira i turisti è anche il mare cristallino e le splendide spiagge. Alcune sfoggiano la prestigiosa Bandiera blu, riconoscimento internazionale alla qualità e alle attrezzature in dotazione. Ma non si smentisce neppure l’offerta gastronomica: nei ristoranti di Malinska e delle vicinanze c’è una grande attenzione verso la conservazione delle tradizioni culinarie per fare in modo che l’ospite possa conoscere la storia locale anche attraverso i sapori tipici. I piatti forti dei numerosi
ristoranti, osterie e alberghi offrono combinazioni diverse di frutti di mare e della terra in piatti unici e gustosissimi. Provare per credere! È ricco anche il programma d’intrattenimento con spettacoli estivi, esibizioni di klape (gruppi vocali tradizionali) e di gruppi folcloristici, concerti di musica classica nell’atrio del convento a Porat e nella chiesa di Sant’Apollinare, mostre d’arte nella galleria di San Nicola, feste tradizionali, esibizioni musicali, eventi sportivi (quali ad esempio la gara ciclistica Đir po Dubašnici - Giro lungo Dubašnica), regate veliche (come la COPPA D Dubašnica) e numerose altre attività per divertirsi in qualità di spettatori, o, in alcuni casi, da protagonisti.
Ogni giovedì Notte dei pescatori, albergo Malin 2, 13 e 20 agosto (ore 21) Concerti nell’atrio del monastero di Santa Maria Maddalena 4 agosto Notte di Poganka, festa popolare, Ošrobradić 6 agosto (ore 21) Concerto della compagnia Tramuntana, porto 10 agosto (ore 20) serata del folclore, SAC “Brest”, porto 12 agosto (ore 21) Gruppo folcloristico “Dubašnica”, porto 17 agosto (ore 21) Iris Bondora Dvornik, mostra, Galleria San Nicolò 17-18 agosto 15° Regata crocieristi – “Coppa di Dubašnica 2013”, acquatorio 19 e 26 agosto (ore 21) Concerto della klapa Kaštadi di Poljica, porto 31 agosto (ore 21) Miljenko Bengez, mostra, Galleria San Nicolò
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Gli imperdibili L’isola del turismo sostenibile
Cherso
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D
ue sono i modi per raggiungere l’isola di Cherso: dalla terraferma si puà prendere il traghetto a Brestova verso Faresina (Porozina) oppure dall’isola di Veglia con la linea ValbiscaSmergo (Merag). La tratta dura circa 15 minuti e i traghetti partono ogni 20 minuti circa. Quello che colpisce avvicinandosi all’isola è l’intensità del profumo di salvia ed erbe aromatiche che caratterizza tutta l’isola. Basta pensare che Cherso vanta ben 1.500 specie di piante tra cui molte endemiche. Partendo da Brestova è consigliata una sosta a Caisole (Beli), villaggio arroccato su un colle a 130 m a strapiombo sul mare, dove i grifoni fulvi (Grifon fulvus) hanno trovato il proprio habitat ideale sulle scogliere anche se sono soliti farlo nei canyon. È, inoltre, il luogo più settentrionale nel quale nidificano. Qui, nel 1993, è stato istituito il centro ecologico e di tutela della natura “Caput insulae” nel quale volontari da tutto il mondo si prendono cura di questi rapaci in via di estinzione. Il centro ha sede nell’edificio della vecchia scuola e accanto ad una pensione a conduzione familiare dove si può pernottare. Chi vuole può addottare un grifone e seguire nel tempo i suoi movimenti e il suo stato di salute. Oltre alla spiaggia nell’area sottostante al colle (con annesso campeggio), da non perdere l’opportunità di fare una passeggiata tra i boschi secolari, seguendo uno dei sette sentieri tracciati che permettono di raggiungere alcuni luoghi peculiari quali i labirinti, le grotte, i villaggi abbandonati....
Città di Cherso (Cres)
Il centro principale dell’isola è Città di Cherso, sulla costa occidentale dell’isola. Si affaccia su una baia ben protetta, dove è stato realizzato un bellissimo porto turistico dell’ACI. La città, nota ai tempi della Roma antica come Crepsa, raggiunse la massima prosperità nel XV e nel XVI secolo, in epoca rinascimentale. Sono tuttora numerosi palazzi risalenti a quel periodo, caratterizzato da elementi architettonici ed effigi tipicamente veneziane e colori intensi e allegri. Un tempo, la città era circondata da una muraglia e vi si accedeva dalla porta marina del 1552, in stile rinascimentale. Girando per le calli del centro storico si possono ammirare i pittoreschi dvori, i suggestivi cortili interni ornati da fiori e piante, e i grandi palazzi rinascimentali delle famiglie patrizie, i vlastela, tra cui quello della famiglia Petris del XV secolo, dove nacque il noto filosofo e scrittore del Rinascimento Franciscus Patritius (1526-1597) o in croato Franjo Petrić. Ora vi è sistemato il lapidario. Porta il suo nome la piazza principale della cittadina, affacciata al porticciolo medievale. Di particolare fascino anche il mercato ortofrutticolo e quello sotto la loggia civica, dove si possono acquistare il fantastico miele di salvia, dalle caratteristiche organolettiche che lo rendono riconoscibile ad occhi chiusi, e l’olio d’oliva locale, particolarmente delicato. La cittadina ha l’impianto produttivo principale dell’isola e la qualità dell’olio ricavato è di altissimo livello. Le quantità prodotte
Gli imperdibili
Eventi
sono però ridotte e quindi è difficile trovarlo in vendita sulla terraferma. Da vedere: i resti delle mura di cinta con la la torre veneziana di forma circolare nella parte nordoccidentale della città e le tre porte di accesso cinquecentesche, la torre con l’orologio e la loggia rinascimentale. Dalla cittadina si possono fare diverse escursioni, per visitare le spiagge o i villaggi dell’isola o per raggiungere quelle vicine. Oltre che in estate, quando si raggiunge l’apice dell’offerta turistica, è bellissima in ogni stagione grazie al clima mite, e rappresenta
Top 5 La Città di Cherso con il mandracchio, i palazzi rinascimentali e le romantiche calli. Caisole con il ponte romano e il centro ecologico “Caput Insulae” nel quale viene protetto il grifone fulvo, un rapace dalle dimensioni imponenti. Lubenizze , la “cittadina di pietra”, arroccata su una ripida scogliera, è nota per il particolare paesaggio che la contraddistingue. Ossero , con il ponte rotante che collega i due lati dell’istmo tagliato nell’antichità per permettere il passaggio delle navi e permette di raggiungere l’isola di Lussino. Valun , affascinante borgo di pescatori famoso per il ritrovamento della tavola scritta con caratteri glagolitici.
una vera e propria oasi di pace per gli amanti della natura e della tranquillità. È consigliato il cosiddetto “trittico” chersino: Valona (Valun), Lubenizze (Lubenice) e Ossero (Osor). La più affascinante è Lubenizze, la “città di pietra” è una fortificazione medievale che sorge in cima a una roccia su uno strapiombo a circa 380 metri sopra il livello del mare, un autentico gioiello da visitare assolutamente. Immancabile, d’estate, la tradizionale manifestazione “Serate di Lubenizze”. Sulla costa sottostante (raggiungibile con un sentiero da percorrere esclusivamente a piedi o in barca da un altra località) c’è una delle più belle spiagge in Croazia:
S. Giacomo (Sv.Jakov) e la grotta azzurra alla quale si accede solo dal mare. A quattro chilometri c’è Valona, situata nella parte meridionale dell’omonima baia, tra due meravigliose spiagge in ghiaia di cui una ha un piccolo campeggio. Da vedere: la chiesa di San Marco e la famosa “Lapide di Valona” risalente all’XI secolo e il Lapidario glagolitico con la riproduzione dei più antichi scritti glagolitici dell’Istria, del Quarnero e della Dalmazia. Per finire, immancabile la visita ad Ossero, una cittadina antica posizionata nei pressi dell’istmo tagliato in tempi antichi che separa le isole di Cherso e Lussino, unite a loro volta da un ponte mobile
che si apre per far passare le imbarcazioni. La cittadina mostra i segni di un passato illirico, greco, romano, bizantino, medievale... Sono preistorici i sepolcri in pietra e risalgono al III-IV secolo a.C i megaliti di pietra ai piedi delle mura cittadine. Oggi Ossero anche se ha perso l’importanza che aveva in passato mantiene il ruolo di “capitale culturale” delle isole di Cherso e Lussino. Da alcuni decenni vi si tengono, infatti, le “Serate musicali di Ossero”, che hanno contribuito al recupero e alla valorizzazione dell’abitato. www.tzg-cres.hr tel/fax: +385 51 571 535
1 agosto Serate culturali di Cherso Ogni venerdì Bottega di Cherso: mostra dei prodotti autoctoni Ogni domenica Serate culturali di Cherso 5 agosto Celebrazone del “Semenj”, concerto Soul Fingers 6 agosto Celebrazone del “Semenj”, concerto Mladen Grdović 7 agosto Celebrazone del “Semenj”, concerto dei cori e tombola 8-15 agosto Giornate dei fichi 10 agosto Serata sociale delle Giornate della Tramontana, Caisole 12, 19, 26 agosto Le klape a Cherso 15 agosto Giochi sul mare e festa 13, 20 e 27 agosto Mostra dei prodotti isolani autoctoni 17 agosto Chiusura delle Giornate della Tramontana 22-23 agosto Crescendo Music Festival 24 agosto Triathlon 28 agosto Torneo di scacchi “Frane Petrić“ 31 agosto Chiusura delle serate culturali di Cherso
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Un giro in Istria...
L
I molti volti di una regione da esplorare
I colori dell’Istria 36
a penisola istriana è nota per il suo ricco patrimonio culturale e naturale oltre alla stuzzicante offerta enogastronomica. Sono tante le curiosità che riguardano l’Istria. Terra di pescatori e agricoltori, conquista i visitatori con gli spettacolari paesaggi che sfoggiano colori e morfologie. Ma è conosciuta soprattutto per i prodotti della terra. Il più rinomato è sicuramente l’olio d’oliva, qui prodotto fin dai tempi antichi. A prova di ciò sono stati ritrovati alcuni resti degli antichi oleifici sparsi lungo tutta la costa occidentale istriana e, nelle loro immediate prossimità, quel che rimane di vere e proprie zone industriali nelle quali venivano realizzate le anfore. Oggi la produzione di può conoscere percorrendo le Strade dell’olio d’oliva istriano, ben segnalate, che permettono di visitare le aziende produttrici, i piccoli produttori e i frantoi istriani. Ma è anche terra di un ottimo vino (e le Strade del vino). È particolarmente rinomata la Malvasia istriana, nota e lodata sin dal tempo dei Romani e anche nelle cantine dell’Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe non mancava mai. E che dire del tartufo istriano diffuso nella zona di Montona? Bianco o nero, soddisferà certamente anche i palati più raffinati.
Istria “azzurra” Le coste della penisola istriana sono bagnate da un mare cristallino. I navi-
Un giro in Istria... gatori, fin da un passato molto antico, cercavano rifugio nell’abbraccio delle sue insenature, i pescatori dedicavano la vita al mare, i viaggiatori trovavano nuovi amori nei suoi porti. L’Istria “azzurra” ha molte storie da raccontare. Sul colle, Albona (Labin), cittadina che ha protetto per secoli i suoi abitanti nell’abbraccio delle sue mura, osserva dall’alto la ridente Porto Albona (Rabac), adagiatasi ai suoi piedi lungo una delle più belle spiagge istriane. E poi più in là, la punta più meridionale, Capo Promontore (Rt Kamenjak), nasconde la fascinosa Pola (Pula) e l’incantevole arcipelago delle Brioni (Brijuni). Spunta poi il campanile della chiesa di S. Eufemia che dal colle di Rovigno (Rovinj) porta l’attenzione sul vicino Canale di Leme (Limski Kanal) alla splendida Orsera (Vrsar)e più in là ancora, alle spiagge di Parenzo (Poreč). Proseguendo verso settentrione si arriva a Salvore (Savudrija) dove il vecchio faro segnala la presenza di un porto sicuro, Cittanova (Novigrad) e della vicina Umago (Umag). Sulle rive del mandracchio, il tipico porticciolo istriano, i pescatori rattoppano le reti, ognuno immerso nei ricordi di tempi ormai passati. Forse hanno pescato qualche sardella da assaporare con un bicchiere di malvasia locale.
Istria “verde” Spostandosi dal mare, l’Istria brilla con i colori della rigogliosa vegetazione mediterranea, gli splendidi vigneti e
gli antichi oliveti. L’entroterra istriano, nasconde luoghi magici, tra fantasia e realtà, le cui bellezze stupiscono il visitatore cullato dalla pace e tranquillità del luogo. Si possono qui visitare le cantine vinicole e vengono organizzati incontri, oramai una tradizione, quali il Festival della Malvasia istriana, la regina dei vini regionali, a Verteneglio (Brtonigla). Si può accompagnare il bicchiere di vino con il prosciutto istriano, molto rinomato, o con un antipasto a base del pregiato tartufo, bianco o nero, entrato anche nel libro dei Guiness dei primati. Girando per l’Istria “verde”, si incontrano cittadine medievali, arroccate su un colle, quali Montona (Motovun) del XII-XIII
secolo, all’apice di una rupe carsica. Si tratta di uno dei borghi più affascinanti dell’Istria interna. Alla piazza veneziana si giunge attraverso la più lunga scalinata istriana che conta 1052 scalini. Oltre ai vicoli tipicamente medievali che la percorrono, c’è un ampio patrimonio architettonico da visitare quale la porta munita da torre, il municipio rinascimentale, la loggia urbana, la chiesa parrocchiale di S. Stefano ed alcune chiese minori, le cisterne urbane, i numerosi stemmi che adornano le facciate degli edifici. Un altro centro da non perdere è la cittadina quattrocentesca, in stile gotico-veneziano, di Valle (Bale), con un centro storico ben preservato in cui
ammirare i resti della cinta merlata del castello. Per gli amanti dell’arte, invece, una vera chicca è Grisignana (Grožnjan), cittadina antica protetta da fortificazioni risalenti al periodo veneziano, nota per la presenza di numerosi artisti che qui vivono ed espongono le loro opere nella galleria civica o in una ventina di gallerie e atelier privati. Sono numerosi i monumenti culturali e storici ed altrettanti gli avvenimenti culturali e ricreativi. Tra gli eventi principali, vengono organizzati numerosi concerti di musica classica, un festival jazz e la manifestazione pittorica “Ex tempore” (a settembre) che fa giungere in sito centinaia di artisti provenienti da tutto il mondo.
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Voglia di mare
Top 5 delle spiagge più belle dell’Istria
L’Istria è nota per la sua costa selvaggia dove le candide rocce calcaree, erose dal vento e dal mare, si alternano alle bellissime spiagge, alcune nascoste dall’ombra dei pini che crescono quasi fino all’acqua. Il profumo del mare e delle piante, molte aromatiche e medicamentose, è inebriante. Il frinire delle cicale rompe il silenzio delle afose giornate senza vento. Ogni tanto una barchetta compare all’orizzonte, per completare l’idilliaco quadretto. Ci sono tutti gli ingredienti per una perfetta giornata al mare!
e Capo Promontor Capo Promontore (Rt Kamenjak), una piccola penisola costituita da una sottile lingua di terra lunga circa 5 km, situata all’estremità meridionale dell’Istria, a sud di Pola, è uno dei posti più affascinanti della costra istriana. È conosciuto per le sue bellissime insenature, gli isolotti e per il parco naturalistico. Arricchiscono ulteriormente il paesaggio alcune bellissime spiagge di sabbia che sono particormente adatte per le famiglie con bambini.
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Bijeca - Medolino Bijeca a Medolino (Medulin), è una bellissima spiaggia di sabbia lunga 1 km che attira in particolare le famiglie con bambini. La spiaggia è ideale per il popolare gioco del “pizighin” (palleggiare nell’acqua bassa con tanto di fragorosi tuffi) e per i più piccoli c’è lo scivolo acquatico. I vicini alberi permettono di ripararsi dal sole ma, per stare più comodi, si possono noleggiare sdraio e ombrelloni. Sono numerosi i bar, negozi e ristoranti.
Albona Girandella - Porto Girandella, situata a Porto Albona (Labin), sulla costa sudorientale dell’Istria, potremmo definirla una spiaggia a 360 gradi. Oltre al mare turchese e alla spiaggia stessa, offre tantissimi contenuti per il relax e il divertimento. Ottima anche la vita notturna, grazie all’ormai tradizionale Festival estivo della musica elettronica. Nei pressi della spiaggia si delinea un sentiero da passeggio, da percorrere anche in bici o con i pattini in linea.
Scaraba - Rovigno A soli 3 km dal centro di Rovigno (Rovinj), nel l’area naturale protetta “Zlatni rt”, c’è la spiaggia Scaraba. Raggiungerla in bicicletta è molto piacevole, poiché si attraversa un suggestivo sentiero immerso nel verde. È un luogo perfetto per gli amanti della tranquillità, poiché si tratta di una spiaggia poco frequentata. Gli amanti della tintarella possono abbronzarsi anche sugli scogli vicini, creandosi il proprio angolo di intimità.
ra Koversada - Orse Koversada, a Orsera (Vrsar), è una spiaggia di 5 km, in alcune parti sabbiosa e in altre rocciosa, adatta a tutti i gusti e a tutte le esigenze. Un’area è stata anche attrezzata per le persone con difficoltà motorie. Bisogna sapere però che è una spiaggia molto particolare: è la più grande spiaggia nudista d’Europa! Si trova nell’omonimo campeggio, nei pressi dell’imboccatura del Canale di Leme. Si consigia sia a famiglie che a coppie.
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Accoglienza e qualità Brtonigla Verteneglio Bracanija 1 Tel. +385 52 774 520 www.konoba-morgan.eu Orario: dalle 12 alle 22 Chiuso martedì
Konoba
Martin Pescador Labin-Albona, Trget 20 Proprietario: Patrik Vlačić www.elabin.info/martin-pescador Tel. +385 52 544 976 Cell. +385 91 9577904 Orario: dalle 12 alle 23 /lunedì chiuso/
• piatti sotto la campana • fusi con gallo • gnocchi con selvaggina • pane e dolci fatti in casa Venite, siamo certi che tornerete
Prodotti ittici appena pescati, gustosi piatti di carne e vini DOC selezionati rendono il menu gustoso e prelibato.
Il posto ideale per sostare e farsi uno spuntino di sardoni, baccalà in bianco, zucchine, formaggi e tanto ancora. ROVIGNO Valdibora 1 cell. +385 98 85 49 51
E per bere? Il nostro Grota e altre dieci malvasie rovignese!!
Gli imperdibili
Top 5 L’ARENA è il monumento
principale della città, un anfiteatro romano costruito nel I secolo, ai tempi di Vespasiano, in parallelo con il Colosseo di Roma. Può accogliere 5000 spettatori. L’ARCO DEI SERGI (del 29 e il 27 a.C.) eretto in onore di tre componenti della famiglia che occupavano cariche amministrative nella città.
IL FORO ROMANO E IL TEMPIO DI AUGUSTO (2 a.C-
14), che nella storia di Pola ha svolto anche funzioni di chiesa e di granaio, cambiando spesso funzione.
IL PALAZZO MUNICIPALE
( del 1296) ma più volte rimaneggiato tanto da presentare ora un’eccezionale fusione di stili architettonici, dal romanico al rinascimentale.
L’ARCHITETTURA AUSTRIACA tra cui il mercato, che presentava l’uso innovativo del metallo e vetro in una struttura simile.
Eventi
Ilc entro principale dell’Istria, affascinante e ricco di storia
Piazza Foro con il tempio di Augusto
Quattro passi per Pola
C
on i suoi tremila anni di storia, Pola è una più antiche città dell’Adriatico, nota per la sua elevata concentrazione di vestigia romane. E, come Roma, sorge su sette colli. Ma accanto al suo importante patrimonio architettonicoculturale, si può godere anche dei bellissimi paesaggi naturali e degli incantevoli tratti di costa quali il Lungomare con bellissime spiagge e pinete che nascondono gli impianti turistici. I più importanti monumenti della città risalgono quasi tutti all’epoca imperiale romana (dal I al III secolo). Da visitare, partendo dalla piazza principale (piazza Foro), il tempio di Augusto che ospita una mostra di sculture in pietra, il palazzo municipale ultimato nel 1296, il mosaico romano “Suppli-
zio di Dirce”, la chiesa e il convento francescani costruiti nel tredicesimo secolo, i resti della Basilica bizantina di San Maria del Canneto e lo splendido Arco dei Sergi, sempre di fattura romana (I sec.a. C.) Lungo la strada che dall’Arena (l’anfiteatro romano del I sec. a.C., simbolo della città) porta al centro si incontrano il Museo archeologico istriano situato, il Teatro romano e, sul colle capitolino (Castello), il Museo storico ubicato nella Fortezza Veneziana del XVII secolo, il Teatro Romano. Altri edifici d’interesse come la Posta Principale dell’architetto Angiolo Mazzoni (1933), l’ex Casinò Marina (1872-1913, all’epoca in cui Pola era il principale porto militare dell’Austro Ungheria), il Teatro e il Mercato dove acquistare pesce e verdura freschi.
Pola, oltre ad avere un centro storico particolarmente affascinante, è anche circondata da spiagge fantastiche. A molte è stata assegnata la prestigiosa Bandiera Blu. Fra quelle più belle ricordiamo le spiagge di Punta Verudela, con ciottoli e scogli, particolarmente adatte per le famiglie grazie all’ombra offerta dalla ricca pineta e il complesso turistico con piscine all’aperto. Una tra le spiagge più famose è la “hawaiana”, nei pressi del villaggio turistico di Verudela Beach, nella baia sottostante l’hotel Park. Un’altra meta prediletta dai polesani è Stoja, un susseguirsi di insenature con spiagge di ghiaia e belle scogliere di rocce bianche a picco sul mare, collegate da una strada asfaltata. Anche qui, come a Verudela, sono numerosi i servizi per i turisti.
2 agosto (ore 21.30) Leonard Cohen, concerto, Arena 3-10 agosto (ore 21) La magia di Israele, località varie 5 e 19 agosto (ore 21) Jazzbina Summer Jazz, Piazza Port’Aurea 8, 16, 23 agosto (ore 20.30) “Spectacvla Antiqva”, spettacolo di gladiatori, Arena 9 agosto (ore 21) Ana Rucner, violoncello, Castello 10 agosto (ore 21.30) Josipa Lisac, concerto, Arena 14 agosto (ore 21) Zaz, concerto, Arena 17 agosto (ore 20-23) Yukazu, concerto, Salita De Ville 18 agosto (ore 21) Rambo Amadeus, concerto, Castello 21 agosto (ore 21) Joe Cocker, concerto, Arena 24 agosto (ore 21-02) Serata polese, festa popolare, centro città 26 agosto – 1 settembre 19° Croatia bike week, biker meeting, Monumenti 29 agosto-1 settembre Outlook Festival Croatia 2013, bass music, Stignano, fortezza Punta Christo
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Dai pezzetti di Paradiso raccolti dagli angeli e sparsi nel mare di fronte alle terre istriane, nacquero le Brioni, isole dal fascino millenario.
Venite a visitarle e a trascorrere delle giornate indimenticabili!
www.brijuni.hr
Gli imperdibili
Eventi
Alla scoperta delle nuove esperienze da fare nel parco nazionale
Le Brioni sottomarine
I
l 12 luglio è stato inaugurato il percorso didattico sommerso sulle isole Brioni, il primo del genere in Croazia e nell’Adriatico, e uno dei pochi in Europa. Il percorso didattico subacqueo si trova in Val Catena, sul versante orientale dell’isola di Brioni maggiore. È un’esperienza unica nel suo genere e permette di esplorare i tesori naturali e archeologici del ricchissimo fondale del Parco nazionale delle Brioni. Il tracciato si sviluppa per 500 m. Non è particolarmente impegnativo ed è quindi adatto ai visitatori di qualsiasi età se capaci di nuotare con la maschera e il respiratore. Il percorso completo ha una durata di 45 minuti. Ci si sposta a nuoto e si effettuano brevi immersioni in acque poco profonde. Per rendere l’esperienza
più completa viene fornita una guida audio e nei punti particolarmente interessanti sono stati installati cartelli educativi. Il tracciato presenta contenuti di alto valore che possono essere visti solamente in immersione, come ad esempio una parte dell’antico complesso della lussuosa villa romana del I secolo, sommersa nei secoli a causa dall’aumento del livello del mare. Si possono osservare pure le numerosissime specie di pesci, oloturie, ricci, spugne marine, granchi e bivalvi, tra i quali la pinna nobile, rara specie endemica del Mediterraneo sotto severo regime di tutela. Oltre che per la percezione visiva l’esperienza è resa ancora più spettacolare dal supporto audio fornito direttamente in mare grazie a speciali respiratori dotati di un ricevitore
particolare che permettono di ascoltare la guida professionale che parla da terra. Le informazioni vengono trasmesse con l’ausilio di frequenze radio che arrivano al respiratore. La guida audio è disponibile oltre che in lingua italiana anche in croato, inglese e tedesco e c’è un sottofondo musicale. Per motivi di tutela della flora e della fauna marine e per evitare qualsiasi forma di pericolo per il mondo vivente marino e per i siti archeologici, il tracciato sottomarino didattico viene percorso solo in piccoli gruppi. I bambini di meno di 12 anni di età devono essere accompagnati da una persona adulta. L’attrezzatura per l’immersione è assicurata e viene offerta la possibilità di noleggio di una macchina fotografica per gli scatti subacquei.
Top 5 IL MUSEO STORICO E NATURALE con una mostra fotografica
permanente.
IL PARCO-SAFARI su 9ha di terreno, visitabile con un trenino, ospita animali esotici e nostrani quali zebre, lama, antilopi, pecore della Somalia ma anche asini e buoi istriani. IL CASTRUM BIZANTINO è il sito maggiormente stratificato delle Brioni e occupa più di un ettaro di terreno. LA VILLA ROMANA, nel golfo di Val Catena con i resti di un sontuoso complesso architettonico romano costruito a partire dal I secolo a.C. e usato fino al VI secolo.
2-11 agosto (ore 20.15) Lenka Udovički, “Shakespeare nel Cremlino“, spettacolo teatrale in croato 14-18 agosto (ore 20.15) Lenka Udovički, “Branislav Nušić: Il defunto“, spettacolo teatrale in croato 23-25 agosto B. Brecht: Cabaret Brecht – “La resistibile ascesa di Arturo Ui”, spettacolo teatrale in croato
IL PARCO DEL CRETACEO dove sono state rilevate oltre 200
tracce di dinosauri dell’era del Cretaceo (dai 145 ai 65 milioni di anni fa). Sono visitabili i siti di Punta Pogledalo, Ploče, Kamik/Plješivac e Trstika/Debela Glava.
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Eventi
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2 agosto (ore 21) Carlo Goldoni, “La locandiera”, spettacolo teatrale 3 agosto (ore 21) “B-Urban”, meeting scenico-musicale 3-4 agosto Vetrate workshop artistico, Boom Gallery 4 agosto (ore 10-12) “Piccoli creativi”, laboratorio artistico per bambini, parco cittadino 8 agosto (ore 21) “Robe de mati”, spettacolo teatrale, dietro il campanile 9 agosto Giornata della città & Polenta cup. Piazza del Popolo 10 agosto Street art festival “sobe – stanze – rooms 3”, Galleria “El Magazein” 10 agosto Festa dei Bumbari, Piazza del Popolo 14 agosto (ore 21) Concerto del coro e dei solisti della Comunità degli Italiani di Dignano, Chiesa del Carmine 23 agosto (ore 21) “Visioni” – Vesna Jakovina Matošević, mostra, Galleria “El Magazein” 23-24 agosto XIII Festival folcloristico internazionale “Leron”, Piazza del Popolo
Gli imperdibili
www.vodnjandignano.com
Tra strette calli e palazzi in stile gotico veneziano
La bellissima Piazza del Popolo a Dignano
Dignano e le mummie
S
econdo la tradizione, Dignano è il risultato dell’unione di sette ville, facenti parte dell’agro colonico di Pola. L’antica Attinianum, un tempo più grande di Pola, era ristretta entro i limiti dell’odierna Piazza del Popolo al centro della quale si ergeva il castello, demolito nel 1808 per l’ampliamento della piazza stessa. La città ha conservato il suo particolare aspetto medievale, caratterizzato da campielli e strette calli con un’architettura tipicamente veneziana. Si snoda su via Calnova e percorrendo via delle Mercerie, la più lunga della penisola istriana, si incontrano antichi palazzi che presentano bifore, eleganti balconi e stemmi tipici del gotico veneziano disseminati in un affascinante labirinto. Le numerose chiese medievali (S. Cate-
rina, S. Croce, S. Domenica, S. Antonio, S. Rocco), un tempo situate fuori città, si fondono ora con il tessuto cittadino. È il centro più vivo e tradizionale di un folklore che si ricollega a quello abruzzese e calabrese, quello della popolazione autoctona dei Bumbari, dalle radici millenarie. I costumi delle “bumbarelle” vengono tramandati da generazione in generazione e sono arricchiti da gioielli e decorazioni varie. È interessante anche il territorio intorno a Dignano, disseminato dalle tipiche “masiere” (muretti a secco) che delimitavano le proprietà agricole e da “casite”, particolari costruzioni a forma di cono costruite nei campi senza l’uso del cemento con l’incastro di pietre. Servivano per il riposo e il riparo della gente che lavorava la terra.
Le mummie istriane
Le reliquie conservate nel Duomo di San Biagio e consacrato nel 1800 sono note come le “mummie istriane”. L’ edificio è la più grande chiesa di tutta l’Istria e con il campanile più alto (ben 63 metri). Vi sono conservate numerose opere di valore artistico e culturale quali la custodia in bassorilievo del 1451 e le “quattro scene della vita del beato Leone Bembo” del 1321. La maggior parte dei visitatori viene qui soprattutto perché nella sua cripta sono conservate 370 reliquie di 250 santi, chiamati “i Corpi Santi incorrotti” perché non sono stati imbalsamati. Tra i Santi ci sono San Sebastiano e Santa Barbara. Il corpo di Santa Nicolosa, morta a Venezia nel 1512, è considerato la mummia meglio conservata d’Europa.
Top 5 Le mummie di Dignano conservate nella cripta del Duomo di
San Biagio, nel quale sono custodite anche opere artistiche di pregio ed è la più grande chiesa di tutta l’Istria. Splendidi palazzi di pregio architettonico come il Palazzo Comunale, casa Benussi, casa Bembo.
Palazzo Bradamante
con la facciata abbellita dall’alzata dell’orologio pubblico e dall’elegante trifora. Ospita la Comunità degli Italiani. Il Museo civico nel palazzo Bettica con reperti archeologici trovati nei dintorni di Dignano.
la chiesa romanica di SANTA Fosca nei pressi di
Valmadorso (sulla strada che da Dignano porta a Barbariga). È meta di pellegrinaggi per le guarigioni miracolose, soprattutto ai malati alle articolazioni. Ci sono affreschi risalenti al periodo dal XI al XIII sec.
Gli imperdibili Info www.bale-valle.hr
Top 5 IL CASTELLO SOARDO-BEMBO dalla facciata gotico-rinasci-
mentale, costruito all’inizio del XV secolo sfruttando due torri della cinta muraria del borgo medievale.
LA CHIESA PARROCCHIALE DI VALLE della Visitazione di Maria a Santa Elisabetta in pietra calcarea bianca, costruita sui resti di una basilica del IX secolo tra il 1845 al 1891.
IL PALAZZO COMUNALE E LA LOGGIA del XIV secolo LE CASEMATTE, un complesso
fortificato costruito tra il 1898 e il 1914, lungo la costa, su una superficie di 150 ettari e collegate tra di loro da una rete di strade sterrate.
LA VIA DELLE “STANZIE”,
poderi rurali immersi nel verde e circondati da paesaggi incantevoli. La più bella è quella dei Meneghetti mentre quella di maggiore rilevo fu dell’antica famiglia patrizia veneta dei Bembo.
Il centro storico di Valle
Un borgo dove il tempo sembra essersi fermato
Il fascino di Valle
L
a città di pietra Bale (Valle d’Istria), risalente al periodo romano, è una delle più amate destinazioni nella regione dell’Istria. Si tratta di una zona ben conservata che è immune da ogni tipo di devastazione e la cui bellezza vergine vanta un’immensa ricchezza naturale intatta oltre a ricco patrimonio architettonico e culturale. Alle origini Valle era un insediamento preromanico, fortificato dai romani quando ebbe la funzione di punto di presidio della via Flavia, la via del commercio che univa anticamente Pola e Trieste. Nel 1420 fu annessa alla Serenissima, fu dotata di uno statuto e venne ulteriormente fortificata. Il castello Soardo-Bembo, recentemente ristrutturato, domina la piazza
principale del paese e ospita da pochi mesi la sede della vivace Comunità degli Italiani che organizza spesso eventi e serate. Se entrate nel centro storico passando sotto all’arco del castello, vi sembrerà di fare un viaggio indietro nel tempo immergendovi in un’atmosfera medievale. Tramandano gli abitanti che Giacomo Casanova ebbe delle romantiche avventure anche in questo castello. Valle, inoltre, era e rimane tuttora, pur se con crescenti difficoltà, uno dei sei centri istriani che hanno conservato fino ai nostri giorni il peculiare ed autoctono idioma istrioto, una lingua romanza autoctona dell’Istria meridionale che si distingue dal dialetto istroveneto. È parlata da poche migliaia di persone.
Nei dintorni di Valle...
Quando si parla di Valle non si pensa solo al borgo, ma anche al suo territorio formato da magnifici campi, pascoli e superfici boschive dove ancora oggi si possono scorgere rovine di edifici in pietra carsica, resti di antiche strade romane, cisterne, pozzi, ville romane, torchi, chiese... La costa è a pochi chilometri ed è bella quanto selvaggia. Il luogo attira numerosi visitatori, tanto che gli abitanti si sono uniti tra loro e hanno creato un albergo diffuso, dove si viene alloggiati nelle case distribuite in tutto il paese ma con un servizio coordinato e integrato. Inoltre, per gli amanti del genere sulla costa ci sono i due bellissimi campeggi di San Polo e Colone.
Eventi 1-4 agosto Last minute open jazz festival, festival di musica Jazz 3 agosto Notte Vallese, festa popolare, Piazza La musa 15-17 agosto Mostra dei cactus, Galleria “Ulika”
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Gli imperdibili Tra sacro e profano
Rovigno e la leggenda di S. Eufemia
L’
affascinante centro storico di Rovigno è collocato sul Mons Rubeus, originariamente un’isola collegata alla terraferma con l’interramento dello stretto nel 1763 allo scopo di espandere l’antico abitato. La cittadina era protetta allora da una cinta formata da una spessa muraglia rinforzata da torrioni: a ponente vi era la porta di san Damiano con quella che è ora la Torre dell’Orologio, a levante la porta di Valdibora con il suo torrione (divenuta nel XVIII secolo di proprietà della famiglia Bognolo) e nel mezzo il famoso Portone del Ponte, munito di ponte levatoio. Ora si accede al centro storico dalla bellissima riva di Rovigno, passando sotto l’Arco dei Balbi. Ci si trova così all’inizio della Grisia, la strada principale del nucleo storico. Prima di lasciare il mare per iniziare a salire ed esplorare la Cittavecchia, vale la pena soffermarsi ad osservare le tipiche imbarcazioni dei pescatori locali, chiamate “batane”, ormeggiate nel porticciolo. Lo spettacolo, quasi quotidiano, inizia alle ore 20,30.
Santa Eufemia
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La particolare morfologia del luogo ha dato origine alla fisionomia urbana straordinaria e suggestiva che la caratterizza. Lungo le strette strade lastricate in pietra della Cittavecchia, tortuose e ripide, sorgono vecchi edifici con ballatoi e terrazze, mura rinascimentali, chiese, gallerie d’arte all’aperto
Gli imperdibili e moltissimi ristoranti tipici. La via più nota è la Grisia, su cui si affacciano caratteristici palazzi di cui molti hanno decorazioni in stile veneziano. L’area è piena di negozietti e atelier, dove si possono acquistare le opere dei numerosi artisti locali. Continuando a salire lungo l’intricato labirinto di viuzze, si sale fino a raggiungere la cima del colle, dominato dalla chiesa di Santa Eufemia (protettrice della città, del XVIII secolo). Da qui la vista si apre sul mare, decorato da 22 isolotti. Lo spettacolo è indimenticabile. La chiesa di Santa Eufemia fu
Top 5 la Grisia, la principale tra le viuzze che si inerpicano sul colle per arrivare al piazzale della chiesa parrocchiale di S. Eufemia.
la chiesa di SANTA Eufemia, protettrice della città festeggia-
ta il 16 settembre.
l’arco dei Balbi - costruito nel 1680 è l’antica porta della città, da cui si accede al centro storico e la Grisia, in stile veneziano. Museo civico, nel palazzo barocco dei conti Califfi (XVII/ XVIII secolo), fondato nel 1954 su iniziativa degli artisti rovignesi. L’Isola rossa o meglio due isole unite in modo artificiale, l’isola di S. Andrea e l’isola di Maschino, a una quindicina di minuti in barca dal centro storico di Rovigno.
Eventi
costruita nel 1736 utilizzando materiale proveniente da due antichi edifici preesistenti. Sul fondo della navata laterale destra si trova la statuetta di Santa Eufemia mentre il suo sarcofago, risalente al VI secolo, è collocato alle spalle dell’altare maggiore. A quest’ultimo si lega un’interessante leggenda. Si narra che un mattino agli inizi del´800, al rintocco frenetico delle campane i cittadini accorsero, allertati dal richiamo, e si radunarono in riva al mare. Quel che videro li lasciò sbigottiti: sull’acqua c’era un sarcofago di marmo che si stava avvicinando trasportato dalla corrente. Toccata terra, i rovignesi cercarono in tutti i modi di muoverlo da lì ma non riuscirono a spostarlo di un solo millimetro, nemmeno con buoi e cavalli. In quel momento sopraggiunse un ragazzetto con un paio di giovani e deboli giumente. Fu a lui che Santa Eufemia si rivelò e gli disse di muovere il masso. Cosi quel ragazzetto, davanti agli occhi allibiti dei suoi concittadini, trainò il sarcofago dalla riva fino alla
chiesa che sorgeva sulla sommità del colle cittadino. In quel luogo il sarcofago venne aperto e i presenti videro il corpo di una bellissima giovane donna. Vicino ad esso c’era una pergamena in cui c’era scritto in latino: “Questo è il corpo di Santa Eufemia, vergine e Martire di Calcedonia, assunta in cielo il 16 settembre dell’anno del Signore 304.” Oggi, dopo 1200 anni, la martire fa ancora parte della vita di Rovigno e oltre ad essere la protettrice della città, attira ogni anno migliaia di pellegrini. Da vedere anche il convento francescano e i resti delle mura civiche del VII secolo con sette porte, tre delle quali hanno conseravto le fattezze originali (San Benedetto, Sotto il muro e Santa Croce). Sono, inoltre, di grande interesse il Museo civico, situato in un edificio barocco del nucleo storico e il Centro di Ricerche Storiche, un’ importante ente per lo studio della storia dell’Adriatico orientale, sostenuto anche dal nostro Ministero per gli Affari Esteri.
Eventi rovignesi Ad agosto, Rovigno si anima ancora più del solito. Ci sono gli appuntamenti serali all’insegna della tradizione in Piazza Riviera e il festival estivo di musica classica, con un programma molto interessante. Il 24 e 25 agosto si festeggia la Notte rovignese e sono previsti concerti e un grande spettacolo pirotecnico. Gli ospiti d’onore di quest’anno sono Toni Cetinski per la prima serata e The Al McKay Allstars per il gran finale. Un altro avvenimento molto atteso è quello di “Grisia”, l’11 agosto. Artisti accademici, dilettanti e bambini espongono i proprio lavori nella via principale del centro storico. Una giuria di esperti sceglie le opere migliori e vengono consegnati dei premi di valore. L’evento inizia alle 7 del mattino e si protrae fino al tardo pomeriggio. La strada, i muri delle case, i portoni, le griglie nonché le finestre si ornano di quadri, sculture, istallazioni artistiche e oggetti vari esposti nei modi più disparati. www.tzgrovinj.hr
Ogni domenica Piccola fiera dell’antiquariato, Via De Amicis 1-29 agosto (ore 20.30) Sfilata notturna delle battane 2 e 22 agosto (ore 21) Festival estivo di Rovigno, concerto nella chiesa di Santa Eufemia 2-9 agosto 13° Giornate del cinema italiano, Teatro Gandusio 4, 7, 11 e 14 agosto (ore 20) Serate all’insegna della tradizione rovignese, Piazza Riviera 9 agosto (ore 21) Festival estivo di Rovigno, concerto, chiesa di San Francesco 10 agosto Notte di San Lorenzo, centro 11 agosto manifestazione artistica “Grisia” 13, 19 e 23 agosto (ore 21) Appuntamenti rovignesi all’ Estivo della Comunità degli Italiani 15 agosto (ore 21) Festival estivo di Rovigno, concerto, isola si Santa Catarina 24 agosto (ore 21) Notte rovignese, centro città 30 agosto Ronald Braus e ospiti, concerto, Isola Rossa
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Gli imperdibili
Eventi Top 5 Il vecchio portale romanico del XIII secolo, con una
miniatura del leone di San Marco in bassorilievo. Era l’antica porta d’ingresso della città fortificata. Il castello, ovvero la residenza estiva del vescovo di Parenzo, del XIV secolo, caratterizzata da stili differenti, dal romanico al barocco. Sono rimaste intatte anche le due torri del XIII secolo. Di interesse pure l’orologio solare. Resti romani di un magazzino e della necropoli, del II secolo. Vi si possono osservare i resti di preziosi meccanismi portuali e tombe.
Basilica Paleocristiana
del IV secolo con un’iconografia molto interessante e frammenti di mosaico La chiesa di S. Fosca, del XVII secolo. Ha caratteristiche rinascimentali e barocche. Custodisce oggetti sacri e lapidi riportanti stemmi e iscrizioni latine.
Dal belvedere echeggia la musica di una romantica serenata
Orsera e il suo marina, uno dei migliorin in Croazia
Le sculture di Orsera
O
rsera (Vrsar) nasce come borgo di pescatori in una posizione dominante rispetto al Canale di Leme. Il centro storico si sviluppa in cima ad un colle mentre ai suoi piedi si sta allargando la parte moderna e vivace della rinomata località turistica, che vanta alcune fra le più belle spiagge dell’Istria. La porta romana, parte del complesso difensivo delle mura, testimonia un passato antico. Della storia più recente si ama ricordare il periodo trascorso qui dal poeta e avventuriero Giacomo Casanova che vi passò due estati (1743 e 1744) e lo raccontò nelle sue Memorie. Le strette viuzze a volta della città vecchia conducono alle porte cittadine, a piccole piazze, a case di pietra, al castello romanico a piccole chiese
suggestive e a ben tre punti panoramici. Passeggiando per la città non si può fare a meno di notare le sculture che vengono esposte in ogni angolo della città, sulle spiagge, lungo le banchine del porto e nei parchi. Si tratta delle opere di fine corso della famosa “Scuola estiva di scultura Montraker” che si tiene ogni anno a inizio settembre. La pietra locale è molto pregiata. Vi sono state costruite le case come pure i monumenti di Venezia. La vicinanza del Canale di Leme ne fa la meta prediletta degli amanti delle ostriche e di altre delizie del mare. È stata più volte premiata quale migliore destinazione turistica dell’Adriatico croato, grazie anche alla cornice particolare in cui si trova, con chilometri di spiagge incontaminate e una vegetazione ancora intatta.
Chitarre e romantiche serenate
Ogni estate Orsera ospita il festival dedicato alla chitarra classica, spaziando dal flamenco al jazz e alla musica classica. I concerti vengono tenuti in una cornice d’eccezione, la basilica di S. Maria del Mare (del IX secolo) tra giugno e settembre. E per i più romantici, viene proposto un ciclo di concerti che vedranno esibirsi gruppi jazz, klape (gruppi corali tradizionali), chitarristi, complessi di musica etnica e altri artisti. I concerti si svolgono sui belvedere cittadini, da sempre luogo prediletto dagli innamorati. La vista qui può spaziare su uno dei più suggestivi arcipelaghi dell’Adriatico, formato da 18 isolotti disabitati e sulla frastagliata costa istriana.
3 agosto Festa di Koversada, parco naturista di Koversada 4 agosto Dance Show, spettacolo di danza, Riva 5 agosto (ore 14) Torneo di Pallanuoto internazionale e programma d’intrattenimento, molo vecchio 7 agosto (ore 21) Concerti nella chiesa, chiesa di San Martino 8 agosto Giornata del camping Orsera 8 agosto Concerto, complesso folk “Batana”, centro storico, belvedere 14, 21 e 28 agosto (ore 21) Serenate di Orsera, centro storico, belvedere 14 agosto Festa del camping Valkanela 16 agosto (ore 19) Festa del pescatore, riva 22 e 29 agosto (ore 21) 11.Festival GitarISTRA – Mare e Chitarre, basilica di S. Maria del Mare
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Come si dice in Croato?
Mini Vademecum Ricordate le parole magiche!
Da (sì) Ne (no) Može (va bene, si può) Dobro! (bene, ma anche buono) Hvala (grazie) Mòlim (prego, per favore) Opròstite (scusate, per favore) Bok (ciao) Dobro jutro (buonmattino) Dobar dan (buongiorno) Dobra večer (buonasera) Laku noć (buonanotte) Doviđenja (arrivederci Vidimo se (ci vediamo)
Ma anche le parole utili! Hrvatska (Croazia) Autocesta (autostrada) Cestarina (pedaggio) Izlaz (uscita) Ulaz (entrata) Odmorište (stazione di servizio) Parkiralište (parcheggio) Zabranjeno (proibito) Sjever (nord) Jug (sud) Grad (città) More (mare) Plaža (spiaggia) Luka (porto)
Trajekt (traghetto) Otok (isola) Most (ponte) Otvoreno (aperto) Zatvoreno (Chiuso) Ulica (via) Trg (piazza) Tržnica (mercato)
A tavola! Konoba (trattoria) Restoran (ristorante) Kafić (bar) Konobar - konobarica (cameriere/a) Jelovnik (menù) Piće (bevanda) Voda (acqua) Kava (caffè) Vino (vino!) Pivo (birra) Rakija (grappa) Predjelo (antipasto) Toplo (caldo) Hladno (freddo) Meso (carne) Riba (pesce) Povrće (verdura) Voće (frutta) Kolač (dolce) Dobar tek (buon appetito) Račun (conto) Je sve u redu? (Va tutto bene?) Sve je odlično! (è tutto ottimo)
Gli imperdibili Eventi
Top 5 la Basilica Eufrasiana
famosa per i preziosi e bellissimi mosaici bizantini, dal 1997 parte del patrimonio dell’umanità tutelato dall’Unesco. Il centro storico e il Marafor, il nucleo della cittadina basato sulla pianta romana e pieno di bellissimi palazzi, locali e ristoranti. Il bastione medievale e le mura difensive erette nel periodo che va dal XII al XVI secolo, in parte conservate. Si possono ammirare ancora oggi tre torri quattrocentesche.
Il museo del territorio parentino nel palazzo in stile
barocco appartenuto alla famiglia Sinich, del 1729.
L’isolotto di S. Nicola
con il castello fatto costruire nel 1886 dal marchese Polesini, ora trasformato in appartamenti per turisti.
Tra strade romane e mosaici bizantini della basilica Eufrasiana
L’eleganza di Parenzo
P
arenzo (Poreč) è una cittadina della costa occidentale della penisola istriana che è da decenni ai vertici dell’offerta turistica nazionale, grazie al patrimonio storico-culturale unico e all’ottima organizzazione ricettiva. Nasce sui resti di un insediamento romano e si sviluppa intorno al porto, protetto dall’isolotto di San Nicola. L’impronta romana del nucleo urbano è inconfondibile. Basta attraversare le affollate vie Decumanum o il Cardo Maximus, piene di negozietti e locali, per rendersene conto. Anzando lo sguardo si possono apprezzare molti edifici di interesse storico-architettonico quali la Casa Romanica (del XIII secolo), la Casa Gotica (del 1473, in stile gotico fiorito) e il Palazzo della Dieta Istriana con i fantastici interni
barocchi. Di particolare rilievo è il Foro Romano che qui chiamano Marafor, nome che probabilmente deriva da Major Forum. La piazza romana racchiude due templi: il Tempio Grande dedicato a Marte e quello di Nettuno. Per ricordare un passato antico quanto glorioso, a settembre viene organizzato il festival storico in costume chiamato “Giostra” (7-9 settembre) che riporta la città indietro nel tempo.
La Basilica Eufrasiana Spicca per rilievo, grazie ai meravigliosi mosaici bizantini che decorano il suo interno, la Basilica Eufrasiana (tutelata dall’UNESCO dal 1997), uno dei più preziosi complessi monumentali in territorio croato e di
grande importanza a livello mondiale. Fu costruita sulle fondamenta di una precedente basilica a tre navate attorno alla metà del VI secolo, al tempo del Vescovo Eufrasio del quale porta il nome. Fa parte di un complesso assieme al battistero ottagonale del VI secolo, a un campanile settecentesco, ad un atrio colonnato con alcune stele in pietra, ad una residenza del VI secolo e ad una cappella votiva. Spicca per lo straordinario connubio tra elementi classicistici e bizantini. L’abside è decorato con alcuni dei mosaici più preziosi d’Europa. Si può visitare tutti i giorni dalle ore 7 alle 20 (costo del biglietto: 30kn), salvo durante le funzioni religiose ed è possibile salire sul campanile dal quale si gode di una vista splendida sulla città e le isole vicine.
1, 8, 15 e 22 agosto Beach Experience, programma d’intrattenimento giornaliero, Zelena laguna 2-3 agosto Putokazi e Franko Krajcar, concerto di musica etno, Piazza Libertà 2, 9, 16, 17, 23, e 27 agosto (ore 21) Concerti di musica classica nella Basilica Eufrasiana 6 agosto (ore 21) “La magia di Israele”, Amir Gwirtzman, concerto, Piazza Libertà 7, 14, 21 e 28 agosto (ore 21) Jazz al Lapidario, concerti jazz 7 agosto (ore 21) “La magia di Israele”, Carmel Quartet, concerto, Basilica Eufrasiana 8 agosto Dr. Raush Show, spettacolo di magia, Piazza Libertà 9 agosto (ore 21) “La magia di Israele”, Acollective, concerto, Piazza Libertà 16 agosto (ore 20.30) Festa di San Rocco, festa popolare, Villanova 17 agosto Festa turistica di Parenzo, Riva 28 agosto – 1 settembre Street Art Festival, festival degli artisti di strada
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Gli imperdibili
Eventi
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1 agosto (ore 21) Concerto di musica classica, chiesa di San Martino 3 agosto Carnevale Solaris, resort naturista Solaris, Lanterna 5 agosto (ore 20) Festa dell’anguria, festa popolare, Rossini 8 agosto (ore 21) Concerto di musica classica, chiesa di San Martino 15 agosto (ore 21) Concerto di musica classica, chiesa di San Martino 22 agosto (ore 21) Concerto di musica classica, chiesa di San Martino 29 agosto (ore 21) Concerto di musica classica, chiesa di San Martino
Noto fin dall’antichità per la sua eslcusiva raffinatezza e bontà
L’olio di Torre-Abrega
T
orre e Abrega un tempo sorgevano autonomamente, ognuno con la sua chiesa ed il campanile, la sua parrocchia. Oggi si espandono l’una verso l’altra tanto da formare un unico centro abitato, diviso solamente dalla strada Trieste-Pola. La zona è fertilissima. L’abitato si trova su una collina a 112 metri di altezza con una dolce pendenza verso la parte soleggiata e il mare a sudovest mentre nella parte settentrionale scende ripida verso la foce del fiume Quieto (Mirna). Da Abrega si può ammirare un fantastico panorama soprattutto nei giorni di bora, quando il cielo è particolarmente limpido e si vedono chiaramente le Alpi italiane. Sin dall’antichità gli abitanti i campi vengono coltivati a vigneto ed uliveto ma crescono rigogliosi sia il grano che
le verdure, il fico ed il mandorlo. Ma molti si occupano di pesca e nella Valle di Torre sono conosciuti per un modo di pescare particolare. C’è anche un altra importante zona di pesca che fa parte del comune: quella di Santa Marina, degli abitanti di Abrega. Seguendo il ritmo delle stagioni le due attività, legate alla terra e al mare, si coniugano in modo armonico nella vita degli abitanti del luogo. Ma in zona ci sono anche delle bellissime spiagge vicine sulla penisola di Lanterna, 6 km di costa con un mare cristallino e si è sviluppato anche il turismo balneare. Una particolarità è data dalla vicinanza della foce del fiume Quieto dove ci sono luoghi protetti in cui la mescolanza di acqua dolce e quella marina ha creato l’habitat ideale per varie specie di uccelli. Ma ci sono
anche spiagge sulla punta della penisola, affacciate al mare aperto, o quelle più protette e attrezzate nei campeggi.
L’eccellente olio d’oliva L’area, però, è conosciuta soprattutto per la produzione di olio extravergine d’oliva di grandissima qualità. Dicono che il segreto sia il freddo che giunge prima della maturazione completa del frutto, facendolo rimanere leggermente acido. La raccolta avviene a novembre. L’olio d’oliva locale è di antica data. Viene descritto (e lodato) negli epigrammi di Marco Valerio Marziale (tra il 40 e il 103 d.C). Inoltre, nel periodo cha va dal I al VI secolo, la baia Laron fu il principale centro di produzione delle anfore utilizzate per il trasporto dell’olio d’oliva lungo il mare Adria-
tico. Nonostante in passato fosse una consuetudine trovare l’olio d’oliva di Torre-Abrega sulle tavole della nobiltà europea, appena a partire dal 1970, con l’aiuto della FAO (l’organismo delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura), è stato scientificamente dimostrato che le caratteristiche climatiche e geomorfologiche di questa regione sono ideali per ottenere un olio extravergine di oliva di eccellenza. Non sorprende pertanto che, secondo quanto stabilito dalla strategia di sviluppo del comprensorio di Torre-Abrega, e ampiamente accettato dalla comunità locale, l’olio d’oliva è visto come un fondamentale collegamento tra passato, presente, e soprattutto come un’importante opportunità per il futuro della popolazione locale. www.tar-vabriga.com
Gli imperdibili Eventi
Top 5 il Museo Lapidarium con
la più ricca collezione in Croazia di monumenti in pietra dell’antichità e Medioevo. Conta ben 93 reperti, datati dal I al XVIII secolo.
la basilica paleocristiana di San Pelagio e San
Massimo, ricostruita nel XVI secolo. Da vedere: gli affreschi, la cripta romanica e il lapidario. Palazzo Rigo del 1763, uno splendido esempio di barocco mitteleuropeo. Il pianterreno ospita una galleria dedicata all’arte contemporanea. Il museo Gallerion con collezioni nautiche dell’Adriatico e l’esposizione permanente di modelli di navi e oggetti legati alla marineria “La nostra flotta austroungarica” La chiesa di S. Agata (IXXI secolo) in stile carolingio, riprende alcuni elementi dell’architettura regionale del basso medioevo.
Solare, piena di vitalità e con un’o ttima cucina istriana
Romantica Cittanova
S
orge nei pressi della foce del fiume Quieto l’antica città di Aemonia, nota ancor prima come Neopolis (VII secolo) e Civitas Nova (nel IX secolo), costruita su un’isola diventata ora una splendida penisola. L’antico villaggio di pescatori, offre al visitatore spettacolo della sua storia, mettendo in bella mostra i resti delle mura civiche, antiche chiese e palazzi gotici e dalla tipica impronta veneziana e collezioni di reperti storici di rilievo internazionale. Cittanova è una città romantica, nella quale la storia si affaccia all’osservatore attento mostrandosi in tutto il suo splendore nei dettagli dell’architettura e in modo ancor più evidente nei numerosi monumenti architettonici preservati. Essi ci raccontano storie di un passato interessante e tutto da sco-
prire facendo vagare la mente mentre si passeggia, con calma tipicamente mediterranea, per le calli medievali. La cinta muraria, che caratterizza il centro, è ancora in parte visibile. Fu costruita a partire dal XIII secolo quando la città divenne possesso della Serenissima. Ritoccato in vari periodi, il perimetro delle mura fu fortificato da torri a pianta circolare in età rinascimentale. Una torre quadrata di epoca anteriore, si trova accanto a quella che fu la porta principale di accesso alla città. Dal 2005 Cittanova è membro dell’Associazione Internazionale delle città con cinte murarie (WTCF – Walled Towns Friendship Circle). Il patrono di Cittanova è San Pelagio, festeggiato il 28 agosto con numerosi eventi. Una statua recente che lo raffigura è stata posta in cima
al campanile ottocentesco edificato accanto alla basilica paleocristiana di San Pelagio e San Massimo, che si affaccia sulla piazza principale. Durante i mesi estivi è possibile salire sul campanile per ammirare lo splendido paesaggio. Nella basilica si possono ammirare i resti degli splendidi affreschi in stile barocco. Il fiore all’occhiello è la cripta romanica, unica del suo genere in Croazia. Oltre alla storia, Cittanova gode di innumerevoli bellezze naturali, ottimi collegamenti e una ricca offerta di eventi e divertimento. L’atmosfera di gioia tipica per una cittadina del Mediterraneo, cultura e gastronomia e il grande numero di alloggi oltre all’attrezzatissimo marina, fanno di Cittanova un’ottima stazione turistica dell’Istria nord-occidentale. www.novigrad-cittanova.hr
1 agosto 7° Astro Party Lunasa, Piazza Grande, parco della parrocchia cittanovese 5 agosto Il nostrano è il migliore, manifestazione gastronomica, Piazza Grande 7 agosto Giornata della Laguna di Cittanova, spiaggia dell’albergo Maestral 8 agosto Gnam Gnam Fest, manifestazione gastronomica, Mandracchio 10, 13, 20 e 27 agosto Musica in ogni angolo, centro storico 10 agosto Giornata del campeggio Mareda 14, 21 e 28 agosto Beach Party, spiaggia Maestrale 16 agosto Etno sotto il campanile, manifestazione musicale e gastronomica, Piazza Grande 17-21 agosto Arterija IV, festival delle arti visive, centro storico 23-28 agosto Festa di San Pelagio e giornata della Città, Piazza Grande e Porporella 29 agosto Notte rosso-blu del CC di Cittanova, programma d’intrattenimento, Piazza Grande
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Gli imperdibili Info
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Per chi cerca la tranquillità di altri tempi e vuole approfondire la conoscenza dell’Istria
Portole, una città da scoprire
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ortole (Oprtalj) è una splendida cittadina dell’Istria interna, non lontana dal mare. Sorge su un colle che sale dolcemente e giunge a 378 metri di altezza, tra una vegetazione ricchissima e verdeggiante. Il comune si estende su una sessantina di kmq, una superficie piccola ma dai rilievi molto variegati, tra la valle del Quieto a sud e quella della Brazzana a est. Ci troviamo nella zona dove si produce un ottimo vino, un’olio extravergine d’oliva superbo e del magnifico miele. L’area del circondario è coltivata a vite, con i vitigni istriani più noti: la malvasia bianca e il rosso teràn. Troviamo numerose trattorie, ristoranti
di qualità e agriturismi dove assaggiare i piatti della tradizione istriana. L’ingresso a Portole è incorniciato da un filare di cipressi che sono diventati il simbolo del luogo. Tutto ciò, unito ai colori vivaci dei palazzi del borgo medievale crea uno spettacolo molto pittoresco e indimenticabile. Già sede di un castelliere, il territorio fu abitato fin dal neolitico, secondo la datazione dei ritrovamenti fatti in alcune grotte. La scelta del luogo è stata favorita dalla presenza abbondante di acqua nella vallata del fiume Quieto e dall’ottima visuale sul territorio circostante grazie alla posizione dominante. La cittadina come la conosciamo oggi è stata fondata nel
1102 dai coloni del Patriarcato di Aquileia e fu luogo di sanguinosi scontri tra il Patriarcato e la Repubblica di Venezia, finché nel 1421 il villaggio non venne definitivamente soggiogato e fu parte della Serenissima fino alla sua dissoluzione. L’importanza della presenza veneta è evidente fin dal primo istante in cui si mette piede nel paese: ad accogliervi troverete il Leone di San Marco, che dalla loggia osserva i passanti. In quel periodo la cittadina prosperò ed ebbe anche un grande sviluppo demografico, ora difficilmente immaginabile. Il territorio di Portole fu molto importante anche per lo sviluppo della cultura in queste terre. Sono state
ritrovate molte tracce della scrittura denominata “glagolitica” e molti eruditi ed artisti ebbero i loro natali a Portole, che finì per essere soprannominata “il paese dei 72 letterati”. Ma andiamo a scoprire la cittadina. Appena entrati ci si imbatte nella loggia cinquecentesca, restaurata nel 2006. Il lapidario è stato arricchito con frammenti di origine romana e medievale, oltre ad altri più recenti, e dal rilievo del Leone di San Marco. Proseguendo la passeggiata per la strada che collega la cittadina a Levade, si passa davanti alla bellissima sede comunale adornata da bandiere sventolanti e si arriva alla chiesa di San Rocco, accanto alla scuola, presso
l’entrata meridionale della cittadina. Fu costruita nel 1581, dove prima sorgeva una chiesa più piccola, ed è una struttura ad una navata. Custodisce alcuni affreschi del noto maestro Antonio da Padova (una serie di immagini di santi), lapidi ed iscrizioni di antiche famiglie del luogo. Ma entrando nel cuore medievale della cittadina, passando sotto la porta a volta, si possono osservare le trasformazioni che stanno avvenendo negli ultimi anni. Molte delle case, di chiara origine medievale sono
Top 5 il Duomo di San Giorgio (del 1526 ma la facciata in pietra è del ‘600) con il vicino campanile, l’unico a punta quadrata dell’Istria
la loggia cinquecentesca con il leone di San Marco
e il lapidario. Veniva usata come tribunale fino alla dissoluzione della Serenissima.
il bosco di Montona
(Motovun) con la cittadina di Levade, nota per i tartufi, e il museo della Parenzana, tratto ferroviario ora in disuso che collegava Parenzo e Trieste.
la chiesa di San Girolamo a Stridone, che si festeggia
il 25 agosto con l’incontro internazionale dei fisarmonicisti
le terme di Santo Stefano (Istarske Toplice) con
acque sulfuree dalle apprezzate virtù terapeutiche
state finemente ristrutturate. Sfoggiano colori accesi che riprendono quelli della tradizione e rendono ancora più evidente lo sforzo in atto per riportare il paese all’antico splendore. Alcune ville sono state acquistate da personaggi del jet set di fama internazionale, tra cui una famiglia di nobili scozzesi, e vengono utilizzate per invitare i propri ospiti oppure vengono affittate a turisti raffinati. Basta volgere lo sguardo all’orizzonte per capirne il motivo: siamo in un’oasi di pace e tranquillità, tra le verdeggianti colline istriane in una posizione privilegiata per godere di tutto ciò. E, per completare l’idillio, ci dicono che non ci sono nemmeno le zanzare a disturbare i fortunati presenti, a differenza di altre zone più a valle. Entrando nella piazza principale lo sguardo viene catturato dalla pietra candida della facciata del Duomo di San Giorgio, del 1526. Custodisce preziosi
altari e pitture del ‘500, ‘600 e ‘700. Di fronte, si erge maestoso il campanile, di forma rettangolare, alto 27 metri, la cui costruzione iniziò nel ‘500 e durò per ben due secoli.
Afrodisiaci tartufi L’area è rinomata a livello internazionale per i prodotti della terra, tra cui spicca il prezioso tartufo, sia bianco che nero, dalle caratteristiche organolettiche che lo rendono molto ricercato. Numerosi visitatori arrivano qui da tutto il mondo al solo scopo di assaggiarlo; giornali importanti quali il New York Times hanno dedicato articoli a questa apprezzatissima varietà di tartufo. A detta di molti intenditori, regge il confronto con i migliori tartufi italiani. Il prezioso tubero si trova soprattutto nel bosco di Montona, che si estende lungo la vallata del Quieto ed era noto in tem-
pi passati come bosco di San Marco. La stagione della raccolta, o meglio ricerca, va da settembre a dicembre. Portole si è alleata con Levade, considerata Centro internazionale del tartufo, nell’organizzazione del Tuberfest, la gustosissima fiera che si tiene ogni anno ad ottobre, e alla quale vi suggeriamo di partecipare. In questa occasione si possono assaggiare le specialità che vedono come ingrediente speciale il prezioso tubero ed altre golosità locali (il prosciutto e il formaggio qui sono ottimi) ma si può anche assistere, o addirittura cimentarsi, nell’arte della ricerca del tartufo, con l’ausilio di cani appositamente addestrati. Tenete presente che nel novembre del 1999, l’esperto locale Giancarlo Zigante ha trovato vicino a Levade il tartufo più grande del mondo, del peso certificato di 1,31 kg, che con grande orgoglio da parte di tutti gli Istriani, è stato inserito nel Guinness dei primati.
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Gli imperdibili
Il borgo conosciuto per un vino molto speciale
Il moscato di Momiano
A
Momiano (Momjan) si arriva percorrendo la strada che da Castelvenere porta a Sterna, svoltando a sinistra all’altezza di Cremegne. In cima alla salita, dopo un capitello, si giunge al cimitero con la chiesetta dedicata a San Rocco. Vi consigliamo di fermarvi un attimo e ammirare il paesaggio! Da qui si sovrasta la parte bassa del paese e si possono osservare da una prospettiva privilegiata le misteriose rovine del castello. Ora la strada si divide: la salita alla vostra
destra porta in ‘villa de sora’ mentre tenendo la sinistra si raggiunge una piazzetta nel centro di ‘villa de soto’ e la chiesa parrocchiale dedicata a San Martino, del XV secolo. Il campanile, staccato dalla chiesa, ha una base troncopiramidale fatta da grossi blocchi di arenaria. Dall’alto di esso, un Leone di San Marco in calcare bianco osserva quel che avviene nella piazzetta. Di fronte al campanile è stata ricostruita casa Gianolla per farne la sede della molto attiva Comunità degli Italiani.
Ritornando alla piazzetta e tenendo la sinistra si ritorna al bivio con la strada per ‘villa de sora’ dove ci sono la chiesetta dedicata a San Pietro e la scuola materna ed elementare con insegnamento in lingua italiana. Da qui, una salita di mezzo chilometro porta a San Mauro, a 326 metri d’altezza. La bella chiesa, dedicata alla Madonna Assunta, con il campanile cuspidato, si trova sul poggio in posizione dominante. La vista spazia sul vallone di Pirano, le saline di Sicciole e punta Salvatore da un lato mentre
dall’altra parte si delinea il profilo di Buie, con i suoi due campanili. Nel centro del paese, una stradina scende verso la valle del torrente Argilla, affluente del Dragogna. Dopo alcune centinaia di metri si raggiunge la fontana grande, una fonte d’acqua naturale freschissima che sgorga da una fenditura nella roccia e alimenta tre vasche in pietra. La prima serviva ai momianesi di allora per raccogliere l’acqua potabile, la seconda era usata dalle donne per lavare i panni e nella terza si abbeveravano gli animali.
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Il castello di Momiano
Eventi 30 luglio – 3 agosto Festival Vizura aperta, festival dei media audiovisuali 23 agosto Vino e chitarre, concerto di chitarre classiche con degustazione di vini, San Mauro, Momiano, Buie
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Momiano viene nominato già in alcuni scritti del XI secolo. Nella prima metà del XIII secolo, partendo da una semplice torre difensiva, venne costruito un vero e proprio castello che assieme al vicino baluardo di Kostel proteggeva il territorio dalle mire dei piranesi. Edificato in cima a un dirupo sovrastante il torrente Argilla, per secoli tenne fede alla funzione difensiva per la quale era stato realizzato. Il suo periodo d’oro fu nel Medioevo quando l’Istria era contesa dal patriarcato di Aquileia, da Venezia e dei conti di Gorizia, che si sfidavano in una battaglia dietro l’altra per ottenere il predominio su questo territorio. Con la comparsa delle armi da fuoco, il castello di Momiano esaurì la sua funzione di baluardo difensivo e venne riadattato a postazione di vedetta. Nel XVI secolo divenne proprietà della famiglia Rota, nobili bergamaschi. Ora le rovine del castello sono ancora imponenti, ma purtroppo sono difficili da raggiungere per il degrado subito negli ultimi decenni. Delle grandi torri quadrate ne rimane soltanto una e le mura perimetrali sono in parte diroccate. La pianta irregolare segue l’andamento dello sperone roccioso su cui poggia tutta la struttura e all’interno c’è una cappella dedicata a Santo Stefano, in funzione fino al 1721. Il castello è sottoposto a una radicale ristrutturazione, che prevede l’erezione di due lussuosi pa-
diglioni entro la cinta muraria, la sostituzione del ponte levatoio di legno che permetteva di superare il burrone con uno in pietra e la ricostruzione dell’entrata con lo stemma gentilizio.
Il Moscato di Momiano Il Moscato di Momiano è un vino secco e dolce, di un intenso colore giallo paglierino con aroma e sapore ricco. Gli vengono attribuite proprietà afrodisiache ma ciò è da attribuire probabilmente al fatto che piace molto anche alle donne. Gli esperti vi sentono i profumi dei garofani selvatici, della rosa e della salvia. Questo vino è perfetto sia come aperitivo che
per accompagnare un dessert, abbinandosi bene sia con i dolci che con ogni cibo raffinato. Qualcuno lo ama gustare con un primo a base di tartufo locale. Il miglior modo per apprezzarlo è alla temperatura di 12°C, quando si sprigionano intensamente le sue piacevoli e nobili proprietà. L’aroma è gradevole e il gusto intenso che rimane in bocca a lungo. Questo vino è considerato da molti quale il brand più rinomato del buiese. È un vitigno autoctono, una particolare varietà di moscato bianco presente nella zona da secoli. Si crede che sia stato portato in questi luoghi dei contadini della regione italiana del Friuli attorno al 1200. Con il passare del tempo, grazie alla
particolarità del clima e del suolo, si è trasformato gradualmente in una varietà dalle caratteristiche uniche. Il vitigno cresce in zone delimitate, in particolare modo lungo la valle del torrente Argilla, nel tratto tra il monte Oskorus e San Giovanni presso Merischie. Con il suo sapore e bouquet inconfondibile e prorompente assicura un vero piacere al palato. È molto apprezzato anche fuori dell’Istria. Oltre ai numerosi riconoscimenti degli ultimi anni, ricordiamo che nel 1935 vinse la medaglia d’oro alla fiera del vino di Bruxelles e che veniva servito alle corti dell’Imperatore Francesco Giuseppe a Vienna e del Re Vittorio Emanuele III a Roma.
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Gli imperdibili
Eventi 2 agosto Film & wine, festival di cortometraggi amatoriali, centro storico 3 agosto escursione ricreativa ciclistica di Sterna 23 agosto Vino e chitarre, concerto, Buie, Momiano e San Mauro 25 agosto Festa del capitello, festa popolare, Croc, Tribano, Buie
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Top 5
Tra leoni di San Marco e cantine con vino prelibato
Buie e il suo territorio
B
uie (Buje), si trova sul colle sotto al quale l’antica via Flavia passava tra i fiumi Quieto (Mirna) e Dragogna (Dragonja). Per la sua posizione strategica veniva chiamato la “Sentinella dell’Istria”. La zona fertile del buiese è una delle zone vinicole per eccellenza della regione e non a caso vi è sorta la prima Strada del Vino, con addirittura 23 noti produttori vinicoli. Su questi percorsi si incontrano i conoscitori del vino, con le storie segrete delle loro cantine, ma anche i laboriosi produttori d’olio d’oliva extravergine che qui realizzano un prodotto di altissima qualità in quanto incontrano condizioni ottimali, con un terreno favorevole e un clima tipicamente mediterraneo. Il primo insediamento, in cima al
colle, era Bulya, un castelliere preistorico abitato dagli Histri. Fu occupato dai Càtali, una delle tribu celtiche che si insediarono in una buona parte della penisola istriana in quell’epoca. Con l’arrivo dei romani, divenne Castrum col nome di Bullea. Venezia controllò Buie dal 1358 fino alla sua caduta nel 1797 e il centro venne fortificato. Passò successivamente all’Impero asburgico, fu occupata dai Francesi, e fu successivamente posta sotto il governo di Trieste. Da allora furono varie le vicende che la videro conivolta fino alla situazione attuale.
I leoni di San Marco Nel centro storico si trova la piazza principale, sulla quale si affaccia il Duomo di San Servolo, giovane mar-
tire triestino, con il campanile alto 48 metri, staccato dalla chiesa. Alla destra del duomo si può osservare l’edificio che fino a pochi anni fa ospitava la scuola elementare e media con lingua d’insegnamento italiana, mentre alla sinistra c’è un edificio con una finestra in stile veneziano e le pareti dipinte con un motivo a quadretti, tipico delle case veneziane. La particolarità della piazza è che contiene ben tre leoni di San Marco scolpiti in pietra. Uno si trova sul campanile, uno sull’edificio della vecchia scuola e uno su di un palo portabandiera posto in mezzo alla piazza. Tutti e tre i leoni hanno il libro chiuso, simbolo di non opposizione al dominio veneziano. La piazza divide il centro storico in due rioni: a sinistra c’è la parte chiamata “Villa” e a destra il “Cornio”.
Il Duomo di San Servolo con altari settecenteschi, opera
dello scultore veneziano Giovanni Melchiori. Il campanile, distaccato dal Duomo, altro 48 metri, con uno dei tre leoni di San Marco e vari altri fregi. Anticamente era punto di vedetta che diede a Buie l’appellativo di “sentinella dell’Istria”.
La chiesa della “Madonna della Misericordia”, del XVI secolo. Costruita
fuori dalle mura per un insolito evento considerato miracoloso, che la trasformò in una meta di pellegrinaggi
La torre di San Martino, una fortificazione pentagonale
che costituiva parte delle mura di cinta del castelliere ed era usata come vedetta.
Il museo etnografico, la rappresentazione nel suo complesso di una tipica casa istriana.
Gli imperdibili Eventi
Top 5 Duomo di Umago del 1757
in stile barocco dedicata all’Assunzione in Cielo di Maria e San Pellegrino. Custodisce al suo interno un prezioso organo del 1776. Accanto alla chiesa si innalza il campanile con i due importanti rilievi raffiguranti il leone veneziano e San Pellegrino.
Resti delle mura medievali risalenti al XI secolo rinforzate
durante il rinascimento con delle fortezze di forma circolare. Museo civico con una ricca raccolta di reperti archeologici, in mostra permanente e diverse mostre temporanee. ATP Croatia Open, il torneo di tennis più importante della Croazia. Vi partecipano tennisti di fama mondiale e importanti ospiti.
La foce dei fiume Quieto
dove si incontrano habitat marino e di acqua dolce creando uno splendido paesaggio.
Umago vista dall’alto
Centro internazionale del tennis e del benessere
Umago la sportiva
S
e il simbolo araldico di Umago è il leone, quello turistico è la racchetta da tennis: qui la storia incontra lo sport. La cittadina di Umago la scoprirono i nobili romani e ne fecero la loro residenza estiva. Splendore, lusso e glamour di quel tempo si fondono armoniosamente nelle storiche case veneziane del nucleo centrale della cittadina. Sono conservate parti di mura e di torri antiche, edifici e chiese, sia barocche che rinascimentali. Viene chiamata “la porta dell’Adriatico” per la sua vicinanza strategica alle principali reti viarie europee e soprattutto all’Italia. Grazie al suo fascino e l’ottima posizione, oltre che una particolare attenzione ai trend internazionali e
ai bisogni del visitatore, è particolarmente fiorente il settore del turismo. La cittadina dispone di importanti centri turistico-alberghieri in cui è particolarmente ricca l’offerta di pacchetti “wellness” ma quello che la rende unica è la grande quantità e qualità degli impianti sportivi. Questa caratteristica ne fa uno dei centri principali dell’Adriatico sia per chi pratica uno sport sia per chi vuole assistere a tornei internazionali in varie discipline. Il più famoso è l’ATP “Croatia Open” che si è tenuto a luglio, ma anche ad agosto sono numerosi gli eventi che appassioneranno gli amanti dello sport. Oltre agli alberghi, ci sono anche campeggi e una buona disponibilità di alloggi privati. Per chi arriva in
barca, Umago offre un porto turistico ben attrezzato, il più settentrionale tra quelli dell’Istria, aperto tutto l’anno e con ben 518 ormeggi.
Anche un’ottima zona vinicola Umago è conosciuta anche per i suoi vigneti e le cantine. I produttori più famosi sono Coronica, Cuj e Degrassi, nomi molto ben noti agli amanti dei vini istriani. Ci sono qui alcune strade del vino da percorrere fermandosi direttamente dai produttori per una presentazione dei processi di produzione, una degustazione e un eventuale acquisto degli ottimi prodotti. Da assaggiare assolutamente la Malvasia locale, fresca e profumata.
1 agosto 12° Giornata del pomodoro, Piazza Libertà 1-31 agosto Umag Croatia Master Final 8, pallamano su sabbia, Stella Maris 2-3, 7, 9-14, 16-20 agosto “L’estate nel cuore”, concerti e spettacoli in Piazza Libertà 4-6 agosto Giornate della cultura russa, località varie 4 agosto Punta Cup, gara di pesca subacquea, spiaggia Adriatic 4-5 agosto Madonna della Neve, festa popolare, Giurizzani 5 agosto Umag Open, torneo di golf, Golf Club Adriatic, Salvore 7-31 agosto Veso Sovilj, mostra, Galleria Marin 8, 22 e 28 agosto “Umag(o) Classica”, chiesa parrocchiale e Piazza Libertà 9-10 agosto Canegra beach festival, spiaggia Zlatorog (S.Pellegrino) 9-11 agosto San Lorenzo, festa del pescatore, sobborgo di San Lorenzo 15 agosto 3° Festival dei buzzolai, Madonna del Carso 25 agosto Moela cup, torneo di pesca subacquea, spiaggia Africa
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Itinerari Colori e sapori portati a casa dalle vostre vacanze
Una tavola imbandita
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omplimenti per la scelta. Se state sfogliando “Vacanze in Istria e Quarnero” significa che state trascorrendo le vacanze proprio tra Istria e Quarnero. Ottima scelta davvero. Bello il mare, no? La trasparenza delle acque è un sogno. E le località? Quanta storia, architettura... E vogliamo dire poi dei profumi e dei sapori. Dell’olio (rigorosamente d’oliva e rigorosamente extravergine, quello che in una goccia ti regala un biglietto di andata e ritorno per il paradiso del sapore), del vino (stesso biglietto, stessa classe, stessa tratta). E la tavola? Solitamente si dice “buona tavola”, noi diciamo “ottima tavola”. E sapete che abbiamo ragione. Epperò, non per fare i guastafeste (categoria antipatica e acida), ma le vacanze finiranno. Il mare avrà la sua solitudine, torneremo al lavoro, l’abbronzatura scolorirà (certo, faremo il possibile per farla durare al massimo, ma prima o poi svanirà). I sapori saranno un ricordo. Oh, ma son cose da dire in questi momenti di relax?! Certo, così diventiamo degli
di Carla Rotta
odiosi guastafeste. Rimediamo subito e offriamo una singolare forma di riscatto. All’abbronzatura non possiamo aggiungere tempo; il mare sotto casa non ve lo possiamo portare; qualche bella bottiglia di olio e vino certamente troverà posto nel bagagliaio (attenti, in piedi e ben avvolta ché non si rompa... così... va bene). La tavola? Ecco, è con la tavola che chiediamo scusa. Vi offriamo alcune ricette, così, una volta a casa, quando la voglia di mare e di sapori si fa insistente.... voilà! Un bel piatto per fare subito vacanza. Vi va? Dite che stare ai fornelli è lavoro e non vacanza? Ah, come vi sbagliate! La cucina è poesia. È passione. È creatività. Allora, forza, grembiule e via... Non peschiamo proprio nella tradizione più tradizionale, perché i piatti sono, come dire? Robusti. Prendiamo una via di mezzo; ingredienti, quelli sì genuini, preparati con un pizzico di fantasia mediterranea. Si potrebbe iniziare con un bel piatto di affettati, ma certo il prosciutto deve essere quello che, salato e pepato, ha respirato il freddo della bora.
Itinerari Vi va un bel piatto di lasagne con prosciutto e rucola? Specifichiamo subito che la pasta migliore è quella fatta in casa, ma non vogliamo infierire... Ammesso e non concesso che avete le mani... in pasta, mettete in una casseruola olio d’oliva, il prosciutto tagliato sottile e lasciate insaporire. Un attimo prima di togliere dal fuoco per condire la pasta aggiungere un po’ di rucola fatta a pezzi. Il resto della rucola, cruda, va aggiunto alla pasta scolata. Condire con l’olio, prosciutto e rucola e servire. Con un po’ di fantasia potete sostituire la rucola con gli asparagi o il radicchio rosso. Oppure, invece del prosciutto usare salsiccia (quella buona-buonissima, a metà tra il fresco e lo stagionato). E son già diverse proposte: lasagne con prosciutto e rucola, o prosciutto e asparagi, o prosciutto e radicchio; o salsiccia e rucola... insomma, fate un po’ voi. Una raccomandazione: non preparate dosi... dosate. Il bis è garantito. Oppure, che ne direste di preparare dei ravioloni ripieni di radicchio e salsiccia (saltato nell’olio d’oliva) ai quattro formaggi? Provate. Patate arrosto con rosmarino, aglio e cipolla. Guardate che è semplice: pelare e lavare le patate, tagliarle grossolanamente, aggiungere la cipolla tagliata anche questa grossolanamente; aggiungere sale, pepe, aglio, rosmarino, irrorare con olio d’oliva. Coprire la teglia con carta da forno e cuocere in forno caldo (200 gradi) per una ventina di minuti, togliere
la carta e lasciar rosolare. Volendo si può aggiungere un po’ di pancetta a pezzettini, ma non esagerate: ne perde il sapore di rosmarino. Ma poi le patate fanno da contorno ad una bella tagliata con rucola e scaglie di formaggio. Allora, prendete un bel pezzo di controfiletto (spesso almeno 5 cm). Ah, si prepara alla griglia, alla piastra o alla brace. La carne, passata col sale grosso, va messa sulla griglia o piastra che sia, ben calda, e cotta per cinque minuti per lato. Non oltre: all’interno deve restare mooooorbida mooooorbida. Non pungere la carne per girarla, perché perde il succo. Quando è cotta, toglietela dal fuoco, lasciate riposare e tagliatela a fettine. Disponete le fettine sulla rucola. Pepate e irrorate con olio d’oliva. Disporre su tutto formaggio stagionato a scaglie. Pesce, dite? Nessun problema. Spigola marinata al limone. Sfilettate il pesce, disponete i filetti su un piatto, condire con succo di limone a un po’ di aceto, salate e lasciate riposare per 3-4 ore. All’occorrenza, dopo 2 ore girate i filetti (se già non sono coperti dalla marinatura). Una volta tolti dal frigo, i filetti vanno scolati, si aggiunge l’olio d’oliva ed è fatta. O se volete potete preparare le sarde in savor. Fritte le sarde, nell’olio di frittura dorate abbondante cipolla con l’aggiunta di un bicchiere di vino. Disponete le sarde in un recipiente dal bordo alto, cospargete di prezzemolo e rosmarino e quando la salsa si sarà ridotta versatela sulle sarde. Lasciar riposare
e poi mordete il mare. Un consiglio: il giorno dopo sono migliori. Chiudiamo con il dolce. Anzi, i dolci. Proponiamo una delicata “Torta alle mandorle”, e questa è ricetta tradizionale, tipica del Dignanese. Servono 8 uova, 30 dag di mandorle macinate e 20 dag di zucchero. No, niente farina (per quelli che hanno detto, “Ma come, niente farina?”). Pronto tutto? Bene. Separate albumi e tuorli. Aggiungere ai tuorli lo zucchero e lavorare energicamente. Unire le mandorle macinate e amalgamare bene. Aggiungere delicatamente gli albumi montati a neve. Fatto? Sì? Bene. Ungere una tortiera (magari con un po’ di burro e una spolverata di farina, vuotando poi quella in eccesso), mettervi l’impasto e infornare in forno freddo. Cuocere a 180 gradi per 45 minuti. Prima di servire guarnire con
una spolverata di zucchero e mandorle tagliate grossolanamente. Una bontà. O forse biscottini alla lavanda. Ecco gli ingredienti: 375 grammi di farina, 180 gr di burro, 180 gr di zucchero, 3 uova, un cucchiaio di miele, un pizzico di sale, 4 cucchiai di fiori di lavanda sminuzzati. Procediamo. Mescolare la farina, il burro, lo zucchero, unire gli altri ingredienti, e alla fine i fiori di lavanda. Lasciare riposare l’impasto in frigorifero per mezz’ora circa. Formare dei biscotti da cuocere in forno caldo (180 – 200 gradi) per una quindicina di minuti. Scusate, non so voi, a me però è venuta una fame....! Cosa offre il frigo... lombata di maiale semistagionata... zucchine... erbe mediterranee... Risolto! Guardate, è semplice... No, scusate, ve lo racconto la prossima volta: la fame è fame.
La lavanda, ingrediente per gustosi biscotti
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Itinerari
Vigne istriane su terra rossa
Alla scoperta delle Strade del Vino
I vini istriani
L
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a tradizione vitivinicola in Istria ha origini antichissime e non siamo noi a scoprirlo. La produzione di qualità, con l’introduzione delle tecnologie adottate con successo in Italia e Francia, è partita circa vent’anni fa. Parenzo ospita tutti gli anni, nel mese di maggio, la rassegna Vinistra, la prima manifestazione enogastronomica in Croazia, arrivata quest’anno alla ventesima edizione. È un po’ la vetrina di ciò che offre l’Istria e l’occasione per tutti i produttori di mettersi seriamente in discussione davanti a una giuria internazionale che assegna le medaglie ai migliori. Da pochi anni nell’ambito della rassegna, si svolge un concorso speciale, riservato alla regina dei vini istriani, la Malvasia. „Il Mondo della Malvasia“ quest’anno è stato
vinto da Kozlović, uno tra i fondatori di Vinistra, proponendo il risultato di un’annata complicata per i viticoltori istriani. Le bizze meteorologiche hanno condizionato i tempi della vendemmia e così la differenza, in più di un caso, l’ha fatta il fattore fortuna. Dopo un lungo periodo di siccità la pioggia è arrivata “a macchia di leopardo” confondendo le idee e i piani un po’ a tutti. Comunque sia, stiamo parlando di sfumature perché ormai nessuna cantina si può permettere di offrire del vino scarso, vista la concorrenza che si trova, quasi sempre, a brevissima distanza. Non c’è miglior modo per accertarsene che imboccare una delle Strade del vino. Non è certo un’invenzione istriana, ma proprio in queste terre il concetto di strada si sposa con la realtà.
di Lucio Vidotto Dare dei buoni consigli è difficile, un compito ingrato. A seconda del luogo in cui vi trovate scegliete la Strada del vino più vicina. Tra le cantine che elenchiamo sotto, zona per zona, potete estrarre alcuni nomi a caso. È bene informarsi sugli orari osservati dalle cantine e, soprattutto, se oltre alla degustazione di vini offrono anche da mangiare. Iniziamo con il Buiese dove c’è la più alta concentrazione di cantine. In un’area ristretta, a pochi minuti di macchina l’uno dall’altro, troviamo tantissimi nomi noti della scena vinicola istriana. Ogni anno ve ne sono di nuovi per cui c’è il rischio di tralasciarne qualcuno. La Strada del vino nel Buiese: Vina Kraljević-Cuj, Armando e Rino Prelac, Moreno Coronica, Moreno Degrasi, Gianfranco Kozlović, Mario Markežić
– Kabola, Ivica Matošević, Libero Sinković, Veralda - Luciano Visintin, Otium, Ravalico Filli & Figli, Istravino, Agrolaguna, Vina Cattunar, Giorgio Clai, Cantina Novigrad (Cittanova), Leonardo Palčić, Davor e Boris Škrlj, Nerino Visintin, Bruno Ferentić, Irineo Celelga, Andrea Bassanese, Anđelo Brajko, Vini Cinić – Gambaletto. Malvasia e Terrano, ma non solo. Anche se per le cose buone il momento è sempre quello giusto, il Terrano, vino rosso piuttosto impegnativo, è più adatto alle stagioni fresche per accompagnare pietanze a base di carni rosse. D’estate, quando si raccomanda di mangiare leggero, la Malvasia non teme confronti, se non in qualche caso particolare. Oltre alla tradizione, in Istria, c’è tanta innovazione. Dal Refosco, parente stretto del
Itinerari Terrano, un vitigno rosso quindi, viene realizzato anche un amabile rosé. Luciano Visintin (Veralda), a Verteneglio, è il primo ad averlo proposto. Può essere abbinato a piatti leggeri, ma anche gustato fuori dai pasti, con giudizio, perché anche se amabile, è pur sempre un vino. Dallo stesso rosé nasce anche lo spumante, da consigliare come aperitivo o da accostare al dessert. In alternativa, o in aggiunta, vale la pena di assaggiare anche il Moscato di Momiano. Le Strade del Pinguentino e del Pisinese coprono una vasta area dell’Istria centrale. Queste sono le cantine: Duilio Zigante, Marko Dešković, Eliđo Pilato, Marijan Arman, Franc Arman, Marino Rossi, Marko Geržinić, Franko Radovan, Peter Poletti, Mario Peršurić, Đordano Peršurić, Livio Benvenuti, Ranko Anđelini, Vianrija Matijašić, Dimitri Brečević – Piquentum, Dorjan Jakac, Damir Sirotić, Dario Sirotić, Adriano Černeka, Vina Visintin - Elvis Visintin, Edo Pincin, Roberto Pulin, Milajnko Matić, Guido Bernobić, Aldo Bernobić, Valter Žiković, Josip Tidić, Miro Petohleb, Sergio Vivoda, Ivan Jermaniš, Diego Nežić, Edvin Petohleb, Anton Grbac, Franko Grbac, Adriano Putinja, Josip Bažon, Renato Krulčić, Tomaz, Podrum Motovun d.o.o Kranjčić, obitelj Paljuh, Cantina Markežić. Per chi cerca esperienze nuove, Đordano Peršurić a Visignano è l’unico produttore che si occupa esclusivamente di spumanti. Siamo ormai nel Parentino la cui Strada comprende: Ivan Damjanić, Nelo Coseto, Ivica
Matošević, Elvio Kokolo, Agrolaguna e Valter Legović. Per quanto riguarda il Sud dell’Istria, da Rovigno verso Pola, le cantine sono queste: Dobravac, St. Manegnetti, Igor e Vilim Žužić, Dario Marčeta, Giacometti - Moscarda, Demian - Dejan Milić, Josip Siljan, Bruno Trapan, Cantina Vodnjan-Dignano, Franco Macan. L’ Albonese comprende: Goran Bačac, Florian Radičanin, Vina Zatka, Vina Ružić, Siniša Sergo, Doriano Licul, Romeo Licul. Se tra tanti nomi non sapete chi scegliere, sappiate che è difficile sbagliare. Per gustare gli aromi dell’Istria non è indispensabile puntare sui produttori plurimedagliati, ai vini che si trovano ormai in tutti i migliori ristoranti. Infine, un po’ di politica. La tradizione vitivinicola in Istria non ha mai conosciuto frontiere e dal primo luglio nemmeno quelle amministrative. A poche settimane dall’ingresso della Croazia, come ventottesimo stato, nell’Unione Europea, è nato un assurdo contenzioso tra Slovenia e Croazia sulla denominazione del Terrano (o Teran), il vino rosso per antonomasia in Istria. La Slovenia si è presa la briga di tutelarne il nome anche se il vino rosso prodotto in Slovenia è il refosco. La faccenda ha un carattere politico-diplomatico, ma l’ultima parola potrebbe spettare alla scienza che dovrebbe definire in modo inequivocabile che si tratta di due vitigni diversi. Comunque, quest’anno il Teran o terrano in Istria potrete berlo con questo nome. L’anno prossimo, chissà. È l’occasione per portare a casa un... pezzo da collezione.
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Itinerari
Itinerari per le famiglie alla scoperta della natura
A spasso tra i boschi di Patrizia Lalić
O
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ggigiorno sempre più persone decidono di trascorrere le vacanze estive in modo attivo, lontano da destinazioni turistiche affollate, magari alla scoperta di nuove località che offrono contenuti rilassanti e salubri, adatti a tutta la famiglia. Una meta ideale e caratteristica è certamente il meraviglioso Golfo del Quarnero, per il quale, non per niente, dicono sia il luogo dove si fondono il verde delle montagne
e il profondo blu del mare. Unico nella sua biodiversità e nella sua ricchezza naturale e culturale, il Quarnero offre numerose occasioni per scappare dall’afa cittadina, dal caldo del mare e dalle spiaggie affollate.
Monte Maggiore Una di queste è certamente il Parco Naturale del Monte Maggiore, il massiccio montuoso a ridosso della
Riviera liburnica, che segna il confine con l’Istria. È un itinerario perfetto per gli amanti della natura e delle lunghe passeggiate, adatto anche ai più piccoli. Il Parco, infatti, offre numerosi sentieri, che vi permetteranno di immergervi completamente nelle bellezze della flora e della fauna locali. Percorrendo la passeggiata „Slap“, in circa mezz’ora di cammino e passando attraverso le ben note coltivazioni di marroni, raggiungerete la magnifica cascata che
poi, passando per il canyon sbocca nel mare a Medea. Se invece avete voglia di ammirare tutto il Quarnero dall’alto, basta incamminarsi lungo il sentiero „Plas“ e raggiungere quota 1.300 metri, ovvero il Vojak, la vetta più alta del Monte Maggiore. Se la vostra passeggiata sarà accompagnata da una bella e limpida giornata di sole, dalla torretta che si erge in cima al monte vi si aprirà una splendida veduta su Venezia e le Alpi Giulie. Siccome, però, l’educazione è una delle
Itinerari attività essenziali dei ranger del Parco Naturale del Monte Maggiore, vi è stata allestita pure una passeggiata molto particolare adibita ai più piccoli amanti della natura e delle escursioni. Si tratta del sentiero didattico „Malik“, un personaggio noto ai bambini dal racconto „Il bosco di Stribor“, che in un tragitto di due chilometri e mezzo congiunge Sella Poklon alla località Rečina ed è parte integrante del sentiero alpino che congiunge il Monte Maggiore con Abbazia e Icici. Lungo la passeggiata “Malik”, che data la sua facile percorribilità (un ora circa) è adatta ai bambini di tutte le età, sono state installate sette sculture didattiche interattive, dei veri e propri pannelli educativi nascosti dentro grandi funghi e tronchi d’albero, realizzati per sensibilizzare i ragazzi e insegnare loro ad apprezzare il bosco. Si scopre così la storia delle buone fate del Monte Maggiore, sempre pronte ad aiutare le persone in difficoltà, vi si incontra la Regina del bosco (un faggio di 200 ani alto quasi 30 metri), che racconta ai bambini la storia del piccolo folletto Malik, ma si apprende anche tantissimo dai panelli didattici, come quello che troviamo al termine della camminata, lungo il torrente Banina, habitat naturale del tricottero, della mosca effimera e della salamandra macchiata.
Gorski Kotar Chi volesse scoprire, invece, le bellezze naturali che nascondono i boschi alle spalle del capoluogo del Quarnero, anche in questo caso non mancano le
opportunità per compiere una bellissima gita istruttiva. A soli trenta minuti da Fiume il Gorski kotar, chiamato anche il polmone verde della Regione litoraneo-montana, offre numerosi itinerari interessanti, in particolar modo per le famiglie che desiderano trascorrere una giornata all’aria aperta. Un’allegra scampagnata potrebbe aver come meta certamente il parco del Golubinjak, ubicato in località Lokve, nei pressi dell’autostrada Fiume-Zagabria. Luogo di particolare bellezza naturale è ricco di grotte e pareti carsiche che catturano l’attenzione dei più piccoli, ma anche di enormi alberi centenari le cui chiome sembrano sfiorare il cielo, come il grosso pino situata all’entrata nel parco, che con
i suoi 37 metri di altezza è diventato un vero e proprio simbolo. Al Golubinjak gli ospiti possono dedicarsi allo sport, con l’opportunità di noleggiare diversi campi sportivi, ma anche dei particolari box che permettono di organizzare grigliate all’aperto. Non molto lontano dal parco è situata la Lokvarka, una delle più belle grotte del carso croato. Lunga complessivamente 1200 metri, i visitatori ne possono ammirare soltanto 900, in quanto l’ultimo tratto è stato lasciato allo stato naturale per non intoccarne le bellezze create dall’acqua in milioni di anni. Se dopo la vostra scampagnata vi è rimasto un pezzo di pane, un po’ di insalata o qualche mela, vi consigliamo vivamente di
conservarlo e rimettervi in macchina per ancora qualche chilometro. Difatti, a pochi minuti di autostrada da Lokve troviamo la cittadina di Delnice, il cui bellissmo parco „Re Tomislav“ nasconde una sorpresa per tutti coloro che lo raggiungono: un grande recinto con cerbiatti e cervi. Ce ne sono a decine e sono ormai abituati alla presenza delle persone. Anzi, appena sentono il fruscio di un sacchetto accorrono tutti in gran numero per avere del cibo e rubarlo dalle mani dei bambini. E come tutti i cuccioli anche i piccoli „bambi“ si fanno coccolare sfoggiando tutta le bellezza del loro manto maculato. Un’esperienza fantastica che resta impressa a grandi e piccini.
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Informazioni utili Cosa fare se capita qualche imprevisto in vacanza
E se ho bisogno di aiuto?
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ovete sapere che a Fiume è attivo un Consolato generale d’Italia, con competenza sull’Istria e il Quarnero (un altro Consolato, competente per la Dalmazia, si trova a Spalato). Fra i vari compiti (amministrazione della locale comunità italiana, rapporti con le istituzioni croate, promozione commerciale e culturale…) rientra anche l’assistenza ai turisti italiani in difficoltà. In caso di smarrimento o furto di passaporto o carta d’identità, i malcapitati potranno presentarsi al Consolato Generale (l’indirizzo è Riva 16, proprio davanti al porto) dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12, e chiedere un documento di viaggio provvisorio (chiamato ETD); in questo caso bisogna portare la denuncia presentata alla polizia croata e due fotografie 3,5 cm x 4,5 cm; presentare un altro documento d’identità (o una fotocopia) accelererà la procedura prevista dalla legge; in casi estremi si può provare a presentarsi in Consolato accompagnati da un concittadino che confermi la vostra identità. Se volete prima informarvi, potete telefonare allo 00385.51355200/355201 (da numero italiano) o allo 051.355200/355201 (da numero croato). Informazioni possono essere chieste
anche ai nostri Consolati onorari: uno a Buie (tel. 00385.52773122) ed uno a Pola (00385.52388864), ma solo in orario d’ufficio e senza possibilità di ottenere documenti. Durante il periodo estivo l’Italia invia un poliziotto a Pola per aiutare i colleghi croati a risolvere eventuali problemi con i turisti. Se passate per Pola potreste avere la sorpresa di vedere un poliziotto italiano in uniforme pattugliare il centro con i colleghi croati! In caso di eccezionale e comprovata urgenza potete telefonare dalle 16.00 alle 20,00 (e il sabato e la domenica) al numero di emergenza del Consolato Generale di Fiume 00385 98414048, nonostante i tagli del personale faranno comunque il possibile per aiutarvi.
Ma le frontiere non dovevano sparire? Dal 1° luglio la Croazia è membro a pieno titolo dell’Unione Europea. Non ci sono più controlli doganali e le merci possono circolare liberamente. Ma per qualche anno ancora rimarranno i controlli di polizia alle frontiere con la Slovenia. Bisognerà quindi presentarsi alla frontiera, sia all’ingresso che all’uscita, sempre con il passaporto o
con la carta d’identità (la patente non vale). Ricordate che anche i bambini piccoli debbono viaggiare con il loro documento. Sapevate che in Italia la polizia può rilasciare passaporti anche a bambini appena nati?
E se ho bisogno di assistenza medica? Le condizioni di igiene in Croazia sono analoghe a quelle in Italia. Le farmacie sono numerose e ben fornite e quasi ovunque l’acqua di rubinetto è potabile (ma è sempre meglio chiedere). In caso di bisogno, tenete presente che la Croazia fa parte dell’Unione Europea. Per poter usufruire dell’assistenza sanitaria bisogna quindi mostrare la Tessera sanitaria europea (TEAM). Alcune strutture sono ottime, altre meno: fare prima un’assicurazione che abbia un adeguato massimale tale da coprire tutte le spese sanitarie e di eventuale rimpatrio sarebbe più prudente. Si consiglia anche di verificare le possibilità di assistenza offerte dalle carte di credito. In caso di viaggi organizzati si consiglia di controllare attentamente il contenuto delle assicurazioni sanitarie comprese nei pacchetti viaggio. Purtroppo i Consolati non possono anticipare spese.
DISTRETTO DI FIUME Linea marittima
DISTRETTO DI FIUME Linea marittima
UNIE – SANSEGO – LUSSINPICCOLO
VALBISCA – MERAG
dal 28.06 al 30.09.2013
dal 28.06 al 01.09.2013
Lun. Mer. Ven.
Mar. Gio. Sab.
Domenica e festivi
LINEA 310
Lun. Mer. Ven.
5:00
5:00
13:00
LUSSINPICCOLO
18:00
18:10
-
5:55
13:55
VELE SRAKANE
-
17:15
6:30
6:40
14:40
UNIE
16:30
16:30
7:30
7:40
15:40
SANSEGO
15:30
15:30
16:40
LUSSINPICCOLO
14:30
14:30
8:30
8:40
Mar. Gio. Sab.
Nota: dal 02.09 al 30.09.2013 la nave parte da Lussinpiccolo alle 06:00 e alle 13:30. DISTRETTO DI FIUME Linea marittima
BRESTOVA – POROSINA dal 28.06 al 01.09.2013
Linea 334
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Ogni giorno
Viaggio
BRESTOVA
POROSINE
I
00:30
00:01
Linea 332
Ogni giorno
Viaggio
VALBISCA
SMERGO
I
00:01
00:30
II
05:45
06:30
III
07:15
08:30
IV
09:15
10:00
V
10:45
11:30
VI
12:15
13:00
VII
13:45
14:30
VIII
15:15
16:00
IX
16:45
17:30
X
18:15
19:00
XI
19:45
20:30
XII
21:15
22:00
XIII
22:30
23:00
Nota: la durata del transito in una direzione è di 25 minuti
II
05:30
05:00
III
06:45
06:00
IV
08:15
07:30
V
09:45
09:00
FASCIA COSTIERA DI FIUME Linea marittima
NOVALJA (PAGO) - ARBE – FIUME
VI
11.15
10:30
VII
12:45
12:00
VIII
14:15
13:30
IX
15:45
15:00
X
18:00
19:00
XI
20:00
19:00
XII
21:00
20:30
XIII
22:30
22:00
Nota: la durata del transito in una direzione è di 20 minuti.
dal 01.06 al 30.09.2013
Ogni giorno a Domenica parte la domenica
LINEA 9309
Ogni giorno
6:00
9:00
NOVALJA
19:40
6:55
9:55
ARBE
18:55
8:40
11:40
FIUME
17:00
FASCIA COSTIERA DI FIUME Traghetto
FASCIA COSTIERA DI FIUME Linea marittima n. 9141
PRIZNA – ŽIGLJEN (PAGO)
POLA – LUSSINPICCOLO – ZARA
dal 28.06. al 01.09.2013
Linea 335
Ogni giorno
Lun. Ven.
Mer.
Sab.
Dom.
Dal 06.07 al 31.08.2013
Lun. Ven.
Mer.
Sab.
Dom.
07:00
07:00
07:00
07:00
POLA
21:25
21:55
22:10
21:00
08:45
-
-
08:45
UNIE
19:50
-
-
19:30
-
09:20
09:20
-
SANSEGO
-
19:45
20:00
-
Viaggio
PRIZNA
ŽIGLJEN
I
00:30
00:01
II
04:30
04:00
III
05:30
05:00
IV
06:30
06:00
09:55
10:15
10:15
09:55
LUSSINPICCOLO
18:45
18:55
19:10
18:25
V
07:30
07:00
-
11:15
11:15
-
ILOVIK
-
17:50
18:05
-
VI
08:30
08:00
11:10
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11:55
-
SILBA
17:25
-
17:25
-
VII
09:30
09:00
12:25
12:55
13:10
12:05
ZARA
16:00
16:00
16:00
16:00
VIII
10:30
10:00
IX
11:30
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X
12:30
12:00
XI
13:30
13:00
XII
14:30
14:00
XIII
15:30
15:00
XIV
16:30
16:00
XV
17:30
17:00
XVI
18:30
18:00
XVII
19:30
19:00
09:15
09:15
XVIII
20:30
20:00
09:45
09:45
XIX
21:30
21:00
13:30
13:30
XX
22:30
22:00
14:00
14:00
XXI
23:30 ( al 31.08)
23:00
16:15
16:15
16:30 Mar. 18:30
Nota: la durata del transito in una direzione è di 15 minuti.
LINEA DI COLLEGAMENTO COSTIERO M/T “LIBURNIJA”
FIUME - SPALATO - STARI GRAD (isola di Lesina - Hvar) - KORČULA – SOBRA (isola di Meleda - Mljet) - RAGUSA dal 01.06. al 30.09.2013
1
5
Lun. 19:00
Ven. 19:00
Mar. 07:00
Sab. 07:00
07:30
07:30
FIUME SPALATO STARI GRAD (Lesina) KORČULA
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Ven. 07:00
Lun. 07:00
Gio. 19:30
Dom. 19:30
18:40
18:40
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10:40
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SOBRA (Meleda)
10:25
10:25
Sab. 18:30
RAGUSA
Gio. 08:30
Dom. 08:30
73
Informazioni utili TELEFONI PER EMERGENZE 112 Polizia, vigili del fuoco, pronto soccorso,
Centro per l’allertamento 9155 Centro per il salvataggio e le ricerche in mare 987 Soccorso stradale
CONSOLATO GENERALE D'ITALIA A FIUME +385 51 35 52 00
CONSOLATO D'ITALIA A SPALATO +385 21 34 81 55
PEDAGGI
TUNNEL DEL MONTE MAGGIORE
AUTOMOBILI 28 KUNE
PONTE DI VEGLIA (KRK)
AUTOMOBILI 35 KUNE AEREOPORTI POLA
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ORSERA - Aeroporto turistico Tel. +385 52 44 18 10 MEDOLINO - Aeroporto sportivo Tel. +385 52 50 66 05 • www.delicair.hr
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