Vacanze in Istria e Quarnero - luglio 2013

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Vacanze in Istria e Quarnero Cultura e natura  16 località imperdibili  Le 10 spiagge più belle  4 itinerari consigliati  Informazioni ed eventi 

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Sommario 6-7 Carta stradale dell’Istria e del Quarnero 8-9 Tra arte e cultura 10-11 Per gli amanti della natura

Scoprire il Quarnero... 13-15 16-17 18-19 20-21 22-23 24-25 27 29

Il Quarnero: tra isole e boschi Top 5 delle spiagge più belle del Quarnero Serate culturali a Fiume Abbazia, la perla del Quarnero Straordinaria Crikvenica In vacanza a Omišalj e Njivice Punat, tra spiagge e vele Arbe, l’isola felice

Vacanze in Istria e Quarnero

LUGLIO 2013

Redattore responsabile: Florinda Klevisser Collaboratori: Monica Kajin Benussi, Luka Kik, Helena Labus Bačić, Patrizia Lalić, Ivana Precetti Božičević, Carla Rotta, Lucio Vidotto Art director: Dean Černeka

Un giro in Istria... 31-33 34-35 37 39 41 43 44-45 47 48 49 47 53

I colori dell’Istria Top 5 delle spiagge più belle dell’Istria Pola: antica e moderna Le meravigliose Brioni Dignano e le mummie Svago e relax a Valle Rovigno, al suono della campana di S.Eufemia Orsera, arte e mare Romantica Cittanova Buie e il suo territorio Umago, la sportiva Libri per tutti, itinerari e storie

Project manager: Nenad Rameša Ufficio marketing: Nirvana Beltrame Ferletta (Caposettore), Marina Juričić, Gorana Majnarić, Izabel Dejhalla Fotografie: Igor Zirojević, Goran Žiković, Massimiliano Bertaglia, Ivor Hreljanović, Enti per il turismo, Shutterstock

Itinerari 54-55 56-57 58-59 60-61

Tra scampi e tartufi Un bianco d’eccellenza Istria Inspirit A ritmo di jazz

Altre informazioni 62 E se ho bisogno di aiuto? 63-65 Orari dei principali traghetti 66 Informazioni utili E per saperne di più e tenerti sempre aggiornato visita il nostro sito: www.bellacroazia.it Stampa: GZH – Zagabria, Croazia Progetto editoriale: Silvio Forza Editore: EDIT Ente giornalistico editoriale Fiume - Rijeka, Croazia www.edit.hr e-mail: marketing@edit.hr tel: +385 51 672 146, +385 51 228 764

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L’Istria

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Il Quarnero

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Patrimonio culturale

Tra arte e cultura

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l patrimonio storico–culturale dell’area è straordinariamente interessante e ricco. Deriva da una storia vivace e travagliata che ha sempre caratterizzato la regione, abitata dalla preistoria e da

Resti romani L’ARENA, L’ARCO DEI SERGI E IL TEMPIO DI AUGUSTO

Sono numerosi i resti della civiltà romana in queste terre. Il luogo migliore per osservarli è la città di Pola (Pula), che nel suo bellissimo centro raccoglie le strutture più note e più ammirate di quell’epoca in Croazia. Le principali sono: l’Arena (uno splendido anfiteatro in pietra calcarea bianca), l’Arco dei Sergi (un arco trionfale eretto da Silvia Postuma a proprie spese per commemorare il marito) e il Tempio di Augusto.

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sempre una terra di confine. Ha fatto parte, tra l’altro, dell’impero romano, della Serenissima e dell’impero asburgico. Ogni epoca ha lasciato i suoi retaggi creando una miscela affascinante tra presente e passato.

Chiese LA BASILICA EUFRASIANA

L’area è ricca di chiese. Tra queste, quella di maggiore interesse è la Basilica Eufrasiana, nel centro storico di Parenzo (Poreč). È famosa a livello

internazionale per i suoi magnifici mosaici, databili al VI secolo, considerati tra i migliori esemplari di arte bizantina nel mondo. Il complesso, grazie al suo eccezionale valore è stato inserito dal 1997 tra i patrimoni dell’umanità tutelati dall’UNESCO.

Oltre alle vacanze all’insegna del relax, la peculiarità del luogo ha determinato la nascita di particolari forme selettive di turismo quali l’etnoturismo e quello sacro (il Santuario della Madonna di Tersatto, a Fiume,

Reliquie LE MUMMIE DI DIGNANO

Le reliquie più famose di questa zona sono le mummie Dignano (Vodnjan), i “Corpi Santi incorrotti”. Sono conservate nella cripta del Duomo, dedicato a S.Biagio. Si tratta dei corpi mummificati dei Santi Leone Bembo, Giovanni Olini e parti dei corpi di S.Sebastiano e S.Barbara. La più vecchia delle mummie risale al XII secolo e non è chiaro il motivo della così buona conservazione. Si dice che nelle sue vicinanze siano avvenute 50 guarigioni miracolose.

è uno dei più antichi al mondo). Il patrimonio dei beni culturali dell’arte profana è il più numeroso, seguito dal patrimonio etnico, da quello memoriale e sacro, per arrivare al patrimonio archeologico.

Castelli I CASTELLI GRIMANI E BEMBO

Alcuni castelli della zona vennero ridotti a dimore ingentilite e mantenute in stato di buona abitabilità.

Tra questi Castello dei Grimani a Sanvincenti (Svetvinčenat) di forma quadrata e quello dei Bembo a Valle (Bale), costruito utilizzando la cinta muraria. Sopra la porta d’ingresso si trovano il leone veneziano del 1445, lo stemma della famiglia e l’orologio.


Rovine medievali DUECASTELLI

Duecastelli (Dvigrad) è una cittadina abbandonata di epoca medievale, nei pressi di Canfanaro (Kanfanar), nell’Istria centromeridionale. Il sito era abitato fin dalla preistoria, ma in seguito all’occupazione romana nel 177 a.C., il castelliere cadde in disuso fino alla trasformazione, sette secoli più tardi, in una cittadina fortificata che nel periodo di massima prosperità contava oltre 1000 abitanti. La peste, prima, e la guerra tra Venezia a l’Austria, poi, portarono al graduale spopolamento del borgo, una situazione che divenne definitiva nel 1713 con l’abbandono della chiesa di S. Sofia. Attualmente si presenta con le mura in rovina, e con le torri, i bastioni e le case in parte diroccate.

Il borgo è visitabile e così pure il castello, al quale si accede attraverso un passaggio tra le due cinte di mura, rafforzate da torri difensive.

Affreschi DANZE MACABRE A VERMO Nel Medioevo, soprattutto con l’incalzare della peste bubbonica, il tema dell’uguaglianza nella morte tra ricchi e poveri viene proposto

sempre più di frequente negli affreschi popolari. Il migliore esempio preservato in zona è la Danza Macabra di Vincenzo da Castua, presso la chiesa Madonna delle Lastre (Sv. Marija na Škrilinah) a Vermo (Beram), appena fuori Pisino, della fine del XV secolo. Nell’affresco, basato su esempi precedenti, lo zampognaro detta il ritmo delle danze con le quali la Morte porta alla tomba tutti allo stesso modo, senza distinzioni di ruolo o di sorta. Il folklore e il teatro popolare penetrano in questo modo nella materia teologica. Per visitare la chiesetta, che si trova fuori dal paese, è consigliato chiedere informazioni agli abitanti del luogo.

Fisionomie urbane ROVIGNO E MONTONA

Molti paesi dell’Istria sono caratterizzati da fisionomie urbane tipiche per gli insediamenti dell’Alto Adriatico, che li rendono particolarmente romantici e affascinanti. Ottimi esempi sono il centro storico di Rovigno (Rovinj), sul mare, e quello di Montona (Motovun), allontanandosi dalla costa e addentrandosi tra i morbidi rilievi collinosi che rendono questa zona simile alla Toscana. Il tratto tipico è l’arrampicarsi delle costruzioni, tendenzialmente a sviluppo verticale e poco distanti l’una dall’altra, sul colle che culmina lasciando spazio ad edifici di culto e alle strutture difensive, dalle quali si può godere di una vista mozzafiato. Le erte

calli hanno spesso lunghi gradini che agevolano la salita e sono pavimentate con un ciotolato reso oramai liscio dall’usura.

Musei IL MUSEO ARCHEOLOGICO DELL’ISTRIA Nella zona ci sono numerosi musei. Quasi ogni località ne ha uno, e molti sono di particolare interesse e

a volte unici. Di grandissimo rilievo, il Museo archeologico dell’Istria, a Pola, fondato nel 1902. Il Museo espone (ma anche studia e documenta) il materiale archeologico del territorio istriano, la maggior parte del quale proviene da Pola e i suoi dintorni. Molto spazio è stato dedicato ai reperti ritrovati sulle isole Brioni. È stato fondato con il materiale derivante dagli scavi nella vicina Nesazio, la capitale degli Histri, ma grazie all’impegno per l’ampliamento delle ricerche archeologiche anche in altre zone, copre oggigiorno tutta l’area della penisola istriana. Il museo è aperto nei giorni feriali dalle 9 alle 20 mentre il sabato e la domenica chiude alle ore 15.

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Patrimonio naturale

Per gli amanti della natura

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l patrimonio naturale della regione ha la peculiarità di essere particolarmente ricco e le dimensioni ridotte dell’area permettono gite anche in giornata. La tutela della natura, qui ancora in molti luoghi incon-

Isole e arcipelaghi Il Parco nazionale delle isole Brioni

È un piccolo arcipelago di 14 isole e isolotti disposti, in una scenografia spettacolare, di fronte alla costa sudoccidentale istriana. Insediato fin dai tempi dei romani, vanta un eccezionale patrimonio culturale e naturale. La stupenda vegetazione mediterranea e subtropicale, composta da 600 specie, fa da habitat a ad una fauna variegata che comprende, tra l’altro, ben 150 specie di uccelli.

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taminata, ha permesso il mantenimento dei caratteri di biodiversità delle specie animali e vegetali dell’area. Ci sono oltre 2700 specie di piante, alcune delle quali endemiche, vi nidifica un gran numero di uccelli (alcuni anche molto rari quali il

grifone fulvo) e la fauna presenta con un alto livello di salute (sul Risnjak troviamo ancora la lince, ai vertici della catena alimentare). C’è, inoltre, una varietà straordinaria di fenomeni idrogeologici e carsici che creano degli scenari bellissimi

Aree montuose

Fenomeni carsici

Il Parco nazionale del Risnjak

La grotta di Baredine

Il Parco nazionale del Risnjak copre la zona più alta e interessante del massiccio, appartenente al

sistema montuoso dinarico. Il picco più alto, il Veliki Risnjak, arriva ad un’altezza di 1528 m/slm. La vetta si può raggiungere a piedi, partendo da Crni Lug (3 ore) ma ci sono anche altri sentieri più brevi e meno impegnativi.

La grotta, nel parentino, è ricca di stalattiti e stalagmiti oltre che di altre meravigliose forme tipiche. Spiccano le cosiddette “tende” che raggiungono un’altezza di una decina di metri, la roccia che per le sue fattezze viene indicata come la “statua della Vergine” e altre formazioni che prendono il nome dalla loro sagoma. Da una gola si discende fino ai laghi sotterranei. La passeggiata, in compagnia di una guida esperta, dura circa 40 minuti.

tra cui grotte e abissi. Ci sono ben due Parchi nazionali e un Parco naturale, oltre ad altre aree protette per la ricchezza che contengono. I sentieri sono ben segnati e facilmente percorribili anche dalle famiglie con bambini.

Parchi naturali Il Parco naturale del Monte Maggiore

Da qui si gode di una vista mozzafiato sulle isole del Quarnero. Di grande interesse le varietà vegetali endemi-

che, gli uccelli rari che vi nidificano (tra cui grifoni e aquile) e gli elementi antropici. Vi si possono praticare il trekking e l’equitazione ma anche sport estremi come il parapendio e l’arrampicata libera sulle candele calcaree del canyon Vela draga.


Insenature Il Canale di Leme

È ritenuto l’unico fiordo dell’Adriatico, anche se in realtà è parte di una lunga depressione carsica di cui rappresenta la parte sommersa. È lungo 11,5 km, largo mediamente 600 m. I pendii che lo fiancheggiano sono parzialmente coperti di macchia e in parte boscosi. Su una delle scoscese pareti, a 120 metri di altezza, c’è la grotta di San Romualdo (di Ravenna), benedettino che poi diede vita all’Ordine dei Camaldolesi, che sembra vi sia vissuto come eremita. Grazie alla particolare composizione dell’acqua (basso contenuto di sale ed alta concentrazione di sostanze acide), la flora e la fauna del canale sono variegate. Questa caratteristica peculiare, rende il canale di Leme

molto adatto alla coltura di ostriche e molluschi. Il luogo è stato lo scenario di numerosi film tra cui “The long ships” (del 1963).

Penisole La penisola di Promontore

La penisola di Promontore (rt Kamenjak) è una lingua di terra che coincide con l’estrema punta

meridionale della penisola istriana. È attraversata da una strada sterrata dalla quale si diramano numerosi sentieri secondari, che scendono fino al mare. La costa è molto frastagliata, con un paesaggio ricco di baie e insenature incantevoli, baciate da un mare cristallino color smeraldo. Di fronte, specie lungo il versante orientale, ci sono isole disabitate, tra le quali quella di Fenoliga famosa per i ritrovamenti di impronte di dinosauro. Nell’estremo sud, si possono visitare alcune grotte. Agli appassionati di botanica ricordiamo che questa è una delle zone floristiche più interessanti dell’Istria.

Canyon La sorgente verde e il passaggio del diavolo - Skrad

Il passaggio del Diavolo è un canyon lungo 1800 m e largo in alcuni punti appena 2 m. Le rocce, a strapiombo, sono alte anche 100 m e il rumore dell’acqua crea un rombo che fa quasi paura. L’esperienza è indimenticabile! Si attraversa il canyon su un sentiero attrezzato, salendo delle scale in legno. La zona è sicura anche per i bambini. Si arriva ad una caverna lunga 120 m, chiamata la casa del marito (Muževa hiša), con spettacolari formazioni di limi. La sorgente verde, sempre nella zona del canyon, si trova in una grotta ampia e poco profonda. Davanti ad essa c’è una cascata, molto alta, dalla quale l’acqua

zampilla rinfrescando l’ambiente circostante. L’ orario di apertura per le visite è dalle 9 alle 19. Il costo del biglietto è di 15 kn (2 euro).

Foibe La foiba di Pisino

La grotta di Pisino (Pazin), dove il torrente Foiba (in croato Pazinčica) crea un abisso che si apre ai piedi del Castello di

Montecuccoli, è il più pittoresco esempio dell’azione delle forze della natura sul terreno carsico dell’Istria. Il torrente, dopo aver formato uno stretto canyon lungo 17 km, qui precipita tra pareti di roccia verticali ed una fitta macchia boscosa con una caduta di circa 130 metri, inabissandosi in una cavità semicircolare (chiamata il vestibolo dantesco). L’interno della grotta, è punteggiato da sifoni, gallerie, avvallamenti imbutiformi, stagni sotterranei e laghi di notevole profondità.Viene descritto nel romanzo “Mathias Sandorf ” da Jules Verne e ospita uno degli spettacoli della manifestazione itinerante “Istria Inspirit”.

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Frankopanska 1, 51516 Vrbnik - Verbenico Tel. + 385 51 857 142 • e-mail: gospoja@vrbnik.net • www.gospoja.net


Il Quarnero: una regione dall’incredibile varietĂ

Tra isole e boschi

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Il Quarnero

L’

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area quarnerina, separata dall’Istria dal massiccio del Monte Maggiore (parco naturale con un’altissima valenza ambientale), è piena di sorprese e non finisce mai di stupire. È la zona floristica più ricca in Croazia e gode di una biodiversità animale che arriva ai vertici della catena alimentare con la presenza della lince, felino oramai quasi estinto in Europa, nel parco nazionale del Risnjak. Zone paesaggistiche diverse possono essere visitate nell’arco di una giornata, passando da una scampagnata mattutina tra gli splendidi faggeti a un pomeriggio rilassante al mare, immersi nelle acque cristalline tra pesci e cormorani. Tutto ciò si può fare percorrendo meno di un’ ora di strada tra un luogo e l’altro. La particolarità della regione sta proprio in questa concentrazione di mare, collina e monti in un’area non molto grande e con ottimi collega-

menti stradali. L’emozione di ammirare dall’alto dei rilievi le affascinanti isole dell’arcipelago quarnerino che si stagliano all’orizzonte è unica, ma è altrettanto piacevole osservare le vicine montagne (e se la giornata è tersa anche la catena del Velebit) innalzarsi gradualmente dal mare e racchiudere in un abbraccio la regione. Non rimane che partire alla scoperta dei luoghi magici di quest’area dalla varietà sorprendente!

La costa La città che primeggia, per dimensione e importanza, è Fiume (Rijeka), capoluogo della Regione Litoraneo Montana. Con il suo porto e gli alti palazzi in stile asburgico si affaccia sul golfo ed è un ottimo punto di partenza per scoprire la zona. Tutta la linea di costa, a oriente e a occidente della città, è un susseguirsi di villaggi

di pescatori e cittadine bellissime, ognuna col suo fascino peculiare. Andando verso l’Istria, è d’obbligo una visita all’elegante Abbazia (Opatija), centro d’eccellenza del turismo asbur-

La bellissima Verbenico sull'isola di Veglia carnevale estivo e le intime calli dove crogiolarsi al sole. Più all’interno, ci sono altri bellissimi borghi, più o meno noti ma tutti dalla storia seco-

Isole erose dalla bora, coste insediate fin dai tempi remoti e aree boschive di rara bellezza sui monti che coronano la regione: tutto questo è il Quarnero! gico, alla quale si può arrivare anche a piedi passeggiando per il lungomare voluto da Francesco Giuseppe. Inizia a Volosca (Volosko), antico villaggio di pescatori che ha conservato il suo stile intimo e l’atmosfera caratteristica, e si protrae fino a Laurana (Lovran) (12km). Un’altra meta da non perdere è Crikvenica, centro importante per il turismo di cure, passando per Novi Vinodolski, nota per il suo vivace

lare. Sono particolarmente suggestive la cittadina di Castua (Kastav) dalla cui chiesa in cima al colle si gode di una vista spettacolare sul golfo e quella di Grobnico (Grobnik), riconoscibile dalla sua fortezza e punto di partenza ideale per una gita tra i monti del Gorski Kotar. Oltre a questi, ci sono anche molti altri luoghi che meritano attenzione oltre che per la località stessa anche per le spiagge strepitose o


Il Quarnero semplicemente per gustare, in uno dei numerosi ristoranti e konobe (osterie locali), i piatti della cucina locale, a base di pesce appena pescato o di carne. Un consiglio può essere quello di lasciarsi guidare dal proprio istinto e scoprire gradualmente la regione.

L’arcipelago del Quarnero Dalla terraferma è molto facile raggiungere le isole. Si può prendere il traghetto da Fiume, fare una gita in giornata con un’imbarcazione per turisti oppure raggiungere in automobile l’isola di Veglia (Krk) attraversando il ponte che la collega la terraferma (costo 35kn =5€, ma si paga solo all’andata). Gironzolando per l’isola si scoprono paesi con una storia importante. Vi è stato ritrovato ad esempio il più antico reperto di scrittura glagolitica in Croazia, la Tavola di Besca del 1105. Da visitare: la Città di Veglia (Grad Krk), Njivice, Castelmuschio (Omišalj), Malinska, Punat, Besca (Baška), Verbenico (Vrbnik), Šilo e Klimno. Gli amanti della natura preferiranno l’idilliaca atmosfera dell’isola di Cherso (Cres), che profuma di salvia, famosa perché vi nidifica il grifone fulvo. Da vedere: Città di Cherso (Grad Cres), Ossero (Osor), Lubenizze (Lubenice), Valun, Caisole (Beli), Punta Croce (Punta Križa) e S. Martino (Martinščica). Da lì si può proseguire per Lussino (Lošinj), più vivace e con una biodiversità unica. È nota per le piante

aromatiche e una colonia di delfini. Lussinpiccolo (Mali Lošinj), la città più grande, e Lussingrande (Veli Lošinj), quella più piccola sono delle vere e proprie perle del Mediterraneo. L’isole più romantica è quella di Arbe (Rab), dalle acque color smeraldo. Da vedere: la Città di Arbe (Grad Rab), con i suoi campanili, Kampor, Lopar, Draga di Supetar, Barbat, Banjol, Mundanije e Palit. Molto diversa e sicuramente da non perdere, l’isola di Pago, dalle rocce bianche e fortemente erose. L’isola è famosa anche come la Ibiza dell’Adriatico, per i divertimenti offerti nella località di Zrće. Anche le isole minori quali la sabbiosa Sansego (Susak), studiata dai geologi di tutto il mondo, Unie (Unije) e le Srakane sono facilmente raggiungibili. Tutte le informazioni per girarle tutte sono a disposizione preso i numerosi enti per il turismo che si trovano in ogni località più importante.

Eventi 14 giugno - 24 luglio, “Opatija Musical Festival”, Abbazia 30 giugno-25 luglio, “Notti estive fiumane”, Fiume 2 luglio (ore 21) Denis Razz e Zoran Majstorović, concerto jazz, belvedere di Castua 4-7 luglio, “Liburnia jazz festival,” Abbazia 9 luglio (ore 21) Gabrielle Stravelli 4-tet, concerto jazz, Lokvina (Castua) 16-20 luglio, Festival della chitarra, Castua 23 luglio, King of strings, Abbazia 26-28 luglio (ore 21) festival del cinema live action (Europolis), Crekvina

Dal mare ai monti Non è necessario scalare la vetta del monte più alto, il Risnjak (parco nazionale dove vive ancora la lince, da cui prende il nome), ma ci sono numerose passeggiate meno impegnative che permettono di godere il fresco dei boschi e trovare punti panoramici da cui ammirare il bellissimo golfo. Ci sono corsi d’acqua e laghi, boschi antichi e un habitat con un alto livello di biodiversità e salute. Sono molte le opportunità per praticare sport quali il ciclismo, il trekking o l’arrampicata

ma sono numerosi anche i sentieri formativi, per dare nozioni ad adulti e bambini su flora e fauna e per conoscere le tradizioni locali quali i vecchi mestieri. Al centro dell’offerta turistica dell’area montuosa dei Gorski Kotar è

la cittadina di Delnice, dove si possono trovare facilmente informazioni per le varie escursioni e possibilità di pernottamento. Da vedere: Mrkopalj, Čabar, Fužine, Lič, Ravna Gora, Skrad, Vrbovsko e Brod Moravice.

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Voglia di mare

Top 5 delle spiagge più belle del Quarnero

Siamo in piena estate e il profumo di vacanza inebria lavoratori, studenti, famiglie e chi è alla ricerca di relax. Per chi inizia ora a meditare su dove andare, ecco qualche suggerimento sulle spiagge quarnerine che vanno assolutamente viste e godute. Se avete avuto la fortuna di aver già visitato queste magiche spiagge, o volete indicarne altre, potete inviarci le vostre impressioni e dirci la vostra opinione in merito.

herso C i d la o is e z iz n e Lub Considerata la perla dell’isola di Cherso, la spiaggia Sv. Ivan (San Giovanni), è situata ai piedi di Lubenizze, gioiello dell’archittettura rurale croata e nota come la “città di pietra”. Il suo vantaggio principale è l’ambiente riparato, la natura incontaminata e i profumi inebrianti delle erbe mediterranee. La spiaggia si raggiunge con relativa difficoltà, in quanto bisogna percorrere un sentiero apiuttosto ripido, ma ne vale assolutamente la pena (ci si impiega sui 40 minuti).

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i Veglia d la o is ia h c c e V Besca Vela plaža a Besca (Baška), sull’isola di Veglia, è senz’ombra di dubbio una delle spiagge più conosciute in tutta la Croazia nonché la più grande dell’isola (con i suoi due chilometri di lunghezza). La località è conosciuta anche per il suo caratteristico e sempre presente vento, perfetto per praticare il windsurf. D’estate, la vita notturna qui è molto movimentata e ci sono numerosi locali situati in riva al mare, di fronte alla spiaggia.

na Draga di Moschie La punta di diamante del golfo del Quarnero è senza dubbi la pittoresca località Draga di Moschiena (Moščenička Draga), situata sotto le pendici del Monte Maggiore (Učka) e conosciuta per le sue spiagge ciottolose Sipar e Sveti Ivan (San Giovanni). A due passi dalla spiaggia di Sipar, con vista sul centro storico e sul porticciolo, ci sono degli ottimi ristorantini, numerose gelaterie e svariati bar, dove ripararsi dalla calura estiva.

ussino L i d la o is le o s l e Baia d La spiaggia ciottolosa Veli žal è situata nella Baia del sole (Sunčana uvala), sull’isola di Lussino (Lošinj). La qualità del mare e dei contenuti è garantita dalla Bandiera blu. La Baia del sole è famosa per la sua suggestiva passeggiata circondata da una pineta. Vi si possono praticare diversi sport acquatici. Nelle immediate vicinanze c’è l’albergo “Aurora”, mentre il centro di Lussinpiccolo dista soltanto 1,6 chilometri.

di Arbe la o is o is d a r a P Spiaggia Rajska plaža (spiaggia Paradiso), si trova sulla parte settentrionale dell’isola di Arbe (Rab) ed è conosciuta soprattutto per la sua sabbia fine e morbida. Si estende su ben un chilometro e mezzo e l’acqua è poco profonda. Tutto ciò la rende ideale per i bambini e quelli che non amano nuotare. Anche su questa spiaggia è stata issata la prestigiosa Bandiera blu, garanzia della qualità del mare e della ricca offerta turistica.

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Gli imperdibili Eventi 1 luglio (ore 21.30) El dia que me quieras, serata di tango, giardino della Villa Ružić, Pećine 4 luglio (ore 21) I solisti di Zagabria, cattedrale di San Vito 5 luglio (ore 21.30) Collana di perle musicali, recital duo viola & piano, chiostro del monastero di Tersatto 6 luglio (ore 21) S^B Fash!On Subaru By Zigman, spettacolo di moda, Tower Center 8 luglio (ore 21.30) i rocker di Fiume con la Filarmonica fiumana, concerto, Hartera 9 luglio (ore 21.30) , Cenerentola, musical, Teatro delle marionette di Fiume, Piazza S. Barbara 10 luglio (ore 21.30) , Cavalleria Rusticana, opera di Pietro Mascagni, Piazza Grivica 11-12 luglio (ore 21.30), La locandiera, commedia di Carlo Goldoni, via Šime Ljubić (cantina “La Grotta”) 12 luglio (ore 21.30) Classic & Jazz, concerto, chiostro del monastero di Tersatto

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Una città tutta da scoprire, tra eventi e monumenti architettonici

Serate culturali a Fiume

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iume è il capoluogo della Contea Litoraneo-Montana, uno dei porti principali della Croazia e una delle maggiori città dello stato. Gli splendidi palazzi dell’800, molti dei quali sono stati recentemente restauranti, e le fontane zampillanti che rinfrescano l’aria nella calura estiva, ricordano l’importanza di questo luogo nella storia, qui particolarmente travagliata. Molte sono le vicende che la videro protagonista, tra cui le ben note gesta dannunziane. Fin dall’antichità si trovava a ridosso del confine, fu il porto principale della corona ungarica nella duplice monarchia (un porto franco con la libera-

lizzazione dei traffici nell’Adriatico e un importante centro industriale), per un breve periodo città-stato, poi parte del regno d’Italia e porto principale della Jugoslavia per arrivare, infine, alla storia attuale che la vede in una fase di trasformazione. Sono in atto grandi opere per la valorizzazione del ricchissimo patrimonio architettonico, costituito da palazzi residenziali e industriali di grande pregio, e una sempre maggiore attenzione verso il visitatore. Arrivati a Fiume, la prima cosa da fare è una passeggiata in centro, nella zona pedonale del Corso incorniciato da palazzi in stile neoclassico e liberty,

e con una marea di negozi, bar, pasticcerie oltre che servizi di ogni genere. Tra questi, il centro informativo della municipalità (via del Corso 14) dove si può avere una mappa gratuita della città. Passando sotto alla torre civica, un tempo porta meridionale di accesso al borgo e che porta tuttora l’effige con l’aquila bicipite, si entra in quel che resta della Cittavecchia, dai tratti medievali. Qui si possono osservare i pochi resti di quella che era la città romana, nata come luogo di sosta sulla via commerciale per la Dalmazia e di difesa militare lungo il limes. Il più famoso è l’arco romano, incastrato tra due edifici. Da vedere: la chiesa del

Le rive di Fiume, tra gli splendidi palazzi e il porto

patrono della città San Vito del 1638 (con un crocifisso ligneo onorato dal 1227 quando, come vuole la tradizione, un infame gli scagliò contro una pietra e il corpo di Cristo iniziò a sanguinare), il Duomo con la torre pendente, il Palazzo del Governatore (ora Museo del Mare) dimora di D’Annunzio durante la Reggenza del Carnaro e il vicino Museo civico, il teatro nazionale “Ivan Zajc” e l’adiacente mercato ortofrutticolo con la bellissima pescheria, Palazzo Modello (sede della Comunità degli italiani) e Palazzo Adria (sede del Consolato generale d’Italia). È consigliata una passeggiata al tramonto sul Molo Longo (della


Gli imperdibili lunghezza di circa due chilometri), da cui godersi una bellissima visuale della città dal mare. È molto indicato anche per una corsetta ricreativa o un giro in bicicletta. La sera il centro di Fiume si riempie di giovani e sono numerosi i posti dove andare a ballare oppure sorseggiare una bevanda fresca in riva al mare, in una delle navi trasformate in locali alla moda attraccate alla riva oppure scegliendo uno di quelli lungo il Corso o nelle piazzette adiacenti. Non sarà difficile trovarli.

Top 5 il Corso è la zona pedonale principale della città, dominato dalla torre civica, un tempo porta meridionale della città medievale. la Cittavecchia e la Chiesa di S.Vito (1638), pro-

tettore della città, in Piazza Grivica., con un crocifisso ligneo del XIII secolo, considerato miracoloso. Il colle di Tersatto con il tempio mariano e il Castello dei Francopani

Il Teatro nazionale “Ivan Zajc” progettato dai noti

architetti viennesi Fellner e Helmer (1883) e con affreschi di Gustav Klimt. I MUSEI: il Museo di storia e marineria, il Museo civico, il Museo di Arte contemporanea e il Museo di Scienze naturali.

TouRIst bus

Data la sempre maggiore affluenza di turisti da ogni parte del mondo alla città, la municipalità ha predisposto una serie di servizi atti a rendere la loro permanenza più piacevole. Tra questi il TouRIst bus. È uno dei modi migliori per visitare Fiume e Abbazia, standosene comodamente seduti su un allegro autobus tutto colorato e con il tetto aperto. Per sole 50 kn = circa 7€ (i bambini 35 kn = circa 5€, gratis ai minori di 4 anni) vi porterà in giro per le due splendide località fermandosi nei punti strategici. Grazie al sistema hop on – hop off sarete voi a decidere la durata della sosta. Il biglietto ha validità di 24 ore. A Fiume effettua soste davanti al teatro “Ivan Zajc”, piazza Adria, il centro commerciale “Tower” e davanti al palazzetto dello sport di Tersatto per una visita al santuario mariano e al castello arroccato dal quale si gode di una vista meravigliosa sulla città. Porta poi pure ad Abbazia, con fermata sulla Slatina. Da lì si può fare una passeggiata lungomare o fermarsi per un tuffo o un pranzo a base di pesce.

Musica e spettacoli Anche quest’anno, Fiume si trasforma in un vero e proprio teatro a cielo aperto con le ormai tradizionali “Notti estive fiumane”. Dato che siamo in un anno molto particolare per la Croazia, si è fatto coincidere l’inaugurazione di questa fantastica

Eventi

serie di eventi con i festeggiamenti per l’entrata nell’Unione Europea. Il programma è ricco e variegato, per soddisfare tutti i gusti e la aspettative. La cosa singolare è la scenografia in quanto vengono utilizzate location particolari quali ville ottocentesche, fabbriche in disuso, piazze, parchi e addirittura spiagge per spettacoli che si svolgono anche in mare. Parte del programma si terrà nel Santuario mariano a Tersatto, sul colle che sovrasta Fiume, meta di pellegrinaggi fin dal XIII secolo e nel vicino castello. Da non perdere il recital per viola e piano, il 5 luglio, con i connazionali Francesco Squarcia e Nina Kovačić che si terrà nel magnifico chiostro del Santuario. Un altro appuntamento

a cui non mancare è l’anteprima del nuovo spettacolo del Dramma italiano di Fiume che tratta la tematica del confine, molto attuale e delicata soprattutto in questo momento storico. Verrà eseguito il 12 luglio nella suggestiva sede della vecchia cartiera, stabilimento produttivo che a cavallo tra ‘800 e ‘900 esportava finissima carta da tabacco in tutto il mondo e ora dismesso. La fabbrica si trova lungo il fiume Eneo, nel centro della cittadina, e per raggiungerla si passeggia per un breve tratto lungo la sua sponda orientale. Il festival arricchirà l’offerta culturale fiumana per quasi tutto il mese di luglio. Terminerà il giorno 25 con uno spettacolo di danza nella vecchia cartiera.

13 luglio (ore 21.30) Kafka Project: frontiere/granice/meje/grens/ borders…, spettacolo in anteprima del Dramma Italiano, Hartera 15 luglio (ore 21.30) Flute Session, concerto, chiostro del monastero di Tersatto 15-16 luglio (ore 21.30) Baba Jaga je snijela jaje, commedia di Dubravka Ugrešić, Pećine, ex Hotel Park, spiaggia 17 luglio (ore 21.30) Sumer is icumen in, concerto del coro dell’Opera “HNK Giovanni de Zajc” 18 luglio (ore 21.30) Piano Madness, concerto dell’Accademia “Dino Ciani”, fabbrica Torpedo 23 luglio (ore 21.30) Omađijaj me, show di magia di Andrej Škedel, Piazza della Risoluzione fiumana 24 luglio (ore 21.30) Puccini – che passione!, concerto, chiostro del monastero di Tersatto 25 luglio (ore 21.30) Solenne chiusura del Festival e premiazioni; Shut up and dance, spettacolo di danza, Hartera

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Gli imperdibili Elegante e dal respiro mitteleuropeo

Abbazia, la perla del Quarnero

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L’

elegante cittadina della riviera quarnerina si presenta oggi come una dama della Vienna imperiale, dagli edifici neoclassici che ospitano alberghi e splendide residenze, parchi dalla lussureggiante vegetazione mediterranea e una lunghissima passeggiata che costeggia il mare per ben 12 km. L’area era abitata fin dall’antichità quando vi si insediarono i Liburni (IX secolo a.C.), popolo di abili navigatori e costruttori di navi veloci, con le quali raggiungevano le coste dell’Africa settentrionale e l’Asia Minore. Non vi fu un grande sviluppo fino alla costruzione dell’abbazia benedettina di S. Giacomo (da cui prende il nome) e il passaggio in mano all’amministrazione degli Asburgo. Fu un fiumano a dare l’avvio alla trasformazione del borgo: nel 1844, Iginio Scarpa, personaggio di grande rilievo della vicina città, costruì Villa Angiolina, una casa di villeggiatura proprio vicino all’abbazia di San Giacomo. Quella villa immersa nel verde cambiò per sempre la storia. del luogo. In poco tempo, questa residenza divenne un centro importantissimo della vita sociale. Nel 1859 vi giunse il primo membro della famiglia imperiale austriaca, l’arciduca Ferdinando, e poco più tardi anche l’imperatrice Maria Anna, consorte di Ferdinando I, la quale rimase a Villa Angiolina per tutta l’estate del 1860. Da quel momento, Abbazia (detta, per la sua bellezza, la Perla del Quarnero) divenne il salotto sul mare della Vienna imperiale.


Gli imperdibili Il 27 marzo 1884 venne inaugurato l’albergo “Kvarner” (“Quarnero“), e l’anno dopo il “Kronprinzessin Stephanie” (oggi “Imperial”), seguiti poi dall’hotel “Palace”, da “Villa Amalia” e da tutta una serie di piccoli o grandi alberghi, pensioni, residenze estive, ville, padiglioni, stabilimenti balneari, fu sistemato il lungomare, il sentiero attraverso il bosco... Insomma, Abbazia non fu mai più la stessa! Le ville e gli alberghi di Abbazia sono di un eccezionale valore architettonico. Alle sue spalle si innalza il Monte Maggiore, con le sue foreste e sentieri montani, ed è bagnata da un mare cristallino. Il clima mite la rende luogo prediletto do villeggiatura non solo nei caldi mesi estivi, ma anche d’inverno. È,

Top 5 La chiesa di S.Giacomo,

con monastero, edificata nel 1420 come colonia dei Benedettini. Villa Angiolina, del 1844 collocata in un giardino botanico.

“La ragazza con il gabbiano” (scultura del 1956), simbolo

della cittadina, osserva il mare da uno scoglio.

Alberghi e ville ottocenteschi. Gli edifici più famosi

sono gli alberghi Kvarner, Imperial e Villa Amalia, in cui risiedevano i re e imperatori europei e molte celebrità. Il lungomare (12km), ultimato nel 1889 e venne ampliato fino a Laurana nel 1911.

Eventi

inoltre, un luogo ricco di eventi culturali e di intrattenimento, specialità culinarie uniche e negli ultimi anni offre un’ampia gamma di trattamenti benessere e di bellezza per una vacanza in tutto relax.

Tra jazz e musical Quest’anno è particolarmente ricca l’offerta culturale proposta nella “Scena estiva” (Ljetna pozornica), una struttura che vanta oltre 160 anni di storia. Fu inaugurata nel 1931, in zona “Lido” (la famosa spiaggia abbaziana), con una rappresentazione dell’“Aida“ di Verdi, alla quale parteciparono illustri nomi della scena lirica dell’epoca. A quei tempi si estendeva su 1000 mq e poteva ospitare 6mila spettatori. Nel 1957

cambiò aspetto e venne trasferita nell’area attuale, tra il verde del secolare parco di Villa Angiolina. Vi si potrà assistere a concerti di musica dal mondo quale l’esibizione della compagine “Tarara & Maori”, che con oltre cento elementi comprende un’orchestra di tamburi, un coro, un complesso vocale femminile e tre gruppi folcloristici. Ne fanno parte artisti croati, inglesi, olandesi, ma anche maori e samoani. Da non perdere l’ormai tradizionale Liburnia Jazz Festival che è alla tredicesma edizione. Tra gli ospiti d’onore ci sarà Ignacio Berroa, il “re dei ritmi cubani”, uno dei batteristi più noti al mondo, e Maria João Ogre, cantante portoghese dotata di una flessibilità vocale invidiabile che arricchisce con

spirito drammatico, con semplicità e spiccata naturalezza. Ci sarà anche spazio per i musical con una serie di appuntamenti molto interessanti. Ai più piccini è stato dedicato “Footloose na opatijski način” (“Footloose alla maniera abbaziana”), un “grande musical per piccoli artisti” che vedrà la partecipazione di cantanti e attori in erba. Gli adulti, invece, in questa splendida cornice potranno assaporare le melodie dell’intramontabile Chicago. Un regalo agli amanti della chitarra: il concerto dei Kings od Strings con i virtuosi Tommy Emmanuel, Vlatko Stefanovski e Stochelo Rosenberg. È una carrellata di eventi che renderanno l’estate abbaziana ancor più... calda.

Scena estiva, inizio ore 21,30 4 luglio, concerto “Tarara & Maori” dell’ensemble folcloristico “Kralj Tomislav” (“Re Tomislav”) 5 luglio, Ignacio Berroa Quartet . 6 luglio, Liburnia Jazz Festival: Maria João Ogre 12 luglio, Opatija Musical Festival: Glavo luda - testa matta, storia di una rock band (musical) 14 luglio, Footloose na opatijski način Footloose alla maniera abbaziana (musical per bambini) 19 luglio, i Los Caballeros 21 luglio, Festival delle klape e dei mandolini. 23 luglio, Kings od Strings con i virtuosi Tommy Emmanuel, Vlatko Stefanovski e Stochelo Rosenberg 26 luglio, Chicago (musical)

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Gli imperdibili

www.rivieracrikvenica.com

Info Turistička zajednica Grada Crikvenice Trg Stjepana Radića 1c, HR-51 260 Crikvenica tel: +385 51 784 101 fax: +385 51 781 056 info@tzg-crikvenice.hr

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125 anni di turismo tra cure termali e spiagge

Straordinaria Crikvenica

M

eta prediletta del turismo terapeutico, non mancano spettacolari spiagge e freschissimo

pesce azzurro. Questa piccola cittadina, affacciata sul canale della Morlacca, è considerata una delle più belle destinazioni turistiche del litorale quarnerino. A due passi da Fiume, forma, insieme a Dramalj, Selce e Jadranovo, la famosa riviera di Crikvenica, dalle chilometriche spiagge di sabbia e ciottoli unite tra loro da una passeggiata lungomare. Sono numerosi gli hotel e le

opportunità di divertimento per tutti. Quest’anno festeggia 125 di attività nel turismo, con una serie di eventi e manifestazioni da non perdere tra le quali, a luglio, ricordiamo (Sr)etno Selce e le giornate di Ad Turres.

Salute e mare L’insediamento di Ad Turres, antico nome di Crikvenica, risale ai tempi dei romani. Aveva allora una posizione strategica sulla via dei traffici verso la Dalmazia. La cittadina è ora nota soprattutto per il turismo termale e

terapeutico con una tradizione che risale al 1906 quando venne dichiarata ufficialmente “luogo terapeutico d’eccellenza”, per il suo clima e per le caratteristiche dell’acqua marina. Questa vocazione naturale è stata il motivo per il suo rapido sviluppo a partire dal 1888, quando vi fu costruito il primo stabilimento balneare, che con una struttura in legno agevolava l’accesso al mare. Solo pochi anni dopo, vi fece seguito la costruzione dell’hotel Clotilde, ora Palace Therapia (1891), che richiamò molti visitatori da Vienna e da Budapest. Ben presto Crikvenica

La bellissima riviera e le sue spiagge

divenne una delle mete predilette dell’aristocrazia mitteleuropea. Viene ancora oggi scelta da numerosi visitatori, che decidono di trascorrervi le vacanze sia per rilassarsi e divertirsi, ma anche per fini terapeutici. Oggi, oltre agli alberghi, da quelli più piccoli a conduzione familiare a quelli di grandi dimensioni, sono a disposizione dei turisti camere e appartamenti privati in affitto, ville, case tradizionali in pietra, pensioni, bungalow e, per gli amanti della natura, i campeggi di Selce e Dramalj. Non mancano le possibilità di praticare i più svariati sport


Gli imperdibili nei tanti centri ricreativo-sportivi e si possono percorrere le piste ciclabili, tra profumate erbe medicinali e mare. Della riviera di Crikvenica colpiscono però soprattutto le spiagge. Alcune di esse sono particolari e rispondono a specifiche esigenze. Una di queste è la spiaggia cittadina che è stata attrezzata per le persone con problemi motori e portatori di handicap, Un’altra, famosa, è la “Podvorska”, sempre nella cittadina, alla quale è stato assegnato il premio quale migliore spiaggia per cani dell’Adriatico.

E ora si mangia! Crikvenica deve il suo sviluppo più recente alla presenza dei frati paolini, ai quali venne concesso di costruire un convento alla foce del fiume, nei pressi della chiesa della Beata Vergine. Questo evento è ricordato nel nome attuale della cittadina, che deriva dalla

parola croata chiesa, ovvero “crkva” (o “crikva” in dialetto ciacavo). Inoltre, l’anno scorso nel corso dei festeggiamenti per i 600 anni dalla stesura del primo documento noto nel quale viene nominata la località, è nata l’idea di creare una torta commemorativa, dedicata ai frati: la “torta paolina”. Questo particolare “souvenir” gastronomico, preparato secondo la ricetta vincente del concorso tra i migliori pasticceri del luogo, si può acquistare (e soprattutto gustare) nei ristoranti “Mendula” a Crikvenica, “Millenium” a Selce, nel caffè bar “Kiss” a Selce e nel negozio di souvenir “Made in Croatia” a Crikvenica. Gli ingredienti

Eventi

Top 5 la riviera di Crikvenica, un susseguirsi di spiagge ciottolose e sabbiose, intercalate da baie isolate e attrezzatissimi centri ricreativi. IL Museo civico, aperto nel 2007, nella Sala del Consiglio Comunale

La passeggiata deLL’AMORE di circa 8 km immersi nella

frescura del bosco. Porta al lago di Kavranovo. L’Aquario, nel centro della cittadina, con oltre un centinaio di specie marine del mare Adriatico e una cinquantina provenienti dai mari tropicali (tra cui i feroci piraňa).

La Settimana del pescatore, una delle manifestazioni più

antiche, a fine Agosto.

principali sono il miele di salvia, fichi secchi e noci. Da assaggiare assolutamente! Ma prima della torta vi consigliamo di gustare un piatto di freschissimo pesce, che qui abbonda ed è da sempre l’elemento predominante della cucina locale. Si possono percorrere le

“strade del pesce azzurro” e scegliere uno dei numerosi ristoranti che aderendo all’iniziativa si sbizzarriscono nel proporlo nel modi più diversi, da quelli della tradizione a creazioni fantasiose. In questo modo potrete assaporare appieno questo saporito pesce, rinomato per le sue virtù nutritive.

Ogni lunedì (ore 21) , Balli del litorale, Selce 1-31 luglio , Museo civico di Crikvenica, Mostra delle vecchie cartoline 4, 11, 18 luglio (ore 19) , Notte del litorale, Crikvenica 5, 12, 19 luglio (ore 21) , Notte dei pescatori, Crikvenica 6 luglio, (ore 12,30) , Regata Selce Open 2013, Selce 13-14 luglio , (Sr)etno Selce 16 e 23 luglio , Notte del litorale, Selce 16, 17 e 24 luglio (ore 21) , Festa dei pescatori, Selce 20-21 luglio , Le giornate di Ad Turres, Crikvenica 20 luglio , 6.Carnevale estivo, Dramalj 20-27 luglio , “Jakovlja 2013” (festa popolare), Jadranovo

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Gli imperdibili

Una delle tante bellissime spiagge della zona

Due splendide cittadine dell’isola di Veglia

In vacanza a Omišalj e Njivice NJIVICE

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Un tempo era un villaggio di pescatori ma oggi è un’importante destinazione turistica, gettonatissima da visitatori di molti paesi europei e non solo. Il primo cenno scritto sulla cittadina, dalla ricca storia e un passato antico, è nell’atto di donazione del conte Ivan Frankopan (del 1474) anche se i reperti archeologici qui trovati rivelano uno sviluppo in un passato ben più remoto. Gli abitanti del luogo si sono occupati quasi esclusivamente di pesca, olivicoltura, allevamento e silvicoltura per tutti questi secoli.

Lo sviluppo del turismo ebbe inizio nel 1930 con la costruzione dell’hotel Luka (l’attuale Jadran) affacciato al mare e villa Dinka. Ora è questa l’attività principale degli abitanti del luogo. Sempre più visitatori vengono attirati dalla bellezza delle spiagge, quelle più grandi e ben servite o quelle più piccole e isolate, l’acqua cristallina e il clima mite, oltre agli impianti ricettivi di qualità e personale attento. La sera è molto piacevole passeggiare lungomare per raggiungere uno dei bar sulla spiaggia . Dopo aver sorseggiato un fresco aperitivo si può continuare la

serata in uno dei numerosi ristoranti, che offrono le specialità del posto, spesso a base di pesce, e rilassarsi con una gustosa cena a lume di candela osservando romanticamente il riflesso della luna sul mare. Ci sono anche diverse possibilità di fare escursioni, per mare verso le località vicine o l’isola di Cherso o per terra, per visitare ad esempio la famosa grotta Biseruljka, un bellissimo esempio di quello che può fare l’acqua in territorio carsico. In ogni caso, è un luogo perfetto per una vacanza rilassante e adatto sia per le coppie che per le famiglie.

OMIŠALJ

Trovandosi nella parte nordoccidentale dell’isola di Veglia, Omišalj è il primo villaggio insulare che si incontra dopo aver attraversato il ponte. Si trova arroccato su un dirupo alto 85 metri dal quale domina il golfo del Quarnero. È, insieme alla città di Veglia, l’insediamento insulare più vivace e con la storia più lunga dell’intera isola. La tradizione turistica qui ha superato i cento anni di attività. Intorno al 1000 a.C., era abitata dagli Illiri, seguiti dai Romani e poi dai Croati, nel VII secolo.


Gli imperdibili Nell’XI secolo, Omišalj era un centro importante per la scrittura glagolitica e nel XII secolo viene nominato come Castri Musculi (dal latino Ad Musculi – luogo delle conchiglie) da cui il nome italiano Castelmuschio. Nel XV secolo passa in mano alla famiglia dei Francopani, che vi costruiscono uno dei loro quattro castelli. Per questo motivo la città è diventata di diritto una città monumentale. Il patrimonio culturale-architettonico è ricchissimo. Nella baia di Sepen, vicinissima a Omišalj, si può visitare quel che rimane del Municipium Flavium Fulfinum (del I secolo), cittadina romana comprendente il foro, la basilica, le strutture portuali,

Top 5 FULFINUM E MIRINE (I-VI secolo, baia di Sepen) resti archeologici del periodo romano e medievale, PLUTEO PREROMANICO del XI secolo, scoperto recentemente e visibile nella chiesa della Natività. GROTTA BISERULJKA con stalattiti e stalagmiti. Si trova a Rudin ed è attrezzata per le visite. PARCO DUBEC, in centro a Omišalj, occupa un’area di circa18000 m2 è un ottimo connubio tra la natura e l’intervento dell’uomo. CASA DEL FOLCLORE dove vengono conservati, in condizioni ideali, gli abiti di maggiore valore del folclore dell’isola di Veglia.

Eventi

l’area commerciale, un sistema viario e l’acquedotto. Adiacente ad esso, nel V secolo venne costruito l’imponente complesso paleocristiano di Mirine, collegato all’abbazia benedettina di S. Nicola. Di grande interesse anche i numerosi rilievi del basso medioevo, conservati qui in numero particolarmente elevato Ci sono però molti altri monumenti di ampio significato storico che rendono il luogo unico e da non perdere se si è in visita in zona. Grazie all’ottimo clima e alla facile raggiungibilità, questo luogo è molto amato dai visitatori e offre relax e divertimento per tutti.

Stomorina È il nome popolare dato alla festa di ferragosto. Viene chiamata in alcuni luoghi stomorica e deriva dal latino sancta Maria (S.Maria). A Omišalj quando si parla di stomorina, oltre alla festa mariana, la più importante e di più antica celebrazione in zona, si sottintende anche tutta una serie di usanze tradizionali legate al culto della Madonna e alla chiesa parrocchiale a lei dedicate (XII secolo). A Omišalj, in particolare, si festeggia decorando la piazza principale. Lo fanno i giovani del luogo, ragazzi e ragazze, che in tempi passati si svegliavano all’alba e preparavano il luogo per i festeggiamenti (già intorno all’1-2 di notte). Le ragazze andavano in giro per le case nei giorni precedenti alla festa e raccoglievano fazzoletti di seta colorati. I giovanotti, invece, raccoglievano la

frutta fresca. Poi, una volta riunitisi nella piazza, legavano i fazzoletti e la frutta su delle funi che appendevano facendole incrociare al centro. In quel punto veniva legata una “bandira”, che veniva a sua volta decorata con delle palline colorate (oggi, in passato con della frutta di forma circolare). Questo tipo di decorazione ha preso anch’esso il nome di stomorina. La “Bandira” ora

si alza il 14 agosto poco prima della mezzanotte e non più in silenzio come veniva fatto un tempo ma in un gran chiasso di festa. www.tz-njivice-omisalj.hr/

4 luglio (ore 10-12, 1922) Iva Lulić, mostra, galleria “Lapidarij” 5 luglio (ore 21) Concerto della banda di ottoni di Fusine, piazza Prikešte 7 luglio (ore 21) “Glagoljaška baština“, concerto, chiesa parrocchiale 10 luglio (ore 21) Concerto di musica classica, piazza Prikešte 11 luglio (ore 10-12, 19-22) Nenad Petronio, mostra, galleria “Lapidarij” 12 luglio (ore 21) Festa del pescatore, Njivice, frangiflutti 18 luglio (ore 21) Serata della cucina antica, sito paleocristiano di Mirine 19 luglio (ore 21) Putokazi, concerto, Njivice, frangiflutti 22-25 luglio (ore 21) Fertinates Jazz Festival, piazza Prikešte a Omišalj e ristorante “Plava terasa” a Njivice 25 luglio (ore 10-12, 19-22) Vojo Radojčić, mostra, galleria “Lapidarij” 26 luglio (ore 21) Festa del pescatore, Njivice, frangiflutti 29 luglio (ore 21) Concerto di musica classica, piazza Prikešte 25


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Gli imperdibili

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Top 5 il Marina di Punat è con-

siderato il più grande marina dell’Adriatico, con 750 posti di ormeggio sulla riva e altri 300 sulla spiaggia.

l’isolotto di Košljun

si trova davanti al porto di Punat.

È una vera e propria chicca. Vi si possono visitare un monastero franscescano e alcuni resti archeologici. lE chiesettE: San Donato (IX secolo), in località Dunat; i resti della chiesetta di San Pietro (VI secolo) a Kanajt; la chiesetta di San Giorgio (XIII secolo) a Mala Krasa e la chiesetta di San Geronimo a Stara Baška. La Via crucis con le tre croci da cui prende il nome la località in cui si trova (in croato Tri križi) verso Kalabrinj, nell’ambito dei percorsi podistici

La famosa spiaggia di Besca Vecchia (Stara Baška) a

10 km da Punat

Sull’isola di Veglia si festeggiano 105 anni di turismo

Punat, tra spiagge e vele

P

unat, località dell’isola di Veglia, si trova a 35 km dal ponte che la collega alla terraferma all’interno dell’omonima baia, Puntarska draga. È molto semplice da raggiungere sia per terra che per mare. L’area è famosa per le fantastiche spiagge che ne fanno una rinomata destinazione turistica. Vi si svolgono inoltre ogni anno numerose regate, tra cui, dal 1984 a maggio di ogni anno, l’ormai tradizionale “Croatia cup”. A Punat quest’anno si festeggiano i 105 anni di attività turistica. Il settore si sviluppò quando la località iniziò ad essere frequentata da personaggi delle famiglie reali fine ‘800 come Carlotta del Belgio (vedova di Ferdinando

Massimiliano d’Asburgo) e Carlo I di Romania. Da quel momento continuò a coltivare questa vocazione naturale, soprattutto dato che oltre alle bellissime spiagge è una zona di grande pregio per la qualità dell’offerta enogastronomicia È famoso il vino locale, prodotto nella vicina Verbenico (Vrbnik), la zlatna žlahtina, il prosciutto e il formaggio pecorino. Ma il vanto maggiore sono gli uliveti che la circondano e da cui si trae il rinomato olio d’oliva che non è indicato solamente ad un uso gastronomico, ma, nelle quantità giuste, dicono che sia anche terapeutico. Punat è una cittadina molto curata e ricca di servizi. Il centro storico è caratterizzato da viuzze strette dette

“calli”, alle quali si affacciano delle piccole case in pietra. Nella cittadina vi sono il Convento delle carmelitane, la Chiesa della Santissima Trinità e altri edifici liturgici. Gli impianti ricettivi sono eccellenti come pure quelli sportivi e ricreativi. Non manca la possibilità di praticare sport tra i quali primeggiano il tennis, il minigolf, la vela, la pesca sportiva o si possono frequentare corsi di immersione. Ci sono dei bellissimi sentieri per escursionisti, che portano a seguire le orme dei pastori, e numerose piste ciclabili di varia difficoltà e che appasioneranno anche i ciclisti più esigenti. Inoltre, le serate sono arricchite da tutta una serie di eventi culturali e da spettacoli.

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Gli imperdibili Eventi

Top 5 TORRE DI SAN CRISTOFORO, punto panoramico sopra

l’omonima piazza, da cui si ha una stupenda vista su tutto il porto ed il centro storico

FONTANA DI DRAGA E CALIFRONTE, in piazza San

Cristoforo.

CATTEDRALE DI SANTA MARIA MAGGIORE, in stile

romanico, consacrata nel 1177 da Papa Alessandro III. Accanto alla chiesa troviamo anche il campanile di 26 metri.

CONVENTO DI SAN ANTONIO ABATE, un convento

francescano femminile risalente al 1499, ubicato sulla punta del centro storico.

CHIESA DI SAN GIOVANNI EVANGELISTA: le rovine risalgo-

no quasi sicuramente al paleocristianesimo, mentre il campanile è stato aggiunto nell’XI secolo.

Una delle isole più belle del Mediterraneo

I campanili della cittadina di Arbe

Arbe, l’isola felice

V

ista da lontano, accerchiata dall’acqua, su una piccola penisola che si protende sul mare e con quattro campanili, la città di Arbe (Rab) sembra un veliero che va verso il mare. La parte più antica della città è il quartiere di Kaldanac, caratterizzato da viuzze costruite in modo irregolare. Da qui si passa poi al ben noto borgo di Varoš, riconoscibile per le sue tre vie parallele (Superiore, Centrale e Inferiore), unite da calli perpendicolari. Il luogo preferito dai turisti è la grande piazza di San Cristoforo, affacciata sul mare e circondata da caffé e ristoranti, che nelle notti d’estate fa da palcoscenico a numerose manifestazioni storicoculturali.

Salendo le numerose gradinate si raggiunge la parte alta della città, Gornja ulica (via Superiore), dove sono ubicate le chiese più belle dell’isola. Tra queste spicca in particolar modo la Cattedrale di Santa Maria Maggiore, con la facciata bianca e rosa, dal cui armonioso campanile romanico si apre una fantastica veduta sulla città. Da non perdersi una passeggiata nei parchi cittadini Komrčar, Boškopini e San Marino dove, oltre a respirare l’aria profumata dalla folta vegetazione e dale aiule fiorite, potrete ammirare busti e statue di personaggi famosi, come ad esempio quella di San Marino, fondatore della Repubblica di San Marino, che nacque proprio in questa pittoresca isola. Gli isolani sono da sempre molto

legati alle loro origini e coltivano da sempre le loro usanze popolari. Ogni occasione è buona per far risuonare la zampogna e ballare il “Rapski tanac”, il ballo folcloristico caratteristico dell’isola, oppure organizzare giochi cavallereschi con balestrieri provetti. Ma la manifestazione più importante sono certamente le “Ferie di Arbe”, una fiera medievale in cui per tre giorni la città rivive gli usi e costumi del lontano 1364, giornate che coinvolgono tutti i cittadini, i quali scendono in piazza vestiti in costumi medievali per rispolverare mestieri e atteggiamenti dell’epoca. Per le vie lastricate, nelle piazze, nei cortili e lungo la riva vengono allestite botteghe medievali che ritraggono scene di vita autentica di quel tempo.

4, 11, 18 e 24 luglio (ore 21) Serate musicali di Arbe, chiesa della Santa Croce 5 luglio (ore 19-20) “Arbe – il centro del mondo”, workshop per bambini, Piazzetta 7 luglio (ore 21) estate figurativa di Arbe, mostra, “Palazzo ducale“ 10 luglio (ore 21) Esibizione del gruppo folcloristico “Rapski tanac”, centro storico 16 luglio Festività della Madonna del Carmelo “Karmenica”- programma d’intrattenimento, Barbat 18 luglio (ore 20) Festival di samba Loparo, Spiaggia del Paradiso 20 luglio “Čoki, kunji i kravate”, Vedran Bišić, mostra, Ente per il turismo 25 luglio (ore 21.30) Festa di San Giacomo, 12° Fiera di Arbe, Piazza San Cristoforo 26 luglio (ore 21) Festa di Sant’Anna, Fiera medievale di arte e artigianato, Piazza Libertà e Kaldanac 27 luglio (ore 9-24) Festa di San Cristoforo, patrono della Città

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Ristorante Nada Situato nel centro storico di Veglia, incluso nel “Lionely planet”, la rivista-guida per turisti più conosciuta del mondo, vanta un’eccellente cucina mediterranea. Fra le specialità l’insalata di frutti di mare, il famoso risotto agli scampi, l’eccellente rana pescatrice in sugo di vino bianco “Žlahtina” ed il saporito agnello isolano. Aperto dalle 12 alle 23.

Cantine «Nada» Costruite in pietra, di grande fascino, sono l’orgoglio della famiglia. Il prodotto più prestigioso è la “Žlahtina“, ricavata dall’omonimo vitigno tipico isolano. Da qui escono pure il „Brajdica“, apprezzato vino rosso, un prosecco e uno spumante prodotto con il metodo tradizionale. Come aperitivo o digestivo, ottimi i nostri distillati, dall’acquavite di vinaccia con ruta, all’inconfondibile grappa di fichi.

Verbenico (Vrbnik) – Isola di veglia (Krk) Tel: +385 51 85 70 65 • Fax: + 385 51 85 72 05 E-mail: nada@ri.t-com.hr • www.nada-vrbnik.hr


Un giro in Istria... I molti volti di una regione da esplorare

I colori dell’Istria

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Un giro in Istria...

Eventi 2 luglio (ore 21,30) 2Cellos, Arena di Pola 5 luglio (ore 21,30) Dee Dee Briodgewater, Avangarde Festival, Rovigno 12 luglio (ore 21,30) John Pizzarelli Quartet, Avangarde Festival, Rovigno 13-27 luglio, “Pula Film Festival”, Pola 18-20 luglio, Montraker Live Music Festival, Orsera 18-28 luglio, “ATP Vegeta Open”, torneo internazionale di tennis, Umago 9 luglio (ore 21) Gabrielle Stravelli 4-tet, concerto jazz, Lokvina (Castua) 29-30 luglio, Sepomaia Viva, Umago

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I

l territorio della penisola istriana è stato abitato fin dalla preistoria. Deve il suo nome alla tribù degli Histri, di probabile origine illirica, il cui massimo centro politico, economico ed artistico fu la capitale Nesazio (nei pressi di Pola), ora un interessante sito archeologico. In epoca romana gli Histri vennero descritti come una feroce tribù di pirati protetta dalla difficoltà di navigazione lungo le loro coste rocciose. Occorsero ai romani due campagne militari per soggiogarli (177 a.C.). Augusto creò numerose colonie di legionari in Istria, allo scopo di proteggere i confini orientali dai barbari e molti sono i resti del periodo della Roma antica, concentrati soprattutto nella città di Pola. Ci furono qui varie dominazioni e dal XII secolo fece parte della Serenissima, con tracce evidenti ancora oggi nell’architettura locale. La massima estensione della sovranità

Montona e la sua cinta muraria veneziana sulla penisola istriana fu raggiunta in seguito all’esito del lodo arbitrale di Trento del 1535, quando Venezia ottenne anche una parte del territorio della villa di Zamasco vicino a Montona (Motovun). Da quel momento, la Serenissima conservò la sovranità su buona parte dell’Istria fino alla scomparsa del suo Stato nel 1797. Fra il XIV e il XVI secolo numerosi pastori romeni si rifugiarono in Istria durante le invasioni ottomane e mescolandosi con i discendenti dei locali ladini, formarono una popolazione di lingua isro-rumena, tuttora presente in alcune zone della penisola. I Cici sono verosimilmente la minoranza più piccola d’ Europa, se pure li si può considerare una minoranza. Sono tante le curiosità che riguardano l’Istria. Terra di pescatori e agricoltori, conquista i visitatori con gli spettacolari paesaggi che sfoggiano colori e morfologie. Ma è conosciuta

soprattutto per i prodotti della terra. Il più rinomato è sicuramente l’olio d’oliva, qui prodotto fin dai tempi antichi. A prova di ciò sono stati ritrovati alcuni resti degli antichi oleifici sparsi

dei Romani e anche nelle cantine dell’Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe non mancava mai. E che dire del tartufo istriano diffuso nella

La penisola istriana è nota per il suo ricco patrimonio culturale e naturale oltre alla stuzzicante offerta eno-gastronomica. lungo tutta la costa occidentale istriana e, nelle loro immediate prossimità, quel che rimane di vere e proprie zone industriali nelle quali venivano realizzate le anfore. Oggi la produzione di può conoscere percorrendo le Strade dell’olio d’oliva istriano, ben segnalate, che permettono di visitare le aziende produttrici, i piccoli produttori e i frantoi istriani. Ma è anche terra di un ottimo vino (e le Strade del vino). È particolarmente rinomata la Malvasia istriana, nota e lodata sin dal tempo

zona di Montona? Bianco o nero, soddisferà certamente anche i palati più raffinati. E poi c’è anche dell’ottimo prosciutto istriano, essicato dalla bora e particolarmente gustoso. Ma su una tavola così imbandita non può mancare anche dell’ottimo formaggio, che qui si trova in molte località, a volte arricchito da scaglie di tartufo. E per addolcire la bocca c’è il miele istriano, con odori e sapori unici e riconoscibili. Anche un semplice millefiori vi stupirà.


Un giro in Istria... Per descrivere l’Istria si può usare tanti criteri. Uno dei modi più diffusi è in base al colore delle sue terre: Istria “rossa”, “bianca” e “nera”. Qui abbiamo deciso di separare la costa dall’entroterra, che non è però molto lontano dal mare quindi i due mondi finiscono insesorabilmente per fondersi. Parliamo di Istria “azzurra” e Istria “verde”. Ma è una semplice comodità per cercare di creare un’immagine più nitida nel descrivere questi luoghi meravigliosi.

Istria “azzurra” Le coste della penisola istriana sono bagnate da un mare cristallino. I navigatori, fin da un passato molto antico, cercavano rifugio nell’abbraccio delle sue insenature, i pescatori dedicavano la vita al mare, i viaggiatori trovavano nuovi amori nei suoi porti. L’Istria “azzurra” ha molte storie da raccontare. Sul colle, Albona (Labin), cittadina che ha protetto per secoli i suoi abitanti nell’abbraccio delle sue mura, osserva dall’alto la ridente Porto Albona (Rabac), adagiatasi ai suoi piedi lungo una delle più belle spiagge istriane. E poi più in là, la punta più meridionale, Capo Promontore (Rt Kamenjak), nasconde la fascinosa Pola (Pula) e l’incantevole arcipelago delle Brioni (Brijuni). Spunta poi il campanile della chiesa di S. Eufemia che dal colle di Rovigno (Rovinj) porta l’attenzione sul vicino Canale di Leme (Limski Kanal) alla splendida Orsera

(Vrsar)e più in là ancora, alle spiagge di Parenzo (Poreč). Proseguendo verso settentrione si arriva a Salvore (Savudrija) dove il vecchio faro segnala la presenza di un porto sicuro, Cittanova (Novigrad) e della vicina Umago (Umag). Sulle rive del mandracchio, il tipico porticciolo istriano, i pescatori rattoppano le reti, ognuno immerso nei ricordi di tempi ormai passati. Forse hanno pescato qualche sardella da assaporare con un bicchiere di malvasia locale.

Istria “verde” Spostandosi dal mare, l’Istria brilla con i colori della rigogliosa vegetazione mediterranea, gli splendidi vigneti e gli antichi oliveti. L’entroterra istriano, nasconde luoghi magici, tra fantasia e realtà, le cui bellezze stupiscono il visitatore cullato dalla pace e tranquillità del luogo. Si possono qui visitare le cantine vinicole e vengono organizzati incontri, oramai una tradizione, quali il Festival della Malvasia istriana, la regina dei vini regionali, a Verteneglio (Brtonigla). Si può accompagnare il bicchiere di vino con il prosciutto istriano o con un antipasto a base del pregiato tartufo, entrato anche nel libro dei Guiness dei primati. Girando per l’Istria “verde”, si incontrano cittadine medievali, arroccate su un colle, quali Montona (Motovun) del XII-XIII secolo, all’apice di una rupe carsica. Si tratta di uno dei borghi più affasci-

nanti dell’Istria interna. Alla piazza veneziana si giunge attraverso la più lunga scalinata istriana che conta 1052 scalini. Oltre ai vicoli tipicamente medievali che la percorrono, c’è un ampio patrimonio architettonico da visitare quale la porta munita da torre, il municipio rinascimentale, la loggia urbana, la chiesa parrocchiale di S. Stefano ed alcune chiese minori, le cisterne urbane, i numerosi stemmi che adornano le facciate degli edifici. Un altro centro da non perdere è la cittadina quattrocentesca, in stile gotico-veneziano, di Valle (Bale), con un centro storico ben preservato in cui ammirare i resti della cinta merlata del castello. Per gli amanti dell’arte, invece, una vera chicca è Grisignana (Grožnjan), cittadina antica protetta da fortificazioni risalenti al periodo veneziano, nota per la presenza di numerosi artisti che qui vivono ed espongono le loro opere nella galleria civica o in una ventina di gallerie e atelier privati. Sono numerosi i monumenti culturali e storici ed altrettanti gli avvenimenti culturali e ricreativi. Tra gli eventi principali, vengono organizzati numerosi concerti di musica classica, un festival jazz e la manifestazione pittorica “Ex tempore” (a settembre) che fa giungere in sito centinaia di artisti provenienti da tutto il mondo. Sicuramente ce n’è per tutti i gusti e tutte le tasche. Ogni stagione offre le sue particolarità e questa è una regione che non finisce mai di stupire!

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Voglia di mare

Top 5 delle spiagge più belle dell’Istria

L’Istria è nota per la sua costa selvaggia dove le candide rocce calcaree, erose dal vento e dal mare, si intercalano alle bellissime spiagge, alcune nascoste dall’ombra dei pini che crescono quasi fino all’acqua. Il profumo del mare e delle piante, molte aromatiche e medicamentose, è inebriante. Il frinire delle cicale rompe il silenzio delle afose giornate senza vento. Ogni tanto una barchetta compare all’orizzonte, per completare l’idilliaco quadretto. Ci sono tutti gli ingredienti per una perfetta giornata al mare!

e Capo Promontor Capo Promontore (Rt Kamenjak), una piccola penisola costituita da una sottile lingua di terra lunga circa 5 km, situata all’estremità meridionale dell’Istria, a sud di Pola, è uno dei posti più affascinanti della costra istriana. È conosciuto per le sue bellissime insenature, gli isolotti e per il parco naturalistico. Arricchiscono ulteriormente il paesaggio alcune bellissime spiagge di sabbia che sono particormente adatte per le famiglie con bambini.

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Bijeca - Medolino Bijeca a Medolino (Medulin), è una bellissima spiaggia di sabbia lunga 1 km che attira in particolare le famiglie con bambini. La spiaggia è ideale per il popolare gioco del picigin (palleggiare nell’acqua bassa con tanto di fragorosi tuffi) e per i più piccoli c’è lo scivolo acquatico. I vicini alberi permettono di ripararsi dal sole ma, per stare più comodi, si possono noleggiare sdraio e ombrelloni. Sono numerosi i bar, negozi e ristoranti.

Albona Girandella - Porto Girandella, situata a Porto Albona (Labin), sulla costa sudorientale dell’Istria, potremmo definirla una spiaggia a 360 gradi. Oltre al mare turchese e alla spiaggia stessa, offre tantissimi contenuti per il relax e il divertimento. Ottima anche la vita notturna, grazie all’ormai tradizionale Festival estivo della musica elettronica. Nei pressi della spiaggia si delinea un sentiero da passeggio, da percorrere anche in bici o con i pattini in linea.

Scaraba - Rovigno A soli 3 km dal centro di Rovigno (Rovinj), nel l’area naturale protetta “Zlatni rt”, c’è la spiaggia Scaraba. Raggiungerla in bicicletta è molto piacevole, poiché si attraversa un suggestivo sentiero immerso nel verde. È un luogo perfetto per gli amanti della tranquillità, poiché si tratta di una spiaggia poco frequentata. Gli amanti della tintarella possono abbronzarsi anche sugli scogli vicini, creandosi il proprio angolo di intimità.

ra Koversada - Orse Koversada, a Orsera (Vrsar), è una spiaggia di 5 km, in alcune parti sabbiosa e in altre rocciosa, adatta a tutti i gusti e a tutte le esigenze. Un’area è stata anche attrezzata per le persone con difficoltà motorie. Bisogna sapere però che è una spiaggia molto particolare: è la più grande spiaggia nudista d’Europa! Si trova nell’omonimo campeggio, nei pressi dell’imboccatura del Canale di Leme. Si consigia sia a famiglie che a coppie.

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Gli imperdibili

Top 5 L’ARENA è il monumento

principale della città, un anfiteatro romano costruito nel I secolo, ai tempi di Vespasiano, in parallelo con il Colosseo di Roma. Può accogliere 5000 spettatori. L’ARCO DEI SERGI (del 29 e il 27 a.C.) eretto in onore di tre componenti della famiglia che occupavano cariche amministrative nella città.

IL FORO ROMANO E IL TEMPIO DI AUGUSTO (2 a.C-

14), che nella storia di Pola ha svolto anche funzioni di chiesa e di granaio, cambiando spesso funzione.

IL PALAZZO MUNICIPALE

( del 1296) ma più volte rimaneggiato tanto da presentare ora un’eccezionale fusione di stili architettonici diversi, dal romanico al rinascimentale.

L’ARCHITETTURA AUSTRIACA tra cui il mercato, che presentava l’uso innovativo del metallo e vetro in una struttura simile.

Eventi

Tra resti romani e ultime uscite cinematografiche

L’Arena di Pola, dove si svolgerà il Pula Film Festival

Pola: antica e moderna

C

on i suoi tremila anni di storia, Pola è una più antiche città dell’Adriatico, nota per la sua elevata concentrazione di vestigia romane. E, come Roma, sorge su sette colli. Ma accanto al suo importante patrimonio architettonicoculturale, si può godere anche dei bellissimi paesaggi naturali e degli incantevoli tratti di costa quali il Lungomare con bellissime spiagge e pinete che nascondono gli impianti turistici. I più importanti monumenti della città risalgono quasi tutti all’epoca imperiale romana (dal primo al terzo secolo d.C.). Da visitare, partendo dalla piazza principale (piazza Foro), il tempio di Augusto che ospita una mostra di sculture in pietra, il palazzo municipale ultimato nel 1296, il mosaico

romano “Supplizio di Dirce”, la chiesa e il convento francescani costruiti nel tredicesimo secolo, i resti della Basilica bizantina di San Maria del Canneto e lo splendido Arco dei Sergi, sempre di fattura romana (I sec.a. C.) Altri edifici d’interesse come la Posta Principale dell’architetto Angiolo Mazzoni (1933), l’ex Casinò Marina (1872-1913, all’epoca in cui Pola era il principale porto militare dell’Austro Ungheria), il Teatro e il Mercato dove acquistare pesce e verdura freschi.

Sole, mare e cinema! Da cinquant’anni a Pola, nel mese di luglio, si svolge il “Pula Film Festival”, un festival cinematografico dal fascino particolare: le pellicole vengono proiet-

tate all’Arena, un palcoscenico eccezionale sotto un cielo stellato e nel cinema Valle. Quest’anno si festeggiano i 60 anni dell’evento, che si terrà tra il 13 e il 27 luglio. Si tratta della manifestazione culturale più seguita in Croazia, con oltre 78.000 spettatori. Le origini del festival del cinema di Pola sono nel lontano 1938, ancor prima dell’esistenza del festival di Cannes, e dal 1953 viene da allora organizzato con continuità. Tra il 13 e il 27 luglio verrà presentata una selezione dei migliori film proiettati ai maggiori festival europei (Cannes, Berlino, Venezia e Roma) mentre a partire dal 20 luglio saranno proposti anche i film nazionali più amati dal pubblico locale. Ci saranno ben 12 film croati, tra cui il thriller dal titolo curioso “Il cannibale vegetariano”.

1, 2, 8, 9, 15, 16, 22, 23, 29 e 30 luglio (ore 2023) Istrian hand made, Piazza Foro 1-5 luglio 19. PUF, Festival del teatro alternativo, ex caserma “Karlo Rojc” e piazze 3 luglio (ore 21.30) 2Cellos, Arena 5, 12, 19 e 26 luglio (ore 20-23) Istra gourmet (fiera), Piazza Foro 5, 10 e 30 luglio (ore 20.30) “Spectacvla Antiqva”, spettacolo di gladiatori, Arena 6, 13, 20 e 27 luglio (ore 20-23) Istrian hand made & Istra gourmet, Piazza Foro 8, 15 e 29 luglio (ore 21) Jazzbina Summer Jazz, P. Port’Aurea 13-27 luglio 60. Pula Film Festival 13 luglio (ore 20) “Slurp Festival Vol.2”, fortezza Punta Christo, Stignano 13 luglio (ore 9-13) Profumi e sapori dell’Istria 18-22 luglio 11. Seasplash Festival, fortezza Punta Christo, Stignano 28 luglio – 4 agosto (ore 21) INK – teatro al Castello, teatro all’aperto

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Dai pezzetti di Paradiso raccolti dagli angeli e sparsi nel mare di fronte alle terre istriane, nacquero le Brioni, isole dal fascino millenario.

Venite a visitarle e a trascorrere delle giornate indimenticabili!

www.brijuni.hr


Gli imperdibili

Eventi

Top 5

Un’arcipelago sotto tutela da visitare assolutamente

Le meravigliose Brioni

L

e Brioni, sono uno degli otto parchi nazionali della Croazia, uno più bello dell’altro. Queste isole sono da sempre uno dei luoghi più esclusivi dell’offerta turistica adriatica. Clima, vegetazione, mare, terraferma e mondo animale hanno dato qui vita ad un ambiente armonico che offre al visitatore un raro equilibrio tra elementi naturali e antropici, di particolare valenza e pregio. Raggiungerle è molto facile e basta prendere uno dei vaporetto che parte dal porticciolo di Fažana quasi ogni ora dalle 6,45 fino alle 21,45. Le isole Brioni sono state un luogo di vacanza molto amato dai patrizi romani, poi dell’aristocrazia imperiale asburgica e, più tardi ancora, da moltissimi illustri personaggi della cultura,

dello spettacolo e della politica internazionale. Le isole vennero acquistate dal magnate dell’acciaio Kupelwieser che le trasformò nel paradiso che conosciamo ora. Furono innumerevoli gli interventi che fece sulle isole e con ottimi risultati. L’isola più ampia è Brioni Maggiore (Veliki Brijun), a 2 Km dalla costa, seguita da Brioni Minore (Mali Brijun), più piccola. Certamente una delle più interessanti è l’isola di Vanga, soprattutto per il significato storico-politico che ha avuto nel periodo in cui era la residenza estiva dell’ex presidente della Jugoslavia Josip Broz Tito, scomparso nel 1980. Oggi l’edificio è stato riadattata a museo storico e naturale, con una mostra fotografica permanente che ritrae i numerosi personaggi famosi che sono venuti qui in visita. Una delle

attrazioni maggiori delle Brioni è il parco safari, nel quale si possono fare piacevoli soste per avvicinare gli animali esotici. È un luogo di pace e tranquillità da girare a piedi, in bicicletta, o restandosene seduti comodi su di un trenino turistico. Ma sono tante le cose da vedere. La lussuriosa vegetazione, mediterranea e subtropicale, conta ben oltre 600 specie, c’è un vasto patrimonio storico-architettonico tra cui numerosi resti archeologici di varie epoche, musei, chiese, fortezze, cave di pietra e molto altro ancora. Una delle cose che entusiasmerà sicuramente i più piccini sono le tracce di dinosauri risalenti a 150 milioni di anni fa. Oltre a tutto questo, durante il periodo estivo sono frequenti gli spettacoli al teatro all’aperto.

LA RESIDENZA DI TITO oggi museo storico e naturale, con una mostra permanente di fotografie IL PARCO-SAFARI su 9ha di terreno, visitabile con un trenino, ospita animali esotici quali zebre, lama, antilopi, pecore della Somalia e nostrani come asini e buoi istriani. IL CASTRUM BIZANTINO è il sito maggiormente stratificato delle Brioni e occupa più di un ettaro di terreno. LA VILLA ROMANA, nel golfo di Veriga, con i resti di un sontuoso complesso architettonico romano costruito a partire dal I secolo a.C. e usato fino al VI secolo. IL PARCO DEL CRETACEO dove sono state rilevate oltre 200

tracce di dinosauri dell’era del Cretaceo (dai 145 ai 65 milioni di anni fa). Sono visitabili i siti di Punta Pogledalo, Ploče, Kamik/Plješivac e Trstika/Debela Glava.

6-7 luglio (ore 20.15 nave da Fasana) Teatro Ulysses, concerto Salsa Filarmonica, Orchestra filarmonica di Zagabria, fortezza Minor 10-13 luglio (ore 19.30) W. Shakespeare: Re Lear (spettacolo teatrale in croato) 14 e 19 luglio (ore 12) Spettacolo finale della Scuola internazionale estiva di musicoterapia 19 luglio (ore 20) “SubLitCafe: Vrisak stiha 1913-2013.”, spettacolo di poesia (partecipa anche Laura Marchig) 20 luglio (ore 20.15) Amira Medunjanin, concerto folk, fortezza Minor 26-28 luglio (ore 20.15) Goran Stefanovski: Odisej (spettacolo teatrale in croato)

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Gli imperdibili

Top 5 Le mummie di Dignano

conservate nella cripta del Duomo di

San Biagio nel quale sono conservate anche opere artistiche di pregio ed è la più grande chiesa di tutta l’Istria. Splendidi palazzi di pregio architettonico come il Palazzo Comunale, casa Benussi, casa Bembo.

Palazzo Bradamante

con la facciata abbellita dall’alzata dell’orologio pubblico e dall’elegante trifora. Ospita la Comunità degli Italiani. Il Museo civico nel palazzo Bettica con reperti archeologici trovati nei dintorni di Dignano.

la chiesa romanica di S. Fosca nei pressi di Valmadorso

(sulla strada che da Dignano porta a Barbariga). È meta di pellegrinaggi per le guarigioni miracolose, soprattutto ai malati alle articolazioni. Ci sono affreschi risalenti al periodo dal XI al XIII secolo.

Eventi

Tra strette calli e palazzi in stile gotico veneziano

La bellissima Piazza del Popolo a Dignano

Dignano e le mummie

S

econdo la tradizione, Dignano è il risultato dell’unione di sette ville, facenti parte dell’agro colonico di Pola. L’antica Attinianum, un tempo più grande di Pola, era ristretta entro i limiti dell’odierna Piazza del Popolo al centro della quale si ergeva il castello, demolito nel 1808 per l’ampliamento della piazza stessa. La città ha conservato il suo particolare aspetto medievale, caratterizzato da campielli e strette calli con un’architettura tipicamente veneziana. Si snoda su via Calnova e percorrendo via delle Mercerie, la più lunga della penisola istriana, si incontrano antichi palazzi che presentano bifore, eleganti balconi e stemmi tipici del gotico veneziano disseminati in un affascinante labirinto. Le numerose chiese medievali (S. Cate-

rina, S. Croce, S. Domenica, S. Antonio, S. Rocco), un tempo situate fuori città, si fondono ora con il tessuto cittadino. È il centro più vivo e tradizionale di un folklore che si ricollega a quello abruzzese e calabrese, quello della popolazione autoctona dei Bumbari, dalle radici millenarie. I costumi delle “bumbarelle” vengono tramandati da generazione in generazione e sono arricchiti da gioielli e decorazioni varie. È interessante anche il territorio intorno a Dignano, disseminato dalle tipiche “masiere” (muretti a secco) che delimitavano le proprietà agricole e da “casite”, particolari costruzioni a forma di cono costruite nei campi senza l’uso del cemento con l’incastro di pietre. Servivano per il riposo e il riparo della gente che lavorava la terra.

Le mummie istriane

Le reliquie conservate nel Duomo di San Biagio e consacrato nel 1800 sono note come le “mummie istriane”. L’ edificio è la più grande chiesa di tutta l’Istria e con il campanile più alto (ben 63 metri). Vi sono conservate numerose opere di valore artistico e culturale quali la custodia in bassorilievo del 1451 e le “quattro scene della vita del beato Leone Bembo” del 1321. La maggior parte dei visitatori viene qui soprattutto perché nella sua cripta sono conservate 370 reliquie di 250 santi, chiamati “i Corpi Santi incorrotti” perché non sono stati imbalsamati. Tra i Santi ci sono San Sebastiano e Santa Barbara. Il corpo di Santa Nicolosa, morta a Venezia nel 1512, è considerato la mummia meglio conservata d’Europa.

28 giugno – 1 luglio “Welcome EU!”, ogni martedì e giovedì(ore 21) Cinema estivo, 3-7 luglio(ore 20) , Boombarstick - Urban arts and music festival 6 luglio (ore 20) Rassegna di ballo 12 luglio (ore 21) Klapa Intrade, concerto 18 luglio (ore 20.30) Takako Matsukawa, mostra, Galleria “El Magazein” 19 luglio (ore 19-23) Porte aperte dell’atelier, Casa creativa, Via della valle 49 20 luglio (ore 21) “Robe de mati”, spettacolo teatrale 20-21 luglio Mosaico – laboratorio artistico, Boom Gallery, Merceria 41 24-27 luglio XXVI Ex Tempore di pittura 26 luglio (ore 21) , Scorci di vita quotidiana del XVIII sec., conferenza, Galleria “El Magazein” 26-27 luglio Biker’s meeting, fiera 27-28 luglio (ore 21) “Sulle sponde della Serenissima”, Festival di musica antica, Piazza del Popolo 28 luglio (ore 21) “Dolce estate”, degu41 stazione di dolci tipici.


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Gli imperdibili

Top 5 IL CASTELLO SOARDO-BEMBO dalla facciata gotico-rinasci-

mentale, costruito all’inizio del XV secolo sfruttando due torri della cinta muraria del borgo medievale.

LA CHIESA PARROCCHIALE DI VALLE della Visitazione di Maria a S.Elisabetta in pietra calcarea bianca, costruita sui resti di una basilica del IX secolo tra il 1845 al 1891.

IL PALAZZO COMUNALE E LA LOGGIA del XIV secolo LE CASEMATTE, un complesso

fortificato costruito tra il 1898 e il 1914, lungo la costa, su una superficie di 150ha e collegate tra di loro da una rete di strade sterrate.

LA VIA DELLE “STANZIE”,

poderi rurali immersi nel verde e circondati da paesaggi incantevoli. La più bella è quella dei Meneghetti mentre quello di maggiore rilevanza storica fu della famiglia dei Bembo.

Il borgo medievale immerso nella pace

Castel Bembo, la sede della Comunità degli italiani

Svago e relax aValle

I

l comune di Valle (Bale), arroccato su un colle a 145 m/slm si distingue per le sue bellezze naturali e per la sua ricca eredità culturale e architettonica. Si tratta di una zona ben conservata che è immune da ogni tipo di devastazione. Era un insediamento preromanico, fortificato dai romani quando ebbe la funzione di punto di presidio della via Flavia, la via del commercio che univa anticamente Pola e Trieste. L’antico Castrum romano, ovvero il Castrum Vallis medievale, è circondato da bellissime vallate (doline carsiche) e splendide colline. Vi è possibile scorgere vecchie rovine, resti di antiche strade romane, cisterne, pozzi, ville romane, torchi, chiese... Si tratta di un luogo tranquillo e silenzioso, dove

rilassarsi e godere della pace e della natura. In passato Valle fu un vero e proprio castello, circondato da alte mura merlate quattrocentesche altre mediamente 8-10 metri, disposte su tre fila con ingressi contrapposti per maggior difesa. Venne annessa alla Serenissima nel 1420 e fu dotata di uno statuto. La situazione rimase inalterata fino al 1797, quando la cittadina fu annessa all’Austria e perdette il suo status di comune divenendo borgo di Rovigno. Oggi si possono ammirare le vecchie case in pietra in stile goticoveneziano, addossate sui resti delle antiche mura, tra le quali si diramano numerose stradine strette, ma ben lastricate nonostante il tempo.

Notti di arte e musica

Tutti gli anni Valle ospita una serie di importanti eventi culturali. Tra le manifestazioni più significative, c’è il “Castrum Vallis” (27 luglio), alla sua 48° edizione, una mostra collettiva di pittura alla quale partecipano artisti di ogni calibro. Il “Last Minute – Open Jazz Festival” (1-4 agosto) ospiterà, invece, musicisti provenienti da diverse parti del mondo. Lo scenario che avvolge la musica, tra le viuzze del borgo, rende l’esperienza indimenticabile. Per finire, da non perdere la ‘Notte Vallese’, una festa popolare che si svolge tradizionalmente il primo sabato di agosto. Si canta, si balla e mangia i piatti della tradizione. La festa può durare fino alle prime luci dell’alba.

Eventi 6 luglio festa popolare, Moncalvo (Golaš) 27 luglio Castrum Vallis, mostra, galleria “Ulika”

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Gli imperdibili Arte e Mediterraneo tra le calli

Rovigno, al suono della campana di S. Eufemia

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C

entro di origini pre-romane, assunse importanza sotto il dominio romano quando era conosciuta con il nome di Arupinum o Mons Rubineus e successivamente anche come Ruginium e Ruvinium. Fu poi per secoli una delle città più importanti della penisola e parte dei domini della Serenissima Repubblica di Venezia, le cui tracce sono tuttora molto ben visibili negli elementi architettonici. L’affascinante centro storico di Rovigno è collocato sul Mons Rubeus, originariamente un’isola collegata alla terraferma con l’interramento dello stretto nel 1763 allo scopo di espandere l’antico abitato. La cittadina era protetta allora da una cinta formata da una spessa muraglia rinforzata da torrioni: a ponente vi era la porta di san Damiano con quella che è ora la Torre dell’Orologio, a levante la porta di Valdibora con il suo torrione (divenuta nel XVIII secolo di proprietà della famiglia Bognolo) e nel mezzo il famoso Portone del Ponte, munito di ponte levatoio. Ora si accede al centro storico dalla bellissima riva di Rovigno, passando sotto l’Arco dei Balbi. Ci si trova così all’inizio della Grisia, la strada principale del nucleo storico. Prima di lasciare il mare per iniziare a salire ed esplorare la Cittavecchia, vale la pena soffermarsi ad osservare le tipiche imbarcazioni dei pescatori locali, chiamate “batane”, ormeggiate nel porticciolo. Lo spettacolo quasi quotidiano, una sfilata di barche ben illuminate, inizia alle ore 20,30.


Gli imperdibili Eventi

Le calli degli artisti

La morfologia particolare di questo luogo ha dato origine alla fisionomia urbana straordinaria e suggestiva che la caratterizza. Lungo le strette strade lastricate in pietra della Cittavecchia, tortuose e ripide, sorgono vecchi edifici con ballatoi e terrazze, mura rinascimentali, chiese, gallerie d’arte all’aperto e moltissimi ristoranti tipici. La via più nota è la Grisia, su cui si affacciano splendidi palazzi di cui molti hanno decorazioni in stile veneziano. L’area è piena di negozietti e atelier, dove si possono acquistare

Top 5 la Grisia, la principale tra le

viuzze che si inerpicano sul colle per arrivare al piazzale della chiesa parrocchiale di S. Eufemia.

la chiesa di S. Eufemia protettrice della città (1736) l’arco dei Balbi - costruito

nel 1680 è l’antica porta della città, da cui si accede al centro storico e la Grisia, in stile veneziano.

Museo civico di Rovigno, nel palazzo barocco dei conti

Califfi (XVII/XVIII secolo). fondato nel 1954 su iniziativa degli artisti rovignesi. L’Isola rossa o meglio due isole unite in modo artificiale, l’isola di S. Andrea e l’isola di Maschino, a una quindicina di minuti in barca dal centro storico di Rovigno.

le opere dei numerosi artisti locali. La seconda domenica di Agosto, il centro storico di Rovigno ospita la manifestazione chiamata appunto “Grisia”, nel corso della quale pittori e scultori espongono le loro opera all’aperto, per le strade e le piazzette, colorando ulteriormente questa città già molto vivace. A fine giornata, una giuria sceglie le opere più belle che vengono premiate. Continuando a salire lungo l’intricato labirinto di viuzze, si sale fino a raggiungere la cima del colle, dominato dalla chiesa di S. Eufemia (protettrice della città, del XVIII secolo). Da qui la vista si apre sul mare, decorato da 22 isolotti. Lo spettacolo è indimenticabile. La chiesa di S.Eufemia fu costruita nel 1736 utilizzando materiale proveniente da due antichi edifici preesistenti. Sul fondo della navata laterale destra si trova la statuetta di Santa Eufemia mentre il suo sarcofago, risalente al VI secolo, è collocato alle spalle dell’altare maggiore. La più antica chiesa cittadi-

na è però la romanica Chiesetta della Santissima Trinità, a pianta eptagonale, collocata in Piazza del Laco, dove c’è una piccola pinacoteca con quadri di origine veneta (XVIII secolo). Da non perdere anche il convento francescano e i resti delle mura civiche del VII secolo con sette porte, tre delle quali Porta di san Benedetto, Porta sotto il muro e Porta Santa Croce hanno conservato le fattezze originali. È di grande interesse il Museo civico di Rovigno, situato in un edificio barocco del centro storico. Accanto alla mostra d’arte moderna, vengono ospitate altre interessanti esposizioni permanenti. Un altro vanto della città è il Centro di Ricerche Storiche, un’istituzione del Consiglio d’Europa e importante organo per lo studio del territorio istriano e quarnerino. Agli amanti della natura, consigliamo una gita nel vicinissimo Parco Naturale di Punta Corrente, dalla rigogliosa e variegata vegetazione. Un’altra destinazione da non perdere

è il castello sull’isola di S. Andrea, un convento benedettino fondato nel VI secolo oggi trasformato in albergo.

Un centro servitissimo La città è molto ben organizzata per accogliere i numerosi visitatori. Ci sono ottimi alberghi e tranquilli campeggi oltre a sfiziosi e romantici ristorantini che offrono le specialità della cucina locale a base di pesce. Qui li chiamano “spacio”. Sono stati attrezzati pure due marina, l’ACI Rovigno con 380 posti ad ormeggio e quello di Valdalta con 250 posti. La bellissima costa è per la gran parte frastagliata, con candide rocce calcaree erose e a volte appuntite, ma nelle insenature ci sono stupende spiagge di ciottoli o sabbia, che conquistano anche le persone più esigenti. Oltre alla natura, qui molto generosa, non mancano nemmeno gli eventi mondani e le opportunità di divertimento dopo una giornata passata a rilassarsi al mare.

2, 4, 9, 11, 16, 18, 23, 25, 26 e 30 luglio (ore 20.30) Sfilata notturna delle batane 2, 4, 9, 11 luglio (ore 21) Festival della musica barocca BaRoMus, chiesa di San Francesco 3, 7, 10, 14, 17, 21, 24, 28 e 31 luglio (ore 20) Serate della tradizione rovignese, Piazza Riviera 5, 11, 19 luglio (ore 21) Rassegna dei giovani talenti – concerti di musica classica, chiesa di San Francesco 5, 12, 13 luglio (ore 21.30) Avantgarde Jazz Festival, ex Fabbrica di Tabacchi di Rovigno e P. Tito 5 e 23 luglio Rovigno Art Program (RAP), mostre personali, chiesa di S. Tommaso 7, 14, 21 e 28 luglio Piccola fiera dell’antiquariato, Via De Amicis 17, 23, 28 luglio (ore 21) Festival estivo di Rovigno, concerti di musica classica, chiese di S.Eufemia e di S.Francesco 18-20 luglio “Sete Sois Sete Luas” Festival della musica mediterranea, P. Tito

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Gli imperdibili

Top 5 Il vecchio portale romanico del XIII secolo, con una

miniatura del leone di San Marco in bassorilievo. Era l’antica porta d’ingresso della città fortificata. Il castello, ovvero la residenza estiva del vescovo di Parenzo, del XIV secolo, caratterizzata da stili differenti, dal romanico al barocco. Sono rimaste intatte anche le due torri del XIII secolo. Di interesse pure l’orologio solare. Resti romani di un magazzino e della necropoli, del II secolo. Vi si possono osservare i resti di preziosi meccanismi portuali e tombe.

Basilica Paleocristiana

del IV secolo con un’iconografia molto interessante e frammenti di mosaico La chiesa di S. Fosca, del XVII secolo. Ha caratteristiche rinascimentali e barocche. Custodisce oggetti sacri e lapidi riportanti stemmi e iscrizioni latine.

Una romantica passeggiata tra le candide sculture

Una suggestiva immagine del Casanovafest

Orsera, arte e mare

O

rsera (Vrsar), con la sua ricca offerta ristorativoricettiva, è una rinomata località turistica sorta sulla costa occidentale dell’Istria. Nasce come borgo di pescatori in una posizione dominante rispetto al Canale di Leme. La pittoresca cittadina è divisa in due: il centro storico, ricco di cultura e di storia, accovacciato sulla cima di un colle, e la parte più moderna e più vivace distesa ai suoi piedi, con alcune fra le più belle spiagge dell’Istria ed un marina, considerato uno dei migliori in Croazia. L’insediamento ha però una lunga storia, come testimonia la porta romana, parte del complesso difensivo delle mura che cingevano un insediamento preistorico. La cornice della porta si può ancora ammirare. È composta da tredici massi

intagliati con precisione e dai battenti in legno di quercia istriana. Il poeta e avventuriero Giacomo Casanova trascorse nella romantica cittadina due estati (1743 e 1744), come racconta nelle sue Memorie. Passeggiando per la città non si può fare a meno di notare le sculture che vengono esposte in ogni angolo della città, sulle spiagge, lungo le banchine del porto e nei parchi. Si tratta delle opere di fine corso della famosa “Scuola estiva di scultura Montraker”. La pietra locale è molto pregiata. Vi sono state costruite le case come pure i monumenti di Venezia.

L’estate di Orsera A fine giugno si è tenuto il Casanovafest è il festival dell’amore e dell’erotismo ideato come una mani-

festazione che celebra il legame storico tra il famoso seduttore Casanova e Orsera. L’amore e l’erotismo sono fonte inesauribile d’ispirazione, e proprio questo eterno tema che il Festival intende celebrare attraverso varie forme artistiche: serate letterarie, mostre, relazioni, incontri gastronomici, proiezioni cinematografiche e eventi musicali. Dal 18 al 20 luglio si terrà, invece, la quinta edizione del Montraker Live Festival. Si tratta di un festival di musica blues, rock e soul con ospiti locali e internazionali, quali Letz Zep il 18 luglio, Eric Sardinas il 19 luglio e Whishbone Ash il 20, a chiusura del Festival. La scenografia straordinaria della cava di Montraker renderà questo evento unico.

Eventi 1 luglio, Festeggiamenti per l’entrata nell’EU, riva 3, 10, 17, 24 e 31 luglio Serenate di Orsera, città vecchia, belvedere 4, 11, 18 e 25 luglio (ore 21) 11.Festival GitarISTRA – Mare e Chitarre, basilica di S. Maria del Mare 6 luglio (ore 21) , Kuban Service, concerto, riva 12 luglio (ore 21) Festa del pescatore, riva 18-20 luglio Montraker Live Music Festival 2013, festival di musica jazz, etno, blues e gospel 24 luglio (ore 21) concerto armonica e domra, chiesa di San Martino

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Gli imperdibili

Eventi 2, 9, 16, 23 e 30 luglio Musica in ogni angolo, manifestazione musicale, centro storico 3, 10, 17, 24 e 31 luglio Beach Party, Spiaggia Maestral 4 luglio Gnam Gnam Fest, manifestazione gastronomica, Mandracchio 12 luglio Etno sotto il campanile, musica etnica e tradizionale, Piazza Grande 20 luglio A tutta birra in Europa, festival internazionale dei piccoli produttori di birra, atrio della Comunità degli Italiani 26 luglio Serata dei maghi itineranti, Piazza Grande 1-2 agosto Astro party Lunasa, manifestazione di astrologia e mitologia, Piazza grande e parco della parrocchia

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Solare, piena di vitalità e con un’ottima cucina istriana

Romantica Cittanova

S

orge nei pressi della foce del fiume Quieto l’antica città di Aemonia, nota ancor prima come Neopolis (VII secolo) e Civitas Nova (nel IX secolo), costruita su un’isola diventata ora una splendida penisola. L’antico villaggio di pescatori, offre al visitatore spettacolo della sua storia, mettendo in bella mostra i resti delle mura civiche, antiche chiese e palazzi gotici e dalla tipica impronta veneziana e collezioni di reperti storici di rilievo internazionale. Cittanova è una città romantica, nella quale la storia si affaccia all’osservatore attento mostrandosi in tutto il suo splendore nei dettagli dell’architettura e in modo ancor più evidente nei numerosi monumenti architettonici preservati. Essi ci raccontano storie di un passato interessante e tutto da sco-

prire facendo vagare la mente mentre si passeggia, con calma tipicamente mediterranea, per le calli medievali. La cinta muraria, che caratterizza il centro, è ancora in parte visibile. Fu costruita a partire dal XIII secolo quando la città divenne possesso della Serenissima. Ritoccato in vari periodi, il perimetro delle mura fu fortificato da torri a pianta circolare in età rinascimentale. Una torre quadrata di epoca anteriore, si trova accanto a quella che fu la porta principale di accesso alla città. Dal 2005 Cittanova è membro dell’Associazione Internazionale delle città con cinte murarie (WTCF – Walled Towns Friendship Circle). Il patrono di Cittanova è S. Pelagio, festeggiato il 28 agosto con numerosi eventi. Una statua recente che lo raffigura è stata posta in cima al

campanile ottocentesco edificato accanto alla basilica paleocristiana di San Pelagio e S. Massimo, che si affaccia sulla piazza principale. Durante i mesi estivi è possibile salire sul campanile per ammirare lo splendido paesaggio. Nella basilica si possono ammirare i resti degli splendidi affreschi in stile barocco. Il fiore all’occhiello è la cripta romanica, unica del suo genere in Croazia. Oltre alla storia, Cittanova gode di innumerevoli bellezze naturali, ottimi collegamenti e una ricca offerta di eventi e divertimento. L’atmosfera di gioia tipica per una cittadina del Mediterraneo, cultura e gastronomia e il grande numero di alloggi oltre all’attrezzatissimo marina, fanno di Cittanova un’ottima stazione turistica dell’Istria nord-occidentale.

Top 5 il Museo Lapidarium con la più ricca collezione in Croazia di monumenti in pietra dell’antichità e Medioevo. Conta ben 93 reperti, datati dal I al XVIII secolo.

la basilica paleocristiana di San Pelagio e S. Mas-

simo, ricostruita nel XVI secolo. Da vedere: gli affreschi, la cripta romanica e il lapidario. Palazzo Rigo del 1763, uno splendido esempio di barocco mitteleuropeo. Il pianterreno ospita una galleria dedicata all’arte contemporanea. Il museo Gallerion con collezioni nautiche dell’Adriatico e l’esposizione permanente di modelli di navi e oggetti legati alla marineria “La nostra flotta austroungarica” La chiesa di S.Agata (IXXI secolo) in stile carolingio, riprende alcuni elementi dell’architettura regionale del basso medioevo.


Gli imperdibili

Eventi Top 5 Il Duomo di San Servolo con altari settecenteschi, opera

dello scultore veneziano Giovanni Melchiori. Il campanile, distaccato dal Duomo, altro 48 metri, con uno dei tre leoni di San Marco e vari altri fregi. Anticamente era punto di vedetta che diede a Buie l’appellativo di “sentinella dell’Istria”.

La chiesa della “Madonna della Misericordia”, del XVI secolo. Costruita

fuori dalle mura per un insolito evento considerato miracoloso, che la trasformò in una meta di pellegrinaggi

La torre di San Martino, una fortificazione pentagonale

che costituiva parte delle mura di cinta del castelliere ed era usata come vedetta.

Il museo etnografico, la rappresentazione nel suo complesso di una tipica casa istriana.

Tre leoni di San Marco ed ettolitri di ottimo vino

Buie, la “sentinella d’Istria”

Buie e il suo territorio

B

uie (Buje), si trova sul colle sotto al quale l’antica via Flavia passava tra i fiumi Quieto (Mirna) e Dragogna (Dragonja). Per la sua posizione strategica, nel passato veniva definita la “Sentinella dell’Istria”. La zona fertile del buiese è una delle zone vinicole per eccellenza e non a caso vi è sorta la prima Strada del Vino, con addirittura 23 noti produttori vinicoli. Su questi percorsi si incontrano i conoscitori del vino, con le storie segrete delle loro cantine, ma anche i laboriosi produttori d’olio che qui realizzano un prodotto di altissima qualità in quanto incontrano condizioni ottimali, grazie al terreno favorevole e al clima mediterraneo. Il primo insediamento urbano, in cima al colle, era Bulya, un castelliere

preistorico abitato dagli Histri. Fu occupato dai Càtali, una delle tribu celtiche che si insediarono in una buona parte dell’Istria in quell’epoca. Con l’arrivo dei romani, divenne Castrum col nome di Bullea. Venezia controllò Buie dal 1358 fino alla sua caduta nel 1797 e il centro venne fortificato. Passò successivamente all’Impero asburgico, fu occupata dai Francesi, e fu successivamente posta sotto il governo di Trieste. Da allora furono varie e travagliate le vicende che coinvolsero fino alla situazione attuale.

I leoni di San Marco Il centro storico è la parte più antica della città. Al centro vi è piazza principale alla quale si affaccia il Duomo di San Servolo, giovane

martire triestino, con il suo campanile staccato dalla chiesa. Alla destra del duomo si trova l’edificio che fino a pochi anni fa ospitava la scuola elementare e media con lingua d’insegnamento italiana, mentre alla sinistra c’è un edificio con una finestra in stile veneziano e le pareti dipinte con un motivo a quadretti, tipico delle case veneziane. La particolarità della piazza è che contiene ben tre leoni di S.Marco scolpiti in pietra. Uno si trova sul campanile, uno sull’edificio della vecchia scuola e uno su di un palo portabandiera posto in mezzo alla piazza. Tutti e tre i leoni hanno il libro chiuso, simbolo di non opposizione al dominio veneziano. La piazza divide il centro storico in due rioni: a sinistra c’è la parte chiamata “Villa” e a destra il “Cornio”.

7 luglio “Gunjci i pišćaci”, festival di musica etno, Marussici 7 luglio, “MTB Biciklijada” escursione ciclistica ricreativa 20-21 luglio Festa della Signora del Monte Carmelo, festa popolare, Oscurus, Buie e Momiano 26 luglio Nel regno del Moscato, mostra e degustazione del vino Moscato, castello di Momiano 27-28 luglio Festa di S. Maria Maddalena – Crasizza 30 luglio-3 agosto “Vizura aperta”, festival dei media audiovisivi, Momiano

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Limski kanal 1, Sv. Lovreć Tel: +385 52 448-119 Fax: +385 52 448-223 e-mail: viking@pu.t-com.hr www.istrabiz.hr/viking

Konoba

Martin Pescador Labin-Albona, Trget 20 Proprietario: Patrik Vlačić www.elabin.info/martin-pescador Tel. +385 52 544 976 Cell. +385 91 9577904 Orario: dalle 12 alle 23 /lunedì chiuso/

Grota Spacio

ROVIGNO Valdibora 1 cell. +385 98 85 49 51

Il ristorante “Viking” si affaccia sul Canale di Leme, riserva naturale nell’Istria occidentale, con allevamenti di pesci e conchiglie fin dall’epoca romana. Particolarmente attraente la terrazza posta ad una trentina di metri dal mare e una cucina che sforna una ricca scelta di pietanze a base di pesce e conchiglie, densa degli odori e sapori del mare. La settantina di vini disponibili sarà per voi motivo di nuovi graditi ritorni. Il marina più vicino al ristorante è a 7 miglia

Prodotti ittici appena pescati, gustosi piatti di carne e vini DOC selezionati rendono il menu gustoso e prelibato.

Il posto ideale per sostare e farsi uno spuntino di sardoni, baccalà in bianco, zucchine, formaggi e tanto ancora. E per bere? Il nostro Grota e altre dieci malvasie rovignese!!


Gli imperdibili Eventi

Top 5 Duomo di Umago del 1757

in stile barocco dedicata all’Assunzione in Cielo di Maria e S. Pellegrino. Custodisce al suo interno un prezioso organo del 1776. Accanto alla chiesa si innalza il campanile con i due importanti rilievi raffiguranti il leone veneziano e S. Pellegrino.

Resti delle mura medievali risalenti al XI secolo rinforzate

durante il rinascimento con delle fortezze di forma circolare. Museo civico con una ricca raccolta di reperti archeologici, in mostra permanente e diverse mostre temporanee. ATP Croatia Open, il torneo di tennis più importante della Croazia. Vi partecipano tennisti di fama mondiale e importanti ospiti.

La foce dei fiume Quieto

dove si incontrano habitat marino e di acqua dolce creando uno splendido paesaggio.

Centro internazionale del tennis e del benessere

Il lungomare di Umago

Umago la sportiva

S

e il simbolo araldico di Umago è il leone, quello turistico è la racchetta da tennis: qui la storia incontra

lo sport. La cittadina di Umago la scoprirono i nobili romani e ne fecero la loro residenza estiva. Splendore, lusso e glamour di quel tempo si fondono armoniosamente nelle storiche case veneziane del nucleo centrale della cittadina. Sono conservate parti di mura e di torri antiche, edifici e chiese, sia barocche che rinascimentali. Viene chiamata “la porta dell’Adriatico” per la sua vicinanza alle principali reti viarie europee e dispone di importanti centri turisticoalberghieri in cui è particolarmente ricca l’offerta di pacchetti “wellness”.

Sono numerosi anche i campeggi e le opportunità di trovare alloggi privati. Umago è conosciuta anche per i suoi vigneti e le cantine. I produttori più famosi sono Coronica, Cuj e Degrassi. Ci sono qui alcune strade del vino da percorrere fermandosi direttamente dai produttori per una presentazione dei processi di produzione, una degustazione e un eventuale acquisto degli ottimi prodotti. Ha, inoltre, un marina ben attrezzato, il più settentrionale tra quelli dell’Istria, aperto tutto l’anno e con ben 518 ormeggi.

Riviviamo la storia antica “Sepomaia viva” Per ricordare le origini della città, a fine luglio la piazza centrale

(S.Martino) si trasforma e viene proiettata ai tempi della Roma antica con la manifestazione “Sepomaia Viva” (29-30 luglio). Personaggi in costume ripropongono gli usi e i costumi dell’epoca compresi quelli gastronomici, particolarmente apprezzati. Il vino bianco viene bevuto con il miele mentre quello rosso con petali di rosa. Verranno preparare pietanze secondo il ricettario di Marcus Gaius Apicius “De re coquinario”, si esibiranno danzatrici e gladiatori. Completeranno il quadro gli antichi mestieri con la realizzazione di ceramiche, sculture e mosaici. Il periodo che si vuole far rivivere è quello tra il I e il V secolo d.C., tempi in qui questo lembo di terra era conosciuto come Sepomaia.

1 luglio 1st Umag Wakeboard Open, Umagic waterpark 1-31 luglio “Umag nation Cup”, pallamano su sabbia, Stella Maris 7-8 luglio 29° Regata Monfalcone—Umago, 10 luglio – 5 agosto Mostra di Jusuf Hadžifejzović, Galleria Marin 11-14 luglio UmaGOblues, Festival of sound and art flavours, P.Libertà 12-22 luglio Regata Grado – Umago – Parenzo – Pola – Lussino 13 luglio (ore 21) “Mega Fight Umag”, Stella Maris 15, 18, 23, 25 e 27 luglio “L’estate nel cuore”, concerti, P.Libertà 18-28 luglio “ATP Vegeta Croatia Open”, ATP Torneo di tennis, Stella Maris 20 luglio 3° Campionato aperto di beach volley, Stella Maris 24 luglio “Umag(o) Classica”, P.Libertà 27-28 luglio “Bobicciada a Babici”, festa popolare, Babici 29-30 luglio “Sepomaia viva”, centro storico o 31 luglio “Umag(o) Classica”,concerto, chiesa parrocchiale 51


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Itinerari

N

Qualche idea per stuzzicare l’appetito

Tra scampi e tartufi 54

on è sempre semplice scegliere in quale ristorante mangiare quando si è in viaggio, soprattutto quando decidete di trascorre le vostre vacanze in una delle bellissime destinazioni che offre il Quarnero. Fiume, Abbazia, l’entroterra e le isole sono state da secoli il crocevia di numerose culture, che nel passare su queste terre hanno lasciato un segno imprescindibile della loro tradizione culinaria. Un amalgama di odori e sapori che si sono fusi alla cucina locale, creando così dei piatti semplici e gustosi, che oggi vengono offerti dai svariati ristoranti che troviamo lungo tutta la costa quarnerina. Ma tornando alla nostra prima constatazione, la domanda che ci siamo posti è come scegliere il ristorante che faccia proprio al caso nostro, anche perché oggi più che mai, con i tempi di crisi nei quali stiamo vivendo, ogni spesa va valutata attentamente. La risposta è arrivata dall’Ente per il turismo del Quarnero, promotore di un’iniziativa di tutto rispetto. Si tratta del progetto “Kvarner Gourmet” e “Kvarner Food”, due nuovi brand dietro ai quali troviamo innanzitutto la qualità delle pietanze, per la cui preparazione vengono usati prodotti genuini e autoctoni, la presenza di alcune specie di olio d’oliva, di pane fatto in casa, ampia scelta di vini. Non solo. Per ottenere una delle due classificazioni, che in forma di targa viene affissa davanti al locale, i ristoratori

devono prestare molta cura anche nella presentazione delle pietanze e al servizio prestato al cliente. Per differenziare al meglio l’offerta nei ristoranti quarnerini, anche in termini di spesa che il cliente dovrà affrontare, sono state appunto create due categorie distinte. Con il termine “Kvarner Gourmet” vengono definiti i ristoranti che offrono tutte quelle prelibatezze del Quarnero in modo raffinato ed elegante, in un ambiente d’alto impatto estetico. La denominazine “Kvarner Food”, invece, riunisce tutto una serie di locali che, anche se non perdono assolutamente nulla nella qualità e originalità delle specialità gastronomiche, le propongono in ambienti molto più semplici e tipici della regione quarnerina (konobe, trattorie, buffet...) Il modo migliore per scegliere un buon ristorante è senza dubbio il “passaparola”, ossia basarsi sulle valutazioni di chi ci è gia stato. In caso contrario un utile mezzo lo troviamo sul sito internet kvarner-gourmet.com, che ci offre la possibilità di scegliere il locale che fa per noi a seconda della località in cui ci troviamo e in base a quanto intendiamo spendere. Per assaggiare dei piatti veramente sorprendenti, nei quali la tradizione si fonde con la creatività dei migliori chef vi proponiamo una visita al ristorante-hotel Kukuriku (parte della proposta “Kvarner Gourmet”). Si trova nel nucleo storico del pittoresco borgo mediavale di Castua (Kastav)


Itinerari ed è il promotore dello Slow Food, il movimento internazionale a sostegno del buon cibo e vino, grazie al quale è stato riscoperto il piacere edonistico di mettersi a tavola. La regola principale del movimento è l’abbinamento perfetto e in una regione così ricca di prodotti della terra e del mare, ci si può letteralmente sbizzarrire.Tra le numerose prelibatezze che propongono in questo ristorante troviamo ad esempio il “Bis di pesce”, ossia una tartara di branzino accompagnata da scampi del Quarnero crudi serviti su un letto di ricotta, oppure gli ottimi fagottini ripieni di verza e fegato d’oca arricchiti dal sapore particolare del tartufo, o ancora il filetto di pesce bianco su crema d’ortaggi e patate grattuggiate a paglia. Il menu è a sorpresa e il cameriere vi chiederà di dirgli solo ciò che non vi piace e quante sequenze di piatti volete assaggiare. L’aspetto negativo è il prezzo, non proprio alla portata di tutti. Se dalle colline intorno a Fiume ci vogliamo spostare verso il mare, sempre per chi non ha paura di spendere per una cena da ricordare, c’è il ristorante Plavi Podrum (parte della proposta “Kvarner Gourmet”). Si trova nell’antico mandracchio dei pescatori a Volosca (Volosko) ed è noto per le raffinate ed originali ricette preparate con pesce fresco e prodotti stagionali abbondantemente offerti dai boschi che sovrastano il Golfo del Quarnero. Una simbiosi di quanto detto la troviamo certamente nel risotto preparato

Gli scampi del Quarnero con scampi freschi e asparagi selvatici, ma anche in quello con gli scampi e crema di zucca moscata insaporita da fegato d’oca. Da non perdere pure le cappesante in crema di mela con rana pescatrice e tartufi, oppure il prosciutto di mare (tonno) in crema di tartufi con sorbetto al merlot. Chi ama il buon cibo ma non gli piace sperimentare abbinamenti inusuali o improbabili, o vuole semplicemente fare un buon pasto a un prezzo accessibile ci sono moltissimi ristoranti ed è difficile tornare a casa insoddisfatti. Tra quelli proposti da “Kvarner Food” abbiamo scelto Riva’s trattoria, un’ottima scelta per coloro che si

trovano a visitare il centro di Fiume, in particolar modo le rive del capoluogo quarnerino, perché la trattoria di cui stiamo parlando è ubicata proprio dirimpetto al mare. Quotidianamente vi si possono assaggiare specialità a base di pesce fresco, ma anche piatti tipici della cucina istriana, quale ad esempio gli gnocchi con stufato di boscarino. Tipica nell’offerta della Trattoria è la focaccia “nera”, colore ottenuto grazie al nero di seppia, con ripieno di calamari, folpetti e erbe aromatiche. Una caratteristica che rende particolare la cucina di Fiume è il retaggio storico del periodo ungerese che viene a mescolarsi con una cucina

altrimenti tipicamente mediterranea. Non bisogna meravigliarsi di vedere sul menu il gulash con gli gnocchi e altre specialità di carne insieme a piatti quali la marinata di pesce (come qui chiamano le sarde in savor) o altre specialità tipicamente veneziane. Da non perdere, assolutamente, gli scampi del Quarnero che se li mangiate freschissimi vi spiegheranno da soli il motivo della loro grande fama. E poi per dessert, non fatevi mancare una bella “palačinka”, praticamente una crespella, anche questa preparata allo stesso modo dei ristoranti di Budapest. Quella più particolare è ripiena di una salsetta fatta con le noci.

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Itinerari

La bellissima Verbenico sull'isola di Veglia

Alla scoperta dei vini dell’isola di Veglia

Un bianco d’eccellenza

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on sapete cosa vi siete persi, ma c’è l’esame di riparazione! Per il quarto anno consecutivo a Verbenico (Vrbnik), sull’isola di Veglia, si è tenuto il Festival della Žlahtina, uno dei più noti e apprezzati vini croati. L’evento sta diventando una tradizione, un modo allegro per inaugurare la nuova stagione turistica. Si tiene a cavallo tra giugno e luglio, nei giorni in cui le pecore vengono lasciate pascolare libere nei prati dell’isola. Se per il Festival di quest’anno siete arrivati tardi, nelle cantine, nelle

trattorie e nelle enoteche di Verbenico avrete comunque la possibilità di conoscere un vino particolare, ma allo stesso tempo semplice da decifrare, un po’ come avviene in Istria con la Malvasia. Dal vitigno autoctono che troviamo esclusivamente nella valle di Verbenico, e in piccole quantità sulla terraferma nella vicina valle di Vinodol, si produce un vino leggero, dal colore tra il giallo e il verdognolo e dagli aromi tendenti al fruttato. Il Festival, come altre iniziative dedicate al vino locale, è promosso dall’Ente del turismo in collaborazione con l’Associazione

Žlahtina, che raccoglie i produttori, piccoli e grandi, attenti a rispettare quelle che sono le caratteristiche del vino, senza ricorrere ad altre uve o mosti “alieni”. A questi produttori e a questi vini dedicheremo quindi qualche riga: una piccola guida per farsi un’idea e per presentarsi preparati all’appuntamento con il patrimonio enogastronomico di questa parte dell’isola di Veglia. Alcuni dei vini prodotti sull’isola li troverete solo qui oppure nei ristoranti della capitale. A Zagabria la Žlahtina è al primo posto per indice di gradimento tra i vini bianchi croati. Tornando a Ver-

benico, invece, questo vino è presente ovunque! Lo trovate persino nel gelato proposto dalla trattoria di fronte al municipio, nel centro storico. Iniziamo il nostro breve viaggio seguendo il percorso del trenino turistico che nel giorno del Festival porta gli ospiti da una cantina all’altra. Si parte dal livello del mare, dalla cantina della Cooperativa agricola PZ Vrbnik, la più grande in assoluto. Le bottiglie della “Zlatna Žlahtina“ le possiamo trovare anche sugli scaffali del supermercato. Meno diffusa è la versione Grand Cru, più elaborata. Inoltre, questa cantina


Itinerari è nota per gli spumanti “Valomet” e soprattutto per quello che invece di riposare negli ambienti refrigerati delle cantine matura in fondo al mare, in bottiglie che vengono ripescate arricchite dalle decorazioni naturali delle alghe. A dir la verità, molti sommelier confessano di non trovarci nulla di molto diverso dalla versione ordinaria, ma un calice dell’uno o dell’altro possono rappresentare un ottimo aperitivo. Qui, come in altre cantine, ci sono anche vini rossi, passiti e grappe, ma in questo caso ci soffermeremo sulla regina incontrastata, sul brand inconfondibile di Verbenico. La Cooperativa si trova in riva, in via Namori 2. Già alla fermata successiva, nella casa di Ivan Katunar, siamo costretti a ripensarci. C’è un vino rosso che merita di essere citato ed è il Sansigot, prodotto oggi da Ivan Katunar e da Ivica Dobrinčić. Si tratta di un vitigno autoctono che si è voluto rivitalizzare. Trae le sue origini, come si può capire dal nome, dall’isola di Sansego da dove è prati-

camente scomparso. Ivan Katunar lo imbottiglia fin dalla prima vendemmia, cioè da cinque anni, mentre Dobrinčić ha presentato la “primizia” pochi mesi fa, proponendola in anteprima mondiale a New York, dove la Croazia ha organizzato una presentazione dei suoi migliori vini. Nella Casa del vino di Ivan Katunar, in via Braće Trinajstić 3 c’è anche una Žlahtina molto apprezzata. Siccome siamo usciti per un attimo dal seminato e dal percorso abituale del trenino, riparliamo di Dobrinčić e della sua cantina “Šipun“(in via Šipun 16) dove nasce la Žlahtina che per diversi anni è stata giudicata come miglior vino bianco in Croazia. Si tratta di una produzione relativamente piccola, ma in essa si esprime più che nelle altre quella caratteristica di vino dall’aroma marcatamente fruttato, anche quando lo si consuma piuttosto ben refrigerato (8-9 gradi). Quando si entra a Verbenico lungo l’unica via possibile, sul lato destro dopo la sterminata valle ricoperta dai vigneti,

c’è un altro Katunar (in via Vinogradska 17) che ha scelto un’altra strada rispetto al fratello Ivan. Qui c’è una grande sala in grado di ospitare ampie comitive, ma anche tanti vini. Ci occupiamo comunque della Žlahtina e delle sue variazioni sul tema. A qualcuno piace e ad altri un po’ meno la versione Barrique. Le piccole botti di rovere modificano la percezione di questo vino, offrendo un’esperienza molto particolare. La cantina Gospoja di Franjo Toljanić, oltre all’eccellente Žlahtina classica, offre il vino da Messa (Misno vino) nato da una macerazione prolungata e con un tasso alcolico più elevato. Lo trovate nelle varie enoteche e nella trattoria del centro che offre il gelato del quale parlavamo prima (in via Frankopanska 1). Petar Čubranić (in via J. A. Petrisa 1) è, invece, un piccolo produttore che vende direttamente ai ristoranti la sua Žlahtina con l’etichetta “Primorec”. Concludiamo la carrellata con il vino “Nada” venduto esclusivamente nell’omonima trattoria per accompagnare le specialità di pesce e “šurlice” (la pasta locale) o da portare a casa come souvenir (via Glavača 22). Seguendo questo itinerario avrete scarse probabilità di sbagliare. L’esame di riparazione per chi si è perso il Festival sarà il 26 e 27 agosto in occasione delle Giornate dei vini dell’isola di Veglia. Prima, però, dal 16 al 24 luglio, potete venire a Verbenico per le Giornate delle “šurlice” o in qualsiasi altro momento per un giro a vostro piacere. Le porte delle cantine e delle trattorie locali sono sempre aperte.

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Itinerari

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Un viaggio in tempi passati, tra storia e leggenda

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Istria Inspirit

alzate scarpe comode. Vi portiamo a fare un viaggio. Tremila... no, non chilometri. Troppo semplice: 3000 anni. Oddio, sì. Ci sarà da mettere anche un po’ di strada nei piedi, ma è poca cosa in confronto alla macchina del tempo. Allora, pronti? Partiamo. Direzione Istra Inspirit. Nove località per nove storie: Pola, Medolino, Rovigno, Sanvincenti, Parenzo, Salvore, Pisini, Pinguente e Albona. Nel cuore di pietra (ma non perché senza emozioni: proprio perché è fatto così) del Castello veneziano, a Pola (Pula), ci tuffiamo nel 1000 a.C. Ma potrebbe essere prima ancora: ci attendono fauni, streghe, maghe, fate, fauni e il gigante buono. L’appuntamento è indirizzato ai più giovani, ma certo, nemmeno da adulti dà fastidio respirare un po’ di fantasia. E con “Le creature mistiche dell’Istria” è possibile averne una bella manciata. Attenti! A Medolino (Medulin), la penisola del Vescovo ci porta in una storia di intrighi, bugie, sangue. L’anno è il 326 d.C. Crispo, figlio primogenito di Costantino il Grande, torna dalla guerra. Un giorno sarà imperatore. Ma non ha fatto i conti con la perfida Fausta, che Costantino ha sposato in seconde nozze. La donna vorrebbe sul trono “suo” figlio. E trama, trama, trama e con false accuse, alle quali Costantino crede, lo fa mandare dal padre a Visola, in

un (dorato) esilio. La vera natura di Fausta verrà a galla troppo tardi: Crispo è morto, non si sa come. (Ma è facile farsi venire un’idea, senza sbagliare). Costantino, giustamente irato, disperato, offeso, tradito vorrà la morte di Fausta. Forse sarebbe il caso di mettere un po’ di distanza spazio temporale: via da Visola, lontano dalle spade e veleni romani. Forse il mare di Rovigno è meno infido. Allora forza: direzione Nord Nord- Ovest. Rovigno (Rovinj). Nell’anno del Signore 1600. I pescatori hanno tirato su le reti, i contadini hanno finito di zappare la terra. È l’ora del riposo, di ricapitolare la giornata. Non davanti alla TV, che (meno male!) non c’è. I giorni sono ancora fatti di incontri. Di un generoso bicchiere di vino, magari del pesce messo ad arrostire sulla brace, o di povere ma saporite pietanze della terra. Sono cose – profumi, odori, sapori, che invitano al dialogo. Ma il rumore che proviene dallo “spacio”, tipica cantina rovignese, non è sempre fatto di risate e canti: quando il sole picchia in testa, sul mare o sulla terra rossa, e il vino ci mette del suo, succede che le parole diventino lite. Dai, che avete capito, si fa per finta! Se proprio qualcosa vi deve spaventare, aspettate di vedere il destino della “Strega Mare”. Una povera donna, a conti fatti. Condannata, nel 1632, prima dall’ignoranza e dall’invidia dei paesani, poi dal Gran


Itinerari Inquisitore. Il fuoco che ha tolto la vita a Mare Radoslovich è l’ultimo rogo in Istria. E dire che la donna vi era venuta in fuga davanti ai Turchi assieme alla madre. Guaritrice ed erborista, venne tradita dalla sua gente. Nel sontuoso castello Morosini Grimani a Sanvincenti (Svetvinčenat) si apre l’ultima folata di un Medioevo tardivo. La donna attende la sua ultima ora, gridando la sua innocenza ed ammettendo l’unico grande peccato: aver amato un uomo non del suo rango. Per il Malleus maleficarum è colpevole. Eh, sì. Non si può restare indifferenti. Ah, un suggerimento: se ce la fate, agguantate un biglietto per il paradiso, distribuito dalle mani dell’Inquisitore. Giallo a Parenzo (Poreč)! Non stupite dell’abbigliamento, in fondo siamo nel 1699. Un balordo ha derubato l’Eufrasiana! Domenico Furlan si è preso l’oro e l’argento del tabernacolo. La caccia al ladro darà veloce esito (meglio di oggi, eh!?): Furlan verrà preso, il bottino restituito al canonico. Ma sapete com’è la macchina del tempo: viaggia nel tempo. Furlan viene preso nel 1699, ma catapultato ad oggi. E con quello che passa la cronaca nera, viene prosciolto. Sentite qua: un po’ di pettegolezzo. Lo sapevate che il conte di Metternich aveva un’amante a Salvore (Savudrija)? Sì, sì. Si incontravano al faro. Oddio, ne è passato del tempo: è successo nel 1818. Il conte seguiva con un occhio i lavori al faro, con

l’altro la bella popolana. Torniamo al pericolo. Nei sotterranei del castello di Montecuccoli (Pisino - Pazin), Mathias Sandorf, Ethienne Bathory e Ladislav Zathmar sono prigionieri condannati a morte. Corre l’anno 1867 e i tre hanno tramato per staccare l’Ungheria dalla Corona: il conte Sandorf riconquisterà la libertà. Non così i suoi amici. La guadagnerà viaggiando nel cuore della terra, trasportato dalle impetuose acque del torrente Foiba. Vedremo i tre in ceppi, assisteremo alla discesa lungo le mura del maniero, l’inutile rincorsa delle guardia e poi giù, nell’acqua fredda della Foiba, per il meraviglioso quanto inquietante viaggio di Sandorf. Per respirare un po’, dopo aver avuto il cuore in gola, niente di meglio che visitare Pinguente (Buzet). Ci accoglie nelle sue vesti del 1900. Con i suoi mestieri, le sue musiche, le tradizioni. E impareremo a impastare e cuocere il pane, la minestra; impareremo a foggiare il ferro. Danzeremo eleganti danze dell’epoca. Ancora un tappa. Albona (Labin). Per un momento di storia recente, orgogliosa: la rivolta della miniera del 1921. Scenderemo nella miniera, nel buio assoluto nel quale i minatori trascorrevano le loro giornate, assaggeremo il loro povero rancio. Vedremo, giù, dove l’aria è semplicemente diversa, uno spaccato di vita quasi impossibile e la voglia di giustizia e di libertà dei minatori.

Eventi Pinguente (Pinguente all’antica) il 7 luglio alle ore 19 Parenzo (Iustitia) il 29 settembre alle ore 19 Pisino (Verne: Fuga dal castello) il 14 luglio alle ore 20.30 e il 10 agosto alle ore 20 Pola (Creature mitiche dell’Istria) il 13 settembre alle ore 19.30 Salvore (Il faro dell’amore) il 21 luglio e il 18 agosto alle ore 20.30 Albona (La repubblica dei minatori) il 25 agosto e il 22 settembre alle ore 11 Sanvincenti (La strega Mare) il 4 agosto e l’8 settembre alle ore 20 Medolino (Crispo) il 1.mo settembre alle ore 18.30 Rovigno (Spacio) il 6 ottobre alle ore 19 Costo: 200 kune (27 euro). Bambini fino ai 7 anni: gratis, dai 7 ai 12 anni sconto del 50 p.c. Studenti e pensionati sconto del 30 p.c. Residenti in Istria sconto del 20 p.c.

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Itinerari Immersi nella musica tra Istria e Quarnero

A ritmo di jazz

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e calde notti estive hanno un fascino particolare. Sono pervase da un senso di spensieratezza al quale si associa il desiderio di nuove esperienze ed emozioni. Dopo una giornata all’insegna del sole e del mare, la notte porta con sè la voglia di divertimento e di arricchimento spirituale. Sul Quarnero sono numerosi gli eventi che vengono organizzati a questo fine, di cui molti di stampo internazionale. C’è qualcosa di veramente speciale nel poter seguire un concerto, uno spettacolo teatrale, un’opera o una rassegna cinematografica sotto il cielo stellato, magari a pochi metri dal mare, oppure in una deliziosa piazzetta in uno dei tanti borghi medievali adagiati sulle colline che circondano Fiume. Per gli appassionati della musica, in particolare del genere jazz, il mese di luglio è il periodo perfetto. È questa la stagione dei festival per eccellenza, di cui molti danno particolare rilievo a questo genere musicale. Il primo e più importante è senz’altro il Liburnia Jazz Festival di Abbazia, giunto quest’anno alla sua tredicesima edizione. La tradizionale manifestazione dedicata interamente a questo sofisticato genere musicale si svolge dal 4 al 7 luglio e offrirà anche questa volta nomi di rilievo internazionale. Come ogni anno, i concerti si svolgeranno sulla Scena estiva, uno dei palcoscenici più suggestivi della costa croata. Tra gli ospiti illustri che si esibiranno nella Perla del Quarnero figurano il gruppo ungherese Djabe, che

fonde il jazz con il folklore dell’Ungheria, l’Ignacio Berroa Quartet (Berroa è considerato uno dei più grandi batteristi jazz a livello mondiale) e la cantante portoghese Maria Joao, descritta come una delle migliori cantanti in assoluto. La pittoresca cittadina di Castua è una località rinomata per la sua offerta culturale e tra le manifestazioni di spicco che ospita rientra l’”Estate culturale di Castua” (Kastafsko kulturno leto). Questo festival propone ogni anno un’ampia gamma di eventi di ogni tipo e tra questi non mancano certo i concerti jazz. Il primo appuntamento di luglio con il jazz è l’esibizione dei musicisti fiumani Denis Razumović Razz (sassofono) e Zoran Majstorović (chitarra), che portano avanti carriere internazionali, mentre il loro repertorio comprende sia i jazz standard che le colonne sonore di film. Un altro complesso di prestigio è il Gabrielle Stravelli 4-tet, nel quale collaborano musicisti provenienti dagli Stati Uniti, dalla Danimarca e dalla Croazia. Il quartetto proporrà un programma fatto di musiche composte dai membri della compagine, come pure dagli inossidabili jazz standard. Gli amanti di combinazioni insolite apprezzeranno la performance del contrabbassista jazz fiumano Damjan Grbac, il quale si presenterà con musiche che fondono in maniera molto interessante il folklore istriano e quello del Litorale croato con il jazz, mentre i fans del genio della chitarra Django Reinhardt e del suo gruppo Hot Club de France gradiranno invece l’esibizione


Itinerari

del Mate Matišić trio, composto da illustri musicisti croati. Uno degli eventi di maggior prestigio nell’ambito dell’”Estate culturale di Castua” sarà l’esibizione del Rundek Cargo Trio che, nonostante non sia un complesso jazz, può attirare l’attenzione di un pubblico più esigente e interessato a sonorità particolari. Darko Rundek è certamente uno dei musicisti più popolari dell’ex Jugoslavia che, interpretando i propri brani in un complesso ridotto a tre elementi, vuole creare un’atmosfera di intimità e di comunicazione tra sè stesso e il pubblico. Anche Fiume si colloca tra le località che vantano una serie di eventi di interesse durante i mesi estivi. Tra questi spicca il festival “Notti estive fiumane” (Riječke ljetne noći), che quest’anno ce-

lebra i suoi primi dieci anni. Nell’ambito del festival, che riscopre di edizione in edizione nuovi ambienti cittadini e propone rappresentazioni teatrali, opere e concerti allestiti in suggestivi angoli della città, stabilimenti industriali dismessi, oppure in riva al mare, è in programma anche quest’anno un concerto molto particolare, che combina la musica classica con il jazz. Si svolgerà nel chiostro del Convento francescano di Tersatto e vedrà l’esibizione del rinomato violinista zagabrese Goran Končar e del Darko Jurković Quartet. Davvero un concerto da non perdere. Tra i numerosi appuntamenti estivi in programma nella penisola istriana, l’Avantgarde Jazz Festival è certamente una manifestazione che gli appassionati di jazz troveranno molto gradevole. Il festival, che è stato inaugurato nel mese di maggio, ospita di anno in anno nomi illustri della scena jazz mondiale. In luglio sono previsti tre interessanti appuntamenti. Il primo vedrà l’esibizione della cantante americana Dee Dee Bridgewater e di Ramsey Lewis. La cantante è vincitrice di numerosi premi “Grammy” e “Tony”. Seguirà il concerto del quartetto di John Pizzarelli, musicista che spazia in diversi stili musicali, mentre l’ultimo appuntamento nell’ambito dell’Avantgarde Jazz Festival sarà con l’Orchestra jazz della Radiotelevisione croata (HRT) e Simon Marlow, pianista inglese che ha raggiunto lo status di celebrità nei musical “Cats” e “The Phantom of the Opera”, allestiti nei teatri del West End londinese.

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Informazioni utili Cosa fare se capita qualche imprevisto in vacanza

E se ho bisogno di aiuto?

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ovete sapere che a Fiume è attivo un Consolato generale d’Italia, con competenza sull’Istria e il Quarnero (un altro Consolato, competente per la Dalmazia, si trova a Spalato). Fra i vari compiti (amministrazione della locale comunità italiana, rapporti con le istituzioni croate, promozione commerciale e culturale…) rientra anche l’assistenza ai turisti italiani in difficoltà. In caso di smarrimento o furto di passaporto o carta d’identità, i malcapitati potranno presentarsi al Consolato Generale (l’indirizzo è Riva 16, proprio davanti al porto) dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12, e chiedere un documento di viaggio provvisorio (chiamato ETD); in questo caso bisogna portare la denuncia presentata alla polizia croata e due fotografie 3,5 cm x 4,5 cm; presentare un altro documento d’identità (o una fotocopia) accelererà la procedura prevista dalla legge; in casi estremi si può provare a presentarsi in Consolato accompagnati da un concittadino che confermi la vostra identità. Se volete prima informarvi, potete telefonare allo 00385.51355200/355201 (da numero italiano) o allo 051.355200/355201 (da numero croato). Informazioni possono essere chieste

anche ai nostri Consolati onorari: uno a Buie (tel. 00385.52773122) ed uno a Pola (00385.52388864), ma solo in orario d’ufficio e senza possibilità di ottenere documenti. Durante il periodo estivo l’Italia invia un poliziotto a Pola per aiutare i colleghi croati a risolvere eventuali problemi con i turisti. Se passate per Pola potreste avere la sorpresa di vedere un poliziotto italiano in uniforme pattugliare il centro con i colleghi croati! In caso di eccezionale e comprovata urgenza potete telefonare dalle 16.00 alle 20,00 (e il sabato e la domenica) al numero di emergenza del Consolato Generale di Fiume 00385 98414048, nonostante i tagli del personale faranno comunque il possibile per aiutarvi.

Ma le frontiere non dovevano sparire? Dal 1° luglio la Croazia è membro a pieno titolo dell’Unione Europea. Non ci saranno più controlli doganali e le merci potranno circolare liberamente. Ma per qualche anno ancora rimarranno i controlli di polizia alle frontiere con la Slovenia. Bisognerà quindi presentarsi alla frontiera, sia all’ingresso che all’uscita, sempre con il passaporto

o con la carta d’identità (la patente non vale). Ricordate che anche i bambini piccoli debbono viaggiare con il loro documento. Sapevate che in Italia la polizia può rilasciare passaporti anche a bambini appena nati?

E se ho bisogno di assistenza medica? Le condizioni di igiene in Croazia sono analoghe a quelle in Italia. Le farmacie sono numerose e ben fornite e quasi ovunque l’acqua de rubinetto è potabile (ma è sempre meglio chiedere). In caso di bisogno, tenete presente che la Croazia fa parte dell’Unione Europea. Per poter usufruire dell’assistenza sanitaria bisogna quindi mostrare la Tessera sanitaria europea (TEAM). Alcune strutture sono ottime, altre meno: fare prima un’assicurazione che abbia un adeguato massimale tale da coprire tutte le spese sanitarie e di eventuale rimpatrio sarebbe più prudente. Si consiglia anche di verificare le possibilità di assistenza offerte dalle carte di credito. In caso di viaggi organizzati si consiglia di controllare attentamente il contenuto delle assicurazioni sanitarie comprese nei pacchetti viaggio. Purtroppo i Consolati non possono anticipare spese.

Ricordate le parole magiche! La Croazia è un paese ospitale, ma se userete le parole magiche riceverete più sorrisi e aprirete più porte. Eccole qua: Da (sì) Ne (no) Može (va bene, si può) Mòlim (prego, per favore) Opròstite (scusate, per favore) Dobar dan (buongiorno) Dobra večer (buonasera) Hvala (grazie)

Ma anche le parole utili! Hrvatska (Croazia) Autocesta (autostrada) Izlaz (uscita) Ulaz (entrata) Odmorište (stazione di servizio) Voda (acqua) Kava (caffè) Vino (vino!) Pivo (birra) Grad (città) More (mare) Plaža (spiaggia) Luka (porto) Trajekt (traghetto) Račun (conto)



DISTRETTO DI FIUME Linea marittima

DISTRETTO DI FIUME Linea marittima

UNIE – SANSEGO – LUSSINPICCOLO

VALBISCA – MERAG

dal 28.06 al 30.09.2013

Dal 28.06 al 01.09.2013

Lun. Mer. Ven.

Mar. Gio. Sab.

Domenica e festivi

LINEA 310

Lun. Mer. Ven.

5:00

5:00

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LUSSINPICCOLO

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5:55

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VELE SRAKANE

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UNIE

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SANSEGO

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LUSSINPICCOLO

14:30

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8:30

8:40

Mar. Gio. Sab.

Nota: dal 02.09 al 30.09.2013 la nave parte da Lussinpiccolo alle 06:00 e alle 13:30. DISTRETTO DI FIUME Linea marittima

BRESTOVA – POROSINA dal 28.06 al 09.2013

Linea 334

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Ogni giorno

Viaggio

BRESTOVA

POROSINE

I

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Linea 332

Ogni giorno

Viaggio

VALBISCA

SMERGO

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III

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IV

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VIII

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IX

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XI

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20:30

XII

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XIII

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Nota: la durata del transito in una direzione è di 25 minuti

II

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III

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IV

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V

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FASCIA COSTIERA DI FIUME Linea marittima

NOVALJA (PAGO) - ARBE – FIUME

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10:30

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12:00

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IX

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15:00

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19:00

XI

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19:00

XII

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20:30

XIII

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Nota: la durata del transito in una direzione è di 20 minuti.

dal 1.06 al 30.09.2013

Ogni giorno a Domenica parte la domenica

LINEA 9309

Ogni giorno

6:00

9:00

NOVALJA

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6:55

9:55

ARBE

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8:40

11:40

FIUME

17:00


FASCIA COSTIERA DI FIUME Traghetto

FASCIA COSTIERA DI FIUME Linea marittima n. 9141

PRIZNA – ŽIGLJEN (PAGO)

POLA – LUSSINPICCOLO – ZARA

29.06. al 02.09.2012.

Linea 335

Ogni giorno

Lun. Ven.

Mer.

Sab.

Dom.

Dal 06.07 al 31.08.2013

Lun. Ven.

Mer.

Sab.

Dom.

07:00

07:00

07:00

07:00

POLA

21:25

21:55

22:10

21:00

08:45

-

-

08:45

UNIE

19:50

-

-

19:30

-

09:20

09:20

-

SANSEGO

-

19:45

20:00

-

Viaggio

PRIZNA

ŽIGLJEN

I

00:30

00:01

II

04:30

04:00

III

05:30

05:00

IV

06:30

06:00

09:55

10:15

10:15

09:55

LUSSINPICCOLO

18:45

18:55

19:10

18:25

V

07:30

07:00

-

11:15

11:15

-

ILOVIK

-

17:50

18:05

-

VI

08:30

08:00

11:10

-

11:55

-

SILBA

17:25

-

17:25

-

VII

09:30

09:00

12:25

12:55

13:10

12:05

ZARA

16:00

16:00

16:00

16:00

VIII

10:30

10:00

IX

11:30

11:00

X

12:30

12:00

XI

13:30

13:00

XII

14:30

14:00

XIII

15:30

15:00

XIV

16:30

16:00

XV

17:30

17:00

XVI

18:30

18:00

XVII

19:30

19:00

09:15

09:15

XVIII

20:30

20:00

09:45

09:45

XIX

21:30

21:00

13:30

13:30

XX

22:30

22:00

14:00

14:00

XXI

23:30 ( al 31.08)

23:00

16:15

16:15

16:30 Mar. 18:30

Nota: la durata del transito in una direzione è di 15 minuti.

LINEA DI COLLEGAMENTO COSTIERO M/T “LIBURNIJA”

FIUME - SPALATO - STARI GRAD (isola di Lesina - Hvar) - KORČULA – SOBRA (isola di Meleda - Mljet) - RAGUSA 01.06. - 30.09.2012

1

5

Lun. 19:00

Ven. 19:00

Mar. 07:00

Sab. 07:00

07:30

07:30

FIUME SPALATO STARI GRAD (Lesina) KORČULA

1

5

Ven. 07:00

Lun. 07:00

Gio. 19:30

Dom. 19:30

18:40

18:40

17:00

17:00

16:40

16:40

13:00

13:00

12:40

12:40

10:40

10:40

16:30

SOBRA (Meleda)

10:25

10:25

Sab. 18:30

RAGUSA

Gio. 08:30

Dom. 08:30

65


Informazioni utili TELEFONI PER EMERGENZE 112 Polizia, vigili del fuoco, pronto soccorso,

Centro per l’allertamento 9155 Centro per il salvataggio e le ricerche in mare 987 Soccorso stradale

CONSOLATO GENERALE D'ITALIA A FIUME +385 51 35 52 00

CONSOLATO D'ITALIA A SPALATO +385 21 34 81 55

PEDAGGI

TUNNEL DEL MONTE MAGGIORE

AUTOMOBILI 28 KUNE PONTE DI VEGLIA

AUTOMOBILI 35 KUNE AEREOPORTI POLA

Tel. +385 52 53 01 05 • www.airport-pula.hr

ORSERA - Aeroporto turistico Tel. +385 52 44 18 10 MEDOLINO - Aeroporto sportivo Tel. +385 52 50 66 05 • www.delicair.hr

KRK - VEGLIA

Tel. +385 51 84 21 32 • www.rijeka-airport.hr

Tel. +385 51 85 93 46

FIUME (VEGLIA)

CAPITANERIE DI PORTO RIJEKA - FIUME Tel. +385 51 21 41 13

BAKAR - BUCCARI

MALI LOŠINJ – LUSSINPICCOLO Tel. +385 51 23 14 38

MALINSKA

OPATIJA - ABBAZIA

KRALJEVICA - PORTORE Tel. +385 51 28 13 30

ŠILO

Tel. +385 51 85 21 10

PULA - POLA

POREČ - PARENZO

Tel. +385 51 24 43 45

Tel. +385 51 57 11 11 Tel. +385 51 24 23 21

Tel. +385 51 23 90 01

NOVI VINODOLSKI

Tel. +385 51 85 68 21

CRIKVENICA

SUSAK – SANSEGO

Tel. +385 52 22 20 37

OMIŠALJ CASTELMUSCHIO

CRES - CHERSO

Tel. +385 51 72 41 03

MOŠČENIČKA DRAGA – DRAGA DI MOSCHIENA Tel. +385 51 73 75 01

Tel. +385 51 76 12 14 +385 51 761 214

BAŠKA

Tel. +385 51 22 13 80

Tel. +385 51 84 20 53 Tel. +385 51 71 12 49

PUNAT

Tel. +385 51 85 40 65

RAB – ARBE

NOVIGRAD – CITTANOVA Tel. +385 52 75 70 35 Tel. +385 52 43 16 63

RABAC - PORTALBONA Tel. +385 52 87 20 85

RAŠA – ARSIA

Tel. +385 52 87 51 27

ROVIGNO

Tel. +385 52 81 11 32

UMAGO

Tel. +385 52 74 16 62

Accoglienza e qualità Brtonigla Verteneglio Bracanija 1 Tel. +385 52 774 520 www.konoba-morgan.eu Orario: dalle 12 alle 22 Chiuso martedì

• piatti sotto la campana • fusi con gallo • gnocchi con selvaggina • pane e dolci fatti in casa Venite, siamo certi che tornerete

Uno dei migliori ristoranti di pesce a Rovigno

Rovigno Istria / Croazia Tel. +385 52 813 186 e-mail: puntulina@gmail.com

Rispecchia perfettamente la freschezza del pesce che, passando direttamente dal ricco mare nostrano alla padella, viene preparato nei modi più fantasiosi e con maestria. Servizio impeccabile. Prenotazioni opportuna.




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