Automation Technology - November 2019

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Industrial Technologies | Plant & Asset Management | Digital Transformation

_OIL&GAS Arriva la rivoluzione digitale _TECNOLOGIA&NORMATIVE Intervista a Auma Italiana Anno IV - n. 11 - ottobre/novembre 2019

_PROGETTAZIONE Efficienza e innovazione con il BIM _JOB CONSULT I benefici dello Smart Working

Organo ufficiale di EMEA D12


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EDITORIALE/EDITORIAL

UN NUOVO INIZIO A NEW BEGINNING Non è scontato, nell’era delle informazioni abbondanti e sempre disponibili, puntare su una rivista cartacea, prenderne in mano le redini, reimpostarla, sviluppare contenuti di qualità che portino interesse e valore aggiunto. Abbiamo però voluto raccogliere la sfida in primo luogo per il valore, la storia e la ricchezza culturale che esprimono le associazioni AIS e ISA Italy di cui questa rivista è organo ufficiale, ma non solo. A partire da questa edizione, una sorta di numero zero, dal momento che abbiamo rinnovato logo, titolo, formato grafico e struttura editoriale della rivista, l’obiettivo che ci poniamo è quello di offrire al lettore una panoramica ampia e aggiornata sul mondo dell’automazione, della strumentazione e della sicurezza, con un occhio di riguardo all’industria di processo, e senza trascurare la produzione discreta, le utilities e le infrastrutture. A questa base di contenuti tecnologicoindustriali andranno a sommarsi temi e rubriche trasversali: i processi di impresa, il ciclo di vita del prodotto, l’approfondimento tecnico, la consulenza aziendale, le nuove competenze. E ovviamente tutto ciò che tocca l’attualità: novità di prodotto, fiere ed eventi, vita delle associazioni, interviste ai protagonisti. Aspetto fondamentale poi è che Automation Technology non sarà una rivista “solitaria” ma farà parte di un ecosistema informativo più ampio e interconnesso fatto di eventi, workshop, giornate di studio, piattaforme web, newsletter, presenze social, collane editoriali dedicate e altro ancora. Il giusto risalto sarà dato all’impatto di Industry 4.0 e della Digital Transformation che stanno rivoluzionando l’approccio alle organizzazioni, al lavoro, alle persone e ai processi industriali “dal sensore al Cloud”. Digitalizzazione che anche nell’industria di processo, focus della rivista, sta favorendo una riconfigurazione di interi settori come l’oil&gas, l’alimentare e il farmaceutico, autentici gioielli del Made in Italy. Il nostro sforzo sarà quello di allargare gli orizzonti della cultura tecnica e di tenere le antenne costantemente sintonizzate sull’innovazione con nuovi contributi. Ci apriremo al mondo analizzando i mercati, le applicazioni più interessanti, i trend tecnologici, le sfide globali, utilizzando per tutto questo anche la lingua inglese. Altro non ci resta che augurarvi buona lettura!

It is not obvious, in the age of plentful and always available information, to focus on a paper magazine, take the lead, develop quality content that brings interest and added value. However, we wanted to take up the challenge first of all because of the value, history and cultural richness expressed by AIS and ISA Italy associations, of which this magazine is the official organ, but not only. Starting from this edition, a sort of number zero, since we have renewed the logo, title, graphic format and editorial structure of the magazine, our aim is to offer the reader a broad and updated overview of the world of automation, instrumentation and security, with an eye to the process industry, and without neglecting the discreet production, utilities and infrastructure. To this basis of technological-industrial contents will be added themes and cross sections: business processes, product life cycle, technical analysis, business consulting, new skills. And, of course, everything that concerns current affairs: product news, trade fairs and events, life of associations, interviews with the opinion leaders. A fundamental aspect is that Automation Technology will not be a “solitary” magazine but will be part of a wider and more interconnected information ecosystem made up of events, workshops, study days, web platforms, newsletters, social presences, dedicated publishing and much more. The right emphasis will be given to the impact of Industry 4.0 and Digital Transformation that are revolutionizing the approach to organizations, work, people and industrial processes “from the sensor to the Cloud”. Digitization that also in the process industry, focus of the magazine, is promoting a reconfiguration of entire sectors such as oil & gas, food and pharmaceuticals, authentic jewels of Made in Italy. Our effort will be to broaden the horizons of technical culture and to keep the antennas constantly tuned to innovation with new contributions. We will open up to the world by analysing markets, the most interesting applications, technological trends and global challenges, using the English language for all this. All we can do is wish you a good reading!

@armando_martin AUTOMATION TECHNOLOGY

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SOMMARIO/SUMMARY SEPTEMBER NOVEMBER 2019

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EDITORIALE/EDITORIAL UN NUOVO INIZIO/A NEW BEGINNING di Armando Martin

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INDUSTRIA/INDUSTRY IL FUTURO DELL’OIL&GAS PASSA PER LE TECNOLOGIE DIGITALI/ THE FUTURE OF OIL&GAS DEPENDS ON DIGITAL TECHNOLOGIES Cosa succede nel mondo dell’Oil&Gas? Gli operatori cercano di massimizzare il valore dei loro investimenti, ottimizzando la produzione e la supply chain. Per farlo e affrontare con successo la digital trasformation occorrono tecnologie digitali integrate, sicure, scalabili. di Armando Martin

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INDUSTRIA/INDUSTRY LIGHTHOUSEPLANT, LA DIGITAL TRANSFORMATION NELLE ACCIAIERIE/LIGHTHOUSE PLANT, THE DIGITAL TRANSFORMATION IN STEELWORKS L’ambizione è di dare vita alla prima acciaieria intelligente del Paese. L’obiettivo è di produrre acciaio con macchinari innovativi e connessi. Questo sono i leitmotiv del progetto “Acciaio 4.0 - Lighthouse Plant”, un’iniziativa che pone in primo piano la tracciabilità, la sicurezza, la sostenibilità ambientale, l’efficienza energetica e l’integrazione tra uomo e tecnologie. di Paolo De Giuli

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PROGETTAZIONE/PROJECT MANAGEMENT INTRODUZIONE AL BIM/ PROJECT MANAGEMENT INTRODUCTION TO BIM La digitalizzazione sostiene i più diversi settori economici e industriali. E per l’architettura e l’ingegneria delle costruzioni non fa eccezioni. Si sta infatti diffondendo nel settore edile e nella progettazione delle infrastrutture il cosiddetto il BIM (Building Information Modeling), un rivoluzionario strumento di razionalizzazione della progettazione. di Giovanni Marino

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SICUREZZA/SAFETY I PROGRESSI NEI SISTEMI FIRE&GAS/ ADVANCES IN FIRE & GAS SYSTEMS Le soluzioni F&G di nuova generazione allertano il personale in modo rapido e accurato, fornendo le indicazioni per decidere la corretta linea d’azione. A cura di GM International

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PROTAGONISTI/PROTAGONISTS COMPRENDERE L’IMPORTANZA DELLE NORMATIVE NELLA STRUMENTAZIONE DI PROCESSO A cura della redazione

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JOB CONSULT CONCILIARE, INNOVARE, COMPETERE. LO SMART WORKING A cura di Jane Elisabeth Cassoli, Giuslavorista e Consulente del Lavoro

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INNOVATION ON THE ROAD PILLS FROM 70’S: BE DIGITAL, BE TRANSFORMER A cura di Luca Signorin, Account Manager and Consultant

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DIGITAL TRANSFORMATION LASTRUMENTAZIONE 4.0 È HUMANCENTRIC/ INSTRUMENTATION 4.0 IS HUMAN CENTRIC Il mondo della fabbrica e dell’impianto sta subendo forti processi di cambiamento che trasformeranno sia l’ambiente di lavoro che le competenze degli operatori. Il ruolo della strumentazione sta evolvendo verso un utilizzo che comporta meno attività fisica e più attività tecnica e analitico-decisionale. Cerchiamo di capire quali metodiche e quali tecnologie stanno alla base di questo nuovo approccio. di Andrea Guerrini

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PRODOTTI/PRODUCTS SISTEMA I/O REMOTO PER APPLICAZIONI ATEX ZONA 2 A cura della redazione

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IDENTITY MISURARE E COMUNICARE: LA RICETTA VINCENTE DI BAGGI/ MEASURING AND COMMUNICATING: THE WINNING RECIPE OF BAGGI Baggi è una delle realtà italiane più dinamiche e intersettoriali nel mondo dell’automazione. Coniugando progettazione, ingegneria di prevendita e integrazione di sistema, l’azienda milanese fornisce soluzioni su misura e ad alte prestazioni nei principali settori industriali. A cura della redazione

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INDUSTRY & INNOVATION NEWS Cos’è la Robotic Process Automation? Lo spiega SAP Report di Reply sulle applicazioni dell’intelligenza artificiale TechnipFMC si divide in due società Trevi cede la divisione Oil&Gas al colosso indiano Meil

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EVENTI/NEWS I 30 ANNI DI SPS, UN SUCCESSO CHE NON CONOSCE CRISI In occasione del trentennale, che cadrà a Norimberga dal 26 al 28 Novembre 2019, espositori e visitatori italiani si confermano ancora tra i top 3 nella manifestazione di riferimento del mondo dell’automazione che annuncia un cambio di nome a partire dall’edizione di Norimberga del 2019 A cura della redazione

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AIS ISA NEWS

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FIERE E CONVEGNI Save the date 2019

Reply e l’intelligenza artificiale 2

EDITORIALE DELFINO


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Associazione AIS Viale Campania, 31 20133 Milano, Italy Telefono: +39 02 54123816 Fax: +39 02 54114628 Email: ais@aisisa.it Associazione ISA ITALY Viale Campania, 31 20133 Milano, Italy Telefono: +39 02 54123816 Fax: +39 02 54114628 Email: isaitaly@aisisa.it Associazione ISA DISTRICT COMMUNICATION EMEA D12

AUTOMATION TECHNOLOGY Anno IV - n. 11 - ottobre/novembre 2019 Organo Ufficiale AIS – ISA Italy - AIS – ISA Italy Official Publication Tecnologie industriali, automazione di processo, gestione di impresa , trasformazione digitale Industrial technologies, process automation, plant & asset management, digital transformation Anno 04/2019 - Pubblicazione Novembre - Year 04/2019 - November 2019 Periodico trimestrale pubblicatao da Editoriale Delfino - Quarterly publication published by Editoriale Delfino S.r.l. Editoriale Delfino also publishes books and the following magazines: PowerTechnology, CL Il Cartolibraio and Elettrificazione. Editoriale Delfino pubblica anche volumi e le seguenti riviste: PowerTechnology, CL Il Cartolibraio e Elettrificazione. Direzione, Redazione, Segreteria di Redazione, Ufficio Pubblicità Management, Editorial office, Advertising office Via Aurelio Saffi 9 - 20123 Milan (Italy) Tel. +39 02-9578.4238 www.editorialedelfino.it standard email: info@editorialedelfino.it PEC email: editorialedelfino@pecpost.it REDAZIONE E CONTATTI / STAFF Direttore Responsabile / Editor-in-Chief Andrea Ferriani Direttore Editoriale / Editorial Director Armando Martin Direttore Tecnico / Technical Director Ugo Baggi Comitato di Redazione / Editorial Adisory Board Elisa Bellavita, Maurizio Castellano, Carlo Marchisio, Anna Perego, Jane Elisabeth Cassoli, Luca Signorin Collaboratori redazionali Giovanni Marino, Jane Elisabeth Cassoli, Luca Signorin, Andrea Guerrini, Paolo De Giuli, Neli Fazel Responsabile comunicazione e pubblicità / Advertising and Communication Manager Matteo Jovine | matteo@jovinecomunicazione.com Email redazione / Editorial staff email elered@editorialedelfino.it Ufficio Traffico / Traffic Office Viviana Sandrini |info@editorialedelfino.it Corrispondente da Abu Dhabi (UAE) / Correspondent in Abu Dhabi (UAE) Neli Fazel ABBONAMENTI / SUBSCRIPTION Ufficio abbonamenti / Subscription Office abbonamenti@editorialedelfino.it Condizioni di abbonamento 2020 / Subscription conditions 2020 Abbonamento cartaceo annuale / Annual paper: 30,00 Italia / Italy € 69,00 Estero / Abroad Pdf online annual / Pdf On line per year € 16.00 including VAT 22%. Sfogliabile / Browseable € 12.00 including VAT 22%. L’abbonamento si effettua mediante / The subscription is made by means of: - Versamento sul conto corrente postale / Transfer to postal current account 61080917 - Bonifico bancario su IBA / Bank IBAN transfer: IT 76 W 07601 01600 000 061 080 917 - Carta di credito esclusivamente tramite sito internet / Credit card only by connecting to the site www.editorialedelfino.it - SIngola copia: € 10,00, € 15,00 (arretrata) / € 10,00 (single copy), € 15,00 (back copy) Le cifre sopra riportate sono da intendersi già al netto di eventuali costi bancari, postali ecc. / The above costs are net of any bank, postal or other charges. Le richieste di eventuali fascicoli arretrati non pervenuti, dovranno essere comunicate all’indirizzo abbonamenti@editorialedelfino. it, entro e non oltre due mesi dalla data di non ricezione degli stessi. / Requests for any back issue not received should be sent to the following address: abbonamenti@ editorialelfino.it, no later than two months from the date of non-receipt.

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AUTOMATION TECHNOLOGY

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IN QUESTO NUMERO PARLIAMO DI/IN THIS ISSUE WE TALK ABOUT

ABB 39 ADIPEC 29, 64 AIS 13, 64 AQUATECH 64 AUMA 36 AUTOMATION INS. SUMMIT 5 BAGGI II^, 52 DPE, DISTR. POWER EUROPE 64 ECOMONDO 64 EFFRA 46 FORUM MECCATRONICA 64 GM INTERNATIONAL 32 GREEN ITALY 17 HIMA 31 KEY ENERGY 64 INNOV. ON THE ROAD 44 ISA 55, 63 ISA SAUDI ARABIA 49 MANUFACTURING INDONESIA 64 MICONEX 64

NI DAYS EUROPE 64 OIL & GAS INT. TRADE EXHI. 64 ORI MARTIN 14 POLYTEC ROBOTICS 14 POWER GEN EUROPE 64 R STAHL 50 REPLY 56 RTI 43 SAFCO 23 SAMSON IV^ SAP SE 56 SICUREZZA 64 SPS 60, 64 TECH INDUSTRY 64 TECHNIPFMC 57 TENOVA 14 TREVI FINANZIARIA 57 UTILITY DAY 64 VEGA 41 YAMAL, OIL & GAS 64

PRIMO CLASSIFICATO Area Ingegneria e Architettura

Industria 4.0, sfide e opportunità per il Made in Italy di Armando Martin vincitore nel 2018 del premio Nazionale di Divulgazione Scientifica patrocinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche.

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EDITORIALE DELFINO


Automation Instrumentation week June 15 - 19, 2020 Milan, Italy

For any information contact us: welcome@delta-ie.it

2020

MILANO 17-18 GIUGNO

EMEA D12

"Improve your business with Automation Instrumentation Summit�


INDUSTRIA/INDUSTRY

ILFUTURODELL’OIL&GAS PASSA PER LE TECNOLOGIE DIGITALI Cosa succede nel mondo dell’Oil&Gas? Gli operatori cercano di massimizzare il valore dei loro investimenti, ottimizzando la produzione e la supply chain. Per farlo e affrontare con successo la digital trasformation occorrono tecnologie digitali integrate, sicure, scalabili. Armando Martin Nonostante la forte spinta giunta dagli incentivi di Industria 4.0, il contesto dell’Oil&Gas italiano sembra in ritardo. Le soluzioni digitali per potenziare lo sviluppo esistono e sono affidabili, ma la loro adozione è ancora piuttosto limitata. Una delle principali barriere all’adozione riguarda la sicurezza dei dati e il timore che l’interconnessione tra dispositivi e i collegamenti da remoto possano esporre a rischi la produzione. Eppure il revamping degli impianti con l’implementazione di tecnologie 4.0 quali Smart Sensor, Cloud, IoT, AI, Blockchain,

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Cyber Security è relativamente semplice, sicuro e a portata di mano. Come anche i vantaggi di una soluzione Industry 4.0 sono evidenti e le agevolazioni fiscali sono interessanti. Questo è il momento di guardare al futuro e di cogliere i vantaggi offerti dalle nuove tecnologie. Se da un lato la grande industria già sperimenta i vantaggi della digitalizzazione, le medie e piccole imprese devono maturare questo nuovo approccio. In particolare, il settore Oil&Gas, genera una quantità ingente di dati in costante aumento. La gestione di questi big data attraverso hub centralizzati e piattaforme in grado di ricevere, interpretare e validarli in tempo reale può consentire significativi miglioramenti. I primi test pilota di BP su


180 pozzi hanno consentito un aumento di produzione del 20%. Lo shale oil è tornato a essere competitivo in un mercato ancora depresso. Per non parlare poi di Eni Green Data Center che dispone di uno dei super computer più potenti al mondo nel settore privato. Il mercato dell’automazione nell’Oil&Gas L’industria dell’Oil&Gas si trova ad affrontare diverse sfide, tra cui la volatilità dei prezzi, l’incertezza della politica energetica, il contenimento dei costi, il peggioramento del quadro fiscale, la carenza di manodopera qualificata e le sfide operative quotidiane. Una svolta di successo richiede la capacità di rispondere rapidamente ed efficacemente a queste condizioni dinamiche. Le aziende a monte soffrono gravi limitazioni delle risorse, mentre lottano per aumentare la produzione e sostituire le riserve accer-

tate. Nel frattempo, le aziende a valle si trovano ad affrontare pressioni sul capitale circolante e sui margini di profitto. Il mercato dell’automazione nell’Oil&Gas (tradizionalmente costituito da Scada, Dcs, Plc, HMI, Strumentazione, RTU, Networking) è stimato in 11,23 miliardi di dollari nel 2017 (su un totale di 76 miliardi di dollari attribuiti all’automazione di processo) e dovrebbe raggiungere un valore di 18,03 miliardi di dollari entro il 2023, con un tasso di crescita composito (CAGR) dell’8,02%. Investimenti e innovazioni tecnologiche importanti sono portate avanti da moltissimi soggetti e da alcuni big player tra cui, ad esempio, Rockwell Automation (AI, Intelligenza Artificiale), Schneider Electric e Mitsubishi Electric (PLC di sicurezza), Dassault Systems (software di simulazione per l’ingegneria di prodotto), GE (soluzioni Cloud per i beni industriali). Le tecnologie digitali

Il mercato dell’automazione nell’Oil&Gas (tradizionalmente costituito da Scada, Dcs, Plc, HMI, Strumentazione, RTU, Networking) è stimato in 11,23 miliardi di dollari nel 2017 (su un totale di 76 miliardi di dollari attribuiti all’automazione di processo) e dovrebbe raggiungere un valore di 18,03 miliardi di dollari entro il 2023, con un tasso di crescita composito (CAGR) dell’8,02%.

Molte ricerche e constatazioni confermano che nell’Oil&Gas, come in tutti gli altri settori, Industria 4.0 e la digitalizzazione sono una chiara occasione di business con elevati ritorni degli investimenti. Secondo un recente studio effettuato da Minsait (società globale di consulenza e tecnologia) il 44% degli investimenti in tecnologie riguarda la Green Energy, il 48% delle imprese ha investito sulle tecnologie di base (Internet of Things e Mobility & Cloud), il 41% su AI e ML (Machine Learning) e il 36% sull’automazione tradizionale. Secondo Minsait, le tecnologie digitali consentono alle aziende del settore di generare profitti ed essere competitive grazie ad una gestione più efficiente dei AUTOMATION TECHNOLOGY

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dati e delle piattaforme dedicate. La visualizzazione dei dati in tempo reale, ad esempio, consente di prendere decisioni più veloci e più efficaci. IoT, AI Manutenzione predittiva L’Internet of Things (IoT), l’Intelligenza Artificiale (AI) e la robotica promuoveranno lo sviluppo di infrastrutture con un livello più alto di intelligenza e automazione, grazie all’uso di sensori gestiti a distanza e all’enorme volume di dati che possono già essere elaborati e gestiti in tempo reale per raggiungere miglioramenti operativi. Attraverso un’automazione più intelligente e un modello evoluto di Enterprise Asset Management (EAM) di tipo IoT, le aziende dell’Oil&Gas possono anticipare problemi e guasti a macchinari e impianti, analizzare flussi di dati pertinenti e contestuali, che aiutano a capire meglio come risolvere colli di bottiglia e inefficienze a livello funzionale e operativo, migliorando tutti i processi decisionali. Analytics, Cloud, Machine Learning Le aziende del settore Oil&Gas sono tra le più interessate alle evoluzioni del supercomputing. Il motivo è semplice: analizzare in profondità le enormi quantità di dati raccolti da sensori, macchinari e prospezioni geologiche permette di ottimizzare le attività sul campo e individuare nuovi giacimenti da sfruttare. Big Data analytics e Machine Learning giocano in tutto questo un ruolo chiave. L’utilizzo di cluster come base per sviluppare e addestrare modelli di Machine Learning potranno in seguito essere integrati in applicazioni mirate. Dal punto di vista tecnico si tratta di una evoluzione 8

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interessante, legata alla combinazione di modelli fisici con le reti neurali. I modelli di deep learning pre-addestrati potranno essere disponibili ai clienti sotto forma di un servizio cloud. In seguito è ipotizzabile che i clienti possano gestire direttamente l’addestramento dei modelli di deep learning e integrarli in produzione. Alcune tecniche di analisi avanzata dei dati (alla quale ricorrono i big dell’IT come Google, Facebook, Amazon) sono ormai sono utilizzate sempre più spesso dal settore energetico. Tra le nuove opportunità che si vanno prospettando ci sono l’analisi delle rocce per individuare i giacimenti nelle zone ricche di petrolio, la definizione di modelli di bacini che consentano di massimizzare la produzione, e infine l’automazione che può rendere più sicure, efficienti ed economiche le operazioni di sfruttamento di un giacimento. Oggi però il punto di fondo è la crescita di servizi informatici nel cloud, che rendono possibile archiviare e analizzare dati a costi relativamente bassi, spianando così la strada a nuove applicazioni per una gamma assai più ampia di aziende. Il settore petrolifero genera quantità ingenti di dati, sia strutturati – per esempio la temperatura e la pressione – sia non strutturati, come le riprese video. E la loro quantità è in costante aumento. La spesa per i sensori destinati a raccogliere più informazioni è in calo, mentre è la loro accuratezza è in netto miglioramento, il che rende possibile monitorare molti più aspetti di un’operazione come la trivellazione di un pozzo. L’analitica dei dati offre la possibilità di rendere più scientifica quella sperimentazione e infondere nuova vita nella produttività. Apprezzare il pieno potenziale delle nuove tecnologie significa coinvol-


nel febbraio 2018 dal governo Venezuelano e apparentemente sostenuta dal petrolio. Tra le più interessanti c’è la piattaforma blockchain che i colossi Shell e BP, insieme ad altre aziende facenti parte del consorzio Vakt hanno lanciato nel 2018 per automatizzare i processi post-negoziazione nel settore energetico. Additive Manufacturing e Cybersecurity gere sempre più persone con competenze specifiche nell’ambito del software e della scienza dei dati. Significherà anche rivoluzionare profondamente le strutture aziendali Due sono le caratteristiche principali della blockchain utili per l’industria petrolifera e del gas: la gestione della supply chain e la disintermediazione delle autorità centrali per la verifica dati. Più nello specifico, è possibile individuare 3 vantaggi diretti nell’utilizzo della blockchain a partire dalla gestione del ciclo risorse e controllo qualità, per continuare con la registrazione dei dati legali su alcune norme particolari o eventuali segnalazioni, e la creazione di un nuovo modello di business legato al servizio di manutenzione delle apparecchiature utilizzate. I casi d’uso più interessanti sono la soluzione blockchain introdotta da Natixis, IBM e Trafigura nel 2017, i cui principali vantaggi includono la riduzione dei tempi di ciclo di cassa, la maggiore efficienza tramite minori costi generali e la maggiore visibilità delle transazioni per ridurre la minaccia di manomissioni, frodi e cybercrimine. Un caso di recente applicazione della blockchain è stata l’introduzione del Petro, la cryptovaluta lanciata

L’utilizzo dell’Addictive Manufacturing ha generato una serie di benefici concreti, a partire dalla migliore resistenza e funzionalità dei manufatti, che privi di giunture e saldature, sono meno soggetti a corrosione o deterioramento, fino ad una più efficiente gestione del magazzino. Le nuove tecnologie stanno trasformando l’industria dello shipping e dell’offshore, ponendo un problema nuovo come la cybersecurity. Il mix tra digitalizzazione dei processi, crescente automazione e interconnessione di tutti i sistemi espongono gli asset a rischi informatici, che possono essere riconducibili ad attacchi dolosi o causati da errori di gestione operativa o dall’involontaria introduzione di virus nel sistema. Per questo è importante adottare opportune strategie di riduzione del rischio sin dalla fase di progetto.

Keywords: Oil&Gas, Automazione, Manutenzione Predittiva, IoT, Cloud, Big Data, AI. Machine Learning, Blockchain, Additive Manufacturing, Cybersecurity

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THE FUTURE OF OIL&GAS DEPENDS ON DIGITAL TECHNOLOGIES What happens in the world of Oil&Gas? Operators seek to maximize the value of their investments by optimizing the production of wells and the supply chain. To do this and successfully address digital transformation, you need integrated, secure, scalable digital technologies. Armando Martin Despite the strong push from Industria 4.0’s incentives, the Italian oil and gas scenario seems to be lagging behind. Digital solutions to enhance development exist and are reliable, but their adoption is still rather limited. One of the main barriers to adoption concerns data security and the fear that the interconnection between devices and remote connections could expose production to risks. Yet plant revamping with the implementation of 4.0 technologies such as Smart Sensor, Cloud, IoT, AI, Blockchain, Cyber Security is relatively simple, secure and within reach. As well as the benefits of an Industry 4.0 solution are obvious and the tax breaks are attractive. Now is the time to look to the future and reap the benefits of new technologies. While large industry is already experiencing the benefits of digitalization, small and medium-sized enterprises need to mature this new approach. In particular, the Oil&Gas sector generates a large amount of constantly increasing data. The management of these big data through centralized hubs and platforms capable of receiving, interpreting and validating them in real time can allow significant improvements. BP’s first pilot tests on 180 wells resulted in a 20% increase in production. Shale oil has become competitive again in a still depressed market. Not to mention Eni Green Data Center which has one of the most powerful super computers in the world in the private sector.

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The Oil&Gas automation market The oil and gas industry faces a number of challenges, including price volatility, energy policy uncertainty, cost containment, worsening fiscal conditions, shortages of skilled labour and day-to-day operational challenges. A successful breakthrough requires the ability to respond quickly and effectively to these dynamic conditions. Upstream companies suffer from severe resource constraints, while struggling to increase production and replace proven reserves. Meanwhile, downstream companies face pressures on working capital and profit margins. The Oil & Gas automation market (traditionally Scada, Dcs, Plc, HMI, Instrumentation, RTU, Networking) is estimated at $11.23 billion in 2017 (out of a total of $76 billion attributed to process automation) and is expected to reach $18.03 billion by 2023, with a composite growth rate (CAGR) of 8.02%. Major investments and technological innovations are carried out by a large number of players including, for example, Rockwell Automation (AI, Artificial Intelligence), Schneider Electric and Mitsubishi Electric (safety PLC), Dassault Systems (simulation software for product engineering), GE (Cloud solutions for industrial assets). Many studies and findings confirm that in Oil&Gas, as in all other sectors, Industry 4.0 and digitization are a clear business opportunity with high returns on investment. According to a recent study carried out by Minsait (a global consulting and technology company), 44% of investments in technologies concern Green Energy, 48% of companies have invested in basic technologies (Internet of Things and Mobility & Cloud), 41% in AI and ML (Machine Learning) and 36% in traditional automation. According to Minsait, digital technologies enable companies in the sector to generate profits and be competitive through more efficient management of data and dedicated platforms. Real-time data visualization, for example, enables faster and more effective decision making.


IoT, predictive maintenance aid The Internet of Things (IoT), Artificial Intelligence (AI) and robotics will promote the development of infrastructures with a higher level of intelligence and automation through the use of remotely managed sensors and the huge volume of data that can already be processed and managed in real time to achieve operational improvements. Through smarter automation and an advanced IoT Enterprise Asset Management (EAM) model, Oil&Gas companies can anticipate machine and plant problems and failures, analyze relevant and contextual data streams, which help them better understand how to solve bottlenecks and functional and operational inefficiencies, improving all decision-making processes. Analytics, Cloud, Machine Learning Oil&Gas companies are among the most interested in the evolution of supercomputing. The reason is simple: analyzing in depth the huge amount of data collected from sensors, machinery and geological surveys allows you to optimize activities in the field and identify new fields to exploit. Big Data analytics and Machine Learning play a key role in this. The use of clusters as a basis for developing and training Machine Learning models can then be integrated into targeted applications. From a technical point of view, this is an interesting evolution, linked to the combination of physical models with neural networks. Pre-trained deep learning models may be available to customers as a cloud service. It is then possible for customers to directly manage the training of deep learning models and integrate them into production. Some advanced data analysis techniques (used by IT big names such as Google, Facebook, Amazon) are now increasingly used by the energy industry. New opportunities include rock analysis to identify deposits in oil-rich areas, the definition of basin models that maximize production, and finally automation that can make the operations of exploiting a deposit safer,

more efficient, and cheaper. Today, however, the bottom line is the growth of IT services in the cloud, which make it possible to store and analyze data at relatively low cost, thus paving the way for new applications for a much wider range of companies. The oil industry generates large amounts of data, whether structured - for example temperature and pressure - or unstructured, such as video footage. And the amount of data is constantly increasing. The cost of sensors to collect more information is falling, while their accuracy is improving dramatically, making it possible to monitor many more aspects of an operation such as drilling a well. Data analysis offers the opportunity to make that experiment more scientific and breathe new life into productivity. Appreciating the full potential of new technologies means involving more and more people with specific skills in software and data science. It will also mean profoundly revolutionizing corporate structures Two are the main features of the blockchain useful for the oil and gas industry: the management of the supply chain and the disintermediation of the central authorities for data verification. More specifically, it is possible to identify 3 direct advantages in the use of the blockchain starting from the management of the resource cycle and quality control, to continue with the recording of legal data on some particular standards or any reports, and the creation of a new business model related to the maintenance service of the equipment used. The most interesting use cases are the blockchain solution introduced by Natixis, IBM and Trafigura in 2017, whose main benefits include the reduction of cash cycle times, greater efficiency through lower overhead costs and greater visibility of transactions to reduce the threat of tampering, fraud and cybercrime. A recent case of blockchain application was the introduction of Petro, the crypto currency launched in February 2018 by the Venezuelan government and apparently backed by oil. Among the most intere-

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sting is the blockchain platform that the giants Shell and BP, along with other companies in the Vakt consortium launched in 2018 to automate post-trading processes in the energy sector. Additive Manufacturing and Cybersecurity The use of Addictive Manufacturing has generated a series of concrete benefits, starting from the improved resistance and functionality of the manufactured articles, which without joints and welds, are less prone to corrosion or deterioration, up to a more efficient management of the warehouse. New technologies are transforming the shipping and offshore industry, posing a new problem such as cybersecurity. The mix of process digitization, increasing automation and interconnection of all systems expose assets to cyber risks, which may be due to malicious attacks or caused by operational management errors or the unintentional introduction of viruses into the system. For this

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reason, it is important to adopt appropriate risk reduction strategies right from the design phase. Keywords: Oil&Gas, Automation, Predictive Maintenance, IoT, Cloud, Big Data, AI, Machine Learning, Blockchain, Additive Manufacturing, Cybersecurity


CHI SIAMO CHI SIAMO AIS -- associazione Associazione italiana Italiana strumentisti Strumentisti è è un’associazione un’associazionesenza senzafini finididilucro lucroe esi sipropone propone diffusione il perfezionamento di informazioni AIS la la diffusione e il eperfezionamento di nozioni relative relative alla teoria, progetto, costruzione impiego degli strumenti misura ine uso di controllo in uso nella tecnica scienzaineItalia. nella tecnica in Italia. alla teoria, progetto, costruzione ed impiego ed degli strumenti di misura e didi controllo nella scienza e nella SERVIZI SERVIZI  e Tavole Rotonde su argomenti tecnicitecnici specifici, con minimostre. ■ Giornate GiornatedidiStudio Studio e Tavole Rotonde su argomenti specifici, con minimostre.  Corsi per giovani Strumentisti ■ Corsi per giovani Strumentisti  Seminari di Aggiornamento. ■ Promozione Seminari didiAggiornamento.  Comitati di Studio. ■ Divulgazione Promozione didimemorie Comitatie di Studio. scientifiche.  pubblicazioni ■ Attività Divulgazione memorie e pubblicazioni scientifiche.  culturalidi e gite con visita ad impianti industriali ■ Indice Attivitàmerceologico culturali e gite visita ad impianti industriali  con con SupplHi  legale Studio Facchinetti ■ Assistenza Indice merceologico con SupplHi

■ Assistenza legale Studio Facchinetti

VANTAGGI  Essere sempre aggiornati sugli argomenti più importanti e innovativi. VANTAGGI  Avere un collegamento diretto con professioniti che operano nel settore ■ Essere sempre aggiornati sugli argomenti più importanti e innovativi.  Essere parte di una rete composita che include società di produzione, fornitori e società di progettazione ■ Avere unlacollegamento professionisti che operano nel settore  Ricevere pubblicazione diretto tecnica con “Automazione e Strumentazione”

■ Essere parte di una rete composita che include società di produzione, fornitori e società di progettazione

■ Ricevere le Epubblicazioni tecniche “Automation Technology” “Automazione e Strumentazione” ISCRIZIONI QUOTE Ci si iscrive come Socio Individuale (Persona) o come Socio Collettivo (Società) L’iscrizione si E effettua versando la quota associativa e compilando ed inviando il Modulo ISCRIZIONI QUOTE Ci si iscrive come Socio Individuale (Persona) o come Socio Collettivo (Società) L’iscrizione si effettua versando la quota associativa e compilando ed inviando il Modulo QUOTE ANNUALI Socio Individuale € 55,00 Socio Studente € 10,00 QUOTE ANNUALI Socio (capitale fino a € 51.000) € 200,00 iscrive 3 persone SocioCollettivo Individuale € 55,00 Socio (capitale oltre € 51.000) € 400,00 iscrive 5 persone SocioCollettivo Studente € 10,00 Socio Collettivo (capitale fino a € 51.000) € 200,00 iscrive 3 persone

Le quote Associative potranno essere versate : Socio Collettivo (capitale oltre € 51.000) € 400,00 iscrive 5 persone  direttamente presso la sede dell’ Associazione, con assegno bancario intestato ad A.I.S. Associazione Italiana Strumentisti  con bonifico bancario su BANCA PROSSIMA - Milano | IBAN IT02 S033 5901 6001 0000 0119 766 Le quote potranno versate:  oppure associative presso la segreteria delleessere Delegazioni Zonali.

■ direttamente presso la sede dell’Associazione, con assegno bancario intestato ad A.I.S. Associazione Italiana Strumentisti

Si l’opportunità persu i soci collettivi di far partecipare alle iniziative dell’ Associazione qualsiasi dipendente con la sola aggiunta di 100,00 Euro/anno ■ aggiunge con bonifico bancario BANCA PROSSIMA - Milano | IBAN IT02 S033 5901 6001 0000 0119 766 (senza il pagamento quota associativa individualeZonali. per il dipendente non compreso nei tre/cinque nomi indicati all’inizio dell’anno in caso di partecipa■ oppure presso ladella segreteria delle Delegazioni zione alle nostre iniziative). L’associazione si rinnova annualmente e ha validità per l’anno solare in corso (V.Statuto) Si aggiunge l’opportunità per i soci collettivi di far partecipare alle iniziative dell’Associazione qualsiasi dipendente con la sola aggiunta Con l’associazione il socio ottiene inoltre l’invio della rivista “Automazione e Strumentazione” (mensile) e l’Annuario GISI (annuale), oltre al Notiziario GISI di 100,00 Euro/anno (senza il pagamento della quota associativa individuale per il dipendente non compreso nei tre/cinque nomi indicati (mensile) da scaricare dal sito del GISI www.gisi.it dell’anno in caso di partecipazione nostre iniziative). Ilall’inizio Socio viene anche informato delle iniziative svoltealle dalle associazioni aderenti ad A.I.S.

L’associazione si rinnova annualmente e ha validità per l’anno solare in corso (V.Statuto) Con l’associazione il socio ottiene inoltre l’invio delle riviste “Automation Technology” e “Automazione e Strumentazione”. Il Socio viene anche informato delle iniziative svolte dalle associazioni aderenti ad AIS.

CONTATTI

Contatti: Viale Campania, 31-20133 Milano Viale Campania, 3120133 Milano Tel. +39 02 54123816 | Fax +39 02 54114628 Tel. +39.02.54123816 | Fax +39.02.54114628 www.aisisa.it | ais@aisisa.it

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INDUSTRIA/INDUSTRY

LIGHTHOUSEPLANT, LADIGITAL TRANSFORMATION NELLEACCIAIERIE L’ambizione è di dare vita alla prima acciaieria intelligente del Paese. L’obiettivo è di produrre acciaio con macchinari innovativi e connessi. Questo sono i leitmotiv del progetto “Acciaio 4.0 – Lighthouse Plant”, un’iniziativa che pone in primo piano la tracciabilità, la sicurezza, la sostenibilità ambientale, l’efficienza energetica e l’integrazione tra uomo e tecnologie. Paolo De Giuli L’Italia è il secondo produttore di acciaio in Europa (il primo se consideriamo l’acciaio prodotto a forno elettrico) e il decimo del 14

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mondo con quota 24 milioni di tonnellate. Il settore siderurgico nel suo insieme conta circa 70 mila addetti e un fatturato stimato in 48 miliardi di euro. Con queste dimensioni non stupisce che “Acciaio 4.0 – Lighthouse Plant” sia uno dei 4 progetti faro individuati del Cluster Fabbrica Intelligente (CFI) per conto del Ministero dello Sviluppo Economico. I protagonisti questa partnership sono Tenova, società del Gruppo Techint, partner mondiale per lo sviluppo di soluzioni di eccellenza nell’industria metallurgica e mineraria, ORI Martin, azienda siderurgica per la produzione di acciai di alta qualità e BM Group, partner di Tenova, system integrator specializzato nello sviluppo di isole robotizzate intelligenti. L’intento non è quello di creare un impian-


to pilota, bensì un vero e proprio impianto industriale che risolva i problemi concreti che i produttori di acciaio incontrano in un mercato fortemente complesso, volatile e ciclico. Contestualmente c’è anche l’obiettivo di realizzare una Cyber Physical Factory dell’acciaio che, attraverso l’utilizzo delle tecnologie abilitanti di industria 4.0, permetta l’integrazione verticale, orizzontale e trasversale del ciclo manifatturiero. Robotica, machine learning, sistemi cyberfisici, IoT, cloud, realtà virtuale sono le tecnologie 4.0 cui queste aziende si sono affidate. I protagonisti Tenova è da sempre protagonista nei processi innovazione. Antonio Catalano, Responsabile Digital Transformation sottolinea gli aspetti di punta del progetto: “Come partner tecnologico delle acciaierie, Tenova utilizza computer, sensori, PLC e sistemi di automazione da oltre 30 anni. La novità portata da Industria 4.0 non consiste nella quantità di tecnologia presente negli impianti. La vera innovazione sta nella connessione tra macchinari e nella capacità di raccolta dei dati e nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale per trarre valore dai dati. La raccolta dati poggia su piattaforme in grado di connettere i macchinari e di consentire a Tenova e Ori Martin di collaborare nella produzione del day-byday, ottenendo il massimo dall’impianto.

Tenova www.tenova.com Ori Martin www.orimartin.com Polytec Robotics www.polytecrobotics.com

In ogni caso oltre a gestire gli aspetti tecnologici stiamo lavorando con le nostre risorse interne per capire come cambieranno i mercati, i prodotti, le soluzioni e i rapporti con i clienti. Dopotutto l’uomo resta al centro di Industria 4.0. I robot allontanano gli operatori dalle zone pericolose e li alleviano da attività faticose, l’intelligenza artificiale li supportano nel prendere decisioni. Non ultimo è lo sforzo che stiamo mettendo in campo per rendere più attrattivo il nostro settore per i giovani”. Secondo Maurizio Zanforlin, R&D Manager ORI Martin. “Il miglioramento principale portato da questo Lighhouse plant, che vedrà impegnati i partner nella realizzazione della prima acciaieria intelligente d’Italia, sta nei livelli di efficienza e sicurezza dell’impianto. La sfida è quella di accelerare il processo di innovazione portando nuove tecnologie all’interno di un ambiente duro e critico come quello dell’acciaieria, trasversalmente a tutti i processi aziendali. Il progetto Lighthouse dura circa 3 anni e mezzo. La prima fase dove ci sono state implementazioni di strutture e impianti è quasi completamente conclusa. Sulle basi e sui risultati di questa prima fase si costruiranno lo sviluppo e la ricerca industriale. Nel progetto rientrano la classificazione del rottame, la pesatura del rottame, la definizione delle ricette di carico, la gestione dei magazzini intelligenti con software e hardware di ultima generazione. Ci siamo poi posti come obiettivo la gestione di tutti i parametri ambientali, ottenere quindi un LCA di prodotto e di processo, coadiuvare il lavoro degli operatori evitando le condizioni di pericolo, stress e fatica tipici dell’ambiente siderurgico. Operatori messi a fianco di macchine che non tolgono lavoro all’uomo AUTOMATION TECHNOLOGY

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ma lo cambiano rendendolo più sicuro, preciso ed efficiente”. Fondata nel 1993 BM Group è un system integrator che con il brand Polytec vanta la leadership mondiale nella robotica applicata al siderurgico con oltre 200 soluzioni robotizzate installate nel mondo. Oggi BM Group è un system integrator che entra nella fabbrica con l’approccio di assessment. Spiega Andrea Tonini, direttore commerciale: “Il coinvolgimento di BM Group nel progetto Lighthouse plant Acciaio 4.0 è legato alla collaborazione plurieannale con Tenova e Ori Martin. BM Group ascolta il cliente, analizza il processo, riscontra i cosiddetti punti deboli e i margini di miglioramento e, attraverso l’implementazione di piattaforme che integrano robotica, sistemi di visione, controllo di processo e automazione, riesce ad ammodernare impianti esistenti con un investimento che si ammortizza in tempi brevi. Oltre all’operatività, l’intelligenza artificiale può essere un punto di raccolta di dati oggettivi di prodotto e di processo. Da questa valutazione sono nati i nostri sistemi di tracking. Nella combinazione “intelligenza dell’uomo – potenziale della macchina intelligente” c’è la strategia vincente per costruire l’industria del futuro. Il progetto Lighthouse plant Acciaio 4.0 è la conferma di come attraverso l’integrazione di tante soluzioni innovative, l’impianto siderurgico può garantire la sicurezza degli operatori e migliorare la propria produttività per essere competitivo nel mercato globale”. Keywords: Lighthouse plant, Acciaio 4.0, Cyber Physical Factory, Intelligenza Artificiale, Robotica, Tenova, ORI Martin, BM Group 16

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LIGHTHOUSE PLANT, THE DIGITAL TRANSFORMATION IN STEELWORKS The ambition is to create the country’s first intelligent steelworks. The aim is to produce steel with innovative and connected machinery. This is the leitmotif of the “Acciaio 4.0 - Lighthouse Plant” project, an initiative that focuses on traceability, safety, environmental sustainability, energy efficiency and the integration of man and technology. Paolo De Giuli Italy is the second largest steel producer in Europe (the first if we consider the steel produced by electric furnace) and the tenth in the world with a share of 24 million tons. The steel sector as a whole has about 70,000 employees and an estimated turnover of 48 billion euros. With these dimensions, it is not surprising that “Acciaio 4.0 - Lighthouse Plant” is one of the four flagship projects identified by the Cluster Intelligent Factory (CFI) on behalf of the Ministry of Economic Development. The players of this partnership are Tenova, a company of the Techint Group, a world partner for the development of excellent solutions in the metallurgical and mining industry, ORI Martin, a steel company for the production of high quality steels and BM Group, a partner of Tenova, a system integrator specialising in the development of intelligent robotic islands. The aim is not to create a pilot plant, but a real industrial plant that solves the concrete problems that steel producers encounter in a highly complex, volatile and cyclical market. At the same time, there is also the objective of creating a steel Cyber Physical Factory that, through the use of industry 4.0 enabling technologies, allows the vertical, horizontal and transversal integration of the manufacturing cycle. Robotics, machine learning, cyberphysical systems, IoT, cloud, virtual reality are the 4.0 technologies that these companies have relied on.


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The players Tenova has always been a leading player in innovation processes. Antonio Catalano, Head of Digital Transformation, highlights the key aspects of the project: “As a technological partner of the steelworks, Tenova has been using computers, sensors, PLCs and automation systems for over 30 years. The novelty brought by Industria 4.0 does not consist in the quantity of technology present in the plants. The real innovation lies in the connection between machines and in the ability to collect data and in the use of artificial intelligence to extract value from the data. The data collection is based on platforms that can connect the machines and allow Tenova and Ori Martin to collaborate in the production of day-by-day, getting the most out of the plant. In any case, in addition to managing the technological aspects, we are working with our internal resources to understand how markets, products, solutions and customer relations will change. After all, man remains at the heart of Industry 4.0. Robots remove operators from hazardous areas and relieve them of tiring activities, and artificial intelligence supports them in making decisions. Last but not least, we are making an effort to make our industry more attractive to young people. According to Maurizio Zanforlin, ORI Martin R&D Manager “The main improvement brought by this Lighhouse plant, which will see the partners involved in the construction of the first intelligent steel plant in Italy, lies in the levels of efficiency and safety of the plant. The challenge is to accelerate the innovation process by bringing new technologies into a harsh and critical environment such as that of the steelworks, across all business processes. The Lighthouse project lasts about 3.5 years. The first phase where there have been implementations of structures and plants is almost completely completed. On the basis and results of this first phase will be built the development and industrial research. The project includes the classification of scrap, the weighing of scrap, the definition of load recipes, the management of intelligent warehou-

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ses with the latest software and hardware. We then set ourselves the objective of managing all the environmental parameters, thus obtaining an LCA of product and process, assisting the work of the operators by avoiding the conditions of danger, stress and fatigue typical of the steel industry. Operators placed side by side with machines that do not take away man’s work but change it, making it safer, more precise and more efficient”. Founded in 1993, BM Group is a system integrator that, under the Polytec brand, boasts the world leadership in robotics applied to the steel industry, with over 200 robotic solutions installed worldwide. Today BM Group is a system integrator who enters the factory with the assessment approach. Andrea Tonini, Sales Director, explains: “BM Group’s involvement in the Lighthouse plant Acciaio 4.0 project is linked to its multi-year collaboration with Tenova and Ori Martin. BM Group listens to the customer, analyses the process, finds the so-called weak points and margins for improvement and, through the implementation of platforms that integrate robotics, vision systems, process control and automation, is able to modernise existing plants with an investment that pays for itself in a short time. In addition to operations, artificial intelligence can be a point of collection of objective product and process data. Our tracking systems are the result of this evaluation. The combination of “human intelligence - intelligent machine potential” is the winning strategy for building the industry of the future. The Lighthouse plant Acciaio 4.0 project is a confirmation of how, through the integration of many innovative solutions, the steel plant can guarantee the safety of operators and improve its productivity in order to be competitive in the global market”. Keywords: Lighthouse plant, Steel 4.0, Cyber Physical Factory, Artificial Intelligence, Robotics, Tenova, ORI Martin, BM Group


NON LEGGERE QUESTO ANNUNCIO. PARE CHE LA PUBBLICITÀ STAMPATA NON FUNZIONI COME LA TV E LA RADIO. VORRÀ DIRE CHE NESSUNO LEGGERÀ QUESTO ANNUNCIO. CONTATTACI PER UN PREVENTIVO. TEL. 02 9578.4238

PARE CHE LA PUBBLICITÀ STAMPATA NON FUNZIONI COME LA TV E LA RADIO. VORRÀ DIRE CHE NESSUNO LEGGERÀ QUESTO ANNUNCIO. Editoriale Delfino Srl • Milano (MI) • Tel. 02 9578.4238 • info@editorialedelfino.it Via Aurelio Saffi 9 • 20123

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PROGETTAZIONE/PROJECT MANAGEMENT

INTRODUZIONE ALBIM

La digitalizzazione sostiene i più diversi settori economici e industriali. E per l’architettura e l’ingegneria delle costruzioni non fa eccezioni. Si sta infatti diffondendo nel settore edile e nella progettazione delle infrastrutture il cosiddetto il BIM (Building Information Modeling), un rivoluzionario strumento di razionalizzazione della progettazione. Giovanni Marino È riduttivo chiamarlo software, poiché il modello BIM è un metodo per ottimizzare la pianificazione, la realizzazione e la ge20

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stione di costruzioni tramite condivisione delle informazioni. Con la progettazione CAD, ad esempio, è possibile effettuare il rendering attraverso disegni in 2D o in 3D di un progetto. Viceversa con il metodo BIM è possibile inserire tutte le informazioni utili per la sua costruzione, introducendo le specifiche sulle funzionalità e le prestazioni di ogni oggetto presente nel progetto. In sostanza i software CAD sono dei programmi prettamente grafici, di conseguenza il disegno realizzato non è integrabile con la vasta gamma di informazioni che contraddistinguono invece un progetto BIM. Aldilàdiquesto,anchelimitatamentealsolo aspetto grafico la tecnologia BIM è ampiamente preferibile, in quanto rende le lavorazioni molto più agevoli, rapide e precise.

Gehry’s 8 Spruce Street (Pluripremiato grattacielo di New York realizzato con il metodo BIM)


Attraverso una piattaforma condivisa di informazioni architettoniche, strutturali, impiantistiche, energetiche e gestionali, tutti gli operatori coinvolti in tutta la filiera di costruzione lavorano sempre in contatto tra loro condividendo i dati. Nel modello BIM si possono inserire informazioni, disegni, schede tecniche, specifiche di impianto ed energetiche. Ma partiamo dalla definizione. Il termine BIM, acronimo di Building Information Modeling, ha avuto ampia diffusione a partire dal 2000 benché esso, nella forma del Building Product Models, fosse noto già dagli anni ’70 grazie al lavoro di Charles Eastman che lo definiva come “una rappresentazione digitale del processo costruttivo che facilita lo scambio e l’interoperabilità delle informazioni in formato digitale”. In tale definizione sono contenuti i fondamenti del BIM che possiamo individuare nell’interoperabilità dei dati e nel concetto di “formato digitale”, ossia nella possibilità di gestire l’intero ciclo di vita di un edificio attraverso un modello virtuale. I vantaggi del BIM Il BIM è nato dalla volontà di andare verso la collaborazione tra i progettisti, l’interoperabilità dei

Attraverso una piattaforma condivisa di informazioni architettoniche, strutturali, impiantistiche, energetiche e gestionali, tutti gli operatori coinvolti in tutta la filiera di costruzione lavorano sempre in contatto tra loro condividendo i dati. Nel modello BIM si possono inserire informazioni, disegni, schede tecniche, specifiche di impianto ed energetiche.

software, l’integrazione tra i processi e la sostenibilità. Il BIM è infatti un metodo di progettazione collaborativo in quanto consente di integrare in un unico modello le informazioni utili in ogni fase della progettazione: quella architettonica, strutturale, impiantistica, energetica e gestionale. Il BIM non è ristretto alle fasi di progetto e coordinazione: copre interamente ciclo di vita ed ecosistema, tra cui infrastrutture, equipaggiamenti e servizi urbani. Per questo può essere utilizzato dagli impiantisti, dagli ingegneri strutturisti, dagli architetti, dal costruttore, dai montatori, dai collaudatori ecc. Il modello tridimensionale quindi racchiude informazioni riguardanti volume e dimensioni, materiale, aspetto, caratteristiche tecniche che non vengono perse nella comunicazione ad altri studi ed altre piattaforme informatiche. La tecnologia BIM offre molteplici vantaggi come maggiore efficienza e produttività, meno errori, meno tempi morti, meno costi, maggiore

Building Smart International www.buildingsmart.org

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interoperabilità, massima condivisione delle informazioni, un controllo più puntuale e coerente del progetto. Progettazione Architettonica Nel settore architettonico il progettista “BIM oriented” dimostra la sua maggiore efficienza rispetto a chi lavora ancora con pacchetti informatici di tipo “non BIM” proprio nella facilità di dialogo e integrazione con tutti quegli strumenti informatici che riguardano il computo metrico, l’elaborazione di immagini foto-realistiche, la certificazione energetica. Essere in grado di trasferire velocemente il progetto senza perdite qualitative, permette a chi lavora in modalità BIM di fornire ai propri referenti tutte le informazioni necessarie per la prosecuzione del progetto. Il modello tridimensionale è “ricco” di informazioni che non vengono perse nella comunicazione ad altri studi ed altre piattaforme informatiche. Progettazione Strutturale Il BIM in ambito strutturale dimostra i suoi vantaggi nel drastico calo dei tempi di comunicazione tra pacchetti di modellazione e programmi di calcolo. Si evita di modellare nuovamente la struttura, riducendo possibili errori umani, trasferendo informazioni sulle sezioni usate, i materiali e le caratteristiche degli elementi costruttivi. Permette inoltre, in presenza di efficienti link di scambio dati bidirezionali, di comunicare più volte i modelli BIM per valutare con il team di progettazione soluzioni nuove o alternative. Il calcolo strutturale è un aspetto chiave riguardante l’ingegneria

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dell’edificio, dunque anche la sua coerenza con le normative vigenti. L’impiego della tecnologia BIM riduce in modo esponenziale le possibilità di errore e garantendo così la progettazione di un edificio sicuro e strutturalmente impeccabile.

Progettazione impiantistica Nella progettazione impiantistica merita di essere sottolineato il fatto che il BIM consente di far convivere in modo pratico ed efficace la canonica rappresentazione grafica con quella relativa agli impianti dell’edificio, che si tratti di quadri elettrici, corrugati, percorsi di cavi o altro ancora. Aspetto fondamentale è rappresentato dal fatto che la progettazione impiantistica consente di verificare in modo immediato se i vari impianti dell’edificio sono compatibili con le sue caratteristiche strutturali. Per queste ragioni si può sostenere che la progettazione impiantistica beneficia della tecnologia BIM in modo molto concreto in termini di fattibilità degli impianti.


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Nella progettazione impiantistica merita di essere sottolineato il fatto che il BIM consente di far convivere in modo pratico ed efficace la canonica rappresentazione grafica con quella relativa agli impianti dell’edificio, che si tratti di quadri elettrici, corrugati, percorsi di cavi o altro ancora.

Computo metrico Il computo metrico è un documento di grande importanza in ambito edile, in quanto definisce in modo preciso il costo dell’opera in questione. La tecnologia BIM consente di ottenere il computo metrico in modo completamente automatico, e questa, non c’è che dire, è davvero una grandissima prerogativa. La precisione del risultato è massima e l’eventualità che possano manifestarsi degli errori diviene assolutamente remota, inoltre c’è un altro importante aspetto che merita di essere sottolineato: alla luce dell’automatismo del processo, laddove si dovessero modificare le caratteristiche del progetto varia di conseguenza anche il relativo computo metrico. Software La tecnologia BIM non corrisponde, dunque, ad un unico software, al contrario ingloba più programmi informatici che prendono parte al medesimo progetto e che rendono appunto così variegate e precise le peculiarità di questo tipo di progettazione edilizia. Ogni software BIM presenta delle funzioni specifiche le quali vanno ad integrarsi con quelle degli altri programmi. 24

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Tra i software principali è possibile ricordare ArchiCad, Autodesk Revit, Data Design System, STR Vision CPM, senza trascurare che meritano di essere considerati dei software Building Information Modeling ma che non rientrano, almeno per il momento, nel progetto. Realtà Aumentata e Realtà Virtuale La metodologia BIM, permette di avere come output un modello virtuale dentro la quale sono contenute tutte le informazioni relative al ciclo di vita dell’edificio. Ed è proprio questo modello informativo che ben si fonde con il concetto di Realtà Aumentata (AR – Augmented Reality) e Realtà Virtuale (VR – Virtual Reality). Tra realtà aumentata e realtà virtuale c’è una netta differenza: mentre la realtà aumentata altera i livelli sensoriali e ci permette di arricchire il circostante, la realtà virtuale crea un ambiente simulato. I principali software BIM oggigiorno sono nella maggior parte dei casi già provvisti di plug-in che creano l’interazione tra modello BIM e modello VR. Esistono anche software che, viceversa, permettono di importare file da software che lavorano in 3D. Attra-


verso visori per la realtà virtuale o aumentata, quali smartphone, tablet o smart glasses (Microsoft HoloLens, HTC Vive, Oculus Rift, Google Cardboard), è possibile immergersi completamente nel progetto, andando a modificare virtualmente qualsiasi variabile, interna o esterna all’edificio in qualsiasi fase del ciclo di vita. In Italia Rispetto ad altri Paesi l’impiego del BIM in Italia risulta ancora in ritardo. Attualmente si fa ricorso a tale tecnologia in modo sporadico e soprattutto manca ancora una visione unitaria circa l’eccelsa qualità ed affidabilità che tale soluzione sa garantire. Inutile sottolineare che gli studi ingegneristici e i professionisti che fanno ricorso al BIM nelle loro attività quotidiane riescono a trarre un grandissimo vantaggio in termini di efficienza e di qualità del risultato. Sebbene siano ancora ben poche le realtà italiane che hanno inteso l’immenso potenziale di questo strumento, il BIM dovrà necessariamente diffondersi in Italia dal momento che anche il nostro Paese dovrà far proprie delle direttive europee relative agli appalti pubblici, le quali richiedono espressamente l’impiego del BIM affinché i criteri di assegnazione risultino perfettamente trasparenti. Nel Mondo Il Building Information Modeling è una realtà molto solida in tantissime nazioni del mondo, a cominciare dagli Stati Uniti, dove questa tecnologia viene impiegata con costanza già dal lontano 2000. Merita sicuramente una menzione speciale il Regno Unito, dove si sta lavorando alla costituzione della National BIM Library, una vera e propria libreria digitale accessibile a tutti i

Sebbene siano ancora ben poche le realtà italiane che hanno inteso l’immenso potenziale di questo strumento, il BIM dovrà necessariamente diffondersi in Italia dal momento che anche il nostro Paese dovrà far proprie delle direttive europee relative agli appalti pubblici professionisti operanti nel settore delle costruzioni. Il BIM è diffusissimo nei paesi del Nord Europa, e in alcuni di essi, ad esempio in Norvegia e in Finlandia, il ricorso a tale tecnologia è obbligatorio per tutti i lavori pubblici; in altri paesi comunitari quali la Francia, inoltre, si segnalano importanti iniziative quali Mission Numérique Bâtiment, finalizzata appunto all’innovazione digitale applicata al settore edile. La Norma La Normativa UNI 11337 rappresenta un importante riferimento per tutta la filiera di progetto e un grande passo avanti sotto l’aspetto normativo volto a disciplinare la metodologia sottesa al BIM. In Italia, la prima UNI 11337 è stata pubblicata nel 2009 e introduceva il concetto di informazione, interoperabilità e identificazione univoca di un’opera del settore edile, anticipando addirittura la britannica PAS 1192, pubblicata nel 2013. Nel 2017 la norma tecnica UNI AUTOMATION TECHNOLOGY

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11337:2017 rappresenta ora una realtà ampliata, suddivisa in 10 parti di cui 5 già pubblicate e tradotte anche in inglese. Da segnalare anche le due recenti norme internazionali: UNI EN ISO 19650-1:2019 e della UNI EN ISO 19650-2:2019 che affrontano rispettivamente gli aspetti generali del processo BIM e il flusso informativo della fase di sviluppo del progetto di un bene immobiliare. Nuove competenze I consulenti alle risorse umane raccomandano che i professionisti aggiornino i propri skill e gli strumenti IT in funzione dei nuovi strumenti associati al BIM. In Europa sta crescendo il numero delle università che offre corsi di Building Information Modeling. Sui siti di offerte di lavoro compaiono ricerche di BIM Manager. Questa nuova figura professionale possiede un retroterra in ingegneria o architettura. Si trova a proprio agio con l’informatica e conosce approfonditamente i sistemi di documentazione e costruzione virtuale. Un BIM Manager risponde in genere al Project Manager e vi lavora a stretto contatto nella supervisione del progetto BIM, attività che prevede riunioni di coordinamento e stesura di rapporti sulle interferenze tra le differenti copie del modello.

Keywords: BIM, Progettazione, CAD, 3D, Realtà Virtuale, Realtà Aumenta, UNI 11337, BuildingSMART

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I formati standard BuildingSMART è un’associazione internazionale che ha come finalità primaria quella di favorire la diffusione del Building Information Modeling, nonché quella di ottimizzare la comunicazione e lo scambio di informazioni tra gestori di software BIM. In tale ottica, BuildingSMART ha realizzato il progetto Open BIM al quale prendono parte tutti i software ufficialmente riconosciuti come BIM, seguendo una logica analoga a quella della tipica piattaforma Open Source. Una delle principali “sfide” che sta affrontando l’associazione BuildingSMART corrisponde all’estensione dei file di tipologia BIM: ad oggi questo genere di file ha di norma un formato IFC (estensione .ifc), si sta tuttavia cercando di creare un formato analogo per tutti i file prodotti tramite l’utilizzo dei software appartenenti al progetto Open BIM.


“digital format”, ie the ability to manage the entire life cycle of a building through a virtual model. PROJECT MANAGEMENT INTRODUCTION TO BIM Digitalization helps different economic and industrial sectors. And it is no exception for architecture and construction engineering. BIM (Building Information Modeling), a revolutionary working tool for architects and engineers, is gaining ground in the construction industry and in infrastructure design. Giovanni Marino It’s simplistic to call it software, because the BIM model is a method for optimizing planning, implementation and management of buildings through information sharing. With CAD design, for example, you can render a project using 2D or 3D drawings. Vice versa with the BIM method it is possible to insert all the information useful for its construction, introducing the specifications on the functionalities and the performances of every object present in the project. In essence, CAD software is a purely graphic program, so the drawing created cannot be integrated with the wide range of information that distinguishes a BIM project. Beyond this, even limited to the graphic aspect, BIM technology is widely preferable, as it makes machining much easier, faster and more precise. Through a shared platform of architectural, structural, plant engineering, energy and management information, all the operators involved in the entire construction chain always work in contact with each other, sharing data. In the BIM model it is possible to insert information, drawings, technical sheets, plant and energy specifications. But let’s start from the definition. The term BIM, acronym for Building Information Modeling, has been widely used since 2000 although it, in the form of Building Product Models, was already known since the 70s thanks to the work of Charles Eastman who defined it as “a digital representation of the construction process that facilitates the exchange and interoperability of information in digital format. In this definition are contained the fundamentals of BIM that we can identify in the interoperability of data and in the concept of

The advantages of BIM BIM was born from the desire to move towards collaboration between designers, software interoperability, integration between processes and sustainability. The BIM is in fact a method of collaborative design because it allows you to integrate into a single model the information useful in each phase of the design: architectural, structural, plant engineering, energy and management. BIM is not restricted to the project and coordination phases: it covers the entire life cycle and ecosystem, including infrastructure, equipment and urban services. For this reason it can be used by plant engineers, structural engineers, architects, builders, fitters, testers, etc.. The three-dimensional model therefore contains information about volume and size, material, appearance, technical characteristics that are not lost in communication to other studies and other computer platforms. BIM technology offers many advantages such as greater efficiency and productivity, fewer errors, less downtime, lower costs, greater interoperability, maximum sharing of information, more timely and consistent control of the project. Architectural Design In the architectural sector, the “BIM oriented” designer demonstrates his greater efficiency compared to those who still work with “non-BIM” type computer packages precisely in the ease of dialogue and integration with all those computer tools that relate to metric computing, photo-realistic image processing, the cadastre as well as energy certification. Being able to quickly transfer the project without quality losses, allows those who work in BIM mode to provide their contacts with all the information necessary for the continuation of the project. The three-dimensional model is “rich” in information that is not lost in the communication to other studies and other computer platforms. Structural Design In the structural field, BIM demonstrates its ad-

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vantages in the drastic reduction of communication times between modeling packages and calculation programs. It avoids reshaping the structure, reducing possible human errors, transferring information about the sections used, the materials and the characteristics of the construction elements. It also allows, in the presence of efficient two-way data exchange links, to communicate several times the BIM models to evaluate with the design team new or alternative solutions. Structural calculation is a very important aspect of building engineering, therefore also its consistency with current regulations. The use of BIM technology exponentially reduces thepossibilityoferrorsandthusguaranteesthedesign of a safe and structurally impeccable building. Plant design As far as system design is concerned, it is worth underlining the fact that BIM allows the canonical graphic representation to coexist in a practical and effective way with the one relating to the building’s systems, whether it be electrical panels, corrugated, cable routes or much more. A very important aspect is the fact that the system design allows you to immediately check if the various systems of the building are compatible with its structural characteristics. In the light of this, it can be argued that system design is destined to be purely theoretical if BIM technology is not used, precisely because there can be no certainty as to the feasibility of the systems. Metric calculation The metric calculation is a document of great importance in the construction industry, as it defines precisely the cost of the work in question. The BIM technology allows to obtain the metric computation in a fully automatic way, and this, I have to say, is really a great prerogative. The precision of the result is maximum and the possibility that errors may occur becomes absolutely remote, moreover there is another important aspect that deserves to be underlined: in the light of the automaticity of the process, if the characteristics of the project were to be modified, the relative metric computation also varies accordingly.

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Software The BIM technology does not correspond, therefore, to a single software, on the contrary, it incorporates several computer programs that take part in the same project and that make precisely so varied and precise the peculiarities of this type of building design. Each BIM software therefore has specific functions that are integrated with those of other Open BIM programs, and on the basis of what has been said above as the most authoritative source of the official website of the association BuildingSMART to consult the complete list of the same. Among the main software you can remember ArchiCad, Autodesk Revit, Data Design System, STR Vision CPM, without neglecting other interesting programs that deserve to be considered software Building Information Modeling but that do not fall, at least for the moment, in the Open BIM project. Augmented Reality and Virtual Reality The BIM methodology, whose potentialities are well known, allows to have as output a virtual model in which are contained all the information related to the life cycle of the building. And it is precisely this information model that blends well with the concept of Augmented Reality (AR) and Virtual Reality (VR). First of all, between augmented reality and virtual reality there is a clear difference: while augmented reality alters the sensory levels and allows us to enrich the surrounding, virtual reality, although similar, creates a simulated environment, completely virtual. The main BIM software today are in most cases already equipped with plug-ins that create the interaction between BIM model and VR model. Through viewers for virtual or augmented reality, such as smartphones, tablets or smart glasses (Microsoft HoloLens, HTC Vive, Oculus Rift, Google Cardboard), it is possible to immerse oneself completely in the project, modifying virtually any variable, inside or outside the building at any stage of the life cycle. In Italy Compared to other countries, the use of BIM in Italy is still lagging behind. Currently, this technology is used sporadically and, above all, there is


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still a lack of a unified vision of the excellent quality and reliability that this solution can guarantee. Needless to say, engineering firms and professionals who use BIM in their daily activities are able to take great advantage in terms of efficiency and quality of the result. Although there are still very few Italian companies that have understood the immense potential of this instrument, BIM will necessarily have to spread in Italy since our country will also have to adopt the European directives on public procurement, which expressly require the use of BIM so that the award criteria are perfectly transparent. Worldwide Building Information Modeling is a very solid reality in many countries around the world, starting with the United States, where this technology has been used consistently since 2000. The United Kingdom deserves a special mention, where we are working on the establishment of the National BIM Library, a real digital library accessible to all professionals working in the construction sector. BIM is very widespread in Northern European countries, and in some of them, for example in Norway and Finland, the use of this technology is mandatory for all public works; in other EU countries such as France, there are also important initiatives such as Mission Numérique Bâtiment, aimed precisely at digital innovation applied to the construction sector. The Standard The UNI 11337 standard represents an important reference point for the entire project chain and a great step forward in terms of the regulations governing the methodology underlying the BIM. In Italy, the first UNI 11337 was published in 2009 and introduced the concept of information, interoperability and unique identification of a work in the construction sector, even anticipating the British PAS 1192, published in 2013. In 2017 the technical standard UNI 11337:2017 is now an extended reality, divided into 10 parts of which 5 already published and translated into English. Also worth mentioning are the two recent international standards: UNI EN ISO 19650-1:2019 and UNI EN ISO 19650-2:2019, which deal re-

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EDITORIALE DELFINO

spectively with the general aspects of the BIM process and the information flow of the development phase of a real estate project. New skills Human resources consultants recommend that professionals update their skills and IT tools according to the new tools associated with BIM. The number of universities offering Building Information Modeling courses is growing in Europe. BIM Manager searches appear on job offer sites. This new professional has a background in engineering or architecture. He is at ease with information technology and has an in-depth knowledge of documentation and virtual construction systems. A BIM Manager usually answers to the Project Manager and works closely with him in the supervision of the BIM project, an activity that involves coordination meetings and drafting reports on the interference between the different copies of the model.

Standard formats BuildingSMART is an international association whose primary purpose is to promote the dissemination of Building Information Modeling, as well as to optimize the communication and exchange of information between BIM software managers. In this context, BuildingSMART has developed the Open BIM project in which all the software officially recognized as BIM take part, following a logic similar to that of the typical Open Source platform. One of the main “challenges” that BuildingSMART association is facing corresponds to the extension of BIM files: to date, this type of file usually has an IFC format (extension .ifc), but we are trying to create a similar format for all files produced through the use of software belonging to the Open BIM project.


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SICUREZZA/SAFETY

IPROGRESSI NEISISTEMI FIRE&GAS Le soluzioni F&G di nuova generazione allertano il personale in modo rapido e accurato, fornendo le indicazioni per decidere la corretta linea d’azione. A cura di GM International L’espressione Fire&Gas (F&G) è comunemente riferita al settore tecnologico che si occupa di protezione antincendio, spegnimento automatico e rilevazione di gas in stabilimenti industriali, magazzini e piattaforme destinati alla produzione e trasformazione di energia, alla produzione di sostanze chimiche, al settore agroalimentare, a quello petrolifero e minerario. L’obiettivo primario di un sistema F&G è quello di consentire un intervento tempestivo mediante una rivelazione istantanea dell’incendio o delle fughe di gas, anche nelle situazioni più complesse grazie a rivelatori di fumo, di temperatura, di fiamma, di gas tossici o esplosivi. Componenti e dispositivi per sistemi Fire&Gas (centraline di allarme, unità di controllo, HMI, sensori, rivelatori, attuatori, pannelli antincendio, soppressori e spruzzatori), oltre a rispondere a regolamentazioni specifiche dettate

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EDITORIALE DELFINO

dal Regolamento 305/2011, dalla Direttiva 890/16/CEE, dalle Norme EN 54, UNI 9795, EN ISO 7240, EN 12094, EN 12845, EN 12259, devono rispettare anche a requisiti di sicurezza funzionale prescritti dalle norme IEC/EN 61508 e IEC/EN 60079-29-3. Alla base dei sistemi F&G ci sono anche la norma IEC 61511 (ANSI/ISA S84.01 negli Stati Uniti) in chiave di protezione globale degli impianti industriali e valutazione del rischio di incendio. La norma IEC 61511 elenca infatti le attività di progetto necessarie, dalla fase di ideazione a quella di dismissione, necessarie e garantire la sicurezza funzionale delle apparecchiature sotto controllo (EUC, Equipment Under Control). Queste attività possono essere suddivise in un’ampia gamma di task quali procedure, documentazione, test e validazioni, pianificazione, sviluppo hardware e software, valutazione dei rischi. Un sistema F&G rappresenta una piattaforma di sicurezza che ha il compito di intervenire per ridurre le conseguenze di un evento pericoloso subito dopo che si è verificato. “In passato i sistemi F&G


proprietari erano apparecchiature autonome o basate su quadri di controllo cablati tramite relè. Oggi i sistemi elettronici programmabili ridondanti e ad alta disponibilità, unitamente ai rivelatori di nuova generazione con predeterminati livelli di sicurezza funzionale (SIL), assicurano strategie di sicurezza decisamente migliori”. Anche le architetture di rete di impianto, l’analisi rischi condotta con matrici causa/effetti e l’integrazione con le procedure di evacuazione e di arresto di emergenza svolgono un ruolo chiave nel progettare un sistema efficace. Grazie ai recenti progressi tecnologici dei rivelatori, i sistemi F&G sono in grado di rilevare sempre più tempestivamente i rischi di incendio ed esplosione, oltre alle conseguenze per la salute, tra cui le emissioni di gas combustibili e tossici, le radiazioni termiche e le tracce di fumo. L’integrazione tra dati di impianto e sistemi di sicurezza strumentati (SIS) riduce al minimo i tempi di intervento, i fermi impianto, i costi di riparazione o sostituzione degli apparati, integrando misure di sicurezza distribuite in tutto l’impianto. Le soluzioni F&G di nuova generazione allertano il personale in modo rapido e accurato, fornendo le indicazioni per decidere la corretta linea d’azione. Queste soluzioni includono nuove capacità di integrazione con ambienti di simulazione, strumenti di campo, rivelatori e protocolli di comunicazione. Del resto oggi gli impianti industriali devono far fronte a sfide che vanno dall’aumento dei costi per la gestione degli incidenti e delle assicurazioni, fino alla conformità con standard rigorosi come NFPA, API e OSHA negli Stati Uniti, BS OHSAS, EN, SEVESO II/III in Europa. Per

non parlare delle ricadute che un incidente può avere sull’immagine aziendale e sulle policy ambientali e di sostenibilità.

“In passato i sistemi F&G proprietari erano apparecchiature autonome o basate su quadri di controllo cablati tramite relè. Oggi i sistemi elettronici programmabili ridondanti e ad alta disponibilità, unitamente ai rivelatori di nuova generazione con predeterminati livelli di sicurezza funzionale (SIL), assicurano strategie di sicurezza decisamente migliori”.

Keywords: Fire&Gas, EUC (Equipment under control), Sil, Sis, Iec 61511, Ansi/Isa S84.01, Nfpa, Seveso II/III

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ADVANCES IN FIRE & GAS SYSTEMS The new generation F&G solutions alert staff quickly and accurately, providing directions to decide the correct line of action. By GM International The term Fire & Gas (F&G) is commonly referred to the technological sector that deals with fire protection, automatic shutdown and gas detection in industrial plants, warehouses and platforms destined to the production and transformation of energy, to the production of chemical substances, to the agri-food sector, to the oil and mining sector. The primary objective of a F&G system is to allow timely intervention through an instantaneous detection of the fire or gas leaks, even in the most complex situations thanks to smoke, temperature, flame, toxic or explosive gas detectors . Components and devices for Fire & Gas systems (alarm control units, control units, HMI, sensors, detectors, actuators, fire panels, suppressors and sprayers), as well as responding to specific regulations dictated by Regulation 305/2011, by Directive 890/16 / EEC, according to EN 54, UNI 9795, EN ISO 7240, EN 12094, EN 12845, EN 12259, must also comply with functional safety requirements prescribed by the IEC / EN 61508 and IEC / EN 60079-29-3 standards. The F&G systems are also based on the IEC 61511 standard (ANSI / ISA S84.01 in the United States) in terms of global protection of industrial plants and fire risk assessment. The IEC 61511 standard indeed lists the necessary project activities, from the conception phase to the decommissioning phase, necessary and to guarantee the functional safety of the equipment under control (EUC, Equipment Under Control). These activities can be divided into a wide range of tasks such as procedures, documentation, tests and validations, planning, hardware and software development, risk assessment.

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A F&G system represents a security platform that has the task of intervening to reduce the consequences of a dangerous event immediately after it has occurred. “In the past, proprietary F&G systems were stand-alone equipment or based on relay-based control panels. Today the redundant and high availability programmable electronic systems, together with the new generation detectors with predetermined levels of functional safety (SIL), ensure much better security strategies�. Even plant network architectures, risk analysis conducted with cause / effect matrices and integration with evacuation and emergency stop procedures play a key role in designing an effective system. Thanks to the recent technological advances of the detectors, F&G systems are able to detect fire and explosion risks more and more promptly, in addition to the consequences for health, including emissions of combustible and toxic gases, thermal radiation and traces of smoke. The integration between plant data and safety instrumented systems (SIS) minimizes intervention times, plant downtime, repair or replacement costs for the equipment, integrating safety measures distributed throughout the plant. The new generation F&G solutions alert staff quickly and accurately, providing directions to decide the correct line of action. These solutions include new integration capabilities with simulation environments, field instruments, detectors and communication protocols. After all, today industrial plants have to face challenges that range from increasing costs for accident and insurance management to compliance with strict standards such as NFPA, API and OSHA in the United States, BS OHSAS, EN, SEVESO II / III in Europe. Not to mention the repercussions that an accident can have on the company image and on environmental and sustainability policies. Keywords: Fire&Gas, EUC (Equipment under control), Sil, Sis, Iec 61511, Ansi/Isa S84.01, Nfpa, Seveso II/III


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LA PAROLA AI PROTAGONISTI [INTERVISTA]

COMPRENDERE L’IMPORTANZA DELLENORMATIVE NELLASTRUMENTAZIONE DIPROCESSO A cura della redazione Auma Italiana, filiale del gruppo tedesco Auma Riester GmbH & Co. KG leader mondiale nella motorizzazione di valvole industriali, si avvale del know-how acquisito in moltissimi anni di attività. Tra le attività più apprezzate dell’azienda c’è la capacità di fornire a end user, produttori e società di ingegneria, conoscenza e valore aggiunto derivanti dalle norme internazionalmente riconosciute. Del resto gli standard internazionali sono fondamentali per scegliere, installare, utilizzare in modo appropriato e sicuro valvole industriali e attuatori elettrici, specialmente in presenza di rapide trasformazioni di mercato e nuove esigenze dei clienti. Ne abbiamo parlato con Nicola Spreafico, Responsabile Divisione Oil&Gas di Auma Italiana. Come partecipa AUMA Italiana alla stesura delle normative? Auma sostiene la collaborazione dei propri esperti ai lavori dei comitati tecnici degli enti di normazione - a livello nazio-

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Nicola Spreafico, Responsabile Divisione Oil&Gas di Auma Italiana

nale UNI, DIN in Germania, a livello Europeo al CEN ed internazionale all’ISO. Per esempio, in questi anni siamo stati presenti ai gruppi di lavoro della ISO 5210 e della ISO 5211, normative che


standardizzano l’accoppiamento tra gli attuatori e le valvole quarto di giro e multigiro. Oggi il mondo delle valvole deve fronteggiare necessità di impianto che portano verso pressioni e dimensioni sempre maggiori e le due normative non coprivano del tutto le esigenze del nuovo mercato che andava delineandosi; quindi l’obiettivo del gruppo di lavoro è stato quello di ampliare il range delle flange coperte da queste normative, correggerne gli errori e colmare le lacune esistenti. C’è stato molto lavoro relativamente alle due normative ISO, che rappresentano per AUMA due standard fondamentali per la sua attività, definendo quale sia l’interfaccia da utilizzare tra attuatore e valvola. Qual è l’importanza di una normazione nel mondo delle valvole? A livello ISO, la conoscenza del prodotto da parte del costruttore e le funzionalità del prodotto per l’utilizzatore finale, sono due fattori rilevanti da tenere in considerazione quando si partecipa alla stesura di una norma. La cooperazione, e soprattutto la capacità di connettere le varie parti della filiera - partendo dal produttore fino all’end user passando per le società di ingegneria- sono i driver che devono guidare l’attività dei componenti dei tavoli tecnici. In questo modo la norma diventa la base fondamentale per i tre player della filiera: per l’utilizzatore finale per redigere le specifiche in modo consapevole e dettagliato, facendo riferimento o citando puntualmente la norma; per la società di ingegneria per leggere più agevolmente le richieste del suo cliente (utilizzatore finale) e inoltrare tali richieste tecniche al produttore; per il produttore per capire chiaramente le

necessità e rispondere alle aspettative, in termini produttivi, della società e quindi dell’utilizzatore finale. Una norma, quindi, considerando ogni singolo passaggio del processo, semplifica il lavoro di chi si occupa, come Auma Italiana, di produrre componentistica: fare riferimento a uno standard condiviso, o utilizzarlo direttamente in una specifica permette la condivisione di un dizionario comune che può essere compreso a più livelli, dal nazionale all’internazionale, velocizzando così lo sviluppo dei progetti e risolvendone più facilmente dubbi di natura tecnica. Quali sono le norme che sono state maggiormente oggetto dei gruppi di lavoro? Ad oggi, dopo la revisione delle ISO 5210 e ISO 5211 inerenti alle flange di connessione tra valvola ed attuatore, il gruppo di lavoro ISO, appartenente al comitato tecnico TC153, si è focalizzato sulle lacune normative a livello internazionale poiché sia i riduttori per valvole industriali che gli attuatori elettrici non sono coperti da alcuna normativa internazionale. Per entrambi gli argomenti sono state finalizzate delle proposte di norma: ISO/ DIS 22153 attuatori elettrici per valvole industriali e ISO/DIS 22109 riduttori per valvole industriali.

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Per entrambe le proposte, il gruppo di lavoro Italiano ha avuto un ruolo fondamentale in quanto la proposta ISO/DIS 22153 deriva dalla normativa europea EN 15714-2 per cui UNI ha collaborato assiduamente, mentre la proposta ISO/ DIS 22109 deriva dal lavoro svolto dapprima in UNI e poi a livello CEN che ho avuto il piacere di condurre in prima persona. In particolare la proposta di attuatori elettrici deriva dalla norma EN15714-2 il cui scopo è di definire i requisiti di base per gli attuatori elettrici usati su valvole industriali e per applicazioni on-off e di controllo, oltre che definire le linee guida per la classificazione, il design e le prote-

zioni alla corrosione e i metodi di conformità e di controllo nel processo produttivo. La ISO/DIS 22109 invece, definisce i requisiti di base per riduttori per valvole industriali suddividendoli in riduttori per uso manuale e riduttori automatizzati tramite attuatore. Anche per quanto riguarda le valvole gli enti normativi sono molto attivi e ci sono numerosi gruppi di lavoro sul tema. Ad esempio, è stato creato un gruppo specifico per predisporre una normativa rivolta a chiarire gli aspetti della sicurezza funzionale per valvole ed attuatori utilizzati per funzioni di sicurezza. Quali sono stati i cambiamenti che hanno fatto emergere l’urgenza di una norma internazionale? Se parliamo dei settori in cui Auma Italiana opera principalmente ossia quello dell’acqua, dell’energia e dell’oil&gas, è sicuramente quest’ultimo che ha fatto emergere la necessità di lavorare insieme per creare una norma internazionale.

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EDITORIALE DELFINO


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Questo settore, da sempre caratterizzato da grandi progetti con fasi di sviluppo e tempi di consegna molto lunghi e articolati, richiede oggi maggiore flessibilità e dinamicità, vista la crescente complessità degli impianti con tempi di realizzazione sempre più brevi. La normativa rappresenta la garanzia per trovare un compromesso tecnico che soddisfi tutti i requisiti di progetto che l’end user ha sia in termini di prodotto, che in termini di qualità. Oggi capita spesso, se si parla di impianti oil&gas, di avere un progetto internazionale il cui end user si trova in Medio Oriente, per esempio, e la società di ingegneria in Europa, in Estremo Oriente o in America. In questo caso è evidente come avere un dizionario comune che “uniformi gli scenari” e non lasci spazio a differenti interpretazioni delle specifiche, consenta di semplificare le procedure e di prendere decisioni in tempi più rapidi, aumentando l’efficacia del processo. Aspettando che il vuoto normativo venga colmato cosa è possibile fare? Auma, partecipando ai tavoli tecnici accetta la sfida di creare uno standard. Al contempo, negli ultimi anni, abbiamo tenuto corsi tecnici presso le più importanti società di ingegneria al livello globale ed i maggiori costruttori di valvole industriali al fine di condividere, considerando le richieste del mercato, il livello tecnologico e qualitativo raggiunto nella produzione di attuatori e riduttori per valvole industriali. Quindi, in un periodo in cui tutte le società di ingegneria mirano a ridurre i tempi di consegna dei grossi progetti internazionali, il rilascio e l’adozione di norme che definiscano lo stato dell’arte nel nostro settore garantirebbe uno strumento comune e condiviso utile ad 40

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abbreviare i tempi necessari per la stesura di capitolati tecnici e allineamenti d’offerta. Ne deriverebbe sicuramente un aumento di efficienza e di efficacia per l’intera filiera, ed è questo il motivo per cui è fondamentale che produttori, clienti finali e società di ingegneria siedano allo stesso tavolo all’interno dei comitati tecnici dei vari enti normativi. Keywords: Auma, Nicola Spreafico, Acqua, Oil&Gas, Energia, Attuatori Elettrici, Valvole Industriali, Riduttori, Flange, ISO 5210, ISO 5211 TC153, ISO/DIS ISO/DIS 22109, ISO/DIS 22153, EN 15714-2

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CONCILIARE, INNOVARE, COMPETERE. LO SMART WORKING A cura di Jane Elisabeth Cassoli, Giuslavorista e Consulente del Lavoro

Per smart working s’intende il ben più noto lavoro agile, ovvero una forma alternativa di esecuzione della prestazione lavorativa subordinata, priva di vincoli orari e spaziali e, caratterizzata da un’ampia flessibilità. La caratteristica principale è l’utilizzo da parte del lavoratore di strumenti tecnologici (pc, tablet, smatphone) messi a disposizione dal datore, che gli consentono di lavorare da remoto. Per l’adozione dello smart working è necessario l’assolvimento dell’obbligo di comunicazione: • l’accordo (scritto) stipulato tra datore e lavoratore, deve essere inviato telematicamente all’apposita piattaforma messa a disposizione dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. L’accordo deve contenere al suo interno le seguenti previsioni: • la durata del rapporto, che può essere a tempo inderminato o a tempo determinato, deve essere inserita nel contratto; • la disciplina dell’esecuzione della presta-

zione di lavoro al di fuori dei locali aziendali; • indicazione degli strumenti tecnologici utilizzati dal lavoratore; • il preavviso di recesso, il quale può essere richiesto da entrambi le parti, con 30 giorni di preavviso per gli accordi a tempo indeterminato e/o in presenza di una giusta causa. • nell’accordo devono essere dichiarate le modalità di controllo e le sanzioni disciplinari alle quali il lavoratore inadempiente o negligente può andare incontro. Limiti e doveri del datore E’ bene ricordare che lo smart working consta essere un rapporto di lavoro con una flessibiltà difficilmente eguagliabile, tuttavia non per questo meritivole di un trattamento diverso rispetto a quello applicato ad un ordinario rapporto di lavoro subordinato. Infatti, in capo al datore di lavoro sorge il dovere di applicare lo stesso trattamento normativo e retributivo dei colleghi. Ciò significa che sebbene si tratti di un rapporto di lavoro con orario flessibile devono comunque essere rispettate le norme in tema di orario di lavoro e, sebbene lo smart worker non sia presente fisicamente nei locali aziendali, il lavoratore ha il diritto di vedersi riconosciuta un’adeguata tutela di salute e sicurezza, materia su cui l’Inail non transige. Ti interessano maggiori informazioni? Puoi contattarci all’indirizzo consulenza@studiocassoli.com oppure al numero 339.4041220.

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INNOVATION ON THE ROAD [EXPLORE, CHANGE, STAND OUT TO THE WORLD]

PILLS FROM 70’S: BE DIGITAL, BE TRANSFORMER! A cura di Luca Signorin,

Account Manager and Consultant Di recente sono stato assalito da una insana vena nostalgica proveniente dagli anni ’80. Non inizierò a raccontare i soliti stereotipi e decantare la vita non digitale raccontando delle cabine telefoniche, dei gettoni, dei piccioni viaggiatori, delle partite di calcio con gli amici, di Holly e Benji e di Giorgie che corre felice su un prato. Di questo ne abbiamo già parlato abbastanza nei bar. Stavo facendo una riflessione più digitalmente profonda. Stavo pensando che tutti quelli che come me sono nati negli anni ’70, oltre ad essere “non nativi” digitali, sono anche i primi ad ave-

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re sperimentato la trasformazione digitale. Per noi 70’s la sfida al mondo digital è stata la prima battaglia che abbiamo affrontato appena usciti dalla scuola. Molti di noi sono sopravvissuti e ne hanno fatto una bandiera di orgoglio, ma altri sono inciampati ed hanno dovuto con gli anni scoprire uno spirito di adattamento necessario. Da questa base di partenza, ho individuato alcuni motivi per cui noi no-digital siamo stati i primi a capire il senso della trasformazione digitale. Siamo cresciuti conoscendo la forza delle relazioni personali e da quelle siamo partiti. Quando ci siamo accorti che i mezzi di comunicazione digitale erano un acceleratore delle nostre soft skills ne abbiamo subito approfittato, affinando la nostra predisposizione al team working. Abbiamo testimoniato l’evoluzione tecnologica facendoci coinvolgere ed appassionandoci alla tecnologia prima che al suo indispensabile uso. Poi ne abbiamo capito le potenzialità e l’abbiamo sperimentata per primi, facendo da cavie e creando nuove soluzioni per le nostre esigenze. La prima legge della termodinamica ci insegna che “nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma”. Per primi abbiamo capito che nel digitale non vale così: tutto nasce e tutto muore se non si evolve. Noi 70’s abbiamo avuto l’onore e l’onere di essere i primi evolutivi digitali. Il nostro darwiniano senso di sopravvivenza ci ha portato ad essere i primi creatori dei nuovi modelli di business che si fondavano sul digitale ed a trasformarli successivamente per migliorarli, in una sorta di evoluzione continua.


Ma non voglio decantare che la mia generazione è la migliore, anzi… Le generazioni successive sono cresciute in un ambiente digitale più evoluto, con una maggiore disponibilità di strumenti di comunicazione, e sono pronte alle evoluzioni che si susseguono. Senza contare della freschezza anagrafica che è un loro valore aggiunto. Quindi chiudo con un messaggio per i 70’s: non guardate indietro ai nostalgici anni no-digital ma continuate ad evolvervi e fate della vostra esperienza la più importante soft skill che possedete. “Be Digital, be Transformer, be Human!”

PILLS FROM 70’S: BE DIGITAL, BE TRANSFORMER! Recently I was assailed by an unhealthy nostalgic streak from the 1980s. I’m not going to start telling the usual stereotypes and praising non-digital life by telling about phone booths, tokens, carrier pigeons, football matches with friends, Holly and Benji and Giorgie running happily on a lawn. We’ve already talked about this enough in the pubs. I was making a more digitally deep reflection. I was thinking that all those like me who were born in the ‘70s, besides being not digital natives, were also the first to have experienced the digital transformation. For us 70’s, the challenge to the digital world was the first battle that we faced as soon as we left school. Many of us survived and made it a flag of pride, but others stumbled and over the years had to discover a spirit of necessary adaptation. From this starting point, I have identified some reasons why we, no-digital, were the first to understand the meaning of digital transformation. We grew up knowing the strength of personal relationships and we started from them. When we realized that digital media were an accelerator of our soft skills we immediately took advantage of it, refining our predisposition to

team working. We have witnessed the technological evolution by getting involved and passionate about technology before its essential use. Then we understood its potential and we experimented with it first, acting as guinea pigs and creating new solutions for our needs. The first law of thermodynamics teaches us that “nothing is created, nothing is destroyed but everything is transformed”. We were the first to understand that this is not the matter in digital technology: everything borns and dies if it does not evolve. We 70’s had the honour and the responsibility of being the first digital evolutionaries. Our Darwinian sense of survival led us to be the first creators of the new business models that were based on digital and then transform them in order to improve them, in a sort of continuous evolution. But I don’t want to praise that my generation is the best, otherwise... The following generations have grown up in a more evolved digital environment, with a greater availability of communication tools, and are ready for the evolutions that follow. Without considering the freshness of their personal data, which is their added value. So I close with a message for the 70’s: do not look back to the nostalgic years of no-digital but continue to evolve and make your experience the most important soft skill that you have. “Be Digital, be Transformer, be Human!” Contatti / Contacts info@innovationontheroad.com luca_signorin

www.Innovationontheroad.com

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DIGITAL TRANSFORMATION

LASTRUMENTAZIONE 4.0 ÈHUMANCENTRIC

Il mondo della fabbrica e dell’impianto sta subendo forti processi di cambiamento che trasformeranno sia l’ambiente di lavoro che le competenze degli operatori. Il ruolo della strumentazione sta evolvendo verso un utilizzo che comporta meno attività fisica e più attività tecnica e analitico-decisionale. Cerchiamo di capire quali metodiche e quali tecnologie stanno alla base di questo nuovo approccio. Andrea Guerrini

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Da tempo si parla di Human Centric Lighting (HCL) ovvero di come ottimizzare l’impatto biologico ed emotivo della luce sugli esseri umani attraverso progetti di illuminazione che mettano il benessere delle persone al centro attraverso una pianificazione olistica. Il recente sviluppo delle tecnologie 4.0 ha portato questo approccio anche nel mondo industriale. Grazie alle nuove tecnologie digitali, persone, macchine e risorse possono comunicare e organizzarsi, generando un cambiamento di paradigma. Come cambia l’interazione uomo-macchina e uomo-computer? Quale approccio occorre adottare per sviluppare sistemi altamente usabili? Per rispondere a queste domande bisogna partire dai principi fondanti dell’Industria 4.0. Successivamente


vanno analizzate tecniche e metodologie appartenenti alle sfere dell’ergonomia e della Human-Computer Interaction, per individuare le best practice e per costruire una metodologia di Human-Centered Design applicabile al contesto industriale. L’EFFRA (European Factories of the Future Research Association) sostiene che il concetto di “Human-centricity” sarà necessario nelle fabbriche del futuro per aumentare la flessibilità, l’agilità e la competitività. Quello che cambierà sarà il modo in cui le persone interagiranno all’interno della fabbrica e dell’intera supply chain. Lo scenario ottimale sarà quello della collaborazione tra persone e macchine intelligenti in grado di rendere più rapido e flessibile il processo produttivo. Sempre secondo l’EFFRA, un aspetto importante per la creazione di posti di lavoro “human-centred” sarà investire nel miglioramento delle competenze cognitive dei lavoratori. Queste tendenza human-centric, che prevede la progettazione di sistemi capaci di ridurre il gap tra uomo e macchina tramite l’interazione basata su azioni naturali come il movimento, la vista e il linguaggio, sta suscitando un forte interese intorno all’AR (Realtà Aumentata) e ad altre tecnologie collegate (VR, Realtà Virtuale, BCI, Brain Computer Interface, Connected home). Un altro concetto fondamentale a sostegno della strumentazione human centric - e dunque del passaggio da un model-

European Factories of the Future Research Association www.effra.eu Human inspired Technology Research Centre www.hit.psy.unipd.it

lo di organizzazione basata sui compiti (task-centric) ad una basata sulle persone (human-centered - è quello di Sistema Cyberfisico, ovvero di un insieme di oggetti interconnessi presenti fisicamente nel processo di produzione. Questa interconnessione di tipo IIoT (Industrial Internet of Things) avviene grazie alla creazione a livello informatico di una copia virtuale dell’oggetto fisico che ne registra caratteristiche, capacità e stati. Altro tema imprescindibile è quello dello Human-Centered Manufacturing. In un sistema di produzione human-centered le fasi di pianificazione e realizzazione di un compito finiscono per coincidere in quanto l’essere umano ha pieno controllo del processo e della tecnologia. Viene inoltre promosso lo sviluppo e l’utilizzo delle competenze personali e la creazione di un ambiente di lavoro positivo, collaborativo e socialmente interattivo. Le informazioni contenute nei modelli di progettazione dei sistemi complessi, la disponibilità di sistemi di calcolo generativo, le tecnologie di realtà aumentata, immersiva e indossabile delineano un’interazione uomo-macchina non limitata alla connessione online. La strumentazione human centric permetterà e già in parte lo fa, ad esempio, di indossare un visore, connettersi a un server remoto e pilotare un processo grazie alla modalità virtuale e all’uso di algoritmi generativi che trasformano i dati in competenze. Keywords: CPS (Sistema cyberfisico), IIoT (Industrial Internet of Things), AR (Realtà Aumentata), VR (Realtà Virutale), BCI (Brain computer interface), Connect Home, Human Centric Instrumentation, Human-Centered Manufacturing, HCL (Human Centric Lighting), Human centricity, Industria 4.0

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INSTRUMENTATION 4.0 IS HUMAN CENTRIC The factory and plant context is undergoing strong change processes that will transform both the work environment and the operators’ skills. The role of instrumentation is evolving towards a use that involves less physical activity and more technical and analytical-decisional activity. Let’s try to understand which methods and technologies are at the base of this new approach. Andrea Guerrini For some time we have been talking about Human Centric Lighting (HCL), or how to optimize the biological and emotional impact of light on humans through lighting projects that put the well-being of people at the center through holistic planning. The recent development of 4.0 technologies has brought this approach also to the industrial world. Thanks to new digital technologies, people, machines and resources can communicate and organize themselves, generating a paradigm shift. How does the interaction between man-machine and man-computer change? What approach needs to be taken to develop highly usable systems? To answer these questions we need to start from the founding principles of Industry 4.0. Then techniques and methodologies belonging to the spheres of ergonomics and Human-Computer Interaction must be analyzed to identify best practices and to build a methodology of Human-Centered Design applicable to the industrial context. EFFRA (European Factories of the Future Research Association) argues that the concept of “Human-centricity” will be necessary in the factories of the future to increase flexibility, agility and competitiveness. What will change will be the way people interact within the factory and the entire supply chain. The optimal scenario will be that of collaboration between people and intelligent machines capable of making the production process faster and more flexible. According to EFFRA, an important aspect for the creation of “human-centred” jobs will be to invest in improving

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the cognitive skills of workers. These human-centric trends, which involve the design of systems capable of reducing the gap between man and machine through interaction based on natural actions such as movement, sight and language, are arousing strong interest around AR (Augmented Reality) and other related technologies (VR, Virtual Reality, BCI, Brain Computer Interface, Connected home). Another fundamental concept in support of human centric instrumentation - and therefore of the passage from a task-centric organization model to a human-centered one - is that of the Cyberphysical System, that is, of a set of interconnected objects physically present in the production process. This interconnection of type IIoT (Industrial Internet of Things) takes place thanks to the creation at the computer level of a virtual copy of the physical object that records its characteristics, capacities and states. Another essential theme is that of Human-Centered Manufacturing. In a human-centered production system, the phases of planning and realization of a task end up coinciding because the human being has full control over the process and technology. It also promotes the development and use of personal skills and the creation of a positive, collaborative and socially interactive work environment. The information contained in the design models of complex systems, the availability of generative computing systems, augmented reality technologies, immersive and wearable, delineate a human-machine interaction not limited to the online connection. The human centric instrumentation will allow and already partly does, for example, to wear a viewer, connect to a remote server and drive a process through the virtual mode and the use of generative algorithms that transform data into skills. Keywords CPS (Cyberphysical System), IIoT (Industrial Internet of Things), AR (Augmented Reality), VR (Virtual Reality), BCI (Brain computer interface), Connect Home, Human Centric Instrumentation, Human-Centered Manufacturing, HCL (Human Centric Lighting), Human centricity, Industry 4.0


ABOUT ISA Founded in 1945, the International Society of Automation is a leading, global, nonprofit organization that is setting the standard for automation by helping over 30,000 worldwide members and other professionals solve difficult technical problems, while enhancing their leadership and personal career capabilities. Based in research Triangle Park, North Carolina, USA, ISA develops: Saudi Aramco takes a pride in playing an effective role in the birth of this ISA SAS Chapter standars; certifies industry professionals; provides education and training; ISA Section Leaders published books and technical articles; Position Name hosts conferences and exhibitions for automation professionals. President Soloman M. Almadi ISA started as the instrument Society of America but the name was changed to The International Society for measurement and Control at the end of 1994 to reflect the global nature of the organization. The name was again changed in 2008 to International Society of Automation. ISA is the founding sponsor of the Automation Federation . www.automationfederation.org). www.isa.org ISA SAUDI ARABIA The Saudi Arabia Section of ISA was officially formed on October 24, 1980 by few forward-looking instrument engineers in Saudi Aramco. The goal of the Saudi Arabia Section is to provide a forum for achieving the fundamental objective of ISA, which is to advance and reinforce the art, science and technology related to instrumentation, systems and automation for the benefit of mankind. The Saudi Section strives to achieve this goal by encouraring social and technical interaction and the exchange of ideas and infomation among automation professional throughout Saudi Arabia. www.isasaudi.org

Vice President

Ghulam Rasul

Secretary

Chan Miller

Treasurer

Luay H. Al-Awami

Delegate

Luay H. Al-Awami

Program Chair

Abddullah Al-Nufaii

Education Chair

Abdullah Alkhalifah

Membership Chair

Sinan Hannouneh

ISA News Letter

Khalid Al-Usail

ISA News Letter

Abddullah Al-Nufaii

Women Engineers Chair

Maha A. Abduh

Western Region Academia Chair

Dr. Fahd Ahmed Banakhr

Western Region Industry Chair

Rizwan Ahmed Mirza

Corporate Relation Chair

Fouad Al-Khabbaz

Corporate Relation Chiar

Mohammed A. Al- Saeed

WebMaster

Saiful Chowdhury

Exhibit Chair

Abdullah H. Al-Khalifah

Marketing Chair

Muhammad Al-Khalifah

Student Section Liaison

Abdullah Alkhalifah

Past President

Abdullah Alkhalifah

Publisher

Muhammad Aljaali AUTOMATION TECHNOLOGY

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PRODOTTI/PRODUCTS

SISTEMA I/O REMOTO PERAPPLICAZIONIATEX ZONA2

A cura della redazione Il sistema di I/O remoto IS1+ per l’utilizzo nelle aree pericolose in Atex zona 1 e 2 offre agli utenti varie opzioni per gestire gli strumenti in campo tramite le tecnologie di rete standard. Ciò è ottenuto con vari moduli I/O per la acquisizione / comando di segnali a sicurezza intrinseca e non (analogici, digitali e di temperatura – termocoppie / termoresistenze -) ed anche i segnali pneumatici mediante un modulo con valvole a solenoide integrate.

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EDITORIALE DELFINO

Oltre alla comunicazione seriale ModBUS e Profibus DP, il sistema supporta le reti basate su Ethernet (ModbusTCP, EtherNet/IP e PROFINET), garantendo in caso di successivo revamping la possibilità di migrare senza dover sostituire il modulo di comunicazione e fornendo così un sistema affidabile ad alte prestazioni per il trasferimento dei dati in aree pericolose secondo gli standard ormai molto richiesti come Industry 4.0 e Industrial Internet. È presente una doppia porta RJ45 per connessio-


ne in rame in topologie di rete a stella (con switches), lineari (daisy-chain) o ad anello, con supporto di varie modalità di ridondanza di cpu e di rete di comunicazione. Un server web integrato fornisce assistenza per la messa in servizio e la verifica dello stato del sistema. La cpu può gestire fino a 16 moduli. Inoltre i segnali di ogni modulo possono essere parametrizzati singolarmente per ciascun canale. Moduli misti di ingresso / uscita rendono possibili soluzioni efficienti anche con numero minimo di segnali e riducono la quantità di moduli necessari, una flessibilità che consente anche di ridurre le spese di stoccaggio delle parti di ricambio. I moduli IS1 sono adatti ad un utilizzo tra -40 e +75°C con un intervallo di vita fino a 15 anni. Stahl può fornire inoltre una ampia gamma di custodie, in GRP oppure acciaio inox, completamente personalizzabili in base alle richieste dei clienti. La garanzia offerta su tutti i moduli è di tre anni.

Da più di 90 anni, R. STAHL è un fornitore leader a livello mondiale di materiale antideflagrante in ambito automazione, controllo e distribuzione, installazione, illuminazione, segnalazione. Presente in 20 Paesi e forte di 1.690 dipendenti e oltre 280 milioni di euro di fatturato R. STAHL Aktiengesellschaft è quotata in borsa dal 1997.

R. Stahl r-stahl.com www.stahl.it

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BAGGI/IDENTITY

MISURARE ECOMUNICARE: LARICETTA VINCENTE DIBAGGI Baggi è una delle realtà italiane più dinamiche e intersettoriali nel mondo dell’automazione. Coniugando progettazione, ingegneria di prevendita e integrazione di sistema, l’azienda milanese fornisce soluzioni su misura e ad alte prestazioni nei principali settori industriali. A cura della redazione Nata nel 1947 dalla passione per le telecomunicazioni e la strumentazione del suo fondatore, Eugenio, Baggi è sinonimo di qualità ed eccellenza nella misura di grandezze chimico fisiche, forte di una capacità unica di scouting, innovazione e soluzione dei problemi del cliente. Oggi Baggi offre soluzioni innovative nei principali mercati dell’industria di processo: chimico-petrolchimico, impianti di smaltimento ed incenerimento, monitoraggio e controllo emis52

EDITORIALE DELFINO

sioni, produzione industriale e controllo qualità, raffinerie e industria del petrolio, alimentare, cartario, ceramico, farmaceutico, energetico e tessile. L’azienda è strutturata in due business unit, Strumentazione e Telecomunicazioni. La prima propone sistemi di misura, analisi, raccolta dati e regolazione dei fluidi e delle principali grandezze chimico-fisiche come temperatura, umidità, portata, pressione, livello, densità, viscosità. La seconda di occupa di vendita, installazione e manutenzione di impianti telefonici, telematici, multimediali, di interconnessione ed elettrici in ambito industriale e civile. A queste due business unit si affianca SENSeVOLUTION, una divisione aziendale nata dall’incontro delle più moderne tecnologie con l’esperienza maturata nella gestione dei processi industriali. SENSeVOLUTION propone singoli prodotti, sistemi integrati e sistema completi “chiavi in mano”, oltre ai servizi di progettazione, ingegneria, installazione, messa in servizio, manutenzione, riparazione, calibrazione e


certificazione riferibili agli standard accreditati SIT-DKD-NAMAS-SIRA-NIST-NMI. Baggi si distingue anche per la capacità di fornire supporto su tutto il territorio nazionale e internazionale sia in prevendita sia in postvendita. Per questa ragione è nato Baggi Service, un insieme di servizi focalizzato sull’applicazione del cliente. La qualità La soddisfazione del cliente è per Baggi un obiettivo inderogabile perseguito grazie sia alla flessibilità della sua struttura, sia ad una stretta collaborazione con il cliente, collaborazione finalizzata alla raccolta dei dati necessari per definire la soluzione più idonea e individuare eventuali alternative tecnicamente ed economicamente congrue. Per perseguire questo obiettivo strategico, Baggi ha scelto di adottare un sistema qualità moderno ed efficiente, capace di pianificare e controllare tutti i processi e le attività, prendendo come riferimento i requisiti della norma ISO 9001. L’azienda vanta anche le certificazioni di sistema ISO 14001 (ambiente), OHASAS 18001 e EN 13980 (sicurezza), SA 8000 (responsabilità sociale) e le omologazioni di prodotto internazionalmente riconosciute (Atex, FM, CSA, API, ASTM, TUV, QAL1, SPE, FDA).

www.baggi.com

MEASURING AND COMMUNICATING: THE WINNING RECIPE OF BAGGI Baggi is one of the most dynamic and cross-sectoral Italian companies in the world of automation. Combining design, pre-sales engineering and system integration, the Milan-based company provides tailor-made and high-performance solutions in the main industrial sectors. By the editorial staff Born in 1947 from the passion for telecommunications and instrumentation of its founder, Eugenio, Baggi is synonymous with quality and excellence in the measurement of chemical and physical quantities, with a unique ability to scout, innovate and solve customer problems. Today Baggi offers innovative solutions in the main markets of the process industry: chemical and petrochemical, disposal and incineration plants, monitoring and control of emissions, industrial production and quality control, refineries and oil industry, food, paper, ceramic, pharmaceutical, energy and textile. The company is structured into two business units, Instrumentation and Telecommunications. The first one offers systems for measuring, analysing, collecting data and regulating fluids and the main chemical-physical parameters such as temperature, humidity, flow rate, pressure, level, density and viscosity. The second deals with the sale, installation and maintenance of telephone, telematics, multimedia, interconnection and electrical systems in industrial and civil sectors. These two business units are joined by SENSeVOLUTION, a business division born from the encounter of the most modern technologies with the experience gained in the management of industrial processes. SENSeVOLUTION offers individual products, integrated systems and complete “turnkey” systems, as well as design, engineering, installation, commissioning, maintenance, repair, calibration and certification services related to accredited standards SIT-DKD-NAMAS-SIRA-NIST-NMI.

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Baggi also stands out for its ability to provide support throughout the country and internationally both in advance and after-sales. For this reason Baggi Service was born, a set of services focused on the customer’s application.

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Quality For Baggi, customer satisfaction is an overriding objective pursued thanks to the flexibility of its structure and close collaboration with the customer, a collaboration aimed at collecting the data necessary to define the most suitable solution and identify any technically and economically appropriate alternatives. To pursue this strategic objective, Baggi has chosen to adopt a modern and efficient quality system, able to plan and control all processes and activities, taking as reference the requirements of ISO 9001. The company also boasts ISO 14001 (environment), OHASAS 18001 and EN 13980 (safety), SA 8000 (social responsibility) system certifications and internationally recognised product approvals (Atex, FM, CSA, API, ASTM, TUV, QAL1, SPE, FDA).


CHI SIAMO ISA è un’associazione non-profit di professionisti che operano nel campo della strumentazione, del controllo di processo e dell’automazione. La Sezione CHI SIAMOItaliana ISA offre un continuo aggiornamento professionale tramite Convegni, giornate di studio e accesso agli Standards ISA, riferimento mondiale non-profit del settore. ISA è un’associazione di professionisti che operano nel campo della strumentazione, del controllo di processo e dell’automazione. La Sezione Italiana offre un continuo aggiornamento professionale tramite Convegni, giornate di studio e accesso agli Standards ISA, riferimento monSERVIZI diale del settore.

■ Invio gratuito del mensile “INTECH”, anche online, accesso a ISA-ON LINE, network informatico che permette un facile accesso all’informazione ISA, e a In Tech Weekly e-newsletter. SERVIZI ■ Sconti su pubblicazioni tecniche, supporti didattici e standard ISA, corsi e trainings condotti da provati esperti (in inglese)  Invio gratuito del mensile “INTECH”, anche online, accesso a ISA-ON LINE, network informatico che permette un facile accesso all’informazione ISA, ■ Organizzazione a livello nazionale ed internazionale di simposi e conferenze. e a In Tech Weekly e-newsletter. ■ Accesso on line a “Directory of Instrumentation”, la più completa fonte di riferimento per la strumentazione industriale e alla consulta Sconti su pubblicazioni tecniche, supporti didattici e standard ISA, corsi e trainings condotti da provati esperti (in inglese) zione di tutti gli Standard ISA online.

 Organizzazione a livello nazionale ed internazionale di simposi e conferenze.  Accesso on line a “Directory of Instrumentation”, la più completa fonte di riferimento per la strumentazione industriale e alla consultazione di tutti gli ISCRIZIONI Standard ISA ondine. Sono previste diverse categorie di soci quali: studente, senior, qualificato, a vita, onorario. I soci possono:

■ partecipare alle Assemblee della Sezione con diritto di voto;

ISCRIZIONI ■ essere eletti alle cariche della Sezione; Sono previste diverse categorie di soci quali: studente, senior, qualificato, a vita, onorario. I soci possono: ■ ricevere gratuitamente la rivista della Società;  partecipare Assemblee Sezione con della dirittoSocietà di voto; e su quelle pubblicazioni di altre Associazioni o Società sulle quali la Società ■ godere degli alle sconti su tuttedella le pubblicazioni abbia privilegio di sconto;  essere eletti alle cariche della Sezione; ■ essere aggiornati sulle attività  ricevere gratuitamente la rivistadella dellaSocietà Società;e della Sezione; ■ ottenere agevolazioni sconti per la partecipazione alleeattività culturali della Sezione.  godere degli sconti suotutte le pubblicazioni della Società su quelle pubblicazioni di altre Associazioni o Società sulle quali la Società abbia privilegio di sconto; QUOTE ANNUALI  essere aggiornati sulle attività della Società e della Sezione; Socio ISA Italy Section: o sconti per la partecipazione alle attività culturali della Sezione.  ottenere agevolazioni

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QUOTE ANNUALI ■ U.S. $ 225,00 / Euro 225,00 rinnovo biennale Socio ISA Italy Section: ■ U.S.$ 315,00 / Euro 315,00 rinnovo triennale  U.S. $ 120,00 per rinnovo annuale diretto con ISA Stati Uniti (solo con carta di credito tramite il sito www.isa.org)  Euro 120,00 per rinnovo annuale attraverso la nostra segreteria Socio ISA Sezione Studenti:  U.S. $10,00 225,00 / Euro 225,00 rinnovo biennale ■ U.S.$ – [€ 10,00] per rinnovo annuale attraverso la nostra segreteria (la rivista InTech solo online)  U.S.$ 315,00 / Euro 315,00 rinnovo triennale È stata introdotta una nuova categoria di “Socio Studente Virtuale” al costo di € 15,00.

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INDUSTRY & INNOVATION NEWS

Cos’è la Robotic Process Automation? Lo spiega SAP SAP SE, multinazionale europea per la produzione di software gestionale, annuncia che nell’ambito della piattaforma openSAP offrirà il corso SAP Intelligent Robotic Process Automation in a Nutshell (17 settembre – 16 ottobre, 2019). Il corso introduce la Robotic Process Automation (RPA) e i singoli componenti cloud e on-premise della SAP Intelligent RPA technology. La Robotic Process Automation afferisce a tutte le tecnologie, prodotti e processi coinvolti nell’automazione dei processi lavorativi e utilizza software “intelligenti” (i cosiddetti “software robot”) che possono eseguire in modo automatico le attività ripetitive degli operatori, imitandone il comportamento e interagendo con gli applicativi informatici nello stesso modo dell’operatore stesso. Il corso si prefigge di spiegare il valore della tecnologia per il business e i suoi elementi di differenziazione chiave. www. opensap.com/courses Report di Reply sulle applicazioni dell’intelligenza artificiale Reply, società italiana di consulenza specializzata in ambito digitale, ha pubblicato uno studio in cui si possono cogliere indicazioni importanti circa il compito che aziende e professionisti sono chiamati a svolgere negli anni a venire per comprendere meglio le trasformazioni legate all’applicazione degli algoritmi. Il report, elaborato attraverso la piattaforma proprietaria di rilevamento e monitoraggio Trend Sonar, ha identificato nello specifico alcune tendenze “macinando” i dati contenuti in oltre due milioni di articoli in lingua inglese e tracciando gli ambiti nei quali le tecnologie innovative saranno maggiormente utilizzate. Parliamo di Machine Learning, strumenti di Edge Computing in grado di ridurre i periodi di latenza, dispositivi avanzati per il mobile computing e l’Internet of Things (IoT) e di Human Machine Interfaces, interfacce uomo-macchina che permetteranno di sviluppare soluzioni per visualizzare informazioni in modalità finora mai viste e canali di comunicazione innovativi personalizzati con i propri interlocutori. www.reply.com 56

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NEWS TechnipFMC si divide in due società

TechnipFMC, corporation internazionale attiva nell’industria Oil&Gas, nata nel 2017 dalla fusione della francese Technip e della statunitense FMC Technologiesm, ha deciso di tornare a sdoppiarsi. Dal progetto di spin-off, che sarò perfezionato nel primo semestre 2020, scaturiranno due società indipendenti, entrambe quotate in Borsa. Si tratta di RemainCo, che si occuperà di fornire servizi e tecnologia, e SpinCo, attiva nell’ambito dell’ingegneria e delle costruzioni. L’obiettivo della scissione, secondo quanto affermato dalla società, è quello di permettere ai due nuovi operatori di concentrarsi su singoli segmenti, in modo da raggiungere più facilmente la crescita mediante la differenziazione delle attività. A Piazza Affari Sapiem beneficia di questa notizia. La scissione di TechnipFMC, dicono gli analisti, può sollecitare operazioni straordinarie, come fusioni e acquisizioni, nell’intero settore. www.technipfmc.com Trevi cede la divisione Oil&Gas al colosso indiano Meil Trevi Finanziaria Industriale ha siglato lo scorso 5 agosto gli accordi con le banche creditrici per ristrutturare il debito e rafforzare il patrimonio del gruppo. E nel contempo ha ceduto al colosso indiano Megha Engineering & Infrastructures Ltd la divisione Oil&Gas del gruppo italiano. La sottoscrizione degli accordi che regolano l’operazione di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell’indebitamento del Gruppo Trevi rappresenta il positivo esito di un lungo e complesso processo negoziale che ha coinvolto numerose controparti - si legge in un comunicato -. Le operazioni previste in tali accordi rappresentano un punto di svolta fondamentale per il Gruppo Trevi, in quanto ne consentiranno la messa in sicurezza e il superamento della situazione di crisi nella quale si è venuto a trovare, permettendo attraverso l’attuazione del piano industriale, di recuperare i valori di redditività che ne hanno caratterizzato la precedente crescita. www.trevifin.com/it AUTOMATION TECHNOLOGY

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EVENTI/NEWS

I30ANNIDISPS, UNSUCCESSOCHE NONCONOSCECRISI In occasione del trentennale, che cadrà a Norimberga dal 26 al 28 Novembre 2019, espositori e visitatori italiani si confermano ancora tra i top 3 nella manifestazione di riferimento del mondo dell’automazione che annuncia un cambio di nome a partire dall’edizione di Norimberga del 2019. A cura della Redazione Le prospettive per l’edizione dell’anniversario della SPS sono nuovamente molto positive e confermano l’importanza della fiera specialistica per l’automazione intelligente e digitale. Sono circa 1.650 i fornitori di automazione attesi come espositori da tutto il mondo a Norimberga dal 26 al 28.11.2019. Saranno presentati prodotti e soluzioni nonché tecnologie di tendenza del futuro per l’automazione industriale. Tra l’altro i visitatori della fiera beneficeranno dell’ampia gamma di fornitori nazionali e internazionali di automazione e digitalizzazione e approfitteranno dei tre giorni per una visione completa del mercato. Durante l’evento dello scorso anno, 1.454 visitatori dei 65.700 globali provenivano dall’Italia. Le impressioni po60

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sitive della fiera specialistica sono state confermate da questi visitatori: “Sicuramente: LA fiera dell’automazione.” spiega Daniele Lucchetta, Sales Manager della Sacchi Giuseppe SpA. “Come prima volta in SPS, ho veramente apprezzato la qualità dell’evento. Sono riuscito a trovare tutto ciò che mi interessava e mi ha molto impressionato la qualità degli esperti disponibili a rispondere alle domande. Inoltre ho potuto capire le tendenze del mercato, riassume Paulo Sergio Moretto, Offer Manager, Schneider Electric GmbH in qualità di visitatore dell’evento 2018.


Il viaggio della trasformazione digitale La digitalizzazione sta diventando sempre più importante anche nel settore dell’automazione. Gli espositori espongono quindi i loro approcci alla soluzione direttamente in loco, nonché vari prodotti ed esempi di applicazioni per la trasformazione digitale. Questo è completato da speciali spazi espositivi tematici e da conferenze nei forum fieristici. Per allacciarsi allo sviluppo di quest’argomento nell’ambito dell’automazione, per la seconda volta si svolgerà un hackathon dell’automazione con il motto “Idee digitali per un’automazione intelligente”. A questo scopo dovranno essere programmate soluzioni software utili e creative per il settore dell’automazione. L’Automation Hackathon si terrà nel padiglione 10.1 nel mezzo della fiera, in modo che anche i visitatori possano assistere a questo evento. La presentazione dei risultati e la cerimonia di premiazione si svolgeranno giovedì 28.11.2019.

Anche quest’anno i tour guidati propongono ai visitatori nazionali ed esteri la visita di espositori innovativi sui singoli argomenti. Le visite guidate offrono quindi una panoramica compatta sugli argomenti di Machine Learning e AI, simulazione di prodotti e macchine, Cyber Security negli ecosistemi di produzione e Cloud. I tour si concentrano su casi di utilizzo reali. Stand collettivi e forum completano l’offerta della fiera Presso ulteriori stand collettivi i visitatori avranno la possibilità di farsi consigliare dagli espositori per acquisire un quadro completo su argomenti specifici: • “Automation meets IT” nel padiglione 6 • “Centro AMA per sensoristica, tecnica di misura e di collaudo” nel padiglione 4A. I forum delle associazioni VDMA nel padiglione 5 e ZVEI nel padiglione 6 nonché i forum nei padiglioni 3 e 10.1, offrono interventi specialistici qualitativamente molto elevati e tavole rotonde. I visitatori possono informarsi sui temi attuali dei settori e scambiare informazioni con gli esperti tramite colloqui personali

AUTOMATION TECHNOLOGY

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SPS IPC Drives diventa SPS Dall’inizio del 2019 SPS IPC Drives porta un nuovo nome: SPS – Smart Production Solutions. Il nome tradizionale della fiera rimasto invariato per 30 anni è cambiato, ma il concetto collaudato e l’orientamento tematico non cambiano e proseguiranno. L’organizzatore Mesago Messe Frankfurt GmbH ha tenuto in considerazione la trasformazione digitale dell’industria e promette ulteriore rilevanza, competenza e uno scambio da pari a pari.

SPS SPS a Norimberga è la fiera leader specializzata nel settore dell‘automazione industriale ed è la più importante fiera dedicata ai fornitori di sistemi e tecnologie dell‘automazione industriale. Molte novità di prodotto vengono presentate in fiera. Inoltre, attraverso aree espositive tematiche, presentazioni collettive e interessanti conferenze nei forum della fiera vengono presentate tutte le ultime innovazioni e tendenze del settore. Quest’anno questo highlight annuale del settore celebra la sua 30ª edizione dal 26 al 28 Novembre Maggiori informazioni sull’evento, biglietti, offerte speciali di viaggio e suggerimenti per la preparazione, sono disponibili sul sito www.sps-exhibition.com

Informazioni essenziali su Messe Frankfurt Messe Frankfurt è il più grande operatore al mondo specializzato nell’organizzazione di fiere, congressi ed eventi dotato di un proprio polo fieristico. Con oltre 2.500 collaboratori dislocati in 30 sedi consegue un fatturato annuo di circa 718 milioni di euro. La sede principale della Società è a Francoforte sul Meno. Gli azionisti sono la Città di Francoforte, che detiene il 60 percento, e il Land Assia con il 40 percento. Ulteriori informazioni sono disponibili al sito: www.messefrankfurt.com

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EDITORIALE DELFINO

SPS Italia SPS Italia è la fiera per l’industria intelligente, digitale e flessibile. Nata nel 2011, la Fiera è l’appuntamento annuale per confrontarsi sui temi più sfidanti dell’industria di domani, riconosciuto come punto di riferimento per il comparto manifatturiero italiano. Ulteriori informazioni sono disponibili al sito: www.spsitalia.it

Informazioni su Mesago Messe Frankfurt Mesago con sede a Stoccarda, è stata fondata nel 1982 ed è l’organizzatore di fiere, congressi e seminari tematici orientati alla tecnologia. L’azienda appartiene al Messe Frankfurt Group. Mesago opera a livello internazionale, indipendentemente dalla sede espositiva, e con 160 dipendenti organizza ogni anno fiere e congressi per più di 3.300 espositori e oltre 110.000 visitatori professionali, partecipanti a congressi e referenti. Numerose associazioni, case editrici, istituti scientifici e università sono strettamente collegati con gli eventi Mesago come promotori, co-organizzatori e partner ideali. (mesago.com)


AIS ISA NEWS

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AIS (Associazione Italiana Strumentisti) è un’associazione senza fini di lucro che si propone l’accrescimento e la diffusione di nozioni relative a strumenti e sistemi di misura e controllo attraverso convegni, seminari e pubblicazioni. I.S.A. Italy Section è la Sezione Italiana dell’ISA–The International Society of Automation che conta circa 40.000 soci, professionisti che operano nel settore della strumentazione e del controllo di processo. Scopo dell’Associazione è offrire agli iscritti un continuo aggiornamento professionale, organizzando corsi, convegni e giornate di studio ed assicurando l’accesso agli Standard ISA, riferimento mondiale del settore.

CALENDARIO EVENTI 2019 Wireless con ANIPLA 28 febbraio, Milano GDS Fire & Gas 28 marzo, Milano GDS DATA ETHICS CON BICOCCA 29 marzo, Milano Corso Generale di Strumentazione 10-14 giugno, Milano GDS BIM BUILDING INFORMATION MODELLING 17 settembre, Milano GDS Cyber Security 21 novembre, Milano

Contatti

Seguici su

Viale Campania, 31 20133 Milano, Italy Tel +39 02 54123816 - Fax +39 02 54114628 AIS: ais@aisisa.it - ISA: isaitaly@aisisa.it AUTOMATION TECHNOLOGY

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SAVE THE DATE 2019

EVENTS&EXHIBITIONS 5 November | Florence (Italy) FORUM MECCATRONICA www.forumeccatronica.it

25/27 November | Beijing (China) MICONEX www.miconex.com.cn

5/8 November | Rimini (Italy) ECOMONDO, KEY ENERGY www.ecomondo.com

26/28 November | Nuremberg (Germany) SPS www.sps.mesago.com/events/en.html

5/8 November | Rimini (Italy) DPE, DISTRIBUTED POWER EUROPE www.dpeurope.it

27/28 November | Milan (Italy) UTILITY DAY www.utilityday.it/

5/8 November | Amsterdam (Nethelands) AQUATECH www.aquatechtrade.com/

27/28 November | Novy Urengoy (Russia) YAMAL, OIL & GAS www.yamaloilandgas.com/en/

7/9 November | Dar Es Salaam (Tanzania) OIL & GAS INTERNATIONAL TRADE EXHIBITION www.expogr.com/tanzania/oilgas

28/30 November | Bari (Italy) MECSPE BARI www.mecspebari.it

11/14 November | Paris (France) POWER GEN EUROPE www.powergeneurope.com

28/30 November | Riga (Latvia) TECH INDUSTRY www.techindustry.lv/

11/14 November | Abu Dhabi (United Arab Emirates) ADIPEC www.adipec.com 13/15 November | Milan (Italy) SICUREZZA www.sicurezza.it

4/7 December | Jakarta (Indonesia) MANUFACTURING INDONESIA www.manufacturingindonesia.com

20/21 November | Munich (Germany) NI DAYS EUROPE www.events.ni.com 64

EDITORIALE DELFINO

12 December | Dallas (US) IRPA, INTELLIGENT ROBOTIC PROCESS AUTOMATION SUMMIT www.rpaconferences.com/dallas/


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ANNO 54 Settembre-Ottobre 2019

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Year 2019 | September October | Issue 4 MILANO ROSERIO

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Headquarter: SAMSON AG ⋅ Weismuellerstrasse 3 ⋅ 60314 ⋅ Frankfurt am Main ⋅ Germany Italian Branch Office: SAMSON SRL ⋅ Via Figino 109 ⋅ 20016 ⋅ Pero (MI) ⋅ Italy

+39 02 3391 1159

oilandgas@samson.de

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