Il giro del mondo in 80 esperimenti

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Testi: Lorenzo Monaco e Matteo Pompili Illustrazioni: Stefano Tambellini Progetto grafico: Studio Link www.editorialescienza.it www.giunti.it © 2019 Editoriale Scienza srl via Bolognese, 165 – 50139 Firenze – Italia via Beccaria, 6 – 34133 Trieste – Italia Prima edizione: ottobre 2019

Stampato presso Lito Terrazzi srl Stabilimento di Iolo


Lorenzo Monaco • Matteo Pompili

Illustrazioni di Stefano Tambellini


10 Londra, inghilterra

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Esperimento 3

Partenza Esperimenti 1-2

12 Canale della Manica

Italia 20

Esperimenti 12-15

Esperimenti 4-7

16 Parigi, Francia

Indice

Esperimenti 8-11

24 Grecia

28

Esperimenti 16-19

Suez, Egitto

Esperimenti 20-23

Corno 32 D’africa

Esperimenti 24-27

36 Mumbai, India

Esperimenti 28-31

40 Himalaya

Esperimenti 32-35

Kolkata, 44 India

Esperimenti 36-39


68 Chicago, Usa

72 New York, Usa Esperimenti 64-67

Esperimenti 60-63

California, 64 Usa Esperimenti 56-59

Oceano Pacifico

76 Oceano Atlantico Esperimenti 68-71

Esperimenti 52-55

Arrivo 88

60

Esperimento 80

80 IRLANDA 56 Giappone

Esperimenti 72-75

84

Esperimenti 48-51

52 Cina

Esperimenti 44-47

IN OGNUNA DI QUESTE TAPPE CI METTEREMO ALLA PROVA CON TANTI ESPERIMENTI, SEI PRONTO?

Gran Bretagna

Esperimenti 76-79

Conta le gocce di sudore, gli esperimenti hanno diversi gradi di difficoltà!

48 Malesia

Esperimenti 40-43

FACILISSIMO FACILE

MEDIO       DIFFICILE

Le soluzioni sono a pagina 92.


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UESTI TRE RAGAZZI, COMPRESO IL CANE, VIVONO A LONDRA, MA NON CI RIMARRANNO ANCORA A LUNGO: STANNO PER

FARE UN VIAGGIO SULLE ORME DEI LORO ANTENATI. LA COSA POTREBBE SEMBRARE SEMPLICE, SE NON FOSSE PER IL FATTO CHE TALI ANTENATI SI CHIAMAVANO PHILEAS FOGG - UN ELEGANTE GENTILUOMO INGLESE CON CRAVATTINO E CILINDRO - E FIX, UN DETECTIVE CHE CREDENDO FOGG UN LADRO, LO CERCÒ PER ARRESTARLO. QUEI DUE PARTIRONO PIÙ DI 100 ANNI FA DA LONDRA E FECERO IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI. VA DETTO CHE PHILEAS STAVA FACENDO UNA CORSA PER SCOMMESSA, QUINDI PUR TOCCANDO INNUMEREVOLI CITTÀ E PAESI MERAVIGLIOSI, IMPEGNATO COM’ERA A CORRERE DI QUA E DI LÀ, NON VIDE NULLA (ANCHE SE TROVÒ IL TEMPO DI FIDANZARSI CON UNA BELLA INDIANA). E NEMMENO L’INVESTIGATORE FIX RIUSCÌ A GODERSI IL VIAGGIO, TUTTO AFFANNATO A TROTTARE DIETRO A FOGG. ORA, PIÙ DI 100 ANNI DOPO, I TRIS-NIPOTI DI QUESTI BAFFUTI PERSONAGGI HANNO DECISO DI RIPERCORRERE LO STESSO

ITINERARIO DEI LORO PROGENITORI. CON CALMA PERÒ, OSSERVANDO E SPERIMENTANDO, PERCHÉ PER CAPIRE UN PO’ DI PIÙ CHE COSA SUCCEDE SUL NOSTRO PIANETA CI VA IL TEMPO CHE CI VA…

CIAO, IO SONO MIDORI FOGG E SONO UN’APPASSIONATA DI SCIENZA E NATURA.

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IO SONO FIX. ADORO TUTTI I GINGILLI TECNOLOGICI E I NUMERI. DA GRANDE VORREI FARE LA SPIA! LUI È IL MIO CANE PASPARTÙ.


IO SONO PABLO FOGG, IL GEMELLO DI MIDORI, E MI PIACE UN SACCO CONOSCERE LA CULTURA DEI PAESI LONTANI.

1 La valigia       E tu, vuoi partire con noi? Sbrigati a fare i bagagli!

2. Ritaglia il quadrato. 3. Lega i 4 angoli del quadrato di stoffa al bastone.

Ti serve: • tovaglia vecchia • metro da sarta • forbici • pennarello • bastone 1. Prendi la tovaglia e disegnaci sopra un quadrato di 1 metro x 1 metro.

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Il taccuino da viaggio       Un vero viaggiatore ha sempre un taccuino a portata di mano.

4. Inserisci i fogli all’interno del cartoncino piegato e foralo in modo che tutti i buchi combacino.

Ti serve: • 5 fogli A4 • 1 cartoncino colorato A4 • spago • foratrice per carta • forbici 1. Piega i fogli in quattro parti: prima piegali a metà per il lato lungo e poi per quello corto.

2. Inserisci i fogli piegati uno dentro l’altro e poi forali sul lato lungo. 3. Piega il cartoncino a metà e ritaglialo lungo la piega per ottenere un rettangolo di 21 x 15 cm.

5. Taglia un pezzo di spago e fallo passare per i fori, in modo da unire i fogli e il cartoncino. 6. Taglia i fogli lungo le piegature per dividere tutte le pagine.

Ecco fatto! Il tuo taccuino è pronto per essere riempito di disegni e appunti a ogni tappa del viaggio.

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Londra, Inghilterra

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ONDRA È STATA CONSIDERATA A LUNGO IL CENTRO DEL MONDO E QUESTA STATUA - UN RE INGLESE

A CAVALLO - È PROPRIO IL CENTRO DI LONDRA: SI TROVA A TRAFALGAR SQUARE, PER TRADIZIONE DA QUI I LONDINESI MISURANO TUTTE LE DISTANZE DELLA LORO CITTÀ. INVECE CON IL SUONO DEL CAMPANONE DI WESTMINSTER, IL BIG BEN, SCANDISCONO LO SCORRERE DEL TEMPO. ORA IL BIG BEN STA PROPRIO SCOCCANDO L’ORA. NON C’È UN MINUTO DA PERDERE, IL TRENO È IN PARTENZA! CI ASPETTA UN VIAGGIO DI 40 000 CHILOMETRI…

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Il pendolo       È la lunghezza del pendolo, non il peso attaccato, quella che dà il tempo. Questo ritmo preciso passa poi agli ingranaggi dell’orologio che a loro volta lo passano alle lancette. Ti serve: • corda resistente • gancio di metallo • disco da 500 grammi di ghisa (come quelli per i bilancieri da palestra) • metro • almeno un aiutante adulto • cronometro (quello dello smartphone)


L’Inghilterra è il Paese dove sono stati inventati i treni. Nell’Ottocento qualcuno ebbe l’idea di posizionare sopra un carro una macchina a vapore, il marchingegno più potente di quel secolo. Oggi i treni non vanno più a vapore e Londra ha più di 350 stazioni ferroviarie. Una di queste è Charing Cross da cui escono ed entrano i treni passando direttamente su un ponte che attraversa il fiume Tamigi.

Il palazzo di Westminster ha una torre con delle campane che suonano esattamente ogni 15 minuti. Lo fanno grazie ad uno dei più grandi ed efficienti orologi del mondo: da fuori si vede solo un enorme quadrante con le lancette, ma dentro c’è un meccanismo che pesa come un elefante in cui si muovono centinaia di ingranaggi. Il segreto di questo macchinoso apparecchio è un lungo pendolo di 4 metri che va avanti e indietro in maniera sempre uguale.

VUOI MISURARE IL TEMPO COME IL BIG BEN? DEVI PROCURARTI UNA CORDA LUNGA QUANTO IL SUO PENDOLO!

• un balcone alto poco più di 4 metri (meglio se affacciato su un cortile o un altro luogo tranquillo)

5. Misura con il cronometro la durata di un’oscillazione completa (gli scienziati lo chiamano il periodo del pendolo).

1. Misura e taglia un pezzo di corda lungo 4 metri. 2. Lega il gancio di metallo a un’estremità del filo. 3. Lega all’altra estremità il peso da 500 grammi. 4. Scegli un punto sufficientemente alto e prova a fare oscillare il pendolo. Importante: non esagerare con l’oscillazione, sposta il disco della lunghezza del tuo braccio.

CHE COSA SUCCEDE? Se tutto funziona bene dovresti misurare un tempo di 4 secondi. Proprio il tempo di oscillazione del pendolo del Big Ben! E se la lunghezza della corda fosse 2,24 metri? Oppure 0,994 metri? E con 0,25 metri quanto sarebbe il tempo di un’oscillazione completa? Dopo che hai provato puoi controllare le risposte a p. 92.

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IMPORTANTISSIMO: sotto al pendolo non deve esserci niente e nessuno!

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Canale della manica

È POSSIBILE VEDERE UN’ONDA INVISIBILE? PROVACI CON L’ESPERIMENTO 5 !

Le torri di Robert Watson-Watt (1892-1973), costruite nel 1935, servivano a scovare gli aerei lanciando onde elettromagnetiche: si poteva capire se il nemico si stesse avvicinando a seconda di come queste onde invisibili tornavano indietro. L’invenzione tornò molto utile agli inglesi per difendere il canale durante la seconda guerra mondiale: grazie a queste prime antenne radar, videro con largo anticipo l’arrivo degli aerei tedeschi e riuscirono ad abbatterli!

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C

HE AVVENTURA, IL NOSTRO TRENO STA PER INFILARSI NEL MARE A TUTTA VELOCITÀ! LA LUNGA GALLERIA

FERROVIARIA CHE ATTRAVERSEREMO SI CHIAMA EUROTUNNEL E PASSA SOTTO IL CANALE DELLA MANICA: IL TRATTO DI MARE GELIDO - E ZEPPO DI NAVI PESANTI CHE SEPARA INGHILTERRA E FRANCIA. PRIMA CHE VENISSE COSTRUITO IL TUNNEL NEL 1994, LA MANICA SI POTEVA OLTREPASSARE SOLO IN BARCA O IN VOLO…

La Manica è da sempre un luogo di record di volo. Per esempio quello di Jean-Pierre Blanchard e di John Jeffries, che il 7 gennaio 1785 viaggiarono da Dover, in Inghilterra, a Calais, in Francia. Si mossero spinti dal vento su una mongolfiera: sono stati i primi ad attraversare la Manica per via aerea.

NEL CANALE PASSANO OGNI GIORNO PIÙ DI 500 NAVI CARGO… CHE TRAFFICO! INCREDIBILE, STIAMO VIAGGIANDO 115 METRI SOTTO IL LIVELLO DEL MARE! E PENSARE CHE NEL 1909 LOUIS BLERIOT FECE LO STESSO TRAGITTO 100 METRI SOPRA IL LIVELLO DEL MARE: FU IL PRIMO UOMO A OLTREPASSARE LA MANICA IN AEROPLANO!

Molte persone ogni anno decidono di attraversare la Manica a nuoto! Non è certo facile, bisogna nuotare per quasi 35 chilometri stando immersi decine di ore in acque freddissime. E, tranne cuffia, occhialini e costume, è proibito coprirsi se si vuole che il proprio tempo sia registrato ufficialmente. Spesso quindi questi atleti temerari si ricoprono interamente di viscido grasso. Vuoi sapere perché? Scoprilo con l’esperimento 4 .

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4 Un isolante da mare del nord       Il grasso può aiutare i nuotatori della Manica a stare a mollo per ore nelle acque gelide. Sei disposto a provarci anche tu? Ti serve: • un guanto di gomma misura XL • due guanti di gomma della tua misura • strutto • 100 cubetti di ghiaccio • bacinella • cucchiaio

1. Con un cucchiaio riempi il guanto XL di strutto. 2. Riempi la bacinella di acqua e aggiungi i cubetti di ghiaccio. 3. Indossa i guanti della tua misura e infila una delle due mani nel guanto con lo strutto. 4. Immergi tutte e due le mani nell’acqua con il ghiaccio. Quale mano sente prima il freddo? Quanto tempo occorre per sentire freddo sulla mano avvolta dallo strutto?

Cattura le onde elettromagnetiche         Prova a costruire un coesore, uno dei primi apparecchi inventati per captare le onde elettromagnetiche. Ti serve: • penna a sfera • due bulloni di 4 mm di diametro e lunghi 3 cm • limatura di ferro • accendigas elettrico • lampadina da 4,5 V • pila da 4,5 V • tre cavetti con pinza a coccodrillo • l’aiuto di un adulto per tagliare la penna

4. Tappa l’altra estremità con il secondo bullone. Hai in mano un coesore. 5. Collega un cavetto a ogni testa di bullone. 6. Collega uno dei due cavetti alla pila e l’altro alla lampadina. 7. Collega l’ultimo cavetto alla lampadina e alla pila. A questo punto dovresti vedere la lampadina accendersi perché hai chiuso il circuito. L’elettricità passa attraverso fili + bulloni + limatura.

1. Taglia l’involucro trasparente della penna per ottenere un cilindro lungo 6 cm. 2. Inserisci un bullone a un’estremità del cilindro. 3. Aggiungi un po’ di limatura di ferro all’interno del cilindro.

8. Dai un colpo a metà del coesore per fare sparpagliare la limatura di ferro: la corrente non passa più e la lampadina si spegne.

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9. Avvicina l’accendigas alla limatura di ferro e fai la scintilla: la lampadina si accende perché l’accendigas produce un’onda elettromagnetica.

CHE COSA SUCCEDE? La limatura di ferro “sente” l’onda e si muove. Così facendo ricrea il contatto tra le estremità dei due bulloni permettendo il passaggio della corrente. Con questo oggetto sei riuscito ad accorgerti dell’esistenza di qualcosa di invisibile (l’onda) trasformandolo in qualcosa di visibile (la luce della lampadina).

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Aria calda, aria fredda         Le mongolfiere volano perché l’aria calda sale verso l’alto e quella fredda scende verso il basso. Non ci credi? Prova!

3. Facendo molta attenzione accendi la parte alta della bustina.

CHE COSA SUCCEDE? Scaldata dal fuoco, l’aria sopra la bustina diventa meno densa e sale verso l’alto. Mano a mano che la bustina brucia, il suo peso diminuisce. L’aria fredda, più densa, viene risucchiata nella bustina dove viene poi riscaldata e spinta in alto. A questo punto la corrente verso l’alto è talmente forte e la bustina talmente leggera che prende il volo!

Ti serve: • bustina di tè • forbici • accendino o un fiammifero • piattino • l’aiuto di un adulto 1. Taglia la bustina dalla parte del filo. 2. Svuota la bustina, aprila e appoggiala sul piattino mettendola in verticale.

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La barca in alluminio          Ma come fanno tutte quelle barche pesantissime di acciaio e merci a galleggiare sull’acqua della Manica? Ti serve: • rotolo di alluminio • forbici • bacinella piena d’acqua 1. Ritaglia un rettangolo di alluminio di 21 x 30 cm. 2. Piega il rettangolo a metà. 3. Fai una piega a metà del rettangolo e riaprilo. 4. Piega i due angoli superiori verso la piega centrale come nel disegno. 5. Piega verso l’alto il bordo inferiore. 6. Piega all’indietro i due angoli del bordo e gira il foglio di alluminio. 7. Piega verso l’alto il bordo inferiore e piega i due angoli superiori verso l’interno. 8. Infila una mano nel triangolo per allargarlo. 9. Ruota il triangolo e schiaccialo per formare un quadrato. Appiattiscilo bene e buttalo nella bacinella piena d’acqua. Che cosa succede? Galleggia o affonda?

10. Prendi un nuovo foglio di allumino, ripeti tutti i passaggi fino al numero 9, poi piega il quadrato a metà, come nel disegno. Ripeti la piegatura dall’altro lato. 11. Infila una mano nel triangolo che hai ottenuto per allargarlo, poi ruotalo e appiattiscilo nuovamente. 12. Prendi le due estremità che si uniscono al centro e aprile verso l’esterno. 13. Ecco la tua barca in alluminio! Che cosa accade se la metti nell’acqua? Galleggia o affonda? CHE COSA SUCCEDE? Stai osservando la legge del galleggiamento in azione. Nella seconda prova non hai cambiato la quantità di alluminio, ma la sua forma. In questa maniera l’alluminio sposta molta più acqua di quando era un semplice foglio schiacciato, ricevendo così una spinta dal basso verso l’alto superiore al suo peso. Anche le navi, per quanto pesanti e cariche di merci, possono galleggiare, se hanno la forma giusta. È il principio di Archimede!

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