Progetto grafico: Studio Link (www.studio-link.it) Fotografie: Luca Novelli pp. 7, 26, 49, 50, 51, 54, 95, 97, 102. Dove non altrimenti indicato, le immagini appartengono all’Archivio Giunti. L’editore si dichiara disponibile a regolare le eventuali spettanze per quelle immagini di cui non sia stato possibile reperire la fonte. www.editorialescienza.it www.giunti.it © 2009 Luca Novelli/Quipos srl © 2009 Editoriale Scienza srl via Bolognese, 165 – 50139 Firenze via Beccaria, 6 – 34133 Trieste Prima edizione: settembre 2009 Terza ristampa: aprile 2017
Stampato presso Lito Terrazzi srl Stabilimento di Iolo
Luca Novelli
Magellano e l’Oceano che non c’era
Ferdinando Magellano “Anche se sono molti a credere che la Terra sia piatta, io sono convinto che sia rotonda, perchĂŠ ho ben visto la sua ombra proiettata sulla Luna.â€?
4
È il papà di tutti i viaggi attorno al mondo. È l’uomo che in pratica ha dimostrato che la Terra è rotonda. È il Grande Navigatore che realizzò per primo il sogno di Cristoforo Colombo e raggiunse i paesi dell’Estremo Oriente navigando verso occidente. È lo scopritore del passaggio che unisce i due più grandi oceani del nostro pianeta. Fu uomo d’armi, mercante ed esploratore. Fu a suo modo anche scienziato in un tempo in cui tutti – lui compreso – erano convinti che la Terra fosse ferma al centro dell’Universo. Ecco la sua vita, raccontata da lui stesso, da paggio alla corte del Re del Portogallo ad ammiraglio della prima piccola ma straordinaria flotta che osò sfidare gli antipodi e l’oceano più grande del mondo.
5
CHE COSA C’È IN QUESTO LIBRO Ci sono io, Ferdinando Magellano, voce narrante.
C’è la mia infanzia e adolescenza, come paggio al servizio di Re Giovanni. Ci sono le mie avventure in India e in Marocco, e le ingiuste accuse che m’hanno costretto all’esilio in Spagna.
6
C’è la mia nomina ad ammiraglio e la piccola flotta che ho guidato attraverso gli oceani.
Ci sono gli incontri con le creature e gli strani abitanti che vivono alla fine del mondo.
C’è la fine tragica della mia avventura e la conclusione di una grande impresa che ha cambiato l’idea che l’uomo aveva della Terra. E infine c’è un bel dizionarietto... magellanico.
7
IL MONDO QUANDO
Europa
OCEANO
8
Africa
NASCE MAGELLANO
a.D. 1480
Cina
India
Malacca
OCEANO
9
Ferdinando Magellano nasce nella primavera del 1480 in un borgo del nord del Portogallo, la nazione più occidentale d’Europa. È un paese poverissimo, ai margini dei commerci e degli scambi tra le altre nazioni del Vecchio Mondo. Per arrivare in Portogallo seta, spezie e altri oggetti preziosi devono percorrere migliaia di chilometri, in gran parte via terra. Non si conoscono altre vie per raggiungere l’Asia. Anzi è opinione comune che al di là dello stretto di Gibilterra, navigando verso il sole che tramonta, ci sia solo un’immensa distesa d’acqua popolata da mostruose creature. Nessuno immagina che il Vecchio Mondo stia per finire e che un Mondo Nuovo stia per apparire all’orizzonte.
10
1. Io, Ferdinando Magellano Benvenuti a Sabrosa, il villaggio dove sono nato. Sono Ferdinando, figlio di Pedro Rui de Magalhães e Alda des Mesquita. La mia famiglia è nobile, ma un po’ decaduta. Questo vuol dire che abbiamo solo una vigna e qualche campo di grano. Mio padre deve darsi da fare e lavorare come prefetto del mio villaggio. Il mio divertimento preferito è scendere fino al fiume e giocare con l’acqua. Sono attratto dall’acqua. Ho il sospetto che ne incontrerò tantissima nel corso della mia vita.
11
Ho un fratello di nome Diego e una sorella, Isabel. Partecipiamo insieme a tutte le funzioni religiose. Siamo molto devoti alla Chiesa di Roma in Portogallo. Non si può non esserlo. Nella vicina Spagna chi non lo è rischia persino di essere processato dalla Santa Inquisizione. La sera accanto al fuoco ascolto i racconti dei marinai che vengono a trovare il mio papà. C’è chi racconta di enormi mostri marini che trascinano le navi sott’acqua.
12
C’è persino chi racconta di aver navigato con Bartolomeu Dias, il capitano che ha doppiato il capo più a sud dell’Africa ed è sconfinato nell’oceano Indiano.
Per noi portoghesi, poveri o ricchi, il futuro è oltre il mare che bagna le nostre coste. E noi ragazzi fantastichiamo sempre più spesso di terre lontane.
13
Ecco una caracca atlantica. È grazie a navicelle come queste che portoghesi, spagnoli e popoli del Nord Europa affrontano l’oceano Atlantico. Ha tre alberi con vele quadre. È lunga appena 23 metri e larga poco meno di otto. Questa è la caracca più famosa della storia. È stata varata nel 1480 in Spagna, nello stesso anno in cui è nato Magellano. Si chiama “Santa Maria” e, insieme a due navicelle ancora più piccole (caravelle), porterà Cristoforo Colombo sulle coste dell’America.
14