Perché i vulcani si svegliano? E tante altre domande sulla geologia

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FEDERICO TADDIA INTERVISTA...

MARIO TOZZI

PERCHÉ i VULCANI si SVEGLIANO? E TANTE ALTRE DOMANDE SULLA GEOLOGIA


Teste Toste Da un’idea di Federico Taddia

Progetto grafico e impaginazione: Studio Link Testi: Federico Taddia e Mario Tozzi Illustrazioni: Roberto Luciani Collaborazione ai testi: Filippo Taddia www.editorialescienza.it www.giunti.it © 2021, 2022 Editoriale Scienza Srl via Bolognese, 165 – 50139 Firenze – Italia via C. Beccaria, 6 – 34133 Trieste – Italia Prima edizione: ottobre 2011

Stampato presso Lito Terrazzi Srl Stabilimento di Iolo


FEDERICO TADDIA • MARIO TOZZI

PERCHÉ i VULCANI si SVEGLIANO? E TANTE ALTRE DOMANDE SULLA GEOLOGIA

Illustrazioni di Roberto Luciani


Istruzioni per l'uso. Questo libro lo puoi leggere dall’inizio alla f ine. Oppure dalla f ine all’inizio. Tutto d’un f iato, o a pezzettini. Se ti va, puoi aprire il libro a caso e da quella pagina iniziare il tuo viaggio nel fantastico mondo della geologia. Puoi saltellare tra le domande che più ti incuriosiscono, approfondire gli argomenti che preferisci o gironzolare da una domanda all’altra… E se alla f ine anche tu hai un quesito da porre alle nostre Teste Toste, leggi a p. 93 come mandarci la tua domanda: la pubblicheremo sul nostro sito!

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L'autore. Ama leccare i sassi. Gira sempre con un martelletto in mano. Si emoziona quando trova qualche fossile molto antico. Sa distinguere la kriptonite dal quarzo e forse rintracciare l’isola perduta di Atlantide…

La Testa Tosta protagonista di questo libro è il geologo Mario Tozzi; per lui tutto quello che c’è e che accade sul nostro pianeta, dai vulcani ai granelli di sabbia, passando per ghiacciai, geyser, terremoti, tsunami e minerali, non ha segreti. È follemente innamorato della Terra e da sempre si impegna perché l’uomo la rispetti e la difenda. Pronto? Volta pagina e… cominciamo con le domande! 5


LA TERRA  VIVA?


La Terra non ingrassa e non dimagrisce, non diventa più grande e nemmeno più piccola. Però è sicuramente viva, perché il suo interno e la sua faccia cambiano continuamente. Sei sicuro? A me sembra sempre uguale! I tempi della Terra sono molto diversi dai nostri. I cambiamenti avvengono in milioni di anni e nessuno è in grado di “vederli” accadere nel corso della propria vita. Per questo fino a pochi secoli fa molti scienziati pensavano che la Terra fosse sempre uguale e immutabile nel tempo. Oggi invece, per esempio, sappiamo che tutte le montagne in tempi lunghissimi diventeranno pianure, e che molte di loro un tempo costituivano il fondo del mare. C’è qualcosa che posso osservare con i miei occhi per capire che la Terra è viva? Direi di sì, e aggiungerei anche… purtroppo! I terremoti, le eruzioni vulcaniche, le frane, le alluvioni, i gas che escono dal sottosuolo: sono molti i segnali della straordinaria vitalità e attività del nostro pianeta. Sulla Luna tutto questo non succede. Preferiresti vivere sulla Luna allora? Per nulla, sarebbe una noia mortale! Sono ben felice di vivere su un pianeta vivo.

* Quanto è antica la Terra? > p. 9 * Davvero le montagne crescono e scompaiono? > p. 33

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LE ROCCE

HANNO TUTTE LA STESSA ETÀ?


No, per nulla: le rocce di cui è composta la Terra hanno età diversissime fra loro. Quindi ci sono rocce giovani e rocce anziane? Esattamente. Quelle che si trovano in fondo agli oceani per esempio non hanno mai più di 300 milioni di anni. Mentre in Groenlandia, sulla terraferma, ne è stata trovata una che ha più di 3 miliardi e mezzo di anni. Sono tra gli oggetti più vecchi che ci siano sul nostro pianeta. Molto più vecchie dei primi uomini? Ti propongo un esperimento per capire meglio. Prendi un cartoncino e traccia una linea lunga un metro. Questa linea rappresenta la vita della Terra, che ha 4,5 miliardi di anni, dal suo inizio fino ad oggi. Ora con una matita fai un segno nel punto in cui, secondo te, sono vissuti sulla Terra i nostri più antichi progenitori, i primi Homo sapiens. Dove lo faresti? Non saprei, forse a metà? Vuoi sapere la verità? Dovresti metterlo a qualche centesimo di millimetro dalla fine, e con una matita normale non ci riusciresti neppure, perché ha la punta troppo grossa! La nostra specie ha creato e distrutto tante cose come mai la Terra ne aveva viste prima, ma la nostra storia è giovanissima, appena 200 000 anni. A noi, che neanche ci ricordiamo il nome dei nostri bisnonni, sembrano tantissimi, ma quando si parla di tempo geologico bisogna farci l’abitudine: 200 000 anni sono uno schiocco di dita. È il concetto di tempo profondo.

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Quanto profondo? Così profondo che se paragonassimo la vita della Terra a un anno solare, ponendo cioè la nascita del pianeta al 1° gennaio e trovandoci oggi alla fine dell’anno, noi uomini saremmo apparsi pochi secondi prima della mezzanotte, appena in tempo per il brindisi. Un tempo così profondo che ha rivoluzionato il nostro modo di pensare e di pensarci, visto che fino a pochi secoli fa credevamo che la Terra non fosse più vecchia di qualche migliaio di anni. Tanto profondo che per leggerne la storia abbiamo bisogno di testimoni che vengono da molto lontano: le rocce, appunto. Come si fa a leggere le rocce? Qualcuno ci ha scritto sopra? Graffiti preistorici a parte, ci sono tantissime cose che la Terra ci può raccontare. È come un incredibile diario di pietra, dove le rocce sono le pagine, i fossili le righe e tutto è stato sconvolto e cambiato in milioni di anni dalle forze interne della Terra. Scienziati di ogni tempo hanno cercato il modo giusto per leggere queste pagine! E ci sono riusciti? Sì. Per un geologo moderno anche l’ordine dei granelli di sabbia in una roccia o la presenza di antichissimi organismi cristallizzati sono tracce per scoprire qualcosa sul passato più lontano. 10


Quindi le rocce non sono tutte uguali? No, sono di tanti tipi, divise in base alla loro origine in tre grandi gruppi. Alcune nascono dal raffreddamento del magma, la roccia fusa sotterranea; per questo le chiamiamo ignee, da ignis, che in latino significa fuoco. Poi ci sono le rocce sedimentarie, nate dal lento accumulo, nei mari e nei laghi, di frammenti di minerali e sali. Per finire ci sono le rocce metamorfiche, rocce ignee o sedimentarie che sono state trasformate dallo schiacciamento e dal riscaldamento che hanno subito nelle profonde viscere della Terra. Se potessi essere una roccia, che roccia vorresti essere? A me piacerebbe essere un’ofiolite, una roccia inglobata nelle catene montuose, ricordo di antichi fondali oceanici. Una roccia verde, tutta fatta a pieghe, che sembra un serpente e prende nome proprio da questa somiglianza (dal greco antico òfis, serpente, e lìthos, pietra).

* Anche i fossili sono rocce? > p. 43 * Che differenza c'è tra magma e lava? > p. 39 * Quali pietre sono pi preziose? > p. 67

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