Da un’idea di Federico Taddia
Teste Toste
Progetto grafico e impaginazione: Studio Link Testi: Federico Taddia e Margherita Hack Illustrazioni: Roberto Luciani Revisione scientifica: Adriana Rigutti Collaborazione ai testi: Filippo Taddia ©www.giunti.itwww.editorialescienza.it2010,2022EditorialeScienza
via Bolognese, 165 – 50139 Firenze – Italia via C. Beccaria, 6 – 34133 Trieste – Italia
Stampato presso Lito Terrazzi srl Stabilimento di Iolo
srl
Prima edizione: aprile 2010
FEDERICO TADDIA • MARGHERITA HACK PERCHÉ le STELLE NON ci cadono IN TESTA ? Illustrazioni di Roberto Luciani E TANTE ALTRE DOMANDE SULL’ASTRONOMIA
Puoi saltellare tra le domande che più ti incuriosiscono, approfondire gli argomenti che preferisci o gironzolare da una domanda all’altra…
Questo libro lo puoi leggere dall’inizio alla fine. Oppure dalla fine all’inizio. Tutto d’un fiato, o a pezzettini. Se ti va, puoi aprire il libro a caso e da quella pagina iniziare il tuo viaggio nel fantastico mondo dell’astronomia.
Istruzioni per l'uso.
E se alla fine anche tu hai un quesito da porre alle nostre Teste Toste, leggi a p. 93 come mandarci la tua domanda: la pubblicheremo sul nostro sito!
A questa domanda non sa rispondere neppure Margherita Hack, la Testa Tosta protagonista di questo libro.
L'autore.
Sono più le stelle nel cielo o i libri sparsi e ammucchiati nella sua casa?
Pronto? Volta pagina e… cominciamo con le domande!
L’abbiamo incontrata nella sua Trieste, e finalmente abbiamo capito perché è sempre così spettinata: è tutta colpa della bora! Da giovane è stata una campionessa di salto in alto, e la sua voglia di andare sempre più in alto l’ha fatta diventare l’astrofisica più amata d’Italia. Ama il suo lavoro, è curiosa per natura, ha un debole per i gatti e quando vuole farsi quattro risate si legge l’oroscopo.
LA TERR A UN PIANETA SPECIALE ?
Siamo speciali davvero allora… Ma è solo fortuna?
Non solo è speciale. È specialissimo! O meglio: tra tutti quelli che conosciamo è il più speciale di tutti, perché è l’unico ad avere le condizioni ideali per lo sviluppo della vita avanzata come la conosciamo.
* In cerca di extraterrestri? Non sperarci troppo... > p. 40
Un po’ sì! Ma chi ti dice che nell’Universo non ci siano molti altri miliardi di pianeti come la Terra? Io credo proprio che sia così, anche se con i nostri strumenti non siamo ancora riusciti a osservarli. E penso anche che su questi pianeti siano nate altre forme di vita.
E quali sono?
Forme di vita intelligenti? Perché non andiamo a cercarle? Meglio lasciar perdere per ora. Facciamo così fatica a trovare forme intelligenti sulla Terra, figurati in giro per lo spazio…
Beh, l’acqua prima di tutto: come potremmo vivere senza? Su certi pianeti l’acqua non esiste proprio. Poi è importante la temperatura, che permette all’acqua di rimanere liquida. Non potremmo vivere in una nube di vapori o in una distesa di ghiaccio! Per finire, l’ossigeno. È necessario per respirare: ecco perché gli astronauti devono sempre indossare quei caschi giganteschi!
* L'aria ci serve solo per respirare? > p. 82
COME SI FA A LOESPLORARESPAZIO?
Non è facile come esplorare un bosco, ma altrettanto avventuroso. Come saprai, l’uomo è già stato sulla Luna. Ma la Luna è vicina…
È un naufrago dell’Universo. Andrà sempre più lontano, finché perderemo il segnale o andrà a sbattere su qualche corpo celeste. O forse… chissà!
Non sto più nella pelle. E l’equipaggio resisterà?
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Siamo andati più lontano?
* Ma quanto è grande lo spazio esattamente? > p. 42
* Te la immagini Margherita in tuta da astronauta? > p. 28
Certo! Per esempio abbiamo spedito nello spazio una sonda ricca di strumentazioni che sta vagando ai confini del Sistema Solare. Si chiama Pioneer . Ha già visitato Saturno, Giove e altri luoghi che l’uomo forse non raggiungerà mai. Presto si avvicinerà a una stella diversa dal Sole. Devi pazientare solo 80 000 anni…
Un messaggio?
Il Pioneer non ha esseri umani a bordo. Solo strumenti molto sofisticati e un messaggio…
Sì! Su una lastra d’oro sono incisi una donna, un uomo e una mappa del nostro Sistema Solare con la posizione della Terra. L'alieno che lo trovasse saprebbe come siamo fatti e dove trovarci.
E dove andrà a finire il Pioneer ?
CHI VINCE IL DEICAMPIONATOPIANETI?
Retrocesso?
* Chi ha intuito per primo com'è fatto il nostro Sistema Solare? > p. 24
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Eh sì. Più lontano di Plutone sono stati scoperti altri piccoli pianeti e si è capito che Plutone era uno di loro. Per lui e per i suoi nuovi “colleghi”, è stato creato un nuovo gruppo: quello dei pianetini. Di fatto, Plutone non è più considerato un pianeta.
Povero Plutone!
Un po’ c’era da aspettarselo, è sempre stato bizzarro! La sua orbita è molto più inclinata rispetto al piano dell’orbita della Terra e degli altri pianeti. Questi poi hanno un’orbita quasi circolare e invece la sua è molto allungata. Insomma, un pianeta davvero strambo. Ma in fondo grazie a Plutone abbiamo scoperto la nuova serie di pianetini: lui è stato il primo a essere visto, diciamo il papà di tutti gli altri. È la seconda famiglia di pianeti che conosciamo e decisamente quella più fredda.
Prendi fiato e dicci tutti i pianeti che sono in serie A… inMercurio-Venere-Terra-Marte-Giove-Saturno-Urano-Nettuno…ordinedivicinanzaalSole.Checosahovinto?
Nel nostro Sistema Solare va sempre a finire che vincono Giove e Saturno. Sono i più grandi e i più massicci. Invece il povero Plutone è stato retrocesso da poco.
* Quale pianeta vince una menzione speciale nelle gare di anelli? > p. 48