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AUTOSUFFICIENZA ENERGETICA: ANIE FEDERAZIONE E UNIONPLAST FIRMANO UN PROTOCOLLO

I presidenti Filippo Girardi di ANIE e Marco Bergaglio di Unionplast hanno firmato un protocollo di collaborazione con il quale si promuove lo sviluppo degli impianti a energia rinnovabile negli stabilimenti produttivi di oltre 380 aziende. L’accordo è nato con l’obiettivo di fornire alle imprese dell’industria della plastica soluzioni concrete al problema del caro energia, mira ad accelerare il processo di transizione verso l’uso di fonti alternative e al raggiungimento dell’indipendenza energetica. Un’iniziativa importante, che acquista una rilevanza ancora maggiore se inserita nel contesto italiano, dove il processo di transizione green resta complessivamente caratterizzato da tempi di attuazione molto dilatati, nonostante i fondi stanziati dalla comunità europea. Con questo protocollo si intende sviluppare un percorso congiunto per favorire la diffusione di investimenti verdi, e prevede condizioni agevolate per i Soci Unionplast che decideranno di realizzare impianti di produzione di energia rinnovabile, avvalendosi delle competenze dei federati Anie. Tutti i soci di Unionplast che realizzeranno impianti di produzione di energia rinnovabile, diventando di fatto provider di energia, potranno inoltre avvalersi del supporto di ANIE e accedere allo status di socio aggregato di ANIE Rinnovabili.

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AIR LIQUIDE INAUGURA LA SUA PRIMA UNITÀ PRODUTTIVA DI BIOMETANO IN ITALIA

Air Liquide e Dentro il Sole (DIS) hanno inaugurato la prima unità produttiva di biometano in Italia. Situata a Truccazzano, in provincia di Milano, l’unità contribuisce alla decarbonizzazione del settore dei trasporti valorizzando gli scarti agricoli e zootecnici delle aziende agricole locali per la produzione di biometano liquido. Air Liquide gestisce il digestore che utilizza le materie prime provenienti dalle aziende agricole limitrofe per produrre biogas, che garantisce un’impronta di carbonio ridotta rispetto al gas estratto da fossili. Attraverso le tecnologie Air Liquide, il biogas viene purificato in biometano e quindi liquefatto per essere utilizzato come combustibile. La capacità di produzione dell’unità consentirà di rifornire più di 40 camion al giorno. Questo carburante pulito riduce le emissioni di particolato fine fino all’85%, le emissioni di CO2 del 90% e l’inquinamento acustico fino al 50% rispetto al diesel. Inoltre, l’unità è dotata di una tecnologia specifica che purifica il digestato, un sottoprodotto della produzione del biometano, che può essere poi utilizzato come fertilizzante dagli agricoltori. Air Liquide ha avviato la costruzione di due ulteriori unità produttive di biometano, a Fontanella e a Covo, entrambe in provincia di Bergamo. Queste due unità di produzione aggiuntive dovrebbero essere operative entro la fine del 2022.

FERTILIZZANTI SINTETICI E IMPATTO SULL’EMISSIONE DI GAS SERRA

I fertilizzanti azotati sintetici sono responsabili del 2,1% delle emissioni globali di gas serra, secondo una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Scientific Reports e intitolata “Greenhouse gas emissions from global production and use of nitrogen synthetic fertilisers in agriculture”. A differenza dei fertilizzanti organici, che provengono da materiale vegetale o animale, i fertilizzanti sintetici sono prodotti dall’uomo con processi chimici. La produzione e il trasporto causano emissioni di carbonio, mentre l’uso agricolo di questi fertilizzanti porta al rilascio di protossido di azoto (N2O), un gas serra 265 volte più potente dell’anidride carbonica (CO2) nell’arco di un secolo. Il team di ricerca - dei Laboratori di Ricerca dell’Università di Torino, dell’Università di Exeter e di Greenpeace - ha scoperto che la filiera dei fertilizzanti azotati sintetici è stata responsabile dell’emissione dell’equivalente di 1,13 gigatonnellate di CO2 nel 2018. Si tratta di oltre il 10% delle emissioni globali prodotte dall’agricoltura e di una quantità superiore alle emissioni dell’aviazione commerciale nello stesso anno. I primi quattro emettitori - Cina, India, Stati Uniti e UE28 (Paesi dell’Unione Europea più il Regno Unito) - hanno rappresentato il 62% del totale. Secondo i ricercatori, la strategia più efficace per ridurre le emissioni è quella di ridurre l’eccesso di fertilizzazione, che attualmente si verifica nella maggior parte dei casi. L’UE RAFFORZA LA REALIZZAZIONE DI INFRASTRUTTURE PER I COMBUSTIBILI ALTERNATIVI

La Commissione Europea ha selezionato ventiquattro progetti che riceveranno finanziamenti dell’UE per lo sviluppo di infrastrutture per i combustibili alternativi. Complessivamente i progetti riceveranno sovvenzioni europee del valore totale di circa 292 milioni di euro a titolo del dispositivo per un’infrastruttura per i combustibili alternativi allo scopo di realizzare infrastrutture lungo la rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) in 23 Stati membri dell’UE. «Il nostro investimento di 292 milioni di euro si tradurrà in circa 5.700 punti di ricarica in circa 1.400 stazioni, più circa 57 stazioni di rifornimento di idrogeno lungo la rete TEN-T, il

tutto nei prossimi tre anni» ha dichiarato Adina Vâlean, Commissaria per i Trasporti. «In linea con gli obiettivi del Green Deal europeo e con la necessità di aumentare l’indipendenza energetica dell’UE, i progetti contribuiranno a rendere la rete europea dei trasporti indipendente dai combustibili fossili». I progetti selezionati accelereranno la costruzione dell’intera rete di infrastrutture di ricarica e di rifornimento di idrogeno necessaria per la diffusione generalizzata di veicoli a basse e a zero emissioni per tutti i modi di trasporto. Il dispositivo per un’infrastruttura per i combustibili alternativi combina le sovvenzioni del meccanismo per collegare l’Europa con il sostegno delle istituzioni finanziarie, al fine di aumentare l’efficacia degli investimenti.

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