Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 20/12/2000 n. 34- EURO 3,00. - ph. Maria Laura Antonelli / AGF
R I M I N I N° 2 APRILE/MAGGIO 2015
BASCHETTI
Chiara
UN ANGELO A SORPRESA
HARLEY DAVIDSON / Due ruote leggendarie SALUDECIO / La storia disegnata MADDALENA FANO / La nonna con le ali
Rimini Via Circonvallazione Ovest, 3 • t. 0541 740740 Pesaro Strada della Romagna, 155 • t. 0721 27520
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EDITORIALE
E
Ed eccoci qua... con in mano il nuovo numero di Rimini IN Magazine, nuovo nel formato, nuovo nella grafica, sempre vicino ai lettori per raccontare le storie, le esperienze, i personaggi che fanno la nostra città e la nostra terra. Un’evoluzione che vuole mantenere la rivista contemporanea, autorevole e insieme piacevole e ricca di contenuti. E per inaugurare la nuova immagine della rivista abbiamo scelto storie che ci parlino della voglia di futuro, del coraggio di mettersi in gioco, a partire dal personaggio di copertina, la giovane Chiara Baschetti, top model per le maison di moda internazionali che si mette alla prova anche con il cinema. E poi il sogno delle due ruote con le suggestive Harley Davidson e, come sempre, tanti volti e tante novità. Ma cominciamo subito a sfogliare questo imperdibile numero... sempre insieme, sempre nuovi! Andrea Masotti
SOMMARIO
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ANNOTARE
Brevi IN
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ESSERE
Chiara Baschetti
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SOGNARE
Harley Davidson
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VISITARE
Saludecio
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Fabrizio De Meis
Menabò Group
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LEGGERE
CREARE
Mare di libri
Valentina Giorgi
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www.inmagazine.it inmagazine@menabo.com DIRETTORE RESPONSABILE: Andrea Masotti REDAZIONE CENTRALE: Serena Focaccia ARTWORK: Lisa Tagliaferri IMPAGINAZIONE: Francesca Fantini CONTROLLO PRODUZIONE E QUALITÀ: Isabella Fazioli UFFICIO COMMERCIALE: Gianluca Braga, Irena Coso COORDINAMENTO REDAZIONE DI RIMINI: Irena Coso STAMPA: Montefeltro di Celli F. - Rimini Chiuso per la stampa il 12/05/2015 Collaboratori: Arianna Denicolò, Giorgia Gianni, Marianna Giannoni, Alessandra Leardini, Lucia Lombardi, Serena Macrelli, Francesca Magnoni, Laura Ravasio, Melania Rinaldini, Manuel Spadazzi, Cesare Trevisani. Fotografi: Riccardo Gallini, Studio Paritani.
Milena Falcioni
VINCERE
CRESCERE
Redazione e amministrazione: Via Napoleone Bonaparte, 50 - 47122 Forlì Tel. 0543.798463 / Fax 0543.774044
ESPORTARE
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EDIZIONI IN MAGAZINE S.R.L.
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INDOSSARE
RD Preziosi
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INTEGRARE
Alessandra Urbinati
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SUONARE
Sergio Casabianca
40
BRILLARE
Gioielli e accessori
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VOLARE
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Maddalena Fano Medas
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Tutti i diritti sono riservati. Foto e articoli possono essere riprodotti solo con l’autorizzazione dell’editore e in ogni caso citando la fonte
ABITARE
Atmosfere dorate
64 IN MAGAZINE
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ANNOTARE
Scarpe PER LA SPOSA RIMINI La scarpa è da sempre
Per il sorriso DI UN BAMBINO RIMINI Cambiamenti in
vista per “Per il sorriso di un bambino”, la serata di gala a scopo benefico promossa da SGR Solidale che in 10 anni ha saputo raccogliere e devolvere oltre centomila euro. L’edizione 2015, che ha come promotrici e organizzatrici volontarie Micaela Dionigi, Presidente Gruppo SGR, e Donatella Turci, riserva novità e sorprese. Quest’anno l’intero ricavato della serata andrà devoluto alla causa A.R.O.P., onlus riminese impegnata a sostenere le iniziative del reparto di pediatria oncologica dell’ospedale Infermi di Rimini. Alla cena saranno presenti noti volti del mondo dello spettacolo e alcuni tra i più venerati protagonisti del panorama calcistico. (L.R.)
In mostra gli SCENARI DEL 900 SAN MARINO Le prestigiose sedi Pinacoteca San Francisco e Museo di Stato della Rep. di San Marino ospiteranno fino al 31 luglio la mostra “Scenari del ’900, da Carrà a Fontana – uno sguardo su due inedite collezioni d’arte”, a cura di Beatrice Buscaroli e organizzata da Banca CIS, Scudo Investimenti SG in collaborazione con la Segreteria di Stato Turismo, la Segreteria di Stato Cultura e gli Istituti Culturali. All’esposizione sono presenti oltre 70 opere d’arte moderna e contemporanea, provenienti dalla collezione di Stato e da quella privata della società Scudo Investimenti, divise in cinque sezioni: Tra segno e materia, Geometrie dello spazio, Nuove Iconografie, Tra mito e ricerca della forma e Tra natura e paesaggio. Un viaggio attraverso le diversità stilistiche degli artisti più rappresentativi che hanno interpretato le contraddizioni, i sogni, le aspirazioni e i drammi del Ventesimo secolo: Modigliani, Fontana, Carrà, Rosai, Campigli, Gentilini, Keith Haring, Schifano, Boetti, Rotell, solo per citarne alcuni. Il prezzo del biglietto per entrambe le sedi è di 5 euro, ridotto 3 euro e gratuito per gli addetti stampa e fino ai 16 anni.
l’accessorio migliore per esaltare l’abito di una sposa, un accessorio di stile ma anche magico e fiabesco, e trovare quella giusta non è così semplice. Se state cercando la scarpa perfetta per il vostro “sì”, da questa primavera la stilista e Shoes Designer Monica Para ha dedicato, all’interno del suo negozio Spot Design Space di Rimini, uno spazio alla cerimonia con un’ampia scelta di modelli e materiali appositamente pensati per soddisfare anche le spose più esigenti. Pezzi unici e artigianali realizzati per i gusti e gli stili di tutte le spose. Con passione e professionalità maturata nei diversi anni di esperienza nel settore a livello mondiale, Monica Para vi aiuterà a creare la scarpa ideale e a personalizzarla esclusivamente per voi.
Oltremateria AL SALONE DEL MOBILE RIMINI L’ecosostenibilità da oltre 20 anni è il know-how di Oltremateria,
azienda all’avanguardia nello studio dei materiali per l’edilizia, che quest’anno ha presentato a Milano, durante la design week, un prodotto unico nel panorama internazionale: Le Terre Collection. Superfici continue altamente rivoluzionarie e performanti, malte totalmente naturali a base acqua, ottenute con polimeri di olio di girasole. Le nuances de Le Terre sono ottenute con pigmenti naturali, terre e ossidi minerali. L’oliomalta ha alte performance di resistenza meccanica, all’acqua, agli agenti macchianti. La rivoluzione non finisce qui, per un bien vivre a 360° è stata pensata la Collezione Profumo: superfici naturali profumate, utili per stimolare l’olfatto, agendo sulla psiche, sollecitando sistema endocrino e memoria olfattiva. Rendendo più piacevole la permanenza in ambienti pubblici, case, palestre. (L.L.) 6
IN MAGAZINE
ANNOTARE
Bilancio sociale DI CARIM RIMINI Banca Carim ha
La casa GIRASOLE RIMINI Si chiama Rotating
House ed è una struttura abitativa in grado di ruotare sul proprio asse seguendo il percorso solare. Realizzata a Ponte Messa di Pennabili, la casa è costituita da una una struttura ottagonale che si appoggia su un pilastro centrale. La rotazione di 360° in entrambe le direzioni permette di ottimizzare l’esposizione dei pannelli fotovoltaici. Si tratta di “un sistema che mira al comfort abitativo e all’autosufficienza energetica, tramite la produzione di energia ‘pulita’ mediante fonti alternative e attraverso il contenimento delle dispersioni”, spiega l’architetto Roberto Rossi, che ha sviluppato il progetto sperimentale concepito da Ettore Vignali. (C.C.)
Bando Premio RICCIONE PER IL TEATRO RIMINI Sono aperte le iscrizioni al Premio Riccione per il Teatro,
il più antico concorso italiano di drammaturgia, assegnato con cadenza biennale all’autore di un’opera originale in lingua italiana o in dialetto, e giunto quest’anno alla 53a edizione. Il Premio è aperto a tutte le forme della scrittura per la scena, anche tradotte o trasposizioni da testi narrativi e adattamenti drammaturgici ma a condizione che siano in grado di distinguersi per capacità di sperimentazione e autonomia creativa. Al testo migliore è assegnato un premio di 5.000 euro. Per sostenere la creatività giovanile viene inoltre attribuito il Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”, riconoscimento di 3.000 euro agli autori under 30. Per ricordare uno dei più importanti compagni di viaggio della manifestazione, viene introdotta ufficialmente la menzione speciale “Franco Quadri”, con un nuovo riconoscimento di 1.000 euro. Nuova anche la giuria, formata da nove personalità del mondo del teatro e della cultura: Michela Cescon, Arturo Cirillo, Maddalena Crippa, Graziano Graziani, Laurent Mulheisen, Silvio Orlando, Christian Raimo, Serena Sinigaglia; nel ruolo di presidente Fausto Paravidino (nella foto), giovanissimo vincitore del Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” nel 1999 con Due fratelli. www.riccioneteatro.it.
presentato il bilancio sociale 2014 dal quale emerge che i crediti concessi nel 2014 per il Terzo Settore ammontano a 30,2 milioni di euro di cui: 12,4 milioni di euro a parrocchie ed enti religiosi (44 enti finanziati), 10 milioni ad Associazioni (133 soggetti finanziati), 7,8 milioni di euro a cooperative (62 soggetti finanziati). Ottimo successo ha avuto l’emissione dei Social Bond 2014 che, attraverso il particolare meccanismo, ha consentito di devolvere un contributo, interamente a carico di Banca Carim, per circa 200.000 euro a favore delle onlus del territorio. Il terzo settore, in Italia, conta 301.191 enti a fine 2011 per un impiego medio di 16 volontari, 2 dipendenti e 1 collaboratore esterno. Nel territorio riminese sono presenti 78 cooperative sociali, 306 associazioni di volontariato, 78 cooperative sociali e 30 fondazioni. (C.T.)
10 anni di energia: RIMINI WELLNESS RIMINI Rimini Wellness scalda i muscoli per un’edizione che si
preannuncia memorabile, a Rimini Fiera e sulla riviera romagnola, dal 28 al 31 maggio prossimi. Sono attesi oltre 250.000 visitatori e quest’anno ci sarà anche più spazio per il cibo con Food Well, dedicato alla sana alimentazione per chi fa sport. RiminiWellness occuperà tutto il quartiere espositivo: saranno 16 i padiglioni attivi e si respirerà energia, con 50 palchi e un totale di oltre 400 aziende, attive nelle diverse anime del vivere bene e in armonia con il proprio corpo e con l’ambiente: fitness, benessere, danza & sport fashion, turismo wellness, contract & design. Anche nel 2015 verrà riconfermato il format vincente che vede la coesistenza di B2B e B2C con la suddivisione delle due aree: W-PRO, studiata per il pubblico professionale e W-FUN, per il pubblico degli appassionati. www.riminiwellness.com (C.T.) 8
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Terra della GIOCONDA
La Mi Mama diventa VEGAN
MONTEFELTRO Il 3 maggio, al Teatro Vittoria di Pennabilli, è stata conferita la cittadinanza onoraria a Carlo Pedretti, uno dei maggiori esperti di Leonardo Da Vinci, nonché Professore emerito di storia dell’arte italiana e titolare della cattedra di studi su Leonardo all’università della California. All’evento, che s’inserisce nell’ambito del progetto Montefeltro Vedute Rinascimentali, hanno partecipato il Sindaco di Pennabilli Lorenzo Valenti, l’Onorevole Tiziano Arlotti e il Vescovo Monsignor Andrea Turazzi. Tra i partecipanti anche lo storico Roberto Zapperi e Cristina Ferri (Assessore al Turismo). Ha concluso l’evento Maria Cristina Turchi, responsabile settore Promozione Culturale all’estero e Servizio Cultura e Sport della Regione Emilia Romagna, che ha illustrato il nuovo progetto “Montefeltro terra della Gioconda”. Sono poi intervenute le “cacciatrici di paesaggi” Rosetta Borchia e Olivia Nesci, affrontando il tema “Il fondale della Gioconda.”
RIMINI Il ristorante “La
Torna Castel Sismondo ESTATE RIMINI Dopo il grande successo della scorsa estate, con 52 serate e oltre 45mila visitatori, torna Castel Sismondo Estate, il palinsesto di eventi culturali promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini alla rocca malatestiana. Sono previste serate di danza, sia di scuole locali sia di nomi illustri a livello internazionale; presentazioni di libri con l’autore; la rassegna Mare di Libri; i concerti della Banda città di Rimini; Parco Poesia; serate musicali e spettacoli a fine benefico. Inoltre sarà presente, all’interno del Castello, una mostra d’arte dedicata al famoso scultore cesenate Ilario Fioravanti. In particolare, dal 18 al 20 giugno, alle h. 16.00 e alle 17.30, nell’ambito del Festival dei bambini, si terranno visite guidate nel castello. I piccoli ospiti potranno ammirare la mostra permanente “I Castelli dei Malatesta. Storia Arte Architettura”, collocata negli antichi magazzini di Castel Sismondo, e il cortile interno e la Corte del Soccorso, scenario degli eventi di Castel Sismondo Estate. Al termine di ogni visita si terrà il laboratorio: “Castello fa rima con cappello”. www.castelsismondoestate.com (C.T.)
Mi Mama” il 5 maggio, festeggiando i 10 anni di attività, ha presentato LA MI VEGAN, ciclo di eventi e proposte culinarie vegane con ricette al 100% vegetali. Il ristorante nel centro storico di Rimini amplia la propria offerta, affiancando ai piatti della tradizione romagnola – tipicamente a base di carne e pesce, con l’accompagnamento dell’immancabile piada – serate a tema esclusivamente VEGANO. Fiore all’occhiello dell’iniziativa, la presenza per ogni serata di un’educatrice alimentare che oltre a spiegare il perché del menù proposto, illustra tutti i benefici dei singoli ingredienti utilizzati. A conclusione della cena, ogni ospite riceverà in omaggio una piccola confezione di semi biologici e biodinamici. Ad affiancare in questo percorso i tre titolari del ristorante – Massimiliano Alvisi, Giulio Marchi, Mirko Ricchi - e lo chef Roberto Tentoni, ci sono Paola di Giambattista, nutritional cooking consulting, e lo chef vegano Luca Zannoni. La Mi Mama si trova nel centro storico di Rimini.
Misano il Mondiale SUPERBIKE MISANO Entra nel vivo la stagione sportiva al Misano World Circuit
Marco Simoncelli. Dopo il Week End del Camionista (23-24 maggio) ecco il grande appuntamento dal 19 al 21 giugno con il mondiale FIM SUPERBIKE WORLD CHAMPIONSHIP - Riviera di Rimini Round. Dopo un anno di assenza, ritorna a casa il campionato riproponendo sul circuito romagnolo l’eccezionale accoppiata con la MotoGP che caratterizza solo altri sei circuiti al mondo. MWC è infatti uno dei pochissimi circuiti al mondo ad ospitare entrambi i campionati mondiali di motociclismo (la MotoGP sarà a Misano a metà settembre), per la gioia degli appassionati della Riders’ land che sempre numerosissimi accorrono sulle tribune del circuito. Tutte le informazioni sui biglietti in prevendita sul sito www.misanocircuit.com (C.T.) 10
IN MAGAZINE
OtticaFerri Ottica Ferri via Montescudo 34/a 47853 Ospedaletto Rn t. 0541 658 232
ANNOTARE
Web seminar per RISPARMIARE RIMINI A partire dal 15 maggio
Un pieno di BENESSERE RIMINI Grande successo
di pubblico giunto da tutta Italia per Vivi Benessere, l’appuntamento annuale organizzato da Macrolibrarsi e Gruppo Editoriale Macro. Giunto al secondo appuntamento, Vivi Benessere ha portato al Palacongressi di Rimini esperti di alimentazione e medicina naturale, crescita personale e spirituale. In questa edizione si sono distinte due importanti tavole rotonde: sulla Fisica Quantistica e sul best-seller The China Study pubblicato da Macro Edizioni, incentrata sull’importanza dell’alimentazione nella prevenzione e cura delle malattie, prima tappa di una serie di tavole rotonde. (nella foto Angelo Rosso direttore del Gruppo Macro)
‘Al Meni’, il connubio tra FELLINI E I PIATTI D AUTORE RIMINI Dal 19 al 21 giugno torna l’evento che collega Rimini a
Expo 2015. Massimo Bottura e 12 grandi chef dell’Emilia-Romagna incontrano 12 giovani chef internazionali per un evento unico, un happening internazionale in cui il gusto si miscela con l’esaltazione della cultura culinaria fra show cooking, degustazioni, street food, mercato delle eccellenze dei prodotti della buona terra della Regione, laboratori per grandi e piccoli, lab store di artigianato. Con ‘Al Meni’ (ovvero le mani, dal titolo di una poesia di Tonino Guerra) prodotti e cucina d’autore scivoleranno lungo la Via Emilia per ritrovarsi davanti all’Amarcord del Grand Hotel di Rimini. La grande festa apre Venerdì 19 giugno, dalle ore 19.00, alla Rotonda di Piazzale Fellini con il CIRCO 8 e ½, OPENING PARTY & DJ-SET con Massimo Bottura ai piatti. In contemporanea, sul Lungomare, da Piazzale Fellini a Piazzale Boscovich, dalle 17 alle 23, viene allestito un mercato con i veri “prodotti d’autore” della nostra Regione. Segue sabato 20 giugno, dalle 11.30, lo showcooking degli ospiti chef di Massimo Bottura, per finire domenica 21 giugno con Déjeuner sur l’herbe, un picnic a cura di Claudio di Bernardo, chef del Grand Hotel di Rimini e Roberto Rinaldini, maestro di pasticceria. www.almeni.it (G.G.)
c’è finalmente un buon motivo per andare su YouTube. Non si tratta di guardare l’ultima gag di Crozza o filmatini su simpaticissimi cuccioli da compagnia, ma di informarsi su quanto è possibile veramente risparmiare sulle spese del POS. Basta cercare su YouTube il titolo dell’evento, “Web seminar Io Pos!”, e il gioco è fatto. Tutti gli esercenti legati alla filiera turistica - albergatori, ristoratori e negozianti dovrebbero essere sensibili a un invito come questo, che si configura come un vero e proprio seminario online che propone una soluzione che permette di abbassare la percentuale di transazione sulle carte di credito e bancomat. L’evento è promosso da Tendenze Turistiche di Marco Bonini (nella foto).(G.G.)
La fotografia SOGNANTE RIMINI l fotografo Roberto Sardo mette in mostra i propri scatti in due mostre: Per amore, che inaugura a Rimini il 28 maggio, e Rosso nero, che apre a Montebello l’1 giugno. Per amore è il risultato di un progetto contro la discriminazione verso identità differenti interpretato da studenti universitari di Bologna; la mostra si tiene alla Sala dell’Arengo dal 28 maggio al 7 giugno. Rosso e nero due colori che nelle fotografie sono protagonisti di rappresentazioni oniriche della creazione e dell’Eden; la mostra si tiene alla Rocca di Montebello, a Torriana, dal 1° giugno al 27 settembre con orario di apertura 14.30-18.00 (chiuso il lunedì). L’autore, nato a Ferrara nel 1961, lavora prevalentemente in tecnica chimica manuale, anche senza esposimetro e con valutazione personale della luce. Ha presentato numerose mostre in Italia ed all’estero, e pubblicato su riviste nazionali ed internazionali. (G.G.)
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IN MAGAZINE
ALL NIGHT LONG Il Roof Garden riapre
Tutte le sere vi aspettiamo per regalarvi momenti di assoluto piacere.
ANNOTARE
Week-end del CAMIONISTA Gruppo SGR con BIMBI IN UFFICIO RIMINI Arriva anche
quest’anno la festa dei “Bimbi in Ufficio”, iniziativa promossa dal Corriere della Sera e appuntamento consolidato per le aziende che si preparano a organizzare l’accoglienza per i figli dei dipendenti. Il 22 maggio 2015 è la data scelta: i giovani ospiti hanno la possibilità di visitare la sede di lavoro dei propri genitori e divertirsi in attività ricreative pensate appositamente per loro. In omaggio all’anno dell’Expo, il Gruppo SGR ha deciso di coinvolgere genitori e bambini in una sfida culinaria. Tutti i partecipanti riceveranno dei gadget studiati con ReedoHub (cooperativa che promuove progetti di design sostenibili) creati dalle divise dismesse dei dipendenti. (L.R.)
Rimini Benessere FESTIVAL 2015 RIMINI Sabato 13 e domenica 14 giugno 2015 avrà luogo la seconda edizione del più “olistico” degli eventi benessere organizzati sulla Riviera: il Rimini Benessere Festival, un evento artistico, culturale e gastronomico nonché una mostra-mercato di prodotti naturali e biologici, che si svolge presso Piazzale Fellini. Il motto non poteva che essere “Cibus et Salus”, Cibo e Salute, una filosofia che promuove la qualità della vita, il benessere della persona e dell’ambiente. Il ricco programma prevede infatti servizi benessere, alimentazione wellness, yoga e meditazione, Body Art Show, danza, conferenze, workshop, arti olistiche, discipline bio-naturali, Contest Nazionale Gourmet Vegani, Family Beach Meeting e Happy Family Area. La giornata di domenica del Festival ha inizio alle prime luci dell’alba con l’uscita in mare per il “Saluto al sole che sorge”, seguito poi dal “Cerchio sciamanico”, dal Bio-Vegan RistoFestival, bio-colazione in musica, per finire alle 23 con il Mandala Fest e il suo “Rito finale della trasformazione”. Un evento originale da vivere in e con tutti i sensi. (C.C)
RIMINI Nuovo appuntamento con la kermesse più spettacolare dell’anno: ritorna al Misano World Circuit il 23 e 24 maggio il “Week-end del Camionista”. La manifestazione è organizzata da MWC Marco Simoncelli con la collaborazione di Tuttotrasporti e giunge quest’anno alla sua 23esima edizione. L’appuntamento si sviluppa su tre fronti: quello sportivo con le gare di Campionato “Fia European Truck Racing Championship”; quello commerciale con la fiera di presentazione dei prodotti e quello più ludico con il raduno dei camion decorati che rappresenta la parte più affascinante della manifestazione. Negli anni sono aumentate le aree per il raduno: una parata di capolavori viaggianti con personaggi famosi, film, vip. (L.R.)
Aiutare la natura CAMMINANDO CORIANO Sull’onda del successo della passata stagione, il Comune di Coriano e la Proloco ripropongono i percorsi dei Wine trekking e delle camminate del benessere, una serie di eventi che vedono protagonista il territorio e le attività economiche legate al circuito enogastronomico locale. La stagione è iniziata domenica 10 maggio con la “Giornata Ecologica al Parco del Marano”, dove i camminatori si sono muniti di guanti e sacchi di plastica per la raccolta di rifiuti abbandonati nel parco e lungo il fiume. Un esempio di come unire l’utile al dilettevole, sfruttando un’attività personale per realizzare gesti ecologici utili all’intera collettività. L’escursione si è conclusa con un pic-nic all’interno del parco, dove si sono gustati squisiti prodotti locali. Seguiranno altre tre date in giugno, luglio e agosto e si concluderà la stagione domenica 11 ottobre, con la “Giornata Nazionale del camminare”.
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IN MAGAZINE
FIERA E RIVIERA DI RIMINI 28-31 MAGGIO 2015
10 A EDIZIONE
ENERGY EVOLUTION
organizzato da / organized by:
con il patrocinio di / with the patronage of:
media partners:
www.riminiwellness.com
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IN MAGAZINE
ESSERE
Un angelo
A SORPRESA DA TOP MODEL AD ATTRICE: CHIARA BASCHETTI HA COSTRUITO GIORNO DOPO GIORNO, CON GRANDE TENACIA, UNA CARRIERA CHE STA DIVENTANDO UN SOGNO AD OCCHI APERTI. di Manuel Spadazzi
Vanoni e Frank Matano. Per Chiara, un ruolo d’esordio che sembra cucito su misura per lei: è la fidanzata immaginaria di Guido (Bisio), troppo bella per essere vera. La prima volta al cinema non si scorda mai. Ce ne sarà una seconda? “Stanno arrivando tante offerte, le valuterò tutte attentamente. Prima però voglio prepararmi al meglio. Avevo già cominciato a studiare recitazione a New York, quando mi hanno proposto di fare Ma che bella sorpresa. Non è stato molto impegnativo dal punto di vista recitativo. Le scene più difficili erano quelle in cui dovevo arrabbiarmi, ridere o piangere… Farlo a comando, se non sei un’attrice, non è semplice. Il risultato nel complesso è stato buono. Il film è rimasto nelle sale a lungo e ha ottenuto un discreto successo. Ora tutti mi aspetteranno al varco alla prossima pellicola, per questo voglio farmi trovare pronta.” Il cinema ha sempre corteggiato le modelle, offrendo spesso loro ruoli scontati. “Infatti non mi va l’idea di
ph Studio Paritani
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Londra, Manchester, Roma, Ibiza, Londra, New York, Santarcangelo, New York, Milano, Maiorca. Il tutto solo nell’ultimo mese. Moltiplicatelo per dodici mesi. Moltiplicatelo per undici anni… Ma il conto dei chilometri e dei voli “fatelo voi, perché io l’ho perso da qualche anno. Gli aeroporti sono diventati la mia seconda casa.” Se però chiedete a Chiara Baschetti dov’è la prima, sulle labbra imbronciate le compare subito un sorriso dei suoi: “Santarcangelo. Anzi, no: Sant’Ermete.” Allora partiamo da lì, da Santarcangelo. Da dov’è cominciato tutto. Dove una ragazzina cresciuta tra le interminabili partite a pallavolo con le amiche e i campeggi con gli scout, un giorno ha scoperto di essere bellissima. Dove la top model di Santarcangelo, che ha compiuto da poco 28 anni, è tornata a inizio aprile per presentare personalmente il film con cui ha debuttato al cinema, la commedia Ma che bella sorpresa di Alessandro Genovesi, con Claudio Bisio, Valentina Lodovini, Renato Pozzetto, Ornella
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STANNO ARRIVANDO TANTE OFFERTE, LE VALUTERÒ ATTENTAMENTE. PRIMA PERÒ VOGLIO PREPARARMI AL MEGLIO. AVEVO GIÀ COMINCIATO A STUDIARE RECITAZIONE A NEW YORK, QUANDO MI HANNO PROPOSTO QUESTO FILM.
CHIARA BASCHETTI FOTOGRAFATA SU UN SET DI MODA (FOTO FORNITA DA AGENZIA POP MODELS). IN APERTURA, IN PLATEA NEL SUPERCINEMA DI SANTARCANGELO.
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tornare sul set solo per il mio aspetto. Il problema è la mia fisicità, è troppo ingombrante. A volte fa passare in secondo piano tutto il resto. Per questo voglio studiare, imparare, prima di tornare sul set.” Non vorrà dire che le pesa la sua bellezza? “Aiuta, ma non basta. Ecco perché è importante saper dire no al momento giusto.” Lei ne ha detti tanti di “no”, nel corso della sua carriera. Per due volte, nel 2005 e nel 2009, ha rifiutato di fare la valletta al festival di Sanremo. “La prima volta ero troppo giovane, inesperta. Beh, la seconda è andata come è andata.” Nel 2009 lei disse: “Non mi svendo, nemmeno per Sanremo.” Lo rifarebbe? Se potesse tornare indietro, rifiuterebbe ancora di salire sul palco dell’Ariston?
“Assolutamente sì. Sono convinta di aver fatto la scelta giusta, anche se mi è costata. Ma nel mio lavoro si cresce anche pronunciando dei ‘no’. Se sono diventata quella che sono, in questi anni, lo devo anche a quei rifiuti, nonostante in certi casi, lo ammetto, sarebbe stato molto più facile dire sì.” Modella, testimonial, adesso anche attrice. Sembra un copione già scritto. “Grazie al film di Genovesi mi si è spalancata una porta, e intendo varcarla, andare avanti. Dopo una carriera in passerella, mi piacerebbe iniziarne una seconda nel cinema. Per ora però non mollo la moda. È il mio lavoro, è la mia vita”. Della sua vita privata, sentimentale lei invece parla sempre molto poco... “Vero… E vorrei continuare a farlo!”
VIAGGI DI GRUPPO I migliori pacchetti per i viaggi di gruppo. Se non vuoi partire da solo, unisciti ai nostri tour accompagnati verso destinazioni da sogno. PARTENZA da RIMINI / CATTOLICA
Un metro e ottanta DI ELEGANZA Misure perfette, altezza statuaria (un metro e ottanta), Chiara Baschetti è nata il 28 marzo 1987. Viene notata in spiaggia poco più che adolescente e partecipa nel 2003 al concorso Elite Mode Look, vincendolo. L’anno dopo fa il suo esordio sulle passerelle milanesi, sfilando per Armani. È l’inizio di una carriera luminosa, perché nel giro di due anni diventa una delle top model italiane più richieste. È stata in copertina per diverse riviste, da L’Officiel a Glamour, da Grazia a Elle fino a Marie Claire (solo per citarne alcune) e testimonial per le campagne di Clarins, Ralph Lauren e molti altri marchi.
Ma non pensa di “sistemarsi” prima o poi? Di mettere su casa, famiglia? “A mettere su casa sicuramente. È da quando ho 16 anni che conduco una vita da nomade. Passo tanti mesi all’estero, prendo in media un paio di aerei alla settimana. Il mio lavoro mi ha permesso di viaggiare moltissimo, di vedere posti meravigliosi, ma sì, prima o poi vorrei fermarmi. Ho bisogno di un po’ di stabilità.” Magari a Santarcangelo? “Discorso complicato… Santarcangelo è il mio paese, il luogo del cuore, quello in cui conservo ancora la famiglia e tanti amici. Ma per il mio lavoro temo non sia possibile. Almeno non in questo momento della mia vita.” Che effetto le ha fatto, qualche settimana fa, presentare il suo film nella sua città? “Stranissimo. Dopo l’anteprima, ho partecipato alla presentazio-
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Via III settembre, 17 Dogana | San Marino 3° piano Centro Commerciale Atlante Tel. 0549 908590 | info@colony.sm www.colony.sm | facebook.com/colony.viaggi
CATTOLICA | Via Garibaldi 66 | Tel. 0541 831707 BELLARIA | Via Don Milani 3 | Tel. 0541 413589 www.futuradria.com | facebook.com/futuradria info@futuradria.com
ph Studio Paritani
Ho visto Bisio INNAMORATO
È DA QUANDO HO 16 ANNI CHE CONDUCO UNA VITA DA NOMADE. PASSO TANTI MESI ALL’ESTERO, PRENDO UN PAIO DI AEREI ALLA SETTIMANA. IL MIO LAVORO MI HA PERMESSO DI VIAGGIARE MOLTISSIMO, DI VEDERE POSTI MERAVIGLIOSI, MA SÌ, PRIMA O POI VORREI FERMARMI.
ne della pellicola altre cinque volte, ma quella a Santarcangelo è stata una serata speciale. Entrando nel caro vecchio Supercinema, io e Alice Parma ci siamo guardate divertite ricordando i pianti che avevamo fatto in quella sala il giorno in cui avevamo visto insieme 20
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Titanic. Sono passati molti anni da quella domenica pomeriggio al cinema, e mi sono ritrovata a presentare il mio film davanti a ex compagni di scuola, degli scout. E con Alice, una delle mie più care amiche d’infanzia, a fare gli onori di casa nelle vesti di sindaco di Santarcangelo”. È orgogliosa della sua amica? “Molto. In Italia dicono sempre che bisogna fare largo ai giovani, anche in politica, ma poi non accade quasi mai. Alice ce l’ha fatta, e sono convinta che farà bene”. Dopo la serata al Supercinema avete ricordato i bei vecchi tempi a tavola, tra piadine farcite e Sangiovese. E tanti saluti alla dieta ferrea da modella. “Mi avete scoperto! Nell’ambiente sono famosa: mangio come una camionista. Ma faccio anche tanto sport. Si vede?” Si vede, si vede…
Nel film d’esordio, diretto da Alessandro Genovesi, Chiara è Silvia, una ragazza bellissima che fa perdere la testa a un romantico professore, Guido (Claudio Bisio), reduce da una delusione amorosa. Silvia è perfetta per Guido: non è solo stupenda, ma anche disinibita, tifosissima del Milan come lui. Ma c’è un problema: Silvia è solo un parto della fantasia di Guido, che alla fine finisce per innamorarsi della vicina di casa, Giada (Valentina Lodovini), meno attraente ma almeno reale. “Non è stato facile girare le scene di sesso del film – afferma Chiara –. Per fortuna Claudio mi ha messo a mio agio.”
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SOGNARE
Due ruote
LEGGENDARIE PIÙ CHE UN MEZZO DI TRASPORTO UN MITO CHE NON CONOSCE STAGIONI: ECCO QUATTRO RIMINESI A BORDO DELLE LORO MOTO HARLEY DAVIDSON. di Marianna Giannoni / ph Riccardo Gallini
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“Quanta bellezza nelle cose che non sembrano nemmeno tanto belle... quanta grazia in questo nero opaco che trasmette solitudine e silenziosità... quanta grazia in questi ingranaggi sporchi dal tempo, dalla strada e dalla passione. Quanta bellezza...” Queste parole del poeta Vegas De Laroya dipingono al meglio la realtà Harley Davidson. L’Harley Davidson è molto più di una casa motociclistica: è una filosofia, è da sempre un simbolo di libertà, fascino, prestigio. Nata a Milwaukee, nello Stato del Wisconsin, è amatissima in tutto il mondo. A Rimini ci sono sempre più appassionati di Harley Davidson, tra
LA VITA È TROPPO BREVE PER LIMITARCI A SOGNARE. LIBERA IL TUO CUORE. CI SONO ESPERIENZA CHE NON PUOI PERDERE. HAI TUTTO DA GUADAGNARE. NIENTE DA PERDERE. LO DEVI A TE STESSO. MAKE EVERY DAY COUNT. (DALLA BROCHURE HARLEY DAVIDSON)
questi Giacomo Semprini Cesari, Andrea Sarto, Enzo Borelli e Loris Fracassi titolare di Punto Moto e specializzato nella personalizzazione di questi gioielli a due ruote “L’Harley è un mondo a sé – spiega Loris – lontano da quello delle moto comuni e sportive. Qui conta molto l’estetica, la personalizzazione, l’emozione. A Rimini ci sono molti harleysti e la loro fascia di età si abbassata negli ultimi anni, ora ci sono anche dei trentenni, ma queste moto hanno comunque dei costi che non sono alla portata di tutti. Io smonto le Harley partendo dal telaio, le faccio a immagine e somiglianza del proprietario montando ricambi artigianali, fatti a mano partendo la pieno. Quando un harleysta viene a ritirare la sua moto personalizzata in officina e 24
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vede che è proprio come la desiderava, spesso gli luccicano gli occhi. Qualche proprietario mi lascia carta bianca, libero di esprimere la mia creatività e mi diverto molto, faccio emergere la mia personalità”. Le Harley sono delle autentiche opere d’arte, ma a differenza di una scultura o di un dipinto sono in continua evoluzione. In qualunque momento un harleysta può decidere di personalizzare la sua moto o di modificarla in base al suo stato d’animo. Come ogni oggetto di valore, con gli anni accresce il suo fascino, non a caso riscuotono un grandissimo successo le Harley Vintage. Fin dagli anni ’50 queste splendide moto sono state prota-
SOTTO, ANDREA SARTO E GIACOMO SEMPRINI CON LE LORO HARLEY. IN APERTURA I QUATTRO BYKER RIMINESI: DA SINISTRA: LORIS FRACASSI, ENZO BORELLI, GIACOMO SEMPRINI CESARI E ANDREA SARTO.
ENZO BORELLI E LA SUA HARLEY DAVIDSON COMPLETA DI PIN-UP.
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goniste di moltissimi film e telefilm: da “Il selvaggio” con Marlon Brando a “Easy Rider”, simbolo di una generazione on the road che riassumeva in una moto gli ideali di libertà dell’epoca. Tra i film e le serie tv da ricordare “Harley Davidson e Marlboro Man”, “Renegade”, “Terminator 2”. Legato al mito delle Harley Davidson è anche quello della Route 66, la “Strada Madre” che collega i laghi dell’est con le spiagge dell’ovest: da Chicago a Los Angeles attraversando otto stati e con tre fusi orari. “La mia passione per queste moto è nata guardando i ‘Chips’, il telefilm sulle avventure di due poliziotti in sella a due Harley Davidson - racconta Enzo Borelli, personal trainer di iPersonalTrainer – amo le Harley stile anni ’60. Sono in partenza per l’Arizona dove noleggerò una di queste moto in loco e viaggerò con alcune coppie di amici. A Rimini ho Harley
LA HARLEY-DAVIDSON MOTOR COMPANY È NATA NEL 1903, QUANDO QUATTRO AMBIZIOSI IMPRENDITORI COSTRUISCONO LA PRIMA MOTOCICLETTA IN UNA BARACCA A MILWAUKEE NEL WISCONSIN. TRE DI LORO ERANO I FRATELLI DAVIDSON, IL QUARTO ERA BILL HARLEY.
Electra Glide, una moto altamente personalizzabile. Ha 22 anni e la utilizzo d’estate per andare ai raduni e per viaggiare in Europa. Tra i miei viaggi continentali la Spagna, il Portogallo ed altre nazioni. La trovo una moto comoda per viaggiare, senza preoccuparsi della velocità. Con l’Harley si creano occasioni per trovarsi, condividere idee e senso di libertà”.
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VISITARE
La storia
DISEGNATA I MURI DELLE CASE DI SALUDECIO RACCONTANO LA STORIA DELLA SCOPERTE TECNOLOGICHE DELL’OTTOCENTO, DALLA FOTOGRAFIA ALLA RADIO, PASSANDO PER LOCOMOTIVE, ALIANTI, CINEMA E CARTA IGIENICA. di Giorgia Gianni / ph Riccardo Gallini
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C’è un coloratissimo e sorprendente museo en plein air fra i vicoli e le piazzette del centro storico di Saludecio, il bel borgo della Valconca nell’entroterra riminese. Sono i murales che raccontano la storia delle invenzioni dell’Ottocento, realizzati ogni estate sin dagli anni ’80 in occasione di 800 Festival. Sui muri delle case del Borgo si scoprono una cinquantina di opere dipinte dagli artisti dell’associazione salernitana “Genius Loci - Ar.Per.C.” sotto la direzione di Marisa Russo. Un progetto davvero unico e originale, che ha permesso a Saludecio di entrare a fare parte dell’Associazione Italiana Paesi Dipinti, che dal 1994 riunisce i paesi italiani che vantano un patrimonio di pitture murali, e di Res Tipica, la rete delle “città di identità” voluta dall’ANCI, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani. I murales del borgo sono stati dipinti dal vivo sotto gli occhi dei visitatori di 800 Festival e raffigurano le invenzioni più note e importanti del XIX secolo, dal cinema alla fotografia, dalla radio al telefono
alla lampadina. Ma ci sono anche le creazioni più curiose e inaspettate, come il fumetto, l’ecologia, il reggicalze, il tutù, la bomboniera... e pure la carta igienica. E non mancano i più famosi marchi, dai jeans Levi’s alla Coca Cola, dal profumo Violetta di Parma al cappello Borsalino alla lametta Gillette. Senza dimenticare la pizza margherita, il rosolio di agrumi e il dado da brodo. I muri dipinti di Saludecio, di varie dimensioni, raccontano così non solo l’aspetto storico dell’invenzione, ma anche quello simbolico e naturalistico. Non è difficile incontrare amanti della fotografia a passeggio nel borgo per scovare i murales e immortalare scorci suggestivi. Una divertente “caccia al tesoro” lungo la tradizione artistica del muro dipinto, che può partire dal primo murales realizzato, il velocipede di Starley (1872) e accelerare con l’auto e la prima gara (1891), l’aliante di Lilienthal (1891) e la locomotiva di Bayard (1839). In tema musicale ecco il grammofono di E. Berliner (1887), il sassofono di A.J. Sax (1842), la fisarmonica (1822), IN MAGAZINE
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LA TECNICA DEL MURALES È NATA IN MESSICO INTORNO AL 1920 E HA CONTRIBUITO A INNOVARE LE TECNICHE DI PITTURA MURALE. I MURALES NON SONO DIPINTI QUASI MAI COME “AFFRESCHI”, MA SPESSO A MANO SULLE PARETI CON VERNICE A SPRUZZO.
ALCUNI SCATTI DEI MURALES DI SALUDECIO CHE RACCONTANO LE INVENZIONI DEL XIX SECOLO.
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l’armonica a bocca (1821). E fra strumenti e note spunta il primo ballo allacciati, che risalirebbe al 1830. Anche la cronaca locale dei quotidiani dell’800 è raccontata da un murales, con il primo numero de Il Resto del Carlino, uscito nel 1885. E la storia delle comunicazioni vanta naturalmente il telefono di Bell (1876), la radio di Marconi (1895), la posta statale (1874) con il francobollo postale di Hill (1839), la macchina da scrivere di Sholes (1867) e, per chi preferisce la scrittura, la penna stilografica (1884). L’800 fu anche il secolo della magia delle immagini, che i murales di Saludecio celebrano con le pantomime luminose (1889), la fotografia di Niepce (1824), la fotografia stereoscopica (1838) e il cinema dei fratelli Lumière (1895).
“I murales sono un patrimonio importante per Saludecio, accanto al Museo di arte sacra intitolato al nostro Santo Amato e alla mostra permanente dedicata a Giuseppe Garibaldi, sottolinea il sindaco del paese, Dilvo Polidori. Un piccolo borgo con i muri delle case affrescati non è cosa frequente da trovare, e i turisti restano piacevolmente sorpresi.” Una ricchezza artistica e turistica che il tempo sta però segnando. Il primo cittadino lancia perciò un appello. “Per un piccolo Comune come il nostro le risorse sono sempre più ridotte e diventa sempre più difficile ottenere contributi. Ma i murales sono un patrimonio da tutelare. Sarebbe bello se qualche mecenate prendesse a cuore queste opere sostenendone il restauro.” Magari anche attraverso il crowdfunding, il sistema di microfinanziamento in cui sono gruppi di persone a sostenere il progetto. “L’invito potrebbe essere adotta un murales – conclude il sindaco –. Confido che questo appello sia accolto dal maggior numero di persone possibile.”
30 aprile / 31 luglio 2015 Museo Pinacoteca San Francesco e Museo di Stato della Rep. di San Marino Banca CIS e Scudo Investimenti SG in collaborazione con Segreteria di Stato Turismo, Segreteria di Stato Istruzione e Cultura e Istituti Culturali della Repubblica di San Marino Una mostra promossa da
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CRESCERE
Comunicare
COL MONDO PARTNERSHIP DI RILIEVO PER L’AGENZIA DI COMUNICAZIONE ROMAGNOLA MENABÒ GROUP CON IL NETWORK MONDIALE J. WALTER THOMPSON. UN TRAGUARDO PRESTIGIOSO E INSIEME UN PUNTO DI PARTENZA PER CRESCERE NEI MERCATI INTERNAZIONALI. di Serena Focaccia
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Creazione di reti e internazionalizzazione: due linee guida che la regione Emilia-Romagna mette alla base del programma di sviluppo delle imprese per dare vita a un sistema innovativo, responsabile e articolato e su un’ampia rete di centri di competenza e servizi per l’innovazione. In questo senso infatti il presidente stesso della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, ha esortato i rappresentanti del mondo produttivo ad “aggregarsi per essere capaci di cogliere la sfida dell’internazionalizzazione”. Un percorso senza dubbio stimolante e impegnativo, che diverse aziende del nostro territorio stanno affrontando e che vede coinvolta in maniera significativa Menabò Group, un’agenzia forlivese leader in Romagna che apre i suoi orizzonti in ambito
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nazionale, e non solo. Menabò, nata ormai trent’anni fa a Forlì, è oggi un punto di riferimento per le aziende che cercano soluzioni comunicative evolute, strategie scientifiche basate su dati e non semplici intuizioni e una creatività appassionata ed emozionante. La crescita e l’evoluzione dell’agenzia raggiungono quest’anno un traguardo significato con l’affiliazione al network mondiale di brand marketing communication J. Walter Thompson, un’operazione che si colloca esattamente dell’ambito del raggiungimento degli obiettivi di internazionalizzazione e creazione di reti professionali individuati come vincenti per lo sviluppo imprenditoriale. Un risultato, inoltre, che conferma il dinamismo e lo spirito innovativo di Menabò Group e che ne raffor-
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IN QUESTA PAGINA, IN ALTO, LA COPPIA CREATIVA DI MENABÒ GROUP: ELISA RAVAGLIA E LUCA RONDONI; SOTTO, ENRICO DORIZZA, PRESIDENTE DI J. WALTER THOMPSON ITALIA. IN APERTURA, STEFANO SCOZZOLI PRESIDENTE DI MENABÒ GROUP.
za il posizionamento strategico e la capacità di affiancare i clienti, come afferma Stefano Scozzoli, presidente e socio di Menabò Group insieme a Elisa Ravaglia, Andrea Masotti e Luca Rondoni: “Siamo orgogliosi di quest’opportunità. Da un lato è un riconoscimento autorevole della nostra professionalità, dall’altro è un grande stimolo a fare molto di più, a continuare il nostro percorso di crescita verso
Chi è J.Walter THOMPSON J. Walter Thompson Worldwide è una delle più note e affermate realtà internazionali nel campo della comunicazione e da oltre centocinquanta anni offre soluzioni innovative per brand e imprese. Con sede a New York, si è sviluppata come una vera e propria rete globale con più di duecento uffici in oltre novanta paesi, che impiegano circa diecimila professionisti del marketing. La divisione italiana di J. Walter Thompson Worldwide ha sede a Milano, in un vecchio mulino recuperato architettonicamente che ospita dal 1998 gli uffici in cui sono stati applicati i principi del feng shui perché, come affermano in agenzia, “continuiamo a credere nel valore dei flussi di energia e di lavoro positivi”. www.jwt.com
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l’internazionalizzazione e il miglioramento.” E anche da Milano, dove ha sede la divisione italiana di J. Walter Thompson, fa eco il presidente Enrico Dorizza: “Menabò Group è una società dinamica e in crescita, con un portafoglio clienti interessante e di valore che, in partnership con J. Walter Thompson, ha le potenzialità per aumentare la sua influenza non solo sul distretto emiliano-romagnolo ma in tutto il nord est. Con questa affiliazione noi rendiamo ancora più capillare la nostra presenza sul territorio italiano e, avvalendoci di una struttura affermata in un’area produttiva ed economicamente vivace, riusciamo ad essere più vicini ai clienti di quest’area. Ulteriore valore aggiunto che Menabò porta alla partnership sono poi le competenze nell’ambito dell’organizzazione eventi e della produzione editoriale, in cui l’agenzia romagnola ha sviluppato una significativa esperienza.” Dorizza prosegue delineando gli scenari in cui si concretizzerà questa collaborazione: “J. Walter Thompson e Menabò Group
sono entrambe realtà partner di aziende vocate all’internazionalizzazione e all’innovazione, con questa collaborazione integrano la rispettiva gamma di opportunità offerte ai clienti, con una sinergia di know-how che potenzia il valore aggiunto delle strategie di comunicazione e marketing. La logica di squadra e di condivisione delle competenze è la scelta vincente, muovendosi su scenari internazionali estremamente dinamici che il mercato propone.” Dinamismo e internazionalizzazione sono due caratteristiche che contraddistinguono l’agenzia romagnola e che emergono scorrendo i “numeri”: un’età media di trentacinque anni dei professionisti che lavorano in azienda, un fatturato che per un terzo proviene da clienti esteri e una intensa fidelizzazione dei clienti con rapporti di collaborazione da oltre dieci anni. In più, una nota rosa: dei trentacinque dipendenti impiegati in Menabò Group l’80% sono donne. I presupposti e lo slancio ci sono dunque tutti, perciò pronti alla sfida: dalla Romagna verso il mondo.
IL PIACERE DI GIOC ARE CON ST ILE. Seg uic i su
R E P U B B L IC A DI S A N M A R I N O “IL GIOCO E’ RISERVATO AI MAGGIORENNI”
“IL GIOCO PUO’ CAUSARE DIPENDENZA”
“ V E R I F I C A L E P R O B A B I L I T A ’ D I V I N C I T A ’ S U L S I T O W W W. G I O C H I D E L T I T A N O. S M ”
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CREARE
Borse
DA SOGNO VALENTINA GIORGI AVEVA UN DESIDERIO: FARE DELLA PASSIONE PER LA MODA UNA PROFESSIONE. CE L’HA FATTA CON RÊVE, UNA LINEA DI BORSE CHE COMINCIA AD ESSERE APPREZZATA ANCHE ALL’ESTERO.
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di Arianna Denicolò / ph Riccardo Gallini
Molte persone coltivano un sogno fin da bambine. Per alcune rimane tale, per altre invece si trasforma in realtà. Ed è proprio questo che è accaduto a Valentina Giorgi, stilista di Cattolica che, partita nel 2011, a dicembre scorso ha inaugurato il primo monomarca Rêve nella sua città natale. Da lì il passo verso l’estero è stato un percorso naturale: la collaborazione con la catena israeliana Jack Kuba, i punti vendita in diversi paesi europei, le trattative in corso con Cina e Corea. Solare, allegra e con un’energia positiva contagiosa, Valentina mi accoglie sorridente, assieme alla sorella Alessandra, nel suo negozio. I modelli delle sue borse, che sono già diventate un must have della passata stagione, e che stanno riscuotendo un grande successo anche nella nuova declinazione estiva, sono esposte con cura e rispecchiano la classicità innovativa della loro creatrice. Quando e come nasce Rêve? “Alla base di tutto c’è una grande passione: mi divertivo a realizzare gioielli e abiti, e il mio obiettivo era farlo diventare un lavoro. Dentro di me ho sempre saputo che questo desiderio si sarebbe concretizzato, anche quando an-
davo a lezione di giurisprudenza e, nel tempo libero, creavo i modelli dei miei orecchini! Sono partita partecipando a una fiera a Milano, dove ho subito avuto un ottimo riscontro da parte di rivenditori e negozianti, fino ad arrivare a Parigi, che mi ha dato grandi soddisfazioni con il pubblico estero.”
Ci saranno state anche delle difficoltà... “All’inizio tante, dettate dal fatto che sono partita da zero a confrontarmi con una realtà assolutamente nuova per me. Ho fatto esperienza sul campo, non senza compiere errori o patire sofferenze, ma oggi sono molto appagata anche grazie al supporto della
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“SONO PARTITA DA ZERO E HO FATTO ESPERIENZA SUL CAMPO. OGGI SONO MOLTO APPAGATA: HO REALIZZATO IL SOGNO DI APRIRE UN NEGOZIO MONOMARCA E STO AVENDO OTTIMI RISCONTRI DALLA VENDITA ONLINE E DAI SOCIAL NETWORK.”
LO STORE MONOMARCA RÊVE A CATTOLICA. IN APERTURA, VALENTINA GIORGI CON UNA SUA CREAZIONE.
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mia famiglia che mi ha sempre appoggiato e ha creduto in me: senza di loro non sarei qui.” L’idea del monomarca? “Penso sia il sogno di tutti gli stilisti, un punto di arrivo da cui poi ripartire e pensare ancora più in grande. Volevo un luogo in cui raccogliere le mie creazioni e dare loro la giusta visibilità. La vendita online va benissimo e sto avendo ottimi riscontri dai social network, che curo personalmente, perché mi piace tenere un contatto diretto con la mia clientela.” Come nasce una collezione Rêve? “Inizialmente facevo tutto da sola, a mano. Ora mi dedico al disegno dei modelli, alla loro ideazione, poi tutto viene prodotto in Italia, non molto lontano da
qui. ‘Cuori’ e ‘fiocchi’ erano i temi delle prime linee, poi ci sono state le ‘catene’, che sono piaciute tantissimo, così ho deciso di mantenerle e di scegliere l’anello come dettaglio distintivo del marchio. Non si tratta di una linea mordi e fuggi. I modelli Rêve sono dei classici che non passano di moda dopo un solo anno. Punto molto sul coordinato: borse, portatutto, portaspicci, trapuntati e in ecopelle. Il modello Margot è quello di punta e che conferisce più riconoscibilità al marchio. Credo sia una borsa che piace per la sua portabilità, qualcosa di classico con un design accattivante ad un prezzo accessibile.” Cosa caratterizza la collezione P/E di Rêve? “Per l’estate abbiamo proposto Margot in una versione più pratica, con la tracolla, e il secchiello Odette, in tre misure, tutte nei colori crociera: celeste, corallo, blu e avorio. Poi c’è Luise, la glitter, veloce e molto estiva.” Qua le sa rà il prossimo obiettivo? “Aprire altri negozi monomarca e rendere forte Rêve, il marchio deve crescere e acquisire consistenza grazie a diffusione del prodotto e pubblicità. E soprattutto vedere le mie borse indossate dalle donne nel mondo.”
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BRILLARE
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PEZZI UNICI QUATTRO DONNE ACCOMUNATE DA UNA PASSIONE DIVENTATA PROFESSIONE: STEFANIA FUCCI, NICOLETTA CEI, ANTONELLA GELSI E LUCIA BALEANI RACCONTANO LA PROPRIA ARTE NEL PROGETTARE ACCESSORI. di Lucia Lombardi / ph Riccardo Gallini
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Un mondo magico costellato di emozioni e colori, quello donato dalle pietre che Stefania Fucci, sceglie con estrema cura per i suoi gioielli. Per questa nuova collezione ha pensato nella fattispecie a tormaline rosa, quarzo citrino, granati mandarini. “Essi hanno il sole dentro, contengono l’esprit della stagione più viva dell’anno. Il nostro è un prodotto altamente selezionato, dai tagli complessi. Per orecchini, anelli e collane, cerco l’armonia, cerco di combinare pezzi sofisticati al fine di creare una composizione che emozioni. I nostri clienti sono molto preparati e raffinati. Perciò, vado alla ricerca dei migliori tagli, bisogna essere molto preparati e attenti.” Nel portare a termine i gioielli, Stefania è coadiuvata da un’esperta équipe di eccellenze manifatturiere italiane. Dal 2000 ha creato questa preziosa linea che porta orgogliosamente il suo nome. Proponendo una varietà di opzioni idonea ad ogni età e situazione. “Le collane a mio avviso devono esaltare la figura senza sovrastarla, donare all’insieme un effetto proporzionato, raffinato, unico.” Come i suoi preziosi pezzi, dai tagli inusuali, dagli sfaccettati particolari, dalle composizioni sapientemente calibrate che seguono la forma naturale dei materiali stessi. Il brand Fucci vende dagli Emirati a Hong Kong, passando per Porto Cervo e Saint Barth. Quale ineguagliabile vessillo del Made in Italy nel mondo! Perché è da questi creativi d’eccellenza che riparte il sistema-Paese. Sensibile ed energica, Nicoletta Cei dà luogo a creazioni figlie di un sentire profondo, di un’energia interiore che si sprigiona a contatto coi materiali stessi, che emerge a seconda degli stati d’animo vissuti. La sua linea porta il suo stesso nome e nasce quasi per caso, per soddisfare esigenze estetiche che vedeva mancare, ora è un gesto creativo di cui Nicoletta non può più fare a meno. Compera le pietre a intuito, seguendo ciò che i minerali le indicano. Le sue produzioni sono vaste e si
perpetuano nel corso dell’anno, talvolta sono anticipatrici di tendenze, e spaziano dal romantico all’aggressivo rif lettendo i vari aspetti della personalità della designer. “Cambiando e variando si rischia tanto, ma creo secondo logiche lontane dal mero commercio. Creo oggetti che esprimo un sentire sempre diverso.” Per questo i suoi pezzi sono tutti diversi l’uno dall’altro, per lavorazione, assemblaggio, taglio e innesto. I materiali scelti per la nuova stagione sono i più vari: masonite, corallo bambù, gorgonia, osso, razza, corno, lava, catene in resina abbinate a seta, argento, smalti, vimini (solo per citarne alcuni). Ultimamente ha conosciuto un artista che lavora la ceramica con cui è nata una
“CAMBIANDO E VARIANDO SI RISCHIA TANTO, MA CREO SECONDO LOGICHE LONTANE DAL MERO COMMERCIO. CREO OGGETTI CHE ESPRIMONO UN SENTIRE SEMPRE DIVERSO. SONO I COLORI A RIEMPIRMI, CARICARMI. OGNI PEZZO CREATO È UNA PARTE DI ME.”
partnership fruttuosa. Nicoletta frequenta le fiere, come quella di Monaco, dove sceglie di persona minerali grezzi e geodi: “Sono i colori a riempirmi, caricarmi, per questo li spargo su un tavolo da lavoro enorme, come fosse un tavolo da biliardo, e monto fisicamente i pezzi, uno per uno, una volta completato il lavoro li porto in laboratorio. Ogni pezzo creato è una parte di me.” I gioielli-scultura che Nicoletta Cei crea sono in vendita a Santarcangelo di Romagna presso l’Atelier ‘64, una fucina aperta con altre due creative. Fuori il fermento della piazza, i rintocchi dell’orologio pubblico, dentro, le teche poetiche e sognanti, contenenti perle e coralli, IN MAGAZINE
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“LE COLLANE, LE PENSO IN SINTONIA CON LE USCITE DI MODA, LE LUNGHEZZE LE STABILISCO IN BASE AGLI ABITI DELLE NUOVE COLLEZIONI. GLI ACCESSORI SONO DETERMINANTI. COMPLETANO E DANNO CARATTERE ALLO STILE.”
quasi il simbolo stesso della designer di gioielli e commerciante, Antonella Gelsi. Da quattro anni ha il suo quartier generale in piazza Tre Martiri a Rimini, sotto i portici dell’orologio. Antonella G., marchio che caratterizza
IN ALTO, STEFANIA FUCCI; A FIANCO, NICOLETTA CEI, FOTOGRAFATA NEL SUO ATELIER DI GIOIELLERIA.
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al contempo negozio e linee, ha iniziato giovanissima a lavorare nel settore della moda, con una lunga carriera in Max Mara, poi l’incontro speciale con un orafo ha fatto emergere la sua sfrenata passione per gli accessori di lusso, lavorati da abili artigiani. Sceglie accuratamente cammei e chiusure di manifattura artigianale lavorata a mano da professionisti specializzati di Torre del Greco. “Il corallo mi ricorda l’estate, mi dona allegria, è sanguigno e senza tempo”, chiosa entusiasta la creativa. Ogni stagione propone decine di pezzi che si intersecano tra loro, mentre i pezzi più particolari sono realizzati in un numero inferiore perché rari e differenti tra loro. “Le collane, le penso in sintonia con le uscite di moda, le lunghezze le stabili-
sco in base agli abiti delle nuove collezioni.” Le sue clienti la seguono da quando si occupava di collezioni moda, fedeli alle sue proposte, nate appositamente per cerimonie o eventi, nonché assecondando il look del momento. “Gli accessori sono determinanti. Completano e danno carattere allo stile.” Perle bianche, rosa, grigie, abbinate a oro e argento, in dialogo con zirconi, lapislazzuli, onice e altre pietre, con chiusure a gioiello o con altri materiali, come ebano e corno: una collana può necessitare anche fino a tre giorni di lavoro. Le creazioni di Antonella si avvalgono del supporto di esperti incassatori, modellisti, infilatori, tagliatori, orafi, che raccontano l’abilità artigiana, quella secolare eredità tipica del saper fare italiano.
Ingresso dalla Hall dell’Hotel Lungomare Lungomare della Libertà , 17 - Riccione
INFO E PRENOTAZIONI: 0541.692880 - ricevimento@lungomare.com oppure su www.lungomare.com
Brio, vitalità, colore, gusto e sapienza: tutto questo e altro ancora sigla i bijoux firmati Lucia Baleani. Riccionese, figlia d’arte, ha fatto del suo estro personale una ragione di vita. Una donna che pone nelle sue ricerche tutta se stessa, senza scendere a
“LA GIOIELLERIA MI HA INSEGNATO A TENER CONTO DELLE PROPORZIONI, A CALIBRARE AL MILLESIMO OGNI GESTO, A SAPER VALUTARE I MATERIALI, SCEGLIERE PIETRE E PORRE I GIUSTI ABBINAMENTI. UN ACCESSORIO RICCO DI PERSONALITÀ, CI RAPPRESENTA.”
compromessi col mercato. Le sue sono clienti che hanno già gioielli e cercano l’originalità. Lucia si fa talent scout, portatrice di novità e gusto, detta uno stile. Gira per l’America a caccia di pezzi unici di alta bigiotteria degli anni d’oro e di giovani brand emergenti. I suoi sono gioielli che esprimono bellezza e perfezione, impreziositi da pietre sempre rilegate, mai nude. La nuova collezione presenta colori vividi, come verde e azzurro, dati da malachite, calcedonio, avventurina, dai tagli innestati su argento rosato, tornato in auge, ottimo per donare vigore e risalto. Anche i semipreziosi, posti coi giusti equilibri, creano ottimi risultati. “Gli orecchini sono l’articolo più venduto, regalano luce al viso e permettono di variare in maniera disinvolta a seconda degli abbinamenti.”
Il nuovo negozio, la maison Bartorelli, si attaglia alla filosofia stessa degli estrosi accessori disegnati e ricercati da Lucia. Lo spazio è caratterizzato da materiali naturali, legno, iuta, e un prato stabilizzato. “La gioielleria mi ha insegnato a tener conto delle proporzioni, a calibrare al millesimo ogni gesto, a saper valutare i materiali, scegliere pietre e porre i giusti abbinamenti. Un accessorio importante, ricco di personalità, ci rappresenta, ma perché ciò avvenga bisogna abbinarlo ad accessori più essenziali, più sobri.” Per la valorizzazione del look estivo, Lucia lancerà altri accessori fondamentali: le infradito gioiello, decorate da preziosi monili, eseguite su suo disegno dalle mani di artigiani locali. Per non lasciare nulla al caso.
SOPRA, ANTONELLA GELSI NEL SUO NEGOZIO IN PIAZZA TRE MARTIRI; A FIANCO, LUCIA BALEANI.
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VOLARE
La nonna
CON LE ALI C’È CHI PORTA I NIPOTI AI GIARDINETTI E CHI LI PORTA A SPASSO TRA LE NUVOLE. MADDALENA FANO MEDAS, PRIMA DONNA CON IL BREVETTO DA PILOTA, ANCORA OGGI VOLA SULLE NOSTRE TESTE. di Arianna Denicolò
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Ci sono tanti ottimi motivi per parlare di Maddalena Fano Medas. Artista eclettica, divertente e imprevedibile conosciuta per le sue opere d’arte, esposte in Italia e all’estero - dai jeans, utilizzati come materia prima per quadri dissacranti, alle serie di francobolli d’autore creati per la Repubblica di San Marino -, per gli incantevoli racconti per bambini, da lei stessa illustrati, per le decorazioni degli hotel e dei dancing più in voga nella Riviera degli anni ’60, ’70 e ’80. Ma anche perché è stata la prima donna a prendere il brevetto di pilota nel 1962, all’Aeroclub di Pesaro - Aeroporto di Fano e poi, nel 1991, anche quello di pilota di aliante, accumulando così circa 1500 ore di volo a cui se ne aggiungono due volte tante come copilota. Maddalena Schiavi (questo è il
suo cognome da ragazza, ma non lo ha mai amato perché in netto contrasto con il suo spirito libero e un po’ ribelle), fanese di nascita, vive a Riccione da quarantotto anni con il marito Giorgio Medas con il quale condivide la passione per il volo. Come è nata l’idea di prendere il brevetto di pilota di aereo? “È stata una strana coincidenza. Avevo diciotto anni e stavo dipingendo le cabine del mare di Fano. Un aeroplano continuava a passare sopra la mia testa e io ho iniziato a chiedermi come poteva essere il mondo visto dall’alto – solo dopo ho saputo che era lì per fotografare me mentre dipingevo! Due anni dopo ho fatto il mio primo volo, come passeggera, e mi è piaciuto tantissimo. I miei genitori mi hanno dato il permes-
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“OGGI CI SONO TANTE DONNE PILOTA, MA NEGLI ANNI ’60 ERA UNA COSA STRANA. MI PIACE L’IDEA DI ESSERE CONSIDERATA UNA NONNA TRASGRESSIVA CHE, ANZICHÉ PORTARE I NIPOTI AI GIARDINETTI, LI PORTA A SPASSO TRA LE NUVOLE.”
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so di imparare, ma il corso dovevo pagarmelo da sola e questo ha voluto dire fare tante rinunce.” Che emozioni hai provato durante il tuo primo volo? “Il primo decollo da solista è stato con un Macchi 308 immatricolato I-PINI dotato di una strumentazione a dir poco basica. Non è stata una cosa semplice, all’inizio ero anche spaventata, ma poi mi sono lasciata andare, ho dato tutto motore e... ho preso il volo! Le cose viste dall’alto danno una sensazione di ordine, di armonia, e tutto questo è piacevole non solo per l’occhio ma anche per lo spirito.” Come e quanto è cambiato
il modo di volare dagli anni ’60 a oggi? “GPS e EFIS sono degli aggeggi utilissimi e direi ormai indispensabili ma, almeno per me, non potranno mai sostituire la soddisfazione della navigazione con ‘bussola e orologio’. Era un altro modo di volare, si doveva essere un tutt’uno con l’aereo, lo si doveva sentire, come si diceva allora, con il fondoschiena. Io ho pilotato un po’ di tutto, ma i più emozionanti sono stati il CAP 10, un aereo acrobatico, e il Tiger Moth, il romanticone per eccellenza. Ho accompagnato in volo almeno tre generazioni, fungendo da pilota di sicurezza
MADDALENA FANO MEDAS FOTOGRAFATA NEL 1962 ACCANTO A UN MACCHI 308, L’AEREO CON CUI HA COMPIUTO IL PRIMO VOLO.
sia ai neo brevettati che a quelli fuori allenamento. Anche se sono passati più di cinquant’anni dal mio primo volo, tutte le volte che salgo su un aereo, l’emozione è sempre la stessa.” Si può dire che il volo fu galeotto? “Certo, mio marito Giorgio era un pilota militare, io avevo già il brevetto e così questa passione comune, nel lontano 1964, ci ha fatto incontrare. Dopo due anni ci siamo sposati e poi sono nati Stefano e Carlotta. Mio marito, dopo che è andato in pensione, ha fatto scadere tutti i suoi brevetti e così il privilegio di portare in volo i nipoti è toccato a me.”
Un buon motivo per prendere il brevetto oggi? “I tempi sono cambiati, Samantha Cristoforetti, che conosco bene perché più di una volta ci siamo incontrate al raduno delle donne pilota, è nello spazio... cosa che invidio tantissimo perché, anche se a quei tempi era un’impresa impensabile per una donna, per me è stato sempre, e lo è ancora, un sogno! Oggi ci sono tante donne pilota, ma negli anni ’60 era una cosa strana. Fra le tante cose belle, di certo mi piace l’idea di essere considerata una nonna trasgressiva che, anziché portare i nipoti ai giardinetti, li porta a spasso tra le nuvole.”
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ABITARE
Moderno
D'ALTRI TEMPI A SAN MARINO, STEFANO PALAZZI E VALTER GIOVAGNOLI HANNO DATO VITA A UN AMBIENTE DOVE CONVIVONO IN ARMONIA PASSATO E PRESENTE CON UN TOCCO DI RAFFINATO ESOTISMO. di Serena Macrelli / ph Riccardo Gallini
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L’Oriente e l’Occidente s’incontrano. La contemporaneità e la memoria si fondono. Contrasti seducenti, evocativi, materici. Centottanta metri quadrati in cui l’eleganza di tessuti e forme si accosta all’originalità di soluzioni d’arredo dalle molteplici sfumature. A San Marino, in un appartamento di recente costruzione, l’interior designer Stefano Palazzi - Art director della Filipucci Arredamenti - e Valter Giovagnoli, fondatore della Giovagnoli Collezioni, hanno creato un ambiente suggestivo con pezzi ricercatissimi di antiquariato, il fascino di texture e rivestimenti, il calore del legno naturale e mobili dal design più innovativo. Un mix inedito per venire catapultati in Asia e in Giappone, nel mondo raffinato di Hermès e di Pierre Frey o per essere trasportati nel tempo da orologi e mobili antichi, clessidre di cristallo, qualche delicato e gio-
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UNO SCRIGNO DI PEZZI ORIGINALI, MOBILI DI ANTIQUARIATO, ATMOSFERE ORIENTALI, SUGGESTIONI ESOTICHE E MATERIALI DI LUSSO, PER CREARE UN LUOGO IN CUI ELEGANZA ED EMOZIONE SI INCONTRANO IN UN VIAGGIO INTERIORE.
coso carillon. Già l’ingresso è un viaggio in atmosfere dalle evocazioni contrastanti: ad accogliere gli ospiti, un giardino zen con candele e lanterne, ma anche l’energia di una grande tigre che mostra le sue zanne e la particolarità di un ampio lampadario in corna di cervo. “Un viaggio esotico con soggetti e temi orientaleggianti – spiega Stefano Palazzi – e un richiamo
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alla memoria. Protagonisti i contrasti decisi anche tra i materiali.” L’oro, il tortora e l’argento, alleggeriti da candidi tocchi di bianco, dominano nella zona living. Su una parete spicca la luminosa lampada mosaico a forma di catena dell’artista Davide Medri che crea riflessi e giochi di luce con un ricco lampadario di cristallo, i candelabri della Seletti e con le grandi vetrate che guardano le colline sammarinesi. La comodità è affidata al divano in pelle capitonnée Chester di Poltrona Frau e ai soffici cuscini. “Sono tessuti preziosissimi – racconta Valter Giovagnoli – i disegni tradizionali di Hermès sono affiancati ad affreschi rinascimentali di Frey”. Lo sguardo si sofferma sui so-
prammobili: due teschi in ceramica e un teschio bottiglia appoggiato su un tavolino dorato dalle linee aerodinamiche. È ancora l’oro ad avvolgere nella zona notte. Una parete imbottita regala calore ed eleganza. Il fondale su cui si affrontano samurai a cavallo trasporta in mondi lontani. Un lampadario a sfera narra di sogni e suggestioni oniriche. Ma la vita è fatta anche di praticità e desiderio di relax. Così nella stanza-spogliatoio il rosso di un divano Frau si sposa con una riproduzione a parete di un viso di Fornasetti, mentre nella camera con la sauna due tronchi a soffitto e una parete con cascata evocano la coinvolgente voce della natura.
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Dinamicità. Avanguardia. Un’eleganza raffinata, che ha un respiro europeo e che si fonde con molteplici suggestioni. Le sue acconciature sono vere e proprie creazioni originali, innovative, i tagli scelte personalizzate, uniche. È lo stile inconfondibile di Sonia Piastra, titolare di Ricci & Capricci Parrucchieri, e del suo salone in via Cignani 1 a Rimini, uno spazio che oltre a essere luogo di bellezza dei capelli e piccola estetica, è anche una finestra sull’arte e la fotografia. “Perché è importante la sinergia e sono
alla ricerca continua di spunti e idee.” Viaggi, partecipazione a eventi come il Festival del Cinema, corsi di aggiornamento a Tokyo, Shanghai, Londra, New York con tanta passione e sempre sull’onda delle ultime tendenze. Sonia nasce professionalmente trent’anni fa, quando giovanissima, dopo aver vinto due concorsi e frequentato l’Accademia dei Parrucchieri, decide di aprire il suo primo negozio. Da allora tante soddisfazioni. La principessa di Dubai l’ha scelta come personal hair stylist. “Nel tempo si sono
moltiplicate le iniziative. Tra le altre cose, il 21 giugno al Milton Beach di Rimini organizzerò ‘White’, una serata con aperitivo, musica, dj, set fotografico il tutto accompagnato da coreografie di farfalle luminose che escono dall’acqua’, oltre alla possibilità di ripercorrere il passato, il presente e il futuro di Sonia e della sua qualificata équipe. “Siamo in sette, una bella squadra. La nostra mission è curare il total look delle nostre clienti” anche grazie alla collaborazione di aziende come Wella e Philip Martin’s (per le linee bio)”.
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ESPORTARE
Un consorzio
DA BERE
MILENA FALCIONI, NEOPRESIDENTE DEL CONSORZIO APPENNINO ROMAGNOLO, PUNTA ALL’ESPORTAZIONE DEL SANGIOVESE E ALL’APERTURA DI PUNTI VENDITA E RISTORAZIONE.
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di Melania Rinaldini / ph Riccardo Gallini
Da circa un mese la riminese Milena Falcioni è Presidente del Consorzio Appennino Romagnolo, una realtà che raggruppa circa 30 cantine, da Rimini a Bologna. L’abbiamo raggiunta per raccontarci questa nuova esperienza. Innanzitutto la sua esperienza parte dapprima come imprenditrice agricola. “Sì, sono titolare con mio marito Angelo dell’Azienda agricola Podere dell’Angelo a Vergiano dove produciamo soprattutto vino e olio extravergine d’oliva. Mio marito si è sempre dedicato alla terra, io invece ci sono tornata anni fa, con molto piacere. Quest’anno si festeggiano i 90 anni dell’azienda nello stesso podere. Nel 2008 abbiamo rivoluzionato l’azienda con un piano di sviluppo che ha portato alla realizzazione della cantina così com’è ora. È stata una scommessa per il futuro e non possiamo lamentarci di come sta andando. La nostra rimane comunque un’azienda familiare dove il contatto con i clienti è molto importante.” Come nasce il Consorzio? “Nasce nel 2010 da un’idea di Vito Ballarato di Castrocaro che voleva realizzare un progetto di valorizzazione del Sangiovese ro-
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magnolo. Si tratta di un gruppo di cantine con relative aziende agricole: ognuno coltiva le proprie viti e produce il proprio vino, non c’è un conferimento di uva. Vengono selezionate alcune partite che poi vanno a formare il blend del nostro Giove, il Sangiovese del Consorzio. Giove è stato presentato con successo al Vinitaly del 2011. Ora stiamo producendo anche altre tipologie, come il Giove bianco, il Giove brut e il Giove brut rosé, che sono le tipologie più adatte ai mercati esteri.” L’obiettivo è quello di esportare il prodotto romagnolo? “Vogliamo creare un’identità riconosciuta anche all’estero per il Sangiovese. Tutti conoscono il
Chianti e altri vini come il Lambrusco, perché non dovrebbero apprezzare il Sangiovese? Il mercato estero è un grande passo per un consorzio così piccolo, ma ci stiamo lavorando.” Oltre alla promozione del Sangiovese avete in campo anche altre attività, quali? “Sono dei punti vendita-ristoranti dove si può sia acquistare il vino sia mangiare cibo tipico a Km 0. Al momento c’è l’Osteria del Giove a Imola. Inoltre abbiamo aperto a fine 2014 Passatelli&Giove, a Faenza, al Centro commerciale ‘Le maioliche’. L’idea è di coniugare la cucina tradizionale romagnola con i tempi della pausa pranzo, sempre molto stringati.”
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POSILLIPO OSTERIA ED ENOTECA NUOVI SAPORI CONQUISTANO RICCIONE
POSILLIPO L’OSTERIA E POSILLIPO DOLCE OFFICINA ENOTECA PROMETTONO UN TUFFO NEL GUSTO DELLA TRADIZIONE E DELLE RARITÀ GASTRONOMICHE E VINICOLE.
La nuova stagione riccionese si fa più ghiotta che mai, grazie a due aperture veramente gourmet: Posillipo l’Osteria e Posillipo Dolce Officina Enoteca. Due paradisi del gusto dalla forte personalità in cui trovare sapori unici e decisi. L’Osteria, figlia della tradizione culinaria del Posillipo di Gabicce e del ristorante la Lampara di Cattolica, apre i battenti su via Lungomare Repubblica a Riccione, con curati piatti della tradizione marinara romagnola, il cui menù specifico racchiude nella sua offerta piatti buoni e autentici, legati ad un saper fare tipico dei nostri luoghi, la cui storia si
perde nei secoli, tramandatosi di generazione in generazione. Un ambiente dallo stile sobrio e accogliente avvolge da subito gli ospiti, ai quali si cerca di restituire un’allure incantata, tipica dei tempi andati, di quando in riviera si sognava e si cercava l’autenticità della tradizione più vera. Un’altra tipicità italiana che i fratelli Mario e Gianmarco Arduini, insieme al socio Sandro Grossi, hanno voluto proporre al massimo grado d’eccellenza è la pizza, con impasti a lunga lievitazione e farine macinate a pietra. Ad accompagnare le serate saranno feste a tema e concerti live.
Un clima avvolgente per i sensi, ove gustare saporite insalate di mare, piadina e sardoncini, e il tipico antipasto di tutto un po’, per chi vuole tutto senza rinunciare a nessun sapore. Nella elegante vetrina di viale Ceccarini alta si colloca l’Enoteca Posillipo Dolce Officina, un punto di riferimento unico ove procacciarsi rarità gastronomiche e vinicole, che i soci rintracciano durante i loro viaggi per l’Italia e l’Europa, come gli champagne provenienti da piccole maison francesi o i vini della Mosella e del Reno, formaggi di stagione prodotti da piccole aziende di nicchia, prosciutto spagnolo, salumi artigianali, nonché le specialità del loro brand che includono grandi lievitati, biscotti, grissini, schiacciatine. Alla Dolce Officina, aperta tutto l’anno, è possibile acquistare, per sé o per dono, prodotti difficilmente rintracciabili altrove e vini delle più selezionate cantine. Uno scrigno del gusto che serba tali tesori, frutto della terra e della perizia umana, non poteva che trovar dimora nella Perla Verde dell’Adriatico.
Enoteca Posillipo Dolce Officina: Viale Ceccarini, nr. 136 – Riccione Ristorante Posillipo l’Osteria: Lungomare della Repubblica 12 - Riccione www.hotelposillipo.com - www.ristoranteposillipo.com 1
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VINCERE
Se il gioco
SI FA DURO IL RIMINI CALCIO SALUTA LA SERIE D E ASPIRA A DIVENTARE ANCORA PIÙ GRANDE. A CAPO DELLA CORAZZATA BIANCOROSSA C’È FABRIZIO DE MEIS, CHE ADESSO VUOLE CAMBIARE TUTTO. di Cesare Trevisani
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Ricomincia ad agitarsi il pallone biancorosso. Dopo aver toccato nuovamente il fondo, con la retrocessione nel campionato dilettanti, il Rimini è tornato prepotentemente in LegaPro e, approfittando della riforma dei campionati, si ritrova a un passo da quella serie B che storicamente rappresenta il vertice della sua storia. Una cavalcata vincente, fatta di vittorie a raffica e di record battuti. Sostanzialmente un campionato senza storia, chiuso aritmeticamente a inizio aprile ma virtualmente già vinto settimane prima. Tutto in controtendenza rispetto a una storia di successi o insuccessi maturati a temperature estive, dopo play off o play out infiniti. Al timone di quella che in tanti hanno definito una corazzata, Fabrizio De Meis, imprenditore nel mondo delle discoteche dove invece guida una piramide, quella del Cocoricò. Di lui si cominciò a parlare per una possibile collaborazione col settore giovanile del Riccione. Poi si accostò al Rimini, in una società dove vide naufragare il progetto Rimini ai riminesi di Biagio Amati. Trovatosi col cerino in mano, ha prima cercato di rimediare una disperata salvezza e poi ha organizzato la risalita dalla serie D intorno all’ambizioso slogan della campagna abbonamenti: “Distruggiamola!”. “A Vicenza il giorno della retrocessione – ricorda De Meis – i tifosi mi applaudirono e io mi aspettavo fischi e insulti. Provai un’emozione forte, mi ripromisi che avrei fatto di tutto per colmare quella che per la città di Rimini ritenevo un’offesa sportiva.” Un avvio complicato, poi la cavalcata vincente. Quando ha capito che avrebbe vinto? “Io sono dominato dalla scaramanzia, poi so che nello sport puoi dirti vittorioso quando il risultato è in tasca. Devo dire che solo ora, dopo settimane, mi sto rendendo
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conto dell’impresa straordinaria che abbiamo compiuto.” Lei è partito da zero, anzi da sottozero perché il Rimini era sul fondo e senza un briciolo di credito. “Abbiamo ereditato una situazione economica pesante, inoltre abbiamo dovuto riorganizzare tutta la società e comporre una squadra vincente. In più abbiamo rianimato il settore giovanile e riaperto la scuola calcio. In tutto 650 ragazzi. Tutto in poco tempo. Sono stato fortunato perché le persone scelte in fretta hanno poi fatto cose meravigliose. Dal nulla abbiamo ricreato un club professionistico e vincente. Ma ora cambia tutto.” In che senso? “Abbiamo fatto la serie D con un solo colpo in canna, non potevamo sbagliare. Ora siamo in un mondo dove solo chi programma, chi costruisce gradualmente, può ambire ad un bel futuro.” Per questo ha puntato sulla gestione dello stadio Romeo Neri? “Con l’Amministrazione si sta instaurando un dialogo positivo. Entrambi amiamo Rimini, entrambi vogliamo che lo sport abbia una dimensione consona al valore della città. Gli interventi del Comune per rifare la pista e il fondo del campo, il nostro impegno economico e le nostre vittorie, sono testimonianze chiare.” Ha chiesto aiuto alle forze imprenditoriali del territorio per costruire il futuro. Dove vuole arrivare? “Su questo vorrei essere chiaro: abbiamo la forza per tenere vivo il calcio a Rimini, ma se il calcio vuole adeguarsi al valore di una città come Rimini, così nota nel mondo, allora ci vuole l’impegno condiviso da tanti, ognuno per un pezzo. La ‘partita promozione’ con 5.000 tifosi in tribuna ha mostrato quale potenziale ci sia, tocca a noi alimentarlo e coltivarlo.”
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LEGGERE
Nuotare
FRA I LIBRI A GIUGNO, RIMINI OSPITA UN EVENTO INTERNAZIONALE DOVE I NOSTRI FIGLI SONO I VERI PROTAGONISTI, A PARTIRE DALL’ORGANIZZAZIONE: È MARE DI LIBRI, IL FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA LETTERATURA PER RAGAZZI.
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Dal 12 al 14 giugno, Rimini si trasforma in un luogo dove fantasia e realtà riescono a convivere, dove autori e lettori possono finalmente incrociare lo sguardo. Il festival di letteratura per teenager Mare di Libri, giunto all’ottava edizione, avvia il motore con una tre giorni di eventi, incontri e spettacoli. Ciò che differenzia il festival da tutti gli altri è che la scelta degli autori è a cura dei giovani volontari che lo organizzano, i quali si occupano di tutto, dalla biglietteria al punto informazioni, dalla libreria all’accompagnamento e assistenza degli autori. Diventare volontari è molto semplice: requisito fondamentale è frequentare le scuole superiori, dopodiché basta inviare la propria candidatura compilando la scheda di iscrizione scaricabile dal sito www.maredilibri.it; a ridosso del festival si partecipa ad alcune riunioni di formazione e il gioco è fatto, si può entrare dietro le quinte del magico mondo della letteratura. Il format è quello inaugurato in Italia dal Festivaletteratura di Mantova: per partecipare agli incontri-intervista con gli autori – organizzati in vari punti della città – si paga un microticket di 3 euro, per le letture-spettacolo che chiudono ogni giornata al Teatro
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di Giorgio Pereci
degli Atti si pagano invece 5 euro. Un mare di libri comporta la presenza di un mare di autori e ospiti. Apre la rassegna lo scrittore franco-marocchino Tahar Ben Jelloun, autore del libro Il razzismo spiegato a mia figlia, che parlerà della discriminazione razziale e del valore, sempre più attuale, della tolleranza. Seguono Patrick Ness (Sette minuti dopo la mezzanotte), Meg Rosoff (Fai finta che io non ci sia), Allan Stratton (La casa dei cani fantasma), Timothée De Fombelle (Tobia. Un millimetro e mezzo di coraggio), Shane Peacock – per la prima volta in Italia – che parlerà dell’ultima avventura della serie del Giovane Sherlock Holmes. Non manca un riferimento ai 150
anni della pubblicazione di Alice nel Paese delle Meraviglie, festeggiato con il Wonderland Party nel cortile di Castel Sismondo il 12 giugno alle 23.00. Al Teatro degli Atti, invece, ogni sera alle 21.00 si fa spettacolo intorno ai libri: il 12 giugno la voce di Marina Massironi ci accompagnerà nella lettura di brani tratti dalle opere di Jacqueline Kelly L’evoluzione di Calpurnia e Il mondo curioso di Calpurnia; il 13 giugno è la volta di Giorgio Scaramuzzino e il suo spettacolo (Non) voglio andare a scuola; il festival si chiude infine il 14 giugno alle 21.00 con la musica dei Beatles, visti con gli occhi dell’autore norvegese Lars Saabye Christensen, di cui Fabio de Luigi legge brani dal romanzo Beatles.
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MANTENIMENTO DEI GENITORI UN OBBLIGO A CARICO DEI FIGLI
AI FIGLI SPETTA MANTENERE I GENITORI QUANDO QUESTI ULTIMI SI TROVANO IN STATO DI BISOGNO. A QUESTO SCOPO IL NOSTRO ORDINAMENTO GIURIDICO PREVEDE SIA UNA TUTELA CIVILE CHE PENALE.
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Abbiamo trattato più volte i vari aspetti del mantenimento dei figli da parte dei genitori, anche quando la prole diventa maggiorenne ma non autosufficiente, eppure può capitare anche il caso inverso, situazioni ove sia il genitore a trovarsi in uno stato di bisogno e sia il figlio a doversene occupare materialmente. Il nostro Codice Civile, all’articolo 433, indica con precisione quali persone siano tenute al mantenimento e, dopo un’iniziale indicazione del coniuge, vi è l’espresso riferimento ai figli, anche adottivi. L’elencazione tuttavia non si esaurisce con le prime due categorie ma prosegue specificando chiaramente che laddove il coniuge ed i figli dell’anziano non riescano a provvedere alle sue esigenze, tale obbligo ricadrà prima sui nipoti, poi sul genero, la nuora e I suoceri, in base alle proprie capacità economiche e suddividendo l’onere tra loro. Gli obblighi di solidarietà familiare incombono pertanto su
tutti i parenti stretti e ricorrono quando l’anziano si trovi in uno stato di bisogno ossia – come precisato dalla giurisprudenza - in una mancanza di risorse economiche tale da non riuscire a far fronte alle primarie esigenze di vita quali mangiare, coprirsi e scaldarsi, e non possa provvedere in alcun modo al proprio sostentamento perché incapace di svolgere un’attività lavorativa con riferimento alle proprie attitudini e alle proprie condizioni sociali. In una simile situazione, laddove i prossimi congiunti non si accorgano dello stato di bisogno dell’anziano e non provvedano, l’anziano ha la possibilità di inviare una richiesta scritta ad uno o a tutti i parenti obbligati segnalando le proprie difficoltà economiche che non gli permettono di far fronte ai propri bisogni e la necessità di un mantenimento; dal momento di questo inoltro scatta l’obbligo di mantenimento se entro sei mesi l’anziano avvia
il relativo procedimento d’innanzi al Tribunale, superato tale periodo la validità decorrerà dalla data in cui è stato adito il Giudice. Il mantenimento della persona anziana da parte dei figli o di altri discendenti non presenta solamente risvolti di natura civilistica, vi sono altresì profili di natura penale. È reato, benché subordinato al fatto che l’anziano sporga querela, ai sensi dell’articolo 570 del Codice Penale, far mancare i mezzi di sussistenza agli ascendenti ed è punito con la pena della reclusione sino ad un anno o con una multa sino a poco più di mille euro. Con l’avanzare dell’età media e con l’aumento del numero degli ultrasessantacinquenni e degli ultraottantenni, aumentano anche i casi in cui i figli sono chiamati a provvedere alle esigenze economiche dei genitori, un segno di civiltà e di contraccambio rispetto a quanto i genitori hanno fatto per le esigenze dei figli.
INDOSSARE
Il tempo
PREZIOSO LE LINEE DEGLI OROLOGI ORIS E RADO, PROPOSTI NELLA GIOIELLERIA RD PREZIOSI SONO L’ULTIMA FRONTIERA DEL LUSSO HIG TECH, CHE UNISCE BELLEZZA E PRECISIONE.
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di Lucia Lombardi / ph Riccardo Gallini
Giovani, esperti e carini, sono i fratelli Davide e Cristian Arsieni (nella foto), gioiellieri dal 2012 di RD Preziosi, fautori di uno showroom che è quasi uno scrigno, affacciato con garbo sulla storica piazza Tre Martiri di Rimini. Un luogo in cui poter trovare i giusti alleati nella caccia al tempo, orologi evergreen, dai marchi di grande pregio come Oris e Rado. Nonché gioielli che esprimono l’essenza stessa della più raffinata italianità, come Recarlo gioielli, di cui sono diventati concessionari unici di zona, per Rimini e Riccione. I due fratelli, attenti alle ultime novità di settore, frequentano fiere, come quella specializzata di Basilea, e fanno attente ricerche di mercato per selezionare prodotti unici e certificati, secondo i parametri più attuali che il mercato può offrire. Oris è un pregiato marchio svizzero indipendente di orologi meccanici, uno dei dieci più rinomati nel settore, che produce movimenti personalizzati, e propone per la nuova stagione raffinati modelli vintage rivisitati in chiave attuale, dalle linee pure ed essenziali. Mentre per il tempo libero e gli sport estremi, dalle corse all’immersione, c’è una linea spe-
ciale fornita di casse super leggere in titanio, che può raggiungere tranquillamente i mille metri di profondità. Oris è partner di Williams e Audi. Altro marchio svizzero di orologeria tornato in città, sponsor del tennista Andy Murray, è Rado, caratterizzato da un lusso high tech e da una fattura in ceramica che dona resistenza, evitando l’usura e gli sbalzi di temperatura.
Una linea classica, unica nel suo genere, offerta alla clientela quale sinonimo di eleganza e Made in Italy, è Recarlo gioielli, di cui gli Arsieni presentano le preziose linee dedicate ad anniversari e matrimoni, Eternity e Anniversary - con la tipica incastonatura a cuore - nonché smeraldi, zaffiri, rubini e diamanti su oro, tutti certificati, per un dono eterno, che celebra, perdura e si tramanda.
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DIVERSI ALESSANDRA URBINATI PRESIEDE RIMINI AUTISMO, UN’ASSOCIAZIONE CHE LOTTA PER L’INTEGRAZIONE DELLE PERSONE CON AUTISMO.
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di Alessandra Leardini / ph Riccardo Gallini
“Essere autistici non significa non essere umani, ma essere diversi. Non desidero essere guarito da me stesso”. Alessandra Urbinati sceglie di leggerci queste parole di Jim Sinclair, celebre attivista per i diritti delle persone con autismo, noto per i suoi scritti sull’anti-cura di questo disturbo, perché prima ancora di tante battaglie, come la legge a tutela delle persone autistiche, il loro diritto all’integrazione scolastica e la garanzia di trattamenti sanitari adeguati, ce n’è una ancora più importante: la formazione di una società che sia “pronta ad accogliere i nostri figli”. È questa la prima grande mission che l’avvocato Urbinati, neo presidente dell’associazione Rimini Autismo (nata nel 2004, quasi 200 soci a fine 2014), ha in agenda insieme a tutti gli altri membri del comitato direttivo che l’affiancheranno per i prossimi tre anni. A 44 anni, mamma di una ragazza autistica di 11, Urbinati svolge un ruolo attivo all’interno di questa associazione già da diversi anni. Oggi subentra nella presidenza a Enrico Maria Fantaguzzi, past president in carica dal 2004. “Mi sono avvicinata a Rimini Autismo – racconta il nuovo numero uno dell’associazione – perché ho sentito la necessità, dopo la dia-
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Profondamente comodo, tutto naturale
gnosi di mia figlia, di confrontarmi con altri genitori nelle mie condizioni. Quando si scopre di avere un figlio autistico, ci si può sentire soli inizialmente, perché ci si trova di fronte a una realtà tutta nuova da affrontare. Poi ti rendi conto che l’unione può fare veramente la forza, che altri genitori che ci sono già passati possono esserti di aiuto, darti un sostegno umano, ma anche informazioni utili nel rapporto con i medici, la scuola, ecc. Piano piano mi sono messa in gioco, anche per la mia formazione professionale, e sono entrata nel comitato direttivo per dare un concreto contributo nei rapporti dell’associazione con le istituzioni.” Quali sono i risultati conseguiti in questi anni dall’associazione che più le piace ricordare? “Sono tantissimi i progetti messi in campo grazie anche alla collaborazione con il Centro Autismo dell’ASL di Rimini, le istituzioni e i privati: dal centro estivo e i laboratori di Villa Del Bianco, a Misano, al progetto Autismo Friendly Beach attivato insieme agli operatori balneari e turistici per accogliere con professionalità e competenza le famiglie in vacanza nella nostra riviera.” Guardando alle prossime sfi-
de, qual è la più importante? “La legge nazionale sull’autismo, in discussione al Senato dove, un anno fa, siamo stati anche convocati. Per noi è stata una grandissima soddisfazione. Ci si sta muovendo per inquadrare da un punto di vista legislativo le direttive dell’Istituto Superiore di Sanità. L’obiettivo è di delineare in maniera più precisa i trattamenti e i percorsi per l’integrazione delle persone con autismo. Penso all’assistenza sanitaria ma anche al sostegno scolastico e a un tema fondamentale come il ‘dopo di noi’, per tutelare i nostri figli una volta che noi mamme e papà non ci saremo più.” La vostra è dunque anche una sfida culturale? “Certamente. I nostri ragazzi cercano di adattarsi alla società e noi dobbiamo cercare di ottenere con tutti i mezzi possibili il massimo da loro. Se inseriti nel giusto modo, essi sono veramente in grado di dare tanto. Ma se dall’altra parte non c’è una società pronta ad accoglierli, noi avremo fatto solo una parte di questo percorso di integrazione. Ecco perché è importante che la società e l’opinione pubblica siano formate sull’autismo. È questa la nostra principale mission.”
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IL CUORE SERGIO CASABIANCA È UN CANTAUTORE POLIEDRICO DALL’ANIMO NOBILE, CHE SA CONCILIARE I CONCERTI SUI PALCHI DELLA ROMAGNA CON IL VOLONTARIATO IN CAMBOGIA.
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Sergio Cenci, in arte Casabianca, lo incontro in un bar per un’intervista davanti ad un caffè. Scarmigliato e con addosso la felpa dei Nomadi - la band in cui nel 2012, per un soffio, ha rischiato di entrare come cantante prima che venisse scelto Cristiano Turato - si presenta in tutto il suo carisma. “Quello dei Nomadi – racconta – sarebbe stato un grande sogno e forse oggi è il mio più grande rimpianto. Pazienza, la vita mi ha portato comunque tanto.” E si vede! Casabianca è decisamente un personaggio capace di vivere con passione ogni cosa che fa. Sguardo diretto e fermo, battuta sempre pronta, sangue romagnolo ed energia da vendere, di mestiere faceva il fabbro, poi la musica lo
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di Francesca Magnoni
ha preso e da allora ha iniziato a suonare la chitarra nei locali della zona. Prima le cover, poi è venuta fuori la vena cantautorale che lo ha portato ad incidere alcuni album, di cui il più rappresentativo è Mendicante d’amore del 2006. Il disco include anche il brano Io sono un bambino cambogiano, che racconta l’impegno nel sociale con la ONLUS “Una goccia per il mondo”. Spesso infatti si reca in Cambogia, dove sostiene iniziative di educazione per bambini e laboratori per adulti. Musica e sociale nella vita di Sergio si fondono e non di rado i proventi dei suoi spettacoli sostengono attività di solidarietà: “Il fatto di essere su un palco – dice – dà la possibilità
di parlare con tante persone arrivando in fretta al loro cuore.” Dotato di grande capacità comunicativa, personaggio poliedrico, Sergio negli ultimi tempi si è lanciato anche nel teatro, dove all’attivo ha già tre spettacoli, di cui l’ultimo, intitolato Riparto da Rimini, ripropone la storia degli anni ’60 passando attraverso il boom economico e le emozioni della vita di spiaggia. Forse Sergio, il fascino degli anni ’60, un po’ lo rimpiange, quando racconta dei giovani di oggi, sempre schermati dai propri smartphone, mentre un tempo era un attimo socializzare, in modo più spensierato e autentico. È un inguaribile romantico, che però nella sua musica non mette solo l’amore melenso. Quello ci vuole, certo, ma, sempre con quella vena di ironia che lo contraddistingue, la musica è un’occasione per tirare fuori il sogno, la fantasia e anche la riflessione su temi più profondi. Un consiglio? Andare a vederlo al più presto. Il 6 giugno è con Gloria Turrini al Festival dei Popoli a Castel Sismondo, il 17 con la sua band “Le Gocce” (nella foto) sul palco del Rose & Crown di Rimini e il 23 all’anfiteatro di Poggio Berni in Riflessi Acustici.
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