Ravenna IN Magazine 05 2021

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r av e n n a

2001-2021: I TANTI PROFILI DELLA CITTÀ

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SPECIALE

n.5 2021 w w w. i n m a g a z i n e . i t

ANNI



EDITORIALE

42 04 / CELEBRAZIONI I 20 ANNI DI RAVENNA IN LA STORIA CONTINUA

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Per i 20 anni di Ravenna IN Magazine abbiamo scelto una copertina speciale, con l’immagine di Dante, i colori rosso e giallo-oro e le stesse tessere del mosaico: tutti elementi che da sempre caratterizzano l’identità di Ravenna. Un numero celebrativo, con il quale salutiamo il 2022 con una nuova veste grafica. Ricordiamo dunque le interviste ai personaggi di copertina dal 2011 a oggi, l’evoluzione del tessuto economico e i protagonisti della scena artistica cittadina, fra teatro, fotografia e letteratura. Approfondiamo poi com’è cambiato lo stile di vita dei ravennati, e ripercorriamo le tappe destinate a restare memorabili, tra eventi e luoghi storici, senza dimenticare i protagonisti dello sport. Infine, parliamo delle trasformazioni del nostro territorio. Dal punto di vista fotografico, questo numero speciale contiene un’antologia di immagini già pubblicate in questi anni e scattate in gran parte dai nostri fotografi, ma in alcuni casi inviate da uffici stampa che ringraziamo nuovamente per la gentilezza! DI ANDREA MASOTTI

42 / TEATRO E LETTERATURA CULTURA SPETTACOLARE

52 / COSTUME COM’È CAMBIATO LO STILE DI VITA

64 / STORIA

10 / PROFILI PAGINE DI VITA DAL 2011 AD OGGI

PASSATO DA RACCONTARE

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22 / ECONOMIA IDEE VINCENTI SUCCESSI E PROSPETTIVE

32 / ARTE E MUSICA VISIONI D’ARTISTA DELLA SCENA CITTADINA

Edizioni IN Magazine s.r.l. Via Napoleone Bonaparte, 50 - 47122 Forlì | T. 0543.798463 www.inmagazine.it | info@inmagazine.it Anno XX N. 5 dicembre/gennaio Reg. di Tribunale di Forlì il 16/01/2002 n.1 Direttore Responsabile: Andrea Masotti Redazione centrale: Clarissa Costa, Beatrice Loddo Coordinamento di redazione: Roberta Bezzi Artwork e impaginazione: Francesca Fantini Ufficio commerciale: Gianluca Braga Stampa: La Pieve Poligrafica Villa Verucchio (RN) Chiuso per la stampa il 15/12/2021 Collaboratori: Chiara Bissi. Fotografi: Lidia Bagnara, Massimo Fiorentini, Uffici Stampa.

Tutti i diritti sono riservati. Foto e articoli possono essere riprodotti solo con l’autorizzazione dell’editore e citando la fonte. In ottemperanza a quanto stabilito dal Regolamento UE 2016/679 (GDPR) sulla privacy, se non vuoi più ricevere questa rivista in formato elettronico e/o cartaceo puoi chiedere la cancellazione del tuo nominativo dal nostro database scrivendo a privacy@inmagazine.it

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76 / SPORT CULLA DEL TALENTO

84 / TERRITORIO LUOGHI D’INCANTO E TRASFORMAZIONI URBANE


CELEBRAZIONI

LA STORIA CONTINUA I 20 ANNI DI RAVENNA IN MAGAZINE CON UNA COPERTINA SPECIALE

Vent’anni, due decenni. Non sono uno scherzo. Ma un traguardo che merita di essere celebrato, soprattutto considerando le molteplici difficoltà che occorre affrontare oggi per restare competitivi in un mondo dell’editoria che strizza sempre più l’occhio al web. Ravenna IN Magazine è rimasto tenacemente legato alla carta, fra l’altro bella, patinata e piacevole al tatto. E questo non preclude ovviamente l’opportunità di accogliere le nuove sfide dell’online, ma di essere disposti a farlo nel modo più professionale, serio e consapevole possibile perché l’informazione deve essere sempre attendibile e al servizio dei cittadini. Detto questo, i più attenti si saranno già resi conto di due importanti novità legate a questo numero speciale: la prima riguarda il completo restyling grafico che vuol essere un regalo per la festa del ventesimo compleanno, in modo da iniziare il 2022 con una nuova veste, oltre che con nuove idee e im4

magini; la seconda – ancora più importante – la scelta dell’immagine di Dante in apertura, abbinata ai colori di Ravenna, il rosso e il giallo oro, oltre che alle immancabili tessere del mosaico. Tutti elementi che tratteggiano, da sempre, l’identità dell’ex capitale bizantina che dal passato ha la possibilità di trarre nuova linfa e, quindi, la giusta spinta per il futuro. L’omaggio a Dante nell’anno in cui ricorre il settimo centenario della morte, che ormai volge al termine, può avere il sapore del déjà vu. Ma non lo è se si considera che, già dieci anni fa in occasione del primo decennale, avevamo scelto il Sommo Poeta per la copertina. C’è dunque un filo conduttore che unisce queste due importanti tappe. Perché? Dante Alighieri, come tutti sanno, è morto nel lontano 1321 a Ravenna, ma in realtà è più vivo che mai grazie alla sua Divina Commedia che gli ha donato eternità. Indiscusso simbo-


IN COPERTINA DANTE, UN CITTADINO RAVENNATE IN CUI TUTTI POSSONO ASPIRARE A RICONOSCERSI. IL RICHIAMO AL MOSAICO È POI METAFORA DELLE TESSERE, FRA STORIE E PERSONAGGI RACCOLTE IN QUESTI ANNI.

lo dell’identità culturale italiana ed europea, oggi ancor più di ieri è anche cittadino ravennate in cui tutti possono idealmente aspirare a riconoscersi. Il richiamo al mosaico, che risplende nei più celebri monumenti Unesco ravennati, è poi metafora delle miriadi di storie, dei molteplici cambiamenti e dei diversi personaggi che abbiamo raccontato in questi anni: per l’appunto tante tessere, una diversa dall’altra, a comporre come in un magico incastro, il mosaico ravennate. Il primo numero di Ravenna IN Magazine esce nel 2001, in un momento in cui i giornali chiudevano, sull’onda del felice debutto delle omonime testate di Forlì e Rimini, a cui hanno fatto presto seguito Pesaro e Cesena. Tutto questo grazie a Edizioni IN Magazine, nata nel 1998 all’interno dell’agenzia di comunicazione Menabò Group. Sin da subito il cuore del progetto è stato quello di condurre i lettori alla scoperta delle bellezze del territorio, dei personaggi e della cultura attraverso una voce indipendente e dal taglio divulgativo. Alle testate che danno voce alle singole città, si sono poi aggiunti IN Magazine Premium e Dome, le testate del respiro nazionale che espandono il focus sulle eccellenze del cuore d’Italia, nonché sul design e sull’architettura. Risale a questi ultimi anni INlab, un laboratorio di idee in cui i professionisti della redazione lavorano fianco a fianco del partner nella realizzazione degli strumenti più efficaci per comunicare e promuovere le proprie attività. “L’ultima nata è l’associazione L’Agenda Filosofica,” racconta Stefano Scozzoli, presidente del consiglio di amministrazione di Menabò e socio di maggioranza di Edizioni

IN Magazine, “che crede nella buona comunicazione, seria e onesta nei contenuti, per riuscire nel nostro piccolo a migliorare il mondo. E lo fa organizzando corsi, facendo pubblicazioni, con il festival della Filosofia di Cervia, con la formazione dei collaboratori interni.” Andrea Masotti, direttore responsabile di IN Magazine e socio di Menabò Group, ripensa ai primi numeri di Ravenna, quando la rivista muoveva i primi passi su un territorio: “L’emozione di ripercorrere questo lungo percorso riscoprendo le decine e decine di cover è difficile da raccontare. Si trattava di un progetto particolarmente ambizioso perché fare un prodotto di divulgazione culturale a Ravenna, una città che da sempre trasuda di cultura, e soprattutto farlo in modo nuovo, interessante e attento, non era poi così scontato. La fortuna è stata nel trovare allora, e mantenere oggi, un team di collaboratori, giornalisti e fotografi, capaci e appassionati. Impossibile citarli tutti, ma vorrei ricordarne Antonio Graziani, scomparso qualche mese fa, che è stato un riferimento costante di effervescenti riunioni di re-

dazione e narratore innamorato della sua terra. Un grazie ai lettori che ci hanno accompagnato con segnalazioni e indicazioni, ai partner commerciali che hanno investito e riconosciuto il valore mediatico del progetto, a tutti gli intervistati che grazie al loro fare ci hanno permesso di raccontare e visualizzare quanto di bello succedeva a Ravenna e nel suo territorio. Un ringraziamento speciale ai soci del gruppo, Elisa Ravaglia, Luca Rondoni e Stefano Scozzoli per l’apertura e la fiducia data, e a tutta la redazione interna che numero dopo numero ha cucito articoli, fotografie, pubblicità in un moderno prezioso mosaico.” Chi ha creduto fortemente nell’edizione ravennate del magazine è il responsabile commerciale Gianluca Braga. “Ce l’ho messa tutta,” spiega, “per portare nella mia città Ravenna IN Magazine, un prodotto elegante e di alta qualità editoriale, felice di esserne il protagonista silente. Sin dall’inizio ho lavorato con ottimi collaboratori e, nonostante qualche cambiamento nello staff, il prodotto ha continuato in tutto questo tempo a essere di pregio, senza alcuna flessione. 5


IN APERTURA, LA COPERTINA DEL NUMERO SPECIALE E STEFANO SCOZZOLI, PRESIDENTE DEL CDA DI MENABÒ GROUP E SOCIO DI EDIZIONI IN MAGAZINE. IN ALTO, GIANLUCA BRAGA, ROBERTA BEZZI E LA REDAZIONE CENTRALE.

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Questa lunga e felice avventura editoriale, nata in modo del tutto casuale, mi ha insegnato un mestiere e presentato tante splendide persone e realtà di alto profilo che non conoscevo affatto, malgrado fossero vicine a me. Ho quindi ricevuto tanto soprattutto sotto il profilo umano, non solo per il rapporto con i lettori, ma anche con gli imprenditori locali che hanno dimostrato di essere interessati al mio lavoro quotidiano e alla rivista, apprezzandone la cura e la serietà. Con alcuni di loro,” aggiunge Braga, “è nata una frequentazione anche fuori dall’orario lavorativo, per bere qualcosa insieme o per condividere momenti sportivi di sana competizione. Nulla è cambiato nel nostro rapporto in questi vent’anni, neanche nei momenti più bui del 2020 a causa della pandemia da Covid-19, e questo mi ha fatto capire tante cose con mio grande stupo-

re… C’è persino chi mi segue da 15/20 anni, ininterrottamente, sia a Ravenna sia a Forlì e Cesena. Non trovo parole sufficienti per ringraziarli tutti dell’enorme fiducia riposta!” La redazione made in Ravenna è attualmente composta dai giornalisti Alessandra Albarello, Chiara Bissi, Andrea Casadio, Anna De Lutiis, Serena Onofri e Aldo Savini, e dai fotografi Lidia Bagnara e Massimo Fiorentini, tutti fini conoscitori del territorio e fonti inesauribili di spunti. “Le nostre riunioni,” afferma Roberta Bezzi che cura il coordinamento di redazione, sono sempre scoppiettanti, vivaci e produttive, oltre che luogo di scambio anche amicale. Le idee migliori saltano sempre fuori negli ultimi minuti, proprio quando il confronto fa sì che ci si riesca a ritrovare sulla stessa lunghezza d’onda. Personalmente, ho sempre creduto nelle grandi potenzialità di questo progetto editoriale, sin da quando ho iniziato a collaborare 16 anni fa. Più di recente, è stata una gioia poter seguire direttamente la redazione ravennate, in virtù anche dell’esperienza giornalistica maturata. Raccontare il territorio, ciò che è più vicino a noi, quello che vediamo e che ci porta quasi a sbattere il naso ogni giorno, non è solo il bello di questo mestiere, ma l’essenza stessa. Non si può essere tutti i giorni spettatori della Storia, quella con la esse maiuscola, ma è un grande onore poter raccontate tante storie, piccole o gran-

di che siano, meritevoli di non disperdersi, così come essere testimoni di cambiamenti ed evoluzioni destinati a cambiare per sempre la società in cui viviamo. Grazie a Ravenna IN Magazine e a tutti i collaboratori che riescono a tenere viva la curiosità, grande motore di ogni forma di conoscenza.” Collaboratori storici del magazine sin dalla prim’ora, sono Andrea Casadio e i fotografi infaticabili, Lidia Bagnara e Massimo Fiorentini, sempre in grado di dare con i loro servizi originali un bel valore aggiunto. “Dopo aver conosciuto Andrea Masotti a fine estate 2001,” ricorda Casadio, “scrissi il mio primo articolo quasi di prova sul mahjong, con la consulenza di Valvassori. Vent’anni dopo confesso, con un pizzico di narcisismo, che un po’ ci tengo al ruolo di memoria storica di Ravenna IN. Del resto la storia è il mio mestiere e, dopo qualche incursione nel giornalismo puro, mi sono ritagliato un ruolo negli articoli con le foto in bianco e nero. Gli storici del futuro, se vorranno ricostruire la Ravenna del XXI secolo, dovranno passare anche da qui.” “Lavorare per IN Magazine,” rivelano Fiorentini e Bagnara, “è una straordinaria opportunità di conoscenza del territorio e dell’essere umano. In questi vent’anni, abbiamo avuto la possibilità di fotografare i protagonisti della città, nei più disparati ambiti, luoghi suggestivi e situazioni coinvolgenti, e ne usciamo molto arricchiti.”


Una spolverata di zucchero, una manciata di stelle, e la magia è pronta.

Via IV Novembre 4, Ravenna | T. 338 5308559


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MAGGIANI

Maurizio

N° 5 DICEMBRE 2018/GENNAIO 2019

Il recupero della Concordia

Silvio

Giorgio Melandri L’intellettuale del vino Angelo Miserocchi I ricordi dello scalatore Angela Schiavina L’arte della tavola imbandita

L’INVENTORE DI STORIE

MARCO TIBERIO / Scatti migranti CHRISTOPHER ANGIOLINI / Essere alternativi PIAZZA KENNEDY / Un cuore che cambia

RACCONTARE L’AMORE

INFLUENCER CULTURALE

SONIA BALDINI / Scenografie da regina PALAZZI IMPERIALI / Dimora di re e imperatori PAOLO BALDASSARI / Pittore di cronaca

DECO INDUSTRIE / Eccellenza oltre confine CLASSIS RAVENNA / Raccontare la città GIORGIA CORNIOLA / Scatti da Oscar

BARAVELLI N° 5 NOVEMBRE/DICEMBRE 2015

MAIOLI

Fratelli

R AV EN N A

Maria Vittoria R AV EN N A

PIADINE NEL MONDO

VIA CAVOUR / Una via nel tempo LELLI E MASOTTI / Scatti ad arte MECCO GUIDI / La musica ovunque

N° 1 MARZO/APRILE 2019

R AV EN N A

TUGNOLI

Lorenzo Trilogia di riconoscimenti

Riccardo

Muti

Massimo Bucci Da Faenza al Mondo Borgo San Biagio Dove comincia Ravenna Cristiano Marchetti - KRY Genio e sregolatezza

N° 1 MARZO/APRILE 2016

GAMBERINI

Laura

N° 2 MAGGIO/GIUGNO 2019

Tagliavini

Speciale come un Oscar

Giuseppe

Alberto Morini Fondamenta per il futuro Via dei Tigli e Monte Poggiolo Colpo d’occhio sulla piana Speciale Design Spazio alla creatività

R AV EN N A

LA VOCE DI NEW YORK

MORDINI

Stefano

MARIA MARTINELLI / Lo sguardo è donna MEINI E GONDOLINI / Cittadini del mondo SIR CHESTER COBBLEPOT / Non rompeteci le scatole

R AV EN N A

SCATTI DA PULITZER

IL DONO DELLA PAROLA

MISTER VOLLEY

FILIPPO RAGGI / Professione energia IL DARSENALE / Rinascita industriale TAKAKO HIRAI / Le vene della natura

AGRISFERA / Agricoltura 4.0 PARCO MARITTIMO / Il rilancio dei lidi ravennati ASSOCIAZIONE ISTRICE / Siamo tutti climber

GIULIANO SANGIORGI / Scouting musicale BITWAYS / Rinascere dalle ceneri ALBERTO MARCHESANI / Sfide estreme

KELLER

Alice Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 16/01/2002 n. 1 - E 3,00

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R a ve n n a

Anno XII - N. 2 - MAGGIO - GIUGNO 2013

N° 2 GIUGNO/LUGLIO 2016

R AV EN N A

BUCCI INDUSTRIES / L’industria giovane ANTONIO CASANOVA / L’illusione su carta RAVENNA FESTIVAL / Notti di Romagna

IL REGISTA DI CLASSE

N° 3 LUGLIO/SETTEMBRE 2019

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BONITTA

Marco R a ve n n a

Alex

Majoli

Obiettivo sulla Storia

Jacopo Cirillo Un topo per amico Ravenna Calcio Cento anni dietro al pallone Mattia Emme Il mix vincente

N° 3 OTTOBRE/NOVEMBRE 2016

DE PASCALE

Michele

N° 4 OTTOBRE/NOVEMBRE 2019

Bottaro

Una vita sempre in campo

Giorgio

Fulgur Bagnacavallo A ritmo di tamburello Nuove imprese agricole Ritorno alla terra Gloria Turrini La musica sulla pelle

R AV EN N A

SINDACO CON IMPEGNO

A PICCOLI PASSI

LICIA ANGELI E FRANCA MENTANA

GEMOS / Il buon mangiare DAVIDE REVIATI / Nero come la china MOLINO DI SCODELLINO / Un mulino nel verde

MOVIDA / L’incrocio magico ANDREA SANSAVINI / Vita da designer CERVIA E MI.MA. / Non solo estate

DANIELE ROSSI / Un porto, una casa BONOBOLABO / Skate e (street) art MARINA DI RAVENNA / Tutti al mare!

LIVERANI

Erica

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NITTOLO

TESSERA DOPO TESSERA

MERCATO COPERTO / Il progetto di recupero NEROFERMENTO / Dal bianco al nero MICHELE GORDINI / Performance di fuoco

Felice

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Anno XII - N. 1 - FEBBRAIO - MARZO 2013

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N° 4 OTTOBRE/NOVEMBRE 2015

Bartolotti w w w. i n m a g a z i n e . i t

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Josefa & Co Biglietto per Londra Ravennati nell’orto Ritorno alla terra Camilla Rossi La regina delle torte Anno XI - N. 5 - NOVEMBRE - DICEMBRE 2012

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Racchetta magica

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Errani w w w. i n m a g a z i n e . i t

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Anno XI - N. 4 - settembre - ottobre 2012

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FABBRI

Alessandro r a ve n n a

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Sara

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Anno XI - N. 3 - mAggIo - gIugNo 2012

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R AV EN N A

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2001-2021: I TANTI PROFILI DELLA CITTÀ SPECIALE

20ANNI

Anno XII - N. 3 - LUGLIO - AGOSTO 2013

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R a ve n n a

Anno XII - N. 4 - SETTEMRE - OTTOBRE 2013

N° 4 DICEMBRE 2016/GENNAIO 2017

N° 5 DICEMBRE 2019/GENNAIO 2020

MONTANARI

EDITORE D’ARTE

WASP / Cambiare forma alla terra ANDREA PEZZI / Imprenditore digitale TEAM EVAN BROS / Vetta dopo vetta

Danilo

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Gnocchi Quel genio di Eugenio

Gene

Antonella Ranaldi Nel segno di arte e storia Monastero di Fognano L’educazione al femminile Mauro Grassi Sulla strada dell’arte

R AV EN N A

R AV EN N A N° 1 FEBBRAIO/MARZO 2017

VINCENTE

Coppia

N° 1 FEBBRAIO/MARZO 2020


VINCENTI

CRISTIANO RICCIARDELLA E MASCIA FERRI

Sfide

ECONOMIA / Imprese resilienti CIOCCOLATO CREATIVO / Una dolce unione SPECIALE ROMAGNA / Un’estate all’aria aperta

IL SIGNORE DELLE CICOGNE

Fausto

N° 2 LUGLIO/AGOSTO 2020

R AV EN N A

COTTIGNOLI

METAFISICA FIABESCA

MARIANNA PANEBARCO / Disegni animati RIQUALIFICARE / Ravenna si fa bella SPECIALE / Con le ali sulla Romagna

Alberto N° 3 AGOSTO/SETTEMBRE 2017

MAZZOTTI

Eleonora R AV EN N A

TRA MUSICA E PAROLE

LA CARTA VINCENTE

RAVENNA IN SCENA / L’inferno dantesco HERMES RUSTICALI / Bursòn di Romagna L’ORO BIANCO DI CERVIA / La via del sale

PASSIONE PALCOSCENICO / Teatro per tutti ANNA MARIA FABBRI / In viaggio a tavola PAZZI PER LA BIRRA / Birrifici artigianali

BENINI

N° 3 OTTOBRE/NOVEMBRE 2020

Christian

R AV EN N A

SCHIAVINA

CUCINARE CON STILE

SOSTENIBILITÀ / La mobilità è green EMMA BENINI / Sogno il cinema JEAN MUSIC ROOM / Vintage vinile

Angela L’attualità che si fa storia

Ilaria

Stefano Pucci Conservare la passione Playback Theatre Tante storie sulla scena Romagna Rugby Football Club Insieme nella mischia

N° 4 OTTOBRE/NOVEMBRE 2017

N° 4 DICEMBRE 2020/GENNAIO 2021

Alessandro

Pondi

Il ladro di storie

Monica Price L’importante è viaggiare Padel Imprevedibili rimbalzi in campo Accademia del Musical Crescere sul palco

R AV EN N A

LANDI

Marcello

R AV EN N A

GAUDENZI

SFIDE VINCENTI

MARIA SILVIA PAZZI / Il lusso sostenibile MICHELE FENATI / Musica in gioco DANTE E RAVENNA / Celebrare il sommo poeta

Andrea Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 23/11/1998 n. 27 - E 3,00

N° 5 DICEMBRE 2017/GENNAIO 2018

R AV EN N A

RAVENNATI ALL’ESTERO / Storie di vita DAVID LYNCH / L’arte del silenzio SUPERFOOD / Mangiare in salute

IL LIBERO PENSATORE

N° 1 MARZO/APRILE 2021

R AV EN N A

FINELLI

CREAZIONI VINCENTI

CHIARA RONCUZZI / Moda e impresa CAMMINO DI DANTE / Sulle orme del Poeta RICCARDO DESERTI / L’astrofilo curioso

Anna ®

STROCCHI

Mattia R a ve n n a

Domenico Ciolfi Storie sullo schermo Giovanna Bandini La ceramica nell'anima Andrea Bonavita In volo con uno scatto

Kantor

Cuore di allenatore

Waldo

N° 1 FEBBRAIO/MARZO 2018

R AV EN N A

LOCALI CON L’ANIMA / Spazi polivalenti NUOVO SPAZIO KIRECÒ / Impatto zero IZA & SARA / Una valigia di sogni

IL GIOVANE GENIALE

N° 2 MAGGIO/GIUGNO 2021

R AV EN N A

NEYROZ

Andrea w w w. i n m a g a z i n e . i t ®

Guido

BUCCI

Maurizio R AV EN N A

Ottolenghi

L’equilibrio di ragione e passione

DISTEFANO

N° 2 MAGGIO/GIUGNO 2018

N° 3 AGOSTO/SETTEMBRE 2021

Antonio Dikele

Piazza del Popolo Nel cuore della storia Alberto Marchesani Maratoneta fra i ghiacci Viviana Cippone Mamme con le ali

R AV EN N A

R AV EN N A Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 16/01/2002 n. 1 - EURO 3,00

w w w. i n m a g a z i n e . i t

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R a venna

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®

IMPRENDITORE VISIONARIO

LA MANAGER GIRAMONDO

IL DOTTORE DELLA VOCE

LUNELLA DOLCINI / Fra antico e moderno MEZZANO / Il borgo e la sua storia FEDERICO CARICASULO / Guerriero della Supersport

COLLEZIONE MAURO PASCOLI / Vespa in mostra ALFONSINE / Il Labirinto Dinamico MILENA BALDASSARRI / Regina della ritmica

PAOLA BABINI / A scuola di belle arti MATTEO CAVEZZALI / Tra mistero e scrittura TEATRI RAVENNATI / La storia dell’Alighieri e del Rasi

ZANZI

Giulia

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Trail me Up Sui sentieri del mondo Candida e Sanja Il mattarello globetrotter Alfa Garavini Ripartire dall’Olimpia

Iacoviello w w w. i n m a g a z i n e . i t Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 16/01/2002 n. 1 - E 3,00

Bessi

Gianfranco Il punto sull’Economia

Anna Tampieri La scienza della ceramica Darsena di città Il futuro scritto nell’acqua Francesca Fabbri Le tessere della modernità

N° 4 OTTOBRE/NOVEMBRE 2021

ACROBAZIE MOZZAFIATO

IN DIFESA DELLE DONNE

ALESSANDRO FANELLI / Imprenditore vulcanico FOCACCIA GROUP / Mobilità per tutti GERARDI LAMATTINA / Guardare oltre

BOTTEGHE E MESTIERI / Claudio Mita ed Emanuele Mondini LITTLE FREE LIBRARY / Le casette dei libri ENRICO ONOFRI / Divino Archetto

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w w w. i n m a g a z i n e . i t

N° 2 APRILE/MAGGIO 2015

N° 3 LUGLIO/AGOSTO 2018

n.5 2021 w w w. i n m a g a z i n e . i t

r av e n n a

CAMMINARE / Trekking in città CRISTINA MAZZAVILLANI MUTI / Giovani energie TIZIANO GAMBERINI / Il cinema prima di tutto

Tiziano Anno XIII - N. 3 - SETTEMBRE - OTTOBRE 2014

r av e n n a i n m a g a z i n e n . 5 2 0 2 1

DONZELLINI Alle origini della materia

R a ve n n a

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R AV EN N A ®

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N° 2 MAGGIO/GIUGNO 2017

Camporesi w w w. i n m a g a z i n e . i t

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Massimo Zoli Vai avanti tu che mi viene da Ridens... Matteo Casadio I progetti in porto 2019 Ravenna caput Mundi Anno XIII - N. 2 - MAggIo - gIugNo 2014

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Farina del suo sacco

R a ve n n a

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Leonardo w w w. i n m a g a z i n e . i t

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Anno XIV - N. 1 - MARZO - APRILE 2014

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R AV EN N A R a ve n n a

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Spadoni

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Anno XII - N. 5 - DICEMBRE - GENNAIO 2013/2014

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R a ve n n a

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Anno XI - N. 1 - GENNAIO - FEBBRAIO 2012

R a ve n n a

R AV EN N A

VOLEVO FARE LO SCRITTORE

PROGETTO COLABORA / Pronti? Via! LOZZOLE / Il borgo incantato ALBERT BUCCI / Fisico teorico al cinema

R AV EN N A

BAGNARA

2001-2021: I TANTI PROFILI DELLA CITTÀ

SPECIALE

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R a ve n n a ®

Anno XI - N. 2 - MARZO - APRILE 2012

w w w. i n m a g a z i n e . i t ®

Il cercatore di bellezza

Caroli

Flavio

Alberto Cassani La cultura del mettersi in gioco Pedalare Ravenna in bicicletta Giampaolo Carroli Pistola e cavalletto

Anno XIII - N. 4 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2014

DAL PROSSIMO NUMERO SCOPRI LA NUOVA VESTE GRAFICA

Anno XIV - N. 1 - FEBBRAIO - MARZO 2015

N° 3 LUGLIO/AGOSTO 2015

CORSINI COME VEDO LA REGIONE

Andrea

DARSENA / Il porto invisibile COSTE / Pinete sul mare FRANCO CALANDRINI / Lo scrittore in nero

N° 4 OTTOBRE/NOVEMBRE 2018

FUSSI

Franco

Alessandra

ANNI

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PROFILI

PAGINE DI VITA

PROTAGONISTI A RAVENNA E NEL MONDO DAL 2011 A OGGI

A CURA DI ROBERTA BEZZI

Sono più di 50 i personaggi di copertina di questi ultimi dieci anni, uomini e donne che si sono conquistati la ribalta nei settori più disparati: dall’imprenditoria alla politica, dallo sport all’arte, dal mondo dello spettacolo a quello della scienza. Incontrarli e intervistarli è stato spesso illuminante, fonte di nuovi spunti e conoscenze, sia sotto il profilo strettamente professionale che dal punto di vista umano. Dietro i loro volti c’è una storia che merita di essere condivisa, una voce in grado di far riflettere e di raccontare un pezzo diverso del nostro variopinto territorio. Grande attenzione è stata rivolta a figure di spicco dell’economia a 360°. Non ha bisogno di presentazioni Leonardo Spadoni il cui impero gastronomico, oggi leader nel mercato italiano, è partito da un mulino acquistato a Coccolia dal nonno Livio nel 1923 e rilanciato nel dopoguerra dal padre Libero. Il vulcanico Alessandro Fanelli di Cervia, nell’estate 2021, ci ha aperto le porte del suo stabilimento balneare Bandito 211, che 10

completa l’offerta dei suoi quattro altri locali, parlando inoltre del suo gin bandito, a km zero, creato con botaniche locali e il sale dolce di Cervia de La Camillona. A Ravenna, la coppia formata da Cristiano Ricciardella e Mascia Ferri, tra i fondatori e titolari di storiche discoteche della riviera lui e indimenticabile personaggio del Grande Fratello lei, ha dato nuova luce a diversi locali nel giro di pochi anni. Considerato visionario, Maurizio Bucci è poi uno tra i più agguerriti imprenditori ravennati del settore turistico e della ristorazione. Proprietario e gestore del ristorante La Campaza, Fausto Donzellini ha realizzato a Fosso Ghiaia un suggestivo villaggio delle cicogne. L’ex fotografo e grafico pubblicitario Christian Benini, fondatore di Wall&Decò, ha saputo esportare nel mondo le sue originali e innovative carte da parati, ormai un must nel settore dell’arredamento e del design. Franca Mentana e Licia Angeli, rispettivamente madre e figlia, fondatrici di FL Fashion,


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PROFILI

IMPRENDITORI, INTELLETTUALI, POLITICI, SCIENZIATI, EDITORI E ARTISTI HANNO PARLATO DELLE LORO AZIENDE, DEI LORO PROGETTI E DELLE LORO IDEE, SEMPRE CON UN OCCHIO DI RIGUARDO AL TERRITORIO.

produttrice del noto marchio di successo per articoli per l’infanzia Nanan, hanno conquistato le mamme vip, non solo in Italia. Alla guida del Gruppo Pucci di Lugo, Stefano Pucci ha raccontato le sfide e le prospettive di un’azienda alimentare dove tradizione e innovazione si fondono in una formula di successo. Il faentino Massimo Bucci ci ha invece raccontato la sfida controcorrente della Top Carbon nel 2012, per costruire in Romagna bracci in carbonio per gru del settore delle costruzioni, da esportare in Cina. È di Silvio Bartolotti, general manager della

Micoperi Srl con sede a Ravenna, l’impresa del recupero della nave Costa Concordia all’Isola del Giglio nel 2012. Interessante anche la storia di Giulia Zanzi, attualmente Marketing Director alla Technogym, che si è fatta le ossa come manager della multinazionale Procter & Gamble dove ha portato la tecnologia al servizio delle donne. Claudio Mita ed Emanuele Mondini di Botteghe e Mestieri di Faenza, infine, sono la dimostrazione che si può fare impresa sociale, ossia essere competitivi ma anche umani. La loro cooperativa infatti è frutto dell’idea

della cucina come strumento educativo attraverso la dimensione di botteghe artigiane. Il nostro magazine ha raccontato la storia di diversi personaggi del mondo della musica, del cinema e dello spettacolo. Come quella del maestro Riccardo Muti, direttore d’orchestra che ormai appartiene alla storia della musica e dell’interpretazione a livello mondiale. Il nome di Giordano Sangiorgi è invece legato indissolubilmente al noto Mei - Meeting delle Etichette Indipendenti. Parlando di cinema, un posto di rilievo lo occupa Giuseppe Tagliavini, digital compositor

NELLA PAGINA PRECEDENTE, LEONARDO SPADONI, ALESSANDRO FANELLI, CRISTIANO RICCIARDELLA E MASCIA FERRI, CHRISTIAN BENINI, FAUSTO DONZELLINI, MAURIZIO BUCCI, FRANCA MENTANA E LICIA ANGELI, STEFANO PUCCI, SILVIO BARTOLOTTI, GIULIA ZANZI, RICCARDO MUTI, GIORDANO SANGIORGI E STEFANO MORDINI. IN QUESTA PAGINA, GENE GNOCCHI, ALESSANDRO FABBRI, ELEONORA MAZZOTTI, ALEX MAJOLI.

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Entra in una nuova era da

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De Stefani S.p.A. Concessionaria Ufficiale di Vendita Mercedes-Benz Ravenna - Imola - Cesena, www.destefani.net


PROFILI

IN ALTO, LORENZO TUGNOLI, FRANCO FUSSI, MAURIZIO MAGGIANI E ILARIA IACOVELLO.

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autore degli effetti speciali di successi quali Lo Hobbit e Avatar per cui ha vinto l’Oscar 2009, oggi uno dei più quotati professionisti a livello internazionale. C’è poi il regista Stefano Mordini, che con i suoi film Provincia Meccanica, Acciaio, Pericle il nero, ha partecipato ai più importanti festival cinematografici internazionali. E Alessandro Fabbri che ha fatto della scrittura di storie una professione. Sceneggiatore per tv e cinema, anche a lui si deve la riuscita della serie tv 1992 o del film diretto da Gabriele Salvatores Il ragazzo invisibile, vincitore del Nastro d’argento come miglior soggetto. Ravenna si dimostra fucina di sceneggiatori, considerando il

grande successo ottenuto anche da Alessandro Pondi tra tv, teatro, cinema e musical, diventato di recente anche un apprezzato regista. Faentino d’adozione per amore è poi l’attore e comico Gene Gnocchi, artista dal genio multiforme con un debole per il pallone. E proprio a Faenza ha sede la principale agenzia italiana di attori comici, Ridens, fondata da Massimo Zoli. Una copertina è stata dedicata anche a Laura Gamberini, columnist per La Voce di New York, e ora con una avviata carriera nella produzione televisiva, e alla giovane cantante, attrice e conduttrice radiofonica Eleonora Mazzotti, nota anche come green-influencer per

la sua passione per il giardinaggio. Ravenna IN Magazine ha valorizzato anche alcuni professionisti di settori di nicchia, come Danilo Montanari, appassionato editore di raffinati libri d’arte e di arte contemporanea a tiratura limitata e Alice Keller, libraia e scrittrice di successo per bambini. Nella fotografia, impossibile non ricordare Alex Majoli, pluripremiato fotoreporter internazionale e presidente della Magnum Photos di New York dal 2011 al 2014, e Lorenzo Tugnoli, fotoreporter vincitore del Premio Pulitzer grazie al reportage Yemen Crisis pubblicato sul noto Washington Post, nonché del World Press Photo nel 2019. Entrambi sono stati i primi italia-


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PROFILI

SUL FRONTE MUSICALE, IL NOSTRO MAGAZINE HA CELEBRATO IL DIRETTORE D’ORCHESTRA RICCARDO MUTI. NELLA FOTOGRAFIA, L’OLIMPO È STATO RAGGIUNTO DA ALEX MAJOLI, CHE È STATO PRESIDENTE DI MAGNUM PHOTOS.

ni nei rispettivi ruoli, portando Ravenna in cima al mondo della fotografia. Nella campagna faentina, suo luogo di riflessione, si è rifugiato lo scrittore pluripremiato Maurizio Maggiani di origini ligure, che ha rilasciato un’indimenticabile intervista. Come quella del foniatra Franco Fussi, il dottore della voce, che vanta pazienti di fama internazionale quali Jovanotti, Laura Pausini, Elisa e i compianti Lucio Dalla e Luciano Pavarotti. Nell’ambito del giornalismo poi, a Ravenna ha mosso i primi passi Ilaria Iacovello, oggi noto volto di Sky Tg24. Sul fronte scientifico, è

partita da Cotignola la carriera del fisico Tiziano Camporesi, diventato nel 2014 coordinatore, al Cern di Ginevra, di uno dei più importanti esperimenti al mondo sull’accelerazione delle particelle, mentre da Faenza quella di Anna Tampieri, coordinatrice di Istec-Cnr che dieci anni fa ha portato avanti una ricerca avanzata nel campo della medicina rigenerativa attraverso il materiale ceramico. È considerato un intellettuale a tutto tondo il ravennate doc Marcello Landi, libero pensatore e protagonista della vita culturale cittadina, che per tanti anni

è stato preside del liceo artistico. Ama definirsi intellettuale del vino invece Giorgio Melandri, alla continua ricerca di nuove storie e tendenze in campo enologico, intervistato nel 2012. Com’è consuetudine, Ravenna IN Magazine ha intervistato primi cittadini e rappresentanti del mondo delle istituzioni. Come Michele de Pascale, all’indomani della sua prima nomina a sindaco nel 2016. E anche Andrea Corsini, diventato assessore al Turismo e alla Commercio della Regione Emilia-Romagna nel dicembre 2014, Guido Ottolenghi, presidente di Confindu-

A FIANCO, MARCELLO LANDI, ANDREA CORSINI, MICHELE DE PASCALE E GUIDO OTTOLENGHI.

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Unico nella sua specie

Unico perchè: •aperto tutti i giorni, pranzo e cena fino alle 2.00 •servizio di asporto per tutto il menù •ordina on line dal sito www.ristorantenaif.com •sfoglia il menù con il QR code.


PROFILI

ABBIAMO INTERVISTATO PERSONAGGI DEL CALIBRO DI ANDREA GAUDENZI, ATTUALE PRESIDENTE APT, E SARA ERRANI NEL TENNIS. MA ANCHE ALTRE FIGURE CHIAVE COME L’ATLETA ANDREA NEYROZ DALLE DOTI ACROBATICHE.

IN QUESTA PAGINA, GIANFRANCO BESSI, ALESSANDRA BAGNARA, SARA ERRANI E ANDREA NEYROZ.

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stria Ravenna dal 2011 al 2016, e Gianfranco Bessi, presidente della Camera di Commercio ravennate dal 2008 al 2013. A Ravenna poi tutti conoscono l’impegno sociale di Alessandra Bagnara, presidente di Linea Rosa, associazione in difesa delle donne che ha festeggiato i primi 30 anni nel 2021. Tra gli sportivi un posto di primo piano lo merita l’ex tennista numero 18 al mondo Andrea Gaudenzi, diventato un abile imprenditore nel settore delle nuove tecnologie a Londra, nominato dal 2020 direttore dell’Atp, l’associazione che riunisce i giocatori professionisti di tutto il mondo. Abbiamo intervistato anche la collega

Sara Errani, finalista al Roland Garros e semifinalista agli US Open nel 2012, che è diventata numero 5 al mondo l’anno successivo. Riflettori puntati anche su mister Volley, alias Marco Bonitta, il primo a conquistare nel 2002 i mondiali con la nazionale femminile, tornato al volley maschile nel 2019 con la Consar Ravenna. Abbiamo intervistato anche Waldo Kantor, ex palleggiatore argentino di altissimo livello, nel periodo in cui ha allenato la squadra di volley maschile ravennate Cmc Porto Robur Costa nel 2014. Anche Giorgio Bottaro, che dal 2013 è tornato in grande stile a Ravenna per risollevare le sorti dell’Acmar Basket come diret-

tore generale, e Filippo Raggi, imprenditore, commercialista, uomo di sport che ci ha aperto le porte di Raggisolaris Faenza Basket, squadra di cui è presidente. Lasciano senza fiato le evoluzioni dell’atleta Andrea Neyroz che, dopo un passato da ginnasta a livello internazionale, ha calcato le scene in teatro e tv come acrobata. Ora è considerato uno dei massimi esponenti del Calisthenics. Molteplici gli artisti che si sono guadagnati la copertina, come il critico d’arte Flavio Caroli, il cercatore di bellezza che ha reso l’arte alla portata di tutti, noto al grande pubblico per la partecipazione alla trasmissione tv Che tempo che fa di Fabio


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PROFILI

RAVENNA È FUCINA DI SCENEGGIATORI TALENTUOSI QUALI ALESSANDRO FABBRI E ALESSANDRO PONDI, NONCHÉ CITTÀ D’ORIGINE DEL PREMIO OSCAR 2009 PER GLI EFFETTI SPECIALI DI AVATAR GIUSEPPE TAGLIAVINI.

Fazio. Nell’ambito del mosaico, da sempre tipicità di Ravenna, Anna Finelli da più di vent’anni offre ai turisti preziosi souvenir in mosaico creati nel suo laboratorio d’artigiana Annafietta, a due passi dalla celebre basilica di San Vitale. Mentre Felice Nittolo, ravennate per amore del mosaico, ha contribuito a renderlo contemporaneo con l’A-ritmismo, il movimento artistico da lui fondato. L’artista e critico d’arte Alberto Cottignoli, infine, ha esposto in tutto il mondo con il gruppo Tamenaga e firmato la scenografia di un capolavoro di Pupi Avati, Il testi-

mone dello sposo, nel 1998. Anche il settore food ha un certo rilievo a Ravenna e ne è un’ottima ambasciatrice Angela Schiavina che, dopo un passato da industrial designer, si è specializzata nel catering di alto livello e nell’insegnamento. Erica Liverani, vincitrice dell’edizione 2016 di MasterChef, ha trovato nella cucina la sua strada, aprendo negozi di piccola gastronomia. Da segnalare, infine, lo spazio che abbiamo sempre riservato agli under 30. Va certamente allo studente di Ingegneria Matteo Strocchi la palma del più

giovane personaggio di copertina del magazine: aveva infatti appena 19 anni quando è stato eletto italiano dell’anno 2017 per aver progettato l’esoscheletro riabilitativo Orion. Antonio Dikele Distefano aveva 22 anni (oggi ne ha 29) quando è stato definito la nuova scoperta dell’editoria italiana, dopo il successo strepitoso del libro Bum per Mondadori. Malgrado la sua giovane età, 28 anni, si è fatta notare anche l’influencer e curatrice museale Maria Vittoria Baravelli che con i suoi follower apre un dialogo fra l’arte e le nuove generazioni.

A LATO, MARIA VITTORIA BARAVELLI, ANTONIO DIKELE DISTEFANO, MATTIA STROCCHI ED ERICA LIVERANI.

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Orologi griffati, gioielli e pietre raffinate che restano nella memoria per sempre. Il negozio GL di Gian Luca Canestrini è il luogo giusto per chi vuole donarsi o regalare un pezzo unico, dai pezzi di produzione artigianale, moderni, innovativi e finemente lavorati, agli anelli, collier e bracciali vintage. Per la gioia di chi sogna qualcosa di esclusivo e di poco commerciale.

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ECONOMIA

IDEE VINCENTI SUCCESSI E PROSPETTIVE IN 10 ANNI DI IMPRESE, COOPERATIVE E START-UP

A CURA DI ROBERTA BEZZI

Buone notizie per Ravenna: stando alle previsioni dell’Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio su dati Prometeia, la crescita dell’economia ravennate per il 2021 potrebbe crescere del 6,8%. Questo comporterebbe un aumento del 5,6% del reddito disponibile e dell’11,8% delle esportazioni, mentre il valore aggiunto per abitante si assesterebbe a 28.100 euro. E ancora, nella prima metà del 2022, la nostra Provincia potrebbe persino recuperare i livelli di attività pre Covid-19. Cifre piuttosto confortanti che parlano addirittura di una crescita dell’economia ravennate superiore a quella stimata per la Regione Emilia-Romagna, intorno al 6,5%, e alla media italiana, pari al 6,1%. Trainanti saranno il settore delle costruzioni, per cui si aspetta già nel 2021 una variazione positiva del 27,2%, e il comparto industriale con un più 11,4%. La ripresa sarà invece più lenta per il terziario, con un più 4,5%. Partire dalla più stretta attualità può essere un buon punto di partenza per ripercorrere

questi ultimi dieci anni, caratterizzati da un buon andamento del tessuto imprenditoriale, a fronte di maggiori luci e ombre per quello strettamente commerciale, in linea comunque con quanto avviene anche altrove. Il viaggio parte idealmente dalle numerose aziende storiche del territorio che hanno saputo restare competitive sul mercato, dimostrando coraggio, visione e continua capacità di innovazione. Come Focaccia Group di Cervia, giunta alla terza generazione, tra i primi tre produttori mondiali dell’automotive, che occupa il 60% del trasporto disabile sul mercato italiano. I clienti sono concessionarie, case automobilistiche, forze dell’ordine, Poste Italiane. Tra i privati, si ricorda Dario Fo che commissionò per beneficenza il sollevatore Fiorella nel 1995, con il denaro ricevuto dal premio Nobel. Il fiore all’occhiello? L’ormai nota Papamobile, realizzata nel 2011 per la visita di Papa Benedetto XVI in piazza San Marco a Venezia. In ambito agricolo, Agrisfera – una delle più grandi cooperative 23


ECONOMIA

IN APERTURA, RICCARDO FOCACCIA DI FOCACCIA GROUP, GIOVANNI GIAMBI DI AGRISFERA, CARLO DALMONTE DI CAVIRO E IL SUO STABILIMENTO, LUIGI E CARLO CASSIGOLI DI MINARDI PIUME, FRANCESCO CANÉ DI DECO INDUSTRIE E MIRELLA PAGLIERANI DI GEMOS. IN QUESTA PAGINA, MARIANNA PANEBARCO DI PANEBARCO & C., MARIA SILVIA PAZZI DI REGENESI E MASSIMO MORETTI DI WASP.

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del settore, nata nel 1907 a Ravenna – ha puntato sulla tecnologia innovativa, con l’adozione del sistema di stalle robot. Lo scopo è la continua ricerca e il miglioramento del benessere e della salute dell’animale. Ha sede a Faenza invece Caviro, il consorzio cooperativo vitivinicolo più grande d’Italia, nato nel 1966, impegnato in questi ultimi anni nel lancio del nuovo marchio Leonardo per valorizzare il vino italiano nel mondo e nella sostenibilità ambientale. A Lugo si trova invece Minardi Piume, azienda nata nel lontano 1916 su iniziativa di Luigi Minardi a cui sono poi succedute le figlie Francesca e Angela che sposò un Cassigoli. Inalterata è rimasta la

filosofia che consiste nella selezione e lavorazione delle migliori qualità di piuma e piumini. Non ha bisogno di presentazioni neanche Deco Industrie, storica azienda specializzata nel bakery e nei detersivi per l’igiene domestica che continua a essere in crescita, vantando quasi 600 dipendenti. Il nostro magazine ha parlato anche di Gemos, società cooperativa nata nel 1975 a Faenza, specializzata nella ristorazione collettiva che gestisce mense ospedaliere, scolastiche, e diversi locali commerciali, intervistando Mirella Paglierani, all’indomani della nomina a presidente nel 2016. E anche della cooperativa Formula Servizi, che da 40 anni fornisce servizi

integrati di igiene, logistica, manutenzione e servizi alla persona, dopo la significativa acquisizione nel 2014 di una grande cooperativa di servizi romana. Cambiando completamente settore, c’è tutto il talento di una famiglia, che vive sospesa tra cartoon e realtà, dietro la Panebarco & C., fondata ormai più di 25 anni fa da Daniele, noto fumettista, in grado di produrre spot, pubblicità, serie tv, cartoni animati e corti in animazione 3D. A imprimere una veloce evoluzione e un notevole aggiornamento è stata sua figlia Marianna, general manager, insieme al fratello Matteo, scultore 3D e mastro regista, e a Camilla, fine programmatrice e motion graphic designer.


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ECONOMIA

IL VIAGGIO DI RAVENNA IN MAGAZINE PARTE DALLE AZIENDE DEL TERRITORIO CHE HANNO SAPUTO RESTARE COMPETITIVE SUL MERCATO, DIMOSTRANDO CORAGGIO, VISIONE E CONTINUA CAPACITÀ DI INNOVAZIONE.

IN QUESTA PAGINA, ANDREA PEZZI DI GAGOO GROUP, I SOCI MIRKO GUERRA, LUCA GIUSTRA E GILBERTO GHERARDI DI BITWAYS, I MONOPATTINI ELETTRICI DI HELBIZ E CHRISTIAN ZOLI E LUCA VERNOCCHI DI BEACONFORCE.

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Tra le realtà nate relativamente di recente, impossibile non citare Regenesi, azienda che dal 2008 produce una vasta gamma di prodotti partendo da accessori di alta moda a oggetti per la casa, tutti di design molto curati e derivati da materiali riciclati. Con orgoglio la fondatrice e amministratore delegato Maria Silvia Pazzi ricorda che l’azienda è considerata la prima realtà italiana di Made in Italy secondo i principi di economia circolare e di organizzazione a rete. C’è poi la Wasp di Massimo Moretti che sta cambiando il modo di concepire le declinazioni della stampa 3D, portandola a nuove profondità. L’azienda, con sede a Massa Lombarda, è leader nel settore

e produce e vende stampanti in scala architettonica, in ambito medicale, artistico, energetico e nel food, collaborando inoltre con centri di ricerca, università e aziende internazionali. Ravenna IN Magazine ha incontrato anche Andrea Pezzi, prima dj e volto simbolo di Mtv, diventato imprenditore digitale sin dai primi anni 2000. Con il suo Gagoo Group gestisce la spesa pubblicitaria, il marketing digitale, di grandi aziende (Enel, Tim, Poste Italiane, Fiat, MasterCard, ecc), attraverso algoritmi di machine learning o con intelligenza artificiale. La storia dell’imprenditoria ravennate è fatta anche di rinascite, come quella della Bitways, azienda di consulenza in-

formatica nata a Faenza nel 2011 che ha saputo risorgere coma la fenice, più forte di prima, dopo la distruzione della sede a causa di un incendio nel 2019. Come un po’ sta accadendo in tutta Italia e nel mondo, anche a Ravenna la svolta green è iniziata grazie a una nuova mobilità che prevede anche l’utilizzo di monopattini elettrici a noleggio e bike sharing. In città, da più di un anno, si fanno notare i monopattini elettrici gestiti dalla società Helbiz, che ha subito registrato numeri da record, e le biciclette rosse della rete Velospot presenti in postazioni strategiche. “Siamo presenti in tutta la Svizzera,” afferma Antonio Stillitano di 3 Bixi Velospot, “e


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ECONOMIA

IL CENTRO DI RAVENNA SI ARRICCHISCE CON LA RIAPERTURA DEL NUOVO MERCATO COPERTO. ABBIAMO RACCOLTO LE STORIE DI STORICI NEGOZIANTI MA ANCHE DI CHI HA SAPUTO REINVENTARSI PER FAR FRONTE ALLA CRISI ECONOMICA.

Ravenna è la prima città italiana in cui abbiamo vinto un appalto. Produciamo le biciclette grazie a dieci anni di ricerca sui componenti. Siamo la Ferrari del bike sharing.” Il Comune ha avuto un ruolo decisivo nel lancio di tali iniziative, così come in quello del progetto CoLABoRA - Lavorare insieme a Ravenna che ha portato alla realizzazione di un incubatore di impresa e spazio coworking nella Darsena di città di Ravenna. Ogni anno, tramite un bando pubblico, vengono selezionate start-up che ricevono supporto gratuito, tramite attività di consulenza e formazione,

finalizzato alla crescita e allo sviluppo del business. Tra le start-up che si sono fatte notare in questi ultimi anni c’è Nerofermento in ambito alimentare – nata dall’incontro tra agricoltura e tecnologia – che sta già conquistando molti chef con l’aglio nero, ma anche lo scalogno e la cipolla neri, a seguito di un processo di fermentazione che prende ispirazione da antiche tradizioni coreane e giapponesi. Beaconforce, fondata da Luca Rosetti, Luca Vernocchi e Christian Zoli, è invece una app di ascolto che si ripromette di migliorare le qualità della

vita lavorativa all’interno delle aziende. Il commercio rappresenta una fetta importante del tessuto economico di un territorio. Nuovo simbolo della città, nonché felice connubio della tradizione che si sposa con la modernità, è il Mercato Coperto di piazza Andrea Costa, costruito nel 1922 e riportato a nuova vita nel 2019 da Coop Alleanza 3.0 e Molino Spadoni grazie a un investimento di oltre 13 milioni di euro. Al suo interno si trovano due ristoranti e sette banchi alimentari, ossia panetteria, pescheria, salumi e formaggi, piadineria,

IN QUESTA PAGINA, CHIARA RONCUZZI DI PODERE PILICCA, DAVIDE BERSANI, CHATO DELLA CASA, STEFANO SILVI, TOMMASO PAVANI DI NEROFERMENTO E IL MERCATO COPERTO.

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ECONOMIA

IN QUESTA PAGINA, CRISTIANA LIUTI DEL CAFFÈ LETTERARIO CON LE FIGLIE ALLEGRA E VIRGINIA VANNINI, GIGI GIORGIONI DE LA BUTEGA AD GIORGIONI, E UN DETTAGLIO DELLE LAVORAZIONI AL PASTIFICIO BATTISTINI.

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macelleria, succhi ed estratti, gastronomia e griglieria. E ancora una caffetteria, una pralineria e gelateria, oltre al punto vendita Coop. Malgrado le numerose difficoltà legate prima alla crisi economica e poi alla pandemia da Covid-19, c’è chi ha saputo trasformarsi e reinventarsi, non perdendo mai di vista le molteplici e differenziate esigenze della clientela. Qualche esempio di imprenditori e commercianti resilienti? Car Fibreglass che, nel momento più nero della quarantena, ha saputo tirar fuori il coniglio dal capello, inventandosi il Driver Guard, una nuova gamma di paratie para-alito che è possibile installare su qualsiasi mezzo. Elios Digi-

tal Print si è inventato anche la colonnina porta gel, venduta in miglia di esemplari. A causa dell’impossibilità di spostarsi, il Covid-19 ha fatto riscoprire il negozio di vicinato: Gastronomia Marchesini e Macelleria Gabelli hanno acquisito tanti nuovi clienti, facendo affari d’oro. Chiara Roncuzzi, cresciuta nel mondo della moda, proprio nel pieno della pandemia ha trasferito la sua apprezzata boutique Podere Pilicca in piazza Andrea Costa, proprio di fronte al Mercato Coperto, raddoppiando lo spazio. Ci sono poi bar che già da anni si sono evoluti diventando anche luoghi di cultura, con iniziative rivolte a bambini, ragazzi e adulti, come il Caffè Lettera-

rio di via Diaz 26 o il Grinder Coffee Lab in via di Roma 178: una nuova tendenza che li ha fatti diventare tappa obbligata per ravennati e turisti. Sembra non conoscere il passare del tempo La Butega ad Giorgioni, fondata da Ricciotti Giorgioni nel 1888 e oggi in mano alla quarta generazione: la via delle spezie ha appassionato anche Gigi che, oltre a divertirsi a scovare nuovi prodotti, ha lanciato le vendite sul web. A Cervia infine, sin dall’apertura nel 2014, il pastificio Battistini è diventato un punto di riferimento gastronomico tradizionale dell’intera Romagna. Il segreto? Mantenere la promessa di tutelare fedelmente le ricette delle azdore.


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ARTE E MUSICA

VISIONI D’ARTISTA I PROTAGONISTI DELLA SCENA ARTISTICA CITTADINA CHE GUARDANO AL MONDO

A CURA DI CHIARA BISSI

Ravenna preserva orgogliosa il ruolo di custode di un grande patrimonio artistico monumentale, un tesoro che non solo parla ancora oggi al mondo, ma anima e ispira il lavoro di tanti artisti che abitano la città per nascita o per elezione. Contribuiscono ad alimentare questo legame le prestigiose scuole d’arte, dall’Accademia di Belle Arti al liceo artistico, vocate al mosaico, le istituzioni culturali ma anche molteplici soggetti culturali che promuovono la produzione artistica contemporanea. La pluralità di linguaggi, dal mosaico alla pittura e scultura, non si limita alle arti figurative ma contempla anche la musica con protagonisti e generi a confronto. Negli anni sono emerse figure di rilievo internazionale, maestri di impronta nazionale, personaggi dal sapore locale capaci di animare una produzione ampia, tesa 32

tra passato e futuro, tra memoria e visione. Inconsapevole o fortemente voluta emerge una vicinanza al patrimonio storico artistico cittadino a volte espressa, altre solo evocata per essere declinata in nuove forme ed espressioni. Non meno potente l’ispirazione data dagli ambienti naturali unici tra spiagge, pinete e valli. L’arte a Ravenna ha quindi molti volti, può prendere le sembianze dei maestri del mosaico come Francesca Fabbri, anima dell’Atelier Akomena che reinterpreta la tradizione musiva in un’ottica multidisciplinare attraversando territori propri del design e dell’arredo d’interni con prestigiose collaborazioni. Suo il monumento funebre del ballerino russo Rudolf Nureyev a Parigi, un mosaico in forma di tappeto caucasico. Alla scuola dei mosaicisti e restauratori ra-

vennate, Felice Nittolo, artista e mosaicista lui stesso, ha deciso di dedicare una serie di iniziative confluite negli anni in mostre personali ospitate nella galleria NiArt, e in un volume dedicato a ciascuna figura, un lavoro che ha permesso la riscoperta e recupero di opere dimenticate. Nel solco dei maestri, Enzo Tinarelli, che fa parte della generazione successiva come Nittolo, allievo di Carlo e Renato Signorini, si applica nella ricerca delle valenze espressive dei materiali – smalti vetrosi o pietre e marmi di Carrara – e crede in un rinnovato ruolo del mosaico anche nell’arte contemporanea, sviluppando progetti in Italia e all’estero e alimentando un’intensa attività didattica all’Accademia di Ravenna e ora in quella di Carrara. Una ricerca quella sui materiali che arriva fino al collettivo CaCO3, che si allontana


CONTRIBUISCONO AD ALIMENTARE IL LEGAME CON LA CITTÀ LE SCUOLE D’ARTE, DALL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI AL LICEO ARTISTICO, VOCATE AL MOSAICO, MA ANCHE LE ASSOCIAZIONI CULTURALI.

da esigenze figurative o intenti narrativi per dar vita, attraverso gli elementi della tecnica, a autonome soluzioni espressive ottenute con originali ed eleganti inclinazioni delle tessere musive. Una vita dedicata al restauro e alla restituzione di opere pittoriche quella di Ada Foschini, siano quadri o decorazioni parietali in edifici storici, affreschi, oppure elementi scultorei aggrediti dal tempo. Dalla diagnostica all’analisi il restauro, consente di arrestare il degrado e rappresenta

un’altra delle specificità e competenze ravennati. Di restauro, ma del mosaico e di creazioni originali, si occupa Marco Santi, alla guida del Gruppo Mosaicisti, docente all’Accademia di Ravenna e all’Università di Bologna. Nella sua bottega prendono forma opere per grandi superfici, interpretando la natura del mosaico che nasce e si sviluppa con l’architettura. Le commissioni arrivano da tutt’Italia e dal mondo per gli eredi del mosaico bizantino che hanno superato i confini della tecnica per proporre un nuovo linguaggio. Un’arte ravennate modellata dall’artista del ferro innamorato del mito, Piero Strada, nato fabbro e diventato saldatore di sogni, creatore di esili figure liberate dalla greve consistenza materica; e poi c’è posto per i paesaggi marini, gli acquerelli e le tavole botaniche di Mariella Busi De Logu. Sono i mondi scomparsi invece ad attrarre Nicola Montalbini, siano grandi animali estinti o i campanili delle chiese, le vedute della città 33


ARTE E MUSICA

NELLA PAGINA PRECEDENTE, FRANCESCA FABBRI, FELICE NITTOLO, PIERO STRADA E MARCO SANTI. IN QUESTA PAGINA, CLAUDIA CASALI, NICOLA MONTALBINI, EMILIO MACCHIA E MARCO MICCOLI.

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antica o fronti urbani contemporanei stranianti: disegna a china, in digitale con rigore, nitidezza e maniacale precisione per i dettagli, rivelando una conoscenza profonda della storia e della morfologia della città. Ci sono saperi e competenze che lasciano la città per approdare altrove, come nel caso di Claudia Casali che, con una solida formazione accademica, si è formata nello staff del Museo d’Arte della Città di Ravenna per passare a dirigere il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza. Nella galleria degli artisti ravennati c’è Davide Reviati, uno degli autori italiani di graphic novel più amati e premiati, tradotto in moltissimi paesi, dalla Francia

alla Corea del Sud. Autore di Morti di sonno per Coconino Press, caso editoriale nel 2009, lavora sulla memoria e percorre sentieri personali che parlano un linguaggio universale. Le opere successive hanno consacrato Reviati come una delle figure più intense e talentuose. A pieno titolo rientra tra gli artisti che più hanno ottenuto successo e notorietà internazionale Gianluca Costantini, docente dell’Accademia di Belle Arti e disegnatore che coniuga progetti editoriali d’autore a un’intensa militanza nell’ambito dei diritti umani: suoi i celebri disegni di Zaky e di Giulio Regeni, divenuti simbolo di campagne di opinione. Anche Emilio

Macchia con un’esperienza nel design applicato all’editoria e nella progettazione grafica, docente all’Accademia di Belle Arti di Urbino e all’Università di Bologna, vanta un’esperienza internazionale e nel tempo, con l’associazione Strativari, ha dato vita per alcuni anni al festival di settore come Fahrenheit 39. Da tempo un punto di riferimento per i giovani artisti, Marco Miccoli con il progetto Bonobolabo e con il Subsidenze Street Art Festival ha raccolto i migliori artisti della scena urbana internazionale. Partito dalle tavole da skate è approdato al percorso Id Dante che, negli anni precedenti le celebrazioni dantesche, ha permesso una rilettura e nuo-


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ARTE E MUSICA

LA PLURALITÀ DI LINGUAGGI, DAL MOSAICO ALLA PITTURA E SCULTURA, NON SI LIMITA ALLE ARTI FIGURATIVE MA CONTEMPLA ANCHE IL MONDO DELLA MUSICA CON PROTAGONISTI E GENERI A CONFRONTO.

ve visioni del volto del Sommo Poeta. Parlando di musica, nel 2015 ha aperto in città la prima Masterclass in Direzione d’orchestra, l’Italian Opera Academy di Riccardo Muti, che da trent’anni accompagna le sorti del Ravenna Festival con la moglie Cristina: Muti ha scelto il teatro Alighieri per avviare un’esperienza unica in Italia con giovani provenienti da tutto il mondo, progetto che ora ha trovato nuovo vigore a Milano, dopo anni di ospitalità ravennate. Il ravennate Enrico Onofri invece è arrivato sul podio dell’orchestra Toscanini di

Parma nel 2020 dopo una lunga esperienza internazionale in veste di direttore e come violinista legato al repertorio barocco. Ha ricoperto il ruolo di primo violino ne La Capella Reial con Jordi Savall e ne Il Giardino Armonico. Nonostante l’intensa attività didattica e concertistica internazionale è sempre rimasto legato a Ravenna, anche se poche sono state purtroppo le occasioni per vederlo sulla scena nei palcoscenici della Romagna. Non poteva mancare nella lunga carrellata dedicata al ventennale della rivista Laura Pausini, che all’inizio del 2021 ha partecipa-

to alla serata degli Oscar a Los Angeles per la categoria canzone originale con Io sì, inserita nella colonna sonora del film La vita davanti con Sofia Loren dopo aver vinto un Golden Globe con la compositrice Diane Warren. Non è un uomo da palco Christopher Angiolini ma un’intera generazione lo riconosce come colui che ha saputo fare di Ravenna una delle capitali della scena musicale indipendente, promuovendo rassegne di respiro internazionale, costruendo un pubblico di appassionati che trova nel Bronson e nell’Hana-Bi un approdo sicuro, tra festival e

QUI A LATO, RICCARDO MUTI, MATTEO AREVALOS E LAURA PAUSINI.

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ARTE E MUSICA

NEGLI ANNI SONO EMERSE FIGURE DI RILIEVO NAZIONALI E INTERNAZIONALI, PERSONAGGI CAPACI DI ANIMARE UNA PRODUZIONE AMPIA, ISPIRATA AL CONTESTO CITTADINO E A QUELLO NATURALE E PAESAGGISTICO.

IN ALTO, LANFRANCO VICARI E PAOLO MANETTI; IN BASSO, GIUNGLA E GIORDANO SANGIORGI.

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una costante programmazione di qualità, senza disdegnare la convivialità. Pianista sperimentale e compositore, Matteo Arevalos ama la commistione fra musica e arti visive, con una formazione artistica e un solido percorso musicale che ha incrociato con il teatro e le scene europee e americane. Docente in masterclass oltre oceano, Arevalos ha valorizzato le sue radici ravennati e native americane. Spesso dà vita a eventi che uniscono la musica e linguaggi visivi come videoproiezioni o vere e proprie performance grazie alla presenza in scena di artisti figurativi. Paolo Manetti incarna invece la passione per il repertorio classico, con un’attenzione particola-

re per il Romanticismo; curatore di numerose rassegne, è alla guida dell’orchestra da camera di Ravenna. Spazia invece tra i generi Matteo Salerno, flautista con una formazione classica. Alle esibizioni con diverse formazioni per repertori che vanno dal jazz alla musica etnica e popolare ha affiancato un’intensa attività di organizzatore di rassegne nelle piazze più belle della città in stretto dialogo con il pubblico. La musica a Ravenna è fatta anche dalla scena alternativa: nel 2015 la band cittadina Doormen raccontava il proprio lavoro, i viaggi, tra Londra e Parigi, le ultime uscite discografiche e i concerti. Lanfranco Vicari, in arte

Moder, esponente del rap italiano, ha cantato e composto per il gruppo Il Lato Oscuro della Costa, per poi dedicarsi a produzioni del tutto personali, senza dimenticare l’impegno nel Cism, il centro di aggregazione giovanile di Lido Adriano. Giungla, al secolo Emanuela Drei, la giovane chitarrista di Solarolo, ha calcato i palcoscenici dei maggiori festival europei e del nord America di musica indipendente, dopo aver fatto esperienza in alcune band. Anima del Meeting delle Etichette Indipendenti da oltre 25 anni, Giordano Sangiorgi è un promotor musicale e ha ospitato gruppi della scena nazionale ai loro primi passi, come i Subsonica, Negramaro e Måneskin.


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CAMPOMAGGI BORSE UNICHE CHE RACCONTANO UNA STORIA

MARCO CAMPOMAGGI, FONDATORE DELL’OMONIMO BRAND, NEL LIBRO “IL RUMORE DELLA NECESSITÀ” CONDIVIDE IL PROPRIO PERCORSO: UNO DEI DIVERSI TASSELLI DI UNA NARRAZIONE CHE VUOLE COINVOLGERE ED EMOZIONARE FUORI DAGLI SCHEMI.

“Credo che tante persone che si trovano a fare cose di successo possano raccontare storie come la mia: c’è qualcosa che ti porta su una certa strada ma non è affatto detto, soprattutto all’inizio, che quella sia l’unica strada possibile,” afferma Marco Campomaggi. Quel qualcosa che ti porta avanti è Il rumore della necessità, ciò che dà il titolo al libro scritto da Marco Campomaggi e che ha dato vita a un progetto di comunicazione più ampio, al suo recente esordio, con un evento tenutosi a Milano il 14 dicembre in collaborazione con il narratore, poeta e divulgatore Roberto Mercadini. Da questa stagione il brand, che ha investito sia nella realizzazione del nuovo sito e-commerce, sia nella comunicazione dei valori del brand, ha scelto di raccontarsi attraverso uno storytelling capace di valorizzare al massimo non solo i prodotti della collezione ma quello che di fatto li rende unici nel loro genere.


DA SEMPRE SINONIMO DI ARTIGIANALITÀ E SPERIMENTAZIONE COSTANTE MA ANCHE DI VALORI CHE VANNO OLTRE ALL’IDEA DI PRODURRE BORSE ‘ALLA MODA’. UN MODO DI PENSARE CHE DÀ VALORE ALLA RICCHEZZA CHE I SEGNI DEL TEMPO E DELL’UTILIZZO LASCIANO SUGLI OGGETTI.

Campomaggi infatti è da sempre sinonimo di artigianalità e sperimentazione costante ma anche di valori che vanno oltre all’idea di produrre borse ‘alla moda’. Un modo di pensare che dà valore all’inesperienza, tanto quanto all’esperienza, alla bellezza dell’imperfetto, alla ricchezza che i segni del tempo e dell’utilizzo lasciano sugli oggetti. Da qui nasce il nuovo video More than a Bag per la stagione FW 2021 che, in modo emozionante, racconta i ricordi e le emozioni che una borsa porta con sé e che il suo utilizzo può rievocare nel corso del tempo. Il brand Made in Italy, nato a Teodorano di Romagna, ha fatto sue le antiche tradizioni di lavorazio-

ne della pelle come l’intreccio, l’applicazione e la spaccatura a mano delle borchie, la tinta in capo vegetale di ogni singolo pezzo, realizzato esclusivamente in vacchetta naturale o in vacchetta e tessuto. Questo rende ogni borsa e ogni accessorio Campomaggi unico nel suo genere, proprio per la ricchezza di sfumature che il fatto a mano e la colorazione naturale aggiungono al prodotto. Una scelta di stile, certo, ma anche di valori. Incontri, sconfitte, errori, scelte individuali, scoperta progressiva di sé e delle proprie capacità, ascoltando il proprio rumore e seguendo le proprie convinzioni: tante scelte contribuiscono a creare un percorso di

cui spesso si racconta solo il successo finale. Forse però la cosa più importante si cela in quello che è accaduto nel frattempo, che fa di questo percorso un racconto unico di vita. Il libro Campomaggi è nato dalla volontà di Marco Campomaggi di condividere il proprio percorso, ed è una storia in cui è facile riconoscersi, da imprenditori e non, perché ognuno ha il proprio Rumore della necessità ed è importante conoscerlo e ascoltarlo per arrivare alla propria realizzazione unica. Da qui nasce l’idea di presentare il libro attraverso interpretazioni e voci eccellenti, a partire dal monologo inedito di Roberto Mercadini: un racconto vivo e dal

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vivo, un modo nuovo di raccontare qualcosa di essenziale per il brand Campomaggi ma andando oltre, facendosi alta esperienza in alta voce. Dice Marco Campomaggi: “Quello che vogliamo creare è un’esperienza unica che poi potremo e vorremo condividere con tutti coloro che amano il brand e ne condividono la visione, grazie alla strategia digital che stiamo mettendo a punto. Qui comincia una narrazione in cui crediamo fortemente e che vuole coinvolgere ed emozionare al di fuori degli schemi. Ci vuole un po’ di coraggio, per realizzare cose belle. A volte, più che una scelta, è una necessità e bisogna seguirla.”

“More than a bag”. Scopri la storia.


TEATRO, FOTOGRAFIA, LETTERATURA

CULTURA SPETTACOLARE DIECI ANNI DI INCONTRI, SPETTACOLI, FILM, SCATTI FOTOGRAFICI E LIBRI

A CURA DI CHIARA BISSI

Nella città del mosaico e del culto di Dante è quasi impossibile contare le realtà e le attività che si muovono e producono cultura. È un fluire incessante di iniziative, da quelle di grande rilievo, ad altre di caratura locale, di nicchia, d’esordio; un protagonismo che si incontra nel teatro, nella produzione letteraria, nella fotografia e in ogni ambito culturale. Una ricognizione aggiornata impone un continuo ascolto delle generazioni che si affacciano o che operano da tempo sulla scena locale, spesso raggiungendo riconoscimenti nazionali e apprezzamenti a livello internazionale. Ed è proprio sulla figura e l’opera di Dante Alighieri che si sono concentrati molti sforzi negli ultimi anni, in vista delle celebrazioni del VII centenario della morte del Poeta. Un’ispirazione costante per tutti e un tributo necessario nel 2021, no42

nostante l’emergenza sanitaria e l’impossibilità per lunga parte dell’anno di svolgere qualsiasi evento o manifestazione. Così le celebrazioni proseguiranno con un calendario di appuntamenti in aggiornamento anche nel 2022, come prova il Cantiere Dante promosso dal Teatro delle Albe dal 2017 che prevedeva proprio nel 2021 la ‘messa in vita’, si potrebbe dire, del Paradiso, dopo le precedenti esperienze con Inferno e Purgatorio. Una chiamata pubblica voluta dal drammaturgo e regista Marco Martinelli e dall’attrice e regista Ermanna Montanari, che ha visto coinvolti migliaia di cittadini e che vedrà la conclusione appunto nel 2022 con la rappresentazione delle tre cantiche della Divina Commedia. L’evento ha preso la forma della Sacra rappresentazione come avveniva nel Medioevo con veri

e propri percorsi urbani, compiuti dal pubblico e dagli attori. A Walter Della Monica, invece, si deve l’invenzione del Trebbo Poetico negli anni Cinquanta con la presenza dei più grandi poeti italiani; del Premio Guidarello, del Centro Relazioni Culturali, della lettura integrale della Divina Commedia ad opera di Vittorio Sermonti e della ricerca delle traduzioni dell’opera nel mondo. Divulgatore e promotore di iniziative culturali, Della Monica, oggi ultranovantenne, ha sempre dato un forte impulso alla conoscenza e alla lettura dell’opera di Dante. Enrico Mazzone, artista e scenografo, ha compiuto un’altra impresa titanica, ovvero disegnare a matita la Divina Commedia su un rotolo di carta da 97 metri e alto 4, seguendo da sdraiato la tecnica della puntinatura per avvicinare quanto più possibile l’effetto dell’incisione.


SULLA FIGURA E L’OPERA DI DANTE SI SONO CONCENTRATI MOLTI SFORZI NEGLI ULTIMI ANNI. È UN FLUIRE INCESSANTE DI INIZIATIVE DI GRANDE RILIEVO E DI CARATURA LOCALE, DI NICCHIA, D’ESORDIO.

Come Dante Alighieri, Mazzone ha portato a termine il Paradiso a Ravenna, tra luglio 2020 e gennaio 2021. Per lui l’ospitalità è arrivata da Beatrice Bassi e Leonardo Spadoni che gli hanno concesso lo spazio soppalcato del Mercato Coperto per completare l’illustrazione più grande del mondo della Commedia. Non è ravennate ma nessuno in Romagna, come nel resto del Paese, può fare meno della voce e della poesia di Mariangela

Gualtieri. Cesenate, con Cesare Ronconi ha fondato negli anni Ottanta il Teatro Valdoca. Ha pubblicato numerose raccolte poetiche edite per Einaudi, raccogliendo riconoscimenti, l’apprezzamento della critica e l’amore del pubblico. Con veri e propri rituali sonori si è dedicata alla cura della resa orale della poesia e al sodalizio fra verso e musica dal vivo. Interprete sensibile, Elena Bucci ha vinto nella sua carriera il Premio 43


TEATRO, FOTOGRAFIA, LETTERATURA

A WALTER DELLA MONICA, OGGI ULTRANOVANTENNE, SI DEVE L’INVENZIONE, FRA LE MOLTE, DEL TREBBO POETICO NEGLI ANNI CINQUANTA, DEL PREMIO GUIDARELLO E DELLA LETTURA INTEGRALE DELLA DIVINA COMMEDIA.

Eleonora Duse e il Premio Ubu; instancabile protagonista, anima con Marco Sgrosso la compagnia Le Belle Bandiere, calcando le scene italiane con produzioni originali e monologhi, dove si fa spazio la presenza costante della musica, eseguita da apprezzati strumentisti. Da russiana, in passato si è occupata del recupero del teatro comunale e della salvaguardia di palazzo San Giacomo. Il pubblico ravennate la ricorda in produzioni commissionate da Ravenna Festival. All’esperienza della non-scuola del Teatro delle Albe Eugenio Sideri deve la folgorazione

per la scena, alla passione per la narrazione e il teatro civile deve la riuscita del suo lavoro di regista e drammaturgo: fondatore della compagnia Lady Godiva nel 2001, porta spesso in scena vicende della guerra di Liberazione, realizza un corto sulla tragedia della Mecnavi e da ultimo pubblica il romanzo Ernesto faceva le case, edizioni Pendragon, legato alla sua storia familiare e alle “terre piatte dalle grandi nebbie”. Giornalista, enigmista, polemista, fine dicitore, scrittore, poeta, esperto di metrica e appassionato cultore dell’opera di Dante Alighieri,

Franco Costantini ha animato la scena ravennate e italiana, promuovendo rassegne di poesia e cimentandosi con il teatro. Tra le istituzioni culturali ravennati, l’Accademia di Belle Arti, fondata nel 1827, è la più antica e la coordinatrice e artista Paola Babini ne segue da tempo il percorso di statizzazione. La scuola di alta formazione vanta studenti da tutto il mondo, progetti e collaborazioni con le maggiori realtà culturali italiane, un prezioso archivio e un repertorio di manifesti pubblicitari di primo Novecento. Cinema e documentari sono vita per Gerardo La-

IN APERTURA, UNA SCENA DEL PROGETTO INFERNO DI MARCO MARTINELLI ED ERMANNA MONTANARI AL TEATRO RASI; WALTER DELLA MONICA, MARIANGELA GUALTIERI, ENRICO MAZZONE, EUGENIO SIDERI ED ELENA BUCCI. IN QUESTA PAGINA, PAOLA BABINI E ALCUNE OPERE REALIZZATE DAI SUOI STUDENTI; FRANCO COSTANTINI E GERARDO LAMATTINA.

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1.400 AZIENDE E 50.000 LAVORATORI HANNO GIÀ SCELTO MEDOC.

Prevenire e produrre in sicurezza, con la consulenza globale del gruppo Medoc, non è più un obiettivo ma una realtà. In oltre 20 anni di attività, Medoc ha rivoluzionato la medicina del lavoro in Romagna, con quattro sedi fra Cesena, Forlì e Bologna e otto cliniche mobili. Per proteggere sempre meglio l’azienda, i lavoratori e le loro famiglie.

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TEATRO, FOTOGRAFIA, LETTERATURA

SILVIA LELLI E ROBERTO MASOTTI, UNA VITA INSIEME, SONO ICONE DELLA FOTOGRAFIA DI SCENA. LUI È UNO DEI FOTOGRAFI PIÙ IMPORTANTI DELLA MUSICA JAZZ, LEI È CELEBRE PER IL TOCCO INCONFONDIBILE CON CUI CATTURA LA DANZA.

IN ALTO, STEFANO BON E MARIA MARTINELLI; IN BASSO, MATTEO CAVEZZALI E UN RITRATTO DI SILVIA LELLI E ROBERTO MASOTTI.

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mattina, regista e autore: il 2021 è l’anno in cui il suo docufilm Il drago di Romagna è candidato al David di Donatello. Un viaggio nella passione tutta ravennate e romagnola per il gioco cinese del Mah jong, che avrà un sequel fra la Romagna e la Cina. Un lavoro fortunato che segue un lungometraggio, cortometraggi e documentari in ambito sociale, spesso legati al mondo giovanile. Maria Martinelli, regista, produttrice cinematografica e documentarista, si è sempre occupata di temi sociali; tanti i lavori realizzati su bullismo, omogenitorialità, democrazia e lavoro, racket delle estorsioni, tematiche al femminile, il tutto con sguardo lucido e capacità di andare oltre

le convinzioni radicate per offrire e condividere nuovi approcci. Franco Calandrini ha ideato il Corto Imola Festival nel 1994 e nel 2003 del Nightmare Film Fest, uno degli appuntamenti che ha eletto la città a capitale del cinema di genere. Calandrini si è cimentato nel tempo anche con la scrittura, con una raccolta di racconti e alcuni romanzi. Fra gli autori emersi nel panorama ravennate c’è Stefano Bon, attivissimo sui social, che nel 2021 ha dato alle stampe il suo terzo romanzo per le edizioni Clown Bianco, Così come sei, e anima da qualche anno insieme a Matteo Cavezzali la rassegna letteraria Il Tempo Ritrovato e il Festival Scrittura. Matteo

Cavezzali ha esordito con il suo primo romanzo Icarus. Ascesa e caduta di Raul Gardini, edizioni Minimum fax nel 2018, per poi proseguire la propria attività di autore con altre pubblicazioni, dedicandosi nel mentre alla gestione di laboratori teatrali e soprattutto alla direzione artistica del Festival Scrittura, che negli anni ha ospitato le firme più note dell’editoria italiana e i migliori autori stranieri. Paolo Casadio, geometra, dal 2012 pubblica romanzi di ambientazione storica novecentesca, attraversati da vicende belliche ma strettamente legati alla Romagna; l’ultimo nato ll treno dei bambini, edizioni Piemme, è stato tradotto in Argentina, Germania e Romania.


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TEATRO, FOTOGRAFIA, LETTERATURA

IN ALTO, SILVIA BIGI E UN DETTAGLIO DEL SUO IL CORREDO DELLA SPOSA E, SOTTO, GIULIA CORNIOLA E UNO DEI SUOI SCATTI.

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Silvia Lelli e Roberto Masotti, una vita insieme accumunati dalle medesime passioni, sono icone della fotografia di scena: ravennati, da tempo milanesi d’adozione, dal 1979 al 1996 hanno alimentato il patrimonio iconografico del teatro alla Scala. Lui è uno dei fotografi più importanti della musica jazz, lei celebre per il tocco inconfondibile con cui cattura la danza e i grandi dello spettacolo e delle arti. Hanno realizzato libri, mostre, installazioni, lavori video; impossibili citarli tutti, ma si possono ricordare: Ravenna Recenti Memorie; Keith Jarrett, un ritratto; Stratos e Area. Lidia Bagnara, fotografa ravennate, ritrattista, si dedica al re-

portage sociale, crea lookbook di moda in Italia e New York, segue eventi per alcuni designer italiani e stranieri e soprattutto viaggia. Prima del suo ultimo libro Jerusalem, edito da Danilo Montanari, con testi di Giovanna Calvenzi e Manuela Dviri, fra mostre personali dedicate ai luoghi del cuore raggiunti viaggiando per il mondo e altri progetti, pubblica il volume L’istituto Emiliani di Fognano. Storia e fede di un’istituzione antica. Scatti che danno conto della vita quotidiana del convento delle suore del Santissimo Sacramento, nel tempo divenuto meta di gruppi di preghiera e di studio da tutta Italia. La giovane fotografa Silvia Bigi

ha sviluppato ben presto la necessità di uscire dalla dimensione del semplice scatto, sperimentando altre pratiche, come video installazioni, sound art e anche arte tessile. Dopo la laurea al Dams e le specializzazioni in fotografia a Roma e New York, non ha mai abbandonato il percorso didattico, insegnando in corsi e laboratori a Milano. Giorgia Corniola, fotografa lughese, nel 2018 vince il Wppi Awards nella categoria ritratti e colleziona riconoscimenti come Master Photographer in Portrait e attestati da Mpi, l’associazione internazionale di fotografi professionisti con sede in Canada. Una carriera che la rende più nota all’estero che in Italia.



ADVERTORIAL

STOMATOLOGICA IL POLIAMBULATORIO MEDICO ODONTOIATRICO COMPIE 40 ANNI

STOMATOLOGICA COMPIE 40 ANNI E FESTEGGIA UN ANNO DAL RICAMBIO GENERAZIONALE CHE HA PORTATO ALLA GUIDA DEI PROFESSIONISTI DELLA SALUTE DEI NOSTRI DENTI LA DOTT.SSA SUSANNA STAGNI.

Quarant’anni e non sentirli. Stomatologica, il primo poliambulatorio medico odontoiatrico nato in città, gestito in forma societaria, festeggia un traguardo importante con una squadra di professionisti, guidata dalla dottoressa Susanna Stagni, figura che ha garantito il cambio generazionale. L’intuizione dei tre soci fondatori, gli odontotecnici Enrico Tabanelli, Enzo Bruni e Giovanni Casadio permise nel 1981 la nascita della società a responsabilità limitata Stomatologica per gestire ambulatori di odontoiatria con medici. I tre soci fondatori precorsero i tempi, portando in provincia un’iniziativa che a livello nazionale era ai primi tentativi, mentre ora è

del tutto consueto vedere centri organizzati in forma societaria, dove i medici interagiscono nelle rispettive specializzazioni per la cura dei pazienti. Da poco più di un anno in Stomatologica è avvenuto il cambio generazionale, percorso per nulla scontato nel settore, che Enzo Bruni e Susanna Stagni hanno preparato con cura. “È stato un passaggio del tutto naturale,” racconta la dottoressa Stagni. “Lavoravo qui da 8 anni, i pazienti mi conoscono bene. E qui ho imparato molto. Ora siamo 5 odontoiatri e un igienista. Voglio ricordare che Stomatologica fu uno dei primi ambulatori ad inserire questa figura professionale. Nell’arco di 4 anni

ho visto andare in pensione le dipendenti storiche al lavoro fin dall’apertura. Vorrei che accadesse anche per la nuova équipe che abbiamo creato. Io mi sono sentita accolta e spero che sia così per tutti, per i prossimi 40 anni.” Lontano anni luce dal modello delle cliniche dentali con centri in tutt’Italia, Stomatologica ha cambiato sede, ha aggiornato le strumentazioni e le tecnologie affrontando la sfida digitale, ma non è mai venuta meno ai propri principi: mettere al centro le necessità dei pazienti, dando risposte nel più breve tempo possibile, per alleviare disagi e sofferenze. Un risultato ottenuto grazie a una rigorosa distribuzio-


“COME È AVVENUTO IN PASSATO, SIAMO ATTENTI ALL’INNOVAZIONE. ORA SIAMO FORTEMENTE INTERESSATI ALLA TECNOLOGIA PER IMMAGINI, CHE GARANTISCE PRECISIONE, DIMINUISCE I TEMPI E CREA MAGGIORE COMFORT PER I PAZIENTI,” RACCONTA LA DOTT.SSA SUSANNA STAGNI.

ne dei ruoli nelle varie specialità dell’odontoiatria, a una costante formazione e a un aggiornamento continuo. “Il nostro obiettivo,” spiega la dottoressa, “è cambiare il meno possibile uno stile che ha sempre funzionato e ha fidelizzato nel tempo le persone, a partire dalla complementarietà che esiste fra noi professionisti. In questo modo riusciamo a gestire il paziente a 360°. Questo fa sì che riusciamo a seguire intere famiglie, dai bambini ai nonni. Come è avvenuto in passato, siamo attenti all’innovazione. Ora siamo fortemente interessati alla tecnologia per immagini, che garantisce precisione, diminuisce i tempi e crea maggiore comfort per i pazienti.” Lasciata la sede storica in via di Roma, davanti a Santa Maria in Porto, nel 2009, Stomatologica da allora apre le proprie porte ai pazienti in via Duino 14, facilmente raggiungibile da via Trie-

ste. La scelta cade sulla darsena, un quartiere in espansione, pieno di aziende oltre che di nuovi insediamenti residenziali. La struttura si sviluppa al piano terra di una palazzina, è dotata di rampe di accesso per utenti con difficoltà motorie e dispone di uno stallo di sosta dedicato alle persone disabili, posto proprio di fronte all’ingresso. All’interno sono operativi anche gli ambulatori di una ginecologa e di una dietista; e per il futuro la previsione è quella di ampliare le specializzazioni e le prestazioni offerte. Particolare attenzione è andata agli arredi e all’ambientazione: la dottoressa Stagni ha curato un piano del colore, giocato sui toni caldi del giallo con l’artista ravennate Nicola Montalbini, che ha realizzato le opere esposte nel poliambulatorio. Insieme hanno scelto e posizionato ogni elemento per rendere accogliente ogni ambiente, dall’ingresso all’ambula-

torio chirurgico. Una struttura dove la sanificazione dei locali e delle attrezzature è sempre stata al primo posto, tanto più ora, in tempi di emergenza pandemica. “I controlli sulla sanificazione,” conclude la dottoressa Stagni, “sono sempre stati molto stretti; in tempi di Covid-19 è stato facile adattarci alle nuove regole e ai protocolli. Molte operazioni previste facevano già parte della nostra routine quotidiana.”

Ravenna, Via Duino, 14 | Tel. 0544 33037 | www.stomatologica.it

IN ALTO LA DOTT.SSA SUSANNA STAGNI.


COSTUME

STILI DI VITA COME SONO CAMBIATE LE PASSIONI, IL TEMPO LIBERO, IL CIBO

A CURA DI ROBERTA BEZZI

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Anche se non sempre ne abbiamo una chiara percezione, con il passare degli anni cambiamo le abitudini, il modo di intendere il tempo libero, il cibo e le passioni, in definitiva si trasforma lo stile di vita, il modo di pensare e di agire. Non è mai un processo immediato, facile e veloce, ma inevitabile, frutto di piccoli ma continui nuovi stimoli che portano ad assestamenti progressivi. Parlarne a posteriori, invece, è tutta un’altra cosa, perché è proprio la giusta e necessaria

IL CAMBIAMENTO NEL MODO DI VIVERE, CIOÈ NEL COSTUME, NON È MAI UN PROCESSO IMMEDIATO, FACILE E VELOCE, MA FRUTTO DI PICCOLI, CONTINUI NUOVI STIMOLI CHE PORTANO AD ASSESTAMENTI PROGRESSIVI.

distanza che fa emergere il cambiamento di quello che si può definire il costume. Prendiamo ad esempio il fenomeno del bookcrossing, partito oltreoceano con le Little Free Library, ossia le piccole casette dei libri, che ha incredibilmente avuto a Ravenna uno dei riscontri più ampi. Nell’ex capitale bizantina se ne contano già 22, tutte colorate e ognuna diversa dall’altra, per lo più immerse nei giardini, vicino alle scuole, oppure esposte fuori da esercizi

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COSTUME

IN APERTURA, EVA ANDRINI, JULIE WADE, VERONICA PARATO E ROBERTO PAPETTI DEL PROGETTO LITTLE FREE LIBRARY; GIUSEPPE PAZZAGLIA, SILVIA SAVORELLI E CARLOTTA MANZI DELL’ASSOCIAZIONE SGUARDI IN CAMERA, E MARIO OLIVIERO E CRISTINA ZAMA DE IL CAMMINO DI DANTE. IN QUESTA PAGINA, MATTEO SALBAROLI E MASSIMILIANO GENTILE, CHE NEI LORO LOCALI HANNO ADERITO AL PIATTO SOSPESO, ALBERTO FACCANI E MARTINA LIVERANI.

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commerciali e anche negli immediati dintorni. Il progetto è andato oltre l’idea di condivisione della lettura e dell’ascolto, assumendo una dimensione artistica e spirituale, grazie all’estro di Roberto Papetti che si è prestato a realizzarle gratuitamente, chiedendo solo il rimborso spese per i materiali utilizzati. La sua avventura è iniziata nel 2016 insieme a Daniela Mingozzi, che gli ha commissionato la prima casetta da posizionare lungo il muro del polo scolastico San Vincenzo De’ Paoli. Oggi è Julie Wade a portare avanti il progetto aiutando a creare una rete di sinergie con altre persone e associazioni, per organizzare eventi e diffondere questo fenomeno culturale

in diversi luoghi. Un altro filone culturale che ha conquistato i ravennati è quello dei film di famiglia, grazie all’iniziativa dell’associazione culturale Sguardi in Camera, fondata nel 2017 dalla documentarista Silvia Savorelli e dallo storico del cinema Giuseppe Pazzaglia con l’obiettivo di creare un archivio della memoria di immagini di Ravenna. Con il primo bando pubblico di raccolta, intitolato Portaci i tuoi film di famiglia, ben 69 famiglie hanno portato i loro filmini, per 150 ore complessive di materiale filmico raccolto. La crescente passione per il teatro a Ravenna ha fatto esplodere un interessante fenomeno di costume con inediti risvolti

economici, se si considera il fiorire di nuove associazioni e il moltiplicarsi di esperienze già consolidate. Si spazia dal Teatro delle Albe a Tam - Teatro Accademia Marescotti, alla Compagnia teatrale Luigi Rasi, alla Capit e a Lady Godiva Teatro. Anche l’Accademia del Musical di Laura Ruocco ha contribuito negli ultimi 17 anni ad avvicinare tanti giovani alla recitazione, così come al canto e alla danza. Il rapporto col cibo è cambiato, nel senso che se ne parla sempre di più non solo in tv ma anche sui social media. Ed ecco nascere una figura sconosciuta fino a qualche anno fa, come quella del food influencer. Ne è un esempio la diciassettenne Eva


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COSTUME

SOTTO IL PROFILO CULTURALE, A RAVENNA HANNO AVUTO SUCCESSO LE LITTLE FREE LIBRARY E DEI FILM DI FAMIGLIA. IN CRESCITA ANCHE LA PASSIONE PER IL TEATRO GRAZIE AL FIORIRE DI NUOVE ASSOCIAZIONI.

IN ALTO, MARCO VACCHI E UN SUO SCATTO IN BIANCO E NERO A NEW YORK; IN BASSO, ANNA MARIA FABBRI DEL PROGETTO TO THE ROOTS.

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Andrini che macina follower ogni giorno e al momento ne ha quasi 170.000 sul suo profilo Instagram evasfoodaddiction, dove pubblica apprezzate video-ricette. Grazie al notevole seguito, oggi crea contenuti anche per GialloZafferano, la più nota piattaforma online di cucina. Si definisce invece una food blogger, oltre che scrittrice e giornalista, la faentina Martina Liverani la cui vita ruota attorno alla parola cibo. Attraverso i suoi libri e a Dispensa, la rivista di generi alimentari e generi umani, invita a non prendersela con il cibo e a non sottoporsi a supplizi punitivi, perché “l’imperfezione non dovrebbe essere guardata con orrore, perché è il

tratto della bellezza naturale delle persone vere e vitali, felici.” Anna Maria Fabbri ha invece portato avanti To the Roots, un progetto eno-gastronomico che l’ha portata a dividere la tavola con estranei da tutta Italia, alla scoperta delle tradizioni, delle storie e delle curiosità legate al cibo e non solo. Una sfida anche nei confronti del suo rapporto con il cibo. L’attenzione di questi ultimi anni verso tutto ciò che si porta in tavola, si è tradotta anche nel crescente desiderio di coltivare da soli frutta e verdura. Così i ravennati hanno riscoperto l’orto, riletto in chiave contemporanea. Secondo una stima di Coldiretti, infatti, quasi 4 ravennati su 10 ogni anno

escono all’aperto in orti, giardini e terrazzi per zappare, impegnandosi, oltre che nella classica cura dei vasi di fiori, nella coltivazione fai da te di prodotti genuini da raccogliere all’occorrenza e da consumare in tavola. Al riguardo, abbiamo parlato anche dell’iniziativa Orto in Condotta di Slow Food per promuovere l’educazione alimentare e ambientale nelle scuole. Mangiar bene significa anche scegliere con maggiore attenzione i ristoranti: Ravenna, oltre ad aver dato i natali allo chef due stelle Michelin Alberto Faccani, è ricca di Bib Gourmand Michelin, ossia ristoranti con un buon rapporto qualità-prezzo quali: La Baita e Ca’ Murani a Faenza,


ATTENZIONE, COMPETENZA E PRECISIONE SEMPRE Gruppo Keope nasce alla fine degli anni ’90, quando una famiglia di professionisti decide di avviare uno Studio Commerciale conferendo le esperienze maturate in ambito fiscale, commerciale e manageriale. Le competenze apportate anche dai professionisti in ambito giuridico hanno completato il progetto imprenditoriale che ha preso definitivamente forma ed in breve tempo la struttura è stata in grado di soddisfare le esigenze della clientela più varia. Lo studio si dedica alla consulenza di direzione aziendale e all’attività di temporary manager, attività che hanno reso necessaria l’apertura di studi in altre zone del territorio ove pricipalmente viene svolta attività, attualmente la struttura oltre alla sede principale di Forlì, possiede altri due uffici direzionali, uno sito a Bologna e l’altro a Ravenna. Recentemente, vista l’esigenza e le caratteristiche della clientela che sempre più spesso opera in un mercato globale, il Gruppo ha aperto uffici di rappresentanza /commerciali all’estero.

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COSTUME

SUL FRONTE CIBO, I RAVENNATI HANNO RISCOPERTO GLI ORTI, I RISTORANTI E I BIRRIFICI. DAL 2016 IN CITTÀ È SORTO INOLTRE UN NUOVO DISTRETTO ENO-GASTRONOMICO, CENTRO DELLA MOVIDA. TANTE LE FOOD BLOGGER.

Osteria del Gran Fritto a Cervia-Milano Marittima, Trattoria Flora a Ragone e La Cucuma a San Pancrazio. Ravenna IN Magazine ha indagato anche su un’altra passione, quella per la birra, che ha portato al moltiplicarsi di birrifici artigianali sul territorio: dal Birrificio Valsenio a Casola Valsenio a La Mata di Solarolo, da Bizantina a Ravenna a Italian Craft Brewery a Torri di Mezzano. Nel 2016 abbiamo cercato di capire come si è sviluppato a Ravenna il nuovo distretto enogastronomico in un crocevia di strade alle spalle di piazza del Popolo. Tra i protago-

nisti della movida vi sono locali come Fargo Café in via Girolamo Rossi, Osteria Passatelli 1962 in via Ponte Marino e Fresco in via IV Novembre. Dell’amore dei ravennati per la bicicletta, dalla mountain bike alla bici di strada, appena arriva la bella stagione, già si sa. Nel 2012, Ravenna IN Magazine ha messo a confronto ingegneri e professori, ex atleti e imprenditori, tutti in sella. Il recente lungo periodo di pandemia ha accentuato ancora di più la voglia e il bisogno di stare all’aria aperta tutto l’anno, meglio ancora se impegnati nel fare una

camminata o un po’ di trekking. Nel 2021, anno in cui ricorre il settimo centenario della morte di Dante Alighieri, è nato Il Cammino di Dante, un percorso ad anello di 400 km, in 20 tappe fra Romagna e Casentino, da Ravenna a Firenze con la tomba del Sommo Poeta come luogo di partenza e il museo Casa di Dante come punto simbolico di arrivo. Per non parlare poi dei tanti ravennati che hanno sperimentato itinerari urbani a tema dantesco proposti dalle guide turistiche sotto il nome di Incontro a Dante. Frutto della voglia dei ravennati e dei romagnoli di

A LATO, MICHELE GIANGRANDI E CHRISTOPHER ANGIOLINI, DEI LOCALI PROTAGONISTI DELLA MOVIDA DI QUESTI ANNI, E UNO SPETTACOLO DELL’ACCADEMIA DEL MUSICAL.

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COSTUME

IN ALTO, ILENIA LORENZETTO, E FABIO ZAFFAGNINI DI TRAIL ME UP.

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viaggiare è Trail Me Up, servizio web che permette di effettuare visite guidate virtuali di luoghi accessibili solo a piedi. Nel 2013 abbiamo incontrato i due inventori, il fusignanese Fabio Zaffagnini e il cesenate Gabriele Garavini, che hanno così trovato un modo di spiegare meglio i posti visitati, attraverso vere e proprie mappature. I cambiamenti di costume hanno a che fare pure con il modo di vivere la solidarietà, visto il crescere negli ultimi anni della povertà alimentare. Ecco nascere allora l’iniziativa Piatto Sospeso, ideata da Ravenna Food, CheftoChef Emilia Romagna Cuochi e da Ecologia di Comunità, ancor prima dello scoppio

della pandemia. In cosa consiste? Nell’acquistare in uno dei ristoranti, negozi e attività aderenti, buoni da 10 euro (o multipli) per finanziare la consegna di pasti di qualità alle persone che frequentano le strutture di accoglienza ravennati. Si colloca in tale contesto anche Il Cappelletto della Domenica proposto dallo chef Matteo Salbaroli che ha ottenuto un risultato superiore alle aspettative. Da segnalare infine, in questi ultimi anni, la crescente tendenza dei più giovani a emigrare, per cambiare lavoro, fare carriera, confrontarsi e ricercare una maggiore qualità di vita. Nel 2017 abbiamo raccontato diverse storie, a cominciare da quella di Marco Vacchi che

si è fatto catturare dall’energia, dalle luci, dal grattacieli, dai taxi gialli e persino dai tombini di New York, dove si è reinventato dal punto di vista professionale, diventando fotografo. La curatrice indipendente e docente Alessandra Saviotti ha saputo invece esportare il suo lavoro a Eindhoven, in Olanda, ma anche in Belgio e negli Stati Uniti nel corso degli anni. Il grafico e sviluppatore di siti web Roberto Pasini, noto come Kalumun, dal 2011 ha scelto la Francia, Parigi, per fare un’esperienza internazionale, mentre per Paolo Fabbri – a Londra dal 2013 – emigrare ha significato cambiare carriera e passare da elettricista a programmatore informatico.



ADVERTORIAL

PASTICCERIA LA VENEZIANA L’ELEGANZA DELLA GRANDE TRADIZIONE DOLCIARIA

UN’ANTICA PASTICCERIA, GESTITA DAL 1964 DALLA FAMIGLIA BACCARINI, CHE OGGI PROPONE SPECIALITÀ DOLCI E SALATE, RICETTE PER OGNI PALATO E PER TUTTE LE FESTIVITÀ.

La dolcezza del Natale è di casa alla Pasticceria Veneziana. Per le feste tanti ravennati affidano il gran finale di cene e pranzi alle mani esperte e creative di Ivan Baccarini, erede di una famiglia di pasticcieri giunta ormai alla terza generazione, con la moglie Alessandra e il figlio Emmanuel. Una storia iniziata nel 1964 quando la famiglia Baccarini subentrò alla guida dell’attività, anno in cui si celebravano i cent’anni dalla fondazione. Nel 1864 una famiglia di origini veneziane aprì la pasticceria e, oggi come allora, la Veneziana porta avanti la tradizione dolciaria italiana con estrema eleganza. Ricette tramandate di generazione in generazione, e poi la ricerca e nuove creazioni,

caratterizzano il lavoro di Baccarini, sempre al passo con i tempi. “Ci siamo evoluti con la città,” racconta il pasticciere, “rispettando le tradizioni. Tutto ciò che vendiamo è di nostra produzione. Per noi la ricerca e lo studio sono importanti, in pasticceria non si improvvisa, occorre precisione nel bilanciamento degli ingredienti. Teniamo molto alla qualità della materia prima, per quanto possibile reperita da produttori locali, con i quali nel tempo abbiamo costruito un rapporto di fiducia.” Dicembre è un mese di superlavoro e di soddisfazioni in pasticceria, il locale assume un clima festoso, grazie alle decorazioni e alle vetrine addobbate a tema con le confezioni regalo

personalizzabili, per avere tutto ciò che occorre per pranzi e cenoni. In laboratorio si lavora senza sosta e il negozio è aperto tutti i giorni, senza turno di riposo. Lungo l’elenco delle delizie preparate nei giorni che precedono le feste troviamo gli amati panettoni al gusto classico con canditi e uvetta, oppure all’albicocca, al pistacchio, al cioccolato e pere, tutti realizzati con lievito madre, da 750 gr., da 1 kg o su misura. C’è poi la variante golosa del panettone classico farcito in laboratorio con crema chantilly o zabaione, oppure venduto con le creme a parte. E ancora i pandori, i torroni alle mandorle, al cioccolato pistacchio e mandorle, e poi gli scenografici tronchetti. Una richiesta che ogni anno supera il migliaio di unità per i panettoni e almeno le 200 per i tronchetti, limite massimo di produzione per il laboratorio. Senza dimenticare il babà in vasocottura che preserva aromi e morbidezza. Immancabile protagonista delle tavole natalizie è il panettone gastronomico, la versione salata del tradizionale dolce già farcita che apre ogni menù con gustosi sandwich, specie per la vigilia di Natale. Per il pranzo del 25, oltre agli apprezzati panettoni e tronchetti, c’è anche l’intramontabi-


IN PIENO CLIMA NATALIZIO, LA VENEZIANA GARANTISCE UN VASTO ASSORTIMENTO DI PANETTONI, PANDORI, TRONCHETTI, MA ANCHE DI PASTICCERIA, MIGNON, BISCOTTERIA, TORTE E MOUSSE: TUTTI DI PROPRIA PRODUZIONE E DALL’ALTA QUALITÀ DI MATERIE PRIME.

le torta Saint Honoré e il famoso dolce al cucchiaio alle creme della Veneziana, ordinabile tutto l’anno. Per il cenone di Capodanno e per il pranzo del primo gennaio, oltre ai dolci della tradizione, trionfano la pasticceria salata e i mignon. Per finire, il 6 gennaio con le torte fatte a calza e i dolci per la gioia dei bambini. Anche in pieno clima natalizio, la Veneziana continua a garantire la migliore qualità e un vasto assortimento di pasticceria, mignon, biscotteria, pralineria, torte e mousse, nonché la cioccolata in tazza ottenuta con una propria ricetta, da servire al tavolo. “Ci

sono clienti,” assicura Baccarini, “che da 30 anni festeggiano il compleanno con la stessa torta, si può dire che abbiamo educato il gusto dei ravennati.” Nel 2016 la pasticceria ha rinnovato gli arredi conservando a muro un inserto in legno con il leone di San Marco, simbolo di Venezia, e inserendo posti a sedere all’interno, soluzione molto apprezzata dai ravennati ma anche dai turisti che continuano a richiedere preparazioni senza tempo come, solo per citarne alcune, la torta di mandorle e ricotta, il profiteroles con bignè alle tre creme e gianduia, il millefoglie e tutti i

classici della pasticceria mondiale. E nello stesso modo apprezzano le nuove proposte dal sapore contemporaneo. “La torta a cui tengo di più è la torta Christian,” spiega Baccarini, “dal nome di mio figlio minore: una cheesecake con gelée ai frutti rossi all’interno, delicata e fresca. Nel tempo i dolci sono diventati più leggeri e le dimensioni si sono ridotte per venire incontro a famiglie meno numerose. Ma il dolce è ancora una passione, oggi lo si apprezza con maggiore moderazione. La tendenza odierna vuole linee semplici, eleganti, senza decorazioni superflue.”

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NELLA PAGINA A FIANCO, IVAN BACCARINI CON LA MOGLIE ALESSANDRA E IL FIGLIO EMMANUEL. SOPRA, ALCUNE DELLE LORO DOLCI CREAZIONI.


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STORIA

PASSATO DA RACCONTARE LA STORIA DI RAVENNA: EVENTI, PROTAGONISTI E LUOGHI MEMORABILI

A CURA DI ROBERTA BEZZI

Nella storia di ogni città ci sono date ed eventi destinati a restare memorabili, quelli che anche a distanza di tempo mantengono inalterata la loro importanza. In questi ultimi dieci anni, seguendo uno dei filoni cardine della nostra rivista, abbiamo raccontato e approfondito alcuni momenti cruciali, con i loro protagonisti, oltre a ripercorrere la nascita di alcuni luoghi cardine della città, quali vie, piazze, giardini, teatri, e anche di località dell’entroterra e della riviera. Perché guardandosi indietro, non solo si impedisce alla mente di dimenticare, ma si scopre sempre qualcosa in più del presente e si impara a rivolgere uno sguardo nuovo sulle cose. Nel 2021, anno del settimo centenario della morte di Dante Alighieri, è stato inevitabile approfondire il legame tra Ravenna e il Sommo Poeta che proprio qui trovò la quiete necessaria per portare a termine il Paradiso e, quindi, la sua Divina Commedia. Guido Novello fece di Dante il fulcro più carismatico e prestigioso della sua corte, trasformata in pic-

colo cenacolo intellettuale. Di ritorno da un viaggio a Venezia, Dante fu colpito da febbri malariche che lo portarono alla morte tra il 13 e il 14 settembre 1321. La città gli riservò solenni onoranze pubbliche, la sepoltura avvenne in S. Pier Maggiore, l’attuale basilica di San Francesco. Così come doveroso è stato raccontare la Ravenna di 100 anni fa, quando furono Don Giovanni Mesini e Corrado Ricci a dare impulso alle celebrazioni, per capire da un lato quanto è cambiata la città e dall’altro quanto il legame con il Sommo Poeta sia diventato, se possibile, ancora più forte e indissolubile. Nel 1921, restò storica la clamorosa prova di forza di 3.000 squadristi, guidati da Dino Grandi e Italo Balbo, che dopo aver reso omaggio a Dante si lanciarono in violenze e intimidazioni verso gli avversari socialisti e cattolici. Con l’avvicinarsi della nuova apertura del Museo del Risorgimento e di quello dedicato a George Byron all’interno di Palazzo Guiccioli, il nostro magazine ha riscoperto 65


STORIA

ABBIAMO RIPERCORSO LE ORIGINI DI VIE, PIAZZE, GIARDINI, TEATRI, E NON SOLO. PERCHÉ GUARDANDOSI INDIETRO SI SCOPRE SEMPRE QUALCOSA IN PIÙ DEL PRESENTE E SI RIVOLGE UNO SGUARDO NUOVO SULLE COSE.

la storia e i protagonisti della Carboneria, uno dei fenomeni più oscuri, confusi e affascinanti dell’inizio dell’Ottocento. La composizione sociale dei Carbonari univa notabili moderati a ex giacobini, fino ad artigiani e popolani. Questa stratificazione era rispecchiata da una struttura tripartita: la Protettrice, la Speranza e la Turba. La setta ravennate più celebre fu poi quella degli Americani, nata come compagnia di cacciatori e così chiamata perché aveva sede nell’Osteria Al Cacciatore Americano del borgo San Rocco. Durante la sua permanenza a Ravenna, Byron

fu un aperto simpatizzante della causa italiana e un attivo testimone della Carboneria. Quando si pensa alle strade di Ravenna, viene subito in mente la centrale via Cavour, nata nell’alveo del fiume Lamone, che è stata spettatrice di numerosi eventi storici. Già a fine Quattrocento era una delle arterie più importanti in quanto, attraverso Porta Adriana, fungeva da collegamento con una delle due principali direttici verso l’entroterra, quella verso Faenza. Impossibile poi non citare via di Roma che unisce Porta Serrata a Porta Nuova da Nord a Sud.

La sua funzione di spina dorsale della città è stata interrotta una trentina d’anni fa, con la chiusura al traffico di un importante tratto. La via di Roma che conosciamo oggi è nata solo verso il 1580 quando fu aperta la sua parte settentrionale, all’incirca da via Paolo Costa a Porta Serrata, con il nome di Strada Nuova. La parte meridionale è quella in cui furono costruiti palazzi imperiali e poi la nuova chiesa palatina, Sant’Apollinare Nuovo, per volontà di Teodorico che contribuì molto alla sua monumentalizzazione. Poi c’è via Diaz dai mille volti, perché è stata testimone

IN APERTURA, GLI SQUADRISTI CHE RESERO OMAGGIO A DANTE NEL 1921, UNO SCATTO STORICO DI VIA DI ROMA, IL PALAZZO DI TEODORICO, UN DETTAGLIO DELLA TOMBA DI DANTE, IL POETA GEORGE BYRON, UNA FOTO STORICA DI VIA CAVOUR, E VIALE FARINI IERI E OGGI. IN QUESTA PAGINA, VIA MAZZINI E LA CHIESA DI SANT’AGATA MAGGIORE, UNO SCATTO STORICO DEL BORGO S. BIAGIO E DI PIAZZA DEL POPOLO.

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STORIA

NEL 2021, ANNO DEL SETTIMO CENTENARIO DELLA MORTE DI DANTE ALIGHIERI, È STATO INEVITABILE APPROFONDIRE IL LEGAME TRA RAVENNA E IL SOMMO POETA CHE QUI TERMINÒ LA SUA DIVINA COMMEDIA.

IN ALTO, I GIARDINI PUBBLICI; IN BASSO, DUE SCATTI STORICI DELL’INGRESSO E DELL’INTERNO DEL TEATRO MARIANO.

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diretta dei molteplici cambiamenti che ha subito la città. La strada comparve sulla scena nel XV secolo con il nome di Giustiniana, in onore del podestà Nicolò Giustinian. A questo periodo risale uno dei suoi edifici più caratterizzanti, in stile veneziano, oggi conosciuto come Casa Guaccimanni. La vera svolta ci fu con l’Unità d’Italia, quando l’apertura del viale della Stazione fece della vecchia strada del monte la porta d’ingresso al centro storico nel percorso fra la stazione e la piazza. E proprio il quartiere Farini, adiacente alla stazione, è stato protagonista di un approfondimento per scoprirne la lunga storia di frontiera. Anche via Mazzini, ribattezzata

via dei poeti, ha un suo fascino discreto, tra palazzi aristocratici e la chiesa di Sant’Agata, lungo l’antico argine del Padenna. Il nostro magazine ha prestato attenzione anche alle piazze cittadine, in primis piazza del Popolo, da sempre protagonista della vita politica e popolare di Ravenna, e poi a piazza Kennedy, la cui recente riqualificazione – con la storica eliminazione del parcheggio – è solo l’ultima di una lunga serie di cambiamenti avvenuti nei secoli dalla Roma Antica al Novecento. Alquanto suggestiva è anche la storia dei quartieri ravennati, fra cui quella del Borgo San Rocco, nel cuore del Bastione di porta San Mama, dove il tempo sembra es-

sersi fermato; o quella del Borgo San Biagio, che fino a un secolo fa segnava i confini cittadini con il suo intrico di vie d’acqua e di terra, un tempo fitte di botteghe e osterie, oggi area residenziale in cui si respira ancora il sapore del passato. Uno sguardo si è posato anche sulla Darsena, tra terra e mare, che parla del legame della città con l’acqua. Oggi, passata l’era della deindustrializzazione, cerca il suo nuovo volto. I parchi hanno acquisito un valore sempre più importante a Ravenna, dove è cresciuta la consapevolezza dello stare all’aria aperta, soprattutto a seguito della pandemia. Il primo polmone verde? I Giardini Pubblici che vantano una storia quasi secola-


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STORIA

IN ALTO, SANT’ALBERTO, UNO SCATTO STORICO DEL CANALE CANDIANO E PALAZZO GINANNI DI SANTO STEFANO.

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re, visto che sono stati realizzati nel 1933 dall’architetto Giulio Ulisse Arata. Grazie alla vetrina marmorea della nota Loggetta Lombardesca, rappresentano uno dei luoghi più suggestivi del centro storico. Ravenna IN Magazine ha scavato nella storia, scoprendo che nel V secolo l’area ospitava il complesso dei palazzi imperiali, per poi diventare sede del nuovo monastero dentro le mura cittadine alla fine del Quattrocento. Nel tempo il monastero è stato convertito in caserma militare, per lasciare quindi spazio a un ippodromo con un grande anello sterrato. I giardini furono senza dubbio una delle opere meglio riuscite fra gli interventi urbanistici

della Ravenna fascista. Dopo aver attraversato un momento di degrado negli anni ’70, la rinascita graduale è stata collegata in particolare alla costruzione del Planetario e alla riapertura dello Chalet. Nel 2018, il nostro magazine ha poi proposto un bel viaggio nei teatri, in particolare alla scoperta dell’Alighieri e del Rasi, oggi protagonisti della stagione di Ravenna Teatro. Il primo teatro della città fu realizzato, però, tra il 1722 il 1724, dove c’è oggi il palazzo della Cgil in via Pellegrino Matteucci. Nell’Ottocento sorsero anche diversi teatri popolari fra cui il Bertoldi, poi Filodrammatico, la suggestiva arena Zinnani che ha poi lasciato il posto alla galleria

Fabbri, e il Mariani, trasformato di recente in ristorante. Restando in città, è stato approfondito in questi anni anche il legame di Ravenna col mare, attraverso il canale Candiano, nato tre secoli fa. Alla fine dell’Ottocento un battello, denominato Vecchia Catlana, trasportava i passeggeri fino a Porto Corsini. Una tradizione che è stata rinnovata da qualche anno, in estate, con una motonave che collega la Darsena a Marina di Ravenna. In questi anni abbiamo raccontato anche la storia di alcuni dei più suggestivi paesi dell’entroterra. Come Sant’Alberto, il cui primo nucleo risale al 1310 e il cui nome è legato al martire dell’evangelizzazione del selvag-



STORIA

CON L’AVVICINARSI DELL’ APERTURA DEL MUSEO DEL RISORGIMENTO E DI QUELLO DEDICATO A GEORGE BYRON ALL’INTERNO DI PALAZZO GUICCIOLI, ABBIAMO RISCOPERTO STORIA E PROTAGONISTI DELLA CARBONERIA.

gio Oriente d’Europa. Fu una comunità bracciante a favorire la trasformazione del territorio da palude in terra coltivabile. Fondamentali furono la rotta del Lamone e la formazione del canale Destra Reno sul vecchio corso del fiume. Famiglie di rilievo nell’Ottocento furono i Guerrini, da cui il ben noto poeta Olindo che era un bambino quando il paese visse l’episodio più celebre della sua storia: il passaggio di Garibaldi in fuga dagli austriaci e la morte di Anita. C’è poi San Pietro in Vincoli, la piccola capitale dei paesi disseminati nella pianura sud di Ravenna,

denominati Ville Unite, caratterizzati da quattro peculiarità: la vocazione archeologica, le pievi paleocristiane, la folta presenza di residenze di villeggiatura delle più ricche famiglie ravennati e un severo mazzinianesimo. Il viaggio è proseguito poi alla scoperta di San Pietro in Trento e dei paesi limitrofi, ossia delle Ville Disunite, un territorio ricco di ville signorili, case coloniche, pievi e paesi che raccontano di una civiltà contadina ormai perduta. Che dire poi del borgo di Mezzano? Nato nel 1371 grazie alla prima comunità di otto focolari, diventa nel tempo la roc-

caforte rossa della politica ravennate con l’arrivo dei braccianti favorito dalle grandi opere di bonifica e dalla coltura del riso. Spostandoci sulla riviera, abbiamo ripercorso la nascita di Milano Marittima nel 2012, anno in cui si è celebrato il primo centenario della località reginetta della riviera ravennate. A crearla contribuì l’artista milanese Giuseppe Palanti che, colpito dalla bellezza selvaggia della pineta, ne trasse ispirazione per una nuova città balneare integrata all’ambiente naturale, riconducibile al modello di città giardino del mondo anglosassone.

A LATO, LA CHIESA DI SAN LORENZO A FILETTO, L’EX ZUCCHERIFICIO DI MEZZANO E UNA STORICA VEDUTA AEREA DI MILANO MARITTIMA.

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OTTICA DI CESARE OCCHIALERIA ARTIGIANA

UNA VERA OCCHIALERIA NATA NEL 2015 SU INIZIATIVA DELL’IMPRENDITORE E ARTIGIANO MARCO DI CESARE. L’ATTIVITÀ ARRICCHISCE IL LABORATORIO OTTICO DEL PADRE MAURIZIO, GIÀ PRESENTE DA DECENNI SUL TERRITORIO.

Vi siete mai chiesti cosa c’è dietro un paio di occhiali? Per scoprire i segreti della produzione di un occhiale basta soffermarsi davanti alla vetrina di Ottica Di Cesare di Ravenna: una vera e propria occhialeria artigiana, dove si realizzano occhiali fatti a mano su misura e personalizzabili, unici nel loro genere. La storia di Ottica Di Cesare affonda le sue radici nel laboratorio ottico nato nel 1985 su iniziativa dell’imprenditore e artigiano Maurizio Di Cesare. Specializzato nel montaggio di lenti da vista e affermatosi sul territorio nel corso degli anni ha servito decine di negozi di ottica distinguendosi per l’alta qualità dei materiali impiegati, tratta-

menti dallo standard elevato e servizi esclusivi. Nel 2015, con l’ingresso in azienda del figlio Marco, apre al pubblico il negozio di via De Gasperi 1/3 a Ravenna che da quest’anno si distingue come unica realtà presente in Romagna nella produzione di occhiali artigianali realizzati in modo sartoriale e totalmente customizzabili dal cliente. “Forti della ormai solida esperienza del laboratorio,” racconta Marco Di Cesare – ortottista e ottico specializzato in montature artigianali e lenti da vista di ultima generazione - “volevamo ulteriormente arricchire la proposta rivolta alla nostra clientela. Non solo assistenza, ma cura del dettaglio e consulenza perso-

nalizzata, che tenga conto della fisionomia, del gusto e delle esigenze specifiche di ogni cliente. Grazie al passaparola sono poi arrivati anche gli appassionati di prodotti artigianali, finiti a mano, e coloro che sognano di indossare qualcosa di originale e che sappia distinguersi.” Non solo ricerca nella forma e nello stile, ma anche nel pregio dei materiali. Ottica Di Cesare crea occhiali totalmente Made in Italy utilizzando per le proprie montature lastre Mazzucchelli, storica azienda varesina fondata nel lontano 1849 e leader italiana nella produzione di acetato di cellulosa, materiale resistente e malleabile. Il processo di creazione artigia-


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nale avviene sotto gli occhi dei passanti, che già dalla vetrina possono ammirare la suggestiva fresa per l’intaglio delle componenti dell’occhiale, che vengono poi limate e lucidate a mano. “È davvero emozionante per un artigiano vedere i visi dei passanti di fronte alla vetrina mentre creiamo i nostri occhiali,” aggiunge Marco Di Cesare “Abbiamo scelto di rendere visibile a tutti ogni passaggio della lavorazione proprio per questo, per rendere le persone partecipi del processo e della cura che mettiamo nella creazione di ogni pezzo unico della nostra occhialeria.” Varcata la soglia del negozio si è accolti da Alida e Beatrice, che accompagnano il cliente nella scelta dell’occhiale e offrono preziosi consigli per la personalizzazione di frontale, aste e tipologia della lente: è infatti possi-

bile non solo scegliere la forma e il colore, ma anche la rifinitura del materiale della montatura – lucida o opaca – e la colorazione delle lenti da vista e da sole. “Le combinazioni estetiche sono molteplici e per rendere l’occhiale ancora più unico è possibile l’inserimento di incisioni sull’asta e sul frontale, come ad esempio il proprio nome, le iniziali, una frase o un piccolo disegno,” ci racconta ancora Marco. “Il nostro sogno per il futuro è quello di dedicare l’intero spazio espositivo alla nostra occhialeria artigianale. Un obiettivo non solo di business, ma anche per andare incontro ad un tema di sostenibilità che ci riguarda tutti. La realizzazione di occhiali su misura ci permette infatti non solo di eliminare l’invenduto, ma di ridurre al massimo gli sprechi di materiale, poiché, trattandosi di un

prodotto interamente realizzato da noi, siamo in grado di sostituire ogni singolo pezzo – come già facciamo per altre montature – garantendo così un prodotto destinato a durare nel tempo.”

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A SINISTRA MARCO DI CESARE MENTRE MOSTRA UN PARTICOLARE DELLA MONTATURA APPENA FRESATO ALL’INTERNO DEL SUO LABORATORIO. IN BASSO A DESTRA IL PROCESSO DI LIMATURA DELLA MONTATURA.


SPORT

CULLA DEL TALENTO LE SQUADRE E GLI ATLETI CHE FANNO LA STORIA

A CURA DI ROBERTA BEZZI

Considerando dimensione e numero di abitanti, il territorio ravennate si è sempre distinto per una buona tradizione sportiva, riuscendo a sfornare talenti olimpionici, squadre in grado di dare battaglia nelle discipline più note quali basket, volley e calcio, e appassionati capaci di invenzioni e imprese uniche nel loro genere. A suggellare i numerosi risultati positivi, nel Salone delle feste del Coni di Roma, è arrivata anche la qualifica per Ravenna di Città Europea dello Sport 2016 da parte di Aces Europe che ha consentito alla città di essere al centro di manifestazioni, convegni, progetti di formazione sportiva, resi possibile grazie a una rete diffusa di associazioni, impianti e strutture pubbliche e private. Le donne giocano un ruolo da protagoniste come dimostrato anche alle recenti Olimpiadi di Tokyo dove la ginnasta cervese Milena Baldassarri (19 anni) ha fatto sognare e inorgoglire tutti con le sue esibizioni che sono valse uno storico sesto posto nella finale di ginnastica ritmica. Si tratta del miglior 76

piazzamento mai ottenuto da un’italiana. Il nostro magazine l’ha sempre tenuta d’occhio, dedicandole un’intervista nel 2018, l’anno in cui è diventata campionessa assoluta italiana e plurivincitrice con la nazionale tricolore. In Giappone ha debuttato anche la diciottenne tiratrice Sofia Ceccarello, di cui abbiamo raccontato le emozioni prima delle gare e che è già concentrata su Parigi 2024 dove cercherà il riscatto. Da segnalare anche il grande risultato di Marcello Dradi, commissario tecnico della Nazionale spagnola di tiro a volo, che ha ottimamente preparato Alberto Fernandez e Fatima Galvez, vincitori dello storico oro nel Mixed Team di trap. Andando indietro nel tempo, impossibile non ricordare la ravennate d’adozione Josefa Idem – campionessa mondiale e olimpica nella specialità del K1 – che ha chiuso la sua incredibile carriera a Londra 2012, dove hanno gareggiato anche il canottiere Marcello Miani e il lottatore Daigoro Timoncini. Tutti e tre sono stati intervistati nove


A SUGGELLARE I NUMEROSI RISULTATI, RAVENNA È STATA CITTÀ EUROPEA DELLO SPORT 2016, DIVENTANDO CENTRO DI MANIFESTAZIONI, CONVEGNI, PROGETTI DI FORMAZIONE SPORTIVA.

anni fa, prima del grande evento. Una ravennate è anche la campionessa del mondo junior su pista Sofia Collinelli, 21 anni, che ha iniziato a gareggiare da giovanissima, seguendo le orme del papà Andrea, campione olimpico su Pista nell’inseguimento individuale ad Atlanta 1996 e due volte campione del mondo dell’inseguimento a squadre. Restando in tema di ciclismo, non ha bisogno di presentazione il grande campione Davide Cassani, intervistato dal nostro maga-

zine all’indomani della nomina a nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana di ciclismo nel 2014. Originario di Solarolo, è stato ciclista professionista dal 1982 al ’96, dieci volte azzurro, voce e volto del ciclismo Rai per quasi vent’anni. Ha rivestito l’incarico di commissario tecnico fino allo scorso settembre, mentre è tuttora presidente di Apt Servizi Emilia-Romagna, da quando nel maggio 2018 è stato eletto alla guida dell’ente di promozione turistica. Restando in ambito due ruote, Ravenna IN Magazine ha raccontato anche la folgorante e breve carriera ciclistica di Angelo Miserocchi, fatta di vittorie in grandi classiche nazionali e internazionali, vissuta al fianco di Fausto Coppi. La nostra rivista, in questi anni, ha sempre guardato con attenzione anche agli sport di squadra, a cominciare dal Ravenna Calcio che ha vissuto stagioni alterne. In occasione dei primi cent’anni di vita della società, nel 2013 ne è stata raccontata la storia, iniziata nel pomeriggio 77


SPORT

RAVENNA È SEMPRE STATA CULLA DEL VOLLEY, MA ANCHE IL BASKET E IL CALCIO HANNO VISSUTO MOMENTI DI GLORIA. NUMEROSE LE PERSONALITÀ SPORTIVE, ANCHE FEMMINILI, CHE HANNO GUADAGNATO LE OLIMPIADI.

NELLA PAGINA PRECEDENTE, ALBERTO MARCHESANI, SOFIA COLLINELLI, DAVIDE CASSANI E MILENA BALDASSARRI. IN QUESTA PAGINA, STEFANO RIGHI CON GIANNI MORANDI, GIANDOMENICO BELLETTINI E, SOTTO, GIACOMO CICOGNANI, LA SQUADRA DI DNB CHE NEL 2012 GIOCAVA NEL GIRONE B CON ROBERTO VIANELLO, PRESIDENTE DELL’ACMAR BASKET PIERO MANETTI, E SARA PANETONI CHE FESTEGGIA LA VITTORIA CON LE COMPAGNE DI SQUADRA.

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del 20 aprile 1913, quando i primi tifosi affluirono in piazza d’Armi per assistere alla partita fra una squadra ravennate e una forlivese. In molti ricordano un giovanissimo Angelo Fabbri, della nota dinastia di commercianti di tessuti, futuro giocatore e dirigente della squadra, che portò il primo pallone dal collegio svizzero in cui seguiva un corso di studi commerciali. In questi ultimi anni, un ruolo di spicco nella pallacanestro cittadina è stato certamente esercitato da Roberto Vianello, presidente del club Basket Ravenna Piero Manetti che ora milita nella serie A2 del campionato italiano. Fiore all’occhiello del club è il settore giovanile, dove sono

stati fatti tanti sforzi. Per quanto riguarda i giocatori, belle soddisfazioni sono arrivate da Giacomo Cicognani che ha militato nella squadra ravennate dal 2008 al 2016, riuscendo a disputare gli Europei 2012 con l’Italia Under 20. Il nostro magazine ha anche ricordato Alfia Garavini, mitica presidente dell’Olimpia Teodora, la nota squadra femminile di volley che in pratica ha vinto tutto negli anni Ottanta: 11 scudetti consecutivi, 6 Coppe Italia, 2 Coppe dei Campioni, 1 Coppa del mondo per club, fino a ora unica squadra italiana a vincerla. Tra le nuove leve si è messa in evidenza la bagnacavallese Sara Panetoni (21 anni), che ha debuttato in A1 con il Club Italia,

vincendo la medaglia d’argento al campionato mondiale 2019 con l’Italia Under 20. A Ravenna poi, in questi ultimi anni, tanti sportivi stranieri hanno per così dire trovato l’America. Qualche esempio? La schiacciatrice estone Anna Kajalina approdata all’Olimpia Teodora, l’argentino Cristian Gabriel Poglajen, il cubano Miguel David Gutierrez, il francese Nicolas Maréchal, l’austriaco Paul Buchegger e il bulgaro Krasimir Georgiev alla Bunge Ravenna. La lista comprende anche il senegalese Falou Samb al Ravenna Calcio, Rayvonte Rice e Jerai Grant al Ravenna Basket. Ma l’elenco è ben più lungo e in costante aggiornamento. Tanti i


giovani che si sono messi in evidenza, in questi ultimi anni, in competizioni motociclistiche da brivido. A cominciare dal pilota Fabio Caricasulo, ravennate classe 1996, definito un guerriero della Supersport, classe in cui ha vinto il campionato italiano nel 2014. Per continuare con Fabio Evangelista del team Evan Bros che ha conquistato grandi vittorie nei campionati Supersport e con Marco Faccani, vincitore del campionato europeo Superstock 600 nel 2014. A Ravenna si è anche fatto strada uno sport più di nicchia come il rugby grazie al Romagna Rugby Football Club che rappresenta il vertice di un progetto dedicato alla crescita e allo sviluppo di questo

sport sul territorio della Romagna. Dall’unione è nata la forza e la prima squadra, dopo cinque anni in serie B, ha riconquistato la serie A nel 2018-19. Grande risalto è stata poi data al rapporto con le scuole per avvicinare sempre più bambini e ragazzi a questo sport che ha nel gruppo il suo punto di forza. Ci sono poi figure di spicco nello sport cittadino che hanno creato eventi di richiamo internazionale e persino inventato nuove discipline. Stefano Righini, presidente di Ravenna Runners Club, è ormai l’indiscusso patron della maratona dai numeri da record: maratona di Ravenna Città d’Arte. La 42 km attraverso le vie della città, toccando tutti gli 8 monu-

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SPORT

IN ALTO, UNA PARTITA DEL ROMAGNA RUGBY FOOTBALL CLUB E, SOTTO, IL PILOTA DELLA SUPERSPORT FABIO EVANGELISTA E IL CAMPIONE EUROPEO FEDERICO CARICASULO.

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menti Unesco, e le altre competizioni correlate, registrano ogni anno oltre 10.000 partecipanti, fra cui atleti internazionali che mirano a ottenere i record della corsa. Quando si parla di maratona, un pensiero va inevitabilmente anche a Pietro Crementi, detto Pirì, mitico direttore di gara della 100 km del Passatore da Firenze a Faenza che il nostro magazine ha intervistato nel 2018. Giandomenico Bellettini, fondatore dell’associazione sportiva Federazione Italiana Beach-Tennis (IFBT), sulle spiagge di Marina di Ravenna e Punta Marina Terme, si è invece inventato il beach-tennis: ha scritto il nome e tutte le regole tuttora valide nei tornei di tutto il

mondo. Un capitolo a parte lo meritano poi quei ravennati, anche d’adozione, che hanno così creduto nella loro passione, da riuscire a portare a termine imprese sportive fuori dal comune. A cominciare dal giornalista Alberto Marchesani che, dopo la Siberia e il Deserto dell’Oman, ha realizzato il sogno di partecipare alla terrificante maratona Fire and Ice in Islanda, percorrendo 250 km in sei giorni. Per continuare con gli amici Marco Meini e Giovanni Gondolini, partiti nel 2013 per fare il giro del mondo in bicicletta, percorrendo oltre 100.000 km con il loro Magio Bike Tour. Dopo l’abbandono di Meini nel 2016 per amore, Giovanni è stato rag-

giunto dal fratello Francesco che lo ha accompagnato fino al rientro in città nel marzo 2020. Merita una citazione in questa sezione anche Andrea Leggeri, l’ideatore dell’Eroica in moto, manifestazione che ogni anno fa tappa in Toscana ed è un condensato di valori, esperienze, emozioni, a cui partecipano anche ex piloti e campioni con le loro storiche moto. Un’ultima citazione la merita infine l’area del Pala De André di Ravenna che presto, dopo più trent’anni di attesa, sarà arricchita con un nuovo palazzetto da circa 6.000 posti a sedere per partite di basket e volley. Da qui ripartirà lo sport del futuro di Ravenna.


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Insieme a lui c’è una squadra di circa 18 persone, fra soci, dipendenti e collaboratori – in gran parte con una formazione tecnica e una lunga esperienza alle spalle – che, grazie a una formazione continua, riesce a mantenere alte competenze. La storia di Copy System inizia nel 1981 a Ravenna, su iniziativa del fondatore Maurizio Mazzavillani. “Visto che aveva bisogno di personale tecnico,” ricorda Maccolini, “fu lui a scegliermi, nel 1984, come collaboratore tecnico. Il nostro percorso insieme è stato tutto in continua crescita: qualche anno dopo, nel 1990, apriamo Copy Assistance per occuparci nello specifico di assistenza, mentre poco prima del 2000, con l’unio-

ne delle due realtà, sono diventato socio. Il nostro felice sodalizio è durato fino al 2018, quando Maurizio ha deciso di godersi la meritata pensione.” I servizi di Copy System sono cambiati nel tempo, seguendo da un lato le esigenze della clientela e dall’altro lo sviluppo tecnologico e digitale che ha caratterizzato il settore. “Durante i primi dieci anni,” spiega Maccolini, “rispondendo alla grande domanda sul mercato che superava l’offerta, ci siamo concentrati sulle esigenze di stampa delle aziende. All’epoca infatti gran parte degli uffici preferiva rivolgersi all’esterno per le fotocopie in gran quantità. Poi le cose sono cambiate, le fotocopiatrici hanno lasciato il posto a


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all’azienda ravennate. “Con noi il cliente non compra solo una scatola, ma una scatola che produce soluzioni,” ama ripetere Maccolini. “E le soluzioni sono garantite dalle persone che lavorano per noi, come in una grande famiglia. Siamo molto orgogliosi di avere una forte permanenza, in azienda, dei nostri collaboratori, dai 20 ai 30 anni. Chi lavora in un contesto equilibrato e strutturato è in grado di trasmettere competenza e cordialità al cliente.”

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TERRITORIO

LUOGHI D’INCANTO TRASFORMAZIONI URBANE E PREZIOSI SCORCI DAL NOSTRO TERRITORIO

A CURA DI ROBERTA BEZZI

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RAVENNA HA CONOSCIUTO DIVERSE TRASFORMAZIONI E L’AVVIO DI NUOVI PERCORSI, OLTRE CHE L’ATTESA APERTURA DI NUOVI LUOGHI ICONICI, E QUESTO È IL MOTIVO PER CUI ABBIAMO RISERVATO UN’ATTENZIONE PARTICOLARE AL CONTESTO URBANO.

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TERRITORIO

A CLASSE, DOVE SORGEVA L’EX ZUCCHERIFICIO, NEL 2018 È NATO IL MUSEO CLASSIS DI RAVENNA. DOPO VENT’ANNI DI ATTESA, L’OBIETTIVO È FARLO DIVENTARE UN BIGLIETTO DA VISITA DI RAVENNA E DELLA SUA ILLUSTRE STORIA.

IN APERTURA, LA ROCCA BRANCALEONE E IL SUO SPAZIO PER SPETTACOLI ALL’APERTO, LA DARSENA E IL LOCALE DARSENALE, E DUE RENDERING DEL PROGETTO DEL PARCO MARITTIMO. IN QUESTA PAGINA, IN ALTO, LA RISERVA NATURALE DELLA SALINA DI CERVIA E, SOTTO, DUE IMMAGINI DELLA PINETA DI CERVIA E CLASSE.

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Il territorio ravennate è ricco di luoghi incantevoli e molto diversi fra loro, in grado di stupire non solo il turista ma anche l’osservatore più attento. In questi ultimi dieci anni, Ravenna ha conosciuto diverse trasformazioni e l’avvio di nuovi percorsi, oltre che l’attesa apertura di nuovi luoghi iconici, e questo è il motivo per cui abbiamo riservato un’attenzione particolare al contesto urbano. Se la città si è fatta più bella di recente, lo si deve anche alle celebrazioni dantesche del 2021. Molte risorse economiche, infatti, sono servite proprio per riqualificare quella parte di centro storico nota come zona del silenzio, dalla Tomba di Dante,

completamente restaurata, all’apertura di Casa Dante e il nuovo allestimento del Museo dantesco dei Chiostri Francescani, fino a piazza dei Caduti. Nel prossimo futuro a riservare le maggiori sorprese sarà Porta Adriana grazie a un originale progetto di riqualificazione. C’è già trepidazione anche per il recupero dell’area dell’ex caserma Dante Alighieri in via Nino Bixio, chiusa dal 2011, dove presto sorgeranno un grande giardino, un orto botanico e spazi riservati a laboratori e attività didattiche. Negli ultimi cinquant’anni, anche la Rocca Brancaleone è entrata nel cuore dei ravennati al pari di monumenti più antichi e celebri: è un parco urbano, un’arena estiva

con rassegne cinematografiche sotto le stelle, e anche teatro per concerti e per allestimenti d’opera. Grazie al progetto Roccalab, nato nel 2018 dall’alleanza fra diverse imprese del territorio, la Rocca è considerata come un laboratorio, in cui il parco e l’edificio storico diventano generatori di cambiamento per la città, per il sistema turistico e per le scuole. La Darsena di Città è la zona per antonomasia destinata al cambiamento, attraverso un percorso lento e graduale che sta dando i primi frutti. L’ultimo tassello? L’apertura del Darsenale, il primo brew-restaurant, eccellente esempio di recupero industriale, nella passeggiata sul Candiano che connette la cit-


tà al mare e si anima di eventi e punti di ritrovo, a distanza di qualche anno da quella della Darsena Pop Up, il primo esempio di riuso temporaneo di uno spazio pubblico attraverso lo sport, attività commerciali, ricerca e innovazione. Qui, presto, saranno completati la passerella sulla banchina fino al ponte mobile, il pontile sull’acqua e un sovrappasso dell’area della stazione, interventi molto attesi da ravennati e turisti. In questo quartiere c’è la chiave di accesso al futuro della città, come ricordato fra l’altro durante il lungo percorso di candidatura di Ravenna a Capitale Europea della Cultura 2019. Se ne parla, in realtà, da più di trent’anni,

dalla prima proposta di trasformazione contenuta nel progetto Marmarica (1989) per arrivare al masterplan del noto architetto Stefano Boeri (2004) che ha ipotizzato i docklands di Ravenna. Qualcosa si sta muovendo e nei prossimi anni ci sarà l’occasione per più ampi spazi verdi, piste ciclabili, nuove residenze e attività, per riportare in vita le potenzialità uniche della zona portuale per l’attività di tempo libero e altri servizi, il lavoro e le funzioni commerciali. A Classe, dove sorgeva l’ex zuccherificio, nel 2018 è nato il nuovo museo Classis Ravenna che racconta la storia della città e del suo territorio. Dopo vent’anni di attesa, l’obiettivo dichiarato è ambizioso: farlo diventare un biglietto da visita di Ravenna e della sua illustre storia. Il parco del Delta del Po dell’Emilia-Romagna, che si estende per 53.000 ettari da Goro a Cervia fino a Campotto, è ormai sempre più parte integrante dell’idea di ambiente e di turismo che Ravenna ha sposato in questi ultimi anni. Ad aprirci le porte di quello che un giorno potrebbe diventare un grande parco nazionale con il Veneto, sul modello dei grandi parchi americani, è Aida Morelli, l’architetto ravennate che ne è diventata presidente dall’aprile 2021, dopo


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IN ALTO, DUE SCATTI DEL SUGGESTIVO LABIRINTO DINAMICO DI MAIS.

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essersi occupata per una vita di progettazione e volontariato ambientale. Lei infatti ama ripetere: “più grande sei, più conti anche dal punto di vista della promozione. E poi agli animali e alle piante non importa nulla dei confini amministrativi…” Guardando al futuro, il rilancio dei lidi ravennati passerà attraverso la riqualificazione del litorale con una nuova illuminazione, nuovi percorsi ciclopedonali, meno auto e più servizi di trasporto. Si tratterà, in definitiva, del progetto più ambizioso di questi ultimi anni che porterà alla nascita del cosiddetto Parco Marittimo, un progetto strategico per la riqualificazione di tutti i lidi e per il rilancio del turismo

balneare. A Cervia una tappa d’obbligo è la storica riserva naturale della Salina, sulle tracce dell’oro bianco di Romagna. Il Centro Visite è il luogo di partenza per escursioni guidate all’interno dell’oasi di Cervia, in cui la salina Camillone è l’unica rimasta in vita fra le 150 a raccolta artigianale del sale, secondo un antico processo di raccolta multipla. Quando si parla di verde, la mente di qualsiasi ravennate vola subito alla pineta di Cervia e di Classe dove scoprire non solo meravigliosi alberi centenari, ma anche molti animali tipici. Lo spettacolo offerto dai pini centenari, dai lecci e dalle querce, che ispirarono Dante a descrive-

re la divina foresta spessa e viva, è tuttora così affascinante da liberare la fantasia. E parlando di luoghi del cuore, impossibile non pensare al FAI Ravenna che ogni anno, grazie all’intensa attività dei volontari, promuove iniziative per far conoscere e proteggere il patrimonio culturale, naturale, storico e artistico. Non c’è nessuno ormai che non abbia sentito parlare di Giornate di Primavera e d’Autunno, dove sempre più attenzione è riposta al rapporto tra storia e natura. Il nostro magazine ha intervistato il capo delegazione Claudia Giuliani che ha parlato anche dei libri antichi come luoghi da visitare. “Solo conoscendo si può far conoscere. Vi sono grandi storie


Da oltre 20 anni operiamo nel panorama nazionale delle pavimentazioni speciali, dei rivestimenti in resina e delle manutenzioni edili industriali, soddisfando ogni giorno clienti industriali, pubblici e privati. Tekno Pav è una delle prime aziende nella realizzazione di pavimenti in resina in Italia.


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IL PIÙ GRANDE AL MONDO NEL SUO GENERE, IL LABIRINTO DINAMICO DI MAIS È UN PERCORSO MISTERIOSO IN CUI BISOGNA TROVARE L’USCITA E IN CUI SI PUÒ MODIFICARE IL PERCORSO DI CHI SEGUE.

da far conoscere, libri importanti che devono diventare familiari al grande pubblico,” afferma. A Marina di Ravenna c’è un luogo che merita una visita speciale: il Cestha, il primo centro di recupero per la fauna ittica presente sul territorio nazionale, una specie di nursery del mare. Un rifugio per tutti gli animali acquatici, in particolare tartarughe marine, bisognosi di cure, realizzato in stretta collaborazione con gli operatori ittici e i pescatori che ogni giorno solcano il mare. Ad Alfonsine, c’è un luogo magico, il Labirinto Dinamico di Mais, nato nel 2017

all’interno dell’azienda Galassi. Il più grande al mondo nel suo genere, è un percorso enigmatico e misterioso in cui bisogna trovare l’uscita e in cui si può modificare il percorso di chi segue. A pochi chilometri da Castel Bolognese, immerso nella campagna romagnola, abbiamo scoperto un incantevole esempio di mulino medievale restaurato: il Molino Scodellino, recuperato e restaurato dal 2010 dall’associazione degli Amici del Molino in collaborazione con le istituzioni locali e regionali. Si tratta di un eccezionale connubio di storia, archeologia e ambiente. A Vil-

lanova di Bagnacavallo, merita certamente una visita l’Ecomuseo delle Erbe Palustri che ha fatto del rispetto della natura, della valorizzazione delle tradizioni, degli usi e dei costumi della comunità, i propri principi cardine. Parlando invece di divertimento per grandi e piccini, il pensiero va infine al parco di Mirabilandia che ha saputo crescere nel corso degli anni, raggiungendo i 2 milioni di visitatori, grazie all’introduzione di sempre nuove attrazioni, aree tematiche e show. Nel 2022 festeggerà i primi trent’anni di apertura.

IN QUESTA PAGINA, UN INTERNO E UN ESTERNO DEL MOLINO SCODELLINO E, SOTTO, UNA DELLE ATTRAZIONI DEL PARCO DI MIRABILANDIA.

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