Rimini IN Magazine - n.2/2010

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Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 20/12/2000 n. 34- E 3,00

Rimini

Bruno

Vernocchi

Un ingegnere a tutto gas

Alta Valmarecchia Cartolina dalla “nuova” Romagna Concept store I live shopping Centro Edith Stein La cura dell’arte ®

Anno X - N. 2 - maggio 2010


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Editoriale |

La “dolce”

Rimini di Andrea Masotti

Iniziamo con La Dolce Vita e Federico Fellini. Il capolavoro del Maestro è piuttosto un “appoggio” per presentare il nuovo “Rimini IN”. D’altra parte, a ricordare che nel 2010 il regista avrebbe compiuto 90 anni e che 50 anni fa usciva un film “mito”, non si fa peccato. Specialmente, se può essere l’occasione per ricordare le iniziative in corso per celebrare questi “compleanni”. La più vicina, geograficamente, è la mostra al Mambo di Bologna, aperta fino a luglio. Ma anche Rimini ha saputo prenderne spunto, rendendo “dolce” (non solo “rosa”), l’appuntamento clou dell’estate, la Notte Rosa: andate a vedervi il ma-

nifesto, omaggio a Fellini e al film. Rimini, insomma, ogni volta sa sorprendere, riuscendo ad azzeccare il modo per promuovere al meglio, anche attraverso i manifesti (altrettanto bello quello dell’estate, opera di un’illustratrice bolognese), il territorio: un territorio fatto di persone dinamiche, di storie di successo, di luoghi d’eccellenza. Ad aprirela rivista è un volto noto a tanti: non solo perché in tanti sono passati dall’“ingegnere” ad acquistare un auto, ma perché Bruno Vernocchi è da tempo uno dei riminesi più attivi nella vita cittadina. Un uomo dalla grande esperienza e dalle poliedriche passioni.

Cesena

Forlì

Rimini

®

®

Anno VII - N. 1/2 - APRILE - 2010

Anno XIII - N. 2 - APRILE 2010

Anno X - N. 2 - mAggio 2010

Bruno

Nel segno di

Ulisse

Vernocchi

Teleromagna

Tramonti

Un ingegnere a tutto gas

Gianluca Pagliacci e Gianluca Padovani

L'architettura, una passione "razionale"

Alta Valmarecchia Cartolina dalla “nuova” Romagna Concept store I live shopping Centro Edith Stein La cura dell’arte

Ulisse Tramonti Un forlivese a Firenze Sant’Agostino in Alpe Quel che resta del passato Formaggi di Romagna Freschi di tradizione

Gianluca Pagliacci e Gianluca Padovani Nel segno di Teleromagna Sant'Agostino in Alpe Quel che resta del passato Formaggi di Romagna Freschi di tradizione

R a ve n n a

Faenza

Pesaro-Urbino ®

Anno IX - N. 1 - FEBBRAIO - MARZO 2010

Giuliano

Resca La mia avventura imprenditoriale

Anna Mantice Imprenditrice verace Sulle orme di Caravaggio Amabili resti Umberto Mario Testoni La poesia nel paesaggio

®

®

Supplemento a “Ravenna IN Magazine” N. 5 - 2008

Anno V - N. 1 - MARZO/APRILE/MAGGIO 2010

Ivano

Andrea

Dionigi

Minguzzi

Alla guida dell’Alma Mater

Hotellerie d’eccellenza L’arte dell’ospitalità Monteciccardo Primavera in collina Libri, musica e sapori Alleanza culturale

Campione di normalità

Giuliano Gamberini Al volante... da 40 anni Wellness in provincia Salute e benessere Gianni Golfera Una memoria spaziale

Proseguiamo (e non potevamo non parlarne) salendo il Marecchia e andando a conoscere la “nuova” Romagna, i comuni entrati, dopo un lungo iter, a far parte della Provincia. Un territorio affascinante, cuore del Montefeltro, che ci hanno raccontato i sette sindaci. La rivista prosegue con un viaggio nei concept store “alla riminese”: luoghi di tendenza, in cui l’acquisto è parte di un’esperienza più ampia. Abbiamo incontrato, poi, alcuni commercianti del centro di Rimini, ai vertici di Down Town, Consorzio che vuole promuovere e difendere lo shopping d’alta qualità nel cuore della città. Saliamo a Poggio Berni per conoscere l’esperienza del centro Edith Stein, che utilizza l’arte come strumento di cura. E i risultati sono opere che meritano attenzione. Una parte importante della rivista è dedicata ad architettura e design: dal servizio sulla casa, all’incontro con un professionista del settore (l’architetto “restauratore” Massimo Bottini), dai risultati del Concorso “Abitare Rimini”, promosso dal Rotary Club, al ristorante Righi di San Marino, recente “stella” Michelin e locale pensato anche come location per esposizioni d’arte. A chiudere le rubriche, ormai appuntamenti fissi: è il caso della nautica, che celebra “Mr. Coppa America” Max Sirena; mentre nel nuovo spazio sull’enogastronomia incontriamo Gaetano Callà, vicepresidente della Strada dei Vini e dei Sapori. Buona lettura!

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RIMINIWELLNESS L’ENERGIA PRENDE CORPO

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Fitness, benessere & sport on stage 5a Edizione

Fiera e Riviera di Rimini

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Sommario 7

Editoriale |

10

Annotare | Brevi IN

22

Essere | Bruno Vernocchi

28

Approfondire | Alta Valmarecchia

36

Scoprire | Concept store

43

Riunire | Consorzio Down Town

46

Creare | Centro Edith Stein

50

Abitare | Nel cuore di Santarcangelo

28

22

36

55

Disegnare | Massimo Bottini

58

Vivere | I riminesi e il cavallo

64

Difendere | Ce.S.Di.F.

66

Ripensare | Concorso “Abitare Rimini”

68

Esporre | Ristorante Righi

70

Ritrarre | Epimaco Zangheri

72 74

64

Edizioni IN MAGAZINE S.R.L. Redazione e amministrazione: Via Napoleone Bonaparte, 50 47100 Forlì tel. 0543.798463 fax 0543.774044

www.inmagazine.it inmagazine@menabo.com Stampa: Graph S.N.C. - San Leo (PU) Direttore Responsabile: Andrea Masotti.

Controllo produzione e qualità: Isabella Fazioli. Ufficio commerciale: Irena Coso. Collaboratori: Riccardo Belotti, Graziella Biagetti, Monica Gasperini, Claudia Gelmini, Marina Giannini, Alessandra Leardini, Lucia Lombardi, Andrea Manusia, Milena Massani, Maria Cristina Muccioli, Stefano Rossini, Manuel Spadazzi.

Redazione centrale: Andrea Biondi, Valeria Del Sordo, Francesca Renzi.

Fotografi: Mario Flores, Riccardo Gallini, Filippo Pruccoli, Studio Paritani.

Navigare | Max Sirena

Progetto grafico: Lisa Tagliaferri

Chiuso per la stampa il 30/4/2010

Degustare | Gaetano Callà

Impaginazione: Francesca Fantini.

IN Magazine | 9


Annotare | Brevi IN

Il progetto per il nuovo “Galli”

Rimini - Un evento attorno a cui ruoterà una tre giorni d’incontri. 40 nuove sale del Museo vedranno la luce alla XII edizione di “Antico/ Presente - Festival del Mondo Antico”, dal 25 al 27 giugno. Il nuovo percorso, ospitato nei sotterranei del Collegio dei Gesuiti, inizia dalle prime testimonianze dell’homo erectus sul colle di Covignano, per passare alle eredità dell’età del bronzo e ai corredi delle necropoli villanoviane cresciute sotto l’influenza di Verucchio. Preziosi i prodotti delle popolazioni che, tra VI e IV secolo a.C., hanno abitato valle e approdo dell’Ariminus, il fiume eponimo della colonia fondata nel 268 a.C. dai Romani. Nella nuova ala prende poi corpo la città d’età repubblicana fino a quella imperiale. I mosaici evocano il tenore di vita nelle dimore tardo antiche al loro apice. http://antico.comune.rimini.it/

Bienni di Specializzazione al “Marvelli” Rimini - La Congregazione per l’Educazione Cattolica della Santa Sede Vaticana ha approvato il Biennio di Specializzazione presso l’ISSR “A. Marvelli” della Diocesi, l’unico in Romagna con un’offerta formativa completa di Diploma di Laurea Triennale e Laurea Magistrale (specialistica): un risultato che ha sancito la nascita di un Centro studi di formazione universitario di rilevanza europea. L’offerta formativa dell’Istituto e in particolare i bienni specialistici (“Pedagogico-didattico” e “Arte sacra e turismo religioso”) è stato presentato a fine marzo.

10 | IN Magazine

Rimini - Visse la sua ultima stagione nel 1943, quando le bombe della Seconda guerra mondiale ne distrussero gran parte. Dopo 67 anni, l’Amministrazione comunale ha deciso di ricostruire il teatro “Amintore Galli”, un pezzo di storia della città, restando fedele al progetto originale del 1841, con cui l’architetto Luigi Poletti rivoluzionò la tipologia di teatro a palchi

in uso in Europa all’epoca. Il Comune ha presentato il progetto, volto a realizzare una struttura funzionale, lo scorso 8 aprile con una proiezione in anteprima del video del rendering 3D: l’intervento si concentrerà nella parte del palcoscenico, realizzando, oltre al sottolivello, altri due livelli, e ottenendo così altri 1000 mq circa di locali. www.comune.rimini.it (V.D.S.)

Le mostre di Materica San Marino - L’artista Verter Turroni è stato il primo protagonista di “Momenti d’arte 2010”, rassegna che ha di recente ottenuto il patrocinio della Segreteria di Stato per Istruzione, Cultura, Università e Politiche Giovanili della Repubblica di San Marino. Lo showroom di MatericaHome, trasformato per l’occasione in particolare spazio espositivo, ha ospitato l’appuntamento iniziale, in un mix inconsueto di arte e design. La rassegna prevede altri due appuntamenti con artisti del territorio: dal 26 giugno al 10 luglio, con il fotografo Marco Onofri; l’altro, a novembre, con le opere di Leonardo Blanco. www.matericahome.com (V.D.S.)

Home Ph. Filippo Pruccoli

Nuova ala archeologica al Museo della Città


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I progetti sospesi di Tonino Guerra Rimini - È un invito all’impegno e alla partecipazione, un grido contro l’indifferenza, il volume pubblicato dalla Provincia in occasione del novantesimo compleanno di Tonino Guerra. I progetti sospesi è una singolare guida del territorio, di grande valore poetico e culturale, dedicata alle nuove generazioni. Per celebrare la ricorrenza, è partita a inizio marzo e si protarrà per alcuni mesi una serie di iniziative tra Rimini, Santarcangelo, Pennabilli e non solo: una programmazione che valorizza l’opera di Guerra e ne promuove la conoscenza e la diffusione. www.associazionetoninoguerra.it

Riviera On Air, estate di concerti Rimini - Prima edizione per il “Riviera On Air Festival”. L’idea nasce dall’intenzione di offrire, anche in estate, grandi eventi. Da qui è nato il progetto di una location nuova: l’Arena 105 Stadium, nella zona antistante il palazzetto. La rassegna prevede i seguenti appuntamenti: sabato 3 luglio, Ridens, serata all’insegna dell’allegria con Giacobazzi, Cevoli, ecc; venerdì 16 luglio, Gigi D’Alessio; sabato 24, “Piano Solo” di Giovanni Allevi; martedì 27 il “Farewell Tour” dei Simply Red; infine, domenica 8 agosto, la band Ska-P. www.riminiturismo.it

Porte aperte al turismo del golf Rimini - Turisti da tutte le parti del mondo, fin dai primi mesi dell’anno, hanno confermato la presenza sui campi del Verucchio Golf Club A.S.D., anche grazie alle convenzioni in atto con le più importanti strutture ricettive della costa e dell’entroterra: i migliori hotel hanno proposto, infatti, pacchetti turistici per favorire l’incremento dei giocatori in regione. Un’ondata di giocatori non rinuncia alla tradizionale settimana golfistica italiana, approfittando delle ottime condizioni del campo, e della cucina e dell’ospitalità romagnole. www.riminiverucchiogolf.com

12 | IN Magazine

La casa del III

Millennio

Riccione - La mostra, allestita a Villa Mussolini, a cura dell’architetto Salvatore Re in collaborazione col celebre architetto olandese Frist Van Dongen e organizzata da CNA Federmoda in collaborazione con CNA Prato, presenta le espressioni di un approccio etico innovativo coniugando l’arte del creare, del riciclo e dell’ecosostenibilità. Il percorso delle tre sale costituisce una visita in un’abitazione interamente corredata negli arredi, ma anche negli abiti e negli accessori moda che la abitano. In questo ambito, tra creatività dei progettisti e abilità dei maestri artigiani, in uno scenario abitativo rispettoso dell’ambiente e dei reali bisogni dell’uomo, spicca la mostra “La casa del III millennio”, inaugurata il

23 aprile scorso. L’iniziativa, inserita nel progetto “Riccione Preview”, coinvolge design e piccole imprese. Nelle sale della villa sono esposti prototipi dei migliori progetti affinati durante un workshop. La mostra è aperta fino al 30 maggio. (M.G.)

Maggio di Tornei al Verucchio Rimini - Dieci tornei in programma in cinque weekend, per cui è stato anche previsto un pacchetto “Speciale week end”. Dopo i primi due appuntamenti d’inizio mese, l’8 e il 9 ecco la World Carribean Golf Challenge e il Cammino Viaggi Golf Challenge. Le gare proseguono il fine settimana successivo con la Ocean’s Cup

Golf Club

e la Franco Bosi Argenti Golf Cup, mentre il 22 si giocherà il torneo Bretagna Tour – Golf & More e il 23 l’Easywhere House & Golf. Chiuderà il weekend del 29 e 30 col Mercedes Trophy sponsorizzato da Autopronti e l’Italian Volvo Master Amateurs sponsorizzato da Flaminiauto. www. riminiverucchiogolf.com (V.D.S.)


Mercedes-Benz è un marchio Daimler.

Nuova Classe E Cabrio. Datevi delle arie senza prendere gli spifferi. Nata per essere usata dodici mesi l’anno, grazie all’Airscarf che riscalda il collo dei passeggeri, all’Aircap, un frangivento automatico che riduce le turbolenze e alla capote con isolamento acustico che insonorizza l’abitacolo. Nuova Classe E Cabrio. Il vento ai tuoi comandi. Consumo combinato (l/100 km): 11 (E Cabrio 500) e 5,4 (E Cabrio 220 CDI). Emissioni CO2 (g/km): 257 (E Cabrio 500) e 143 (E Cabrio 220 CDI).

AutoPronti S.p.A. Concessionaria Ufficiale di Vendita Mercedes-Benz SANTARCANGELO DI ROMAGNA (RN), Via del Salice 9, tel. 0541 356711 - CESENA (FC), Via Ravennate 1550, tel. 0547 637011 - PESARO (PU), Strada della Romagna 129, tel.0721 288411


Da Autopronti la SLS Gli eventi esclusivi “firmati” Verni

Riccione - Si trasferiscono nella “Perla”, per la stagione estiva, gli eventi mondani organizzati da Alberto Verni. Proprio a Riccione il gioielliere e antiquario ha, infatti, la sua seconda boutique, oltre a quella di Cortina d’Ampezzo, e proprio qui è prevista, a metà maggio, una scenografica sfilata da viale Ceccarini con le auto storiche in collaborazione col Cortina Car Club. Dopo aver organizzato, lo scorso 3 aprile, nell’esclusiva cornice montana, “Blu Diamond. La cena tra le stelle”, a quota 2.134 metri nelle cabine della Funivia Faloria, Verni promette ora eventi simili anche a Riccione; che, afferma, “rimarranno top secret fino all’ultimo momento”. www.albertoverni.it (V.D.S.)

I premiati di Fisica in Moto Rimini - Si è concluso a inizio aprile il concorso per le scuole, promosso da Confindustria Rimini e Ducati Motor Holding. Al Liceo Scientifico “Einstein” si è svolta la premiazione. Erano presenti il presidente di Confindustria Maurizio Focchi, la prof.ssa dello Scientifico “Serpieri” Agnese Zamagna, due rappresentanti della classe IV B del “Serpieri”, il Consigliere della Fondazione Ducati Lucio Attinà e la dirigente del “Serpieri”, Maria Falzoni.

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Santarcangelo - Lo scorso 24 aprile presso la concessionaria Mercedes Auto Pronti si è svolta la presentazione della prestigiosa vettura della casa di Stoccarda. Con la nuovissima SLS AMG, Mercedes rinnova il mito della “ali di gabbiano”, lanciata a New York nel 1954 col nome di SL 300, e nel ’99 definita l’auto sportiva del XX secolo. Molte le personalità di imprenditoria e istituzioni intrattenute intorno al bolide da 317 Km/h e 571 CV. Tra i presenti, il dottor Manlio Maggioli, presidente della Camera di Commercio di Rimini, e il figlio Paolo, il primo cittadino di Santarcangelo, Mauro

AMG

Morri, il campione sportivo Carlton Myers, Salvatore Bagni, cronista sportivo di Sky. www.autopronti.it

Katia Ricciarelli “cittadina” di Romagna San Giovanni in Marignano - Il Teatro Massari ha ospitato la signora della lirica Katia Ricciarelli, nominata cittadina onoraria del borgo malatestiano. Lo scorso 16 aprile, presso l’ottocentesco teatro, il Consiglio Comunale ha ricevuto la nota cantante con una speciale cerimonia che ha sancito la consegna della cittadinanza onoraria. In Piazza Silvagni poi, si è svolto il concerto della Banda Municipale, che è culminato con il saluto alla città della signora Ricciarelli.



La libreria “Lame” al Fuori Torna il grande evento del camionista Misano Adriatico - Camion protagonisti il 22 e 23 maggio al Misano World Circuit. Una kermesse imperniata su divertimento e svago per chi quotidianamente percorre le strade d’Europa alla guida di un camion. Sport ed eventi spettacolari per l’intero weekend: dal grande raduno delle matrici decorate, all’European Truck Racing, quintessenza del motor sport agonistico, dove i bisonti della strada si sfidano sino all’ultima curva. Alla scorsa edizione hanno partecipato oltre 27mila camionisti, insieme alle più importanti aziende del settore. Esposti inoltre nel paddock più di 100 camion decorati.

Meeting del Lions Malatesta Rimini - “Longevità e invecchiamento biologico” è stato il titolo del XII meeting del Lions Club Malatesta, tenutosi lo scorso 13 aprile all’Holiday Inn. Durante il convegno il professor Renato Ponzoni, medicochirurgo specialista in Clinica delle malattie infettive e tropicali e Ufficiale sanitario del Comune, ha tracciato il cammino della longevità nell’ultimo secolo, in cui la vita media è passata da 47 a 80 anni, e ha sottolineato l’impatto straordinario che la scoperta della mappatura del genoma umano avrà nei prossimi decenni. (V.D.S.)

Debutta Packology Rimini - Dall’8 all’11 giugno in Fiera debutta una nuova esposizione, Packology, Salone delle tecnologie per il packaging e il processing. All’origine del progetto triennale, la collaborazione fra Rimini Fiera Spa e UCIMA - Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche. L’esposizione mostrerà le novità produttive del settore: macchine per confezionamento, materiali per imballaggi, tecnologie per etichettatura, codifica e marcatura. www.packologyexpo.com

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Milano - Monica Gasperini e Cristina Zanni sono le ideatrici e progettiste dell’innovativa libreria verticale “Lame”, presentata lo scorso aprile al Fuori Salone. L’oggetto di design è caratterizzato da uno schema ortogonale realizzato interamente in Mdf (Medium density fibreboard) tinteggiato ardesia al vivo negli elementi verticali, in contrasto con i ripiani al naturale, in un’ottica di rispetto per l’ambiente.

Salone

La libreria è stata prodotta ed è distribuita da MatericaHome. (V.D.S.)

Dibattito sulla postura al Mantra Rimini - Sala piena al Wellness Club di Viserba per la serata su “postura corretta e mal di schiena” che si è tenuta ad aprile con il contributo dei maggiori esperti in materia, come il dottor Fabrizio Campi, ortopedico chirurgico della spalla, che ha recentemente operato l’on. Antonio Di Pietro all’ospedale Cervesi di Cattolica. Approfondito il dibattito successivo

agli interventi, che si sono concentrati in particolare sulla necessità della prevenzione di malattie cardiovascolari e su problemi di soprappeso e obesità. Un tema importante se si pensa che Rimini può vantare il nome di città del Wellness ma detiene al contempo il primato di essere quella con più bambini obesi in Italia. www.mantraclubrimini.it (V.D.S.)

Fabio Galli nell’ Upi Rimini - Si è insediato lo scorso 29 aprile, presso la sede di Roma, l’assessore provinciale Fabio Galli, nominato nel Coordinamento nazionale degli Assessori al turismo e alla cultura dell’Unione Province d’Italia. Nella prima riunione è iniziata anche la programmazione congiunta delle prossime iniziative. Il Coordinamento vuole rilanciare una rete di amministratori capace di mettere in campo proposte unitarie, per determinare politiche efficaci e rispondenti alle esigenze del settore. (V.D.S.)



Ad Aquafan arriva StrizzaCOOL

Riccione - Doveva essere un’invenzione mediatica, ma ha avuto talmente successo da diventare veramente il nome della nuova attrazione di Aquafan: il nuovo scivolo da 3 milioni di euro, che inaugura a giugno, si chiamerà davvero StrizzaCOOL, e non Big River, com’era stato deciso. Centinaia di messaggi su Facebook e l’impatto sui media hanno convinto anche Pier Pierucci, responsabile marketing, e il direttore generale Claudio Villa, inventore dello scherzo: “Alla fine ha detto Pierucci - abbiamo preso atto che il nome piaceva e rendeva subito l’idea.” Una vicenda che conferma la nuova importanza dei social network nelle scelte aziendali. www.aquafan.it (V.D.S.)

Francesca Ghermandi, firma l’estate 2010 Rimini - Per la prima volta nella storia dell’affiche balneare riminese, è la sensibilità artistica di una donna ad aver dato forma al manifesto della stagione turistica: Francesca Ghermandi, bolognese, 1964. Innovando gli schemi di rappresentazione classici (che emergono dalla scelta del soggetto della ‘sirena’), Ghermandi ha inventato uno spazio nuovo di libertà, fantasia e ironia, facendo indossare a una disincantata sirena, col volto di conchiglia, un paio di occhiali a 3D. Dopo Manara, Jovanotti, Giovagnoli, Morosini, Echaurenn e Bergonzoni, è l’illustrazione, filtrata dalla sensibilità di un’autrice, a caratterizzare la campagna di promozione turistica. L’originale rimarrà di proprietà del Comune e verrà esposto nel Museo della città, come già per le opere precedenti. www.riminiturismo.it

18 | IN Magazine

Notte di “Dolce

Vita”

Rimini - Il 2010 si può considerare un anno felliniano, con due ricorrenze legate al regista: il novantesimo anniversario della sua nascita e il cinquantesimo dell’uscita de La Dolce Vita. Proprio il capolavoro di Fellini è il tema del “capodanno estivo”, che anima la riviera la notte del 2 luglio, per la prima volta di venerdì. Alla quinta edizione, la Notte Rosa cresce: la collaborazione con Martini Rosato, la dedica alla “vita dolce”, rivisitazione contemporanea di una mitologia collettiva, e la scelta del venerdì, che offre nuove opportunità per i pacchetti turistici, sono segnali del successo della manifestazione. Sulla scelta di un tema tutti d’accordo: la Notte Rosa è una festa popolare, dove ognuno può trovare una proposta, adatta a gusti ed esigenze diverse. Concetto che trova una sintesi nell’immagine del manifesto: uno scatto di Pierluigi Praturlon de La Dolce Vita, rielaborato da Chico De Luigi in una rilet-

tura moderna che richiama colore e freschezza dell’evento, celebrando al contempo il mito. Tra i tantissimi eventi, a Rimini il concerto di Nicola Piovani all’alba e la musica di Manuel Agnelli e degli Afterhours intervallata alla lettura di Ennio Flaiano, con la partecipazione straordinaria di Enrico Vaime e altri ospiti speciali, mentre a Misano Adriatico aprirà la serata il concerto di Samuele Bersani. www.lanotterosa.it (V.D.S.)

50 anni di Riviera Rimini - Compie 50 anni il Calzaturificio Riviera, un traguardo importante, che ci racconta il titolare Marco Giovagnoli: “Mezzo secolo d’esperienza e professionalità, uniti alla passione e alla dedizione per il lavoro. L’amore per ciò che si fa, tramandato di padre in figlio, è riscontrabile, oltre che nel prodotto, nella capacità di fronteggiare nuove sfide, non solo sul ‘suol natio’ ma anche all’estero.” In un solo anno, Riviera ha riscosso grande successo da parte di buyers internazionali da Emirati Arabi, Russia, Nord Europa e Stati Uniti, incrementando le quote di vendita. I “50”, inoltre, sono

gli anni al quale Riviera si è voluto ispirare per la collezione estiva 2010: un tocco di vintage, unito all’utilizzo di nuovi materiali e alla meticolosa attenzione ai particolari, danno vita a piccoli capolavori dal puro stile italiano. www.calzaturificioriviera.com


www.riminiturismo.it francesca ghermandi x RIMINI 2010


Mod’Art 2010 I nuovi spazi verdi Geat Riccione - A seguito di Giardini D’autore, gli organizzatori dell’evento, in collaborazione con Geat, hanno realizzato tre spazi verdi permanenti in viale Ceccarini, come tributo alla città che ha ospitato l’evento. Il primo s’intitola “Il giardino dei Folletti”, il secondo è una parete fiorita che arreda il sottopasso dello stesso viale, denominato “P’assaggio d’Arte”, mentre l’ultimo è “L’orto, un giardino che si mangia”, area che accoglie diverse varietà di piante orticole e che in estate ospiterà una vasta collezione di peperoncini da tutto il mondo. Geat ha infine predisposto diversi allestimenti floreali: da alcune settimane oltre 150 fioriere ricche di primule, viole e gerani addobbano il porto, mentre sul ponte Marano sono state messe altre piante con numerose varietà di lavande. (V.D.S.)

Ph. Riccardo Gallini

Massimo Pasquinelli presidente della Fondazione Carim

Rimini - La Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini ha individuato nell’avvocato Massimo Pasquinelli il successore per la carica di presidente. Pasquinelli, già vice di Alfredo Aureli dal 2008, aveva gestito la Fondazione da quando, a fine marzo, era rimasta senza una guida. Il passaggio di consegne è avvenuto lo scorso 20 aprile, con i voti di tutti i membri del Consiglio Generale e una scheda bianca: il nuovo presidente, che ha dichiarato di voler ridare slancio all’attività e alla presenza della Fondazione sul territorio, resterà in carica fino all’aprile del 2011, data di scadenza del mandato, insieme al neo-eletto Vice Presidente, il professor Rinaldo Ripa. www.fondcarim.it (V.D.S.)

20 | IN Magazine

Rimini - Torna in piazza Tre Martiri l’affascinante sfilata di moda firmata Confartigianato e dedicata alle imprese del territorio riminese. ‘Mod’Art, i protagonisti del Bellessere’ è in programma per la prossima domenica 4 luglio, con protagoniste le aziende

d’alta sartoria, abbigliamento, accessori, confezioni, acconciatura, estetica e fitness. Mod’Art sarà, ancora una volta, l’evento più importante e suggestivo, in programma nel centro storico, a chiusura degli eventi della Notte Rosa 2010.

Incontro tra i notai di Forlì Rimini - “Abitabilità, problemi vecchi e nuovi nell’ottica notarile” è stato il tema del Convegno del Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Forlì e Rimini, che si è svolto il 23 aprile al Centro Congressi SGR. Scopo dell’incontro, mettere a confronto esperien-

e Rimini

ze e prospettive del pubblico e del privato su argomenti legati al mondo dell’edilizia. I relatori nei loro interventi hanno quindi parlato di agibilità, tutela dell’acquirente, sicurezza, conformità e ruolo dei tecnici. www.notaiforlirimini.com (V.D.S.)

A settembre il nuovo Palas Rimini - L’inaugurazione ufficiale è stata fissata per sabato 11 settembre. Pochi giorni dopo, il 14, il Palacongressi ospiterà un convegno mondiale sulle biotecnologie, IBS 2010, 14th International Biotechnology Symposium and Exhibition. Il rinvio rispetto a inizio maggio, è motivato dalla necessità di avere garanzie sicure sull’esecuzione dei lavori di finitura per procedere all’ultimazione di arredi, dotazioni

tecnologiche e impiantistiche secondo criteri di qualità e affidabilità, indispensabili per un manufatto di prestigio quale il nuovo Palacongressi.


Aci, al servizio di chi Viaggia Rimini - “Aci regala il bene che oggi più manca, il tempo. Infatti, con la tessera è possibile usufruire di una serie di preziosi servizi.” A parlare è Antonio Calderisi, presidente della sezione riminese dell’Automobile Club, che c’illustra i vantaggi per gli

associati. “Soccorso stradale gratuito su qualunque veicolo si stia viaggiando, auto sostitutiva in caso di guasto, incidente stradale o furto, trasporto dal meccanico dell’auto in panne, rientro in caso di furto, guasto o incidente, sistemazione in albergo, taxi, assistenza medica ed eventuale ambulanza. E ancora, la tutela legale gratuita per controversie su incidenti stradali, corso gratuito di recupero punti e scontato per guida sicura, polizze Sara scontate, il pagamento del bollo con addebito sul conto, soccorso ad auto aziendali, sconti su cinema, terme, e negozi.” Aci, poi, è leader di una serie di servizi per comuni, province e regioni.

Il censimento delle piante

Rimini - Anthea sta terminando il censimento informatizzato delle alberature pubbliche del Comune. A breve sarà definito il numero esatto delle piante in città, ben oltre le 40mila, che rappresentano il più pregiato patrimonio naturale a disposizione: il verde pubblico. Gli alberi appartengono a 190 specie diverse. www.antheasit.it (V.D.S.)



Essere | Bruno Vernocchi

Un ingegnere

Gas

a tutto

testo Manuel Spadazzi - foto Studio Paritani

Poco più di quarant’anni fa ha trasformato il piccolo salone del padre in una delle prime concessionarie di Rimini. Oggi Bruno Vernocchi è alla guida di un’importante realtà commerciale attiva sul territorio e uno dei più noti protagonisti della vita della città.

Alla rivoluzione sulla ‘due cavalli’. L’ha fatta davvero la rivoluzione, Bruno Vernocchi, nel campo delle automobili. E non è un caso che tutto sia cominciato nel 1968, “un’annata memorabile, sotto tanti aspetti…”. Fu proprio in quell’anno che, giovane e promettente studente d’ingegneria, prese in mano il piccolo salone aperto dal padre, appena venuto a mancare, e lo trasformò in una delle prime vere concessionarie di Rimini, puntando sulla mitica 2 cv e sugli altri modelli di punta di Citroen. Ma Vernocchi, “l’ingegner Vernocchi” come lo chiamano in tanti, non ha soltanto cambiato il mer-

cato dell’auto riminese. È stato, e continua ad essere, un protagonista della vita cittadina. Presidente del Rimini calcio (“ma non lo rifarei più”), del Rotary, consigliere della Fondazione Carim, per la quale ha seguito da vicino il lungo e difficile recupero della “Domus del Chirurgo”, a 65 anni conserva intatta la passione per il suo lavoro e per le vicende cittadine. Ingegnere, di andare in pensione non se ne parla proprio, eh?

“Non ora. Ma mi sono dato un limite, ormai ho un’età… Spero che i miei figli, prima o poi, prendano il ‘volante’ della concessionaria. Come io ho fatto nel 1968, quan-

do ho cominciato a occuparmi del salone subito dopo la morte di mio padre. Per adesso non se parla: Giacomo, il più grande, lavora a Milano nella finanza, Luca fa l’architetto a Londra.” Quello che si è chiuso è stato, per il mercato locale dell’auto, un anno tra luci e ombre. Alcuni marchi hanno sofferto parecchio…

“Nel bene e nel male hanno avuto grande peso gli incentivi. Alcuni modelli sono andati molto bene, altri meno. La mia azienda non si può lamentare: abbiamo chiuso con 3mila auto vendute, di cui 2200 nuove. Se penso che quando mio padre ha iniziato, vende-

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Un imprenditore ricco di passioni

Sopra, e in apertura, Bruno Vernocchi fotografato all’interno della sua concessionaria. Accanto, insieme alla moglie e ai due figli.

va 50 macchine l’anno… C’è da dire che il nostro mercato è molto particolare. Quello riminese è un pubblico maturo, molto attento. Ai riminesi piace ‘esibire’ l’auto, e sanno subito capire se un modello è trendy oppure no. Ecco, credo che se si volesse testare la riuscita di un nuovo modello, Rimini sarebbe il luogo ideale.” Anche le concessionarie sono molto cambiate: le monomarca non esistono praticamente più. “E io sono stati tra i primi a capirlo, e a vendere più marchi. Ho cominciato nel 1985, aprendo la Japan Car per la vendita delle Suzuki. Oggi il nostro gruppo a Rimini ha il mandato per quattro marchi: Mazda, Land Rover, Jaguar e na-

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turalmente Ford. Anche gli altri hanno intrapreso, da tempo, questa strada.” Non c’è il rischio di una concorrenza feroce, tra i vari saloni?

“Siamo concorrenti, ma siamo anche colleghi. Non dimentichiamoci che Rimini è una delle poche realtà in cui esiste un’associazione che riunisce tutti i concessionari, l’Acar (l’Associazione dei concessionari e commercianti di auto di Rimini, ndr). L’abbiamo fondata io, Ruggeri e Piraccini, a metà anni ’70. E ne sono stato il primo presidente.” Lei è stato il presidente anche del Rimini calcio, in quegli anni…

“Facevo parte di una cordata di una quindicina di imprenditori,

Vernocchi è a capo dell’azienda di famiglia da 42 anni. Il primo salone, aperto dal padre e dallo zio, inaugura nel 1953, in via dei Mille: una piccola attività, si occupa della vendita delle auto ma ha anche un’officina. Nel 1968 Bruno, studente di ingegneria, a soli 23 anni prende le redini del salone dopo la morte improvvisa del padre. E dà subito una svolta, stringendo un accordo commerciale con Citroen, che in quegli anni va forte. Un anno dopo inizia anche a vendere Autobianchi, e nel frattempo comincia a progettare la nuova sede. “È stata dura per me in quegli anni: lavoravo e studiavo, ma sono riuscito comunque a laurearmi.” L’ingegnere firma nel ’72 la sua prima ‘opera’: l’avveniristica sede (per quei tempi) in via Nuova circonvallazione, a tutt’oggi sede dell’azienda. Con il passare degli anni si allarga, apre sedi a Cesena e a Pesaro. E cambia marchi: da Citroen a Ford, passando per i brand giapponesi, fino a Land Rover e Jaguar. Oggi il gruppo Vernocchi è una realtà con 50 addetti e un fatturato da 50 milioni di euro. “Ma il nostro vero capitale sono le persone che lavorano in azienda.” Grande tifoso di calcio, presidente del Rimini tra ‘77 e ’80, ha ricoperto e continua a ricoprire diversi incarichi nelle principali istituzioni e associazioni. È stato presidente del Rotary, dell’Acar, è socio della Carim e membro della Fondazione della stessa Cassa. Sposato con Guia, padre di Giacomo, 31 anni, e Luca, 29, se si passeggia per Covignano è facile incontrarlo con gli altri due ‘figli’: due splendidi cani, un golden retriever e un pastore maremmano.


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L’ingegnere, fotografato nella propria abitazione. Tra le sue numerose passioni, le mostre d’arte.

c’erano anche Aureli, Maggioli, Patacconi… Io ero il più giovane e anche quello che aveva la quota più piccola. È stata un’esperienza entusiasmante, non solo dal punto di vista sportivo, ma anche per l’ambiente. Il Rimini era in serie B, siamo riusciti a salvarlo e poi a riportarlo in B, dopo la retrocessione. Ma, ribadisco, non lo rifarei.” La Cocif è pronta a lasciare il Rimini. La squadra rischia di non essere iscritta al campionato, se non si troveranno nuovi proprietari o soci.

“Ma è dura oggi trovare imprenditori disposti a investire nel calcio. Se la Cocif dice addio al Rimini, sarà dura per la squadra biancorossa.” Cambiamo campo di gioco. Lei è nella Fondazione Carim: che idea si è fatto sul dibattito che si è aperto in città, da tempo, sull’opportunità di realizzare o meno il nuovo grande auditorium da 30 milioni di euro vicino al Palacongressi?

“Personalmente, credo che Rimi-

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ni meriti quest’opera. Abbiamo una manifestazione come la Sagra Musicale Malatestiana, considerata tra le più importanti per la musica classica in Italia. Però non bisogna dimenticare che l’auditorium, come il Palacongressi, è stato pensato in tempi di ‘vacche grasse’, prima della crisi. Ora è giusto avere ripensamenti, ma l’auspicio è quello di dare finalmente alla Sagra una sede adeguata. L’impegno della Fondazione c’è: abbiamo già messo da parte 15 milioni per l’opera, ma non dobbiamo realizzarla domani.” Sembra la solita ‘grandeur’ riminese.

“Ed è un problema. Perché rischiamo, in questa città, di andare oltre le nostre possibilità. Però con la Fondazione continuiamo senza sosta la nostra attività di recupero e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale. Ho perso il conto di quanti pa-

lazzi, organi, chiese abbiamo restaurato in questi anni. E poi c’è la ‘Domus del Chirurgo’, che ho seguito personalmente per conto della Fondazione (che ha dato un bel contributo, anche economico, per permettere l’apertura al pubblico della Pompei riminese, ndr).” Lei è appassionato d’arte: è facile incontrarla alle mostre...

“Sì, è una delle mie grandi passioni. Ci vado con mia moglie, appena posso. Abbiamo girato e giriamo l’Italia, quando si può, nel fine settimana… Ma continuo ad andare allo stadio, anche se ho vissuto malissimo la retrocessione del Rimini quand’ero presidente.” L’estate si avvicina: dove andrà in vacanza quest’anno, con la sua barca a vela?

“Troppo facile: si parte per la Croazia. Ci andiamo ogni estate.” I riminesi non si offendano, ma vuoi mettere con l’altra sponda dell’Adriatico? IN


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Ph. Riccardo Gallini

Approfondire | Alta Valmarecchia


Cartolina

Romagna

dalla “nuova”

testo Riccardo Belotti

Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talamello: i sette comuni dell’Alta Valmarecchia, entrati nella Provincia portano un patrimonio di cultura, arte, storia, imprenditoria, ma anche desideri, che arricchisce il riminese. Ma quanto conosciamo di queste realtà? Un breve vademecum con delle guide d’eccezione.

L’Alta Valmarecchia è il cuore anti-

4) Qual è il vostro settore economi-

co del Montefeltro: meta e soggior-

co più importante.

no di uomini illustri e famosi, da Dante a San Francesco, da Cagliostro a Ezra Pound. I sette comuni del territorio, dopo un lungo iter e una battaglia politica, nell’estate 2009 si sono aggregati alla Provincia di Rimini, riannodando i fili di un territorio un tempo diviso amministrativamente ma unico dal punto di vista orografico, culturale e naturalistico. Ogni anno centinaia di migliaia di persone la scelgono per ambiente incontaminato, paesaggi, vestigia storiche, prodotti tipici ricercati in tutto il mondo, grandi fiere. Per conoscere le peculiarità di questo ricchissimo territorio, abbiamo posto sette domande a sette guide speciali: i sindaci dell’Alta Valmarecchia, che ci hanno preso per mano alla scoperta del territorio.

5) Quale capolavoro storico/artisti-

Queste le domande: 1) Il suo Comune in tre aggettivi. 2) Quale valore aggiunto portate al nuovo territorio, e viceversa. 3) Come avete vissuto il passaggio.

co portate in dote. 6) Quale prodotto tipico non possiamo non assaggiare. 7) In che periodo dell’anno consiglia di visitarvi. San Leo. La fortezza della cultura

Risponde Mauro Guerra, sindaco dal 2009. 3.421 gli abitanti su 53,32 Kmq di territorio. 1) È un Comune dinamico, la porta d’ingresso del Montefeltro. Qualificato: ha il maggior patrimonio culturale dell’entroterra provinciale. “Montefeltresco”: San Leo è l’antica capitale dell’omonima storica subregione. 2) Portiamo in dote un patrimonio culturale di valenza nazionale in un ambiente rurale qualificato e che integra l’offerta. La Provincia ci porta la forza di chi sa fare turismo nel rispetto delle nostre peculiarità. 3) Grazie all’encomiabile impegno della Regione, in primis, e della Provincia di Rimini, le inevitabili

difficoltà si stanno gradualmente risolvendo. Siamo ottimisti: San Leo potrà finalmente sprigionare ogni sua potenzialità. 4) Il centro storico leontino è essenzialmente legato alla fruizione turistica; nelle aree di fondovalle sono concentrate produzione, commercio, servizi; nelle aree rurali c’è un’imprenditorialità agricola diffusa. 5) Il nostro centro, conservato in maniera invidiabile, sospeso fra le nuvole, ancorato a un possente masso, causa prima dell’eccellenza leontina: la Pieve romanica più antica, la più maestosa torre campanaria del Montefeltro, Duomo, Palazzo Mediceo e Della Rovere, Fortezza. 6) Latte, carne di qualità, agricoltura biologica, produzioni casearie di rispetto; distillati del premiato liquorificio Leardini (Amaro Feretrius, Balsamo di Cagliostro). 7) In primavera, ritagliandosi il tempo per scoprire, con la dovuta calma, l’intero borgo. D’inverno si vive l’incanto della neve.

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A fianco, la roccia su cui si erge il forte di San Leo. Sotto, da sinistra: il pittore Fernando Gualtieri mentre dipinge la chiesa parrocchiale, nella piazza di Talamello; scorcio di Perticara, frazione di Novafeltria. In apertura, panoramica della vallata del Marecchia.

Ph. Luigi Ciucci

Novafeltria. Il nuovo e la tradizione

Risponde Vincenzo Sebastiani, sindaco dal 2006. 7.312 gli abitanti su 41,78 Kmq di territorio. 1) È un Comune dinamico: al centro della valle, vocato ad attività commerciali e industriali; Accogliente: qui si vive bene. Solidale: 34 le associazioni di volontariato, sportivo e culturale. 2) La nostra è un’unica vallata, ma è necessario tradurre questo in opportunità. Per gli operatori turistici è ora possibile presentare un’offerta integrata dall’Adriatico agli Appennini. Ci aspettiamo di essere valorizzati e che l’aggregazione porti un turismo di qualità che guardi all’ambiente. 3) Stiamo vivendo bene un passaggio difficile, che all’inizio aveva destato preoccupazioni, che oggi si stanno dissolvendo. 4) Commercio e produzione manifatturiera. Dal 1907 ogni lunedì nella piazza principale si tiene il mercato: il Comune nacque

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quell’anno col nome di “Mercatino Marecchia”, cambiato nel ’41 in Novafeltria. 5) Ci sono alcune pievi romaniche straordinarie dell’XI sec., figlie della prima evangelizzazione del territorio: a Secchiano, Santa Maria in Vico e, in centro a Novafeltria, San Pietro in Cunto. Assieme alla Pieve di Ponte Messa sono le prime testimonianze. C’è poi il Teatro Comunale in stile Deco-Liberty del 1925, senza il quale saremmo un corpo senza cuore. 6) Accanto a cappelletti in brodo e tagliolini con gli strigoli, il piatto forte sono le fettuccine: una volta qui si chiamavano ‘lasagne’, con ragù di carne di manzo e interiora di pollo. 7) Tutto l’anno, ma in particolare segnalo il tradizionale concerto di Capodanno a teatro, e gli eventi di “Estate in Salute”, a giugno e luglio. Talamello Un tesoro d’Ambra

Risponde Francesca Ugolini, sinda-

co dal 2009. 1.117 gli abitanti per 10,53 Kmq di territorio 1) Talamello è un piccolo gioiello, facilmente raggiungile. 2) Con gli altri Comuni portiamo un patrimonio forte di 13 strutture museali già in rete (www.museialtavalmarecchia.it). Ci aspettiamo un forte impulso turistico, abbiamo bisogno di migliorare la viabilità e crediamo che le infrastrutture riminesi avranno una ricaduta anche sul territorio. 3) Siamo in “trasloco” da una “casa” discreta a una ancora migliore. Ci sono disagi, ma nell’ottica della tranquillità della “casa” che ci accoglierà. 4) Terziario e artigianato. Puntiamo molto sul turismo enogastronomico e sportivo, legato a mountain bike e parapendio: è una zona incontaminata che si presta molto a questo sviluppo. 5) Il Crocifisso Miracoloso di Talamello: di scuola giottesca, nella chiesa parrocchiale, è oggetto di



A fianco, la torre campanaria di Casteldelci. Sotto, da sinistra, suggestiva immagine del pane artiginale, tradizione di Maiolo e uno scorcio delle vie di Pennabilli.

Maiolo. Buono come il pane

Risponde Marcello Fattori, sindaco

tura. Qui ogni famiglia aveva un forno dove faceva il pane a lievitazione naturale. 7) Il momento migliore per visitarci è a fine giugno, per la Festa del Pane, che coinvolge l’intero territorio: visita ai forni, degustazioni, spettacoli in tutte le frazioni. Pennabilli. Castelli sulle nuvole

Risponde Antonio Valli, (in carica al momento dell’intervista; il Comune è attualmente guidato dal Commissario Prefettizio Giovanna Longhi). 3.098 gli abitanti su 69,66 Kmq di territorio. 1) Culturale, per il patrimonio artistico e monumentale; museale, per i musei ospitati; naturale, in quanto situati nell’alta valle del Marecchia. Il 33% del territorio è nel Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello. 2) Portiamo in dono un territorio meta ideale per turismo culturale, ambientale ed enogastronomico. La Provincia di Rimini ci gratifica per calorosa accoglienza, immensa disponibilità istituzionale ed un’organizzazione amministrativa eccellente. 3) Stiamo vivendo il passaggio con entusiasmo sia da parte degli amministratori, sia della cittadinanza,

Ph. Leonardo Mattioli

devozione dal ’700; un affresco di Antonio Alberti da Ferrara del 1400, in una celletta del cimitero; il Museo Gualtieri che raccoglie le opere del pittore, oggi residente a Parigi, collegato a noi perché è vissuto qui nell’infanzia e durante la guerra. 6) Le castagne e l’Ambra, il formaggio di fossa: ne produciamo 250 quintali all’anno con una sola infossatura, seguendo il rigoroso disciplinare della Confraternita dell’Ambra; meno produzione ma rispetto di tradizione e qualità. 7) In autunno Talamello dà il meglio: Festa delle Castagne ad ottobre e dell’Ambra a novembre.

dal 2009. 841 gli abitanti su 24,40 Kmq di territorio. 1) Paesaggio incontaminato, territorio bellissimo, un luogo famigliare dove trionfa lo ‘star bene’. 2) Sanità, viabilità: è importante la vicinanza logistica con le infrastrutture della Provincia, per una gestione più efficace dei servizi. Il valore aggiunto che portiamo è inestimabile: storia, cultura, arte; quella montanità e territorialità che Rimini non aveva. 3) Sono stati sei mesi impegnativi: abbiamo affrontato tante problematiche, per cui si crea un po’ di disagio, ma è normale. Non credo che la cittadinanza l’abbia vissuto traumaticamente. 4) L’agricolo è il settore più vivace: siamo il secondo Comune più piccolo della vallata. Non ci sono fabbriche, se non qualche artigiano, ma siamo ricchi di strutture ricettive. 5) La Chiesa di S. Maria d’Antico è un gioiello carico di storia, con una statua della Madonna di Luca della Robbia; la Chiesa di S. Apollinare. Al crollo del 29 maggio 1700 del centro, che fu distrutto, è sopravvissuto il Castello Malatestiano. 6) Il Pane di Maiolo: è la nostra cul-



A fianco, l’interno del teatro Angelo Mariani di Sant’Agata Feltria. In basso a destra, i sette sindaci insieme al presidente della Provincia di Rimini Stefano Vitali, poco dopo il “passaggio” alla Romagna.

alla quale stiamo cercando di dare risposte di fronte ai problemi quotidiani: auspichiamo di risolvere e superare le difficoltà per offrire alle generazioni future la possibilità di vivere in un contesto territoriale che possa offrire lavoro, infrastrutture e servizi accettabili, in un’ottica di sviluppo sostenibile che preservi risorse e caratteristiche ambientali e culturali. 4) Il nostro territorio presenta una forte vocazione per l’agricoltura, oltre alle potenzialità ricreativoturistico-ricettive. Stanno vivendo un momento difficile generale le attività artigianali ed industriali. Dal canto nostro stiamo cercando di stimolare progetti di sviluppo di natura pubblico/privata, in forte collegamento con gli operatori economici presenti. Le attività turistico-ricettive e i ristoranti sono diffusi, proponendo prodotti tipici e in alcuni casi un’ubicazione incantevole. 5) “I luoghi dell’anima” di Tonino Guerra, museo diffuso composto dall’Orto dei Frutti Dimenticati, il Rifugio delle Madonne Abbandonate, la Strada delle Meridiane, il Giardino Pietrificato, ecc.; il borgo medioevale sulla roccia, composto da due castelli, quello dei Billi sopra la Rupe e quello di Penna sopra il Roccione; il “Mateureka”, museo del calcolo, meta di turismo scolastico da tutte le regioni.

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6) I prodotti tipici sono il fungo prugnolo, festeggiato a maggio a Miratoio con una Sagra; il raviggiolo, prelibato formaggio a base di latte vaccino e ovi-caprino; la carne di cinghiale: a luglio a Maciano si tiene una Sagra. 7) Pennabilli, al centro di un maestoso anfiteatro naturale, con le sue oasi di verde, il grande Parco Begni, le attrezzature sportive e ricreative, i vari sentieri per passeggiate ed escursioni, si propone tutto l’anno. Uno dei momenti ‘clou’ è la Mostra Mercato Nazionale dell’Antiquariato, in luglio. Casteldelci. Immersione totale nella natura

Risponde Mario Fortini, sindaco dal 2009. 476 gli abitanti su 49,21 Kmq di territorio. 1) Biologico, salutista, rilassante. 2) Portiamo in dote cultura, storia, tradizione in un bel territorio montano. La Provincia ci porta entusiasmo, efficienza, know-how turistico e organizzativo. 3) Ci sono ancora difficoltà, come il riallineamento di normative e legislazioni un po’ diverse: ma i cittadini sono tranquilli. 4) Siamo un Comune con tasso

d’inquinamento zero e paesaggio integro. Un valore aggiunto fatto di salute e aziende biologiche. Entro un anno e mezzo avremo un parco eolico di grande rilievo. 5) Il Ponte Vecchio di Casteldelci è l’unico storico della vallata, dopo quello di Tiberio; il nostro Comune è forte di un’intensa attività archeologica, collegata con l’Università di Urbino. Entro l’anno inaugureremo la sezione medioevale del Museo Archeologico. 6) Fra le eccellenze gastronomiche, il pane cotto nei forni a legna; la miglior carne bovina di tutte le razze, marchigiana toscana, con certificazione biologica di eccellente qualità. 7) Il momento più bello è l’autunno, per i colori. L’estate è un ottimo periodo per rilassarsi al fresco. Importante la Fiera del primo maggio, che rievoca quella antica del bestiame, durante la quale si lavora attorno al fuoco per produrre oggettistica e giochi di legno. Sant’Agata Feltria. Tartufo e teatro

Risponde Guglielmino Cerbara, sindaco dal 2009. 2.316 gli abitanti su 79,30 Kmq di territorio. 1) Sant’Agata Feltria è un Comune

Alcuni numeri del territorio Nell’Alta Valmarecchia la popolazione residente totale, al 1° gennaio 2009, ammontava a 18.201 persone mentre quella straniera era costituita da 1.386 persone. Il 40,2% di quella residente (sul totale) e il 44,4% della straniera (sul totale) risiedono nel comune di Novafeltria. La vasta superficie territoriale (328,20 Kmq) permette alla “nuova” provincia di Rimini di incrementare l’area complessiva del 61,3% raggiungendo gli 863,58 Kmq; i territori più densamente popolati sono Novafeltria con 175,0 ab/kmq. e Talamello con 106,1 ab/kmq. Nel Registro Imprese della Camera di Commercio sono passate 1.836 sedi d’impresa, di cui 681 artigiane oltre a 287 Unità Locali. Più consistenti le attività economiche legate all’agricoltura (603), commercio (510) e industria (467).


La luna Grappa di uve Sangiovese Profumo complesso, etereo, bocca morbida, persistente, molto elegante.

Passito accogliente, dinamico e laborioso. 2) Il nostro valore aggiunto è culturale, storico, ambientale. Rimini è una Provincia dal grande valore turistico, con grandi servizi e grande dinamismo. Ne siamo l’entroterra ed è naturale che sia anche la nostra. 3) Stiamo vivendo bene il passaggio, unico nella storia della Repubblica, senza rimpianti, con impegno da parte di tutti. Problemi ci sono, ma li stiamo affrontando con senso di responsabilità.

L’84% disse sì al referendum del 2006 4) Il nostro Comune è ricco di attività artigianali e forte

di un’agricoltura di qualità; senza dimenticare la realtà produttiva del Gruppo Berloni, che occupa centinaia di persone. 5) Il fiore all’occhiello è il Teatro Angelo Mariani del 1605, in legno, uno dei pochi arrivato integro ad oggi. Un pezzo unico: Vittorio Gassman, visitandolo, se ne innamorò, tanto da registrare qui le letture dell’Inferno. 6) Dal punto di vista gastronomico, il tartufo bianco pregiato. Un’eccellenza che festeggiamo ad ottobre con la Fiera nazionale. Importante anche la produzione di formaggio di fossa. 7) Ogni periodo dell’anno offre qualcosa di unico: a ottobre la Fiera del tartufo; a dicembre diventiamo “Paese del Natale”; a marzo celebriamo la Fiera di mezza Quaresima; in primavera è la meta ideale per fare escursioni fra i castagneti. IN

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Scoprire | Concept store

I live

Shopping

testo Alessandra Leardini

Anche il territorio riminese può vantare la presenza di alcuni affascinanti concept store. Non semplici boutique, ma luoghi in cui l’acquisto di un prodotto si trasforma nella adesione a veri e propri stili e modi di vivere.

Entrare in un punto vendita senza avvertire da subito “l’ansia” dell’acquisto, soffermarsi su un abito prèt-a-porter, tuffarsi nel passato di un oggetto vintage e provare un paio d’occhiali della marca preferita, per poi vivere l’emozione di una mostra d’arte o di una pausa relax nel fashion cafè, senza dover uscire dal negozio. I “concept store”, a Rimini e provincia, sono pensati, arredati e allestiti per distinguersi e fare tendenza. Non semplici luoghi di shopping, ma spazi da vivere. “Diamo a chi entra un’emozione, un impatto diverso da quello di una semplice boutique”. Nelle parole di Sandro Baldi, tra i fondatori del Block 60 di Riccione, è chiaro il significato di un punto vendita che ha fatto da apripista nel settore. Nato nel 1996, si trasferirà presto al nuovo Palacongressi della Perla dove si allargherà a mille metri quadrati lasciando intatta la sua filosofia. “Sarà un’evoluzione di quello che abbiamo avuto

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finora: abbigliamento, accessori, musica, editoria più uno spazio relax nell’Art Noir Cafè. Come filo conduttore l’emozione, il piacere di fare un giro e uscire con una busta del Block dopo aver acquistato anche solo una cover per cellulare.” Cambiano mondo e tendenze, la clientela è sempre più attenta al rapporto qualità-prezzo: qui si punta su un’ampio range di prodotti, per tutti i prezzi e gusti. Dalla polo Ralph Lauren ad alcuni marchi di ricerca giapponesi fino alla nuova linea per i-Pod e occhiali da sole. Qui scrittori più e meno noti presentano i loro ultimi lavori e artisti e fotografi espongono le loro opere. Riccionesi e non si danno appuntamento per lo shopping, una chiacchierata o un caffè. Dalla costa all’entroterra per un altro luogo dal “sapore” unico: SP.accio, primo concept store di San Patrignano. Un nome che rievoca con autoironia il disagio di una comunità per tossicodipendenti, per


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Sopra, da sinistra la zona “food and shop”, all’interno di SP.accio e il Baldinini Factory Outlet. Sotto, scorcio dello show room di Centro della Ceramica. In apertura, il Loft.Sm, all’interno del centro Atlante,

valorizzare, in uno spaccio-outlet raffinato, tutto ciò che di buono esce dalle mani dei ragazzi. “Qui - spiega la responsabile, Giovanna Micheloni - raccogliamo le diverse tipologie di prodotto realizzate in comunità.” Formaggi, carne, salumi, verdure e frutta, olio e vino (acquistabili nel “food and shop” ma anche usati come materie prime nella pizzeria O’malomm e nel ristorante Vite) oltre a elementi d’arredo, coperte e tessuti. Tutto,

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dal concept allo show room, fino all’angolo lounge con le poltrone, il camino in piastrelle di vetro e foglia d’oro, gli specchi dorati, è curato nei minimi dettagli. “La ricerca dell’eccellenza è la nostra filosofia - prosegue Micheloni. È un metodo di vita che vogliamo trasmettere al cliente, nella scelta del prodotto, e ai ragazzi. Per loro la disintossicazione è la prima tappa di un percorso in cui il pieno recupero passa attraverso il lavoro. Di questo, i visitatori di SP.accio possono vedere la concreta realizzazione.” Non a caso il ristorante si chiama Vite: come la pianta che riveste le colline circostanti e come le vite dei giovani che qui ritrovano entusiasmo e coraggio. Presto potranno esporre i risultati delle loro fatiche anche a Roma e Milano, dove SP.accio aprirà due store. Ricerca di materiali, forme e colori nuovi e creatività artistica sono gli ingredienti dello show room del Centro della Ceramica. I pavimenti e rivestimenti “sfornati” dal laboratorio dell’azienda di San Giovanni in Marignano, creano in questo concept store, “un percorso sensoriale nelle eccellenze - commenta l’amministratore delegato Loris Casalboni - in grado di accompagnare i visitatori in un viaggio nell’universo dell’abitare attraver-

so elementi di design, materiali innovativi o di recupero, sempre all’avanguardia.” Il pubblico è immerso fin da subito nella filosofia dell’azienda: “Un luogo sperimentale che punta a trasmettere l’idea del benessere totale, della qualità della vita e dell’armonia, anche interiore.” Un punto d’incontro traeleganza, salute ed estetica. Molto più che un outlet è anche il nuovo Baldinini Factory a San Mauro Pascoli. Un ultrasize store di oltre 1500 mq, nato per esaltare il mondo Baldinini: dalle scarpe agli stivali, ai capi in pelle, passando per l’ampia gamma di accessori, gioielli, profumi. È Alessandra Baldinini a guidarci attraverso le collezioni attuali e quelle delle passate stagioni. Il percorso “emozionale” si conclude con una sosta nel fashion lounge con l’accogliente sitting hall, il Baldinini Fashion Cafè e il ristorante gourmet. Oltre a vasca zen e lampadari di cristallo che sovrastano l’ingresso, l’ambiente è raccolto, con vista sull’esterno. Ideale per una veloce sosta nello “shopping time” o per piccoli eventi o ricevimenti privati (dalla colazione di lavoro al tea-time con le amiche), il ristorante-cafè propone anche brunch e quick lunch sfiziosi, pranzi classici, pietanze vegan e bio con ingredien-


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Da sinistra, Sandro Baldi di Block 60 e Cristina Zanni di Materica Home. In basso, show room Odd Space, a Santarcangelo.

ti naturali, ottimi vini della casa. Nasce come un percorso di stile esclusivo Materica Home a Dogana di San Marino. L’obiettivo, spiega il direttore artistico Cristina Zanni, è coinvolgere il visitatore in un nuovo concept dedicato alla casa. Atmosfere inusuali trasformano l’esperienza dell’acquisto in una curiosa scoperta grazie a una selezione accurata di prodotti sia industriali che artigianali. Materica accoglie rivestimenti, decorazioni artistiche, oltre a suggerire atmosfere, tra morbidi lini e colorate wallpaper, lampade e corpi illuminanti. Un’esortazione alla creatività e alla personalizzazione dell’home-living, ma anche un contenitore per architetti, arredatori, progettisti e appassionati. Molti gli eventi, i momenti di condivisione, per apprezzare arte, ascoltare musica e guardare al futuro. Poco lontano, un altro concept store ha portato nell’antica Repubblica un progetto pionieristico. Emozionare è la parola d’ordine di Loft.Sm. Comunicare col cliente e creare affinità, gli obiettivi dietro

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ogni elemento d’arredo di questo punto vendita di 500 mq, al quarto piano del centro Atlante. Come un loft, lo store, una “grande piazza”, come ama definirlo la titolare Graziella Gasperoni, non ha pareti: i settori sono demarcati da cinque portali stile ’700 e accomunati da uno stile essenziale. Come un attico, Loft.sm guarda dall’alto, da ampie vetrate, chi entra a San Marino. Dall’elegante ingresso in pietra leccese si può scegliere tra prodotti per la cura e la profumazione del corpo, fragranze per l’ambiente, oggetti per la casa, spazi per nuove tendenze, abbigliamento o, ancora ristorante. Tutto in toni bianco-crema e nero, per un’estrema serenità. L’ultima visita è all’Odd Space, a Santarcangelo. Su tre piani boutique, libreria, bar e galleria d’arte moderna. Qui lo stilista Giampiero Lattanzi espone al fianco di capi ricercati le opere di artisti locali. Abiti prèt-a-porter di stilisti internazionali ci accolgono al piano terra. Di sopra, una galleria di opere d’arte, affiancata da una sala con

abiti vintage selezionati, capi esclusivi a firma di stilisti di fama. Poco oltre uno show room stile anni ’70, pavimento a scacchi bianco e nero e poltrone in velluto verde, dove Lattanzi espone le sue creazioni, e una sartoria per chi è alla ricerca di abiti su misura. Al secondo piano una saletta vintage e un terrazzino per gli eventi. IN


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Riunire | Consorzio Down Town

A tutela

Centro

del

testo Maria Cristina Muccioli - foto Riccardo Gallini

Il fascino delle vetrine che strizzano l’occhio ai passanti con oggetti eleganti e raffinati, luci e ombre che fanno tutt’uno con le suggestioni che solo una città viva può offrire… per promuoverne ancora di più l’appeal, a Rimini da fine 2008 è partita l’esperienza del Consorzio Down Town, che ad aprile ha rinnovato il proprio consiglio direttivo.

Atmosfere, odori e sensazioni diverse a seconda del momento; non come succede nei centri commerciali costruiti in fotocopia. Per valorizzare e promuovere le eccellenze del centro storico di Rimini, alla fine del 2008 è partita l’esperienza di Down Town, consorzio nato dalla volontà di una trentina tra i negozi più rinomati. Diverse iniziative messe in opera in questi mesi, molte altre in progetto. Da metà aprile il consorzio ha un nuovo consiglio direttivo, dinamico e propositivo più che mai. Dirigenza in rosa, con tre donne al timone. La presidente neo-eletta è Rita Bernabè,

del negozio di articoli da regalo e complementi d’arredo Officina. “Vorremmo riposizionare l’offerta commerciale di alta qualità della nostra città - spiega - con un occhio di riguardo ai turisti e al pubblico di fiere e congressi. Spesso questi ospiti vengono a contatto unicamente con la Rimini del mare e del divertimento, ignorando l’esistenza del suo cuore pulsante, ricco di storia e cultura, ma anche delle interessanti opportunità di acquisto che esso offre a chi ama l’eleganza e il bel vivere.” Motivazioni ribadite dalla vicepresidente Anna Banchetti, dell’omoni-

ma gioielleria. “Abbiamo avuto un segnale positivo durante la mostra d’arte organizzata nei mesi scorsi a Castel Sismondo, - sottolinea - quando migliaia di visitatori ne hanno approfittato per conoscere i negozi della città. Gente bella: anche se non tutti hanno fatto acquisti, a livello comunicativo e di marketing tenere aperte e accese le nostre vetrine è stato strategico.” Ha le idee chiare anche l’altra vicepresidente, la giovane titolare della boutique Tina e Mary. “L’entusiasmo dei singoli non basta - dice Sara Balducci. Servono iniziative, collegamenti, sinergie. Un valore

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A fianco, passeggio in piazza Tre Martiri a Rimini. In apertura, alcuni dei membri del nuovo Consiglio Direttivo del Consorzio Down Town: da sinistra a destra Alessandro Bonfè, Rita Bernabè, Mauro Schiavoncini, Anna Banchetti e Sara Balducci.

Il nuovo Consiglio e alcune iniziative Presidente: Rita Bernabè; Vicepresidenti: Anna Banchetti e Sara Balducci; Consiglieri: Leonardo Casadei, Mauro Schiavoncini, Alessandro Bonfè e Luigi Carovita. Molte e variegate, le idee che i soci del consorzio Down Town stanno discutendo in previsione della primavera e dell’estate. Certe già sperimentate, altre innovative. Eccone alcune: l’adesione alla “Notte Rosa”, con apertura posticipata dei negozi e partecipazione a eventi collaterali concordata con Comune e Provincia; promozione di aperture serali straordinarie (luglio e fino al 20 agosto), con iniziative varie di intrattenimento organizzate dal consorzio stesso; organizzazione di eventi, iniziative e promozioni in concomitanza con l’inaugurazione del nuovo Palacongressi, con fiere, congressi e mostre d’arte ospitate a Castel Sismondo.

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aggiunto da offrire al cliente-tipo che fa riferimento a negozi come i nostri: cliente sempre più informato e attento, che acquista prodotti a garanzia di qualità assoluta.” “Il percorso avviato è molto importante - sottolinea Leonardo Casadei, titolare della boutique Matis. Servono iniziative di collaborazione anche con gli albergatori, ad esempio. Il cuore di Rimini deve ritornare luogo d’incontro privilegiato, centro commerciale all’aria aperta dalle molteplici proposte. Non va dimenticato che in un’area di appena un chilometro quadrato esistono ben 400 attività!” La bellezza di Rimini dal punto di vista artistico, storico e culturale è l’argomento preferito da Luigi Caravita, titolare del negozio Swarovski. “In quale altra città è possibile fare shopping di qualità sfiorando, allo stesso tempo, capolavori millenari che il mondo invidia? Il cliente che si emoziona nel percorrere a piedi il Ponte di Tiberio è di sicuro un amante del bello in senso ampio. E questa città, che forse ancora non

lo sa, ha molto da offrire sotto questo aspetto!” A proposito di iniziative e idee, fino ad oggi Down Town ha vivacizzato lo shopping in maniera originale: durante la fiera nautica White and Blue, nell’estate 2009, alcune auto Jaguar ogni giorno hanno accompagnato i visitatori dalla Darsena fino al centro per un esclusivo tour fra i negozi più eleganti. Sempre in estate, nel giardino del Palazzo Lettimi, si era tenuto il Rimini Down Town Pride (giornata dell’orgoglio del centro storico riminese), con dj set, degustazioni e concerti. Altra iniziativa apprezzata, la rassegna cinematografica gratuita per bambini offerta dagli aderenti a Down Town a chi faceva acquisti nel periodo prenatalizio. Occasioni che hanno prodotto l’effetto desiderato e per tale motivo verranno riproposte. “Ma molto altro si deve e si potrà fare - dicono i soci di Down Town. E per questo serve l’apporto di idee e progettazione di ciascuno. Perché la nostra forza viene proprio dalla condivisione.” IN


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Creare | Centro Edith Stein

La cura

Arte

dell’

testo Milena Massani - foto Studio Paritani

La cooperativa Edith Stein, fondata a Poggio Berni negli anni ‘80, ha contribuito, e continua farlo oggi grazie all’impegno dei suoi educatori, a trasformare il disagio in forza e i suoi allievi in originali, quanto apprezzati, artisti.

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Tempere emozionali, con cui la materia visionaria inventa ritratti dalle pulsioni tragiche: sono le nature

morte di Gianluca G. composte da una felice formula estetica, i graffiti di Fabio B., primordiali e fantasiosi, i patchwork di Luigi R., gli autoritratti di Michele B., a chiamarci a esprimere giudizi mediante un asta del pensiero affiorata da materia e pigmento, dal collage floreale e tecnologico. A lasciare a noi il gusto di interpretare il valore della libertà, come un privilegio

assoluto di cui godere nella trasfigurazione che l’artista proietta, come in un video art, al culmine creativo dell’esistenza. Tra le stoffe pregiate dell’Atelier Giovagnoli si era svolta in dicembre

la bella collettiva dei corsisti della cooperativa Edith Stein. L’esposizione coinvolge con un senso di familiarità, lo stesso con cui il titolare ogni anno devolve il proprio benefit a scopo filantropico. I lavori sono frutto dei corsi riabilitativi tenuti dalla cooperativa fondata a Poggio Berni negli anni ’80

da don Pier Alberto Sancisi, la cui conduttrice è, dal ’95, Debora Branchi, pittrice e arteterapeuta. Giovagnoli, con lungimiranza, ha messo a disposizione il suo spazio come una galleria in cui l’esposizione dei dipinti sia conforme a una nuova tappa rispetto ai lavori realizzati precedentemente nell’atelier (Border Art). I soggetti rappresentati sono nature morte, composizioni

astratte in stile americano o volti poetici dalle velature sovrapposte, in cui materiali patchwork raccontano, esorcizzando, le tensioni di una realtà sovente dolorosa. Con tecniche ad olio, tempera e collages, si esprime una sensibilità e una maestria contigua al laboratorio attivo a Poggio Berni, al cui interno opera il gruppo di uomini, giovani e non, che attraverso un lavoro appassionante illustrano le loro sensazioni attraverso il dettato dell’animo. Saper descrivere i propri sentimenti lascia comprendere l’importanza di, come afferma Debora, “compiere un’ esperienza di carattere collettivo”, conforme alle esperienze didattiche. In questo panorama il senso criptico e criti-

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Alcuni allievi insieme alla pittrice e “arteterapeuta” Debora Branchi. In apertura, tre esempi di opere realizzate nel laboratorio di Poggio Berni.

co della malattia psichica assume connotati affrontabili con acume, professionalità e tempo, speso non

solo dagli educatori, ma anche dal pubblico che partecipa agli eventi che rendono possibile il confronto tra artista e mondo circostante. Eventi che, come un tragitto sociale e pedagogico, evocano il motto del fondatore, il quale sosteneva fosse necessario coltivare lo stile creativo come una vera e propria scrittura estemporanea e contemporanea, in cui i messaggi, lanciati come sos, possano creare il modo di fondere socialmente una rete di visibilità fruita e apprezzata, trovando accesso anche nei circuiti di vendita diretta al pubblico. “Il disagio di questi uomini crea attorno al gruppo una forza”, aggiunge Debora, una solidarietà che tende a debordare, si allarga a macchia d’olio e dà adito ora a lunghi silenzi, ora a urla entusiastiche, ora all’infiammata di quell’energia creatrice di difficile contenibilità, ma che si tramuta in stati d’animo che rivelano l’utilità dello sfogo emotivo, proiettato nell’atto di rappresentare, poi, un’evoluzione sia a livello psichico che pittorico. A lanciare una sorta di messaggio espressivo, per esorcizzare il rischio eventuale

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dell’emarginazione è proprio Debora, coadiuvata da un gruppo di educatori, che con costanza guidano questo lavoro come veri tutor: con semplicità e spontaneità sono riusciti nel tempo a guadagnarsi la fiducia e a stimolare emozioni, che, affermano, “debbono costituire un collante vitale,” per poi sfociare in un cantiere, in un laboratorio che è come una fucina, in cui la vitalità dell’impegno costituisce il messaggio primario, basato su una sintassi lavorativa comune. Il centro educativo mostra i doni plastici e il valore dell’operato quotidiano, là dove anche gli educatori, con le loro doti di fermezza e malleabilità, psicologia e intuizione, si pongono l’obiettivo di diventare punto di riferimento, accademico e umano. Le opere esprimono un dialogo

col pubblico, così da esprimere un desiderio di cooperazione, affinché si entri, poi, nell’intendimento oggettivo di coloro che hanno espresso emozione e sentimento, ma anche la loro vitalità travolgente, a contatto diretto con un arte, denominata “Art Brut”, basata sugli intendimenti artistici di Dubuffet, e cercano di trovare la chiave atta ad esprimere soprassalti e inquietudini ineludibili del più profondo stato d’animo.

Le opere degli allievi della cooperativa Edith Stein invitano ad approfondire così i simbolismi artistici, a comprendere il viaggio della mente anche senza dover andare lontano, come aveva fatto a suo tempo Gauguin partendo per Tahiti, a esorcizzare la propria sofferenza attraverso una successione di visioni filtrate dal cavillo dell’immaginario, e poter spalancare la finestra sulla mente ad esplorare gli archetipi della cronaca esistenziale, nell’intento di scoprire quella comunicazione così ben espressa in quei favoleggiati e celebri dipinti post impressionisti. IN

Mostre realizzate dal Centro Educativo Edith Stein Luglio ’96, Santarcangelo dei Teatri, Border Art; gennaio ’98, Santa Maria ad Nives, Border Art 2; maggio ’98, Teatro degli Dei Riccione, Border Art 3 (anche in luglio, alla Sala degli Archi di Rimini); luglio 2001, Santarcangelo dei Teatri, Border Art 4; aprile 2002, Galleria dell’Immagine, Spazio Ideale; luglio/agosto 2004, Grand Hotel di Rimini; febbraio 2005 Galleria Ninapi, Ravenna; aprile 2005, Accademia di Belle Arti, Bologna; novembre 2006, Galleria Il Vicolo, Cesena; giugno 2008, Esposizione Spazio Rosso Tiziano, Piacenza Linea di Confine. Edith Stein, via Roma, Poggio Berni (RN). Prossimamente Debora Branchi realizzerà una conferenza sulla “Art Brut”, sulle esperienze dirette con la cooperativa. Tra 2010 e 2011 è in cantiere il progetto di una mostra collegata allo stile pittorico degli artisti emergenti di Rimini.



Abitare | Nel cuore di Santarcangelo

Concetti

Libertà

in

testo Monica Gasperini - foto Mario Flores

Una “casa-modello” nel centro di Santarcangelo, arredata come un manuale personale di architettura contemporanea, mixando armonicamente stili diversi.

Roberto Paolini, classe 1968, riminese e titolare dell’Ottica Ferri, ha abbandonato la città per trasferirsi nel cuore storico di Santarcangelo, nel 2005. La sua casa, situata in un edificio risalente al ’400, ha tutte le qualità per figurare in una scenografia cinematografica. Le stanze ricordano l’interno perlaceo di un’ostrica, che con il suo robusto guscio protegge un morbido tripudio di lilla tenui, rosa sfumati, alternanze di bianchi e azzurri. Tutte le soluzioni di distribuzione dello spazio e anche il restauro dell’edificio sono state studiate dall’architetto Giancarlo Ghirardelli, mentre gli interni sono opera dell’architetto Paolo Amati che per arredare si è ispirato alla bellezza solare mediterranea e allo sfarzo dei film degli anni Sessanta.

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Amati odia la concettualità di un design troppo rigido e lineare. “Si può avere una casa moderna senza che sia necessario arredarla con vagonate di mobili che sembrano presi da un libro di testo”, scherza polemico. Così, l’arredamento dell’abitazione mescola, in un’armonia soffusa, antico e contemporaneo. Dal tavolo Tulip di Eero

Saarinen per Knoll, circondato da sedie veneziane dell’800 e che si accompagnano alle Louis Ghost di Philippe Starck per Kartell, ai vasi in vetro, ai quadri antichi presi da Bellini antiquario. E poi regali, oggetti acquistati nei numerosi viaggi a Parigi, mobili accumulati nel corso degli anni, come le poltrone in cuoio dei primi del ’900, provenienti dalla casa privata di Federico Fellini, alla lampada da terra Twist


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A fianco, la stanza “pensatoio” sul patio. in basso la stanza al primo piano con le poltrone Victoria and Albert e il divano Cuba. In apertura, scorcio dell’open space cucina e salotto.

due poltrone Victoria And Albert di Ron Arad per Moroso e dal divano Cuba per Cappellini. Il tutto si affaccia sullo splendido terrazzo con vista sull’entroterra romagnolo. Il

di Flamant acquistata a Brescia e collocata a fianco del tavolino in ferro battuto preso in un mercatino a Santarcangelo, per non parlare del trattamento murale di grande effetto nella stanza “pensatoio”, affacciata sul patio, così come ama definirla il proprietario. Sono soluzioni studiate accuratamente, eppure all’apparenza spontanee. “La casa - continua Paolo Amati - è un manuale personale di architettura contemporanea che, a seconda dei gusti e dei tempi, si svuota e riempie con pezzi nuovi. Come me, che non amo essere inchiodato a luoghi o idee.” Rigore ed essenzialità contraddistinguono invece la scala, dichiaratamente industriale in

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ferro zincato, che conduce ai due piani della casa. Salendo al piano primo, ci accoglie una lampada a soffitto dell’artista Jacopo Foggini. Questo piano, luogo conviviale e di relax, è contraddistinto dalle

bagno ospiti con pareti smaltate color lavanda è impreziosito dallo specchio veneziano del ’700 e dalla lampada Turandot di Melograno Blu. Al secondo piano, dedicato al riposo e alla cura del corpo, il rigore del moderno, dato dal letto Andaman Tatami di Paola Navona per Orizzonti, dall’armadio con ante scorrevoli in vetro realizzato su disegno e dai pouf in pelle bianca Barcelona di Ludwig Mies van der Rohe, si accompagna al calore del passato con lo specchio antico appoggiato a pavimento e acquistato da Bruno Bernardi. Il bagno padronale, tutto in resina bianca, termina con una doccia vasca. Infine una piccola finestra ci mostra l’orologio della Torre del Campanone e tutto diventa poesia. IN



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Disegnare | Massimo Bottini

Artisti

Progettare

del

testo Graziella Biagetti - foto Riccardo Gallini

A metà tra tecnico e artista, l’architetto Massimo Bottini crede nel recupero dell’edilizia storica, in armonia col contesto ambientale. I suoi progetti lo rendono, così, una sorta di “restauratore del paesaggio”.

Incontro l’architetto Massimo Bottini a Santarcangelo: è un tecnico famoso per le sue capacità specialistiche nel recupero dell’edilizia storica e del paesaggio, e per i tanti interessi che coltiva con successo. Da dove nasce il suo amore per il restauro?

“Dopo la laurea a Firenze, per un periodo sono rimasto in università: nel ’92 sono stato nominato membro del consiglio di Facoltà in qualità di ‘Cultore della materia restauro’; una bella esperienza, ma desideravo tornare a Santarcangelo. All’inizio ho lavorato con Carlo Tosi, che oltre ad essere un bravo tecnico era presidente degli ‘amici della musica’… C’erano i disegni dei manifesti teatrali sui tecnigrafi, forse è nata da lì la contaminazione…”

L’architetto è presidente da tanti anni della “Società Operaia”, membro del consiglio nazionale di “Italia Nostra”, sue sono molte pubblicazioni di architettura e storia (Il Convento di Sant’Agostino a Cesena, la Pieve di San Giovanni in Galilea, I giovani e i luoghi dell’istruire, dello svago e dello sport negli Anni 30 in Italia, Limes Reipublicae, Le ferrovie dimenticate, e ancora tanti altri). Perché ha scelto questo modo di fare l’architetto?

“La ‘Società Operaia’ è il maggior sodalizio della memoria storica della città, penso che un architetto non possa prescindere dalla ricerca della tradizione, reinterpretata in chiave contemporanea. ‘Italia Nostra’ è un’associazione importantissima, si batte per la preservazione dei centri storici: sorta 50

anni fa con la Carta di Gubbio, è ancora di fondamentale importanza per il territorio, per questo siamo i primi in Europa, i ‘meglio conservati’!” Dei suoi lavori recenti quale le piace di più ricordare?

“Per il ministero dei Beni Culturali e la Sovrintendenza di Belle Arti, si inaugurerà presto la Ricognizione del paesaggio costiero marchigiano attraverso le colonie marine, poi gli Ipogei Adriatici, che non sono solo uno studio sulle grotte: infatti i progetti presentati dagli altri architetti riguardano sempre un paesaggio, gli ipogei sono invece un paesaggio invisibile, dell’anima, un luogo intimo della memoria, la dimensione antropologica di questi luoghi che continuano a preservare i segreti di una storia

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A fianco, l’esterno del villino restaurato a Santarcangelo di Romagna. Sotto, esterno di Palazzo Fusti Castriotti a Urbino. In apertura, l’architetto Massimo Bottini.

che non è scritta e ancora emoziona. (Il progetto è stato scelto fra i 10 più importanti Best Pratic, “Premio del consiglio d’Europa per il paesaggio”, ndr)” E le case private e gli alberghi?

“I primi che mi vengono in mente: una stupefacente masseria a Mondragone, i restauri di palazzo Fusti Castriotti e di palazzo Giusti a Urbino, il villino a Santarcangelo e l’Urbino Resort. Credo di aver coniato una disciplina che si può chiamare ‘Restauro del paesaggio’: il Resort infatti è sito sulle terre di San Giacomo, certamente già di proprietà del nonno di Raffaello

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Sanzio: era indispensabile sanare i guasti ai terreni che gli anni ’50 e ’60 hanno portato ai campi lavorati, la trasformazione non congrua a Raffaello mi ha indotto non solo alla rimessa a dimora delle vecchie piante, ma a una rilettura del paesaggio, contestualizzata con gli spazi dell’abitare contemporaneo: non è solo la stuccatura del mattone, ma un’architettura che deve dialogare con l’anima del paesaggio dipinto da Raffaello, che comunque era lavorato dall’uomo. La storia del villino, è stata invece una scommessa. Ai bordi della contrada, piccolo, scomodo…. nasce

da un sogno: il giardino, allora mal messo, pareva fosse il luogo di incontro di tutti gli uccelli di Santarcangelo - da tanti che erano! -, la loro città, i custodi di questo sito che andava preservato, nonostante gli ospiti vacanzieri che sarebbero arrivati numerosi. Le stanze dell’albergo si chiamano con i loro nomi: il cardellino, il falco, il pavone…” Peccato, tempo scaduto, mi rimane in mente solo una domanda che non farò: “Dentro di lei, quando inizia l’architetto e quando finiscono lo studioso d’arte e il poeta?” Chissà se ci sarebbe stata una risposta! Bell’incontro. IN


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Vivere | I riminesi e il cavallo

Uno sport,

Passione

una

testo Claudia Gelmini

Circoli ippici d’eccellenza, artisti addestratori che creano affascinanti spettacoli; ma anche centri medici in cui questi animali sono strumenti di riabilitazione. Sono tanti, anche nel riminese, i modi in cui si vive l’amore per i cavalli.

Il rapporto tra cavallo e uomo ha origini antiche. Anche nel riminese questa passione si sta diffondendo sempre di più rendendo l’equitazione non più uno sport d’elite. Uno dei centri che ha contribuito a fare conoscere l’amore per i cavalli è il Riviera Horses Resort di San Giovanni in Marignano. Marzia Ferretti è l’anima di questo luogo. “Ho sempre avuto una grande passione per gli animali, in particolare per i cavalli; ho iniziato a montare da piccola, poi per migliorare i risultati ho chiesto a mio padre di acquistare un terreno per farne un campo coperto e box. Da qui è nato il Riviera: spazi verdi e eccellenti servizi lo rendono luogo ideale per una giornata all’aperto anche per chi non è dell’ambiente, e assistere alle gare.” Qui si tengono competizioni interregionali, nazionali, salto ad ostacoli: 4 i campi, 1 coperto e 3 in esterno. “Giro per l’Italia a fare concorsi ma amo molto il Riviera e Cattolica, dove vivo, è poco lontana.” C’è anche chi coi cavalli realizza

spettacoli, in giro per l’Italia e non solo. Silvia Resta, nata in provincia di Treviglio, origini russe, ma residente a Santarcangelo, monta dall’età di dieci anni e si è specializzata nell’addestramento di cavalli di pura razza Spagnola e in spettacoli di alta scuola. Silvia e il gruppo “Le Zebre” si prefiggono il compito di far conoscere i cavalli, attraverso i loro show, e di migliorare le loro conoscenze, attraverso corsi e stage. “Ho iniziato con i cavalli western - racconta Silvia - per poi conseguire un titolo nazionale under 18 e specializzarmi da maggiorenne sui cavalli spagnoli. Ora realizzo show elaborati, con in scena anche acrobati, ballerini e fuoco. A 14 anni ho visto il primo spettacolo di cavalli e sono rimasta affascinata. Ho capito che quella sarebbe stata la mia strada.” Tantissimi gli eventi realizzati da Silvia in questi anni, tra cui la partecipazione alla data italiana della tournée “Appassionata” e alla Fiera Cavalli di Verona. “Abbiamo fatto una performance equestre e di falconeria

(anche di questo si occupano, ndr) al Teatro la Fenice di Venezia in occasione del Gran Ballo della Cavalchina. Nostro interesse è il rispetto massimo dell’animale.” Di recente hanno partecipato allo spettacolo di teatro equestre “In viaggio da Itaca”, regia di Gabriele Marchesini, al Bonci di Cesena. Ha riscosso grande successo: i due monologhi recitati da Silvia erano scritti da Dacia Maraini. Da visitare il sito, ricco d’immagini. Nei progetti futuri di Silvia, un centro equestre. “Da tanto tempo voglio realizzare questo sogno, spero di trovare qualche valido collaboratore che mi aiuti nell’intento.” Il cavallo, si sa, è dotato di una sensibilità particolare; per questo è usato nella “ippoterapia”, insieme di tecniche mediche che serve a migliorare la salute. Ne parla Carlo Conti, riabilitatore equestre al centro medico Luce sul Mare a Igea Marina: “Il cavallo fa da macchina per riattivare la muscolatura lesa da patologie, come nel caso dei distonici o dispastici; andando

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In alto, Carlo Conti, riabilitatore al centro medico Luce sul mare e Alessia Fabiana Cappai, presidente del Circolo Ippico Riminese. A fianco, l’artista Silvia Resta e Francesco Carbone, responsabile della scuderia di San Patrignano. In apertura, Marzia Ferretti, che gestisce il Riviera Horses Resort.

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spazio. Ne parliamo con la presidentessa Alessia Fabiana Cappai: “Qui seguiamo tutte le attività di equitazione, ma siamo specializzati nell’insegnamento ai bambini dai 24 mesi in su, grazie a 5 istruttori tra cui io stessa. Dello staff fa parte anche una psicoterapeuta infantile che ci aiuta per i bambini con problemi fisici e psicologici. In sede ci sono 72 cavalli e circa 100 allievi. C’interessa trasmettere il concetto di gioco con l’animale, non l’agonismo. Il cavallo aiuta a sviluppare ed utilizzare le proprie capacità e contribuisce a far acquisire fiducia e stima in se stessi”. Al Circolo vengono organizzati anche corsi, campeggi a cavallo e centri estivi oltre che diverse manifestazioni in collaborazione col Comune di Rimini. IN

Ph. Riccardo Gallini

al passo si lavora, insieme anche a fisioterapisti, soprattutto al livello di bacino e spina dorsale.” Il cavallo è usato anche per bambini con problemi psicologici, che grazie all’avvicinamento all’animale e all’aiuto dell’operatore riescono ad aprirsi al mondo. “L’avvicinamento al cavallo - dice Conti - non avviene immediatamente, ci vogliono 2-3 mesi per la fase di conoscenza con l’animale e con l’operatore, ma col tempo, lavorando sulla relazione, si vedono netti miglioramenti.” C’è un altro posto dove i cavalli servono ad aiutare le persone in difficoltà: è San Patrignano, la comunità di recupero fondata da Vincenzo Muccioli, grande amante degli animali. I cavalli qui sono sempre stati tenuti, campioni del salto ostacoli e riproduttori portatori delle migliori linee di sangue al mondo, che hanno gettato le basi per un allevamento di primo

piano. Le scuderie ospitano cavalli da salto in lavoro, giovani, e una decina fattrici. Negli ultimi anni l’impostazione dell’allevamento è parzialmente cambiata: un tempo si tendeva a vendere solo cavalli di 5-6 anni già avviati alla carriera agonistica, oggi si possono acquistare anche i puledri. “Ben oltre l’aspetto commerciale - spiega Francesco Carbone, responsabile della scuderia - qui gli animali sono soprattutto terapeuti insostituibili. Il cavallo rappresenta da sempre il punto d’incontro ideale tra realtà e sogno, una fonte d’ispirazione. Il lavoro in scuderia cresce di pari passo con le necessità e l’esperienza dei giovani. Alcuni fanno richiesta d’impegnarsi lì, altri vi vengono indirizzati ma tutti si appassionano. Specie per i ragazzi con difficoltà di comunicazione il contatto con queste creature costituisce il primo passo verso l’esterno. Comprendere un cavallo è complesso. E nel desiderio di superare la difficoltà si dà avvio alla ricerca di se stessi.” Sono i 25 ragazzi che svolgono le attività in scuderia e garantiscono una presenza 24 ore su 24 in tutto l’allevamento di San Patrignano. Infine, il Circolo Ippico Riminese che a pochi chilometri dalla riviera permette di gustarsi una natura splendida e conoscere il mondo dei cavalli a 360°. Nato nel 2000 si è trasferito nell’attuale sede di San Paolo, per usufruire di più


Tecnica nata negli anni ‘30 in Incontriamo Carolina Casalini, titolare ma quando mi sono accorta dei benefici Germania, combina elementi di Balance Studio Pilates di Rimini, per mi sono appassionata e ho frequentato la filosofici e ginnici delle tradifarci raccontare la passione che la lega a scuola internazionale “Polestar Pilates”a zioni orientali e occidentali. questa disciplina. Roma. Poi ho aperto il mio studio e ho Cosa distingue il Pilates dalle altra attività? deciso di coniugare esercizi a corpo libero “Matwork” e Il Pilates considera l’individuo nella sua completezza, quelli sui macchinari del metodo “Studio”. coniugando corpo e mente in uno scambio armonioso e Qual è la filosofia che guida il tuo lavoro oggi? dinamico. Si ottiene così un benessere completo, un’arNel Pilates si evitano lezioni spossanti, che possono monia psicofisica, oltre a un corpo più tonico ed elastico. provocare dolori muscolari, e ci si allena in ambienti Ritmi lenti e ambienti tranquilli facilitano la concentraaccoglienti e senza musica assordante. In quest’ottica zione, la fuidità dei movimenti e la respirazione. io offro lezioni individuali o per piccoli gruppi, con proTu come ti sei avvicinata a questa disciplina? grammi di allenamento mirati alle esigenze della persoInizialmente per migliorare le mie prestazioni di ballerina, na e orari flessibili, concordabili con gli allievi.

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1960-2010 50 anni di CaSSa MUTUa edile e SCUola profeSSionale edile. MEzzo SEColo di vita, aPPENa FEStEGGiato, PER quEStE duE REaltà RiMiNESi CoNSolidatE StoRiCaMENtE E altREttaNto PRoiEttatE vERSo il FutuRo. NE PaRliaMo CoN i duE PRESidENti, GioRGio FoRlaNi E aNtoNio Galli.

Mutualità, sicurezza, regolarità, professionalità, formazione…Queste parole sono state il fil rouge dei festeggiamenti per il mezzo secolo di vita di due realtà riminesi consolidate storicamente, ma anche proiettate verso il futuro: la Cassa Mutua Edile e la Scuola Professionale Edile. L’importante compleanno è stato celebrato il sedici aprile nel consueto clima di condivisione fra lavoratori e imprese proprio delle due istituzioni sin dalle origini. All’inaugurazione della nuova sede della Scuola Edile, in via Islanda, Rimini, è seguito un convegno al Palazzo dell’Arengo dal titolo significativo: “La Cassa Edile e la Scuola Edile vicine alle imprese e ai lavoratori”. Nel 1960 il collegamento costante fra i protagonisti del settore delle costruzioni era esigenza, oggi realtà consolidata. “La Cassa Mutua Edile è nata e cresciuta col negoziato dei due ambiti che la compongono - conferma il presidente Giorgio Forlani - Lo spirito d’intesa fra imprenditori, rappresentati dal Collegio dei Costruttori Edili, e lavoratori, rappresentati dai Sindacati, ha permesso di toccare risultati importanti, confermando la validità


del nostro ente, come strumento al servizio del settore. L’intervento sociale per la tutela contrattuale dei lavoratori e delle imprese stesse, a garanzia di ambedue le parti, il monitoraggio sullo stato di occupazione, e anche l’azione di controllo attraverso il documento unico di regolarità contributiva (DURC), sono i punti fermi della nostra attività. La Cassa è lo strumento che attua le funzioni e le materie indicate dai contratti collettivi di lavoro nel segno della mutualità, cioè la divisione fra tutti gli iscritti di vari oneri a carattere retributivo, previdenziale e assistenziale.” La Scuola Edile Professionale, altro fiore all’occhiello del settore, è stata fondata, sempre cinquant’anni fa, per formare al meglio gli addetti, sia dal punto di vista professionale, sia da quello fondamentale della sicurezza in cantiere. Presidente della Scuola Edile è antonio Galli. “Col boom edilizio degli anni Sessanta – spiega Galli – nacque anche l’esigenza di formare la manodopera, che

proveniva per lo più dai settori dell’agricoltura e della pesca. In questa prima fase della nostra storia abbiamo formato soprattutto manovali e muratori. Poi, al passo coi tempi, si è passati alla formazione e specializzazione di figure più professionalizzate. L’ultima evoluzione è legata a vari aspetti: le nuove tipologie di costruzione, la maggiore sensibilità per sicurezza e anti-infortunistica, i nuovi assunti nel settore, il grande afflusso di manodopera straniera che necessita di interventi mirati.” Tipologie varie di corsi, dunque, ma sempre con un unico obiettivo. “La nostra mission – conferma Galli – è quella di formare professionalità altamente qualificate che siano competitive sul mercato e al passo con norme e tecniche edilizie, in continuo mutamento.” E’ quindi un passato importante, quello che ha caratterizzato i due Istituti. E il futuro che li aspetta, forse diverso in termini di funzioni e servizi, è ancora più importante per la tutela degli interessi di lavoratori e imprese.

In alto lo staff della Cassa Edile: al centro (quarto da destra) il presidente Giorgio Forlani, alla sua sinistra il vicepresidente Roberto Casanova, alla sua destra il direttore Roberto Zavatta. A fianco lo staff della Scuola Edile: da destra il presidente Antonio Galli, la direttrice Erika Quattrocchi e il collaboratore Diego Garrasi.

Cassa Mutua Edile della Provincia di Rimini Piazza Ferrari, 22/C - Rimini - Tel. 0541 28812 – fax 0541 51956 cassa@cassaedilerimini.com / www.cassaedilerimini.com

Scuola Professionale Edile Rimini Via Islanda, 3 – Rimini - Tel. e fax 0541 740461 info@scuolaedilerimini.it / www.scuolaedilerimini.it


Difendere | Ce.S.Di.F.

A tutela

della

Famiglia

testo Claudia Gemini - foto Riccardo Gallini

L’avvocato Isabella Manzi ha contribuito a fondare il Centro Studi e Ricerche in Diritto di Famiglia e Minorile, che prepara laureati in Giurisprudenza e avvocati che operano nel diritto di famiglia e minorile.

Nel mondo del diritto riminese, Isabella Manzi è un nome conosciuto: avvocato civilista, da 29 anni esercita la professione iniziata nello studio del padre, Luciano, stimato legale e protagonista per mezzo secolo della vita politica e sociale, scomparso un anno e mezzo fa. Laureata in Giurisprudenza a Bologna, con tesi in diritto amministrativo, si è specializzata in diritto di famiglia, fondando Ce.S.Di.F. Come ci si è avvicinata e perché?

“Coltivo la passione per questa branca del diritto da quando ho iniziato. Quando i clienti dello Studio avevano problemi relativi al diritto di famiglia, preferivano essere assistiti da me, potendo gestire, con

una sensibilità tutta femminile, problematiche familiari.”

dalle sue parole traspare quanto le interessi questa attività.

Come ha fondato Ce.S.Di.F.?

È stato il primo centro in Italia?

“Quando ho incontrato gli avvocati matrimonialisti Valerio Cappello e Carlo Bosi del foro di Bologna. Insieme abbiamo pensato di fondare un centro studi e organizzare corsi annuali per laureati in Giurisprudenza che volessero approfondire il ramo. Nel ’95 è nato Ce.S.Di.F. col patrocinio di Uni.Rimini, la società consortile che sostiene le attività del Polo Scientifico Didattico di Rimini e promuove ricerca scientifica, crescita culturale e imprenditoriale presso aziende ed enti. L’iniziativa ha avuto grande successo: chi aveva concluso il corso annuale, ha dato impulso ad altri di aggiornamento, costituiti da incontri di approfondimento su temi emergenti, nuove leggi o orientamenti giurisprudenziali.” L’avvocato, presidente del Comitato Scientifico di Ce.S.Di.F., parla con passione del progetto e

“Sì, e ci tengo molto a dirlo. A Rimini siamo stati davvero all’avanguardia in questo campo: non c’erano altri corsi del genere nel Paese. L’impronta pratica e la qualità dei relatori, magistrati, avvocati, psichiatri e commercialisti, ha avvicinato giovani avvocati e professionisti con anni di lavoro alle spalle, provenienti da tutta Italia. Con Ce.S.Di.F. esprimo la mia capacità organizzativa e ottengo grandi soddisfazioni personali.” Lei è nata a Rimini?

“Sono una riminese doc, amo la mia città e sono contenta di avere realizzato qualcosa per farla conoscere, al di là dell’aspetto turistico. L’atmosfera che si crea in questi corsi è anche conviviale, s’instaurano solidi rapporti personali e professionali. Chiaramente la bellezza della nostra città aiuta questo spirito.” IN

Cos’è il Ce.S.Di.F. Organizza corsi annuali, da novembre a maggio, le cui lezioni sono tenute a settimane alterne, ogni venerdì, presso la sede di Rimini dell’Università di Bologna. In questi giorni si sta definendo il programma per il sedicesimo corso annuale. Inoltre, circa una volta all’anno, si organizzano corsi di aggiornamento full immersion, della durata di un giorno e mezzo. Tutti i corsi (anche di aggiornamento) sono accreditati come eventi formativi dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rimini e, al termine di essi, viene rilasciato un attestato. www.unirimini.it

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Ripensare | Concorso “Abitare Rimini”

Un ponte

Futuro

per il

testo Valeria del Sordo

Si chiama “ La quarta piazza per Augusto” il progetto primo classi-

ficato al recente concorso “Abitare Rimini: Idee per i 2000 anni del ponte di Tiberio”, indetto dal Rota-

ry Club Rimini Riviera e patrocinato dall’Amministrazione e dagli Ordini di ingegneri e architetti riminesi, per la conservazione e la valorizzazione dello storico Ponte di Tiberio, l’eliminazione del traffico veicolare e l’individuazione di percorsi alternativi per le auto. La competizione, che ha visto sfidarsi nove gruppi di giovani ar-

A fianco, due rendering del progetto vincitore. Sopra, gli architetti premiati dal concorso “Abitare Rimini”.

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chitetti e ingegneri under 35 della Provincia, per un totale di 25 partecipanti, si è conclusa con la premiazione di CMA Studio da parte di una giuria altamente specializzata. Il progetto, che si è aggiudicato anche i 4000 euro in palio, è stato ideato dall’architetto Claudio Masini e dall’ingegner Alessandro Franca, con la collaborazione dell’architetto Roberta Pari, e prevede la pedonalizzazione del ponte con soluzioni per la viabilità e la realizzazione di una piazza, appunto la “Quarta piazza”, al posto dell’attuale parcheggio, che diverrebbe sotterraneo. “L’idea - spiega la scheda che accompagna la proposta - nasce in seguito alla constatazione di un tessuto urbano sfilacciato e poco definito. Il progetto mira, da un lato, a individuare percorsi alternativi alla viabilità carrabile esistente e dall’altro a costruire luoghi capaci di innescare relazioni sociali tra gli abitanti creando anche luoghi per abitare, che seguano i principi

di ecologia e sostenibilità, oggi indispensabili.” La riqualificazione del Ponte di Tiberio che, a quattro anni dal duemillesimo compleanno, è ancora indispensabile per l’accesso dei veicoli al centro storico, rappresentando l’unico caso in Europa di ponte romano usato come snodo del traffico pesante, avverrà quindi attraverso la rivalutazione dell’area circostante e la riqualificazione del borgo storico di San Giuliano. Il concorso di idee ha dimostrato di essere, come ha detto Marco Moretti, presidente della commissione progetti del Rotary Riviera, una formula da incentivare per promuovere il contributo al dibattito e aggiungere argomenti alla discussione, che facilitino le decisioni dell’Amministrazione: tutte le idee presentate hanno, infatti, ricevuto una menzione speciale e, lo scorso 17 aprile, sono state presentate pubblicamente presso la Sala del Giudizio del Museo della Città, prima dell’inaugurazione della relativa mostra. IN


MINIMI CONSUMI

EMISSIONI RIDOTTE

PIACERE DI GUIDA


Esporre | Ristorante Righi

Arte

Gourmet

da...

testo Lucia Lombardi

“La taverna è un notissimo locale di San Marino… una sala con mobili antichi e piatti di terracotta alle pareti.” (Roxane Pitt, La spia timida, Longanesi 1958)

Per godere appieno della visuale che il Titano offre è possibile accedere al centro storico con la funivia. In pochi minuti approderete a ridosso della piazza che ospita il Palazzo del Governo. Lì, dove in passato c’era una locanda per la posta dei cavalli, ora brilla la stella Michelin del Ristorante Righi. Il concept del restyling, a cura dello Studio Materia (www.studiomateria.it), segue la filosofia dell’archifood più avanzato, che asseconda le esigenze di chef e maître. Dopo due generazioni il timone dell’attività è andato all’intraprendente Roberto Righi. In questo paradiso del gourmet tutti gli elementi concorrono all’ottenimento del piacere e alla comunicazione del cibo, che oggi diventa sistema globale. Il locale vanta un’osteria incastonata nella roccia, caratterizzata da un country-chic in stile romagnolo, in cui degustare menù musicali a tema e piatti della tradizione. Un decoro ceramico istoriato nella parete principale ingentilisce l’ambiente, definito da preziosi elementi in ferro battuto. Salendo le scale si giunge al piano ristorante, regno dello chef Luigi Sartini, due volte stellato Michelin: “Mi sento un artigiano del gusto, porto in tavola esperienza e saperi, proponendo piatti obsoleti in

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chiave attuale; valuto attentamente stagionalità, qualità e territorialità dei prodotti.” I suoi segreti? Non utilizzare più di tre ingredienti principali per tendere all’essenzialità, e aver avuto come maestro Gino Angelini. “La ‘stella’ è il riconoscimento delle fatiche di una vita”, conclude. “Abbiamo cercato di ottenere un connubio tra estetica e funzionalità interviene Roberto - mantenendo salda l’identità che ci caratterizza. Questo è l’unico ristorante che valorizza i prodotti del consorzio sammarinese, come l’antico pane Toscano di San Marino schiacciato ai lati. Per chi si lascia incuriosire il maître, Giacomo Paganelli, offre selezioni di vini e birre artigianali.” Ricerca e innovazione sono le parole d’ordine di questo simposio sammarinese, ove diverse competenze si sono intrecciate, seguendo sentimenti d’amicizia e stima professionale.

“Volevamo ottenere un progetto in cui i diversi elementi dialogassero tra loro, come avviene nel tempo in una dimensione domestica - sottolineano gli architetti Gianluca Maestri e Ivan Ciappelloni - mantenendo alcuni elementi

caratterizzanti la storia del luogo; i mobili sono stati creati ad hoc e le stoffe scelte nell’atelier Giovagnoli. La tecnologia c’è, ma è celata dalla domotica. Il sito è opera di Marcello Boschetti, pluripremiato web designer.” Alle pareti spiccano i raffinati lavori dell’artista Leonardo Blanco, chiamato anch’egli a corte dai progettisti. Grandi lampadeseparé creano una suddivisione interna degli spazi, senza spezzare l’armonia del convivio, ottenendo quattro poli sensoriali. All’interno di queste secolari mura tutti gli elementi danzano in un connubio di odori, sapori e colori, per ottenere un percorso totale del gusto. www.ristoranterighi.com. IN


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SCEGLIERE

La mIGLIoRE offERta

di gas ed energia elettrica Il consIglIo dI sgR seRvIzI: valutaRe attentamente le pRoposte

Con la liberalizzazione del mercato del gas Insieme a Lorenzo Pastestini, come gestite il rapporto con la clientela? e dell’energia elettrica, non è sempre facile responsabile dello sviluppo “Il rapporto con la nostra clientela è improncommerciale di SGR servizi, per il Cliente scegliere tra le diverse offertato alla massima disponibilità, garantita da scopriamo le diverse offerte te commerciali. SGR Servizi non teme però della società riminese. tre fattori: in primo luogo l’utilizzo di dipenl’approccio a un settore così complesso. denti dell’azienda stessa, dislocati nei vari “L’apertura del mercato alla concorrenza porta con sé uffici; ci avvaliamo, inoltre, di agenti muniti di tesserino vantaggi e svantaggi per il Cliente, poiché la complessisparsi sul territorio per promuovere le offerte; e, infine, tà tariffaria può esporre il Cliente a fraintendimenti” afun terzo punto che ci sta particolarmente a cuore, il call ferma lorenzo pastesini, responsabile dello sviluppo center interno, che svolge sia attività promozionale, che commerciale di sgR servizi. informativa ed è costituito da personale dipendente gecosa si può fare per evitare di perdersi nei meanstito direttamente dalla nostra Società. In SGR è sempre dri delle varie offerte commerciali? possibile trovare persone qualificate e disponibili a forni“Prima di sottoscrivere un contratto è bene considerare re tutte le informazioni necessarie per la scelta migliore” tutte le clausole, che a volte possono essere penalizzanti ‘Etica, sostenibilità e trasparenza’ sono infatti i punti e non sufficientemente evidenziate. Non dimentichiamo cardine di un’azienda tesa al futuro, forte della propria che l’unica componente tariffaria sulla quale i vari operastoria e saldamente radicata nel territorio, che da 50 tori applicano le loro offerte è quella legata alla materia anni gestisce la propria attività mantenendo un attegprima, cioè all’energia. Occorre sempre tenere presente giamento coerente e corretto verso i propri Clienti. che il prezzo totale della fornitura è formato dalla somma di diverse voci, e non tutte sono liberalizzate. Per evitare sorprese, noi di sgR abbiamo studiato una bolletta chiara, semplice e trasparente. Da metà marzo, come previsto dall’Autorità, abbiamo modificato il layout della bolletta tradizionale per rendere, anche graficamente, per informazioni: le informazioni sui consumi più chiare e accessibili. numero verde 800 900 147 - www.sgrservizi.it


Ritrarre | Epimaco Zangheri

Scatti

Storia

di

testo Marina Giannini - foto Fotoriccione

Pico, un soprannome sinonimo di fotografia: e la storia di Riccione diventa immagine. Più di 60 anni della Perla Verde raccontati dall’obiettivo di Epimaco Zangheri.

Cordiale, schivo, disponibile con un click ha fermato più di mezzo secolo di vita riccionese. Un’impresa che ha realizzato insieme al figlio Gianni, che oggi porta avanti l’attività del padre. La storia di Pico, 80 anni, inizia alla fine della Seconda guerra mondiale. A 10 anni, orfano da 5 del padre, assieme ad altri corre nei campi da tennis di Villa Mussolini a raccogliere le palle che i giocatori lanciano fuori campo. A 13 lascia la scuola per lavorare nella bottega fotografica di viale Gramsci. Al contempo, per guadagnare qualche soldo anche d’inverno, fa l’imbianchino per i suoi datori di lavoro. Inizialmente le macchine fotografiche deve accontentarsi di spolverarle finché un giorno, arriva il momento di realizzare il suo sogno. Uno “scattino” lascia il lavoro e il giovane apprendista si fa avanti. Alfredo Ricci, titolare del negozio, si fa convincere da questo ragazzino animato da grande volontà... Nel ’74 acquista la licenza del negozio e si mette in proprio. Pochissimi riuscivano a sottrarsi al suo obiettivo. Dai vip alla tedesca dal colore latticino della pelle. “Di giorno - ricorda - attraversavo in lungo e in largo la spiaggia in cerca di ‘bellezze’ da immortalare. Non passava giorno che Lello Mantani, capo ufficio stampa dell’Azien-

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da di soggiorno non mi chiamase per fotografare una ragazza in spiaggia, seguire qualche giornalista o troupe televisiva. Nel tardo pome-

riggio andavo in camera oscura. La sera indossavo l’abito della ‘festa’ e salivo sul mio Mosquito in direzione del dancing Savioli. Lì era d’obbligo fare mattino. Tornavo a casa,

mi chiudevo in camera oscura, e di nuovo in spiaggia. Uno dei periodi più belli della mia carriera. Al ‘Gran premio Riccione per il Mondo dello Spettacolo’ conferito da Bepi Savioli e dall’Azienda di soggiorno, quando arrivavano stelle del cinema, cantanti celebri e presentatori d’eccezione per ricevere il premio “Perla Verde”, il mio obiettivo era là, a fotografare pagine di vita notturna.” Sono migliaia le immagini riprese in quegli anni apparse su quotidiani e riviste. La sua rollei è sempre puntata anche su qualsiasi even-

to sportivo. Chi non ricorda negli anni ’60/’70 le corse in moto sul lungomare con i piloti di livello mondiale, la Maratona Adriatica di nuoto, l’Inter di Herrera alla partita inaugurale del nuovo centro sportivo? Pelè in viaggio di nozze a Riccione, il Giro d’Italia. E Pico in prima fila. “Nel 1980 con la demolizione di Villa Mussolini si cancellano anche i ricordi di ragazzo. Negli anni ’90 ho seguito la demolizione di piccoli alberghi e pensioni cancellati per far posto a palazzine. Arrivano le ruspe anche al Cinema Teatro Turismo per far posto al nuovo Palazzo dei Congressi. Il lavoro mi ha dato grandi soddisfazioni e il merito va anche a mia moglie Agostina. L’unico giorno in cui potevo dedicarle tempo era la domenica pomeriggio. ma non potevo mancare alla partita del Riccione.” La fotografia non è stata un lavoro, ma la sua vita. IN


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Navigare | Max Sirena

Da Rimini

America’s

all’

testo Andrea Manusia - foto Riccardo Gallini

fortuna di far parte del progetto dall’inizio, portando con me fidati colleghi italiani di Prada. Eravamo ‘stranieri’ e dovevamo imparare in fretta a pensare da ‘anglosassoni’.” Il tuo ruolo è stato di grande responsabilità.

“Il rapporto con Russell è stato fantastico, dal punto di vista personale e professionale. Il suo punto di forza è la fiducia nel delegare progetti importanti, ad esempio la ‘Wing’, l’ala in carbonio alta 65 metri chiave della vittoria: io ne ero il responsabile tecnico.” È il primo riminese ad aver conquistato la Coppa America. Un sogno realizzato a quasi 40 anni con una carriera da top sailor. Max Sirena, ragazzino ai tempi di Azzurra, già amava la vela più di ogni altra cosa: un giorno avrebbe voluto essere lui ad alzare in cielo la “Vecchia Brocca”. “Ho partecipato a quattro edizioni di America’s Cup, vincendo la Louis Vuitton Cup nel 2000 in Nuova Zelanda con Prada e dopo 10 anni raggiungendo il massimo con Oracle. Se ho avuto l’occasione di farmi conoscere è grazie a Luna Rossa. L’esperienza maturata con De Angelis e compagni mi ha permesso di essere contattato da Russell Coutts che a fine 2007 stava mettendo insieme il team di stelle Bmw Oracle. Ho avuto la

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mo barche nuove e spettacolari.” Quando e dove sarà organizzata? Il futuro è ancora con Oracle?

“Si pensa al 2014: un lungo periodo con, in mezzo, regate di avvicinamento. Per quanto mi riguarda, mi sono preso un periodo di riflessione per decidere se continuare con Oracle o meno. Nel frattempo mi occupo della parte tecnicosportiva di Luna Rossa per la partecipazione al circuito TP52 e delle regate del circuito della WSTA.” Dai Vela Club Marano di Riccione e Club Nautico di Rimini, hai fatto un

Com’è iniziato l’idillio con lo skipper

salto incredibile. Quali i ricordi più

neozelandese?

belli degli inizi della tua carriera?

“Ricorderò sempre una sera a cena quando mi chiese di unirmi a lui. Gli risposi secco: ‘Solo se mi garantisci di bere champagne dalla Coppa!’ La prima cosa che mi ha detto quando ci siamo abbracciati dopo la regata finale di Valencia è stato proprio questo: ‘Hai visto? Ti ho fatto bere dalla brocca d’argento!’ Durante le due regate la tensione era altissima. C’era sempre il pericolo di rompere qualcosa.”

“Ho capito che una passione poteva diventare lavoro dopo le regate in compagnia di Bert Mauri. Parte del mio successo, se così lo si può definire, lo devo a lui e alle persone con cui navigavo su ‘Juno’. Ho tratto insegnamenti e imparato a navigare divertendomi.”

Da questi “mostri” si tornerà alle vecchie regole?

“Siamo in fase di transizione. La coppa è tornata in America dopo 15 anni, Oracle sta valutando come impostare il format per evitare situazioni difficili come nel recente passato. Sicuramente vedre-

Cosa fare per promuovere vela e nautica a Rimini e dintorni?

“Bisogna credere in progetti a lungo termine coinvolgendo scuole, come nel resto d’Europa, investendo su persone del luogo in modo tale che si riesca a creare un ciclo che possa durare. Sono innamorato della mia terra, ho comprato casa a San Giovanni in Marignano, un rifugio per rilassarmi quando torno dai miei viaggi per il mondo.” IN



Degustare | Gaetano Callà

La strada

Gusto

del

testo Stefano Rossini - foto Riccardo Gallini

Valmarecchia la situazione è migliorata. Entrano a far parte del nostro paniere il formaggio di fossa di Talamello e il pane di Maiolo. Stiamo parlando di ottimi prodotti, eccellenze che si affiancano ad altre da tempo presenti. Come i salumi di Mora Romagnola, che si stanno facendo sempre più conoscere al grande pubblico, o il fossa di Montefiore.” A poche settimane dalla fine del Vinitaly, qual è lo stato di salute dei vini riminesi?

Come sta Rimini nel 2010? Passati gli anni dei bagnini felliniani e quelli del boom degli alberghi e delle feste in spiaggia, a cosa si pensa, oggi, quando si sente parlare della città? In campo enogastronomico, c’è una strada che lo racconta. Un percorso che si snoda dalla riviera fino ai colli, che serpeggia attorno a borghi antichi, vigne, olivi, dimore storiche e castelli che punteggiano il paesaggio. Sì, perché Rimini è anche, e sempre di più, entroterra. Ce ne parla Gaetano Callà, vicepresidente della Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli

“Ottimo. Godono ottima salute. C’è stato un grande interesse per tutta la durata della fiera, sia da parte degli avventori che dei produttori e distributori, che hanno realizzato numerosi contatti. Volevo portare un ringraziamento in particolare all’Assessorato che in questi anni ha sempre investito molto sull’immagine dello stand e sui prodotti.” Qual è secondo lei la forza dei vini riminesi, sul mercato?

“Innanzi tutto la qualità. Ad oggi abbiamo nella nostra strada 24 aziende vinicole, e tutte producono vini ottimi. Alcuni davvero eccezionali. Se i più conosciuti sono quelli di San Patrignano e San Valenti-

no, che continuano a collezionare successi, chi si aspettava, solo qualche anno fa, una Rebola passita, prodotta per prima dalla Tenuta del Monsignore, profumatissima, e oggi da molte altre aziende, o un Sangiovese vinificato in bianco, e presentato quest’anno per la prima volta, o semplicemente dei Sangiovesi di 14 gradi e mezzo? Il secondo punto di forza - continua Callà - è sicuramente il prezzo. Confrontati con i fratelli maggiori, i vini nostrani sono quasi ‘sottopagati’, ma non di minore qualità. Qualcuno sorride quando chiamiamo Coriano la Montalcino di Rimini, ma sicuramente rende giustizia a un prodotto e a una storia che merita di essere conosciuta.” Grandi vini, insomma.

“Grandi vini che arrivano all’attenzione dei media anche grazie agli ottimi abbinamenti con i formaggi e i salumi delle nostre zone. Alla fiera è stato presente anche Daniele Marziali, panificatore del ‘Piccolo Forno Marziali’, che non solo ha presentato i suoi prodotti di qualità, ma è stato un vero showman capace di far apprezzare tutta la vitalità delle Romagna.” www.stradadeivinidirimini.it IN

di Rimini e membro del consorzio

Sagra del Vino a San Clemente

della Doc “Colli di Rimini”. “Il nostro entroterra sta letteralmente esplodendo. Un capitale enorme, ricchissimo. E con l’ingresso dei sette comuni dell’Alta

Sempre a proposito di vino, sabato 15 e domenica 16 maggio si svolge a San Clemente la Sagra del Vino, appuntamento tutto dedicato al sangiovese. La manifestazione inizia sabato sera con il Concorso dei migliori vini e con la proclamazione del miglior Sangiovese della Valconca, con degustazione e stand gastronomici. Ingresso gratuito Informazioni: Pro Loco San Clemente, 0541.862411/980700. www.sanclemente.it

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