ITINERARI DI LUOGHI E BORGHI DOVE SONO NATE LE RICETTE STORICHE CHE SONO ANCHE LA NOSTRA STORIA
RICETTE DI VIAGGI “IN VENETO”
SPECIALE
PASQUA RITI E RICETTE WINE TOURISM SOAVE & LESSINI SOAVE/LESSINI
VICENZA
SORRENTO
WINE TOURISM: da soave ai monti lessini
DAL CASTELLO SVEVO AI VIGNETI “VULCANICI” DEI MONTI LESSINI LA STORIA A VOLTE È ANCHE SCRITTA IN UNA RICETTA E NEI FILARI DEI VIGNETI. NELLA NOSTRA RICERCA DEDICHIAMO QUESTO SPECIALE AD UNA ZONA DEL VENETO, RICCA DI RICETTE E VINI PREGIATI, IN CUI POSSIAMO TROVARE ANCHE LA SUA STORIA. QUESTO SPECIALE DEDICATO AL VENETO È SOLTANTO “L’APERITIVO”, UN ASSAGGIO, PER POI PASSARE A SUPPLEMENTI DEDICATI INTERAMENTE AD UN’UNICA REGIONE.
WINE TOURISM: da soave ai monti lessini
L
a prima parte dell’itinerario si svolge nelle terre dove nasce il Soave, questo bianco DOC dal colore giallo paglierino, il profumo intenso e delicato e il sapore leggermente amarognolo. Percorriamo l’A4 e usciamo al casello Soave-San Bonifacio. Dopo un paio di chilometri, ecco la suggestiva città di Soave. Fondata dai romani, come testimonia l’impianto viario e la centuriazione del territorio circostante, venne poi abitata e ricostruita dagli Svevi, da cui prende il nome, popolazione calata in Italia al seguito dei Longobardi. Gli Scaligeri si occuparono, invece, di costruire le fortificazioni. Oggi, la cittadina medievale è racchiusa in una cinta muraria, preservata praticamente intatta, che risale fino alla cima del colle che la sovrasta, dominato dal profilo del Castello scaligero (www.castellodisoave.it), che merita una visita, e dal quale si possono ammirare i Monti Lessini. A lato di Piazza dell’Antenna, si trova invece Palazzo Cavalli, dove vi è l’enoteca Il Drago (www.enotecaildrago.it) dove poter gustare piatti della tradizione veneta e i raffinati vini locali. Nel pomeriggio, usciamo dalla porta nord di Soave e ci dirigiamo verso Est. Attraversiamo il ponte sul Fiume Tramigna e percorriamo il lungo rettilineo della SP 37. Lungo il percorso, incontriamo la bella frazione di Monte
Colognola, porta di ingresso della Val d’Illasi. Di origine romana, conserva numerosi reperti archeologici e i resti di Villa Spinola, con il suo bellissimo parco. Usciti dal centro abitato, in prossimità di Decima, ci immettiamo sulla Strada Provinciale SP37 della Val d’Illasi.
VERSO I LESSINI
Illasi, che prende il nome dall’omonimo torrente, fa parte delle Città del Vino. Il borgo è dominato dal castello del X secolo, affiancato dal cassero utilizzato dal corpo di guardia e circondato da una cinta muraria che delimita tutta la collina. Di proprietà della famiglia Montecchi nel XII secolo, fu poi ricostruito e potenziato nel 1243 da Ezzelino III da Romano. Da qui, un suggestivo viale di cipressi conduce alla località Monte. La strada panoramica si apre sulla Val d’Illasi, punteggiata da oliveti centenari, alternati a vigne e ciliegi. Giunti sulla cima del monte, lo sguardo spazia tra le due vallate: quella di Illasi e del Tramigna. Sullo sfondo, si possono ammirare il Castello di Soave, i Monti Berici e i Colli Euganei. Riprendiamo di nuovo la SP37 in direzione di Soave, passando per Cazzano di Tramigna, Costeggiola, Castelcerino
e Fittà, circondati da un paesaggio di morbide colline. Castellaro, Rugate, Ronchetto. Sulla sinistra si estende la Val d’Alpone, tra Roncà e Bolca. Risalendo la Vallata dell’Alpone, si arriva a Montecchia di Crosara, importante centro vitivinicolo e, da qui, a Roncà, nel territorio del Parco Naturale Regionale della Lessinia (www. lessiniapark.it) dove ci fermiamo per una sosta alla Cantina Marcato (www. marcatovini.it), dove Gianni Tessari produce il Durello dei Monti Lessini, un vino dall’inconfondibile sapore acidulo, nato dall’uva durasena, detta anche durella, che sfrutta la ricchezza dei sali minerali presenti nel terreno vulcanico, che qui è visibile anche in rocce nerissime e fenomeni unici come i colonnari di San Giovanni Ilarione. Per il pranzo ci fermiamo presso l’Antica Trattoria Fattori (www.anticatrattoriafattori.com) dove assaggiamo un menù di piatti tipici, tra cui polenta con soppressa, baccalà alla vicentina e i deliziosi ravioli con mostarda di Mela Decio, un frutto antico che, si dice, deve il suo nome a “mela d’Ezio”, il generale romano che sconfisse Attila. La Lessinia merita altre visite, e ci torneremo. Ma ora il tempo stringe e ci avviamo lungo la SP17 per poi immetterci sulla A4 in direzione di Vicenza, da dove partirà il secondo itinerario che vi proponiamo nelle pagine seguenti. DOVE ACQUISTARE Cantina Marcato Via Prandi 10, Roncà (VR) Tel: 045/7460070 - www.marcatovini.it Telefonare per una degustazione e per la visita alla cantina “vulcanica”.
DOVE MANGIARE Antica Trattoria Fattori Piazza Terrossa 36, Roncà (VR) Tel: 045/7460133 - www.anticatrattoriafattori.com Menù stagionale con ingredienti locali e ricette della tradizione. Prezzo medio 25€ a persona, bevande escluse.
LE COLLINE VITATE DEL SOAVE
PRIMO PAESAGGIO STORICO RURALE ITALIANO 1816 - 2016
SOAVE
HISTORIC R U R A L HERITAGE Decreto Ministero delle politiche agricole 17070/2012 Riconoscimento prot. 1749 del 21/01/2016
CONSORZIO TUTELA VINI SOAVE Via A. Mattielli, 11 - 37038 Soave (Vr) Tel. +39 045 7681578 - Fax +39 045 6190306 consorzio@ilsoave.com / www.ilsoave.com
Veduta del fiume Retrone dal Ponte San Michele
VICENZA: tra l’architettura del palladio e i sapori del baccalÀ
U
na città con un territorio sorprendente, che conserva gioielli naturali e architettonici, come i capolavori di Andrea Palladio, che qui ha lasciato numerose testimonianze della sua arte, inserite dall’Unesco nel Patrimonio dell’Umanità. Ville nelle cui cucine soni nate le leggendarie ricette con sua maestà il baccalà
La nostra comoda e preziosa Citroen C4 Picasso ci ha condotti da Soave fin qui, dove può cominciare la seconda parte del nostro percorso con un itinerario da fare in un fine settimana, ammirando i paesaggi opera dell’uomo e della natura. La tappa è Vicenza, dove ci si ferma per una visita al centro storico e per gustare il prelibato baccalà alla vicentina. Si parte da Piazza dei Signori, al cui ingresso svettano due colonne, sormontate una da un leone alato, simbolo della Repubblica di Venezia, di cui
Vicenza entrò a far parte nel 1404, e l’altra dalla statua di Cristo Redentore. Costeggia la piazza la Basilica Palladiana, capolavoro del grande architetto rinascimentale. Qui si trova anche la Torre Bissara. Sotto i portici della Basilica, sorgono le più importanti oreficerie della città. L’altro fiore all’occhiello è il Teatro Olimpico, progettato da Palladio nel 1580, ma realizzato dal suo allievo Jacopo Scamozzi. Dal lato sud di Piazza dei Signori si accede a Piazza delle Erbe, con la medievale Torre del girone o del tormento, dove fu imprigionato Silvio Pellico. Vale una visita anche Palazzo Chiericati, altro capolavoro palladiano, che si trova in Piazza Matteotti. In Piazza Duomo si trova poi la Cattedrale di Santa Maria Annunciata, che porta anch’essa la firma del Palladio. Nella Chiesa di Santa Corona, invece, si trova la tomba del grande architetto. Ma prima di uscire dalla città conviene andare al santuario La Citroen C4 Picasso è confortevole, dalla guida facile,e il suo 2 litri non è assetato, ma giustamente non può portarci fino alla Basilica del Palladio (a sinistra) in zona pedonale. Ma invece raggiungiamo Villa Rotonda, forse quella più famosa del Palladio ( a destra).
di Monteberico, da cui si ammira il panorama dell’intera Vicenza. Prendendo la SP247, si raggiunge Villa Almerico Capra, detta La Rotonda (www.villalarotonda.it), che dista circa 2,8 km dal centro. Si tratta della villa veneta più famosa del mondo, progettata dal Palladio nel 1556 per Paolo Almerico e poi terminata dai fratelli Capra. Vale una visita anche Villa Valmarana ai Nani (www.villavalmarana.com), famosa per lo splendido ciclo di affreschi di Gianbattista e Giandomenico Tiepolo. Una curiosità: deve il suo nome a diciassette statue di nani posizionate sul muro di cinta.
Secondo giorno
Da Vicenza a Marostica Si parte alla volta di Bassano del Grappa, percorrendo prima la SR53, poi la SP52. Incastonata tra le rive del Brenta e le pendici del Monte Grappa, la cittadina vanta diverse eccellenze, come il Ponte Coperto o Ponte degli Alpini, costruito nel 1209 e rifatto su progetto di Palladio nel 1569. Nei pressi del ponte si trova anche la storica Bottega Nardini, la più famosa distilleria di grappa bassanese, risalente al 1779. Tra i monumenti da non perder, c’è anche il Castello Superiore, costruito dai Vescovi di Vicenza e completato dagli Ezzelini. Meritano una visita anche Palazzo Pretorio, costruito tra il 1300 e il 1400, la
Il Teatro Olimpico di Vicenza, in Piazza Matteotti, risale all’epoca rinascimentale ed è stato progettato dall’architetto Andrea Palladio nel 1580. È il più antico teatro stabile al coperto dell’epoca moderna. Il Teatro venne inaugurato nel 1585 dopo la realizzazione delle “scene fisse” di Scamozzi, strutture lignee giunte intatte fino a noi. Il Teatro è a tutt’oggi sede di rappresentazioni e concerti e nel 1994 è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Il Monte Berico è il colle più alto del complesso dei Colli Berici, a poca distanza dal centro storico di Vicenza. Sulla sommità del colle si erge il Santuario della Madonna del Monte Berico, patrona della città. Sul colle vi è un belvedere da quale ammirare tutta Vicenza. Nel corso dei secoli il Santuario della Madonna venne abbellito, soprattutto grazie agli interventi dell’architetto Andrea Palladio nel 1578. Il nuovo campanile fu progettato da Andrea Piovene.
Porta delle Grazie con il monumento al generale Giardino, l’antico Borgo Margnan, che si affaccia sul Brenta e la Loggia, sede del Municipio. Nella stessa piazza si trova anche il Duomo di Santa Maria in Colle. Vale una sosta il Museo Civico, ospitato nel trecentesco ex convento di San Francesco, che conserva ceramiche, dipinti e opere di Canova, oltre a una ricca sezione archeologica. Nel pomeriggio, si percorre Viale Vicenza e si prende la SP 248 in direzione di Marostica, famosa nel mondo per i suoi scacchi viventi. La partita si tiene nella Piazza degli Scacchi solo negli anni pari. Di fronte alla piazza si trova anche il suggestivo Castello Inferiore, costruito dai Vescovi di Vicenza e completato dagli Ezzelini. Meritano una visita
BACCALÀ ALLA VICENTINA Ingredienti - 1 kg di stoccafisso secco - 250 gr di cipolle - ½ litro di olio extravergine di oliva - 3 sarde sotto sale - ½ litro di latte fresco - farina bianca q.b - 50 gr di parmigiano grattugiato - Prezzemolo tritato, sale e pepe q.b preparazione Ammollate lo stoccafisso, togliete la lisca e le spine e tagliatelo a pezzi. Affettate le cipolle e rosolatele in un tegame con un bicchiere d’olio, poi aggiungete le sarde sotto sale tagliate a pezzetti e, a fuoco spento, il prezzemolo tritato. Infarinate i pezzi di stoccafisso, irrorateli con il soffritto preparato e disponeteli l’uno accanto all’altro in un tegame di cotto, dopo aver versato sul fondo un po’ di soffritto. Ricoprite il pesce con il resto del soffritto e aggiungete il latte, il parmigiano grattugiato, il sale e il pepe. Unite il resto dell’olio e cuocete a fuoco dolce per circa 4 ore e mezzo, senza mai mescolare, ma muovendo il tegame in senso rotatorio. Servite con polenta alla brace. I vini Vespaiolo di Breganze DOC e Lessini Durello per i bianchi, oppure il Rosso di Barbano, dal color rubino e il sapore fruttato. Dove acquistare: Casa Vinicola Zonin, via Borgolecco 9, Gambellara (VI Tel: 0444/640160 - 0444/640174 (enoteca) www.zonin1821.it
Come arrivare
DOVE DORMIRE
DOVE MANGIARE
Da qualsiasi direzione si può prendere l’A4 con uscita Vicenza Est o Vicenza Ovest, oppure l’A31 con uscita Vicenza Nord. Il centro storico si trova in zona a traffico limitato.
Hotel Campo Marzio**** Viale Roma 21, Vicenza Tel: 0444/545700 - www.hotelcampomarzio.com
Trattoria Ponte delle Bele Contrà Ponte delle Bele 5, Vicenza Tel: 0444/320647 - www.pontedellebele.it
Hotel Doge*** Via Lamarmora 20, Vicenza Tel: 0444/923616 - www.hoteldoge-vi.it
Trattoria Alla Baracca Strada Comunale di Casale 640, Vicenza Tel: 0444/248018 - www.allabaracca.it
anche Palazzo Pretorio, costruito tra il 1300 e il 1400, la Porta delle Grazie, con il monumento al generale Giardino, l’antico Borgo Margnan, che si affaccia sul Brenta e la Loggia, sede del Municipio. Nella stessa piazza si trova anche il Duomo di Santa Maria in Colle. Vale una sosta il Museo Civico, ospitato nel trecentesco ex convento di San Francesco, che conserva ceramiche, dipinti e opere di Canova, oltre a una ricca sezione archeologica.
Da Vicenza alle Piccole Dolomiti La seconda proposta è un itinerario di 125 km nella Valle Agno, dedicata a chi ama i bei paesaggi con soste per visitare le ville venete che si incontrano lungo il percorso. Si parte sempre da Vicenza, poi si prende la SR11 in direzione di Montecchio Maggiore, dove ci si ferma per visitare Villa Cordellina Lombardi che conserva, nel suo salone principale, un ciclo di affreschi di Gian Battista Tiepolo ispirati alle gesta di Alessandro Magno e di Scipione l’Africano. Si risale poi in auto con destinazione Trissino e poi Cornedo Vicentino. Si procede poi lungo la SP46 e si arriva a Valdagno, dove, all’interno dello splendido Palazzo Festari, si trova il Museo Civico “Dal Lago” che custodisce numerosi fossili preistorici rinvenuti nella valle. All’interno, anche una ricostruzione dell’ambiente di Jurassic Park, che non mancherà di divertire grandi e piccoli. La tappa successiva è Recoaro Terme, nell’alta Valle dell’Agno, ai piedi delle Piccole Dolomiti. Qui ci si può fermare per il pranzo, magari assaporando le specialità locali, come gli “gnocchi con la fioreta”. Nel pomeriggio, si riprende lungo la SP46 in direzione delle Valli del Pasubio, toccando Schio, Malo e Piovene Rocchette. Ci si avvia poi lungo il tratto finale dell’itinerario toccando Thiene, Breganze, Dueville e Caldogno, dove ci si ferma per visitare Villa Caldogno, progettata dal Palladio e inserita nella lista dei siti Unesco.
GNOCCHI CON LA FIOREtA Ingredienti - 1,5 l di fioretta (ricotta fresca) - 800 g di farina - 4 uova - noce moscata grattugiata - sale - 200 g di burro fuso - 10 foglioline di salvia - formaggio grana grattugiato a piacimento preparazione In una ciotola ampia versate la fioretta e unite la farina, quindi impastate con un cucchiaio di legno fino ad ottenere un composto liscio ma discretamente compatto. Aiutandovi con un cucchiaio, prendete parte del composto e fatene dei piccoli gnocchi da tuffare nell’acqua bollente abbondantemente salata. Quando riaffiorano lasciarli cuocere per altri tre, quattro minuti. Nel frattempo mettete a scaldare in una padellina il burro lasciandolo fino a che s’è colorato di nocciola. Pescate quindi gli gnocchi con delicatezza, disponeteli nel piatto, cospargeteli con abbondante formaggio grattugiato, conditeli con il burro fuso e servite. A piacere possono essere aggiunte delle foglie di salvia per insaporire il burro oppure può essere grattugiata della ricotta affumicata. Evitare di alterare la ricetta base con altri ingredienti. I vini Soave DOC di Poggi è il vino bianco per eccellenza della tradizione veronese. È prodotto con uve garganega e trebbiano di Soave, raccolte a mano verso la fine di settembre Dove acquistare: Cantine Poggi, via Poggi 7, Affi (VR) Tel: 045 7235044 www.cantinepoggi.it
compagna di viaggio
L
a Citroën C4 Picasso è un’auto ideale per viaggiare nel massimo comfort e con grande praticità. Trattandosi di una monovolume, lo spazio è decisivo. Ricordandoci che si tratta di un modello di segmento C, quindi dalle dimensioni medie, i cinque posti disponibili sono su cinque sedili singoli, a tutto vantaggio della comodità dei passeggeri posteriori. Il bagagliaio permette operazioni facilitate, grazie al sistema di apertura e chiusura senza mani (passando un piede sotto al paraurti). Il volume di carico minimo, quando i sedili posteriori sono rialzati, è di 537 litri. Ma abbattendoli, quindi in configurazione a due posti, si hanno a disposizione ben 1.709 litri. La lunghezza complessiva della vettura, 4,438 metri, è il giusto compromesso fra spazio e ingombri; anche perché lo spazio che conta, quello interno, è decisamente ampio grazie al passo di ben 2,785 metri. Comfort importante: gli interni offrono un’ottima qualità. Chi vuole il massimo può scegliere il Pack Lounge, dove i poggiatesta dei sedili anteriori sono avvolgenti e quello del passeggero ha anche un’estensione comfort per le gambe; entrambi inoltre dispongono della funzione massaggio. A ciò si aggiungono accorgimenti per limitare al massimo vibrazioni e rumori indesiderati. La C4 Picasso offre anche tanta tecnologia per la sicurezza: da sottolineare la lettura dei cartelli stradali per i limiti di velocità, l’avviso di invasione corsia, la frenata automatica d’emergenza, l’allarme di rischio collisione col vei-
colo che precede. Infine, per quanto riguarda la meccanica, troviamo un’ampia scelta di motorizzazioni, tutte turbocompresse. Per chi non ha percorrenze elevate, i PureTech a benzina sono la scelta migliore, tre cilindri e 130 cavalli, anche con cambio automatico a 6 rapporti, l’ottimo EAT6 con convertitore di coppia, risparmioso e veloce. Il top è il THP 1.6 da 165 cavalli. Poi ci sono i diesel BluHDi, sempre una garanzia: disponibili nelle potenze di 100, 120 e 150 cavalli, le ultime due anche con cambio automatico. www.citroen.it
CITROËN C4 PICASSO BLUEHDi 150 Dimensioni cm3 Potenza Coppia max Nm/giri Emissione di CO2 grammi/km Trazione Velocità massima (km/h) 0-100 km/h (s) Consumo medio (km/l) Dimensioni (cm) Passo (cm) Peso in ordine di marcia (Kg) Prezzo
1997 110/150 - 4000 370-2000 112 Anteriore 210 9,7 23,3 443,8 / 182,6 / 161-162,5 278,5 1490 32.350
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