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ITINERARI D’ EXCELLENTIA
N°5 | ottobre-novembre 2016 | POLO WEEKEND PREMIUM | WEEKENDPREMIUM.IT | WEEKEND GUIDE
foliage con gusto
i top weekend d’autunno
GREEN CITY BOLZANO IN europe AUSTRIA: AQUADOME IN THE WORLD VACANZE D'INVERNO
RICETTE CON VIAGGIO L'AUTUNNO NEL PIATTO
Val di Fiemme
auto-weekend speciale SW: VOLVO V90 e le altre
nuova porsche panamera
NUOVA AUDI Q2
MASERATI LEVANTE S
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p o l o w e e k e n d p r e m i u m 2 016
Events - Premium Counseling
sommario > 04 Sommario > 06 News > 07 Editoriale > 08 Evento Primati e Premiati > 10 Weekend Premium > 12 Auto Premium Nuova Porsche Panamera > 14 Italia Segreta Arte nel foliage > 20 Low Cost d’autunno > 26 Where Arte > 30 In Salus > 32 Weekend Donna Portorico e tendenze > 36 Ricette di viaggio > 44 A Palermo con la Maserati Quattroporte > 52 A Sperlonga con la DS4 > 58 Arrivo dell’Audi Q2 > 66 Ad Asolo con la Infiniti QX30 > 68 Weekend nelle Alpi bergamasche con la Maserati Levante > 76 Speciale SW: Volvo V90, Mercedes E SW, Subaru Levorg, Audi A4 Avant, Fiat Tipo SW > 89 WEEKEND GREEN Val di Fiemme in autunno > 99 GREEN CITY: Bolzano > 108 Bike Tour Intorno a Bolzano 4
> 111 Weekend green in europe: Aqua dome, Austria > 123 In the world Vacanze al sole > 130 Weekend in giallo Il Maine
EDITORE
Edizioni D’Argenzio S.r.l. Via Giovanni Prati, 12 20145 - Milano Tel. 02 345 0719 STAMPA
MEDIAPRINT - via Brenta, 7 San Giovanni Lupatoto (VR) DISTRIBUZIONE
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EDITORE E DIRETTORE RESPONSABILE
Raffaele D’Argenzio direzione@edizionidargenzio.com HANNO COLLABORATO
Nicola D. Bonetti, Michela Colombo, Giampietro Comolli, Emanuele d’Argenzio, Manuela Fiorini, Alessandra Fusè, Silvana Lattanzio, Cristina Moiraghi, Michelle Newton, Giuseppe Ortolano, Armando Pezzarossa, Enzo Russo, Benedetta Rutigliano, Giancarlo Santarelli, Luciana Sidari, Anna Maria Terzi, Andrea Villa
Weekend in Auto è registrato presso il tribunale di Milano al N. 158 del 03/04/2009 ISSN 1723-5685 Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti e foto restano di proprietà della Edizioni D’Argenzio S.r.l. anche non pubblicati, non verranno restituiti. È vietata la riproduzione anche parziale di testi, documenti e foto.
IL NUMERO DI DICEMBRE/GENNAIO SARà UN NUMERO SPECIALE CON “LE RICETTE CON VIAGGIO” E “LE AUTO-WEEKEND MIGLIORI DEL 2017” IN EDICOLA DAL 1° DICEMBRE
“WEEKEND IN” è presente, gratuitamente, negli hotel (quattro e cinque stelle) della catena PLANETARIA.
Val di Fiemme Obereggen,
110 chilometri di piste fra le montagne più belle del mondo
Novità per la stagione 2016/2017 Bellamonte Lusia: CABINOVIA 10 POSTI Castelir - Fassane - Morea Obereggen: TELEMIX LANER seggiovia e cabinovia PISTA DA SLITTINO e RIFUGIO OBERHOLZ Alpe Cermis: PARCO GIOCHI e RIFUGIO DOSSO LARICI
www.visitfiemme.it
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Weekend news
MINI Clubman JCW, 231 cavalli e massimo comfort MINI Clubman JCW – Identifica il modello più potente nonché il più divertente e sbarazzino: è la sigla John Cooper Works (JCW appunto), dal nome dello storico preparatore di monoposto da Formula 1 che negli anni ’60 mise mano alle piccole vetture British. Ma la Clubman è anche massima abitabilità in poco più di 4 metri. Si assiste, per la prima volta, all’incontro di due tecnologie MINI come la trazione integrale ALL4 ed il motore da 2.0 litri sovralimentato da due turbo. Ne scaturisce una potenza complessiva di 231 cavalli che sono facilmente gestibili grazie anche alla regolazione elettroidraulica, che distribuisce al meglio il peso sulle quattro ruote. Solo così si potrà godere al massimo della Clubman JCW! Due le scelte per il cambio: gli amanti del classico saranno votati al manuale da 6 marce, con leve corte per cambi fulminei; altrimenti c’è l’automatico (Steptronic) ad otto marce con palette dietro al volante. Si potrà così avere una guida stile
pilota mantenendo entrambe le mani sul volante, altresì se ci si ritroverà bloccati nel traffico, non bisognerà continuamente stressarsi con la frizione. Ci vogliono 6,3 secondi per portare la Clubman JCW a 100 km/h con partenza da fermi e la velocità massima è di 238 km/h, insomma un piccola “bomba” che può far divertire su tutti i tipi di strada, sopratutto quelle con molte curve, grazie all’impostazione da go-kart.
SUV Peugeot 5008, dinamica, spaziosa e… con il monopattino Nuova Peugeot 5008 – Il SUV è un simbolo di modernità nell’auto e di status, tecnologico, fonte di emozione e piacere personale, in grado di valorizzare l’immagine di chi lo guida e soddisfare il suo desiderio di evasione e di nuove esperienze. Tutto questo si ritrova nel nuovo modello di Peugeot, in grado di unire diversi valori e far vivere situazioni non ordinarie.
Volume, spazio, comfort, praticità
Quattro qualità che al SUV del Leone non mancano, a partire dal suo spaziale abitacolo: all’apertura delle porte anteriori lo sguardo è immediatamente catturato dall’i-Cockpit, un cruscotto quasi futurista. Volante di dimensioni ridotte (il più piccolo di tutti i segmenti) per un maggiore feeling alla guida, touchscreen capacitivo da 8” ed Head-Up Digital display da 12,3” per avere tutte le informazioni che servono in un batter d’occhio. In soli 4,64 metri i tecnici francesi sono riusciti a collocare 7 comodi posti, disposti su tre 6
file. Quelli della seconda e della terza sono indipendenti ed a scomparsa, cosa che permette di modulare come meglio si preferisce lo spazio. E con un bagagliaio che offre oltre 1000 litri nella configurazione a 5 posti ogni oggetto, anche di grossa taglia, potrà entrare comodamente a bordo della Nuova 5008. E per muoversi in centro ecco arrivare anche l’e-Kick, un pratico monopattino elettrico che si ripiega facilmente all’interno della vettura!
editoriale
Con la nuova app non perderai più la valigia Chi meglio di voi viaggiatori sa quanto sia importante la comodità e la sicurezza del proprio bagaglio quando ci si sposta da una meta ad un’altra? Ecco perché Piquadro ha pensato a voi nella sua nuova collezione limitata di valigie Move2. Il sistema di controllo vi avverte quando si crea troppa distanza tra voi e la vostra valigia, semplicemente con l’uso di un’app da scaricare sul vostro smartphone. Il suo nome è Connequ e vi avviserà con una suoneria perché funziona come un allarme.
Guide al femminile: New York, Bologna e Roma si tingono di rosa New York, Bologna e Roma al femminile sono guide della Morellini Editore. Le guide sono scritte da un punto di vista delle donne, anche perché ormai ce ne sono sempre più indipendenti che viaggiano e girano il mondo. Lo scopo delle guide non è solo quello di consigliare i posti da non perdere e più famosi, se non siete mai stati in una di queste città, ma anche scoprire luoghi nuovi e misteriosi che, di solito, la città nasconde. Si trovano consigli e suggerimenti per tutte le stagioni, per giorni di sole e di pioggia, e sono sempre in grado di dirvi cosa fare, cosa vedere e dove andare. Le guide sono in libreria: New York e Roma al femminile a € 11,90 mentre Bologna al femminile a € 12,90.
di Raffaele d’Argenzio
BOLZANO, GREEN CITY Quello con la “capitale” dell’Alto Adige è stato un amore a prima vista. Mi è subito piaciuta la sua atmosfera internazionale, europea, eppur così intima, calda. Proiettata al futuro e così profondamente legata al passato. E una dimostrazione di questa sintesi è la scelta di avere tre funivie, che dalla città portano sui colli intorno alla città senza usare l’auto, dell’adozione dei velotaxi, della proliferazione di piste ciclabili su cui vengono anche guidati i turisti per la visita dei dintorni. Ma l’innovazione, che la colloca al top fra le città verdi, è l’adozione di ben cinque bus ad idrogeno, che non procurano inquinamento acustico perchè sono silenziosi nè inquinano con CO2, poichè scaricano soltanto... acqua.
LE RICETTE DI VIAGGIO Continua la nostra ricerca delle migliori ricette della tradizione, ricette “storiche” anche in quanto sono frutto della storia di quel territorio, storia che spiega il perchè sono nate e quando sono nate. E quindi indichiamo anche i weekend per trovare dove dove si gustano questi antichi e autentici sapori. Una ricetta non può essere staccata dal territorio dov’è nata e quindi bisogna almeno una volta andare a gustarla lì dov’è nata. E ci auguriamo di tornare presto ad Amatrice per gustare la vera amatriciana.
SUV MA ANCHE SW I modelli di suv sono in continua crescita, una crescita inarrestabile. Lo dimostrano anche le Case Premium che ne hanno creato di bellissimi, e infatti troverete un servizio che abbiamo realizzato con la splendida Maserati Levante S. Ma ci siamo sentiti il dovere di fare anche uno speciale SW, con i vnuovi modelli più interessanti, a partire dalla V90 della Volvo, marchio che ebbe il merito di lanciare le “familiari” di classe, di renderle “premium”. E’ indubbio che si è riacceso l’entusiasmo per le Station Wagon anche da parte dei grandi marchi, e a noi fa piacere, perchè sia i Suv che le SW sono Autoweekend. 7
WEEKEND PREMIUM EVE
O Presentatori: Massimo Valli, di Radio Montecarlo, e Himara Bottini
rmai è un evento atteso, che almeno due volte l’anno dà i giusti riconoscimenti a chi si batte per valorizzare il proprio territorio, a chi scrive di turismo nel modo giusto, a chi rappresenta i primati d’Italia e d’Europa, alle auto migliori per i nostri weekend sostenibili. Primati e Premiati: cercare, far conoscere ed evidenziare i nostri primati Marco Freschi, direttore della comunicazione Citroën, riceve premio “Ruote Rosa” per la E-Mehari
Concerto di violini del Duo Khora.
Speck d’excellentia della Val di Fiemme
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Isabella Brega, di Touring, riceve “Weekend Premium” da Raffaele d’Argenzio.
Birra artigianale e insalata di farro biologico selezionati da “La Tavola Italiana”
NT: PRIMATI E PREMIATI serve a risvegliare l’amore e l’orgoglio per la nostra terra, per le nostre città, per noi stessi. Sì, cerca anche il primato che è in te. Maggiori informazioni su weekendpremium.it, con il video dell’evento all’Hotel Enterprise di Milano. Concerto di Diana Muttini e Susanna Tognella Bruno Felicetti, direttore APT Val di Fiemme, riceve “Weekend Green” da Salvatore Giannella
Claudio De Donatis, turismo Veneto, riceve “Weekend Premium” da Paolo Artemi
Ornella Gamacchio, turismo Irlandese, riceve “Weekend Green in Europe” da Giuseppe Ortolano
Stefano Goracci, La Tavola Italiana, riceve “Weekend Premium” da Claudio Pina
Bella gente per degustazione di ottimi prodotti
Vini selezionati del Consorzio “Val Camonica”
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Weekend premium
hotel tyrol S alpine chic, in Valgardena
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el cuore di Selva di Valgardena, dal 1966 l’hotel Tyrol è un punto di riferimento per l’ospitalità gardenese. Caratterizzato da una gestione famigliare attenta alla qualità, ai dettagli, alla professionalità, l’hotel unisce l’autenticità e la tradizione con il carattere moderno di una struttura che ha le radici nel passato ma che guarda al futuro. L’unicità di questa accogliente casa risiede proprio nel fare sentire gli ospiti in un luogo famigliare, dal mood alpino dove non mancano tocchi di contemporaneità, come una raffinata cucina gourmet, una spa di ultima generazione, un servizio che guarda oltre, con uno staff preparato e pronto a coccolare gli ospiti. Oltre alla cordiale gestione famigliare della famiglia Dirler – Micheli , l’ottima cucina e gli ambienti caldi e accoglienti, l’highlight per adulti e bambini è la piscina coperta, riscaldata sempre a 30 ° con il pavimento in lastre di marmo e circondata da pannelli e soffitti di stucco e roccia solcati da travature di antico legno massiccio. Le grandi vetrate regalano luminosità naturale a tutto l’ambiente. Per rilassarsi in acqua ci sono due idromas-
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saggi: uno interno, accogliente e confortevole, e uno esterno, particolarmente suggestivo durante le nevicate della stagione invernale. L’area wellness dispone di sauna aromatica, realizzata interamente in legno profumato, raggiunge temperature elevate oltre i 60° mantenendo tuttavia un’umidità relativamente bassa pari al 35%; la sauna in baita si trova all’esterno, ed è stata realizzata la Sauna Finlandese in Baita. La Valgardena è la meta preferita degli sciatori. Highlight dell’hotel Tyrol è la vicinanza allo skilift: pochi metri lo separano dalla skiroom dell’hotel. In meno di un minuto si è letteralmente in pista. Grazie al collegamento con Dolomiti Superski - il più grande carosello sciistico al mondo - e la vicina Alpe di Siusi, è un eldorado per gli sportivi invernali. HOTEL TYROL Strada Puez, 12 - Selva di Val Gardena (BZ) Tel: +39 0471 774 100 info@tyrolhotel.it - www.tyrolhotel.it
Weekend premium
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auto premium
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er uno sport-weekend indimenticabile, ecco la nuova Porsche Panamera che, con i suoi comodi 4 posti, incarna appieno la filosofia simbolo del marchio stesso: l’unione di performance da supercar e comfort senza compromessi. Questa seconda generazione è stata completamente riprogettata affinandone la linea ed evolvendone i componenti meccanici e tecnologici nei minimi dettagli. All’esterno è inequivocabilmente una vettura con canoni estetici sportivi: la carrozzeria sembra “tesa” sulla meccanica, le spalle sono pronunciate e il posteriore (che si appiattisce di 20mm) è incredibilmente proporzionato e filante. Ed è proprio il posteriore una delle angolazioni più interessanti dalla quale ammirare questa “super-berlina”. Il lavoro dei designers Porsche è ammirevole, hanno infatti trasformato i difetti della scorsa generazione in punti di forza. Ma le migliorie non riguardano solo il design: motori e cambi sono stati riprogettati, il telaio perfezionato, la logica dei comandi e dei display reinterpretata completamente. I nuovi propulsori sono stati potenziati, abbassandone al tempo stesso emissioni e consumi. Sono tre nuovi motori biturbo con iniezione diretta per i modelli Panamera Turbo, Panamera 4S e Panamera 4S Diesel. Tutte le versioni sono dotate di trazione integrale permanente e di un nuovo PDK doppia frizione otto rapporti. Un V8 da 550 CV a benzina alimenta la più potente Panamera Turbo, mentre la Panamera 4S è spinta da un motore V6 da 440 CV, sempre a benzina. Nella Panamera 4S Diesel il nuovo V8 da 422 CV ha una coppia massima di 850 Nm, dati che la rendono la berlina diesel più veloce al mondo. Per gli interni, il classico incontra l’innovazione e la tecnologia. La strumentazione tradizionale è stata sostituita dal sistema Porsche Advanced Cockpit: nell’abitacolo predominano pannelli sensibili al tatto e display configurabili individualmente (sul cruscotto, domina lo schermo da 12,3 pollici del Porsche Communication Management) che però non influiscono sul design pulito ed elegante, nonchè funzionale, tipico di Porsche. L’unico elemento che rimane analogico è l’immancabile contagiri al centro dei classici 5 elementi del cruscotto. L’eleganza incontra la sportività, i sedili sono contenitivi ma senza tralasciare i comfort di lusso quali riscaldamento e massaggio. In Italia i prezzi della Panamera 4S partono da 117.362 Euro. La Panamera 4S Diesel viene offerta a partire da 121.388 Euro e la Panamera Turbo da 158.354 Euro. 12
ALLA
nuova porsche panamera di Emanuele d’Argenzio
RICERCA DELLA PERFEZIONE
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tesori scoperti nel foliage “L’autunno è una seconda primavera”, scriveva Albert Camus, parlando delle foglie che, alle porte dell’autunno cambiano magicamente tonalità. Qui una selezione di luoghi in Italia dove ammirare il fenomeno del foliage e scoprire borghi d’arte unici Tra giardini e meleti, alla scoperta di Cles (Trento) Boschi di piante spontanee, vigneti, meli, castagneti, ciliegi e larici, avvolgono la superficie del Trentino Alto Adige, sfoggiando una veste nuova all’arrivo dell’autunno, che regala ai nostri sguardi una visione calda, a tratti vivace e infuocata. A Merano (BZ) gli amanti del foliage si danno appuntamento ai Giardini di Castel Trauttmansdorf (noto agli appassionati dell’Imperatrice d’Austria Sissi), che in autunno si trasformano in un anfiteatro naturale dalle mille sfaccettature. Scendendo a sud-ovest, la Val di Non regala spettacoli incantevoli, grazie ai vigneti, ma soprattutto ai meli delle varietà più antiche o selvatiche, gli unici non sempreverdi, che si tingono di arancio e marrone. Capoluogo della valle è il borgo di Cles, dove fu trovata la famosa Tavola Clesiana, una delle più importanti Lago di Tovel ©ApT Val di Non
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iscrizioni romane della Val di Non, datata 15 marzo 46 d.C., di cui una copia si può ammirare nell’elegante Palazzo Assessorile, edificio tardogotico da visitare (prenotazioni: Pro Loco Cles tel. 0463 421376). Oltre alle numerose chiese, tra cui San Tommaso a Dres, sorge qui il Convento di Sant’Antonio, con pregevoli opere d’arte. Meta di passeggiate, sport acquatici, pesca sportiva, è il lago artificiale di Santa Giustina, limitrofo alla cittadina: sulle sue rive sorge Castel Cles, fortezza fondata nel XII secolo e ampliata con forme rinascimentali, di proprietà dei Baroni di Cles, aperto per serate culturali. D’obbligo, se si vuole ancora godere dello spettacolo del foliage, scendere a sud di 16 chilometri verso le rive del lago Tovel, le cui acque limpide rispecchiano le chiome colorate dei vanitosi arbusti.
Foto: Luca Merisio ©ApT Val di Non
italia segreta di Betty Rutigliano
Castello di Cles Foto: Marco Visintainer ©ApT Val di Non
INFO ed EVENTI http://www.visitvaldinon.it/it/ http://www.prolococles.it/
23 ottobre “Autunno ai Giardini – Una giornata per le famiglie”, ai Giardini di Castel Trauttmansdorf. - www.trauttmansdorff.it 8 e 9 ottobre 2016 Pomaria, grande festa del raccolto delle mele. - www.pomaria.org Dove mangiare Giardino Ristorante e Pizzeria A Cles, propone piatti tipici trentini, con pasta e dolci fatti a mano dallo chef, in un ambiente raffinato e moderno. www.giardinocles.it
Chalet Tovel Sul Lago di Tovel, è un magico connubio tra piatti della tradizione enogastronomica del Trentino e proposte originali e a km0. www.chaletovel.it
Dove dormire Villa Orso Grigio***** A Ronzone, immerso nel silenzio e nella pace della Val di Non, con sole 10 stanze tra suite e deluxe, centro benessere e ristorante con cucina trentina dello chef Cristian Bertol (una stella Michelin). - www.orsogrigio.it Hotel Punto Verde*** A Cles, costruito su una vecchia fornace, è uno splendido albergo in stile romantic country. - www.puntoverdecles.it
Castello di Grinzane Cavour ©Archivio Fotografico Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero
Nelle terre del vino e del tartufo sorge il borgo del conte di Cavour - Grinzane Cavour (Cuneo) Le Langhe, Patrimonio dell’Umanità UNESCO svelato anche dall’opera letteraria di Cesare Pavese, sono una regione naturale del Piemonte che si estende tra le città di Cuneo e Asti. Note in tutto il mondo per il tartufo, sono attraversate da filari di vigneti che in autunno offrono incantevoli spettacoli cromatici. A pochi chilometri da Alba e da Barolo, da cui prende il nome il pregiato vino e dove ammirare il leggendario Castello della Volta, sorge il borgo di Grinzane Cavour (CN), che svela la sua bellezza già dalla fortificazione cittadina, ricca di storia e di storie. Salendo su di un poggio dal quale si ammira lo scorcio collinare mozzafiato, si scorge l’imponente maniero, sede in novembre dell’asta mondiale del tartufo bianco d’Alba. Il castello risale al XIII secolo e fu residenza giovanile di Camillo Benso conte di Cavour. All’interno il Museo Etnografico racconta la storia del tartufo, che la capitale delle Langhe, Alba, celebra con la fiera mondiale d’autunno, e del vino. Il Museo permanente comprende l’ambientazione della cucina albese del Seicento e dell’Ottocento, quella di una distilleria del Settecento, la bottega del bottaio, allestimenti sul tartufo, oggetti dell’enogastronomia locale e della Langa contadina. Nel castello sono conservati mobili, manoscritti e la fascia tricolore di Cavour di quando era sindaco di Grinzane (1832-49). La chiesa parrocchiale, fatta erigere dal Conte Camillo Benso di Cavour, è dedicata alla Madonna del Carmine. Grinzane Cavour è anche nota per la produzione del torrone. Info www.castellogrinzane.com - www.langheroero.it
Dove mangiare Al Castello - Stella Michelin grazie allo chef Marc Lanteri, nella fortezza di Grinzane Cavour. www.marclanteri.it Trattoria delle vigne - Vista mozzafiato sulla terra di vini e tartufi con cucina tipica e ingredienti freschi e a KM0.
Dove dormire Arborina Relais**** Boutique hotel a La Morra (CN). Dispone di SPA e piscina esterna, con vista sui vigneti. La Locanda dell’Orso Bevitore A Verduno (CN), è una tipica cascina di Langa con camere affacciate a un pergolato con giardino e piscina. Annessa la cantina Burlotto (www.burlotto.com).
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Vista dalla ringhiera dell’Umbria con Federico II - Montefalco (Perugia) Come lascia senza fiato, nel periodo estivo, il fenomeno della fiorita nei piani di Castelluccio di Norcia, così durante l’autunno, in Umbria, i vigneti nell’area di Montefalco (PG) cambiano colore regalando ai turisti e agli amanti della bellezza uno spettacolo indimenticabile. Nell’area che vanta un’antica tradizione per la produzione del vino, e in particolare del Sagrantino, i filari di vite si tingono di arancione creando un quadro unico al mondo, alternandosi ai verdi uliveti secolari. Per raggiungere Montefalco, denominata “ringhiera dell’Umbria” per via degli scorci panoramici che offre dominando le valli dal culmine di una collina, si salgono tornanti che fanno pensare a Federico II, che qui soggiornò nel 1249, e alla sua passione per la caccia con il falco, da cui prese il nome la città. Le mura di mattoni e pietre locali, con le quattro porte d’accesso e
Dove mangiare La Locanda del Teatro A Montefalco, propone un’alta cucina di casa abbinata alle migliori etichette del territorio. www.locandamontefalco.it Agriturismo Camiano Piccolo Piatti della tradizione umbra egregiamente preparati nella cornice bucolica delle campagne montefalchesi. www.camianoagriturismo.com
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una torre angolare quadrata, avvolgono il centro storico di stampo medievale, con la tipica piazza del Comune, il duecentesco Palazzo del Popolo ora sede comunale, botteghe artigianali, e le immancabili enoteche. Numerosi i palazzi trecenteschi e rinascimentali, ma il vero gioiello è la Chiesa di San Francesco (con annessa Pinacoteca), monumento nazionale dal 1872. L’abside infatti ospita il ciclo di affreschi più importante, dopo quello di Giotto, sulla vita del santo di Assisi, realizzata dalla preziosa maestria di Benozzo Gozzoli, collaboratore del Ghiberti, e allievo del Beato Angelico, tra il 1450-52. La traccia del Gozzoli è qui testimoniata anche dalla Cappella di San Girolamo, dove è dipinto un finto polittico con la Madonna col Bambino e Santi e una Crocifissione.
Dove dormire Palazzo Bontadosi Hotel e Spa**** Dotato di centro benessere, accoglie il turista nelle sue mura cinquecentesche, con affreschi originali e materiali di design.
Al centro: Affreschi di Benozzo Gozzoli a Montefalco, Musei Civici, Chiesa di San Francesco. Foto: Consorzio Tutela Vini Montefalco – Pierpaolo Metelli
www.hotelbontadosi.it
B&b Villa Mustafà Tra le viti del Sagrantino, nell’antica dimora di Domenico Mustafà scomparso all’inizio del 900, voce bianca della Schola Cantorum della Cappella Sistinam. www.villamustafa.it
Info www.comune.montefalco.pg.it www.consorziomontefalco.it
italia segreta
©Ente Parco Nazionale della Sila
La capitale della Sila nel Gran Bosco d’Italia - San Giovanni in Fiore (Cosenza) 150.000 ettari di ricchezze naturali uniche: è l’altopiano della Sila, che si estende in Calabria tra Cosenza, Crotone e Catanzaro, dove la varietà e la bellezza di specie animali e vegetali hanno condotto alla costituzione del Parco Nazionale della Sila, il Gran Bosco d’Italia. Il pino silano, simbolo del Parco, l’abete bianco, il faggio, in autunno rivestono l’area con un manto variopinto. Una volta all’interno, sono circa 66 i sentieri da cui ammirare lo spettacolo, assicurandosi un cielo di foglie colorate. A San Giovanni in Fiore, “Capitale della Sila”, si trova la sede amministrativa del Parco (frazione Lorica). Il comune più antico, popolato e vasto della Sila, vanta una forte varietà paesaggistica, con vette oltre i mille metri, laghi artificiali e corsi d’acqua. La fortuna del borgo è legata però alla figura dell’abate Gioacchino da Fiore, monaco Info www.parcosila.it - www.comune.sangiovanniinfiore.cs.it
esegeta del XII secolo, che qui fondò il monastero di San Giovanni in Fiore e la Congregazione florense. L’Abbazia costruita tra il 1214 e il 1232 e più volte rimaneggiata, attorno a cui si sviluppa il centro abitato, ha l’austerità dello stile romanico, un portale in stile gotico, capitelli con palmette e foglie: è la più grande rimasta del complesso di domus religionis previsto dall’abate. In corrispondenza dell’altare maggiore c’è la cripta con l’urna che conserva le spoglie del teologo. Archi medievali fatti erigere dai monaci, oltre i quali si era immuni dalle pene della Corte Normanna, arricchiscono le strade bianche del centro, costellate di palazzi signorili e molte chiese degne di visita. Un monumento ai Fratelli Bandiera, il Cippo della Stragola, ricorda i due rivoluzionari patrioti veneziani qui catturati. Parco della Sila in autunno
L’Abbazia Florens
©Ente Parco Nazionale della Sila
©Ente Parco Nazionale della Sila
Dove mangiare Lorica Parco Natura - Immerso nel Parco della Sila, all’interno di un’antica stalla restaurata, l’elegantissimo ristorante dove cucina silana e calabrese sono rivisitate in chiave moderna. - loricaparconatura.com Agriturismo Cascina di Fiore - A San Giovanni in Fiore, per scoprire la cucina autentica silana. - http://cascinadifiore.blogspot.it Dove dormire Hotel Duchessa della Sila**** Elegante e moderno, a San Giovanni in Fiore, è dotato di appartamenti, camere standard, suite esclusive. - www.duchessadellasila.it
Foto: Consorzio Tutela Vini Montefalco – Pierpaolo Metelli
B&b Torre Camigliati Nel cuore della Sila Grande, monumento di interesse nazionale del XVIII sec, rappresenta un tipico esempio delle residenze baronali calabresi, dotato di appartamenti e stanze di charme. www.torrecamigliati.it
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italia segreta
Courmayeur si colora d’autunno I weekend di inizio autunno sono dei momenti ideali per scoprire Courmayeur, sia per l’enogastronomia, con i primi sapori e profumi di stagione, sia per il panorama, che si tinge dei colori caldi e saturi del foliage, il giallo, il porpora, l’arancio. I panorami mozzafiato si possono ammirare a bordo delle funivie Skyway, che collegano Courmayeur alla terrazza circolare di Punta Helbronner, a 3.466 metri, affacciati su tutti i 4.000 delle Alpi. Per informazioni: www.courmayeurmontblanc.it
VAL D’AOSTA Faggi, ciliegi selvatici e aceri si accendono di rossi e gialli affiancandosi ai verdi boschi di conifere sopra Courmayeur. In Val Ferret e Val Veny, i colori d’autunno contrastano con le sfumature dei ghiacciai.
Foliage Colli Piacentini. ©Bigodino.it
PIEMONTE Oltre all’area delle Langhe, in provincia di Biella l’Oasi WWF del giardino botanico di Oropa regala contrasti cromatici mozzafiato. COLLI PIACENTINI Tra Piacenza e Bobbio si aprono le colline piacentine che in autunno si trasformano nel luogo perfetto dove passeggiare come in un quadro. Le foglie dei vigneti si infiammano di rossi lungo i 150 chilometri della vie dei vini nelle quattro valli principali dell’Appennino Piacentino – Val Tidone, Val Trebbia, Val Nure e Val d’Arda. 18
APPENNINO TOSCO EMILIANO È una delle aree più colorate d’Italia, in particolare la via Porrettana (tra le località di San Pellegrino, Bellavalle, Sambuca Pistoiese) e la Statale del Brennero (tra Fiumalbo e Pievelago). Boschi di faggio, abeti e cerri attorno a Cerreto Laghi, e il Parco Regionale Boschi di Carrega (a soli 15 km da Parma) regalano suggestivi cromatismi.
Altre destinazioni del foliage
I giardini di Sissi a Merano Lo spettacolo della natura che si veste di nuovi colori e da’ il benvenuto all’autunno è un appuntamento imperdibile ai Giardini di Castel Trauttmansdorff a Merano. È questo il periodo dell’Indian Summer, dove le giornate di sole autunnali accendono il parco botanico meranese regalando ai visitatori lo straordinario show del “Fall Foliage”. Tra le foglie variopinte di calde tonalità, i frutti maturi degli alberi e le camelie in fiore, ad attendere gli ospiti anche un variegato e ricco programma di eventi e iniziative per tutti.
Montepiano, Appennino Tosco Emiliano. ©Bigodino.it
Monti Sibillini ©Roberto Ricci - Sibillini.net
LAZIO Vicino Roma, i centenari castagneti dei Monti Cimini, ma anche il secolare parco di Villa Aldobrandini (Frascati), il Parco delle Terme di Stigliano, la selva del Circeo offrono paesaggi autunnali indimenticabili. Da non perdere, a Bracciano, il Parco di San Liberato, progettato dal grande paesaggista Russell Page, con aceri canadesi, ciliegi giapponesi e un bosco di castagni secolari.
MARCHE Tra i luoghi più suggestivi dove ammirare il foliage c’è il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dove aceri e faggi lasciano il loro colore verde vivo dell’estate per dar vita a un’immensa distesa dalle sfumature gialle, rosse e verdi, come la Faggeta sotto l’Eremo di San Leonardo o i fitti boschi dei Piani di Ragnolo. 19
when
di Giuseppe Ortolano
weekend
Un weekend o una breve vacanza low cost non devono obbligatoriamente essere in tono minore o, peggio ancora, una soluzione di ripiego. Si può viaggiare in economia scegliendo mete di grande interesse, magari non molto note al grande pubblico, evitando gli alberghi a quattro o cinque stelle e alloggiando in accoglienti agriturismo o b&b e provando la cucina genuina di semplici trattorie, che non vantano chef stellati tra i fornelli ma propongono i piatti della tradizione, spesso pre-
parati con prodotti a km 0. La scelta low cost può così diventare un’occasione per (ri)scoprire il nostro Paese, i piccoli centri storici, i ritmi lenti della città slow, i sapori genuini, gli ecosistemi green non per moda o per convenienza ma per un tradizionale rispetto per il territorio che ospita i suoi abitanti. Un mondo da visitare in punta di piedi, aprendo occhi e cuore, pronti ad attivare tutti i sensi per cogliere colori, profumi, sapori, suoni, racconti, sensazioni ed emozioni. DALL’11 al 13 Novembre
Olioliva - imperia Tre giorni per immergersi nei sapori e nei profumi autunnali, protagonisti di una manifestazione che celebra i prodotti e le atmosfere dell’entroterra della Liguria. Nella splendida Calata G.B. Cuneo, con i portici affacciati sul mare, i prodotti d’eccellenza di Liguria e del Cuneese e le degustazioni di fritture di pesce povero e acciughe sotto sale, mentre nei ristoranti di Imperia si servono menù caratterizzati dal profumo dell’olio nuovo. E all’interno della palazzina in stile liberty dove negli anni ‘30 erano ubicati gli uffici di una nota azienda olearia, apertura straordinaria domenicale del Museo dell’Olivo che raccoglie oggetti, rari utensili da lavoro, reperti archeologici, lumi ad olio e oliere, ricostruzioni fedeli di antiche tecniche produt20
low cost
low-slow Alcune dritte per risparmiare su alberghi e ristoranti Prima di prenotare un albergo o un b&b conviene consultare siti come www.trivago. it o www.booking.com. Una volta verificato il prezzo proposto contattate direttamente la struttura scelta per verificare se è in grado di offrirvi una tariffa ancora più conveniente, visto che in questo caso non pagherebbe la commissione al sito di prenotazione. Per alloggia-
re in un ostello o hotel economico conviene consultare il sito: www.italian.hostelworld. com mentre se preferite alloggiare in camere di privati o appartamenti, soluzioni spesso possono più economiche degli alberghi, potete consultare www.airbnb.it e www.homeaway.it. Sul sito www.thefork.it si prenota un tavolo al ristorante con significativi sconti. Se volete condividere le spese di viaggio in auto: www.blablacar.it. Una veduta della città di Imperia
tive e contenitori “dell’oro giallo” che parlano di arte, cultura, economia, costume, agricoltura e tradizione. Tutto questo a Imperia-Oneglia. Oltre il torrente Impero l’altra Imperia, con l’elegante Porto Maurizio e Borgo Marina, le sue imbarcazioni da diporto e i battelli turistici che partono per il Santuario dei Cetacei, nella speranza di avvistare balene o più probabili delfini. Sulla collina la bianca villa voluta dal poliedrico artista svizzero Adrien Wettach, conosciuto come il re dei clown. Un vero e proprio circo di pietra circondato da un vasto parco con la vegetazione tipica dei giardini storici della riviera ligure, che oggi ospita il Museo del Clown. www.promimperia.it
dove mangiare La Patria è una trattoria di pesce frequentata dagli abitanti di Imperia, situata a pochissimi passi dalla Calata Cuneo. Cucina semplice con piatti dalle porzioni decisamente abbondanti. (www.ristorantelapatria.it, 20-25 euro) Per provare la cucina di terra ligure a Dolcedo, una dozzina di chilometri da Imperia, La Fontanella propone tagliatelle con seppie e zucchine, ravioli di borragine, galletto al vino e dolci rigorosamente fatti in casa. Buoni gli onesti vini locali. (Tel: 0183 280 715, 20-23 euro) dove dormire A Lecchiore, nel verde e tranquillo entroterra costellato di olivi, l’Agriturismo Casa Asplanato per alloggiare in accoglienti appartamenti per 2-4 persone. Possibilità di acquistare direttamente dal produttore ottimo olio extra vergine di oliva. (Tel: 0183 280 316, 20-30 euro al giorno a persona) 21
13 novembre
Guardia Sanframondi
San Martino in Cantina - Guardia Sanframondi e Sant’Agata dei Goti (Benevento)
Sant’Agata dei Goti
dove mangiare Il ristorante Antico Borgo, nel centro storico di Sant’Agata dei Goti, propone piatti della tradizione del Sannio, accompagnati da una selezione di vini locali. (www.ristoranteanticoborgo.org - 18-20 euro) dove dormire L’Ape Regina è un agriturismo biologico a 4 km da Sant’Agata dei Goti in un antico casolare immerso nel verde in cui si inizia la giornata con una ricca e golosa prima colazione. Possibilità di cenare (20 euro) e acquistare il miele prodotto dall’azienda. (www.agriturismoaperegina.it - 50-70 euro la camera doppia)
Cattedrale di San Lorenzo, Alba
Il 13 novembre le cantine italiane aderenti al Movimento Turismo del Vino festeggiano San Martino giorno nel quale, secondo la tradizione, “ogni mosto diventa vino”. In Campania, nel Sannio, c’è una terra di sapori e vini antichi (120 le varietà autoctone di vite presenti) dove si coltivano gran parte dei vigneti della regione, tra città medievali, siti archeologici e dolci colline. Ai piedi del borgo normanno di Guardia Sanframondi, dal centro storico dominato da un’imponente castello, anticamente abitato da conciatori e ora “scoperto” da artisti e turisti nordamericani ed inglesi che stanno recuperando parte delle case affacciate sulla vallata, si visita e si degustano i vini della cooperativa agricola La Guardiense. Tra questi quelli dedicati alle Janare, le streghe della zona. A Sant’Agata dei Goti, uno dei Borghi più Belli d’Italia, con il centro storico che si trova su una spettacolare terrazza tufacea stretta tra due fiumi, nel luogo dove sorgeva l’antico centro abitato sannita di Saticula, si degustano i vini delle cantine Mustilli, le prime a imbottigliare negli anni Settanta il vino Falanghina in purezza. - www.cittadelvino.it
Fino al 27 novembre Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba Alba (Cuneo) Un piccolo lusso da vivere a prezzi low cost. La Fiera d’Alba è l’appuntamento più noto per gli amanti del prezioso e profumatissimo tubero. Qui si possono acquistare tartufi a prezzi decisamente convenienti e soprattutto con tanto di certificato di garanzia che assicura la qualità e la provenienza del prodotto. Oltre alla mostra-mercato, alle tante degustazioni con economica grattata di tartufo inclusa e alla possibilità di partecipare ad uscite con i cercatori di tartufi, si può partecipare ad eventi culturali e visitare mostre, come quella dedicata a Giacomo Balla dalla Fondazione Ferrero. La Fiera del Tartufo Bianco può essere l’occasione per andare alla scoperta delle Langhe-Roero, Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco insieme al Monferrato. Un territorio che incanta il turista con le sue colline sapientemente modellate dal lavoro dell’uomo, dove i filari dei vigneti lambiscono eleganti castelli e i boschi dove si ce-
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Dal 19 al 27 novembre
Festa del torrone - cremona
Duomo di Cremona
Nove intensi e dolci giorni per innamorarsi di una città troppo spesso ingiustamente ignorata dai turisti. In omaggio al suo torrone Cremona diventa la capitale europea della gola e del divertimento, con tanto di mercato di prodotti dolciari di tutta Europa, costruzioni giganti di torrone, la rievocazione del matrimonio tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti e tante degustazioni a tema. Oltre al torrone Cremona vanta il suo monumento simbolo: il Torrazzo, la più alta torre campanaria in muratura italiana (112 metri), risalente alla fine del Duecento. Una costruzione originale, sulla quale spicca un grande orologio astronomico che, oltre all’ora, segna fasi lunari e segni zodiacali. Da vedere anche la cattedrale - con quella che viene definita la “Cappella Sistina del Nord Italia”-, il battistero, la Loggia dei Militi e il palazzo Comunale. - www.chocomodica.eu dove mangiare Osteria de l’Umbreleer, a Cicognolo, un’osteria recentemente “svecchiata” ma rimasta fedele alla cucina del territorio, con qualche interessante divagazione. (www.umbreleer.it, 20-25 euro) In città, ai margini del centro storico, si mangia bene a prezzi contenuti alla Trattoria Alba che propone essenzialmente cibi della tradizione. (Tel. 0372 433 700, 25-30 euro)
dove dormire B&B Stradivari In una zona tranquilla a circa 5 km dal centro di Cremona, in un’antica casa di campagna, si alloggia in accoglienti camere con servizi a prezzi decisamente interessanti. Colazione particolarmente piacevole. (www.bnbstradivari.it, 70-95 euro la camera doppia).
lano i tartufi sfiorano santuari e chiese di antica bellezza. Assolutamente da visitare il WiMu di Barolo, ospitato nell’antico castello Falletti. Un vero e proprio museo emozionale dedicato al vino di queste terre, che si snoda fra luce e buio, suoni, video e congegni che il visitatore stesso deve azionare. - www.fieradeltartufo.org
dove mangiare Per provare il meglio della cucina langarola ci si può sedere ai tavoli dell’Osteria Boccondivino di Bra dove, nella prima metà degli anni Ottanta, Carlo Petrini e altri coraggiosi iniziarono l’avventura di Slow Food. La carta dei vini raccoglie le piccole e grandi cantine di Langa e Roero. (www.boccondivinoslow.it, 25-30 euro) Nel centro di Alba si può invece mangiare all’Osteria dell’Arco, locale gestito dalla cooperativa che cura la cucina del Boccondivino. (Tel: 0173 363 974, 25-30 euro). In tutte e due le osterie si servono in prevalenza prodotti locali e stagionali.
dove dormire A Vignale Monferrato, l’agriturismo Drè Castè (www.mongetto.it, 50-60 euro la camera doppia) dell’azienda agricola Il Mongetto, in un palazzetto settecentesco, accoglie gli ospiti in camere con le volte dipinte. Il luogo ideale per provare anche la vera cucina monferrina, accompagnata dagli ottimi vini di produzione propria.
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when
Dall’8 all’11 dicembre
Festa dell’olio - San Quirico d’Orcia (Siena)
Collegiata dei Santi Quirico e Giulitta a San Quirico d’Orcia.
Nel cuore della Toscana una valle dai paesaggi dichiarati dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità. E agli inizi di dicembre a San Quirico, la capitale dalla storia ultra-millenaria legata al passaggio della Francigena di questo angolo incantato, le festa dedicata al suo pregiato olio extravergine di oliva nuovo. Una lunga via lastricata attraversa il borgo medievale chiuso all’interno di una cinta di mura, toccando la Collegiata dei Santi Quirico e Giulitta, con i suoi magnifici portali romanico-gotici; l’elegante Palazzo Chigi; la Chiesa di San Francesco, dove è conservata una Madonna di Andrea della Robbia; l’antico Ospedale della Scala e la suggestiva chiesetta romanica dedicata a Santa Maria Assunta. Appena fuori le mura gli Horti Leonini, realizzati intorno al 1580: uno stupendo esempio di giardino all’italiana, abbellito da sculture contemporanee e da un profumato Giardino delle Rose. A pochi chilometri di distanza da San Quirico l’incantevole Bagno Vignoni,conosciuta in tutto il mondo per la grande vasca di acqua termale calda di origine medievale, proveniente dal Monte Amiata. Ai bordi del centro abitato c’è la Valle dei Molini, opera d’ingegneria idraulica medievale particolarmente affascinante. - www.comune.sanquiricodorcia.si.it Bagno Vignoni
dove mangiare Il ristorante Il Garibaldi è il luogo giusto per soddisfare tutti i gusti culinari, per chi cerca i sapori toscani spazia dai crostini della tradizione alla fiorentina, e chi preferisce il pesce ha solo l’imbarazzo della scelta. (www.ilgaribaldisanquirico.it, 20-25 euro) Alle porte del centro storico della vicina Pienza La Mensa del Conte, un simpatico ristorante a conduzione familiare. Nel menù i piatti della tradizione toscana, dai crostini agli affettati tipici, dai famosi pici fatti a mano all’agnello alla griglia. (www.lamensadelconte.it, 20-23 euro) dove dormire La Dimora del Poeta, accogliente b&b nel cuore della parte più antica del centro storico di San Quirico d’Orcia, vicino agli Horti Leonini. Si alloggia in quattro colorate camere con servizi di una tipica casa toscana. E a colazione scoprirete il motivo del nome del b&b. (www.dimoradelpoeta.com, 55-89 euro la camera doppia)
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Primo fine settimana di dicembre
Chocobarocco - Modica (Ragusa) A dicembre Modica, nota per le sue splendide chiese - che secondo alcuni sarebbero addirittura cento - celebra il suo famoso cioccolato artigianale. Preparato da secoli utilizzando l’antica ricetta originale azteca, che lo rende granuloso e friabile, il cioccolato si acquista durante tutto l’anno nei numerosi laboratori situati nella parte bassa della cittadina ed è il protagonista di questa importante kermesse. Tra una degustazione e l’altra, accompagnata da altri prodotti locali, si deve assolutamente visitare il Duomo di San Giorgio con la sua imponente facciata e la scalinata di 164 gradini arricchita da un giardino pensile laterale, ritenuto il monumento simbolo dello stile architettonico barocco siciliano. Nella parte alta della città si trova la Chiesa di San Giovanni Evangelista, punto di partenza dei vicoli che conducono al Belvedere, il cosiddetto Pizzo, da cui si gode un bel panorama su Modica. Assolutamente da non perdere la chiesa rupestre di San Nicolò inferiore, con i suoi affreschi di stile tardo-bizantino sulla roccia, e l’ex Monastero delle Benedettine sede del Museo Civico Archeologico, dove è esposta una rara statuetta bronzea dell’Eracle di Cafeo, risalente al III secolo a.C. www.chocomodica.eu
dove mangiare La Rusticana, trattoria con le tovaglie a quadri frequentata anche dai locali. Cucina modicana e siciliana con focacce ripiene di patate e cipolla o ricotta e salsiccia, cavatelli alla Norma, agnello al forno, spezzatino di patate, bollito e, se disponibili, sarde panate e fritte. (Tel: 0932 942 950, 15-20 euro) In una frazione di Modica, la Trattoria Maria Fidone con la cucina e i prezzi d’altri tempi. In settimana menù a tema, dai legumi alla trippa. (www.mariafidone.com, 12-15 euro) dove dormire Modica Old Town Rooms In un edificio storico situato nella parte bassa di Modica, a pochi passi dai laboratori dei maestri cioccolatieri, alcune luminose camere dotate di servizi privati, 60-89 euro la camera doppia. www.modicaoldtownrooms.it Duomo di San Giorgio, Modica
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Where
GRANDI MOSTRE D’AUTUNNO la stagione artistica ricomincia alla grande! Dalle bellissime mostre in cartellone a Treviso, ai Giganti di Mont’e Prama ritrovati nel Sinis ed esposti al Museo Civico di Cabras.
Van Gogh, Salici potati al tramonto
milano
Utamaro, Chatterbox
Escher, Mano con sfera riflettente
GRANDI ARTISTI A PALAZZO REALE
Escher Fino al 22 gennaio 2017. Hokusai, Hiroshige, Utamaro - Luoghi e volti del Giappone che ha conquistato l’Occidente. Fino al 29 gennaio 2017.
PIETRO PAOLO RUBENS e la nascita del Barocco Dal 26 ottobre al 26 febbraio 2017
ARNALDO POMODORO - 90 anni di scultura. Dal 21 novembre al 22 gennaio 2017. 26
Nella città meneghina gli eventi sono tanti. L’autunno è la stagione ideale per viverla anche open-air, magari seguendo uno degli itinerari proposti sul sito del Comune, www.comune.milano.it, nella sezione “Vivi la città”. Per citarne alcuni: Parco di Villa Finzi, tra romanticismo e magia; Parco Sempione, un giardino botanico nel centro di Milano; Sulle orme di Leonardo. dove mangiare Ristorante Alla Cadrega Sapori genuini, ingredienti naturali per una cucina ispirata alla tradizione milanese. - www.ristoranteallacadrega.it Eataly Si può pranzare, cenare, degustare, fare shopping con i migliori prodotti italiani. - www.eataly.net/it_it/negozi/milano-smeraldo dove dormire Brera Apartments Una nuova concezione di ospitalità a Milano. Eleganti sistemazioni completamente attrezzate e climatizzate, in diversi edifici nel quartiere di Brera e nella zona del Quadrilatero della Moda. Comodi e vicini alle stazioni della metro. - www.brerapartments.com
arte
treviso
Entrando dalla stupenda Porta San Tomaso, posta a nord e decorata con leoni e stemmi che ricordano la repubblica veneta, si respira fin da subito un clima che riporta indietro nel tempo. Passeggiando tra i canali e le vie del centro si possono scoprire angoli veramente incantevoli. Cuore della città e luogo di incontro dei trevigiani è piazza dei Signori con il suo Palazzo del Trecento
DAL 29 OTTOBRE AL 17 APRILE 2017
QUATTRO GRANDI MOSTRE Il Museo di Santa Caterina ospita le mostre “Storia dell’impressionismo - I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin”; “Tiziano Rubens Rembrandt - L’immagine femminile tra Cinquecento e Seicento. Tre capolavori dalla Scottish National Gallery di Edimburgo”; “Da Guttuso a Vedova a Schifano - Il filo della pittura in Italia nel secondo Novecento”. Direttamente collegata ma allestita nello storico Palazzo Giacomelli è invece l’esposizione “De Pictura. 12 pittori in Italia”.
alba Ricca di testimonianze del passato, Alba è una città ricca di cultura, storia e tradizioni. Immersa nello splendido scenario delle Langhe, regala emozioni indimenticabili. Oltre alle bellezze naturalistiche, storiche e artistiche (vale davvero la pena passeggiare alla ricerca di scorci curiosi e romantici), è conosciuta in tutto il mondo per i suoi prodotti gastronomici, tra cui gli ottimi vini e il famoso tartufo d’Alba.
FINO AL 27 dicembre 2017 - FUTUR BALLA
di Cristina Moiraghi
e l’elegante Loggia dei Cavalieri. Da non perdere la visita al Duomo che contiene, gli affreschi del Pordenone e la pala con l’Annunciazione di Tiziano. Altri tesori artistici sono racchiusi nel polo museale di Santa Caterina dei Servi di Maria, tra cui il ciclo delle storie di Sant’Orsola di Tommaso da Modena, e alcune opere di Bellini, Lotto, Tiziano. www.comune.treviso.it dove mangiare Toni Del Spin - Lo “Spin” è la lisca del baccalà, perchè da sempre piatto tipico di questo locale, insieme a zuppe, faraona in salsa peverada, la “sopa coada” e molto altro ancora. www.ristorantetonidelspin.com Osteria Dalla Gigia - Un’istituzione per l’aperitivo accompagnato da prelibatezze culinarie. Da non perdere la mozzarella in carrozza. Locale originale, dalle pareti tappezzate di oggetti. Tel: 042 258 2752 dove dormire Villa Zane - In una storica villa veneta del XV secolo immersa in un bellissimo parco. Camere eleganti e confortevoli. www.villazane.it Maison Matilda - Nel centro storico ma in posizione tranquilla, vanta camere ampie e lussuose in un edificio del XIX sec. www.maisonmatilda.com
dove mangiare Osteria Due Cuori Un locale in pieno centro storico, perfetto per una serata piena di atmosfera e all’insegna del romanticismo. I piatti sono proposti in base alle stagionalità e gli ingredienti genuini e rigorosamente a km 0. Piazza della Cisterna, 11. Tel: 015 30 145.
dove dormire B&B Del Piazzo Nel centro storico di Biella, offre Wi-Fi gratuita in tutto l’edificio e camere con vista sulle montagne circostanti e sulla collina Serra. Colazione con prodotti da forno locali, cereali, marmellate, succhi di frutta e bevande calde. bbdelpiazzo.blogspot.it Balla, Dinamismo di un cane al guinzaglio
Alla Fondazione Ferrero di Alba questo è l’anno di Giacomo Balla. Un’esposizione articolata in sezioni tematiche: Il realismo sociale e la tecnica divisionista; Le compenetrazioni iridescenti e gli studi sulla percezione della luce; L’analisi del movimento e il futurismo. Le opere provengono da prestigiose collezioni pubbliche e private, tra le molte altre due capolavori straordinari come La mano del violinista dalla Estorick Collection di Londra e Dinamismo di un cane al guinzaglio dalla Albright. www.fondazioneferrero.it 27
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CITTÀ DI CASTELLO Adagiata sul corso superiore del Tevere, a 20 Km da Umbertide e 17 a sud est da San Sepolcro, Città di Castello è una delle città più rappresentative dell’Umbria. Ricchissima la proposta artistica, per esempio lo splendido Palazzo Vitelli alla Cannoniera, sede della Pinacoteca Comunale, dove sono ospitate opere di grandi artisti quali Raffaello, Signorelli, Lorenzo Ghiberti, Pomarancio ed altri. www.cittadicastello.gov.it
Burri, SZ1
Fino al 6 gennaio 2017
ALBERTO BURRI: Lo Spazio di Materia – tra Europa e U.S.A. Appuntamento a Città di Castello, luogo natale di Burri, a conclusione delle celebrazioni del Centenario della nascita. Presso gli Ex Seccatoi del Tabacco, accanto ad un nucleo scelto di opere di Burri, sarà possibile ammirare opere del XX e XXI secolo. www.fondazioneburri.org
dove mangiare Trattoria Lea Delizioso locale in pieno centro storico. I piatti sono rigorosamente fatti in casa con prodotti genuini e di stagione. Ottime le pietanze a base di funghi e tartufi. Ad accompagnare la cucina un’ampia scelta di vini selezionati d’alta qualità. www.trattorialea.com dove dormire Country House La Casa Paterna Immersa in un parco di 2 ettari in un edificio risalente al XVIII secolo, La Casa Paterna offre camere raffinate con mobili d’epoca e vista panoramica sulla campagna umbra. A soli 10 minuti dal centro di Città di Castello. www.lacasapaterna.com
pescara Pescara è facilmente raggiungibile in auto grazie all’Autostrada Adriatica A14. Molte testimonianze del passato sono andate distrutte durante la seconda guerra mondiale ma questa antica città di mare, offre ancora molto a chi si appresta a visitarla. Oltre alle numerose chiese e cattedrali, da vedere la Casa Natale di Gabriele D’Annunzio e l’omonimo Teatro, il Mediamuseum e il Museo del Mare. www.comune.pescara.it dove mangiare Valle Grotte Cenare sospesi sul mare... vicino a Pescara si può! Un vecchio trabocco, una sorta di palafitta che un tempo serviva come punto di pesca, si è trasformato in un ristorante dove gustare freschissimi piatti a base di pesce. Molto romantico! www.traboccovallegrotte.com dove dormire Maison Fleurie Ottimo il rapporto qualità - prezzo per questo B&B nel cuore della città di Pescara. Recentemente ristrutturato in un palazzetto in stile liberty di inizio novecento, è un raro esempio di architettura floreale (Art Noveau). www.maisonfleurie.net 28
Michele Cascella, Zinnie
Fino al 27 novembre
MICHELE CASCELLA OPERE DAL 1907 AL 1941, TRA DE PISIS E UTRILLO Allestita alla Fondazione R. Paparella Treccia e M. Devlet, questa mostra coniuga opere storiche di Michele Cascella con le opere di De Pisis e Utrillo. Un’idea nata dalla lettura di un saggio del critico d’arte Maurizio Fagiolo dell’Arco, che descriveva la pittura di Michele Cascella come «accurata e, allo stesso tempo, sfarfallante. Un gradevole incrocio tra Maurice Utrillo e Filippo de Pisis». - www.museopaparelladevlet.com
arte
roma Visitare la Città Eterna per la prima, la seconda, la terza o la centesima volta, regala sempre forti emozioni. In autunno poi, verso l’ora del tramonto, il sole la tinge di caldi colori e capita di sentirsi in uno spazio sospeso, quasi ovattato. I rumori sembrano affievolirsi e le bellezze che la abitano da secoli diventano ancora più suggestive. Consigliato un aperitivo slow, magari in Piazza Navona davanti alla Fontana del Bernini.
Franco Angeli, Frammento di paesaggio romano
FINO AL 27 NOVEMBRE 2017
POP CITY 60-67 dove mangiare Trattoria da Teo Ecco quindi l’ottima amatriciana, la minestra broccoli e arzilla, la coda e l’abbacchio, ma anche qualche primo di pesce. Bella la grande veranda esterna sulla piazzetta, da provare durante le serate ancora tiepide dell’autunno romano. www.trattoriadateo.it dove dormire Relais Le Clarisse A Trastevere, uno dei quartieri più caratteristici di Roma, il Relais Le Clarisse offre camere eleganti in una dimora storica, la connessione WiFi gratuita nell’intero edificio e un cortile privato, ideale per gustare la colazione. www.leclarissetrastevere.com
AL MACRO - Museo d’Arte Contemporanea, oltre 100 opere, fra dipinti, sculture, fotografie, installazioni e anche film d’artista e documentari. Protagonista una Roma dei primi anni ’60, trasformata e rivissuta mediante l’immaginario visivo degli artisti della cosiddetta Scuola di piazza del Popolo. Tra questi, Franco Angeli, Umberto Bignardi, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Jannis Kounellis, Renato Mambor, Titina Maselli, Mimmo Rotella, Mario Schifano, Cesare Tacchi, Giuseppe Uncini. www.museomacro.org
cabras (or)
Giganti del Mont’e Prama
IL MUSEO CIVICO DI CABRAS E I GIGANTI DEL MONT’E PRAMA Il museo, inaugurato nel 1997, ospita una ricchissima raccolta di reperti archeologici che aiutano a ripercorrere la storia millenaria della penisola del Sinis. Il percorso museale si articola in diverse sezioni, tutte interessanti e ben allestite, ma arrivando all’ultima sala, l’impatto emotivo è davvero forte. Ci accolgono sei statue imponenti, sapientemente ricomposte dopo il ritrovamento nella necropoli di Mont’e Prama che si trova a circa 2 Km dallo stagno di Cabras. www.museocabras.it
La meravigliosa zona del Sinis, in provincia di Oristano, oltre al mare cristallino, offre siti davvero interessanti. A San Giovanni di Sinis c’è una deliziosa chiesetta paleocristiana e si possono visitare le antiche rovine di Tharros, città fondata dai Fenici tra VIII e VII sec. a.C. e frequentata fino ad età medievale. Vicinissima sorge la Torre di San Giovanni, costruita nel 500, dalla quale si gode di una vista mozzafiato.
dove mangiare Ristorante Zia Belledda Nascosto nelle viuzze di Cabras, offre una cucina tipicamente mediterranea con piatti di pesce e specialità sarde. Non perdetevi i dolci fatti in casa e la seadas! Meglio prenotare. Via Amsicora, 43 - Cabras (OR). Tel: 0783 290 801
dove dormire Su Soi Immerso nel paesaggio naturale e vicinissimo a Cabras, offre anche un ristorante con specialità tipiche sarde. www.susoi.it B&B Terre del Sinis In posizione invidiabile per raggiungere le più belle spiagge del Sinis. Belle e pulite le camere. www.bebterredelsinis.com 29
Passeggiare nei boschi: vai via tristezza!
“Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza (…) per vedere se non fossi capace di imparare quanto aveva da insegnarmi e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto” (Henry David Thoreau).
Sì, passeggiare per boschi fa bene e la natura, si sa, ha molto da insegnarci. Approfittiamo, dunque, di un autunno/inverno ancora mite per fare incursioni nel verde. Una ricerca ha dimostrato che questa attività inibisce i pensieri negativi: tra gli alberi il battito cardiaco rallenta, la pressione si abbassa, l’umore migliora e il cervello si rigenera aumentando i livelli di attenzione.
Quel che si poteva intuire è stato confermato dal ricercatore Gregory Bratman, dell’Università di Stanford, in uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (news.stanford. edu). Ha radunato 38 persone di città, le ha divise in due gruppi e le ha fatte camminare per 90 minuti: un gruppo in un parco, gli altri su una strada trafficata del centro. Prima e dopo la passeggiata ai partecipanti è stato sottoposto un questionario per misurare la tendenza alla formulazione di pensieri negativi; i risultati: chi ha camminato nel parco ha mostrato una diminuzione dei pensieri negativi. Non ci resta che provare per credere!
Curarsi con le erbe fa bene? Pro e contro della fitoterapia (cura con le piante), medicine naturali contro quelle di sintesi della medicina moderna. Secondo dati ISTAT, nell’ultimo ventennio 5 milioni di italiani sono tornati a un approccio naturale per la cura delle malattie. Le fitomedicine sono medicine con principi attivi delle piante allo stato grezzo che, se preparati seguendo un iter professionale, non presentano controindicazioni (a parte eventuali allergie o interazioni con altri medicinali). Gli studi sulla loro validità sono ancora poco approfonditi, anche se molti sono i pro: buona tollerabilità, efficaci per cura ma anche per prevenzione, utilizzabile in casi cronici (tanti i siti, tra i quali www.nutrizionenaturale.org). Per casi seri è comunque necessario il controllo medico.
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weekend in salus di Silvana Lattanzio
La salute vien mangiando Quiche lorraine per 4 pers.: 1 mazzo asparagi, 1 rotolo pasta brisée, 150 ml panna, 150 ml latte, 150 g groviera, 100 g pomodorini, 3 uova, pepe e sale. Lessare asparagi e tagliare a metà i pomodorini. Rivestire tortiera e disporre la pasta brisée. Cuocere in forno 180° per 15’. Mescolare latte, panna, groviera grattugiata, tre uova, sale e pepe. Togliere la base dal forno, aggiungere asparagi cotti e spezzettati, pomodorini e composto; rimettere in forno 180°, per 30’ (www.aromadelgiorno.com/).
e-Health, sanità digitale Di cosa si tratta? è l’uso dei servizi sanitari on line, fenomeno che si sta sempre più diffondendo secondo una ricerca dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità, promossa dalla School of Management del Politecnico di Milano. Lo studio è stato fatto su un campione di 1000 persone, tra i 35 e i 54 anni. I servizi web più utilizzati sono quelli che danno informazioni sulle strutture sanitarie e le prenotazioni on line di esami e visite. Le app più diffuse sono quelle per il monitoraggio dei battiti cardiaci, dei passi e delle calorie, ma per le decisioni serie, meglio seguire il metodo classico: andare dal medico. Per info: www.medicinatelematica.it
Per dormire bene, mangiare leggero Ma non solo di sera. Deve essere proprio uno stile di vita. Una dieta abitualmente ricca di grassi porta, infatti, a una scarsa qualità del sonno, ad apnee notturne e a sonnolenza durante il giorno. Lo ha dimostrato una ricerca australiana pubblicata sulla rivista Nutrients condotta su 1800 uomini adulti sottoposti a monitoraggio dell’alimentazione e del sonno per un anno. E se non si dorme bene, si mangia di più (circa 200 calorie in più al dì). Un circolo vizioso, insomma, dal quale sfuggire con una dieta sana e leggera. Certo, con qualche strappo alla regola permesso.
Colpi di sonno invincibili: la narcolessia è una malattia neurologica e si ha quando il cervello è incapace di regolare in modo fisiologico il ritmo sonno-veglia. Provoca sonnolenza diurna, con un irresistibile impulso ad addormentarsi ogni 2 o 3 ore, anche nel corso di una conversazione, durante i pasti, quando si è alla guida, creando imbarazzo. Il consiglio è di rivolgersi a centri specializzati (www.sonnomed.it). Una vera e propria cura non c’è, ma aiuta fare pisolini preventivi di 15-20’ e dormire a orari regolari evitando sport nelle ore serali. 31
Fuga d’inverno a Porto Rico
Isola di Culebra, Flamenco Beach
Se pensate a una vacanza al caldo, se vi piace Ricky Martin e la sua musica, Porto Rico fa per voi. Un’isola dei Caraibi ancora poco conosciuta, dove la giornata comincia con una pinacolada
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lzi la mano chi è stato a Porto Rico. In Europa non se lo fila nessuno, e chi va ai Caraibi sceglie piuttosto le isole vicine, Repubblica Dominicana o Cuba. Gli americani al contrario ci vanno pazzi e lo prendono d’assalto dodici mesi all’anno per il sole, le spiagge, il calore latino, il rhum che scorre a fiumi. E per Old San Juan, la vecchia capitale, considerata una delle più belle città coloniali del mondo, Patrimonio Unesco. Noi invece quasi non sappiamo dov’è né chi è: la più sconosciuta delle Grandi Antille, dove le donne sono spesso bellissime (Zoe Saldana, Jennifer Lopez) e gli uomini possono essere stratosferici: palestrati, pelle ambrata, sorriso magnetico. Dove la musica impazza, e salsa e mambo si ballano per strada. E dove gli abitanti sono i più chiassosi del Caribe. Più piccola delle isole vicine (9000 km2, qualcosa meno della Giamaica), Porto Rico ha uno status tutto 32
suo che la distingue dalle altre sorelle caraibiche: da fine ‘800 è infatti territorio americano (il presidente è anche qui, ancora per un po’, Barack Obama) senza però far parte degli Stati Uniti. Il che significa grattacieli, autostrade, la lingua sia spagnola che inglese, miglior organizzazione e più sicurezza: le donne vengono volentieri corteggiate ma non importunate, il portafoglio sta abbastanza al sicuro dentro la borsetta. Perché allora non andare controcorrente e scegliere Porto Rico per una vacanza d’inverno al caldo, favorita dai costi accessibili? Occorre organizzarsi “fai da te”, tenendo conto che non ci sono voli charter né villaggi turistici, e che non si può far conto sulle agenzie di viaggio, che difficilmente vendono Porto Rico. Ma via internet ci si può costruire una vacanza a propria misura, e una volta sul posto i prezzi di trasporti, ristoranti, drinks risultano piuttosto economici.
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di Michela Colombo
Old San Juan
Una veduta aerea di San Juan, la capitale
porto rico DI CORSA A Porto Rico ci si sente a casa: qui corrono tutti, dagli adolescenti alle nonne, a qualunque ora del giorno e della notte, non importa dove, anche in mezzo al traffico, zigzagando tra le auto. Bello paesaggisticamente il percorso urbano a Contado (la zona moderna della capitale): sempre con vista mare, dal lungo ponte Dos Hermanos che attraversa la baia si costeggiano le aree verdi del nuovo Hilton per poi perdersi nel parco di Escambròn con appositi tracciati (“pista de trotar”); 8-10 km. Per una esperienza pied-dans-l’eau c’è la lunghissima spiaggia di 4,7 km di Isla Verde, dove si corre a filo d’acqua sulla sabbia compatta: la si può percorrere andata e ritorno oppure in un solo senso e poi prendere l’autobus.
Foresta tropicale
In breve i punti forti dell’isola. San Juan, la capitale, distesa su una meravigliosa baia, merita almeno un paio di giorni. Per coglierne la doppia anima. Quella targata USA delle zone moderne come Contado e Isla Verde (uno spiaggione infinito) con infilate di grattacieli e grandi alberghi, e quella del centro storico, dal carattere spagnolo. Old San Juan è una città a sé, di case in stile déco ben tenute tra cui si aprono cortili segreti e una miriade di bar e locali. Arroccata su un promontorio, è protetta da un sistema di impressionanti fortezze a picco sul mare: con un 33
Una maschera per il Carnevale di Ponce
trenino elettrico gratuito si può girare da una all’altra. Poi c’è il richiamo del mare, con spiagge e cale di alterna bellezza distribuite lungo tutto il perimetro dell’isola. Dalla lunga spiaggia fronteggiata da alberghi di Isla Verde (“The Best Urban Beach” secondo la rivista americana Newsweek), alle calette segrete della Cabezas de San Juan, ai “balnearios” (i grandi stabilimenti balneari pubblici) di Luquillo, Boqueron, Rincon. Per un mare da cartolina caraibica bisogna invece prendere un aeretto da 8 posti o imbarcarsi a Fajardo per le piccole isole di Culebra e Vieques, che i portoricani hanno ribattezzato, con un po’ di enfasi, Isole Vergini Spagnole. Da poco entrate nel mondo del turismo, assicurano spiagge di sabbia bianca da vivere in libertà e trasparenze marine meravigliose. Flamenco Beach, sull’isola di Culebra, è da anni nelle top ten delle spiagge più belle del mondo. La cosa migliore deve però ancora arrivare: sono le lussureggianti foreste tropicali che ricoprono le alture dell’entroterra e il vulcano El Yunque. Le si scoprono
Isola di Vieques
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La spiaggia di Isla Verde
lungo le spettacolari rutas panoramicas che attraversano l’isola e con i numerosi trekking ben segnalati: nella giungla intricata all’improvviso vi si pareranno davanti frutti e fiori mai visti, cresciuti a dismisura in forme insolite e colori infuocati. Ci sarebbero poi la città di Ponce, con la sua aria intellettuale e un Carnevale che sfida quello di New Orleans, la fabbrica-icona del rhum Bacardy (visite guidate), le Haciendas del caffè, e soprattutto, il calore della gente di qui. Che vi travolge coi loro ritmi, con la musica che non si spegne mai, con i caotici assembramenti al ristorante e al mare. E magari vi troverete anche voi ad iniziare la giornata con una pinacolada anzichè con cappuccino e brioche. Cocktail ormai universale, la pinacolada è nata a Old San Juan, nel bar La Barrachina, e in nessun altro luogo è speciale come qui, dove si incrociano i migliori rhum e i migliori barman dei Caraibi. Rhum chiaro, succo di ananas e latte di cocco: sembra fatta apposta per piacere alle donne.
Una delle fortezze di Old San Juan
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pillole rosa
LA TENDENZA? RISCOPRIRE L’ITALIA ANNI ’60 Da Riccione a Castiglioncello, a Marina di Camerota
IL VIAGGIO Voli con Air Europa da Milano Malpensa, via Madrid, a San Juan di Portorico; dagli Usa voli da New York e da Miami. DOVE dormire A San Juan vasta scelta di alberghi delle grandi catene per ogni categoria di prezzo. El Convent è un albergo storico di grande fascino nella città vecchia; da 180€. L’Hotelito, in mezzo alla foresta ai piedi del Yunque, offre atmosfere romantiche e contatti ravvicinati con la natura; il problema è arrivarci, sulla strada sterrata tutta a buche. DOVE mangiare Raices, a Old San Juan, è il numero 1 per la cucina locale, in un’atmosfera festosa. Imperdibile il mofongo, il piatto nazionale, una sorta di tortino di patate dolci con ripieno a piacere, dai frutti di mare ai ragù di carne, alle verdure. La Barrachina, a Old San Juan, è una leggenda per la pinacolada; anche ristorante. Tasca El Pescador, in plaza del Mercado o Playolita, uno dei tanti locali emergenti di questo “quartiere Ticinese” in salsa latina. SHOPPING Plaza Las Americas, il più grande centro commerciale dei Caraibi con 300 brand per fare incetta di Victoria Secret, Ann Taylor, Abercrombie e il pieno di integratori a metà prezzo al Vitamin World.
La coppia-bene milanese che ha sempre fatto le vacanze alle Maldive, quest’estate è andata a Riccione. La fashionblogger ha tralasciato Formentera per Milano Marittima. Repentini rovesci di fortuna? Non pare, tutti continuano a fare la loro bella vita. Piuttosto, è la riscoperta dei lidi nostrani, dell’Italia “vintage” che aveva smesso di essere attrattiva perché datata. Ora invece le località “no glam”, un po’ come i prodotti “no logo”, fanno terribilmente tendenza. La coppia di Riccione è tornata entusiasta, decantando gli spiaggioni tirati a lucido ogni mattina, il servizio impeccabile, le passeggiate sul lungomare. Uguale entusiasmo per Milano Marittima (Ravenna), dove attivismo ed edonismo impazzano. La blogger ha fatto beach tennis, spinning dentro il mare, shopping sfrenato e diversi party ogni sera. Cambio di rotta anche per Castiglioncello (Livorno). Massimo della mondanità negli anni 60, quando era il ritrovo di Cinecittà (Gassman, Manfredi, Sordi, con tanto di paparazzi al seguito), Castiglioncello sembra non essersi accorta che da allora è passato mezzo secolo. Ma quella sua aria fané adesso torna a piacere. Alta sulle scogliere sopra il mare, la nobildonna della Costa degli Etruschi è d’altronde bellissima, con le sue case a torretta d’antico lignaggio, le 2 o 3 spiaggette preziose. Qui al mare si va con il contagocce e il clou rimane la passeggiata in pineta a guardare quelli che giocano a tennis, seguita dalla
sosta da Ginori dove si andava a comperare le pasterelle già 50 anni fa, e la puntata al garage Gomme Lisce, che raccoglie sulle pareti, tra le auto da riparare, i ritagli di giornali e le foto delle vecchie glorie di Cinecittà. Suggerimento per l’alloggio, il relais di campagna Casale del Mare (www.casaledelmare. it), a poca distanza dalla celebre curva del film Il Sorpasso. Ed ecco rispuntare Marina di Camerota (Salerno). Negli anni 70 aveva beneficiato del boom della vicina Palinuro e di uno dei primi Club Med in Italia. Poi se n’erano perse le tracce fino al lancio del marchio Cilento, a identificare una regione di bellezze arcane, dalle falesie della costa agli inviolati monti Alburni. E ora ci si è messo di mezzo un legume, il maracuoccio che era lì lì per sparire, è stato rimesso a coltura, diventando quest’estate Presidio Slow Food. E il turismo ha scoperto una bontà rara: la maracucciata, una polentina di maracuoccio e altri legumi arricchita di essenze mediterranee. Merita il viaggio, insieme a cala Bianca e cala degli Infreschi, al borgo antico di Camerota, gli scavi di Velia dove insegnava Parmenide e i vini cilentani della cantina Donna Clara. di Michela Colombo
Marina di Camerota
EVENTI San Sebastian Street Festival, 19-22 gennaio, Old San Juan: tutti gli abitanti e i turisti scendono in strada per un delirio collettivo di musica, bancarelle, cibo da strada. Carnevale di Ponce, a febbraio: il più famoso del Caribe, con cortei e coloratissime maschere in legno e in cartapesta; grande atmosfera.
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ricette di viaggio ®
ITINERARI ALLA RICERCA DI RICETTE “STORICHE” E DEI LORO TERRITORI Continua la nostra ricerca delle ricette della tradizione, le ricette “storiche” in quanto affondano le radici nella nostra storia, nei nostri territori, perché da quei territori hanno tratto fantasia e sapori. E quindi andiamo a cercarle lì dove sono nate, dove (almeno si dice) possiamo assaporarle come mai in un altro posto. E stavolta lo facciamo scegliendo come compagna di viaggio la Citroën C3, nuovissima ma che si riallaccia alla tradizione Citroën, un marchio che ci ricorda la famosa Due Cavalli, un’icona indimenticabile, anch’essa “storica”.
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con la c3
Piemonte
Nelle Langhe, tra cantine e tartufi
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astelli che vegliano su valli punteggiate da borghi e pievi antiche, trattorie ed enoteche dove assaporare i prodotti della tradizione piemontese. L’itinerario che vi proponiamo parte da Barolo, nella provincia di Cuneo, che dà il nome al celebre vino. Lungo la strada che conduce al borgo si affacciano vigneti sterminati. Il centro è adagiato nel mezzo di un altopiano circondato da un anfiteatro di colline. La mattina si visita il Castello dei Marchesi Falletti, con una sosta sulla terrazza panoramica per scattare qualche foto al panorama delle Langhe. Qui vissero i Marchesi Carlo Tancredi e Juliette Colbert, nota come Giulia di Barolo, e Silvio Pellico, protagonista del Risorgimento. Nel castello si trova anche il Museo del Vino (www.wimubarolo.it) dove poter ripercorrere la storia delle storiche cantine dove, a metà del XIX secolo, nacque il celebre “rosso”. Non si può lasciare il museo senza avere degustato una delle etichette storiche di uno degli undici paesi della Langhe che producono il
Barolo. E’ d’obbligo concedersi una pausa pranzo in una delle trattorie tipiche. Tra gli antipasti locali si consiglia il salame al cinghiale o al tartufo oppure la carne cruda battuta al coltello con tartufo. Si può poi proseguire con un risotto ai funghi porcini o con un piatto di tajarin al sugo d’arrosto. Tra i dolci, c’è la classica torta di nocciole o il bonét, budino di antica tradizione piemontese. Si può dedicare il primo pomeriggio alla visita del curioso Museo dei Cavatappi (www.museodeicavatappi.it), che conserva 500 esemplari provenienti da tutto il mondo e realizzati a partire dalla seconda metà del 1600. Si risale poi in macchina e si percorre la Provinciale 157 per raggiungere Grinzane Cavour, che dista solo pochi Km. Su una piccola collina circondata dai vigneti spicca il suggestivo castello (www.castellogrinzane.com) dove, a novembre, si tiene l’Asta Mondiale del Tartufo di Alba. Il maniero del XIII secolo è stata la residenza di Camillo Benso di Cavour, che fu anche sindaco del paese. Nel castello ha sede il Museo Etnografico, che racconta la
Il Museo delle Langhe, a Grinzane Cavour.
Come arrivare In auto da Milano: A7 in direzione Genova, poi A21/E70 verso Torino. Uscita Asti Est e seguire per Alba. Da Torino: Autostrada Torino-Savona, uscita Marene. Poi seguire indicazioni per Cherasco. Da Roma, seguire per Genova poi per Savona, quindi Autostrada Torino-Savona con uscita Niella Tanaro e seguire per Farigliano.
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Da sinistra: il Castello di Barolo, la cittadina di La Morra e il paesaggio innevato delle Langhe.
La nuova Citroën C3 è una bella novità, che segue la filosofia della casa francese di questi ultimi anni. Debutto ufficiale il 16 ottobre al Salone di Parigi, ma in Italia sarà invece commercializzata a novembre. Il design è stato stravolto rispetto al vecchio modello: adesso la C3 è molto più giovanile e originale. Le forme ricordano molto la sorella maggiore Cactus, ma con uno stile che rimane comunque molto personale. Rispetto alla “vecchia” C3, la lunghezza cresce di 5 centimetri, arrivando a 399, e la larghezza di 2, a 175, mentre l’altezza cala di 4, donando uno stile grintoso e filante, nonostante le forme arrotondate. 38
Dove dormire Hotel Casa Pavese**** - via IV Novembre, 11 Grinzane Cavour (CN). Tel: 0173 231 149 www.hotelcasapavesi.it Corte Gondina Hotel*** - via Roma, 100 La Morra (CN). Tel: 0173 509 781 www.cortegondina.it
ricette di viaggio con la c3 BRASATO AL BAROLO
foto: Maurizio Milanesio.
storia dell’economia delle Langhe. La sera, ci si riscalda con un buon bollito misto con le salse tradizionali e contorno di patate, cipolle e carote Il tutto accompagnato da un rosso come il Barbera d’Alba.
Secondo giorno La mattina successiva ci si sposta in auto verso Serralunga. Dalla strada si gode dello splendido panorama alpino. Si lascia poi l’auto e si prosegue a piedi verso il centro abitato, dominato dal castello costruito nella metà del XIV secolo. Al suo interno, spicca il Salone dei Valvassori con in suoi affreschi del 400 che raccontano il martirio di Santa Caterina d’Alessandria. Ci si ferma poi per il pranzo in uno dei ristorante con vista su vigneti. Tra le proposte da non perdere, gli agnolotti del plin, la tipica pasta ripiena delle Langhe, al burro e salvia, il tradizionale brasato al Barolo accompagnato dall’omonimo vino e l’ottima torta al cioccolato. Nel primo pomeriggio, si guida fino a La Morra, a 500 metri di altezza. Il “balcone delle Langhe” regala una vista mozzafiato a 360°. Nel borgo meritano una visita la seicentesca Chiesa di San Martino con la sua facciata barocca e la Chiesa della SS Annunziata.
Ingredienti - Un taglio di carne di manzo di circa 1 kg - 1 bottiglia di Barolo - ½ bicchiere di Cognac - 2 cipolle, 2 carote - 1 gambo di sedano, - 2 spicchi di aglio - Erbe aromatiche: alloro, salvia, rosmarino, timo - Cannella, chiodi di garofano, bacche di ginepro q.b - sale e pepe in grani - una noce di burro - olio evo - 1 pizzico di sale grosso preparazione Mettete la carne in una padella con cipolle, sedano e carote tagliate fini. Unite le erbe aromatiche, la cannella, il pepe, le bacche di ginepro, i chiodi di garofano e un pizzico di sale grosso. Annaffiate tutto con il Barolo. Lasciate marinare per almeno mezza giornata nel frigo. Sgocciolate le verdure, tritatele finemente e fatele imbiondire in un tegame con olio, burro e i profumi. Scolate anche la carne, fatela rosolare nel trito di verdure e nel cognac. Aggiungete il sugo della marinatura, coprire e fate cuocere a fiamma bassa per circa 2 ore. Togliete le verdure, frullatele e mettere il sugo nella casseruola. Servite la carne a fette con il sugo. I vini Barolo D.O.C.G Sotto il Castello Dove acquistare: Azienda Agricola Le Ginestre Strada Grinzane, 15 - Grinzane Cavour (CN). Tel: 0173 262 910 - www.leginestre.com
Una suggestiva immagine del Castello di Grinzane Cavour. foto: Maurizio Milanesio.
Dove mangiare Locanda in Cannubi - Menù con sapori della tradizione e ricette antiche rivisitate. Prezzo medio a persona € 45 (bevande e tartufi esclusi). Via Crosia, 12 - Barolo. Tel: 0173 56 294 - www.locandaincannubi.it Ristorante Massimo Camia - Locale insignito di una Stella Michelin. Piatti tradizionali rivisitati. Prezzo medio: € 50 /75 a persona (bevande escluse). SP 3 Alba-Barolo, 122 - La Morra (CN). Tel: 0173 56 355 www.massimocamia.com
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Una veduta aerea di Rovereto. In basso: il Castello.
Trentino Alto Adige
Nelle terre del Vino di Mozart
M
ozart lo cita persino nel suo Don Giovanni: “Versa il vino, eccellente Marzamino!” Probabilmente ebbe modo di apprezzare questo rosso Doc, noto, appunto, come “Vino di Mozart”, durante il suo primo concerto italiano, che tenne a Rovereto nel dicembre del 1769. La zona di produzione del Marzamino è la Vallagarina, la zona a sud di Trento che si estende fino ai confini con il Veneto. Centro nevralgico è appunto Rovereto, prima tappa dell’itinerario. La mattina è dedicata alla visita del centro storico. In Piazza Rosmini spicca il Palazzo del Ben con la facciata affrescata con motivi floreali, melograni e festoni in stile veneziano rinascimentale. Si passeggia poi lungo il pedonale che costeggia il fiume Leno, dove si affaccia il Castello Medievale, edificato nel XIV secolo e passato più volte di proprietà, fino a rimanere nei possedimenti degli Asburgo fino alla Prima Guerra Mondiale. Merita una visita il Museo Storico Italiano della Guerra (www.museodellaguerra.it), in via Castelbarco, che conserva immagini, testimonianze e cimeli delle due guerre. Per il pranzo,
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si sosta in uno dei numerosi ristoranti, osterie o agriturismi per scoprire i piatti tipici del territorio, come la polenta con il barbusto, una gustosa salsiccia locale, il baccalà alla trentina, i ravioli ai funghi, la zuppa d’orzo con carne affumicata, i canederli, ma anche dolci come lo strudel e le frittelle di mele. Nel pomeriggio, si visita il MART – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto (www.mart-trento.it, intero € 12, ridotto € 8), in Corso Bettini, o in alternativa, la Casa d’Arte futurista Depero (www.mart.trento.it/ casadepero), fondata dall’artista omonimo, che espone circa 3000 oggetti, dipinti, disegni, giocattoli e tarsie in panno.
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Da sinistra: il cortile centrale del MART, un’installazione al MUSE, a Trento e il centro di Rovereto.
CANEDERLI DI POLENTA E SPECK
Secondo giorno Il giorno dopo ci dirigiamo verso Trento. Vi consigliamo due soste in altrettante cantine per conoscere i metodi di produzione e gustare i deliziosi vini locali. La prima è alla Distilleria Marzadro (via per Brancolino 10, Nogaredo di Trento, tel 0464 304 555, www.marzadro.it), che dal 1949 produce vini, grappe e liquori: si possono ancora ammirare gli alambicchi di rame per la produzione secondo la “scuola trentina”. Non solo una cantina, ma anche un museo e un pezzo di storia, la Cantina Ferrari F.lli Lunelli (via Ponte di Ravina, TN, tel: 0461 972 416, www.cantineferrari.it), dove nasce il celebre spumante. La visita inizia dalla scultura di Arnaldo Pomodoro Centenarium Ferrari e si prosegue nella parte sotterranea. Annessa c’è anche la Distilleria Segnana, una delle più antiche della regione, fondata nel 1860. Si raggiunge infine Trento per il pranzo mentre il pomeriggio può essere dedicato alla visita alla città. Da non perdere una visita al Muse (www.muse.it) il Museo della Scienza, progettato da Renzo Piano. Prima di tornare a casa, vale la pena fare una deviazione ad Ala per passeggiare tra chiese e palazzi quattrocenteschi. Come arrivare Rovereto si raggiunge percorrendo l’A22 del Brennero con uscita Rovereto Nord o Sud.
Dove dormire Casa del Vino della Vallagarina*** - La struttura include un ristorante, un’enoteca e l’Ambasciata del gusto. Doppia con colazione da € 90. Piazza San Vincenzo, 1 - Isera (TN). Tel: 0464 486 057 - www.casadelvino.info
Ingredienti - 180 gr di farina di mais giallo - 200 gr di latte - 150 gr di speck - 150 gr di burro - 2 tuorli d’uovo - Grana Padano grattugiato - Prezzemolo e sale preparazione Fate bollire 800 gr di acqua con il latte, 50 gr di burro e il sale, poi versate la farina di mais e fate cuocere la polenta per circa 45-50 min, mescolando affinché non si attacchi. Intanto, tritate lo speck e aggiungetelo alla polenta insieme a 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, i tuorli e due cucchiai di Grana Padano. Versate il composto in una pirofila e lasciatelo raffreddare. Quando si sarà rassodato, ricavate circa 40 canederli modellandoli con le mani inumidite. Spennellate una teglia con del burro, adagiatevi i canederli, spennellate anch’essi con il burro e infornate a 200° per 5-7 min. Servite caldi, spennellati con il burro fuso. I vini Marzemino, il rosso Doc detto “vino di Mozart” Dove acquistare: Azienda Agricola Bongiovanni Lorenzo. Via Sant’Antonio, 28 - Sabbionara d’Avio (TN). Tel: 0464 684 388 - www.bongiovannilorenzo.com
Grand Hotel Trento**** - Struttura con centro benessere, ristorante gourmet e camere con arredi in legno. Doppia con colazione a buffet da € 95. Piazza Dante 20, Trento. Tel: 046 127 100 - www. grandhoteltrento.com
Dove mangiare Novecento Menù con piatti regionali e nazionali. Prezzo medio a persona alla carta € 30-58.
Corso Rosmini, 82 - Rovereto. Tel: 0464 435 454 - www.hotelrovereto.it Locanda D&D Maso Sasso Cucina regionale offerta su una bella terrazza panoramica sulla valle dell’Adige. Menù € 30; alla carta € 37-50 bevande escluse. Via Maso, 2 - loc. Sasso, Nogaredo (TN). Tel: 0464 410 777 - www.locandaded.it
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citroën c3 Sulla fiancata ci sono gli “air-bump”, come sulla C4 Cactus, nonostante siano ridotti. I colori esterni sono moltissimi, negli allestimenti top è possibile avere il tetto e i gusci degli specchietti di colore diverso rispetto al resto della carrozzeria, donando possibilità di personalizzazioni vastissime. Gli interni, rispetto alla dimensione esterna offrono una spaziosità sorprendente, inoltre sono rivestiti con materiali di alta qualità. La plancia è molto minimale, prende a piene mani dalla più grande Cactus, ma le differenze sono varie. Il tachimetro, al contrario della Cactus, non è digitale ma analogico, con un’illuminazione led molto gradevole e chiara. La parte più importante sono però i sedili, comodi e larghissimi, possono essere rivestiti con materiali molto piacevoli e originali. Sono la componente su cui Citroën conta espressamente, perché parte integrante del comfort in viaggio. Sono tre gli allestimenti previsti per la nuova Citroën C3: Live, Feel e Shine. Il più completo è naturalmente l’allestimento Shine, che comprende cerchi da 16”, fendi42
nebbia, “clima” automatico, display “touch” da 7 pollici, airbump, tetto e specchietti in colore diverso da quello del resto della carrozzeria e sensori di parcheggio posteriori. Ci sono anche optional di sicurezza avanzati, come gli avvisi per abbandono involontario di corsia, di veicolo in arrivo alle spalle (angolo cieco dei retrovisori) e di eccessiva stanchezza del guidatore. La scocca e le sospensioni sono ereditati dalla Peugeot 208, mentre le motorizzazioni comprendono un 1.0 da 68 CV, un 1.2 con 82 e un 1.2 turbo da 110 tutti a tre cilindri. A gasolio, invece, ci sono i BlueHDi nelle versioni da 75 e 99 cavalli. Importante novità è il cambio automatico a sei rapporti EAT6, che sostituisce il precedente robotizzato ETG, che era più lento. Questa C3 è senza dubbio un’auto-weekend adatta anche alle donne, per la ricerca di borghi e ricette storiche, perchè anch’essa viene da una tradizione, quella unconventional della Citroën, ed entrerà nella piccola “storia” dell’auto.
ricette di viaggio con la c3
Il prossimo sarà un numero speciale dedicato alle ricette invernali e natalizie!
ricette di viaggio con gli itinerari, e i weekend, alla ricerca delle migliori ricette “storiche” della tradizione, dove e come sono nate, l’ingrediente segreto, dove gustarle ancora oggi nella loro versione integrale. Ma anche i nuovi modelli delle migliori auto-weekend 2017. Dedicato ad Amatrice, patria della famosa Amatriciana, sicuri che tornerà rapidamente alla sua bellezza.
IN EDICOLA A FINE NOVEMBRE!
Foto: Ente Turismo Alba Bra Langhe e Roero, Cultura Trentino, Comune di Trento, Trentino Cultura, Visit Rovereto, Welcome Sarzana, Borghi in Liguria, Barcaioli Portovenere.
compagna di viaggio
CITROËN C3 PURETECH 82 Cilindrata cm3 Potenza massima kW (CV)/giri Coppia max Nm/giri Emissione di CO2 grammi/km Trazione Velocità massima (km/h) 0-100 km/h (s) Consumo medio (km/l) Dimensioni (cm) Passo (cm) Peso in ordine di marcia (kg)
1199 60 (82)/5750 118/n.d 109 Anteriore 170 ca. 14 ca. n.d. 294/173/152 254 n.d.
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a palermo
90 ANNI DOPO
RITORNO ALLA TARGA 44
con la nuova maserati quattroporte
NELLA TARGA FLORIO DEL 1926 FU PROTAGONISTA LA “T 26”, PRIMA AUTO INTERAMENTE MASERATI, GUIDATA DA ALFIERI MASERATI. SIAMO TORNATI 90 ANNI DOPO SU QUEL CIRCUITO, CON LA NUOVA SPLENDIDA QUATTROPORTE, PARTENDO DA PALERMO. RISCOPRENDO COSI’ ANCHE IL FASCINO E LA BELLEZZA DELLA “CAPITALE” SICILIANA
A
Alfieri Maserati, con il meccanico Guerino Bertocchi, alla guida della T26, nella Targa Florio del 1926.
FLORIO
Palermo, purtroppo, spesso si arriva all’aeroporto e poi si parte subito verso uno dei mille posti che questa splendida isola offre al visitatore. Ci si ferma raramente, forse per un errato timore di affrontare una città caotica e poco accogliente. Ma stavolta non potevamo perdere l’occasione di visitarla, anche perché lo avremmo fatto guidando la nuova Maserati Quattroporte. Come base, il Grand Hotel Villa Igiea, che ricorda gli anni favolosi dei fasti della famiglia Florio, con le sue terrazze sul mare, il personale dalla squisita gentilezza. Alcune camere sono rimaste quasi uguali a quelle che ospitavano principi e nobildonne. E infatti vi potete
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Cattedrale
Il porto
trovare ritratti della bellissima Donna Franca Florio. Manca quello fatto da Boldini, partito per mostre e non ancora rientrato. Affacciandosi dalle terrazze sul mare, a destra vedrete ancora Palermo adagiata sul mare blu, e a sinistra quella che era la sede barocca della tonnara dei Florio, dove ancora oggi dei pescatori fanno tappa quasi a renderle omaggio. Ma un’altra bellezza che ricorda quei fasti è proprio la Nuova Maserati Quattroporte, il cui marchio con il suo tridente ricorda il mare, anche se in effetti fu il tridente della statua di Nettuno di Bologna che ispirò Mario, il fratello artista, della famiglia Maserati. La Maserati su fondata da Alfieri Maserati, prima pilota d’auto sportive e poi creatore dell’azienda (come fece anche Enzo Ferrari, successivamente), insieme ai fratelli Ettore, Ernesto e poi Bindo. E ora è bello ammirare la nuova Quattroporte, con la calandra più aggressiva e la linea che è più armoniosa ed elegante. Gli interni sanno di lusso senza eccedere, il sei cilindri scatena i suoi cavalli solo se richiesti. Certo
Cerda. La tribuna da cui partiva ed arrivava il percorso della Targa Florio 46
Il teatro Politeama
l’otto cilindri, sviluppato dalla Ferrari, è un’altra cosa, più rotondo più potente, ma il sei basta ed avanza. I palermitani si girano a guardarla, per il suo rombo e la sua bellezza, ma anche una pattuglia della polizia ci ha fermati “patente e libretto”. Un’occhiata, “È nuova?, un sorriso e poi un gentile, buon viaggio”. Forse volevano vederla da vicino. Palermo è solare, sfrontata, allegra. Il centro è percorribile a piedi con le strade più importanti rese pedonali. La Cattedrale, il teatro Politeama, il Massimo, e poi il Palazzo dei Normanni con la Cappella Palatina, 1130-1140, di stile arabo bizantino con magnifici e imperdibili mosaici. Ma importante è anche passeggiare soltanto per trovare vecchi negozi, bancarelle con street food e coppole, granite e arancine (a Palermo al femminile).
La Cappella Palatina, nel Palazzo dei Normanni
Secondo giorno: dal Parco della Favorita a Cerda, fino a Castelbuono Uscendo da Villa Igiea, nome della figlia di Ignazio Florio e della divinità greca della salute (da cui anche igiene), ci rechiamo al Parco della Favorita, dove si tennero ben quattro edizioni della Targa Florio, dal ‘ 37 al ‘40, e dove la Maserati, con Villoresi alla guida, conquistò due record di velocità. Questo parco, che ora fa parte del Parco regionale del Monte Pellegrino, fu creato da re Ferdinando IV di Borbone, quando dovette scappare da Napoli a Palermo (1798-1802), scacciato dalla rivoluzione Partenopea. Arrivati nel Parco, ci è apparsa una strana e suggestiva palazzina che non ci aspettavamo, la Casina Cinese,
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La Casina Cinese nel Parco della Favorita.
bella fuori ma anche interessante dentro. Fu proprio vedendo la Casina Cinese che re Ferdinando IV se ne innamorò e se la fece dare dal barone Lombardo della Scala. Poi siccome gli piaceva cacciare requisì tutti i terreni intorno e così nacque il Parco della Favorita. Dentro la Casina sembra di stare in Cina, ma ci sono anche dei piani che si rifanno all’architettura araba. Davvero un gioiello inaspettato. Da vedere. Ma non crediamo che Villoresi vi si sia soffermato mentre in questi viali conquistava il record di velocità con la sua Maserati. Ora un’altra tappa è la tribuna di Cerda, da dove la Targa Florio nelle altre edizioni e dove arrivava. Una partenza e un traguardo, cui è doveroso che la Nuova Quattroporte venga a fare un saluto. E da dove riparte seguendo il primo circuito delle Madonie, su quelle strade tortuose che allora erano davvero difficili da affrontare. Ora molto meno. La tappa è quella di Castelbuono. Prima ci appare la bella piazzetta davanti alla chiesa di Matrice Vecchia, dove Tornatore ha girato alcune scene del suo capolavoro Nuovo Cinema Paradiso, con annessa la buonissima pasticceria Fiasconaro, dove fanno un delizioso panettone tutto l’anno, ed anche dolci con la crema di manna. Dopo ci appare il castello dei Ventimiglia. E’
Un interno della Casina Cinese.
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Castello Ventimiglia, ora museo.
imponente, severo, ma visitabile perché oggi è proprietà del comune. Dentro vi è un museo e una chiesa dove si conserva una reliquia di Sant’Anna (il sacro teschio), che è anche la santa patrona del borgo. Ora si scende, Palermo ci aspetta, e purtroppo quelle quattro porte si apriranno e si richiuderanno senza di noi.
Dolci con crema di manna e pistacchio.
Panettone tutto l’anno
Castelbuono. Piazza con chiesa Matrice Vecchia, dove Tornatore girò alcune scene del suo capolavoro Nuovo Cinema Paradiso.
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Il ristorante “I pupi”.
DOVE MANGIARE
©S. Cuffaro
Ristorante “I Pupi” Un ristorante “tres chic”, insignito di una stella Michelin, un cappello l’Espresso e due forchette Gambero Rosso. Chef: Tony Lo Coco. Pasti da €35 a €75 a persona, bevande escluse.
Lo chef Tony Lo Coco.
Via del Cavaliere, 59 - Bagheria (PA) Tel: 091 902 579 – www.ipupiristorante.it
Taverna del Pavone
QUATTRO VENTI COMFORT FOOD
OSTERIA MANGIA E BEVI
In centro storico, vicino al Duomo, offre piatti di carne e di pesce della tradizione palermitana. Menù: €25-38; alla carta €23-45; bevande escluse.
In centro città, elegante e raffinato, serve una rivisitazione moderna dei piatti classici siciliani. Sicuramente non turistico. Buona varietà e massima cortesia del personale.
Vicolo Pensato, 18 - Monreale (PA) Tel: 091 640 6209 www.tavernadelpavone.it
Via Enrico Albanese, 30 - Palermo Tel: 091 625 9187 Pagina Facebook: Quattro Venti Comfort Food
Ristorante tipico in una zona bellissima di Palermo. Personale alla mano, ma professionale. Si pranza come a casa, buono e genuino, ricco e saporito. Odori e sapori tipici della Sicilia in tavola. Largo Cavalieri Di Malta, 18 Palermo - Tel. 091 507 3943 www.osteriamangiaebevi.it
Per i golosi
PASTICCERIA CAPPELLO Semplicemente sublime! Via Colonna Rotta, 68 Via Nicolo Garzilli, 10 - Palermo Tel: 091 489 601 www.pasticceriacappello.it
GELATERIA LA VELA Il miglior gelato di Palermo! Piazza Bordonaro, 10 - Palermo Tel: 091 361 860
italian heritage Bella, affascinante e dallo spirito italico, questa è la Maserati Quattroporte, che grazie al nuovo restyling aggiorna la sua linea divenendo al contempo più aggressiva e sontuosa. Quintessenza delle berline sportive italiane, è destinata a continuare nel solco di una tradizione di successi. Con la nuova calandra che al centro riporta il Tridente e le nuove fiancate con minigonne in nero opaco la resistenza all’aria scende del 10%, a vantaggio di velocità, consumi ed insonorizzazione dell’abitacolo. Gli interni sono da vera Ammiraglia: sui sedili troneggia la pelle firmata di Ermenegildo Zegna, sul cruscotto e sulle portiere la radica di legno è intarsiata con cura maniacale e si contrappone con eleganza al nuovo sistema multimediale con schermo touch da ben 8,4 pollici. Anche la meccanica è un trionfo di emozioni: due i 6 cilindri, benzina e diesel, con potenze tra 250 e 410 CV e la possibilità di abbinare la trazione integrale. Per i più esigenti c’è poi il 3.8 litri V8 da 530 CV, sviluppato da Ferrari. Ed infine due allestimenti specifici: Granlusso per il massimo comfort, Gransport per sentire tutta la potenza attraversare il proprio corpo. Motore 3.8 litri V8, sviluppato da Ferrari
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DOVE dormire
GRAND HOTEL VILLA IGIEa***** Certo uno dei più belli ed importanti della Sicilia. Nato come villa, fu poi acquistato da Ignazio Florio che gli diede il nome della figlia Igiea, facendolo poi ristrutturare in stile liberty dall’architetto Basile. Situato nell’ala sinistra di Palermo, è alle falde del Monte Pellegrino. Una navetta porta e riporta dal centro di Palermo. Alla sinistra la vecchia tonnara dei Florio. Fascino indiscusso, personale gentile. Le camere più belle sono quelle con terrazzo. Piscina, palestra, tennis, beauty corner. Via Salita Belmonte, 43 - Palermo Tel: 091 631 2111 - www.villa-igiea.com
QUINTOCANTO **** Comodo perchè al centro di Palermo. Quintocanto Hotel & SPA Corso Vittorio Emanuele, 310 - Palermo Tel: +39.091.584.913 - Fax: +39 091 580 359 www.quintocantohotel.com
Donna Franca Florio, ritratta da Boldini
compagna di viaggio
MASERATI QUATTROPORTE S Q4 Cilindrata cm3 2979 Potenza massima kW (CV)/giri 302 (410)/5500 Coppia max Nm/giri 550/2500 Emissione di CO2 grammi/km 226 Trazione Integrale Velocità massima (km/h) 286 0-100 km/h (s) 4,9 Consumo medio (km/l) 9,7 Dimensioni (cm) 526/195/148 Passo (cm) 317 Peso in ordine di marcia (kg) 1995 Prezzo da 99.867 a 161.585 euro 51
weekend a sperlonga
è SU UNo SPERONE DI ROCCIA ROTOLATO DAI MONTI AURUNCI, CHE LA PROTEGGONO DAI VENTI INVERNALI. SVETTA NELLA RIVIERA DI ULISSE, L’EROE CHE OMERO FA APPRODARE POCO PIU’ AVANTI AL CIRCEO, MA PRIMA SI PASSA PER GAETA, DOVE VIRGILIO FA ARRIVARE ENEA. COSì IN QUESTO VIAGGIO LA DS 4 CROSSBACK ATTRAVERSA LA STORIA, LA LEGGENDA E LA BELLEZZA.
S
econdo borgo fra i più belli d’Italia e bandiera blu 2016, cosa volere di più per decidersi a metterla come obbiettivo nel navigatore della nostra DS4 Crossback? Giusto a metà fra Roma e Napoli, decidiamo di scegliere l’uscita di Cassino sulla A1. Svoltiamo a destra verso Formia, mentre l’Abbazia di Montecassino ci guarda dall’alto. Dopo l’autostrada, questa strada provinciale rallenta il nostro viaggio, ma ci permette di attraversare i Monti Aurunci e sbucare all’inizio della Rivera di Ulisse, a Minturno, con il suo teatro greco, per poi proseguire per Formia, Gaeta, Sperlonga, fino al Circeo, dove Omero fece incontrare ad Ulisse la pericolosa maga Circe. La DS4 ha un motore reattivo, anche se con cambio automatico, e ne approfittiamo per fare rapidi sorpassi quando è permesso e necessario. Ma attenti agli auto-velox. La marcia verso Sperlonga ci fa
Torre Truglia
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con la ds4 crossback 1.6
LA FRANCESINA NELLA RIVIERA D’ULISSE
Lato sud di Sperlonga, in fondo la “Grotta (spelonca) di Tiberio
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attraversare Formia, città di Cicerone, con la sua tomba, e poi la splendida Gaeta, dove il poeta Virgilio fa approdare Enea che cercava una nuova patria dopo la distruzione di Troia. E infatti diede a questa città il nome della sua nutrice, Cajeta. Questo dice la leggenda, ma ora, seguendo la via Flacca, ci assorbono le più belle spiagge del Lazio del sud, da Serapo fino a Sperlonga. La costa è alta ma sono state create varie discese che portano su questo mare limpido dalla sabbia sottile e dorata. E in fondo ad una di queste discese troverete L’Eneas Landing, un resort 5 stelle. Per scendere, ci sono stretti tornanti, ma la nostra DS 4 Crossback risponde benissimo, queste 5 stelle stanno benissimo anche a lei. Una breve sosta per poi riprendere la Flacca ed arrivare a Sperlonga. L’indicazione è chiara, ma dopo essere saliti per un po’ ci troviamo davanti all’entrata di un garage. Non resta che entrarci e prendere un ticket da una cassa automatica. Già attraverso degli archi vediamo pezzi di mare, ma quando sbuchiamo sulla terrazza, il colpo d’occhio è bellissimo. Ma abbiamo fretta di tuffarci nelle stradine, nei vicoli, (una piccola Positano?), dove troviamo negozietti, bar, ristorantini, in un dedalo che di tanto in tanto regala scorci fantastici. Ponza e Ventotene ci appaiono all’orizzonte. Una passeggiata verso il mare ci porta alla Torre Truglia, lo sperone più avanzato di Sperlonga, una torre che nel passato era una difesa, ma oggi è un ponte verso l’infinito. Da qui il tramonto è insuperabile! Prima del riposo, una cena in uno dei tanti ristorantini caratteristici, con ricette locali che uniscono i sapori della campagna itrana a quelli del mare. Ogni settembre c’è un evento di quasi dieci giorni per festeggiare a gustare il pesce azzurro di queste coste. Vicoli e stradine di Sperlonga alta, invece in basso ci sono miriadi di ville e nuove costruzioni a pochi metri dalla spiaggia dorata e dal mare pulito.
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Le ruote larghe della DS4 Crossback sfidano anche la sabbia.
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Secondo giorno: un tuffo fra storia e leggenda Fino ad ottobre, un tuffo si può fare nel magnifico e purissimo mare, ma poi meglio farlo nella storia di cui è intrisa questa costa. Le leggende sono quelle degli approdi di Enea e di Ulisse, ma invece la villa di Tiberio con sotto la sua spelonca (da cui Sperlonga) sono la storia. Allora ritorniamo sulla Flacca e dopo appena un chilometro verso sud troviamo il museo archeologico, con le statue rinvenute nella grotta ispirate alle vicende di Ulisse, tra cui il Polifemo, e poi la vasta e suggestiva grotta. Sopra vi sono i resti della Villa di Tiberio, l’imperatore che certo aveva gusto nello scegliersi le proprie residenze, dato che famosa è anche la sua villa di Capri. Da qui Sperlonga ci mostra l’altra sua faccia e ci chiama per un aperitivo in piazzetta. Non è la piazzetta di Capri, ma la ricorda molto. Gustiamo un’ultima ricetta, cui segue ancora una passeggiata nelle stradine. E poi un saluto con la DS4 che sfreccia via.
ds4 crossback L’assetto rialzato di 30mm della versione Crossback sicuramente non permette alla DS4 di diventare un SUV, ma comunque le permette di avere un uso più variegato, fra cui quello di essere adatta anche ad una giovane donna sportiva che sa apprezzare anche il lato fashion di questa francesina. L’interno è lussuoso, realizzato con materiali molto validi e assemblaggi solidi. Ciò che colpisce a prima vista sono sicuramente i sedili, che vantano impunture eccezionali e pelle di qualità, con una lavorazione elaborata. Dalla plancia ci si aspetterebbe qualcosa in più, ma il design è ricercato e le plastiche sono lavorate con metodi originali. Ottima la posizione di guida che sostiene anche nelle curve. Come dicevamo, alla guida il feeling è positivo, la spalla bassa degli pneumatici permette una buona aderenza, e il 1.6 da 120 cv ha una buona ripresa e si dimostra abbastanza silenzioso. Lo sterzo è consistente, abbastanza preciso, il cambio automatico è veloce e capisce abbastanza bene le intenzioni di chi guida. Certo questa DS4 non ha carattere da grande sportiva, ma l’assetto dà sicurezza e i cerchi da 18 la fanno sentire aderente all’asfalto ed anche a qualche sterrato non eccessivo. 56
In conclusione, è una macchina nel complesso elegante e sfiziosa, non rientra in nessun canone, ed è a modo suo chic e anticonvezionale. I prezzi partono da 22.600 euro per la base e arrivano a 33.750 per la DS4 Crossback con motore BlueHDi 180 CV Start&Stop Sport Chic e cambio automatico.
Nella pagina sinistra: la Grotta di Tiberio e sotto la statua di Polifemo, che vi è stata trovata, ma che ora si può ammirare nel museo archeologico poco distante. Il centro di Sperlonga è la piazzetta, che in un certo senso ricorda quella di Capri, anche se in piccolo. La sera Sperlonga si anima e si colora delle mille piccole luci dei tanti bar, localini e ristoranti, che si riflettono sul mare.
compagna di viaggio
Citroën DS4 CROSSBACK Cilindrata cm3 1560 Potenza massima kW (CV)/giri 88 (120)/3500 Coppia max Nm/giri 300/1750 Emissione di CO2 grammi/km 100 Cilindri 4 in linea Capacità bagagliaio litri 385/1021 Pneumatici (di serie) 215/55 R17 Dimensioni (cm) 428/181/153 Passo (cm) 261 Peso in ordine di marcia (kg) 1290
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APPRODA LA PICCOLA GRANDE VIAGGIATRICE
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nuova audi q2
FINALMENTE GIUNGE SUI NOSTRI LIDI: PICCOLA PERCHÉ È SORELLA MINORE DELLE CROSSOVER AUDI “Q”, GRANDE PERCHÉ CON la Q2 POSSIAMO GIÀ SOGNARE OGNI TIPO DI WEEKEND, DA QUELLO URBANO A QUELLO SULLE LANDE GHIACCIATE
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l primo sguardo siamo rimasti sorpresi: la lettera Q indica sport utility e crossover dei Quattro anelli, e con il primo numero pari a seguire ci attendevamo una versione (ancor più) coupé di Q3. Invece Audi ha coraggiosamente intrapreso una nuova direzione, creando una vettura che, seppure non rivoluzionaria e realizzata rispettando la regole delle proporzioni come sono ben abituati a Ingolstadt (e nei vari centri stile, più o meno segreti), non ha sostanzialmente concorrenti. Sia perché si inserisce nel particolare segmento B premium, sia perché altri costruttori non sono ancora arrivati a una soglia d’accesso di questo livello e soprattutto con queste forme, tra suv e crossover. Le dimensioni sono compatte, ma la linea al posteriore tende alle coupé, lasciando però abitabilità (e carico: da 405 a 1050 litri) da categoria superiore: insomma linea nuova con praticità intatta. Anticipata allo scorso salone di Ginevra, si è rivelata compatta e urbana, adatta all’uso quotidiano e valida per il tempo libero, miscelando design sportivo e funzionalità, tecnologia del marchio, gamma motori e trazioni, connettività e infotainment d’avanguardia, sistemi di sicurezza e aiuto alla guida da alto di gamma elevata. Una vera Audi, in tre parole. Infatti il responsabile del design Marc Lichte racconta d’aver «sviluppato
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un linguaggio delle forme marcatamente geometriche, con caratteristiche di design specifiche; Q2 si presenta quindi con un carattere esclusivo all’interno della famiglia Q». Aspetto vigoroso con angoli e spigoli che anticipano la tendenza di ritorno alle superfici tese e squadrate: tetto basso e discendente che confluisce in un montante posteriore dove un inserto colorato - personalizzabile - realizza un contrasto cromatico che ne enfatizza la sportività. Lungo spoiler posteriore al tetto e diffusore inferiore per aggiungere grinta e dinamismo, nonostante il passo di 2,60 m gli sbalzi sono ridotti, contenendo la lunghezza complessiva in 4,19 metri, realmente compatta.
Tecnologia e connessione Talmente innovativa che per un lancio ha sfruttato il recente “disgelo”, con una limitata anteprima organizzata addirittura a Cuba, per sottolinearne la diversità, e con un seguito nella seria ma elegante Zurigo. Un’auto da weekend senza salire di gamma, conservando però stile e contenuti di pregio. Perché Q2 comprende tecnologie di categoria superiore: oltre all’Audi virtual cockpit, disponibile a richiesta, e all’head-up display, sono stati adottati dalle sorelle maggiori i sistemi di assistenza per il conducente, come Audi pre sense front, già incluso nella dotazione di serie. Il sistema riconosce le situazioni critiche causate da altri veicoli o pedoni che incrociano la vettura sulla zona anteriore e attiva all’occorrenza una frenata d’emergenza, alle basse velocità anche fino all’arresto. Il programma comprende anche l’adaptive cruise control con funzione Stop & Go, l’assistente al traffico (jam assist), il dispositivo di assistenza per cambio di corsia Audi side assist, il dispositivo di assistenza per il mantenimento di corsia Audi active lane assist, il riconoscimento della segnaletica, l’assistente al parcheggio e l’assistente al traffico trasversale posteriore. Ma l’innovazione di questi tempi non si può distaccare dalla connessione: Q2 è dotata di monitor MMI in posizione elevata ben visibile sulla plancia, si può comandare mediante manopola a pressione/rotazione e due tasti sul tunnel centrale oppure, nel caso di MMI plus con MMI touch, c’è un touchpad sull’elemento di comando centrale. Un hotspot Wlan consente navigazione e streaming con dispositivi mobili, e richiamare 60
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i servizi online di Audi connect, con tariffa flat per traffico dati inclusa con Sim installata e che consente il roaming europeo. Collegamento Android e iOS, con integrazione tra smartphone e sistema. Un esempio? Da remoto, anche a casa con tablet, si può pianificare una destinazione o un itinerario da mandare all’auto, dove il navigatore provvederà a guidarci direttamente.
Motori e guidabilità Meccanicamente, la scelta tra sei possibili motorizzazioni da 1,0 a 2 litri, e la trazione anteriore o integrale “quattro”, cambi manuali o automatici S tronic a doppia frizione e sette rapporti, perché Q2 è tutto fuorché “una piccola”. Importante la guidabilità, con assetto che deriva dal pianale, dal bilanciamento, dalle sospensioni (due diversi sistemi al posteriore, secondo la trazione: bracci interconnessi per FWD e quattro bracci per Quattro), dal servosterzo progressivo di serie per tutte. Quest’ultima particolarità è ben percepibile: la demoltiplicazione varia in funzione dell’angolo di sterzata richiesto. Inoltre, volendo, si possono avere in opzione gli ammortizzatori autoadattanti e il sistema Audi drive select, con il quale regolarne la taratura in modo individuale. Di serie anche l’assistenza alla frenata d’emergenza: in caso di ostacoli improvvisi, come un bambino che attraversi improvvisamente la strada oppure il veicolo che precede freni bruscamente, Q2 è in grado di reagire di conseguenza e, dunque, di frenare automaticamente. In aggiunta a questo ed in presenza dei rispettivi specifici equipaggiamenti, Q2 può anche mantenere automaticamente la distanza dal veicolo che precede, sterzare autonomamente per brevi periodi in presenza di traffico rallentato in autostrada fino a una velocità di 65 km/h, monitorare l’angolo morto, riconoscere i segnali stradali e fornire assistenza nel mantenimento della corsia di marcia a partire da 60 km/h. Se il conducente non reagisce
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Per urban weekend ma senza temere lande polari.
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agli avvisi emessi dal dispositivo di assistenza per il mantenimento di corsia, il dispositivo di assistenza di emergenza provvede a frenare automaticamente Audi Q2 fino all’arresto. Il Nuovo SUV Audi, lungo 4,19 m, può anche parcheggiare autonomamente in spazi sia longitudinali sia trasversali, nonché uscire dal parcheggio stesso. Al conducente è richiesto solo di inserire la marcia corretta, accelerare e frenare. A livello di versioni, interessante la convenienza dell’allestimento Business, che comprende il pacchetto di navigazione, il regolatore di velocità, il sistema d’informazione per il conducente, l’ausilio al parcheggio posteriore, il volante in pelle multifunzionale a tre razze. Oltre l’asfalto, Q2 si può muovere liberamente fuori strada o sulla neve: trazione integrale permanente sui motori al vertice della gamma, sbalzi ridotti, altezza libera da terra di 20 centimetri, leggerezza strutturale, aderenza e motricità sono così agevolate anche dal cambio automatico a sette rapporti e dagli aiuti elettronici dedicati come la modalità ESC Offroad. Perché la libertà di un weekend è anche questa, dalla spiaggia alla neve. audi q2: COMPACT PREMIUM Un’auto particolare: non una stravaganza, in quanto creata da un marchio che produce certezze. Q2 azzarda linea da coupé, esprimendosi con contenuti e stile premium in segmento compatto, presentandosi con una gamma ampia, non solo con trazione integrale Quattro. Dal lancio, previsto per l’ultima parte dell’anno, saranno disponibili già diverse versioni: TFSI a benzina 1.0 116 CV e 1.4 150 CV (questa manuale o automatica), tutte con trazione anteriore, mentre la 2.0 190 CV quattro con cambio automatico S tronic seguirà. Pronte invece le Q2 motorizzate a gasolio: 1.6 TDI 116 CV con cambio manuale e trazione anteriore (con prezzi da 26.200 euro, che salgono a 27.800 per allestimenti Sport e Design, e 28.700 Business), e le tre 2.0 TDI tutte con cambio S tronic: 150 CV a trazione anteriore oppure integrale, e 2.0 TDI 190 CV quattro. Valide le dotazioni: tutte le Q2 dispongono di “Blade” personalizzabile sull’ultimo montante, cerchi in lega da 16” a cinque razze, passaruota in contrasto, fari e luci posteriori alogeni, protezioni sottoscocca con aspetto da offroad, condizionatore. All’interno inserti micrometallic argento, sistema Isofix, consolle centrale orientata al conducente, regolazione dell’altezza dei sedili anteriori rivestiti in tessuto Dynamic, volante a tre razze Q design. La sicurezza e il comfort, sempre di serie, prevedono 64
Audi pre sense front e city, cofano con protezione pedoni, assistenza alla frenata per collisione secondaria, prese Aux-in, freno di stazionamento elettromeccanico, limitatore di velocità, MMI con interfaccia di comando intuitiva, radio con schermo a colori da 5,8’’, servosterzo progressivo, controllo pressione pneumatici, Start&Stop di ultima generazione, retrovisori esterni regolabili e riscaldabili con dispositivo bordo marciapiede. www.audi.it
Audi Q2 1.6 TDI Potenza
116 CV da 3.250 giri
Coppia max Nm/giri 2
250/1.500
Emissione di CO grammi/km
114
Velocità massima (km/h)
197
0-100 km/h (s)
10,3
Consumo medio (km/l)
23,3
Dimensioni (cm) Prezzo 1.4 TFSI 150 CV Prezzo 1.6 TDI 116 CV
419/179/151 da 27.900 (S tronic da 30.100) da 26.200
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compagna di viaggio
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Weekend ad Asolo con la Infiniti QX30
A
rriviamo in uno dei Borghi più belli d’Italia dopo aver percorso un buon tratto di autostrada, dove la QX30 ci ha accompagnati in modo silenzioso e preciso, grazie al suo sistema di navigazione InTouch, che ha permesso tra le altre cose di collegare il nostro smartphone rispondendo a chiamate o visualizzando messaggi senza perdere di vista la strada. Il motore proposto è il 2.2 litri diesel da 170 cavalli, frizzante ma dai consumi molto moderati. Arrivati notiamo una ZTL in centro ma è attiva solo il Sabato sera e parte della Domenica, così visitiamo la Piazza Garibaldi, il fulcro cittadino con la Fontana Maggiore da cui sgorga l’acqua grazie ad un antico acquedotto romano sotterraneo. E pensare che una volta lo stesso condotto alimentava delle Terme! Subito di fronte non possiamo non notare la Cattedrale, una magnifica opera muraria dove risiedono diverse opere, tra cui L’assunta di Lorenzo Lotto. Un giro che si completa con la visita al Palazzo della Loggia, dove ammiriamo diversi affreschi splendidamente mantenuti, oltreché una pinacoteca ed un’area archeologica. Sullo sfondo la Rocca di Asolo
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La mattinata passa davvero velocemente e giunge l’ora di pranzo. Ci consigliano l’Osteria Al Bacaro: ha una tradizione centenaria con cucina dedicata alle ricette venete e locali. Ci sono specialità di carne, le lumache, il baccalà alla vicentina e le trippe. Ad accompagnare la nostra scelta non può mancare un calice di Prosecco Asolo DOCG, dal profumo leggermente fruttato e dal sapore gradevolmente secco. Il nostro giro continua e visitiamo prima Villa Freya (prende il nome dalla nota scrittrice, Freya Stark), che nel giardino ospita ancora le fondamenta di un teatro romano, poi la Rocca. Questa è uno vero e proprio altopiano dal contorno irregolare che risale alla fine del XII secolo, da cui si può vedere tutto il panorama circostante nelle giornate più belle. Un borgo unico quello di Asolo. La giornata volge al termine e riprendiamo l’Infiniti QX30: i suoi sedili in pelle ci avvolgono come un caldo abbraccio e quasi quasi potremmo addormentarci qui, ma poi ricordiamo di avere una camera d’albergo.
infiniti QX30
Verso Montello La mattina seguente il nostro weekend prosegue lungo il nastro azzurro del Piave e tra le curve la QX30 si comporta egregiamente, nonostante l’altezza da terra maggiore rispetto alla sorella senza la “X” nel nome. Ci lasciamo trasportare da questo paesaggio verdeggiante e rigoglioso quando ci accorgiamo di aver anticipato l’indicazione di una strada. Non ci resta che fare inversione: i sensori di parcheggio, uniti alla retrocamera ci guidano in una manovra davvero semplice. Il Montello è una collina di terra rossa a forma di grande ellisse che si eleva, isolata e ben definita, a sud dell’attuale corso del fiume Piave. Fu luogo di violenti scontri durante la Prima Guerra Mondiale e tuttora rimangono alcuni segni di un triste passato, tra cui l’Ossario dei Caduti, il museo della guerra, il cimitero di guerra inglese ed il Monumento a Francesco Baracca, il cui stemma è conosciuto nel mondo: il Cavallino Rampante, emblema della Ferrari. Visitare questi luoghi in auto non è certo facile dato il terreno sconnesso, ma la trazione integrale ci garantisce una guida sicura e precisa. Fu proprio qui la Battaglia del Solstizio (così chiamata da D’Annunzio), dove i nostri si difesero strenuamente dall’ attacco portato dagli austro-ungarici. Era presente anche un giovane Ernest Hemingway, che dopo questi fatti scriverà il celebre romanzo “Addio alle Armi”. Ed anche noi dobbiamo dire addio a queste terre, il Sole sta calando ed è tempo per noi di tornare, accompagnati dalla nostra avventurosa crossover premium di Infiniti, che ha saputo regalarci un viaggio speciale tra presente e passato.
INFINITI QX30 2.2d Cilindrata cm3 Potenza massima kW (CV)/giri Coppia max Nm/giri Emissione di CO2 grammi/km Trazione Velocità massima (km/h) Consumo medio (km/l) Dimensioni (cm) Peso in ordine di marcia (kg) Prezzo
2143 125 (170)/3400 350/1750 128 Integrale 215 4,9 443/182/152 1634 da 39.990 euro
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CONCA DELLA PRESOLANA (BG)
di Nicola D. Bonetti
PUNTARE IL TRIDENTE DELLA MASERATI VERSO L’ALTO, VERSO LA “CORTINA” DELLE ALPI BERGAMASCHE, ASSAPORARNE L’ARIA FINISSIMA, PER POI SCENDERE A CACCIA DI STELLE NELLA PIANURA LOMBARDA. NON SI POTEVA FARE SE NON CON UN SUV PREMIUM COME LA LEVANTE S
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nche in Lombardia ci sono montagne dolomitiche: non in senso geografico, naturalmente, ma in termini geologici. Affini a quelle che i tedeschi, sempre molto precisi, chiamano Alpi Calcaree, in questo caso sono invece definite propriamente “dolomitiche” perché composte da un doppio carbonato di calcio e magnesio: la dolomia, appunto, che oltre alla sostanza conferisce il caratteristico aspetto vario e seducente delle più famose montagne al mondo. La Conca della Presolana in Valle Seriana, che trae il nome dal massiccio alto duemila e cinquecento metri che la sovrasta, è stata definita la Cortina delle Prealpi Orobiche sia per la similitudine del paesaggio sia per l’abbondanza di verde, tra boschi e pascoli, e la limitata invadenza delle costruzioni, senza grandi edifici. Castione della Presolana, con le frazioni Rusio, Bratto, Dorga, Lantana, Cantoniera della Presolana e Malga Alta di Pora, da sempre è una zona residenziale e raffinato centro di vacanza estiva e invernale. Anche per queste ragioni, in vista dell’autunno
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CON MASERATI LEVANTE S
DALLA PRESOLANA AL SITO UNESCO, CON UNA TAPPA NELLE STELLE
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CONCA DELLA PRESOLANA (BG) Weekend IN l’ha scelta come meta elettiva per un’escursione vicina – non è lontana da Milano - e senza troppo traffico, per apprezzare la nuovissima Maserati Levante, prima sport utility del Tridente: con un’auto di questo livello è necessaria una certa ambientazione. La giornata promette cielo blu, l’aria è tersa e fresca: lungo la Val Seriana da Bergamo si apprezza la scorrevolezza con il cambio a otto rapporti. Poi, quando cominciano le curve, settaggio su Sport di motore e sospensioni, e anche l’ululato si fa sentire. Guidabilità sopraffina, sterzo diretto e con ottimo angolo, frenata possente. Non resistiamo e allunghiamo l’andatura, ricordando che stiamo percorrendo una strada dove nella seconda metà degli anni ’60, tra ali di folla si disputava la corsa in salita Castione-Passo Presolana, con vetture categoria prototipo che si sfidavano lungo tornanti e rettilinei, rombando in un paesaggio affascinante. Valicato il Passo a quota 1.297 per affacciarci sulla spettacolare Valle di Scalve, dopo alcuni tornanti rientriamo, non senza uno spuntino al bar Piccolo Museo: uno chalet rivestito in legno, dove abbondano minerali e fossili della zona. Da Lantana saliamo a Colle Vareno quindi a Malga Alta di Pora, da dove inizia il percorso fuoristrada verso Pian del Tèrmen, Cima Pora per concludersi al Rifugio Magnolini al Pian della Palù. Sentieri tracciati ma anche piste da sci, dove Levante - un volta regolata la trazione su “Off Road” - si arrampica e scende in sicurezza, ben rialzata dal suolo sulle sospensioni pneumatiche. Rivelando motricità e guidabilità encomiabili per un’opera prima nel settore. Sempre nel massimo comfort, tra lusso e silenzio, ma soprattutto grande sensazione di sicurezza, in ogni passaggio anche tecnico. E guidare fuoristrada una vettura di questo lignaggio in quota, con lo sfondo della Presolana, aggiunge fascino al fascino.
A caccia di stelle Una Maserati induce facilmente a seguire percorsi di stile: rientrando dalla Valle Seriana, una superstrada con gallerie permette di raggiungere una meta particolare per la cena, evitando il traffico attorno a Bergamo. Tra le colline a est della città, scegliamo l’assoluta eccellenza di un ristorante con tre stelle Michelin, dove rilassarci in degustazioni raffinate e vere esperienze gastronomiche sensoriali. Per poi dirigerci verso la destinazione scelta per la notte, dopo qualche chilometro di autostrada in 70
CON MASERATI LEVANTE S
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CONCA DELLA PRESOLANA (BG)
direzione di Milano: ecco le quattro stelle (quasi cinque) di Villa Appiani a Trezzo, appena oltre il fiume Adda. Definito “boutique hotel”, è una suggestiva dimora del XVII secolo, restaurata secondo le moderne concezioni dell’hotellerie, con eleganza. L’abitato offre paesaggi che potrebbero essere stati lo sfondo di Monna Lisa, e attraggono con un fascino molto più recente eppure ugualmente storico: dalle rovine del castello alla centrale idroelettrica, fino - attraversando il ponte - al
“villaggio operaio” di Crespi d’Adda, patrimonio Unesco, dove il tempo pare essersi fermato. Lasciando le descrizioni gastronomiche e alberghiere ai riquadri, soffermiamoci su quest’ultima parte: realizzato a partire dal 1877 da Cristoforo Benigno Crespi e completato verso la fine degli anni trenta del secolo successivo, si trova a un passo dall’uscita Capriate dell’autostrada A4, e si raggiunge seguendo una strada che lì termina. Parcheggiata Maserati Levante, la visita ideale è a piedi, passeggiando per apprezzarne la tranquillità del luogo e la struttura urbana: da una breve passeggiata a una osservazione approfondita, il tempo necessario può varia tra una mezz’ora e circa quattro ore. Meglio sapere che da aprile a settembre, un’isola pedonale è attiva dalle 13 alle 19, mentre negli altri mesi l’accesso è libero. Crespi d’Adda (www. crespidaddaunesco.org; www.villaggiocrespi.it) è l’esempio più integro e meglio conservato di villaggio
LA MASERATI DEI SUV Levante S 430 CV è l’ammiraglia del nuovo modello, che segna l’esordio del Tridente tra le sport utility: raggiungendo il vertice del segmento, non solo per l’esclusività del marchio, ma per dimensioni e contenuti, maneggevolezza e dinamica, e persino prestazioni fuoristrada. Gioca pesante, cominciando dal motore a benzina costruito a Maranello da Ferrari: sei cilindri a V da 3 litri, biturbo con iniezione diretta, con potenza e coppia di riferimento, per scattare da 0 a 100 km/h in 5,2 secondi e raggiungere la velocità di 264 km/h. Il cambio automatico ZF ha otto rapporti, con fluidità di guida e cambiate rapide, secondo la modalità di guida selezionata: Normal, Sport, I.C.E. e Off Road, ognuna esprime un particolare tratto della personalità della vettura, con tarature specifiche per il motore, la trasmissione, le sospensioni e l’elettronica, ululato compreso, o colpetto di gas in scalata, all’occorrenza, perché anche l’audio vuole la sua parte. Sviluppata dal pianale delle ultime berline Maserati, offre spazio per passeggeri e bagagli da sport utility, con dinamica da coupé, grazie anche al miglior coefficiente aerodinamico della categoria (Cx 0,31), alla leggerezza con uso di alluminio e leghe leggere, e con l’eccellente bilanciamento che suddivide il peso in parti uguali tra anteriore e posteriore. L’assetto poggia su sospensioni a quadrilatero con doppio braccio oscillante all’anteriore e multilink a cinque bracci al posteriore, tutte con elementi pneumatici ad altezza variabile su sei regolazioni, e ammortizzatori Skyhook a controllo elettronico. Meccanicamente, ha trazione integrale intelligente Q4 con torque vectoring di serie e sistema Stability
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Program per l’utilizzo su strada e fuori. Importante la frenata: le pinze anteriori Brembo a sei pistoncini permettono il record per la categoria, di fermare Levante da 100 km/h in soli 34,5 metri. Sicurezza con Adaptive Cruise Control con funzione Stop & Go, Forward Collision Warning e Brake Assist System, Lane Departure Warning, sistema di telecamere Surround View, display touch screen capacitivo ad alta risoluzione da 8,4” con pratico comando a doppio selettore rotante, compatibile con mirroring per smartphone, e con radio digitale DAB, anche tramite il bluetooth per servizi on-line. Lusso con interni in pelle, di serie come i sensori della qualità dell’aria: cura dei dettagli e finiture secondo la centenaria tradizione di artigianalità ed eccellenza del Tridente. www.maserati.it
maserati levante S Potenza Coppia max Nm/giri
430 CV a 5.750 giri 580/5000
Emissione di CO2 grammi/km
253
Velocità massima (km/h)
264
0-100 km/h (s)
5,2
Consumo medio (km/l) Dimensioni (cm)
9,2 503/197/168
CON MASERATI LEVANTE S operaio in Europa: mantiene un’anima originale, nulla è stato modificato dalla fine dell’edificazione. Tra i motivi per la visita, è uno dei cinquanta siti italiani Patrimonio Mondiale dell’Umanità (dal 1995), la posizione è nel verde, tra due fiumi e in un’area protetta del Parco Adda Nord, ottima per passeggiare o pedalare, inoltre
si trova al centro di percorsi leonardeschi e molti altri monumenti e beni di interesse storico artistico e architettonico. Non solo, Crespi è una zona di pace dove proseguono i ritmi della vita di un tempo, rivelandosi una nicchia di tranquillità in una regione densamente popolata e industrializzata. Villaggio Crespi, patrimonio UNESCO.
compagna di viaggio
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CONCA DELLA PRESOLANA (BG) DOVE MANGIARE
DA VITTORIO Tradizione lombarda e genio creativo: dal 1966 un filo conduttore per i menu che attraverso i tempi di Bruna e Vittorio Cerea fino ai figli percorrono la loro filosofia di ristorazione, tra aggiornamenti e rivoluzioni. Tre stelle Michelin (la prima nel 1978, la seconda nel ’96 e l’ultima dal 2010) certificano l’eccellenza gastronomica, la ricerca, la cura, l’attenzione, l’approfondimento. Temi culinari con carni e pesci, selvaggina e frutti di mare,
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CON MASERATI LEVANTE S
Tre stelle Michelin tartufi e funghi, o verdure: declinati con stile originale e sensibile anche alla cucina del benessere. E la cantina. Inoltre, la raffinatezza della sede, l’appartenenza a Relais Gourmand e ai circuiti Relais&Chateaux e Les Grandes Tables du Monde. E persino la capacità di trasformare esperienza e qualità in catering d’altissimo livello. Via Cantalupa, 17, I-24060 Brusaporto - BG Tel: 035 681 024 - www.davittorio.com
DOVE dormire
Best Western Hotel
VILLA APPIANI****
Fascino discreto, elegante e ricercato, dove lo charme della dimora storica si coniuga in modo ottimale alle più moderne dotazioni, con trentotto camere di diversa tipologia tra Superior ed Executive, fino alla romantica Cyrus Suite. L’Hotel Best Western Villa Appiani è segnalato anche quest’anno sulla Guida Michelin, è adatto L’accoglienza si rivolge a ogni tipologia di ospite, dalla coppia in cerca di riservatezza ed eleganza per una romantica fuga d’amore, al relax da gourmet con il ristorante La Cantina con degustazioni e vini pregiati, alle famiglie con bambini: Bimbilandia è un’area attrezzata a zona giochi con grande schermo 3D in un’ambiente vivace e colorato, per esperienze indimenticabili. Assaporando un’atmosfera da Villa nobiliare, con ambienti dai toni caldi e staff allegro, cortese e disponibile. Via Sala 17, I-20056 Trezzo sull’Adda - MI Tel: 02 92 00 24 01 - www.villappiani.it
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SPECIALE STATION WAGON
VETTURE IDEALI DA WEEKEND, LE WAGON RIPRENDONO VIGORE ANCHE NEI SEGMENTI PREMIUM, RAGGIUNGENDO DIMENSIONI IMPORTANTI. STRADISTE COMODE E SICURE, CON SPAZIO E SICUREZZA ALL’AVANGUARDIA. COME QUELLE DELLA VOLVO, LA PRIMA A FARLE DIVENTARE VIAGGIATRICI DI CLASSE
T
anti anni fa erano solo mezzi da lavoro: poi ci pensò Volvo a trasformarne l’immagine, prima in una curiosa stravaganza, poi in tendenza, quindi moda che superò persino le berline. Dopo anni di boom, gli assalti delle monovolume prima, quindi suv e crossover a seguire ne hanno ridimensionato un po’ l’impatto. Ma ora tornano, attaccando anche i segmenti di maggiori dimensioni, con vetture premium dove immagine, comfort, sicurezza, economia di gestione e soprattutto spazio le rendono ineguagliabili auto da weekend, dopo un’intensa settimana di lavoro. A proposito di weekend, gli ultimi giorni d’estate, quando il caldo è meno intenso e la voglia di mare e turismo non ancora convertita allo stile autunnale, è il momento adatto per visitare il Mezzogiorno, apprezzando anche la differente frequentazione con prevalenza estera e, naturalmente, il minor affollamento. Niente di meglio che viaggiare comodi e sicuri, rilassati nello spazio arredato con stile da design nordico e perfino con la sicurezza aggiuntiva del sistema Pilot Assist, per raggiungere la Puglia con una road cruiser come la nuovissima Volvo V90, scelta per visitare Trani e Altamura, passando e ripassando dalle Murge. L’antica città attorno al porto, le cui origini si perdono nella preistoria e cominciano a essere documentate con la citazione della romana Turenum, è tanto sorprendente quanto affascinante. Parcheggiata la Volvo V90 di fronte a Palazzo Telesio che ospita il resort prescelto per la visita, siamo avvicinati - a testimonianza dell’internazionalità turistica della stagione - da una signora australiana che osserva e apprezza la nuova vettura, affermando come anche all’altro capo del mondo siano note e riconosciute le wagon svedesi. Il bello della città è che tutto è a quattro passi. Siamo di fronte al porto: se ci muoviamo verso sinistra, passiamo in rassegna i banchetti del pesce appena sbarcato dagli ultimi pescherecci, dove si contrattano gli acquisti; raggiungiamo poi i simboli della città, la Cattedrale dedicata a San Nicola Pellegrino, splendido esemplare di romanico pugliese, in tufo calcareo, detto marmo o Pietra di Trani. Materiale che riveste vie, muretti, fortificazioni e costruzioni attorno al porto, tutto recentemente restaurato, pulito e ben curato, contribuendo a rendere piacevole ogni passeggiata. Fortino, Castello Svevo, Torre Barbinelli, Porta Antica, Monastero di Colonna e tanti, tantissimi palazzi storici, impreziosiscono l’atmosfera che 76
volvo v90 di Nicola D. Bonetti
LE SW SONO TORNATE CON LA V90 DA TRANI AD ALTAMURA
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SPECIALE STATION WAGON
La versione berlina S90
rende speciale il fascino di Trani: solo pensare che in una chiesetta bianca sul porto si riunirono i cavalieri templari in partenza per le crociate, indica l’importanza geostorica del luogo. Passeggiata che merita di essere coronata con una cena nell’antica chiesa annessa al Fortino, sul molo di fronte alla Cattedrale. L’itinerario prescelto permette di attraversare due volte il parco Nazionale dell’Alta Murgia, la prima passando per il celebre Castel del Monte, simbolo architettonico e storico della zona, castello costruito da Federico II di Svevia, Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO e raffigurato - fateci caso - sulla moneta da un centesimo di euro. La visita avviene lasciando le vetture a parcheggi remoti, collegati con navette, in quanto da aprile a settembre l’accesso è limitato. Il nostro percorso prosegue passando - non senza un buon piacere di guida tra curve e pendenze - dal Bosco Finizio al Bosco Senarico, per l’area delle cave di pietra. E dopo qualche chilometro, raggiungiamo la tappa centrale: Altamura. Già ai primi passi sembra di annusare l’aria per sentire il profumo del pane DOP che non ha eguali. Visita e degustazioni, prima di riprendere il percorso, appena più orientale, transitando attraverso le Murge per la zona di Masseria Franchini, con paesaggio più vocato alle escursioni, a piedi o in bicicletta. Ritornando a rilassarci al mare.
MONUMENTO PREMIUM DELLE STATION WAGON Era molto attesa, non solo perché rappresenta il meglio della categoria per il marchio svedese, ma anche per la sua linea così pulita che pare levigata da un artista come Leonardo Da Vinci e per l’indiscutibile qualità dei materiali. Ed ora che è arrivata, la Volvo V90 non può che sorprendere qualunque tipo di famiglia vi salga a bordo. L’atmosfera sofisticata che si respira all’interno della nuova Volvo è abbinata a uno spazio di carico eccezionale e a una funzionalità ideale, tecnologicamente parlando. Primo fra tutti spicca il sistema di aiuto alla guida Pilot Assist, al rilevatore di animali di grandi dimensioni e al sistema che in caso di uscita dalla carreggiata limiterà il più possibile i danni. E poi un sistema premium di integrazione smartphone specifico per i device Apple. Volvo si è inoltre adoperata instancabilmente per migliorare la dinamica di guida del nuovo modello e il risultato è un’esperienza di guida nuova e raffinata, dove il guidatore si può sentire coinvolto nell’azione ma al contempo ha tutto sotto controllo, impostando nel modo migliore qualsiasi curva o strada che si affronti lungo il proprio tragitto. Tra i motori quello più degno di nota è quello ibrido plug-in, 78
di prossima introduzione, può percorrere fino a 50 km nella sola modalità elettrica, cioè senza inquinare né utilizzare una goccia di carburante. L’ideale per gli spostamenti in città. www.volvocars.com\it
Volvo V90 D5 AWD Cilindrata cm3 Potenza massima kW (CV)/giri Coppia max Nm/giri Emissione di CO2 grammi/km Trazione Velocità massima (km/h) Consumo medio (km/l) Dimensioni (cm) Passo (cm) Peso in ordine di marcia (kg) Prezzo
1998 173 (235)/4000 480/2000 129 Integrale 240 4,9 494/188/148 294 1817 da 44.960
volvo v90 Dove mangiare Ristorante Le lampare al fortino Una posizione incredibile con vista sulla Cattedrale. Ma anche una cucina semplice e raffinata con materie di prima scelta, ricette dai sapori intensi, servizio attento. Ex chiesa di S. Antonio, XII secolo, e il fortino annesso, alla punta orientale del porto. Menu e degustazioni: vi delizierà lo chef Raffaele Casale. Chiuso i martedì non festivi. Via Tiepolo, Molo S. Antonio. I - 76125 Trani (BAT) Tel: 0883 480 308 - www.lelamparealfortino.it
Dove dormire Marè Resort Palazzo Antonacci Telesio, 1761, si affaccia sulla piazza che domina il porto, a pochi metri dal mare. Tra muri massicci ospita tredici camere: classic, deluxe e junior suite (vista mare) del Marè Resort SPA. Non numerate ma con i nomi dei venti: Aliseo, Bora, Favonio, Levante, Tramontana… Design bianco, beige e marrone con eleganza sobria ed essenziale, dai grandi e comodi letti alle docce king-size.
IL PANE MIGLIORE DEL MONDO Il Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione del pane di Altamura DOP si occupa dell’alimento simbolo della cultura agropastorale dell’Alta Murgia. La prima testimonianza scritta risale addirittura al I secolo a.C.: il poeta Orazio lo menziona nelle Satire, definendolo “il pane migliore del mondo”, tanto che i viaggiatori ne portavano con sé una bella scorta prima di mettersi in cammino, come pastori e contadini prima di partire per pascoli e campi. Anticamente questo tipo di pane era impastato dalle donne tra le mura domestiche, marcato con le iniziali del capofamiglia, e portato a cuocere in forni pubblici. - www.panealtamuradop.it
Piazza Quercia, 8. I - 76125 Trani (BAT). Tel: 0883 486 411- www.mareresort.it
compagna di viaggio
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Speciale SW
familiare premium per spazio ed eleganza
U
no stile moderno ed affascinante che riprende quello della berlina, cui si aggiunge una maggiore capienza nella parte posteriore per poter offrire viaggi comodi senza per questo rinunciare alla qualità tipica del marchio dalla Stella a tre punte. Le forme di questa Station Wagon rimangono filanti e morbide, per poter tagliare al meglio l’aria nelle fasi di percorrenza e riducendo il fastidioso rumore esterno, mentre dentro coccola gli occupanti con selleria in pelle e cuciture curate nei minimi dettagli. E come ogni auto moderna la Classe E offre un sistema di infotainment a tutto tondo: due grandi schermi da ben 12 pollici uno di fianco all’altro catapultano guidatore e passeggeri più su di una navicella, che una vettura a quattro ruote. Il suo punto forte è sicuramente il bagagliaio, grazie ai 670 litri iniziali che - abbassando tutti i
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sedili posteriori - diventano ben 1820, permettendo di caricare sia oggetti di grande taglia che molto pesanti. E non bisogna preoccuparsi che ciò possa influenzare il piacere di guida, poiché Mercedes ha studiato delle apposite sospensioni ad aria che mantengono un perfetto equilibrio. E se si vuole concedersi un po’ di relax a bordo, ecco la guida assistita Drive Pilot, che agisce sui pedali e sul volante in caso di necessità. Questo può fare la differenza tra un viaggio piacevole ed uno poco felice. Anche i motori sono stati progettati per offrire solo il meglio: due motori a benzina quattro cilindri da 184 e 211 cavalli, mentre l’unico diesel al momento disponibile è il nuovo ed efficiente 220d da 194 cavalli, capace di 235 km/h e 7,7 secondi per lo 0-100 km/h ma al contempo parco nei consumi. Prezzi a partire da 50.000 euro circa.
mercedes classe e sw
MERCEDES-BENZ CLASSE E SW 220d Cilindrata cm3
1950
Potenza massima kW (CV)/giri 143 (194)/3800 Coppia max Nm/giri Emissione di CO2 grammi/km Trazione VelocitĂ massima (km/h)
400/1600 109 Posteriore 235
0-100 km/h (s)
7,7
Consumo medio (km/l)
4,2
Dimensioni (cm)
493/185/147
Passo (cm)
294
Peso in ordine di marcia (kg)
1705
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Speciale SW
Levorg, con EyeSight ora ha una vista da falco
D
efinirla una semplice Station Wagon sarebbe riduttivo, perché la vettura con il marchio delle Pleiadi ha in sé diversi geni: è anzitutto sportiva e lo dimostrano la presa d’aria sul cofano, gli spoiler e le minigonne sottoporta. Elementi lavorati finemente, perché la Levorg sa essere elegante e pratica contemporaneamente. Dentro non si risparmia e dopo l’aggiornamento offre materiali di alta qualità uniti ad una scelta moderna di design. Il tatto vaga tra i comodi sedili in pelle e le morbide plastiche del cruscotto, dove al centro troneggia lo schermo touch da 7 pollici. Il bagagliaio stupisce con 522 litri di capacità standard. La sicurezza (5 Stelle Euro NCAP, il massimo) vede il sistema EyeSight come ultimo ritrovato di
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Subaru: due telecamere monitorano come gli occhi umani cosa accade intorno alla vettura ed interpretano i segnali ed agendo fulmineamente sulla vettura. Sono quindi integrati il cruise control adattivo, la correzione di traiettoria ed il sistema che previene le collisioni. Un’evoluzione della guida assistita, che aumenta la sicurezza ma non per questo diminuisce il piacere di guida, anzi. In strada è lei a non dire mai basta, perché la meccanica le permette di prendere con decisione qualsiasi curva si affronti, grazie allo sterzo ed alle sospensioni prese in prestito dalla sportiva WRX. E con la trazione integrale anche i fondi più sconnessi potranno essere percorsi in massima sicurezza, con il 1.6 litri boxer sempre pronto a dare la spinta.
Subaru levorg
SUBARU LEVORG 1.6 BOXER Cilindrata cm3
1600
Potenza massima kW (CV)/giri 125 (170)/4800 Coppia max Nm/giri Emissione di CO2 grammi/km Trazione
250/1800 159 Integrale
VelocitĂ massima (km/h)
210
0-100 km/h (s)
8,9
Consumo medio (km/l)
6,9
Dimensione (cm) Passo (cm) Peso in ordine di marcia (kg) Prezzo
469/179/149 265 1410 da 25.990 euro
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Speciale SW
TUTTA DIVERSA MA SEMPRE LEI
L
a nuova Audi A4 Avant, una delle Station più vendute, si rinnova ancora una volta e condivide meno del 10% di componenti con il vecchio modello. L’aerodinamica curata (Cx pari a 0,26, molto basso per la categoria) le permettono prestazioni brillanti, con consumi ridotti. Il design è stato ripensato ma non stravolto rispetto al modello precedente, cioè sempre piacevole. Tutto in questa tedesca è rigoroso e regolare e ciò che la rende dal 1994 un modello così venduto è proprio la sua grandissima fruibilità, dovuta al design neutro, privo di estrosità. L’abitacolo è elegante e curato, molto spazioso e regolare, permettendo a quattro persone il massimo confort. Le sedute sono comode, molto curate nei dettagli. Le finiture sono di altissima qualità e precisione. Essendo una Station Wagon, il bagagliaio ha una buona capienza, nonostante la linea “filante” del posteriore. Il portellone è molto ampio ed a richiesta può aprirsi e chiudersi elettricamente.
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La tecnologia è un altro punto di forza di questa tedesca: è possibile infatti dotarla di fari a matrice Led, composti da diodi luminosi, che si accendono o spengono in modo indipendente, creando un cono d’ombra variabile che evita l’abbagliamento degli altri guidatori, pur garantendo un’eccellente illuminazione. Il cruscotto è ora interamente digitale grazie all’Audi Virtual Cockpit e la qualità audio è molto alta, grazie all’impianto Bang & Olufsen. Non possono mancare i sistemi attivi e passivi e di assistenza alla guida di ultima generazione: la nuova A4 è dotata di serie del sistema “Audi Pre Sense City” che, tramite l’uso di una telecamera installata sul parabrezza, permette di monitorare la strada in un raggio di 100 metri. I motori più attesi sono il 1.4 TFSI 150 CV ed il 2.0 TDI ultra 150 CV. Le versioni top di gamma sono invece quelle con il motore 3.0 TDI 272 CV Quattro tiptronic. di Emanuele d’Argenzio
audi A4 avant
Nelle foto Audi A4 Avant S
AUDI A4 AVANT 2.0 TDI Cilindrata cm3
1968
Potenza massima kW (CV)/giri 110 (150)/3250 Coppia max Nm/giri Emissione di CO grammi/km 2
Trazione
320/2000 99 Anteriore
VelocitĂ massima (km/h)
210
0-100 km/h (s)
9,2
Consumo medio (km/l) Dimensioni(cm)
3,8 473/184/143
Passo (cm)
282
Peso in ordine di marcia (kg)
1535
Prezzo
da 33.800 euro
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Speciale SW di Andrea Villa
è un bel tipo! e non caro D
a sempre il marchio torinese si è concentrato nello sviluppare vetture che fossero belle da vedere nella loro semplicità, con un alto comfort in grado di garantire ai passeggeri un piacevole viaggio, qualunque fosse la meta desiderata. Ed è così che anche la nuova Fiat Tipo SW vuole essere: vicina alle famiglie nel contenuto e nella forma. In 4,57 metri presenta spazio, funzionalità, tecnologia e risparmio che migliorano la vita di chi la guida e di chi la vive come passeggero e non solo davanti, ma anche dietro, riuscendo a far sedere senza particolari problemi anche tra adulti di 1,80 metri. L’ampio bagagliaio da 550 litri - ai vertici della categoria - rende la vettura ideale per chiunque cerchi praticità e flessibilità di utilizzo. Il Magic Cargo Space permette di riconfigurare il vano bagagli con una sola mano e lo rende perfetto per ogni esigenza legata alla famiglia, al tempo libero o al lavoro (bici, sci, passeggini e valigie posso stare tranquilli, non verranno lasciati a casa). Tre soluzioni in un’unica vettura, che non smette certamente di stupire qui.
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Funzionalità, semplicità e personalità sono altri punti chiave e lo dimostrano la ricca dotazione di serie, i sistemi per la sicurezza e soluzioni tecnologiche utili e intelligenti come l’innovativo sistema Uconnect HD LIVE con touchscreen a colori da 7” che si rifà ai tablet come modo d’uso, risultando quindi semplice, elegante e completo. Il sistema inoltre include l’interfaccia Bluetooth con vivavoce, streaming audio, lettore di SMS e riconoscimento vocale, porte AUX e USB con l’integrazione di iPod, comandi al volante e, a richiesta, le mappe 3D grazie alla collaborazione con TomTom, per poter viaggiare sempre informati ed aggiornati su qualunque strada. Anche in città, luogo dove probabilmente verrà utilizzata di più durante la settimana, la Tipo SW può avvalersi della comoda retrocamera, un terzo occhio per svolgere con calma ed in sicurezza tutte le manovre. Ma pensare che possa andare solo lungo le normali strade sarebbe sbagliato, perché è stata sottoposta a test davvero severi: dal Messico al Dubai, dalla Svezia al Sudafrica, dalla Turchia al Bra-
fiat tipo sw 1.6
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Speciale SW
sile, percorrendo una distanza pari a 218 volte il giro del mondo, dal livello del mare sino ai 4000 m di quota, con temperature che variavano dai -30°C a +51°C, su tutti i tipi di strada. E di fatto la gamma dei motori è anch’essa diversa a seconda delle esigenze, con il classico ed affidabile 1.4 litri benzina da 95 cavalli che viene affiancato dal più potente T-Jet da 120 cavalli, in grado di sfruttare anche il GPL per muoversi risparmiando. Ma per chi ama muoversi sempre ed ovunque il
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must non può che essere il 1.6 diesel MultiJet da 120 cavalli, cui è abbinabile il cambio automatico a doppia frizione, una vera chicca in grado di offrire percorrenze silenziose ed a basso impatto con l’ambiente. Anche se, alla fine, il giudizio più importante è quello che una famiglia le attribuisce ed in questo caso siamo sicuri che la Tipo SW saprà non soltanto essere il mezzo di trasporto ideale per chi cerca praticità e funzionalità, ma anche una compagna di viaggio fedele e completa.
FIAT TIPO SW 1.6 MULTIJET 120 CV Cilindrata cm3 1598 Potenza massima kW (CV)/giri 88 (120)/3750 Coppia max Nm/giri 320/1750 Emissione di CO2 grammi/km 98 Trazione Anteriore Velocità massima (km/h) 200 0-100 km/h (s) 10,1 Consumo medio (km/l) 27,0 Dimensioni (cm) 457/179/151 Passo (cm) 264 Peso in ordine di marcia (kg) 1320 Prezzo da 17.700 euro
quando l’ autunno diventa pittore
Predazzo, il torrente Travignolo
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WEEKEND GREEN
In autunno la Val di Fiemme si infiamma di colori che fanno da sfondo a questo itinerario da spalmare su due o più giorni. In inverno, invece, si trasforma in un prezioso gioiello con le sue montagne e le vallate ricoperte di candida neve. E anche le piste da sci offrono il meglio. Da Cavalese a Bellamonte
L’
itinerario che vi proponiamo parte da Cavalese, che offre numerose possibilità tra passeggiate, escursioni per ammirare il foliage o andare alla ricerca di funghi. Vale la pena prendersi mezza giornata per passeggiare nel centro storico del paese, affacciato di fronte alla Catena del Lagorai. Spicca il campanile della chiesa dedicata a San Sebastiano, contornata da negozi e botteghe di artigianato, ville, wine bar e ristoranti. Splendido il futuristico Palazzo del Ghiaccio, dove poter pattinare in tutte le stagioni. A pochi passi dal centro storico si trova il Parco della Pieve con la bella Chiesa dell’Assunta del 1112 e il trecentesco Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme (www.mcfiemme. eu), costruito dai Principi Vescovi di Trento. L’edificio ospita anche un museo, la pinacoteca e un archivio con manoscritti e documenti. Da non perdere una visita guidata con degustazione (su prenotazione entro il giorno prima tel: 0462/340284) al Caseificio SoPalazzo della Magnifica Comunità di Fiemme, Cavalese
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autunno in val di fiemme
Una valle per tutte le stagioni
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autunno in val di fiemme
Il panorama di Tesero Laboratori per violini
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ciale di Cavalese (www.cascavalese.it), inserito nel percorso della Strada del Formaggio. Chi volesse cimentarsi in una bella e facile escursione a piedi di circa 2-3 ore può partire dalla chiesa della vicina località Masi di Cavalese e imboccare il sentiero che attraversa l’abitato di Marzelin e sfocia in una strada asfaltata che conduce all’agriturismo di Salanzada. Si prende poi a destra, si attraversa una distesa di prati fino a una baita. Da qui, prendendo ancora a destra, si scende attraverso una mulattiera e ci si inoltra in un bosco dai colori autunnali, particolarmente ricco di funghi. Attraversando il ponte sul Rio Val Moena, si arriva poi al Pezo del Gazolin, un abete monumentale. Da qui si scende fino alla spettacolare Cascata di Cavalese. L’itinerario prosegue sulla SS48 in direzione di Tesero, famosa per la sua produzione artigianale e artistica, tra mobili d’autore e strumenti musicali. Splendido il centro storico, ricco di chiese, meridiane, affreschi e i caratteristici forni. Tra gli edifici religiosi, meritano una visita la Cappella di San Rocco del XVI secolo, la chiesa gotica dei Santi Leonardo e Gottardo e la chiesa parrocchiale di S. Eliseo. Tra le escursioni guidate da non perdere, nella vicina località Piera di Tesero si può assistere alla lavorazione dell’abete presso il laboratorio artigianale Ciresa, che produce casse armoniche per violini e pianoforti. (prenotazione obbligatoria al 331/9241567). Chi poi si trovasse a Tesero nel periodo natalizio, può ammirare i presepi artigianali che si affacciano da cortili, vicoli, cantine e finestre, nell’ambito della manifestazione Tesero e i suoi presepi.
Caseificio Sociale di Cavalese
Canederli con Puzzone
Mercatini e presepi
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Opere d’arte su pista Agnello
Da Pampeago a Predazzo Con una piccola deviazione lungo la SP 215, in circa 15 minuti da Tesero si arriva a Pampeago, da cui partono le seggiovie che raggiungono le cime del Latemar, Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO. Prendendo la seggiovia Agnello si arriva a RespirArt (www.respirart.com, www.latemar.it), che sorge tra i 2000 ed i 2200 m.s.l.m. ed è uno dei parchi artistici più alti in Italia. Nato nel 2011, il parco include installazioni artistiche che si integrano con il paesaggio dolomitico del Latemar. Il percorso ad anello di circa 3 km si snoda tra il rifugio Monte Agnello e il Rifugio Caserina ed espone opere d’arte contemporanea realizzate da artisti di fama internazionale. Per i più piccoli, ci sono i laboratori di Land Art, mentre presso il Teatro del Latemar si può assistere a concerti e spettacoli. Prendendo invece la seggiovia Latemar si raggiungono il Rifugio Zischgalm e il Rifugio Ganischgeralm da cui partono alcune belle escursioni verso il Passo Feudo, dal quale ammirare la parete sud della Marmolada, la Catena del Lagorai, le Pale di San Martino, il 94
Brenta e l’Ortles. Andando in direzione di Obereggen, invece, si raggiunge il parco tematico Latemarium, dove poter assistere a lezioni di mungitura delle mucche o alla preparazione del burro. Rimettendosi sulla SS48 si riparte alla volta di Predazzo, noto come “Giardino Geologico delle Alpi”. Nella piazza centrale si trova il Museo Geologico delle Dolomiti (aperto mar-dom 10-12.30 e 16-19, ingresso intero € 3,50, ridotto € 2,50) che conserva rocce, minerali e reperti geologici del territorio. Tra le escursioni d’autunno da non perdere c’è quella al Bosco che Suona, che si raggiunge percorrendo la strada forestale che da Predazzo porta in Valmaggiore. Qui si trovano i maestosi abeti rossi, utilizzati dai grandi Maestri liutai, da Stradivari ai Guarnieri agli Amati per produrre i loro celebri strumenti. Attraverso gli impianti di risalita si raggiunge poi La montagna animata del Latemar da cui partono tre sentieri tematici dedicati alle famiglie: la Foresta dei Draghi, il Pastore Distratto e il Sentiero Geologico Dos Capel.
inverno in val di fiemme
Pampeago: pista Agnello e installazione a RespirArt
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inverno in val di fiemme
Rifugio Latemar
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Le novità della stagione invernale Chi preferisce visitare la Val di Fiemme in inverno, magari dedicandosi allo sci e agli altri sport sulla neve, può contare su oltre 100 km di piste e 50 dei più moderni impianti di risalita, oltre che su un servizio di skibus. Cinque le aree sciistiche: l’Alpe Cermis, che si raggiunge da Cavalese, lo Skicenter Latemar, raggiungibile da Pampeago, Predazzo e Obereggen, Passo Rolle, Oclini e Alpe Lusia. Quest’anno gli impianti apriranno il 26 novembre con importanti novità. Due gli impianti di risalita di ultima generazione che inaugureranno la stagione sciistica: a Bellamonte, una nuova cabinovia a basso impatto paesaggistico servirà sia le piste da sci che la pista da slittino Fraina di 1,9 m. A Obereggen, entrerà invece in funzione il primo impianto telemix del Fiemme-Obereggen con seggiole e cabine sulla stessa fune. Sempre Obereggen aggiunge alla pista da slittino una seconda pista da 750 metri che si aggiunge a quella di 2,5 km. Inoltre, a monte della seggiovia Oberholz sarà inaugurato un nuovo rifugio dal design contemporaneo. L’Alpe Cermis si rinnova invece con un nuovo campo scuola, nuove piste per slittini e gommoni e nuovi giochi per i più piccoli all’interno del parco Cermislandia. Il Ristorante Baita Dosso Larici, poi, si presenta con un nuovo look dopo un intervento di restyling, che va a completare l’opera iniziata con la realizzazione del nuovo lounge bar “La Baita Tonda” del 2015. Infine, crescono le opere d’arte del Parco RespirArt visibili dalla pista da sci Agnello di Pampeago. 97
WEEKEND GREEN
Ritorno a Cavalese L’ultima tappa dell’itinerario ad anello prevede il ritorno a Cavalese percorrendo la SS48. Lungo il percorso si incontra prima Ziano di Fiemme, un incantevole centro abitato che si estende lungo il corso del torrente Avisio e circondato dalla maestosa Catena del Lagorai. Da qui parte la Pista ciclabile delle Dolomiti, che collega la Val di Fiemme alla Val di Fassa, e la Pista da Sci di Fondo della Marcialonga. Riprendendo la strada verso Tesero si incontra anche Panchià, avvolto dall’abbraccio del Massiccio del Cornon e dal Monte Agnello. Da vedere il caratteristico Ponte Vecchio del 1903 con il suo tetto in legno a due falde. L’itinerario si conclude superando Tesero e raggiungendo di nuovo Cavalese. Piazza di Cavalese
Info Apt Val di Fiemme Tel: 0462 241 111 info@visitfiemme.it - www.visitfiemme.it
Come arrivare In auto: percorrendo l’A22 Modena-Brennero con uscita al casello di Egna. Poi SS48 delle Dolomiti e si arriva a Cavalese, punto di partenza dell’itinerario, dopo 23 km. Dove Mangiare El Molin Una Stella Michelin per questo locale, ricavato in un mulino del 1600. Lo chef Alessandro Gilmozzi propone gli ingredienti della cucina delle montagne in un menù creativo e gustoso. Prezzo medio a persona € 63-110. Piazza Cesare Battisti, 11 - Cavalese (TN). Tel: 0462 340 074 - www.alessandrogilmozzi.it
Miola Locale tipico che offre i piatti tradizionali della cucina della Val di Fiemme. Inserito nel Presidi Slow Food. Prezzo medio a persona da € 30. Loc. Miola, 1 - Predazzo (TN). Tel: 0462 501 924 - www.ristorantemiola.com
I sapori della Val di Fiemme Tra le eccellenze gastronomiche della Val di Fiemme figurano i pregiati formaggi come il Puzzone di Moena, il Dolomiti, il Fontal e il Formae Val Fiemme, prodotti rigorosamente senza additivi. Tra i formaggi freschi spiccano il Caprino di Cavalese e la ricotta di capra. Da provare anche lo speck e gli altri salumi, ma anche la selvaggina e i funghi. Miele, marmellate e il celebre strudel di mele allietano il fine pasto mentre, tra le bevande, ricordiamo la pregiata Birra di Fiemme e gli infusi naturali a base di grappa trentina, con aggiunta di resine di genziana, prugnole selvatiche e pino mugo. La cucina della Val di Fiemme mescola poi tradizione tedesca e trentina: a patate e crauti si aggiungono gli ingredienti contadini come grano saraceno, sorgo e miglio. Nascono così l’appetitoso gulash, la polenta, la zuppa d’orzo, i ravioli “cajoncie” e i tipici canederli (knodel).
La chef Elisabetta Dellantonio
dove dormire Berg Hotel Miramonti**** Struttura con ampia zona wellness con piscina riscaldata, sauna, biosauna, bagno turco e grotta di ghiaccio. Prezzo medio a persona a notte da € 57. Loc. Stava - Tesero (TN). Tel: 0462 814 177 www.berghotelmiramonti.it
Romantic Hotel Excelsior**** Nel cinquecentesco Palazzo Riccabona, offre un ambiente raffinato e atmosfere rilassanti. Prezzo medio a persona a notte da € 65. Piazza Cesare Battisti 11, Cavelese (TN), Tel: 0462 340 403 - www.excelsiorcavalese.com
Foto: Alberto Campanile - APT Val di Fiemme 98
Com’è verde Bolzano!
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green city
Museion, museo d'arte moderna
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Duomo
bolzano di Manuela Fiorini
Nota come “Porta delle Dolomiti”, il capoluogo altoatesino si distingue non solo per i suoi meravigliosi paesaggi fatti di montagne, valli soleggiate tutto l’anno, fiumi e un’aria fresca e balsamica, ma anche per la mobilità sostenibile, la rete di piste ciclabili e le politiche ecologiche, che le hanno valso un posto nella Top 20 delle città più vivibili d’Italia.
Piazza delle Erbe
Sostenibile, con trasporto Piazza Walther
U
na natura così preziosa va salvaguardata… con tutti i mezzi. Per questo Bolzano sostiene progetti di mobilità sostenibile. Per esempio, è una delle cinque città europee, insieme a Londra, Oslo, Milano e Argovia, in cui circolano autobus a idrogeno. I cinque mezzi sono in servizio dalla fine del 2013 e fanno parte del progetto europeo CHIC (Clean Hydrogen in European Cities). L’Alto Adige poi produce autonomamente energia elettrica pulita in grado di fare funzionare anche le auto elettriche e si sta lavorando per incrementare il numero di colonne di ricarica. Ogni anno, dal 2010, si tieni poi ECOdolomites, una gara tra veicoli elettrici che si svolge tra i passi del Sellaronda. Bolzano è poi al primo posto tra le città italiane per l’uso della bicicletta. Più di un terzo degli spostamenti dei bolzanini avviene su due ruote grazie a una rete di 50 km di piste ciclabili, composta da otto percorsi principali che collegano il centro storico alle zone residenziali, e piste secondarie che consentono di viaggiare al riparo dal traffico. Le piste sono provviste di rastrelliere, cartelli informatici e stazioni per gonfiare le gomme. In Piazza Werther, poi, si possono trovare anche i Velotaxi, risciò a pedali con un motore elettrico, che trasportano i visitatori alla scoperta delle eccellenze della città, mentre il conducente ne illustra le storia e le peculiarità. Ben tre funivie collegano la città ai passi dolomitici. La Funivia del Colle, inaugurata il 29 giugno 1908, è la più vecchia del mondo adibita al trasporto di persone. 101
green city
IL FUTURO è GREEN Intervista con Paolo Pavan, presidente dell’Azienda di Soggiorno e Turismo di Bolzano Presidente soltanto da qualche mese, ha già indicato che i cardini dell’attività e dei valori dell’Azienda seguiteranno a percorrere le vie del passato, anche in vista di una sempre maggiore attenzione ai valori green della sostenibilità. Perché questa scelta “green”, Presidente? Innanzitutto mi preme sottolineare l’importanza di seguire l’alveo del marketing e della comunicazione segnati dall’intero Alto Adige. Un sistema che ci consente di essere coerenti e soprattutto di crescere in un settore che per la città rappresenta una sfida ancora più incentivante. Che intende e quale ambito riguarda? Pensiamo agli oltre 40 chilometri di ciclabili che attraversano la città e si intrecciano con la sua vita quotidiana: i bolzanini raggiungono il loro posto di lavoro con la bici, sfrecciano in tutte le direzioni sulle piste ben tenute e ben inserite in tutto il territorio cittadino. Allo stesso modo abbiamo creato dei percorsi per raggiungere i luoghi di interesse turistico, sostenendo con grande decisione la comunicazione sulla mobilità ciclabile da tutte le strutture alberghiere e confezionando delle visite guidate da effettuare in sella alle due ruote. Una prospettiva interessante per gli ospiti che hanno modo di raggiungere tutti i luoghi turistici dentro ed attorno alla città con grande facilità. Bici e basta? Dalla bicicletta si inizia per parlare dei mercatini del contaBus a idrogeno
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dino che si svolgono in tutti i quartieri e in tutte le stagioni, rigorosamente con i prodotti del momento, poi si passa alla mobilità pubblica. Evidente per tutti è il passaggio dei bus all’idrogeno – esiste una stazione proprio all’imbocco dell’autostrada Bolzano Sud – ma da un punto di vista turistico è ancora più interessante la diffusione delle card turistiche che consentono l’uso illimitato dei mezzi pubblici e l’ingresso ai musei. Passiamo poi alle funivie: Bolzano ne ha tre che partono praticamente dal centro e dagli immediati dintorni verso tre degli altipiani più belli dell’Alto Adige: san Genesio, Renon e Colle. Ma il prodotto turistico che strada vuole perseguire? Le infrastrutture sono ovviamente il punto di partenza, poi tocca agli operatori trasformare il valore in prodotto concreto: dal fiore in camera all’arrivo degli ospiti, alla promozione del prodotto eno-gastronomico locale – ne abbiamo di grande eccellenza –, al risparmio energetico negli edifici pubblici, alla stampa del materiale su tipi di carta adatti, alla limitazione della tiratura allo stretto indispensabile. E da un punto di vista economico? La sostenibilità è la sfida del futuro, chi perde il treno ora, pagherà in termini economici lo scotto del ritardo. Le buone pratiche green sono veramente efficienti se sono sostenibili anche economicamente e producono effetti a breve e lungo termine nella filiera degli eventi, della comunicazione e del marketing.
bolzano Funivia di S.Genesio
Funivia del Colle Foto: Gander ©Azienda di Soggiorno di Bolzano
La moderna Funivia del Renon collega invece Bolzano a Soprabolzano ogni 4 minuti ed è un modello di trasporto pubblico a livello internazionale. La Funivia di San Genesio, infine, conduce all’Altopiano del Monzoccolo, da cui godere della splendida vista sul Catinaccio, tra boschi e tramonti infuocati.
La Bolzano Bozen Card Si trova in vendita presso l’Ufficio Informazioni di Piazza Walther (a 38 € per gli adulti e a 20 € per i bambini da 6 a 14 anni) e consente per tre giorni consecutivi di entrare gratis nei 9 musei di Bolzano e negli altri 80 musei dell’Alto Adige. Inoltre, si può salire gratuitamente su tutti i mezzi
pubblici dell’Alto Adige, tra treni regionali, autobus locali e le tre funivie di Bolzano, più un viaggio a/r tra Malles e Müstair. Sempre gratis, si può prendere parte a una visita guidata, a un’escursione nei parchi naturali e noleggiare una bici messa a disposizione dall’Azienda di Soggiorno.
Velotaxi Bus a idrogeno
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green city Castel Mareccio
Castel Roncolo
Vigneti di Santa Maddalena
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Autunno: andar per vigne e castelli Vivace e mitteleuropea, abbracciata dalle cime rosate del Rosengarten/Catinaccio e alla confluenza dei fiumi Isarco e Talvera, Bolzano è il punto di partenza per passeggiate ed escursioni nella natura, che in autunno si infiamma di colori caldi e avvolgenti. E’ il fenomeno del foliage, quando i boschi di castagne, querce e larici si colorano regalando panorami di rara bellezza. Ma a Bolzano, l’autunno vuol dire anche Törggelen, termine che deriva dal latino “torquere”, cioè pigiare il mosto dopo la vendemmia. La tradizione altoatesina vuole che si parta per un gustoso percorso a tappe (i possibili itinerari sono disponibili presso l’Azienda di Soggiorno) insieme ad amici e famigliari, durante il quale si sosta in alcuni masi per assaggiare il vino della casa, accompagnato dai prodotti della tradizione contadina. Si parte a metà mattina da Bolzano e si segue uno dei percorsi segnalati dai sentieri che dalla città si dirigono verso gli altipiani del Salto, del Renon o del Colle. Nella sosta presso il primo maso si gusta una minestra di orzo o un brodo di carne per scaldarsi, accompagnato da un buon bicchiere di vino bianco fresco. E, siccome ormai l’appetito si è risvegliato, durante la tappa nel secondo maso si passa ai “piatti forti”: salsicce, crauti, canederli e costine al forno, accompagnati, questa volta,
bolzano
da un buon rosso, meglio se Lagrein o Santa Maddalena. Si parte poi alla volta del terzo maso per accelerare la digestione con una delle deliziose grappe locali. Si raggiunge infine il quarto maso giusto in tempo per la merenda: speck contadino con patate novelle lesse, caldarroste, noci e i golosi krapfen. Il tutto accompagnato dal vino novello, ancora in fermentazione, e dal suono di una chitarra o di una fisarmonica, prima di tornare in città, verso l’imbrunire. Il giorno successivo, ci si può dedicare alla visita di alcuni dei castelli più suggestivi della città. Tra questi c’è Castel Roncolo (www.roncolo.info) che, arroccato su un’altura di porfido, conserva uno dei più vasti cicli di affreschi di soggetto profano che ritrae tornei cavallereschi, dame, cavalieri e menestrelli, ma anche l’amore di Tristano e Isotta. Nel ballatoio, Pier Paolo Pasolini ha girato alcune scene del suo Decameron. Castel Mareccio (www.mareccio.info) è invece uno dei pochi esempi di residenza fortificata collocata in fondovalle ed è oggi stato trasformato in un prestigioso centro congressuale. Castel Firmiano ospita, infine, il Messner Mountain Museum Firmian (www.messner-mountain-museum.it), il museo dedicato alla montagna e all’alpinismo fondato dal celebre alpinista Reinhold Messner.
Vini locali Vendemmia d'autunno
Mercatino di Natale
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green city Mercatino di Natale
Il fascino del Mercatino di Natale
I pacchetti vacanza In occasione del Mercatino di Natale, gli alberghi di Bolzano propongono il pacchetto Magie d’Avvento a Bolzano valido dal 25 novembre al 6 gennaio 2017 con arrivo domenica, lunedì o martedì (escluso 6/12 e dal 25 al 27/12). La quota di partecipazione parte da €300 e include: 3 pernottamenti per 2 persone in camera doppia e trattamento B&B, partecipazione a una visita guidata alla scoperta dei tesori storico-culturali della città, 2 biglietti per il Museo Mercantile, tazzina da collezione del Mercatino di Natale. Info: www.mercatinodinatalebz.it/alberghi-bolzano.htm
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Luci e atmosfere natalizie avvolgono la città in inverno, grazie al più grande e al più celebre dei Mercatini di Natale dell’Alto Adige (www.mercatinodinatalebz.it), che per la sua 26° edizione, apre i battenti il 24 novembre con tante novità e graditi ritorni. Per tutto il periodo dell’Avvento e fino al 6 gennaio, 80 espositori propongono oggetti di artigianato artistico, addobbi natalizi, oggettistica per la casa, giocattoli e prodotti tipici della tradizione. Tra le novità del 2016, c’è la pista di pattinaggio che sarà allestita sulla via che dalla stazione conduce in Piazza Walther. Venerdì 25 novembre, poi, torna l’appuntamento con “La lunga notte dei musei” durante la quale i sei musei della città rimarranno aperti dalle 16 all’1 di notte con visite guidate, incontri, musica e spettacoli. Per l’occasione, il Mercatino di Natale rimarrà aperto fino alle 22. E che Natale sarebbe senza il Presepe? Ai piedi del grande albero natalizio se ne potrà trovare una versione rustica alpina con la Sacra Famiglia, il Bue e l’Asinello ospitati in una stalla in miniatura, costruita con legno antico e il tetto a scandole, come i masi e le baite di montagna. Il 17 e il 18 dicembre, poi, nel centro della piazza, le figure di legno diventeranno reali con l’allestimento del suggestivo Presepe Vivente, che sarà accompagnato dalle melodie natalizie di cantori e musicisti. E, siccome la musica fa parte della tradizione alpina e del Mercatino, tutti i fine settimana le melodie tradizionali dell’Avvento Alpino saranno eseguite dal vivo. Ogni sabato, alle 17, i fiati suoneranno dal balcone di Palazzo Mercantile che dà su via Portici. Negli stand gastronomici non mancheranno i prodotti della tradizione natalizia: dal vin brulè al succo di mele caldo con cannella e chiodi di garofano, dalle frittelle di mele allo Strudel. E per i collezionisti, non può mancare la tazzina del Mercatino di Natale di Bolzano 2016, proposta dall’artista Christine Gallmetzer in uno sgargiante rosso con decorazioni dorate. E poiché il Natale è la festa più amata dai più piccoli, anche quest’anno torna il Mercatino dei Bambini con un parco giochi, una giostra e un ricco programma di animazioni. Tra le novità c’è la magia del Mondo Loacker, tra personaggi di fantasia, e percorsi guidati e giochi percettivi. Ci sarà poi l’opportunità di vivere un’avventura su una carrozza trainata da cavalli e di salire sul dorso di un pony per
bolzano
una passeggiata per le vie del centro. Torna anche l’iniziativa “Un Natale di Libri” con un ricco calendario che, dal 25 novembre al 23 dicembre, porterà a Bolzano una dozzina di scrittori italiani e tedeschi che presenteranno al pubblico le loro ultime fatiche nella cornice di palazzo Mercantile o presso lo stand allestito presso il Parco della Stazione. Foto: Azienda di Soggiorno di Bolzano, Associazione Turistica S. Genesio, Cantina Bolzano, Gander, L.Guadagnini, A.Filz, Città di Bolzano/A.Ochsenreiter, Sta/Riller, L.Ognibeni, S.Buono, T.Stankievic.
Piazza delle Erbe
INFO Azienda di Soggiorno e Turismo di Bolzano Piazza Walther, 8. Tel: 0471 307 040 - www.bolzano-bozen.it
Come arrivare In auto: A22 Modena-Brennero, uscita Bolzano Sud o Bolzano Nord. Da Trento SS 12, da Passo Resia SS 38, da Merano Superstrada Merano-Bolzano. In treno: la stazione si trova in posizione centrale a pochi minuti a piedi dal centro storico. Dove Mangiare Löwengrube Ristorante enoteca ricavato nella più antica locanda di Bolzano. Menù con piatti della cucina tradizionale e moderna e una carta vini con oltre 1000 etichette. Menù degustazione € 60. Piazza Dogana,3 - Bolzano. Tel: 0471 970 032 - www.loewengrube.it
Wirtshaus Vögele Locale racchiuso tra mura medievali. Sorprende con un menù di piatti della tradizione con piacevoli varianti. Chiuso la domenica. Prezzo medio alla carta da € 23 a € 65 a persona. Via Goethe, 3 - Bolzano. Tel: 0471 973 938 - www.voegele.it
dove dormire Park Hotel Laurin**** Storico hotel che vanta una tradizione secolare. Doppia standard da € 157; superior da € 239. Pacchetto “Mercatini di Natale” da € 247 a persona con 2 pernottamenti. Via Laurin, 4 - Bolzano. Tel: 0471 311 000 - www.laurin.it
Hotel Figl*** Albergo di atmosfera nel centro storico con 22 camere e suite. Doppia da € 125, junior suite da € 135. Piazza del Grano, 9 - Bolzano. Tel: 0471 978 412 - www.figl.net
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bike tour
tre giorni per tre valli
da Bolzano, si parte per il nostro bike tour. A soli 40 km dalla città, siamo in Alpe di Siusi dove, in un solo long weekend, si fa il giro per l’Alta Badia e la Val di Fassa per tornare e chiudere ad anello il nostro giro all’Alpe di Siusi. è possibile per tutti? Sì, o quasi. La risposta è l’e-bike Seggiovia La Crusc, Alta Badia, da San Leonardo al Santuario Santa Croce
Altopiano Alpe di Siusi
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da bolzano a alpe di siusi di Silvana Lattanzio Foto di Claudio Brunetti
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e sempre più popolari e-bike e una rete di impianti di risalita con trasporto bici e card Dolomiti SuperSummer unica apre nuovi orizzonti per gli amanti della bici in montagna. Partiamo per il tour dall’Alpe di Siusi e l’inizio è una sorpresa. Il più grande altopiano d’Europa si stende davanti agli occhi come un mare d’erba. Nessun transfer con mezzi; il minimo di strade asfaltate per raggiungere gli alberghi in fondo valle. Il resto sono discese, boschi, sentieri sterrati e tantissimo sport.
1° giorno: Alpe di Siusi – Alta Badia 48 km - 800 hm
Seggiovia Florian, dall’Alpe di Siusi a località Saltria, Rifugio Williams
Siamo su un altipiano di 53 km quadrati e la sensazione che si prova è la vastità di un orizzonte marino. Compaccio, una quarantina di km dalla stazione di Bolzano, ha conservato il paesaggio dei tempi passati grazie a una regolamentazione edilizia strettissima e alla limitazione al traffico. Si parte dalla sommità della seggiovia Panorama fino alla località di Saltria. Il percorso alterna tratti aperti e soleggiati a percorsi più impegnativi, con piccoli ponti in legno. Dalla seggiovia Florian si sale fino al rifugio Williams. Da qui è una lunga discesa nei boschi, parte sul tracciato della Hero fino a Selva di Val Gardena. Giunti a valle si risale con la Cabinovia Dantercepies (senza fermarsi alla stazione intermedia) per arrivare sulla sommità del passo Gardena. La vista merita un momento di pausa: il passo si erge come una diga sottile a dividere Gardena e Badia. Tenendo il bar Dantercepies sulla destra e l’arrivo della cabinovia sulla sinistra si aggira quest’ultimo avviandosi lungo il single trail che si snoda sulla cresta erbosa del passo e lascia spaziare la vista sulla valle sottostante, fino a Colfosco. Qui la pista lungo il torrente e all’ombra degli alberi è un momento di pace fino a Badia, da dove le due seggiovie in serie (Santa Croce e La Crusc) portano fino al rifugio Santa Croce. Qui un sentiero sulla costa rocciosa del monte avvia il Single Trail San Cassiano snodandosi tra alberi bassi, discese e risalite altalenanti con una bellissima vista sottostante. Il percorso poi si immerge completamente nel bosco fino al limitare di San Cassiano. Con la cabinovia Piz Sorega si entra a Movimënt, 109
Passo Gardena
il parco di 32 km quadrati tra San Cassiano, Corvara e La Villa, punteggiato di rifugi-gourmet, dalla cucina raffinatissima (più che rifugi, sono ristoranti d’alta quota), e dedicato a sport e attività in famiglia. Lunghi sentieri di terra bianca attraversano 5 aree attrezzate, con e-bike sharing, giochi eco-sostenibili, attrezzi ginnici all’aria aperta, laghetti e aree relax. Appena arrivati al Piz Sorega si può optare per una sosta all’omonimo rifugio oppure al Las Vegas. Il pomeriggio può essere impiegato a esplorare il parco, prima di raggiungere la meta della prima tappa: le camerate confortevoli del Rifugio Pralongià.
2° giorno: Alta Badia - Val di Fassa 30 km - 800 hm Mattinata di emozioni e percorsi veloci. La discesa da Pralongià segue i contorni dolci dell’altipiano fino a incrociare la strada del Passo Campolongo. Qui basta attraversare la statale per accedere all’impianto Bec de Roces. La discesa fino ad Arabba scorre su percorsi attrezzati per poi risalire sulla Funifor Porta Vescovo. Il percorso che si snoda attraverso il Passo Padon e Passo Fedaia – con tappa al rifugio Col de Cuck e discesa a Canazei - è il più impegnativo, ma anche il più ricco di soddisfazioni per la bellezza del tracciato e del lago Fedaia. Tappa serale consigliata il Wine Restaurant El Pael a Canazei.
3° giorno: Val di Fassa – Alpe di Siusi Arabba - Canazei Passo Duron
38 km - 700 hm Una lunga traversata, un viaggio silenzioso su un fiume d’erba e argini rocciosi. Un piccolo sentiero sterrato, immediatamente all’uscita di Canazei, si dirama dalla strada e inizia a salire verso il passo Duron. Subito, il tracciato si apre in un percorso boscoso che alterna salite a tratti pianeggianti. Giunti in cima, sul versante dell’Alpe di Siusi si incontra nuovamente il respiro ampio dell’altipiano. Gli orizzonti si allargano e la discesa è dolce e di tutto riposo. I COSTI: La e-bike si può noleggiare per 35 euro al giorno nell’arco dolomitico. La tessera del Dolomiti Supersummer vale per tutti i 100 impianti del circuito e costa 100 euro per tre giorni, 44 per uno. Per i minori di 16 anni, lo sconto è del 30%.
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in Austria
Ă–tztal,
la valle calda dei primati
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WEEKEND GREEN europe
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all’Italia, solo un centinaio di km in gran parte parte in autostrada, e poi appare l’Ötztal , che è una delle valli più spettacolari del Tirolo, con i suoi colori che creano un variopinto paesaggio ed invitano a scoprire i 67 chilometri che caratterizzano questo angolo di paradiso alpino, con i suoi primati. -La Stuibenfall di Umhausen, con il suo salto di 159 metri, è la più alta cascata del Tirolo. -Il paese di Obergurgl-Hochgurgl, situato a 1.930 metri, è il paese abitato più alto dell’Austria. -Il picco Wildspitze (3.772 m) è la seconda montagna più alta dell'Austria. -Il lago Piburger, con una media di 23 gradi in estate, è uno dei laghi più caldi del Tirolo. -Aqua Dome, la struttura termale più grandiosa delle Alpi. Contornata da 250 montagne che superano quota 3.000, questa vallata tirolese è il luogo ideale per escursionisti, scalatori, ciclisti, piccoli e grandi avventurosi, amanti delle attività outdoor e anche, naturalmente, buongustai. Se in estate diventa la “Bike Republic”, d’inverno la valle è il regno dello sci. Proprio tra questi scenografici scenari alpini è stato girato l’ultimo film di James Bond “Spectre”, che vede l’agente segreto più famoso del mondo rifugiarsi in cima alle montagne della Ötztal. Primo giorno: da Innsbruck all’AQUA DOME Venendo dall’Italia, siamo passati da Innsbruck, la capitale del Tirolo: la strada è scorrevole e piacevole, si snoda nella valle, tra boschi e prati. Poco dopo Haiming, vediamo la svolta per la Ötztal. A salutarci c’è il cartello della celebre Area 47, che concentra in 6,5 ettari una trentina di sport outdoor, il parco, aperto solo in estate, è la mecca per chi vuole provare la varietà delle proposte alpine. Ci fermiamo nel caratteristico paese di Ötz, per vedere il nuovo Kids Park costruito accanto alla piscina: disposto su un’areale di 5000 metri quadri, è uno dei parchi giochi più grandi del Tirolo. L’accesso è gratuito. Al suo interno si trova l’angolo dedicato al mondo delle miniere con torri, scivoli, passaggi sopra vecchi tronchi e la montagna di sabbia, dove si cercano le pepite d’oro. 112
in austria
IL PAESAGGIO DI QUESTA FANTASTICA VALLE MUTA AD OGNI STAGIONE: DOPO IL VERDE DELL’ESTATE e I COLORI CALDI DELL’AUTUNNO, arriva LO SPLENDIDO BIANCO DELLA NEVE. SEMBRA UNA TAVOLOZZA SU CUI LA NATURA SI DIVERTE A DIPINGERE. MA ANCHE In AUTUNNO E IN INVERNO IL CUORE DI QUESTA VALLE è SEMPRE CALDO E PALPITANTE: E’ L’AQUA DOME, CON LE SUE PISCINE D’ACQUA CALDA TERMALE, REGALO DI MADRE TERRA.
Foto di Uwe Fischer. ©Ötztal Tourismus
Da qui si può salire in quota in cabinovia per poi toccare la cima di una montagna e guardare il fondovalle. Procediamo verso il paese di Umhausen, famoso in quanto raggruppa 4 attrazioni assolutamente da non perdere, una sorta di “forza primordiale di Umhausen“ : accanto all’idilliaco laghetto e alla cascata più alta del Tirolo, lo Stuibenfall, da vedere anche il parco dedicato agli uccelli rapaci, dove è possibile ammirare l’aquila reale e il falco. E nel “ Villaggio di Ötzi “ci si tuffa nell’età della pietra, infatti vi si è riprodotto un tipico villaggio preistorico. Divertente per la famiglia è anche
il sentiero dedicato alle malghe alpine, lungo il quale si trovano giochi e attrazioni dedicati all’argomento e fantastiche malghe dove fare merenda. Passando per il paese di Längefeld, i cartelloni con la pubblicità di AQUA DOME invitano a immergersi nell’acqua termale e galleggiare in questo scenario idilliaco. La sosta ad AQUA DOME è d’obbligo: AQUA DOME non è solo la più grandiosa e futuristica struttura termale delle Alpi ma anche un hotel 4 stelle superior dal design raffinato. La hall ci accoglie in tutta la sua grandezza e luminosità: è un openspace immenso che 113
fa da reception, lounge e bar. Una ventina di orchidee in mezzo alla sala danno il benvenuto agli ospiti all’ingresso, tanti accoglienti divani del bar creano piccoli e intimi angoli dove chiacchierare e vivere gli spazi comuni dell’hotel. Check in e veloci in camera: ci aspettano una decina di vasche di acqua tiepida, una dozzina tra saune e bagni turchi, numerose sale relax dove riposare e rilassanti massaggi.
Secondo giorno: terme e relax Giornata di totale relax. Iniziamo con una ricca colazione: il buffet è una tavola imbandita con centinaia di prodotti: dal miele (direttamente dalle arnie, con la sua consistenza solida) alle marmellate, dagli yogurt alla frutta, dalle decine di muesli alle uova cotte in differenti modi, dai salumi ai formaggi, dallo spumante ai succhi di frutti (c’è anche la centrifuga e la macchina per spremere le arance fresche), dal salmone a vari tipi di pane. Un vero banchetto mattutino. Dopo aver indossato accappatoio e infradito, andiamo alla SPA 3000, l’esclusiva area benessere dedicata agli ospiti dell’hotel e ci rilassiamo nel grande openspace dell’attico: altissimi soffitti di circa 20 metri, costruiti come fossero guglie di montagne, danno a questo grande spazio relax un’aria alpine – chic. Dal terrazzo, sorseggiando una tisana rinfrescante, ci godiamo il panorama: tra le cime delle montagna, spicca il giardino con le piscine di AQUA DOME. Un regno “acquatico” incastonato tra le montagne più belle , dove l’aria pura si accosta al piacere del bagno nell’acqua termale che sgorga a 40 ° C, da una fonte naturale (che si trova a ben 1.865 metri di profondità): 12 piscine interne e esterne con acqua calda a 34 - 36 ° C, innumerevoli saune da scoprire e riposanti sale relax. Abbiamo una certezza: qui non ci si può annoiare. Il percorso ideale inizia nel cuore di AQUA DOME, nel “duomo termale”, una gigantesca cupola di cristallo che ricrea il perfetto equilibrio di acqua e aria, acciaio e pietra. Nelle due grandi piscine alla temperatura di 34 ° e 36 ° gradi, si nuota e ci si lascia trasportare dall’acqua, mossa dai numerosi idromassaggi, mentre le grandi vetrate permettono di vedere il panorama. Le famiglie con bambini trovano qui un proprio meraviglioso mondo acquatico separato, sempre caratterizzato dalla copertura in vetro per la massima luminosità. 114
Per uscire nelle vasche esterne, aperte naturalmente tutto l’anno, si passa per una sorta di “canale d’acqua” che collega le piscine interne con l’outdoor, trasportati da una leggera corrente. Anche fuori la sensazione è di incredibile leggerezza: le vasche all'aperto sembrano fluttuare nell’aria, sono dei bacini futuristi, un capolavoro architettonico, armoniosamente progettato in armonia con la natura. Un cono di vetro luminoso unisce attraverso una scala interna le tre piscine e offre una vista sul panorama montano. Di notte, questo monumento di vetro si illumina con colori vivaci e brilla con le stelle del firmamento. Un'esperienza meravigliosa. Ogni vasca contiene una speciale attrazione: nella vasca salina c’è un contenuto di sale del 5%, si ascolta una dolce musica subacquea e gli effetti di luce rendono il bagno davvero speciale. Con i nuovi lettini idromassaggio, il bagno diventa un rituale speciale. Il rilassamento profondo si può sperimentare anche nella vasca idromassaggio; mentre nella vasca di zolfo dove scorre ogni 15 minuti acqua solforosa termale, ci sono piacevoli panchine con gli idromassaggi. Un’ulteriore vasca di 25 metri, con acqua più fresca, soddisfa i nuo-
tatori sportivi che desiderano nuotare all’aria aperta. Per chi vuole fare sport all’interno, c’è una piscina sportiva di 15m² dove si fa aquagym. Il benessere continua nell’area saune, chiamata "Gletscherglühen" che entusiasma per la diversità e per l’atmosfera sofisticata: qui ci sono saune per tutti i gusti, per provare l'esperienza più adatta ai propri desideri, con gettata di vapore o accompagnamento musicale, con effetti di luce o aromi speziati, con scrub pulizia o solo una sauna pura, seguita da doccia rinfrescante con pioggia tropicale. Si può scegliere anche una doccia “temeraria” a cascata con acqua fredda, oppure un delicato bagno di goccioline di vapore: anche questa è un'esperienza sensuale. Per riposarsi dopo bagni e intense saune, non c’è che l’imbarazzo della scelta: dalle terrazze esterne, al giardino, per poi passare alle numerose sale relax interne, come la sala “Oasi blu”, arredata con i colori mistici di 115
blu e rosso. Questa zona relax incarna uno speciale ambiente wellness in stile lounge: in sei poltrone imbottite ci si lascia rilassare e coccolare il cuore. La cupola blu notte rende perfetta la sensazione di riposo. E per rimanere fedeli alle Alpi: un cristallo di roccia stilizzata posta in messo alla stanza concretizza questa idea. Dopo l’intensa giornata dedicata al benessere, ci concediamo una cena al ristorante dell’hotel: i piatti sono deliziosi, combinano la tradizione tirolese con un tocco di cucina gourmet. La mis en place è spettacolare. Un digestivo sorseggiato nel piacevole lounge del bar, ascoltando musica live, prima di un rigenerante sonno.
Terzo giorno: un aperitivo a 3000 metri e il museo delle moto più alto d'Europa Ripartiamo alla scoperta dell’Ötztal e ci dirigiamo a Sölden, centro per eccellenza dello sci in inverno e della bike, in estate. Il paese si snoda lungo la strada, con negozi (per lo più di abbigliamento sportivo, con le ultime novità), locali, après ski. Abbiamo l’impressione che anche la sera sia un centro animato e vivace, pur mantenendo la caratteristica di paese alpino, incastonato nella natura. Parcheggiamo nei pressi della cabinovia Gaislachkoglbahn e saliamo verso il cielo. Ci sorprende il design all’avanguardia a basso impatto ambientale: la stazione a valle è un gigantesco scheletro di acciaio che avvolge tutto il corpo centrale, una costruzione futuristica, avvolta da materiale plastico, dall’impatto ambientale ridotto al minimo. Arriviamo alla stazione intermedia posta a 2.174 metri e prendiamo la seconda funivia per raggiungere il gioiello architettonico delle Alpi, il rifugio Ice Q, dove è stato girato l’ultimo filma di James Bond, “Spectre”. Un rifugio sui generis, che ospita un ristorante gourmet e una cantina d’eccellenza. A disposizione dei visitatori 132 posti a sedere al coperto e 80 sulle terrazze panoramiche. Le facciate sono in vetro e acciaio e garantiscono il riscaldamento autonomo alla struttura. Si tratta del ristorante di design più alto delle Alpi. L’emozione è forte. Dalla terrazza lo spettacolo è incredibile, ci sentiamo davvero ad un passo dal cielo. Il rifugio propone nella propria lounge e sulla terrazza dei golosi snacks alpini e tapas, accompagnati da vini esclusivi. Una tappa unica, 116
Stuibenfall, a Umhausen nella valle Ötztal, è la cascata più grande e più bella del Tirolo. Foto di Rudi Wyhlidal. ©Ötztal Tourismus
che rimarrà impressa nella memoria. Non resistiamo all’idea di un aperitivo a 3000 metri d’altezza. Riscendiamo con l’avveniristica funivia: ci aspetta il Passo Rombo e il nuovissimo museo delle moto più alto d’Europa, inaugurato ad aprile 2016, proprio in cima al Passo Rombo, a quota 2.175 m. Tra tornanti e suggestivi scorci, parcheggiamo nei pressi del museo e entriamo incuriositi in questo edificio polifunzionale, denominato Top Mountain Cross Point, che accoglie la stazione di pedaggio del passo, un ristorante, una cabinovia e il museo delle moto. Nel museo troviamo circa 200 moto, di oltre 100 case. Tra le chicche ci sono una Brough Superior del 1939, appartenuta e guidata dal suo costruttore. Ci sono poi una Laurin & Klement degli anni 50 (diventata successivamente Skoda). E poi una Indian a due cilindri del 1912 oppure la MV Augusta appartenuta a Giacomo Agostini. L’esposizione di 3.000 m² ci porta alla scoperta di rarità come modelli di A.J.S. BMW, DKW, Ducati, Harley-Davidson, Henderson, Honda, Indian, Matchless, Megola, Military, Motoguzzi, Münch, Norton, NSU, Sunbeam, Triumph, Vincent e Zündapp. Anche gli appassionati di macchine d’epoca trovano alcuni tesori rari, come una Ferrari Californian Spider, una Porsche Speedster, la Lotus 23 B oppure un’Alfa Romeo del 1936, che vinse la Mille Miglia.
Il museo delle moto al Top Mountain Cross Point. Foto di Alexander Lohmann. ©Bergbahnen Obergurgl-Hochgurgl
Ci rimettiamo in viaggio: diciamo addio alla Ötztal passando per la strada alpina del Passo Rombo, che collega il Tirolo con l’Alto Adige, un itinerario contemplativo che collega il sud al nord e che invita a riscoprire il senso della lentezza, ritornando ai ritmi antichi, di quando si passava il passo a bordo di carrozze. Ci abbandoniamo al piacere della guida, lasciandoci trasportare dall’emozione di questa strada, ricca di curve, che ci permette di scoprire il fascino particolare della natura, di provare l’ebbrezza della vicinanza di un ghiacciaio e il piacere della brezza del passo, godendoci anche l’atmosfera più schiettamente rude e autentica delle Alpi. 117
L’ESCLUSIVA SPA 3000 Per gli ospiti dell’hotel AQUA DOME c’è l‘innovativa SPA 3000: nei suoi 2.000 metri quadrati vengono proposti agli ospiti le erbe dell‘Ötztal, minerali, fuoco e acqua, tipici e autentici del territorio. La sauna alle erbe alpine, l’angolo delle tisane così come l’area rilassante della piscina decorata con muschio vero alle pareti, garantiscono puro benessere. Una sauna con cristallo dove sdraiarsi liberamente, lettini idromassaggio e ampi spazi relax si trovano al piano più alto delle terme. Attraverso la grande vetrata, gli ospiti possono lasciare vagare lo sguardo tra le montagne della Ötztal e attraverso gli occhi sperimentare il benessere nel vero senso della parola. Altrettanto invitante: una sala per trattamenti di coppia, che gli ospiti possono affittare, la confortevole lounge che si snoda attorno al camino con il suo gioco di fiamme, il bar cosi come l’ampia sala relax con belle proiezioni video dell’alba. Altri punti salienti della SPA 3000 sono le vasche gemelle con l’originale acqua termale di Längenfeld e una sauna finlandese con vista panoramica sulle cime innevate delle montagne circostanti.
Foto di G.E. © Ötztal Tourismus
I MAGNIFICI OTTO Le località turistiche della Ötztal sono otto: Haiming, Sautens, Oetz, Umhausen, Langenfeld, Sölden, Vent e Obergurgl-Hochgurgl. Tra i 700 e i 2.500 metri sul livello del mare, si estende dalla Valle dell’Inn, in direzione sud. Il suo carattere presenta diversa caratteristiche così come diversa è la valle, che si divide su tre piani: si va dallo chic sportivo al tradizionale tirolese, dai luoghi vivaci al sonnolento villaggio di montagna. Circondata da 25 picchi di 3000 metri è una cornice da sogno piena di panorami mozzafiato.
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Escursioni in Ötztal In Ötztal ci sono oltre 1.300 km di sentieri in ottime condizioni che attraversano boschi e valli, ghiacciai e vette, passando per molti villaggi tipici di montagna tirolesi e comunità rurali, rifugi e alberghi. Interessanti escursioni sono ad esempio il lago più caldo del Tirolo, il Piburger, il Wildspitze la montagna più alta del Paese o anche Obergurgl, il paese più alto della Austria. Il più grande ghiacciaio delle Alpi Orientali si trova nella Ötztal a circa 3.000 metri, che aspetta di essere scalato. Tra le escursioni di alta montagna, come alla Hochstubaihütte, al Wilder Männle o al Hauersee. Ma ci sono piacevoli passeggiate e highlights come la colazione dai contadini nelle prime ore del mattino sulla Stabelealm.
BIKE Nessuna valle è divertente tanto quanto la Ötztal per la bici. L’Ötztal è per gli appassionati di mountain bike una vera delizia. I 42 percorsi ufficiali corrispondono a tutti i livelli di mountain bike del Tirolo e per ogni livello di difficoltà c’è una vasta scelta. L’Ötztal è un sistema integrato di rete e-bike, dove sono posizionate stazioni di ricarica della batteria in numerosi punti. In totale nell’Ötztal ci sono 37.738 metri di dislivello su 852 km di piste ciclabili segnate che si possono provare con la bici. L’ampia vallata offre percorsi per tutti i livelli fino ad arrivare a percorsi impegnativi in alta montagna.
Foto di Rudi Wyhlidal. ©Ötztal Tourismus Foto di Michael Pruckner. © Ötztal Tourismus
Nordic walking La pianura lunga 20 km intorno a Längenfeld è a 1173 metri sul livello del mare e permette di migliorare l‘allenamento ad alta quota per i runner e gli atleti di resistenza in tutte le direzioni. A seconda della scelta del percorso possono essere combinati insieme diversi modelli di tracciati ottimali per le maratone. Intorno ad AQUA DOME, sui prati, campi, boschi e borghi si estendono 110 km di percorsi fantastici segnalati.
SPAZI PER MEETING, CONGRESSI, PRESENTAZIONI L’ispirazione ha bisogno di spazio: cinque sale per meeting offrono 900 m² per riunioni di prima classe. Fino a 800 persone possono sedersi contemporaneamente, conferire, discutere, attingere la creatività pienamente e nel frattempo rilassarsi pienamente. Tutte le sale sono molto luminose, silenziose, dotate di aria condizionata e dispongono di accesso diretto al giardino. Diverse sale conferenze sono anche adatte per presentazioni di automobili. Tutte le sale di AQUA DOME sono dotate di apparecchiature per conferenze moderne, tra cui videoproiettore, lavagna a fogli mobili, schermo e bacheca.
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I BIG 3: il primato
Foto di Rudi Wyhlidal. ©Ötztal Tourismus
Sölden è l’unico comprensorio sciistico austriaco che può vantare 3 montagne oltre i 3.000 m di quota, le famose BIG3: Gaislachkogl (3.058 m), Tiefenbachkogl (3.250 m) e Schwarze Schneide (3.340 m), tutte collegate con impianti di nuovissima generazione. La capacità oraria è di ca. 68.000 persone. Un record. Il comprensorio sciistico sui ghiacciai del Tiefenbach e del Rettenbachferner è considerato tra i più grandi d’Austria ed è raggiungibile in macchina oppure in autobus lungo la strada panoramica che si diparte da Soelden. Già da settembre gli appassionati di neve possono testare i nuovissimi materiali sul ghiacciaio del Rettenbachferner, e da novembre aprono tutti i 33 impianti di risalita di Sölden e Hochsölden, 145 km di piste che da 1.350 m di altitudine raggiungono i 3.340 m. Per la garanzia della neve da ottobre a maggio ci pensano le altitudini e l’impianto d’innevamento artificiale, che copre ca. il 70 % della superficie totale.
James Bond – Ice Q L’Ice Q, aperto nel 2013 sulla cima del Gaislachkogl, è un edificio modernissimo, considerato tra i progetti più innovativi delle Alpi. Si trova a quota 3.048 m e grazie ai materiali usati durante la costruzione -vetro e acciaio (900 m2) - è possibile godere di una vista spettacolare sullo scenario alpino circostante. I suoi interni sono eleganti, dalle linee pulite e minimaliste. L’Ice Q ingloba un ristorante gourmet, una lounge e una terrazza panoramica. Sul menu una cucina alpina raffinata e una carta di vini selezionata: citiamo il PINO 3000, un pinot nero creato con uve provenienti da Italia, Austria e Germania, che viene fatto maturare proprio all’interno dell’ICE Q. L’edificio, costato 4,5 milioni di Euro, è stato progettato dallo studio di architettura Obermoser, che ha anche realizzato la modernissima cabinovia che dal centro di Sölden a quota 1.363 m porta il visitatore in 12 minuti a oltre 3.000 di quota. La costruzione in vetro e acciaio è poggiata su particolari binari, che in base alle temperature molto variabili della montagna, permettono all’edificio di muoversi senza subire danni. 120
Foto di Philipp Horak. © Ötztal Tourismus
Foto di Rudi Wyhlidal. © Bergbahnen Sölden
© Bergbahnen Sölden
Sci di fondo a Längenfeld Grazie alla sua posizione geografica, Längenfeld offre il luogo ideale e le migliori condizioni per i fondisti accaniti e per coloro che lo vogliono diventare. Circondato dalle montagne dell’Ötztal a Längenfeld c’è una pianura per le attività sportive. Direttamente presso AQUA DOME è possibile entrare e uscire dai binari della pista di sci di fondo per oltre 43 km di piste battute. Si possono provare anche i diversi tipi di stili, 30 km di piste per la tecnica classica e 13 km per la tecnica pattinata, la scelta è varia. Una menzione speciale merita la pista lunga 3 km illuminata ad Oberried: in inverno è illuminata quotidianamente dalle 17:00 alle 21:00 - un sogno per ogni sciatore appassionato.
Sci & snowboard Sci e snowboard a Sölden: una delle prime 5 stazioni sciistiche in Austria, dove si disputa anche la coppa del mondo di sci. Il centro per lo sci e lo snowboard di Sölden invita con i suoi 148 chilometri di piste al puro divertimento sulle piste. Moderni impianti di risalita con una portata di 68 mila pers./ora garantiscono un veloce e conveniente mezzo di risalita senza tempi di attesa. Sci e snowboard a Obergurgl Hochgurgl: sci senza tempi di attesa da metà novembre ai primi di maggio. 24 impianti di risalita e 110 km di piste fino a 3000 metri di altezza. Una vista eccezionale sui ghiacciai e sulle vette circostanti. 33 modernissimi impianti di risalita garantiscono un veloce e conveniente mezzo di risalita senza tempi d’attesa.
ricetta di viaggio®
Info www.aqua-dome.at
Kaiserschmarrn
www.oetztal.com
Dolce tipico della valle.
Ingredienti - 5 uova - 50 gr di zucchero - 250 di farina - 350 ml di latte - 30 gr di burro - Uva sultanina - Zucchero a velo - Pizzico di sale - Mirtilli rossi o fragoline di bosco Preparazione Mettere a bagno l’uva sultanina per ammorbidirla. Preparate l’impasto separando i tuorli dagli albumi. Sbattete i tuorli con metà dello zucchero in modo da ottenere un composto chiaro ed omogeneo. Amalgamate la farina setacciata con il latte e l’uva sultanina ben strizzata. Montate a parte le chiare a neve, aggiungete un pizzico di sale e lo zucchero rimanente. Non appena lo zucchero si sarà amalgamato, aggiungete man mano gli albumi alla pastella, mescolando il tutto. In una padella, fate scaldare 30 gr di burro e versate metà della pastella. Fate dorare la parte inferiore a fuoco moderato e tagliatela in quattro parti, terminando cottura anche dall'altra parte. Tagliate infine la kaiserschmarren in più parti e spolverizzatela con dello zucchero a velo. Come guarnizione ideale: mirtilli rossi o fragoline di bosco.
Come arrivare In auto: Autostrada del Brennero, direzione Innsbruck. A Innsbruck prendere la A12, direzione Imst, uscita Ötztal. In treno: Stazione di Ötztal (cambio a Innsbruck) - autobus per Längenfeld. La fermata è a 300 metri da AQUA DOME. In aereo: l’aeroporto più vicino, a Innsbruck, si trova a 70 km. Dove Mangiare e dove dormire Aqua Dome Oberlängenfeld, 140 - Längenfeld, Austria Tel: +43 5253 6400 www.aqua-dome.at/it/ office@aqua-dome.at
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Rilassarsi semplicemente, coccolarsi in modo intenso
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www.aqua-dome.at AQUA DOME | TIROL THERME LÄNGENFELD GmbH & Co KG oberlängenfeld 140 | a-6444 längenfeld | tel: +43 5253 6400 | fax: +43 5253 6400 480 122
net: www.aqua-dome.at | mail: office@aqua-dome.at |
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V i a g g i IN t h e w o r l d
Vacanze d’inverno Dove andare? Al caldo nei Paesi tropicali per una vacanza di totale relax, o al freddo, magari sulle piste da sci più spettacolari del mondo, o anche non tanto lontano ma in luoghi ideali per tutta la famiglia? L’imperativo categorico è comunque partire. Ecco i nostri suggerimenti per vacanze “su misura” per tutti
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Machu Picchu
Perù, una vacanza etno chic Per gli amanti dei viaggi alternativi alla scoperta di esperienze a diretto contatto con le popolazioni locali per conoscerne usi, costumi, tradizioni e storia, potete optare per una vacanza tra i gioielli naturalistici ed archeologici del Perù organizzata da Vuela. Il tour organizzato che dura 17 giorni, vi porterà alla scoperta delle tradizioni peruviane alloggiando presso una comunità andina per conoscerne usi e tradizioni ma anche cucina e i segreti della loro antica arte tessile. Molte le località da visitare durante il tour: Lima, Paracas, Nazca, Arequipa, Colca, Puno, Taquile, Puno, Cusco, Patabamba, Valle Sacra, Aguas Calientes, Cusco, con la possibilità di estendere il viaggio di tre giorni nella foresta di Pacaya Samiria che si raggiunge in barca da Iquitos. Ammirerete fauna e flora Paracas
bellissime. Proverete l’ebrezza di sciare sulla sabbia del Deserto di Ica con il sandboard e ammirare uno dei più bei tramonti mai visti. Ma Perù è storia con tutti i misteri degli Nazca, Arequipa, Colca (il canyon più profondo al mondo), le isole Galleggianti degli Uros, il Lago Titicaca. Senza dimenticarci del Machu Picchu: solo la sua vista merita il viaggio. 17 giorni/15 notti da 2.625 euro, voli intercontinentali e tasse inclusi. Estensione a Pacaya Samiria Amazon Lodge 3 giorni/2 notti da 802 euro, voli domestici e tasse incluse.
Lima
Vuela con noi Via Padova, 60 - 20131 Milano (MI) Tel: 02 2680 9117 - Fax: 02 261 8640 www.vuela.it - info@vuela.it Pagina Facebook: Vuela.it
Cuzco
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IN the world di Anna Maria Terzi
Fuerteventura, un mare di silenzio La meta ideale per chi vuole godersi ancora un po’ di caldo anche quest’inverno e luogo ideale per chi cerca tranquillità e solitudine, tra mulini a vento, spiagge interminabili e dune fiorite, è Fuerteventura o come la chiamano gli habitué Fuerte. Quasi incontaminata, è l’isola degli amanti del mare, della natura e di chi ama fare sport . Qui potrete praticare windsurf, surf, kite surf, pesca d’altura, vela, diving ma anche cavalcate in spiaggia al tramonto o provare l’ebrezza di un volo in ultraleggero. L’isola è il posto ideale per staccare la spina da caos e frenesia della città. Vicina alla costa africana vanta un clima mite tutto l’anno. Le spiagge sono di sabbia bianchissima e il mare è di un blu cristallino e pensate che sono più di 150 moltissime delle quali meta di molti naturisti.
Le località più famose sono Corralejo, Caleta de Fuste, Costa Calma e Majanicho. Da non mancare assolutamente una sosta sulla Playa de Barlovento, 14 chilometri di sabbia dorata e finissima lambita da acque cristalline e punteggiata da basse dune. Qui il vento costante crea onde ideali per il surf. Vale la visita anche il Mulino a vento di Tefia, uno dei tantissimi mulini a vento costruiti sull’isola a partire dalla fine del Settecento per sfruttare i venti costanti. Caratteristici dell’isola anche i cammelli selvatici utilizzati dallo Zoo Camel Safari di Lajita per tour a dorso di cammello, anche se l’animale simbolo di Fuerteventura è la capra: ce ne sono diversi tipi e vivono in condizioni di semiselvaticità. Foto: ©Ufficio Turismo Spagnolo
A Fuerteventura il tour operator I Viaggi del Turchese propone 8gg/7n a mezza pensione in doppia presso i Dorado Suites a partire da € 450 a pers. con partenze da Bergamo, Milano Malpensa e Bologna. (www.viaggidelturchese.com)
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Paesaggio con il faro sul fiume San Lorenzo. Foto di Daniel Krylov.
Jardins de Métis
Nel Québec, lungo il San Lorenzo, il giardino più bello del mondo
Il faro Pointe a la Renommee, Quebec (Canada). Foto di Alberto Loyoo.
Il faro di La Martre in Quebec (Canada). Foto di Alberto Loyoo.
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Lungo le due sponde del fiume San Lorenzo, che taglia a metà Québec City, sfilano 40 fari che sono stati trasformati in alberghi di lusso. Che siano alti o bassi, dipinti di rosso oppure a strisce, questi fari sono diventati un punto di appoggio di chi vuole visitare i dintorni della città. Molte sono le cittadine da visitare lungo il fiume ma soprattutto gli spazi verdi e fioriti, grande passione dei canadesi del Québec (www.jardinsduquebec.com). Ci sono 22 tappe disseminate nei dintorni del fiume, e visitabili anche in treno acquistando un biglietto speciale presso VIA Rail-Garden Tour (www.viarail. ca). La prima imperdibile tappa di questa straordinaria garden route è costituita da Les Jardins de Métis (200 Route 132, Grand-Métis, tel: 001 418 775 2222, www. jardinsdemetis.com, ingresso: 16 dollari canadesi), un tripudio di piante, fiori e color in stile british che circondano quella che fu la casa di Elsie Reford, creatrice dei giardini e pioniera della fioricultura. Nel 1994 l’Associazione Les Amis des Jardins de Métis rileva tutto dando così vita a uno dei più antichi e meravigliosi giardini di tutto il Nord America. In estate, dal 27 giugno al 27 settembre, l’associazione promuove il Festival Internazionale dei Giardini, in cui designer di tutto il mondo si sfidano nella creazione di giardini temporanei. Evaneos (www.evaneos.it) è una piattaforma che mette in contatto diretto i viaggiatori con tour operator locali in tutto il mondo. Simona, operatore locale Evaneos per il Canada, propone l’itinerario “I gioielli del Quebec e dell’Ontario”, lungo 11 gg/10 notti, a partire da 770 € a persona, voli intercontinentali esclusi. L’idea di viaggio può essere personalizzata contattando Simona dalla pagina www.evaneos.it/canada, oppure Evaneos allo 02 89 87 77 18.
Skorpion Travel C.so di Porta Nuova, 8 - 20121 Milano Tel: 02 653 431 - www.skorpiontravel.com Pagina Facebook: Skorpion Travel Spa Organizzazione Turistica - Tour Operator
Alle Maldive per un relax totale Dopo il bagno alle Maldive cosa si fa? Praticamente nulla. Ci si riposa e ci si rilassa su un’amaca ai bordi dell’oceano. Questa è una vacanza che consigliamo a chi vuole fuggire dallo stress e dal caos delle città europee in cerca di pace, sole e mare cristallino. Ma anche di nuotate e immersioni. Beh, non è un caso che gli atolli maldiviani siano stati riconosciuti tra le cinque Top global destinations del 2016! E tanto per non sbagliare si può fare una crociera in barca seguiti dai delfini per poi finire al Four Seasons Landaa Giraavaru, sull’atollo di Baa, Riserva Mondiale della Biosfera tutelata dall’Unesco, per vedere da vicino le tartarughe marine ospitate presso il centro di riabilitazione e le mante che si possono avvistare a pochi metri dalla riva facendo snorkeling. A pochi metri dalla riva è possibile anche ammirare le praterie di corallo, della Laguna dei coralli. Per chi vuole stare con altri italiani la scelta cade sull’Alimatha, villaggio della catena Bravo di Alpitour, molto amato dai nostri connazionali. È un resort composto da tanti bungalow di legno con patio direttamente sul mare. Da non mancare qui sono le uscite in barca alla scoperta del Parco Nazionale di Dewana Kandu, per vedere autentiche meraviglie della natura. Il tour operator Skorpion Travel di Milano specializzato proprio sulle Maldive propone una vasta scelta di viaggi e soggiorni sugli atolli. Noi vi consigliamo il soggiorno al Sun Island Resort, una bellissima struttura nell’atollo di Ari Sud, sulla grande isola di Nalaguraidhoo che offre ospitalità in bungalow, bungalow sull’acque e ville. Per esempio il soggiorno in doppia in bungalow standard a mezza pensione per 8 giorni/7 notti nel periodo dal 7/1 al 31/3/2017 parte da € 1.326 a persona a cui dovrete aggiungere il volo aereo Etihad A/R 428,00 (1 scalo). Da prendere al volo! 127
A Denver, sciare con i figli Nel Colorado si trova una delle località sciistiche più apprezzate e attrezzate al mondo. Ideale anche e soprattutto per le famiglie con i bambini. Si tratta di Denver, una delle più belle e grandi città dello stato. Qui è quasi d’obbligo prender parte ai tour organizzati che hanno diverse destinazioni: il Rocky Mountain National Park Tour che porta nel cuore delle Montagne Rocciose (da € 116), il Denver Mountain Park Tour che vi conduce alla scoperta dei più bei paesaggi montani del Colorado (da € 51), il tour Denver Highlights per andare alla scoperta di tutto quello che c’è da vedere in città (da € 37) e molti altri ancora tutti bellissimi (info e pren. www.grayline.com). Una quarantina di chilometri a nord di Denver si trova lo Snow Mountain Ranch, un luogo che offre molto in tema di sport invernali: sci, skateboard, ciaspole, sentieri attrezzati, soggiorno, ristoranti, caffè e pub e un’infinita varietà di attività e intrattenimenti anche per i più piccoli. Per il soggiorno offre sistemazioni in bungalow (a partire da 142 euro a notte), case vacanze (a partire da 232 euro), stanze doppie nel lodge (a partire da 70 euro) oltre che tende nell’adiacente campeggio. Insomma per chi ama lo sci e gli sport invernali e vuole partire con la famiglia questo è un vero paradiso.
East High School, Denver.
La spiaggia di Stradbroke Island. ©Rozenn Leard Photography
Port Douglas. ©Rozenn Leard Photography
Cairns, foresta pluviale. ©Rozenn Leard Photography
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©Snow Mountain Ranch
Snow Mountain Ranch 1101 County Road 53, Granby Tel. 001.970.887.2152 www.snowmountainranch.com Carte di credito accettate: tutte. Animali ammessi: sì. Stanze per non fumatori: sì. Lo skyline di Denver.
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In Australia, cose dell’altro mondo Chi cerca l’estate quando in Europa è pieno inverno e non si lascia intimorire da 24 ore di viaggio, può optare per un viaggio in Australia, ed esattamente alla volta del Queensland, il Sunshine State, lo stato dove brilla sempre il sole. Qui c’è proprio tutto: natura selvaggia e incontaminata e fauna incredibile verso l’interno, spiagge immense di sabbia accecante punteggiate di piccole isole lungo la costa, città ultramoderne che offrono tutti i comfort. Un viaggio dedicato a chi è curioso di sapere e conoscere ma ama anche crogiolarsi al sole e fare vita di mare. E proprio a questi ultimi diamo il consiglio di visitare e sostare nell’Arcipelago delle Whitsunday, il fiore all’occhiello del Queensland e una delle mete turistiche più conosciute. In gran parte compreso nell’omonimo Parco Nazionale, è formato da 74 isole che sfilano per una cinquantina di chilometri lungo il canale naturale del Whitsunday Passage. Le isole sono collegate alla terraferma e tra loro da un eccellente servizio di tra-
ghetti in partenza dal Shute Harbour e Airlie Beach. Whitsunday Island, la più grande delle isole che formano l’arcipelago, ospita la Whitehave Beach, una spiaggia lunga sei chilometri e formata da sabbia fine e bianchissima, impalpabile. Vale la pena di arrivare all’arcipelago anche solo per vedere questa spiaggia straordinaria! Fra i tour operator specializzati sull’Australia, I Viaggi dell’Elefante propone un tour di 11 gg/8 n in doppia con colaz. in hotel**** a partire da € 3.290 a pers. Incluso volo a/r dall’Italia (part. settimanali ogni lunedì,min. due persone). Il tour tocca 11 tappe ivi compresa la città di Cairns nel Queensland.
I Viaggi dell’Elefante Via d’Ascanio, 8 - 00186 Roma Tel. +39 06 6051 3000 www.viaggidellelefante.it Pagina Facebook: Viaggi dell’Elefante
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Un Oscar alla carriera e il titolo di Dame of the British Empire, l’attrice londinese è la protagonista della serie gialla televisiva più longeva fino agli anni novanta. Ambientata a Cabot Cove, fittizio villaggio sulla costa del Maine, è un ottimo spunto per un viaggio nel foliage d’autunno
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abot Cove è il fittizio villaggio di pescatori sito sulla costa più settentrionale del Maine dove, nella finzione scenica, vive e opera la scrittrice di gialli e investigatrice dilettante Jessica Fletcher, al secolo Angela Lansbury, la celeberrima Signora in Giallo del piccolo schermo, la più longeva serie televisiva gialla fino agli anni Novanta, con all’attivo 12 stagioni e 264 episodi mandati in onda negli Stati Uniti dal 30 settembre 1984 al 19 maggio 1996. La serie, il cui titolo originale è Murder, She Wrote, è nata dalla fantasia degli autori Peter S. Fischer, Richard Levinson e William Link ed è stata trasmessa per la prima volta in Italia in prima serata da RAI Uno a partire dall’1 giugno 1988 riscuotendo immediatamente un grande successo al punto che ancora oggi gli episodi de La Signora in Giallo sono trasmessi da lunedì a sabato alle 13 su Retequattro di Mediaset. Le indagini che Jessica si trova a condurre puntata dopo puntata sono lo spunto ideale per andare alla scoper-
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ta di questo angolo segreto del Maine. E il momento migliore per andarci è l’autunno, durante la cosiddetta Indian Summer, quando si verifica il fenomeno del fall foliage e le foglie dei boschi si tingono di mille colori accesi. Nella realtà Cabot Cove non esiste se non nella fantasia degli autori e gli episodi ambientati nel villaggio di pescatori del Maine sono stati in effetti girati a Mendocino, una cittadina di 1.000 anime che si trova in California, 150 chilometri a nord di San Francisco. Qui si può vedere la casa che, nella finzione televisiva, era quella di Jessica Fletcher, una mansion in stile vittoriano, tutta bianca che oggi funge da bed & breakfast e che porta il nome di Mendocino Blair House Bed & Breakfast Inn (45110 Little Lake Street, Mendocino, tel. 001.707.9371800, fax 001.707.9372444, www.blairhouse.com, info@blairhouse.com; Angela’s Suite 180 dollari a notte, 210 nel fine settimana, doppie 120 dollari, 140 nei fine settimana; carte di credito:
week end in giallo
autunno Nel Maine con Angela Lansbury
tutte; animali ammessi: sì; stanze fumatori: no). Sempre qui si può anche vedere la replica della bicicletta usata da Angela Lansbury in alcuni episodi della serie. Nella finzione scenica Cabot Cove si troverebbe circa 40 chilometri lungo la linea costiera a nord di Portland la città principale del Maine (la capitale è Augusta), e luogo che vale sicuramente una visita. Portland è la città più popolosa dello stato e vanta tre università oltre che uno splendido auditorium e il Maine Mall, la più grande arteria commerciale cittadina scelta da migliaia di persone per fare shopping. A Portland valgono la visita l’Old Port, un quartiere dal131
Angela Lansbury nei panni di Jessica B. Fletcher
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la pianta quadrata caratterizzato da belle costruzioni ottocentesche tra cui spuntano bar, pub, ristoranti e invitanti negozi nonché numerose gallerie d’arte, e il Portland Museum of Art (7 Congress Square, tel. 207.775.6148, www.portlandmuseum.org; orario: sabgio 10-17, ven 17-21; ingresso: 12 dollari, bambini 6 dollari, gratuito il venerdì). Fondato nel 1882, il museo ospita una eccellente collezione di arte americana. Da vedere anche la Longfellow House (489 Congress Street, tel. 207.879.0427, www.mainehistory.org; orario: lun-sab 10-17, maggio-ottobre 12-17, novembre-aprile chiuso dom e lun; ingresso: visite guidate 15 dollari, 7-17 anni 3 dollari) la casa in cui ha vissuto il poeta Henry Wadsworth Longfellow, che definiva Portland “un gioiello sul mare”. Costruita in stile federale nel 1788, è aperta al pubblico da 110 anni e conserva arredi, suppellettili e documenti del poeta. Il Maine vanta 52 fari, principalmente ubicati nella Casco Bay, e dimore storiche, visitabili entrambi attraverso tour organizzati dal locale Visitor Center (tel. 207.772.5800) sia a piedi sia in pullman. Il Portland Head Light è il più antico faro dello stato ancora in funzione. La casa del guardiano è stata trasformata nel Museum at Portland Head Light (1000 Shore Road, tel. 207.799.2661, www.portlandheadlight.com; orario: da giiugno a ottobre lun-dom 10-16; ingresso: 2 dollari, 6-18 anni 1 dollaro) e documenta la storia marittima e militare dello stato. Da non mancare anche i tour organizzati via mare, a bordo della Monheganh, tradizionale imbarcazio-
ne di legno usata per la pesca delle aragoste (info e pren. Berth, South Port Maine, 14 Ocean Street, tel. 207.205.5796).
Il Portland Head Light è il più antico faro del Maine
La Signora in giallo in tv L’insegnante in pensione Jessica B. Fletcher (interpretata dall’attrice londinese Angela Lansbury, oggi novantunenne), rimasta vedova del marito Frank, inizia quasi per gioco a scrivere un libro giallo. Arriva inaspettato il successo per cui Jessica inizia una proficua carriera come scrittrice di gialli spesso ispirati a situazioni reali che lei vive in prima persona. La sua attività la porta a indagare sugli omicidi più strani e nei luoghi più disparati riuscendo a risolvere con acume e intuito anche i crimini più complessi. Nella sua lunga carriera Jessica indaga dapprima a Cabot Cove, il villaggio dove vive, dando una mano allo sceriffo Amos Tupper, poi a New York, dove riceve l’incarico come docente di criminologia all’università, e a Boston e infine in tanti altri luoghi sparsi nel mondo, ivi compresa Roma. È stato girato anche un episodio in cui aiuta Magnum PI a risolvere un caso alle Hawaii. Oggi la fortunata serie, la più longeva degli anni Novanta come serial a sfondo giallo, viene trasmessa da lunedì a sabato alle 13 su Retequattro, l’emittente di Mediaset, e continua ad avere un vasto pubblico di fan. Al punto che esiste anche un fan club di Angela Lansbury online e un sito a lei intitolato che si chiama angelalansbury.net
Il porto è il quartiere più vecchio di Portland
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dove dormire Pomegranate Inn Bellissima struttura impreziosita da sculture e installazioni artistiche con stanze dai colori tenui che ricordano il mare. Carte di credito accettate: tutte. Animali ammessi: sì. Stanze per non fumatori: sì. Doppie a partire da 199 dollari a notte.
dove mangiare Dimillo’s on the Water Bellissimo ed elegante locale che serve cucina a base di pesce e crostacei e cucina italiana dal 1954. Con tavoli in terrazza affacciata sul porto. Carte di credito accettate: le principali. Aperto dal lunedì al giovedì e la domenica dalle 11 alle 21, venerdì e sabato dalle 11 alle 22.
49 Neal Street - Portland. Tel. 001 207 772 1006 www.pomegranateinn.com
25 Long Wharf - Portland. Tel. 001 207 772 2216 www.dimillos.com
ricetta di viaggio® Il Maine è famoso per la pesca dell’aragosta e dell’astice che sono alla base del piatto più tipico dello stato. Entrambi sono bolliti in acqua di mare e serviti con maionese e limone. C’è poi una variante molto gustosa. Si tratta del lobster roll, un panino morbido, tondo o allungato, tagliato a metà ciascuna spalmata con burro e maionese e farcito con aragosta o astice bolliti. La bevanda ufficiale del Maine, dichiarata tale il 10 maggio 2005, è il Moxie, una bevanda analcolica gassata e amarognola estratta dal-la radice della genziana. Il suo ideatore, Augustin Thompson, era nato a Union nel Maine ma Moxie fu creata e prodotta per la prima volta a Lowell, nel Massachusetts e la sede dell’attività si trova attualmente a Bedford nel New Hampshire.
Clam Chowder (Zuppa di vongole)
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Ingredienti per 4 persone - 3 kg di vongole fresche - 50 gr di burro - 400 gr di panna - 100 gr di bacon o pancetta tesa - 300 gr di patate - 1 cipolla media, 1 carota, 1 sedano, 2 spicchi di aglio - sale Preparazione (circa 45 min) Mettete le vongole a mollo in acqua per un’oretta, scolatele e sciacquatele, mettetele poi in una padella larga scaldata con un paio di cucchiai di olio e due spicchi d’aglio. Fatele schiudere per una decina di minuti e recuperate l’acqua rilasciata tenendola da parte. Sgusciate le vongole. Fate un trito con cipolla, carota e sedano, soffriggete e aggiungete la pancetta tagliata a dadini. Fate cuocere a fuoco medio per un paio di minuti quindi aggiungete le patate tagliate a dadini. Aggiungete sale e continuate la cottura a fuoco lento fino a che le patate non siano ben cotte. Aggiungete la panna e mescolate bene continuando la cottura per altri due minuti. Togliete dal fuoco, frullate il tutto e aggiungete le vongole. Servite con crostini di pane.
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