à it ov n
€
2
0 9 ,
i t i n e r a r i
d i
e x c e l l e n t i a
IN AUTO bimestrale N°5
WEekENDPREMIUM.IT weekend guide
AUTUNNO
PREMIUM
IN T O S CANA Da Saturnia a San Gimignano
Viaggi con i Vip Gualtiero Marchesi VIGNE E CASTELLI POZZOLENGO (del Garda) con INFINITI Q50S IBRIDA
VIAGGI D’AUTUNNO SCONTATI da Costa rica A PRAGA
speciale suv premium maserati levante con la nuova MERCEDES GLC in ALSAZIA
con la nuova BMW X1 in TIROLO
con la subaru outback in molise
pensieri on the road LA BELLA ITALIA DI DUE RAGAZZE DEL SUD
Avevo tante cose da dire per questo editoriale, ma poi due donne che sgambettavano su della terra rossa con una racchetta hanno cancellato tutto. Una di quelle due ha vinto l’Open USA, ma per me le vincitrici sono state due. Due ragazze italiane, due ragazze del Sud, che dando colpi ad una pallina gialla con le loro racchette, hanno fatto salire la bandiera italiana sul pennone degli Stati Uniti e del mondo dello sport. E’ vero che Flavia Pennetta ha battuto la sua amica Roberta Vinci, ma è anche vero che Roberta il giorno prima aveva battuto la numero uno al mondo Serena Williams, in un faticosissimo incontro, o meglio scontro. Per me le nostre vincitrici sono due, i miei applausi vanno ad entrambe in ugual misura. Gli applausi vanno ad un’Italia, stavolta femminile, che capisce che soltanto il duro lavoro, il sacrificio, la determinazione,l a fiducia in se stessa porta ai grandi traguardi. L’Italia deve dimenticare le scorciatoie, le furbizie, i venditori di fumo, la provvidenza, i pifferai magici... L’esempio di cosa può diventare l’Italia ce lo hanno dato queste due ragazze del Sud, che più italiane non si può. E noi dobbiamo seguirlo, per far sì che la nostra Italia riconquisti i primissimi posti del turismo mondiale offrendo la nostra parte migliore e non cercando di fregare il turista. Un sindaco di una cittadina lucana mi ha detto: “Ma perchè quelli di Napoli scippano o imbrogliano i turisti? Con una città così bella i turisti glieli vanno a dare loro i soldi... non serve rubare, per far soldi basterebbe che aprissero una pizzeria e altro...” In realtà scippano anche nelle altre grandi città turistiche, anche a Barcellona, a Marsiglia, a Rio... ma comunque il discorso regge. Impariamo dalle due ragazze con la racchetta, dalla loro tenacia, dalla determinazione, dalla loro onesta sana fatica e come loro torneremo fra i primi del mondo.
di Raffaele d’Argenzio
E WORLD H T IN
ANCHE LE AUTO ITALIANE NELL’OLIMPO
Perché la Maserati Levante in copertina? Perché dopo il periodo magico della prima Lancia THEMA, delle magnifiche Alfa, abbiamo avuto un tracollo, avevamo pensato che fosse più facile far soldi con la finanza, ma poi il gruppo Fiat ha ricominciato a lavorare con fatica, con determinazione, con obiettivi, andando verso il meglio e non verso modelli riciclati e ora i risultati si stanno avendo. Benvenuta Suv Levante. Gli italiani se vogliono le cose le sanno fare. Ed allora facciamole! Non vogliamo essere i più furbi, ma i più intelligenti, i più determinati. I più ITALIANI. Basta questo.
à it ov n
€
2,
90
i t i n e r a r i
d i
e x c e l l e n t i a
IN AUTO bimestrale n°5
WeekenDPremiUm.it weekend guide
SOMMARIO
autunnO
PREMIUM
iDansatUrnia t OaSsancgimignano ana
viaggi con i viP gUaltiero marchesi vigne e castelli PoZZolengo (Del garDa) con inFiniti Q50s ibriDa
viaggi D’aUtUnno scontati Da costa rica a Praga
sPeciale sUv PremiUm maserati levante con la nUova merceDes glc in alsaZia
Editoriale Sommario News Weekend Premium Who: Gualtiero Marchesi When: weekend d’autunno Weekend & Gusto Weekend In Foto: Carlos Solìto Weekendonna Wellness & Salus: Le Terme Weekend al Museo Alfa Romeo Where Arte Bellezze Segrete Itaia Più SPECIALE SUV PREMIUM Maserati Levante Jeep, Land Rover, Lexus Mercedes GLC in Alsazia BMW X1 in Tirolo
46 51 59 74 80 86 88 90 91 92 94 96 99 114
con la sUbarU oUtback in molise
DS 5 a Parigi Pozzolengo del Garda, con Infiniti Q50 S Ibrida SPECIALE: WEEKEND PREMIUM IN TOSCANA Viaggi In: da Costa Rica a Praga La Rinascita dell’Etiopia Auto Premium: Nuova Porsche 911 Carrera Mercedes S Cabrio Peugeot 308 GTI Mazda MX-5 Novità Outdoor WEEKEND GREEN Bike Tour: Alta Val Badia Speciale: Le vie Verdi della Transumanza verso l’Unesco Transumanza Europa
HANNO COLLABORATO Marco Amatimaggio, Marina Bellati, Nicola D. Bonetti, Giampietro Comolli, Rossella Dallò, Emanuele d’Argenzio, Vittorio Giannella, Silvana Lattanzio, Gianni Marin, Cristina Moiraghi, Michelle Newton, Giuseppe Ortolano, Angelica Palesi, Armando Pezzarossa, Vittorio Piaggi, Paolo Pobbiati, Benedetta Rutigliano, Luciana Sidari, Anna Maria Terzi, Elisabetta Torrieri Impaginazione: Luis Gabriel Paz Marketing: Angelica Palesi EDITORE: Edizioni D’Argenzio S.r.l. Via Giovanni Prati 12 - 20145 Milano - tel. 02.3450719 STAMPA: CPZ Group Via Fonderia Rumi, 7 - Seriate - Bergamo DISTRIBUZIONE: Pieroni Distribuzione s.r.l. Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano Weekend in Auto: è registrato presso il tribunale di Milano al N. 158 del 03/04/2009 ISSN 1723-5685 Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti e foto restano di proprietà della Edizioni D’Argenzio S.r.l. anche non pubblicati, non verranno restituiti. È vietata la riproduzione anche parziale di testi, documenti e foto. “WEEKEND IN” è presente, gratuitamente, negli hotel (quattro e cinque stelle) della catena PLANETARIA
EEKEND premium
6
WEEKEND IN
no
vi
90
tà
r a r i i t i n e
d i
t i a l l e n e x c e
IN AUTO
2,
e l a t r o p il i o u t i e d d n e k e e w premium
e n°5 bimestralmiUm.it
€
POLO
3 4 5 6 8 10 14 18 22 24 26 28 32 34 36 37 38 40 44
con la nUova bmW X1 in tirolo
EDITORE E DIRETTORE RESPONSABILE Raffaele D’Argenzio direzione@edizionidargenzio.com
DPre Weeken ide nd gu weeke
tunnO
au MIUMa PnRE tOScan
iDa satUrnia a san gimignano
i viP viaggi con hesi marc gUaltiero lli a) vigne e caste o (Del garD a ibriD PoZZoleng iti Q50s con inFin
igiosa la prest elle rivista n icole d e i r o i l mig
tUnno viaggi D’aU scontati rica Da costa a Praga
vante sUv sPeciale m maserati le oUtback in molise arU con la sUb PremiU X1 in tirolo Zia
es glc in alsa
va merceD
con la nUo
va bmW
con la nUo
NEWS la val di cecina s’illumina d’arte
wildlife in 100 click mondiali
Castelnuovo Val di Cecina, un’immensa opera d’arte che la sera si accende grazie al connubio fra il maestro Marco Lodola e Enel Green Power. Fino al 31 dicembre l’antico borgo medievale e le torri di raffreddamento dela vicina centrale geotermica si trasformeranno in un’opera d’arte grande chilometri, firmata da Marco Lodola, noto a livello internazionale per le sue sculture luminose. L’intera area fungerà da palcoscenico per l’installazione di luce più imponente mai realizzata, attraverso proiezioni suggestive e uniche. L’iniziativa vede la curatela di Vittorio Sgarbi e la direzione artistica di Alberto Bartalini, architetto famoso per creare progetti di connubio tra l’assetto urbano delle città e l’arte contemporanea. questo progetto è solo il primo di una lunga serie chiamata “LUX”, che per il 2015 prende il nome di “LODOLUX”: altri grandi artisti si alterneranno nei prossimi anni.
Per il quarto anno consecutivo si svolge a Milano la prestigiosa mostra di livello mondiale Wildlife Photographer of the Year, grazie all’Associazione culturale Radicediunopercento. Una edizione veramente speciale che celebra i 50 anni del famoso concorso di fotografia naturalistica, nato nel 1965 e indetto dal Natural History Museum di Londra con il Bbc Wildlife Magazine. Patrocinata dal Comune di Milano, da EXPO Milano 2015 e EXPO in Città, l’esposizione ha luogo dal 9 ottobre al 23 dicembre 2015 in pieno centro, a due passi da EXPO Gate e dal Castello Sforzesco, presso la Fondazione Luciana Matalon, Foro Buonaparte 67. Cento immagini mozzafiato premiate al concorso londinese, tra i 42.000 scatti pervenuti da fotografi, professionisti e non, di 96 Paesi.
WEEKEND PREMIUM EVENT In un evento all’ Enterprise Hotel di Milano, si è festeggiato il successo del portale WEEKEND PREMIUM, con premiazioni nel campo del turismo e delle auto premium, alla presenza della stampa e di personalità. Parte integrante dell’evento è stata la partecipazione dell’Ensemble Classica Trio, di Romano Pucci. Applausi.
Premio alla DS 5, del nuovo marchio premium DS.
Premio al sindaco di Crispiano (TA) Egidio Ippoliti, per la valorizzazione del proprio territorio.
molise
WEEKEND IN
7
HOTEL VILLA UNDULNA – TERME DELLA VERSILIA
UN’OASI DI BENESSERE ACCANTO AL MARE
L
e Terme della Versilia, inaugurate nel 1998, rappresentano uno dei pochi esempi di termalismo sul mare in Italia. Collegate all’Hotel Villa Undulna, sono inserite in un giardino di oltre 30.000 metri quadrati e si trovano a soli 3 km da Forte dei Marmi, cuore della Versilia. A pochi metri si può inoltre godere di un’attrezzatissima spiaggia. L’acqua salsobromoiodica ricchissima di sali minerali, in particolare di iodio, viene impiegata nelle vasche idromassaggio e nel percorso vascolare Kneipp per le sue proprietà miorilassanti, antinfiammatorie, drenanti e stimolanti sulla circolazione periferica. Tutti ipercorsi termali sono seguiti da una qualificata equipe medica composta da specialisti in idrologia medica, dermatologia, endocrinologia e osteopatia. Inoltre, una linea cosmetica personalizzata consente di proporre esclusivi trattamenti atti a infondere profondo benessere. Per arricchire le possibili modalità di applicazione della torba, estratta dal lago di Massacciuccoli, la sezione termale è stata rinnovata con la
AUDI R8 V10 CLASSE & POTENZA Per mete cosi importanti si addice la nuova Audi R8, giunta alla seconda generazione, che riparte da 10; passa infatti da un motore V8 cilindri ad un V10. La versione stradale, che monterà un motore V10 da 5.200 cc. derivato da quello montato sulla Lamborghini Huracan, con trazione integrale e
6
WEEKEND IN
creazione della cabina per il bagno torboso, ossia un bagno in acqua termale salsobromoiodica della durata di 15-20 min, in una vasca nella quale precedentemente sono stati aggiunti circa 2 kg. di torba. L’offerta termale si declina in tre forme: beauty, benessere e termale, su una base di servizi che possono essere personalizzati dai clienti secondo le proprie esigenze. Terme della Versilia comprende anche l’omonimo Ristorante, dove la fantasia e la maestria dello Chef deliziano tutti gli amanti del bien vivre e del mangiar sano con una varietà di piatti tipici regionali e delicatezze italiane nonché internazionali che privilegiano i prodotti del territorio diviso tra mare e monti. Terme della Versilia Viale Marina, 191 - 54030 Cinquale (MS) Tel. +39 0585 807788
cambio S Tronic a sette rapporti, e una potenza di 540 CV. Rispetto al precedente modello la R8 stradale è dimagrita di 50 kg., inoltre è dotata di trazione integrale con frizione multidisco e ripartitore di coppia selezionabile tra anteriore e posteriore. Grazie alla modalità Audi drive select inoltre è possibile regolare i parametri di guida dinamica in base ai valori di attrito e alle condizioni della strada. La versione stradale Plus da 610 CV, con un consumo di carburante combinato di 12.3
l/100 km ed emissioni di 287 Co2 g/km. Alla R8 V10 stradale seguirà la R8 E-tron, che a differenza della precedente versione, verrà messa in produzione e resa disponibile al pubblico. Una spettacolare ibrida con motore derivato dalla Lamborghini Asterion, capace di sprigionare 462 CV a 920 Nm di coppia massima, con una autonomia prevista di 450 km. La velocità massima è di 320 km/h, il prezzo è a partire da euro 165.000,00.
eekend premium
Hotel Swiss Diamond di Lugano
ELEGANZA CON SPA
E
ssere protagonisti di un’esperienza indimenticabile. Questa è la sensazione che si avverte varcando la soglia dello Swiss Diamond Hotel che accoglie gli ospiti facendoli sentire, seppur con discrezione, al centro dell’attenzione in un contesto dalla raffinata eleganza che diventa un luogo del cuore in cui si desidera tornare per vivere uno stato di profonda armonia. Situato in uno dei tratti più suggestivi del Lago di Lugano, lo Swiss Diamond Hotel unisce, in un ambiente unico ed indimenticabile, la maestosità delle più belle cime delle Alpi con la romantica atmosfera lacustre. La piscina au bord du lac è il luogo ideale per sorseggiare un drink preparato con maestria dai bartender del Bar Lago e dispone di un attracco privato per battelli e motoscafi che può essere utilizzato sia dagli ospiti sia dagli utenti esterni. L’ambiente intimo e raccolto del Ristorante Panorama è invece location ideale per una romantica cena a lume di candela o eventi e vernissage d’arte.
Per ritrovare armonia tra corpo e mente, due le importanti novità del Venus Wellness Center e del Diopside Med Spa: l’ esclusiva Suite di coppia, per trattamenti di benessere in ambiente riservato, e l’importante accordo di collaborazione con La Clinique of Switzerland, centro di eccellenza per la medicina e la chirurgia estetica di Lugano. Tra le proposte spicca il trattamento DNAge, l’unica analisi del DNA che è in grado di cogliere in anticipo i processi (e i tempi) che causano l’invecchiamento cutaneo. Potendo così creare efficaci maschere medicali. Swiss Diamond Hotel Riva Lago Olivella 6921 Lugano - Vico Morcole te. +41 91 7350000 www.swissdiamondhotel.com
WEEKEND IN
7
ho: GUALTIERO MARCHESI di vdahsthgf Elisabetta Torrieri di
“TUTTO IL MONDO MI affascina” Gualtiero Marchesi, lo chef italiano più noto nel mondo e geniale Maestro della nuova cucina italiana, svela gli indirizzi della felicità dove non perdere mai di vista il gusto papillare della vita
M
aestro, ci sono luoghi in Italia e all’estero che le trasmettono una carica di energia, anche a tavola? “Sì. L’Italia è un Paese meraviglioso. Sto per iniziare un viaggio in Lombardia, seguendo le tracce culturali di alcuni cibi. Dai vai tipi di riso – ingrediente centrale nella mia cucina – alle diverse zone di produzione: Parco del Ticino, Lomellina, Lodigiano, Basso Pavese, Basso Mantovano, al grano saraceno in Valtellina, passando dal formaggio Bitto e dai pesci di lago. Quelli di Como sono diversi dal quelli del Garda o del lago d’Iseo. Per non parlare dei salumi, e dei vini della Val Tidone, a due passi da Milano. All’estero mi lascio guidare dalla curiosità. Il Giappone è un Paese da visitare, una cultura così diversa che lascia spazio all’immaginazione pura; la Francia, ovviamente, e la Svizzera. La Cina mi ha entusiasmato. Mi piacerebbe, ora, andare in Marocco, patria di una cucina regale, di altissimo rango”. Un uomo come lei ha certamente una grande sensibilità artistica: quali sono i borghi d’arte, o le città, anche all’estero, in cui ha passato i migliori weekend? “Li ho trovati soprattutto in Umbria e in Toscana: Assisi, Volterra, tanto per citarne due. All’estero, Shanghai, che ho visitato per l’Expo, New York . In Europa: Strasburgo, Roanne, dove ho imparato a cucinare, Salisburgo, per i concerti, e Cannes”. Ha preso delle idee dai suoi viaggi all’estero? “Sempre e non solo all’estero. Io prendo idee ovunque. Sono curioso, può colpirmi una frase, un paesaggio, un quadro, un oggetto, lo scorcio di una piazza, una foto scattata cento anni fa”. Lei ha dato la linea all’attuale alta cucina italiana. Secondo lei oggi si eccede in qualcosa? “I virtuosismi, l’entrata in scena che chiama l’applauso, l’agonismo fine a se stesso”. Quasi tutti i grandi chef di oggi sono stati suoi allievi: la cosa più importante che ha insegnato loro? “Le tecniche per poter essere se stessi ed esprimersi. Agli allievi dell’Alma insegniamo a diventare cuochi, grandi semmai lo diventeranno dopo, con l’esperienza. Personalmente, cerco di insegnargli l’umiltà e la curiosità, la curiosità per tutto. Due stati d’animo che mi contraddistinguono. Ma la cosa più importante è farsi una cultura a prescindere dal mestiere. Le faccio un esempio a proposito della curiosità. Recentemente a Milano ho riscoperto uno scorcio: dando le spalle alla Scala e guardando in direzione di Palazzo Marino e della Galleria, mi sono accorto che proprio in mezzo spunta la Madonnina. Di notte è fantastica”.
8
WEEKEND IN
Si è pentito di qualcosa durante la sua carriera? “Di tutto, ma soprattutto di non aver fatto abbastanza. Avrei bisogno di una seconda vita per tirare fuori tutto quello che ho ancora dentro”. Quali sono i ritrovi della Milano da batticuore da scoprire? “Il vicolo dei Lavandai, piazza dei Mercanti, il tetto del Duomo, gli spazi del Castello, ma soprattutto ciò che resta di Milano città d’acqua. Mi ricordo sui Navigli i venditori ambulanti di gamberi d’acqua dolce”. Un ristorante preferito del Nord Italia? “Oggi, il mio ristorante preferito è Ai Due Platani a Coloreto di Parma. In cucina c’è una mano dolce, l’organizzazione è perfetta e l’accoglienza più che gentile”. Come scegliere il ristorante in una città sconosciuta e qual è il piatto etnico più originale che ha assaggiato all’estero? “Un piatto che mi viene subito in mente lo assaggiai nel 1969, nel ristorante dei Troigros, in Francia: scaloppa di salmone (appena pescato) all’acetosella. E poi ricordo una saletta in Giappone, dove fui gentilmente introdotto, in cui sul tavolo troneggiava una grande lisca di tonno e i commensali, armati di conchiglie, la ripulivano vertebra per vertebra. In Giappone ho trovato nella pura e semplice esaltazione della materia una corrispondenza con la mia cucina”.
G
ualtiero Marchesi è nato a Milano nel 1930 nell’albergo “Mercato” dei genitori. Dopo importanti esperienze all’estero, ha inaugurato nel 1977 il suo ristorante a Milano, in via Bonvesin de la Riva. È stato il primo cuoco in Italia a ricevere le tre stelle Michelin (1985) e il primo al mondo a rifiutare il giudizio delle guide (2008). Fa parte delle principali associazioni mondiali che promuovono l’alta cucina: Les Grandes Tables du Monde, Les Grands Chefs Relais & Chateaux, Le Soste. Nel settembre 1993 trasferisce il “Ristorante Gualtiero Marchesi” a Erbusco e da oltre vent’anni si dedica alla diffusione della cucina italiana nel mondo anche avviando ristoranti in Giappone, Inghilterra, Russia e Francia. Nel gennaio 2004 apre i battenti ALMA, Scuola Internazionale di Cucina Italiana, fortemente voluta da Gualtiero Marchesi che nel ruolo di Rettore, guida e stimola l’intera équipe. Nel maggio 2008 ha aperto nel Teatro alla Scala il Ristorante il Marchesino. Il 18 giugno 2014 inaugura l’Accademia Gualtiero Marchesi in via Bonvesin de la Riva numero 5, l’indirizzo da cui tutto ha avuto inizio e che rappresenta un vero e proprio “Ritorno al futuro”.
E in Cina? “La Cina è maestra di cucina, nel senso di maestra nelle cotture. Una pentola, il fuoco e l’acqua. Tutto qui”. In quali Paesi esteri ha trovato le migliori cucine? “Ovunque fossero in grado di cucinare senza stravolgere la materia prima”.
TOP ‹‹‹‹‹‹ list weekend in • Assisi • Catania • Como • Parma • Volterra
Assisi
viaggi in
• Cannes • Marocco • New York • Roanne (Francia) • Salisburgo • Shanghai • Strasburgo • Tokyo
Tokyo
Dove visitare il mercato del pesce “per eccellenza”? “A Tokyo e a Catania. Basta andarci per rendersene conto”. Con che auto tornerebbe a visitare i luoghi preferiti per i suoi weekend? “Naturalmente, con una Jaguar. L’ultimo modello, perché si ripete, migliorandosi. Ha stile, forza, tradizione, in altre parole non tradisce”.
WEEKEND IN
9
h en di Giuseppe Ortolano
per scaldare mente e palato NOVEMBRE E DICEMBRE
CAPRI THE ISLAND OF ART Passata la folla estiva e diventate meno calde le giornate, Capri acquista ulteriore bellezza. Il fascino dell’isola cresce se oltre ai mitici Faraglioni, alla Piazzetta, alla splendida Via Krupp, alla Grotta Azzurra propone ai suo raffinati visitatori il progetto d’arte diffusa Capri The Island of Art. Venticinque artisti della scena contemporanea nazionale e internazionale sono stati invitati a dialogare con i luoghi e le storie dell’isola. Performance, installazioni audio e video, sculture di grandi dimensioni, proiezioni in notturna, esposizioni in luoghi pubblici e privati compongono il fitto programma della rassegna che prosegue fino al mese di dicembre e che tocca anche la città di Napoli in un ponte ideale tra mare, terra e sottosuolo. www.capritheislandofart.org DOVE DORMIRE Hotel Excelsior Parco, un piccolo albergo bomboniera affacciato su un panorama indimenticabile. Si alloggia in un’elegante villa Liberty, immersa nel verde e nella tranquillità. Servizio impeccabile. www.excelsiorparco.com DOVE MANGIARE Verginiello si trova a pochi passi dalla Piazzetta, con le finestre che guardano il Vesuvio e il Golfo di Napoli. Propone piatti tipici della tradizione caprese, con particolare attenzione agli antipasti e ai primi conditi con pesce e frutti di mare. www.ristorantepizzeriaverginiellocapri.it
10
WEEKEND IN
DAL 20 AL 29 NOVEMBRE
TORINO CIOCCOLATÓ
La città che ha dato i natali ai Gianduiotti chiude il mese di novembre con un exploit di dolcezza. Cioccolatò porta infatti nel centro storico della capitale sabauda il meglio del cioccolato Made in Italy ed internazionale, con un’attenzione particolare alla tradizione cioccolatiera piemontese. In programma laboratori per adulti e bambini, golose degustazioni guidate, originali corsi di cucina e pasticceria, la rassegna letteraria Cioccolata con l’Autore e lo speciale Gianduiotto Day, la giornata dedicata al cioccolatino simbolo del Piemonte. E ancora: incontri con esperti del settore, attività culturali e di animazione e il Chocolate Show, il ricco emporio del cioccolato per scegliere fra migliaia di prodotti proposti da un centinaio di aziende. Nell’area Boutique una raffinata selezione per i palati più esigenti e ad Equochocolate il cioccolato equo e solidale. www.cioccola-to.it DOVE DORMIRE. Il Grand Hotel Sitea accoglie i suoi ospiti in un edificio di inizio Novecento, situato nel cuore della Torino risorgimentale, a pochi passi dalla centralissima Via Roma e da Piazza San Carlo, non lontano da Piazza Castello. In posizione ideale per chi desidera spostarsi a piedi fra le vie del centro, visitare il Museo Egizio, salire sulla Mole Antonelliana o fare shopping. http://grandhotelsitea.it DOVE MANGIARE. Il Porto di Savona ha appena compiuto 150 anni di onorato servizio. Entrato nella lista dei Locali Storici d’Italia propone piatti della cucina piemontese in sale ottocentesche con delicati accenni Liberty. Frequentato da artisti e scrittori. Da non perdere gli agnolotti, il fritto misto e i bolliti. www.portodisavona.com
4 OTTOBRE
DALLA VALLE D’AOSTA ALLA TOSCANA GRAPPERIE APERTE
Un giorno l’anno da cogliere al volo. La prima domenica di ottobre alcune tra le migliori distillerie italiane aprono eccezionalmente le porte al pubblico per svelare i segreti di produzione e invecchiamento di uno dei distillati simbolo del nostro Paese: la grappa. Quest’anno si pone particolare attenzione al tema della sostenibilità, di cui si parla tanto tra i padiglioni di Expo, dato che per distillare la grappa si usa solo un importante sottoprodotto della vinificazione: la vinaccia. Tra le circa trenta distillerie aperte in Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Alto Adige, Veneto e Toscana anche le celebri Saint Roch, Berta, Francoli, Franciacorta, Cantina Storica Montù Beccaria e Kellerei Algund. L’elenco completo su www.istitutograppa.org DOVE DORMIRE E MANGIARE Quasi sempre, non lontano da una delle distillerie aperte al pubblico, dalla Franciacorta lombarda all’Alto Adige, si può alloggiare e provare la raffinata cucina gourmet di uno dei quasi 200 Romantik Hotels & Restaurants presenti in nove Paesi europei, Italia compresa. Un’accoglienza all’insegna dell’individualità che sorprende, della genuinità in tavola che delizia e della genialità della proposta turistica che cattura e affascina. www.romantikhotels.com
DALL’8 ALL’11 OTTOBRE VILLA DI TIRANO
DAL 24 OTTOBRE PADOVA
25 OTTOBRE LANGHE E ROERO
Sagra della Mela e dell’Uva. Un fine settimana di festa per celebrare il frutto simbolo della Valtellina, la saporita mela locale, e l’uva coltivata sui terrazzamenti che dominano la valle, utilizzata per produrre il pregiato vino di questo angolo di Lombardia. In programma passeggiate per cantine, meleti e vigne, menù tematici, mercatini, incontri, spettacoli e musiche tradizionali. www.sagradellamela.it
Fattori. Padova è la città di Sant’Antonio, al quale dedica la basilica del Santo, maestoso e complesso edificio religioso iniziato nel 1232, e della cappella degli Scrovegni, realizzata da Giotto nella sua maturità e ritenuta uno dei massimi capolavori della pittura del Trecento italiano ed europeo. Dal 24 ottobre al 28 marzo 2016 Padova sarà anche la città di Giovanni Fattori, il pittore toscano al quale dedica un’antologica a Palazzo Zabarella. www.zabarella.it
Narrar per Castelli. Tre i manieri che domenica 25 ottobre aprono le loro porte ai turisti per visite narrate tra storia, leggende e tradizioni di una terra antichissima. Appuntamento dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18 nel Castello di Serralunga d’Alba, nel Castello di Monticello d’Alba e nel Castello di Sanfrè per avventurarsi alla scoperta dell’affascinante storia di queste terre e per degustare i pregiati vini delle Langhe e Roero. Al termine dei percorsi narrati di visita, spazio anche alle degustazioni di bottiglie d’annata. www.turismoinlanga.it
WEEKEND IN
11
DAL 15 AL 18 OTTOBRE
DAL 1 NOVEMBRE
Due isole si incontrano a Palermo. La Sicilia della splendida Cattedrale, delle cupole rosse della Chiesa con chiostro di San Giovanni degli Eremiti, dei mercati - come Ballarò e la Vucciria - e dei mosaici di Palazzo dei Normanni, ospita per quattro giorni l’isola che nonostante molti abbiano voluto negarla c’è: Cuba. In programma l’anteprima nazionale di una mostra sulla rivoluzione cubana, con un’intervista inedita, di due ore, di Red Ronnie a Fidel Castro; musica con Bennato, Dolcenera, Matthew Lee e Olen Cesari; danza-teatro con Anthony Heinl dei Momix; mostre di fotografia, pittura e scultura contemporanea; cibo di strada della tradizione siciliana; alimenti biologici, vegani e gluten free e una conferenza di Vittorio Sgarbi dedicata a «I tesori della Sicilia». Il tutto all’interno di Villa Castelnuovo, uno dei più suggestivi parchi-giardino della città. www.isolafestival.com DOVE DORMIRE: Alma Hotel, accogliente albergo in pieno centro città, a pochi passi da piazza Politeama, dalla Cattedrale, da Palazzo dei Normanni e dai mercati popolari (Ballarò, il Capo, la Vucciria). Si alloggia in rilassanti camere dai nomi che richiamano luoghi e atmosfere palermitani. www.almahotel.it DOVE MANGIARE: Antica Focacceria San Francesco, una vera e propria istituzione che da molti anni offre, non solo a Palermo, il cibo di strada tradizionale della Sicilia. Tra le proposte gli arancini di riso; cous cous con melanzane, zucchine, pomodori e verdure di stagione; rigatoni alla Norma; involtini di melanzane o di sarde; polpette di pesce spada e molte altre golosità. www.anticafocacceria.it
Novembre è un mese speciale per Ferrara e la sua provincia. Dall’1 al 29 propone ai suoi ospiti un viaggio in mondi impossibili, dove l ’unica regola è lasciarsi guidare dalla fantasia e dal brivido della meraviglia. Per quattro magiche settimane artisti italiani ed internazionali danno vita a show teatrali e performance all’insegna del mistero. In programma anche percorsi guidati a tema alla scoperta delle leggende della città, cene ed aperitivi magici in luoghi insoliti, laboratori creativi per i bimbi che imparano a fare i prestigiatori. E durante la manifestazione, le telecamere di “Striscia La Notizia” vagheranno tra gli show per raccontare quanto Ferrara sia magica. www.visitferrara.eu DOVE DORMIRE: Hotel De Prati, un piccolo e storico albergo nel cuore della città, dove si è accolti come graditi ospiti e non semplici clienti. La scelta degli arredi, originali ed autentici, restituisce il fascino della vecchia locanda, senza però dimenticare servizi e tecnologie del nostro tempo. www.hoteldeprati.com DOVE MANGIARE: Trattoria da Noemi, per provare la cucina tipica ferrarese all’interno di un bel palazzo del Quattrocento. In tavola cappellacci di zucca, piatto classico ferrarese che ha origini alla fine del ‘500 al tempo degli Estensi, la salamina da sugo con purè, la torta di tagliatelle, la tenerina al cioccolato e la zuppa inglese. E in stagione piatti con il tartufo. www.trattoriadanoemi.it
PALERMO: L’ISOLA CHE C’È
FERRARA E PROVINCIa: MAGICO NOVEMBRE
DAL 6 AL 9 NOVEMBRE MERANO
FINO AL 15 NOVEMBRE NOVIGRAD (CROAZIA)
DAL 12 NOVEMBRE LUCCA
Merano International WineFestival è uno degli eventi enogastronomici più esclusivi ed eleganti d’Europa. Riunisce oltre 300 tra le migliori tenute vitivinicole italiane e più di 150 viticoltori provenienti da tutto il mondo. Per quattro giorni, nelle sale del Kurhaus, suggestivo edificio in stile Liberty, sarà possibile degustare vini selezionati provenienti dalle zone vitivinicole più importanti della terra, accompagnati da prelibatezze gastronomiche. www.meranowinefestival.com
Lux Experience. Nell’affascinante borgo di pescatori di Novigrad (Cittanova in italiano) si erge il grande centro benessere dell’Hotel Maestral. Proclamato il migliore centro benessere cittadino della Croazia, propone il pacchetto “Lux Experience” comprensivo di pernottamento in camera doppia con balcone lato mare, trattamento di mezza pensione con bevande a cena, regalo di benvenuto in camera, libero uso di piscine e fitness e vari trattamenti. www.coloursofistria.com
Photolux. In diversi spazi dell’affascinante centro storico di Lucca le immagini di Photolux Festival, che per l’edizione 2015 sceglie il tema “Sacro e Profano”. Declinato attraverso la fotografia per compiere un viaggio intorno al mondo, che è anche un viaggio interiore, alla scoperta dei luoghi dello spirito e degli uomini che li animano, sperimentando una tensione verso il divino di volta in volta diversa e sempre affascinante. www.photoluxfestival.it
12
WEEKEND IN
TUTTO IL MESE DI NOVEMBRE
DAL 28 NOVEMBRE AL 13 DICEMBRE
Non è pregiato come il tartufo d’Alba ma il tubero che si trova nei boschi umbri regala comunque le sue soddisfazioni. Gli ospiti del millenario Castello di Petroia, che si staglia sulla strada provinciale tra Gubbio e Perugia, possono provare l’esperienza di raccogliere con le proprie mani il tartufo. Si parte al seguito dell’arguto fattore Cesare e l’inseparabile compagna Stella lungo i sentieri che si snodano nella natura che decora i 300 ettari di boschi e prati che circondano la fortezza. Cesare individua le tartufaie e il cane completa l’opera, scavando con precisione il posto in cui si trova il nobile prodotto della terra. Il tartufo sarà poi portato nella cucina del Castello e utilizzato per la preparazione di piatti d’autore che saranno serviti agli ospiti-cercatori.
Tre insoliti fine settimana nell’antico borgo medievale di Candelara, sulle colline di Pesaro, che s’illuminerà della sola luce delle candele per la prima festa italiana della cera. A intervalli programmati l’illuminazione elettrica del borgo viene spenta e le stradine del paese sono rischiarate da centinaia di candele che illuminano le sculture della natività, realizzate in cera, legno, pietra, terracotta, ceramica, argento e sughero da artigiani provenienti da ogni parte d’Italia. Poco lontano Pesaro, città natale del compositore Gioachino Rossini. Il cuore di Pesaro è l’ampia piazza del Popolo, sulla quale si affacciano quattro imponenti palazzi edificati in epoche diverse: palazzo Ducale, palazzo Comunale, palazzo Baviera e palazzo delle Poste.
GUBBIO: CACCIA AL TARTUFO
PESARO-URBINO: CANDELE A CANDELARA
DOVE DORMIRE E MANGIARE. Il Castello di Petroia, un complesso medievale protetto da un mastio dell’XI secolo e dalle antiche mura millenarie del borgo sulla fresca collina, accoglie gli ospiti in 13 camere tra cui alcune esclusive suite, dove ancora oggi si può vivere come signori medievali. La cucina dialoga con i sapori decisi della gastronomia umbra, regalando ai commensali piacevoli emozioni, accompagnate da ottimi vini locali. www.petroia.it
DOVE DORMIRE E MANGIARE. L’Hotel Excelsior è un elegante ed accogliente cinque stelle che guarda il mare Adriatico. Nato dalla coraggiosa radicale ristrutturazione di una delle tante anonime strutture “ vista mare” si distingue per la rivisitazione degli spazi, le ampie camere dal design moderno e innovativo, la qualità e professionalità del servizio (non a caso la proprietà è di un noto tour operator italiano) e l’ottimo ristorante, dalla cucina creativa ma saldamente ancorata ai prodotti del territorio e alla stagionalità. Non solo un albergo che esce dal coro, ma anche un ottimo ristorante. www.excelsiorpesaro.it
15 NOVEMBRE PUGLIA
FINO ALLA FINE DELL’ANNO FIRENZE
NOVEMBRE E DICEMBRE LIONE (FRANCIA)
CANTINE APERTE A SAN MARTINO Sin dall’antichità la ricorrenza religiosa di San Martino è una tappa fondamentale per l’enologia: i contadini, infatti, usano dire che “a San Martino ogni mosto diventa vino”. Ed è proprio per festeggiare la nascita del “vino nuovo” che, la seconda domenica di novembre, le cantine pugliesi accolgono gli enoturisti per una degustazione “in anteprima” delle proprie etichette, insieme a gustosi prodotti di stagione del territorio e ai vini novelli, con il loro carico di profumi freschi e invitanti. www.mtvpuglia.it
Il mondo che non c’era. Tanti i motivi per visitare Firenze a novembre, quando i turisti sono di meno e forse anche più discreti. Tra questi la mostra “Il mondo che non c’era” che espone al Museo Archeologico Nazionale capolavori - quasi tutti mai visti prima d’ora - espressione delle grandi civiltà della cosiddetta Mesoamerica (gran parte del Messico, Guatemala, Belize, una parte dell’Honduras e del Salvador) e delle Ande (Panama, Colombia, Ecuador, Perù e Bolivia, fino a Cile e Argentina). Dagli Olmechi ai Maya, agli Aztechi; dalla cultura Chavin, a quelle Tiahuanaco e Moche, fino agli Inca. www.firenzemusei.it
Biennale. Una Biennale chiude a Venezia ed un’altra, altrettanto interessante e coinvolgente, si apre in Francia nella bella città di Lione. Tra le mostre più interessanti La Vie Moderne (59 artisti di 28 Paesi con 200 opere) e Anish Kapoor da Le Corbusier, con le opere dell’artista conosciuto in tutto il mondo in dialogo con l’architettura modernista del Convento de la Tourette, costruita da Le Corbusier a Eveux. www.labiennaledelyon.com
WEEKEND IN
13
eekend in c a n t in a
weekend & g u s t o di Marina Bellati
Tra funghi e cantine Diamo il benvenuto a questa stagione, con i suoi colori, i suoi prodotti, il suo clima fresco, che può ancora regalare meravigliose giornate da trascorrere all’aperto. Ăˆ il momento migliore per andare a scovare cantine oppure ristoranti e agriturismi che hanno fatto dei funghi uno dei loro punti di forza
14
WEEKEND IN
Del Cambio Piazza Carignano 2 Torino
Trattoria La Brinca Via Campo di Nordest 58 Né (Ge)
Ristorante Rubin Hotel Schgaguler Via Dolomiti 2. Castelrotto
Tel. 011 546690 www.delcambio.it Da poco più di un anno lo storico blasonato ristorante torinese è tornato a nuova vita, sotto la guida del bravo chef Matteo Baronetto. Il ristorante, nella cui sala scintillante di stucchi dorati e cristallerie mangiava il conte di Cavour, è sciccoso e adatto alle grandi occasioni e come da tradizione è uno dei luoghi di elezione per bere ottimi vini (piemontesi innanzitutto, ma anche l’elenco degli champagne è sterminato) e, in stagione, godersi i piatti a base di funghi o di pregiato tartufo bianco. Mentre per uno spuntino più informale e trendy, ma sempre raffinato e di qualità, c’è il Bar Cavour, al piano superiore.
Tel. 0185 337480 www.labrinca.it In Valgraveglia, a 8 km da Lavagna, da oltre 30 anni la famiglia di Sergio Circella gestisce il ristorante La Brinca, locale che si è fatto apprezzare per ottima cucina genovese (pasta fresca al pesto, coniglio alle erbe, cinghiale, involtini di vitella ripieni di carne) e per una cantina “importante”, che conta oltre mille etichette pregiate, da tutte le regioni italiane. Naturalmente c’è una vasta rappresentanza dei profumati vini liguri e oltre 200 vini naturali, racchiusi nella cantina storica del ristorante, che è dotato pure di un orto di oltre 4mila mq. (a pranzo aperto solo sabato, domenica e festivi)
Tel. 0471 712 100 www.schgaguler.com Un hotel con ampia spa che, come molte strutture altoatesine, porta da generazioni il nome della famiglia che lo ha fondato e tuttora lo gestisce. Nel centro del paese, ampliato e ammodernato qualche anno fa, l’hotel ha un bel ristorante (aperto anche alla clientela non residente) che propone i piatti della tradizione altoatesina, fra cui i funghi, con polenta o in molti altri modi, sono fra i protagonisti. La maitre Sandra Schgaguler presiede il ristorante ed è responsabile dei vini: il Rubin dispone di una ricca selezione di bottiglie di produzione altoatesina. All’interno della “carta dei vini” è possibile trovare le specialità delle migliori cantine locali.
Da vedere Parte del territorio di Nè è compreso nel Parco regionale dell’Aveto, che gestisce la miniera di Gambatesa, che fino a poco tempo fa (la normativa è in fase di aggiornamento, che si spera consenta quanto prima di riaprire la miniera alle visite, info@minieradigambatesa.com) era visitabile con un trenino, lo stesso utilizzato in passato dai minatori come mezzo di trasporto durante la fase attiva della miniera.
Da vedere Ai piedi dello Sciliar e dell’Alpe di Siusi, Castelrotto è un gioiello turistico nel comprensorio delle montagne dolomitiche, patrimonio UNESCO. È possibile effettuare escursioni guidate sul campanile della chiesa del paese (da prenotare) e in inverno gite in slitta o in carrozza. Molte le manifestazioni in costume, fra cui in inverno il “matrimonio contadino”.
Da vedere Piazza Carignano è nel cuore della città dai lunghi portici e storiche caffetterie. Da non perdere il Museo Egizio, completamente rinnovato, Palazzo Reale, Piazza Castello e Palazzo Madama, il parco e il castello del Valentino. Nella Mole Antonelliana c’è il Museo Nazionale del Cinema e poco fuori città ci sono le splendide residenze sabaude, tra cui Venaria Reale, Stupinigi, Rivoli.
WEEKEND IN
15
weekend & g u s t o Albergo Ristorante Il Cervo Piazza Europa 20
Ristorante FiorFiore Tenuta Roccafiore Località Chioano
Castello di Petroia Loc. Petroia Gubbio (PG)
Agazzano (Pc) Tel. 0523 975208 www.ristoranteilcervo.it
Todi (Pg) Tel. 075 8942416 www.roccafiore.it
Tel. 075 920287 www.petroia.it
È dagli anni ’70 che la famiglia Panizzari gestisce questa struttura, che si affaccia nella piazza principale del paese. Questo è il regno dei famosi “tortelli con la coda”, dei “pisarei”, degli anolini, della pasta fresca e dei fantastici salumi, ma anche di gustosi risotti ai funghi o ai tartufi, quando la stagione è propizia a offrire questi prodotti spontanei del bosco. Secondi piatti di cacciagione, tipici autunnali, completano la gamma dei secondi, per finire in bontà con i dolci fatti in casa. Buona la cantina, accogliente anche il dehor, nella bella stagione.
Le tenute (ora alla vendemmia numero 10) ospitano un Country Chic Resort immerso nei vigneti. La cantina propone solo vini bio da vitigni autoctoni: Grechetto di Todi, Trebbiano Spoletino, Sangiovese, Sagrantino e Montepulciano. Il menu è una summa dei piatti tipici della cucina regionale umbra, firmata dallo chef Carlo Grimaldi; fra i piatti spiccano quelli a base di tartufo o funghi (ad es. i ravioli di pernice o il risotto gratinato con porcini trifolati). Le sale da pranzo, come accadeva un tempo nelle residenze di campagna, sono differenti tra loro per dimensioni, colori, arredi: due sale principali, denominate sala rossa e sala avorio, e due salette più piccole, la saletta verde e quella del camino.
Da vedere Le colline piacentine sono dominate da molti castelli di epoca rinascimentale e Agazzano non fa eccezione: vanta infatti una rocca quattrocentesca, con accanto una residenza edificata nel ‘700. Lo storico edificio, visitabile, fa parte dell’associazione de I castelli del ducato di Parma e Piacenza (info: www.castellidelducato.it)
16
WEEKEND IN
Da vedere Todi vale la visita: una cittadina in cui le vestigia del Medioevo sono particolarmente ricche e suggestive, a partire dalla piazza del Popolo, attorno alla quale ci sono i monumenti più significativi, come il Duomo dell’Annunciata, il Palazzo del Capitano, quello dei Priori e quello del Popolo.
Sentirsi per una giornata come i signori del castello? Un sogno possibile al Relais Castello di Petroia, Castello di Petroia: un maniero che da mille anni sta a protezione di Gubbio e del suo territorio. Il ristorante (aperto anche a ospiti esterni, solo a cena, serve prenotare) propone una raffinata cucina in cui protagonisti sono funghi e profumati tartufi (con gli ospiti vengono organizzate anche delle battute di “ricerca”, con i cani), l’olio purissimo ricavato dagli olivi secolari del parco, le pregiate carni delle Chianine allevate nella tenuta agricola che circonda il mastio, verdure e legumi locali. Da vedere Perugia e Gubbio sono le mete più importanti, a brevissima distanza. Molto belle anche le passeggiate che si possono fare a piedi o a cavallo (il castello ha un maneggio), entro percorsi ben segnalati di oltre una decina di chilometri, che toccano in parte anche il percorso francescano della pace da Assisi a Gubbio.
Villa Maiella Strada Sette Dolori 30, Guardiagrele (Ch)
Ristorante Mad – magazzini Donnafugata Corso XXV Aprile Ragusa Ibla
Capofaro Malvasia & Resort Via Faro, 3 Salina Isole Eolie (Me)
Tel. 0871 809319 www.villamaiella.it
Tel. 0932 66.64.29 www.magazzinidonnafugata.it
Tel. 090 98 44 330/1 www.capofaro.it
Vanta una stella Michelin questo ristorante storico della famiglia Tinari, dove la cantina è da veri intenditori e punto di forza: tante le etichette di pregio fra bianchi, rossi e rosati, molti dei quali abruzzesi (ampia scelta fra i rossi Montepulciano, i bianchi Pecorino e i rosati Cerasuolo). I piatti sono elaborati e curati nei minimi dettagli, con prodotti di alta qualità, fra cui spiccano lo zafferano dell’Aquila e il maiale nero allevato nella Fattoria di proprietà. La Villa vanta anche 14 camere nella tranquillità del parco della Majella.
La rinomata cantina siciliana ha inaugurato in un palazzo nobiliare del centro storico di Ragusa il suo ristorante con annesso bar, dove imperano la cucina del territorio, l’ottima pasticceria siciliana, il cioccolato modicano. Per non parlare degli ottimi vini aziendali, che fanno mostra di sè in apposite nicchie fra le antiche arcate. L’ambiente è tutto giocato in un sapiente contrasto fra parti antiche e modernità, il menu (che comprende anche le pizze) punta alla sicilianità di ingredienti e ricette, in chiave moderna.
Una fuga fuori stagione, quando ancora il mare eoliano è caldo e accogliente, può portarvi a Salina, in questo splendido resort della famiglia Tasca d'Almerita, icona della viticoltura siciliana di qualità (con sede nella Tenuta Regaleali, a Sclafani Bagni, Pa). Il ristorante è guidato dallo chef Ludovico de Vivo, che punta sui prodotti isolani e più in generale siciliani. Fra splendidi panorami sui vigneti e passeggiate vista mare potrete gustare una genuina cucina di mare e ottimi vini, fra cui il più nobile fra quelli locali, il Malvasia. Stagionale, aperto fino a ottobre.
Da vedere Il parco della Majella si offre al visitatore con dei vasti pianori d'alta quota e dei canyons selvaggi e imponenti, ma anche il Parco degli Eremi, delle Abbazie, delle capanne in pietra a secco, dei meravigliosi centri storici dei Comuni che ne fanno parte. Fra le tante escursioni, quella all’antico Eremo di Santo Spirito, che si raggiunge in auto dal borgo di Roccamorice.
Da vedere Sulla collina, Ibla è la parte più antica di Ragusa, che va assolutamente visitata nelle sue oltre cinquanta chiese e palazzi barocchi del centro. Qui ci sono ben 18 monumenti del tardo barocco riconosciuti dall’UNESCO come patrimonio dell’Umanità, fra cui il settecentesco Duomo di San Giorgio, S. Maria delle Scale, Palazzo Battaglia, la chiesa di S. Filippo Neri…
Da vedere Tutte le isole Eolie sono gioielli da visitare: Lipari, Vulcano, Salina, Alicudi, Filicudi, Panarea e Stromboli sono le “sette sorelle”, a circa 40 chilometri dalla costa siciliana. Salina è patrimonio dell’UNESCO e riserva naturale, che offre trekking lungo vari sentieri panoramici, ad esempio verso il Monte dei Porri o alla Fossa delle Felci.
WEEKEND IN
17
weekend in f o t o
I PAESAGGI CHE RIEMPIONO Il creativo e fotoreporter pugliese Carlo Solìto ci racconta le bellezze dell’Italia cui lo spazio Eataly a EXPO dedica cento scatti. Un reportage d’autore che trasmette al visitatore i colori, le luci e le emozioni di luoghi e paesaggi del Bel Paese nel mutare delle stagioni. I suoi consigli per dieci weekend speciali da non perdere
N
ello spazio di Eataly, all’EXPO, dedicato alla biodiversità italiana, fino a fine ottobre sono diffuse le immagini del racconto fotografico che Carlo Solìto ha intitolato MERAVIGLIOSA, discovernig the beauty of Italy. La bellezza della nostra Italia è così: meravigliosa. Un aggettivo semplice per un Paese semplicemente unico. E’ stato Oscar Farinetti ad interpellare il creativo pugliese per intraprendere, nel suo stile routard, un viaggio attraverso i paesaggi e la natura d’Italia tutta e della Sardegna. Ne è nato un reportage che il fotoreporter ha realizzato in diverse stagioni per “imprigionare” i colori e le luci del Bel Paese in ogni sua forma ed espressione. Il risultato? 250 fotografie che, nel totale, “sprigionano” emozione e raccontano momenti della biodiversità paesaggistica italiana, dalle Dolomiti all’Appennino, dalle coste dei nostri mari alle campagne tra pianure e colline. Quali sono i paesaggi che la stimolano di più? Quelli che hanno all’interno orizzonti pieni di interrogativi, che stimolano l’andare: sono la scintilla del viaggio. Di fronte ad un paesaggio, cosa pensa di voler trasmettere ai lettori? Semplice! Quello che provo io. Ogni paesaggio genera emozioni indescrivibili che mettono in moto quel benzene straordinario che si chiama buonumore. Secondo me, ogni giorno, ogni santissimo giorno, dovremmo dedicarci uno skiline, un paesaggio che riempia occhi e anima.
18
WEEKEND IN
Quando decide di inserire l’elemento umano? La magia del paesaggio è tale per la presenza dell’uomo o delle sue tracce. In questi casi per raccontare più approfonditamente, in uno scatto, l’uomo, la sua figura, la sua sacralità non può mancare in un paesaggio. Quali sono le ore in cui preferisce scattare? Tutte le ore sono buone per scattare. È vero quelle centrali non fanno bene ai paesaggi alle profondità delle ombre, ma ci sono paesaggi, luoghi, città dove la luce abbagliante è determinante per raccontare l’atmosfera del momento. Ogni momento, in sostanza, è un buon momento da incapsulare nell’eternità di uno scatto fotografico. Ci dice i dieci weekend “fotografici” che consiglia ai lettori e i dieci viaggi all’estero? Dieci weekend da non perdere in Italia sono le Dolomiti del Catinaccio, il Carso Triestino, il Parco Naturale delle 5 Terre in Liguria, i castagneti monumentali delle Alpi Apuane in Toscana, la Val Nerina in Umbria, l’Arbatax Park Resort in Ogliastra che è una Sardegna che non t’aspetti, le masserie Torre Coccaro e Borgo San Marco tra gli uliveti millenari della Puglia, Corato e la magia della sua Alta Murgia sempre in Puglia, l’Irpinia delle verdi montagne e del vino buonissimo (il borgo medievale di Nusco per lo specifico), l’area meridionale della Basilicata tra i massicci montuosi del Sirino e del Pollino. All’estero, invece: la Giordania, il Québec con Montréal, New York, il Perù, le isole dello Ionio greco, la Corsica, l’Andalusia e i Pirenei in Spagna, la Patagonia e l’India, magari risalendo il Gange.
c o n c a rV la ol s d s’ Oo rl ci ti o a
OCCHI E ANIMA La piana di Paestum coi templi magnogreci. Lo scatto fotografico (con grandangolo) è stato eseguito al tramonto, la luce migliore per la pietra delle vestigia millenarie che si tingono di rosso.
Il Gruppo Sella, come tutte le Dolomiti, esprime un gioco di chiaroscuri, quasi caravaggeschi, dove i pilastri di roccia disegnano una geografia aspra. Foto scattata (con ottica media) nel pomeriggio dal sentiero della Ferrata Brigata Tridentina.
WEEKEND IN
19
weekend in f o t o
Gli scogli Rossi di Arbatax in Ogliastra, in Sardegna, sono rossi davvero ma al tramonto sono fiamme che prendono ad agitarsi contro il cielo come il falò di uno sciamano. Foto scattata nel pomeriggio con grandangolo.
Qual è Il paesaggio che, finora, l’ha affascinata di più? Per scelta vivo in Irpinia, nell’entroterra campano, in pieno Appennino. Mi piace talmente tanto questo posto che l’ho decretato a mio buon ritiro. Non scherza neanche la gravina di Riggio nella mia Grottaglie, la cittadina pugliese che mi ha dato ai natali. Una domanda che vorrebbe che le avessimo fatto… Gli occhi più belli che ha fotografato? Quelli di mia madre, sanno di universo.
BIOGRAFIA CARLOS SOLÌTO
Carlos Solìto, 37 anni, collabora con numerosi magazine e quotidiani italiani ed esteri. Realizza cortometraggi, videoclip musicali e spot pubblicitari e, sempre nella regia, cura documentari e cortometraggi. Già “scovato” anni fa da Franco Dragone (tra i padri de Le Cirque du Soleil e produttore del suo docufilm Québec, my version nel 2012), Carlos Solìto è interpellato anche da enti governativi (come i Ministeri per il Turismo) per documentare le emergenze turistiche dei rispettivi territori. Tra i vari incarichi quello del Québec, della Giordania e, nel 2013, in occasione dell’Anno della Cultura Italiana in USA, quello dell’agenzia NY&GO. Diversi sono i libri (narrativa, fotografici e guide) pubblicati in Italia e all’estero per le migliori case editrici, tra cui White Star, National Geographic e Mondadori. Tra gli ultimi libri ci sono Montagne (Elliot), curato e scritto insieme a Dacia Maraini, e Nel blu (di Oscar Farinetti) edito da Feltrinelli per i quali ha curato l’apparato fotografico.
20
WEEKEND IN
Weekend IN FOTO
• L’Arbatax Park Resort in Ogliastra, una Sardegna che non t’aspetti, • La Basilicata tra i massicci montuosi del Sirino e del Pollino. • Il Carso Triestino • I castagneti monumentali delle Alpi Apuane • Corato e la magia della sua Alta Murgia • Le Dolomiti del Catinaccio • L’Irpinia delle verdi montagne e dei vigneti (borgo medievale di Nusco) • Le masserie Torre Coccaro e Borgo San Marco, tra gli uliveti millenari della Puglia • Il Parco Naturale delle 5 Terre in Liguria • La Val Nerina in Umbria
VIAGGI IN FOTO
• L’Andalusia e i Pirenei • La Corsica, • La Giordania • L’India magari risalendo il Gange. • Le isole dello Ionio greco, • New York • La Patagonia • Il Perù • Il Québec con Montréal
con carlos solito
Gli ulivi millenari della piana di Fasano, in provincia di Brindisi, sono monumenti naturali che da secoli caratterizzano il paesaggio pugliese donandogli magia e unicitĂ . Foto scattata (con grandangolo) nel pomeriggio, nella tenuta della masseria Borgo San Marco.
Le masserie pugliesi con il loro monumentale candore punteggiano le campagne dal Gargano al Salento. Torre Coccaro è tra le piÚ famose con la torre fortificata seicentesca costruita dai Cavalieri di Malta. Foto scattata (con teleobiettivo) in tarda mattinata.
WEEKEND IN
21
WEEKENDONNA di Angelica Palesi
Mare chic, settembre a Portofino
S
e non sapete rinunciare al mare nemmeno a settembre e cercate una località chic e romantica per godervi gli ultimi raggi di sole, Portofino, il gioiello della Liguria, è il luogo che fa per voi. Mare, storia, natura e arte; qui si respira un'armonia perfetta. Ritratta spesso come città chic, dei grandi yacht e delle ville faraoniche, in realtà questa è solo una faccia della celebre cittadina. Il suo clima mite, apprezzabile in ogni periodo dell’anno, e l’esclusività del suo stile la rendono la perla della Liguria. Settembre è il periodo adatto per ritrovarsi a Portofino, quando le orde di vacanzieri sono state riassorbite, il clima è decisamente più fresco, potrete godervi un lungo weekend di regate, esibizioni, tranquillità e mondanità. Se non siete degli habitué ecco alcune dritte per godervi al meglio questa località. Passeggiando per il centro troverete le boutique delle grandi firme e molti negozietti e bancherelle di artigianato senza spendere una fortuna. Via Roma è la stradina che conduce verso la famosa piazzetta e il suo porticciolo, è la più frequentata, ricca di negozi e ristoranti. Qui
troverete un posto adorabile: il Belmond Splendido Mare dove potrete godervi un ottimo happyhour. Se volete gustare i piatti della tradizione ligure un salto al Ristorante Puny è d’obbligo. Da Puny la cucina è quella della tradizione ligure, curati in modo superbo e con materie prime di assoluta qualità. Portofino non è fatta solo di grandi boutique, yacht e vita mondana ma anche di luoghi nascosti da visitare, infatti passeggiando poco fuori dal centro, potrete risalire il promontorio e proseguendo sulla collina giungerete al celebre Castello Brown, circondato da un magnifico giardino. Dal Castello attraverso una bellissima passeggiata si arriva fino al faro di punta del Capo, che si trova nel punto più estremo del promontorio; una volta raggiunto questo punto, il panorama toglie letteralmente il fiato. Quindi questi sono alcuni buoni motivi per scoprire Portofino non solo come meta luxury e mondana, ma anche come paradiso del wellness per assaporare al meglio le bellezze di questo borgo d’altri tempi.
Luxury weekend per sole donne a Marrakech Dar Darma, è un lussuoso riad del XVIII secolo situato nel cuore della Medina, a pochi passi dal Museo di Marrakech. L’esclusivo riad ripropone questo autunno l’offerta Ladies a Darma per una vacanza fra sole donne. L’offerta, valida tutto l’anno per un minimo di tre notti, include uno sconto del 10% su cibo e bevande, lezioni di cucina private su prenotazione. Sarà quindi un soggiorno all’insegna del gusto, del benessere e della scoperta della città. Da non perdere la visita a uno dei tanti hammam della città, veri regni del benessere per una totale remise in forme. Le ospiti di Dar Darma hanno a loro disposizione la possibilità di una convenzione con il noto
La nuova Lancia Ypsilon cambia look
L
a scorsa primavera la Lancia ha celebrato i 30 anni della celebre fashion city car con la Ypsilon 30th Anniversary, ora è pronta a stupirci ancora con un nuovo design ultra chic. Lancia ha presentato la Nuova Lancia Ypsilon in anteprima al Salone di Francoforte 2015 (dal 17 al 27 settembre). La piccola e raffinata citycar italiana tanto amata da noi donne sfoggerà alcune modifiche mirate al corpo vettura e all'abitacolo. Con nuove linee e look moderno, la versione aggiornata della Ypsilon sarà subito lanciata sui principali mercati d’Europa, per essere disponibile nelle concessionarie già prima della fine del mese di settembre. Quindi care amiche non dovrete aspettare molto!! Il restyling della Lancia Ypsilon 2015 è puramente estetico e si concentra tutto sulla parte frontale, ridisegnata in maniera più elegante e ancora più femminile, con una calandra rimpicciolita dal design inedito e un paraurti rivisto e dotato di elementi cromati. Con l'aggiornamento del frontale, la Lancia Ypsilon 2016 introduce anche nuovi colori carrozzeria: oltre alle classiche 10 vernici pastello, debuttano infatti il nuovo Blu di Blu e l'Avorio Chic, mentre all'interno dell'abitacolo le sellerie saranno proposte in nuovi materiali e fantasie. Rinnovata anche la plancia che ora accoglie anche il nuovo sistema di infotainment UconnectTM con schermo tattile da 5 pollici. Due le motorizzazioni a benzina: la Lancia Ypsilon 1.2 da 69 cavalli e la Lancia Ypsilon 0.9 TwinAir Turbo con il bicilindrico da 85 cavalli. In gamma non manca nemmeno la Lancia Ypsilon Diesel con il 1.3 MultiJet da 95 cavalli.
22
WEEKEND IN
BORSE..ECCO LE TENDENZE AUTuNNO INVERNO 2015/2016
Dove mangiare: Ristorante Puny 16034 Portofino - Ge piazza Martiri dell'Olivetta 5 Tel. 0185.269037 Aperto: a pranzo e a cena. Chiuso: giovedì Agriturismo TerreRosse Portofino. Località Terruzzo 4 Tel. 018563193
Dove dormire: B&B La Rosa Bianca Via Mortola 37 San Rocco di Camogli Tel. 0185776666 Belmond Splendido Mare Via Roma, 2, 16034 Portofino GE Tel. 0185 267800 (ottimo per l’aperitivo)
centro benessere Les Bains de Marrakesh, situato all'interno delle mura della medina; invece, coloro che non desiderino uscire dal riad, possono usufruire del piccolo ma intimo hammam interno. Potrete esplorare la città, perdendovi tra i vicoli e tra gli affollati mercati, fino ad arrivare ai luoghi di maggior interesse. Infine è d’obbligo la visita ai Giardini di Majorelle, appartenuta all'artista francese Jacques Majorelle, grande collezionista di piante provenienti da tutto il mondo e acquistata poi da Yves Saint-Laurent come residenza privata. Non resta quindi che partire per vivere un’esperienza tutta al femminile! Per prenotazioni e informazioni: Dar Darma, Marrakech Tel. +39 02.669927.204 www.dardarma.com info@dardarma.com – reservation@dardarma.com
Oggi parliamo di un accessorio immancabile nel guardaroba di noi donne: le borse e da brave shopping-addicted, sarete curiose sulle novità di questo autunno inverno 2015/2016. Partendo dal presupposto che le borse da avere nel guardaroba non sono mai troppe, quale migliore occasione della nuova stagione per puntare i nuovi modelli di tendenza per l’autunno 2015 e farne una bella scorta? Partiamo dalle frange, imperdibili su maxi o minibag con tracolla, immancabili anche le lavorazioni patchwork nelle tinte più calde, dal ruggine al marsala, e le stampe optical o floreali d’ispirazione Anni 70, sia in versione black&white sulle shopper più pratiche per il giorno, sia su pochette più adatte ai look serali. Se siete più amanti del “rock style” non preoccupatevi, l’autunno che ci attende sarà proprio culla per un rinnovato rock-chic, tra borse total black e una cascata di borchie. Protagoniste assolute anche le cosiddette “bucket bags“, ovvero le borse a secchiello, seguite da cartelle o borsine a cofanetto effetto pitone. Tra gli outfit urbani più ricercati tornano gli zainetti annoverati tra i must have irrinunciabili di questo autunno/inverno 2015-2016.
“In viaggio con le amiche” Isa Grassano Secondo le statistiche ufficiali, le "donne con la valigia" sono in aumento e sono sempre più esigenti, un vero e proprio esercito al femminile in giro per il mondo in cerca di divertimento o di semplice relax. Ecco la guida che segnala ben 101 mete per tutte coloro che vogliono concedersi uno stacco dalla vita quotidiana e godersi un viaggio all'insegna dell'avventura. Un tour insolito verso destinazioni poco note, una guida tutta al femminile per voi che non siete mai stanche di viaggiare.
NUOVA MAZDA MX-5 LA SPORTIVA CHE PIACE ALLE DONNE
L
a nuova Mazda MX-5 ritorna alle origini con dimensioni e peso ancora più contenuti. Sbarcata nelle concessionarie d’Europa a partire da inizio settembre, la quarta generazione della Mazda MX-5 dal rinnovato design è in netta controtendenza rispetto al mercato. E’ divertentissima da guidare, sarà proprio per le sue dimensioni ridotte e compatte che piace cosi’ tanto a noi donne, è davvero unica nel suo genere. Arrivata in Italia solo da qualche giorno noi siamo andate a provarla per voi. Milano ha ripreso la sua frenetica routine dopo la pausa estiva e nel cielo splende un tiepido sole di settembre, quindi senza pensarci due volte saliamo a bordo della nostra Mazda MX-5 e partiamo! Con una giornata così c’è da fare solo una cosa : azioniamo la leva sul tetto e abbassiamo la capote e in un secondo l’azzurro cielo di Milano è sopra di noi. Il soft top è diventato molto più leggero rispetto al passato,
si fa sempre tutto dall’interno e basta una sola mano, sia per chiudere che per aprire. Il divertimento e le sensazioni al volante sono coinvolgenti e uniche, un’auto dal sapore sportivo ma al tempo stesso perfetta per noi donne grazie alla sua leggerezza e facilità nella guida molto sportiva e scattante. Sarete curiose dei colori, ebbene ne avete ben 7 a disposizione: Soul Red
metallizzato, Ceramic metallizzato e molti altri…avrete l’imbarazzo della scelta! Per le più tecnologiche, grazie al sistema di connettività per smartphone MZD Connect potrete accedere in sicurezza ad internet ogni volta che vorrete. Insomma, a quest’auto non manca nulla: guida sportiva, cura nei dettagli il tutto abbinato ad una buona dose di tecnologia. Da provare!
WEEKEND IN
23
weekend in S A L U S
Viaggi della salute le terme
L
uoghi di relax e di cure, ideali per questi mesi d’autunno un po’ uggiosi e cupi che fanno proprio venire voglia di coccole. Già i romani avevano capito quanto le acque termali dessero alla salute grandi vantaggi; anzi, forse non sapete che il termine SPA, intesa come stazione termale, deriva dall’acronimo di “salus per aquam”, che in latino vuol dire salute per mezzo dell'acqua. Dunque, tra medicina e turismo, tra cura e relax, perché non programmare un viaggio in agriturismi con terme, immersi nel verde? Ottimo per un benessere sia fisico sia psicofisico. La crenoterapia, cioè il metodo di cura attraverso le acque termali, sfrutta le proprietà terapeutiche delle acque sorgive ricche di zolfo, iodio, cloro, ferro, calcio per disintossicare o riabilitare la persona, che ne avrà benefici interni, bevendole, ed esterni, con balneoterapia e fanghi, oltre che col calore, che favorisce il rilassamento dei muscoli e la vasodilatazione. COSA CURARE: Tante sono le patologie che si possono curare alle terme, quali per esempio quelle osteoarticolari, respiratorie, dermatologiche, ginecologiche, gastroenteriche, le più comuni, ma anche l’apparato respiratorio, come asma, bronchite, sinusite, o malattie della pelle come eczemi, psoriasi, e malattie del sistema osteoarticolare, come l’artrosi, e del sistema digestivo. Dolori abbastanza comuni, soprattutto dopo una certa età, sono il mal di schiena, il male al collo o avere ginocchia doloranti. Possono essere sintomi di artrosi o reumatismi (in Italia ne è interessata circa un terzo della popolazione). Per questi disturbi la cura alle terme funziona bene con la sinergia di acqua e fanghi, che si potenziano a vicenda: il calore dei fanghi rilas-
24
WEEKEND IN
sa i muscoli, attenuando il dolore e migliorando la circolazione, che così porta più nutrimento alle cartilagini, mentre l’acqua, a seconda dei sali che contiene, agisce in diversi modi: come antinfiammatorio il cloruro di sodio, rilassante il calcio e il magnesio, nutrienti per le cartilagini i solfuri e i solfati. Dunque, per ogni disturbo c’è la sua acqua curativa più adatta, come per esempio, quelle bicarbonate, che per l’alto potere disintossicante alleviano i sintomi di gastrite, calcolosi, gotta, malattie del fegato, diabete; le acque cloruro-sodiche contrastano le malattie del fegato, colite e stitichezza, quelle arsenicali e ferruginose sono molto benefiche in caso di malattie della pelle e anemia. Certo, per ottenere un effetto positivo delle cure termali è importante che la durata del soggiorno sia di almeno 10 giorni e che si ripeta per un po’ di anni. Tanti sono i METODI: bere acqua della fonte, fare inalazioni, bagni di fango, sabbia o fieno. Occhio alle controindicazioni, però, come per chi, per esempio, è allergico alle erbe non va bene il fieno, o chi ha un’insufficienza respiratoria non è indicato il bagno di fango. DOVE ANDARE Dipende da cosa dovete curare. Per esempio, per patologie respiratorie sono ottime le acque sulfuree, come quelle di Sirmione; per l’intestino, le acque ricche di cloruro di sodio, come a Montecatini; per le vie biliari, quelle ricche di solfati come a Chianciano; per la psoriasi, le acque oligominerali e sulfuree di Ischia; per l’artrosi, la scelta va su Abano Terme. Silvana Lattanzio
respirazione: sirmione Con le sue acque sulfuree salsobromoiodiche (cioè, ricche di zolfo, sotto forma di idrogeno solforato, di cloruro di sodio, di bromo e di iodio) le terme di Sirmione curano, inoltre, reumatismi, problemi ai bronchi e ginecologici. Il Centro Benessere Termale Aquaria (www.aquaria.it) è situato in un grande parco di 6.500 mq, circondato dal lago di Garda, e offre nei suoi 3.500 mq di superficie coperta tutto quello che serve per cure e relax. La temperatura dell’acqua termale delle piscine esterne, sempre tra i 34 e i 36°, provoca a contatto con la temperatura esterna caldi vapori che permettono bagni termali all’aperto anche d’inverno.
COLESTEROLO: MONTECATINI Con le sue 4 fonti, le acque termali di Montecatini hanno altrettante differenti acque: Leopoldina, Regina, Tettuccio e Rinfresco; curano, inoltre, l’apparato circolatorio, digerente, scheletrico e muscoli e polmoni. Il Grand Hotel Nizza et Suisse (www.grandhotelnizza.it) è dotato di un moderno Centro Benessere, con piscina all’aperto, e si trova nel centro di Montecatini Terme, davanti allo stabilimento termale Excelsior e al parco cittadino.
INTESTINo: CHIANCIANO Con la sua Acqua Santa o Acqua Fucoli, si fanno le cure idropiniche, che consistono nell’assunzione giornaliera e a digiuno dell’acqua stessa, ottima anche per dispepsia, gastroduodenite cronica e colecistite cronica con dispepsia. L’Hotel Michelangelo (www.hotel-michelangelo.it) si trova immerso nel verde con più di 2 ettari di parco e a soli 600 m dal centro di Chianciano Terme; piscina esterna per grandi e piccoli, terrazzo panoramico con solarium e sauna finlandese. A 100 m ci sono le nuove piscine Termali Theia, aperte sia in estate sia in inverno.
APPARATO DIGERENTE: ISCHIA Sull’affascinante isola, ben 29 sono i gruppi di sorgenti termali e 69 quelli dei fumaroli; dunque, svariate sono le possibilità di cure, a seconda delle caratteristiche delle singole sorgenti stesse. Ad esempio, oltre all’apparato digerente, si possono ben curare anche le malattie cerebro-spinali, le affezioni delle mucose respiratorie e le affezioni ginecologiche. L’Hotel San Giorgio Terme (www.hotelsangiorgio.com) è affacciato sulla spiaggia dei Maronti, la più grande di Ischia, e offre 2 terrazze solarium con vista sulla baia, con ingresso alla spiaggia privata e al nuovo centro benessere.
REUMATISMI: ABANO Le acque termali del Bacino Euganeo sono salso-bromo-iodiche ipertermali, con 5-6 g di sali per litro disciolti. Grazie alle loro caratteristiche chimico/fisiche, stimolano anche all'azione miorilassante e antigravitazionale, facilitando la terapia contro il dolore. Ottime anche per la cura della cervicale. L'Hotel Terme All'Alba (www.allalba.it) è nel centro di Abano Terme, accanto al Parco termale urbano. E’ elegante, con 2 piscine termali, percorso vascolare Kneipp (acqua calda-acqua fredda, ottima per la circolazione), grotta termale e molte altre terapie. Una nota: le cure termali coadiuvano quelle mediche, non le sostituiscono, ma consentono una diminuzione delle dosi dei farmaci.
LA RICETTA DI VIAGGIO PER NUTRIRSI E CURARSI Viaggiando e curiosando si vedono e imparano tante cose. Come questa ricetta che abbiamo “intercettato” per voi. E’ un piatto tipico della nostra bella dieta mediterranea: spaghetti. Sì, però integrali, perché gli alimenti (farina, zucchero ecc.) meno sono raffinati e meglio è. Piatti gustosi e al contempo salubri, quindi; infatti, non è vero che tutto ciò che è buono ingrassa o fa male. Lo stress della vita moderna, l’inquinamento dell’aria e dei prodotti della terra e l’inevitabile avanzare dell’età possono produrre nel nostro organismo delle intolleranze alimentari o, peggio, allergie che implicano il sistema immunitario mentre le intolleranze sono dovute a deficit enzimatici. Tra le allergie, ci sono quelle istantanee (tipo: la fragola che fa riempire il viso di puntini rossi), mediate dall’istamina, e quelle “ritardate”, cioè dovute dopo assunzioni ripetute e continuate nel tempo di un certo alimento. Nel caso di intolleranza (anche detta "allergia alimentare ritardata) il problema si può correggere con la dieta di rotazione, per sviluppare così, nel tempo, tolleranza verso quello stesso alimento: un giorno di sua assunzione libera, seguito da 2-3 giorni di divieto e “pulizia” dell’organismo. Ciò aiuta l’organismo a ricostruire una tolleranza verso il cibo incriminato. Questo mese la ricetta che vi proponiamo è particolarmente adatta per chi è intollerante a cibi lievitati o fermentati, con un occhio anche alle calorie. I suoi componenti sono sani perché contengono fibre, olio “anticolesterolo”, quello extravergine, e un giusto mix di proteine e carboidrati.
Spaghetti integrali, vongole e rucola La pasta, meglio se integrale, non è un cibo fermentato e dunque se le si aggiungono ragù e proteine per condimento non si assumono lieviti. Ingredienti per 4 persone • 400 g di linguine • 250 g di vongole • 200 g di pomodorini • 50 g di zucchine • 100 g di rucola • 1 bicchiere di vino bianco • olio extravergine, cipolla, sedano, prezzemolo, aglio q.b. Preparazione In una casseruola fate cuocere olio, cipolla, sedano, zucchine e aglio tritato. Aggiungete vongole e vino bianco e coprire. A parte, cuocete la pasta al dente, versatela nella casseruola aggiungendo rucola e prezzemolo tritato. Poche calorie e tanto gusto, buon appetito!
WEEKEND IN
25
weekend a l m u s e o di Emanuele d'Argenzio
MUSEO ALFA ROMEO
IL TEMPIO DI UN'AUTO ICONA
E
xpo 2015 è ancora più ricco e interessante, specialmente per gli amanti dell'auto e della storia di Milano. Fino al 31 ottobre “La macchina del tempo – Museo storico Alfa Romeo” diventa protagonista della manifestazione: presentando alla cassa del museo il biglietto di Expo 2015 si avrà diritto all'ingresso al costo di € 8 anziché 12. La visita è gratuita per bambini sotto i 5 anni, accompagnatori di persone disabili e guide turistiche. Per raggiungerlo in auto da Milano bisogna percorrere l'Autostrada A8-A9 fino all'uscita Arese-Lainate. Alfa Romeo è passione. Un marchio che s'intreccia con quello della nostra storia, della NOSTRA cultura d'interpretare linee e colori. Un brand con un'immagine unica e prestigiosa, fatta da vetture e
A. L. F. A. 24 HP comincia la leggenda
26
WEEKEND IN
protagonisti eccezionali, diventata un'icona. In più di cento anni questo marchio ha collezionato l’ammirazione e gli sguardi di milioni di appassionati di tutto il mondo. Un marchio fatto principalmente da uomini, miti dell’automobilismo e non solo, ma anche bellezza e velocità: questo è il patrimonio Alfa Romeo. È passione di guida, è evoluzione, è cuore. Il Museo storico Alfa Romeo é una vera e propria macchina del tempo, un viaggio rilassante di sole due ore ma in cui ci si può anche perdere in un giorno intero. Lo spazio espositivo illustra la storia del brand Alfa Romeo attraverso i modelli, i personaggi e le vittorie che maggiormente hanno segnato non solo l’evoluzione del Marchio, ma la storia stessa dell’automobile. Linee che hanno cambiato il modo di immaginare il design
dell’automobile, vetture e piloti che hanno dettato il ritmo della competizione in pista, tecnologie che hanno ridefinito gli standard dell’innovazione. Sono 60 le auto esposte, tutte bellissime, naturalmente. Si presentano in ottimo stato di conservazione, quasi fossero appena uscite da un autosalone. 60 è un numero più che sufficiente, ma un appassionato nota sicuramente la mancanza di alcuni modelli, soprattutto stradali. Questo viene compensato da una disposizione generale molto chiara e dettagliata, motori e meccaniche esposte e da un incredibile percorso che riguarda invece l’aspetto più emozionante del biscione: le corse. Il rosso è il colore che predomina, un filo conduttore che passa dalla 40 hp (prima Alfa Romeo) alla 155 GTM (storica auto da corsa guidata dall’italianissimo Nicola Larini) e ciò per cui l’Alfa é
particolarmente conosciuta all’estero. Ma è sicuramente una tappa obbligatoria per gli italiani, per i milanesi, per famiglie o per veri appassionati. Il museo offre inoltre, a fine percorso, attrazioni tecnologiche e divertenti tra cui la possibilità di “entrare” nell’Alfa Romeo 4C attraverso un visore per la realtà virtuale e un viaggio in 4D con effetti divertenti in una vera e propria sala cinematografica. Aperto tutti i giorni ad eccezione del martedì (per orari e info www.museoalfaromeo.com), il Museo è il cuore di un vero e proprio “brand center” Alfa Romeo dotato di bookshop, ristorante, archivio storico e - in un legame tra passato, presente e futuro uno show room dove ammirare e acquistare i modelli attualmente in commercio. Insomma, un TEMPIO da visitare, per tutte le tasche e per tutte le età.
155 GTM
WEEKEND IN
27
w h ere a r t e di Cristina Moiraghi
le calde luci dell’autunno È questa la stagione migliore per visitare città d’arte, borghi, mostre e musei... e in Italia c’è solo l’imbarazzo della scelta!
L’Italia ha un patrimonio artistico, culturale e gastronomico ineguagliabile! Dalle più grandi città al più piccolo e sperduto borgo, le cose da visitare, da scoprire e da gustare sono davvero tante. Ogni angolo ci racconta secoli di storia e ci riserva grandi sorprese e i colori caldi dell’autunno rendono ancora più belli i nostri tesori architettonici e naturalistici che in questo periodo vengono inondati da una luce particolare. Inoltre, il clima più fresco fa sì che le visite a monumenti, chiese, castelli, musei e dimore storiche siano più piacevoli. È questa, infatti, una delle stagioni migliori per programmare un weekend o un viaggio in una delle nostre numerose e antiche città d’arte. Spesso sedi di governi e principati, residenze di principi, duchi, papi, re e imperatori, per il loro peculiare rapporto con il potere sono state a più riprese modificate
e abbellite, mantenendo però il loro tessuto urbanistico originario. Gli artisti e i mecenati che vi hanno dimorato nelle varie epoche, hanno segnato questi luoghi e li hanno resi, con le loro produzioni, non solo il contenitore di espressioni artistiche, ma essi stessi opere d’arte. Poi tanti musei a cielo aperto con opere che si inseriscono perfettamente nei vari contesti urbani e paesaggistici, e percorsi che guidano alla scoperta di negozi e botteghe artigiane. E ancora, mercati e sagre, festival e teatri che ci aiutano ad avvicinarci alle tradizioni locali, alla cultura, e perché no, anche al divertimento. Resta solo da scegliere l’itinerario e partire! www.italiamappe.it www.borghitalia.it www.capolavoroitaliano.com
nelle foto piccole in alto alcune immagini di borghi e città d'arte: da sinistra, castell'arquato nel piacentino, uno scorcio di firenze e una veduta di anghiari, borgo medievale immerso nella val tiberina •nella foto grande, tramonto alle porte di milano a sinistra, arco della pace a milano •sotto, il borgo di castelsardo in provincia di sassari e lavorazione dei cesti, esempio di artigianato tipico locale sardo
28
WEEKEND IN
Milano e dintorni tanti appuntamenti... di fine expo Nell'anno della Grande Esposizione Universale che ha portato Milano al centro del mondo, gli appuntamenti sono stati e continuano ad essere tantissimi. Eccone alcuni: tre grandi mostre in cartellone a Palazzo Reale di Milano: "La grande madre" (foto), che focalizza l'attenzione sull'iconografia e la rappresentazione della maternità nell'arte del Novecento (fino al 15.11.2015), "Mito e natura, dalla Grecia a Pompei" con un percorso ispirato alla natura, al paesaggio e all’azione dell’uomo sull’ambiente, e per finire "Giotto, l'Italia" per un viaggio nei primi decenni del Trecento (entrambe fino al 10.01.2016). Sempre a Milano, a Palazzo della Ragione (fino al 1° novembre) in mostra le immagini del fotografo canadese Edward Burtynsky. A Monza invece, nella doppia sede dell’Arengario (foto) e della Casa degli Umiliati, fino al 6 gennaio 2016 si potrà visitare la mostra "La grafica del sogno" che presenta le tre più importanti serie di incisioni realizzate da Marc Chagall: circa 300 acqueforti ispirate a Le anime morte di Gogol, alle Favole di La Fontaine e alla Bibbia. A Piacenza, fino al 22 novembre, lo Spazio Mostre della Fondazione di Piacenza e Vigevano ospita l'esposizione "I futurismi di un giocoliere" la più grande retrospettiva dedicata dal 1980 ad oggi a Barbieri Oswaldo Terribile, detto il BOT. DOVE DORMIRE e mangiare Château Monfort Romantico Castello nel cuore di Milano. Si cena al ristorante Rubacuori e per un drink c'è il suggestivo Lounge Bar nella cupola vetrata. www.hotelchateaumonfort.com
dal 2 ottobre al 17 gennaio
bergamo
MALEVIc La Gamec di Bergamo dedica una grande antologica al maestro russo, figura centrale e insostituibile dell'arte moderna, che ha attraversato uno dei periodi storico-artistici più intensi del Novecento. La mostra, unica nel suo genere, accoglierà circa 70 opere di Malevic accanto a lavori di importanti esponenti russi, appartenenti ai movimenti artistici di inizio Novecento, oltre a documenti e filmati relativi al periodo storico di riferimento. Un'occasione per programmare una visita in questa bella città, godendosi una passeggiata immersi nella magia medievale di Bergamo Alta con i suoi panorami mozzafiato, le vie dell’arte, della cultura e dello shopping, per non dimenticare la tradizione enogastronomica. Da vedere assolutamente è la Piazza Vecchia, con la fontana Contarini, il Palazzo della Ragione e la Torre civica (detta il Campanone), che alle ore 22 batte 100 colpi che oggi segnano lo scoccare dell’ora ma un tempo ricordavano la chiusura delle porte della città. E ancora, l'edificio bianco del Palazzo Nuovo che ospita la Biblioteca Angelo Mai e il bellissimo Duomo dedicato a Sant'Alessandro. www.gamec.it www.comune.bergamo.it
fino al 22 novembre
venezia
LA MAGICA VENEZIA E LA BIENNALE Abbiamo tempo fino al 22 novembre per visitare la Biennale, arrivata alla sua cinquantaseiesima edizione. Un'occasione per programmare un viaggio nella sempre romantica Venezia. Una città antica, che soprattutto in questo periodo si anima di modernità con le numerose installazioni di emergenti artisti contemporanei. Oltre ai padiglioni nazionali e internazionali, che raccolgono le opere e le esposizioni, un calendario fittissimo di eventi, con mostre collaterali, performance, concerti, cinema e teatro, scandisce gli appuntamenti nella città lagunare in questi giorni. Ma non dimentichiamoci di fare una visita a Palazzo Ducale, capolavoro del gotico veneziano, al ponte di Rialto, di perderci passeggiando tra le calli e le botteghe degli artigiani e di attraversare il Canal Grande in vaporetto godendoci da un punto di vista privilegiato i meravigliosi palazzi che vi si affacciano. www.labiennale.org - www.comune.venezia.it DOVE DORMIRE Hotel l'Orologio Ottima posizione, proprio accanto al Canal Grande e a soli 5 minuti a piedi dal ponte di Rialto. Altissima qualità in ogni dettaglio. www.hotelorologiovenezia.com DOVE mangiare Il Vecio Fritolin Il legame con la tradizione comincia dal nome: i “fritolini”, che erano i luoghi dove sin dal ‘700 il popolo poteva acquistare il pesce fresco appena fritto. I piatti sono rivisitati con sapienza, creatività e leggerezza. www.veciofritolin.it
DOVE DORMIRE Relais San Lorenzo A Bergamo Alta, un lussuoso 5 stelle con centro benessere gratuito. Camere in stile moderno con aria condizionata e connessione Wi-Fi gratuita. Ottimo il ristorante, ricavato all'interno di un sito archeologico di epoca romana e medioevale. Bellissima la terrazza panoramica. www.relaisanlorenzo.com
WEEKEND IN
29
NORD
fino al 6 gennaio 2016
w h ere a r t e fino all’8 novembre GUALTIERI Antonio Ligabue. Antologica A cinquant’anni dalla scomparsa del famoso pittore italiano, è nata a Gualtieri la Fondazione Museo Antonio Ligabue. Come sede è stato scelto il cinquecentesco Palazzo Bentivoglio e lo scopo è quello di istituire, gestire, promuovere e valorizzare l’opera dell’artista. La prima iniziativa consiste in una grande antologica a lui dedicata che proporrà oltre 100 opere, alcune mai presentate prima, tra cui 80 dipinti, 15 disegni, 10 incisioni e altrettante sculture in bronzo e terracotta. Oltre a questa prima rassegna, la Fondazione sta studiando un programma di esposizioni che, in Italia e soprattutto all’estero, diffondano un’immagine “altra” e alta di Antonio Ligabue, come prosecutore di quell’espressionismo che caratterizzò alcune
(RE)
esperienze della prima parte del Novecento. Se decidete di visitare il piccolo paese reggiano non perdetevi la splendida piazza Bentivoglio (foto) che si rifà ai grandi modelli francesi dell’epoca, e la donazione Umberto Tirelli, allestita nello stesso Palazzo Bentivoglio che ospita opere di Giorgio de Chirico, Felice Casorati, Giacomo Manzù, Corrado Cagli, Renato Guttuso e molti altri artisti. www.museoligabue.it DOVE DORMIRE e mangiare Hotel Villa Montanarini Nel cuore della campagna emiliana e immerso in un vasto giardino, questo elegante albergo a 4 stelle offre connessione Wi-Fi e parcheggio gratuiti. La cucina è basata su ricette classiche trasformate in veri capolavori. www.villamontanarini.com
fino al 31 ottobre urbino
centro
presidio expo nella culla del rinascimento Nella splendida e famosa Urbino, ricca di arte e di storia e il cui centro storico è diventato dal 1998 patrimonio dell'umanità UNESCO, per tutto il periodo di EXPO, le antiche scuderie del Duca Federico da Montefeltro diventano il luogo dove è possibile scoprire in modo vivo e coinvolgente la cultura che anima le Marche. Fino al 31 ottobre infatti, la DATA – Orto dell’Abbondanza di Urbino, si anima di un ricco programma di eventi ed iniziative legate all’enogastronomia locale in contemporanea a laboratori di grafica, incisione e restauro, mostre temporanee, performance artistiche, appuntamenti legati al mondo dell’arte, del design e della cultura. Quasi duemila metri
tutto l'anno brufa
(perugia)
La Strada del Vino e dell'Arte L'antico nome di Brufa era Castel Grifone. Venne abitata all'inizio dagli umbri, poi dagli etruschi e dai romani. In questo piccolo paese antico che sorge a soli 11 chilometri dalla bellissima Perugia sulle dolci colline umbre che sono famose anche per i loro eccellenti vini, si respira arte contemporanea. Scultori a Brufa La Strada del Vino e dell'Arte, è il nome dato, a partire dal 1987, alla mostra a cielo aperto che raccoglie numerose sculture moderne realizzate da apprezzati artisti. Le opere sono collocate permanentemente lungo la strada collinare che congiunge Ponte San Giovanni a Torgiano, in maniera tale da arricchire l'ambiente agricolo e urbano. Camminando in paese e nello splendido paesaggio circostante, che in questa stagione 30
WEEKEND IN
si tinge dei caldi colori autunnali, ogni angolo ci riserva delle sorprese. Enormi installazioni e sculture si stagliano improvvisamente davanti ai nostri occhi, ma la cosa più sorprendente è l'armonia che riescono a creare con la natura e il territorio che le accoglie. www.brufa.net DOVE DORMIRE e mangiare Borgobrufa Spa Resort Ospitato in una villa settecentesca, un 4 stelle con vista mozzafiato sulla campagna circostante. Si compone di diversi edifici e le lussuose sistemazioni sono dislocate nel Casale, nel Borghetto e nella Villa Nobile. Ottimi i piatti del ristorante gastronomico. Oltre 1200 metri quadrati di area SPA con piscine interne ed esterne. Parcheggio e connessione Wi-Fi gratuiti. www.borgobrufa.it
quadrati nel cuore della città, dedicati a tutto ciò che fa delle Marche un luogo straordinario. Non perdetevi una visita a Palazzo Ducale (foto), al Duomo e alla casa di Raffaello. www.turismo.pesarourbino.it DOVE DORMIRE Hotel Mamiani Un 4 stelle immerso nel verde a due passi da Urbino. Nuovissimo il centro benessere con piscina per l'idroterapia e centro estetico. Parcheggio e Wi-Fi gratuiti, efficienza e cordialità. www.hotelmamiani.it DOVE mangiare La Trattoria del Leone Piatti tipici a base di cacciagione e sapori del bosco proprio nel centro della città Ducale. www.latrattoriadelleone.it
tutto l’anno
casal di principe(ce) catanzaro
la luce vince l’ombra La rinascita passa anche dall’arte. In mostra a Casa don Diana, una villa confiscata alla camorra, 20 importanti opere provenienti dalle collezioni degli Uffizi, del Museo di Capodimonte, della Reggia di Caserta e del Museo Campano di Capua, scelte per il loro significativo legame con il territorio che le accoglie. Capolavori di artisti napoletani o legati a Napoli e affascinati dall’espressione di Caravaggio. Tra questi, Artemisia Gentileschi (Santa Caterina d’Alessandria), Luca Giordano (Carità), Mattia Preti (Vanità). Non mancano delle incursioni contemporanee con Andy Warhol allo scopo di mostrare e valorizzare opere oggi custodite tra Napoli e Firenze. Inoltre si possono visitare i luoghi confiscati alle mafie e gustare i prodotti d’eccellenza, come la mozzarella e il vino prodotti in questa meravigliosa terra, accompagnati dagli “Ambasciatori della Rinascita”, giovani del luogo che racconteranno il bello e il brutto di questa terra martoriata ma felice di rinascere. www.facebook.com/events/958596754165123 DOVE DORMIRE e mangiare Hotel Giulia A pochi chilometri da Casal di Principe, un 4 stelle con terrazza, solarium e ristorante à-la-carte che offre cucina regionale. Wi-Fi gratuito. Su richiesta potrete usufruire della vasca idromassaggio e della piscina all’aperto dell’hotel. www.hotel-giulia.it
Cabane éclatée aux 4 couleurs di Daniel Buren. Il Parco Internazionale della Scultura di Catanzaro si arricchisce di una nuova opera permanente realizzata dall’artista francese Daniel Buren che verrà inaugurata lunedì 6 ottobre alle ore 17. Cabane éclatée aux 4 couleurs (blu, giallo, nero e rosso) è un cubo di 4x4x4 metri percorribile e visitabile, che esplodendo, si proietta fino ai limiti estremi dell'ambiente intercettando i cambiamenti atmosferici e ambientali. La Cabane è un corpo vivo che crea una relazione continua tra pieni e vuoti, tra costruzione e decostruzione dando l’impressione di dissolversi e di perdere la sua consistenza fisica a contatto con lo spazio. Come ci ricorda Daniel Buren, La Cabane non è né un oggetto né un decoro, ma un luogo fruibile e abitabile che ogni volta consente una nuova verifica. Inoltre, in occasione dell’inaugurazione, è prevista una performance di danza realizzata da Emanuela Bianchi e Lubì che si svolge proprio intorno alla Cabane. www.museomarca.info DOVE DORMIRE e mangiare Hotel Palace Direttamente sul lungomare di Catanzaro Lido, questo 4 stelle, oltre alla fantastica posizione, offre un’area benessere, WiFi e parcheggio privato gratuiti. Dispone di un rinomato ristorante che si fregia del marchio Quality Restaurants sulle pagine dell’autorevole Guida Michelin. www.hotel-palace.it
SUD
fino al 21 ottobre
tutto l’anno
palermo
città dalla storia millenaria. Camminando tra le vie del centro storico e tra le bancarelle degli antichi mercati come la Vucciria, Ballarò e Il Capo, sostando nei meravigliosi giardini dove Ficus millenari riparano dal sole e guardando il mare dal laborioso Porto, si respira il clima di Palermo, la sua storia, il passaggio di tanti popoli e culture... e la sua arte. Un notevole e unico patrimonio che spazia dai resti delle mura puniche per giungere alle magnifiche ville in stile liberty, passando dalle residenze e dai luoghi di culto in stile bizantino e arabo-normanno, alle architetture gotiche e alle basiliche barocche, ai teatri neoclassici e ai palazzi razionalisti. Molti monumenti tra chiese e palazzi della città sono da anni riconosciuti Monumenti Nazionali Italiani. Inoltre, il sito Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale, di cui fanno parte più beni monumentali situati in città, nel 2015 è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. www.provincia.palermo.it/turismo DOVE DORMIRE B&B Porta di Castro Camere eleganti nel cuore di Palermo. Ottime le colazioni a base di cornetti caldi e frutta fresca. www.bebportadicastro.it DOVE mangiare Gagini Restaurant Un luogo dove il cibo si fa racconto, e passato e futuro si fondono in una sublime alchimia. www.gaginirestaurant.com
WEEKEND IN
31
bellezze segrete di Betty Rutigliano
MONTEFALCO
IL RITORNO DELLA MADONNA
l’opera di Benozzo Gozzoli
PERCHE’ ANDARCI: Per l’incantevole posizione, sul vertice di un colle che si erge al centro delle valli del Clitunno, del Topino e del Tevere, Montefalco è definita "Ringhiera dell'Umbria" e domina la valle che da Perugia si distende fino a Spoleto. È celebre per gli affreschi delle sue chiese, punto di riferimento per la pittura umbra, e per i santuari che rappresentano una tappa importante della spiritualità umbra. DA VEDERE: Dopo 167 anni la preziosa pala della Madonna della Cintola, opera di Benozzo Gozzoli del 1450-52, è tornata a Montefalco. La pala, donata nel 1848 a Papa Pio IX, che concesse a Montefalco il titolo di “città”, era custodita presso i Musei Vaticani, dove è stata restaurata. Fino al 30 dicembre 2015 l’opera è esposta al museo di San Francesco per la mostra “Benozzo Gozzoli. La Madonna della Cintola”. dello stesso artista un vero e proprio gioiello si trova dentro il Museo della Ex Chiesa di San Francesco, eretta tra il 1335 e il 1338 dai frati Minori, ed è l'abside centrale affrescata dal Gozzoli nel 1452 con la Storia della vita di San Francesco. A parte ciò, in piazza ci sono il Palazzo Comunale (sec. XIII) con il loggiato quattrocentesco e la torre dalla quale si gode di un magnifico panorama. Della rocca di Montefalco, precedente l’anno Mil-
32
WEEKEND IN
le, rimane buona parte della cinta muraria con quattro porte e una torre angolare quadrata. All’interno delle mura sono tantissime le chiese da visitare, di cui quella di Santa Lucia (XII sec) è nel nucleo medievale antico. Su Corso Mameli, poi, si affacciano numerosi palazzi signorili costruiti tra il XV e il XVII secolo. DOVE DORMIRE: L’Hotel Villa Zuccari****, a San Luca di Montefalco, è una casa padronale con 40.000 metri qudrati di giardino, il cui nucleo più antico risale alla fine del XVI secolo, anche se la facciata e l’impianto dell’edificio sono databili all’800. Camere, suite e ottimo ristorante www.villazuccari.com DOVE MANGIARE: Il ristorante Coccorone è nel centro storico, rustico ma elegante, con suggestivi ambienti interni e un terrazzo esterno. Menu tipico umbro con paste fatte in casa e carni alla brace www.coccorone.com Info: www.comunemontefalco.it www.museodimontefalco.it
MANTOVA
Curiosando FRA CHICCHE Dichiarata dall’UNESCO Patrimonio mondiale dell’Umanità nel 2008, Mantova è conosciuta per essere uno scrigno di tesori unici: dal Castello di San Giorgio con la Camera degli sposi affrescata dal Mantegna, a piazza Sordello con Palazzo Ducale e il Duomo, al Teatro Bibiena, piazza delle Erbe con Palazzo della Ragione, la Rotonda di Lorenzo, la Basilica di Sant’Andrea, la chiesa di San Sebastiano e l’omonimo palazzo, e il meraviglioso Palazzo Te. Oltre a questi noti monumenti, altre chicche sono da scovare nella città: nel condominio situato in via Santa Caterina c’è ancora il vecchio campanile, forse del XIV secolo, della vicina chie-
sa di Santa Caterina, ricostruita dopo esser stata demolita nel 1738; in Piazza Broletto, nella sala da pranzo del ristorante Masseria si può ammirare un gigantesco stemma dei Gonzaga sull’intera volta, e sulle pareti è affrescata la cartina geografica d'epoca del territorio da loro dominato. Molte abitazioni, come quelle in via Fratelli Bandiera, via Massari, via Governolo, conservano in facciata affreschi antichi, mentre in via Frattini, alla sommità di un’abitazione, nicchie ospitano statue in cotto, i cui originali del XV secolo sono al Museo di San Sebastiano. Info: www.turismo.mantova.it
PERUGIA
per i sotterranei tra costruzioni etrusco-romane e medievali Dopo esservi deliziati con i monumenti di Perugia, tra cui la cattedrale di San Lorenzo, la fontana Maggiore, l’acquedotto romano e le opere della Galleria Nazionale dell’Umbria, un percorso meno noto attraversa l'edificio della Rocca Paolina, conducendo tra i resti del quartiere medievale della famiglia Baglioni. La roccaforte fu eretta da Paolo III Farnese nel 1540-43 come fortezza sul Colle Landone. Demolita dopo l'annessione della città al Regno d'Italia, di quella struttura rimangono oggi i resti del quartiere con le antiche strutture abitative, alcune strade, cortili e piazzette, forni, botteghe e la duecentesca casa di Gentile Baglioni con la torre e l'isolato di Ridolfo e Braccio Baglioni. Altro circuito sotterraneo è quello che si snoda al di sotto dei chiostri e della Cattedrale di San Lorenzo, che conserva resti delle costruzioni etrusco-romane dell’acropoli della città, parte del Museo della Cattedrale. Da segnare in agenda la manifestazione gastronomica dove protagonista è il cioccolato, Eurochocolate 2015, dal 16 al 25 ottobre. Info: http://turismo.comune.perugia.it
WEEKEND IN
33
ITALIA PIU'
FERRARA
La prima città moderna d’Europa PERCHE’ ANDARCI: Definita la prima città moderna d’Europa, Ferrara detiene tale primato dal periodo rinascimentale, quando, per volere del duca Ercole I d’Este, nel 1484 la città fu sottoposta a una delle più importanti progettazioni urbanistiche della storia europea moderna. L'Addizione Erculea, primo esempio di pianificazione ragionata degli spazi urbani, fu opera dell'architetto Biagio Rossetti. La nuova parte della città viene chiamata Arianuova, collocata al di fuori del vecchio asse del castello medievale, e connotata fino alla fine del XIX secolo da ampie aree verdi interne alle nuove mura rossettiane. DA VEDERE: Ancora oggi si conservano intatti il centro storico medievale-rinascimentale, iscritto dal 1995 alla lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, e le delizie estensi, cioè le residenze disseminate in tutto il territorio della Signoria, anch’esse nella lista del Patrimonio Mondiale dell’umanità assieme al delta del Po. Il centro storico, circondato dalle mura rinascimentali che si estendono per nove chilometri, è dominato dal Castello Estense, da cui comincia corso Ercole I d’Este, lungo il quale si incontrano Palazzo Prosperi Sacrati, Palazzo dei Diamanti, la Certosa Monumentale, il Tempio di San Cristoforo alla
34
WEEKEND IN
Certosa. La parte medievale, costituita da vicoli, stradine e volte come via delle Volte, ospita palazzi memorabili come Casa Romei. Da non perdere Palazzo Schifanoia, con la Sala dei Mesi del Cossa e Roberti, oggi sede del Museo Civico, mentre il Museo Archeologico Nazionale si trova all’interno di Palazzo Ludovico il Moro. Sotto gli Este Ferrara viene trasformata in un centro artistico europeo, ospitando personalità come Ludovico Ariosto e Torquato Tasso, Niccolò Copernico e Paracelso, Andrea Mantegna e Tiziano, Giovanni Pico della Mirandola e Pietro Bembo. La “città delle biciclette” è visitabile su due ruote, grazie all’estesa rete di percorsi cicloturistici (si veda a pagina 96). DOVE DORMIRE: L’Hotel Annunziata**** sorge in pieno centro con vista sul Castello. Dotato di tutti i comfort e arredamento di design. www.annunziata.it. DOVE MANGIARE: L’Antico Giardino è un piccolo gioiello della ristorazione ferrarese dove convivono la tradizione culinaria emiliana e l’innovazione. http://www.ristoranteanticogiardino.com. Info: www.ferrarainfo.com
ROMA La città con più beni storici e architettonici al mondo
l'unica a ospitare al suo interno un altro Stato e la più popolosa ed estesa d’Italia Roma, o anche semplicemente l’Urbe, è la città con la più alta concentrazione di beni storici e architettonici al mondo. All’interno del perimetro definito dalle mura aureliane si sviluppa il suo centro storico, una vera e propria sovrapposizione di testimonianze di quasi tre millenni. Questo tesoro, di cui il Colosseo, la Colonna Traiana, i Fori sono solo dei simboli, è espressione del patrimonio storico, artistico e culturale del mondo occidentale europeo: nel 1980, infatti, insieme alle proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città e la basilica
di San Paolo fuori le mura, è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Cuore della cristianità cattolica, Roma detiene almeno un altro primato: è l’unica città al mondo a ospitare al proprio interno uno stato straniero, l’enclave della Città del Vaticano. Per questo motivo è spesso definita capitale di due Stati. Ma non finisce qui: la città eterna rimane anche il comune più popoloso e più esteso d’Italia. Info: www.turismoroma.it
LUCCA
La prima città italiana per il verde fruibile Lucca è al primo posto della classifica stilata da Ecosistema Legambiente fra le 102 città italiane considerate per il verde urbano fruibile, con 53 metri quadrati a disposizione per ogni cittadino. La Toscana è una regione dove la vegetazione spontanea occupa spazi estesi: i boschi coprono 654.000 ettari, il 14% del patrimonio forestale italiano. Gli alberi sono importanti non solo come ornamento e ossigenazione, ma anche perché migliorano la nostra qualità di vita e la struttura del territorio. Lucca è un vero e proprio gioiello anche per altri motivi: di origini romane, è una delle principali città d'arte italiane, nota al di fuori dei confini nazionali per la sua intatta cinta muraria del XV-XVII secolo, che descrive un perimetro di 4.223 metri circa intorno al nucleo storico della città, rendendola uno dei quattro capoluoghi di provincia italiani ad avere una cerchia muraria rinasci-
mentale intatta, come a Ferrara, Grosseto e Bergamo. Qui nacque e si formò il noto musicista Giacomo Puccini. Info: www.turismo.lucca.it
WEEKEND IN
35
speciale suv
LEVANTE E LE ALTRE PREMIUM
Categoria che continua a crescere con ritmi travolgenti, sostenuta da novità che paiono non finire mai. E siamo solo alla vigilia di una nuova era felice, con tante proposte dei marchi più lussuosi. La più attesa? La Maserati Levante
36
WEEKEND IN
S
e qualche tempo fa l’arrivo di Cayenne fu accolto anche da seri analisti come una perversione modaiola e pochi compresero che sarebbe stata la Porsche più venduta in assoluto, oggi sembra che il mondo non possa più fare a meno di vetture integrali, alte e distintive, in tutte le categorie. Non trascorre un trimestre che Jeep non comunichi percentuali di crescita a più cifre, su tutti i mercati. Mentre Lexus presenta l’ultima generazione della prima Suv ibrida della storia, l’elegante RX 450h, Audi, Bmw e Mercedes stanno rinnovando le gamme, estendendole a ogni classe, e presentando novità a raffica: la Stella ha dovuto addirittura cambiare le denominazioni per poter identificare tutte le nuove sport utility previste, tranne la sempiterna Classe G, che non si tocca. E non solo: ora si scatenano i marchi “pesanti”, con arrivi annunciati, sussurrati, programmati o conclamati, in grado di stupire: da Bentley a Lamborghini, da Rolls-Royce a Maserati. Già, proprio la nostra Maserati con la Levante, che arriva con il “peso” mondiale del Tridente, per nostra fortuna posizionato nel salotto buono dell’Olimpo dell’automobile. Dopo averla progettata e sviluppata a Modena, partendo dalla concept Kubang, la pre-produzione è oramai avviata a Mirafiori, facendo riassumere centinaia di lavoratori. Sarà svelata al Salone di Detroit nel prossimo gennaio, dopo aver ultimato gli indispensabili test su strada, fuori e su pista (Nürburgring compreso, naturalmente), per essere in consegna dal mese di marzo. Realizzata su pianale modificato dalla Ghibli e offerta esclusivamente con la trazione integrale Q4 e cambio automatico a otto marce, sarà disponibile con motori biturbo (un nome inventato da Maserati, ricordate?) a benzina 3.0 V6 e 3.8 V8, con potenze da 350 a più di 500 cavalli. Seguiranno le unità 3.0 V6 a gasolio, sempre biturbo, da 250 e 275 cavalli con qualcuno che sussurra di potenze fino a 340. Molto caratterizzata esteticamente, con richiami addirittura alla concept sportiva Alfieri, Levante miscela elementi sportivi e lusso interno, entrambi “firme” Maserati: al momento, non è difficile pronosticarne un gran successo, più complicato, invece, ipotizzarne i prezzi: potrebbero partire da 75-80mila euro e superare, per le versioni più potenti e dotate, il centinaio. Mirando a raddoppiare, una volta a regime nel 2018, le vendite complessive di Maserati nel mondo.
sotto, la bentley bentayga e il suo LUSSUOSISSIMO abitacolo. la più atesa tra le nuove suv è lunga oltre 5 metri e monta un motore 12 cilindri di 6000 cc per una potenza di 608 cv
WEEKEND IN
37
speciale suv
LEXUS RX 450H ASTRONAVE FUTURIBILE
L
exus rappresenta nell’immaginario americano il marchio sostenibile, caro alla classe media che adora guidare “ambientalmente corretto”. Nato molti anni fa come brand di lusso di Toyota, deve il suo successo alla sport utility RX, elegante e compatta, oltre che estremamente affidabile, presentata ventisei anni fa. Serie che ha avuto un vero boom proponendo, prima al mondo, una versione con motorizzazione ibrida, capace di coniugare prestazioni e mobilità pulita. Ottenendo anche la prima trasmissione integrale con trazione posteriore solo elettrica. Al Salone di Francoforte 2015 Lexus presenta la terza generazione della suv ibrida, in assoluto la quarta di RX, festeggiando il successo di ben due milioni e duecentomila esemplari venduti nel mondo e arrivata a rappresentare una quota del 30% sulle attuali vendite globali del marchio. La nuovissima
Lexus RX balza nel futuro con linee audaci: affilate e taglienti, quasi aerospaziali, che la identificano con unicità, mentre negli interni è privilegiato il connubio tra funzionalità e lusso, con gusto equilibrato, per godere la vita a bordo tra spazio e comfort. Motorizzazione ibrida con unità a benzina ed elettrica per una potenza complessiva di 313 cavalli, con guidabilità silenziosa e rispettosa dell’ambiente. La nuova RX 450h dispone di sistemi di sicurezza evoluti: tra questi l’innovativo Lexus Safety System +, la connessione multimediale tramite display da 12,3 pollici, il navigatore Premium di serie e le nuove dotazioni tecnologiche. Tutto pensato e sviluppato per conservare il ruolo di avanguardia tecnologica, interpretato nel tempo dal marchio di lusso nipponico. www.lexus.it
speciale suv
JEEP BLACK EDITION: FASCINO SENZA ETÀ
D
ovremo abituarci: almeno fino al 2017 quando potrebbe arrivare una Wrangler tutta nuova (anche se qualcuno non ci spera troppo perché l’attuale va davvero bene), sarà un proliferare di serie speciali, un po’ come per le moto Harley-Davidson altrettanto resistenti all’età. L’ultima proposta che proviene da Toledo in Ohio, fabbrica delle Jeep, è Wrangler Unlimited (a passo lungo e cinque porte) Black Edition: anticipata allo scorso Salone di Ginevra, è ora a listino con il classico motore turbodiesel 2.8 da 200 CV e 460 Nm con cambio automatico a cinque rapporti. Allestimento evoluto dalla versione Sahara, la serie Black Edition è identificabile per gli elementi esterni in colore nero: griglia della calandra a sette feritoie, cerchi in lega da 18”, logo Jeep frontale, cornici dei proiettori e calotte dei retrovisori. L’immagine è rafforzata dal cofano rialzato che conferisce un aspetto più aggressivo, e dai dettagli Mopar (allestitore ufficiale) come le pedane protettive, il tappo del serbatoio e la copertura per la ruota di scorta. Dotata di serie del sistema Dual Top: hard top rimovibile a tre pannelli in tinta con la carrozzeria e soft top per trasformarsi in una cabrio per l’estate. In-
ternamente, Wrangler Black Edition ha sedili (anteriori riscaldabili) in pelle nera, modanature con inserti neri lucidi come le cornici delle bocchette di ventilazione e i sedili. Di serie airbag laterali anteriori e sistema multimediale di intrattenimento e navigazione satellitare Uconnect con touchscreen da 6,5” e hard disk da 40 Gb e Usb. Disponibile nei colori Bright White, Billet Silver e, naturalmente Black, da 47.900 euro. www.jeep-official.it
Jeep Wrangler Unlimited Black Edition Dimensioni: 475/187/184 cm Potenza: 200 CV a 3.600 giri/min Coppia: 460 Nm da 1.600 giri/min Velocità massima: 172 km/h 0-100 km/h: 11,6 secondi Consumo medio: 8,8 l/100 km (11,3 km/l) Emissioni di CO2: 230 g/100 km
LAND ROVER DEFENDER HERITAGE: RITORNO ALLE ORIGINI
N
ata nel 1948, dovrebbe uscire di produzione entro l’anno, anche se residuato della Royal Air Force), con tetto chiaro (altra “firma” per Detra proteste degli appassionati e ritardi nella missione impossibile fender”), griglia anteriore con il disegno originario e paraurti anteriodi definire un’adeguata erede, potrebbe continuare ancora per qual- re verniciato in grigio. All’interno altri dettagli in tinta esterna come la plancia centrale, sedili con logo d’epoca cucito sugli che tempo. Intanto, serie limitate a raffica, tutte per schienali, bocchette di aerazione e maniglie color far impazzire i più fedeli al marchio, e in particolare al LAND ROVER DEFENDER alluminio. Più altri due particolari mirati: le leve del modello centrale della gamma. Tra le varie proposte, HERITAGE cambio e della trasmissione con tocchi gialli e rossi, Defender Heritage Edition è sicuramente la più coin- Dimensioni: 404/179/200-218 cm come erano i pomelli delle leve - allora separate - di volgente, con richiami al passato che, dall’immagine Potenza: 122 CV a 3.500 giri/min trazione e ridotte. Meccanica di serie, con opzioni di complessiva ai dettagli, risalgono fino al primo moAbs e controllo di trazione. Duecentocinquanta gli dello della serie. Evidenziato dai vezzosi adesivi neri Coppia: 360 Nm a 2.000 giri/min esemplari previsti per l’Italia, su un totale mondiale con la sigla HUE 166: per gli iniziati altro non è che Velocità massima: 145 km/h di 2.648 preventivati complessivamente, comprenla targa della prima Land Rover costruita, e normal- 0-100 km/h: 15,8 secondi denti le versioni con carrozzeria 90 a passo corto o mente identificata in quel modo. O, in modo ancor più Consumo medio: 10,2 l/100 km (9,8 km/l) 110 più lungo a cinque porte. Prezzi da 39.900 euro. criptico, come “One-double-six”. Carrozzeria e cerchi www.landrover.it color Grasmere Green (vernice allora disponibile come Emissioni di CO2: 269 g/100 km
WEEKEND IN
39
WEEKEND ALSAZIA di Nicola D. Bonetti
per la nuova stella brindisi di qualità rilassarsi tra il Reno e i Vosgi
Alla ricerca di un benessere rigenerante, tra vigneti e foreste, castelli e monasteri, formaggi dagli aromi unici, lungo la Via dei Vini d’Alsazia. Deviando poi per la vallata di Munster, dove il tempo si è fermato e ci si può rilassare tra spa e degustazioni di vini tra i più rinomati al mondo
40
WEEKEND IN
c o n la m e r c edes g l c
L
’Alsazia è più francese o più tedesca? Sarebbe come ragionare oggi sull’italianità dell’Alto Adige, semplicemente tirolese senza distinzione di confini. Lo stesso per la regione oltre il Reno, più volte disputata e occupata nei secoli scorsi dai contendenti di turno: è una zona dove le due culture - francese di animo latino, e germanica - convivono (finalmente) in tranquillità. Con il sigillo di Strasburgo che ne sancisce l’appartenenza a un’Europa con visione di libertà e che ha tolto di mezzo certi confini. Nemmeno scavando a fondo si può dare una diversa interpretazione: tutto si è amalgamato in una fusione franco-germanica, dal paesaggio alle costruzioni, dalle coltivazioni che hanno riunito le due rive del Reno, specialmente con uve per vini pregiati ma anche luppolo per birre particolari, ai sapori dal pane ai formaggi, e non solo. Regione dove il tempo scorre lento, invitando al turismo, che può iniziare, dopo la visita alla capitale Strasburgo, appunto dalla Via dei vini d’Alsazia, verso sud. Inaugurata nel 1953 come promozione dei vignaioli che vendono direttamente, sostenuta da associazioni ed enti turistici, percorre pianura e colline alla base del massiccio dei Vosgi, con tratti anche montani. La difficoltà consiste nel coniugare guida e degustazioni, meglio avere un partner astemio, oppure concentrarsi, come fatto doverosamente da noi, sul piacere al volante della
WEEKEND IN
41
WEEKEND ALSAZIA
compagna di viaggio
MERCEDES GLC, LUSSO HI-TECH
Q
ualche volta, l’evoluzione procede in modo non lineare e apparentemente nemmeno progressivo. La Mercedes GLC, nuova anche nella sigla, sostituisce l’elegante GLK, balzando però in avanti per dimensioni, contenuti, design esterno e soprattutto interno, tecnologie avanzate di sicurezza e assistenza alla guida, e posizionamento d’immagine, staccato dalla compatta Classe GLA e più vicino alla nuova GLE, che a sua volta ha sostituito la classica ML. Abitabilità, guidabilità, sicurezza, scorrevolezza per l’aerodinamica da record e i consumi limitatissimi, dotazioni come il cambio automatico a nove rapporti e la trazione integrale 4Matic di serie, una miriade di opzioni anche oltre i cinque allestimenti offerti a listino, per una gamma importante. Al momento articolata sui motori a gasolio 220 d (170 CV da 47.940 euro) e 250 d (204 CV da 48.790 euro) e a benzina 250 (211 CV da 48.550 euro), seguiranno GLC a due ruote motrici, l’ibrida GLC 350 e 4Matic (235 kW-320 CV) per fine anno e la Coupé per la successiva estate. Importante l’attenzione alle prestazioni fuoristrada, dove Mercedes vuole staccare la concorrenza: il pacchetto tecnico Offroad, meglio valorizzato se abbinato alle sospensioni Air Body Control, permette di osare veramente molto, in sicurezza e tranquillità. www.mercedes-benz.it
Mercedes Classe GLC 250d 4Matic Dimensioni:
466/189/164 cm
Potenza: Coppia:
204 CV a 3.800 gir/min 500 Nm da 1.600 giri/min
Velocità massima: 0-100 km/h:
223 km/h 7,6 secondi
Consumo medio: 5,0 l/100 km (20 km/l) Emissioni di CO2:
129 g/100 km
c o n la m e r c edes g l c
nuovissima Mercedes-Benz GLC e sulla varietà di strade, entusiasmanti non solo per i paesaggi circostanti. Il tracciato ufficiale, ben segnalato, si snoda lungo un paio di centinaia di chilometri, rilassanti e verdissimi, dove sembra che gli aromi tipici di questa produzione enologica di qualità arrivino fino al volante. Degustandoli poi la sera. Giusto per comprendere, la qualità dei vini della regione è certificata da tre denominazioni: AOC Alsace, AOC Alsace Grand Cru e AOC Crémant d’Alsace, alle quali si possono aggiungere le bottiglie identificate come “Vendanges Tardives” (vendemmie tardive): prodotti con uve Pinot grigio, Gewürztraminer, Moscato o Riesling, che sprigionano aromi delicati e unici. Raggiunta la città di Colmar, si può deviare verso ovest, sè in direzione dei Vosgi lungo la valle di Munster: un piccolo mondo a se stante, dove il tempo pare essersi fermato. Parte dei vigneti lasciano spazio a foreste, rimangono le case con facciate a graticcio (dette “Fachwerk” in tedesco e “colombages” in francese), e la natura si fa più intensa. Il nome della città Munster, monastero, rimanda ai monaci irlandesi giunti nel VII secolo per evangelizzare l’Alsazia, fondando un’abbazia, situata tra vigneti e boschi. La zona è una buona base per escursioni a piedi e in bicicletta verso i monti, con laghi e alpeggi dove si produce il profumato e unico formaggio di Munster. Oltre alla tappa a Gunsbach alla Maison des Fromages (vedere “Dove mangiare”), si può spezzare il viaggio giocando in un campo da golf che si snoda dentro la vallata, ricavato in boschi degni delle avventure di Obelix e dei relativi cinghiali. Percorsi dove l’agilità della Mercedes GLC si esibisce con sicurezza, esaltando il piacere di guidare lungo strade fantastich e ancorché prive di traffico. Tornando verso il Reno, visitiamo alcune case vinicole, all’interno di una delle quali ci è concesso di mettere alla prova le potenzialità fuoristrada della GLC: dotata delle opzioni Pacchetto tecnico Offroad e sospensioni Air Body Control, si rialza da terra in modo importante, e scegliendo tra cinque diversi programmi, si esibisce - è proprio il caso di dirlo - in numeri spettacolari, arrampicandosi e discendendo in massima sicurezza lungo percorsi di fuoristrada vero, anche staccando le ruote da terra senza rischi né scossoni, il tutto nella cornice dei vigneti che paiono non finire mai, digradanti verso il Reno. Che scorre, finalmente pacifico, marcando un confine che, si spera, non abbia più alcuna ragione di esistere in futuro così che possa continuare a donare anche a questa regione la pace che ispira il paesaggio.
DOVE MANGIARE Maison du Fromage - Valleé de Munster
Il paesaggio del Munster è particolare: il locale è caratteristico e non si può nemmeno definire semplicemente un ristorante. Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18 è un’esperienza completa di immersione nella natura. Animali, comprese le cicogne con il nido sulla torretta appositamente realizzata, caseificio, negozio con formaggi e specialità regionali, pic-nic e cucina raffinata, fabbrica di birra, eventi particolari: si può scegliere di tutto. Senza rinunciare alla tarte flambé. Route de Munster 23, F-68140 Gunsbach, Francia Tel. +33.(0)389.77.90.00 www.maisondufromage-munster.com
DOVE DORMIRE Hotel Les Haras Strasbourg
Costruito nella seconda metà dell’800 vicino al centro e monumento storico dal 1922, l’hotel ricorda l’originaria destinazione all’allevamento e selezione equestre, con temi e arredamento dedicati, realizzati con gusto e stile. Grande cortile interno e sontuosa la sala ex scuderie destinata a colazioni (esperienza da non perdere) e pasti, con cibi cucinati sul momento a vista. E la brasserie, ca va sans dire. Rue des Glacières 23, F-67000 Strasbourg, Francia Tel. +33.(0)390.20.50.00 www.les-haras-hotel.com
WEEKEND IN
43
WEEKEND TIROLO - ACHENSEE di Nicola D. Bonetti
la principessa delle alpi
Relax da scoprire, tra paesaggi e wellness
Ideale cornice per la nuova Bmw X1, elegante, dinamica e pulita, una particolare zona del Tirolo, dove si apprezza il piacere di guida dell’ultima Sport Activity. Tra le montagne attorno a un piccolo lago dalle acque cristalline, accanto alla maggiore area protetta europea
C
i sono mete e percorsi adatti a certe vetture, e vetture che si interpretano meglio guidandole con una certa cornice, su strade (e sentieri, nel nostro caso), immersi nel verde della Alpi. Le caratteristiche della nuova Bmw X1, maneggevole, dinamica, raffinata e con dimensioni compatte unite a grande spazio interno, meritano una cornice con il fascino del Tirolo. Non solo genericamente, Weekend In ha optato per una località raffinata e non troppo frequentata: l’Achensee. E’ una perla per pochi: noto già agli imperatori d’Austria, il piccolo lago dalle acque trasparenti, è anche facile da raggiungere dall’autostrada. Per guidare nel verde, dove i tornanti permettono di apprezzare il bilanciamento e la tenuta di strada di chi costruisce automobili mirate al piacere di stare al volante. Innsbruck: impossibile non conoscerla, tanto vicina da essere spesso sacrificata per procedere spediti in direzione di Monaco di Baviera o di Salisburgo. Eppure, a metà strada tra la capitale del Tirolo e l’ex confine tedesco di Kiefersfelden, c’è un angolo di tranquillità da non perdere. Che può anche diventare una valida alternativa al traffico e ai perenni cantieri dell’autostrada, uscendo a Wiesing e dirigendosi lungo la strada 181 verso nord. Qualche ampio tornante dove apprezzare la dinamica di guida della nuovissima Bmw X1, perfettamente
44
WEEKEND IN
a suo agio sulle strade tirolesi, poi a quota 930 metri, incastonato in una vallata verde tra i monti del Karwendel (la più grande area naturale protetta d’Europa) ci si trova di fronte all’estremità meridionale dell’Achensee. Acque trasparenti che riflettono il verde o il blu, balneabili e adatte a sport come nuoto, immersioni, windsurf e vela, per una decina di km di lunghezza, con aspetto da fiordo alpino. Circondato da paesi tranquilli e rilassanti: Maurach, Häusern, Buchau, Pertisau e Scholastika sono collegati anche da un servizio di navigazione, il lago è noto da secoli, censito persino dagli antichi volumi di caccia e pesca degli imperatori. Massimiliano I e l’arciduca Ferdinando II si fecero costruire barche per le gite sulle acque dell’Achensee, generando un turismo raffinato fin dalla metà dell’800. Il primo battello fu varato nel 1887. Achenkirch, pochi passi a nord del lago, è un naturale balcone sulla bellezza della vallata: in posizione rilevata sull’abitato, il “design hotel” Das Kronthaler, appare come luogo elettivo dove rigenerarsi nella wellness di alto livello, adatto anche al turismo autunnale, guardando verso la vicina stazione di risalita, verso le piste da sci, precorrendo i desideri invernali. Proseguendo oltre la visita dei dintorni del lago, verso nord si raggiunge la Germania, con i leziosi e turistici laghi bavaresi, più affollati e meno immersi nella natura dell’Achensee.
con la bmw x 1
DOVE MANGIARE Hasenörl
Immaginate una grande costruzione di campagna bavarese ai confini con il Tirolo: caratteristica, immersa nel verde con grandi spazi attorno. Pensate alla cucina con prodotti del posto, alla cortesia delle cameriere in costume, ai profumi del miele e del fieno. O dei salumi affumicati o ancora dello sciroppo di sambuco. Hasenörl è tutto questo, con stile tradizionale e ambiente di assoluto relax. Si può mangiare anche semplicemente una wienerschnitzel, il cui sapore appare però come riemergere dall’infanzia. Geitau 5, D-83735 Bayrsichzell - Germania Tel.+49.(0)8023.81.93.344 www.hasenoehrl.de
BMW X1, IL RINNOVO DELLA SPECIE
DOVE DORMIRE Das Kronthaler****S
Alpine Lifestyle Hotel nei pressi dell’Achensee, tra Innsbruck e i laghi bavaresi, per spezzare con stile un trasferimento verso Monaco. Sovrasta la vallata con vista e architettura di design in sontuosa posizione, con design e funzionalità. Relax tra verde e terrazzi, più un centro wellness memorabile, come la cucina raffinata e molto, molto attenta alla tradizione. Classe e gusto, a pochi passi dalle piste da sci. Am Waldweg 105a, A-6215 Achenkirch - Austria Tel.: +43.(0)5246.6389 www.daskrontaler.com
compagna di viaggio
S
embrava ancora gradevolmente fresca, invece dopo la bellezza di oltre 730mila esemplari venduti, ecco la seconda serie X1: del tutto rinnovata, eppure fedele a se stessa, è ingrandita nelle dimensioni per migliorare l’abitabilità, conservando l’immagine dinamica della precedente, e senza mostrare troppo i nuovi spazi interni, aumentati anche nella zona di carico di ben 85 litri. Disponibile con trazione anteriore sDrive o integrale xDrive secondo le motorizzazioni, X1 offre al momento una gamma di quattro cilindri a benzina o gasolio da 150 a 231 cavalli, tutti di ultima generazione, dai consumi ridotti fino al 17% e senza rinunce di prestazioni, con cambi manuali a sei rapporti o Steptronic a otto. Guidabilità tipica da Bmw per dinamica sportiva anche senza ricorrere alle configurazioni più spinte, assistiti da dotazioni e sistemi di sicurezza da classe superiore, per la soddisfazione di pilotare - permetteteci il verbo - una vettura realmente all’avanguardia. www.bmw.it
Bmw X1 xDrive 25d Dimensioni: 444/182/161 cm Potenza: 231 CV Coppia: 450 Nm da 1.500 a 3.000 giri/min Velocità massima: 235 km/h 0-100 km/h: 6,6 secondi Consumo medio: 5,0 l/100 km (20 km/l) Emissioni di CO2: 137 g/100 km
WEEKEND IN
45
weekend p r e m i u m di Rossella Dallò
parigi con signora
La capitale francese è fra le più intriganti e ricche di proposte, culturali e non, in ogni stagione. Due giorni densi di scoperte tra grandi mostre d’arte e giochi d’acqua girando con la nuova DS5
B
asta anche solo un fine settimana e Parigi vi conquisterà. Due giorni tiratissimi, perché ci sono talmente tante cose da vedere che avrete voglia di correre per immagazzinare nella vostra mente e nei vostri occhi il più possibile di questa capitale coinvolgente, ricca di proposte per ogni gusto, dallo shopping alla cultura, all’arte, alla storia. I musei, oh quanti sono! Il Louvre, la “Monna Lisa” di Leonardo, sì la Gioconda, vi dice qualcosa? E non è certo l’unica attrazione dei grandi Maestri del passato. No, il Louvre proprio no. Solo per questo grande museo ci vorrebbero due giorni interi. Accontentatevi di ammirare la bella piramide di vetro, progettata dall’architetto sino-americano Ieoh Ming Pei, che si erge dal pavimento della monumentale Cour Napoléon. Certo, se non siete mai stati a Parigi, la prima volta non potete esimervi dal classico tour tra gli Champs Elisées fino all’Arc de Triomphe, la Tour Eiffel magari fermandosi un momento sulla piazza del Trocadéro da cui si gode la più bella vista sulla celebre torre eretta in occasione dell’Esposizione Universale del 1889. E poi ancora la cattedrale di Notre Dame, e come dimenticare i quartieri di Montmartre con la bianca chiesa del Sacre Coeur da cui si dominano i tetti di quasi tutta Parigi, o l’intrigante quartiere degli artisti di
46
WEEKEND IN
Saint Germain-des-prés con le sue famose brasserie. Potremmo andare avanti a lungo, per esempio ricordando agli amanti dell’architettura contemporanea e della tecnologia la Grand Arche de la Défence, monumento all’arte moderna ricco di sorprese come il Museo dell’Informatica e il ristorante dove poter gustare i piatti tipici della cucina francese. Poi l’immancabile gita sulla Senna con i Bateaux Mouches, il passeggio nella scicchissima Faubourg SaintHonoré per ammirare le firme più famose della moda e della gioielleria, e via di suggerimento in suggerimento. Noi, che Parigi già un po’ la conosciamo, ci siamo ritagliati un weekend che mette insieme la nostra passione per la pittura moderna e per la buona cucina francese, senza disdegnare la scoperta di qualcosa di speciale. Per questo, nonostante il sistema di trasporto pubblico parigino sia strepitoso e ti porti ovunque velocemente, abbiamo optato per aereo+auto a noleggio. Ci siamo trattati bene e ricordando le sensazioni che provavamo “anni fa” quando il papà ci permetteva di guidare la sua “dea”, la Citroen DS, abbiamo prenotato una nuova DS per spostarci in totale comfort per i grandi boulevard parigini, tanto quanto sulle grandi arterie e le strade provinciali che portano fuori dalla capitale.
In apertura la DS5 a les Invalides e qui a destra la “vecchia” DS. Sopra, Picasso “La maglia gialla (dora Maar)”; Chagall soffitto del Teatro dell’Opera Garnier; ToulouseLautrec “donna che si infila una calza” Detto per inciso, grazie all’incredibile dotazione tecnologica e alla motorizzazione diesel di ultima generazione particolarmente parca nei consumi quanto reattiva quando serve schiacciare l’acceleratore, la nostra DS5 BlueHD 180 S&S EAT6 So Chic – la sigla dice già tutto su allestimento, motore e cambio automatico a 6 marce - non solo ci ha portato ovunque con poca spesa carburante, ma ci ha letteralmente “guidato”dallo schermo touch evitandoci le strade più intasate e in qualche caso anche indicandoci ristorantini e monumenti lungo il percorso. Ebbene, presa la nostra magnifica “dea” all’aeroporto Charles De Gaulle, raggiungiamo Parigi per iniziare il nostro giro. Prima tappa, seguendo il boulevard Periferique fino all’incrocio con avenue Jean Jeaurés, arriviamo al Parc de la Villette, uno dei più grandi della città, e precisamente alla Philharmonie de Paris per vedere la mostra “Chagall Trionfo della musica”. In realtà abbiamo letto male il cartellone delle mostre autunnali (www.france.fr/it/ arti-e-cultura/le-grandi-esposizioni-del-2015-parigi.html) e siamo in anticipo sull’apertura ufficiale, ma riusciamo ad avere qualche anticipazione. Questa esposizione celebra le sue famose scenografie teatrali (leggendarie quelle del Teatro ebraico di Mosca, miracolosamente salvato presso la Galleria Tre-
tiakov, o il famoso soffitto del Teatro dell’Opéra Garnier) con il supporto della famiglia del grande artista e contributi di importanti istituzioni come la Galleria Tretiakov di Mosca, il MoMA di New york e il Centre Georges Pompidou di Parigi. Ci ripromettiamo di tornarci e allora ci buttiamo verso il centro. Costeggiamo la Senna, oltre la Ile de la Cité su cui sorge Notre Dame, lungo Quai Voltaire fino all’incrocio con il boulevard Saint-Germain che percorriamo per breve tratto prima di svoltare a sinistra in Rue de Lille. Al museo d’Orsay c’è una mostra che ci ha intrigato molto. Racconta gli “Splendori e miserie” di un tema coraggioso: “Immagini della prostituzione in Francia (1850-1910)”. Nulla di pornografico e neppure di sociologico. Se non come hanno visto e dipinto il fenomeno grandi artisti del calibro di Manet (l’Olympia), Degas (Assenzio), Toulouse-Lautrec, Munch o Picasso. Una bella cenetta e un sonno ristoratore e siamo in perfetta forma per affrontare il secondo giorno nella Ville Lumière. O meglio, nei suoi dintorni. Il più affascinante e famoso: il Castello di Versailles. Ci si può arrivare con la metropolitana RAR C, con il treno (scendere a Gare de Versailles Rive droite se arrivate da Paris Saint Lazare; a Gare de Versailles Chantiers da
WEEKEND IN
47
compagna di viaggio
Nuova DS5 - BlueHDi 180 S&S EAT6 SO CHIC
S
tile all’avanguardia, comportamento dinamico, raffinatezza e attenzione ai dettagli, scelte tecnologiche “high tech”: questo è l’identikit della nuova DS5. Motorizzazioni performanti: benzina o Diesel, con potenze (da 120 a 200 CV) e rispetto dell’ambiente (consumi tra 3,8 l/100 km e 4,3 l/100 km per i Diesel; emissioni di CO2 tra 135 g/km e 136 g/km per i motori benzina). Inoltre motorizzazione Hybrid 4x4: 90 g/km di CO2 per un consumo di 3,5 l/100 km su percorso misto. In tutto 5 motori Euro 6, che coprono un range di coppia dai 240 ai 400 Nm. Dalla fine del 2015 l’offerta sarà arricchita con una motorizzazione benzina da 210 CV: THP 210 S&S. Il posto di guida è altamente tecnologico grazie al Touch Pad 7” a colori, accesso facilitato a tutte le funzioni della vettura (dalla navigazione alla musica), funzione New Mirror Screen, che consiste nella duplicazione dello smartphone, DS Connect Box con il Pack SOS & Assistance, un sistema innovativo che permette le chiamate automatiche d’emergenza o di assistenza localizzata, con l’invio dei soccorsi in caso di necessità. Inoltre Pack Monitoring: agenda virtuale delle manutenzioni, con monitoraggio automatico del chilometraggio e promemoria per le manutenzioni future, eco-driving (consigli personalizzati sulla base dello stile di guida rilevato) e rapporto di utilizzo, Pack Mapping: localizzazione del veicolo e visualizzazione dei percorsi, Pack Tracking: geolocalizzazione del veicolo in caso di furto, MyDS con le offerte specifiche per i clienti DS. La Nuova DS 5 BlueHDi 180 EAT6, dotata di cambio automatico a 6 rapporti, unisce ridotte emissioni di CO2 e bassi consumi (110 g/km di CO2 e 4,3 l/100 km) con prestazioni e piacere di guida, grazie ad una coppia di 400 Nm e ad una buona potenza (181 CV). L’integrazione di un nuovo turbo a geometria variabile, l’aumento della pressione di sovralimentazione e della pressione di combustione permettono di aumentare la potenza di Nuova DS 5 BlueHDi 180 di 20 CV rispetto alla generazione precedente. Questo nuovo motore è inoltre dotato di alberi di equilibratura per assicurare un buon livello di comfort acustico e una riduzione delle vibrazioni.
Nuova DS5 - BlueHDi 180 S&S EAT6 SO CHIC Dimensioni: Motore: Potenza: Coppia: Velocità massima: 0-100 km/h: Consumo misto: Emissioni di CO2:
cm.453/187/150 Turbodiesel -1997 cc. 181 CV a 3750 giri/min 400 Nm 220 km/h 9,9 sec. 4,3 litri/100 km 110 g/km.
Prezzo a partire da 38.450,00 euro iva inclusa
indirizzi utili
Musée d’Orsay - 1 Rue de la Légion d’Honneur, 75007 Paris, tel. +33 1 40 49 48 14 www.musee-orsay.fr dal 22 settembre 2015 al 20 gennaio 2016 Jardins de Versailles - Place d’Armes, 78000 Versailles, tel. +33 1 30 83 78 00 www.chateauversailles.fr/jardins
Dove mangiare
Nella pagina accanto, la DS5 passa davanti alla Tour Eiffel. Due grandi sculture di Anish Kapoor ai giardini di Versailles: Miroir e Sexual. Una fontana del percorso “Grands Eaux Musicales” (fino a novembre il sabato e la domenica ore 11-12 e 15,30-17) Paris Montparnasse. Info: www.transilien.com) o con l’auto percorrendo l’autostrada A13 uscita Versailles Château. Noi ci affidiamo al comfort della nostra DS5. Obiettivo doppio: prima una visita alla mostra dell’artista anglo-indiano Anish Kapoor le cui grandi sculture adornano i bellissimi giardini della Reggia, e dopo una gustosa pausa-pranzo siamo puntuali alle 15,30 per le Grands Eaux Musicales (le fontane musicali), suggestivo percorso a piedi nei giardini ad ammirare lo zampillare delle fontane accompagnate da un piacevole sottofondo musicale barocco. Giusto in tempo per tornare al Charles De Gaulle e tornare felici a casa.
Brasserie Georges – 19, rue Beaubourg, tel. 0033.1.44.78.47.99 Orari 11-24 (chiuso martedì) Prezzo da 50 euro Ciel de Paris – Tour Maine Montparnasse, 56ème étage, 33, avenue du Maine, tel. 0033.1.40.64.77.64, www.cieldeparis.com Orari 7-23 // Prezzi bar da 18 euro, pranzo da 30 euro (12-14.30), cena da 100 euro
Dove dormire
Raphael – La terrasse Leading Hotels of tWhe World. 17, avenue Kléber, tel. 0033.1.53.64.32.00 www.raphael-hotel.com Orari ristorante e bar 12.30-14, 19.30-22. Prezzi cocktail da 20 euro Mama Shelter – Room&Restaurant. 109, rue de Bagnolet, tel. 0033.1.43.48.48.48 www.mamashelter.com Orari ristorante e bar 7- 1.30
compagna di viaggio compagna di viaggio
INFINITI Q50 S, RAFFINATEZZA SPORTIVA Avevamo già scritto di questa ammiraglia giapponese che entra a pieni titoli nell’agguerritissima concorrenza tedesca. Già grintosa nella versione normale ha sollevato un quesito: “può un’auto di rappresentanza con dimensioni generose offrire una risposta alla guida agile e divertente?”. La risposta è si. Soprattutto se si hanno a disposizione un 3.5 v6 e un propulsore elettrico (per un totale di 360 cv) che staccano lo 0-100 in 5.2 secondi. Ma in realtà non sono questi i valori che contano, la Q50 è precisa, pronta e rimanda un feeling di sicurezza totale. La dinamica si gestisce completamente al volante, paddle del cambio compresi (in alluminio rivestito in pelle), il sistema offre quattro impostazioni, la prima sfrutta unicamente il motore elettrico, permettendo di donare un carattere molto “green” all’Infiniti che si trasforma da auto da curve a comoda vettura perfetta per il traffico. Inoltre lo sterzo è il primo a controllo completamente elettronico (“steer by wire”): il piantone lascia spazio a tre centraline, che permettono quindi il totale settaggio della risposta dello sterzo stesso. Questo annulla le perdite meccaniche e le vibrazioni del volante. Le dotazioni tecnologiche e di sicurezza comunque non mancano: mantenimento della corsia, ICC (Controllo intelligente velocità di crociera), Distance Control Assist, Around view Monitor (visione a 360° del mezzo sullo schermo) sono di serie, come il doppio schermo touch al centro della plancia. Il prezzo parte da 57.015 euro.
infiniti Q50s hybrid Dimensioni: Potenza: Coppia massima: Trazione: Velocità massima: 0-100 km/h: Emissioni di CO2:
479/182/145 com 225Kw(360 cv) 350 Nm 4x4 250 km/h 5,2sec 139 g/km
VIGNE E CASTELLI
pozzolengo
ESSERE SEDOTTI DALL’ACQUA DALLA TERRA, DALLA STORIA Alla ricerca di vigne e castelli, ci hanno indicato questo borgo sulle colline moreniche a sud del Garda. Il suo imponente castello dalle torri rotonde sembra guardare quella, tonda anch’essa, di San Martino della Battaglia, eretta in ricordo della vittoria sugli austriaci, che costò migliaia di morti. Ora quei tempi sono lontani e su quei campi sono nate le vigne del bianco Lugana, di cui Pozzolengo ha il maggior numero di cantine. Altre eccellenze: i biscotti, il salame e... una inattesa coltivazione di zafferano
CON LA INFINITI Q50S HYBRID
weekend in Testo di Luciana Sidari. Foto di Armando Pezzarossa
Il pozzo accanto al comune Palazzo Gelmetti
L
‘uscita dalla A4 è quella di Sirmione e dopo tre chilometri le frecce ci indicano Pozzolengo. Perché siamo venuti qui? Perché alcuni amici quando hanno sentito della nostra idea di uno speciale su vini e castelli ci hanno consigliato di venirci ...”Poi scoprirete il perché”. Ci siamo venuti con curiosità ma anche con spirito critico pronti a dire: ma dove ci avete mandati!? Per fortuna stiamo guidando una Infiniti Q50 S Hybrid, un’auto che può raggiungere i 100 all’ora in 5,5 secondi, ma che, se messa su ECO, usa soprattutto il motore elettrico. Ed è quello che usiamo avvicinandoci al borgo. Pozzolengo ci appare normale, senza picchi di bellezza, ma poi dopo qualche curva ci accorgiamo di essere fra colline moreniche, alte tra i 100 e i 250 metri, che un tempo erano coperte da fitti boschi e da torbiere, ma oggi sono colline verdi disegnate da colture di fiori e di vigne. Ci accolgono case anonime, frutto dell’architettura del dopoguerra e degli anni Sessanta, ma guardando bene si scoprono bei palazzi quasi nascosti, come quello in cui oggi è ospitato il Comune, con affreschi interessanti. Accanto, uno dei tanti pozzi, che pare abbiano dato il nome alla città. Ma ci sono anche altre versioni. Improvvisamente ci appiono lunghe mura dalla torri rotonde, aggraziate, uniche, che sbocciano da filari di uva lugana. Ora sappiamo perchè siamo venuti qui. Abbiamo trovato un castello, unico nel suo genere, e queste vigne che sembrano assimilare, succhiare la storia che trasuda da queste mura. LA STORIA Milioni di anni fa la natura ha lavorato quasi fosse un’artista paesaggista: ha creato il lago di Garda, sono nate le catene del monte Baldo, definito l’Hortus Europae e con i detriti dei ghiacciai ha formato una serie di anfiteatri morenici, dove trovarono posto torbiere, laghetti, risorgive, boschi. La ricchezza d’acqua e la posizione strategica furono favorevoli all’insediamento di molti popoli: Etruschi Romani, Longobardi, Franchi, ecc. Solo a partire dal IX°X°secolo, con la predicazione del Vangelo, la fondazione di monasteri e la presenza di santi testimoni, come San Vigilio Vescovo di Trento e Analatone Vescovo di Brescia, si conobbe più umanità, più pace. I monaci insegnarono tecniche agricole che trasformarono la scura “Silva Lucana”, dove avevano trovato rifugio i barbari, in una zona amena. Arrivarono i moti patriottici, la prima guerra d’Indipendenza entusiasmò gli abitanti di Pozzolengo che pa-
52
WEEKEND IN
garono caro il loro sostegno. Dieci anni dopo scoppiò la seconda guerra d’Indipendenza e mentre da parte italiana la battaglia decisiva viene chiamata di Solferino e quando va bene di “San Martino e Solferino”, da parte del Comando austriaco venne detta di “Pozzolengo” perché fu combattuta di cascina in cascina nelle campagne attorno al Castello. Dal 1870 ai giorni nostri la storia di Pozzolengo è la storia d’Italia. Del suo momento più glorioso resta a compassionevole monito la Torre di San Martino della Battaglia, dedicata ai caduti, voluta per ricordare una battaglia cruenta che vide affrontarsi due eserciti di circa 150.000 uomini ognuno, con tali esiti che portò alla nascita della Croce Rossa . IL CASTELLO Il profilo del Castello di Pozzolengo si staglia maestoso, si intuiscono da lontano le mura, i contrafforti e una torre campanaria cilindrica che fece e fa sentire sin dal XV°secolo la sua voce con sonore campane. Il paese ha un centro storico interessante, in alto domina il castello, in basso la piazza del palazzo del Comune, un tempo Palazzo Gelmetti, una delle famiglie più antiche della città. Salendo con l’auto si apprezzano le mura e al loro interno alcune abitazioni, per esempio il Palazzo Gelmetti–Zoppi, del quale si ammirano un bel cancello con pilastri e una imponente scalinata. Si arriva al Mastio del Castello, dove una targa ricorda un grande artista, Ugo Mulas, illustre concittadino. Nel cuore del borgo c’è una piazzetta intitolata a Mulas, dove si tengono manifestazioni culturali, e antiche abitazioni, qualcuna trasformata in B&B. Il paesaggio che si intravvede da alcune fenditure è magnifico. Scendendo si arriva ad un parcheggio-belvedere, dove si può lasciare l’auto in sosta per osservare uno dei tanti pozzi che, stando alla tradizione, hanno dato il nome al paese, poi Palazzo Piavoli e un monumento ai caduti pozzolenghesi della Prima Guerra mondiale. Altrettanto interessante è Palazzo Albertini, con facciata mossa da belle arcate, casa vacanza per ospiti della Fondazione Don Gnocchi, dalla cui terrazza si può ammirare il Castello e il verde parco, uno dei più grandi. Il Comune si trova in piazza della Repubblica, l’auto si può lasciare con disco orario un’ora nella piazza Quattro Novembre, giusto per ammirare la Chiesa di San Lorenzo, patrono della città, e fare una scappata da uno dei tanti produttori d’eccellenza, un panificio famoso per la produzione rigorosamente artigianale del Biscotto di Pozzolengo. Nel cuore della cittadina hanno luogo tutti gli eventi: il Palio della Pastasciutta, il 10 agosto, e De Gustibus Morenicis, ogni anno in agosto.
interno del castello
P OZZO L EN G O
Villa Albertini
L’antico monastero Ponticello, ora cascina La porta del castello
Il castello visto dalla terrazza di Villa Albertini
Il duomo dedicato a San Lorenzo
nella chiesa un organo del 1608, fatto dai famosi Antegnati di Brescia
WEEKEND IN
53
INTERVISTA a... Paolo Bellini, sindaco di Pozzolengo
P
ozzolengo è un bellissimo borgo che merita l’attenzione dei nostri lettori, che messaggio vuole trasmettere? “Giusto per inquadrare dove siamo, mi piace partire dal pregio del paesaggio, il verde delle colline moreniche: Pozzolengo è un fantastico paese che fa da cerniera tra il territorio Mantovano e il lago di Garda sud. Si trova tra tre province, Brescia, Mantova, Verona, e due Regioni, Lombardia e Veneto. La sua posizione ha favorito l’insediamento di vari popoli; è stato ed è una base di partenza per conoscere le eccellenze di queste province e delle piccole e grandi città d’arte, come Verona, Mantova, Brescia, ma anche Castellaro Lagusello, Valeggio sul Mincio, Borghetto, ecc. Ci sono poi motivi importanti che lo rendono interessante per le famiglie: qui si è svolta la seconda guerra d’Indipendenza e per i ragazzi può essere molto educativo oltre che suggestivo partecipare ad una lezione di storia a cielo aperto, ripercorrere i luoghi dove c’è stato questo evento fondamentale per la nostra storia italiana”. Il Castello ha grande attrattiva, vengono molti turisti? “Siamo molto orgogliosi del nostro Castello, indicato tra i cento castelli più belli e meglio conservati d’Italia, per l’impianto architettonico e per le torri tonde delle quali oggi una ancora funge da torre campanaria”. Silva Lucana, Ligana, ovviamente viene in mente una vostra eccellenza, il Lugana! “In Comune abbiamo la riproduzione di una vecchia mappa del nostro territorio, oggi conservata nei Musei Vaticani, dove si trova già la denominazione Lugana. Pozzolengo, con i suoi 22 kmq di territorio, rappresenta il cuore della produzione del Lugana, comprendente 21 cantine, che producono questa eccezionale DOC. E’ un vino che da solo rappresenta una motivazione alla visita di Pozzolengo: in auto o in bike, nel raggio di 4-5 km si possono degustare e acquistare vini eccellenti”. Ma il vino non è l’unica eccellenza. “Infatti, a Pozzolengo si produce uno zafferano di qualità superiore, una piccola produzione, solo 3-4 kg all’anno di stimmi (3 fili per ogni fiore di crocus). Molti ristoratori e chef stellati se ne contendono la produzione, ma naturalmente anche i privati possono comprarne qualche bustina. Altra eccellenza è il Salame di Pozzolengo (una de.co, Denominazione Comunale) con il quale si realizza un piatto tipico: il risotto con pasta di salame e zafferano, che chiamiamo “m’pieu”. L’ apoteosi della gastronomia pozzolenghese avviene ogni anno il 10 agosto (nel 2015 si è festeggiato il 20° anniversario) in occasione del Palio, quando otto contrade preparano un condimento per la pastasciutta che viene offerta agli ospiti e alla giuria. Il premio é un piatto in ceramica che rappresenta un cielo stellato, e la protezione di San Lorenzo patrono della città, al quale è intitolato il Duomo. Il 19 marzo c’è la Fiera di San Giuseppe, un evento fieristico enogastronomico,
per la promozione dei nostri prodotti. Altre specialità sono fagioli e cotiche e i ciccioli. Un nostro vanto sono gli allevamenti di suini e bovini di razza romagnola, che producono tenere e saporite carni moreniche. E, malgrado questi piatti saporiti, Pozzolengo è segnalato per la longevità dei suoi abitanti. Evidentemente la qualità della vita, l’aria buona, la mancanza di stress fanno la loro parte”. Quindi ci invita tutti a Pozzolengo? “La Pro Loco è un’istituzione ben radicata e attiva, ai suoi programmi partecipano tutte le attività produttive e tutti sono coinvolti. Mi piace sottolineare che su 3.500 abitanti abbiamo 23 associazioni di volontariato. Oggi nei confronti del turista si è sviluppata una cultura di accoglienza, così sono nate strutture agrituristiche, B&B, hotel, ristoranti. Anche le cantine (sono 120 che producono Lugana e solo a Pozzolengo ce ne sono 21) hanno contribuito a far crescere questa tendenza. Infatti, oltre alla degustazione classica di vini, fanno conoscere il salame di Pozzolengo e il formaggio della nostra zona. In occasione di Cantine Aperte, per ogni cantina passano 200-300 persone. “La qualità del Lugana (che è un Trebbiano) è molto cresciuta. Oggi il prodotto è medio alto e viene venduto tutto soprattutto all’estero: dopo la vendemmia a fine anno non si trovano più bottiglie! Quanto all’invito, invito tutti, in particolare le famiglie, a venire a Pozzolengo. Qui abbiamo sviluppato un’attenzione speciale nei confronti delle famiglie e dei ragazzi, i percorsi sono tutti nel centro storico, in sicurezza, c’è un parco attrezzato di 5 ettari, con circa 500 essenze di a l t o fusto. Lo stesso invito lo rivolgo ai bikers, che hanno a disposizione la ciclabile che parte da Mantova e arriva sul Garda (e ci sono progetti per un collegamento con Milano). “Grande attenzione infine per i golfisti: a 1 km dal centro di Pozzolengo c’è la strada che conduce allo Chervò Golf Hotel, un Resort elegante, con un hotel 4 stelle e appartamenti, 36 buche e un ristorante aperto a tutti. All’interno del Resort è situata l’antica Abbazia San Vigilio, eretta in epoca longobarda e documentata dal 1104, visitabile, dove si celebrano messa tutte le domeniche e alcune cerimonie. La realizzazione di questo Golf ha contribuito non poco a far conoscere Pozzolengo. 9 buche del Golf sono infatti per gare internazionali e molti giocatori o ospiti spesso vengono a visitare il borgo o a provare le nostre specialità”. Il tutto a 3 km dal casello di Sirmione, 20 dall’aeroporto di Verona-Villafranca, 60 da quello di Orio al Serio.
Il sindaco Paolo Bellini accanto al vecchio orologio restaurato e agli affreschi di Palazzo Gelmetti
La torre di San Martino, in ricordo della valorosa battaglia del 24 giugno 1859 contro gli austriaci. Battaglia detta anche di Pozzolengo
Le vigne di Lugana ai piedi del castello Biscotti, miele ed altre eccellenze
LO ZAFFERANO DI POZZOLENGO
Dici zafferano e pensi all’Iran, all’Abruzzo, certo non al Garda. Poi i più informati vi diranno che i crocus nascono in primavera in montagna, appena si scioglie la neve, con un soave colore lilla chiaro, ma il crocus da zafferano invece fiorisce in ottobre, con un bellissimo colore violaazzurro-lilla, e ha tre stimmi giallo arancio. I bulbi vengono piantati in pendenza perché l’acqua non deve ristagnare, e tutta la lavorazione, dalla raccolta dei fiori allo strappo delicato degli stimmi, viene fatta a mano e ciò ne spiega il costo. Usato fin dall’antichità, ha proprietà dietetiche, antiossidanti, digestive, afrodisiache, disintossicanti e… abbronzanti e poi è proprio BUONO!!!! L’azienda agricola Al Murass , ai piedi del Castello, Via Morazzo 3, tel 347 4396281 www.zafferanodipozzolengo.it
Il bellissimo campo di golf Chervo e il suo presidente Pietro Apicella
CHERVÒ GOLF HOTEL SPA & RESORT SAN VIGILIO Terminata la visita al centro storico di Pozzolengo,andiamo a visitare Chervò Golf Hotel SPA & Resort San Vigilio. Il complesso, di 130 ettari, prende nome dall’ abbazia benedettina di epoca longobarda perfettamente restaurata, inglobata all’interno della proprietà. Attorno a questo perno storico del XII° secolo, sono nate le strutture moderne: l’Hotel, la SPA, il Resort e il campo da golf. Ci accoglie il padrone di casa, Pietro Apicella, presidente di questo gioiello, un’architettura verde dove natura e mano dell’uomo hanno creato un unicum da fiaba, dove si declinano il verde inteso come green dove si gioca e il verde inteso come apoteosi di fiori e piante (ricordo che il significato di paradiso è giardino). Il presidente ci illustra quest’opera eccezionale che ha una caratteristica: non è un Golf Club esclusivo per i soci, è aperto al pubblico, sia a chi vuole provare un approccio al golf, sia a chi voglia prenotare una vacanza con la famiglia, in Hotel o in un appartamento. Le unità immobiliari sono eleganti, arredate in stile country chic, come le camere dell’Hotel, colore bianco beige dominante, tessili di pregio, in differenti varianti di colore. Alcune unità sono ancora a disposizione per un investimento immobiliare, vengono fornite arredate e hanno un buon rendimento, perché si può decidere di darle in gestione all’Hotel. Numeri da primato al Chervò Golf San Vigilio: l’Hotel ospita 75 camere che in caso di meeting possono aumentare utilizzando gli appartamenti dei residence. Il Ristorante San Vigilio serve fino a 600 coperti. Il Centro Congressi offre 6 sale da 12 a 330 posti. La Spa conta 1000mq di percorsi e trattamenti benessere. La piscina bionatura e la piscina dell’Hotel, con idromassaggio, nella bella stagione sono a disposizione degli appassionati del nuoto e della tintarella. Il centro sportivo con 2 campi da tennis, beach volley e calcetto è un plus per tutti. Caratteristiche del Campo: il campo golf dello Chervò, progettato dall’architetto Kurt Rossknecht, conta 36 buche, di cui 27 da campionato e 9 executive. Sono percorsi articolati in modo che comunque ci si possa esercitare e migliorare o…iniziare. Attorno c’è un mondo di Golf: almeno altri 8 Golf Club dislocati in località amene del territorio Gardesano, per i quali è possibile prenotare green fee presso il Golf Chervò.
56
WEEKEND IN
Signora Maddalena Nardin della cantina Le Corniole
L’antica abbazia San Vigilio all’interno del resort, ma visitabile, con il suo chiostro
Vista dall’alto del campo di golf e del territorio con in fondo il lago di Garda
WEEKEND IN
57
DOVE MANGIARE, dove dormire, dove comprare Aziende Agricole & Cantine Az. Agricola Borgo La Caccia Az. Agricola Pirenei di Fabio Baroni Az. Agricola Cobue di Gettuli Laura Az. Agricola Malavasi Cantina Le Preseglie di Bordignon Az. Agricola Cadore Az. Agricola Muras Az. Agricola Mellini Az. Agricola Bulgarini Fausto Az. Agricola Brunello Galliano Az. Agricola Marangona-Cantina Marangona Az. Agricola Seriati Az. Agricola Tenuta Roveglia Az. Vitivinicola Conti Andrea Az. Vitivinicola Carlo Zenegaglia e Figli Az. Vitivinicola Fratelli Zenegaglia Cantina Co De FER di Scaramellini Az. Agricola Bosco di Zenegaglia Angelo e Valentino Az. Agricola Zamichele Az. Agricola 4 Pini di Righetti Maria Az. Agricola Feliciana di Sbruzzi Az. Agricola Bulgarini Gianfranco Az. Agricola La Zappaglia di Baroni Francesca Centro Carni dei Colli Storici Panificio Pasquali Orlando
Strutture Ricettive
HOTEL IL CASTELLO Via Zanardelli, 11-13 - 25010 Pozzolengo (BS) SAN VIGILIO CHERVO’ GOLF HOTEL SPA & RESORT Loc. Abbazia San Vigilio - 25010 Pozzolengo (BS) Tel 030 91801 info@chervogolfsanvigilio.it www.chervogolfsanvigilio.it AGRITURISMO FELICIANA Loc. Feliciana - 25010 Pozzolengo (BS) Tel 030 918228 info@feliciana.it www.feliciana.it AGRITURISMO DALLA BERTILLA Loc. Rondotto, 6 - 25010 Pozzolengo (BS) Tel 030 9916218 info@dallabertilla.it-www.dallabertilla.it AGRITURISMO MOSCATELLO DI VISCHIONI MARIA Loc. Moscatello, 5 - 25010 Pozzolengo (BS) Tel 030 9916333
58
WEEKEND IN
ANTICA LOCANDA DEL CONTRABBANDIERE Loc. Martelosio di Sopra, 1 - 25010 Pozzolengo (BS) Tel 030 918151 info@locandadelcontrabbandiere.com www.locandadelcontrabbandiere.com OSTERIA PIZZERIA MURITI’ Via Martiri Pozzolenghesi, 36 - 25010 Pozzolengo (BS) Tel 030 918203 - Fax 030 918203 www.pizzeriamuriti.eu AGRITURISMO CORTE LA SACCA Loc.La Sacca,1 Tel 030 918583 info@agriturismocortelasacca.com www.agriturismocortelasacca.com RISTORANTE VECCHIO 800 Via S.Maria,13 Tel. 3889055728 ALBERGO QUATTRO PINI DI TOSI MARINA Loc.Quattro Pini-25010 Pozzolengo(BS) Tel 030 9108087 info@albergoquattropini.it
Ricetta di viaggio
Locanda Sole Ristorante La tana dello Scoiattolo Via Garibaldi, 3 - 25010 Pozzolengo (BS) Tel 030 918111 Fax 030 9916526 info@locandasole.it www.locandasole.it
PASTA CON ZAFFERANO E ZUCCHINE
RISTORANTE PIZZERIA LA FENICE VIC.SolferinoSNC-25010 Pozzolengo (BS) Tel 030 9918323
• 300g di zucchine, • 100g di speck, • 0,2 g. di zafferano (40-60 stimmi) • Un porro, olio extra-vergine d’oliva, sale e pepe q.b. Mettere gli stimmi in un bicchiere e versare 2/3 cm di acqua calda (non bollente), tritare il porro e lo speck e versarli in una padella con dell’olio. Aggiungere il sale ed il pepe, far soffriggere il tutto, tagliare a pettine le zucchine ed aggiungerle nella padella cercando di farle cuocere leggermente croccanti. Far cuocere la pasta e toglierla al dente, metterla nella padella insieme alle zucchine e lo speck, aggiungere gli stimmi di zafferano messi precedentemente in acqua calda, mantecare il tutto e servire ben caldo.
CAFFÈ NAZIONALE DI GHIRALDINI G.E LOMBARDINI C.SNC Via Mazzini,1 - Pozzolengo (BS) BIT STOP DI BITANTE ROBERTO Via Marconi,5/7 Pozzolengo (BS) BAR FIORELLA DI FREZZA FIORELLA Via Gramsci,18 - Pozzolengo (BS) BAR SPORT DI VENTURINI LORENZO Via Zanardelli,18 Pozzolengo (BS) CAFFÈ COMMERCIO DI BARZONI LUCIANO Piazza Repubblica,7/8 Pozzolengo (BS)
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
IN TOSCANA
DA saturnia A SAN GIMIGNANO
Sette bellissimi weekend autunnali, attraversando gli affascinanti paesaggi della Toscana, girovagando fra borghi, vigneti, boschi e luoghi d’arte, senza dimenticare le terme, fra le più belle e affascinanti d’Italia. Compagne di viaggio in questo percorso: Peugeot 208, Mercedes G e Citroen C4 Picasso.
weekend g u ide in toscana di Vittorio Piaggi
Saturnia
La leggenda narra che Saturno, divinità dell’abbondanza, adirato con gli uomini per le loro continue guerre, in uno scatto d’ira decise di scagliare sulla terra una folgore che nell’impatto fece zampillare un’acqua sulfurea e tiepida che ricoprì il mondo portando la pace. Quel luogo era Saturnia
S
aturnia è un luogo termale dall’incredibile fascino, che affonda le sue radici in tempi antichissimi. Già gli Etruschi popolavano la allora Aurinia, poi i Romani la ribattezzarono col nome che porta oggi. Le Terme di Saturnia oggi sono composte da due siti: le terme libere presso le cascate del Mulino o del Gorello e il Complesso Termale “Hotel Terme di Saturnia centro benessere Spa & Golf Resort”. In località Molino esiste infatti un antichissimo mulino proprio a lato delle cascate, dove sgorga acqua sulfurea a 37,5° che confluisce in un ambiente molto scenografico, caratterizzato da cascatelle e pozze calcaree, circondato da canneti e prati. Il luogo è molto frequentato dai turisti, se si cerca però una maggiore tranquillità si può risalire il torrente termale Gorello, che nasce da un cratere vulcanico e trovare angoli e pozze più appartate dove rilassarsi ascoltando i suoni della natura. Indimenticabile è l’esperienza di un bagno caldo a mezzanotte! Anche l’antico borgo di Saturnia, che secondo la leggenda è la più antica città italiana, mantiene tutto il suo fascino in alcuni luoghi, come ad esempio nella chiesa di Santa Maria Maddalena del 1188 e nella Rocca, sul versante sud della città, costruita dagli Aldobrandeschi nel XII secolo. Da via della Chiesa, continuando la passeggiata si giunge poi a Via Clodia, un’antica strada romana realizzata nel tipico basolato, sulla quale si intravedono ancora i solchi creati dal passaggio dei carri, giungendo infine alla Porta Romana del II secolo a.C., l’unica delle quattro porte romane di Saturnia ancora esistente.
Compagna di viaggio Peugeot 208 BlueHDi 120 S&S Allure
C
i ha accompagnati in questo weekend la Peugeot 208 BlueHDi 120, che abbiamo scelto per la sua potenza e maneggevolezza. Una auto certamente adatta per muoversi lungo gli stretti vicoli dell’antico borgo di Saturnia. La nuova Peugeot 208 è riconoscibile per la silhouette sportiva, caratterizzata da proporzioni decise e moderne, che le conferiscono un fascino magnetico, al quale bene si abbina il motore da 120 cavalli. 60
WEEKEND IN
I dintorni di Saturnia Lo scenario naturale che circonda Saturnia offre da un lato il Parco della Maremma, con la sua natura straordinaria e i pascoli aperti, dall’altra i ripidi sentieri di montagna del Monte Amiata, adatta per gli amanti del trekking. In località Poggio Murella, a est di Saturnia, si trova il Castellum Aquarum, una monumentale cisterna romana. Sulla strada tra Saturnia e Manciano si incontra il borgo medievale di Montemerano, fatto di archi, porte e stradine, nel quale merita certamente una visita la chiesa di San Giorgio. Poco distante da Montemerano sulla SP22 si trova Sorano. Giunti in via San Marco è possibile parcheggiare proseguendo a piedi fino alla Fortezza Orsini, il cui fascino certamente non vi deluderà. Si entra nel borgo antico attraversando l’Arco del Ferrini; alle spalle del Palazzo Comitale,
la Torre dell’Orologio si affaccia sul Masso Leopoldino, una particolare fortificazione ottenuta squadrando una enorme roccia di tufo somigliante ad una nave. In cima al masso una terrazza consente di ammirare uno splendido panorama a 360°. Scendendo poi dal lato nord-est si arriva alla Porta dei Merli, antica porta d’accesso al borgo, sulla quale sono ancora visibili le insegne di Niccolo IV Orsini e Cosimo II de Medici; da qui si accede alla Valle del Lente, un fantastico luogo, tra grotte rupestri di origine etrusca, fitti boschi e alte muraglie di tufo. Da Sorano spostandosi verso sud sulla Provinciale, si giunge a Pitigliano, un borgo caratterizzato dal maestoso acquedotto. Immancabili un giro nell’antico quartiere ebraico, visitando poi la Fortezza Orsini e il parco, concludendo il giro con una visita alle necropoli del Gradone e di Poggio Buco, ed il complesso megalitico di Poggio Rota.
Come si arriva a Saturnia Da nord con la A1 Bologna-Firenze, uscita: Firenze Certosa, Superstrada per Grosseto, uscita Roselle, proseguire per Scansano-Saturnia. Da sud con la A12 RomaCivitavecchia, uscita Civitavecchia, SS1 Aurelia fino a Montalto di Castro, Marciano-Saturnia.
Dove dormire Hotel la Fonte del Cerro Saturnia Loc. Terme di Saturnia- Maremma Toscana, 58014 Saturnia, Manciano
Cosa vedere Terme di Saturnia e il borgo Poggio Murella, Montemerano Sorano, Valle del Lente, Pitigliano
Hotel della Fortezza Piazza Cairoli 5, 58010 Sorano Antico Casale Il Piccione Loc. La Fratta 3, 58010 Sorano
Terme di Saturnia Spa & Golf Resort SP Follonata, 58014 Saturnia, Manciano
Dove mangiare Ristorante Bacco e Cerere Via Mazzini, 4, 58014 Saturnia, Manciano I due Cippi - Piazza Vittorio Veneto 26, 58014 Saturnia, Manciano Agriristoro Focacceria La Dogana Strada Provinciale Pian della Madonna 19, 58010 Sorano Cantina Ottava Rima Via del borgo 25, 58010 Sorano
Terme di Saturnia Spa & Golf Resort
WEEKEND IN
61
weekend g u ide in toscana
bagno vignoni e val d’orcia Bagno Vignoni può essere considerato il cuore della Val d’Orcia. Si trova proprio al centro del Parco Artistico Naturale di questa splendida valle. La sua storia e quella della Val d’Orcia è antichissima, dato che la via Francigena passava proprio nei pressi di questo luogo termale e i pellegrini si recavano qui fin dall’epoca etrusca per le sue acque curative
O
ggi Bagno Vignoni conserva tutto il sapore e il fascino di un luogo così antico e può essere la meta ideale per passare un piacevole weekend autunnale, rilassandosi nelle sue acque termali e visitando le numerose attrazioni architettoniche e paesaggistiche che offre la Val d’Orcia, che nel 2004 è entrata a far parte del Patrimonio Mondiale dell’umanità - UNESCO. Il fulcro di Bagno Vignoni è Piazza delle sorgenti, al centro della quale una grossa vasca rettangolare di origine cinquecentesca, è alimentata da una fonte di acqua calda (a 52°) di origine vulcanica, proveniente dalla falda sotterranea a 1000 metri di profondità. Un luogo termale frequentato nella sua lunga storia da illustri personaggi, come Caterina da Siena, Papa Pio II e Lorenzo de’ Medici. Le sue acque, ricche di solfato di magnesio e solfato di calcio, sono tonificanti e particolarmente indicate nella cura di diverse patologie. Dalla vasca termale, le
62
WEEKEND IN
acque confluiscono nel bacino del Parco naturale dei Mulini, sul quale si affacciano quattro mulini medievali scavati nella roccia; un luogo nel quale una vasca naturale è ricavata tra le rocce calcaree e dove si può provare l’esperienza di un bagno nelle terme libere. Nel centro del borgo vi sono ottimi ristoranti ed erboristerie e l’Albergo Le Terme che si affaccia proprio sulla antica vasca termale. I dintorni di Bagno Vignoni e la Val d’Orcia Nei dintorni di Bagno Vignoni esistono altri luoghi termali, che affondano le loro radici nella antichità e che vale la pena provare come: i Bagni di Petriolo a Monticiano, posizionati a ovest all’interno della Riserva naturale del basso Merse, e le pozze termali di San Casciano dei Bagni. Da Bagno Vignoni scendendo verso sud sulla SR2, si giunge a Bagni San Filippo, la cui storia è anch’essa molto antica: dopo le frequentazione da parte degli antichi roma-
Come si arriva a Bagno Vignoni E’ raggiungibile da nord tramite la Autostrada del Sole A1 e da sud con la E35 Cosa vedere Bagno Vignoni Castiglione d’Orcia e Rocca d’Orcia Abbazia di Sant’Antimo Montalcino Buonconvento Abbazia di Monte Oliveto Maggiore San Giovanni d’Asso ni, nel 1566 i bagni termali vennero ristrutturati per volontà di Cosimo I de’ Medici. Lo stabilimento termale dotato di piscina e centro benessere, offre trattamenti curativi e di bellezza mediante i bagni e fanghi sulfurei. In mezzo al bosco si trova il torrente Fosso Bianco, dove confluiscono diverse sorgenti di acqua calda, ed è possibile fare il bagno tutto l’anno, ammirando le suggestive formazioni calcaree. L’Abbazia di Sant’Antimo, raggiungibile da Bagno Vignoni con la SS323, è un capolavoro del romanico toscano in cui l’attività monastica è ancora viva e che trasmette tutta la sensazione di pace e tranquillità tipica di questi luoghi. Più a nord, Montalcino, patria dell’omonimo Brunello, tra i vini più rinomati al mondo. All’ingresso della città vi accoglierà la fortezza del XIV secolo con i suoi possenti bastioni; ma il cuore dell’antico borgo è Piazza del Popolo su cui veglia la Torre dell’orologio. Ancora più a nord, Buonconvento, che stupisce per la inso-
Bagni San Filippo Bagni di Petriolo, comune di Monticiano San Casciano dei Bagni Dove dormire Albergo Le Terme - Piazza delle Sorgenti, 13, Bagno Vignoni Hotel Castello Banfi - Il Borgo, Poggio Alle Mura, Sant’Angelo Scalo, Montalcino Castello di Velona Resort, Località La Velona, Castelnuovo dell’Abate, Montalcino, Italia
Dove mangiare Ristorante La Terrazza, P.zza delle Sorgenti, 13, Bagno Vignoni Wine Bar La Bottega di Cacio, Piazza Del Moretto, 31, Bagno Vignoni La Pieve, Località Poggio alle Mura-Strada Prov. Maremmana, Montalcino Ristorante Campo Del Drago, Castiglion Del Bosco-Loc. Castiglion Del Bosco, Montalcino
lita fortificazione in pianura. All’interno si trovano il Museo d’arte sacra e il Museo della mezzadria, importanti testimonianze locali. La Strada Provinciale del Brunello vi condurrà alla Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, un complesso monastico del 1313 che vi colpirà per la sua avvolgente e magnetica atmosfera gregoriana: imperdibile infatti la funzione dei Vespri, accompagnata dai canti gregoriani, all’interno del Chiostro grande, affrescato dal Sodoma e da Luca Signorelli. A San Giovanni d’Asso, poco distante dalla Abbazia, si trova il Museo del tartufo. Diverse sono le attività che il territorio offre, come ad esempio il Treno natura: a bordo di antichi treni a vapore attraverserete gli splendidi paesaggi delle Crete senesi e nelle soste potrete partecipare a diverse iniziative come: l’escursione sui sentieri di collegamento tra le diverse stazioni, viaggiare a bordo di carrozze a cavalli, piuttosto che pranzare in ristoranti tipici.
Compagna di viaggio
C
ompagna fedele di questo weekend, lo stile sportivo ed elegante della Peugeot 208, i cui spazi interni, anche per merito del tetto panoramico, invogliano ad esplorare questi splendidi territori, permettendo di apprezzare appieno questi paesaggi quasi primordiali, anche grazie alla migliorata silenziosità della vettura. La plafoniera a LED e le guide di luce azzurre, così come il colore bianco della retroilluminazione del quadro strumenti, rendono l’ambiente interno accogliente e luminoso. Il quadro strumenti posizionato in posizione rialzata offre le informazioni utili alla guida, all’interno del campo visivo del conducente, offrendo un maggiore comfort e sicurezza. Il touch screen da 7’’ semplifica l’accesso alle diverse funzioni disponibili, come: radio, navigazione, telefono, computer di bordo, connessioni Bluetooth e USB, applicazioni mobili, Mirror Screen e Internet. WEEKEND IN
63
weekend g u ide in toscana
Montepulciano
Siamo nella zona delle Crete senesi, a sud-est di Siena. Delle origini etrusche di quest’area si trova ancora traccia in alcune città e nel Museo Civico di Asciano. La nostra visita parte da Montepulciano per spingersi nei sui dintorni ricchi di luoghi e capolavori artistici che valgono certamente una breve weekend, magari accompagnato dalla degustazione degli ottimi prodotti locali
M
ontepulciano deve la sua prosperità economica in epoca medievale alla sua posizione elevata che, a 600 metri sopra il livello del mare, le ha permesso di dominare il territorio circostante, rendendola sul piano storico ed architettonico seconda solo al capoluogo, la bellissima Siena. Arrivando a Montepulciano in auto, conviene parcheggiarla nella zona di viale I Maggio; salendo da Porta al Prato a Piazza Grande, lungo il percorso numerose cantine sotterranee vi invitano a gustosi assaggi dei vini locali, come il Nobile di Montepulciano, il primo in Italia ad aver ricevuto il riconoscimento DOCG. Tra queste Palazzo Ricci è una tappa imperdibile: un tuffo nel passato, dove, all’interno di grotte dalle volte altissime, tra enormi botti, si possono degustare i vini pregiati locali sotto la guida di un esperto. Meritano certamente una visita inoltre: il Tempio di San Biagio e la terrazza del Palazzo comunale, da cui ammirare i paesaggi collinari nei dintorni. Nei tipici ristoranti locali come “La grotta” e l’”Osteria dell’Acquacheta” si possono assaggiare le strepitose specialità toscane, come i Pici fatti a mano con il cinghiale.
Sul versante ovest della città, si trova la Riserva Naturale “Lago di Montepulciano”, che permette di apprezzare la fauna, la flora e la storia del territorio. Nei giardini antistanti il Centro visite è presente un’area picnic allestita con tavoli e panchine. Le visite guidate in battello elettrico, alimentato a pannelli fotovoltaici, permettono di avvistare l’avifauna che da terra è difficilmente osservabile. Un sentiero attraversa una parte del canneto ed uno splendido bosco igrofilo. I dintorni di Montepulciano L’area attorno a Montepulciano merita di essere apprezzata, tanto quanto la città stessa. Ad esempio a Pienza, un piccolo centro annoverato nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, si trova Palazzo Piccolomini, oggi trasformato in uno splendido Museo, dove visse il Papa Pio II nella seconda metà del ‘400. Da Zazzeri, in corso Rossellino 6 si possono degustare saporiti prodotti locali come il pecorino. A Chianciano, sul versante sud rispetto a Montepulciano, si trovano le omonime terme. Le proprietà benefiche di queste acque minerali erano già apprezzate da Etruschi e Romani, che avevano occupato sta-
Compagna di viaggio
I
64
WEEKEND IN
mmancabile compagna delle nostre scorribande la nuova Peugeot 208, ottima per weekend vivaci e dinamici come questi. Una guida resa sicura da dispositivi come l’Active City Brake, un sistema attivo di frenata anticollisione, che permette di evitare un incidente o di limitarne la gravità in caso di mancato intervento del conducente, a meno di 30 km/h. Come funziona: un sensore laser è posizionato nella parte alta del parabrezza e rileva gli ostacoli, come ad esempio un veicolo fermo o proveniente nello stesso senso di marcia; ed è in grado di azionare automaticamente la frenata per evitare una collisione o limitarne le conseguenze, riducendo la velocità dell’impatto. Per parcheggiare negli stretti vicoli dei borghi medievali, ci è stato di grande aiuto il sistema Park Assist, che permette di posteggiare automaticamente in un’area di sosta parallela alla strada e di uscirne facilmente. La Retrocamera utilizza il grande touch screen a colori facilitando le manovre. La vettura è dotata inoltre di serie di tutte le dotazioni di sicurezza, che le assicurano le cinque stelle EuroNCap (ESP, ABS, AFU, REF ecc.).
Come si arriva a Montepulciano E’ raggiungibile sia da nord sia da sud tramite la Autostrada del Sole A1 Cosa vedere Montepulciano: Piazza Grande, il Tempio di San Biagio, la terrazza del Palazzo comunale, l’Oasi Naturale Lago di Montepulciano Palazzo Ricci, Via Ricci 9–11, Montepulciano Pienza: Palazzo Piccolomini, Piazza Pio II, 2, 53026 Pienza La foce
Chianciano terme Montefollonico Petroio Castelmuzio Montisi Dove dormire Hotel Villa Cicolina, Strada Provinciale 11, 53045 Montepulciano Hotel Villa Poggiano Via di Poggiano 7, 53045 Montepulciano Dove mangiare Ristorante La grotta Montepulciano Osteria dell’Acquacheta Montepulciano
bilmente la zona, edificando un importante centro abitato. Nel parco termale secolare dell’Acqua Santa, in piazza Martiri Perugini, si curano le patologie del fegato e dell’apparato gastroenterico con le acque sorgive. La Foce è il primo paese che si incontra a sud ovest di Chianciano. I giardini all’italiana di Villa La Foce, progettati da Cecil Pinsent negli Anni ’20, su commissione della scrittrice irlandese-americana Iris Origo, si affacciano sulla valle del fiume Orcia. Nel parco vi sono ville che è possibile affittare e un ottimo ristorante e un negozio dove acquistare prodotti locali. A Petroio, divenuta famosa per le sue terrecotte, si può visitare il Museo della terracotta, ubicato a Palazzo Pretorio. Castelmuzio è un tipico borgo medievale circondato da mura e bastioni che ospita il Museo d’arte sacra. A poca distanza, nel comune di Trequanda, merita una visita la Pieve romanica di Santo Stefano a Cennano, del 1285. Montefollonico è un antichissimo borgo, abitato già 60.000 anni fa dagli uomini di Neanderthal e poi da Etruschi e Romani. Visitando il centro storico si può degustare in una delle trattorie il rinomato pecorino locale “Grande vecchio di Montefollonico” che ha ottenuto il riconoscimento di P.A.T.. Infine, tra i tour disponibili nel territorio delle Crete senesi, il Vintage Tours vi offre un simpatico giro nella Val d’Orcia guidando una Vespa px 125 della Anni ‘70.
WEEKEND IN
65
weekend g u ide in toscana
Carrara e le Alpi Apuane
L
a città di Carrara (il nome trae le sue origini da Kair, dal celtico: pietra), grazie al suo clima mite dato dalla vicinanza al mare, è un’ottima meta per trascorrere un weekend autunnale, visitando le numerose attrazioni dei dintorni. Carrara mantiene ancora tutto il fascino delle sue origini medievali e rinascimentali e addentrarsi nei vicoli dell’antico centro abitato è certamente un’esperienza piacevole. Qui vale certamente la pena di visitare l’Accademia di Belle Arti in Via Roma 1. Ubicata all’interno del Castello dei Malaspina, viene aperta al pubblico solo in occasioni particolari. A pochi passi dalla Accademia, merita certamente una sosta il Ristorante ‘l Purtunzin d’Ninan in via Lorenzo Bartolini 3, ottimo per gustare pesce e zuppe tipiche. Ubicato nel centro storico, il Duomo di S.Andrea, risalente al IX secolo è la chiesa più importante di Carrara e una delle più prestigiose della
66
WEEKEND IN
Lunigiana. Costruita in stile gotico-romano è completamente rivestita in marmo di Carrara. Da percorrere: via Ghibellina, il cui nome evoca la famosa scomunica da parte del vescovo di Luni, in seguito alla quale il popolo carrarese si divise in due: da una parte i guelfi seguaci del pontefice, dall’altra i ghibellini favorevoli all’impero, che alla fine ebbero la meglio, confinando i guelfi al di fuori delle mura. Proseguendo lungo la via, oltre il settecentesco ponte delle Lacrime che attraversa il torrente Carrione, si giunge alla chiesa di Santa Maria delle Lacrime, fondata nel 1650 dalla confraternita della Rosa, dove è conservata l’immagine che dà il nome alla chiesa. Allontanandosi dal centro si può visitare il Museo Civico del marmo (Via XX Settembre 85). Aperto tutti i giorni, illustra i metodi di lavorazione ed espone marmi ed opere d’arte.
Come si arriva a Carrara Dalla Liguria tramite la E80 e da nord con l’Autostrada A15 Parma-La Spezia. Cosa vedere Carrara Accademia di Belle Arti, Duomo e Museo Civico del marmo Miseglia, Carrara, Cave di marmo dei Fantiscritti Fosdinovo, Castello dei Malaspina Colonnata Massa, Marina di Massa
Visitare i dintorni di Carrara Subito sopra alla città, salendo in direzione di Miseglia, si giunge alle note Cave di marmo dei Fantiscritti, famose in tutto il mondo per il pregiato marmo bianco; anche Michelangelo si recava qui per scegliere i migliori pezzi dai quali ricavare le sue opere. Tornati a Carrara, scendendo per viale XX Settembre si giunge al mare, da qui, imboccando la E80 verso sud, si arriva in poco tempo alle note località balneari della Versilia, come Forte dei Marmi. Salendo invece verso nord, imboccando la SS1 si può fare rotta verso Fosdinovo. Anche qui i Malaspina hanno lasciato importanti tracce e in particolare nel Castello, che vi accoglierà con pericolosi trabocchetti e atmosfere misteriose. In questo luogo pare infatti, che aleggi la presenza di fantasmi dei passati inquilini del castello, tra i quali pare esservi stato anche Dante. Per rilassarsi dopo queste inquietanti atmosfere, e a pochi passi dal Ca-
Dove dormire Hotel Il Giardino delle Esperidi Via Caniparola, 32, 54035 Fosdinovo Hotel Michelangelo C.so Rosselli n.3, 54033 Carrara Dove mangiare Nigo Pezig Via Papiriana, 1/a, 54035 Fosdinovo ‘l Purtunzin d’Ninan Via Lorenzo Bartolini, 3, 54033 Carrara
stello, è d’uopo un salto nel ristorante Nigo Pezigo in via Papiriana, dove gustare gnocchi alle melanzane e ricotta salata. A est di Carrara, a soli 40 minuti di strada troviamo Colonnata. Una piccola località di origine romana, avvolta dalle bellezze paesaggistiche delle Alpi Apuane. Un luogo incantato, che merita una visita non solo per il famoso e pregiato lardo. L’autunno è infatti il momento migliore per visitarla, in quanto i boschi dei suoi dintorni si colorano di giallo, rosso e marrone, offrendo una tavolozza naturale alla quale non si può rimanere insensibili. Camminando lungo i vicoli, è possibile percepire il profumo dei laboratori che nelle vasche di marmo lavorano il lardo, come avveniva secoli fa. Da Mafalda in Piazza Palestro 3, è possibile gustare i tipici crostini caldi al lardo. Ma ecco giunto il tramonto, il panorama marmoreo attorno a Colonnata si imbeve di raggi solari autunnali, colorandosi di tonalità arancioni e rosa.
Compagna di viaggio
C
i ha accompagnato in questo quarto weekend la Peugeot 208 BlueHDi 120, che tramite il touch screen ci ha aiutato a muoverci agevolmente nella città, fornendo in tempo reale informazioni utili sui tragitti da seguire, gli hotel e i ristoranti disponibili, piuttosto che sul meteo. Grazie ad un posto di guida innovativo, la nuova 208 offre una esperienza di guida stimolante, incisiva e sicura. Il volante compatto, il quadro strumenti in posizione rialzata e un grande touch screen da 7”, insieme alla silhouette raccolta (meno di 4 metri di lunghezza), rendono il veicolo agile ed estremamente maneggevole, anche su percorsi a volte impervi, come quelli delle Alpi Apuane. Nel tragitto abbiamo avuto modo di sfruttare appieno le capacità delle Connect Apps, un nuovo sistema che permette di trasferire lo schermo dello smartphone su quello del veicolo, visualizzandolo sul grande touch screen della 208.
Peugeot 208 BlueHDi 120 S&S Allure Cilindrata : Motore : Dimensioni: Potenza: Coppia: Velocità massima: 0-100 km/h: Consumo nel misto: Emissioni di CO2: Prezzo
1560 cc 4 cilindri in linea mm.3960/1740/1460 120 CV 300 Nm a 3500 giri/min. 190 km/h 9,7 sec. 3,6 litri/100 km 94 g/km a partire da 19.800 euro
WEEKEND IN
67
weekend g u ide in toscana
Castelfalfi La collina dell’antico borgo medievale, tornato in vita dopo un grande intervento di recupero, invita a godere delle sue bellezze e degli incredibili tramonti sulle colline toscane. E lo splendido Toscana Resort Castelfalfi, in accordo con Mercedes-Benz, offre la possibilità di testare diversi nuovi modelli della “Stella”, percorrendo le strade che attraversano questi spettacolari luoghi
C
astelfalfi è un antico borgo, situato nella bellissima area collinare compresa tra Firenze e Livorno, fondato nel 700 dal longobardo Faolfi, poi venduto da Ranieri della Gherardesca al vescovo di Volterra nel 1139. Nel 2011 l’antico borgo medievale con il castello e l’antica azienda agricola (1000 ettari, 10.000 piante d’olivo, 22 ettari di vigneto), sono stati oggetto di un grande progetto di recupero e di rilancio del borgo; ora vi si può soggiornare in hotel o affittare un appartamento. Il luogo più caratteristico del borgo di Castelfalfi è il Castello, nato come torre d’osservazione durante i primi insediamenti Longobardi e ampliato svariate volte nell’arco dei secoli, vi è poi la Villa Medicea, nata come casa di caccia della famiglia Medici-Tornaquinci, che, posizionata al centro del borgo, domina l’intera vallata. Nella tenuta vi sono 36 casali risalenti a varie epoche, come il Cerchiaia, una ex-stazione di posta sulla via del sale e il Castelluccio, un castello medievale del XV secolo. Nell’antico essiccatoio di tabacco è stato ricavato un lussuoso hotel.
I dintorni di Castelfalfi L’area attorno a Castelfalfi non manca certo di attrazioni. La sua posizione strategica consente infatti di raggiungere in breve Firenze, piuttosto che le località marittime come Cecina e Marina di Bibbona, oppure muoversi nella antichissima storia di questi luoghi, visitando i numerosi castelli e borghi medievali che quest’area offre. A Certaldo, posizionata ad est di Castelfalfi, consigliamo un giro nell’antico borgo per visitare la Chiesa romanica dei Santi Jacopo e Filippo, piuttosto che Casa Boccaccio, che secondo la tradizione pare appartenuta al famoso novelliere: al suo interno ha sede anche un importante centro studi e una biblioteca interamente dedicata al Boccaccio. Colle di Val d’Elsa, sotto Certaldo, lungo la SR68, è divisa in due parti: sopra, il centro storico arroccato sulla collina e sotto la parte nuova della cittina dove si può visitare l’interessante Museo del Cri-
Mercedes-Benz in partnership con il Toscana Resort Castelfalfi, all’interno del nuovo brand di servizi “Mercedes me”, permette di provare a rotazione diversi tra i nuovi modelli, tra i quali ci sono Mercedes AMG 45 Shooting Brake e Mercedes Classe G, in grado di offrire il giusto comfort e prestazioni necessari per visitare questi fantastici luoghi
68
WEEKEND IN
Come si arriva a Castelfalfi Come si arriva a Castelfalfi Castelfalfi è raggiungibile da nord tramite la E80 e da sud tramite il raccordo Firenze-Siena e poi seguendo la SP26. Cosa vedere Castelfalfi Firenze Certaldo
stallo. Nella parte bassa, nella prima domenica del mese si tiene il mercato, che offre una grande varietà di prodotti e specialità locali. Salendo nel vecchio borgo per via Giuseppe Garibaldi, si incontrano ristoranti e negozi, da qui tramite un tunnel scavato nella roccia si accede all’ascensore che conduce al centro storico. Arrivati nella parte alta, si possono visitare la casa torre del cittadino illustre, l’architetto e scultore Arnolfo di Cambio e in via del Castello il Museo Archeologico e il Museo Civico e Diocesano. Meta immancabile per chi visita questa parte del territorio toscano è Volterra. Arroccato in cima ad un suggestivo colle, l’antico borgo, di origine etrusca, si affaccia su un paesaggio di incredibile bellezza. Un’epoca, quelal etrusca, che ha lasciato diverse tracce come: la Porta all’Arco, magnificamente conservata, la Porta Diana e l’Acropoli, dove sono presenti le fondamenta di due templi. Interessante la stratificazione storica di questi luoghi che riporta testimonianze romane
Colle Val d’Elsa Volterra Montecatini Val di Cecina Riserva naturale di Monterufoli San Miniato Dove dormire Hotel La Tabaccaia Castelfalfi (FI) Albergo Il Castello - Via G. della Rena, 6, 50052 Certaldo, Italia
Palazzo Pacini Via Gracco del Secco, 14, 53034 Colle di Val d’Elsa Dove mangiare Osteria da Chichibio - Via Boccaccio, 4, 50052 Certaldo, Italia La Sosta del Priore - Vicolo delle Prigioni 2, 56048 Volterra Osteria dei Poeti - Via G. Matteotti,55, 56048 Volterra
nel Teatro ad emiciclo, e medievale nella Cattedrale, nella Fortezza Medicea e nel Palazzo dei Priori, che si affaccia sull’omonima piazza. A ovest di Volterra si incontra l’antico borgo di Montecatini Val di Cecina, che racchiude diverse bellezze architettoniche meritevoli di una visita, come il Castello, costruito dai Belforti attorno al 960 (arrivati dalla Germania al seguito dell’Imperatore Ottone I); la Chiesa del 1356 intitolata a San Biagio, il Palazzo Pretorio e la Torre di Belforti, dell’XI secolo. Per gli amanti della natura, nella Riserva naturale di Monterufoli, posta a sud di Montecatini Val di Cecina, si possono fare percorsi in mountain bike o a cavallo, sfruttando la rete dei facili sentieri, oppure escursioni più impegnative su percorsi adatti agli amanti del trekking. Caratterizzata da vaste foreste e fitte macchie, attraversate da una rete di torrenti quali lo Sterza ed il Trossa, costituisce una delle zone wilderness più importanti della Toscana.
WEEKEND IN
69
I M I GL I O R I W E E K E N D I N T O S C A N A
San Gimignano Il Chianti e le sue colline sono una magnifica area geografica che tutto il mondo ci invidia. Tra Siena e Firenze ospita alcuni dei migliori vigneti italiani. Un luogo ideale per trascorrere un weekend, degustando vini pregiati e godendo delle immutate atmosfere medievali che contraddistinguono questi luoghi
S
an Gimignano sorge su un sito con una storia antichissima, abitato dagli Etruschi a partire dal III secolo a.C.. Il centro ideale della città è Piazza della Cisterna, che deve il suo nome al pozzo di pietra; qui si trovano le due torri degli Ardinghelli, la più importante famiglia ghibellina di San Gimignano e può essere il giusto punto di partenza per la visita delle altre 12 torri medievali che hanno reso famosa San Gimignano. Il Duomo, datato 1148, merita certamente una visita, per ammirare gli interni affrescati con cicli di storia del Vecchio Testamento. A poca distanza si trova il Museo del Vino, aperto tutti i giorni. Per gli amanti dello sport, in ottobre tutti gli anni si svolge la gara podistica San Gimignano-Volterra, che può essere un modo diverso per apprezzare questi splendidi luoghi. Per chi ama invece percorsi più riflessivi, vi è la antica “Via del sale”, il percorso San Gimignano-Volterra, che può essere persorso a piedi
70
WEEKEND IN
o in bicicletta su comode strade sterrate. San Gimignano infatti è stata anche il punto di incontro di antichi percorsi come la via Francigena e la via Volterrana, che collegava la città etrusca con la costa e Firenze, lungo la quale venivano trasportati i carichi di sale raccolti al mare. A San Gimignano vi è anche il museo Peugeot, il primo al di fuori della Francia del marchio francese, dove è possibile vedere la Peugeot tipo 3, la prima auto a circolare sulle strade italiane nel lontano 1893. I dintorni di San Gimignano e le colline del Chianti In autunno non c’è niente di più bello che pedalare tra ulivi e vigneti, lungo i percorsi facilmente percorribili che collegano San Gimignano agli antichi borghi nei dintorni, che fin dal Medioevo sono dediti alla produzione del noto vino. A Castellina in Chianti, Radda in Chianti o esplorando i vigneti intorno a Gre-
Come si arriva a San Gimignano San Gimignano da nord-ovest e sud-ovest è raggiungibile tramite la E80 e da nord con il raccordo Autostradale Firenze-Siena Cosa vedere A San Gimignano, il borgo antico e le 14 torri e il Museo Peugeot. Castellina in Chianti Radda in Chianti Badia a Coltibuono, Abbazia dei monaci benedettini San Gusmè, Piazza Castello Il mercato a Greve in Chianti
“La Via del sale” San Gimignano-Volterra Dove dormire Hotel Villasanpaolo - Strada Provinciale per Certaldo, 53037 San Gimignano Antico Borgo Il Cardino - Loc. Il Cardino 35/C, 53037 San Gimignano Dove mangiare Ristorante della antica macelleria Cecchini, Panzano Ristorante Cum Quibus - Via S. Martino, 17, 53037 San Gimignano
ve, si possono degustare i vini di altissima qualità nelle aziende vinicole all’interno dei castelli; oppure seguendo gli antichi percorsi dei monaci benedettini nel tragitto che conduce da Valdarno fino Badia a Coltibuono. In una gita giornaliera è possibile effettuare anche il tour dei Castelli del Chianti. Questo è infatti il periodo ideale per apprezzare gli eventi della Festa della vendemmia, che si svolge nel Chianti tra settembre e ottobre. Lungo le strade che collegano questi borghi, troverete dei cartelli che indicano “cantina aperta”, qui è possibile acquistare il vino o semplicemente effettuare delle degustazioni assieme ad uno spuntino di prodotti locali. A Badia a Coltibuono si trova l’abbazia fondata di monaci benedettini, che per primi piantarono le vigne in questa zona del Chianti. Subito sotto Gaiole in Chianti si raggiunge il Castello di Brolio, dove degustare i vini del Barone Ricasoli, che tra l’altro ha avuto un ruolo importante nel processo di unificazione dell’Italia. Proseguendo verso sud si trova San Gusmè: all’interno di un piccolo centro perfettamente restaurato, vi è Piazza Castello, una piazza in miniatura che ricorda una scenografia rinascimentale. Nel versante nord del Chianti, a Panzano, vi è la famosa antica macelleria Cecchini, con il ristorante annesso, considerati imperdibili dai più grandi chef. A Greve in Chianti invece è bello recarsi nei giorni di mercato, nei quali la piazza piena di bancarelle rumorose ricolme di frutta e verdura, vi accoglierà calorosamente. Un borgo infinitamente poetico è Villa Vignamaggio, dove pare abbia vissuto Lisa Gherardini, più conosciuta con il nome di Monna Lisa (la Gioconda) di Leonardo da Vinci e dove Kenneth Branagh ha girato le scene di “Molto rumore per nulla”.
La compagna di viaggio Citroën C4 Picasso THP 165
L
a Citroën C4 Picasso, nella tradizione del Marchio, in fatto di stile, concezione degli interni e tecnologia utile, ha saputo anticipare i tempi. La C4 Picasso è perfetta per i weekend: permette di viaggiare “in prima classe”, con sedili Relax con estensione comfort per le gambe, ottima capacità del bagagliaio e grande modularità.
foto 208 IN ARRIVO DIDASCALIE SPAZIO
WEEKEND IN
71
weekend g u ide in toscana
la Garfagnana Qualcuno la definisce l’isola verde della Toscana: le Alpi Apuane, che la separano ad ovest dal mar Tirreno e a est dagli Appennini, racchiudono la valle come in uno scrigno ricco di tesori naturali e di bellissime architetture medievali. Garfagnana, letteralmente: “Grande Foresta”, è un nome che bene descrive l’impressione dei suoi antichi visitatori, un’emozione che rimane tutt’oggi immutata, di fronte all’estensione rigogliosa dei suoi boschi
L
’autunno è decisamente il periodo migliore per visitare questi strepitosi luoghi, sia perché nella prima metà di ottobre a Gallicano e a San Romano vi sono varie feste dedicate alla castagna, ma anche perché il 29 settembre si apre la stagione delle castagne. Uno spettacolo di cui potrete godere soprattutto sulla strada che da Castelnuovo conduce a Caréggine, immersa in uno dei castagneti più belli di Italia. Nella Garfagnana i luoghi che meritano di essere visitati sono molti, come ad esempio Castelnuovo di Garfagnana. Centro ideale di quest’area, Castelnuovo è famosa per la residenza di Ludovico Ariosto, che nel XVI secolo abitò la Rocca (dell’XI secolo) e che oggi ospita il Museo Archeologico della Garfagnana. Sulla collina che sovrasta Castelnuovo, vi è una interessante struttura difensiva, la Fortezza di Moltal-
72
WEEKEND IN
fonso, oggi luogo di diversi eventi culturali. Subito sopra Castelnuovo, vi è Castiglione di Garfagnana; girando attorno alle sue antiche mura difensive, ottimamente conservate, si potranno ammirare, nei punti più panoramici, gli emozionanti paesaggi della Garfagnana. Subito fuori dal centro abitato vi è uno spettacolare ponte medievale ancora intatto. Da Castiglione, imboccando via Grotte verso nord, si giunge in 25 minuti al Parco naturale dell’Orecchiella, un’enorme area a bosco di castagni, faggi e abeti, popolata dalla fauna selvatica, dove è possibile visitare musei naturalistici, magnifici giardini, piccoli laghi. A ovest di Castelnuovo, vi è Caréggine, famosa per possedere il campanile più antico della Garfagnana. Qui è da non perere la Pieve romanica di San Pietro.
Come si arriva nella Garfagnana L’area della Garfagnana è raggiungibile dalla Liguria tramite la E80 e da nord con l’Autostrada A15 Parma-La Spezia, imboccando poi la SS63 alla altezza di Aulla. Cosa vedere Castiglione di Garfagnana Parco naturale dell’Orecchiella Castelnuovo di Garfagnana Caréggine Castelvecchio Pascoli Barga e la Grotta del Vento Foce Carpinelli Fivizzano A Castelvecchio Pascoli, situato alle porte di Barga, è visitabile la villa nella quale visse tra il 1895 e il 1912 il poeta Giovanni Pascoli. La casa custodisce ancora gli arredi originali, all’esterno, nel giardino della villa, si trova la cappella nella quale il poeta è sepolto. Più a sud vi è Barga, una piccola cittadina nominata tra “borgi più belli d’Italia“, nella lista delle località “bandiera arancione” del Touring Club Italiano e delle città “slow”. Lasciando Barga, si scende in direzione Gallicano per proseguire verso Vergemoli. La strada che sale lungo una profonda gola rocciosa conduce ad una grotta naturale “la Grotta del Vento”, nella quale è possibile ammirare stalattiti e stalagmiti, corsi d’acqua e piccoli laghi sotterranei. Una guida vi potrà condurre su tre diversi itinerari, con diversi gradi di difficoltà.
Ponte della diavolo a Borgo a Mozzano San Romano in Garfagnana Marlia Dove dormire Bed & breakfast Villa Bertagni - Via del Colleto - Torrite, 55032 Castelnuovo di Garfagnana Hotel La Vignola - Via Mordini 3 | Strada per Castelvecchio Pascoli, 55051 Barga Dove mangiare Trattoria Bonini - Via Monteperpoli 147, 55032 Castelnuovo di Garfagnana La Bottega del Fattore - Via Francesco Azzi, 1, Castelnuovo di Garfagnana Ristorante La Ceragetta - Via Ceragetta, 5, Careggine
Provenendo da Lucca, a Borgo a Mozzano vi stupirà il Ponte del Diavolo, posto sopra al fiume Serchia, è uno degli esempi più belli e antichi di ponte a schiena d’asino, costituito da 5 arcate, ed edificato nel XII secolo dalla Contessa di Canossa. La leggenda narra che a causa della difficoltà nel realizzare il grande arco centrale del ponte, i costruttori disperati invocarono l’aiuto del diavolo, il quale li aiutò, chiedendo in cambio l’anima di colui che per primo avesse attraversato il ponte. La popolazione però ingannò il diavolo facendo passare per primo sul ponte un suino. A Marlia è possibile visitare il parco della Villa Reale di Marlia (chiusa al pubblico) e realizzata nel 1805 da Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone. L’enorme giardino contiene vasche e statue in stile romano, giochi d’acqua, un teatro, la grotta di Pan e la villa del Vescovo.
Tecnologia al servizio del benessere e della sicurezza, evidenziata dall’interfaccia di guida touch e dalle funzioni Vision 360, Park Assist, sorveglianza dell’angolo morto, regolatore di velocità attivo, dispositivo di superamento involontario della carreggiata, Intelligent Traction Control, eTouch, che comprende un sistema di chiamata d’emergenza e d’assistenza localizzata, gratuito e sempre disponibile.
Citroën C4 Picasso THP 165 Dimensioni: Motore: Potenza: Coppia: Velocità massima: 0-100 km/h: Consumo misto: Emissioni di CO2:
cm.443/183 Benzina 1598 cc. 165 CV 240 Nm a 6000 giri/min di coppia massima 210 km/h 8,4 sec. 5,6 litri/100 km 130 g/km. WEEKEND IN
73
iaggi in
da costa rica a praga viaggi d’autunno scontati Non avete ancora idea di cosa fare per i ponti d’autunno? Ecco alcune idee di viaggi in luoghi più o meno lontani dove il clima è buono e la bassa stagione abbatte notevolmente i costi
Isla del Coco - Costa Rica da 1900 a 2000 euro per 12 giorni Questa isola che emerge dalle acque dell’Oceano Pacifico è il parco nazionale più grande del mondo. Regala una natura intatta e verdeggiante con vette appuntite che emergono da un mare cristallino. Ostenta una ricchissima e rara biodiversità endemica, con oltre 70 specie di piante e animali, tra cui testuggini, delfini, squali martello, pesci tropicali. Chi ama la natura, le immersioni o è appassionato di birdwatching (l’osservazione degli uccelli) è l’isola che fa per voi. Non è raggiungibile con facilità pensate che serve addirittura una specie di lasciapassare (Area de Conservacion de la Isla del Coco tel. 00506.2258.7350) e l’ingresso giornaliero costa circa 30 euro . Le acque dell’isola hanno una temperatura di circa 24/25°C e sono cristalline con correnti molto forti. Chi vuole raggiungere questo paradiso per immergersi deve farlo con largo anticipo prenotando ad esempio la Crociera all’isola del Coco (tra i tour operator italiani si consiglia Serena Tourist Service Via Piero della Francesca, 51, 20154 Milano Telefono: 02 3310 6328)
74
WEEKEND IN
COME ARRIVARE: Dall’Italia si dovrà prendere un volo per San Josè, la capitale del Costa Rica. Da qui con un autobus di linea si raggiunge Puntarenas da dove partono le imbarcazioni dei tour operator che organizzano la crociera verso l’isola (circa 36 ore di navigazione). Iberia ha voli per San José via Madrid da Milano Malpensa (a/r in novembre euro 1.350,00 tasse incluse) DOVE PERNOTTARE: Grand Hotel Imperial ** (Paseo del las Turistas, tra Calle Central e Calle 2, Puntarensa tel. 00506.2661-0579. E’ una struttura in legno dall’aspetto coloniale, vicino alla stazione degli autobus. Una camera doppia costa circa 45,00 euro a notte. DOVE MANGIARE: La Casona (angolo tra Av. 1 e Calle 9. Puntarenas Il locale è molto rustico e molto affollato soprattutto dai locali. Ricavato in una casa giallo sgargiante, ha una grande terrazza e un cortile interno. La cucina è tradizionale. I costi sono abbordabilissimi: circa 7/8 euro.
A F DA F di Anna Maria Terzi
WEEKEND IN
75
iaggi in Cannes - Francia da 500 a 700 euro per una settimana Famosa per il Festival Internazionale del Cinema, Cannes offre un clima mite tutto l’anno e ad ottobre-novembre le temperature (16°C) vi permetteranno di godere ancora di qualche giornata calda. Cannes offre un mare cristallino, spiagge di sabbia candida, ma anche shopping esclusivo e lo straordinario fenomeno naturale di rocce rosse noto come il Massiccio dell’Esterel. Possibilità di fare molte escursioni andando alla scoperta di luoghi interessanti come: le isole di Léris dove venne rinchiuso “l’uomo dalla maschera di ferro”, Antibes che ospita le opere di Picasso, Caches che custodisce le opere di Renoir e il piccolo borgo medioevale di Vence dove si possono vedere alcune opere di Matisse. Tra le cose assolutamente da non mancare ci sono il relax sulle spiagge, lo shopping nei lussuosi negozi della Croisette, farsi servire ostriche fresche in uno dei tanti ristoranti che sfilano lungo il porto. COME ARRIVARE: Raggiungibile con l’aereo, l’auto, il treno e addirittura la barca. In aereo è possibile prenotare voli diretti per l’aeroporto di Nizza, che è a soli 27 km da Cannes, da Milano con uno scalo a Roma al prezzo di circa 175,00 euro con Alitalia. Se si preferisce arrivare a Cannes in macchina è possibile farlo in maniera abbastanza comoda e anche piuttosto economica. Da Milano si dovranno percorrere solo 320 km prendendo la A7 fino al bivio con la A26 in direzione Ventimiglia e successivamente la A10 in direzione Francia. DOVE PERNOTTARE: L’ Esterel, 15 Rue du 24 Août, Cannes City-Centre, 06400 Cannes, Francia. Euro 70,00 a notte per persona. DOVE MANGIARE: La Meissouniere, 15 Rue du 24 Aout, 06400 Cannes, Francia Tel. 0493383776.
Madrid – Spagna da 600 a 800 euro per una settimana Importante centro finanziario, culturale e politico, Madrid, la capitale della Spagna, offre attrattive bellissime tutto l’anno. Il suo clima mediterraneo attrae turisti in ogni stagione ma a giudizio di molti i mesi migliori per visitarla sono settembre e ottobre. Madrid vanta un eccezionale numero di musei e gallerie di prestigio come il Museo del Prado, il Museo Lazaro Galdiano, il museo Reina Sofia ma la capitale spagnola offre altre bellezze come il Palazzo Reale, il Parque del Retiro e la Puerta del Sol. Non manca una strepitosa vita notturna nel cuore della movida spagnola e la deliziosa gastronomia spagnola la fa da padrona. Madrid è una città piena di feste e celebrazioni: nel mese di ottobre potrete assistere al Festival Taurino (intorno al 12 ott), al Dia de la Hispanidad (una festa nazionale), al Festival de Otono (metà ott-metà nov) annuale festival di teatro, balletto e opera. COME ARRIVARE: Raggiungibile con l’aereo o l’auto. In aereo è possibile prenotare voli diretti (circa 2h ½) per l’aeroporto di Madrid da Bergamo al prezzo di circa 95,00 euro a/r con Ryanair. Per raggiungere dall’Italia Madrid con l’auto, è necessario percorrere dal confine italiano di Ventimiglia circa 1300 km, seguendo l’autostrada francese A8 fino all’intersezione con l’autostrada A7, poi a Salon de Provence si percorre la A9 fino al confine spagnolo. Si prosegue fino a Barcellona quindi si imbocca l’autostrada AP2 sino a Saragozza e da qui la A2 fino a Madrid. DOVE PERNOTTARE: Vértice Roomspace *** - Laguna Dalga, 4, 28021 , Madrid Euro 302,00 per 8 notti DOVE MANGIARE: Consigliamo di mangiare tapas presso le tabernas, locali caratteristici. Le tapas, sono “assaggini” dei più tipici piatti spagnoli. Andate alla Los Gabrieles ritenuta la miglior taberna dagli amanti di questi locali.
76
WEEKEND IN
MA R I D ’ AMA R E
Praga - Repubblica Ceca da 700 a 900 euro per una settimana Non vi è una stagione particolare per visitare questa magica città, Praga conquista in tutte le stagioni ed è perfetta per gli innamorati. I vicoli stretti, gli angoli nascosti, strade acciottolate, i negozietti, i deliziosi ristoranti, le caffetterie ma anche parchi dove passeggiare mano nella mano. Una miscela di palazzi barocchi, cattedrali, chiese dalle alte guglie. Da visitare: l’ Antico Palazzo Reale (Stary Kralovsky palac) all’interno del Castello Reale - Hradcanské námestí, Zona: Praga 1 Trasporti: Metro Malostranská / tram 12, 22. Bellissimo il vicolo d’oro, un’antica strada un tempo abitata dai servi del castello e dagli orafi artigiani durante il Medioevo. Le case sono molto piccole e semplici e molte di esse dipinte con sgargianti colori. La leggenda narra che le minuscole casette furono abitate da alchimisti a servizio dell’imperatore Rodolfo II appassionato di arti magiche. Da non perdere l’Antico Municipio, in stile gotico, accuratamente restaurato dopo la devastazione della Seconda Guerra Mondiale con lo spettacolare Orologio astronomico, un incredibile spettacolo della meccanica. - Staromestske Namesti, Zona: Praga 1 Trasporti: Metro Staromestská / tram 17, 18 Praga L’orologio astronomico posizionato in una parte dell’edificio, attira
ogni giorno una folla di persone che vogliono assistere alla fuoriuscita, dalla piombatoia, delle 12 figure in legno rappresentanti i 12 Apostoli; al di sotto, altre figure si animano allo scoccare dell’ora: lo scheletro che rappresenta la morte, il turco la lussuria, il personaggio che tiene uno specchio in mano raffigura la vanità ed infine il viandante con la borsa sta ad indicare l’avarizia. Secondo la leggenda, dopo che l’orologio venne ristrutturato, il mastro orologiaio Hanus fu accecato dietro ordine del Consiglio comunale, al fine di non rivelare e riprodurre mai più un così bel lavoro altrove. Per vendetta egli si gettò all’interno del meccanismo dell’orologio, morendo. COME ARRIVARE: La redazione consiglia di valutare le numerose soluzioni che Expedia (www.expedia.it) offre. Volo + hotel in camera doppia con partenze da Milano si aggira intorno alle 650/700 euro per una settimana di soggiorno. DOVE MANGIARE: in uno dei più famosi ristoranti di Praga, il Švejk Restaurant U Karla - Křemencova 186/7, 110 00, Repubblica Ceca - Telefono:+420 222 515 889
WEEKEND IN
77
Capo Verde – Isola do Sal – Africa da 800 a 1000 euro per una settimana Sal è l’isola più conosciuta di Capo Verde. E’ un’isola arida e secca ma con spiagge di sabbia finissima. Amata dai windsurfisti per le altissime onde. Grazie al vento teso e incessante quest’isola è da sempre considerata uno dei migliori posti al mondo, soprattutto in inverno, per la pratica appunto del windsurf, del kitesurfing e di molti altri sport acquatici come il surf. L’isola non offre molte escursioni, ma si possono visitare le saline a Pedra de Lume, mentre se ci si dirige verso Buracona ci si può regalare un bagno in una piscina naturale all’interno di una grotta. Interessante scambiare quattro chiacchiere con i pescatori che rientrano dalla pesca al villaggio di Palmeira. Per beneficiare delle migliori condizioni climatiche, il periodo migliore per visitare Capo Verde è tra agosto e ottobre evitando così la siccità.
Ghana Africa da 1000 a 1500 euro per una settimana Questo Paese di grande interesse antropologico si trova in Africa occidentale e vale la visita soprattutto nel mese di ottobre quando si concentrano molte feste e riti tradizionali i quali permettono di comprendere usanze e tradizioni. Tra i più suggestivi e conosciuti c’è il Millet Festival che si svolge intorno al 15 ottobre a Odumase a 350 km dalla capitale, Accra. Questo popolo, vestito con paramenti preziosissimi e colorati, danza per ringraziare gli spiriti per aver ricevuto un abbondante raccolto. La capitale Accra è un insieme di quartieri antichi e moderni e sposa un fascino metropolitano con un fascino africano. Molto belli sono i mercati nel centro della città dove è possibile acquistare dei batik, perle di vetro o semplicemente delle spezie alimentari. Ma il Ghana è anche mare e spiaggia, infatti la costa a ovest di Accra regala un litorale sabbioso lungo ben 250 km. COME ARRIVARE: I voli dall’Europa atterrano al Kataka Airport di Accra (tel. 00228.21.776171). Volo da Milano Malpensa con Egyptair nel mese di ottobre euro 600,00 a/r. DOVE PERNOTTARE: Ingot Hotel ** Adabraka, Kaneshie, tel. 00228.21.226820. Pulito e confortevole costa 15/20 euro a notte. DOVE MANGIARE: Monsoon Restaurant, Oxford Street, Osu, tel, 782307. Buon cibo a prezzi accettabilissimi intorno a 8/10 euro.
78
WEEKEND IN
COME ARRIVARE: Raggiungibile con l’aereo. Volo da Milano Malpensa con Neos nel mese di ottobre euro 520,00 a/r. Il volo dura circa 3 ore. DOVE PERNOTTARE: Cabo Verde - Ilha do Sal - Vila De Santa Maria, Santa Maria-Sal Island, Capo Verde Tel:+238 242 10 70 DOVE MANGIARE: Leonardo Cafè - Traversa Pousada, 22 Ihla do Sal, Santa Maria, Capo Verde. Elegante ed accogliente, il Leonardo Cafè ha una cucina “Made in Italy” ed è situato nel centro di Santa Maria a pochi passi dal mare.
SHANGHAI – Cina da 1500 a 1800,00 per 10 giorni Questa città in continua evoluzione economica è una metropoli moderna ed è la più popolosa città del mondo. La città di Shanghai offre molte attrazioni. La prima è il Bund, il lungofiume che è stato simbolo della città di fronte al mondo. Si snoda per circa 4 km con i suoi edifici che contrappongono la tradizione occidentale a quella orientale. Di notte quando le luci degli edifici sono accese e si stagliano nel cielo scuro lo scenario è semplicemente spettacolare. Una piazza molto bella che consigliamo di visitare è la “piazza del popolo” nel cuore della città circondata da grattacieli ed edifici. Merita una visita anche il Museo di Shanghai (201 Renmin Avenue, www.shanghaimuseum.net tel. 63723500 – ingresso libero) dove potrete ammirare una collezione di antichità cinesi. Anche l’acquario di Shanghai (1388 Lujiazui Ring Road, Pudong New Area, tel 58779988, www.sh-aquarium.com), oltre 22 mila metri quadrati con un tunnel di 120 metri sotto il mare, vale la pena di essere visto. Ma per gli amanti della spiritualità dell’antica Cina si possono ammirare vari
templi; tra questi il Tempio di Longhua che racchiude statue d’oro e una bellissima pagoda. Un altro tempio di nota è il Tempio di Jade Buddha con all’interno due statue di giada alte 1.9 e 3,4 metri. COME ARRIVARE: Shanghai ha un grande aeroporto e tutti i voli internazionali passano dall’aeroporto di Pudong. Lufthansa (www.lufthansa.com tel. 199400044) opera voli da Milano e Roma a partire dal 900 euro a/r. DOVE PERNOTTARE: Minor World Convention Hotel*** (64-68 Xuequian Street, tel. 0086-21.51082588. Pulito, moderno ed economico, costa circa 60 euro a notte. DOVE MANGIARE: Xiao Nan Guò (216 Huanghe Road, tel. 32089777). Ottimo il pesce. Costi intorno a 10/15 euro.
Tokyo – Giappone da 2500 a 3000 euro per 10 giorni La capitale nipponica è tra le prime città più abitate del mondo e per chi ama tradizioni, storia, riti antichissimi ma non disdegna la tecnologia più avanzata Tokyo è la città che fa per loro. Si devono comunque sfatare alcuni luoghi comuni (del tipo che il Giappone è molto costoso) e scegliere i giusti tempi di visita. Il periodo migliore è senza dubbio l’autunno quando i parchi regalano colori spettacolari e le temperature sono miti e permettono di visitare tutti i quartieri di Tokyo senza umidità e l’afa tipica estiva. Un altro periodo molto bello è la primavera con la fioritura dei ciliegi. Per scoprire Tokyo è necessario iniziare a visitare gli innumerevoli quartieri: Ginza, il quartiere commerciale e centro finanziario economico; Asakusa forse uno dei più tranquilli dove si incontrano ragazze in kimono e numerosi risciò; Akihabara una sorta di museo della tecnologia; Shibuya ricco di megaschermi, con moltissimi negozi, ristoranti e i famosi love hotel; Roppongi con il suo grattacielo Mori Tower; Ueno, ricca di musei, santuari e templi. Dopo una giornata di visita ai quartieri regalatevi le terme cittadine con idromassaggio. Obbligo partecipare alla cerimonia del te, fare un minicorso di scrittura rituale col pennello o imparare a suonare il Taiko (tamburo giapponese) sono solo alcune delle tante esperienze che si possono vivere a Tokyo. Per chi non se la sente di intraprendere un viaggio all’insegna dell’autonomia ci si può rivolgere a molti tour operator che offrono pacchetti particolari ed interessanti con previste varie attività. Alcuni di questi pacchetti si aggirano intorno ai 3000,00 euro per circa una decina di giorni ma sarebbe opportuno prevedere una spesa di 4.000/5000 e trattenersi un’altra settimana per visitare altre città come Kyoto, Osaka, Hiroshima. COME ARRIVARE: Il principale aeroporto internazionale di Tokyo
è l’International Airport Tokyo-Narita (www.narita-airport.or.jp) dove atterrano i voli dall’Europa. A ottobre con Alitalia si può volare a partire da euro 670,00 (a/r) tasse incluse DOVE PERNOTTARE: Keio Plaza **** (2-2-1 Nishi-Shinjuku, Shinjuku-Ku, tel. 0081.3.3344.0111, www.keioplaza.com). Stanze dotate di wi-fi, tv satellitare, aria condizionata, minibar. DOVE MANGIARE: Vanta più di 200 ristoranti e Tokyo è la capitale gastronomica del Giappone. Consigliamo: Esaki (3 39-9 jingumae, Shibuya, tel. 03,3408-5056, www.aoyamaesaki.net). Prezzo a pranzo circa 40 euro mentre una cena si aggira intorno ai 50/60 euro bevande incluse.
WEEKEND IN
79
etiopia alla scoperta dell’arca di noè Ancora poco conosciuto, questo Paese dell’Africa orientale è ricchissimo di affascinanti suggestioni. Vi portiamo nel nord antico e mistico tra castelli merlati e chiese scavate nella roccia
80
WEEKEND IN
iaggi in Castello di Gondar
etiopia
L
’Etiopia è ancora poco conosciuta e poco frequentata dal turismo di massa e per chi ama la storia e le tradizioni è il viaggio da non perdere. Sarete infatti proiettati di colpo nel passato e questo vi permetterà di comprendere l’Etiopia di oggi che ripropone gli antichi splendori attraverso la costruzione di una diga i cui lavori, realizzati da un’esperta azienda italiana, sono iniziati nel luglio del 2006. Questa diga è alta 170 metri ed è il più grande progetto idroelettrico mai elaborato in Africa, nonché fra i primi dieci nel mondo. Catturerà le acque del Nilo Azzurro, in un bacino grande cinque volte il lago di Garda. E’ destinata anche a diventare la più alta diga mai realizzata al mondo con quel tipo di tecnologia, capace, con una potenza installata complessiva di 6.000 MW, di produrre energia per 15.000 GWh all’anno, che servirà a concretizzare il Rinascimento dell’Etiopia, un Paese antico ma proiettato nel futuro. Da Addis Abeba al lago Tana, da Gondar a Lalibela. Un mondo di bellezze naturali è pronto ad accogliervi. Un Paese dalla sorprendente molteplicità di società umane. Da quelle antiche eleganti e raffinate a quelle più moderne più semplici. Scoprirete una cultura millenaria e vivrete un’esperienza indimenticabile. Per farvi conoscere meglio questo straordinario Paese dal passato imperiale (la regina di Saba vi ricorda qualcosa?), Weekend IN ha chiesto di parlarcene a Paolo Pobbiati, autore del libro le “Regine d’Ebano”, che narra l’Etiopia dagli albori ai giorni nostri attraverso un racconto che si snoda tra finzione e realtà, un affascinante percorso alla scoperta della leggendaria imperatrice, Itegue Mentewab, lungo la rotta storica del nord dell’Etiopia. Anna Maria Terzi
Prima cataratta del Nilo WEEKEND IN
81
La stele di Axum restituita da Roma
E
di Paolo Pobbiati
ntrando nel recinto ci si trova improvvisamente davanti un edificio massiccio di forma cubica, sovrastato da una merlatura e articolato su due piani. Il piano superiore, delimitato all’esterno da una lunga balconata in legno che collega tre ampi finestroni a ogiva, fa pensare più a un palazzo di rappresentanza che a una struttura difensiva, anche se agli angoli del palazzo si trovano quattro torri circolari, ognuna sormontata da una cupola, e in cima al lato destro si erge un mastio quadrangolare, anch’esso merlato, collegato a uno dei torrioni della recinzione da un camminamento. Più avanti si intravedono altri castelli simili, costruiti dai sovrani che governarono queste terre tre secoli orsono. Si potrebbe pensare di essere in Scozia, o in Normandia. In effetti è uno spettacolo che difficilmente ci si potrebbe aspettare nel cuore dell’Africa. Siamo a Gondar, in Etiopia. Quello che oggi è un piccolo borgo a pochi chilometri dal lago Tana fu per un secolo e mezzo il centro di un grande impero, dopo che il negus Fasilladas decise nel 1635 di farne la propria capitale. In quegli anni contava una popolazione di 60mila abitanti, ordinatamente divisi in quartieri a seconda della religione. Insieme ai cristiani, la maggioranza della popolazione, vivevano in città numerosi musulmani e i felasha, gli ebrei neri, discendenti secondo la tradizione degli israeliti venuti in Etiopia insieme al primo imperatore, Menelik I, figlio di re Salomone e della Regina di Saba. Le testimonianze di quel periodo, come la splendida chiesa di Debre Dehram Selassié, con il suo soffitto decorato da centinaia di teste di angioletti dai capelli crespi, si mescolano alle più recenti architetture lasciate da un altro impero, quello italiano, che tra il 1936 e il 1941 perseguì lo sviluppo urbanistico della città, che nel suo centro ancora oggi conserva gli edifici costruiti allora.
82
WEEKEND IN
Cataratta sul Nilo e nel riquadro la grande diga in costruzione PER AXUM Se si vuole evitare di prendere l’aereo, ci sono circa due giornate di viaggio per Axum, la prima capitale dell’impero etiopico, lungo la strada, anch’essa costruita dagli italiani, che si dirige verso nord attraversando i paesaggi mozzafiato dei monti Simien. Strada lunga ma che vale la pena di essere percorsa con calma. Axum si trova nella parte più settentrionale del Paese - il clima è secco e arido - e si presenta oggi come un grande villaggio polveroso. A ridosso di una bassa collina si trova il cosiddetto Parco delle Steli, dove i negus hanno fatto costruire i loro obelischi funerari in pietra che si slanciano verso il cielo. L’effetto è straordinario e solo parzialmente rovinato dalla struttura di tiranti in metallo che regge la stele restituita nel 2005 dall’Italia dopo che per quasi settant’anni era stata posizionata a Roma a Porta Capena davanti alla sede della FAO. Di fronte al Parco delle Steli si
trova la chiesa di Santa Maria di Sion, il centro della religiosità etiopica. In questa chiesa, in una cripta segreta, sarebbe conservata l’Arca dell’Alleanza, costruita da Mosè per contenere le Tavole della Legge ricevute da Dio sul Monte Sinai. L’Antico Testamento ne fa più volte menzione, ma scompare dalla narrazione biblica senza alcuna spiegazione poco dopo il regno di Salomone. Secondo la tradizione etiope sarebbe stata trafugata da Menelik e portata in Etiopia, dove si troverebbe tuttora. La sua presenza è il mito fondante di tutta la religiosità etiopica, tanto che ogni chiesa in Etiopia ne contiene una copia. L’unica persona autorizzata ad entrare nella cripta di Santa Maria di Sion è il guardiano, che paga il privilegio di poter vedere l’Arca originale con l’impegno a non uscire più da quel luogo per tutta la vita. Rimane in questa reclusione volontaria sino alla sua morte, quando verrà nominato un altro guardiano.
WEEKEND IN
83
I
l dula è il bastone da passeggio tipico etiope, molto più lungo dei nostri, è fatto di legno di cedro, acacia, olivastro, platano, vite e bambù. Questo bastone è costituito da testa, collo, corpo e piede. La prima è la parte gestita dalle mani, il piede tocca il suolo, il collo rappresenta la parte posteriore della testa, il corpo principale è ritenuto il dorso del bastone. I dula sono usati soprattutto dalle principali tribù ossia: Oromo, Amhara, Tigrini e altre.
P
aolo Pobbiati è autore di “Regine d’Ebano”, romanzo storico ambientato nell’Etiopia del XVIII secolo e ai giorni nostri. Un intricato mistero lega i destini della Itegue Mentewab, leggendaria imperatrice che ha governato il Paese per più di tre decenni, e dell’esploratore scozzese James Bruce a quelli di Maryam, ricercatrice presso l’università di Addis Abeba, e del suo amico italiano Carlo, coinvolti dal direttore di lei Solomon in una missione in cui nulla si rivelerà essere come era sembrato all’inizio. Una emozionante avventura, fra storia e finzione, che si sviluppa tra i fasti e gli intrighi della corte di Gondar e in un Paese che oggi cerca faticosamente la sua via per la modernità.
84
WEEKEND IN
LALIBELA, LA GERUSALEMME ETIOPE Sono numerosi i luoghi nell’Etiopia settentrionale che meritano una visita, ma un viaggio sull’altopiano che copre questa vasta area non può non comprendere Lalibela, costruita da re Lalibela nel XII secolo come città santa e centro di pellegrinaggio in sostituzione della Gerusalemme vera che era stata conquistata dal Saladino. Prima di salire al trono Lalibela era stato avvelenato, ma sopravvisse e durante il coma ebbe una visione nella quale l’arcangelo Gabriele gli comandò di edificare una città santa in terra d’Etiopia. Come rappresentazione dei luoghi santi, una volta diventato re, fece scavare nella roccia undici chiese, costruite quindi senza muratura e senza legname o malta, come segno di purezza. Le chiese non erano state perciò edificate con i metodi tradizionali di costruzione, ma scavate in profondità; questo non riguarda solamente gli interni ma anche lo spazio intorno, in genere talmente ampio da ospitare centinaia di fedeli durante le funzioni. In alcuni casi il tetto si trova a livello del suolo e si accede al cortile, diversi metri sotto, attraverso scale e cunicoli realizzati nella montagna. Nel gruppo più a nord si trova Bet Medhane Alem, la chiesa del Redentore, la più grande opera umana scavata nella pietra e una delle più venerate di Lalibela, ricavata da un unico blocco di roccia scavato nella collina. Era stata costruita sul modello della primissima Santa Maria di Sion ad Axum e al suo interno si trovano tre tombe, naturalmente vuote, che rappresentavano quelle di Abramo, Isacco e Giacobbe. A poca distanza si trova la chiesa di Bet Emmanuel. Probabilmente era stata in origine un palazzo, forse una dimora di antichi re quando ancora la città si chiamava Roha, a strapiombo su un fossato di una trentina di metri di profondità. L’ultima chiesa ad essere stata scavata è Bet Gyorgyis. E’ dedicata a San Giorgio che, secondo la leggenda, apparendo in sogno a re Lalibela aveva diretto i lavori di tutto il complesso. Con una pianta a croce greca, il suo tetto si trova a livello del suolo e scende verticalmente per 12 metri, creando un effetto architettonico e paesaggistico straordinario. Durante le principali feste come la Genna (Natività di Gesù), il Timkat (l’Epifania, in cui si celebra il battesimo di Cristo), e la Fasika (la Pasqua) Lalibela, come gli altri principali luoghi di culto, si riempie di decine di migliaia di pellegrini che arrivano da ogni parte del Paese con ogni mezzo, perpetuando una tradizione antica di secoli. Le suggestioni che queste ricorrenze generano nel visitatore sono qualcosa di unico anche per chi ha vissuto situazioni analoghe in altre parti del mondo e possono impreziosire molto l’esperienza di un viaggio in questo Paese meraviglioso.
ADDIS ABEBA
Itinerario di viaggio di Anna Maria Terzi
1° giorno : Partenza da Roma con volo
EgyptAir via Il Cairo per Addis Abeba con arrivo dopo 8 ore circa. 2° giorno: Ad Addis Abeba i luoghi da non perdere sono il Museo Etnologico, in centro vicino all’università, ultima residenza del Negus (del quale si visitano gli appartamenti) e il Museo Etiope. Merita una visita anche il mercato all’aperto che, con i suoi 30 km quadrati di estensione, è uno dei più vasti dell’Africa, e la Cattedrale di St. George circondata da un ampio e bellissimo giardino fu costruita nel 1896 dall’imperatore Menelik II per la commemorazione della vittoria contro l’Italia nella battaglia di Adua. 3° giorno e 4° giorno: Partenza da Addis Abeba per Bahar Dar che si trova sulla punta meridionale del Lago Tana, a poca distanza da dove nasce il Nilo Azzurro. Qui si possono visitare il Monastero Debre Mariam e tanti altri monasteri. D’obbligo navigare sul lago Tana fino alla penisola Zeghie. Regalatevi anche una visita alle cascate del Nilo Azzurro conosciute come Tis Issat o Tissisat in amarico. 5° giorno: Partenza per Gondar nella regione degli Amara, a 120 km da Addis Abeba, dove si potranno visitare moltissime chiese e i resti di spettacolari castelli. Merita una visita la Chiesa Debre Dehram Selassie, 2 km a nord di Gondar. La particolarità di questa chiesa è il soffitto decorato da centinaia di angioletti dipinti . 6° e 7° giorno: da Gondar, attraversando lo spettacolare massiccio montuoso del Sihien, si arriva ad Axum, città riconosciuta dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Il tragitto è punteggiato di panorami mozzafiato. La città di Axum ha un ricco patrimonio storico e archeologico che comprende rovine, obelischi, tombe reali, resti di antichi castelli e soprattutto la (presunta) Arca dell’Alleanza conservata nella Chiesa di Santa Maria di Sion. Si tratta di una cassa di legno, rivestita d’oro, che contiene le Tavole di Pietra con i Dieci Comandamenti. L’Arca viene portata in processione una volta l’anno celata completamente sotto una coperta perché nessuno possa vederla. 8° giorno: Si prosegue per Lalibela nella regione di Uollò. Lalibela è considerata la Gerusalemme della Chiesa ortodossa per la presenza di un complesso di 11 chiese rupestri ricavate dalla roccia vulcanica rossa. Un luogo spettacolare e mistico con queste incredibili chiese monolitiche e semimonolitiche, a grotta o rupestri da visitare assolutamente. 9° giorno: Da Lalibela con un volo si raggiunge Addis Abeba, meta finale da dove partirà il volo per il rientro in Italia.
Informazioni utili
L’Aeroporto internazionale più comodo per raggiungere l’Etiopia è l’aeroporto BOLE di Addis Abeba. Ethiopian Airlines (www.ethiopian airlines.com) opera un volo diretto per Addis Abeba da Roma e un volo da Milano con scalo a Roma. (a/r in alta stagione a partire da circa 700 euro). Egyptair (www.egyptair.com) ha voli per Addis Abeba da Roma e Milano con scalo a Il Cairo (a/r in alta stagione a partire da 700 euro). Si può proseguire il viaggio in aereo (da Addis Abeba, ci sono voli giornalieri di Ethiopian Airlines che atterrano nel giro di un’ora e mezza, in un piccolo aeroporto a circa 20 Km da Lalibela; da qui ci sono voli interni anche per Gondar che si raggiunge in mezz’ora circa). Ma per godere appieno la bellezza dei paesaggi locali la cosa migliore è noleggiare un’auto. Ad Addis Abeba, Kanaga Adventure Tours (www.kanaga-at.com) offre il noleggio di auto con autista a partire da € 102 al giorno.
ALTRE INFORMAZIONI UTILI
Moneta: Birr etiope: 1 Birr = euro 0.037. Documenti: passaporto con validità di almeno 6 mesi dalla data di arrivo nel Paese e visto di ingresso (lo si può ottenere in aeroporto ad Addis Abeba al costo di 20,00 euro). Periodo migliore: è preferibile optare per la stagione asciutta, da ottobre a marzo.
Dove e cosa mangiare
Si mangia soprattutto carne di manzo e di montone generalmente molto speziata. Si mangia anche carne cruda intinta nel berberè, una sorta di peperoncino tritato. Da provare l’uot, una salsina con pezzi di pollo e montone. Il loro pane è l’injera, simile alla nostra focaccia. Se volete, invece, gustare il pesce potete provare la tilapia, il pesce persico del Nilo. ADDIS ABEBA Lucy St. George St. Arada Sub City di fronte al Museo Nazionale (ristorante molto affascinante dove gustare piatti tipici etiopi ma anche cucina italiana) BAHIR DAR Lake Shore Restaurant (cucina etiope) o Samon Snack per uno spuntino veloce AXUM AB Restaurant - Main Street Axum Cibo buono ma i prezzi sono alti: circa 100 birr per ogni piatto e 25 Birr per ogni birra. LALIBELA Seven Olives - 37 Lalibela, Wollo, Tel. 00251 33 3360020
BAHIR DAR
Dove dormire ADDIS ABEBA
Jupiter International Hotel*** (tel 00251.115527333, www.jupiterinternationalhotel.com) BAHIR DAR: B&B The Annex (bbtheannex.com) AXUM YEHA HOTEL *** Tel .00251.347.752379 www.yehahotelaxum.com LALIBELA: Tukul Village Hotel **** (tel 00251.333360564, www.tukulvillage.com). Roha Hotel *** (tel. 00251.333360009)
WEEKEND IN
85
Porsche 911 Carrera (2015)
A
partire dal 12 dicembre 2015, la casa di Stoccarda lancia la nuova edizione delle Porsche 911 Carrera. La Porsche si è data l’obiettivo di migliorare la vettura sotto tutti gli aspetti: prestazioni, piacere di guida, comfort. Ne consegue un lungo elenco di modifiche che ha interessato motore, telaio, sospensioni, ruote, dotazione tecnologica di assistenza alla guida e di multimedialità. Il design rimane quello classico, la Carrera è bassa, arrotondata e con lo stile unico di un marchio esclusivo come Porsche. Per quanto riguarda i cambiamenti, gli aspirati 3.4 e 3.8 lasciano
86
WEEKEND IN
spazio all’inedito 3.0 bi-turbo, sempre di tipo boxer, offerto in due versioni. Per la Carrera la potenza arriva a 370 CV, mentre per le versioni “S” raggiunge quota 420 CV. Il turbo cambierà sicuramente lo stile di guida, grazie alla coppia massima, rispettivamente di 450 e 510 Nm, a disposizione tra i 1.700 e 5.000 giri. Inoltre anche le prestazioni sono cambiate, 295 e 308 km/h sono i valori della velocità massima, mentre l’accelerazione 0-100 km/h migliora di due decimi di secondo sia per la Carrera sia per la Carrera S rispetto ai modelli precedenti.
s p o r t weekend p r e m i u m
Anche i consumi migliorano: la casa dichiara un miglioramento del 12% e una percorrenza di 13,5 km/l per la Carrera, mentre 13 km/l è il valore per la versione “S”. Per quel che riguarda gli interni troviamo un nuovo volante e un inedito sistema multimediale con schermo touch a 7 pollici, comandi vocali e sistema Apple Carplay per utilizzare alcune funzioni degli iPhone attraverso il display della vettura. Non mancano, naturalmente tutte le tecnologie di sicurezza che ormai sono quasi diventate scontate, e obbligatorie per macchine con queste prestazioni. Tutto questo a partire da 100.362 euro per la Carrera. La “S” parte da 114.880 euro, mentre le due Carrera scoperte costano rispettivamente 113.780 e 128.300 euro. EdA
porsche 911 carrera 3.0 Motore: 3.0 bi-turbo Potenza: 370 CV Coppia max: 450 Nm Velocità max: 295 km/h 0-100: 4,2 sec
WEEKEND IN
87
sa puotrot weekend p r e m i u mp r e m i u m
Mercedes Classe S cabrio
C
i stupisce ancora. Già dalle prime anticipazioni, la nuova Mercedes Classe S cabrio, che è appena stata presentata al Salone di Francoforte 2015, non rinuncia all’inconfondibile stile della casa tedesca. Il design degli interni è curatissimo, e anche se solo da uno schizzo, si riesce ad intuire la cura dei dettagli, la solidità e l’eleganza di un’auto prestigiosa. E’ un modello nuovo che si ispira al passato, una lussuosa quattro posti d’altissima gamma con tetto retraibile in tela: un modello assente dalla gamma ormai dal 1971. La meccanica e le dimensioni deriveranno dall’odierna Classe S, con una lunghezza di poco superiore ai 5 metri, riprendendone anche la gamma di motori. La cabriolet sarà spinta da soli motori benzina a otto e dodici cilindri, coniugata nella gamma di tre potentissime versioni: la Mercedes S 500 Cabriolet da 455 cavalli, la Mercedes-AMG S 63 Cabriolet da 585 cavalli e la Mercedes-AMG S 65 Cabriolet da 629 cavalli. Per averla si dovranno spendere circa 140.000 euro, una cifra poibitiva, ma che regala comfort e classe inconfondibili.
88
WEEKEND IN
WEEKEND IN
89
s p o r t weekend
Nuova PEUGEOT 308 GTi: il leone ruggisce
L
a sportiva del leone a cinque porte è finalmente disponibile. Sono due le versioni: 250 (da 32.650 euro) e 270 CV (da 35.150 euro). L’estetica non si discosta molto dalla 308 «classica» tranne che per i dettagli che contano: assetto ribassato, doppio scarico e un’impronta racing alle mascherine anteriori con texture a scacchi tridimensionale. Non mancano poi dischi baffati di 380mm davanti e pinze verniciate di rosso. Certo 270 CV per una trazione anteriore non sono pochi, ma grazie al differenziale autobloccante Torsen (solo per questa versione) si evitano slittamenti e si gestiscono meglio le perdite di motricità. I cerchi montati sono da 18” (con pneumatici 225/40) per la 250 CV e da 19”(con pneumatici 235/35) per la versione più potente. All’interno si notano la pedaliera, pomello del cambio e poggiapiedi in alluminio oltre che il battitacco. Tocchi di sportività anche per l’abitacolo della Peugeot 308, con impunture rosse a vista per la plancia, i pannelli porta e la cuffia del cambio. Il volante piccolo tipico della casa non può mancare e lo schermo al centro della plancia permette di gestire tutte le funzioni, regalando sobrietà e un aspetto minimale agli interni. I sedili sono in alcantara e pelle, contenitivi e anch’essi con impunture rosse. Grazie al Driver Sport Pack, premendo il tasto Sport
sulla consolle centrale è possibile cambiare il colore della strumentazione da bianco a rosso, visualizzare informazioni supplementari sullo schermo centrale a matrice (potenza, coppia, pressione di sovralimentazione, accelerazione laterale e longitudinale), aumentare la sonorità di motore e impianto di scarico e cambiare la sensibilità del pedale dell’acceleratore. questo per dare piena voce al 1.6 THP con una coppia massima di 330 Nm, velocità massima di 250 km/h e lo zero-cento in 6,2 secondi (6” per la 270 CV). Il cambio è (per tutti gli appassionati di guida) manuale a sei marce per entrambe le versioni. L’offerta di serie è ricchissima, per la GTi 250 climatizzatore automatico, volante sportivo di pelle, sensori luci e pioggia, gruppi ottici Full Led, assetto sportivo ribassato, quadro strumenti personalizzato, impianto di infotainment con touchscreen, navigatore satellitare, connettività Bluetooth e doppia presa Usb. La 270 CV offre in più i sedili Peugeot Sport, i cerchi di lega da 19” con pneumatici Michelin Super Sport, il differenziale anteriore Torsen, l’impianto frenante maggiorato con dischi anteriori da 380 mm e pinze di colore rosso e il comando per il disinserimento totale dell’Esp. Emanuele d’Argenzio
PEUGEOT 308 GTI Dimensioni: 425/180/144 cm Trazione: anteriore / anteriore (con differenziale autobloccante Torsen) Potenza: 184Kw (250 CV)/ 200Kw (270 CV) Coppia massima: 139 Nm Velocità massima: 240 km/h / 250 km/h 0-100 km/h: 6,2 sec / 6 sec Emissioni di CO2: 139 g/km
90
WEEKEND IN
mazda mx-5 - IL MITO CONTINUA
T
roppo spesso, in questo mondo in cui tutto viene enfatizzato, si usa la parola mito. Eppure nel caso della “Miata” è proprio il termine giusto. Non c’è altro modo per definire la Mazda MX-5 che da quel giorno del 1989 in cui il primo esemplare fu presentato al Chicago Motor Show ha conquistato il cuore di oltre un milione di automobilisti, facendole guadagnare il primato mondiale di spyder vendute per un solo modello. In 25 anni la piccola “scoperta” giapponese ha saputo continuamente rinnovarsi senza mai stravolgere l’idea e le linee originali, ma passo passo aggiornarsi nel look e nella tecnologia restando sempre fedele a se stessa. Arrivata alla quarta generazione, quella presentata lo scorso anno al Salone di Parigi, è ora già pronta a perpetuare il mito anche nel nostro Paese. Sul suo fascino estetico non si discute. Anzi è ancora più bella di prima. Ancora più sportiva e dal look dinamico, grazie al design sportivo della nuova linea Kodo. Così la nuova MX-5 (Miata è il nome giapponese con cui è conosciuta nel mondo) si presenta con un baricentro più basso, il cofano allungato, la bella coda rastremata e compatta. Linee che esprimono al primo sguardo vitalità e movimento. E ancora più sportivi, di elevato comfort e di eleganza raffinata sono gli interni completamente ridisegnati. Il posto di guida, non potrebbe essere altrimenti,
Dimensioni: Trazione: Potenza: Coppia massima Nm/giri: Velocità massima: 0-100 km/h: Emissioni di CO2:
è “cucito” attorno al conducente. Tutto è perfettamente a portata di mano e di sguardo. La strumentazione rigorosamente analogica. Un richiamo al passato, un vezzo che ben si sposa con la tanta tecnologia, a partire dalla sicurezza attiva i-ActiveSense e dal sistema di connessione MZD Connect. Una premessa: gli ingegneri Mazda sono riusciti ad alleggerire di ben 100 kg questa spyderina a motore anteriore e trazione posteriore e soprattutto a ripartirne i pesi (ora sotto la soglia della tonnellata: 975 kg) in equilibrio perfetto: 50/50. Aggiunti al telaio rigido, l’assetto ribassato e i motori, naturalmente a benzina Skyactive (euro 6), di 1.5 litri da 131 CV e 2.0 da 160 CV, il cambio manuale a 6 marce a leva corta e innesti rapidi e precisi, la guida è estremamente piacevole e sicura. Con in più un bel sound “sonoro con discrezione”. Dotazioni di serie degne di una “premium” e prezzi molto interessanti: 25.300 euro per la 1.5 Evolve e 27.700 per quella in allestimento Exceed, mentre la 2.0 Sport, completa di tutto che più non si può, costa 29.950 euro. Che dire? Peccato che per l’Italia, entro la primavera 2016, ne arriveranno solo 300. Rossella Dallò
mazda mx-5 391/173/122 cm posteriore 96Kw (131 CV)/ 118Kw (160 CV) 150 Nm/4800 / 200 Nm/4600 204 km/h / 214 km/h 8,3 sec / 7,3 sec 139 g/km / 154 g/km
WEEKEND IN
91
NUOVA HYUNDAI TUCSON: DESIGN UNICO
L
a casa coreana definisce questa autovettura la regina delle SUV Hyundai per il design e la tecnologia. La Nuova Tucson rappresenta un nuovo standard, con un look grintoso e massiccio che le regala un design unico, senza rinunciare a grande abitabilità e a un equipaggiamento che supera le aspettative. Ha le dimensioni e il profilo di un SUV, ma con un design che trasmette allo stesso tempo un’idea di eleganza e agilità. L’ampiezza della offerta è la punta di diamante di una proposta che comprende tantissime versioni: 5 a benzina e 9 diesel, 5 versioni a trazione anteriore e 9 a trazione integrale. Tre sono i livelli di allestimento: Classic, Comfort e XPossible. Per le versioni a benzina, i motori sono tutti a 4 cilindri. Due sono a benzina: l’1.6 GDI da 132 CV, disponibile solo con la trazione anteriore e nei livelli di allestimento Classic e Comfort; e l’1.6 T-GDI da 177 CV, abbinato soltanto alla trazione integrale e agli allestimenti Comfort e Xpossible. La gamma diesel comprende il 4 cilindri 1.7 CRDi da 115 CV, il 2.0 CRDi da 136 CV (proposto sia con cambio manuale sia automatico: nel primo caso con le tre versioni Classic, Comfort e XPossible, mentre nell’abbinamento con la trasmissione automatica ci sono soltanto le versioni Comfort e XPossible). C’è poi il 2.0 CRDi da 185 CV, proposto
solo con cambio automatico e in allestimento XPossible. Onestamente, la macchina non solo può essere definita “bella” nel suo genere, ma può permettersi una pagella di tutto rispetto in tutti i campi: costruzione, qualità complessiva percepita e reale, abitabilità e “handling”, prestazioni e tecnologia. L’interno è organizzato molto razionalmente, solo qualche plastica rigida sulle porte e nella parte superiore della plancia. Segnaliamo la buona posizione di guida e la praticità dell’abitacolo. Non manca nulla: le regolazioni del volante e della cintura di sicurezza, lo spazio per appoggiare i cellulari e le bottigliette dell’acqua, le porte Usb, il bracciolo centrale. Anche lo spazio per le gambe dei passeggeri posteriori è notevole. Lo schienale si può regolare, ma il vano bagagli non è particolarmente grande come ci si aspetterebbe da una SUV di quasi 4,5 metri di lunghezza. Tuttavia, il piano di carico è piano, con un doppio fondo in cui si può alloggiare il tendalino quando non si usa. Rispetto al modello che sostituisce, questa Tucson fa un bel salto di qualità nella dotazione tecnologica, che ora comprende tutti i più recenti sistemi di assistenza alla guida ed è perfettamente in linea con quanto propongono le concorrenti più recenti. Offre il lusso di sedili rinfrescabili e riscaldabili, il volante riscaldabile e l’apertura automatica del portellone posteriore.
kia sportage tutta nuova
K
ia ha svelato solo pochi giorni fa al Salone di Francoforte 2015 il nuovo modello della sua famosa sport utility, la Sportage. Disegnata dal centro stile Kia tra Corea, California e la stessa Francoforte, ha stile grintoso, ma proporzioni analoghe a quelle della generazione uscente. Le forme sono inequivocabilmente da SUV, ispirate alla concept KX3 dello scorso anno. La parte anteriore è aggressiva, ispirata agli aerei da caccia: i fari sono allungati, ma un elemento che spicca e si mette in risalto sono le luci supplementari a quattro elementi poste in basso rispetto ai gruppi ottici principali.
92
WEEKEND IN
Questi particolari (presenti anche nella versione sportiva della Cee’d) si potrebbero considerare il tratto caratterizzante del modello. Il profilo laterale della Kia Sportage rientra nella tendenza generale delle suv, ma il tutto è reso dinamico dai movimenti inseriti nelle fiancate e dall’andamento della curvatura del padiglione. La parte posteriore si distingue per una certa ricercatezza e semplicità delle linee, con l’insieme che si sviluppa in orizzontale rendendo la coda affilata nonostante l’altezza e le dimensioni. Per le motorizzazioni la base a benzina è rappresentata dal 1.6 GDI da 132 cavalli che sarà disponibile anche in versione sovralimentata con potenza di 177 cavalli. La scelta diesel è invece basata sul 1.7 CRDi da 115 cavalli e su due varianti del 2.0 CRDi rispettivamente da 136 e 184 cavalli. Per i cambi, Kia punta su un manuale a sei rapporti e su un automatico a doppia frizione e nove rapporti. La nuova Kia Sportage guarda al futuro e conta di superare sia il successo della attuale generazione con un ambiente interno più ricco rispetto al passato, caratterizzato da uno stile lineare e sobrio che punta più alla sostanza che alla apparenza. Le vendite sono ipotizzabili entro i primi tre mesi del 2016 a partire da 20.600 euro.
Château Monfort - Milano
Experience the World of Planetaria Hotels MILANO Château Monfort / Enterprise Hotel / Milan Suite Hotel / Residenza delle Città TREZZO SULL’ADDA BW Villa Appiani GENOVA Grand Hotel Savoia / Continenatl Hotel FIRENZE Ville sull’Arno ROMA Pulitzer Hotel
www.planetariahotels.com I http://magazine.planetariahotels.it
g r een new s di Vittorio Piaggi
il Klima di Milano: un hotel tutto green Al ristorante Visconteo del Klima Hotel di Milano, famoso per il suo spirito “green”, si potrà partecipare ad un viaggio nel gusto, attraverso tipiche specialità di stagione, assaggiando menù molto particolari
F
ino al 31 dicembre 2015, il ristorante Visconteo del Klima Hotel di Milano affacciato su Expo, dà vita ad un interessante percorso gastronomico. Si tratta di una iniziativa dedicata alle molteplici specialità della cucina italiana, basata sulla stagionalità degli alimenti. Una serie di serate gastronomiche a tema, nelle quali assaporare i piatti dello chef Massimo Civale, frutto della sua fantasia culinaria permeata da una ricerca nella tradizione locale, utilizzando l’eccellenza e la freschezza della materia prima. Dal 4 al 10 ottobre: il primo piatto che spazierà dalla classica pasta e fagioli, passando per la ribollita, fino ad arrivare a gusti più delicati di vellutate di verdure semplici o arricchite con quinoa; poi sarà di scena il filetto, servito con diversi tipi di salse, come ad esempio: crema di Jalapeño, senape antica o in crema di Roquefort. Dal 20 al 26 ottobre, la settimana intitolata «Milano da Mangiare»: con il classico risotto allo zafferano con un tocco bio di semi di papavero, l’ossobuco e la famosa costoletta alla milanese. Seguirà la «Settimana dei Formaggi, Castagne e Cacciagione» dal 10 al 23 novembre, che porterà in tavola un’ampia selezione di formaggi d’alpeggio con composta di cipolle rosse e frutta secca, tagliatelle di farina di castagne con ragout di coniglio, filetto di vitello in salsa di castagne, risotto al timo con quaglie
arrosto profumate al bacon. La maratona gastronomica si concluderà nel mese di dicembre, dal 17 al 31, con il bollito, presentato nei «sette tagli», abbinati con diverse salse. Il Klima Hotel Milano Fiere è il nuovissimo albergo milanese (quattro stelle superior), all’avanguardia in campo di risparmio energetico ed ecosostenibilità. Realizzato nel rispetto di tutti i parametri ecologici di riferimento ambientale, vantando la classe energetica A e l’etichetta di green hotel. KLIMA HOTEL MILANO FIERE - Via Privata Venezia Giulia, 8 - 20157 Milano Tel. + 39.02.455046.1 - www.klimahotelmilano.com/it
Un premio alle migliori piste ciclabili italiane Nell’ambito della Fiera Cosmo Bike Show a Verona, sono stati assegnati i premi dell’Italian Green Road Award alle migliori piste ciclabili del nosto Paese, dedicato al cicloturismo italiano d’eccellenza
D
iversi i premi assegnati quest’anno ai migliori itinerari ciclabili italiani nell’ambito della Fiera Cosmo Bike Show, presso Verona Fiere (11-14 settembre 2015), a dimostrazione della crescente sensibilità sui temi ambientali e della salute. Il primo premio dell’Italian Green Road Award è stato assegnato alla regione Umbria con il percorso ciclabile Assisi-Spoleto-Norcia, nel cuore verde d’Italia: 102 km tra i suggestivi paesaggi e le città della Valle Umbra, in parte lungo il tracciato dell’ex-ferrovia Spoleto-Norcia. Il percorso si sviluppa nei primi 51 km collegando Assisi a Spoleto e sfiorando paesini incantevoli e borghi come Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Trevi, Foligno e Spello. Da Spoleto a Norcia il tratto segue, per altri 51 km, il sedime dell’ex-ferrovia che collegava le due località, con suggestivi attraversamenti di gallerie e viadotti che “scalano” la montagna con tracciati elicoidali. Seconda classificata è la regione Veneto con la ciclabile “DolomitiVenezia”, di 191 km e terza la regione Liguria con la ciclabile “Cycling Riviera” di 24 km. Il Premio Speciale Stampa è stato assegnato alla Toscana con la “Francigena”.
94
WEEKEND IN
Menzioni speciali sono invece andate alla regione Alto Adige con la ciclabile “Claudia Augusta” e alla regione Trentino per il Percorso “Valle dell’Adige”. Premio Mobilità Sostenibile alla “Bicipolitana” della città di Pesaro nelle Marche.
Nissan + Foster per la stazione di servizio del futuro Di fronte alla domanda crescente di veicoli elettrici, la creazione di una rete di rifornimento innovativa e sostenibile diviene una necessità vitale. Nissan, leader del mercato EV, ed il famosissimo studio di architettura Foster+Partners di Londra, provano ad immaginare la “stazione di servizio del futuro”
U
na collaborazione con il prestigioso studio londinese che nasce in concomitanza con l’incremento nella vendita dei veicoli elettrici: nel 2014 Nissan ha infatti registrato un aumento del 33% nelle vendite di EV, che risultano in costante crescita. L’azienda giapponese compie quindi un altro concreto passo verso la realizzazione della sua visione: un ambiente stradale più pulito, sicuro e user-friendly. Obiettivo che ha dato propulsione alla realizzazione di questo studio. in sintesi, l’esplorazione di nuovi modelli progettuali, partendo dalle più recenti tecnologie ad emissioni zero e basandosi sulla previsione di avere in circolazione entro il 2020, circa un milione di veicoli elettrici. Nissan è il soggetto ideale per definire la stazione di servizio del futuro: un’opportunità straordinaria per attivare nuovi rapporti, integrandosi con le realtà locali in modo innovativo. L’infrastruttura di rifornimento del futuro rappresenta quindi potenzialmente un nuovo polo di servizi,
Le colline del Chianti ospiteranno il primo Raduno Internazionale di Tesla Si svolgerà a novembre in Toscana il primo Raduno Internazionale di Tesla: un luogo perfetto per ospitare l’auto simbolo della mobilità totalmente elettrica.
I
l Paluffo, ecolodge ed azienda ricettiva a basso impatto ambientale, ha organizzato in collaborazione con TeslaItalia.it e Tesla Club Italy, il primo raduno internazionale di Tesla Model S e Roadster. Nella splendida ambientazione delle colline che circondano il borgo medievale di Certaldo, prenderà vita un evento di due giorni (6-8 Novembre 2015), dedicati alla scoperta delle dolci colline del Chianti con i suoi borghi medievali, ai profumi del vino e dell’olio appena franto ed a una indimenticabile “caccia” al tartufo bianco!
Subaru: una nuova Impreza “Ibrida” La casa delle Pleiadi continua nella sua marcia verso l’ibrido. La nuova Impreza Sport Hybrid infatti è la seconda ibrida messa sul mercato da Subaru, dopo la XV ibrida, lanciata nel 2013
L
a nuova Impreza Sport Hybrid, appena immessa nel mercato giapponese, è dotata di un motore elettrico la cui accelerazione lineare bene si abbina alla gestione sportiva dell’elettronica, offrendo una guida divertente e prestazionale, ma naturalmente con ridotti consumi di carburante: 20,4 km con un solo litro di benzina! Progettata per sfruttare al meglio il baricentro basso, la particolare trasmissione Symmetrical All-Wheel Drive (AWD) e la batteria ad alta tensione, sono posizionati in modo di offrire un’ottima maneggevolezza.
ma anche di relazioni sociali per il mondo contemporaneo. Il concept, la cui versione definitiva sarà pronta entro la fine del 2015, si fonderà su una idea di società basata sulla assenza di emissioni, su comunità interconnesse tra loro, sulla Guida Autonoma e su luoghi ed oggetti collegati alla Rete. Nissan ha fornito informazioni preziose sugli automobilisti del futuro e sul loro modo di interagire con l’ambiente antropizzato. Jean-Pierre Diernaz, direttore Veicoli Elettrici Nissan, ha commentato: «Questa iniziativa rappresenta il primo passo di un progetto più ampio che si propone di analizzare lo scenario complessivo dei trasporti, ripensare la mobilità di domani e preparare le città in vista di un futuro più sostenibile». Nissan è stata la prima casa automobilistica a rendere disponibile per il mercato di massa la tecnologia a emissioni zero. Nel 2010 ha rivoluzionato il mondo dei motori con l’introduzione di Nissan LEAF, la prima vettura 100% elettrica lanciata a livello globale e a tutt’oggi la più venduta nel mondo, con una quota di quasi il 50% del segmento dei veicoli a emissioni zero. Grazie alla rete di Tesla Supercharger, i veicoli arriveranno sia dall’Italia sia dal nord Europa e parteciperanno a prove non competitive di abilità. Premi particolari saranno destinati anche all’equipaggio che arriverà dal luogo più distante e a quello che avrà raggiunto il miglior rapporto velocità/ consumo per giungere all›evento. L’ecolodge “il Paluffo”, è una prestigiosa azienda ricettiva a basso impatto ambientale, premiata da Trip Advisor con il “Green Leader Platinum” ed è uno dei primi Destination Charging europei, nel quale i veicoli Tesla degli ospiti potranno ricaricare le loro batterie gratuitamente. Per informazioni: info@paluffo.com. La trasmissione a variazione continua Lineartronic, appositamente progettata, incorpora la funzione ibrida del motore. L’attrito ridotto ed il convertitore di coppia modificato hanno migliorato il risparmio di carburante, fornendo al contempo sensazioni di guida più immediate. Il comfort dell›abitacolo è garantito anche dall’impiego di specifici materiali insonorizzanti capaci di assorbire vibrazioni e rumore. I look della Impreza è stato rivisto, con pneumatici più larghi (215 contro i precedenti 205), con un nuovo frontale fortemente sagomato e con speciali spoiler laterali sottoporta ed uno spoiler nella parte posteriore del tetto.
I controlli di gestione dell’energia disponibile dalle batterie, sono stati studiati in modo da poter utilizzare l’energia rigenerata anche ad alte velocità.
WEEKEND IN
95
bike t o u r di Silvana Lattanzio
Nel verde dell’Alta Val Badia Siamo a La Villa, Dolomiti, quelle che Le Corbusier definì l’architettura naturale più bella al mondo, oggi riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità. A spasso per i suoi sentieri con la e-bike
L
a città sugli sterrati, con la e-bike, la bici elettrica. Siamo andati per voi a La Villa, in Alta Val Badia, tra le meravigliose cime delle Dolomiti. Siamo qui per visitarne i sentieri, i boschi, i laghetti, senza per questo dover affrontare una faticosa maratona ma noleggiando sul posto una e-bike, o electric bike. Cos’è? E’ una grandiosa invenzione che aiuta chi Rambo proprio non è a percorrere parecchi chilometri, anche in continui saliscendi come capita di incontrare sui percorsi di montagna, senza patire troppo la fatica: un aiuto elettronico richiesto dal conducente nel momento di difficoltà aiuterà a superare agilmente qualsiasi salita, basta schiacciare un pulsante e via, si vola. SABATO Posteggiata la macchina nel parcheggio privato dell’Hotel Ciasa Antines (www.hotelantines.it), nel cuore del paese, si fa il check in per la stanza, tutte belle e spaziose, pulite e con una ben strutturata SPA. sottostante.
96
WEEKEND IN
Noleggiamo la bike a pochi passi dall’hotel stesso (www.moviment.it) e iniziamo l’ascensione sull’Altipiano tra i paesi di La Villa, Corvara, San Cassiano. E’ qui che troviamo, dopo aver percorso 4 o 5 km, l’Area Moviment, una zona di parchi con aree dedicate a palestre outdoor. Giunti in quota, circa. 2.000 metri, siamo in una vasta zona suddivisa in 4 locations collegate tra loro da una rete di sentieri facili da percorrere, soprattutto se si è con l’e-bike. Qui il contatto con la natura è stretto, dall’attraversamento di boschi ad alto fusto al fiancheggiamento di freschi ruscelli, fino alla quota dove la vegetazione si spoglia. Pranzo al sacco su uno dei tanti verdi prati. Pedalando per rientrare nel paese non si può non notare sulla sinistra un’ampia discesa: è la famosa pista da sci, la “Gran Risa”, sulla quale d’inverno, innevata, si disputano gare di Coppa del mondo di sci alpino. Cena al ristorante dell’albergo, dotato di un’ottima cucina. Non prima però di aver fatto una tappa nella SPA: idromassaggio in piscina, bagno turco, sauna, cromoterapia e zona relax sono imperdibili.
Ciastel Colz WEEKEND IN
97
eekend in can t ina
Chiesa gotica di La Villa DOMENICA Dopo una bella colazione al ristorante dell’hotel, per i più fit non può mancare il Giro dei Quattro passi (Pordoi, Sella, Gardena e Campolongo) attorno al massiccio del Sella, un anello di circa 55 km in totale da affrontare sempre in e-bike, salendo in quota con gli impianti da Corvara o Arabba. Per chi, invece, preferisce una giornata tranquilla, è bello rimanere a gironzolare per le strade di La Villa, visitando la chiesa gotica originaria
del 1420, e successivamente ampliata, che si trova nella parte storica del paese. Lì vicino si staglia l’antico castello del 1500 Ciastel Colz.
DOVE MANGIARE Se siete a La Villa, non potete mancare una cena al ristorante-albergo La Majiun (www.lamajun.it). Tra i ristoranti segnalati dalla guida Michelin, questo propone rivisitazioni di piatti tipici con selvaggina da abbinare a un ottimo vino a scelta tra 500 etichette che il ristorante mette a disposizione del cliente. Per chi è intollerante al glutine o è celiaco è possibile ottenere pasti ad hoc. In alternativa, o in aggiunta, prima di lasciare questa bella valle, vale la pena di degustare piatti tipici della cucina ladina. Il ristorante Savoy (www.savoy-altabadia.it) offre prelibatezze di piatti tradizionali.
DOVE DORMIRE Hotel Ciasa Antines nel centro del paese. Camere spaziose e spa ben strutturata. Str. Picenin, 18, 39030 La Villa (BZ) tel. 0471.844234 www.hotelantines.it
98
WEEKEND IN
COME ARRIVARE Per chi giunge da Milano, una delle possibilità è prendere l’autostrada A22 del Brennero, fino all’uscita di Bressanone, prendere la statale SS244 della Val Badia, percorrerla per 24 km e si giunge a La Villa. In totale sono circa 400 km; da Verona sono 250 km o da Venezia 200.
i tratturi del molise
LE VIE VERDI DELLA TRANSUMANZA VERSO L’ UNESCO
“Settembre, andiamo, è tempo di migrare... E vanno pel tratturo antico al piano quasi per un erbal fiume silente su le vestigia degli antichi padri...” Questi sono versi di D’Annunzio, versi immortali, come immortale merita di essere il rito della transumanza, che dai monti in autunno porta al piano e in primavera porta ai verdi pascoli dei monti. I tratturi, portatori un tempo di conoscenza, ora stanno riemergendo dal passato grazie a “pastori” coraggiosi e a istituzioni sensibili al recupero di queste vie verdi che ora possono portare fino al riconoscimento Unesco come patrimonio materiale e immateriale dell’umanità. Richiesta ufficializzata in Molise nel 2013.
Testo di Raffaele d’Argenzio foto: Vittorio Gianella; Archivio Moligal
T
ratturi, transumanza...parole lontane, quasi con sapore di leggenda, di cose che forse non esistono più, che appartengo a racconti, a versi, a ricordi di altri e non nostri...ed invece un incontro fortuito all’EXPO di Milano ci ha rivelato che esistono ancora, che esistono davvero...dove? Nel Molise. Ma il Molise esiste davvero oppure è anch’essa una parola di cui si favoleggia, ma dove sia nessun lo sa? Stiamo esagerando, volutamente esagerando, ma il senso è questo. Per un nostro Weekend Green, la meta non poteva essere che questa. Come non potevamo che scegliere come inarrestabile compagna di viaggio la nuova Subaru Outback. L’Outback sta per una regione semi inesplorata dell’Australia, e per noi i tratturi del Molise sono qualcosa di simile. Non per nulla il Molise era la terra dei Sanniti, popolo guerriero che tante pene dette ai fortissimi Romani, e lo stesso nome Molise pare derivi da Rudolfus de Molisio, nobile guerriero Normanno. Percorriamo l’autostrada Adriatica ed usciamo a Termoli, cittadina sul mare molisano, che ci sorprende subito per la sua dolcezza, per la simpatia degli abitanti, e per uno spuntino di pesce....ma il richiamo dei tratturi della transumanza è troppo forte e proseguiamo verso Larino. Allontanandoci da Termoli, il traffico diventa subito più scorrevole e le strade tranquille, le mani sul volante si allentano, il cambio resta in quarta. Anche la nostra Outback cala di giri e si tranquillizza. La ricerca del primo tratturo è premiata a Larino.
100
WEEKEND IN
transumanza
WEEKEND IN
101
Eccolo, con la Subaru a trazione integrale andiamo senza preoccupazioni sulla strada bianca, su cui passavano e passano i carri mentre ai lati ci sono due fasce verdi per il passaggio di greggi e mandrie. E ancora oggi qui passano le vacche podoliche dei fratelli Colantuono, che coraggiosamente tengono in vita il rito della transumanza. Il tratturo di legge era largo 111 metri e non poteva essere spezzato, ostruito, ed ogni pastore doveva pagare un tanto alle autorità per poter passare. Oggi, ovviamente il lungo percorso, che dalla Puglia portava ai monti del Molise, è stato interrotto da strade asfaltate, viadotti, ma è in corso un’opera di recupero e dove non è possibile si passa sulle strade o nei paesi. Durante questo percorso si incontrano paesaggi che sembrano dipinti, dolci onde su cui svettano torri eoliche, che forse non sono bellissime, ma comunque aiutano il Molise ad essere una regione “GREEN”. Quanta serenità su queste strade e quanti tesori s’incontrano.
102
WEEKEND IN
Tratturi e Transumanza
WEEKEND IN
103
A Larino s’incontrano suonatori di zampogne, oggi acculturati e coscienti di essere i custodi di preziose tradizioni, infatti pare che tutti gli “zampognari” vengano da qui, dal Molise. Il percorso ci porta anche più in alto, a Piana di Staffoli, dove troviamo donne, uomini e cavalli che nei loro weekend ripercorrono gli antichi tratturi. Ma anche moderni cavalieri con mountain bike, che ad Altilia, attraversano l’antica porta Tammaro del bellissimo sito archeologico della città di Sepinum, che i Romani avevano strappato ai Sanniti. E proprio attraverso queste porte passava il tratturo della transumanza. E anche ad allora ogni capo pagava per poter passare. D’altronde anche noi oggi paghiamo le nostre autostrade. Comunque è un sito interessantissimo da visitare, una chicca da scoprire. Il percorso della transumanza cercava di evitare i passi più arditi, quelli più pericolosi. Le tappe di solito erano borghi dove ci si scambiava sia informazioni, sia anche anche prodotti: scarpe e attrezzi, in cambio di formaggi, ma anche scambi di conoscenze varie di propri usi e costumi.
Zampognaro a Larino, custode di una preziosa tradizione
104
WEEKEND IN
Cavalieri a PianA di Staffoli
Altilia: Porta di Sepinum
il Teatro romano circondato dalle case Il Foro
WEEKEND IN
105
eekend in TRA N SUMA N ZA
Il fiume Biferno e due libellule.
106
WEEKEND IN
Guado del fiume Biferno
E quando ci si trovava davanti ad un fiume, anche se le vacche podoliche per loro natura sono robuste e resistenti, abili sui sentieri di montagna, si cercava il guado più opportuno. Uno dei momenti più suggestivi della transumanza è quello del guado del Biferno, che attraversa il Molise per sfociare nell’Adriatico. I cavalieri saggiano il letto del fiume e guidano la mandria che ne approfitta anche per abbeverarsi. E lungo il greto è nato anche il Parco Fluviale del Biferno, con angoli suggestivi e naturalistici. Tanto che vi abbiamo trovato anche due bellissime libellule in amore. Nel parco fluviale Biferno abbiamo anche noi trovato riposo alla Piana dei Mulini, una struttura ricavata da un mulino ad acqua del 1700, ma oggi quasi un piccolo borgo, albergo diffuso, e ristorante che riesce a proporre menu rustici locali e menù alla ricerca di stelle Michelin. Si trova a Colle d’Anchise (CB), ma attenti a seguire la freccia “ristorante”, non ne trovate altre.
La Piana dei Mulini, al Colle d’Anchise
Il ristorante ricavato dall’antico mulino
Lo chef Giancarlo Camisa Maialino al tartufo nero Vino Tintilia del Molise, dell’azienda Catabbo WEEKEND IN
107
eekend in TRA N SUMA N ZA
Passaggio a Castropignano VERSO FROSOLONE Sul percorso si trova Castropignano, che bisogna attraversare perchè costruito proprio a ridosso del tratturo, ma la meta più importante è quella di Frosolone, uno dei borghi più belli d’Italia, con la bandiera arancione del Touring. Il simpatico nome pare derivi dall’uccello frisone, un passeriforme che appare anche nello stemma del Comune. Altra versione dice che derivi da Frosinone perchè intorno all’anno
108
WEEKEND IN
Mille vi si era istallata una colonia proveniente dalla cittadina della Ciociaria. Ma oggi questa disputa non disturba i suoi abitanti che invece si dedicano al turismo, alla produzione di coltelli e a quella dei formaggi, provenienti proprio dal latte delle vacche della transumanza. A Frosolone ci sono ancora le porte, le mura, varie manifestazioni, fra cui quella dei produttori dei coltelli in agosto, e in dicembre quella del tartufo.
Centro di Frosolone. La simpatica Casa del pastore. Le mura con una delle porte
I bellissimi coltelli del laboratorio Rocco Petrunti, via Colozza 13.
WEEKEND IN
109
campana prodotta ad agnone per essere portata all’expo e rimanere alla darsena di milano
fonderia marinelli di Agnone dove si fondono le campane per il vaticano e per le chiese più importanti di tutto il mondo Santuario della SS. Addolorata
Chiesa Romanica Santa Maria della Strada a Matrice
Dopo essere passati per Acquevive, frazione di Frosolone dove vi sono i Colantuono, ora si punta più in alto ai prati su cui il tratturo finisce, e da cui si vedono il massiccio del Matese e della Majella. La nostra Outback ora dimostra tutte le sue qualità di auto inarrestabile, che si trova a suo agio sui tratturi. Il panorama è incredibile, ci si sente fuori dal mondo, le vacche podoliche ci osservano con curiosità, ma con pazienza. E’ il loro regno, che ogni primavera le aspetta con l’erba più verde e i fiori più profumati. Le Vie Verdi, tracciate da millenni, devono ritrovare il senso che la storia ha dato loro, ma oggi anche noi possiamo, dobbiamo ripercorrerle con una maratona, con le mountain bike, con i cavalli, facendo trekking, o anche solo passeggiando, ma ciò ci farà far parte della nostra storia. RdA 110
WEEKEND IN
Seguendo i tratturi s’incontrano tante bellezze, per cui vale la pena fermarsi
Ricetta di viaggio PIZZA E MINESTRA Ingredienti
1 kg di farina di mais macinato a pietra Verdure di campo o verza bianca a cappuccio Olio extra vergine di oliva Peperoncino Sale Aglio Bollito di maiale: guanciale, piede, coda, muso, costata
Chiesa campestre di S. Egidio, sul tratturo sopra Frosolone
Preparazione
Mettere a cuocere la carne di maiale per preparare il brodo, pulire e lavare le verdure e poi bollire le stesse per 20 minuti. A parte preparare la pizza mescolando acqua calda e la farina di mais, aggiungere tre cucchiai di olio, fino ad ottenere un impasto abbastanza morbido, ma non troppo. Preparare una teglia ben oliata, mettere l’impasto e cuocere al forno per un’ora: la pizza dovrà essere croccante all’esterno e morbida all’interno, quasi asciutta. Una volta la pizza veniva cotta nel camino: la teglia messa sulle pietre della fornace, coperta con la “liscia”, un ruoto di ferro e sopra le braci. Appena pronta, preparare il piatto come segue: mettere il brodo caldo nel piatto e la pizza, mescolare (impanicciare) fino ad ottenere una crema. A questo punto vanno amalgamate le verdure un pò di peperoncino quanto basta, un filo d’olio extravergine e buon appetito.
WEEKEND IN
111
compagna di viaggio: subaru outback
L
a Subaru Outback è una spaziosa familiare, rialzata e con trazione integrale permanente. Il design prende a piene mani dalla Legacy, discreto e non troppo originale, ma l’importante resta sempre la sostanza. La linea è comunque dinamica e gradevole in perfetto stile Subaru. All’interno si respira un’atmosfera di altri tempi prima di tablet e lancette digitali nel cruscotto. Gli assemblaggi e i materiali sono di estrema qualità e vogliono durare nel tempo, al tatto e all’udito trasmettono un fortissimo senso di solidità. Gli optional moderni comunque non mancano, il display da 6,2” è mimetizzato e non si fa troppo notare, ma l’infotainment è molto chiaro e ben riuscito. L’abitacolo è spazioso e la posizione di guida è confortevole, ogni comando e funzione conserva posizioni tradizionali, quindi facilmente raggiungibili e individuabili. Nella nostra versione (top di gamma), era presente l’optional dei sedili elettrici, utili e ben sfruttabili. Chi siede dietro ha molto spazio a disposizione, e abbonda lo spazio per i bagagli grazie ad una capienza fino a 1848 litri (in grado di stivare qualsiasi carico anche ingombrante e buone anche le finiture). Unico neo relativo all’abitabilità è la scarsa insonorizzazione. La Subaru sicuramente non nasconde il suo animo conservatore neanche nella meccanica, a partire dal classico “motore boxer-symmetrical all wheel drive”, ovvero motore a cilindri contrapposti e quattro ruote motrici. In questo modo ne consegue una distribuzione dei pesi perfettamente bilanciata fra lato destro e sinistro della vettura. Non stiamo neanche a precisare che la trazione integrale è straordinaria, la Outback è molto efficace in salita e nei tratti off-road (anche grazie all’assetto rialzato), e in generale si guida bene, anche se il cambio a variazione continua CVT non è molto reattivo. Investimento centrale nello sviluppo di questa vettura sono sicuramente gli aspetti della sicurezza e della tecnologia in servizio ad essa: il sistema EyeSight funziona mediante due telecamere montate nella zona del retrovisore centrale, che forniscono le informazioni alla centralina, la quale è poi in grado di rallentare (fino a fermare) il veicolo al fine di evitare l’impatto o ridurne comunque le conseguenze. Tutto questo è personalizzabile: escludendo l’avvisatore acustico, che viene attivato ogni qualvolta un ostacolo entri nel campo visivo delle telecamere, si sfrutta quindi esclusivamente come cruise control. Inoltre, nel caso in cui ci si avvicini al veicolo che precede ma si attivi l’indicatore di direzione (segnale della volontà di sorpassare), la centralina comincia ad accelerare. Tutto questo è di serie. Parte da 36.290 euro per la 2.0 D Free,la nostra 2.0D Unlimited costa 43.350 e nella sua dotazione ha di serie tetto panoramico, sedili in pelle, navigatore e cerchi i lega da 18”.
SUBARU OUTBACK Cilindrata cc: 1998 Nr cilindri e disposizione: 4 contrapposti Potenza massima kW (CV): 110 (150)/ a 3600 giri Emissione di CO2 grammi/km: 166 Lunghezza/larghezza/altezza cm 479/182/161 Peso in ordine di marcia kg: 1624 Capacità bagagliaio litri: 526/1848
112
WEEKEND IN
La stracciata e la treccia del caseificio Pallotta, a Capracotta. Tel. 0865.94262
Carmelina Colantuono, produttrice di caciocavallo podolico e manteca, un formaggio premiato, che è un piccolo caciocavallo ripieno di burro, che consentiva di conservare il prezioso condimento durante la transumanza. La preziosità del caciocavallo podolico deriva dal latte di queste vacche che ne producono poco ma di altissima qualità . Caseificio Colantuono, Frosolone, frazione Acquevive. Tel.0874.89905
WEEKEND IN
113
I TRATTURI DEL MONDO VERSO L’UNESCO La transumanza non è un fenomeno solo Molisano/Italiano, ma in altre parti del mondo esistono attività pastorali dove la transumanza è un fattore importante. In Grecia nella zona della Tessaglia, circa 1000 ovini transumano dai monti di Aspropotamus verso il mare. Nella Lapponia Svedese, i Sami, popolo locale, effettuano la transumanza con le renne lungo un fiume ghiacciato.
italia
MOLISE, FROSOLONE
svezia
SORSELE LAPPONIA
francia
DIGNE LES BAINS
114
WEEKEND IN
Nell’Alta Provenza Francese sono ancora gli ovini protagonisti di una breve transumanza verso le alpi italo-francesi. E tutti insieme questi territori dell’Europa della transumanza sono stati investiti per un progetto ambizioso che porta la firma delle agenzie di sviluppo rurale coinvolte per un percorso di candidatura materiale ed immateriale a Patrimonio dell’Umanità Unesco.