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mercatini e presepi

speciale green car 2016

dall’audi q7 hybrid alla citroen c-zero

cavalese

nuova peugeot 3008 crossway da pompei ad amalfi


Fra i Mercatini di Natale ce n'è uno solo davvero "Magnifico"

Lasciati inebriare dall’atmosfera natalizia del giardino incantato della Magnifica Comunità di Fiemme. Le romantiche casette di legno ti invitano a curiosare fra pantofole di lana cotta, cose di casa dal sapore antico, spiedini caramellati, formaggi prelibati e tentazioni della tradizione.

Dal 05.12 al 06.01.2016

dal 6 dicembre 2015 al 10 gennaio 2016. Dai vicoli di Tesero e dai cortili si affacciano cento presepi artigianali, illuminati fino alle 23. L’evento “Tesero e i suoi Presepi” propone anche rievocazioni di antichi mestieri, esposizioni e momenti di folclore.


Château Monfort - Milano

Experience the World of Planetaria Hotels MILANO Château Monfort / Enterprise Hotel / Milan Suite Hotel / Residenza delle Città TREZZO SULL’ADDA BW Villa Appiani GENOVA Grand Hotel Savoia / Continenatl Hotel FIRENZE Ville sull’Arno ROMA Pulitzer Hotel

www.planetariahotels.com I http://magazine.planetariahotels.it



pensieri on the road IL DOPOEXPO’ E’ GREEN

L’Expo è finito, dopo sei mesi di successo, ma ora comincia il Dopoexpò che è senz’altro più importante, dato che può durare per sempre. E’ il rilancio della nostra Italia, della nostra industria più importante, quella agroalimentare. Quella che tutto il mondo ci copia, quella che dobbiamo al nostro gusto per le cose buone e belle, alle nostre radici, ma anche ai nostri migranti che con le loro valige di cartone portavano anche le forme di formaggio, i fiaschi di Chianti, la ricetta della pizza e quella del tiramisù. E questo Dopoexpò secondo noi sarà Green, al passo dei tempi, alla ricerca della giusta rivalutazione di quella Italia che un giorno era il Giardino d’Europa, la terra felix dove fiorivano i limoni come diceva Goethe. E tanti altri come lui che da tutta Europa venivano nella nostra terra per imbeversi di gusto e di cultura.

di Raffaele d’Argenzio

VERSO UN’ITALIA MENO CONOSCIUTA MA NON MINORE

Ci auguriamo folle di turisti verso le nostre grandi città d’arte, come Firenze, Roma, Venezia, ma quando ci andiamo vediamo masse di turisti stressati a far code, a conquistare un panino o una bottiglietta d’acqua, oppure a recriminare per il conto troppo alto del bar in piazza o del ristorante con il buttadentro. Quindi c’è un’Italia satura, mentre invece ci sono altre eccellenze che sono ancora poco conosciute, ma non minori. Ricordo una famiglia americana che ho trovato a Fabriano, nelle Marche, al museo della carta e poi a quello del pianoforte. In quel weekend avevano lasciato le grandi città per andare a visitare quell’Italia diversa, meno affollata, con testimonianze ugualmente importanti, fra colli verdi e sereni con piatti e prodotti locali più genuini ed esclusivi. Anche questa è l’Italia GREEN del Dopoexpò.

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E INVECE IL NOSTRO CINEMA VENDE DI NOI L’IMMAGINE PEGGIORE

Ora pare che stia avendo molto successo all’estero anche il film Suburra, che racconta la Roma marcia, dopo Gomorra che raccontava la Napoli marcia. Dopo Mediterraneo che raccontava i nostri soldati che si imboscavano, e dopo La Grande Bellezza, che racconta una Roma decadente. E se andiamo indietro nel tempo ci ricordiamo di bellissimi film come Ladri di Bicleclette e La Ciociara, che comunque mostravano un’Italia dolorosa, perdente. Anche se con tanta poesia. Forse all’estero ci vogliono così, perdenti, decadenti e ci danno anche l’Oscar se ci raccontiamo come loro ci vogliono. Ma il vero Oscar che l’Italia deve vincere deve essere quello di una nuova immagine, vincente, come ha dimostrato Milano con l’Expo, un Oscar d’oro con riflessi GREEN.

PER TORNARE TUTTI A PARIGI E A PALMIRA

La strage di Parigi è stato un grave lutto per tutta l’umanità, per tutti i giovani che perdono la vita in guerre volute dall’alto per sete di potere. Sarebbe bello che lasciassimo soli questi assatanati di potere che mandano i giovani a morire, e nel nome di Dio. Dobbiamo dire no, rifiutarci di obbedire nel nome del diritto di vivere in questo mondo globale che può sopravvivere soltanto senza guerre. Dobbiamo rifiutarci di essere pedine dei loro giochi, per tornare tutti a Parigi, in Egitto, a Palmira...


Dopo Expo

di Giampietro Comolli, economista distretti integrati agroalimentari

UN'EREDITA' GREEN POLICY

L

’eredità di Expo Milano è molto difficile, non solo su come trasformare il sito costruito con padiglioni fieristici, ma soprattutto su come i distretti produttivi italiani possono avvalersi di tale lascito, come rilanciare il tema “alimentazione e nutrizione”, come recuperare quell’incoming turistico nazionale e straniero che non è stato promosso, a parte il successo individuale dei Laghi Lombardi, le Prealpi brianzole, il viaggio lungo il fiume Po da Torino a Venezia, grazie ai richiami Unesco, e vini spumanti tricolori. Certamente è importante mantenere un binomio di immagine e di insegne perché resti sui territori un ricordo nel tempo: certamente un sito-Rho attivo e dinamico, istruttivo, frequentato e “green” è fondamentale. Anche l’applicazione della Carta di Milano nei diversi distretti nazionali è indispensabile. L’elemento suolo, salvaguardia e consumo, sono il primo punto green del dopoExpo, in modo che si fermi il depauperamento del terreno agrario. Il fattore no-spreco del cibo deve diventare un fil-rouge di ogni italiano, per questo conservazione, confezione, scadenze, ri-uso di alimenti sono capisaldi di una cultura e civiltà della nutrizione sana e rispettosa. La gestione responsabile dell’acqua, nospreco e sostenibile da monte a valle, sia al primo posto nell’impegno del Governo. L’impiego di semi e piante non transgeniche, magari modificate naturalmente perché in certi territori la produttività si elevi per rendere terreni idonei e sfamare popoli. La sicurezza alimentare indicata dalla dieta mediterranea, dalla tracciabilità delle Dop-Doc, garantite e tutelate nel mondo e non solo in Italia, deve valorizzare ancor più i singoli distretti del made in Italy, fortemente differenziato dall’Italian style o dall’Italian made. Spero che questa “green policy” sia la vera eredità di Expo 2015.

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bimestrale N°6/1 WeekeNDPremiUm.it WeekeND gUiDe

SOMMARIO

mercatini e presepi

DOVE T R O VA R L I

da val di fiemme a napoli

cavalese

speciale green car 2016

dall’audi q7 hybrid alla citroen c-zero

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Editoriale Dopoexpo’, di Giampietro Comolli Evento e premiazione Sindaci Green Weekend Premium Weekend & Gusto: Ostriche e Franciacorta Who: Giovanni Gastel Auto Premium When News Where Arte Italia Più Auto & Donna: Kia Soul Eco Electric Wellness & Salus SPECIALE MERCATINI & PRESEPI Val di Fiemme Bolzano Mercatini d’Italia I Presepi da non perdere GREEN CAR Audi Q7 Hybrid Supercar Elettriche Elettriche ed ibride BMW serie 7 In Toscana con la Peugeot 508 Nuova Audi A4 Avant In Costiera Amalfitana con la Peugeot 3008 Crossway Auto Novità: la Kia Cee’d Opel Astra WEEKEND GREEN Vigne e Castelli in Val Camonica Biodiversità nell’Appennino Lucano Green News Weekend green a Soave Weekend & Bike a Ferrara La Verde Alta Irpinia VIAGGI IN Sole d’Inverno Bali Racconti di Viaggio Sul treno chiamato Jazz Libri di Viaggio

P O L O

W E E K E N D

nuova peugeot 3008 crossway da pompei ad amalfi

EDITORE E DIRETTORE RESPONSABILE Raffaele D’Argenzio direzione@edizionidargenzio.com HANNO COLLABORATO Marco Amatimaggio, Nicola D. Bonetti, Himara Bottini, Paolo Ciccarone, Giampietro Comolli, Rossella Dallò, Emanuele d’Argenzio, Manuela Fiorini, Silvana Lattanzio, Gianni Marin, Cristina Moiraghi, Michelle Newton, Giuseppe Ortolano, Armando Pezzarossa, Vittorio Piaggi, Paolo Pobbiati, Enzo Russo, Benedetta Rutigliano, Luciana Sidari, Francesca Rebonato, Anna Maria Terzi, Elisabetta Torrieri, Lucia Vesentini Impaginazione e grafica: Luis Gabriel Paz Marketing e Comunicazione: per l’estero Andreas Cavaccini EDITORE: Edizioni D’Argenzio S.r.l. Via Giovanni Prati 12 - 20145 Milano - tel. 02.3450719

Himara Bottini

Paolo Bellini, sindaco di Pozzolengo

STAMPA: CPZ Group Via Fonderia Rumi, 7 - Seriate - Bergamo DISTRIBUZIONE: Pieroni Distribuzione s.r.l. Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano WEEKEND IN AUTO: è registrato presso il tribunale di Milano al N. 158 del 03/04/2009 ISSN 1723-5685 Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti e foto restano di proprietà della Edizioni D’Argenzio S.r.l. anche non pubblicati, non verranno restituiti. È vietata la riproduzione anche parziale di testi, documenti e foto. “WEEKEND IN” è presente, gratuitamente, negli hotel (quattro e cinque stelle) della catena PLANETARIA

Pietro Apicella Presidente Chervò Golf

Rosanna Repole, sindaco di S. Angelo dei Lombardi

Raffaele d’Argenzio

Simona Severini

P R E M I U M

Ensemble Classica Trio

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W E E K E N D

E V E N T

“IL DOPOEXPO È GREEN”: PREMIATI I SINDACI “GREEN” E LA KIA SOUL ELECTRIC Durante l’evento il “Dopoexpo è Green”, all’Hotel Enterprise di Milano, il Polo del Weekend Premium ha premiato tre sindaci italiani per l’impegno verso il proprio territorio: Paolo Bellini, sindaco di Pozzolengo (BS), Ferruccio Capone, sindaco di Montella e presidente dell’Associazione ATS , Rosanna Repole, sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi (Avellino). I sindaci con appassionati interventi hanno inserito nei loro progetti una mobilità green per i propri territori, dimostrando interesse verso la Kia Soul elettrica, che ha ricevuto il premio “Ruote Rosa”. La serata condotta da Himara Bottini e Paolo Ciccarone, voce di Radio Montecarlo, ha visto l’esibizione degli Ensemble Classica Trio e della cantante Simona Severini. Anche la carta stampata è stata premiata, con Michela

Colombo, giornalista della rivista Bell’Italia, cui è stato offerto anche un weekend in Alta Irpinia da Dora Costantini, presso il resort nell’antico castello medievale di Sant’Angelo dei Lombardi. Un evento nato per premiare e per discutere della necessità di valorizzare il territorio italiano, preservare il suo ambiente e le eccellenze agroalimentari – come il Lugana e lo zafferano di Pozzolengo, i formaggi, vini, olio e castagne dell’Alta Irpinia. Illuminanti gli interventi degli esperti Francesco Lenoci, Giampietro Comolli, Salvatore Giannella, Paolo Pobbiati, Pietro Apicella e Raffaele d’Argenzio direttore del Polo del Weekend. Fra gli intervenuti, sono stati sorteggiati tre weekend “green” e bottiglie pregiate di Lugana e Aglianico irpino.

Paolo Ciccarone

KIA SOUL ELECTRIC

Ferruccio Capone, sindaco di Montella e Dora Costantini

Massimo Valli di RMC

Michela Colombo

Sindaci con Professor Lenoci

Cremonesi, marketing Kia

Giampietro Comolli : UnPoxexpo

Salvatore Giannella presenta il libro fatto con Betty Rutigliano, con foto Vittorio Giannella

Professor Angelo Franzini

Betty Rutigliano

Paolo Pobbiati con il suo libro Regine d’Ebano

Paola Piccolo

Marketing Enterprise

Carla Campana

Degustazioni: Lugana di Pozzolengo, Aglianico e olio irpini.

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IMMAGINARLO NON BASTA. VIENI A VIVERLO. SAN MARINO 28 novembre 2015 - 6 gennaio 2016

SOLO QUI BRILLANO MAGICHE ATTRAZIONI. Originale, interattivo e sensibile alle esigenze del pianeta. Ambientato nel centro storico di San Marino, uno dei più suggestivi al mondo, il Natale delle Meraviglie 2015 è così: un evento incantevole dove il futuro è già vivo grazie all’entusiasmante intrattenimento digitale, alla bellezza dell’immagine e all’attenzione verso la sostenibilità. Solo a San Marino il Natale si fonde con il fascino millenario di un luogo dove tutto è magia. SCOPRI IL PROGRAMMA COMPLETO SU WWW.VISITSANMARINO.COM

#NATALESANMARINO


HOTEL “COL ALTO” DI CORVARA

REsTyLIng TuTTO gREEn

È

un inizio di stagione davvero speciale per l’hotel Col Alto di Corvara, da anni un punto di riferimento per tutti gli appassionati di sport invernali che amano l’Alta Badia. Il merito è dell’importante restyling green che ha coinvolto molte camere e l’area beauty. L’ispirazione, come per il primo restyling del 2011 con il quale si erano rinnovate la hall e l’Iceberg Lounge, locale perfetto per après-ski e dopocena, nasce dalla volontà di recuperare i materiali tradizionali della valle, come le tavole di legno dei vecchi fienili, sapientemente “spazzolate”, per creare un ambiente dal design di stile alpino ma molto contemporaneo. Nasce così la nuova area beauty e massaggi “La Natüra”, dove gli ospiti vengono accolti da una scenografica cascata “zen” realizzata in roccia dolomitica. Ampliata anche l’offerta dei trattamenti, con massaggi classici, hot-stone e ayurvedici, tutti rigorosamente a base di oli e prodotti alpini naturali e 100% locali. E nascono così anche le nuove suite: dalle “Wellness” (60 mq), dotate di sauna privata con tanto di vista sul gruppo del Sella e sul passo Gardena, alle due suite “Sellaronda” (50 mq), con due bagni per le esigenze delle famiglie più numerose. L’hotel Col Alto una struttura storica della valle altoatesina: aperto nel 1938, è cresciuto di anno in anno, grazie all’esperienza acquisita dalla famiglia Pezzei, diventando un albergo molto amato dagli sportivi: complice la vicinanza alle piste: a fine giornata si tolgono gli sci e si entra direttamente nell’attrezzatissima skiroom, con armadi dedicati per ogni camera e dotati di scalda-scarponi. A disposizione degli ospiti ci sono 100 camere, di cui 30 collocate nella vicina dependance Martagon (collegata al corpo centrale da un tunnel sotterraneo). Come detto, tutto è all’insegna del “green”. Tutte le camere

Per Weekend premium

base si sono rifatte il trucco per la nuova stagione 2015/2016: a supervisionare il progetto, l’architetto di Bressanone Gerhard Tauber, che ha puntato innanzitutto sull’utilizzo di materiali locali come legno di cirmolo, granito e loden per i divani. Oltre alle nuovissime suite Wellness e Sellaronda, gli ospiti possono scegliere anche una delle otto suite Sassongher) o la suite Panorama (100 mq): la chicca qui è senza dubbio la scenografica vasca whirlpool sulla terrazza, ma anche l’interno ha un’atmosfera molto romantica, con tanto di caminetto in sasso. Altro punto di forza dell’hotel è il wellness, con la sua grande piscina coperta con idromassaggio ai sali marini: tutta da vivere in inverno, quando il soffitto a vetri permette di farsi una nuotata guardando il paesaggio innevato. Inoltre a disposizione degli ospiti ci sono varie stanze “per scaldarsi”, dai super classici come stube finlandese e bagno turco, fino alla grotta ai vapori di sali marini e al bagno di erbe aromatiche. Per chi non ama le temperature troppo elevate c’è anche un laconium-tepidariumo. Completano il tutto un percorso Kneipp, docce emozionali, una grotta del ghiaccio e due sale per il relax,. Il ristorante dell’Hotel Col Alto è guidato dallo chef Andrea Corinaldesi: la sua è una cucina curata, gustosa, con tante “incursioni” nelle specialità ladine. Infine, per chi viaggia con i bambini, l’albergo mette a disposizione una zona con giochi e una baby-sitter che organizza varie attività. HOTEL COL ALTO **** Strada Col Alt 9, Corvara in Badia tel. +39 0471 831100 email info@colalto.it www.colalto.it

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WEEKEND & gusto

Ostriche & FranciacOrta

Weekend Premium, Giulia

emozioni di classe Spumante e ostriche, un abbinamento collaudato e inevitabile quando ci sono eventi importanti da festeggiare. Ma trovare l’abbinamento giusto, o meglio l’abbinamento di gusto, che possa esaltare questo incontro non è facile. Noi vi sveliamo come fare

P

er questo siamo andati in Franciacorta, dove lo spumante è di qualità, dove le bollicine sono preziose, ricercate. E il territorio è tutto da scoprire e da godere per le sue bellezze che vanno dai borghi alle ville, dalle cascine ai castelli e poi per i tanti vigneti che sembrano arredare questa terra “baciata” dalla fortuna. Infatti, la sua notorietà la deve principalmente alle bollicine che in pochi anni hanno fatto il giro del mondo conquistando mercati importanti grazie alle loro caratteristiche organolettiche. Si sono affermate con autorità in Italia e all’estero per merito di alcuni vignaioli che hanno saputo cogliere tutte le sfumature e potenzialità delle uve ancora inespresse. Alle bollicine si addicono le ostriche che sono presenti in tutto il mondo e questo fa sì che le

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varietà e le sfumature sensoriali siano davvero molteplici e sorprendenti. Per la maggior parte sono prodotte in allevamento, in ambienti meno salini di acqua calma, quei “campi” sotto costa lontani dal moto ondoso. Tali bacini sono più ricchi di sostanze nutrienti e, grazie al naturale scambio con l’ambiente, i molluschi cedono un po’ della loro potente salinità guadagnando sfumature più dolci e suadenti. Per fare un piccolo distinguo, la varietà europea è diversa da quella del Pacifico. L’abbinamento ostriche & bollicine Franciacorta è affascinante per la preziosità di entrambi i prodotti, perché le ostriche crude e le bollicine sono una coppia che dona emozioni al palato grazie al loro gusto sapido e particolare, deciso ma delicato. Ma quali bollicine scegliere per le ostriche? Bisogna saper scegliere il vino giusto per non

coprire il gusto del mollusco, perché ci sono vari tipi di ostriche, con sapore più o meno forte, più o meno sapido e salmastro. Con le ostriche saporite e carnose ci vogliono delle bollicine di corpo con buona acidità. Con le ostriche dal sapore più delicato, l’ideale sono delle bollicine morbide con poca acidità. Questi abbinamenti permettono di dare al palato sapori equilibrati, dove uno è complementare dell’altro. Un consiglio. Per gustarle al meglio vanno mangiate al naturale, senza limone e pepe, così il palato potrà sentire tutti i sapori e le differenza tra un’ostrica e l’altra. In questo caso, sono quattro i Franciacorta Le Marchesine che si sono “aggiudicati” gli ideali abbinamenti con altrettante tipicità di ostriche.


Franciacorta Dosage Zero secolo novo riserva 2008 Premiato con i tre Bicchieri Dalla guiDa vini D’italia 2016 E’ un vino dal colore giallino di buona carica con riflessi verdolini dal perlage finissimo e persistente. L’aroma è fine e complesso ed il sapore è asciutto, secco con vena acidula, elegante e pieno al gusto. Per le sue caratteristiche si abbina con classe alle ostriche dell’Irlanda del Nord ostRA REgAL. La “ostra Regal” nasce per essere un prodotto di eccellenza. Il gusto è fortemente zuccherato e la consistenza è cremosa. La sua persistenza minerale al palato prolunga il piacere e la rende ideale per abbinamenti insoliti. sPecie scientiFica: Crassostrea gigas Zona ProvenienZa: Bannow Bay tiPo Di territorio: baia protetta

secolo novo giovanni Biatta millesimato 2007 si presenta con un colore giallo paglierino, dai riflessi che vanno dal verdolino all‘oro intenso, quasi brillante. Il perlage fine, di buona durata e dall‘aspetto quasi cremoso. I profumi sono ampi ed eleganti con una buona nota di acidità. Perfetto con le ostriche della Francia RoYALE “DAVID HERVE”. È l’ostrica dei grandi chef, dei grandi gourmet, è cremosa, dolce, complessa. Molto persistente con sentori vegetali e spiccatamente nocciolata. Assolutamente da gustare al naturale. sPecie scientiFica: Crassostrea gigas Zona ProvenienZa: Marennes oleron tiPo Di territorio: pleine mer (mare aperto)

secolo novo millesimato 2008 Il colore è giallo carico con riflessi verdolini e il perlage è finissimo e persistente. L’aroma è fine, complesso e il sapore asciutto, secco con vena acidula, elegante e pieno di gusto. Per gustarlo non c’è di meglio se non con le ostriche della Normandia utAH BEACH. E’ uno dei grand cru dell’ostricoltura francese. Le carni sono abbondanti e di colore grigio perlato con sfumature tendenti al dorato. In bocca è croccante, il gusto si evolve con rara finezza. si presenta iodata ma raggiunge subito l’equilibrio con avvolgenti sentori di nocciola. sPecie scientiFica: Crassostrea gigas Zona ProvenienZa: utah Beach tiPo Di territorio: baia esposta alle correnti

Blanc De noir millesimato Nasce da selezioni clonali di uve Pinot Nero. Ha un colore rosa pallido con riflessi ramati e un perlage finissimo e persistente. In bocca è vivo e strutturato, lungo e persistente. Esprime il meglio con le ostriche della sARDEgNA di s. tEoDoRo. Le carni di quest’ostrica risultano molto abbondanti, croccanti, iodate ma la dolcezza risulterà poi avvolgente, con una persistenza vegetale e note di frutta secca. Complessa e gradevole allo stesso tempo. sPecie scientiFica: Crassostrea gigas Zona ProvenienZa: Laguna di san teodoro tiPo Di territorio: laguna Le ostriche degustate vengono importate e distribuite in Italia da: oyster oasis – Via Piave 28 – Magenta (Mi)

Una delle cantine di qualità della Franciacorta è certamente l’Azienda Agricola Le Marchesine – Passirano (Bs), una delle principali realtà vitivinicole del comprensorio che produce oltre 500 mila bottiglie di diverse tipologie, tra millesimati Docg e non. Sotto la guida del patron Loris Biatta, quest’anno ha ricevuto l’ennesimo riconoscimento dei Tre Bicchieri dalla guida Vini d’Italia 2016 per il Franciacorta Dosage Zero Secolo Novo Riserva 2008, un vino che nasce da selezioni clonali di uve Chardonnay.

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ho: gIovaNNI gaSTEL di Elisabetta Torrieri

BELLEZZA E POESIA Giovanni Gastel, il grande fotografo di moda italiano, nipote di Luchino Visconti, in questa intervista esclusiva “scatta” per noi uno stile “intimo” ed elegante di viaggiare in tutto il mondo

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Lanzarote

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Weekend Premium a prima foto a 17 anni, la prima copertina a 26: una

carriera folgorante la sua, che dalla casa d’aste Cristie’s lo porta a “Vogue Italia” e all’incontro con Flavio Lucchini e Gisella Borioli di “Mondo Uomo” e “Donna” e poi a Parigi e aD “Elle” fino alla definitiva consacrazione internazionale. L’“esplosione” del tuo flash ha immortalato location da sogno: iniziando dai luoghi più inusuali, dove consigli di trascorrere dei weekend all’insegna del relax? “Tutti i paesini del lago di Como, come Laglio, Torno, Ossuccio, l’Isola Comacina: sono piccoli paradisi non ancora contaminati dal grande turismo. Adoro Cernobbio, dove si trova una casa di famiglia. Spostandosi nel meridione, le isole Eolie sono piccole gemme, tutte belle e diverse tra loro, per un viaggio alla scoperta di uno dei patrimoni naturalistici più belli del Mediterraneo. Lontane dalla confusione dell’estate, sono anche più affascinanti. Poi Ischia, dove zio Luchino ha trascorso gli anni “verdi”, a Villa La Colombaia, tra Lacco Ameno e Forio, oggi sede della fondazione Visconti. Per un weekend in Francia, romantici ed eleganti sono gli hotel de charme nel cuore di Parigi”. Un viaggio che interpreta alla perfezione la tua personale idea di evasione? “La mia idea di evasione non è tanto rappresentata da un luogo, ma da ciò che ho dentro. Potrei dire che evado tutti i giorni nel mio studio a Milano creando una mia realtà, ma evado volentieri anche in una favolosa crociera sul Nilo, tra Luxor e Assuan. Ci si trasforma in veri esploratori dell’ottocento: nel silenzio tempestato solo dai suoni della natura, su una barca senza motore, ammirando la rigogliosa vegetazione delle sponde del Nilo”. L’Egitto: un cocktail di colori in un’atmosfera di altri tempi. Lo consigli? “E’ un viaggio coraggioso in questo momento di fermenti, ma è un’esperienza impagabile. Una tappa obbligata è il Cairo, il “paese dei paesi”, dove la civiltà mediterranea è nata ed le Piramidi sono l’unica delle “sette meraviglie” dell’antichità ancora in piedi”. Hai firmato centinaia di copertine delle più prestigiose riviste internazionali: quali viaggi hai trovato interessanti dal punto di vista dell’ispirazione artistica? “In Polinesia, in cui la luce e i colori sono brillantissimi, e l’Indonesia, paese che è stato fonte di ispirazione per le mie fotografie. Poi Istanbul, città dalle mille facce: come una coloratissima matrioska russa che ti spinge a cercare la sua essenza, a partire dal maestoso ponte sul Bosforo


Versilia

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ViAGGi ALL’ eSTeRO:

1) CErNobbIo E TuTTI I paESINI DEL Lago DI Como 2) ISChIa 3) ISoLE EoLIE 4) LomELLINa 5) marEmma ToSCaNa 6) paLErmo 7) roma 8) SpErLoNga (LaTINa) 9) vENEzIa 10) vErSILIa

1) CaIro 2) CamarguE (FraNCIa) 3) CroCIEra SuL NILo 4) ForESTa NEra 5) gIaCarTa 6) INDoNESIa 7) ISTaNbuL 8) LaNzaroTE 9) parIgI 10) TahITI (poLINESIa) WEEKEND IN

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Siviglia

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ato a Milano nel 1955, Giovanni Gastel, nipote di Luchino Visconti, collabora da trent’anni con le principali riviste di moda internazionali. Vive e lavora nella sua città d’origine, quando gli impegni professionali non lo portano in giro per il mondo. La consacrazione artistica avviene nel 1997, quando la Triennale di Milano gli dedica una mostra personale, curata dallo storico d’arte contemporanea Germano Celant. Il successo professionale si consolida nel decennio successivo, tanto che il suo nome appare nelle riviste specializzate insieme a quello di fotografi italiani quali Oliviero Toscani, Giampaolo Barbieri, Ferdinando Scianna, o affiancato a quello di Helmut Newton, Richard Avendon, Annie Lebowitz, Mario Testino e Jurgen Teller. Presidente dell’Associazione Fotografi Professionisti dal 2012 e membro permanente del Museo Polaroid di Chicago, svolge la sua attività lavorativa nel suo studio in via Tortona a Milano, dove continua a coltivare la sua passione per la poesia – è uscita a settembre la sua autobiografia “Un eterno istante. La mia vita”, edita da Mondadori – e per la ricerca fotografica al di fuori degli schemi della moda. Come afferma lo stesso Gastel: “Ho viaggiato per il mondo e per la vita. Ma oggi, quando penso a questo lungo viaggio, riemergono in me immagini intraviste, quasi impressioni di posti, persone e cose percepite; come direbbe Montale, nell’impercettibile nero che ognuno di noi avverte girando gli occhi”.

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Foresta Nera

Lido di Venezia

che segna il confine tra Asia ed Europa”. Paradisi “vicini” ma sconosciuti al mondo? “La Lomellina, tra Vercelli e Novara: sono terre d’acqua e di riso, lontane dai canonici itinerari turistici e dove si possono ammirare lingue di strada in mezzo all’acqua e visitare castelli e abbazie di epoche remote”. I cavalli: una passione da celebrare anche con un viaggio speciale: dove? “Nel sud della Francia, nella Camargue, molto simile alla Lomellina, che è un posto ideale per chi ama la natura e cavalcare tra paludi e fenicotteri”. “Un eterno istante”: è il titolo della tua autobiografia appena uscita a settembre, edita da Mondadori. Un luogo del cuore da immortalare come in un magnifico eterno “scatto”? “Cernobbio, dove si trova Villa Erba, una delle più importanti ville di lago italiane dell’Ottocento, e dove zio Luchino ultimò il montaggio del film Ludwig”. Dove hai assaggiato il piatto etnico più originale? “A Giacarta: per strada ci sono delle piccole tende, aperte anche di notte, e un cuoco che prepara delle ottime zuppe di capra che si possono gustare seduti su panche di legno. E’ la parte ottocentesca e “intima” di una città dal sapore decisamente cosmopolita, capitale dell’Indonesia”. Una piazza della tua Milano segreta e i posti più trendy da frequentare? “Piazza Mercanti, l’ultima piazza vera della Milano medievale. Il ristorante giapponese MiTo in via Cagnola: una bomboniera con appena sei tavolini e otto posti al sushi bar. Un’ “enotecheria” tutta da scoprire è il Folk in via Magolfa, di Paola Armati e Andrea Paganuzzi, che di recente ha avuto l’intuizione di creare una location davvero inusuale dove si possono bere vini di nicchia italiani e francesi, e dove trascorrere ore piacevoli: uno di quei locali da cui non vorresti più andar via”. Con quale auto torneresti a visitare i tuoi luoghi d’origine? “Sono un grande appassionato di MG ed è l’auto con la quale andrei a visitare Sperlonga, in provincia di Latina, dove mio zio Luchino aveva una villa, e il lago di Como, dove tuttora vado spesso”.

“Ma adesso tutti voi che siete con me, dentro di me, che siete me, sarete bruciati in un decimo di secondo nell’esplosione del mio flash, in quell’attimo di bianco assoluto che si formerà sulla mia retina e che farà piazza pulita di tutto, per un magnifico, perfetto, eterno istante”: sono parole di Giovanni Gastel, che racconta la sua storia intima, celebrando i suoi quarant’anni di carriera, in “Un eterno istante. La mia vita”, edito da Mondadori nella collana Madeleines (144 pagine, euro 16,90). Nel libro i suoi ricordi diventano quadri, vivide fotografie a colori che fermano attimi di vita passata: l’infanzia dorata trascorsa tra Milano e la casa di famiglia di Cernobbio, gli incontri con il celebre zio, Luchino Visconti, la scoperta dell’amore per la fotografia e i timidi esordi da autodidatta a dispetto del padre che lo voleva laureato. E poi la famiglia, gli amici, i colleghi, i collaboratori. Di tutti Gastel tratteggia un ritratto preciso e spesso affettuoso, sempre indulgente: da Germano Celant a Oliviero Toscani, a Gabriele Basilico, a Ettore Sottsass. “Ho intravisto, correndo, la vita – scrive Gastel –. Il ricordo ora me la ripresenta così, scomposta in quadri, in avvenimenti e persone che appaiono e scompaiono come accade nei sogni”. Oltre a collaborare con le riviste internazionali più prestigiose: “Mondo Uomo”, “Donna”, “Vogue”, “W”, “Elle”, “Vanity Fair”, “Amica”, “Glamour”, sono sue molte delle campagne pubblicitarie dei più famosi brand mondiali: Dior, Krizia, Trussardi, Nina Ricci, Tod’s, Versace, Acqua di Parma. Nel 1997 la Triennale di Milano gli dedica la prima personale curata da Germano Celant. Nel 2002 Gastel riceve l’Oscar per la fotografia.

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auto premium

SCULTURA D’AZZURRO

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errari, da sempre, nel corso della sua storia rende “ordinari” oggetti straordinari, per poi lasciarci basiti con qualcosa di completamente nuovo. Era il caso della 458 Italia ed è il caso della 488 Spider. Il cuore, un 3.9 V8 turbocompresso, rompe la tradizione degli aspirati e innalza notevolmente la potenza massima: è montato in posizione centrale (cioè alle spalle dell’abitacolo biposto) e scarica sulle ruote posteriori ben 669 CV a 8000 giri. Il nuovo design della carrozzeria è frutto di un complesso lavoro di ottimizzazione aerodinamica oltre che di stile. Come nelle altre Ferrari, non ci sono vistosi spoiler o appendici: il team dei designer, guidato da Flavio Manzoni, a braccetto con gli ingegneri ha studiato ogni centimetro della carrozzeria (persino le maniglie delle porte) per assolvere a una precisa funzione nella distribuzione dei flussi dell’aria; questo conferisce alla vettura una forma così Ferrari che le dona il potere di “muoversi da ferma”. È una scultura, un

monumento per chi ama andare forte. Per viaggiare a cielo aperto l’architettura si basa sulla tecnologia definita RHT (Retractable Hard Top), che taglia il peso di 25 kg e, quando è a tetto chiuso, assicura un notevole isolamento dai rumori esterni, oltre costituire una barriera termica più efficace rispetto alla capote in tela. 100 cavalli aggiuntivi e il 40% di coppia massima in più sono gestititi da una sofisticatissima elettronica, che permette a chiunque di gestire un’enorme potenza in sicurezza. Il controllo della dinamica, il SSC2 (Side Slip Control di seconda generazione) è un brevetto Ferrari e permette, attraverso la valutazione del cosiddetto angolo di assetto e della sua variazione, di regolare l’azione del differenziale posteriore, del cambio, del controllo di trazione e anche degli ammortizzatori in modo da far uscire la supercar scoperta ancora più forte dalle curve. Ma l’elettronica più raffinata si ritrova anche nella gestione del motore e nei sistemi di bordo.


ferrari 488 spider di Emanuele d’Argenzio

La guida sportiva è naturalmente esaltante, la straordinaria coppia disponibile già a bassi regimi (760 Nm a 3000 giri contro i 540 a 6000 giri della Ferrari 458 Spider) assicura subito una spinta da togliere il fiato. Inoltre, le marce assai ravvicinate, nella guida più sportiva, permette di trovarsi sempre al massimo delle prestazioni. I dati parlano da soli 3 secondi dichiarati per lo “0-100”. Si apprezzano oltre al poderoso motore e al design anche la potenza e la resistenza dell’impianto frenante con dischi carboceramici di ultima generazione. Incredibile anche il cambio a doppia frizione a sette marce, fulmineo in scalata e nel salire di marcia circa del 35% rispetto a quello (già validissimo) del modello precedente. Ma, quando si tratta di andare a velocità turistiche, il motore e trasmissione della nuova Ferrari 488 Spider sanno essere mansueti, e non mettono mai in difficoltà. A Maranello l’unica cosa difficile è andare piano.

Ferrari 488 spider Lunghezza/larghezza/altezza cm peso in ordine di marcia kg pneumatici (di serie) Cilindrata cm3 potenza massima kW (CV)/giri Coppia max Nm/giri Velocità massima (km/h) accelerazione 0-100 km/h (s) Consumo medio (km/l) emissione di Co2 grammi/km

457/195/121 1420* 245/35 r 20 - 305/30 r 20 3902 492 (669)/8000 giri 760/3000 325 3 8,9 260


auto premium

british lady

S

embra ormai l’obbiettivo di tutti superare le “solite” tedesche, principalmente nel segmento D. Grazie alla XE, Jaguar non è da meno. Gli ingeneri della casa inglese sono partiti da un foglio bianco, scelta necessaria per riportare freschezza dopo brutte esperienze passate. I due miliardi stanziati per questo progetto, sembrano non essere andati sprecati. Quello di Jaguar è un vero e proprio attacco di mercato basato su elementi ben definiti: esclusiva monoscocca con architettura modulare in alluminio ultraleggera, Cx di 0,26, motori diesel Ingenium 2.0 capaci di consumare 3,8 l/100 km, sospensioni anteriori a doppio braccio oscillante e posteriori Integral Link. La trazione posteriore e il lungo cofano si ispirano alla mitica E-Type, la posizione di guida ribassata e il padiglione discendente verso la coda richiamano le forme di una coupé.

Insomma, l’impatto visivo è ben riuscito, elegante e sportivo: uno sguardo alla tradizione, ma con alcuni elementi già visti su XF e soprattutto F-Type Coupé, disegnate da Ian Callum. Tessuti tecnici, pelle con cuciture a contrasto, inserti in nero lucido o legno sono gli elementi base per interni che rielaborano uno stile lussuoso e artigianale che i proprietari di Jaguar conoscono e apprezzano. Il volante sportivo a tre razze si sposa con una strumentazione a due elementi circolari e un grande display centrale in plancia. Sulle versioni con cambio automatico 8 marce spunta dal tunnel centrale l’immancabile comando rotativo a scomparsa. Questi ed altri particolari continuano a ribadire la volontà del marchio di distinguersi, di elevarsi tra stereotipi di qualità tipici del segmento. Al centro del progetto è anche il piacere di guida: l’eleganza e la spor-


jaguar xe

jaguar xe Dimensioni: peso in odm: Bagagliaio: potenza max/regime: Coppia max: Velocità max: accelerazione Consumo misto: emissioni Co2:

467x185x142 cm 1550 kg (min-max) 455 dm3 132 kW (179 CV) a 4000 giri/min (Con Diesel 2.0 turbo) 430 Nm a 1750 gir/min 228 km/h 0-100km/h 7,8 secondi 4.2 litri per 100km 1089(g/km)

tività degli esterni rispecchiano una dinamica sincera, precisa e reattiva come nessun’altra rivale. Confortevole, ben insonorizzata comunica attraverso uno sterzo elettronico sorprendentemente diretto e piacevole da impugnare. Affrontando le curve l’ “EPAS”, questo il nome del servosterzo (in comune con la F-Type), a domanda risponde puntuale, preciso e senza filtri. Tutto questo a un prezzo di partenza di 37.700 Euro senza tralasciare la sicurezza, e tutti gli optional che ormai sono scontati, e ancora di più su EdA una berlina come questa che non lascia davvero nulla al caso.


WhEN di Giuseppe Ortolano

inverno dai monti

ALPE DI SIUSI (BOLZANO) TÖRGGELEN Golosità d’alta quota. Per tutto novembre sull’Alpe di Siusi, tra le Dolomiti– Patrimonio Mondiale UNESCO, rivive la storica usanza contadina del Törggelen. I turisti sono invitati a passare di maso in maso per assaggiare il vino novello, le castagne arrostite, i formaggi artigianali, lo speck e i salumi locali. Tra boschi trasformati in un caleidoscopio di colori autunnali, dal rosso, al giallo, all’arancione, alpeggi e picchi, i masi e le osterie dell’altipiano spalancano le porte delle caratteristiche stube di legno per fare assaporare agli ospiti golosità d’alta quota. Un’occasione per effettuare le ultime escursioni autunnali lungo il Sentiero dei Masi da Presule a S. Caterina attraverso vigneti, boschi e castagneti, prima che la neve inauguri la stagione sciistica.

TUTTO L’INVERNO

VERRONE (BIELLA) FALSEUM Vale la pena raggiungere il castello medievale di Verrone per scoprire il mondo della bugia umana e come l’uomo, con il falso, abbia cambiato il corso della storia. Falseum, Museo del Falso e dell’inganno, non espone oggetti contraffatti ma propone una riflessione sul tema del falso attraverso un allestimento spettacolare e coinvolgente. Ogni sala affronta un tema (falso scientifico, falso fotografico…) scegliendo un particolare contenuto, una vicenda principale. La domanda che introduce alle varie aree è sempre la stessa: sarà vero? Dalla donazione di Costantino al gonnellino scozzese, dalle teste di

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WEEKEND IN

DOVE DORMIRE E MANGIARE. Tirler Dolomites Living hotel, moderno albergo costruito in bioedilizia, utilizzando legno di larice, cembro e pietra naturale. È stato riconosciuto come il primo hotel italiano per clienti che soffrono d’allergia e tutto il personale è vestito Luis Trenker, marchio modaiolo che reinventa i “classici” del Tirolo. Il ristorante propone piatti tipici altoatesini, anche senza lattosio o glutine o a base di ingredienti esclusivamente vegetali, di coltivazione o allevamento biologico. In tavola e nei dolci solo zuccheri alternativi. www.tirler.com DOVE MANGIARE ( consiglio d’amico). Alter Fausthof, un vecchio maso in località Novale di Presule (Fiè allo Sciliar) dove anche il pane è preparato fresco ogni giorno. Una grande cucina altoatesina con un tocco di creatività che regala inaspettate sorprese. Vini delle cantine vicine e materie prime selezionate. Tel. 0471-601141

Modigliani al mostro di Loch Ness, dallo sbarco sulla luna al crollo delle torri gemelle, ci sono casi di falso che hanno fatto la storia. www.falseum.it DOVE DORMIRE E MANGIARE. hotel Bugella, un’affascinante dimora in stile liberty, costruita nei primi anni del Novecento, finemente restaurata e adibita ad albergo. Curioso ristorante che propone, accanto a una buona cucina creativa, incursioni nei profumi e sapori della Sardegna, con menù a base di pescato. www.hotelbugella.it DOVE MANGIARE (consiglio d’amico) Ristorante Baracca, nel centro di Biella una cucina semplice e genuina che propone i piatti tradizionali del Piemonte. Splendido il risotto in cagnone, mantecato con toma biellese, e a chi piace la lingua in salsa verde, un classico da queste parti. www.baraccaristorante.it


al mare

RAS AL KHAIMAH

CAPODANNO NELL’ARABIA FELIX Dedicato a chi vuole passare il Capodanno al caldo, godendo dello stesso lusso di Dubai senza spendere una fortuna. Ras Al Khaimah è uno dei sette Emirati Arabi Uniti, piccolo, accogliente e ancora poco conosciuto. Affacciato sul Golfo Persico offre al visitatore lunghe spiagge e splendidi fondali marini dove praticare diving e snorkeling in acque cristalline ed effettuare escursioni in kayak tra le mangrovie. All’interno si alternano sinuose dune di sabbia e alte montagne, dove è possibile trascorrere una vacanza dal lusso accessibile tra storia, tradizione e relax. I safari in 4x4 e cammello conducono alla scoperta delle magie del deserto arabo, con la possibilità di dormire per una notte in un vero campo beduino, ricostruito secondo la tradizione utilizzando solo materiale naturali. http://www.rasalkhaimahtourism.com

DOVE DORMIRE E MANGIARE. Banyan Tree Al Wadi, il primo SPA resort cinque stelle nel deserto degli Emirati Arabi Uniti dove si alloggia in suggestive abitazioni in stile tradizionale. È possibile assistere a spettacoli di falconeria oltre ad ammirare la corsa delle gazzelle e degli oryx. Nella tradizione delle popolazioni locali ci sono anche le corse dei cammelli tra le dune, che si svolgono solitamente nei fine settimana. http://www. banyantree.com/en/al_wadi DOVE MANGIARE (consiglio d’amico) Pesto, il luogo adatto per dimenticare, almeno per un pasto, l’anonima cucina internazionale. Lo chef napoletano Francesco Romano prepara tutti i giorni il suo pane e propone prelibatezze partenopee tra cui pizza fritta, pasta fatta in casa con frutti di mare e ottimi gelati. Ma ricordate, niente alcolici. www.facebook.com/PestoRak

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TUTTA L’UMBRIA FRANTOI APERTI Per tutto il mese di novembre in Umbria si festeggia la produzione dell’olio extravergine di oliva nuovo. E per il XVIII anno torna la manifestazione Frantoi Aperti con cinque fine settimana durante i quali poter partecipare a degustazioni, passeggiate, concerti e alla raccolta delle olive. Le visite guidate nei frantoi permettono di vivere in prima persona l’esperienza della spremitura delle olive e offrono l’opportunità di assaggiare l’olio nuovo in compagnia del frantoiano, che accoglierà i visitatori davanti a un focolare. Insieme all’olio si degustano anche altri prodotti del territorio, come pani fatti con grani locali, tartufi, formaggi, vini novelli e vari tipi di miele. Per l’occasione cascine, chiese campestri e castelli, immersi nel paesaggio olivato e raggiungibili tramite le navette di collegamento

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dai borghi medievali aderenti all’iniziativa, ospiteranno opere di giovani artisti umbri. DOVE DORMIRE E MANGIARE. Borgobrufa Spa Resort, un elegante albergo su di una collina che domina Assisi e Perugia, dove si alloggia in ampie camere ricavate nelle casette di un antico borgo umbro sapientemente restaurato. Immerso tra gli ulivi, mette a disposizione degli ospiti un centro benessere di 1200 metri quadrati e si pranza o cena in un incantevole ristorante con ampia vetrata sulla vallata. Piatti della cucina tradizionale, con materie prime a km 0, vino e olio prodotti dall’azienda stessa. www.borgobrufa.it DOVE MANGIARE (consiglio d’amico). ha aperto da poco ma è già un mito. Il Frantoio del Gusto di Trevi, nato dall’antica cooperativa Olio di Trevi, propone assaggi di olio e piatti della tradizione umbra a partire da carni e formaggi provenienti dalla Fattoria Morella, proprietaria del locale. www.fattoriamorella.it/frantoio-del-gusto

DAL 20 NOVEMBRE AL 24 DICEMBRE

DAL 4 DICEMBRE AL 6 GENNAIO

DA NOVEMBRE

HALL-SWAROVSKI-WATTENS

ABBADIA SAN SALVATORE (SIENA)

LUCERNA (SVIZZERA)

Natale di Cristallo in Austria. Un poco noto itinerario dell’Avvento tra i mercatini della regione di hall-Wattens, nel cuore delle Alpi tirolesi, a pochi km dal confine del Brennero. Da non perdere i mercatini di hall in Tirol e dei paesi della regione, l’arrivo di San Nicola il 6 dicembre e l’originale Mercatino dei diavoli a Volders. Indimenticabile la luce dei cristalli Swarowski che illumina Wattens, sede dei Mondi di Cristallo Swarovski. www.hall-wattens.at

Fiaccole. Sul Monte Amiata si prepara un dicembre “oltre la neve”. Abbadia San Salvatore, “Città delle Fiaccole”, sarà il centro di una serie di eventi che offriranno la possibilità di scoprire una montagna diversa, fatta anche per dedicarsi ad itinerari culturali attraverso i quali scoprire arte, antiche tradizioni, sapori e saperi di altri tempi. E il 24 dicembre si da fuoco alle Fiaccole, cataste di legna a forma piramidale che illumineranno il cielo. www.fiaccoledinatale.it

Dragon Ride. Non le bastava il trenino a cremagliera più ripido del mondo, ora Lucerna vuole stupire i suoi ospiti con una avveniristica funivia, dal design unico. Un’esperienza da provare almeno una volta nella vita per raggiungere la cima del Monte Pilatus, a 2.132 metri, da dove è possibile ammirare 73 vette alpine e un panorama che lascia senza fiato sulla città e sul lago. Le cabine aerodinamiche offrono ai passeggeri la sensazione di volare. www.luzern.com

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WEEKEND IN


DAL 1 DICEMBRE AL 31 GENNAIO 2016

CORTINA D’AMPEZZO (BELLUNO) IL BAMBIN GESÙ DEL PINTURICChIO Non solo neve, vip e gossip per le strade di Cortina. Quest’anno la Regina delle Dolomiti stupisce il visitatore con una mostra che da sola vale il viaggio. Il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi ospita il dipinto Il Bambin Gesù delle Mani del Pinturicchio che, dopo aver stregato il pubblico dei più importanti musei del mondo, come il Guggenheim di New York e il Musée Maillol di Parigi, torna il Italia. Il dipinto, gemma dell’arte umbra rinascimentale, raffigura l’adorazione della Madonna con Bambino da parte del Papa, ma il volto femminile altro non era che il ritratto di Giulia Farnese, bellissima amante di Papa Alessandro VI Borgia (1431 – 1503) e madre di un figlio a lui attribuito. Lo scandaloso dipinto di Pinturicchio era, in altre parole, la testimonianza indi-

retta di una relazione che stava sulla bocca di tutti ma che non poteva essere detta. www.cortina.dolomiti.org DOVE DORMIRE E MANGIARE Rosapetra SPA Resort reinterpreta con raffinatezza i canoni architettonici della tradizione ampezzana e gode dei maestosi scorci dolomitici. Il boutique hotel vanta una splendida SPA, sviluppata attorno a un sistema esclusivo di trattamenti olistici e prodotti di qualità herbal Touch, realizzati in Italia. Intrigante il ristorante La Corte del Lampone, con la sua cucina inventiva e genuina. www.rosapetracortina.it DOVE MANGIARE ( consiglio d’amico) Ristorante Ariston. Pasta fatta in casa, piatti della cucina tradizionale, carni scelte e ottime pizze in un ristorante a gestione familiare che continua a mantenere un buon rapporto qualità/prezzo. Oltre alle ricette tipiche il cuoco propone anche pietanze della cucina creativa, utilizzando i prodotti locali. www. ristorantearistoncortina.it

DAL 5 ALL’8 DICEMBRE

FEBBRAIO 2016

7 e 9 FEBBRAIO 2016

MODICA (RAGUSA)

CENTO (FERRARA)

ORISTANO

ChocoModica, la kermesse più golosa dell’autunno siciliano celebra il pregiato cioccolato locale, così simile a quello atzeco. Un’occasione per ammirare i prestigiosi palazzi, le piazze, le chiese e i monumenti del centro storico, perle del barocco siciliano e patrimonio dell’Umanità. Si visitano le botteghe artigiane che producono le preziose tavolette e si partecipa a degustazioni guidate, laboratori e iniziative culturali e didattiche. www.chocomodica.eu

Carnevale d’Europa, con travolgenti sfilate dei carri allegorici assieme a Re Carnevale e Tasi, la maschera tradizionale centese. Un colorato gruppo di ballerine e percussionisti brasiliani suggella lo storico gemellaggio di Cento Carnevale d’Europa con quello di Rio de Janeiro. Durante la sfilata si ripete il “gettito” centese, ovvero il lancio al pubblico di regali dai carri (peluche, palloni, bambole, gonfiabili ….) www.carnevalecento.com

Sartiglia, una delle più suggestive manifestazioni carnevalesche sarde, di origine spagnola. Il programma prevede la sfilata dei cavalieri mascherati seguita da una galoppata cercando di cogliere al volo una piccola stella, accompagnati da tamburi, trombettieri, applausi e urla di incitazione. Il momento più spettacolare è la corsa delle pariglie, con spericolate acrobazie ed evoluzioni a cavallo. www.paradisola.it/sagresardegna/sartiglia

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Weekend Premium Norb

capodanno VENEZIA

BRINDARE IN BATTELLO Il Capodanno a Venezia, con i fuochi d’artificio che illuminano il bacino di San Marco, è ancora più affascinante se vissuto navigando la laguna, tra le luci degli antichi palazzi nobiliari e i riflessi delle acque. Si parte dal pontile di Fusina o da Riva delle Zattere, si attraversano, accompagnati da musica e da un lauto cenone, il Canale della Giudecca, il Bacino di San Marco, il Canale di San Nicolò, le bocche di Porto del Lido e i Bacini dell’Arsenale. A mezzanotte in punto si brinda in Piazza San Marco e si torna a terra verso le 2 del primo giorno del 2016. L’imbarcazione utilizzata dispone di terrazza panoramica riscaldata, ristorante a bordo con propria cucina, guardaroba finestrato e riscaldato con deposito dei capi assistito dal personale di bordo e una guida che illustra Venezia e la Laguna durante la navigazione. Tel. 333904351, info@ilnuovoviaggiatore.it

DOVE DORMIRE E MANGIARE

DOVE MANGIARE

Molino Stucky. L’ottocentesco molino alla Giudecca, dove si macinava la farina utilizzata per la Super Pasta Stuky, è stato trasformato in uno stupendo hotel, con vista impareggiabile sulla città lagunare. Per sperimentare l’autentica cucina veneziana si mangia al ristorante Bacaromi, simpatico Bacaro contemporaneo. http://molinostuckyhilton.it

(consiglio d’amico) Dalla Marisa, piccola osteria situata nella zona del Ghetto con propone menu fissi, a base di prodotti di stagione, di carne o pesce. Uno dei pochi locali di Venezia dove apprezzare ancora la cucina tradizionale, senza concessioni al turismo di massa. Vino sfuso e di buona qualità. Tel. 041-720211

SOLDEN ( AUSTRIA)

NEL RIFUGIO DI JAMES BOND Capodanno da favola tra le montagne della Ötztal, nell’avveniristico rifugio utilizzato da James Bond nel suo ultimo film 007 Spectre. Qui si trova il ristorante gourmet più alto d’Europa (3.048 metri), il cui nome evoca un’immagine innovativa e futuristica “Ice Q”. Raggiungibile in cabinovia del Gaislachkogl, propone deliziosi piatti gourmet (a 3mila metri di altitudine i sapori sono ancora più sublimi) accompagnati dal vino Pino 3000, una speciale cuvée di pinot nero creata dall’unione di tre vitigni provenienti da Italia, Austria e Germania. www.central-soelden.com

LAPPONIA (FINLANDIA)

A NORD DI BABBO NATALE Quasi 300 km a nord dalla frequentata Rovaniemi, sede del villaggio di Babbo Natale, si incontra Saariselkä, la località turistica più settentrionale d’Europa e principale stazione sciistica della regione. Circondata dalle brughiere del parco nazionale Urho Kekkonen, è un vero e proprio paradiso per gli amanti dello sci di fondo, con suggestivi itinerari dentro i boschi. Nelle vicinanze si pernotta in abitazioni fatte di blocchi di neve e in igloo dal tetto di vetro, per provare l’emozione di dormire in una vera casa di ghiaccio ammirando lo splendore del cielo stellato. www.kakslauttanen.fi/it/resort/villaggio-degli-igloo

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WEEKEND IN

ALTOPIANO DI ASIAGO (VICENZA)

CON MARIO RIGONI STERN

C’è un modo per passare il Capodanno in mezzo alla natura, ricordando uno dei grandi scrittori italiani. È quello di seguire gli itinerari sull’Altipiano di Asiago, da percorrere sugli sci da fondo o con le ciaspole, che conducono il visitatore nella terra di Mario Rigoni Stern. Escursioni dove si incrociano i segni e i luoghi dei racconti scritti da Rigoni Stern, che rievocano storie di montanari, malghesi, soldati, casari, recuperanti, pastori, cacciatori, rocciatori, ragazzi delle contrade e giovani partigiani. www.iluoghidirigonistern.it


newS Weekend Premium Norb

capodanno col fantasma

matrimonio ottocentesco

Un antico maniero medievale e il suo ponte levatoio, un sentiero nel bosco e la complicità della notte. Gli ingredienti per trascorrere un Capodanno diverso dal solito ci sono davvero tutti. Per gli amanti del mistero, alla ricerca di avventure indimenticabili, l’appuntamento è per il 31 dicembre 2015 al Castello di Gropparello (PC), un luogo magico e ricco di atmosfera dove il tempo sembra essersi fermato. Per tutta la giornata sarà possibile visitarlo accompagnati da una guida (su prenotazione, tel. 0523855814). L’appuntamento clou, però, sarà quello del Cenone, accolti dal castellano e dal personale in costume. Dopo il brindisi di mezzanotte, seguirà, per chi vuole, una suggestiva escursione notturna al castello in cerca di… fantasmi! In passato sono già stati avvistati e documentati tre secolari e illustri ospiti: chissà che da qualche parte non se ne nascondano altri! www.castellodigropparello.it

Lei indossa un vistoso cappello color verde, lui sfoggia un garofano rosso nel taschino della giacca. Sono gli sposi speciali di un matrimonio d’altri tempi, dal sapore ottocentesco, quando tra le Dolomiti dell’area vacanze Alpe di Siusi, la cerimonia nuziale era un rituale in cui ogni partecipante aveva un ruolo ben preciso riconoscibile dagli abiti tradizionali che indossava e che il 10 gennaio 2016 torneranno a brillare nella suggestiva sfilata del Matrimonio Contadino di Castelrotto. La cerimonia nuziale in costume più affascinante dell’anno prenderà il via da San Valentino, il luogo in cui il corteo composto da storiche carrozze, donne e uomini con gli abiti tradizionali, sfilerà sullo sfondo dell’imponente Sciliar fino a raggiungere il centro di Castelrotto. www.alpedisiusi.info


hERE ARTE di Cristina Moiraghi

NATALE D'ARTISTA

Alla scoperta di grandi artisti, meravigliose città, curiosità e colorati mercatini ricchi di magia Le piazze e le strade di tantissime città, paesi e borghi italiani, da fine novembre a gennaio inoltrato, si animano di colorate bancarelle e di moltissimi eventi artistici. Il Mercatino di Natale è una festa per tutti i sensi: ascoltare e poi ammirare, respirare e poi gustare, toccare con mano le diverse tradizioni, immersi in un clima, che nonostante la stagione fredda avvolge e riscalda. Nelle regioni Trentino e Alto Adige si trovano le atmosfere più nordiche e particolari. A Trento, le casette di legno del mercatino di Natale che prende vita tra le mura della città, nascondono oggetti, giocattoli e decorazioni create con materiali naturali come pietra, resina, acini d'uva, lana cotta, pigne e bacche dei più diversi colori. A Rovereto, sul corso principale, in bella mostra ci sono prelibatezze, prodotti regionali e artigianato del territorio. Due mete che sono un'ottima occasione per una visita al MART (Museo di Arte Moderna e contemporanea di Trento e Rovereto), con le sue nu-

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merose mostre, collezioni ed eventi (www.mart. trento.it). A Bolzano invece, oltre al mercatino natalizio famoso per la proposta di particolari addobbi in vetro, legno e ceramica, e per le musiche popolari intonate dalle bande che allietano i fine settimana, si può visitare il MUSEION. Anche qui l'arte contemporanea è di casa: mostre collettive e personali, focus dedicati alla collezione del museo, progetti e collaborazioni prestigiose, presentazioni, eventi ad alto tasso di creatività e un cartellone fitto di proposte (www.museion.it). Ma bellissimi mercatini si possono trovare su tutto il territorio nazionale e le proposte artistiche sono veramente numerose e di altissimo livello. Approfittando di qualche giorno di vacanza durante le feste che cadono in questi mesi invernali, si possono programmare interessanti e piacevoli itinerari da abbinare alla visita di qualche mostra. Magia e calde atmosfere non mancheranno e... qualsiasi sia la scelta ne varrà sicuramente la pena!

• Nella foto grande, il mercatino natalizio di bolzano. • Sopra, il "MUseion", Museo d'arte moderna e contemporanea, sempre a Bolzano. • Sotto un'immagine del mART, Museo di arte moderna e contemporanea a Rovereto Progettato da Mario Botta.


fIno al 31 gennaIo

fIno al 10 apRIle

Da Raffaello a SCHIele Capolavori dal Museo di belle arti di budapest Il progetto pilota, intitolato “Da Raffaello a Schiele”, comincia il proprio tour dal Museo di Belle Arti di Budapest dove si conserva una ricca raccolta di opere d’arte. Per questa bellissima mostra, 76 opere della collezione hanno lasciato la capitale ungherese il 17 settembre 2015 e fino al 7 febbraio 2016, saranno visibili al grande pubblico a Palazzo Reale. Attraverso un’accurata selezione, articolata sul modello del grande centro espositivo di Budapest, sala dopo sala, si insegue la grande bellezza dell’arte per costruire un “museo ideale” in cui ammirare le meraviglie del Cinquecento, Seicento e Settecento passando per l’Età barocca, il Simbolismo e l’Espressionismo, e giungendo fino alle Avanguardie. Raffaello, Tintoretto, Durer, Velasquez, Rubens, Goya, Gentileschi, Canaletto, Manet, Cezanne, Gauguin e tantissimi altri grandi artisti sono presenti con opere di straordinario valore. Inoltre, nel periodo di apertura della mostra, otto disegni preparatori di dipinti e sculture di grandi artisti si alterneranno ad altrettante opere su carta. www.daraffaelloaschiele.it

Monet. Dalle collezioni del Musée d’orsay Suggestione della luce, liberazione del colore, natura sublime. Sono questi i tratti che contraddistinguono l'opera di Claude Monet e che ci regalano emozioni intense. Questa straordinaria esposizione alla GAM di Torino, nata dalla diretta collaborazione con il Musée d’Orsay di Parigi, presenta una quarantina di capolavori, alcuni dei quali mai giunti in Italia prima d'ora, come il grande frammento centrale de "Le déjeuner sur l’herbe" (foto), opera capitale nel percorso di Monet per la precoce affermazione di una nuova, audace concezione della pittura en plein air e come passaggio cruciale per giungere all’Impressionismo. La rassegna documenta l’attività del maestro, testimoniando i momenti più significativi della sua continua ricerca ed evoluzione. Lui stesso citava: "Sono costretto a continue trasformazioni, perché tutto cresce e rinverdisce. A forza di trasformazioni, io seguo la natura senza poterla afferrare, e poi questo fiume che scende, risale, un giorno verde, poi giallo, oggi pomeriggio asciutto e domani sarà un torrente". www.mostramonet.it

DaglI IMpReSSIonIStI a pICaSSo I capolavori del Detroit Institute of arts Una ricca mostra allestita nell'Appartamento del Doge, all'interno di Palazzo Ducale a Genova (foto). Le opere esposte ripercorrono il tragitto all’inverso che da Detroit porta al Vecchio Continente. La ricchezza della collezione di arte europea tra XIX e XX secolo è data dalla sua completezza e dalla molteplicità dei linguaggi: un dialogo che coinvolge Van Gogh, Matisse, Monet, Modigliani, Degas, Manet, Courbet, Otto Dix, Picasso, Gauguin, Kandinsky, Cézanne, Renoir. Per la presenza di tutti i protagonisti, e per l’importanza delle opere, è possibile tracciare l’intera vicenda dell’arte europea dall’Impressionismo alle Avanguardie. Il percorso della mostra è costantemente accompagnato da supporti didattici che inseriscono dipinti, artisti e movimenti nella dinamica storica di cinquant'anni densi di capolavori, organizzati secondo un criterio cronologico. www.palazzoducale.genova.it

MIlano

toRIno

DoVe DoRMIRe Hotel dei Cavalieri Elegante 4 stelle a solo 250 metri dal Duomo. www.hoteldeicavalieri.com

DoVe DoRMIRe e MangIaRe nH torino ambasciatori Vista spettacolare sui tetti di Torino a pochi passi dalla GAM. www. nh-hotels.it/hotel/nh-torino-ambasciatori

DoVe MangIaRe osteria del binari Ambiente particolare e ottimi piatti della cucina milanese. osteriadelbinari.com

DoVe MangIaRe la Capannina Il meglio della cucina piemontese e un'ottima pizza. www.lacapanninatorino.com

NORD

fIno al 7 febbRaIo

genoVa

DoVe DoRMIRe Hotel Continental Un 4 stelle in stile liberty con vista sul porto. www.hotelcontinentalgenova.it DoVe MangIaRe antica osteria di Vico palla Locale storico che ha le sue origini addirittura nel 1500. Piatti della cucina ligure e un'attenta selezione di prodotti di stagione. osteriadivicopalla.com

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ceNtRO NORD

hERE/WhEN ARTE

fIno al 28 febbRaIo

bologna

bRuegHel. Capolavori dell’arte fiamminga Nelle sale di Palazzo Albergati a Bologna sono in mostra fino al 28 febbraio 2016 i capolavori di un'intera dinastia, quella dei Brueghel. La più importante famiglia di artisti fiamminghi che ha operato a cavallo tra il XVI e XVII secolo creando un importante e ricchissimo patrimonio artistico. Interpreti dello splendore del Seicento, i Brueghel sono diventati, nei secoli passati, marchio di eccellenza nell’arte pittorica attraverso una particolare attenzione al dettaglio e a una forza espressiva in grado di spaziare dal realistico al grottesco. Opere di Pieter Brughel il Vecchio, Pieter Brueghel il Giovane, Jan Brueghel il Vecchio, Jan Brueghel il Giovane, Abraham Brueghel, Ambrosious Brueghel, danno vita a un percorso espositivo che permet-

te di misurare la magnifica portata dell’azione di cinque generazioni di artisti delle Fiandre che coralmente interpretarono stili e tendenze di oltre un secolo di storia rivoluzionando le arti figurative in Europa. www.palazzoalbergati.com DoVe DoRMIRe Suite Hotel elite A pochi minuti a piedi da Piazza Maggiore, un 4 stelle di design dotato di ogni confort. www.suitehotelelite.it DoVe MangIaRe Ristorante Scaccomatto Cucina in movimento e sempre aperta alle novità. Ottima qualità delle materie prime e genuinità contraddistinguono questo ristorante in continua evoluzione. www.ristorantescaccomatto.com

Dal 14 noVeMbRe 2015 al 28 febbRaIo 2016 De CHIRICo a feRRaRa 1915–1918. pittura metafisica e avanguardie europee A cento anni dalla loro realizzazione, tornano a Ferrara, nelle sale di Palazzo dei Diamanti, i capolavori che Giorgio de Chirico dipinse nella città estense tra il 1915 e il 1918. La mostra, celebra quest’importante stagione della pittura e le ricadute che le opere ferraresi dell’artista ebbero sull’arte italiana contemporanea e sulle avanguardie europee come il surrealismo, la Nuova Oggettività e il dadaismo. Il percorso espositivo, che comprende circa ottanta opere provenienti dai principali musei e collezioni di tutto il mondo, ha il suo fulcro in un nucleo di tele realizzate da De Chirico nella stretta forbice temporale degli anni ferraresi. Scandita in sezioni cronologico-tematiche, la rassegna è ar-

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RoMa

HenRY MooRe alle teRMe DI DIoCleZIano La rassegna, articolata in 5 aree tematiche, presenta l’intero percorso creativo di henry Moore, considerato uno dei più importanti scultori del Novecento per l’abilità tecnica e l’inventiva con cui ha saputo coniugare l’astrattismo e la ricerca sulla figura umana. Le sue sculture, anche di dimensioni monumentali, entrano in dialogo con gli spazi scenografici delle Grandi Aule delle Terme di Diocleziano e con la tradizione classica rappresentata nel percorso espositivo del Museo Nazionale Romano. Sculture, disegni, acquerelli e stampe, le creazioni in mostra, denotano il suo peculiare rapporto tra pieni e vuoti, esaltato dalla monumentalità del luogo. Soprattutto ai vuoti è infatti affidato un senso di continuità tra dentro e fuori, così che le 28

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sculture non vivono solo nello spazio ma nello stesso tempo lo creano, come se spazio e materia scultorea fossero un tutt’uno. Straordinaria la serie delle figure femminili sdraiate, come espressione dell’eterna femminilità e della Madre Terra. www.beniculturali.it DoVe DoRMIRe Hotel Diocleziano Ottimo 4 stelle, centralissimo ma molto tranquillo. www.hoteldiocleziano.it DoVe MangIaRe Ristorante terme di Diocleziano Vicinissimo alle terme e attento alle esigenze di ogni palato, offre un menù ricco di specialità gastronomiche romane e internazionali. Ottima selezione di vini. www.termedidiocleziano.it

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ricchita da una selezione di dipinti, ready made, acquerelli, disegni, collage e fotografie degli artisti che si ispirarono al maestro italiano, nei quali sarà possibile leggere sorprendenti riprese e citazioni. www.palazzodiamanti.it DoVe DoRMIRe Hotel ferrara Nella splendida cornice del Castello Estense risalente al XIV secolo, un 4 stelle dal design classico. Connessione Wi-Fi gratuita e TV LED Full hD. www.hotelferrara.com DoVe MangIaRe enoteca al "brindisi" In uno stretto vicolo a fianco della Cattedrale e una storia di quasi seicento anni che le è valsa una citazione nel Guinness dei Primati. www.albrindisi.net


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DIalogHI D'aRte al Map DI bRInDISI Al MAP - Museo Mediterraneo dell’Arte Presente la creatività e l’estetica contemporanea dialogano con le opere della Chiesa Barocca (in pieno centro storico a Brindisi) e il complesso conventuale dei padri delle Scuole Pie. Il progetto site specific, indaga soprattutto sulle antiche origini del luogo in cui sono allestite le tre pale d'altare create da Giuseppe Ciracì. I tre grandi dipinti, collocati tra le cornici barocche della chiesa di San Michele Arcangelo delle Scuole Pie, raggiungono i tre metri d’altezza, parlano, raccontano e mettono in rapporto quella sede dell’istruzione con le sue settecentesche pitture a fondo pedagogico, con l’attuale sistema scolastico. Mélange di disegno e pittura a inserti cartacei sono i mezzi espressivi che Ciracì predilige e con i quali fornisce elementi e segni collegati a momenti del mondo della scuola. www.craccsrl.com

JuleS Van bIeSbRoeCK un fiammingo a palermo nel primo novecento Un'esposizione che accosta dipinti, sculture e disegni del cosmopolita e raffinato artista di origine belga, dalle matrici tardoromantiche e secessioniste con spiccati accenti simbolisti che ne caratterizzano il linguaggio stilistico, con altre opere non comprese nell'attuale allestimento museale della GAM. Tra le opere esposte (dipinti e disegni, pastelli, sculture in marmo e in bronzo), vanno segnalate la serie di nove bellissime sanguigne su carta dal titolo Delenda Messana, accompagnate dai versi di Achille Leto in ricordo del terremoto di Messina del 1908. Inoltre, in una sezione documentaria, verranno presentate alcune lettere autografe di Van Biesbroeck e una scelta di suggestive fotografie d’epoca tratte dall’archivio Alfano, dal quale provengono la maggior parte dei capolavori esposti. www.gampalermo.it

DoVe DoRMIRe e MangIaRe b&b Ristorante acquapazza Sorge nel centro storico di Brindisi, a due passi dal porto. Una lunga tradizione di famiglia unita a una grande passione sono i punti di forza di questa location. Pesce freschissimo cucinato con una particolare attenzione ai dettagli estetici e alla delizia del palato. Le stanze, proprio sopra al ristorante, sono arredate con ricercatezza di particolari e propongono WiFi gratuito, TV e bagno privato. www.acquapazzabrindisi.com

DoVe DoRMIRe e MangIaRe Centrale palace Hotel Una residenza aristocratica nel cuore di Palermo. Elegante e raffinato, a pochi passi dalla magnifica Cattedrale e dalla famosa via Maqueda, era un tempo il nobile Palazzo Tarallo, risalente al XVIII secolo. Il ristorante dell'hotel propone piatti che dosano sapientemente l'innovazione con le forti suggestioni della cucina tradizionale siciliana, scegliendo con grande attenzione le materie prime. www.centralepalacehotel.com

paul Klee. Mondi animati Per la prima volta in Sardegna, uno degli autori più complessi e originali del secolo scorso. Allestita al MAN di Nuoro, questa mostra, intende esplorare un elemento fondamentale nell’opera dell’artista, ovvero la percezione della presenza di un principio vitale, generativo, insito nella materia delle cose. Circa 50 opere, tra dipinti, acquerelli e disegni provenienti da collezioni pubbliche e private, ci accompagnano in questo fantastico viaggio dove la rappresentazione del mondo animale offre una serie di parabole e di favole morali, e l’animale è innalzato al ruolo di essere umano, nei suoi vizi e nelle sue virtù. Forme di vita organiche e spiriti materici animano i diversi soggetti presenti nelle opere di Klee, che immerso nel suo tempo, recepisce gli sconvolgimenti provocati dalle teorie della relatività e della fisica quantistica, così come le evoluzioni degli studi psicoanalitici e li rielabora in maniera indipendente all’interno di una visione magicofenomenica dell’universo. www.museoman.it

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DoVe DoRMIRe bed & breakfast Silvia e paolo Accogliente, ricercato e in pieno centro storico. Bella terrazza panoramica e Wi Fi gratuito. www.silviaepaolo.it DoVe MangIaRe Ristorante enoteca Ciusa Tradizione e innovazione nei piatti di carne e di pesce proposti attraverso menu stagionali. www.ristoranteciusa.it

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ITALIA PIU'

REGGIA DI CASERTA

LA RESIDEnzA REALE pIù GRAnDE AL monDo

PERCHE’ ANDARCI: Progettata a partire dal 1750 da Luigi Vanvitelli su incarico di Carlo III di Borbone, la Reggia di Caserta, trionfo del barocco italiano, è una delle opere più importanti del famoso architetto napoletano ed è la residenza reale più grande del mondo, con un volume di oltre 2 milioni di mc e una superficie di 47.000 mq. Il sontuoso palazzo è fronteggiato da uno scenografico parco: la Reggia di Caserta e il suo parco sono nella World Heritage List dell'Unesco dal 1997. DA VEDERE: Costruita su cinque piani per 36 metri di altezza e 1200 stanze in totale, è impossibile non rimanere ammaliati, all’interno della Reggia, da stucchi, bassorilievi, affreschi, sculture, pavimenti a intarsio. Notevoli sono quelli della Sala di Astrea, della Sala di Marte e della Sala del Trono (il più grande degli appartamenti reali). Dallo Scalone d'Onore si accede alla Cappella Palatina, simbolo della supremazia regia assolutista e cattolica, e agli Appartamenti Reali abbelliti dalle decorazioni di artisti, espressione del gusto della famiglia borbonica. Il Teatro di Corte era il tempio della musica e delle feste. Parte integrante della maestosità e della bellezza della Reggia è il parco, tipico esempio di giardino all'italiana, un trionfo di giochi d’acqua che culminano nella Grande Cascata. Da ricordare il Giardino Inglese voluto dalla regina Maria Carolina d’Austria, con piante indigene ed esotiche. La Reggia ospita anche il Museo dell'Opera e del Territorio, luogo

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deputato alla conoscenza della storia della Real Fabbrica di Caserta. DOVE DORMIRE: A pochi passi dalla Reggia, nel cuore di Caserta, l’Hotel dei Cavalieri**** accoglie i propri ospiti in un ambiente elegante www.deicavaliericaserta.com. DOVE MANGIARE: I sapori della tradizione in un ambiente curato al ristorante L’Antico Cortile, anche b&b di charme. www.lanticocortile.it. Info: www.reggiadicaserta.beniculturali.it


MONTE ROSA

Il MASSICCIO MONTuOSO PIù ESTESO DEllE AlPI Il Monte Rosa è il massiccio montuoso più esteso delle Alpi, secondo per altezza dopo il Monte Bianco, e anche il monte più elevato della Svizzera. È famoso per la sua parete est, ovvero il versante di Macugnaga, la parete a più alta prominenza delle Alpi, l'unica di dimensioni himalayane. Il Monte Rosa, nelle Alpi Pennine, si estende sul territorio italiano per il 75%, nei comuni di Alagna Valsesia, Ayas, Gressoney-La-Trinité, Gressoney-Saint-Jean, Macugnaga e Valtournenche lungo i confini tra Valle D'Aosta e Piemonte, e svizzero nei comuni di Saas-Almagell e Zermatt. Si pensa che il nome sia dovuto al

colore rosa di cui si tinge all'alba e al tramonto, ma "rouese" è la vera origine del nome, che significa ghiacciaio in "patois", l’antica lingua parlata dalle popolazioni delle zone circostanti. La Punta Dufour, con i suoi 4.637 metri, è la vetta più alta del gruppo, visibile soltanto dall'abitato di Macugnaga, intitolata in omaggio al generale svizzero e cartografo Guillaume-Henri Dufour (1787 - 1875). Sulla Punta Gnifetti si trova invece il rifugio alpino più alto d'Europa, la Capanna Regina Margherita (a quota 4.554 metri), sede di una stazione meteorologica e centro di ricerche sugli effetti dell'alta quota sul corpo umano.

VESuVIO

l’uNICO VulCANO ATTIVO NEll’EuROPA CONTINENTAlE E Il PRIMO OSSERVATORIO VulCANOlOGICO Al MONDO Il Vesuvio è tra i vulcani più famosi al mondo, l’unico attivo nell’Europa continentale, in stato di quiescenza dal 1944. Si trova nel versante orientale della città di Napoli, nel territorio dell'omonimo parco nazionale istituito nel 1995. È anche il vulcano più pericoloso e più studiato, tanto che nel 1841 fu inaugurato l’Osservatorio Vesuviano, primo osservatorio vulcanologico al mondo. Il suo profilo è tutt’uno con il Golfo e la città di Napoli: il Vesuvio è alto 1281 m. e sorge in una caldera di 4 km di diametro. Quest'ultima rappresenta quel che è rimasto dell'ex edificio vulcanico (Monte Somma) dopo la celebre eruzione del 79 d.C., che provocò il crollo del fianco sud-orientale dove si è successivamente formato il cratere attuale. Pittori, acquerellisti e incisori di ogni epoca, tendenza e nazionalità lo hanno variamente interpretato. Da sempre ha incuriosito i visitatori di tutto il mondo: la via d’accesso al cratere più frequentata parte in prossimità dell’uscita di Torre del Greco della Napoli-Salerno, lunga 13 km e termina a quota 1071 m. Il cratere va raggiunto poi a piedi, attraverso un sentiero di circa 1200 m. che raggiunge la sommità del cono vulcanico. Info: www.vesuvionline.net

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WEEKENDoNNa - KIa SoUL ECo-ELECTRIC

femminile ed elettrizzante Compatta, scattante e veramente eco, questa è la carta di identità della nuova Kia Soul elettrica, che ora debutta anche in Italia. Una vettura dotata di un'anima femminile, complice di rapidi spostamenti urbani, che ci permette di muoverci scattanti nello shopping milanese senza perdere troppo tempo nel cercare grandi parcheggi, ma soprattutto, con il grande pregio di avere costi di carburante ed emissioni uguali a zero

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aUTo & DoNNa

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leganza e stile non mancano di certo alla nuova Kia Soul ECO-electric, grazie ad una forma squadrata ed insolita e alla esclusiva verniciatura bi-colore “Pure Soul” bianca e turchese, ripresa anche nello schema cromatico bicolore degli interni; un design oramai “iconico”, che ci permette di fermarci tranquillamente senza sfigurare davanti alle vetrine di Eataly per un rapido spuntino. Kia Soul ECO-electric, si distingue chiaramente dal resto della gamma per alcuni dettagli estetici, come i cerchi in lega aerodinamici, le luci posteriori a LED, il badge "ECO-electric" e una nuova griglia frontale, ridisegnata per meglio integrare lo sportello di ricarica nella linea della vettura. Inoltre, sia il paraurti anteriore sia quello posteriore sono stati modificati per aumentarne l’aerodinamicità e l’efficienza. Kia Soul ECO-electric è delicata e femminile anche negli spazi interni, realizzati impiegando materiali innovativi e a basso impatto ambientale, come la cellulosa e la canna da zucchero, che la rendono accogliente e sostenibile. Il merito va anche all'innovativo cruscotto elettronico Organic LED e alla plancia con superficie soft touch, realizzata tramite un processo di doppia iniezione che ne migliora la sensazione tattile; un sistema innovativo che appare per la prima volta in esclusiva solo su Soul ECO-electric. Infine, il nuovo sistema di climatizzazione garantisce alta efficienza e basso consumo di energia. Il sistema AVN (Audio-Visual Navigation), offre un immediato accesso alle funzioni dedicate come il controllo della ricarica e la climatizzazione programmabile. Gli impegni per una mamma oggi sono infiniti e

non si ha certo il tempo per verificare e calcolare l’autonomia residua della nostra Soul; grazie al sistema AVN però, possiamo certamente ridurre lo stress da “ansia da autonomia”, molto milanese e tipico degli utenti di vetture elettriche, tramite una verifica immediata dei consumi energetici, la ricerca automatica dei punti di ricarica con il calcolo in tempo reale dell'autonomia residua. La ricarica può avvenire con una normale presa di corrente o tramite una stazione di ricarica. Kia Soul ECO-electric, con i suoi oltre 210 km di autonomia ci accompagna silenziosamente con emissioni zero, grazie alle batterie iperefficienti, anche in tragitti più lunghi, come una puntatina con i bambini in un parco fuori Milano. Il baricentro basso e una piattaforma evoluta offrono una guida piacevole, con sensazioni simili a quelle offerte dalle vetture termiche, e un ottima stabilità anche sui fondi sconnessi, come il famoso “pavè” milanese. Il motore è in grado di spingere la vettura alla velocità massima di 145 km/h e di accelerare da 0 a 100 km/h in meno di 12 secondi. L’effetto frenante e la rigenerazione da parte del motore sono regolabili su tre diversi livelli; inoltre con le modalità "Drive" e "Brakes", si possono avere diverse risposte in fase si decelerazione. La Soul ECO-electric utilizza un motore elettrico da 81,4 kW, che eroga 285 Nm di coppia, e dispone di un pacco batterie a polimeri di ioni di litio, con una capacità di 27 kWh, collocato nel pianale, in modo da non interferire con lo spazio a disposizione per l'abitacolo ma soprattutto lasciando un discreto spazio per caricare le borse della spesa e le enormi cartelle dei figli…

Kia Soul ECo-ElECtriC Dimensioni: Motore: Potenza: Coppia: Velocità massima: 0-100 km/h:

cm.414/180/159 elettrico 110 CV/81,4 kW 285 Nm 145 km/h 11,2 sec.

Consumo:

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Emissioni di Co2:

0

Prezzo a partire da

36.000,00 euro iva inclusa

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quando la montagna fa bene

ogni meta, che sia montagna, mare o collina, esercita una certa influenza sul nostro fisico e ha opzioni pro o contro determinate patologie. Vediamo quali sono le più adatte al proprio problema di salute, anche se, vista la stagione invernale, le scelte sono limitate, a meno che non si opti anche per viaggi verso calde spiagge tropicali. e’ sempre una questione di budget, oltre che di gusti! con il relativo benessere e le scoperte medico-scientifiche, la vita media degli italiani si è decisamente allungata, ampliando di gran lunga le stagioni della vita. dal demografo rosina: “un uomo della mia generazione farà a 75 anni quello che a mio nonno toccò a 60”. purché sempre con un occhio attento alla propria salute.

La montagna, in particolare, è un’ottima meta per chi soffre di broncopneumopatie croniche, di crisi d’asma o di allergia agli acari, in quanto oltre quota 1.500 m. non se ne trova traccia, di obesità o di stress. In quota, infatti, nel nostro organismo avvengono reazioni biochimiche che aumentano i livelli di serotonina, la sostanza che è coinvolta nella regolazione dell'umore, tenendo alla larga la depressione e aumentando la sensazione di benessere. Anche a chi soffre di pressione alta o di cuore la montagna non è out se si rispettano regole-base: non superare i 1.500-2.000 m. di altitudine, salire gradualmente stazionando a 900-1.000 m. per un paio di ore dando all’organismo l’opportunità di acclimatarsi e di abituarsi alla rarefazione dell’ossigeno. E stare ben attenti a coprirsi in modo adeguato: il cardiologo Shuangbo Liu, dell'Università canadese del Manitoba, ha provato che il gelo provoca, probabilmente per la minore fluidità del sangue, l'aumento del rischio infarto anche del 7per cento ogni 10 gradi in meno. Decisamente no, invece, per chi soffre di enfisema polmonare e cefalee. Su tutti, invece, la sua aria pulita, tersa è un toccasana per la salute e l’umore. Inoltre, la sua assenza di umidità giova a chi soffre di reumatismi, dolori alla schiena, articolazioni e spalle. Ottima scelta, per tutti gli altri, fare la settimana bianca, facendo così un pieno di benessere. Lo conferma uno studio pubblicato su Applied Research in Quality of Life: le giornate sulla neve rilassano e favoriscono il pensiero positivo, tornando poi alla routine di tutti i giorni carichi di energie fisiche e mentali. In montagna si possono praticare varie attività fisiche, tutto dipende dal vostro stato di forma.

Lo sport da scegLiere sci aLpino. E’ un’attività fisica piuttosto impegnativa, quindi con-

sigliata a persone sane e con un discreto grado di allenamento. Ottimo per chi vuole mantenere il più efficiente possibile l’apparato respiratorio attenuando la progressiva rigidità toracica e la diminuzione delle forze del ritorno elastico del parenchima polmonare. Inoltre, con lo sci alpino, mantenendo quindi attivi i muscoli di gambe e brac-

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cia, si attenua quel processo chiamato “sarcopenia”, cioè la graduale riduzione delle fibre muscolari, e si allena la resistenza fisica e un metabolismo attivo. Abituandosi al freddo, rallentano le alterazioni a carico della termoregolazione. Importante è difendersi dall’ipotermia coprendosi adeguatamente e far precedere l’attività da un’adeguata fase di riscaldamento per evitare patologie a carico dell’apparato locomotore. Tenete d’occhio la frequenza cardiaca, che non vada mai troppo in affanno, e mettete creme protettive per la pelle evitando così danni da radiazioni solari e, peggio, patologie neoplastiche.

sci di fondo. A chi vuole abbassare il rischio di malattie metaboliche e cardiovascolari, o prevenire disturbi muscolari e delle ossa, come l'artrosi cervicale e lombare; senza contare i benefici che ha sull'ipertensione, sull'ipercolesterolemia. Lo sci di fondo migliora, inoltre, la respirazione, la circolazione, la coordinazione neuromuscolare e la flessibilità delle articolazioni. ciaspoLe. Anche in questo caso si ha un miglioramento della coordinazione neuromuscolare; si sviluppano, inoltre, le capacità propriocettive in quanto ci si muove su un terreno dalle diverse e mutevoli caratteristiche morfologiche, così che anche i movimenti dovranno adattarsi. Dunque mantiene attiva la dimensione cognitiva, dell'attenzione e della percezione. Rallenta l’osteoporosi. Bici. E’ un’attività fisica adatta a coloro che hanno bisogno di con-

trollare il peso e la pressione, che vogliono prevenire o attenuare il progredire dell'osteoporosi, ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e tenere a bada lo svilupparsi di alcune forme di tumore (specie al colon). Non solo: a beneficiarne sarebbe anche la mente, funzionando da valvola di sfogo delle tensioni accumulate oltre che alla sua funzione socializzante facilitando nuove amicizie.

consigLio per tutti: mai andare in affanno, sempre e solo divertirsi. Come fare? Basta ridurre l’intensità. Inoltre, per chi ha patologie croniche è bene rivolgersi a medici specialisti di montagna. L’Italia è tra i primi Paesi ad aver avviato un master per medici di alta quota. Per info: cai.it e medicinadimontagna.it Silvana Lattanzio


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attiVità fisica: quando fa Bene e quando no

a proposito di LongeVità Siamo in inverno e col freddo arriva la pigrizia. Bisogna però reagire, ma con gradualità e in un modo corretto, perché qualunque attività fatta male fa male. In particolare, tra gli sportivi chi crede che “di più è meglio” è su una strada sbagliata, al cuore basta un livello di sforzo moderato; al contrario, a tutti i sedentari: meno di tre ore a settimana o farlo ogni tanto serve a ben poco. Per tutti, lo stesso must: divertirsi. Con un orecchio attento ai segnali che ci manda il nostro corpo. Diversi studi scientifici testimoniano che l’attività fisica allunghi la vita, rallentando il processo di invecchiamento.

fa Bene perché - combatte patologie croniche quali ipertensione, diabete, osteoporosi, diminuisce il pericolo di ammalarsi di Alzheimer; - favorisce l’efficienza polmonare, quindi dell’apparato respiratorio; - il cuore mantiene la sua capacità contrattile e una buona gittata sistolica; - lo scheletro e le articolazioni rallentano il loro naturale processo degenerativo, quali la demineralizzazione ossea che porta all'osteoporosi, alle malattie reumatiche, alle artrosi; - il sistema nervoso rallenta la degenerazione da vecchiaia perché va più sangue al cervello; migliora anche il sistema immunitario; - si conserva più forza in quanto il muscolo è più vascolarizzato; - migliora l'estetica (più massa magra, meno massa grassa).

La ricetta di Viaggio torteLLoni di BresaoLa deLLa VaLteLLina con parmigiano e rucoLa Viaggiando per voi, in Valtellina abbiamo “rubato” questa semplice ricetta dove l’ingrediente principe è, indovinate un po’?, la bresaola. Abbiamo assistito a uno show cooking di Antonella Eberlin, che ha proposto l’affettato in versione tradizionale, ma con qualche accorgimento stuzzicante. Sempre nel nome e nel rispetto della salute. ingredienti per 4 persone

• 12 fette di bresaola (3 per ogni piatto) • 40 g Parmigiano • 100 g di Parmigiano grattugiato • 25 g di rucola • olio q.b. • 150 g di latte fresco • 1 cucchiaio di aceto di mele • sale e pepe q.b. preparazione

cosa si può fare

Preparare il formaggio facendo riscaldare a 75° il latte intero. Aggiungere l’aceto di mele e lasciare riposare qualche minuto in modo che il latte si separi, colare il formaggio e lasciare riposare per mezz’ora. Grattugiare il grana, tritare la rucola. Fare il ripieno dei tortelloni con la rucola, il grana e il formaggio, piegare la fetta come un tortellone e finire con una spolverata di grana, gocce di aceto e qualche foglia di rucola.

Stretching, ginnastica in acqua, fit walking, pilates, nuoto, camminata, corsa e molto altro, l’importante sono la costanza, la moderazione e l’approvazione del medico. - stretching mantiene allungati ed elastici i muscoli; - ginnastica in acqua è ottima perché si è in scarico di parte del proprio peso, quindi, niente mal di schiena o microtraumi; inoltre, la resistenza dell’acqua è sei volte superiore a quella dell’aria, e il lavoro muscolare, così, è notevole; - fit walking, o cammino a passo sostenuto all’aria aperta: ottimo allenamento per l’apparato cardiorespiratorio, aumenta la densità ossea e la resistenza, favorisce il ritorno venoso e tonifica i muscoli; - pilates, o ginnastica dolce con sequenze di movimenti fluidi e controllati: buono per la respirazione e la postura, attraverso esercizi

specifici per il ‘core’, tonificando addominali, lombari e dorsali; - nuoto è tra gli sport più completi, in quanto tutti i muscoli si muovono, e meno traumatici, poiché in acqua non si incorre in urti o cadute; - cammino o corsa sono indicati per migliorare l’apparto respiratorio, muscolare e scheletrico, specie degli arti inferiori. Controindicazioni: occhio alla qualità del sonno che potrebbe essere alterata dalla maggiore produzione di endorfine, sostanze chimiche che aiutano il corpo a “sopportare” l’esercizio fisico. E all’inappetenza: può essere che lo stomaco, per lo sforzo, “si chiuda”; o, al contrario, con la scusa di aver fatto sport, mangiamo troppo.

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spEcIalE mErcatINI E prEsEpI

IN VAL DI FIEMME SI COMPRA LA FELICITA’ Questa magnifica valle verde in autunno si tinge di colori caldi e poi diventa bianca di neve. Una neve che poi brilla delle fantastiche luci dei mercatini di Natale e dei presepi che illuminano la sera. Le tante bancarelle creano un’atmosfera festosa, nella quale ognuno ritrova il “fanciullino” che ha in sé, la voglia di sorprendersi e sorprendere Weekend Premium

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C

erto non sarà proprio la felicità, ma per qualche sera le si avvicina molto. Mille luci, tante piccole cose buone che fanno felici i bambini, e anche gli adulti che ad essere bambini ci tornano volentieri. Ci trovi le stelle di Natale, gli addobbi per l’albero, zuccheri e caramelle... Il Natale in Val di Fiemme non è quello che costringe a corse affannose per il regalo last minute, ma quello che fa nascere in noi lo spirito ingenuo chein fondo in fondo tutti noi abbiamo interiorizzato da piccoli e che abbiamo piacere di ritrovare assieme ai nostri figli o nipoti o semplicemente con le persone che amiamo, insomma quello che ci fa tornare bambini. Solo così si spiega il successo dei mercatini di Natale, che ormai dilagano in città, in collina, in montagna… Ma quando e come sono nati? La tradizione è vecchia di secoli, durante i quali si partecipava alle grandi fiere annuali, in particolare nel periodo autunnale o invernale, in occasione delle quali si facevano provviste o si compravano alimenti o cose che non si trovavano tutti i giorni soprattutto in posti sperduti. Per esempio già nel XV secolo, in occasione del Mercato di San Nicola, nei paesi nordici si organizzavano mercati. Famoso il primo, lo Striezelmarkt di Dresda che pare

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mErcatINI DI NatalE

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sia nato prima della metà del 1400. Da questa bella città i mercatini si diffusero in molte città nordiche, Strasburgo, Colonia, Norimberga e in tempi molto recenti, in Italia a Bolzano. Caratteristica comune di questi mercatini è la ricerca e valorizzazione di oggetti di legno, di ferro battuto, di latta, di rame, frutto della tradizione artigianale, possibilmente di artisti o artigiani locali. Oppure di statuine in legno di veri scultori. Altra caratteristica: complici il freddo e la neve, si costruiscono casette o bancarelle dove si servono e si acquistano per un take away dolcetti, cibi tipici come wurstel e crauti, strudel, pampepati, pani con uvette o spezie, melette rosse candite infilzate nel bastoncino di legno e vin brulé a fiumi.. La Val di Fiemme ha ricreato tutto questo per la gioia di chi desidera vivere lo spirito del Natale dal dicembre fino all’Epifania, disseminando la vallata di presepi, mercatini, eventi collegati al Natale e soprattutto rivolgendosi anche a chi desidera ritrovare il profumo autentico del “Bianco Natale” profumato di neve, arricchendo l’offerta di soggiorno con pacchetti SKI per tutte le tasche e con un’attenzione speciale a quelle delle famiglie, con l’utilizzo della Fiemme Card: Fiemme Winter Card. Per info: Azienda per il Turismo della Val di Fiemme, tel. 0462 341419, booking@visitfiemme.it; www.visitfiemme.it

Cavalese a lume di Candela Nei weekend dal 5 al 19 dicembre 2015, e tutti i giorni dal 19 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016, ha luogo il Mercatino Magnifico di Cavalese nel giardino del Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme. Le feste natalizie sono così riscaldate da un romantico mercatino a lume di candela, con prodotti tipici e artigianali, concerti, spettacoli folcloristici, mostre, laboratori d’arte e weekend tematici. Le romantiche casette di legno invitano a curiosare fra pantofole di lana cotta, cose di casa dal sapore antico, creazioni artistiche, creme cosmetiche naturali, spiedini caramellati, formaggi prelibati, speck, Birra di Fiemme e tentazioni della tradizione. Fra queste sciroppi, succhi, marmellate di frutti di bosco, mieli, cioccolata calda e vin brulé.

TeseRO e i suOi PResePi Dal 6 dicembre 2015 al 10 gennaio 2016 ogni angolo di Tesero diventa un presepe. Dai vicoli di Tesero e dai cortili si affacciano cento presepi artigianali, illuminati fino alle 23. L’evento Tesero e i suoi Presepi propone anche rievocazioni di antichi mestieri, esposizioni e momenti di folclore. Si passeggia dal grande presepe nella piazza centrale, che quest’anno compie 50 anni, al percorso nelle “corti” del centro storico, per addentrarsi poi alla scoperta delle mostre sul tema della Natività, con opere d’autore e originali manufatti. Le case, costruite a ridosso l’una dell’altra, gli archi e le volte, le strette viuzze, i pertugi e i cortili delle case, le stalle e le cantine sembrano essere parte di un unico grande presepio. La manifestazione che anima il centro storico di Tesero, organizzata dall’associazione Amici del Presepio, aggiunge un’atmosfera unica al periodo delle festività di fine anno.

vaRena COme BeTlemme dal 12 dicembre al 10 gennaio Il paese di Varena si trasforma in una piccola Betlemme con un grande presepio illuminato la sera. Un chilometro di sentieri conduce alla scoperta di novanta personaggi, alti un metro, e un centinaio animali. La capanna di Gesù Bambino è circondata da un piccolo paese con la locanda, la stalla, il forno e le botteghe degli artigiani. “La via di Betlemme” rievoca mestieri antichi come la tosatura delle pecore, la filatura della lana, il recupero della legna, la battitura del grano. L’enorme Presepio viene sistemato sul prato innevato che costeggia via Alpini e occupa 2500 metri quadrati. Quando scende la notte, 200 punti luce illuminano la Natività creando un’atmosfera incantata.

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TRemaTe le sTReGHe sOn TORnaTe!!!! i PROCessi alle sTReGHe di Cavalese sabato 2 gennaio Un corteo storico, con 100 comparse in costume, rievoca “I processi alle Streghe”. Lungo le vie del centro a Cavalese e al Parco della Pieve vengono ripercorsi i dolorosi avvenimenti che videro, all’alba del 500, alcune donne prima accusate e poi condannate per aver legato un patto con il demonio. Alle 20.00, davanti al Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme, si apre la rievocazione con l’uscita delle sventurate sulla “pubblica piazza”. Dopo la lettura dei capi d’accusa, un lungo e mesto corteo raggiunge il Banco de la Reson, dove viene celebrato il processo e dove si attende la tremenda sentenza. Conclude la manifestazione un grande rogo nel cuore del parco.

Cene sulla neve Vuoi provare l’emozione di cenare in mezzo alla neve? Prenota una Cena in Rifugio. Baita Caserina di Pampeago, si raggiunge in motoslitta, poi si torna a piedi o in motoslitta. Il Rifugio Dosso Larici, ogni mercoledì e venerdì, si raggiunge con la telecabina Cermis, dal centro di Cavalese o dalla fondovalle. Si rientra in telecabina o con gli sci, lungo una pista Olimpia illuminata. Il Rifugio La Morea di Bellamonte si raggiunge in motoslitta e si torna a piedi o in motoslitta. Sarà l’occasione di assaggiare piatti gustosi come il goulash con i canderli, gli strangolapreti, gli spätzle panna e speck, i tortelli di patate, la polenta con formaggio fuso, funghi o stinco, la lucanica o la carne salada con i fagioli.

sCi in val di Fiemme L’inizio della stagione sciistica è gustoso, incantevole e vantaggioso, con l’offerta 4 giorni al prezzo di 3, il Magnifico Mercatino di Natale, cento presepi illuminati e un lungo weekend di musica in pista

sKiOPeninG, la PRima neve in musiCa: 4 GIORNI AL PREZZO DI 3 Dal 9 al 13 dicembre 2015, una festa lunga cinque giorni saluta la prima neve, con musica e intrattenimenti nei rifugi e nei locali notturni. L’evento di inizio stagione è dedicato ai fan dello sci e delle piste del Comprensorio Fiemme-Obereggen. A partire da 260 euro a persona, è possibile godersi 4 giorni di hotel e 4 giorni di skipass al prezzo di 3, ma anche tutti gli eventi musicali Skiopening diurni e notturni (9-13 dicembre 2015).

PRima neve: 6 GiORni al PReZZO di 4 Cogli la prima neve: due giornate sono GRATIS! Dal 12 al 20 dicembre 2015, 6 giorni in hotel e 6 giorni di skipass Fiemme Obereggen al prezzo di 4! A partire da 350 euro per persona (6 notti).

COPPa del mOndO di COmBinaTa nORdiCa 26 gennaio - 28 febbraio 2016 Stadio del Salto Predazzo - Stadio del Fondo Lago di Tesero Coppa del Mondo Fis di Combinata Nordica. Tre giorni di sci nordico ai massimi livelli. Salti spettacolari sugli sci dai trampolini dello Stadio del salto di Predazzo e gare mozzafiato nello Stadio del Fondo di Lago di Tesero. Sabato sera esplode il divertimento con la Winterfest. www.fiemmeworldcup.com

neve, le seTTimane PeRFeTTe Qual è la settimana perfetta per sciatori e non sciatori? Per grandi e piccoli? Per tutti? Per non avere problemi? La Val di Fiemme propone settimane ricche di opportunità e allo stesso tempo vantaggiose. Nelle settimane ALL INCLUSIVE, modulate per sciatori e non sciatori, si può scegliere se spendere 8 buoni da 7 euro o se godersi le attività e i servizi gratuiti. Per le famiglie, invece, sono sempre più apprezzate le MAGIC SKI WEEKS, con bimbi gratis fino a 12 anni.

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FIEmmE-mOtION WINtEr carD FinalmenTe una “CaRd di sOGGiORnO” CHe OFFRe PReZiOsi seRviZi e OPPORTuniTà, la Fiemme-mOTiOn WinTeR CaRd La Val di Fiemme ha trasformato la tassa di soggiorno, che entra in vigore dal novembre 2015, in un eco-affare per il turista e l’ambiente. Versando 2 euro a notte, l’ospite riceve un premio tangibile, immediato, con servizi di valore. La “tassa di soggiorno” diventa così una “card di soggiorno per un turismo responsabile”. Infatti, grazie ai servizi di mobilità gratuiti, l’ambiente ne trae un significativo beneficio, riducendo gli sprechi di energia e gli impatti negativi sull’ecosistema. Questa valle, che si apre a panorami dolomitici “Patrimonio Naturale dell’Umanità Unesco”, segue i principi di sostenibilità del progetto “Fiemme Vallevviva”, attraverso una sinergia fra Comuni, Comunità Territoriale, Azienda per il Turismo, Magnifica Comunità di Fiemme, Trentino Fiemme Ski Word Cup, hotel, impianti di risalita, Trentino Trasporti, aziende, artigiani e commercianti. Con un contributo di 2 euro a notte, gli ospiti di hotel, agritur, b&b e residence della Val di Fiemme ricevono la FiemmE-motion Winter Card che offre: skibus gratuiti; mobilità in tutto il Trentino con autobus Trentino Trasporti, trenini e navette; divertenti animazioni per famiglie; escursioni guida-

te e ciaspolate nella neve; sconti sui transfer; visite ai musei della Val di Fiemme e di tutto il Trentino. Le settimane bianche e i weekend sulla neve si arricchiscono così di emozioni indelebili, fra i panorami di estrema bellezza. Per comprendere meglio il valore della card, basta scorrere l’elenco dei servizi gratuiti contenuti. La FiemmE-motion Winter Card offre GRATIS: - Skibus; - Mobilità in tutto il Trentino con autobus Trentino Trasporti, Trenini e Navette nei paesi della Val di Fiemme e servizi a chiamata; - Spettacolari animazioni per famiglie; - Emozionanti attività oltre lo sci: ciaspolate, passeggiate a tema, visite ai produttori e artigiani della valle; - Ingressi al Palazzo della Magnifica Comunità, al Museo Geologico delle Dolomiti, al Parco Naturale di Paneveggio Pale di San Martino. Inoltre, la FiemmE-motion Winter Card offre SCONTI su: - Ingressi al Muse di Trento, al Mart di Rovereto e ai Castelli del Trentino e numerosi altri siti storico-culturali della provincia; - Transfer per raggiungere il paradiso dello sci di fondo e del nordic walking sul Passo Lavazé; - Transfer per sciate notturne sulla pista Olimpia dell’Alpe Cermis.

TROFeO TOPOlinO Gara internazionale per giovani fondisti domenica 17 gennaio 2016 Sarà la 33a edizione dell’evento targato Walt Disney, che anche per il 2016 intende confermarsi appuntamento principe per i mini fondisti, un autentico “mondialino” sugli sci stretti che come sempre sarà orchestrato dal Gruppo Sportivo Castello di Fiemme. Un esercito di oltre 1.100 “topolini” tra gli 8 e i 16 anni provenienti da tutta Italia ed Europa invadono pacificamente il Centro del fondo di Lago di Tesero, sede dell’evento da ben 20 anni e teatro di tre Campionati del Mondo di sci nordico nel 1991, nel 2003 e nel 2013. www.trofeotopolino.it

43° maRCialOnGa di Fiemme e Fassa domenica 31 gennaio 2016 Granfondo internazionale, in tecnica classica, che si snoda per 70 km fra le Valli di Fiemme e Fassa. Migliaia di “bisonti”, come viene scherzosamente chiamato il popolo dei marcialonghisti, da Moena raggiungeranno Cavalese, transitando per Canazei, Predazzo, Lago di Tesero e lungo quell’ultima rampa in località Cascata, che spesso fa selezione prima dell’arrivo. La storia della Marcialonga è praticamente la storia dello sci di fondo in Trentino e in Italia. www.marcialonga.it

COPPa del mOndO di COmBinaTa nORdiCa 26 gennaio - 28 febbraio 2016

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mErcatINI & prEsEpI

gran festa a bolzano Il Mercatino di Natale più grande d'Italia è nel centro del capoluogo altoatesino. Dal 26 novembre al 6 gennaio bancarelle e iniziative per grandi e piccini. Musei aperti fino a notte e "Un Natale di Libri": le novità per questa 25a edizione

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l mercatino di Natale di Bolzano, in Alto Adige, è il più grande d'Italia e fa parte ormai della tradizione cittadina da più di vent'anni. Un appuntamento immancabile che scalda l'anima del centro storico. Le casette di legno si trovano nell'incantevole piazza Walther, circondata da palazzi eleganti e dominata dal duomo gotico, che s'innalza verso il cielo. Bolzano nel confronto europeo è una delle migliori destinazioni vacanziere durante il romantico periodo natalizio. Per circa un mese l'atmosfera natalizia invade le strade e i vicoletti del capoluogo altoatesino. Quindi che si tratti di un viaggio in gruppo, in coppia oppure di famiglia con i bambini il mercatino di Natale di Bolzano regala momenti magici a voi e i vostri cari. Quest'anno Il Mercatino di Natale di Bolzano prende il via per la venticinquesima volta il 26 novembre alle ore 17 e proporrà la collaudata formula di 80 espositori, sette partner e tre stand gastronomici fino al 6 gennaio 2016. Sarà un’edizione ricca di novità: ai piedi del grande albero di Natale tornerà il presepe in fedele versione rustica alpina. Nelle casette, simbolo del Mercatino, saranno esposti come sempre oggetti di produzione strettamente locale: dalle statuette in legno alle decorazioni, dai dolci tradizionali agli accessori d’abbigliamento (pantofole e cappelli), alla cartoleria, ai piccoli strumenti musicali, alle candele decorate, alle palline di Natale decorate a mano. Anche la gastronomia avrà un ruolo da protagonista con i suoi prodotti freschi nei diversi stand del Mercatino: dal vin brulé alle frittelle di mele, dal succo di mele caldo allo Strudel. Per gli ospiti più piccoli verrà riproposto il mercatino dei bambini in piazza della Mostra, accompagnato da un ricco programma di animazione. per celebrare il venticinquesimo compleanno il Mercatino propone una nuova iniziativa: “Un Natale di Libri”. Ci sarà la possibilità di incontrarsi con gli autori più amati, una grande festa di scrittori e di libri. La formula è molto semplice. Nelle quattro settimane dell'Avvento, dal 26 novembre al 23 dicembre, gli incontri con gli scrittori avverranno ogni giovedì, venerdì e sabato e avranno come teatro o musei bolzanini o grandi sale. Ma le sorprese per i visitatori del Mercatino di Natale non finiscono qui. In una avvolgente atmosfera notturna sei musei bolzanini apriranno le loro porte alla città dalle 16 all’1 di notte, con mostre e collezioni da scoprire, visite guidate, incontri, laboratori, musica, spettacoli. In questa particolare occasione il Mercatino di Natale e i negozi del centro città saranno aperti fino alle 22. Da non perdere la tazzina da collezione del Mercatino di Natale, che per il 25° anniversario sarà disponibile in quattro versioni. Il 19 e 20 dicembre il Mercatino vedrà l’allestimento del presepe vivente e per finire, per festeggiare l’arrivo dell’anno nuovo, verrà organizzata una speciale festa di Capodanno nel centro storico. Un susseguirsi di esibizioni live di band e dj in piazza Domenicani e piazza Erbe, spettacolari walking acts con trampoli e giochi di fuoco tra le due piazze e un emozionante countdown di mezzanotte.

In occasIone del MercatIno dI natale glI alberghI dI bolzano proporranno pacchettI vacanza: pacchetto vacanza “magia d’avvento” valido dal 29/11 al 23/12/215 - 3 pernottamenti con colazione (arrivo domenica, lunedí, martedí) - partecipazione a una visita guidata del centro storico - Ingresso al museo mercantile - la tazzina da collezione del mercatino di Natale - assaggio di biscotti per info www.mercatinodinatalebz.it orarI MercatIno: Mercatino di natale di bolzano 27.11 ore 10-22 lunerdí-venerdí ore 10-19 sabato e 7.12. ore 10-20 Domenica e 8.12. ore 10-19 24.12. ore 10-14 25.12. chiuso 31.12. ore 10-18 1.1. ore 12-19 2-6.1. ore 10-19 per Info: www.mercatinodinatalebz.it tel. 0471 307000

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spEcIalE mErcatINI & prEsEpI

i mercatini di natale da non perdere merano (BZ) Dal 27 novembre al 6 gennaio 2016 le vie della città altoatesina si scaldano con l’atmosfera dell’Avvento tra creazioni artigianali, specialità gastronomiche, luci e profumi del Natale. Il mercatino è allestito nelle tipiche casette di legno altoatesine, dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 19.30 e la domenica dalle 9.30 alle 19.30. Venerdi, sabato e festivi fino alle 20. http://mercatini.merano.eu/it

Vipiteno (BZ) Ai piedi della maestosa Torre delle Dodici, che risale al 1486, si possono ammirare presepi artigianali e decorazioni natalizie originali. Le strade si riempiono di luci, profumi e sapori, tra cui i tradizionali biscotti di Natale, gli strudel di mele e gli zelten con i canditi, mentre la musica e i canti dell’Avvento riscaldano l’atmosfera. Dal 27 novembre al 6 gennaio. www.mercatinonatalizio-vipiteno.com/

Bressanone (BZ) Attorno allo splendido Duomo della città vescovile, si svolge la 25° edizione del mercatino natalizio che propone presepi realizzati a mano, sculture di legno, candele, oggettistica di vetro e ceramica, ma anche un spaccato sulla tradizione, tra antichi mestieri e passeggiate in carrozza. Presso il cortile del Palazzo Vescovile si può assistere allo spettacolo di suoni e luci “Il Sogno di Soliman”. Dal 27 novembre al 6 gennaio 2016. www.weihnacht-brixen.com

san candido (BZ) Tra i mercatini dell’Alto Adige è uno dei più recenti e dei più piccoli, ma ugualmente suggestivi. I tradizionali stand in legno offrono deliziose idee regalo tra pantofole in feltro, decorazioni per l’albero, sculture di legno di cirmolo e i sapori altoatesini, tra cui i biscotti di panpepato (lebkuchen), il vin brulè e lo zelten, il pan dolce alla frutta. Dal 27 novembre al 6 gennaio. www.altapusteria.info/it

Brunico (BZ) Si inaugura il 26 novembre, alle 17, tra Via Bastoni e il Parco Tschurtschenthaler, uno dei mercatini di Natale più suggestivi dell’Alto Adige. La città sul fiume Rienza si veste a festa e si illumina con le luci dell’Avvento tra tradizioni artigianali ed enogastronomiche e un ricco programma dedicato a grandi e piccini. Si può visitare fino all’Epifania. www.stadtmarketing-bruneck.eu

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chiusa (BZ) Non solo un mercatino di Natale, ma anche un viaggio nel tempo quello che si svolge a Chiusa, la cittadina degli artisti della Valle Isarco. Durante il Natale Medievale i lampioni si spengono e le strade sono illuminate solo da fiaccole e candele. Passeggiando si incontrano cavalieri, giocolieri e mangiafuoco, mentre sulle bancarelle intagliatori, artigiani, gioiellieri e fornai offrono i loro prodotti tipici. Nei fine settimana

dell’Avvento, dal 27 novembre al 20 dicembre. www.klausen.it castelrotto (BZ) Nel periodo dell’Avvento, la storica piazza del paese ospita le bancarelle che espongono magie, maglioni, giacche cucite a mano, ma anche statuine di legno, presepi, candele e prodotti in feltro, così come le specialità tipiche, dal vin brulè al tè aromatico. Immancabile il concerto dei Passerotti di Castelrotto che intonano canti natalizi. Nei fine settimana dal 5 al 27 dicembre. www.castelrotto.com trento Forte di un successo di 500mila visitatori, si rinnova nella suggestiva piazza Fiera il Mercatino di Natale di Trento, con 70 casette di legno dove ammirare e acquistare addobbi, presepi e candele, di artigiani e artisti provenienti da tutto il Nord Italia. Sedici casette ospitano poi i Sapori del Mercatino, con specialità trentine e tirolesi dolci e salate. In piazza Cesare Battisti si possono poi trovare altre 20 casette. Per i più piccoli, ci sono il trenino e la casa di Babbo Natale. Dal 21 novembre al 6 gennaio 2016. www.mercatinodinatale.tn.it roVereto (tn) In piazza Rosmini e per le vie del centro storico torna il Natale dei Popoli, l’originale mercatino dell’Avvento che ospita tradizioni e oggettistica


di culture e popoli diversi. Nelle oltre 50 bancarelle, oltre ai tradizionali presepi, candele e addobbi, si potranno trovare anche abiti tradizionali e artigianato provenienti da tutto il mondo. Per i bambini, trenino, giostra e spettacoli a tema. Dal 21 novembre al 6 gennaio. www.mercatinodinatalerovereto.com torino Allestito in piazza Borgo Dora, il mercatino dell’Avvento ha come tema il Presepe. Più di 90 espositori offriranno prodotti dell’artigianato e dell’ingegno, addobbi e statuine. La caratteristica del mercatino è quella di ospitare non solo espositori italiani, ma provenienti da tutto il mondo, tra cui Palestina, Russia, Bielorussia, Spagna, Polonia, Perù, Argentina, Francia, Indonesia, Thailandia e Portogallo. Dal 4 al 23 dicembre. www.mercatinodinataletorino.it cortina d’ampeZZo (Bl) Le caratteristiche casette di legno finemente addobbate si mescolano ai negozi delle griffes più famose nella “regina delle Dolomiti” e presentano addobbi natalizi, giocattoli, presepi e prelibatezze tra cui caldarroste, vin brulé, vini, spumanti e dolci. Dal 4 all’8 dicembre si tiene anche la Cortina Fashion Week. I mercatini, invece, si possono visitare dal 5 dicembre al 5 gennaio. www.comunecortinadampezzo.it

Val d’ega (BZ) Questa valle offre una possibilità unica nel panorama delle Dolomiti: il nuovo Mercatino allestito direttamente sulle sponde del famoso Lago di Carezza. Dalle 11.00 alle 21.00, dal 5 all’8 dicembre e nei weekend del 12/13 e 19/20 dicembre, i visitatori troveranno attorno allo specchio d’acqua casette di legno che sembrano grandi lanterne, prodotti tipici e artigianali altoatesini, sculture di ghiaccio e neve che rievocano le leggende dolomitiche, un presepe a grandezza d’uomo e varie stufe a legna per riscaldarsi che faranno del percorso intorno al lago un’esperienza natalizia unica. www.valdega.com Bussolengo (Vr) Torna con la 19° edizione il Villaggio di Natale di Bussolengo: ben 7000 mq dedicati alle festività con arredi, decorazioni per la casa, tessuti e idee regalo. Il tutto allestito nelle stanze del villaggio. Lungo un percorso suggestivo il visitatore sarà accompagnato attraverso le atmosfere natalizie e le tradizioni di Paesi diversi, tra presepi, musiche, spettacoli ed eventi collaterali. Dal 1° novembre all’11 gennaio 2016. www.ilvillaggiodinatale.it Verona Per l’ottavo anno consecutivo piazza dei Signori ospita le casette in legno del Christkindlmarkt di Norimberga che propongono i prodotti artigianali come addobbi di vetro, legno e ceramica, idee regalo e specialità gastronomiche. Il tutto

tra le romantiche atmosfere che hanno fatto da teatro alla storia d’amore tra Romeo e Giulietta. Inaugurazione il 21 novembre. I mercatini si potranno poi visitare fino al 27 dicembre. www.nataleinpiazza.it FirenZe In piazza Santa Croce, dal 2 al 20 dicembre, si rinnova l’appuntamento con il Weihnachtsmarkt, il mercatino di Natale tedesco che propone la tradizione dei tipici mercatini dell’Avvento d’Oltralpe. Viene infatti ricostruito un tipico villaggio natalizio con casette di legno, luci e decorazioni. Oltre 50 espositori propongono addobbi natalizi e i tipici prodotti tedeschi, tra cui panpepato e strudel. Fino al 6 gennaio, invece, in largo Pietro Annigoni per i più piccoli c’è il Villaggio di Babbo Natale. www.visitflorence.com/it/ perugia Si rinnova l’appuntamento con Perugia Special Christmas, la manifestazione che porta lungo le vie del centro storico (piazza IV Novembre, via Fani e piazza Matteotti) le atmosfere tipiche del Nord Europa. Il villaggio natalizio comprende oltre 50 espositori e sarà suddiviso in aree tematiche che proporranno ceramiche, tessuti, addobbi in legno e vetro, con un’attenzione al benessere con cosmetici, olio di oliva e prodotti alla lavanda. Non mancherà l’area dedicata al “giardino d’inverno” con piante ornamentali provenienti dai climi freddi. www.perugiamercatinidinatale.com/

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spEcIalE mErcatINI & prEsEpI di Manuela Fiorini

i 20 PRESEPi Più BELLi D’iTALiA Il presepe è il simbolo classico del Natale in Italia con una tradizione che risale addirittura a San Francesco d’Assisi, che nel 1223 rappresentò a Greccio, in provincia di Rieti, il primo “presepe vivente” della storia, la cui tradizione si è rinnovata fino ai giorni nostri (www.presepedigreccio.it ). Ogni anno, in occasione delle festività natalizie, l’appuntamento con il presepe si rinnova, nelle forme più tradizionali, ma anche in altre più singolari, insolite o tecnologiche. Presepi di ghiaccio, di sabbia, di pane e di sale, ma anche sottomarini, di luce o tecnologici accendono l’atmosfera natalizia della penisola. Di seguito, ve ne presentiamo alcuni da non perdere Weekend Premium, Norb

DOVE DORMIRE B&B Via Duomo (via Duomo 214, Napoli, tel 081/0835748, www.viadelduomo.com) ricavato in un antico palazzo del seicento dispone di appartamenti da 2 a 5 posti letto con tV, Wi-Fi, bagno e riscaldamento autonomo. la colazione è continentale con qualche variante partenopea. Nelle vicinanze: la cattedrale, via san Gregorio armeno, i Decumani, il pio monte della misericordia e la Napoli sotterranea. Doppia con colazione da euro 60. B&B re di Napoli (via tribunal 276, Napoli, tel 081/45952, www.redinapolibed.it) sistemazione di categoria superiore nel centro della Napoli storica e comodo per la vicinanza ai mezzi di trasporto pubblico. ricavato in un edificio del XV secolo, dispone di camere con bagno privato con doccia o idromassaggio, tV e riscaldamento autonomo. per soggiorni settimanali possibilità di appartamento con vista sui tetti di Napoli. Doppia con colazione continentale da euro 60 tasse incluse.

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NApOlI. SAN GREGORIO ARMENO, lA StRADA DEI pRESEpI

Nel centro storico di Napoli, la strada che interseca via dei Tribunali, l’antico Decumano Maggiore, con via San Biagio dei Librai, il Decumano Inferiore, è il celebre Vicolo San Gregorio Armeno, famoso in tutto il mondo per le botteghe artigianali dei maestri del Presepe. Le botteghe si possono visitare tutto l’anno, ma è durante l’Avvento che si riempiono di statuine, capanne, nuove creazioni e tutto quanto possa servire per fare o ampliare il proprio presepe. Per i napoletani, una visita a San Gregorio Armeno durante le festività natalizie è d’obbligo, mentre i visitatori potranno ritrovare qui l’atmosfera più autentica della città e della tradizione del presepe. I maestri artigiani, infatti, si tramandano il mestiere di generazione in generazione, offrendo al pubblico vere e proprie opere d’arte che vanno dalle classiche statuine in terracotta che raffigurano la Sacra Famiglia, il bue e l’asinello e i pastori, fino ai personaggi della politica, dello sport, dello spettacolo e della società. Anzi, per molti VIP avere la propria statuina nelle botteghe di San Gregorio Armeno è un privilegio conteso! Oltre alle statuine ci sono poi le capanne di sughero o di cartone e gli oggetti meccanici per animare il proprio presepe. Una menzione particolare meritano le statue di grandi dimensioni, anche 30 cm, che tramandano l’antica tradizione del presepe Settecentesco, e che vestono abiti di stoffa finemente cuciti. I costi per un presepe di base vanno dai 35 ai 45 euro, mentre per le statuine di 5 cm, finemente realizzate, si parte da 30 euro per arrivare anche a migliaia di euro per le statuine più grandi ed elaborate. Quando: tutto l’anno.

DOVE MANGIARE antica pizzeria I Decumani (via dei tribunali 58-61, tel 081/5571309). ristorante pizzeria con forno a legna che serve la classica pizza napoletana e altre specialità della cucina partenopea. posizione centrale, consigliata la prenotazione. pizza margherita euro 3,50. pizzeria trianon da ciro (via colletta 44/46, tel 081/5539426, www.pizzeriatrianon.it) locale fondato nel 1923 che prende il nome dal teatro in cui si esibivano i migliori artisti napoletani. totò, macario e Nino taranto si fermavano volentieri per gustare la pizza “a ruota di carretto” così chiamata per le grandi dimensioni. aperto a pranzo e a cena, consigliata la prenotazione. Ente del turismo di Napoli, piazza martiri 58, Napoli, tel 081/4107211 www.eptnapoli.info

Il pRESEpE luMINOSO DI MANAROlA (Sp)

Il presepe più grande del mondo si trova in Liguria, in provincia di La Spezia, ed è realizzato ogni anno sulla collina delle Tre Croci alle spalle di Manarola, perla delle Cinque Terre. L’autore è Mario Andreoli, ferroviere in pensione, che nel 1961, per mantenere una promessa fatta al padre, ha sostituito le tre croci che danno il nome alla collina, ormai rovinate dal tempo, con nuove insegne religiose illuminate. A poco a poco, si sono aggiunte nuove decorazioni, fino all’intuizione di decorare i terrazzamenti delle collina con i personaggi della Natività. La particolarità di questo splendido presepe consiste proprio nel-

le “statuine”, realizzate interamente con materiale ecologico o di recupero. Ognuna misura da uno a tre metri, per un totale di 300 personaggi visibili anche a considerevole distanza. Il Presepe, infatti, è illuminato da 15.000 lampadine, collegate da 7 km di cavi elettrici, alimentati da pannelli fotovoltaici sistemati sulla capanna della Sacra Famiglia. Il presepe viene inaugurato con una fiaccolata l’8 dicembre, che anticipa l’accensione delle luci sulla collina, e rimane allestito fino al 31 gennaio 2016. Ogni anno viene visitato da migliaia di persone provenienti da tutto il mondo.

DOVE DORMIRE Hotel ca’ D’andrean*** (via Discovolo 101, manarola, tel 0187/920040, www.cadandrean.it). carte di credito sì. animali ammessi su richiesta. stanze non fumatori sì. struttura elegante e tranquilla, con ampie stanze dotate di bagno privato, tV via cavo e Wi-Fi. alcune dispongono di terrazzo. Nella hall caminetto e bar. Doppia da euro 90 a euro 130. colazione euro 7, tassa di soggiorno euro 1. Hotel marina piccola*** (via Birolli 120, manarola, tel 0187/920103, www.hotelmarinapiccola.com) carte di credito: le principali, animali ammessi su richiesta, stanze non fumatori sì. albergo recentemente rinnovato, dispone di 12 stanze di varie tipologie, distribuite in due palazzine che si affacciano sul mare e sul porticciolo. Doppia con colazione da euro 140, tripla con colazione da euro 185.

DOVE MANGIARE trattoria Il porticciolo (via Birolli 68, manarola, tel 0187/920083, www.ilporticciolo5terre.it ) locale dall’arredamento essenziale, che offre piatti della cucina tradizionale ligure, dalla tipica pasta al pesto a ricette a base di pesce fresco. Disponibile anche un menù per celiaci. trattoria da Billy (via rollandi 122, manarola, tel 0187/920628, www.trattoriabilly.com) Bel locale situato nella parte alta di manarola. Dispone di due sale interne e una terrazza che si affaccia sul mare, sul borgo e sulle colline. Offre specialità liguri di terra e di mare, anche in gustosi connubi. parco Nazionale cinque terre, tel 0187/760511, www.parconazionale5terre.it

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SullA RIVIERA ROMAGNOlA Il pRESEpE è DI SAbbIA A Rimini, il presepe non poteva che essere di sabbia. Dal 5 dicembre al 17 gennaio 2016 si rinnova l’appuntamento con uno dei presepi più grandi e singolari d’Italia, che lo scorso anno ha fatto registrare ben 300mila visitatori. In piazzale Boscovich, nella zona del porto, viene allestito un allegro villaggio di Natale con annessa pista di ghiaccio. Qui, dove c’è la spiaggia libera i Maestri dell’Accademia della Sabbia realizzano su 450 mq i loro capolavori utilizzando semplicemente sabbia e acqua, alla quale danno forma con spatole e pennelli. Accanto alle raffigurazioni più classiche della Natività si possono trovare anche personaggi e scene tratte dalla vita quotidiana della città, oppure ispirate ai tempi moderni, sempre nel rispetto della sacralità e del Natale.

Spostandosi in direzione di Rimini Nord, si arriva a Torre Pedrera, dove un’equipe di grandi artisti di fama internazionale realizzerà il Presepe di Sabbia su un’area di 6000 mq. Il presepe si potrà visitare dal 5 dicembre, nell’area compresa tra i Bagni 64 e 65. I visitatori potranno ammirare le grandi sculture di sabbia compiendo un suggestivo percorso tra scorci, ambientazioni antiche e moderne. Sarà realizzata anche una spettacolare scultura esterna che sarà visibile anche da lontano, mentre all’interno di una struttura riscaldata di 300 mq si potrà assistere a eventi, mostre, incontri a tema e a un originale mercatino natalizio. Il 1° gennaio, poi, è in programma il Bagno di Capodanno, per un tuffo fuori stagione nelle acque del Mar Adriatico.

DOVE DORMIRE Hotel trieste**** (viale trieste 4, rimini, tel 0541/57343, www.hoteltriesterimini.it) carte di credito sì, animali ammessi di piccola taglia, stanze non fumatori sì. situato nella zona più elegante della città, vicino al mare e ai luoghi di maggiore interesse, dispone di ristorante, bar e centro massaggi. le stanze sono insonorizzate e dotate di tV satellitare, minibar, linea diretta, riscaldamento regolabile. Doppia standard con colazione da euro 79, doppia superior da euro 99. Hotel Diamante*** (viale porto Bardia 8, torre pedrera (rn), tel 0541/721463, www.hoteldiamante.com) carte di credito sì, animali ammessi su richiesta, stanze non fumatori sì. Hotel a soli 30 metri dalla spiaggia, offre camere spaziose con servizi privati, telefono, balcone, Wi-Fi e tV satellitare. Il menù del ristorante è curato dai proprietari e offre piati di carne e pesce fresco accompagnato da verdure e contorni a buffet. Doppia con colazione da euro 28 a persona a notte, in mezza pensione da euro 37, pensione completa da euro 40.

GB restaurant (via san salvador 65, torre pedrera, tel 0541/721225, www. baldininihotel.com) locale che si affaccia sulla spiaggia con sale dall’atmosfera piacevole e informale. Il menù propone piatti di pesce fresco e materie prime di stagione e prodotte sul territorio, in un gustoso mix di tradizioni enograstronomiche romagnole e sapori internazionali. aperto a pranzo e a cena.

DOVE MANGIARE ristorante club Nautico (piazzale Boscovich 12, tel 0541/27005, www.ilristoranteclubnautico.it ) locale che si affaccia sul mare. propone un menù a base di pesce con antipasti caldi e freddi, primi di pasta e zuppe, grigliate, pesce al forno e crudité. prezzo medio a persona 30 €, bevande escluse.

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Info: www.presepinriviera.it presepe di sabbia di rimini Orario: lun-ven 14.30-19. Festivi e prefestivi 9.30-12.30, 14-18 e 20.30-22. Ingresso libero presepe di sabbia di torre pedrera Orario: lun-dom 9.30-19. Nei giorni 24,25,26 e 31/12 e 1 e 6 gennaio 9.3024. Ingresso libero


CESENAtICO, Il pRESEpE Sull’ACquA

A Cesenatico, sulla riviera romagnola, dal 6 dicembre al 6 gennaio 2016, si rinnova l’appuntamento con il suggestivo Presepe della Marineria. Nello splendido scenario del Porto Canale Leonardesco, le barche della Sezione Galleggiante del Museo della Marineria ospitano una cinquantina di statue a grandezza naturale. La prima statua, realizzata nel 1986, è stata quella di San Giacomo, patrono della città. A poco a poco, alla Sacra Famiglia e ai tradizionali pastori si sono aggiunte figure ispirate alla gente di un piccolo borgo marinaro, come pescatori, burattinai, pescivendoli e falegnami, ma anche timonieri e prodieri. Senza dimenticare il gruppo di delfini che si affaccia dall’acqua. Le statue hanno il volto, le mani e tutte le parti esposte in legno di cirmolo, mentre gli abiti sono realizzati in tela irrigidita dalla cera pennellata a caldo, per renderli impermeabili e adatti all’esposizione all’aperto. Ogni anno, il presepe si arricchisce di una nuova statua e un nuovo personaggio. Assai suggestivo lo spettacolo delle barche e delle statue illuminate che si riflettono nel canale.

DOVE DORMIRE Hotel stresa*** (viale carducci 35, cesenatico, tel 0547/672202, www. cesenaticohotelstresa.com) carte di credito sì, animali ammessi sì, stanze non fumatori sì. albergo ricavato in una villa liberty di inizio Novecento con ingresso su un ampio giardino. a poca distanza dal porto canale e dal mare. Doppia con colazione da euro 70. Grand Hotel Da Vinci***** (viale carducci 7, cesenatico, tel 0547/83388, www.selecthotels.it) carte di credito sì, animali ammessi su richiesta, stanze non fumatori sì. albergo di lusso in posizione centrale, con ristorante interno, piscina e spa. Doppia con colazione da euro 290.

persona per il menù di pesce da euro 25, bevande escluse. aqua sale (via moretti 20, cesenatico, tel 0547/81550, www.aquasalecesenatico.it) Una “bottega sul mare” vicino al porto canale. Offre un’ottima pizza napoletana, stuzzichini, tapas e piatti sfiziosi di pesce. le pizze sono personalizzabili e la cantina presenta una discreta offerta di vini per tutte le tasche. Info: presepe della marineria, tel 0547/79205 , www.presepemarineria.it

DOVE MANGIARE ristorante Giorgio (viale alberti 30, cesenatico, tel 0547/86499, www.ristorantegiorgio.net) locale curato e accogliente che offre un ottimo menù di mare a base di pesce fresco, piatti tipici della cucina romagnola e pizza. prezzo medio a

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A MASSA MARtANA (pG) C’è Il pRESEpE DI GhIACCIO

Nel borgo medievale di Massa Martana, in provincia di Perugia, dal 24 dicembre al 6 gennaio 2016 si tiene la Mostra Nazionale del Presepe Artistico, con una selezione di presepi provenienti da tutte le regioni d’Italia. Il pezzo forte tuttavia, è il maestoso presepe di ghiaccio che, con i sui 16 metri quadrati, è il più grande d’Italia. Le statue sono tutte a grandezza naturale e sono scolpite in blocchi che brillano come se fossero di cristallo. Il presepe è dedicato, quest’anno, alla Beata Madre Speranza, vissuta nel paesino di Collevalenza, a soli 6 km da Massa Martana, beatificata da Papa Francesco il 31 maggio 2014. La statua di ghiaccio la raffigura in atto di adorare la Sacra Famiglia ed è anch’essa DOVE DORMIRE Castello di Montignano Relais & Spa**** (loc montignano 6, massa martana, tel 075/8856113, www.montignano.com). carte di credito sì, animali ammessi su richiesta, stanze non fumatori sì. struttura di lusso ricavata in un castello del 1200. le camere e le suite prendono i nomi delle famiglie che si sono susseguite nei secoli. Dispone di piscina, centro benessere, spa, sala lettura e ristorante. Doppia con colazione da euro 100, doppia deluxe da euro 140, junior suite da euro 175. Residenza San pietro Sopra le Acque**** (vocabolo capertame, massa martana tel 075/889132, www.sanpietroresort.com) carte di credito sì, animali ammessi sì, stanze non fumatori sì. residenza di lusso ricavata n un convento del 600 ristrutturato e convertito in albergo, immerso nella campagna umbra. Doppia Basic con colazione da euro 99. pacchetto speciale Natale dal 22 al 28/12 per 2 persone da euro 396. Include: 2 pernottamenti in mezza pensione, cocktail di benvenuto, omaggio natalizio, ingresso di 80 minuti nell’area relax, accesso libero alla palestra, visita a presepi d’Italia.

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a grandezza naturale. Al presepe “da brivido” si affiancano anche 50 artisti di chiara fama che esporranno opere della creatività e dell’ingegno, in bronzo, pietra, argilla, cera o cartapesta, aventi tutti come tema la nascita di Gesù. Ad essi si affiancano 45 ceramisti provenienti che presenteranno il meglio della tradizione di sedici “città della ceramica”. I capolavori saranno esposti nelle botteghe all’interno delle mura medievali, in un’atmosfera suggestiva, caratterizzata da fuochi, luci e nenie natalizie che trasporteranno il visitatore indietro nel tempo. DOVE MANGIARE Agriturismo Fontana delle pere (vocabolo perticara 138, massa martana, tel 075/889506, www.fontanadellepere.it). l’azienda agricola si estende per oltre 12 ettari ai piedi dei monti martani tra oliveti, vigneti, prati e boschi. Qui si produce la maggior parte delle materie prime utilizzate per preparare i piatti del menù, che segue l’alternarsi delle stagioni. consigliati i salumi, i vari tipi di pecorino e le schiacciate. Casale Il pisciarello (Via casino 55, massa martana, 075/9501705, www.casaleilpisciarello.it) ambiente rustico e cucina tradizionale umbra in questo casale immerso nella campagna. I piatti sono preparati con ingredienti freschi, secondo le antiche ricette. possibilità di pernottamento. prezzo medio a persona 25 euro bevande escluse. Info: www.presepiditalia.it Orario: ven-dom e festivi 10 – 12.30 e 15-19.30; lun-gio 15-19; ingresso euro 3


Il pRESEpE REAlE DEllA REGGIA DI CASERtA

di corte e dalle stesse donne di casa Borbone. Le figure erano poi disposte sullo “scoglio”, un piedistallo di sughero, secondo regole prestabilite e scene canoniche, dalla Natività all’annuncio ai pastori. Ogni anno per la realizzazione del presepe reale veniva presentato un progetto, come dimostrano le tempere di Salvatore Fergola alle pareti, che raffigurano l’ultimo presepe commissionato da Ferdinando II, prima della serie di sfortunati eventi che portarono alla fine del regno dei Borboni. Il presepe è del 1844, ma è composto da statuine del Settecento e rappresenta la Napoli cosmopolita dell’epoca, con mestieri, arti e scenari suggestivi. La rappresentazione della Natività che si può ammirare oggi si ispira a quest’ultimo presepe borbonico ed è stata realizzata nel 1988 dai maestri artigiani di San Gregorio Armeno.

DOVE DORMIRE Grand hotel Vanvitelli**** (viale carlo III 8, san marco Evangelista, cE, tel 0823/217111, www.grandhotelvanvitelli.it). carte di credito sì, animali ammessi su richiesta, stanze non fumatori sì. Elegante albergo con 250 stanze di varie tipologie. posizionato vicino alla reggia di caserta, a 15 minuti dall’aeroporto di Napoli e a 5 dalla stazione ferroviaria. Doppia standard con colazione da euro 51, tripla da euro 66, junior suite da euro 93.

DOVE MANGIARE Antica Osteria Massa (via mazzini 55, tel 0823/456527, www.ristorantemassa.it). locale storico che risale al 1848 a soli 100 metri dal parco reale. Offre una raffinata cucina di terra e di mare. per un pasto completo dall’antipasto al dolce il costo medio a persona è di euro 40, bevande escluse. Ristorante locanda battisti (via cesare Battisti 97, tel 0823/322757) situato in posizione strategica tra il centro e la reggia, offre un ottimo menù di pesce, dall’antipasto ai secondi. consigliata la prenotazione. per un pasto completo si spendono circa 25 euro a persona, bevande escluse. Info: reggia di caserta, tel 0823/448084 – 277380, www.reggiadicaserta. beniculturali.it Orario: appartamenti storici e Quadreria, tutti i giorni tranne martedì 8.30 – 19.30; parco reale 8.30-15.30. percorso arti Decorative, salone d’Onore e Volte di copertura su prenotazione. Biglietti: appartamenti storici + parco intero euro 12, ridotto euro 6. solo appartamenti storici intero euro 9, ridotto euro 4,50.

La Sala Ellittica della Reggia, in origine destinata a un teatro per il divertimento della corte, ospita oggi il bel Presepe borbonico, in omaggio alla tradizione secondo la quale, ogni anno, i “padroni di casa” erano soliti allestire un grande presepe. Carlo di Borbone (1716-1788) e, soprattutto, Francesco I (1777 – 1830) erano grandi appassionati della tradizione napoletana e delle statuine. Le principali erano commissionate ai maestri artigiani ed erano realizzate in terracotta, mentre i personaggi secondari avevano l’anima in fil di ferro e stoppa; i vestiti venivano appositamente confezionati dalle dame

Hote Bevedere san leucio*** (ss 87 31, tel 0823/305953, www.hotelbelvederesanleucio.com) carte di credito sì, animali ammessi di piccola taglia, stanze non fumatori sì. struttura situata alle spalle della reggia e immersa nella natura. Dispone di 35 camere arredate in stile moderno, con balcone panoramico, telefono diretto, bagno privato, Wi-Fi, tV satellitare. Doppia con colazione da euro 60, tripla da euro 80.

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spEcIalE mErcatINI & prEsEpI

GlI AltRI pRESEpI

Santa Cristina di Val Gardena (Bz) Il presepe di legno più grande del mondo Ogni anno, diciotto scultori della Val Gardena si danno appuntamento a Santa Cristina per scolpire una nuova figura da inserire nel Presepe di Legno, il più grande del mondo. Il presepe, a grandezza naturale, si può ammirare presso il Centro Sportivo Iman. (www.val-gardena.com ) Torino – Il presepe meccanico Di fianco alla chiesa della SS Annunziata si può ammirare un magnifico presepe meccanico costruito nei primi anni del ‘900. Conta 200 personaggi di altezza dai 25 ai 90 cm. Di questi, 100 sono animati da un unico motore elettrico recuperato da una vecchia nave. Un impianto idraulico alimenta fiumi, laghetti e fontane, mentre un innovativo impianto LED alterna giorno e notte. (www.presepiomeccanico.com) Laveno Mombello (Va) – Il presepe sommerso Inaugurato nel 1979 con tre sole statue raffiguranti la Natività, oggi il suggestivo Presepe Sommerso ne conta ben 42, posizionate su cinque piattaforme nel Lago Maggiore. Di grandi dimensioni e con un peso complessivo di 18 tonnellate, si illuminano di notte grazie a un sistema di fari. Il presepe si può ammirare fino all’Epifania dal lungolago piazza Caduti sul Lavoro. (www.presepesommerso.it) Peschiera del Garda (Vr) – Il Presepe del lago Si può vedere, dall’8 dicembre al 6 gennaio, dal ponte San Giovanni sul Canale di Mezzo lo splendido presepe sommerso, costituito da 26 sculture di metallo a grandezza naturale e illuminate la sera. Il 24 dicembre, posa del Bambin Gesù da parte dei sommozzatori con fiaccolata in canoa, canti natalizi e figuranti. (www.visitgarda.com) Cervia (Ra) – Il presepe di sale Preso il Magazzino del Sale Torre, nel centro storico di Cervia, si trova il singolare Presepe di Sale. Composto da circa quindici personaggi, 54

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ognuno di altezza variabile da 10 a 40 cm e realizzato a mano con una cristallizzazione guidata del sale, è conservato in una teca di vetro per preservarlo dall’umidità. (www.turismo.comunecervia.it) Sant’Arcangelo di Romagna (Rn) Il presepe nelle grotte di tufo Nelle grotte Teodorani, scavate nel tufo e nell’arenaria, torna anche quest’anno il grande presepe meccanico, con figure alte un metro e animate dalla mano dell’artista Davide Santandrea. Lungo il percorso di 250 metri si alternano scene tratte dalla Bibbia con effetti di luce, suoni e acqua. (http://presepioingrotta.altervista.org) Urbino (Pu) – Il presepe di tufo È uno dei presepi più antichi e singolari. Risale al 1555 e si trova nell’Oratorio di San Giuseppe. È stato realizzato da Federico Brandani con stucco, tufo e pietra pomice e con figure a grandezza naturale. Anche il soffitto della cappella dove è conservato è rivestito di tufo e stucco per ricreare un ambiente simile a una grotta. (www.turismo.pesarourbino.it) Gubbio (Pg) – La via dei Presepi Nel suggestivo scenario del quartiere medievale di San Martino, dall’8 dicembre, viene allestito un presepe a dimensione naturale, che sfrutta gli elementi architettonici per rappresentare la Natività, ma anche scene di vita quotidiana e mestieri della Gubbio antica. (www.iat.gubbio.pg.it) Orvieto (Tr) – Il Presepe nel Pozzo Dal 23 dicembre al 10 gennaio 2016, si rinnova la tradizione del presepe realizzato nel complesso ipogeo del Pozzo della Cava, nel quartiere medievale di Orvieto. Le prime grotte ospitano dioram e installazioni di introduzione alla scena della Natività, che si trova nell’ultima grotta alta 14 metri. (www.pozzodellacava.it)

Roma Il presepe più antico del mondo Risale al 1289 e si trova nella basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma. Realizzato da Arnolfo da Cambio, viene considerato il presepe più antico del mondo realizzato con altorilievi in pietra, cioè con la parte posteriore piatta. (www.turismoroma.it) Cava dei Tirreni (Sa) L’Arte del Presepe Nel centro storico medievale, presso i saloni del complesso comunale di corso Umberto I, viene allestito ogni anno un grande presepe su una superficie di 350 mq. L’opera, realizzata con materiali poveri o di recupero, riceve ogni anno circa 20.000 visitatori. (www.artedelpresepe.com) Matera (Mc) – Il presepe vivente nei Sassi È dedicata al tema della famiglia la 6° edizione nel suggestivo Presepe Vivente, che dal 4 all’8 dicembre e nei fine settimana del 12/13, 19/20 dicembre e 1/3 gennaio si tiene nella spettacolare cornice dei Sassi di Matera, città millenaria scavata nella roccia. (www.presepematera.it) Olmedo (SS) – Il presepe di pane Nella bella chiesa romanica di N.S di Talia di Olmedo, viene allestito il tradizionale Presepe di Pane, realizzato dalle mani abili e pazienti delle donne del paese. La Natività viene rappresentata in una tipica ambientazione sarda e anche alcuni personaggi vestono abiti tradizionali dell’isola. (www.comune.olmedo.ss.it) Bronte (Ct) – Presepi del mondo Dall’ultima domenica di novembre al 6 gennaio, in via Cardinale del Luca 49, si può visitare l’esposizione permanente che conta circa 300 presepi provenienti da tutto il mondo, tra cui il presepe di cotone, quello di cioccolato, i presepi napoletani e quelli pugliesi di cartapesta, il presepe di corallo e quello di madreperla, i diorami siciliani e molti altri. (www.presepidibronte.jimdo.com)


SPECIALE

GREEN CAR MISSIONE ZERO CONVIENE USARLE PER AVERE UN MONDO PIU’ PULITO,

MA CON LA GUIDA GIUSTA FANNO BENE ANCHE AL PORTAFOGLI Nel mondo avanza la coscienza ecologica e con essa l’esigenza di una mobilità più “pulita”. Tutti i costruttori stanno spingendo lo sviluppo di vetture ibride elettriche e a emissioni zero. In attesa dell’auto a idrogeno, la “scossa” sta conquistando sia lo sport motoristico sia l’auto di tutti i giorni. Certo, costa alcune migliaia di euro in più, ma in compenso più si usa più assicura notevoli vantaggi per l’ambiente e per il portafoglio, a partire dall’abbattimento delle emissioni nocive fino al risparmio di carburante e con esso della spesa di utilizzo. Non è un caso che i tassisti siano tra i maggiori utilizzatori di ibride. E non dimentichiamo che ibride ed elettriche sono esenti da limiti di circolazione e di accesso ai centri storici. Ma per una diffusione di massa c’è bisogno di una vera rete di infrastrutture per la ricarica. Che chiama in causa i governi…


grEEN car di Nicola D. Bonetti

Q7 AGGIUNGE ALLA GAMMA L'IBRIDA PLUG-IN

EFFICIENZA SILENZIOSA La prova fatta a Madrid dell'ultima delle Q7, ibrida plug-in, è l'occasione per presentare il futuro di Audi in direzione "green", con anticipazioni interessanti dei programmi su diversi fronti energetici del marchio. Dalle ibride ricaricabili da rete alle prossime elettriche pure, dalle vetture alimentate a gas naturale a veicoli già funzionanti con idrogeno, fino alla splendida e convincente e-tron quattro concept. Dalle auto da corsa alle visioni sulle città future, compresa la ricerca sui biocarburanti 56

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auDI q7

L'

ultima versione di Q7 integra la gamma di motori a benzina e gasolio, aggiungendo al tremila con questa alimentazione il modulo ibrido con unità elettrica aggiuntiva e batteria dall'elevata autonomia. Ben si è prestata alla trasformazione la struttura - leggera e resistente grazie all'uso di alluminio - dell'ammiraglia offroad dei Quattro anelli, ottenendo una vettura che, con elevata potenza di sistema e notevole dinamica di guida, offre doti interessanti di economia d'esercizio e di percorrenza elettrica. Noi l'abbiamo potuta provare in un'anteprima a Madrid e dintorni. Ma prima di entrare nella tecnologia, diamo uno sguardo all'immagine: linea scolpita e massiccia che non evidenzia le dimensioni, caratterizzata dal frontale importante e che anticipa tutte le prossime Audi, fiancata scorrevole e posteriore dinamico. Interni con nuovo corso di stile e finiture, e nutrita presenza di sistemi di assistenza e sicurezza, anche unici. Q7 e-tron è un'ibrida plug-in con motore 3.0 T da 275 kW-373 CV e coppia di 700 Nm. Intriganti i dati dichiarati in questa presenta-

zione anticipata rispetto al lancio previsto per la primavera: velocità massima di 225 km/h, accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,0 secondi e consumo nel ciclo ECE di soli 1,7 l/100 km, con 56 km di percorrenza elettrica, per un'autonomia complessiva calcolata (con i 75 litri di carburante più la batteria) di ben 1400 km. La trasmissione si basa sulla Q7 quattro, con cambio Tiptronic a otto rapporti, e trazione integrale ottimizzata e dedicata, dotata di ripartizione asimmetrico-dinamica, differenziale longitudinale autobloccante e gestione selettiva della coppia sulle singole ruote. Completano il panorama tecnico le sospensioni pneumatiche regolabili con modalità: accesso-carico, auto, comfort, dynamic, allroad e lift-offroad, posizione quest'ultima che rialza l'altezza standard da terra di 65 mm. La nuovissima Audi Q7 e-tron permette di selezionare la guida con quattro diverse modalità ibride: EV, hybrid, battery hold e battery charge, più le funzioni aggiuntive boost, sailing e recupero. L'avanguardia della tecnica si esprime con il primato di unica vettura dotata di gestione termica con pompa di calore (razionalizzando i raffredda-

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grEEN car

Q7 E-TRON DISPONE ANCHE DI DUE PROGRAMMI OFFROAD

menti e riscaldamenti dei sistemi della vettura) e, volendo cercare un'altra esclusiva, la prima ibrida plug-in con motore V6 turbodiesel e trazione quattro. La scelta dei programmi di guida permette facilità e comfort come dinamica anche sportiva e, al tempo stesso, di trovare in qualsiasi situazione la miglior efficienza, come abbiamo verificato guidando tra città, autostrada e misto collinare nei dintorni di Madrid. Per esempio selezionando EV la marcia elettrica è piena e costante e non accade, come in altre ibride, di sentire segnalare con frequenti beep l'indisponibilità del sistema o delle condizioni. La tecnologia avanzatissima si avvale di acceleratore attivo che segnala al piede come comportarsi meglio, di possibilità di veleggiare (sailing) distaccando la trasmissione, di recuperare energia in rilascio e frenata. Come di lasciar gestire in automatico l'efficienza energetica alla vettura che utilizza metodi predittivi, riconoscendo dal navigatore il tipo di percorso e modificando erogazione e integrazione della propulsione in base a quanto troverà nei tre km successivi. Per esempio, la funzione Battery hold permette di conservare la carica della batteria per un successivo tratto urbano da affrontare in modo elettrico, come pure di un tratto montano dove giocare con la sportività. Oppure

Battery charge induce a concentrare la ricarica, magari in vista di un pernottamento outdoor senza possibilità di ricarica, per avere piena autonomia in vista del giorno seguente. Comfort elevatissimo, mobilità fuoristrada notevole, capacità di carico da 650 a 1.835 litri con vano bagaglio piatto, e una ricca dotazione di serie, comprendente cerchi in lega da 19", cavo di ricarica Type E+F e cavo industriale 230 V 16 A, sicurezza con Drive select, Pre sense city, comandi vocali, Emergency call & Service call, Audi connect, proiettori a led, regolatore di velocità con limitatore, ausilio al parcheggio posteriore e assistenza alla partenza. All'interno strumentazione con Audi virtual cockpit e sistema MMI con navigatore plus, clima automatico comfort a tre zone, inserti parte superiore "rifinitura diamante" colore grigio argento e inferiore con verniciatura antracite anodizzata, sedili in tessuto Initial, volante in pelle con bilancieri e airbag fullsize, multifunzionale plus con tasti per il comando dei sistemi Infotainment presenti, portellone ad apertura e chiusura elettrica, Audi music interface con due interfacce USB, Audi Sound System, Bluetooth, display a colori da 8,3" ad alta risoluzione e nuovo touch pad di grandi dimensioni. Il tutto al prezzo annunciato di 83.700 euro.


LE BATTERIE DI Q7 E-TRON

LE PrOSSIME TEcNOLOgIE DI auDI

uN FuTurO ELETTrIZZaNTE

Per i quattro anelli la capacità di "guidare avanti" è sempre stata spiccata. anche senza risalire fino alle innovazioni introdotte con le Frecce d'argento, che sarebbero state pienamente capite (e sfruttate) solo decenni dopo, basti pensare alla trazione integrale quattro. O alle vittorie a Le Mans con una vettura ibrida a gasolio. In occasione della presentazione di q7 e-tron, prove di vetture e laboratori tecnici hanno permesso di comprendere la direzione delle prossime audi: secondo una filosofia dedicata a ciascun modello, ma non solo, verso una mobilità elettrica Premium. Batterie con principio modulare e che, superati i 160mila km di utilizzo, si possono trasformare in accumulatori di energia stazionari, nuove tecnologie a 12 e 48 Volt e sistemi di infrastrutture per la ricarica veloce a corrente continua

con rete lungo le autostrade: dove le audi elettriche sapranno pianificare il percorso informando il guidatore sulle stazioni libere. una grande batteria da 150 kW che si ricarica fino all'80% in 30 minuti per percorrere 400 km. E dal 2017 ricarica plug-in per il garage di casa a induzione, mentre la rete parziale di bordo a 48 V è già arrivata. compressore per il motore ad azionamento elettrico, fino alla tecnica estrema della r18 e-tron quattro per le corse: tecnologie dalla pista alla strada, e il futuro con gli incredibili ammortizzatori elettromeccanici a recupero di energia. alle attuali a3 e-tron Sportback e q7 e-tron quattro si aggiungerà, tra le altre, nel 2018 una sport utility con propulsione esclusivamente elettrica: anticipata dalla audi e-tron quattro concept, la cui linea è entusiasmante, dispone di tre motori per 370 kW complessivi, raggiungendo con la batteria da 95 kWh un’autonomia superiore a 500 chilometri. Entrare nell'abitacolo per esplorare gli interni pare di accedere al futuro.

Audi Q7 e-tron 3.0 tdi QuAttro Dimensioni:

505/197/173 cm

Potenza:

373 cV

coppia:

700 Nm

Velocità massima: 0-100 km/h: consumo medio: autonomia elettrica: Emissioni di cO2:

225 km/h 6,0 secondi 1,7 l/100 km (58,8 km/l) 56 km 46 g/km

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spEcIalE grEEN c ar 2016 di Paolo Ciccarone

dalla pista alla strada L’elettricità sta conquistando anche le competizioni. Dalla Formula E alla regina dei circuiti, la F.1, fino alle sport prototipo di Le Mans si testano gli sviluppi tecnologici che arriveranno sulle auto di tutti i giorni

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l mondo dell’auto si dà una scossa e scende in pista. Non solo ibridi sulle strade di tutti i giorni, ma anche e soprattutto sui circuiti di tutto il mondo. Ormai la tendenza è lanciata, tanto che siamo giunti alla seconda edizione del campionato mondiale F.E, ovvero monoposto spinte da motori elettrici da 220 CV circa. Una rivoluzione, totale, anche nel modo di approcciare la F.1, il baluardo delle categorie tradizionali, quelle che non si cambia se il business non lo consente. Ebbene, anche qui siamo alla seconda stagione dell’ibrido, abbinato a un motore a benzina turbo da 6 cilindri, ma con motori elettrici da quasi 200 CV di supporto e prossimamente sarà ancora più potente. Infatti la rivoluzione è dietro l’angolo, con motori che dal 2017 avranno mille cavalli di cui la maggior parte derivanti dai motori elettrici. È un mondo che cambia e si rinnova e per farlo deve sperimentare in gara le nuove tecnologie, che poi son le vecchie, visto che le prime auto a motore, agli albori (fine 800, oltre un secolo fa, per intenderci), erano proprio elettriche. Poi ci fu l’avvento della benzina, del gasolio e ora si torna alle origini. Ma che corse sono quelle coi motori ibridi? Belle e brutte, proprio come in passato. In F.1 ci sono due anni di dominio Mercedes, ma Ferrari, Renault e Honda sono della partita e chissà, scandalo VW a parte, se Audi arriverà a dare manforte. Ma se la F.1 ha scoperto (o riscoperto, primo anno nel 2009 coi kers ante litteram) nel resto del motor sport la parte del leone l’ha fatto il WEC, sigla che indica il mondiale prototipi, quello che corre la 24 ore di Le Mans, per intenderci. Ebbene, lì il regolamento ha

permesso di vedere soluzioni nuove e scelte diverse, al contrario della F.1 dove tutti i motori hanno 6 cilindri di 1,6 litri, nel mondiale prototipo c’è una quantità di energia a disposizione, che dal prossimo anno passerà da 8 a 10 Mj, ovvero più elettrico e meno motore termico. Nel WEC Audi ha scelto un motore diesel con un elettrico con un recupero di energia a volano, la Porsche un piccolo 4 cilindri benzina e kers, la Toyota un 6 cilindri benzina ed elettronica simile, tutti insieme, con scelte diverse ma con un unico scopo, ridurre i consumi, aumentare l’uso dei motori elettrici. Il futuro è questo, c’è poco da fare. E non è un mistero che altre categorie stiano pensando a come imitare queste regine del motor sport. Nei rally non se ne parla, ma ci stanno pensando, nel mondiale turismo si va di tradizione (per via dei costi) ma qualcuno vorrebbe un ibrido anche qui. Ma l’elettrico costa caro, basti dire che per Mercedes ci sono investimenti superiori ai 400 milioni di euro all’anno, per Audi e Porsche si va dai 100 ai 150 milioni a stagione. Troppi per un semplice team privato. Ma i numeri danno ragione a questa scelta: se una F.1 percorreva 1,1 km con un motore aspirato da 750 cavalli e 8 cilindri, oggi con 800 cavalli e l’ibrido fa 2,7 km al litro. Ovvero un guadagno nei consumi (e minori emissioni) di quasi il 60 per cento. Pensate a una utilitaria del futuro: se oggi fa 20 km con un litro di benzina, domani ne farà 45 grazie all’elettrico e alle esperienze che Hamilton e Vettel stanno conducendo in pista. Come dire che il futuro è già fra noi.

LE SUPERCAR GREEN E LE ALTRE Non solo corse, visto che le auto ibride, ovvero dotate di un motore endotermico (diesel o benzina) accoppiato a un elettrico, sono presenti su strada da tanto tempo. Toyota è stata la prima e l’arrivo nel mondiale prototipi segue quello su strada dei modelli cult, dalla Prius alla Yaris passando per le Lexus del gruppo. Ma anche Mercedes, vincitrice del mondiale F.1, ha in gamma modelli ibridi ed elettrici, come la Classe B, ma anche la C e le GLE plug in. Altri elettriciibridi da primato li ha messi in campo la BMW con la i8, vettura sportiva e dal design accattivante, che affianca la i3, totalmente elettrica, per non dimenticare poi Porsche, che dalla Panamera in poi ha elettrizzato tutto quello che poteva oltre allo splendido prototipo che corre nel mondiale, la 919, anche se la punta di diamante resta la 918 Spyder, icona dell’ibrido alla massima potenza. Honda ha la Civic, più tranquilla e meno appariscente, mentre i francesi da tempo con la Citroen DS5 si sono specializzati come gruppo PSA nell’accoppiata dieselelettrico, soluzione in uso anche sulla Peugeot 508 Rx. In Italia, a parte La Ferrari, il resto del gruppo Fiat ha creduto poco in questa soluzione, ma i tecnici Magneti Marelli sono pronti con scelte innovative e rivoluzionarie. Manca la volontà politica, ma fin tanto che Panda, Punto e 500 tirano il mercato, per ora non se ne parla. E altri top come Maserati? Calmi, stan studiando anche loro, ma quando uno acquista certi modelli, la prima cosa che chiede è la sportività e il sound del motore… 60

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La Mercedes AMG di F.1 di Lewis Hamilton

Ferrari LaFerrari

Mercedes sLs aMg couPé eLectric driVe

Motore V12 di 6,3 litri – 800 cV + motore elettrico (utilizza lo stesso sistema Kers di F.1) 120 kW x totale 963 cV e 900 Nm di coppia max

top car elettrica. Quattro motori sincroni a magneti permanenti 7- 45 cV (552 kW) – 250 km/h autolimitati – 0-100 km/h 3,9 sec – cO2 pari a 0 – autonomia 250 km

LaMborghini asterion LPi 910-4

Porsche cayenne s e-hybrid

ibrida plugh-in - motore V10 di 5,2 litri – 610 cV + 3 motori elettrici 300 cV x tot 910 cV - 320 km/h – 0-100 km/h 3,0 sec. – cO2 98 g/km

suv ibrido plug-in, usa lo spesso sistema della Panamera ma potenziato – motore V6 di 3.0 litri – 333 cV + un motore elettrico x tot 416 cV e 590 Nm di coppia massima – 243 km/h (max 36 km in modalità solo elettrica, raggiungendo una velocità max di 124 km/h) - 0-100 km/h 5,9 sec – consumo medio nel combinato 3,4 l/100 km

Porsche 918 sPyder Motore V8 di 4,6 litri – 608 cV + due elettrici x 285 cV complessivi x tot. 893 cV 345 km/h – 0-100 km/h 2,6 sec. – fino a 150 km/h si muove in modalità elettrica - consumo medio 3,1 litri/100 km - cO2 72 g/km

LaMborghini asterion LP910-4 concept ibrido plug-in – motore V10 di 5,2 litri 610 cV + tre motori elettrici x tot 910 cV – 320 km/h – 0-100 km/h 3,0 sec – cO2 98 g/km

inFiniti Q70 hybrid berlina ibrida diesel-elettrica – motore V6 di 3.5 litri + motore elettrico per un totale di 364 cV – 250 km/h autolimitati – 0-100 km/h 5,3 sec – consumo medio nel combinato 6,2 l/100 km – cO2 145 g/km * dati dichiarati dalle case

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spEcIalE grEEN car di Vittorio Piaggi

la scossa ecologica Il panorama delle auto green in questa chiusura del 2015 si rivela molto interessante e in continuo mutamento. Le grandi case come Mercedes, Audi, Bmw e Porsche spingono la sperimentazione verso l’ibrido/elettrico. Sul fronte «total green», ad esempio, la concept Porsche Mission E e il Suv Audi E-tron quattro, preannunciato per il 2018, promettono una autonomia di 500 km e oltre. Modelli non più nuovissimi come la FIAT 500E ha quest’anno sbancato negli USA. La divisione tra diversi settori si fa sempre più labile: è il caso di Apple che si dice presenterà una elettrica entro il 2019, e della svizzera Micro Mobility Systems che con la micoroelettrica «Microlino» rivisita la Bmw Isetta del dopoguerra. Infine, c’è chi come la californiana Tesla si muove trasversalmente nell’ambito della tecnologia elettrica, dalla sportiva Model S alle batterie domestiche

ToyoTa RaV4 HybRid La nuova RAV4 Hybrid unisce il DNA di RAV4 con gli oltre 60 anni di storia del 4X4 e l’indiscussa leadership di Toyota nella motorizzazione Hybrid. La nuova RAV4 abbina un motore a benzina da 2,5 litri ad uno ibrido e ad un secondo motore elettrico sull’asse posteriore. La trasmissione elettronica All Wheel Drive (AWD) garantisce maggiore aderenza e stabilità nelle condizioni di marcia più impegnative. La nuova RAV4 possiede le migliori dotazioni in termini di sicurezza attiva e passiva: il Pre-Crash System (PCS), che aiuta a prevenire gli

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incidenti, rilevando eventuali frenate improvvise da parte delle vetture che precedono; il Lane Departure Alert (LDA) che segnala con un allarme acustico eventuali scostamenti della vettura dalla corsia di marcia; l’Auto High Beam (AHB) che garantisce una perfetta visibilità di marcia durante le ore notturne; il Road Sign Assist (RSA), che tramite una telecamera rileva i limiti di velocità ed i segnali stradali mostrandoli sul display; infine l’Adaptive Cruise Control (ACC) che aiuta il guidatore a mantenere un’adeguata distanza di sicurezza dalle vetture che precedono. La nuova Toyota RAV4 Hybrid sarà disponibile da dicembre 2015 in promozione a 28.900,00 euro.


Citroen C-zero

tesla model s

Presente sul mercato oramai da qualche tempo, sviluppata in collaborazione con Mitsubishi Motors Corporation (MMC), la C-Zero si conferma una vettura compatta ed attraente per il grande pubblico, passando da 14 esemplari venduti in Italia nel 2014 a 136 immatricolati a settembre di quest’anno. La C-zero è una city car studiata per gli spostamenti urbani. Dotata di un motore sincrono a magnete permanente, fornisce 47 kW o 64 CV nel regime da 3000 a 6000 giri/min. La coppia massima raggiunge 180 Nm da 0 a 2000 giri/min. e la potenza viene trasmessa alle ruote posteriori attraverso un riduttore mono velocità. Il motore è alimentato con batterie di ultima generazione agli ioni di litio: composte da 88 celle da 50 Ah (energia imbarcata: 16 kW/h), forniscono alimentazione a 330V. Una ricarica completa richiede 6 ore. Grazie al passo di 2,55 m. offre 4 posti effettivi e un bagagliaio di 166 litri. Inoltre è dotata di molteplici equipaggiamenti di comfort e sicurezza: servosterzo, ABS, ASR, ESP, vetri elettrici, 6 airbag, sistema telematico autonomo per chiamate d’emergenza e climatizzazione sono i più significativi. La Citroen C-zero Full Electric Airdream Seduction è disponibile a partire da 30.690,00 euro.

La Tesla S prosegue la sua inarrestabile marcia verso le vette nelle vendite delle auto elettriche, (ad oggi seconda in Italia) malgrado i prezzi non certo alla portata di tutti. Ma il segreto della Tesla sta proprio nell’offrire una incredibile qualità a partire da un raffinato design, passando da prestazioni da auto sportiva, con una completa affidabilità di un mezzo altamente sofisticato. La Tesla S, recentemente adottata anche dalla Polizia di Los Angeles, è dotata di due motori, uno davanti e uno dietro tramite i quali controlla digitalmente la coppia delle ruote anteriori e posteriori in modo indipendente, garantendo una trazione e un controllo notevoli. La trazione integrale è disponibile come optional sulle Model S con batteria da 70 e da 85 kw/h, mentre è già in dotazione sulla S Performance. La Model S è disponibile in diverse versioni a partire da 70 kW/h, 320 CV, e prezzo di 78.400,00 euro, fino alla 90 kW/h Dual motor Performance, 700 CV, accelerazione da 0 a 100 km/h in 3 secondi e un costo di 120.300,00 euro. La autonomia dichiarata è tra i 420 e i 520 km a seconda dei modelli.

subaru impreza sport Hybrid Subaru continua la sua marcia verso l’ibrido: la nuova Sport Hybrid, appena immessa sul mercato giapponese, è infatti la seconda ibrida ad essere presentata. La nuova Impreza, dotata di un motore elettrico la cui accelerazione lineare bene si abbina alla gestione sportiva dell’elettronica, offre una guida divertente e prestazionale, ma naturalmente con ridotti consumi di carburante che si traducono in una percorrenza media di soli 20,4 km/l. Progettata per sfruttare al meglio il baricentro basso, la particolare trasmissione Symmetrical All-Wheel Drive (AWD) e la batteria ad alta tensione, sono posizionati in modo di garantire massima stabilità e ottima maneggevolezza. I controlli di gestione dell’energia disponibile dalle batterie sono stati studiati in modo da poter utilizzare l’energia rigenerata anche ad alte velocità. La trasmissione a variazione continua Lineartronic, appositamente progettata, incorpora la trazione ibrida del motore. L’attrito ridotto ed il convertitore di coppia modificato hanno migliorato il risparmio di carburante, fornendo al contempo sensazioni di guida più immediate. Il look della Impreza è stato rivisto, con pneumatici più larghi (215

contro i precedenti 205), con un nuovo frontale fortemente sagomato e con speciali spoiler laterali sottoporta ed uno spoiler nella parte posteriore del tetto. WEEKEND IN

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le auto elettriCHe le più interessanti

BMW I3

Nelle elettriche è battaglia aperta tra la Renault Zoe Intens Q210, che per 24.200,00 euro offre ottime capacità (autonomia di 210 km, 135 km/h di velocità, accelerazione 0-100 km/h in 13,5 secondi) e la Nissan Leaf EST Visia Flex, che con caratteristiche simili alla Zoe comanda oggi la classifica delle vendite di auto elettriche in Italia. Il costo è leggermente più alto (24.790,00) e offre una autonomia di 199 km, leggermente inferiore alla Zoe, ma con maggiori prestazioni in termini di velocità e accelerazione (144 km/h e da 0-100 km/h in 11,5 secondi). Nell’ambito delle urbane ottima ma un po’ più cara la Citroen C-zero Full Electric Airdream Seduction. Disponibile a partire da 30.690,00 euro, garantisce una autonomia di 150 km (130 km/h e accelerazione 0-100 km/h in 15,9 secondi). La Bmw i3 compatta e dal design estremamente accattivante è quinta nelle classifiche di vendita, il prezzo di 36.500,00 la posiziona in una diversa fascia del mercato rispetto alle precedenti. Buone le prestazioni (150 km/h con un accelerazione da 0-100 km/h in soli 7,2 secondi) e soprattutto la autonomia, che nella versione con Range Extender raggiunge i 300 km. La Tesla Model S dal design pulito ed elegante, è la capostipite delle elettriche altamente prestazionali. L’autonomia varia tra i 420 e i 520 km. a seconda dei modelli. Ottima per clienti esigenti. Disponibile in diverse versioni, a partire da 70 kW/h, 320 CV e prezzo di 78.400,00 euro, fino alla 90 kwh Dual motor performance, 700CV, accelerazione da 0 a 100 km/h in 3 secondi e un costo di 120.300,00 euro.

le più vendute oggi 1° Nissan Leaf 2° Tesla Model S 3° Renault Zoe 4° Smart Fortwo

le elettriCHe in arrivo Smart Fortwo 70 Twinamic

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La Nissan Leaf 2016, prevista per l’anno prossimo aumenta di 50 km l’autonomia della batteria, che ora garantisce 250 km. complessivi, inoltre con 79,00 euro/mese è possibile noleggiare direttamente le batterie già cariche presso i punti Nissan. Il prezzo dovrebbe aggirarsi attorno ai 28.900,00. Si preannuncia estremamente interessante la Audi e-tron quattro, un SUV concept totalmente elettrico, che entrerà in produzione dal 2018 e che avrà una autonomia di almeno 500 km. Mercedes ha dichiarato che sta lavorando su un modello elettrico innovativo, non necessariamente classificabile come SUV, con una autonomia di 500 o 600 km. In arrivo anche il nuovo modello della bellissima elettrica Aston Martin Rapide, potenziata a 800 CV, con una autonomia prevista di 320 km, non sufficienti però per competere con Tesla e Audi.

Renault ZOE Intens Q210


le auto ibride le più interessanti Oltre alle capostipiti Toyota come Prius, di cui sta per arrivare il nuovo modello e Auris e Yaris in testa alle classifiche, meritano certamente una menzione: Bmw i8, che malgrado il prezzo non certo alla portata di tutti (139.650,00 euro), offre prestazioni spaziali: 250 km/h, con un consumo combinato di 2,1 l/100 km. e 49 g/km in termini di emissioni di CO2, il tutto contenuto in una involucro spettacolare. La Lexus CT, è una compatta a quattroporte dallo spirito aggressivo che nel panorama Lexus è quella che offre il miglior rapporto prestazioni/prezzo; emissioni di CO2 di 82 g/km, 180 km/h e un consumo nel combinato di 3,6 l/100 km, disponibile a partire da 27.700,00. Interessante tra le ibride a trazione integrale la Peugeot 3008 hybrid 4, dotata di trazione integrale permanente, ha emissioni di CO2 di 88 g/km e un consumo di 3,4 l/100 km (nel consumo combinato). Costa 37.750,00 euro e raggiunge i 191 km/h.

Volkswagen Tiguan Hybrid Plug-in

Come destreggiarsi tra le diverse tipologie di Hybrid Quattro ad oggi le tipologie di Ibride in commercio. Partiamo dalle «Microibride», sono auto in cui la parte elettrica consente la funzione Stop&Start del propulsore termico. Le «Mild-Hybrid», a differenza delle «Microibride», montano un motore elettrico da 10-15 kW alimentato da batterie NiMH o al Litio. Il propulsore termico in fase di accelerazione viene aiutato da quello elettrico, inoltre l›energia prodotta in fase di decelerazione viene recuperata ed utilizzata per ricaricare le batterie. Le Full-Hybrid permettono di viaggiare per brevi tragitti in modalità esclusivamente elettrica. Le ibride plug-in possono essere ricaricate direttamente dalla presa elettrica di casa o presso le colonnine di ricarica. Le ibride ad aria compressa sono l’ultima frontiera dell’ibrido: il motore a benzina è affiancato non da un motore elettrico ma da una pompa pneumatica motorizzata, che viene alimentata dall’aria compressa contenuta in un serbatoio. L›intero sistema fornisce una spinta aggiuntiva nelle fasi di partenza e di accelerazione senza influire sui consumi di carburante. Decelerando e frenando la motopompa ricarica la bombola di aria compressa invertendo il processo.

Toyota Prius 2016

Aston Martin DBX

le più vendute oggi 1° Toyota Yaris 2° Toyota Auris 3° Lexus NX 4° Lexus CT

BMW I8

le ibride in arrivo La nuova Toyota Prius presentata in settembre al Salone di Francoforte è un cavallo di battaglia della casa giapponese, tutt’oggi ampiamente apprezzata dal pubblico. Debutta nel lontano 1997, è ora giunta alla quarta generazione. La trasmissione Full Hybrid ha subito importanti perfezionamenti che ne migliorano l’efficienza, riducono il peso e ottimizzano la performance. Le modifiche al motore hanno comportato un aumento dell’efficienza termica, che giunta ora a superare il 40% rappresenta oggi la migliore performance al mondo. Il 2016 vedrà diverse novità nel mondo ibrido tra cui l’arrivo della

Bmw X1 Plug-In Hybrid. La X1 Hybrid sfrutterà probabilmente un motore a quattro cilindri da 2 litri abbinato ad un motore elettrico da 88 CV/136 Nm di coppia, montato sulle ruote posteriori tramite una trasmissione a due velocità, con una potenza totale superiore ai 200 cavalli. Interessante anche l’arrivo della Volkswagen Tiguan, che in questa seconda generazione oltre a crescere nelle motorizzazioni e nelle dimensioni sfodera anche versione Hybrid Plug-In. Bisognerà invece attendere il 2019 per vedere la nuova Aston Martin DBX, una ibrida plug-in crossover, per ora ancora allo stadio concept.

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WEEKEND

IN

PORTOGALLO

di Nicola D. Bonetti

A LISBONA VERSO IL FUTURO Alla guida dell'ultima ammiraglia BMW, un balzo nel futuro, prossimamente ibrido, per un intenso weekend tra storia e monumenti, tradizione e innovazioni con particolare attenzione alla gastronomia lusitana: dallo chef stellato allo street food. Scoprendo una Lisbona diversa, sorprendente.

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CON LA BMW SERIE 7

U

na città in evoluzione, come testimoniato dalla sua storia. Per visitarla Weekend IN ha scelto una vettura che rappresenta lo stato dell'arte evolutivo: come ogni ammiraglia Bmw, questa sesta generazione della Serie 7 anticipa il futuro con tecnologie pratiche e coinvolgenti, semplici e utilizzabili quotidianamente. Anche esplorando Lisbona e dintorni. Fondata secondo una leggenda da Ulisse con il nome di Ulissipo, o più verosimilmente dai Fenici con nome Olissopo dall'iconico significato di "porto che incanta". Poi greca, cartaginese, romana (cambiando nome in Felicitas Julia), quindi dominata dai mori per quattro secoli e conquistata dai cristiani; capitale dal 1255 e proiettata a scoprire il mondo nel XV secolo, divenendo uno dei maggiori centri commerciali: la ricchezza così originata la trasforma con il vistoso stile architettonico voluto dal re Manuel, il cui esempio tuttora visibile è il Monastero dos Jerónimos a Belém. Perché la maggior parte della città è stata distrutta dal terremoto del 1755 al quale seguì un grande incendio, lasciando spazio al barocco. La storia contemporanea del Portogallo rinasce dopo la lunga dittatura nel 1974, seguono l'ingresso nell'UE, le grandi visibilità internazionali con la nomina a capitale europea della cultura nel 1994 e la memorabile Expo del '98, con l'inaugurazione del ponte Vasco da Gama (17,2 km) per commemorare i cinquecento anni dalla scoperta della Via delle Indie. Il fascino di Lisbona è unico, inimitabile, intenso e coinvolgente: vera capitale multiculturale per le eredità dei navigatori e del colonialismo, ha aspetti notissimi e affollati da un turismo che rappresenta buona parte della fonte di nuovo benessere. Al di là del mare e del Tago, della morfologia ondulata e dei panorami mozzafiato, dei grandi monumenti, dei caratteristici quartieri, dei palazzi decorati con azulejos, dei tram e del fado, ci sono modi diversi per vi-

sitarla, cercando una della tante possibilità alternative ai tour da "bus people". Innanzitutto, muoversi con stile, a bordo della nuovissima Bmw Serie 7, ammiraglia al vertice del lusso e del comfort, quasi da far condurre all'autista, per allungarsi sul sedile posteriore destro "lounge", con il tablet che governa direttamente molte funzioni della vettura e si connette per decidere dove andare e cosa visitare. Privilegio non per tutti, che conferisce esclusività alla nostra visita. Il primo suggerimento è dove alloggiare: Lisbona offre di tutto, ma poco più a nord, a Estoril, l'Hotel Intercontinental ha una posizione strategica. A meno di 30 minuti a piedi passeggiando sul lungomare fino alla Cittadella fortificata di Cascais, e proprio sotto l'hotel ferma il trenino leggero che conduce a Lisbona per le visite a piedi. Prima però di immergersi nella capitale, un paio di suggerimenti: sempre lungo la costa, verso nord, Ericeira è un borgo di pescatori, dove il paesaggio è adagiato sull'oceano, con vento e profumo del mare che coinvolgono, con le alte onde e l'atmosfera poco turistica. Proseguendo verso l'interno al volante della Bmw Serie 7, altra deviazione merita verso Mafra: castello, convento barocco e basilica sono costruzioni imponenti come la loro storia, che ha ispirato opere letterarie, teatrali e cinematografiche. Dopo la cultura, poco fuori città una tappa alla Quinta de Sant’Ana, azienda vinicola eccellente che sfrutta il microclima del vicino oceano: l'alternanza di mattine fresche e pomeriggi caldi, consente vini molto particolari, tra questi un Pinot nero, unico in Portogallo. In una mezz'oretta priva di traffico su strade e autostrade scorrevoli dove le doti da stradista della Serie 7 svettano, si raggiunge Lisbona: non per pensare sempre a mangiare, ma i Pastéis de Nata sono un obbligo. I cestelli di sfoglia con crema pasticcera sono un simbolo della città. Il consiglio è di risalire alle origini: nati secoli fa, quando nei conventi si producevano molte uova. L’albu-

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WEEKEND

IN PORTOGALLO

me per inamidare gli abiti delle monache e chiarificare il Porto, riservando i tuorli all'arte pasticcera. Una leggenda racconta che all'inizio dell'800 la rivoluzione chiuse i conventi: alcuni monaci capitalizzarono l'esperienza, fondando l'attività accanto al Monastero dos Jerónimos di Belém, dove esisteva una raffineria di zucchero. Segue la visita al Museo dell'Auto per poi passare a due patrimoni dell'umanità Unesco: il Monastero e, con pochi passi verso il mare, la scenografica Torre di Belém, da dove Vasco da Gama partì per le sue esplorazioni, ricordate dal monumento alle scoperte geografiche. Questo era infatti il quartiere portuale del tempo. Alla fine delle visite, una cena raffinata molto vicino alla Torre: all'interno di un modernissimo hotel con spa - arrivare con la Bmw Serie 7 è un tocco di stile ben intonato - Feitoria è un ristorante stellato dove degustare con raffinatezza creativa e di presentazioni piatti innovativi e altri creati elaborando la tradizione portoghese. Per la seconda giornata, la nostra esplorazione parte da Cascais, ammirando ville e giardini attorno al Casinò, dove ci si

rende conto che la Bmw Serie 7 è intonata a un panorama automobilistico di alto profilo, per dirigersi verso l'interno. Qualche saliscendi per godere della coppia e delle quattro ruote sterzanti, ed eccoci a Sintra: un capolavoro architettonico di inizio secolo (scorso) con villette singole dallo stile incredibile. Quindi raggiungiamo Lisbona, dedicandoci invece alle zone popolari, dal centro alle strette vie del quartieri Alfama e Chiado, per arrivare infine nell'area ristrutturata dei magazzini portuali al di sotto del Ponte. Nessun problema se gli spazi di parcheggio sono troppo stretti: la nuova Serie 7 fa tutto da sola, e non come le altre vetture.. Da questa si scende, guidandola a distanza dal telecomando con display contenuto nella chiave: l’auto si infila anche dove noi stando a bordo non avremmo mai aperto la portiera. Nel quartiere, tanto per tornare ai cibi, si può mangiare, passeggiando, il baccalà fritto avvolto nella carta marrone. Perché uno dei motti del Portogallo è: "non c'è giorno senza pioggia, senza sole, e senza un modo diverso di mangiare il bacalhao".

compagna di viaggio

BMW SERIE 7, ANTICIPA IL FUTURO

... A BREVE ANCHE IBRIDA

Sesta generazione dell’ammiraglia che dal 1977 precorre i tempi, introducendo innovazioni che incrementano prestazioni, sicurezza e comfort. Stile personale e raffinato, grande abitabilità pensata per il guidatore con orientamento sportivo (ma ci sono anche le versioni L a passo allungato), senza trascurare il ruolo di precursore del lusso contemporaneo e innovativo tra le automobili al vertice del segmento. Guidare una Serie 7 significa disporre di comfort elevatissimo in un abitacolo sontuosamente spazioso, e al tempo avere la maneggevolezza e la dinamica di guida da sportiva Bmw. Alleggerita e più aerodinamica delle precedenti, scorre nel silenzio fino a quando non la si vuol far ruggire. Ma il piacere consiste nello scoprire le prelibatezze esclusive che introduce: selezionando Adaptive l’auto si adegua alla strada e allo stile di guida, comfort con sospensioni pneumatiche, configurabile anche con quattro ruote sterzanti e motrici, proiettori full led di serie o laser opzionali. All’interno la prima mondiale è per i comandi a gesti, fissi e personalizzabili, con i quali cambiare canale o regolare il volume audio, aprendo a nuovi scenari. Design esclusivo, materiali raffinati e massima cura, e la possibilità del sedile posteriore destro Executive Lounge, comandi touch e schermi ovunque, più un tablet posteriore, fino al Vitality Program disponibile per la zona posteriore. E il tetto panoramico in vetro Sky Lounge con scenografia di luci in sei colori, liberamente selezionabili, come le fragranze profumate, o la ricarica wireless dei telefoni a bordo. Nuovi motori sei cilindri Diesel (265 CV) e V8 a benzina (450), per tutte cambio Steptronic a otto rapporti con prezzi da 88.800 euro. E l’ibrida in arrivo. www.bmw.it

Tra non molto alla gamma della nuova Serie 7 si aggiungeranno le versioni ibride plug-in: 740e più la variante L a passo lungo e xDrive con trazione integrale intelligente. Meccanicamente il sistema ibrido è abbinato al motore a benzina con quattro cilindri, sostenuto da un elettrico per una potenza combinata di 240 kW-326 CV. Secondo il ciclo di omologazione il consumo sarebbe di 2,1 l/100 km con emissioni di CO2 di 49 g/km. Guidabile in modalità elettrica fino a 120 km/h, consente una percorrenza massima di 40 km con emissioni zero. Scattando però da 0 a 100 in 5,6" e raggiungendo i 240 km/h.


DOVE MANGIARE Restaurante Feitoria Ambiente raffinato e architettura di design, per un’esperienza gastronomica che coinvolge anche creatività e presentazione. Bere una spremuta d’arancia centrifugata con basilico come aperitivo, per vedersi servire un vero bonsai sul quale sono fissate finte amarene che in realtà contengono fois-gràs, e stuzzichini adagiati in una ciotola piena di ciottoli caldi, beh, vale la prova. Qualità elevatissima, massima cura e buon servizio: Chef João Rodrigues con Stella Michelin, a un passo dal mare e dai monumenti di Belém. Altis Belem Hotel & Spa, Doca do Bom Sucesso, P-1400-038 Lisboa, Portogallo Tel. +351. 21.040.0207 www.restaurantefitoria.com/en/

DOVE ADDOLCIRSI

bMw 730D Dimensioni: Potenza: Coppia: Velocità massima: 0-100 km/h:

510/190/148 cm 265 CV a 4.000 gir/min 620 Nm da 2.000 giri/min 250 km/h 6,1 secondi

Consumo medio:

4,5 l/100 km (22,2 km/l)

Emissioni di CO2:

119 g/100 km

Pastéis de Belém Il suggerimento è non farsi spaventare dalla coda, che fluisce scorrevole: se tutti ci vanno, non è solo per moda e fama storica, sono tra i migliori Pastéis de Nata della città. Un paio di euro cadauno, con il piacere - oltre che comprare le confezioni da portare a casa - di degustarli nelle salette rivestite di azulejos, spolverando i dolcetti con zucchero o cannella, a scelta. Senza trascurare uno sguardo al laboratorio, con il fascino della pasticceria originale che dal 1837 sforna migliaia di dolci al giorno. Belém 84-92, P-1300-085 Lisboa, Portogallo Tel. +351. 21.363.7423

www.pasteisdebelem.pt

DOVE DEGUSTARE

Quinta de Sant’Ana Mezz’ora appena da Lisbona e vicino a Mafra, il mondo già cambia: una realtà particolare è la Quinta, che produce vini speciali e diversi da qualsiasi altro, cibi semplici della tradizione di campagna, accoglie con camere dalla tranquillità estrema tra colline e vigneti attorno a un vecchio villaggio portoghese, con viuzze e casette bianche con fiori alle finestre. Poi si superano i cancelli della tenuta e sembra di accostarsi a un altro mondo, dalla cantina agli edifici. P-2665-113 Gradil, Rua Direita 3, Mafra, Portogallo Tel. +351.261.963.550 www.quintadesantana.com

DOVE DORMIRE

Hotel Intercontinental Estoril Forse l’aspetto meno entusiasmante è solo il nome, che riporta grandi hotel da nomenclatura: nuovo e raffinato, con servizio attento, l’Intercontinental è un balcone sul mare, anzi subito sotto le finestre ci sono le piscine e i giardini e non manca la spa. Efficienza e stile, funzionalità e lusso. Paesaggio da seafront che spazia fino alla storica cittadella che sovrasta la marina di Cascais, ispira relax e vacanza, in posizione invidiabile. Da vivere un aperitivo al tramonto sull’oceano. Avenida Marginal 8023, P-2765-249 Estoril, Portogallo Tel. +351.21.8291100 www.ihg.com/hotels/it/it/estoril/

WEEKEND IN

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WEEKEND IN TOSCANA di Vittorio Piaggi

Sulle colline di

I paesaggi del versante est di Firenze verso Arezzo sono noti in tutto il mondo per la loro dolcezza. Un itinerario da Fiesole a Bibbiena di circa 2 ore, che nella stagione natalizia riserva sensazioni uniche, arricchite dai profumi dei boschi e dalle fragranze della cucina toscana. Ci accompagnerà in questo viaggio a ritroso nel tempo una avanzatissima Peugeot ibrida, diesel-elettrica, che abbiamo scelto per il suo carattere ecologico e il suo delicato impatto su questi ambienti incantati

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iesole è una stupenda cittadina di origine etrusca, nella quale meritano una visita l’Acropoli, il Teatro romano e la Cattedrale che risale al 1028 e che si trova in centro al paese. Qui si respira una dolce atmosfera natalizia; l’aria è pungente e i tiepidi raggi solari ci regalano un piacevole tepore sul viso; guardando le finestre delle case addobbate per le feste, una dolce melodia natalizia ci attira verso l’altro lato della Piazza. Il Mercato di Natale di piazza Mino da Fiesole ci accoglie con la sua magica atmosfera fatta di lucine natalizie, musiche, bancarelle piene di personaggi del presepe, coloratissimi addobbi per l’albero e tutto ciò che può servire per decorare le nostre case nella festa più bella dell’anno. Ma non possiamo dilungarci troppo, il nostro itinerario lungo le colline di

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WEEKEND IN

Dante ci attende. Dalla Piazza della Cattedrale imbocchiamo via di Monte Ceceri che ci conduce fuori dal centro abitato fino al pianoro di Monte Ceceri dove vi fu il famoso tentativo di volo umano da parte di Leonardo da Vinci. Proseguiamo tra chiese e castelli, prima incontrando la chiesa di San Lorenzo e poi il castello di Vincigliata, una costruzione realizzata dai Visdomini e poi distrutta dai fiorentini nel 1361. Il ricchissimo inglese John Temple Leader si innamorò di quelle rovine e acquistandole avviò un’opera di ristrutturazione che nell’arco di dieci anni (tra il 1855 e il 1865) lo portò ad erigere un nuovo castello in stile gotico. La strada prosegue e ci appaiono prima una villa con ninfeo e a Poggio al Vento una dimora signorile cinquecentesca. Muovendoci sempre in direzione est


DA FIESOlE (FI) A BIBBIENA (AR) CON l A PEugEOT 508 RXH HYBRID4

dante sulla SP110 oltrepassiamo Montebeni e giungiamo sul lato nord dell’Arno; la strada lo costeggia svelando a tratti sulla riva opposta i paesaggi collinari rinascimentali, dipinti di ocra e ruggine. Oltrepassati Sieci e Pontassieve decorati per le festività natalizie, ci si stacca dalle rive dell’Arno per dirigerci verso nord-est sulla SR69, imboccando la storica Strada regionale della Consuma. Il percorso scorre su dolci declivi, circondato da distese di vigneti e salendo giungiamo al Passo della Consuma a 1.050 metri di altitudine. Lungo questo tracciato tra il 1902 e il 1964 si è disputata a periodi alterni la “Coppa della Consuma”, una epica gara automobilistica e motociclistica, che ha visto la partecipazione di nomi illustri delle corse internazionali, come Nuvolari, Varzi, Scarfiotti. Dal 1990 questa competizione viene rievocata con una manifestazione di auto d’epoca. Giunti a Scarpaccia, deviamo a sinistra scendendo sulla S.P.73 che ci conduce al castello di Romena; qui pare aver soggiornato Dante Alighieri nel primo periodo del suo esilio, mentre era in fuga da Firenze. Il luogo lo impressionò in modo particolare, tanto da menzionarlo nell’Inferno nell’episodio di Maestro Adamo. Proseguendo verso sud giungiamo alla Pieve di S.Pietro di Romena, dove si può ammirare la Basilica medievale. Proseguendo sulla

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Castello di Romena

Fiume Arno, all’altezza di Poppi

Cattedrale di Fiesole Teatro Romano

FIRENZE

Castello dei Conti Guidi Castello di Vincigliata Castello di Vincigliata

SP73 siamo nuovamente sulla Strada regionale della Consuma, dove i colori della terra bruciata e dell’arancio che decorano i boschi ci colpiscono per la loro poesia. Al bivio svoltiamo a sinistra verso Castel San Niccolò e scendendo sulla S.R. della Consuma all’altezza di Poppi giungiamo al castello dei Conti Guidi del XIII secolo, che merita senza ombra di dubbio una visita. Ripartiti, ci riaccostiamo nuovamente alle anse dell’Arno, fino a giungere poco dopo a Bibbiena (Arezzo), luogo incantevole che custodisce una roccaforte medievale. Le sue antiche atmosfere e il sapore natalizio ci attraggono magneticamente anche grazie alle trombe degli sbandieratori che si stanno esibendo proprio in quel momento nel centro del paese. Dopo aver visitato l’antico Teatro comunale approfittiamo delle bancarelle del mercatino natalizio per acquistare alcune specialità gastronomiche toscane. La nostra ultima tappa è il Santuario di Santa Maria del Sasso, un luogo magico, posto subito fuori l’antico borgo, nel quale in seguito all’apparizione della Vergine nel 1347, venne eretta una piccola chiesetta, poi ampliata nei secoli successivi fino a diventare l’attuale complesso monastico. Dopo una giornata così intensa è giusto riposarsi negli ambienti caldi e accoglienti di “Il Tirabusciò”, ristorante Slow Food dove gustare le specialità locali come le linguine con baccalà arrostito, piuttosto che i tortelli di patata rossa di Cetica al ragù di maiale grigio, accompagnati da una bottiglia di Chianti Aretino.

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Castello di Romena

Fiesole, Anfiteatro

Poppi, Castello dei Conti Guidi


CoMe Si ARRiVA A FieSoLe Fiesole è raggiungibile sia da nord sia da sud con la Autostrada A1 in direzione Firenze.

Santuario Santa Maria del Sasso

pratovecchio Santa maria del Sasso

bIbbIENa Teatro Bibbiena Pieve di Romena

CoSA VedeRe Fiesole Fiesole è una stupenda cittadina nella quale meritano di essere visitati i resti delle cinta murarie etrusche, l’Acropoli, il Teatro romano, Villa Peyron con il giardino e il Bosco di Fontelucente, il giardino di Villa Nieuwenkamp, Villa Medici-Belcanto e il castello di Vincigliata. la piazza Mino da Fiesole ospita importanti edifici storici: sul lato nord il Palazzo Vescovile (XI secolo, ricostruito nel 1675) e la Cattedrale di San Romolo (avviata nel 1028 e ampliata fra il ‘200 e il ‘300), poi oggetto di un radicale restauro alla fine dell’Ottocento. Dalla cima del colle su cui sorgeva l’acropoli si possono anche ammirare la chiesa e convento di San Francesco. Sulla destra si accede a due chiostri del XIII e XIV secolo. Da San Francesco un sentiero all’interno dei giardini pubblici conduce alla via del Cimitero che sfocia in via Duprè da cui si accede all’area archeologica, con l’imponente teatro romano e il complesso termale con grandi vasche locali per il riscaldamento dell’acqua e la loggia panoramica sulla valle del Mugnone. In via Duprè sono visibili le Mura etrusche nel tratto più lungo e meglio conservato. Piazza Mino da Fiesole è chiusa da un lato dal trecentesco Palazzo Pretorio e sul fianco dalla Chiesa di Santa Maria Primerana. Qui troviamo anche il mercato natalizio.

doVe doRMiRe Agriturismo la Collina delle stelle- località Casanova, Bibbiena (AR) – tel.0575/1460116 Podere sant’Angelo – Strada provinciale dei guazzi – Bibbiena (AR) – tel.0575/561912 Agriturismo Castagneto Picci – loc.Castagneto Picci – fraz.Romena, 17 – Pratovecchio Stia (AR) – tel.339/1521967 doVe MAngiARe Il Tirabusciò – Via Borghi, 73 – Bibbiena – tel.0575/595474 Agriturismo Castagneto Picci – loc.Castagneto Picci – fraz.Romena, 17 – Pratovecchio Stia (AR) – tel.339/1521967 Agriturismo la Collina delle stelle- località Casanova, Bibbiena (AR) – tel.0575/1460116 ALCuni dAti Il percorso copre una distanza complessiva di 70,5 km Percorribile, senza considerare le soste, in due ore circa.

CompaGNa dI VIaGGIo

CompaGNa dI VIaGGIo: pEuGEoT 508 RXH HYbRId4 Nonostante le sue dimensioni generose la nostra 508 RXH Hybrid4 si è destreggiata molto bene anche nelle strette vie dei borghi medievali. l’assetto e il design specifico la posizionano decisamente nel mondo all-road. la motorizzazione ibrida diesel ed elettrica di questa stradista coniuga prestazioni e controllo dei consumi permettendo di affrontare al meglio qualunque situazione. la Nuova Peugeot 508 RXH propone la tecnologia Hybrid4: il motore termico Diesel 2.0 HDi da 163 CV e il motore elettrico da 37 CV, associato alle ruote posteriori, funzionano in modo alternato o insieme, senza che il guidatore percepisca la differenza. la guida è caratterizzata da una posizione rialzata del conducente e tramite la manopola sulla console centrale permette di selezionare quattro diverse modalità: (ZEV, 4 ruote motrici, Sport e Auto), offrendo una convincente esperienza di guida e un ottimo comfort di utilizzo. la performance del motore Diesel 2.0 HDi e l’alternanza delle modalità di guida, consente di raggiungere prestazioni ottimali, con consumi tra i più bassi della categoria. unica, raffinata, rialzata, ampliata..., la 508 RXH HYbrid4 si distingue grazie anche ai particolari proiettori a lED, visibili sia di giorno sia di notte, con 3 morsetti verticali ai lati della calandra.

Peugeot 508 RXH HYbRid4 Dimensioni: Motore:

483/186/152 cm. motore termico Diesel 2.0 HDi + motore elettrico

Potenza:

163 CV (motore termico) + 37 CV (motore elettrico)

Coppia: Velocità massima: 0-100 km/h: Consumo misto: Emissioni di CO2: Prezzo a partire da

300 Nm 213 km/h 8,8 sec. 4 litri/100 km 104 g/km Euro 45.650,00

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AUTO NOVITA’ di Rossella Dallò

AUDI A4 AVANT LA regINA DegLI ANeLLI È la best seller con quasi 400mila esemplari venduti nel nostro Paese. Da pochi giorni è entrata nel nostro mercato con la sua quinta generazione. Proprio per la sua importanza esce in contemporanea con la versione berlina a tre volumi. Stile sportivo-elegante, grande tecnologia soprattutto di sicurezza e di info-intrattenimento, prestazioni e qualità generali tutto è a livello di eccellenza

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AUDI A4 AVANT

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ifficile su una station wagon riuscire a mettere insieme sensazioni di solidità e allo stesso tempo di grande dinamicità. Ma lo staff tecnicostilistico di casa Audi non è nuovo a questa magia. Così la nostra “regina dei quattro anelli” riesce a esaltare entrambe le caratteristiche. Perde peso, addirittura fino a 120 kg in meno a seconda delle motorizzazioni, aumenta di dimensioni e capacità di carico, acquista ancora maggiore grinta con motori più potenti e con pochi sapienti interventi sull’imponente frontale. A quest’ultimo proposito, si notano immediatamente la calandra allargata, visibilmente più a diamante nella caratteristica forma del single frame, e l’ampio cofano motore più inclinato verso il basso a sottolineare non solo l’aspetto decisamente più sportivo. Questo intervento, insieme ad altri affinamenti aerodinamici, come ad esempio lo spostamento dei retrovisori esterni direttamente sulle portiere anziché sul classico montante anteriore, ha migliorato il coefficiente di penetrazione nell’aria all’invidiabile Cx 0,26. Grazie alla cura dimagrante dovuta all’adozione dell’inedito pianale modulare MLB Evo, le misure di ingombro hanno potuto guadagnare qualche centimetro in più, a tutto vantaggio dell’abitabilità interna e del comfort di tutti i passeggeri. La Avant, così come la berlina (la coda, dunque, non è un’aggiunta!), è lunga 4,73 metri, larga 1,84 e alta 1,43. Come detto, cresce in modo quasi impercettibile: più 2,5 centimetri in lunghezza e 1,6 cm in larghezza, ma tanto basta per allungare anche il passo (ora di 2,82 m) di quei 12 millimetri che fanno la differenza per le gambe di tutti i passeggeri, specie di quelli seduti dietro.

"apriti sesamo" Non solo. La capacità di carico del bagagliaio passa da un minimo di 505 litri a un massimo, con gli schienali dei sedili posteriori reclinati, di 1.510 litri. Come dire che oltre alle valigie di un’intera famiglia c’è ancora spazio per gadget vari. A facilitare lo stivaggio, poi, ci sono la soglia del bagagliaio a soli 63 cm da terra, la copertura del vano bagagli e il portellone a comandi elettrici di serie, oltre all’opzionale apertura col movimento del piede sotto il paraurti, molto efficace quando si hanno entrambe le mani occupate. A questo punto non resta che salire a bordo e godersi lo spettacolo. Quello per i passeggeri che possono comodamente rilassarsi sui

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loro sedili ben sagomati e arricchiti di nuove regolazioni e divertirsi con gli innumerevoli dispositivi a disposizione. Per citarne alcuni: sistema di infotainment MMI plus con schermo da 8,3 pollici e nuovo controller a rotella MMI touch, ricarica wireless del telefonino e connessione internet LTE con funzione Wi-Fi hotspot, connettività per gli smartphone dall’interfaccia per iOS e Android, l’inedito impianto audio Bang & Olufsen Sound System con suono 3D e si parla anche di due display da 10,1 pollici per l’intrattenimento di chi è presente in seconda fila.

spiegamento di cavalleria Il maggior piacere, però, lo prova chi si mette al volante della nuova A4 Avant, o della berlina. A parte il fatto che, come la TT e la Q7, offre su richiesta la strumentazione interamente digitale Audi virtual cockpit con schermo LCD da 12,3 pollici su cui trovare informazioni di ogni tipo compresa la mappa del navigatore, tra serie e optional sono una trentina i sistemi di assistenza alla guida. Facilitare il pilota, ma soprattutto rendere più sicura e fluida la marcia della nuova A4 è l’imperativo. Non dimentichiamoci che a Ingolstadt (solo sfiorata dal brutto scivolone Volkswagen) ci tengono a mantenere alta la fama di costruttore “premium” capace anche di primeggiare sulle eterne rivali Bmw e Mercedes. Per farlo non si può prescindere da tenuta di strada, maneggevolezza, freni e motori efficienti quanto efficaci, vicini alla perfezione. E questa Avant alla prova dei fatti risponde ottimamente a tutti i requisiti. In una gamma motori che prevede due versioni a benzina TSFI di 2.0 litri, la ultra da 190 CV con cambio a doppia frizione S tronic e


audi a4 avant 2.0 tdi ultra 150 cv Dimensioni: Potenza: Coppia: Velocità massima: 0-100 km/h:

473/184/143 cm 110 kW/150 CV 320 Nm 221 km/h 8,9 secondi

Consumo medio:

3,8 l/100 km

Emissioni di CO2:

99 g/km

subaru levorg: wagon con grinta La casa giapponese è nota per le sue scelte sempre un po' controcorrente. Non stupisce dunque che per la nuova Levorg, ovviamente 4x4 permanente come da tradizione, abbia deciso di offrire ai suoi fan solo la carrozzeria wagon, solo la motorizzazione a benzina e solo con trasmissione automatica. Inutile dire che la dinamica di marcia è straordinaria e la tenuta di strada come da copione Subaru. Il carattere sportivo è bene evidenziato dalla vistosa presa d'aria sul cofano che tiene a bada i bollenti spiriti del 1.6 Turbo a iniezione diretta da 190 CV e 250 Nm di coppia massima. Due gli allestimenti, "ricchi", e prezzi più che contenuti: 25.990 euro la GT Free e 4000 euro in più la GT S-Sport Style.

mini clubman iii: adulta "coi fiocchi"

l’integrale 252 CV quattro S tronic, la parte del leone sicuramente la fanno i Diesel con ben sette differenti possibilità di scelta tra i 2.0 TDI con potenze da 150 e 190 CV e trasmissioni manuale a 6 rapporti, S tronic a 7 e trazione anteriore o “quattro”, cui si aggiungono i sei cilindri di 3.0 litri da 218 CV S tronic anche a trazione quattro e il 272 CV quattro tiptronic, l’automatico a otto velocità. Fra tutti questi “centrale” e in perfetto equilibrio tra “voglia di schiacciare” e “tengo famiglia” è il quattro cilindri da 150 cavalli di nuova generazione. Tra scatto e velocità massima c’è da leccarsi i baffi e riesce anche a risparmiare gasolio in modo sensibile rispetto alla precedente generazione A4. Certo, tutto questo ha un prezzo: si parte dai 38.250 euro della A4 Avant 2.0 TDI 150 CV e i 38.460 euro della analoga 150 CV con il motore della nuova generazione "ultra" per arrivare fino ai 51.900 della “sorellona” 3.0 TDI 272 CV quattro tiptronic (42.700 e 49.100 euro le due versioni TFSI). Per completezza di cronaca, la berlina adotta ben sei motorizzazioni a benzina tra 1.4 e 2.0 litri e le analoghe versioni a gasolio della Avant. Mentre il listino ha un range che va da 33.800 a 50.300 euro. Un’ultima “chicca” per finire in bellezza. Anche Audi bada al risparmio energetico e alle finanze delle famiglie europee. Il prossimo anno dovrebbe entrare a far parte della gamma A4 anche la versione bi-fuel benzina e metano in tecnologia g-tronic. Si tratta del 2.0 TFSI da 170 CV che monta le bombole in materiale composito da 19 chili complessivi sotto il bagagliaio. L’autonomia nel solo utilizzo del metano dovrebbe superare i 500 chilometri. E già si ventila l’ipotesi della variante ibrida elettrica.

Piace ai giovani e anche alle donne. È la Mini "più grande di sempre", recita il claim della Clubman III. Cresce in lunghezza (+30 cm), larghezza (+9) e passo (+10) tanto da avere finalmente ben 4 portiere "vere" e uno spazio bagagli abbondante: da 360 fino a 1.250 litri. Il portello bagagliaio a doppio battente ora può avere il comando apertura automatico da telecomando o passando il piede sotto il paraurti. Interni da urlo, o forse da "UFO" superaccessoriati; sotto il cofano tre nuovi motori: due turbobenzina 1.5 da 136 CV e 2.0 da 192 CV sulla Cooper S e un turbodiesel 2.0 da 150 CV per la Cooper D abbinabili a vari tipi di trasmissione anche Steptronic a 8 rapporti. Prezzi da 24.800 a 31.600 euro.

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WEEKEND IN COSTIERA

DA POMPEI AD AMALFI PASSANDO DA SORRENTO Un weekend che percorre i paesaggi mozzafiato della costiera amalfitana che dietro ad ogni curva svela inquadrature, che anche nella stagione invernale ci rapiscono per la loro bellezza sospesa fuori dal tempo

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CON L A PEUGEOT 3008 CROSSWAY

Sorrento, chiesa di San Francesco d’Assisi

Pompei

L

’itinerario prende il via dalla antica città di Pompei, uno dei siti archeologici più importanti ed affascinanti al mondo, risultato dell’eruzione vulcanica del Vesuvio avvenuta nell’autunno del 79 d.C., che coprendo la città di cenere e lapilli la conservò permettendoci oggi di visitarla e di comprendere come si viveva all’epoca dei romani. Prima di partire per il nostro tour, approfittiamo del periodo invernale per visitare nella nuova Pompei il Mercatino di Natale, un appuntamento immancabile dedicato alle tradizioni natalizie campane: dall’arte presepiale, ai dolci tipici. Si parte per la seconda tappa: scendendo verso sud lungo corso Italia raggiungiamo rapidamente Castellammare di Stabia che, affacciata sul golfo di Napoli, consente anch’essa una visita agli interessanti scavi archeologici dell’antica Stabiae, che a differenza di quelli di Pompei sono di dimensioni più ridotte, ma permettono di osservare un diverso aspetto dello stile di vita degli antichi romani, che qui trascorrevano la loro villeggiatura in splendide ville finemente decorate e abbellite con suppellettili di inestimabile valore. La costiera SS145 verso sud-ovest ci conduce alla nostra terza tappa: Vico Equense. Qui oltre al paesaggio mozzafiato, il Museo Mineralogico Campano, molto apprez-

Amalfi

zato dai bambini, espone uova e reperti fossili di dinosauro. Giunti sino a qui, non possiamo esimerci dal fare una tappa nella mitica Sorrento, dove le finestre addobbate a festa e gli alberi di natale creano una calorosa atmosfera natalizia. La bellezza di Sorrento è così penetrante che anche una semplice passeggiata a piedi fino al porto, sorseggiando il famoso liquore, avvolti dal profumo dei limoni ci è sufficiente per godere appieno di questi indimenticabili luoghi. Costeggiando la punta della penisola all’altezza di Massa Lubrense, possiamo ammirare la strepitosa vista di Capri e dirigerci verso l’interno in direzione di Sant’Agata sui Due Golfi, con una gustosa sosta nel ristorante Don Alfonso. Salendo sulla cresta del monte possiamo poi godere del panorama dei due golfi di Napoli e Salerno. Lungo il percorso, incontriamo in alcuni paesi dei presepi viventi, una affascinante espressione artistica e religiosa tipica di questa parte della Campania. Si riparte per la penultima delle nostre tappe, niente po’ po’ di meno che Positano, nota per l’atmosfera rilassata e raffinata, merito dell’anfiteatro naturale nel quale sorge e del profumo di finocchietto selvatico, dove si può fare anche una breve visita agli

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WEEKEND IN costIEra

COsA VEDERE • scavi di pompei • castellammare di stabia scavi archeologici dell’antica stabia • Vico Equense Museo Mineralogico campano - Via s. ciro, 2 • amalfi, ruga Nova Mercatoru (Via dei Mercanti) Valle dei Mulini

DOVE MANGIARE ristorante Don alfonso, 11 corso sant’ agata, 80064 sant’agata sui Due golfi, Massa lubrense, Italia ristorante Eolo - Via pantaleone comite, 3, 84011 amalfi, Italia - 089-871241 DOVE DORMIRE positano art Hotel pasitea - Via pasitea 207, 84017 positano, Italia Hotel luna convento - 33 Via pantaleone comite, 84011 amalfi, Italia

Sant’Agata dei Due Golfi isolotti di fronte alla costa oggi divenuti riserva marina. Proseguendo sulla costiera SS163 ci dirigiamo verso Amalfi, nostra meta finale, una volta potente repubblica marinara. Come annunciato dalla targa posta all’ingresso del paese: “Il giorno del giudizio, per gli amalfitani che andranno in paradiso, sarà un giorno come tutti gli altri….” ci troviamo in un luogo incantevole, ricco di scorci intriganti. Uno di questi è senza dubbio la suggestiva passeggiata lungo Ruga Nova Mercatorum, l’antica via dei Mercanti. Il bellissimo itinerario procede poi con una visita alle emozionanti cascate della Valle dei Mulini e poi lungo la impegnativa salita alla Torre dello Ziro, dove il panorama ci compenserà degli sforzi compiuti per arrivare fino a qui. La giornata non potrebbe chiudersi in modo migliore che con una tappa nel ristorante Eolo, tra i top sia per la posizione sia per la eccellente qualità dei piatti. ComPagna Di viaggio

Peugeot 3008 Crossway - BlueHDi 150 s&s lungo le strade della costiera amalfitana si apprezzano bene le qualità dinamiche e le doti di manovrabilità della 3008 crossway, una compagna di viaggio con la quale siamo andati alla scoperta di un territorio suggestivo, dove storia, natura e tradizioni si fondono in un contesto davvero unico. la serie crossway è l’esaltazione dello spirito di libertà che contraddistingue i modelli peugeot 2008 e 3008, con il loro inconfondibile stile crossover. la 3008 crossway è caratterizzata da una carrozzeria metallizzata o in Bianco Madreperla, i badge ne identificano il modello. Internamente è personalizzata da rivestimenti in tEp/alcantara grigio, tappettini e soglie porta specifici, cuciture color rame su sedili, volante e cuffia della leva del cambio, con il logo crossway sugli schienali anteriori. la 3008 crossway permette di scegliere in una gamma di tre diverse motorizzazioni. È disponibile, infatti, con il motore benzina puretech turbo 130 s&s e con i motori Diesel BlueHDi 120 s&s (anche in abbinamento con il cambio automatico Eat6, ovvero a sei rapporti) e BlueHDi 150 s&s, quello della nostra compagna di viaggio. l’equipaggiamento adotta l’allestimento allure, a cui si aggiungono l’advanced parking system (sensori di parcheggio anteriori con misura livello di difficoltà di manovra), retrocamera e il Wip Nav Evo (un sistema di navigazione assistita con schermo da 7” a scomparsa). come optional sono disponibili: grip control (con ruotino, cerchi in lega da 16” e pneumatici M+s al season), Distance alert (sistema di ausilio al mantenimento della distanza di sicurezza). la 3008 crossway è disponibile con prezzi a partire da 28.130,00 euro nella versione puretech 130 s&s, fino a 31.780,00 euro con la BlueHDi 150 s&s.

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PEuGEOt 3008 CROsswAy BluEHDI 150 s&s Dimensioni: potenza: coppia:

cm. 437/184/164 150 cV 370 Nm a 4000 giri/min di coppia massima

Motore - cilindrata

1997 cc.

Velocità massima:

195 km/h

0-100 km/h:

10,6 sec.

consumo misto: Emissioni di co2: prezzo a partire da

4,2 litri/100 km 109 g/km Euro 31.780,00


AU TO N Ov I TA’ di Emanuele d’Argenzio

kia cee’d - GT Line

SporTiViTà europea

A

bbiamo avuto la fortuna di provare la nuova Cee’d GT Line sui colli torinesi, potendo quindi apprezzare la sportività di un modello che si è evoluto nel tempo guadagnando tanto, un modello coreano progettato in Europa e costruito in Slovacchia. La Kia perpetua lo stile Cee’d noto sino a questo momento, con un accento sportivo. E al di là della presenza di cerchi in lega dal disegno specifico per questo modello, le novità riguardano i nuovi paraurti anteriore e posteriore, particolari luci diurne a Led, definite «ice-cube», la specifica linea degli scarichi che esaltano il valore sportivo, e senza tralasciare spazi e volumi che sono rimasti invariati, così come il comfort della vita a bordo. Le motorizzazioni hanno giovato di maggiore potenza e minori consumi. Particolarmente interessante è il turbodiesel 1.6 CRDi euro 6 con 136 CV, accoppiato con il nuovo cambio doppia frizione DCT. Per quanto riguarda i propulsori a benzina, la casa ha progettato un 1.0 T-GDI, tre cilindri turbo con 100 e 120 CV con consumi sotto i 5l/100km. Per quanto riguarda la guida il comparto sospensioni non ha prodotto alcuna variazione significativa, mantenendo comunque una certa vivacità e dinamica. Una sorpresa è il piccolo tre cilindri. Ultima novità nel periodo del downsizing, il nuovo T-GDI si rivela sin dai primi metri pronto allo scatto. La versione da 120 CV è certamente la più adatta al carattere di Cee’d. La progressione è costante e il turbo è molto reattivo sia ai bassi sia agli alti regimi. Non convince pienamente il cambio a 6 marce manuale, che perde un po’ nell’uso più sportivo.

kia cee’d - GT Line T-Gdi 120 cV Lunghezza/larghezza/altezza cm Cilindrata Potenza massima kW (Cv)/giri Coppia max Nm/giri

431/178/147 cm3 998 88 (120)/6000 giri 172/1500-4000

Emissione di CO2 grammi/km

109

velocità massima (km/h)

190

Accelerazione 0-100 km/h (s)

11,1

Consumo medio (km/l) Capacità bagagliaio litri

20,4 380/1318

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AU TO N OV I TA’

OPEL ASTRA

LA DIETA VINCENTE

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a nuova Astra si aggiudica quello che per l’auto equivale all’Oscar, il “Volante d’Oro” nel segmento delle compatte. Un importante riconoscimento per questa Opel presentata solo tre mesi fa al salone di Francoforte 2015. Completamente ridisegnata, l’evoluzione del design riprende, comunque, lo stile grintoso e personale della generazione precedente. Il tetto abbassato di 2,5 cm e la coda più corta di 5 permettono di compattare una linea cofano-motore corta e piuttosto spiovente e il tetto ad arco rendendola ancora più dinamica. La forma però non rimane fine a se stessa, infatti grazie ad una fondamentale “cura dimagrante” e all’uso esteso di materiali più pregiati (75% di acciaio ad alta resistenza), la nuova Opel fa segnare sulla bilancia fino a 200 kg in meno. Tutte le motorizzazioni sovralimentate sono completamente nuove e ad iniezione diretta. A benzina entrano in gamma il tre cilindri 1.0 da 105 CV e il 1.4 con 150, mentre i diesel sono i 1.6 CDTI da 95, 110 o 136 CV. Questi sono accoppiati al cambio manuale a sei rapporti, al robotizzato e per i motori più piccoli al manuale cinque rapporti (700 euro), mentre l’automatico a sei rapporti (1.500 euro) è riservato per il diesel più potente. L’interno è ben curato, piacevole al tatto e all’apparenza solido grazie agli assemblaggi da vera tedesca. La posizione di guida è piuttosto bassa e allungata, e comunque ampiamente regolabile. Per una berlina con questo profilo il bagagliaio è piuttosto capiente e grazie all’abbattimento del divano si arriva fino 1210 litri. Le sensazioni di guida non sono esaltanti, ma i 150 CV della versione più potente promettono prestazioni appaganti (“0-100” in 8,3 secondi e 215 km/h di punta massima). Il cambio manuale è ben sfruttabile e l’Astra è pronta e precisa nei cambi di traiettoria, premiando però la guida rilassata. I consumi sono contenuti e il comfort generale (soprattutto in autostrada) di percorrenza è ottimo.

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Gli allestimenti sono ben dotati di serie: la Opel offre i retrovisori a regolazione elettrica e sbrinabili, le luci diurne a led, sei airbag e il «clima”. Le versioni più complete (Elective e Innovation) aggiungono mascherina cromata, il climatizzatore bizona, il sistema multimediale di 7” Intellilink, gli alzavetro posteriori elettrici, le luci e i tergicristalli automatici per l’Elective e, infine, i cerchi in lega (di 17”), i retrovisori ripiegabili elettricamente, i fendinebbia, i sedili sportivi, il navigatore con schermo tattile di 8” e la telecamera Opel Eye per l’Innovation. Disponibile (solo con l’aspirato 1.4 a benzina da 101 cavalli), al prezzo d’attacco di 17.600 euro.

OPEL ASTRA 1.4 TURBO ECOTEC Lunghezza/larghezza/altezza cm Cilindrata cm3 Potenza massima kW (CV)/giri/min Coppia max Nm/giri

437/181/148 1399 110 (150)/5000-5600 230/2000-4000

Emissione di CO2 grammi/km

117

Consumo medio (l/ 100 km)

5,1


VIGNE E CASTELLI

ITINERARI SLOW DALLA VALCAMONICA ALLA VAL DI SCALVE

DALLE “ROSE” ALLE VIgNE

La Val Camonica è famosa per le incisioni rupestri lasciate dal popolo preistorico dei Camuni, che forse proprio lasciando quei loro messaggi incisi nella pietra facevano iniziare la storia in queste valli. E ora tutto questo è Patrimonio Unesco, patrimonio dell’Umanità, di tutta l’umanità. Le incisioni più famose sono le Rose Camune, ma oggi oltre a quelle rose incise nella pietra, troviamo meravigliose vigne e castelli che non ti aspetti. Il Castello di Breno, quello di Gorzone, il borgo di Bienno, e poi questi vigneti di montagna ricavati con terrazzamenti scavati con fatica nella roccia, che danno vini che sembrano proprio trasmettere quella forza, quella autenticità, che ci arriva con il respiro di queste valli


WEEKEND IN Testo e foto di Armando Pezzarossa

Il castello dI Breno al tramonto vIsto da nord

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n questo speciale, Weekend Green propone due itinerari di grande pregio paesaggistico e storico-culturale che si snodano fra la provincia di Bergamo in Val di Scalve e la confinante di Brescia in Val Camonica. Le due vallate fanno parte di un unico comprensorio promosso dall’omonimo GAL Val di Scalve – Valle Camonica che ha realizzato due raffinati “circuiti” turistici che includono peculiarità naturalistiche, eno-gastronomiche, ma anche storiche e artistiche. Essi hanno come fulcro rispettivamente il Castello di Breno che domina la media Valle del Fiume Oglio e quello di Gorzone che sorge sulla spettacolare forra del fiume Dezzo (affluente dell’Oglio). Per raggiungere queste vallate, si percorre l’autostrada Milano – Venezia. Arrivando dal capoluogo lombardo si esce a Bergamo e si seguono le indicazioni per Lovere costeggiando il grazioso Lago d’Endine. Quindi si prosegue sulla Strada Statale 42 sino a Darfo Boario Terme o Breno. Arrivando da Est, sempre dall’autostrada A4, si esce a Brescia e si risale verso il Lago d’Iseo attraverso la Strada Provinciale 47 e poi proseguendo sulla Strada Provinciale 48 e 32 sino a congiungersi alla Strada Statale 42 del Tonale. ITINERARIO BRENO Il percorso è immerso nel territorio dell’Ecomuseo Concarena, Montagna di Luce, in Media Val Camonica e coinvolge i comuni di Capo di Ponte, Ono San Pietro, Cerveno, Losine e Breno. La Concarena ha una storia geologica di 230 milioni di anni; le sue pendici offrono ambienti naturali suggestivi, storie, culture, tradizioni e stili di vita indissolubilmente legate alla pietra calcarea di cui cui è costituito il massiccio, che non può non ricordare l’ambiente dolomitico. A sottolineare questo legame fra uomo e pietra, ogni due anni si svolge a Ono san Pietro la manifestazione “Calchera e dintorni”, dove i famosi “calcherocc” animano con il proprio lavoro le vie del borgo storico. Una terra di vigneti “scolpiti nel sasso”, dove la viticoltura ha trovato un luogo ideale per il suo sviluppo. Una tradizione, rievocata ogni anno a Losine chiamata “ Scior del Torcol”, che è rappresentata dal monumentale torchio ricostruito all’esterno della Casa Museo di Cerveno, dedicata alla vita contadina e al vino.

VALCAmoNICA

PartIcolare dI vIlla Gheza, a Breno, deGlI annI ‘30

cortIle I dI una casa nel centro storIco del vIcIno BorGo dI BIenno

Percorso turistico dei saPori della Valcamonica

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veduta val dI scalve

PartIcolare deI terrazzamentI soPra al laGo moro


castello dI Gorzone vIsta del laGo moro, e sullo sFondo l’alta valcamonIca

Breno e il suo suggestivo castello (1100-1200,) è l’ultima tappa del percorso (ma può essere anche la prima). Qui si svolgono numerose manifestazioni folcloristiche e turistiche come la “Camunarie”, evento annuale ispirato ai mestieri e alle arti del medio evo. Una lunga e bella ciclo-via consente di percorrere l’itinerario in mountain bike. ITINERARIO GORZONE (Piancogno, Erbanno, Darfo Boario Terme, Gorzone, Lago Moro, Bessimo) Il percorso suggerito si snoda tra i comuni di Piancogno e Darfo Boario Terme e offre al visitatore un panorama naturalistico eccezionale. L’itinerario, qui tra l’altro percorribile anche a piedi o in mountan bike, inizia presso la stazione ferroviaria di Piancogno, per poi raggiungere il Santuario dell’Annunciata, importante complesso monastico e, a seguire, i piccoli centri di Piamborno ed Erbanno, ricchi di edifici storici. Proseguendo fra i vigneti, si raggiunge prima Boario Alta, che domina la città termale, e, dopo, con una gradevole passeggiata, la frazione di Gorzone, dell’omonimo castello (Castello Federici) di cui possiamo osservare le sue vestigia rimaneggiate dopo gli eventi storici che sono susseguiti. Gorzone è famosa per la sua forra sul fiume Dezzo, un vero e proprio canyon che non passa certo inosservato all’occhio del turista. Il percorso continua a stretto contatto con la natura e si raggiunge il borgo di Capo di Lago per poi continuare verso il Lago Moro, piccolo laghetto alpino di origine glaciale, dalle acque scure e profonde, perla incastonata nella montagna, oasi di quiete e tranquillità. Sulle sue sponde, grazie ad un mix di fattori climatici e alle caratteristiche geologiche, vi è una rigogliosa vegetazione fra cui spiccano gli olivi da cui viene prodotto un olio extra vergine di straordinaria qualità.


VIGNETI A TERRAZZE SUL LAGO MORO

APPASSIMENTO UVE CANTINA CON BARRIQUE PER L’INVECCHIAMENTO DEI VINI PREGIATI

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IL VINO DELLA VALCAMONICA Non solo impianti da sci e incisioni rupestri. Fatto meno noto, la Valcamonica è anche una terra di grandi vini. Già dai primi del 900, quest’ area delle alpi Retiche si collocava fra quelle a maggior vocazione vitivinicola per estensione dei vigneti e quantitativi di vino prodotti. Però solo l’incontro fra coltivatori ed ente pubblico (Comunità Montana) ha dato vita in un periodo piu’ recente, al GAL VALCAMONICA - VAL di SCALVE, un’associazione per la promozione del territorio e delle sue risorse. Frutto pregevole di questa collaborazione è stata la nascita di efficienti cantine che, attraverso una capillare rete di appassionati ed esperti vignaioli, raccolgono e lavorano preziosi quantitativi di uve Merlot, Marzemino e Cammonorum per i rossi, incrocio Manzoni e Riesling Renano, i piu’ diffusi, fra i vitigni a bacca bianca. Ci sono inoltre vitigni autoctoni, ormai piuttosto rari, quali il Valcamonec, L’Erbanno ed il Sebina. Tra i vini rossi più conosciuti vi è il Lanzato, che ha assunto il nome dall’omonima località nei pressi di Piancogno. Oggi, piccoli e ordinati appezzamenti producono splendidi grappoli destinati ad una produzione di nicchia, se confrontata con quella di altre località, la vicina Franciacorta ad esempio, ma di elevatissima qualità, che possono produrre oltre 20 etichette fra vini bianchi e rossi con l’Identificazione Geografica Tipica (I.G.T) ricevuta dalla Comunità Europea. I vini di Val Camonica vengono coltivati e prodotti prevalentemente in tre aree: in media valle da Sellero a Breno, nei conoidi della Concarena, fra Capo di Ponte e Losine; nella zona della Valgrigna, fra Bienno e Malegno; infine nell’area da Piancogno ad Artogne, inclusa la zona di Darfo Boario (con Erbanno, Angone e Gorzone) e Angolo Terme. Un aspetto di grande interesse di questa bella storia e che questa viticoltura, grazie al GAL, è perfettamente integrata nella realtà ambientale e paesaggistica della Valcamonica da cui trae, possiamo dire, la sua qualità.

ANNA TEDEsCHI CON I sUOI GIOVANI OLIVI sUL LAGO MORO

GRAPPOLO DI UVA CAMMONORUM FORMAGGIO FATULI’, PRODOTTO sOLO IN VALCAMONICA, CON IL LATTE DELLA CAPRA BIONDA DELL’ADAMELLO

interVista con alessandro Putelli, Gal Val camonica e Val di scalVe lei crede che il vino e ilo turismo del vino possano portare benefici allo sviluppo economico locale? risposta: Assolutamente sì. Il vino è fondamentale in quanto prodotto di grande “fascino” e cultura che fa da traino a tutta la filiera agroalimentare della Val Camonica. Funziona come richiamo per tutta l’economia locale legata alle ricchezze del territorio. Quali sono i prossimi progetti del Gal? risposta: Continuiamo a potenziare lo sviluppo delle produzioni agroalimentari delle nostre valli, aumentando sempre più l’integrazione con tutti i settori del turismo sostenibile attraverso la promozione delle strutture collegate, come ad esempio ippovie, mountain bike e sentieri per il trekking. come può un turista avere informazioni sulle vostre attività e sui vostri progetti e quindi venire a visitare la vostra vallata? rispondi: Stiamo realizzando diverse campagne promozionali mirate sulle riviste di settore, come la vostra, ed è in atto uno sforzo notevole per avere un portale sempre aggiornato e ricco d’informazioni utili per un turismo mirato. WWW.GALVALLECAmoNICAVALDISCALVE.IT

FARINA DI MAIs PER POLENTA PRODOTTA IN MEDIA E BAssA VALCAMONICA

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cantine Vini Valcamonica Cooperativa Rocche dei Vignali Località Sant, 25040 Losine (BS) www.rocchedeivignali.it - 339.3698953

ristorante “castello Breno”, via del castello. tel. 334.6485754

Azienda Agricola Monchieri di Toretti Silvia Località Sendini, 25040 Losine (BS) www.cantinemonchieri.it - 0364.45307 - 329.1049614 Azienda Agricola Le Terrazze Via Nazionale, 22 - Berzo Demo (Bs) Cantina Le Terrazze Via Panzerini, 2 - Cedegolo (Bs) Tel. .0364.622177 (azienda agricola) - 0364.630550 (cantina) Cantina Flonno Via Preda, 2 - 25044 Badetto di Ceto (BS) www.cantinaflonno.it - 329.2015403 - 0364 433925 Azienda Agricola Cascina Casola Località Casola,25044 Capo di Ponte (BS) www.cascinacasola.it - 0364.426605 Azienda Agricola Concarena Via Strada di Mezzo, 25044 Capo di Ponte (BS) www.cantinaconcarena.it - 0364.426605 - 327.5320347 Azienda Agricola Luscietti Cantina Bignotti Via XXIV Maggio 7, 25052 Piancogno (Bs) www.cultivardellevolte.it - 347.7967563 Azienda Agricola Vallecamonica Via XXV Aprile, 11 25040 Artogne (BS) www.vinivallecamonica.com - 0364.59.90.88 - 335.58.28.410 Azienda Agricola Scraleca Località Lago Moro, 25044 Darfo Boario Terme (BS) www.scraleca.it - 338.8262085 - 0364.548875

WWW.GALVALLECAmoNICAVALDISCALVE.IT 90

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ricetta di ViaGGio sPiGHe alla Farina di castaGne con riPieno di erBette e silter INGREDIENTI PER LE SPIGHE PER 4 PAX • gr. 300 farina 00 • gr. 100 farina di castagne • gr. 200 latte intero • sale • gr 300 erbette lessate • gr 150 formaggio Silter della Valcamonica • sale e qualche fogliolina di timo. • gr 800 di pommodori PRoCEDImENTo Impastare le due farine con latte e sale e far riposare la pasta in frigorifero. Di seguito lessare le erbette, colarle e raffreddarle, tritarle a coltello, unire il Silter grattugiato grosso, il sale e le foglioline di timo. Tirare la pasta per le spighe, ritagliare da questa dei dischi di diametro di 10 cm, e farcirle con il ripieno di erbette.

CHIuDERE I RAVIoLI A SPIGA - Preparare i pomodori ciliegini interi cuocendoli in forno a120° per 30/40 min. con del limone grattugiato, sale, timo e spolverizzando con zucchero di canna. - Per la crema gialla, scaldare della panna, aggiungere un po’ di curcuma, sale e Silter grattugiato. Se fosse troppo liquida, addensarla con un po’ di amido di mais. - Lessare le spighe in acqua salata, disporre sul piatto la crema gialla, adagiarvi le spighe, intercalarle con i pomodorini, con una spolverata di Silter e un goccio di olio evo.


BIODIVERSITA', PRIMI IN EUROPA

UNA BANDIERA DEL PARCO APPENNINO LUCANO E

cco un primato di cui possiamo vantarci e di cui pochi conoscono l'esistenza. Ebbene sì, siamo primi in Europa per avere la maggior concentrazione di biodiversità. L' Italia, con i suoi parchi, è una sorta di museo della natura, un museo vivo in cui proteggiamo quello che la natura ha prodotto in innumerevoli anni di evoluzione. In realtà questo nostro vanto deve cominciare dall'ultima glaciazione, quando il ghiaccio aveva distrutto quasi tutto, ma invece proprio nel sud dell'Italia si erano salvati esemplari di flora e fauna che hanno poi contribuito al ripopolamento dell'Europa. E il Parco dell'Appennino lucano, seppure sia il più giovane parco italiano, ha ripreso questa antica battaglia per sostenere e incrementare la biodiversità, capendone la ricchezza. È un vera missione che il presidente del parco, Domenico Totaro, ha intrapreso avvalendosi di validissimi collaboratoti e scienziati, ma soprattutto dei lucani e dei produttori di eccellenze agroalimentari prodotte proprio nel parco con grande rispetto della natura e della sua biologicità. Infatti la grande novità è quella di riunire sotto un grande marchio certificato questi prodotti esclusivi. Ecco che l'arretratezza di questa terra ora diventa una sua ricchezza, potendo proporre un territorio integro e, appunto, pieno di biodiversità. Particolare energia è stata messa nella protezione degli anfibi che servono alla lotta biologica, non chimica, contro gli insetti nocivi. Quindi ora si ritrovano rane, salamandre ed altri anfibi, che nelle vasche e fontanili ritrovano l'acqua a loro necessaria per sopravvivere, e queste vasche artificiali vengono oggi numerate e controllate. Oltre gli anfibi, oggi si sono accertate le presenze del lupo, del falco e di 21 specie diverse di pipistrelli. Importante è anche la coltivazione di alcuni ortaggi escluvi di queto territorio, come i fagioli di Sarconi, la produzione del formaggio canestrato di Moliterno, i vini DOC "Terre dell'Alta Val d'Agri"... Da non dimenticare che nel parco ci sono numerose specie di orchidee, che contribuiscono alla bellezza del Parco dell'Appennino Lucano. www.parcoappenninolucano.it

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grEEN NEWs di Vittorio Piaggi

In arrIvo la prIma auto apple

ScIare green a San martIno

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nsistenti voci che circolano da tempo in rete promettono a breve la prima auto Apple, naturalmente elettrica. La società non ha ancora confermato ufficialmente la notizia, ma ha dichiarato che l’auto Apple è un progetto “richiesto”. L’assunzione di dipendenti con esperienza nell’industria dell’auto e i contatti tra Apple e soggetti dell’ambito automobilistico elettrico come i produttori di batterie, dimostrano fondate queste notizie, come riporta il sito greenCarreports. Le fonti dicono che Apple sta indagando sulla guida autonoma, ma sostengono che la prima macchina di produzione di Apple non sarà auto-guidata. Il Wall street Journal ha indicato il 2019 come data di conclusione del “Project Titan” di Apple; il che non significa necessariamente che per tale data il prodotto verrà messo in vendita al pubblico. I dipendenti di Apple hanno recentemente incontrato i funzionari di goMentum station, una ex stazione di armi della Marina vicino a san Francisco che è stata convertita in un centro di testing automobilistico, e un avvocato di Apple ha incontrato i funzionari del Dipartimento Veicoli a Motore della California, per discutere delle leggi dello stato che consentono la sperimentazione di veicoli autonomi sulle strade pubbliche. siamo quindi sulla buona strada? Fra qualche anno vedremo la elettrica della Apple? Per ora le immagini pubblicate sono libere interpretazioni realizzate dal designer Liviu Tudoran.

un green tutto bIanco

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n campo da golf total white, dove ci si può sfidare da una buca all’altra non sul classico tappeto verde, ma muovendosi con destrezza su sci e snowboard. È il campo che per un giorno attira tutti i fan tra le Dolomiti per partecipare all’8° Torneo invernale di golf all’Alpe di siusi. Nel manto ghiacciato vengono ricavate 9 buche. Uno spettacolo unico con i golfisti, pronti a far volare sulla neve palline colorate a ritmo di musica e con il contorno di ottimo cibo locale. Per partecipare: Hotel Urthaler (0471.727919).

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ivere una vacanza sostenibile non significa solo godere della natura, ma anche utilizzare delle strutture pensate per rispettare l’ambiente. Questo è il caso della skiarea san Martino di Castrozza-Passo rolle (TN), dichiarata 100% rinnovabile da Legambiente. Ai piedi delle Pale di san Martino gli impianti di risalita sono alimentati da energia rinnovabile, le piste attraversano un bellissimo parco naturale e durante le lunghe giornate trascorse in pista, mentre spirito e corpo si rigenerano, anche l’auto si ricarica… gratis e senza inquinare. Un nuovo skipass per sciare nelle Dolomiti Trentine, interventi per il miglioramento dei sistemi di innevamento programmato e numerose iniziative legate alla sostenibilità ambientale: l’inverno è alle porte e la skiarea san Martino di Castrozza-Passo rolle (TN) si prepara a far scendere in pista tante novità. 150 impianti di risalita, 390 km di piste e 4 dei comprensori sciistici più spettacolari delle Dolomiti: sono questi i numeri di “Valle silver”, il nuovo skipass che permetterà di sciare con un unico abbonamento sulle piste di san Martino di Castrozza - Passo rolle, Val di Fassa - Carezza, Val di Fiemme – Obereggen e Alpe Lusia - san Pellegrino, dove trascorrere divertenti giornate sugli sci, alternando panoramiche discese a gustose soste enogastronomiche.


Borgobrufa SPA Resort a Torgiano durante Expo è stato premiato con l’Oscar Green 2015

coSa eXpo cI laScIa dI green?

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ostenibilità è la parola che oramai ricorre in qualsiasi progetto che riguardi la collettività, ed Expo è certamente uno di questi. Ma che cosa ha effettivamente apportato Expo sul piano della sostenibilità? Bio4Expo, ad esempio, è un progetto che, attivato tramite un portale, ha proposto una vasta gamma di prodotti italiani in bioplastica, destinati al foodservice, offrendo un servizio dedicato agli espositori di Expo Milano 2015. Diversamente dalle plastiche ricavate da idrocarburi, le bioplastiche sono ottenute da biopolimeri e quindi sono biodegradabili e compostabili. Ma non è tutto: possono anche essere smaltite come rifiuto umido e avviate al compostaggio industriale diventando fertile humus. Diverse le tematiche trattate nell’ambito degli eventi Expo che riguardano la sostenibilità nelle sue numerose sfaccettature. Una di queste è certamente la valorizzazione del territorio. In questo senso sono stati assegnati i premi del concorso Oscar green 2015, nell’ambito della giornata dell’innovazione, presso il Padiglione Coldiretti. Il premio per la categoria Fare rete è stato assegnato a Borgobrufa sPA resort a Torgiano, una realtà nel cuore dell’Umbria. Il primo agriwellness d’Italia e il più grande dell’Umbria: una proposta innovativa che ha trovato l’approvazione degli agricoltori del territorio che hanno accettato di portare i loro prodotti all’interno della spa, realizzando così l’isola della bottega italiana,

attivando un interessante relazione tra i prodotti del territorio, la manualità necessaria per produrli e gli ospiti della sPA. Non meno importante è il tema della mobilità sostenibile. Una proposta vincente, discussa nell’incontro promosso da Alleanza delle Cooperative Italiane della Lombardia, è stata lo scooter elettrico: una risposta valida alle esigenze di sostenibilità nella mobilità cittadina. Nascerà così un progetto lombardo per il nuovo scooter elettrico “ME”, frutto dell’alleanza tra la Cooperativa scalvenzi e un polo di aziende bresciane nei settori ingegneria, design e comunicazione (ME group). Un’idea che unisce stile e ricerca tecnologica in un veicolo leggero e robusto, progettato e prodotto in Italia. Nella medesima ottica si muove anche la storica azienda motociclistica italiana Fantic Motor, che nel 2014 è stata acquisita da Venetwork, una rete di imprenditori veneti con la missione di investire in attività del Nordest per rilanciare l’economia e l’occupazione nel territorio. La nuova Fantic nell’ambito di Expo 2015 ha presentato la collezione di FAT BiKE elettriche a pedalata assistita: Fantic Fat sport permette di sostenere le imprese più ardite e arrivare in luoghi che non tutti riescono a raggiungere. La Fantic seven days Urban Lifestyle è la versione metropolitana, con prestazioni comparabili a quelle della sportiva ma che in ambito urbano si trasforma in una instancabile macina chilometri senza l’ansia di finire la scorta di elettricità.

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vIgNE E castEllI

Soave, cavalcata green Non solo vino, le colline dell’Est Veronese sono un luogo incantevole dove le diverse espressioni del territorio hanno saputo comunicare tra loro in armonia. Ospitalità, natura, tipicità, le parole chiave di queste terre da scoprire grazie a pacchetti turistici dedicati alla stagione autunno/inverno

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a città di Soave origina da un borgo medievale del ‘300 a metà strada tra Verona e Vicenza. Emozionante la cinta muraria del castello con un mastio che domina 7000 ettari di vigne. Soave è, infatti, un esempio eclatante di come vino, territorio e componenti umane si siano legati indissolubilmente fino a diventare un vero e proprio fenomeno conosciuto in tutto il mondo. La città è una meta turistica d’interesse che coinvolge tutti i comprensori della zona, da Belfiore d’Adige zona di produzione di mele, a Illasi, con la valle dei ciliegi e gli uliveti della varietà autoctona Grignano, a tutta la valle dell’Alpone caratterizzata dai vigneti vulcanici e a Bolca con i suoi fossili. L’introduzione di strutture dedicate alla tutela, promozione e comunicazione come il Consorzio e la Strada del Vino Soave hanno consentito al vino e al territorio di essere conosciuti in tutto il mondo.

AmmirAre lA nAturA A pAsso d’uomo: il trekking È la scelta ideale per gli amanti delle camminate. Il vigneto Soave è uno dei più estesi d’Italia; tra le pergole si snodano sentieri immersi

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nel verde con i tcaratteristici muretti a secco e i capitelli votivi in un tracciato di 10-15 km. Un ideale anello che copre le realtà limitrofe di Monteforte, Castelcerino, Brognoligo, Fittà. Ci si può fermare per pranzo in uno dei tanti ristoranti, trattorie e agriturismi della zona. Il pacchetto proposto dalla Strada del Vino Soave comprende: pernottamento in Hotel/B&B, pranzo o cena, visita in azienda vitivinicola, visita in frantoio.

CAvAlCAre sulle Colline dell’est veronese: divertimento per grAndi e piCColi È una proposta di vacanza attiva dedicata a coloro che vogliono entrare in totale sintonia con la natura passeggiando in sella al cavallo, un mezzo interessante per esplorare e ripercorrere il tracciato delle vecchie “poste”, gli stalli dove, un tempo, commercianti e viaggiatori trovavano riposo. Da far provare soprattutto ai bambini con il “Battesimo della sella”, una soluzione dedicata ai più piccoli che prevede anche un’escursione guidata alla ricerca di fossili.


Pacchetto “Famiglia”: pernottamento per 1 notte in camera quadrupla con colazione, battesimo della sella, escursione guidata alla ricerca di fossili, una degustazione in cantina.

i prodotti tipiCi dellA zonA

maiale, e il formaggio Monteveronese di malga con una confettura di melo decio, una varietà antica tipica dell’Est Veronese. Sta bene col risotto, le paste fresche, condite con i bisi di Colognola: i piselli della varietà Verdone Nano che crescono a pochi chilometri da Soave. In inverno si apprezza molto il bollito misto condito con la tipica pearà, una salsa pepata con pan grattato, midollo e brodo. E come dolce conclusione un calice di Recioto di Soave ottenuto da uve passite, che storicamente nella zona veniva offerto proprio agli ospiti insieme ai dolci della tradizione come i Rufioi di Costeggiola, dei ravioli dolci, o la Reciotina di Brognoligo, una fragrante torta realizzata proprio con questo vino.

Un weekend passato immersi nel verde non può che stimolare l’appetito! Sono molte le specialità da accompagnare con un ottimo calice di Soave. È un vino che si abbina a molti piatti della tradizione che ancora oggi ristoranti e trattorie preparano in maniera autentica e genuina. Il Soave può essere uno sfizioso aperitivo se accompagnato ai salumi, tra tutti la Sopressa, un salame realizzato solo con le parti nobili del

Per Info e prenotazioni contattare: Strada del Vino Soave Piazza Foro Boario, 1 - 37038 Soave (Vr) Tel: 045 7681407 associazione@stradadelvinosoave.com www.stradadelvinosoave.com

mountAin Bike nelle terre del soAve Tutti gli itinerari finora illustrati possono essere percorsi in bici, un altro modo per trascorrere vacanze sostenibili, sempre a contatto con la natura. Le colline con i diversi saliscendi offrono emozioni uniche se percorsi in sella a una mountain bike avendo come sfondo il paesaggio vitato soavese.

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FERRARA bIKE touR di Silvana Lattanzio - foto: Pierluigi Benini

In bIcI nel gIardIno deI FInzI-contInI Per gli amanti delle due ruote non può mancare un weekend nella città estense, sulle orme di Bassani e del suo libro più famoso “Il giardino dei Finzi-Contini”

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a città di Ferrara è nota anche come città delle biciclette da tradizione immemore. Bello girarla in bicicletta, tra gli edifici e le strade che ricordano i diversi periodi della sua storia: dai vicoli del borgo medievale si passa agli ampi spazi delle vie e piazze del Rinascimento per i quali la città vanta il riconoscimento dell’UNESCO come Città Patrimonio dell’Umanità. Ma organizziamo il nostro tour. SABATO GiRO iN CiTTà inizio della visita dal Castello Estense, simbolo della città, un edificio in mattoni a pianta quadrata dotato di quattro torri, posto nel centro della città e dove nel novembre del 1943 ci fu un eccidio di ebrei. Si possono visitare il cortile, le sale gotiche, le cucine di corte, le prigioni, la loggia degli Aranci, gli appartamenti ducali con i saloni affrescati al piano nobile. in bicicletta si attraverserà piazza Trento e Trieste fino a imboccare via San Romano che prende il nome dall’omonima chiesa. Al termine si potrà ammirare una delle vie più famose della città: via Volte. Suggestiva via medievale, segna l'asse lungo il quale si sviluppò la Ferrara cosiddetta lineare, dal Vii al Xi secolo d. C., e influenzò in modo de-

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terminante lo sviluppo successivo di tutta la città. Nella via delle Volte lo sviluppo in profondità venne risolto architettonicamente con la creazione di passaggi aerei, gli attuali volti che punteggiano la strada, utilizzati per collegare i magazzini sulla riva del fiume alle botteghe-abitazioni verso il centro. E' consigliabile percorrere un buon tratto della via per godere della visione di edifici trecenteschi e quattrocenteschi, nonché del fascino delle viuzze che da lì partono. Al termine della via si percorrerà via Scienze dove si trova la Biblioteca Ariostea, che possiede un patrimonio di circa 400.000 libri, con manoscritti e pubblicazioni di poeti, scrittori, studiosi locali, antichi e moderni come Ariosto, Tasso, Monti, Govoni, Caretti, Quilici ecc. La Biblioteca, col suo ampio giardino, occupa un edificio storico adiacente al Ghetto Ebraico. Svoltando a sinistra si è in via Mazzini, per entrare così nel quartiere medievale dove si stabilì la comunità ebraica tra le più antiche d’italia. Era la strada principale dell'antico ghetto, dove un tempo si concentravano i negozi degli ebrei. Al suo imbocco vi era uno dei cinque cancelli di chiusura del quartiere e in alto, tra i due archi, una lapide ricorda l'istituzione del ghetto. Via Vignatagliata, via Vittoria e piazzetta isacco Lampronti sono le vie del

quartiere ebraico, coi suoi vecchi edifici: case in cotto, alcune semplici e altre con portali riccamente decorati, la scuola ebraica dove Bassani insegnò durante la segregazione razziale, il vecchio forno delle azzime, il loro pane tipico, l'asilo e l'ospizio. Al n. 95 di via Mazzini si trova la Sinagoga, del XV secolo. La struttura, intatta, serve tuttora da centro della vita dell'ormai piccola comunità locale. Accanto al portone d'ingresso si notano due lapidi, il ricordo tangibile delle terribili persecuzioni razziali; a queste si riferisce una delle prime "Storie Ferraresi" di Giorgio Bassani, "Una lapide in via Mazzini". il nostro tour proseguirà in via De Romei, via Voltapaletto e via Savonarola. A pochi passi da qui c’è il la palazzina Marfisa d’Este e il circolo tennistico più antico della città, il Tennis Club Marfisa, dove era solito andare Giorgio Bassani. (http://www.repubblicaletteraria.it/GiorgioBassani_tennis.html) Si proseguirà quindi su via Cisterna del follo prima e via Caneva poi, fino a imboccare via Scandiana dove c’è uno dei palazzi più importanti della città: palazzo Schifanoia. Si prenderà via Madama, che poi diventa via Ugo Bassi, fino a corso della Giovecca, arteria principale della città. Proseguire per via Montebello fino all’incrocio con via Vigne, dove c’’è l’ingresso del cimitero ebraico.


Proseguendo su via Vigne, prima dell’azienda agrituristica “Principessa Pio”, troviamo l’ingresso per quella che viene chiamata la campagna cittadina, un percorso incantato nel cuore della città. il percorso termina in piazza Ariostea. Da qui si prenderà via Borso, direzione Certosa, e poi via della Certosa, che ci porterà proprio davanti all’ingresso del famoso “Giardino dei Finzi Contini”, giardino di cui non si conosce la reale ubicazione, e forse è “il giardino che non c’è”, in quanto di invenzione bassaniana. Percorrendo corso Ercole i d’Este si tornerà al Castello Estense, da dove si era partiti. DOMENiCA il grande anello d’acqua del Burana Dopo il giro in città, la seconda giornata verrà dedicata alla campagna dei dintorni. Partenza da Ferrara direzione Bondeno. Arrivati a Pontelagoscuro si prenderà la ciclabile Destra Po. È una delle ciclovie più lunghe d’italia con una elevata quota ciclabile e, ormai, sono più di dieci anni (è stata inaugurata nel 2001) che è meta di cicloviaggiatori provenienti da tutta Europa. Costeggiando le anse del fiume Po si arriva nei pressi di Bondeno e a Ospitale di Bondeno si rientrerà a Ferrara lungo la ciclabile Burana. E’ un percorso circolare: Ferrara - Destra Po - Bondeno – Burana – Ferrara; lunghezza: km 56,770, con partenza e arrivo in città, in piazza Savonarola. Per quanto riguarda la difficoltà, è adatto a tutti in quanto il percorso è pianeggiante e su strade per la maggior parte a uso esclusivo dei ciclisti, quindi del tutto in sicurezza, con brevi tratti a traffico misto soprattutto negli attraversamenti in città, a Ferrara e Bondeno. Percorso particolarmente gradevole nel tratto corrispondente alla pista ciclopedonale del Burana (FE 101) poiché ombreggiato, con costante segnaletica orizzontale anche in asfalto rosso nei punti di intersezione, segnalazione metrica a ogni chilometro.

Le vie d’acqua dell’itinerario il primo tratto del percorso è in uscita dal centro storico di Ferrara, dal Castello Estense in direzione Parco urbano Giorgio Bassani, bellissima area verde con laghetti che si estende davanti alle mura settentrionali. Da qui si prende il percorso ciclabile che porta fino a Francolino fino a imboccare la ciclabile Destra Po arrivando in prossimità dell’isola Bianca, oasi Lipu attrezzata per visite guidate. Attraversato Pontelagoscuro, si proseguirà sempre sulla Destra Po dove si vede bene il corso d’acqua. in breve si giunge in vista dell’Oasi Bosco di Porporana, un bosco di pianura vero e proprio. Arrivati in prossimità di San Biagio si abbandona l’argine del “grande fiume” per imboccare la pista ciclopedonale Burana che costeggia il canale omonimo. Attraversato un vecchio ponte ferroviario, ora utilizzato solo dalle biciclette, si prosegue lungo la ciclabile caratterizzata da lunghi rettilinei, che corre tra filari di pioppi in un bel paesaggio dove si può pedalare in scioltezza e senza alcuno sforzo; si arriva a Vigarano Mainarda, dove è visibile da lontano la tenuta della Diamantina, antica delizia degli Estensi. Si rientrerà a Ferrara dalla parte ovest della città. Volendo si può ridurre il percorso partendo da Ferrara in direzione Pontelagoscuro e da qui prendere la ciclabile (totale circa 40 km, invece dei 56,770 del percorso completo).

DOVE DORMIRE

Consigliamo due hotel attrezzati per cicloturisti: Della categoria 3 stelle HOtEl CaRltOn (hotelcarlton.net), in pieno centro storico di Ferrara, in via Garibaldi 93, piccolo, curato e con comodo parcheggio. oppure HOtEl tOuRIng (hoteltouring-ferrara.initalia.it), anche

questo nel centro storico, a due passi del Castello Estense.

DOVE MangIaRE

tRattORIa la ROMantICa (www.trattorialaromantica.com), locale storico di Ferrara con piatti della tradizione ferrarese e accoglienza familiare, dolci della casa e oltre 300 vini. Il locale è con arredi di legno e travi a vista.

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WEEKEND GREEN

FRA PAESAGGI VERDI E DIETA MEDITERRANEA Sulla strada antica fra il Golfo di Amalfi e il Vulture. Un entroterra di pace e natura, sport e gusto. Segni importanti lasciati da Longobardi, Normanni e Aragonesi. Percorsi in bici e in moto. Patria della castagna made in Italy

Q

uattro valli compongono l’Alta Irpinia. Due fiumi, l’Ofanto e il Calore, sono come due spine dorsali, due linee naturali che segnano il flussi non solo di acque create da rivoli e sorgenti ma anche di storia, gusti e tradizioni. Popolazione antica, austera e fiera, la fierezza ha consentito di preservare usi e costumi, tradizioni e dialetto unico e compatto, che legano i ritmi quotidiani alla tranquillità e serenità di un paesaggio mosso, ma unito. Altipiano oggi raggiungibile grazie all’autostrada A16 che unisce Napoli e Bari, ma delimitato verso sud da un'altra antica e moderna strada di viandanti e di visitatori, quella che da Salerno porta ad Avellino e poi prosegue attraversando tutti gli Appennini campani, Melfi e quindi Foggia, la così detta Ofantina. Territorio ricco di acqua, con un inverno simile alle Alpi e un'estate di valle fresco e gradevole dalla valle dell’Ansanto all’Osento, dall’Ofanto alla valle Calaggio. Nota al grande pubblico come la “Verde Irpinia” per tre grandi

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WEEKEND IN

luoghi naturalistici e testimoni di un “paesaggio culturale” unico, il Parco dei Picentini, il Lago di Conza e la Valle della Caccia. I Monti Picentini (oltre 1800 mslm), sopra la città di Montella, sede del famoso castello Longobardo ristrutturato, sono meta degli appassionati di neve e di sci da tutta la Campania e Puglia. Per diversi mesi è possibile sciare in un contesto orografico di diverse vette che superano i 1500 metri, totalmente a bosco. I monti Piceni danno vita al fiume Ca, mentre fra le montagne di Nusco e Torella dei Lombardi ci sono i primi rivoli del fiume Ofanto che nel suo scorrere a valle crea il lago di Conza, grande bacino imbrifero, creato dalla pioggia, sotto l’Alta Irpinia che addirittura fornisce l’acquedotto pugliese. Il lago di Conza oggi è Oasi WWF. A proposito di oasi, nella vicina Senerchia lungo la valle del Sele è possibile visitare, in pieno Parco Naturalistico dei monti Picentini, l’Oasi della Caccia con le sue numerose cascate. Ai suoi piedi si erge l’antico borgo medievale di Quaglietta con il Castello che guarda il golfo di


IN ALTA IRPINIA

Castagne di Montella IGP

Peperoncini Quagliettani

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WEEKEND GREEN

Battipaglia e il Santuario di San Gerardo a Maiella, nel comune di Caposele, meta di migliaia di fedeli ogni anno. Tracce dei possedimenti Aragonesi sono ancora visibili in Alta Irpinia. Degni di nota sono il palazzo baronale di Cassano Irpino e la Torre di Bagnoli, oltre al convento di San Francesco a Folloni, un antico monastero visitabile e ricco di opere pittoriche importanti, vicino alla città di Montella. Agli Aragonesi si deve l’attuale impostazione agraria, soprattutto per le ampie estensioni a castagne e nocciole che assicurarono l’assetto idrogeologico e per la costruzione di mulini. Una ulteriore testimonianza di cultura antica è il castello di Sant’Angelo dei Lombardi. Voluto dai Longobardi per il culto dell’Angelo e dell’Arcangelo, rifatto nell' XI° secolo, con tracce atte alla difesa interna, ingrandito da Federico II°, si erge a dominio della valle da cui si vedono le vestigia antichissime e maestose della Abbazia del Goleto. Dopo una visita obbligata alla Cattedrale di Sant’Angelo e sosta a Goleto, un simbolo della storia, cultura, civiltà di tutta la Campania, si può partire per un interessante percorso “della spiritualità” fra luoghi di fede e ambienti di paesaggio toccando il famoso Episcopio di Sant’Andrea del XIII° secolo sede degli arcivescovi campani, la chiesa di Monte Castello nel comune di Morra de Sanctis, Santa Maria delle Grazie a Guardia Lombardi dove è possibile sostare. Quindi salita fino al culmine del borgo antico di Cairano per il santuario dell’Immacolata, fermata obbligata a Bisaccia per il

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WEEKEND IN

DUE DOMANDE AL SINDACO ROSANNA REPOLE Come è possibile preservare uno stato produttivo ed ambientale accogliente? Ripartire dalle singole comunità e dal governo del territorio è la condizione per assicurare la mobilitazione di tutte le energie disponibili, delle imprese e dei cittadini, condizione imprescindibile per preservare uno stato produttivo ed ambientale accogliente. Ciò significa riconoscere che vi è sviluppo solo laddove le persone si sentono protagoniste di un grande progetto comune, dove sia possibile verificare che l'economia è al servizio della persona umana e delle sue comunità di riferimento e non viceversa. Quali sono due fattori di paesaggio leader? Considerando il paesaggio come il risultato di un insieme di elementi in relazione fra loro i fattori del paesaggio leader sono i borghi antichi arroccati lungo le pendici dei monti, la sensazione di spazio con lo sfondo le alte montagne dei monti Picentini.


IN ALTA IRPINIA

Le verdi colline dell'Alta Irpinia

convento di Sant’Antonio del 1600 e infine ad Andretta la chiesa della Stella mattutina su preesistente convento cistercense. La natura Verde-Green dell’Alta Irpinia non finisce mai. Ecco un altro itinerario, in auto o in moto, partendo dal monte Airola, quindi la rocca di Cairano, il Parco Archeologico dell’antica Compsa con il foro romano, l'anfiteatro, numerosi reperti di vario genere (epigrafi, sarcofagi, mosaici, ecc..), oggi, sistemati in un museo allestito in un edificio ristrutturato all'interno dell'area, dove merita un pic-nic con Caciocavallo Podolico, il prosciutto Irpino, l’olio di Raceve e un calice di Fiano o Greco dell’Alta Irpinia. Si prosegue per il Belvedere di Mira vicino a Teora e arrivo a Lioni, borgo moderno e rinnovato, per un miraggio-scoperta della natura, Oppido Vetere. Senza parole. Monumenti naturali, borghi, castelli dimostrano che siamo in un entroterra antico, terra di passaggio fra le potenti città di Napoli, Caserta e Salerno sul Tirreno e i porti di Foggia, Bari, Brindisi in stretto collegamento con le terre greche, mediorientali e lo sconosciuto Oriente. Nevralgico, strategico, oggi si direbbe. Già nel 570 i Longobardi fondarono il ducato fino all’850 quando iniziarono le devastanti guerre civili. Solo con i Normanni il territorio riprese un ruolo importante: a Longobardi e Normanni si deve la totalità della nascita dei paesi. Oggi molto rimarginati causa anche calamità, ma riscontrabili ancora nei manufatti che caratterizzano i numerosi castelli di Bisaccia, Morra, Torella, l’antica Lacedonia, l’Aquilonia

degli anni Trenta, il borgo di Calitri, di Cairano, di Guardia Lombardi e di Rocca San Felice e le terme di San Teodoro di Villamaina. Un percorso, definito “green street” che parte dalle diverse fontane e sorgenti che sgorgano vicino al borgo di Andretta e al Belvedere del Monte Airola e si inoltra nei boschi, oasi e parchi, tutelati e curati, di Cuccari, Consa, Mezzana dove si ammirano castagneti immensi fra pianori a prato, piccoli uliveti di famiglia. All’improvviso, sempre lungo la strada, ecco il lago di San Pietro, la Rocca di San Felice con la famosa e terrificante porta Mefite, porta dell’aldilà immortalata da Virgilio. Quindi andando verso Guardia Lombardi e Villamania, luogo incantevole dove le cure termali sono sinonimo di benessere e salute, si incontrano ancora foreste e boschi di castagni, nocciole, noci, frassini, querce, distese verdi fra fontane e sorgenti naturali, compresa a Torella dei Lombardi quella che dà vita al fiume Ofanto, un simbolo della natura dell’Alta Irpinia, a testimoniare e a ricordare che una volta, milioni di anni fa, l’altipiano irpino era un grande lago con qualche collina. Così, Sant'Angelo dei Lombardi, Teora, Lioni, Montella e tutta la dorsale del viaggio degli uomini con le mani callose, hanno riscoperto nelle tradizioni dei luoghi, delle memorie, come il cammino di San Gerardo a Caposele e Monteverde, l'identità mai perduta. Testo:Giampietro Comolli e Antonio Porcelli Foto Giovanni Chieffo pres. Gal

IL BORGO DI GESUALDO

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vIaggI IN di Francesca Rebonato

SOLE ESCLUSIVO L’inverno incomincia a farsi sentire e noi vi proponiamo un bouquet di destinazioni esotiche e assolate, per una settimana. Mete con una marcia in più, perfette per rigenerarsi in una settimana, all’insegna di mari tropicali, sole, relax, natura, benessere e comfort

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MARTINICA – ANTILLE FRANCESI

ST. BARTH – ANTILLE FRANCESI

Mare, fiori e profumi. È la Martinica, con un bouquet di seduzioni: dalla spiaggia di sabbia nera di origine vulcanica del nord alla “tipica” spiaggia esotica del sud con finissima sabbia bianca e tanto di cocotier. D’altronde, se ci si reca ai Caraibi, tutto questo non può mancare, così come i fondali popolati da coralli e pesci colorati che guizzano in tiepide acque turchesi o acquamarina. Interessanti il Mont Pelée, un vulcano attivo all’estremità settentrionale dell’isola e la pianura di Le Lamentin, costellata da piantagioni di canna da zucchero e di banane.

È l’isola “lanciata” da David Rockefeller: 25 kmq di seduzione nei quali vivere un po’ da divi ma con soluzioni per tutti i budget. Oltre alla famosa spiaggia Anse des Flamands spiccano la solitaria Anse De Colombier e la Baie de St. Jean. A sud della capitale Gustavia si distende al sole Shell Beach, a forma di conchiglia, mentre la spiaggia di Saint Jean è divisa in due dal promontorio di Eden Rock. Le baie profonde e le acque sempre calme di Cul de Sac, Petit e Grand sono perfette per le famiglie con bambini. Nell’ampia baia Grand Cul de Sac si trova la massima concentrazione di ristoranti “cool”.

DA 2400 EURO

COME ARRIVARE: Air France collega l’Italia alla Martinica. I voli che partono dall’Italia fanno scalo e hanno una durata media di 13 ore. Un volo di a/r nei mesi di dicembre e gennaio costa in media 850 euro a persona. DOVE PERNOTTARE: Club Med Les Boucaniers, Pointe du Marin 97227, Sainte -Anne. Tel. +596 596 76 72 72 . Immerso in una piantagione di palme da cocco, è costituito esclusivamente da bungalow ed è situato nei pressi del villaggio di Sainte-Anne, in riva alla più bella spiaggia dell’isola. Il costo del soggiorno con formula “All Inclusive” a dicembre e gennaio si aggira sui 215 euro al giorno e a persona. DOVE MANGIARE: La Ville Créole, http://la-villa-creole.restaurantmartinique.info/; dal 1980 accoglie in un’ambientazione tropicale e propone sfiziose specialità creole. Il costo è mediamente di 35 euro.

DA 2400 EURO

COME ARRIVARE: Voli da Milano a Guadalupa via Parigi con Air France (a/r a partire da 800 euro). Da Guadalupa Air Antilles Express e Air Caraïbes raggiungono Saint-Barth (volo a/r da 237 euro). DOVE PERNOTTARE: Hotel Le Village Saint Barth, Colline de St. Jean, Tel. + 590 27 61 39, www.villagestjeanhotel.com. Situato in un giardino naturale, domina la baia di Saint Jean ed è a una manciata di minuti a piedi dalla spiaggia, dai ristoranti e dai negozi. Il costo per persona in camera doppia tra dicembre e gennaio è in media di 150 euro. DOVE MANGIARE: La Langouste, Baie de Flamands. www.access-stbarth.com/fr/restaurants-st-barth/pour-dejeuner/la-langouste. Il non plus ultra della cucina creola e francese, il trionfo dell’aragosta e del pesce fresco. Il costo si aggira sui 45 euro.

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PALM COVE - AUSTRALIA DA 2500 EURO

L’Australia è al top delle classifiche mondiali per il benessere e nella miriade delle sue destinazioni si può scegliere Palm Cove, a 17 chilometri da Cairns, nel Queensland settentrionale. La destinazione ideale per esplorare la Grande Barriera Corallina, Patrimonio dell’Unesco, per partecipare a “escursioni aborigene”, cimentarsi in discipline estreme come lo skydiving o il bungee jumping o fare snorkeling fra pesci e coralli. Da non perdere un’escursione al villaggio di Kuranda, famoso per le sue farfalle. COME ARRIVARE : Voli a/r per Cairns da Roma Fiumicino a partire da 1693 euro con British Airways e Qantas Airways. Da Milano Malpensa a partire da 944 con Ethiad Airways e Virgin Blue. DOVE PERNOTTARE: Reef House, 99 Williams Esplanade, Palm Cove, tel. +61 7 4055 3633, reservations@reefhouse.com.au. Un resort che permette di passare l’intera giornata fra le palme, la sabbia bianca e la vista sul Coral Sea di Palm Cove. Stanza doppia a partire da 193 euro. DOVE MANGIARE: Ochre, 43 Shields Street, Cairns, Queensland, 4870; http://ochrerestaurant.com.au/ Da provare, se vi piace osare: assaggi di coccodrillo, lombata di canguro e filetto di emù. In alternativa freschissimi calamari, gamberi e insalata di papaya. A partire da 22 euro.

BARBADOS – CARAIBI DA 2800 EURO Una full immersion di sole e di mare nei Caraibi, acque turchesi e lunghissimi nastri di sabbia bianca soffice come talco. Una destinazione perfetta per una vacanza ritmata dalla canzone delle onde mentre nell’entroterra si distendono le piantagioni di canna da zucchero. Barbados è stata a lungo una colonia inglese: le manifestazioni e gli eventi di carattere internazionale, quindi, sono tutti da vivere all’insegna di un’intrigante miscela di Inghilterra e “Caribe”. COME ARRIVARE: Partendo dall’Italia è necessario fare scalo in altre destinazioni europee. L’alternativa è volare negli Stati Uniti – la maggior parte dei voli fa scalo a Miami – e poi prendere un aereo per Bridgetown. La redazione consiglia di valutare le numerose opzioni disponibili su Expedia (www.expedia.it). Il costo del volo di andata e ritorno da Milano Malpensa + soggiorno in Villaggio Club con trattamento “All Inclusive” si aggira sui 2.800 euro. DOVE MANGIARE: Beach One Tropical Restaurant & Lounge. http:// beachonebarbados.com. Un ristorante d’atmosfera, sul mare e che punta i riflettori sul pesce. Costo: 45,00 euro a persona.

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ISOLE EXUMA - BAHAMAS DA 2900 EURO

È alle Bahamas, per la precisione nell’isola di San Salvador, che nel 1492 Cristoforo Colombo toccò il suolo del “Nuovo Mondo”. E oggi il mondo si ritrova alle Bahamas, 700 isole – di cui una ventina abitate - e 2.000 atolli. Splendido è il gruppo delle Exumas, una collana di isole lunga 160 chilometri, vicinissime fra loro. A dimostrarne l’incredibile bellezza basti ricordare che in questo arcipelago sono stati girati ben due film di James Bond, il famoso 007: Thunderball e Mai dire mai. Le principali isole sono Great Exuma, Little Exuma e Staniel Cay, apprezzate anche dagli appassionati subacquei e dai velisti per le acque e i numerosi punti di attracco. Imperdibile è l’Exuma National Land and Sea Park, che consente spettacolari visite sottomarine a pochi metri di profondità, sino a un massimo di tre metri.

TORTOLA - BRITISH VIRGIN ISLAND - ANTILLE DA 3300 EURO

Vacanze al sole invernali raffinate alle British Virgin Islands, arcipelago di circa 60 isole nel mar delle Antille, territorio d’oltremare del Regno Unito. Sedici sono le isole abitate, di cui quattro principali: Tortola - la più grande -, Anegada, Virgin Gorda e Jost Van Dyke. Acque cristalline e fondali tutti da esplorare, che celano antiche vette sommerse, lussureggianti giardini di corallo e misteriosi relitti. Tutt’intorno, baie e insenature accarezzate dagli alisei e sbuffi di sabbia fine come borotalco, come quella di Long Bay, un miglio di spiaggia a Tortola. COME ARRIVARE: Voli giornalieri con Air France dai principali aeroporti italiani per St. Marteen via Parigi e con American Airlines via New

COME ARRIVARE: Volo da Londra a Nassau con British Airways + volo interno da Nassau ad Exuma (Bahamasair – Skybahamas). Dagli USA voli diretti su Exuma con American Airlines e Delta. DOVE PERNOTTARE: La redazione consiglia di valutare le opzioni su Expedia (www.expedia.it). Pregevole è il Sandals Emerald Bay Golf Resort & Spa: spiaggia bianca di 2 chilometri, Spa e campo da golf a 18 buche da campionato. Soggiorno in formula Luxury Included per 7 notti con volo American Airlines da Milano e 1 notte di transito a Miami c/o Hotel Sofitel. Prezzo da 5.800 euro a coppia. DOVE MANGIARE: Chat’n’ Chill Beach Bar & Grill, Exuma, http://chatnchill.com; sulla spiaggia di Stocking Island a 5 minuti di barca da George Town. Bagno con le mante e specialità delle Bahamas alla griglia, drink tropical. A partire da 20 euro.

York e Miami; con Condor voli settimanali per San Josè, Costa Rica, via Francoforte. Volo a/r da Milano Malpensa a partire da 2.530 euro. DOVE PERNOTTARE: Nanny Cay, South Side of Tortola, Road Town, Tortola – Tel. +1284 394 2512. Un piccolo villaggio con hotel, marina, ristoranti, bar, minimarket. È una delle realtà più amate e vivaci di Tortola. Prezzi da 132 euro a notte a camera. DOVE MANGIARE: The Clubhouse at Frenchmans Frenchmans Hotel, Easternmost Tip, Tortola – Tel. +1284 495 4862 Il ristorante sorge su un promontorio con vista mozzafiato sul Mar dei Caraibi. Il menu varia in base alle stagioni e al pescato del giorno. Prezzo: 44 euro circa. WEEKEND IN

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vIaggI IN di Anna Maria Terzi

BALI, L’ISOLA DOLCE Un viaggio indimenticabile in luoghi di grande fascino e incomparabile bellezza dove modernità, tradizione e spiritualità si fondono. Il tour parte da Singapore, grande metropoli unita ai quartieri più tradizionali, e ha come meta Bali, isola ricca di attrattive naturali e non solo

Pura Ulun Danu Bratan Bambini balinesi

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Bedugul - Bali


INDONESIA

BALI BALI

PRIMO GIORNO: SINGAPORE

Cappellaio balinese non capello

Per arrivare a Bali, meta del nostro viaggio, si fa scalo obbligatoriamente a Singapore, metropoli multirazziale: cinesi, malesi, indiani e stranieri provenienti da ogni parte del mondo costituiscono un quarto dei residenti. È una città all’avanguardia, moderna, pulita ma con un piccolo neo: la difficoltà di stabilire un contatto con la gente del posto. Il primo giorno decidiamo di visitare lo zoo cittadino (ingresso: 20 sgd, 27 sgd; Night Safari, tour di notte all’interno del parco 32 sdg) e per raggiungerlo prendiamo la linea SMRT North-South Line fino alla fermata di Ang Mo Kio. Da qui proseguiamo con l’ autobus 138 sino a destinazione acquistando il biglietto a bordo. Durante la visita abbiamo modo di costeggiare e addirittura addentrarci in ecosistemi quasi perfetti, popolati da orango, tigri bianche del Bengala , draghi di Komodo, koala e i primi orsi polari nati ai Tropici.. Nel pomeriggio rientriamo in città per visitare il distretto finanziario dominato dalla imponente struttura del Marina Bay Sands, un complesso che include il terzo casinò al mondo per estensione, un lussuoso albergo, un centro commerciale, diverse altre attrattive e, alla sommità, una piattaforma sospesa a forma di nave che accoglie la piscina più alta del mondo. Attraversando la struttura, raggiungiamo i Gardens By the Bay, i giardini botanici situati nel bel mezzo di Singapore. Il cuore del parco è senza dubbio la Supertrees Grove (18 Marina Gardens Drive, tel.: 0065 6420 6848), la foresta di alberi artificiali che domina lo skyline di Singapore. Sono alberi fotovoltaici che accumulano il calore del sole e producono energia per l’illuminazione. Alti tra i 20 e 25 metri, di notte si illuminano dando vita a uno spettacolo fantastico di luci e musica. Il secondo giorno visitiamo Little India, quartiere caratteristico, colorato e caotico, completamente diverso dal resto di Singapore. Ci dirigiamo poi verso gli immensi giardini botanici (1 Cluny Road, tel. 0065 6471 7138), il polmone verde della città che, la domenica all’ora di pranzo, è popolato da famiglie, ragazzi e innamorati che pranzano immersi nel verde. Da vedere anche il National Orchid Garden (1 Cluny Road, tel. 0065 6471 7361) che ospita oltre 1.000 specie di orchidee, fiore nazionale di Singapore.

TERZO GIORNO: BALI, ARRIVO AD UBUD Con la Tiger Airways, compagnia low cost asiatica, raggiungiamo Bali. A soli 2.300 km di distanza, il clima è totalmente diverso: si passa dall’umidità penetrante di Singapore al caldo secco. Con il taxi raggiungiamo Ubud, luogo altamente spirituale che ti fa immergere immediatamente nell’atmosfera balinese. Al nostro arrivo ad accoglierci c’è Masna, il proprietario dell’home stay che sarà la nostra casa per i prossimi sei giorni. La cittadina è molto bella e mentre nelle strade principali si nota un recente sviluppo urbano, nei dintorni si possono ancora ammirare le immense coltivazioni di riso, ci si può addentrare nelle foreste abitate dai macachi e si può respirare l’atmosfera magica degli splendidi templi induisti.

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vIaggI IN balI

Gardens by the Bay, Singapore Giardino delle Orchidee, Singapore

Tigri allo zoo di Singapore

Alba a Singapore Risaie a terrazza, sito UNESCO

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Ci dirigiamo verso la Monkey Forest (Jl. Monkey Forest, tel. 0062 361 971304), una rigogliosa giungla, abitata da una colonia di scimmie. Stiamo in loro compagnia ben tre ore incantati dalla somiglianza con l’essere umano. Rientriamo nella nostra home stay abbastanza presto perché a Ubud le giornate iniziano e finiscono presto.

QUARTO GIORNO: TANAH LOT In mattinata incontriamo la guida Pande Wirta che ci accompagna a sud di Denpasar, alla penisola di Bukit, dominata dal Pura Luhur Uluwatu, un tempio a strapiombo sul mare, forse uno dei più importanti di Bali. Dalla sommità di una scogliera alta 70 metri, la struttura domina l’Oceano Indiano e consente di ammirare un paesaggio incantevole. Il portico all’ingresso celebra Ganesh, il dio della saggezza, dell’intelligenza, dell’educazione e della prudenza, rappresentato come un uomo con testa di elefante e con quattro braccia. Verso l’ora di pranzo, raggiungiamo Padang Padang e il mercato del pesce, luogo frequentato in genere solo da gente del posto. CI invitano a scegliere del pesce appena pescato che ci viene cucinato in uno dei warong situati di fianco al mercato. Che dire... strepitoso. Ultima tappa del giorno è il tempio Pura Tanah Lot (tel. 0062 361 880361),(foto 7) sulla costa ovest di Bali. Si tratta di uno dei templi più famosi e fotografati dell’isola, dedicato agli spiriti guardiani del mare. Tanah Lot significa terra (Tanah) e mare (Lot). Il nome è azzeccatissimo vista la posizione spettacolare sulla cima di un imponente scoglio affacciato sul mare. La scelta di visitare questo luogo nel tardo pomeriggio è stata vincente, al tramonto infatti, il cielo si tinge di rosso e avvolge il tempio in un’atmosfera magica.

QUINTO GIORNO: LE RISAIE DELL’UNESCO La nostra giornata inizia al tempio di Pura Ulun Danu Bratan (Jl. Raya Candi Kuning, Desa Candikuning, Kec. Baturiti, Tabanan, tel. 0062 368 2033143)) forse il più affascinante dell’isola. La struttura sorge sulle rive, ricoperte di ninfee, del lago Batran. Metà induista e metà buddista e dedicato alla dea dell’acqua Dewi Danu, il tempio è un insieme di edifici disposti su più isole che sembra galleggiare sull’acqua. Al centro si trova un altare per le cerimonie. Nel tempio principale, il Pura Teratai Bang, svetta una torre composta da sette livelli. Ripartiamo alla volta di Munduk passando per un’altura dalla quale si possono ammirare i laghi gemelli Buyan e Tamblingan. Il paesino si trova a 1.000 metri sul livello del mare e, camminando nella foresta, tra piantagioni di caffè e chiodi di garofano, scorgiamo la cascata di Munduk. Ammiriamo delle splendide vedute della valle con i campi di riso e le piantagioni di caffè e di cacao. Prossima, imperdibile tappa è costituita dalle risaie terrazzate di Jatiluwih considerate Patrimonio Mondiale dell’UNESCO . La cittadina si trova a 700 metri sul livello del mare, in una zona circondata da montagne, foreste tropicali, campi di riso a terrazze scavate sul pendio del monte Batukaru. La giornata si conclude all’interno del tempio del villaggio per assistere alla danza Kecak.

Pura Luhur Uluwatu Danzatrici Danza Barong

SESTO GIORNO: RENDANG In mattinata visitiamo un villaggio tradizionale, Rendang, dove ci colpisce la grande differenza sociale: alcune abitazioni sono dotate addirittura di templi interni mentre altre che non si possono neppure chiamare case. Ma ciononostante la gente qui sorride sempre... Cuore del villaggio è il Tempio Besakih, dedicato alla madre di Bali e luogo mistico che rappresenta la vera essenza dell’isola.

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VI I MA IGGGLI I OI NR I B W A LE IE K E N D I N T O S C A N A

Besakih Tempio Madre

Pura Tanah Lot

Gili Air

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Facciamo una sosta a Klungkung per visitare Kerta Gosa, sede del vecchio Palazzo della Corte di Giustizia dove spiccano interessanti dipinti sui soffitti che rappresentano battaglie tra dei e demoni. Lì vicino c’è un mercato caotico, che ci va a pranzare e cenare con la famiglia e con gli amici. Pranziamo anche noi qui con lombrichi fritti satay (spiedini di carne) e dolcetti a base di cocco.

SETTIMO/OTTAVO GIORNO: UN CAFFE’ STRANISSIMO E PARTENZA Assistiamo alla danza tradizionale sacra Barong in cui viene rappresentata la lotta tra il Bene e il Male. Subito dopo raggiungiamo la Goa Gajah, la “Grotta dell’elefante”, importante sito archeologico indu.. A nord di Tampaksiring vale la visita anche il Pura Tirta Empul, un tempio famoso per il potere magico attribuito all’acqua delle sue vasche proveniente da sorgenti ritenute sacre. La gente del luogo vi si immerge per purificare la propria anima. Sembra che in media un balinese si rechi a queste sorgenti sacre due, tre volte all’anno. Il sito è un’oasi di pace e tranquillità; il silenzio è rotto solo dal rumore dell’acqua sacra che scorre attraverso le dodici sorgenti e bagna i fedeli che riempiono le bottiglie per portare a casa l’acqua sacra a coloro che sono impossibilitati a raggiungere il tempio. (foto 16) L’ultima destinazione della giornata è il Temen Village, una piantagione di caffè dove possiamo degustare diverse varietà di caffè e the dal gusto singolare. Attrattiva del luogo è il Kopi Luwak, famoso e costosissimo caffè di origine balinese dalla produzione alquanto atipica. La tecnica consiste infatti nella tostatura dei chicchi mangiati, digeriti ed espulsi da un animale, il luwak. L’ultimo giorno a Ubud è dedicato al puro relax e all’acquisto di souvenir per amici e parenti. Rigenerati da tre ore di massaggi con digitopressione, scrub e una maschera corpo siamo pronti ad affrontare la nostra prossima tappa.

Pura Tirta Empul

DAL NONO AL 13° - GILI AIR Si parte per Padang Bay dove prendiamo il traghetto alla volta delle Gili, (foto 14) tre minuscole isole tra Bali e Lombok. Noi decidiamo per quella meno turistica e raggiungiamo il nostro bungalow con l’unico mezzo di trasporto presente sull’isola: un carretto trainato da cavalli. La spiaggia è meravigliosa, punteggiata di locali alla buona gestiti da ragazzi, e il fondale è popolato di coralli e pesci colorati. I giorni successivi sono dedicati al riposo, allo snorkeling e all’avvistamento delle tartarughe marine. Vale la pena di vedere l’isola, lunga appena sette chilometri, al calar della sera per ammirare tramonti spettacolari.

DAL 14° AL 17°- SEMYNIAK E SINGAPORE

Sorgenti Sacrer, Pura Tirta Empul

E’ giunto il momento di lasciare l’isola e di raggiungere l’ultima meta: Semyniak, (foto 15)la zona più moderna di Bali. L’Indonesia è anche arte e creatività e proprio Seminyak è gremita di boutique gestite da designer locali dove si possono ammirare creazioni di vario genere, dai gioielli coloratissimi ai quadri eclettici. Bar, ristoranti, negozi e alberghi sono molto più trendy rispetto a quelli cui siamo abituati. (foto 25) Per quanto concerne il mare, quello che abbiamo di fronte non ha nulla a che vedere con quello delle Gili Air: qui giovani surfisti arrivano da tutto il mondo in attesa dell’onda perfetta. . Sempre con la Tiger Airways, facciamo ritorno a Singapore e il nostro ultimo giorno in Oriente decidiamo di trascorrerlo all’insegna del divertimento. Purtroppo è giunto il momento di lasciare l’Indonesia, anche se il saluto che porgiamo a questa terra non è un addio ma un arrivederci.

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vIaggI IN balI Lombrichi fritti al mercato

INFORMAZIONI DI VIAGGIO IL PERIODO MIGLIORE PER ANDARE A BALI: Maggio-ottobre: questi sono i mesi del monsone secco, quindi poca umidità; con temperature da 31-32°C a 22-24°C. Però nelle zone interne montane i rovesci sono improvvisi e le temperature più basse.

Mercato del pesce

DOCUMENTI Passaporto valido almeno 6 mesi VACCINAZIONI OBBLIGATORIE Contro la febbre gialla VISTO D’INGRESSO I turisti italiani per un periodo inferiore ai trenta giorni sono esenti dalla richiesta di visto. Ma meglio consultare la Farnesina perché vi sono cambiamenti in merito. Voli (prenotati direttamente sui siti delle compagnie aeree): Euro 715 Turkish Airlines a persona Euro 130 Tiger Airways a persona Alberghi (su Booking; i prezzi si intendono per camera doppia e a notte): Euro 120 Holiday Inn Clarke Quay (Singapore) Euro 20 Masna House (Ubud) Euro 50 Soul Villas (Gili Air) Euro 75 Villas e Suites Kresna (Semyniak) Euro 160 Park Regis (Singapore) ALCUNI RISTORANTI (i prezzi si intendono per persona): Toro Sushi (Ubud) Euro 15 Who’s Who (Ubud) Euro 10 Classico Italiano (Gili Air) Euro 13 Chili Out Bar (Gili Air) Euro 13 The Mexican Kitchen (Gili Air) Euro 10 Scallywags Beach Club (Gili Air) Euro 15

COSTO COMPLESSIVO A PERSONA EURO 1.800,00

Alberghi confortevoli

Visita alla Monkey Forest

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RACCONTI DI VIAGGIO

SUL TRENO CHIAMATO JAZZ di Franco Presicci

Una originale avventura musical-ferroviaria. Un convoglio speciale, straordinario, festoso. Percorso: da Bari a Martina Franca e ritorno. Partenza alle 16.25, arrivo alle 18.35

U

n convoglio affollatissimo non solo di turisti, ma anche di gente desiderosa di godersi la novità, di affrontare una piccola avventura, di vivere appieno l’originale esperienza, di stare in compagnia in modo diverso, ammirando la bellezza paesaggistica, architettonica dei paesi attraversati, godendo i colori, il clima, il calore. In quelle ore, milanesi e bolognesi, pugliesi e alcuni stranieri, hanno familiarizzato, si sono scambiati gli indirizzi, qualcuno ha addirittura gettato le basi per un’amicizia, si sono dati appuntamento, degustando prodotti tipici di questa terra ricca di ospitalità e cortesia.

tutta la luce bevuta durante il viaggio aveva dato ristoro alla sua anima; che il verde della Puglia, intenso, non lo aveva mai visto da nessun’altra parte. E sollecitava informazioni sul “Valle d’Itria Express”. Tempo al tempo. Gli organizzatori (l’Aisaf di Bari con la collaborazione dell’Associazione culturale musicale “Nel gioco del jazz” e la Scuola musicale “Il Pentagramma di Bari”) ce la mettevano tutta per spiegare, illustrare, raccontare, soprattutto ai ragazzi, i più incalzanti, insaziabili, alla vista delle immagini esaltanti, scenografiche che la mia regione può offrire; a cominciare dai trulli con i tetti come i berretti dei maghi delle fiabe, sormontati da pompon o palle da biliardo.

Negli intervalli tra un brano musicale e l’altro, suonati da più orchestre, rimbalzavano, curiosità sulle prelibatezze assaggiate, sulla storia del locomotore (diesel, del 1959) che trainava tre carrozze Carminati anni ‘30-’40, con i sedili di legno, una a terrazza del 1903, un bagagliaio del 1940. Reperti storici, insomma. “Sembrano quelle del Far West”, ha insinuato un patito di Bud Spencer e Terence Hill, ma la battuta è naufragata nelle note di “Summertime”, accolta da applausi fragorosi. Poi, mentre la motrice rallentava e si apprestava all’ultimo "sbuffo", un signore con i baffi all’Einstein ha ricordato il Treno Blu della Bèlle Epoque; e tale era almeno l’atmosfera briosa esplosa sul marciapiede e dai finestrini. Un novantenne dal passo traballante, ma dallo sguardo espressivo, vivace, rivolgendosi a un accompagnatore, ha accennato ai tempi della guerra, risvegliati dall’arredo delle vetture, comunque restaurate a dovere e ben tenute.

“Il treno chiamato jazz” sibilava quasi in segno di allegria e i bambini tripudiavano. Dario De Simone, dell’Aisaf di Bari, psicopompo dell’iniziativa, era frastornato, sballottato tra il cronista ansioso di sapere mille particolari e l’operatore di Telenorba che lo riprendeva di faccia, di profilo, nascosto dal contrabbasso che il suonatore faceva fatica a salvare dalla ressa.

Il fascino del treno ci accompagna dall’infanzia. Va bene l’aereo, altrettanto bene il pullman, l’auto, ma vuoi mettere il piacere di andare su rotaie da un luogo ad un altro, con ulivi solenni, vigneti in preghiera, casupole sbrecciate, tetti, muri a secco… che corrono come frecce? Una “madame” dall’aria sognante confessava che

Scene già viste un mese prima, quando sullo stesso binario il “Salento Express” aveva fatto la sua prima corsa. La macchina era dei primi anni ‘50: pezzo da museo, sì, ma ancora nel pieno della sua potenza. I vagoni risalivano forse al tempo della guerra: quasi gli stessi di quelli che ci portavano da Taranto a Martina, dove la notte ci svegliavano terribili boati: le bombe che facevano lampeggiare l’orizzonte e crollare i palazzi. Allora il treno non oltrepassava la stazione di Nasisi, perché quella di Taranto era a rischio. Da lì alle Tre Carrare, dove abitavo (saranno venti chilometri? Di più?) bisognava andare a piedi. Camminata stancante, che dovevamo fare dopo ogni bombardamento per accertarci che la nostra via non fosse sommersa dalle macerie. Quando il conflitto si concluse e si raccoglievano i cocci, alla stazione della Bimare andavamo con la carrozza. Il vetturino, sempre lo stesso, in cassetta con il cappel-

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RaCCONTI DI vIaggIO

lo a cilindro, si presentava alle sei del mattino, quando le strade erano deserte, le finestre chiuse e i negozi pure, a parte quello del fornaio. Il treno per Martina partiva alle 7.30. Le tappe: Nasisi, Statte, Crispiano, Madonna del Pozzo, San Paolo. Mi inebriava il fischio “d’a Ciucculatera” che a volte aveva un respiro affannoso. Passarono gli anni, e non so più quante volte, arrivando a Bari da Milano, raggiungevo Martina con la Sud-Est. E riscoprivo dettagli dimenticati, provando emozioni che mi inumidivano lo sguardo. Un giorno, non so più se a Casamassina o a Conversano, l’altoparlante annunciò che i contadini, per una protesta, avevano occupato le rotaie, per cui non era possibile proseguire. Non mi scomposi: scesi, mi sedetti su una panchina rinunciando ad accendere il solito toscanello per meglio osservare i viaggiatori: contrariati o adirati o impennati. Io avevo tempo, ero libero da impegni: ero già in Puglia, nella mia Puglia, che per Giuseppe Carrieri è la patria di Andersen, “un Andersen mediterraneo, con più balenanti misteri”…E gioivo, respiravo aria familiare, ritrovavo vecchie fragranze... Ero diretto a Martina, e ricordavo:… “la Murgia dei Trulli raggiunge qui la sua vetrina domenicale, la sua stravaganza espressiva”. “È un’indecenza”, urlò un tale con una voce da gallinaceo. “Uno schifo”, gli si associò un altro. “La polizia che fa; sta a guardare?”, tuonò un terzo. Poi un coro assordante. Io, serafico, quando potetti, azzardai: “Ognuno si difende come può. Subiscono un’ingiustizia e reagiscono”. Uscii indenne dall’intervento. Nessuno ebbe la tentazione di ridurmi in poltiglia. Era quasi mezzogiorno; l’interruzione doveva concludersi alle 16. Guardavo il locomotore e invidiavo i macchinisti che dalla cabina di guida si

LIBRI dI vIaggIo

godono il treno che filando divora la strada ferrata. E pensavo alla piattaforma girevole della stazione di Martina, sepolta sotto uno strato di terra. Mi dicono che prossimamente verrà riscoperta, restaurata e sistemata come base di una “Ciucculatera”: un monumento al treno, che alimenta i sogni, le chiacchierate, le confidenze, gli sfoghi, gli incontri. Il mio amico Gerardo voleva andare a vedere il luogo della sepoltura della piattaforma. Ma non c’era tempo. Le sbarre del passaggio a livello erano state abbassate. Il “Treno chiamato jazz”, o meglio “Salento Express”, aveva già lasciato lo scalo di Locorotondo. Erano quasi le 19. “Attenzione al terzo binario”, ha avvertito una voce. Subito dopo la baraonda. Mille macchine fotografiche scattavano foto. Duecentottanta viaggiatori salutavano con in fazzoletti in mano, il marciapiede formicolava di gente che sbucata improvvisamente assediava il convoglio: un’accoglienza calorosa che bloccava i gitanti sulla piattaforma, sugli scalini. Il trombettista vinceva la tentazione di intonare il silenzio, per agevolare uno dello “staff” che informava, sgolandosi: “Chi vuole può andare a visitare il centro storico, ma deve tornare puntuale”, mentre una siepe umana s’ingrossava attorno a un complesso che, non ancora defatigato, riprendeva il concerto sul piazzale. Un 19 settembre da inserire negli annali, ha commentato il papà di Gerardo, Nicola, uomo di poche parole, ma sempre ben dosate, che con il suocero Vito e la moglie Antonella aveva atteso a lungo l’ora dell’evento. “A parte lo spettacolo davvero grandioso, avete notato la pianta di capperi spuntata proprio sul terzo binario?”. (F.P.)

PaESI, PaESaggI La popolare rubrica di Striscia la Notizia, "Paesi, paesaggi" ideata e condotta dall'inviato Davide Rampello diventa un libro. Una serie di itinerari particolari che dal Piemonte alla Sicilia attraversano l’Italia della qualità e suggeriscono spunti di visita fuori dai soliti schemi. Ogni capitolo è una tappa del viaggio: un taccuino ricchissimo di annotazioni, riflessioni, indicazioni su cosa vedere, cosa gustare, cosa fare. Una guida molto personale, una sorta di diario che ci accompagna alla scoperta di luoghi spesso dimenticati e nascosti, dove sono le persone a raccontare quello che sono, cosa fanno e la terra dove vivono. Luoghi dove sentirsi sempre ospiti e mai semplici turisti.

PaESI DIPINTI DI LOMbaRDIa La storia e l’arte di una regione diventano una guida indispensabile per ogni turista che vuole scoprire le bellezze segrete di un territorio ricco di storia e arte, come lo è la Lombardia. “guida ai paesi dipinti di Lombardia”, scritta a quattro mani da benedetta Rutigliano e Salvatore giannela, vuole accompagnare il lettore alla scoperta dei tesori artistici più suggestivi di questa regione che spesso si trovano nei piccoli centri urbani. Ogni capitolo è un dipinto, che rappresenta una testimonianza fondamentale della storia e delle tradizioni di un luogo. Ma non solo, la guida si propone anche di segnalare i posti più raccomandati per soggiornare e per gustare i piatti tipici di questi luoghi che attraverso i loro dipinti dimostrano quanto la storia spesso passi da questi piccoli borghi.

Di Davide Rampello e Luca Masia (curatore dei testi), introduzione di antonio Ricci, Edizioni Skira, 232 pagine, Euro 18,00

Di Salvatore giannella e benedetta Rutigliano, Foto di vittorio giannella, introduzione di Flavio Caroli, book Time, 218 pagine, Euro 16,00

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