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NUOVO ANNO, NUOVE SCELTE Le nostre Top Ten non vogliono essere giudizi, ma solo indicazioni, suggerimenti. Le vere scelte dovete farle voi. Certo la crisi ci costringerà a scelte più precise e forse ci farà riscoprire una trattoria fuori porta, una chiesetta medievale vicino casa, il formaggio comprato direttamente dai produttori, la verdura in cascina, il vino più giovane e meno impegnativo. Ma anche questo, seppure vicino, può essere un bel weekend.
POCO MA BUONO di Raffaele D’Argenzio
Una volta era così. Le cose migliori si mangiavano solo in particolari occasioni, si aspettavano le feste per bere il vino buono e mangiare il patè. Anche oggi forse dovremo far sacrifici, ma seppure siamo in crisi, non siamo mica in galera: dobbiamo diventare più sobri mica frati trappisti, dobbiamo controllare il girovita, non metterci il cilicio. Allora non rinunciamo alle prelibatezze, rinunciamo semmai alla quantità ma non alla qualità. Poco ma buono. E forse fa bene anche al colesterolo.
NEA-POLIs, LA NUOVA NAPOLI CHE SI AMA RISPETTANDOLA Erano giornate bellissime, invece di essere quasi in inverno sembrava di essere in primavera: in lontananza Capri, il Vesuvio, Posillipo e poi uno sguardo sul golfo di Pozzuoli, con Bagnoli che ospiterà una tappa della Coppa America di vela. Monnezza non se ne vede, i ristoranti di Via Caracciolo con vista su Castel dell’Ovo offrono piatti sfiziosi ad un costo accessibile. Eravamo un gruppo di giornalisti, fra cui alcuni stranieri, e mi sembrava di cogliere in loro una certa delusione per non trovare la monnezza, per vedere ragazzi in moto con il casco, e perfino automobilisti con la cintura allacciata (non tutti, per la verità). Per fortuna un parcheggiatore abusivo c’era e pensava addirittura di lasciare il posto “abusivo” ai figli, sentendosi quasi un eroe, senza capire che così faceva del male proprio ai suoi figli, cui dovrebbe insegnare invece un mestiere serio e produttivo. Che soddisfazione: avevamo trovato IL parcheggiatore abusivo. E poi anche qualcuno senza casco. Forse chi viene a Napoli crede di partecipare ad una sorta di safari, a caccia di monnezza e parcheggiatori abusivi. E se non li trova è tentato di chiedere il rimborso del biglietto. Ma la colpa è anche degli stessi napoletani che per primi godono a parlar male della propria città. Una ragazza, molto preparata, che ci ha fatto da guida al bellissimo castello di Baia, che domina il golfo di Pozzuoli, per prima cosa ci ha parlato della pericolosità dei Campi Flegrei, sembrava che ci stessero per esplodere sotto i piedi. Eppure proprio lì ci sono costruzioni romane che resistono da duemila anni. Un’altra guida, anch’essa preparata e brava, prima di condurci attraverso la Grotta di Seiano, uno spettacolare tunnel che attraversa la collina di Posillipo (dal greco pausilypon, pausa del dolore), scavato dai romani duemila anni fa, per un quarto d’ora si è premurata di informarci che Bagnoli, dove ci sarà la Coppa America, è stata inquinata dalle acciaierie, smantellate da decine d’anni. Soddisfatta di averci ben preparati, ci ha mostrato con grande professionalità la grotta di Seiano e il parco Virgiliano, dove c’è una villa romana che si affaccia sul golfo di NEAPOLIS. Già NEA-POLIS, la nuova città, com’era chiamata alla sua nascita, ed è in questo nome che bisogna ritrovare la forza del rinascimento di questa città. E devono essere i giovani a battersi per il rinnovamento, insegnando agli altri ad amare la propria città rispettandola, senza trovare sempre il motivo per piangersi addosso. Rispettarla raccogliendo la carta caduta, seguendo le regole, allacciandosi le cinture... NEA-POLIS, una città nuova in cui i napoletani NUOVI trovino la forza di gettare nella monnezza quei napoletani, che sembrano statuette residuo di un mondo pacchiano esposto fra i pastori di San Gregorio Armeno. Ma se a Napoli ci sono i parcheggiatori abusivi, ci sono anche i magistrati e i poliziotti che hanno sconfitto il clan dei casalesi, prendendo il loro capo Zagaria. E ci sono anche i lavoratori della Fiat di Pomigliano che hanno rinunciato ad alcuni diritti pur di poter produrre e trasformare il vecchio in un nuovo stabilimento d’eccellenza per continuare a vivere del proprio lavoro e non dell’arte di arrangiarsi. Ecco la Napoli di cui bisogna andare fieri, che vale la pena di rispettare e in cui bisogna credere di più, molto di più. Come bisogna credere in quegli imprenditori che hanno portato a Napoli la Coppa America, e anche in quei dipendenti pubblici che amano la loro città, la loro regione e si battono con il cuore per accogliere i turisti e far loro vedere che anche qui il vento è cambiato, e potrebbe soffiare ancora più forte portandosi via la monnezza e gli stereotipi negativi. E i napoletani imparino a parlare prima delle bellezze della propria città, delle sue virtù, dei suoi eroismi, e poi anche dei suoi difetti, ma come ostacoli da abbattere, come battaglie da vincere. A noi quel Presepe con le statuine di una vecchia Napoli, simpatica ma macchiettistica e al di fuori delle regole, non ci piace.
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EDITORE E DIRETTORE RESPONSABILE Raffaele D’Argenzio raffaele.dargenzio@weekendinauto.it SONO CON NOI Himara Bottini (motori) Elena Barassi (Extra Italia e Luxury Hotel) Lucrezia Argentiero, Marco Asprea, Marina Bellati, Nicola D. Bonetti, Rosaria Brusaferri, Paolo Cavallo, Giampietro Comolli, Barbara Gallucci, Vittorio Giannella, Isa Grassano, Gianni Marin, Michelle Newton, Antonella Pilato, Stefano De Rossi (impaginazione) EDITORE Edizioni D’Argenzio S.r.l. Via Giovanni Prati 12 - 20145 Milano tel. 02 3450719-fax 02 34535585 STAMPA Arti Grafiche Boccia SpA (SA) DISTRIBUZIONE Messaggerie Periodici S.p.A Via Giulio Carcano, 32 - 20141 Milano Weekend in Auto è registrato presso il tribunale di Milano al N. 158 del 03/04/2009 - ISSN 1723-5685 Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti e foto restano di proprietà della Edizioni D’Argenzio S.r.l. e, anche se non pubblicati,non verranno restituiti. È vietata la riproduzione anche parziale di testi, documenti e foto.
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4 Editoriale 6 Sommario 8 News 10 News 12 Voyager Code 14 Voyager List: i viaggi di tendenza del 2012 16 Le Guide Viaggi 17 Premium Code 18 Auto Premium 22 I 10 posti più belli da fotografare 28 Le 10 città low cost 2012 30 Lisbona low cost 31 Viaggi ed internet 33 Weekend in Hotel 34 I 10 + 10 vini 2012 36 Le 10 prelibatezze 38 I 10 Territori d’Eccellenza 41 Weekend in Cantina: Villa Sandi 42 10 Itinerari Slow 46 10 Weekend Off Road 50 Speciale Suv & Supersuv: 70 anni di Jeep 52 Le 10 Suv e Supersuv di tendenza 2012 60 Con la Subaru X V nel Chianti 67 Con la Range Rover Evoque sul Lago di Garda 83 10 Supercar sulla neve 90 Speciale Neve No Stress 102 Weekend in Bretagna con la Peugeot 3008 hybrid 110 Novità Auto 113 Auto Utility 115 Speciale 10 soli d’inverno 122 Martinica 124 Giamaica
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... RETE! State cercando idee per il vostro prossimo viaggio? consigli sulle ultime novità auto? aggiornamenti sui prossimi, imperdibili eventi in giro per l’italia e per iL mondo? è ON-LINE IL NOSTRO NUOVISSIMO SITO PENSATO SU MISURA PER VOI! notizie e suggerimenti PER ESSERE INFORMATI GIORNALMENTE SU TUTTE LE CURIOSITà E LE NUOVE AUTO ... PER I VOSTRI SPLENDIDI WEEKEND!
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NEWS Autograph Collection, Al debutto I Primi nove alberghi Europei È stato celebrato nel mese di novembre alla presenza del proprietario dell’Autograph Collection Antonio Catalàn e Giorgio Boscolo, fondatore dei Boscolo Hotels, al Boscolo Palace di Roma, il lancio ufficiale dei primi nove alberghi che entrano a far parte dell’Autograph Collection. Lanciato nel gennaio 2010, Autograph Collection è un gruppo di alberghi indipendenti, ognuno selezionato per la propria originalità, carattere e dettagli inusuali.
BENTLEY FIRMA UN’EDIZIONE SPECIALE DELL’ULTIMO LIBRO DI 007 Per celebrare l’uscita di “Carte Blanche”, l’ultimo libro dello scrittore americano Jeffery Deaver, che racconta le avventure dell’agente segreto più famoso del pianeta, James Bond, la Bentley e la casa editrice Hodder & Stoughton, hanno realizzato un’edizione speciale del libro, un vero e proprio pezzo da collezione di sole 500 copie. Il prezzo è di circa 1.000 sterline.
PREMIO ALLA CREATIVITÀ PER LA CITROËN DS4 La crossover francese si è aggiudicata il premio Uiga “Auto Europa 2012”, superando la Range Rover Evoque e la Ford Focus. Questo importante riconoscimento è stato assegnato dai soci dell’Unione Italiana Giornalisti Automotive al modello che ha saputo distinguersi come il più interessante, ecosostenibile, sicuro, dal design accattivante e con il miglior rapporto qualità/prezzo.
L’Aube en Champagne Organizzata da Atout France in collaborazione con l’AIS (associazione Italiana Sommelier) si è svolta al Westin Palace Hotel di Milano la presentazione della regione dell’Aube e di 8 tra le più prestigiose maisons de champagne della zona. Questo dipartimento, il più meridionale della regione dello Champagne, è costellato di vigneti dello champagne e di cantine di piccoli produttori.
Grand Hotel Rimini
Azienda Agrituristica Il Monterosso
In occasione delle Festività di Fine Anno, il Grand Hotel Rimini vi invita a vivere il sogno della notte più lunga dell’anno. L’impalpabile atmosfera di un tempo, l’alta enogastronomia, il benessere a 360 gradi, la cortesia e la professionalità di tutto il personale sono altrettanti ottimi motivi per concedersi una vacanza all’insegna del mito.
L’Azienda agrituristica Il Monterosso è situata sulla cima della collina denominata “Monterosso” che si erge solitaria sulla piana del Verbano. Dalla sommità del Monterosso si può godere di un suggestivo panorama a 360° dei quattro laghi (Maggiore, Mergozzo, Monate e Varese), del Monte Zeda, della catena del Rosa, del Parco Nazionale della Valgrande e delle Valli Ossolane. L’allevamento di caprini, suini, bovini e animali di bassa corte, insieme alle coltivazioni ortofrutticole biologiche, permette di offrire agli ospiti cibi abbondanti, freschi e genuini, contornati da frutti e funghi che i ricchi boschi circostanti producono. Si potranno gustare i taglieri di salumi nostrani, il classico risotto con i funghi, le abbondanti grigliate su fuoco a legna ed i piatti tipici che la gastronomia regionale propone. All’interno dell’Agriturismo Monterosso si trova la casa colonica principale con Torretta panoramica, in cui si trovano le camere, tutte dotate di bagno. Sono a disposizione svariate possibilità per trascorrere delle giornate di relax, oppure un fine settimana diverso, a diretto contatto con la natura.
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SCEGLI COME SARÀ LA TUA CASA DA FLOVER Da Flover (a Bussolengo, in provincia di Verona), si può vivere un’esperienza magica e indimenticabile con tutta la famiglia. Nel più grande mercatino coperto d’Europa potete trovare tutto quello di cui avete bisogno per rendere unica e speciale la vostra casa e il vostro giardino, una collezione che viene proposta e rinnovata di stagione in stagione, come a dicembre, quando Flover diventa il Villaggio di Natale, o passato il freddo, quando Flover si trasforma nel Villaggio di Primavera. Un passaggio obbligato per chi cerca gli addobbi più glam e le decorazioni più nuove, tutto l’anno. Info: www.flover.it Via Pastrengo, 16 - Bussolengo.
42 T-SHIRT PER NAPOLI A FAVORE DI ABIO Guardare Napoli da un angolo diverso da quello delle solite cartoline: è stata questa la sfida lanciata da TOWNSHIRT, un progetto di moda e design a scopo sociale. Le riflessioni e le emozioni dei turisti provenienti da tutto il mondo, che hanno soggiornato a Napoli nel corso dell’ultimo anno, sono state raccolte e interpretate da giovani designers, tutti campani. Il risultato sono 42 T-shirt, molto diverse ma legate dallo stesso sottile filo che unisce le mille contraddizioni di Napoli, che a inizio 2012 saranno messe all’asta, il ricavato sarà devoluto ad ABIO, Associazione per il Bambino in Ospedale, per realizzare una sala gioco presso il Reparto di Urologia dell’Ospedale Santobono di Napoli.
«54 HOLES» CON VISTA SUL LAGO DI GARDA Il Gardagolf Country Club e l’Arzaga Golf Club, due punte di diamante nello scenario golfistico italiano ed europeo, si uniscono per dare l’opportunità agli appassionati di golf di godere della magia del Lago di Garda e di mettersi alla prova su sei percorsi entusiasmanti anche nei mesi invernali. Dall’idea di International Golf Holding, società che opera a 360° nel marketing golfistico, nasce il progetto “54 HOLES”: un carnet di 6 green fee feriali 9 buche, di cui 3 da utilizzare sui percorsi del Gardagolf Country Club di Soiano del Lago e 3 su quelli dell’Arzaga Golf Club di Calvagese della Riviera, entrambi in provincia di Brescia. Dal 3/11 al 15/03, il costo è di 135,00 euro, dal 16/03 al 2/11, il costo è di 199,00 euro, valido tutto l’anno. Info: www.54holes.it
VIAGGIANDO S’IMPARA CON LA PORSCHE DRIVING EXPERIENCE Anche quest’inverno la Porsche Driving Experience organizza una serie di corsi di guida sicura in località davvero esclusive. Potrete provare la nuova Porsche 911 in situazioni di guida estreme, dalle strade costiere del Sud Africa ai laghi ghiacciati e ai campi innevati del Circolo Polare Artico. Info: www.porsche.de/ driving-experience-winter - +49 (0)711/91123360 (-23364). La Porsche Sport Driving School italiana, invece, torna a Livigno dal 29 gennaio al 5 febbraio 2012 per i suoi corsi invernali. Info: 049.8292909 - www.porsche.it
APERITIVO CON WEEKEND IN All’Enterprise Hotel di Milano abbiamo festeggiato l’ultimo numero dell’anno di Weekend in Auto. Per l’occasione sono intervenuti vari personaggi del mondo dei motori e del turismo, che hanno potuto apprezzare, oltre alla bellissima Porsche 911 T del 1968, esposta nella hall dell’Hotel, anche il pregiato prosecco Alta Marca Trevigiana. Se volete vedere le foto della serata venite a trovarci sulla nostra pagina di Facebook, dove vi terremo aggiornati sulle prossime serate organizzate dalla redazione…
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Le tendenze del 2012 per viaggiatori sempre alla moda Quali saranno gli accessori in voga nel 2012? Ne abbiamo selezionati sei che hanno caratterizzato le ultime collezioni delle griffe più importanti, ovvero quelle che lanciano i trend stagionali e a cui gli amanti del fashion non possono sottrarsi VIAGGI DA SOGNO CON BASILE
Porta iPad griffati
Foulard multiuso
Trolley super leggero e adatto a modularsi sulla dimensione di qualsiasi viaggio: dal fine settimana a periodi più lunghi. Una tela raffinata e logata, studiata nei minimi dettagli, morbida e resistente nei colori NERO E BLU CHEQUERED che piacerà sia agli uomini che alle donne. Altezza di 50 cm, prezzo di 60 euro. Info: www.basileitalia.com
Con la diffusione sempre più ampia dell’iPad, e dei tablet in generale, un trend che caratterizzerà il 2012 sarà quello delle custodie firmate. Unisex, da uomo o da donna, glamour o discreti, essenziali o da businessmen, tutti i più grandi marchi hanno lanciato i proprio modelli. Elegante e pratica la cover in pitone Dolce&Gabbana, discreta e multiuso quella in tela rivestita con finiture in pelle di Burberry, con patta interna porta documenti.
Nel guardaroba di ogni donna, nei prossimi mesi, non potrà mancare il foulard. Al collo, al braccio, da usare come top o legato alla borsa, la stampa foulard, che caratterizza una moda colorata e ironica, spunterà su abiti e accessori sia nell’inverno che nell’estate 2012. Originali gli orologi foulard di Moschino Cheap and Chic, disponibili in vari colori e fantasie, dai cuori tinti alle riproduzioni retrò.
Giacche per l’uomo viaggiatore
Borse unisex
Anche per il 2012, come già varie volte in passato, molte collezioni maschili si sono ispirate all’”uomo viaggiatore”. Una definizione con cui si mette insieme il completo e lo sportwear, l’abbigliamento urbano e quello informale e che comprende sia l’uomo che si sposta per viaggi d’affari sia quello che affronta viaggi di piacere. E così, i pezzi del guardaroba maschile nel 2012 saranno più pratici e funzionali, come le giacche in principe di Galles ultraleggero di Ermanno Scervino.
La Linea Travel di Borsalino Che siate donne o uomini, la prossima primavera-estate non potrete non avere tra i vostri accessori preferiti un bel cappello. A tesa larga o stretta, in paglia o tessuto, dai colori accesi o tenui, ce n’è per ogni gusto ed esigenza. Per coloro che amano viaggiare e vogliono essere sempre alla moda, Borsalino propone la Linea Travel, da sottolineare per i particolari tecnici: capi sfoderati, arrotolabili e tascabili.
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Per l’uomo l’accessorio must del nuovo anno sarà la borsa, non intesa come semplice borsello o marsupio, ma come un contenitorevaligia da portare con sé, in cui ci si può infilare tutto ciò che serve per un fine settimana fuori porta. Insomma una borsa unisex che potrete prestare anche alla vostra compagna, come la borsa weekend in bufalo lavato della linea di accessori Gnonga Negro, ideata dal giovanissimo stilista franco dominicano Peter Logan Koch Santos.
Occhiali da sole vintage Gli occhiali da sole sono l’accessorio per eccellenza ormai. Chi non ne possiede almeno un paio alla moda? Nel 2012 lo stile che andrà per la maggiore sarà quello vintage sia per lui che per lei. Paul Smith ha voluto “esagerare” e nella sua collezione autunno-inverno ha presentato il modello Alrick, in edizione limitata, che s’ispira agli occhiali usati dagli aviatori negli anni ’30-’40. In metallo di forma tondeggiante e con doppio ponte, questi occhiali da sole si distinguono per le protezioni laterali in pelle e l’elemento del ponte rimovibile.
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di Isa Grassano
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VACANZE, LE NUOVE TENDENZE PER IL 2012
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in quanto non ha le ferrovie e l’aeroporto. Nella scelta di una destinazione diventa fondamentale anche la comodità di arrivare in un luogo. Occorre un sistema di trasporto integrato.
l viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà come per penetrare in una realtà inesplorata che sembra un sogno». Lo diceva Guy de Maupassant, nel 1884. Sono passati decenni e il viaggiare continua a essere considerato la porta dell’evasione. Così, anche in tempi di crisi, non si rinuncia ad andare in vacanza. Quali mete si scelgono? Quali sono le tendenze per il nuovo anno? L’abbiamo chiesto a Roberto Corbella, presidente Astoi (Associazione Tour Operator italiani).
Ad influenzare le vacanze è anche la scelta del mezzo di trasporto? Sicuramente ha il suo peso. Molto spesso la scelta ricade sulla possibilità di noleggiare un’automobile, una volta a destinazione. Posso muovermi comodamente in treno con l’alta velocità e poi noleggiare l’auto per gli spostamenti. Con l’auto c’è la possibilità di scoprire meglio i luoghi, senza essere vincolati da orari o programmi. E questo vale anche per l’estero, si prende un volo e all’arrivo si prosegue la vacanza con l’auto. Ovviamente c’è sempre una fetta di turisti che non vuole pensare a nulla quando è in vacanza e quindi preferisce muoversi avendo tutto programmato, dalla sveglia agli spostamenti in pullman, alla scelta dei ristoranti e delle cose da vedere.
Gli italiani stanno già pensando ai prossimi bagagli da preparare? Tutti abbiamo bisogno di fare vacanza, magari si “rosicchia” una giornata in meno per contenere i prezzi, si ricercano le offerte migliori disponibili sul mercato, ma si parte. Quali sono le mete più gettonate in Italia? I prodotti sempre sostenibili sono le città d’arte, Roma, Firenze, Venezia. Volendo stilare una classifica possiamo aggiungere Napoli, Siena, Padova, Torino, Assisi, Palermo e Matera. Anche se Matera non si raggiunge facilmente,
Roberto Corbella, presidente Astoi (Associazione Tour Operator italiani)
Tiene bene il mare per il 2012? Il mare in Italia ha un andamento oscillante. Il nostro mare è spesso più caro rispetto a quello “confinante” (Grecia, Spagna, Egitto, Tunisia) e ha una stagionalità più breve, in quanto è limita-
Le città di tendenza per il 2012 1 Roma 2 Firenze 3 Venezia 4 Napoli 5 Siena
to solo al periodo estivo. Tiene bene la Puglia che già negli ultimi anni ha avuto un buon andamento, e anche la Sicilia. La Sardegna è molto appetibile, anche se talvolta è poco avvicinabile, per via del “caro traghetti”. Ci sono i margini per una ripresa delle destinazioni penalizzate nello scorso anno? Per l’anno prossimo, per quanto riguarda il medio raggio, ci sarà il ritorno della Tunisia e dell’Egitto (sia il Mar Rosso che la parte del Mediterraneo che si sta molto sviluppando) che stanno facendo l’impossibile per recuperare il volume traffico che hanno perso negli ultimi mesi. Spesso un viaggio tutto incluso in queste zone costa la metà di una settimana in Sardegna. Quindi la scelta non è solo dettata dal mare ma dalla competitività dei prezzi. Quali sono le destinazioni al top per il lungo raggio? Per quanto riguarda il lungo raggio, vanno sempre forte gli Stati Uniti e New York. Il cambio euro/dollaro è ancora molto conveniente. Per il Centro America, tiene bene la parte Caraibica, Santo Domingo, Cuba. Un altro paese in crescita è il Brasile, con Rio sempre molto gettonata e lo splendido mare. Sta emergendo bene l’Africa, anche se ogni tanto ha fasi di rallentamento. Punto di transito, ma anche occasione per qualche giorno di vacanza, è la zona degli Emirati Arabi. Dubai è una specie di grande Disneyland, con Burj Khalifa, il suo palazzo più alto del mondo (oltre 800 metri), e si fa fatica a vedere la cima per quanto è alto, e le sue architetture davvero particolari. Altre zone che terranno bene, pur restando mete elitarie, in quanto i prezzi non sono proprio alla portata di tutti, sono l’Oceano
6 Padova 7 Torino 8 Assisi 9 Palermo 10 Matera
Indiano, Mauritius, Maldive. Il Vietnam è un’altra meta elitaria, ma non così inflazionata, ideale per chi è amante di una scoperta vera. I grandi eventi come le Olimpiadi di Londra e gli Europei di calcio in Ucraina determinano la scelta di un viaggio? Oggi le persone si muovono per una motivazione, una mostra di pittura, un concerto, tutti elementi di forte richiamo. Sono meno convinto dei mega eventi come l’Olimpiade o gli Europei, perché durante queste manifestazioni i costi sono alle stelle. Magari nello stesso luogo si può tornare l’anno dopo perché beneficiano di tutte le strutture nate per l’occasione della kermesse ma non hanno lo stesso pienone dei turisti e i prezzi alti. Il low cost quanto influenza l’organizzazione di un viaggio? Anche chi ha la disponibilità sta attento a non sprecare. Tuttavia questa parola è spesso troppo abusata. Ad esempio il trasporto aereo low cost, in alcuni casi, costa di più di quello tradizionale. A fronte di una scarsità di servizi, devo pagare qualsiasi cosa. Invece a volte conviene affidarsi alle compagnie tradizionali, che rispetto al rapporto costi/benefici, offrono di più. I turisti, tuttavia, sanno ben scegliere nel mucchio delle offerte. A basso costo o addirittura gratis. Cosa può esserci di gratuito per lei? Gratis? In questa epoca di rivoluzione del paese sarebbe opportuno avere il lancio di una banda larga gratuita nelle principali destinazioni turistiche. Sarebbe il primo regalo recepito da tutti. Attraverso il telefonino avere così tutte le informazioni sui luoghi da visitare, i ristoranti, i negozi per i souvenir. E tutto con un libero accesso senza troppi procedimenti, come adesso prevede la normativa. H IN T
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Il San Pietro di Positano
LE GUIDE IN VIAGGIO
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on semplici guide turistiche ma preziosi vademecum per scoprire di ogni luogo le curiosità e le emozioni. Sono i nuovi manuali che fanno bella mostra di sè nelle librerie e accompagnano ciascun viaggio. Tra questi, 1001 cose da vedere in Italia almeno una volta nella vita (Newton Compton) di Giuseppe Ortolano. Un’ampia panoramica su borghi poco conosciuti, centri turistici più o meno noti, città d’arte e di cultura. E insieme il calore delle tradizioni e i sapori nostrani. Per conoscere ogni più piccolo dettaglio del nostro Bel Paese, ecco Le Chiavi per aprire 99 luoghi segreti d’Italia (Palombi) scritto dallo storico d’arte Costantino D’Orazio. E andando di qua e di là, tenere a mente le cose che in Italia sono gratuite, con 101 cose divertenti, insolite e curiose da fare Gratis in Italia (Newton Compton), per godere di un posto senza mettere mano al portafogli.
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Oppure si possono seguire i consigli di Lonely Planet nel 1000 luoghi da vedere nel Mondo. Paesaggi straordinari, canyon profondissimi, spiagge da sogno, capolavori dell’architettura. Ed è firmata sempre da Lonely Planet la Bibbia dei viaggi: Best in Travel 2012. La classifica dei posti migliori dove andare il prossimo anno. Secondo l’autorevole guida è Londra la città in testa alla speciale classifica, visto che nel 2012 ospiterà la XXX edizione dei Giochi Olimpici (seguono Muscat, Bangalore, Cadice, Stoccolma). Così per non perdere nessun angolo di Londra, ecco che viene in aiuto Giacomo Besenghi con il suo 101 cose da fare a Londra almeno una volta nella vita (Newton Compton). Tra le pagine ecco i consigli su dove mangiare il miglior curry della capitale inglese. Dove poter acquistare un’opera d’arte a prezzi modici, dove divertirsi con un musical nel West.
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uesto albergo è veramente spettacolare, a cominciare dalla sua posizione: è incastonato in uno sperone a strapiombo sul mare, e reso ancor più affascinante dalle terrazze e dai giardini che sprigionano i profumi e i colori del Mediterraneo e dei Tropici, e che accolgono gli ospiti fin dal loro arrivo. I suoi interni, invece, sono di un lusso ricercato ma non ostentato, sempre con la vegetazione a fare da sfondo. Nella bella stagione il San Pietro offre una spiaggia privata con accesso diretto: un’insenatura naturale dalle acque cristalline, un piccolo angolo di paradiso veramente da sogno, così come il mezzo con cui raggiungerla, un ascensore ricavato nella roccia che parte direttamente dalla hall. Mentre tutto l’anno potete oziare nella sua particolarissima Spa, un ricovero agricolo riqualificato restando fedeli allo stile dell’albergo, di classe ma senza eccessi. Al San Pietro troverete quell’accoglienza e cortesia tipiche dei positanesi, un luogo magico dove staccare completamente la spina dalla quotidianità e ritrovare se stessi. Info: Via Laurito,2 - 84017 Positano Tel. 089.875455 reservations@ilsanpietro.it www.ilsanpietro.it
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LONELY PLANET LA TOP TEN DEI PAESI...
1. Uganda 2. Myanmar 3. Ucraina 4. Giordania 5. Danimarca
6. Bhutan 7. Cuba 8. Nuova Caledonia 9. Taiwan 10. Svizzera
10 ...E QUELLA DELLE CITTÀ
1. Londra 2. Muscat 3. Bangalore 4. Cadice 5. Stoccolm
6. Guimarães 7. Santiago 8. Hong Kong 9. Orlando 10. Darwin
Porsche Panamera GTS
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l nome dice già tutto: GTS, infatti, è la sigla utilizzata dalla Porsche per indicare una vettura Gran Turismo sportiva. Potenza più elevata e impianto frenante maggiorato, assetto ribassato di 10 millimetri e telaio dall’impostazione dinamica con sospensioni pneumatiche e PASM, sono le principali modifiche tecniche che rendono questa Panamera idonea anche all’uso in pista, e diversa dalle versioni Panamera S e 4S. Spinta da un motore aspirato V8 di 4,8 litri modificato, sviluppa 430 Cv a 6.700 giri/min (30 in più rispetto alle sorelle minori), una coppia massima di 520 Nm, e raggiunge la velocità massima di 288 km/h accelerando da 0 a 100 km/h in soli 4,5 secondi. In vendita da febbraio 2012. Prezzo di 119.879 euro.
Hublot Big Bang Chrono Tourbillon Ferrari
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l primo orologio Hublot con stampigliatura Ferrari: 20 esemplari dedicati al 20° anniversario della prima Ferrari in Cina. Un prologo alla nuova serie dedicata alla Ferrari, in mostra al Salone di Basilea 2012. www.hublot.com
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BMW SERIE 3 328i Dimensioni:
462/181/143
Potenza: 245 Cv tra 5.000 e 6.500 giri/minuto
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LANCIA THEMA 3.0 V6 MULTIJET
PR E M I UM
Dimensioni: Potenza:
Coppia: 350 Nm tra 1.250 e 4.800 giri/minuto Velocità massima: 0-100 km/h:
Coppia: 500 Nm tra 1.800-2.800 giri/minuto
250 km/h
Velocità massima:
5,9 secondi
0-100 km/h:
230 km/h 7,8 secondi
Consumo medio:
15,6 km/l
Consumo medio:
14,1 km/l
Emissioni di CO2:
149 g/km
Emissioni di CO2:
185 g/km
BMW SERIE 3
LANCIA THEMA
IL NUOVO CAPITOLO DELLA SAGA “SERIE 3”
AMMIRAGLIA ALL’ITALIANa
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Rinnovata completamente rispetto all’attuale versione, è più spaziosa, più elegante e più attenta all’ambiente, nonostante la potenza dei motori. a nuova Serie 3 della BMW arriverà nelle concessionarie italiane solo a febbraio 2012, ma già da tempo incuriosisce appassionati e non per i “sentito dire”. Più lunga di 9 cm rispetto alla versione attuale (per un totale di 462 cm), e con un passo più lungo di 5 cm (282 in tutto), ci guadagna non solo in abitabilità ma anche nell’aspetto. Più elegante e slanciata che mai, la nuova Serie 3 cambia look e grazie ai fari affusolati, al cofano piatto con due grandi nervature e ai parafanghi più larghi, il muso ricorda quello della sportivissima Z4. Più moderato, invece, il suo “lato b”. Internamente, dicevamo, l’abitabilità migliora regalando più spazio alle gambe di chi siede dietro, e una maggiore capacità al bagagliaio, che da 460 litri sale a 480. Le finiture e i materiali sono di elevata qualità, e la plancia risalta per le forme semplici e pulite, ma allo stesso tempo per la varietà dei materiali utilizzati. Nella consolle centrale trovano posto la manopola che gestisce l’iDrive, e che controlla radio, cd, computer di bordo e navigatore, oltre che l’altezza delle informazioni proiettate dall’head-up display, e un selettore alla sinistra del cambio con cui scegliere tra quattro modalità di guida. La Eco Pro è per chi sta veramente attento ai consumi, mentre la Comfort, la Sport e la Sport+ sono per gli amanti della guida sportiva, comunque da provare data la
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p r e507/190/149 mium
239 Cv a 4.000 giri/minuto
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potenza dei motori che arricchiscono la gamma della nuova Serie 3. Tutti abbinati al cambio automatico a otto rapporti, e alla funzione start/stop di serie, al momento del lancio sarà disponibile con quattro propulsori, un quattro cilindri turbodiesel di 2,0 litri declinato nelle potenze di 163 e 184 Cv, un quattro cilindri di 2,0 litri da 245 Cv e un sei cilindri di 3,0 litri da 306 Cv, l’unico che continuerà a far parte della gamma anche quando, verso la fine del 2012, sarà affiancato da una nuova generazione di quattro cilindri (un benzina e due Diesel), tutti improntati ai bassi consumi. Oltre al motore potete scegliere tra quattro allestimenti: Base, Sport, Modern e Luxury, insieme a tanti optional, dai sensori che avvisano se si esce dalla linea di carreggiata a quelli che segnalano la presenza di una vettura nell’angolo cieco degli specchietti retrovisori, fino alla telecamera che riconosce i segnali stradali e al radar che ci aiuta a non tamponare chi precede. Ma la Serie 3 della nuova generazione ci sarà anche in versione Touring, ed è attesa per la metà del 2012. Prezzi da 37.050 euro.
Era da tanto che una berlina italiana non prometteva di dare del filo da torcere alla concorrenza premium. E la Lancia Thema sembra avere tutte le carte in regola per farlo. ata sulla base della nuova Chrysler 300, la berlina del gruppo torinese rilancia lo storico nome dell’ammiraglia che negli Anni 80 e 90 ha ricoperto un ruolo di riferimento per la sua categoria. Stiamo parlando ovviamente della Lancia Thema, che della gemella americana mantiene le dimensioni (è lunga ben 507 cm ed è larga 190) e la trazione posteriore. Gli elementi per imporsi ancora sul mercato in diretta concorrenza con le più note berline tedesche, di certo non le mancano. La Thema, infatti, è ricca ma allo stesso tempo costa poco (si parte da 41.400 euro), e si tocca con mano la qualità dei materiali e delle rifiniture, il tutto made in Italy, il che non è poco… Per quanto riguarda la dotazione tecnologica, la Thema offre di serie lo schermo a sfioramento di 8,4 pollici, con cui gestire radio, lettore dvd e navigatore, mentre a pagamento si possono aggiungere il cruise control adattivo, che rallenta l’auto per tenere la vettura a distanza di sicurezza da quella che precede, e i fari bi-xeno, che passano automaticamente da abbaglianti ad anabbaglianti quando si incrociano altri veicoli. Gli interni della Thema sono enormi ed estremamente curati, a cominciare dai sedili in pelle Nappa, (opzionale il rivestimento della plancia in pelle Poltrona Frau), riscaldabili (opzionale la ventilazione per quelli anteriori, che non fa sudare quando fa caldo) e regolabili elettricamente (così come il volante e la pedaliera), fino alla tendina parasole del lunotto che si apre e si chiude automaticamente,
come su ogni auto di lusso che si rispetti. Tocchi di eleganza sono presenti un po’ ovunque, come l’orologio analogico sopra lo schermo, gli inserti in radica, gli elementi cromati e l’illuminazione blu della strumentazione. Nei lunghi viaggi ne apprezzerete il comfort, aiutati anche da una serie di accessori: il climatizzatore bizona, le prese Aux e Usb, il sistema Bluetooth, l’impianto audio “premium” da 506 Watt con 9 altoparlanti più subwoofer, e qualcosa di più pratico, come il bracciolo centrale multiplo e scorrevole, o il porta bibite dotato di sistema di riscaldamento e raffreddamento. Parlando infine dei motori, la nuova Thema è disponibile con il 3.0 V6 turbodiesel declinato nelle potenze di 190 e 239 Cv, abbinato al cambio automatico a cinque rapporti, e con il 3.6 V6 benzina da 286 Cv, abbinato al più moderno otto marce.
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MERCEDES M 250 BLUE TEC
a u toweekend
Dimensioni:
premium
204 Cv a 4.200 giri/minuto
Potenza: Coppia:
482/194/179
500 Nm tra 1.600-1.800 giri/minuto
Velocità massima:
210 km/h
0-100 km/h:
9 secondi
Consumo medio:
16,7 km/l
Emissioni di CO2:
158 g/km
JAGUAR XF
MERCEDES CLASSE M
DIESEL, MA ORGOGLIOSAMENTE JAGUAR 230 km/h
SEMPRE PADRONA DEL FUORISTRADA
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È la prima vettura del Giaguaro che pur mantenendo una spiccata vena sportiva preferisce il Diesel, diventando la più efficiente di sempre. a Premium della Jaguar che vi vogliamo proporre è la XF Model Year 2012 spinta dal motore turbodiesel a quattro cilindri di 2,2 litri da 190 Cv, che promette consumi ed emissioni come mai si erano visti su una sportiva del Giaguaro, e prestazioni allo stesso livello del precedente V6 di 2,7 litri. L’inedito propulsore è abbinato al cambio automatico ZF a 8 rapporti (disponibile per tutta la gamma Diesel) e al sistema Start&Stop. Ma la nuova XF si rinnova anche nel design, a cominciare dallo sguardo, complici i fari bi-xeno con luci a Led integrate che vanno a comporre una “J” capovolta, le nuove prese d’aria sul paraurti e il cofano. Nella coda, invece, spiccano i gruppi ottici più grandi con tecnologia a Led, arricchiti anche da uno spesso fregio cromato. Novità poi per il disegno dei cerchi in lega (da 17 a 20 pollici), per le tinte della carrozzeria (se ne sono aggiunte tre), e per gli interni. Sempre ricercatissimi, nella nuova XF si propongono con inediti abbinamenti cromatici, un impiego più ampio di finiture in pelle e sedili dai nuovi rivestimenti. La gamma propone anche altri due motori turbodiesel, il 3.0 D da 240 Cv e il 3.0 DS da 275 Cv, oltre alle versioni con propulsori V8 a iniezione diretta di benzina, il 5.0 da 385 Cv e la XFR da 510 Cv. I prezzi partono da 46.850 euro per la 2.2 da 190 Cv e arrivano fino a 95.450 per la XFR.
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JAGUAR XF 2.2 D 496/188/146
Dimensioni: Potenza:
190 Cv a 3.500 giri/minuto
Coppia:
450 Nm a 2.000 giri/minuto
Velocità massima: 0-100 km/h:
225 km/h 8,5 secondi
Consumo medio:
18,5 km/l
Emissioni di CO2:
149 g/km
Tutta nuova e dal carattere deciso, promette di consumare meno e di dare il massimo, su qualsiasi tracciato. a terza generazione della suv tedesca è completamente nuova, ma non si fa notare per il suo aspetto, che a parte qualche piccolo dettaglio resta in generale fedele alla precedente, bensì per una vera rivoluzione in termini di spazio, consumi e guidabilità. La nuova Mercedes Classe M, infatti, ospita comodamente 5 persone, offre numerosi vani portaoggetti e il baule è in grado di passare da una capienza di 690 litri a 2010 abbassando il divano. Ma gli interni risultano anche più curati e degni della categoria premium: un’elegante fascia in alluminio, disponibile anche nei vari tipi di legno, attraversa la plancia, completamente ridisegnata e arricchita da cornici argentate per le bocchette di ventilazione e per i comandi di radio e navigatore. Un’altra importante novità di questa Suv riguarda il motore turbodiesel quattro cilindri di 2,1 litri da 204 Cv, che spinge la ML 250 e prende il posto del precedente sei cilindri della ML 270, riducendo i consumi del 28% pur mantenendo la stessa potenza. Gli altri motori sono il V6 3.0 Diesel da 258 Cv e il V6 3.5 benzina da 306 Cv, tutti abbinati al cambio automatico 7G-Tronic e alla trazione integrale permanente a gestione elettronica 4Matic. Infine la nuova M mantiene come suo principale punto di forze le sue doti da fuori stradista, merito delle sospensioni pneumatiche Airmatic , che variano l’altezza del veicolo
da terra su quattro posizioni, e grazie anche al pacchetto On&Offroad, con cui impostare fino a sei programmi di guida (due per i terreni più impervi, gli altri per strada normale, andatura sportiva, neve e se si traina un rimorchio). Prezzi da 58.500 euro.
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TENDENZE 2012
DIECI OBIETTIVI PER... L’OBIETTIVO LUOGHI DA VISITARE E FOTOGRAFARE, Scelti da un grande fotografo, per catturare visioni ed emozioni testo e foto di Vittorio Giannella
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CINQUETERRE
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n luogo per mille “Occasioni” per citare il libro di poesie di Eugenio Montale, premio Nobel per la Letteratura, che qui ha vissuto nella sua casa di Monterosso, nei suoi bellissimi versi si riesce a capire cos’è questo luogo anche fuori dalle stagioni strapiene di turisti, con i suoi racconti di tempeste, di nuvole e di giardini gialli
di limoni. Indescrivibile percorrere il sentiero che lungo la costa unisce i vari borghi alti sul mare, quando nelle luminose giornate di primavera offre panorami sulla costa ligure e sulla cerchia di monti che lo sovrastano, di aspra bellezza. O la fatica degli uomini che si sono spesi per trarre da questa terra scoscesa e ostile uno spazio per la
DOLOMITI
coltivazione di vigne che regala un vino raro e ottimo. Con fatica però ad ogni curva del sentiero appare d’improvviso uno di quei borghi che hanno reso celebre questo tratto di Liguria, paesini arroccati “come navi disposte a essere varate”… Nella foto una tempesta si abbatte sul borgo di Vernazza mentre arriva la notte.
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ndescrivibili scenari di pietra, nati dal mare, i “monti pallidi” si sono formati nelle profondità marine nel corso di milioni di anni. Proprio così, erano barriere coralline. I profili delle rocce, i canaloni bianchi così in alto che ti costringono a tenere sempre il naso all’insù, imponenti bastionate vertica-
li da conquistare passo dopo passo col regalo dell’incanto e della suggestione. Da poco entrate a far parte dell’Unesco, Patrimonio Mondiale dell’Umanità, sono tra i siti paesaggistici più belli al mondo da tutelare a tutti i costi. Nella foto escursionisti in Val Travenanzes e la bastionata della Tofana di Rozes.
3
LE VILLE SUL LAGO DI COMO
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onti non molto alti che imprigionano il lago di Como e i suoi bracci, percorrere le sue sponde vuol dire incontrare un corteo di ville stupende affacciate su suggestivi scenari d’acque, giardini multicolori che solo grazie al clima favorevole crescono, nonostante la latitudine, in modo stupefacente. Come a Bellagio villa Melzi d’Eril, con le sue
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WEEKEND IN
piante rare e il suo immenso parco disseminato di statue, di fronte a un altro capolavoro settecentesco, Villa Carlotta, che si raggiunge attraversando il lago con un piccolo traghetto. Perdersi tra i viali ammantati di rododendri e azalee fiorite è un’esperienza da provare e… fotografare. Nella foto la settecentesca Villa Carlotta a Tremezzo.
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6 PIANA DI CASTELLUCCIO DI NORCIA SIBILLINI
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n angolo di Mongolia nel cuore d’Italia, in Umbria, a 1450 metri di altezza, un antico lago carsico poi sprofondato nelle viscere della terra che ha trasformato questa piana in un luogo spettacolare per le fioriture primaverili. Quassù a giugno, una tavolozza titanica e un affresco naturale richiamano un gran numero di appassionati e fotografi. Le fioriture si susseguono di giorno in giorno, e per me che ci torno tutti gli anni, è davvero come una palestra dove imparare a comporre immagini, usare la luce in tutte le ore della giornata a seconda dei risultati che voglio ottenere, giocare con i colori, confrontarmi con i tanti amatori della fotografia che incontro in gran numero. Nella foto il monte Vettore domina la Piana di Castelluccio di Norcia colorata da papaveri, brassice gialla e fiordalisi.
BASILICA DI S.FRANCESCO AD ASSISI
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n’ Umbria, cuore d’Italia, in questo caso mistica, che regala sensazioni non facilmente descrivibili, quando dai vicoli in pietra ci si ritrova davanti alla meravigliosa basilica del poverello Francesco circondati da scenari immutati. Difficilmente descrivibili perché qui bisogna “viverla e respirarla” questa atmosfera particolare, entrare in punta di piedi nella basilica del Santo, monumento alla Cristianità e osservare con gli occhi all’insù, stupefatti, gli affreschi del Giotto che descrivono la vita del Santo, reso ancor più emozionante dal fatto che pochi anni fa tutti abbiamo visto crollare la stupefacente volta azzurra, da poco restituita a tutti, dopo un lavoro certosino di restauro perfetto. Nella foto, la basilica di San Francesco di notte.
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GARGANO SALENTO
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e è possibile, organizzare un viaggio in giugno, fare base a Lecce immersa nel suo sfolgorante barocco, un salotto di città, magari dormire nei numerosi BB ubicati in palazzi storici stupendi, spesso location per scene di film, e poi scendere lentamente lungo la meravigliosa costa salentina, col mare caraibico color turchese e tra le fioriture primaverili e i profumi della macchia mediterranea, dove la costa nasconde grotte segrete e scogliere verticali, e poi con calma assaporare piatti della cucina locale in paesini alti sul mare come Otranto o S.Maria di Leuca, sempre animati e carichi di storia. Nella foto il mare turchese a Capo S.Andrea con i faraglioni in tufo.
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l promontorio dei record: qui cresce il maggior numero di specie di orchidee selvatiche di tutta Europa, c’è la foresta Umbra, da ombrosa, con faggi giganteschi che crescono al di sotto della normale quota europea, che va dagli 800 metri ai 1400, qui sul promontorio vegetano dai 400 ai 700 metri. Su questa terra con rocce affioranti e quindi difficili da coltivare, cresce il 30 % della flora europea, per non parlare dei numerosi insetti e animali, insomma una vera manna per il fotografo di dettagli naturalistici, che ama, ad esempio, realizzare servizi fotografici su fiori, orchidee selvatiche o insetti. Nella foto interno della foresta Umbra con un forestale che fa capire le giuste proporzioni degli alberi, faggi gigantesci. WEEKEND IN
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8 Procida
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er Elsa Morante è l’isola di Arturo, e ancora oggi è possibile vedere quest’isola con i suoi occhi leggendo le sue parole. Traghetti stracolmi di turisti, armati di macchine fotografiche assaltano Capri e Ischia. Procida è più intima, all’arrivo colpisce per i suoi colori pastello e i profumi, le narici si inebriano all’odore dei limoni. Commuove poi, vedere le case colorate dei pescatori alla Marina di Corricella, addossate l’una all’altra e riflesse nel mare sempre calmo del porticciolo. Emoziona perdersi nei vicoletti dove il vento non trova mai pace, location per numerosi film tra cui l’indimenticabile Il postino con Massimo Troisi, e da non perdere l’arrivo dei pescherecci nel tardo pomeriggio quando la piazzetta si riempie di gente per comprare le cassette di pesce fresco, vendute a prezzi “popolari”.
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ISOLE EOLIE
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ove si può trovare un posto che con una salita di soli 200 metri ti consente di entrare in un cratere vulcanico immenso e ancora fumante? Benvenuti alle Eolie, le sette isole che devono il loro nome a Eolo signore dei venti, che qui sono esposte allo scirocco, al maestrale, al grecale e al libeccio. Un bel da fare per il signore Eolo non c’è che dire. Ogni isola ha la sua nuvola come cappello e le sue spiagge più o meno sassose e sabbiose, tutte hanno le caratteristiche case linde e colorate vivacemente, tutte hanno il piccolo porticciolo che le collega fra di loro, molto spesso isolate per il maltempo, che qui forgia i migliori capitani capaci di attraccare anche con situazioni per altri impossibili. Assolutamente da non perdere la salita al cratere di Vulcano in primavera quando tutto il fianco lavico si colora del giallo delle ginestre, e un bagno sulla spiaggia di Pollara a Salina, dove furono girate le indimenticabili scene del film Il Postino, con l’ultima apparizione di Massimo Troisi, che poco dopo ci lasciò. Nella foto la bellissima spiaggia di Pollara a Salina.
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OGLIASTRA IN SARDEGNA
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n luogo fascinoso, l’immensità dei luoghi selvaggi, i profili taglienti delle montagne che scendono fino la mare, formando grotte e spiagge segrete, dove a volte si vedono foche monache, da raggiungere con lunghe passeggiate, ricompensate con bagni indimenticabili in un mare turchese con la compagnia di numerosi falchi della regina o pellegrini che nidificano sulle scogliere calcaree. Un luogo lontano dai centri balneari sardi alla moda. Qui si può parlare e capire meglio il paesaggio con un pastore che sorveglia il suo gregge, assaporare i suoi prodotti naturali, miele, formaggi, insomma un contatto umano spontaneo. A una sola condizione: non andateci in agosto. Nella foto il mare ineguagliabile di cala Mariola
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TENDENZE 2012 di Antonella Pilato
QUELLE CHE... CONVIENE Abbiamo selezionato per voi 5 mete italiane e 5 europee in cui poter andare approfittando di voli a basso costo e in cui poter soggiornare senza spendere “un occhio della testa”, ma mantenendo uno standard qualitativo elevato.
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METE LOW COST ITALIA
EUROPA
• Lucca • Genova • Palermo • Roma • Trieste
• Barcellona • Bourdeaux • Utrecht • Varsavia • Vienna
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GENOVA
LUCCA
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eritano una visita le antichissime mura della città toscana che racchiudono uno dei centri storici più belli e meglio conservati d’Italia. Volendo viaggiare in aereo, Ryanair (www.ryanair.com) collega varie città del centro-sud (Alghero, Cagliari, Bari, Brindisi, Lamezia Terme, Palermo e Trapani) all’aeroporto di Pisa, che dista 36 km da Lucca, e partendo da Bari, nel weekend, il biglietto può venire a costare 47,94 euro a/r. Per la sistemazione, l’Hotel Universo (piazza Del Giglio, 1. Tel. 0583493678) offre stanze confortevoli in pieno centro a prezzi contenuti (doppia da 59 euro, colazione inclusa), mentre per la cena, la Trattoria Da Giulio In Pelleria (via Delle Conce, 45. Tel. 058355948) propone ottimi piatti tipici lucchesi (per una cena completa si spendono in media 20-25 euro).
ella città di Cristoforo Colombo, le cui vie “nascondono” alcuni tra i palazzi più belli d’Europa, atterrano voli Ryanair (www.ryanair.com ) da Roma, Cagliari, Bari e Trapani. Partendo da Roma Ciampino con la low cost irlandese il venerdì sera e rientrando la domenica sera il prezzo del biglietto può essere (prenotando con largo anticipo) di 17,60 euro. Una volta atterrati, il centralissimo b&b Il Salotto di Lucilla (Passo Palestro, 3/5. Tel. 010882391) saprà accogliervi offrendovi prezzi e calore familiare tipici dei bed&breakfast ma, allo stesso tempo, l’eleganza e lo stile di un cinque stelle (doppia da 80 euro). Di un cinque stelle invece non ha nulla la trattoria Da Maria (vico Testadoro, 14 R. Tel. 010581080), una vera e propria istituzione a Genova per il rapporto qualità-prezzo che non ha eguali (per una cena completa non si arriva a spendere più di 15 euro) e lo stile spartano ma accogliente che la caratterizza.
GENOVA
PALERMO
ROMA
palermo
er trovare temperature miti in pieno inverno non è necessario uscire fuori dai confini italiani, ci sono città della Sicilia, come il capoluogo, in cui il termometro scende raramente sotto i 15 gradi. Dunque, chi vuole almeno per un fine settimana abbandonare, per esempio, il freddo di Torino può rifugiarsi nel tepore dell’inverno palermitano spendendo: 67,57 euro per un volo di a/r con WindJet (www.volawindjet. it); 49 euro, a notte, per una camera doppia (colazione inclusa) presso il b&b Cult ‘N’ Sea La Casetta Dell’Artista (via San Sebastiano, 13. Tel. 3203370471) e 25 euro per un menù a base di specialità siciliane (vini esclusi) all’Osteria Divino Rosso (Via Alloro, 22. Tel. 3281146809).
i dice che “tutte le strade portano a Roma”, ma nella “città eterna” c’arrivano anche tutte le low cost e, molto spesso, sono molto più economiche dei mezzi che percorrono le strade. Programmando il vostro weekend nella Capitale per tempo, potrete volare con EasyJet (www.easyjet.com) , per esempio, da Milano Malpensa a Roma Fiumicino spendendo 55 euro (andata e ritorno), e soggiornare all’Hotel Virgilio (via Palermo, 30. Tel. 064884360), a due passi dal Colosseo, approfittando delle ottime offerte mensili che l’elegante e familiare hotel propone sul proprio sito (doppia da 55 euro). Per mangiare ottime specialità romane a prezzi contenuti, invece, il posto ideale è la trattoria Vecchia Roma (via Ferruccio, 12 B/C. Tel. 064467143) che propone degli imperdibili bucatini all’amatriciana mantecati in forma di pecorino a 9 euro.
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WEEKEND IN
TRIESTE
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olti la conoscono solo per la bora, ma in realtà il capoluogo friulano è pieno di cose da scoprire, a cominciare dalla bellissima Piazza dell’Unità d’Italia, la piazza aperta sul mare più grande d’Europa. Per ammirarla basta acquistare un volo Alitalia (www. alitalia.com), con qualche settimana d’anticipo rispetto alla data scelta per la partenza, scegliendo la tariffa “promo” (si può partire,
roma
TRIESTE
BORDEAUX
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voli low cost che partono dal nostro Paese diretti nella città di Mirò e della Sagrada Familia sono così numerosi che c’è solo l’imbarazzo della scelta. Optando per la Vueling (www.vueling.com), che ha voli da Venezia, Milano, Genova, Firenze, Pisa, Roma e Palermo, per un ticket di a/r con partenza il venerdì e ritorno la domenica non si spendono più di 80 euro, prenotando almeno 30 giorni prima della partenza. Sarà un gioco da ragazzi anche trovare una sistemazione centrale ed economica, come l’Hotel Jazz (Pelai, 3, Eixample) che sorge a 2 minuti a piedi da Plaza Catalunya ed offre doppie moderne e confortevoli da 95 euro. E per provare il cibo catalano e i vini locali più genuini a prezzi bassissimi andate all’enoteca Monvínic (Diputaciò, 249) che dispone, tra l’altro, di una biblioteca.
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famosa nel mondo soprattutto per i suoi vigneti ma, oltre che per assaggiare il suo vino, vale la pena organizzare un viaggio nella città francese per ammirare il suo centro storico, dal 2007 Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco. Per arrivarci da Milano, nel weekend, c’è EasyJet che da Malpensa offre tariffe a/r sui 30-35 euro. Un soggiorno confortevole ed economico (doppia da 69 euro, colazione inclusa) propone l’hotel All Seasons Bordeaux Gare Saint-Jean (68 - 78, rue de Tauzia), da cui il centro storico dista, prendendo il tram, solo 5 minuti. La Belle Excuse (Hangar 17 Quai de Bacalan), ristorante bretone sul lungo fiume, è invece il posto ideale per provare le tipiche brochette (spiedini) e il moelleux au chocolat (tortino al cioccolato) migliore di Bordeaux (prezzo medio 30 euro).
BARCELLONA
BORDEAUX
UTRECHT
VARSAVIA
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a quarta città dei Paesi Bassi, a metà strada tra Eindhoven e Amsterdam, vi stupirà per la sua vitalità (è il più importante centro universitario) e per la sua bellezza fatta di canali e palazzi eleganti e antichissimi, tra cui svetta l’imponente Duomo (la struttura più alta del Paese). Il modo più economico per arrivarci è prendere un volo Ryanair (www.ryanair.com ) per Eindhoven (partenze da Milano, Roma, Pescara, Pisa, Alghero, Brindisi e Trapani) e da lì l’AirExpressBus (www.airexpressbus.com) che in poco più di un’ora vi porterà ad Utrecht, con una spesa totale (volo+autobus a/r) inferiore ai 100 euro. Per dormire potrete approfittare delle offerte del Sandton Malie Hotel (Maliestraat, 2), un quattro stelle con doppie da 50 euro, e per mangiare del De Vingerhoed (Donkere Gaard, 11), che vi farà gustare dell’ottima carne accompagnata da un contorno a scelta al prezzo 15 euro circa.
’inverno rigido della capitale polacca potrebbe scoraggiarvi dal visitarla in questo periodo, ma è proprio in questi mesi che si trovano le offerte migliori per andarci. Con WizzAir (www.wizzair.com) partendo, per esempio, da Roma Fiumicino il venerdì mattina e tornando la domenica pomeriggio si possono spendere 70,59 euro. I prezzi degli hotel, poi, sono davvero competitivi: una doppia in un cinque stelle nel centro della città, come il Radisson BLU Centre Hotel (ul. Grzybowska 24, Sródmiescie), può costare 65,59 euro. Un’abbondante cena a base di piatti tipici (soprattutto di carne) e birra locale nel ristorante, in stile cantina bavarese, Podwale 25 (ul. Podwale, 25) costa, invece, non più di 15 euro.
n’occasione per visitare la città che ha dato i natali a Beethoven potrebbe essere l’Opera (www.wiener-staatsoper.at) il cui cartellone è sempre molto interessante (è consigliabile prenotare online). Sul sito dell’Austrian Airlines (www.austrian.com) è possibile trovare offerte a prova di low cost, anche per il fine settimana, partendo praticamente da tutti i principali aeroporti italiani (un volo a/r da Milano Malpensa a Vienna può costare 76,62 euro). Una volta lì, un’ottima sistemazione potrà offrirvela l’Hotel Cristall (Franzensbrückenstraße, 9), struttura da cui è possibile raggiungere agevolmente tutti i principali punti della città, spendendo 52 euro per una doppia (colazione inclusa). Al Lindenkeller (Rotenturmstrasse, 12), infine, potrete assaggiare specialità locali, in un ambiente chic, prendendo uno dei menù fissi da 20 euro.
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per esempio, da Napoli nel weekend a 122 euro a/r), e prenotare una stanza (doppia da 80 euro) al Residence Liberty (via Armando Diaz, 14. Tel. 040300514), situato a pochi metri dalla Piazza. Per gustare, invece, il pesce più buono della città, senza spendere cifre esorbitanti (menù da 35 euro, vini esclusi), basta prenotare al ristorante Scabar (via Erta di Sant’Anna, 63. Tel. 040810368).
EUROPA BARCELLONA
ITALIA LUCCA
10 METE LOW COST
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VARSAVIA
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VIENNA
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INTERNET & LOW COST
in vi a g g io con un click È da poco online il sito della nostra rivista (www.weekendinauto.it) che fornisce quotidianamente utili spunti di viaggio, dando suggerimenti legati a mete, eventi, alberghi ed offerte. Insieme ad esso abbiamo deciso di inaugurare, a partire da questo numero, una rubrica che possa aiutare i lettori ad orientarsi in mezzo alla jungla di siti legati al turismo, di cui ormai la rete è piena. L’obiettivo è quello di dare due strumenti in più a chi compra il nostro magazine e agli utenti di internet che – ne siamo ben consapevoli – sempre di più si affidano al web per organizzare le proprie vacanze.
WEEKEND LOW COST A LISBONA
Su e giù per la città dai mille colori Dalla Baixa all’Alfama, dal Bairro al Chiado, la capitale portoghese è ricca di sfumature, che nei periodi di festa come il Carnevale si amplificano, e di quartieri dai molti volti che sono un mix di tradizione e modernità di Antonella Pilato PERCHÉ ANDARCI: durante i mesi invernali sono poche le città europee dal clima dolce. Una di queste è la capitale portoghese, dove nel periodo più freddo dell’anno la temperatura media oscilla tra i 15 e i 17 gradi. Si possono, dunque, lasciare a casa sciarpa, cappello e guanti per andare, se siete appassionati d’arte, a visitare la mostra “La prospettiva delle cose. La natura morta in Europa”, con opere di Monet, Cézanne, Van Gogh, Gauguin, Picasso, Braque, Matisse, Magritte e Dalí esposte fino all’8 gennaio presso la Galeria de Exposições della Fondazione Gulbenkian (avenida de Berna, 45/A. Ingresso 5 euro ); oppure, se amate la musica, per prendere parte al Festival das Músicas e dos Portos (Festival della Musica e dei Porti) che, ogni anno a febbraio, celebra la tradizione del fado, il canto portoghese per eccellenza. Inoltre, per tutto il mese di febbraio, il Carnevale accende Lisbona con luci e colori, maschere e carri bizzarri che danno un tono ancora più variopinto a questa coloratissima città. COSA VEDERE: per farvi una prima idea della città, che è un continuo sali e scendi, prendete lo storico tram giallo numero 28 che dalla Baixa, la zona dello shopping e dei palazzi antichi, vi porterà all’Alfama, il quartiere medievale con il suo dedalo di viuzze e le case bianchissime, passando per la cattedrale medievale Sé e arrivando, infine, al Castelo de São Jorge, da cui si gode di una meravigliosa vista sulla città. Poi recatevi a Belém, una zona monumentale in cui si trovano la torre simbolo di Lisbona, il Palazzo della Presidenza della Repubblica e il Museo delle Carrozze, e al Rossio, la piazza più importante e popolare della città. Da non perdere il Chiado, area ricca di librerie, caffè (i più famosi sono il Brasileira e il Cafè no Chiado) e negozi alternativi, e il Bairro Alto, zona di negozi di antiquariato, boutique alla moda e gallerie d’arte, oltre che centro della vita notturna. Per chi ama l’architettura moderna, infine, da vedere è il modernissimo quartiere di Parque das Nações (creato per l’Expo del 1998) raggiungibile in treno scendendo alla Gare do Oriente, la stazione dal tetto di cristallo. COME ARRIVARE: dagli aeroporti di Milano Malpensa e Roma Fiumicino – e dal prossimo 19 aprile anche di Venezia Marco Polo – partono giornalmente voli EasyJet (www.easyjet.com) diretti a Lisbona. Un biglietto per il fine settimana, prenotato con largo anticipo, può venire a costare 58,98 euro da Milano e 64,98 euro da Roma (a/r tutto compreso). Partendo dal capoluogo lombardo, anche la Tap Portugal (www.flytap.com), i cui aerei per la capitale portoghese decollano praticamente da tutta Italia, offre voli convenienti che si aggirano sui 100 euro a/r. Se si decide di affittare un macchina, magari per visitare anche i bellissimi dintorni della città, si può noleggiare, attraverso il sito EasyJet, un’auto con Europcar, compagnia grazie alla quale – si legge sul sito – “troverai sempre il miglior prezzo”, altrimenti ti verrà rimborsato il doppio della differenza.
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DOVE MANGIARE Il re della cucina portoghese è il “bacalhau”, il baccalà, che viene cucinato in mille modi diversi, ma nelle città di mare come Lisbona, le specialità di pesce in generale sono da provare, a cominciare dall’ “arroz de marisco” o “de peixe”, riso ai frutti di mare o col pesce. Da assaggiare sono anche la zuppa tipica, il “caldo verde”, fatta con cavoli e pezzi di “chorizo”, e i due vini più famosi, il Porto e il Madeira. Uma (Rua Dos Sapateiros, 177): piccola e accogliente trattoria in cui si mangia il miglior “arroz de marisco” della città, servito direttamente nella pentola di cottura. Con 15 euro si esce dal locale più che sazi e, soprattutto, soddisfatti. Príncipe do Calhariz (Calçada do Combro, 28/30): ristorante che propone specialità portoghesi sia di carne che di pesce e, per chi vuole esagerare, un piatto unico, il “Bife á Principe”, composto da bistecca, patate, riso, uova e insalata a 16 euro.
DIVERTIRSI Il Bairro Alto è la zona principale per il divertimento e la vita notturna. Qui si susseguono bar, pub, ristoranti e locali in cui si fa musica dal vivo e si balla fino a notte fonda. Anche la Doca de Santo Amaro, una zona sul fiume, si sta svilup-
pando come area di nottambuli, ma qui i locali sono frequentati da una clientela più chic. Portas Largas (rua da Atalaia, 105): locale gayfriendly ideale per iniziare la serata nel Bairro Alto perché si spende poco, si beve bene e si può ascoltare ottima musica dal vivo. Tasca do Chico (rua do Diário de Noticias, 39): ristorante molto intimo in cui si può ascoltare il fado, interpretato non da professionisti ma da gente di strada, senza l’obbligo di consumare un pasto. DORMIRE A Lisbona è impossibile rimanere “per strada” visti i tanti alberghi, le pensioni e gli ostelli che ci sono in città. Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche, anche se in linea di massima i prezzi non sono elevati e ci si può permettere un quattro stelle anche non avendo un grosso budget. HF Fénix Lisboa (Praça Marquês de Pombal, 8): quattro stelle che si affaccia sulla famosa Praça Marquês de Pombal con camere (insonorizzate) moderne e curate nei minimi dettagli (doppia da 65 euro). Browns’ Downtown (rua Dos Sapateiros, 69-79): hotel centrale, le cui stanze includono postazioni di lavoro hi-tech con computer iMac e dispongono di angolo cottura (doppia da 55 euro).
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anciato in Italia nel 2008, a 8 anni di distanza dalla nascita in Francia di Easyvoyage.com, il gruppo di cui il sito fa parte, Easyviaggio.com è il primo portale d’informazione e mediazione completamente dedicato al turismo. Il suo obiettivo è quello di facilitare al massimo la ricerca e poi la scelta dei viaggiatori attraverso la combinazione di cinque elementi: forti contenuti editoriali, comparazione tra le offerte del mercato (voli, circuiti, soggiorni, hotel), classificazione degli hotel, community on-line e la newsletter con selezione di offerte speciali. Andando su Easyviaggio.com ci si può fare un’idea completa sulla meta a cui si è interessati perché è necessario, come recita il claim del sito, “Sapere tutto per viaggiare meglio”.
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WEEKEND IN HOTEL Costa Navarino una meta da sogno ANCHE IN INVERNO… per amanti del golf e non solo Campi da golf, mega Spa e inclinazione ambientalista per il resort a 5 stelle che lancerà la Messinia come nuova meta extra lusso della Grecia. Perché andarci Navarino Dunes è divisa in due strutture, The Romanos, 321 camere di lusso e suite, di cui 121 dotate di piscina a sfioro, e The Westin Resort, con 445 fra camere e suite (123 con piscina). Fiore all’occhiello è senza dubbio la Royal Villa Koroni di 660 m2 fronte spiaggia. The Romanos, A Luxury Collection Resort Tel: +30 27230 96000. Info: reservation.navarino@luxurycollection.com The Westin Resort, Tel: +30 27230 95500 Info: reservation.navarino@westin.com Navarin Dunes, Costa Navarino, 24001 Messinia, Grecia. www.costanavarino.com Attività Gli ospiti possono beneficiare di The Dunes Course e da metà ottobre anche di un secondo campo, The Bay Course. La struttura dispone inoltre di Anazoe Spa di 4.000 m2. Dove Mangiare Navarino Dunes propone eclettiche esperienze culinarie, grazie a molteplici ristoranti. Eventi Con l’apertura del secondo campo da golf, The Bay Course, Costa Navarino è a tutti gli effetti una destinazione golf. Come Arrivarci Costa Navarino si trova in Grecia nella regione di Messinia, nel Peloponneso sud-occidentale. La compagnia aerea preferenziale è l’Aegean Airlines per Kalamata (1 ora d’auto da Costa Navarino) via Atene. www.aegeanair.com
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SAINT MORITZ Un castello nella neve Sinonimo di lusso, qualità e stile di vita, l’Hotel Kempinski è il grand hotel del savoir-vivre. Perché andarci: L’hotel sposa la grande tradizione alberghiera con i servizi più moderni, l’esclusività con la sportività, la discrezione con il lusso, sullo sfondo di un paesaggio alpino che toglie il respiro. Un esempio… il maestro di sci che viene a prendervi direttamente alla ricezione, e gli scarponi da sci preriscaldati già pronti... Kempinski Grand Hotel Des Bains Info: info.stmoritz@kempinski.com. www.kempinski.com - Tel.: +41 81 838 38 38 Attività: Tante le attività ricreative che includono: aromaterapia, centro fitness, sauna, solarium e piscina al coperto. Il centro benessere si estende su una superficie di quasi 2.800 m2 . Dove Mangiare: Il Ristorante Cà d’Oro del Kempinski che oggi si fregia della prima stella Michelin unica a St Moritz. Eventi: La 9° Winter Raid - White Star of St. Moritz dall’11 al 14 gennaio, la Coppa del Mondo Bob e Skeleton dal 16 al 21/1. Come Arrivarci: Da Milano: prendere la SP.5 in direzione nord, imboccare la SS.36 a Lissone in direzione Lecco, proseguire su questa stessa strada fino a Chiavenna, imboccare la SS.37 fino al confine dove, divenuta Strada Nazionale 3 in Svizzera, si prosegue fino a St. Moritz.
FOLLINA Dolce far niente Fascino, eleganza e la sensazione di sentirsi a casa, nel cuore della Valdobbiadene. Perché andarci: Situato nel cuore della regione Veneto, a poca distanza da Cortina e Asolo, un Relais & Chateaux in cui raffinatezza ed eleganza si respirano ovunque. D’obbligo una visita all’Abbazia di Santa Maria, e alla Volta, il negozio attiguo all’Hotel. Relais & Chateaux Hotel Villa Abbazia Info: Piazza IV Novembre, 3 - 31051 - Follina (Tv) Tel. +39 0438 971277, info@hotelabbazia.it - www.hotelabbazia.it Attività: Sempre più ricco il catalogo che Villa Abbazia propone per i suoi corsi di cucina, dove sono protagonisti importanti nomi della ristorazione italiana. Dove Mangiare: La Corte, l’esclusivo ristorante di Villa Abbazia, il regno dello chef Ivano Mestriner. Eventi: Mercatini di Natale e dal 25/02 il festival del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore. Come Arrivarci: Da TORINO/MILANO: prendere l’autostrada A4 fino a Mestre e poi la A27 fino al casello di Vittorio Veneto Nord, girare a destra e proseguire in direzione Tarzo Valdobbiadene.
RISTORANTE MoMA LA BELLA ARTE IN TAVOLA Sobrio ed elegante questo ristorante milanese, è ispirato alla cucina mediterranea, ma con prodotti di alta qualità, che seguono le stagioni. Dal pescato alle carni pregiate, dalle verdure alla frutta sempre di stagione. Creato e diretto da Giuseppe Cummo, si trova in via Fratelli Bronzetti ed ha anche la Lounge Area SALA CHAMPAGNE, con 10/11 posti, con quasi tutte le marche. E’ aperto tutti i giorni, il mezzogiorno e la sera fino alle 24. Chiuso solo il mezzogiorno della domenica e del lunedì. Moma, via Fratelli Bronzetti 3. Tel. 02-87284581, www.ristorantemoma.biz
RISTORANTE BA’CHA BA’CHA come baccalà & champagne, un menù completamente dedicato a sua maestà il baccalà, oltre a un menù mediterraneo per gli...altri. Ubicato in Via Vespucci, fra C.so Como e il nuovo polo delle ex Varesine, il locale è su tre livelli con una “living room” in cui si può cenare comodamente su divani di pelle fino alle 02,00 del mattino. BA’CHA, Via Vespucci, 3 Milano. Tel. 0262087214 www.bacha.it - info@bacha.it Chiuso a pranzo il sabato e domenica.
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EXCELLENTIA GUSTA Giampietro Comolli
VINI DEL 2012 (in ordine alfabetico)
QUELLI DI CUI SI PARLERÀ E SI...BERRÀ
Ma per l’estero IL VINO ITALIANO DEVE ESPRIMERE PIÙ GOVERNANCE E LEADERSHIP
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l vino italiano è in grado di assumere una leadership? Domanda che sorge spontanea nel momento in cui diversi segnali, pro e contro, arrivano dal mondo enologico e non solo. La prima asta di grandi bottiglie di vini è andata deserta, molti lotti sono stati ritirati, molte bottiglie invendute. Proposti i soliti top-wine mondiali francesi, americani, australiani, cileni, sudafricani e due italiani su decine e decine. Un segnale? Guerra fra competitors, momento di crisi economica, ricerca dei vini a basso prezzo, più remunerativo speculare in borsa “contro l’euro e...l’Italia”, che acquistare vini pregiati, oppure ettari vitati di Cartizze (assai vicino a 1 milione di euro per ettaro)? Oggi i vini e soprattutto gli spumanti italiani stanno avendo un grande successo all’estero, è il settore agroalimentare in attivo che ha ancora le migliori prospettive. Attenti però agli autogol. Ogni etichetta rappresenta un biglietto da visita, è un primo “incontro” del nostro Paese, dei nostri prodotti con un mondo di consumatori sempre più globali, ma sempre più attratti dall’origine italiana. Anche le federazioni del settore e il Governo devono fare la loro parte: l’Italia è turismo, enogastronomia, arte e cultura. Ecco gli asset per avere governance. L’Italia deve assumere ed essere un Paese pilota sul consumo del
vino. Per 30 anni l’Italia, dopo alcuni casi di cronaca, ha rinunciato a una leadership. L’Italia deve saper imporre uno stile di vita a tavola, con i vini freschi, giovani, moderni, sostenibili, biodinamici, a basso tenore alcolico. Oggi l’Italia è in grado di offrire un valore aggiunto. Unione vuol dire forza nel difendere un prodotto leader per il nostro Paese. Negli ultimi due anni anche il mondo del vino è cambiato e cambierà ancora. Si allarga la forbice fra vini estremamente conosciuti, importanti e con prezzi alti, da vini più semplici a prezzi contenuti. Una grande fascia di consumatori giovani ma anche (oggi) più anziani, va alla ricerca di una categoria di vini che sappiano abbinare grande qualità, grande valore, grande identità al giusto prezzo, qualcuno anche un po’ caro a prima vista, ma li vale tutti. Abbiamo individuato 10 vini (ma sarebbero molti di più) che hanno un ottimo rapporto valore/identità, rispondendo alla tendenza attuale e futura di vini freschi, moderni, accattivanti ma non ingannevoli, “veramente” italiani. Espressioni di una cultura gastronomica e di una civiltà della tavola tipica della regione, forse solo un po’ difficili da trovare. Si è quasi obbligati ad andare direttamene in zona di produzione, motivo per fare un po’ di turismo culturale enoico. Non guasta mai. H IN T
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VIGORE: un rosso appena mosso e fresco, profumato, espressione di territorio e tradizione culinaria emilianolombarda, ideale per piatti leggeri e moderni, di carne e di pesce, di verdure, primi e formaggi, poco alcolico, tannini delicati, da bere a tutto pasto, con misura, un vino per giovani, una “vivacità” di amicizia, conviviale.
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Amarone, Valpolicella Classico Doc, Az Agr Zimè di Celestino Gaspari, via Cà del Pipa, San Pietro in Cariano – VR
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Caccia al Piano Ruit Hora 2009, Bolgheri Doc, Tenuta Caccia al Piano, Bolgherese 268, Castagneto Carducci – LI
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I Veroni, Chianti Rufina Docg, az agr e agriturismo I Veroni, via Tifariti, Pontassieve – FI
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Lessona Doc, Nebbiolo Piemonte, Az Vit Proprietà Sperino, Castello di Lessona di Luna De Marchi, via Sperino, Lessona – BI
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Manzoni Bianco, Incrocio Manzoni purezza, az agr Vettori, Borgo America , San Pietro di Feletto – TV
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None Rosso, Salento Igt di Negramaro, Segmento Salento, loc Salice, Veglie – LE
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Pietramarina, Etna Bianco Superiore Doc, Az Vit Benanti, via grande – CT
Terra Vignata, Verdicchio di Matelica Doc, Az Vit Borgo Paglianetto, loc Pagliano, Matelica – MC
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Timorasso Colli tortonesi Doc Grue, az Vit Pomodolce, Montemarzino – AL
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Vigore, Gutturnio Doc Vivace, Cantina Vicobarone, via Creta Vicobarone di Ziano Piacentino – PC
BUBBLE DEL 2012 (in ordine alfabetico) • Balter riserva Brut, Trento Doc, Az Vit Balter, Vallunga II di Rovereto – TN • Franciacorta dosaggio zero, Franciacorta Docg , Az Vit Colle della Stella di Andrea Arici, Gussago – BS • Girardi Cuvèe Extra Dry, Valdobbiadene Docg Superiore, Girardi Spumanti viticoltori dal 1925, Monchera di Farra di Soligo – TV • Lambrusco di Sorbara Doc Etichetta bianca fermentazione naturale, Az Vit Gianfranco Paltrinieri, loc Cristo, Sorbara – MO • Lambrusco Vigna Canova, Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc, Fattoria Moretto, Castelvetro – MO • Lessini Durello Metodo Tradizionale Brut Doc AR 2001 Az. Agr. MARCATO , Ronca’ (Verona) tel. 0457-460070 • Spumante Rosato Extra-Dry “Sergio Rosè” Spumante, Mionetto MO Mionetto fondata nel 1887, Colderove di Valdobbiadene – TV • Soldati d’Antan Brut millesimato 1998, etichetta oro, Az Vit Giorgio Soldati, Rovereto di Gavi – AL • Vecchie Viti, Valdobbiadene Docg spumante superiore brut, Casa Ruggeri, via Prà Fontana, Valdobbiadene – TV • Vigna del Baffo 2010, Valdobbiadene Docg spumante superiore extra dry, Az.Vit Agostinetto, loc Saccol di Cartizze, Valdobbiadene – TV
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SPUMANTE DURELLO: un vino asciutto, che dà poca confidenza agli estranei con quella acidità senza compromessi. Un vino che anche se ha conosciuto il progresso delle tecniche che lo hanno ingentilito e arricchito, rimane – nell’intimo un purosangue indomabile. Questo vitigno autoctono è una sorpresa graditanel novero dei grandi Metodo Classico italiani. La sua qualità la si deve al coraggio di produttori come Marcato e alla sua scommessa di lasciare il Durello per 10 anni sui lieviti. Una provocazione anche nel nome: A.R. sta per Appena Riaperto, traduzione di Récemment Dégorgé (R. D.)
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EXCELLENTIA 2012
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Il prossimo sarà l’anno proprio del poco ma buono. Quindi abbiamo selezionato sia 10 prodotti che vale la pena di gustare per le feste, ma anche dopo, sia 10 territori da cui provengono prodotti d’eccellenza che faranno la gioia dei gourmet. di Marina Bellati
Acciughe dalla Cantabria, PICCOLA PRODUZIONE
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PRELIBATEZZE PER LE FESTE E NON SOLO • Acciughe di Cantabria • Carne di vitello Wagyu • Caviale Agroittica • Cento gusti del sale • Cioccolato Valrhona • Macarons pasticceria Rinaldini • Panettone artigianale Loison • Salmone selvaggio Scandia • Tartufi bianchi freschi e conservati • Verrigni pasta trafilata oro
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omunemente classificate sotto la voce di pesce “povero”, le acciughe hanno un sapore spiccato e caratteristico, perfette con pane e burro, nella saporita bagna cauda o sugli spaghetti con aglio e olio, solo per citare qualche semplice ricetta. Particolarmente pregiate sono quelle sotto sale della Cantabria, che dopo 5 anni di fermo biologico ha ripreso a pescare, mettere sotto sale e vendere questa eccellenza gastronomica, prodotta con un processo artigianale lento. Meglio scegliere quelle grandi e carnose, indice di alta qualità (dai 2030 g in su), come quelle di Conservas Fredo di Laredo, distribuite in Italia da Olasagasti (Ge). www.conservasfredo.com
Carne Wagyu, Stile nipponico
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n Giappone il bue di Kobe è rinomato (e particolarmente costoso) per via delle carni tenerissime, ottenute grazie a una particolare alimentazione e al massaggio manuale costante cui i bovini sono sottoposti. Ora arriva la “risposta italiana” a questa specialità giapponese. La Lem Carni (Bo) ha iniziato la produzione di WagyuLem, bovini selezionati e allevati con un sistema simile a quello dei bovini Wagyu, massaggiati meccanicamente, allo scopo di favorire la marezzatura delle carni, di grande burrosità in bocca, ma a un prezzo nettamente inferiore a quello del bovino giapponese. Oltre alle carni, anche salumi WagyuLem. L’azienda ha anche un negozio presso la sede, a Toscanella di Dozza. www.lemcarni.it
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Caviale, italiano però!
I cento gusti del sale
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ersino James Bond, il mitico 007, apprezzerebbe l’eccellente caviale di storione bianco Calvisius made in Calvisano (Bs). Merito di Agroittica Lombarda, leader della produzione mondiale del caviale di allevamento. Si tratta di un prodotto particolarmente apprezzato dagli intenditori per la sua freschezza; uova di grande dimensione (2,83,2 mm) di Caviar Malossol, ovvero “con poco sale”, disponibile in differenti tipologie e formati, a partire dai 30 g della mono porzione (prezzo circa 75 €, acquistabile anche online). www.agroittica.it
li intenditori hanno scoperto tanti tipi di sale, delle più varie origini. La capacità di salare, la consistenza dei cristalli e il gusto cambiano a seconda del metodo di raccolta e della presenza di varie sostanze chimiche naturali: ci sono sali composti quasi solo da cloruro di sodio, altri ricchi di ferro, potassio, magnesio e altri minerali. Quanto basta per fare la differenza in cucina. Il sale hawaiano, nero per la presenza di carbone attivato, è da provare sul pesce crudo, i sottili cristalli di sale Maldon (dalla Gran Bretagna) sono perfetti sulle verdure crude o le carni grigliate. Pregiato e italianissimo è il sale di Cervia della Riserva Camillone, “dolce” per la bassa presenza di elementi amari (magnesio e potassio), che lo rendono indicato per esempio sul pesce. Venduto anche in mattonelle (nella foto), che si scaldano in forno e poi si utilizzano direttamente per la cottura. www.salinadicervia.it
Cioccolato per intenditori
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Macarons made in Rimini
Un panettone speciale, PER tutto l’anno
er gli appassionati di cioccolato il marchio Valrhona è un “must”. Un’azienda storica (fondata nel 1922 a Tain l’Hermitage, presso Lione) è stata la prima azienda al mondo ad aver creato i “Grands Crus de Chocolat”: vari tipi di cioccolato fondente, aromatico e caratterizzati da una straordinaria persistenza, grazie al perfetto assemblaggio di fave di cacao coltivate e raccolte all’interno di una medesima regione geografica. Gli amanti del fondente non potranno che cedere alla golosità del cofanetto da degustazione, con 66 carrè di cioccolato fondente: Manjari 64%, Taïnori 64%, Caraïbe 66%, Guanaja 70%, Alpaco 66% and Abinao 85%. Si acquista a Milano al 7° piano della Rinascente o, a Roma, alla boutique Valrhona in Piazza di Pietra, 62. www.valrhona.com
etti un grande pasticcere italiano, tanto preparato quanto creativo. Aggiungi una ricetta francese fra le più di successo. Guarnisci il tutto con un tocco di giallo e oro brillante…Ecco i macaron al gusto di zafferano che Roberto Rinaldini, il pasticcere riminese campione del mondo, ha dedicato a Milano in occasione dell’inaugurazione del suo corner esclusivo all’interno de La Rinascente, di fronte al Duomo. Un dolcetto minimo, un solo boccone di due “gusci” dorati realizzati con mandorle di Bari e nocciole delle Langhe, che racchiudono una deliziosa crema allo zafferano; il tutto impreziosito da polvere d’oro. Oltre al punto vendita milanese, le pasticcerie Rinaldini dove acquistare le “collezioni” dolci si trovano a Rimini, a Rivabella di Rimini e a Bologna. www.rinaldinipastry.com
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Salmone selvaggio dall’Alaska
Tartufo, il gioiello della terra
Verrigni, pasta trafilata in oro
l salmone selvaggio dell’Alaska è un pesce che si muove continuamente attraverso i fiumi e i mari e si nutre esclusivamente di ciò che offre il suo territorio di caccia. La sua carne muscolosa contiene una quantità limitata di grassi ed è ricca di preziosi acidi polinsaturi Omega 3. Perfetto per la tavola delle feste è quello affumicato di Coam/Scandia (Morbegno, So), disponibile anche nella raffinata confezione regalo “La Rosa del Pacifico”. Un elegante bauletto che contiene un filetto di Salmone selvaggio Argentato affumicato, lavorato a mano, completamente rifilato e diliscato, del peso fra 700/900 g (prezzo circa 69 €/kg, vendita anche online). www.coamspa.it
astano poche lamelle del pregiato tartufo per nobilitare un piatto di ravioli, un risotto o un semplice uovo fritto. Che si tratti di quello bianco (da consumare a crudo) o di quello nero (che invece va ripassato in padella), il tartufo e i suoi derivati sono fra i grandi protagonisti di una raffinata tavola invernale. Una vasta gamma è quella di MGM Alimentari, che oltre a quelli freschi (tartufo bianco d’Alba, Bianchetto, nero di Norcia e tartufo nero estivo) commercializza tartufi in salamoia e prodotti tartufati. Ad esempio (nella foto, da sinistra) la crema di tartufo nero estivo, la crema di tartufo bianco, il condimento al tartufo bianco, il miele o la polenta tartufati, la crema di tartufo bianchetto e la salsa tartufata, per ottime tartine. www.mgm-alimentari.it
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ario Loison a Costabissara (Vi) si è affermato in Italia e non solo per la sua produzione d’eccellenza di panettoni, colombe, veneziane, biscotti. Come fa, è presto detto: sceglie materie prime di eccellenza, prodotti del territorio, ingredienti eletti a presidio Slow Food. E naturalmente osserva lunghi tempi di lavorazione e lievitazione. Fra le sue ultime creazioni, il panettone all’amarena, al fico dottato di Calabria, al chinotto di Savona, all’albicocca e zenzero bio, solo per citarne alcuni. Per le feste, immancabile il profumato panettone al Prosecco (in vari formati e confezioni). Novità, il gadget 2011: un soldino bucato che secondo la tradizione inglese porta fortuna. www.loison.com
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Roseto degli Abruzzi (Te) Verrigni produce pasta di elevata qualità realizzata con i migliori grani italiani. Di recente l’azienda ha voluto provare nuove tecniche di lavorazione dell’impasto e ha creato la trafila in oro, che conferisce alla pasta una consistenza diversa, ricercata e capace di esaltare il gusto di sughi e salse. E donare alla pasta stessa una personalità fresca e forte che si sposa armoniosamente con qualsiasi condimento. In virtù del minore “stress” che l’impasto subisce a contatto col metallo nobile, Spaghettoro e Fusilloro presentano una nuova ruvidezza, una nuova dolcezza e una nota distintiva che conquista il palato. I due prodotti ora sono anche stati inseriti in una elegante confezione regalo insieme a birre artigianali, pomodori in passata e pelati abruzzesi, olio extravergine d’oliva Solagnone (prezzi da 60 a 80 €). www.verrigni.com
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courtesy Consorzio Prosciutto San Daniele
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TERRITORI DI ECCELLENZA
• Aceto Balsamico di Modena • Casatella di Treviso
MODENA: Aceto Balsamico tradizionale
REGGIO EMILIA: Parmigiano delle Vacche Rosse Dop
CALDARO (BZ): Polenta da un mais antico
COCCONATO D’ASTI: Prosciutto invecchiato in botte
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iposa per anni in botticelle via via più piccole, dove il sapore si concentra. È il pregiato Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop, che con un lungo invecchiamento nelle acetaie assume un sapore rotondo, tendente al dolce, che lo rende perfettamente abbinabile ai salumi come al gelato, alla carne come al pesce o alle verdure, valorizzandone i sapori. Pregiati quelli della famiglia Pedroni, che a Rubbiara di Nonantola sono ristoratori dal 1862 e accanto al ristorante possiedono un’acetaia. Da qui provengono ad esempio l’extravecchio “Cesare”, il più importante e completo della famiglia del Balsamico Tradizionale, caratterizzato da aromi diversi come il caffè tostato e il cioccolato; l’Extravecchio “Claudio”, morbido e fruttato. O il “Giuseppe”, invecchiato in barili di rovere e castagno e che deve la sua armonia a un lungo affinamento, superiore ai 25 anni. www.acetaiapedroni.it
riva di conservanti, la Casatella Trevigiana Dop è un formaggio a pasta morbida, lucida, lievemente mantecata, fondente in bocca, di colore da bianco latte a bianco crema. La consistenza della pasta è tale da rendere la crosta esente o appena percepibile; tradizionalmente ha forma cilindrica, profumo lieve, latteo e fresco, e sapore dolce, caratteristico da latte, con venature lievemente acidule. E il latte utilizzato deve essere prodotto in stalle ubicate all’interno della zona geografica corrispondente alla provincia di Treviso, e sottoposto a caseificazione, maturazione e confezionamento all’interno della stessa zona. Esattamente come fanno alla Latteria di Soligo (Tv) dove la Casatella è uno dei prodotti che fanno il vanto dell’azienda. www.latteriasoligo.it
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ZIBELLO (PARMA): il Culatello Pranzare da Spigaroli
PAESTUM (SALERNO): mozzarelle Vannulo e molto altro
Val Tidone (PC): Pancetta Chiarone
San Daniele (UDINE): PROSCIUTTO per fette Dop
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• Culatello di Zibello • Mozzarella di Vannulo e molto altro • Pancetta della Val Tidone • Parmigiano Reggiano Vacche Rosse • Polenta di Caldaro • Prosciutto stagionato in botte (Cocconato d’Asti) • San Daniele • Speck del contadino di Anterselva
ibello nella bassa parmense è la patria del pregiato Culatello di Zibello dop, una chicca gastronomica per intenditori, prodotto in tiratura limitata e ottenuto dal muscolo posteriore del suino disossato, cui viene data la tipica forma a pera. Dopo una lunga lavorazione e una stagionatura di almeno 12 mesi il culatello rosa, saporito e dolce a un tempo, è pronto. Rinomato quello di Massimo Spigaroli, patron del raffinato ristorante Antica Corte Pallavicina, e produttore di culatello fra i più rigorosi, per qualità e osservanza delle regole della tradizione norcina. Potrete pranzare fra i salumi destinati a Vip di tutto il mondo, appesi a stagionare. www.salumianticacortepallavicina.it
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TREVISO: Casatella, a denominazione
n provincia di Salerno, a Capaccio Scalo, ecco una meta da non mancare. È il caseificio della Tenuta Vannulo, che alleva circa 600 bufale alimentate in maniera naturale e nel pieno rispetto del territorio, con i foraggi coltivati nei circa 200 ettari di proprietà. Dal latte bufalino, una limitata ed eccellente produzione di mozzarelle, ricotta, bocconcini, yogurt, budini e gelato, acquistabili solamente in loco. Oltre ai latticini nella tenuta, visitabile, si possono fare acquisti nella bottega della pelle e visitare un piccolo museo della civiltà contadina. www.vannulo.it
l piacentino è un territorio noto per l’ottima cucina e la produzione di salumi. A Pianello Val Tidone (Pc), in località Chiarone, la famiglia Oddi è titolare di un salumificio che si distingue per la genuinità e qualità dei suoi prodotti, dalle coppe alle pancette ai salami di puro suino. La pancetta in particolare, dolce e allo stesso tempo saporita, è caratterizzata dal perfetto equilibrio di parti grasse e magre da carni attentamente selezionate, salate e insaporite con il giusto mix di spezie. Il tutto può essere acquistato nel salumificio o assaggiato direttamente nel ristorante della famiglia, l’Antica Trattoria Chiarone, adiacente al salumificio. Tel. 0523 998945
al latte della razza Reggiana - una decina gli allevatori - si producono solo 10 mila forme circa di Parmigiano Vacche Rosse Dop, considerato il “top” della categoria. Un prodotto il cui disciplinare di produzione ha regole ancora più restrittive rispetto al parmigiano tradizionale. Anche in questo caso gli animali devono essere nutriti con mangimi privi di Ogm, ma in più le vacche devono essere alimentate con fieno d’inverno e con erba in estate. In caseificio, il parmigiano delle Vacche Rosse subisce una lavorazione particolare, con un innesto più vitale e una cottura più lenta e graduale. Poi il formaggio è lasciato stagionare almeno 24 mesi (contro i 12 minimi del Parmigiano-Reggiano). Sapido e di colore giallo intenso, il 36 mesi stravecchio è una rarità da intenditori. Elenco dei produttori e degli allevatori sul sito. www.razzareggiana.it
n mais dalle antiche origini torna alla ribalta. Merito dell’associazione wein. kaltern di Caldaro (Bz), promotrice di numerose iniziative legate all’enologia (siamo in una rinomata area vinicola) e alla salvaguardia della cultura gastronomica sudtirolese. Su stimolo dell’associazione infatti è stata reintrodotta l’antica coltivazione del mais sui terreni della zona, da cui si ottiene la gustosa Kalterer Plent, da gustare con un bicchiere di Lago di Caldaro fresco. La polenta preparata con la farina gialla, pur soppiantata dalla più redditizia frutticoltura, ha infatti mantenuto una certa importanza nella cucina sudtirolese, che la vuole abbinata al gulasch, alle salsicce, al formaggio. Ora numerosi ristoranti del territorio hanno inserito in menu questa pregiata polenta gialla, che si può acquistare nei negozi e nelle enoteche del paese. www.wein.kaltern.com
alla sinergia fra l’azienda vinicola Bava di Cocconato d’Asti e il salumificio Galloni di Parma nasce un nuovo stile di stagionatura per il prosciutto crudo. La barrique, in sostanza, diventa una micro camera di stagionatura ricca dei lieviti aromatici del vino, dove si completa la stagionatura di un prosciutto già invecchiato 18 mesi. Il procedimento conferisce al prosciutto un particolare aroma fruttato, che esalta le caratteristiche già presenti nel bouquet aromatico del Prosciutto di Parma Galloni. Nel 2011 ne sono stati prodotti 240 pezzi, che vengono numerati e confezionati in una elegante scatola di legno. www.galloniprosciutto.it
courtesy Consorzio Prosciutto San Daniele
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leggero, nutre senza appesantire ed è facilmente digeribile. Il prosciutto di San Daniele Dop è il re dei pregiati prosciutti “nobili” italiani, dolce e delicato, intenso nel profumo e con un gusto che solletica a lungo il palato. Facile da riconoscere per la caratteristica forma a chitarra, che termina con lo zampino del suino, è prodotto secondo un rigoroso disciplinare, che in primo luogo richiede l’uso di cosce suine esclusivamente da maiali allevati dieci regioni del centro-nord Italia, con l’utilizzo di sale marino, senza l’aggiunta di additivi chimici o conservanti. Poi ci vogliono l’aria di quel particolare angolo di Friuli e l’esperienza dei maestri stagionatori per farne un prodotto vanto del territorio. Ottimo da gustare con un semplice pezzo di pane o da elaborare in una delle tante ricette d’autore pubblicate sul sito del Consorzio di tutela. www.prosciuttosandaniele.it
Plan de Corones (BZ): Speck del contadino, pochi pezzi, gran sapore
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utti conoscono lo speck dell’Alto Adige e apprezzano il gusto affumicato di questo saporito salume, la cui materia prima - la carne suina - proviene da fornitori qualificati di altre regioni italiane o è importata dall’estero (specie da Germania, Austria, Olanda o Danimarca). Forse non tutti invece sanno che, sempre fra i monti altoatesini, ci sono solo 4 aziende che portano avanti la tradizione del “Bauernspeck” Igp (a indicazione geografica protetta), ovvero lo “speck del contadino”. Una piccola produzione d’eccellenza (circa un migliaio di bauernspeck l’anno), ottenuta esclusivamente da carni di suini nati, cresciuti e allevati nei masi della regione, da razze selezionate e nutriti con mangimi Ogm free. Questo speck fonde in bocca grazie a una presenza di grasso leggermente superiore rispetto a quella del prodotto tradizionale: un indicatore della qualità del salume. Si può acquistare alla Metzgerei Steiner, macelleria e produttrice artigianale di salumi e specialità gastronomiche di Anterselva (Bz) nella incontaminata zona di Plan de Corones. www.macelleria-steiner.it
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VIllA SANDI PROSECCO DI CHARME
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ituata all’interno della Tenuta Villa Sandi di Valdobbiadene fra le vigne del Prosecco, la Locanda Sandi è un angolo di charme immerso tra gli splendidi colori della Marca Trevigiana. Un luogo privilegiato da cui partire per itinerari alla scoperta del territorio, per immergersi nella natura, nell’arte e nella storia. Sei camere accolgono gli ospiti, tutte caratterizzate da arredi e colori diversi, sempre nello stile della campagna veneta di inizio Novecento. Al suo interno è possibile sostare per degustare vini e distillati di Villa Sandi oppure fermarsi ad assaporare le etichette in abbinamento a piatti tipici della campagna trevigiana, realizzati dallo chef Andrea Maccagnan con estrema cura e accurata selezione delle materie prime, e rivisitati secondo le tendenze del gusto contemporaneo. I piatti vengono serviti nella stagione più fredda anche su un suggestivo soppalco in legno, dove domina l’imponente camino in maiolica, e d’estate nella veranda che si apre sul giardino interno. Merita sicuramente un’occhiata la “Botteghe del Vino”, presente anche a Valdob-
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biadene e Cortina D’Ampezzo, perché oltre a trovare la linea completa delle cantine Villa Sandi, potrete acquistare le stoviglie, i sottopiatti decorati con fiori delicati in toni pastello, le candele e le piccole abat-jour che avete ammirato nel ristorante della Locanda. A poca distanza dalla Locanda, presso Villa Sandi, splendido edificio di scuola palladiana risalente al 1622, è possibile visitare le settecentesche cantine sotterranee che, per la loro naturale caratteristica di mantenere costante temperatura e umidità, creano un ambiente ideale per la maturazione e l’invecchiamento dei vini. Qui vengono riposte le bottiglie dello spumante Metodo Classico Opere Trevigiane, mentre le due barricaie ospitano le botti per la maturazione delle grandi riserve. La zona è sicuramentre adatta per piccole fughe romantiche, come la visita alla suggestiva abbazia cistercense di Follina, risalente al XII secolo, o alla gipsoteca di Possagno, presso la casa natale dello
scultore Antonio Canova con le copie in gesso delle celeberrime sculture (da Paolina Borghese ad Amore e Psiche), oppure scegliere una romantica passeggiata ad Asolo, con il suo splendido borgo medievale, dove si ritirò negli ultimi anni di vita Eleonora Duse. Info: Locanda Sandi Loc. Zecchei Via Tessere, 1 Valdobbiadene (TV) Tel. +39 0423 976239 locandasandi@villasandi.it www.villasandi.it Villa Sandi Via Erizzo, 112 Crocetta del Montello (TV) Tel. +39 0423 665033 www.villasandi.it
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Ecco alcuni itinerari che vi consigliamo di segnare nelle vostre agende. Per chi va alla ricerca di esperienze gastronomiche, che sia per un weekend o magari per un soggiorno più lungo, abbiamo selezionato dieci mete, che spaziano lungo tutta la Penisola. Luoghi spesso a margine dei percorsi turistici di massa, dove scoprire anche indimenticabili paesaggi e monumenti. Un modo per saperne un pò di più della nostra Italia.
CASERTA - A “le Colonne” la regina è una chef
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el mondo della cucina, ancora prevalentemente maschile, Rosanna Marziale, chef del ristorante Le Colonne di Caserta, è una delle felici eccezioni. Giovane e molto preparata, la sua cucina ha concretezza e fantasia da top chef. Nel menù molte specialità locali, con un particolare occhio di riguardo ai piatti a base di mozzarella di bufala campana Dop. Nel ristorante, Rosanna organizza anche serate a tema gastronomico, per consentire agli ospiti di assaggiare le ricchezze del territorio con ricette inte-
Da vedere: a una ventina di chilometri sorge il complesso di Venaria Reale, imponente Reggia barocca edificata nel ‘600 per ordine del duca Carlo Emanuele II di Savoia, che decise di edificare una nuova residenza “di piacere e di caccia” per la corte. Meravigliosa la Galleria Grande, progettata in stile francese da Filippo Juvarra, e lo scenografico giardino all’italiana, con il grande roseto e la peschiera.
FONTE: Archivio La Venaria Reale
Da vedere: tappa obbligatoria alla settecentesca Reggia del Vanvitelli, uno dei monumenti più visitati d’Europa e Patrimonio dell’Umanità. Una storica dimora con meravigliosi giardini, che i Borbone volevano fosse una sorta di Versailles del sud: esemplare architettura del Barocco italiano che copre un’area di 44 mila metri quadrati.
ressanti dal punto di vista della consistenza e della bellezza, ma che non stravolgono i sapori. Qualche esempio? Gli gnocchi di seppie e mozzarella alle vongole veraci o il finto gianduiotto alla birra “nà tazzulella è cafè”. Le Colonne Viale Douhet 7, Caserta Tel 0823 467494 www.lecolonnemarziale.it
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ono ormai 20 anni che La Credenza nel Canavese è un punto di riferimento gourmet. Alla guida delle cucine gli eclettici chef Giovanni Grasso e Igor Macchia, che interpretano in chiave moderna una cucina della tradizione. Materie prime d’eccellenza e stagionalità nella rotazione degli ingredienti, sono la base per creare piatti memorabili, come i Ravioli di tonno e peperoni con crema di topinambur o l’Agnello marinato nel caffé, salsa al mais e germogli aromatici (menù degustazione di 6 portate, 75 euro). Le paste sono tutte fatte a mano, pesce e carne scelti attentamente e per gli appassionati c’è un carrello dei formaggi particolarmente interessante. La Credenza San Maurizio Canavese (To) Tel. 011 9278014 www.ristorantelacredenza.it
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LOMBARDIA Il vecchio Arsenale militare ospita una cucina d’autore
LOMBARDIA Fra i vigneti di Franciacorta, fra cibo e vini top
Arsenale è il vasto e accogliente ristorante, nato dopo una sapiente ristrutturazione proprio di un arsenale militare, da cui prende il nome. Un locale aperto qualche anno fa dallo chef Fabio Granata, già premiato dalle migliori guide, e titolare ancora oggi con la famiglia anche del ristorante Tre Gigli a Lodi, diventato un raffinato bistrot. L’ambiente rustico-elegante e la sapiente mano di Fabio promettono un’esperienza del gusto da ricordare, con piatti come il marbré di lepre, il granone lodigiano in tre consistenze o la lasagnetta al ragù di coniglio e porri. Chiuso solo il lunedì. L’arsenale Via Geppino Conti 8, Cavenago d’Adda (Lo) Tel. 0371 709086 www.ristorantelarsenale.com
Coccaglio (Bs) sorge Villa Calini, una dimora seicentesca immersa nella calma e fra le verdi colline della Franciacorta. Il luogo perfetto per una fuga romantica o per celebrare eventi indimenticabili (molte le coppie che decidono di sposarsi qui, visto che la villa è anche una Casa Comunale dove poter celebrare il matrimonio con rito civile). Qui la cucina è quella mediterranea, pulita ed essenziale, dello chef patron Alessandro Cappotto, romano da anni trapiantato a Brescia. Tutto è prodotto in casa, dal pane ai grissini, dalle confetture alle declinazioni della pasticceria. E, per chi volesse continuare a casa, questi prodotti sono acquistabili direttamente in loco. Ristorante Villa Calini Via Ingussano 19, Coccaglio (BS) Tel. 030 7243574 www.villacalini.com
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Da vedere: immancabile la visita al Santuario
dell’Incoronata di Lodi del 1488, che custodisce importanti cicli decorativi dei pittori Giovanni e Matteo Della Chiesa, del Bergognone, dei Piazza e del Legnanino. Da visitare anche la bella Chiesa di San Francesco in stile romanico gotico, costruita alla fine del 1200.
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Da vedere: a una quindicina di chilometri, Iseo e il lago, con la bella escursione a Monte Isola, che svetta sulle acque con i suoi 600 m di altitudine, dominata dalla Rocca Martinengo, costruita dagli Oldofredi nel secolo XIV a controllare il versante sudest dell’isola, e dal Santuario della Madonna della Ceriola, nel punto più alto dell’isola.
FONTE: Archivio della Provincia di Lodi
SAPORE & SAPERE
piemonte Nel Canavese, a scoprire La Credenza
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t enden z e 2 0 1 2 TRENTINO ALTO ADIGE Per il Törgellen a Bolzano
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Bolzano e dintorni è la stagione del Törgellen, tradizionale rito di andare di maso in maso ad assaggiare vino novello, castagne e salumi, cui seguono i suggestivi mercatini natalizi. Se decidete di recarvi in zona, un indirizzo giusto è l’Hotel e Ristorante Rastbichler, all’imbocco della strada per San Genesio e all’arrivo della passeggiata del Guncina. Un ambiente suggestivo con sale ricche di elementi tipici delle tradizioni locali (bella la stube al primo piano). La cucina è internazionale, con piatti a base di pesce, selvaggina. Non mancano i piatti tipici altoatesini preparati dallo chef Adolf Tauber, come il “Geröstel”, patate saltate con carne di vitello. Da non perdere i dolci fatti in casa, dai buoni sapori antichi. Curata la cantina, che privilegia i vini del territorio. Aperto a mezzogiorno, tranne il sabato e la domenica. Ristorante Rastbichler Via Luigi Cadorna 1, Bolzano Tel. 0471 261131 www.ristoranterastbichler.com
10 ITINER ARI sLOW EMILIA-ROMAGNA Mix vincente fra territorio e sapori dal mondo
EMILIA-ROMAGNA Un’esperienza del gusto fra i ragazzi di San Patrignano
tefano Zappi e Daniele Baruzzi meno di due anni fa hanno dato vita all’Insolito Ristorante, un accogliente locale nel centro storico del paesino di Russi. Qui la cucina ha una vocazione internazionale, pur lasciando ampio spazio alla tradizionale sfoglia fatta al mattarello e ai prodotti locali. Piatti sempre curati nell’aspetto e nel sapore, sia di carne sia di pesce, che spaziano dal foie gras ai salumi di mora romagnola, ma anche spaghetti alla bottarga, gnocchi all’anatra e un’ampia selezione di formaggi. Fornita cantina di vini internazionali e del territorio. Aperto a pranzo e cena, è chiuso il mercoledì. Insolito Ristorante Via Emilio Babini, 22 Russi (Ra) Tel. 0544 582954 www.ristoranteinsolito.com
ella comunità di recupero fondata da Vincenzo Muccioli, nel 2008 è stato inaugurato Vite. Non un semplice ristorante, ma una testimonianza concreta di riscatto per i ragazzi di “Sanpa”. I prodotti serviti nel ristorante si fanno notare per sapore e genuinità, doti che si devono alla selezione delle materie prime utilizzate, che provengono per la quasi totalità dal settore agroalimentare di San Patrignano (menù degustazione 38 euro, aperto a pranzo e a cena, chiuso lunedì e martedì). La brigata di cucina è guidata dallo chef stellato Fabio Rossi e lo staff del ristorante è composto da 15 ragazzi della comunità che si stanno perfezionando nella professione di aiuto cuochi e camerieri. Vite Via Montepirolo 7, Coriano (Rn) Tel. 0541.759138 cell. 335.7958798 www.sanpatrignano.org
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TOSCANA - In Lunigiana, nell’antico frantoio
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l Bottaccio è una dimora di sorprendente bellezza che fa parte del prestigioso circuito Relais&Chateaux. Un hotel di charme nato dal sapiente restauro di un frantoio del Settecento, del quale sono ancora evidenti buona parte degli elementi originali, come la grande ruota esterna che muoveva le macine e le antiche vasche di decantazione dell’olio. Un rifugio romantico dove soggiornare, rilassarsi nella spa e gustare una raffinata cucina nella Sala della Piscina, che ospita il ristorante gourmet. Lo chef è Nino Mosca, la cui cucina è ispirata a profumi e sapori mediterranei di grande leggerezza. Un luogo perfetto anche per chi vuole approfondire le proprie competenze culinarie: al Bottaccio si tengono corsi articolati su vari livelli, della durata da 1 a 5 giorni, disponibili tutto l’anno.
Relais il Bottaccio via Bottaccio 1, Montignoso (Ms) Tel. 0585 340031 www.ilbottaccio.it
Da vedere: L’elemento più caratteristico del borgo di Montignoso è il Castello degli Aghinolfi, uno dei più antichi dell’Italia centrale, la cui origine può essere fatta risalire al 764 d.C. Tutta la zona è da esplorare, defilata dai circuiti turistici più battuti, fra le eleganti spiagge della Versilia, dalle quali dista appena tre chilometri, e il fascino aspro delle Alpi Apuane.
ABRUZZO - Nell’entroterra d’Abruzzo, cucina stagionale a km zero
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l Ristorante “La Corniola” di Pescocostanzo nasce grazie a tre giovani del luogo che, dopo anni di esperienza lavorativa in altri ristoranti, hanno deciso di realizzare il sogno più grande: aprire un ristorante tutto loro. Concezio, Lucia e Barbara sono accomunati dall’amore per questo paesino a 1400 m d’altitudine, dalla passione per l’enogastronomia e per i sapori genuini e raffinati. Le ricette sono quelle classiche, reinterpretate in chiave moderna e rese leggere grazie all’attenta ricerca delle materie prime. L’ambiente è raccolto, accogliente ed elegante (chiuso mercoledì e una settimana a novembre).
La Corniola Via Dei Mastri Lombardi, Pescocostanzo (Aq) Tel. 0864 642470 www.lacorniola.com
Da vedere: il paese non è lontano dalle piste da sci del Comprensorio Pizzalto-Roccaraso. La sua fondazione risale al X secolo e sono visitabili molte testimonianze pregevoli del passato. Ad esempio la Basilica di Santa Maria del Colle, palazzo Grilli e palazzo Fanzago.
SICILIA - Eremo di charme, a due passi dal mare
Da vedere: Bolzano e le belle passeggiate che fiancheggiano il torrente Talvera. Da visitare anche Castel Roncolo, dove si trova il ciclo di affreschi profani più importante dell’arco alpino.
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Da vedere: Ravenna è a pochi chilometri, con tutto il suo splendore bizantino. Ma anche a Russi ci sono cose da scoprire, come la Rocca dei Da Polenta e Palazzo San Giacomo, dagli splendidi affreschi a tema mitologico e allegorico.
Da vedere: i resti di 7 castelli medioevali dei Malatesta, di cui il più importante è il castello di Coriano, negli ultimi anni restaurato; gli altri sono quelli di Cerasolo, Passano, Mulazzano, Besanigo, Monte Tauro e Vecciano.
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Ragusa si trova il lussuoso hotel e ristorante Eremo della Giubilana, edificio che un tempo (nel sec. XII) era un casale arabo e in seguito feudo ecclesiastico. Qui potete coccolarvi nell’area wellness, godere della confortevole tranquillità della campagna, pur essendo a poca distanza sia da Ragusa, sia dal mare. Lo chef Vincenzo Santalucia delizia gli ospiti nella sala ristorante, ricavata dall’antico Refettorio dei Cavalieri dell’Ordine di San Giovanni, con piatti di terra o di mare a filiera corta, grazie ai prodotti della pesca e delle masserie locali. Eremo della Giubilana Contrada Giubilana S.P. di Ragusa – M. di Ragusa km 7,5 Tel. 0932 669119 www.eremodellagiubilana.it
Da vedere: Ragusa, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, e il barocco della val di Noto. Le sue bellezze storiche e architettoniche spaziano dai resti archeologici greci, romani e bizantini, alle architetture barocche, di cui il Duomo di San Giorgio è forse la massima espressione.
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di Nicola D. Bonetti
lontano dall’asfalto
Molti non immaginano le potenzialità fuoristradistiche delle attuali vetture integrali: non solo le pochissime dure e pure, anche quasi tutte le sport utility possono dare molte soddisfazioni lontano dall’asfalto. Una decina di proposte, su strada e fuori, di gite integrali dal Nord al Centro, per weekend di gusto, lontani dalla folla.
RIFUGIO ALBANI VALLE DI SCALVE (BG) La prima destinazione è l’unica per dure e pure: necessario, oltre alla trazione integrale, avere le ridotte e un po’ di esperienza. Per raggiungere la meta, si può percorrere la Valle Camonica (BS) fino a Darfo Boario Terme, da dove svoltare per la Valle di Scalve lungo la strada di fondovalle, quindi salire a Còlere (BG) proprio sotto il massiccio roccioso della Presolana; oppure da Bergamo per la Valle Seriana via Clusone, Passo della Presolana dal quale scendere a Còlere. Necessario, in entrambi i casi, contattare con anticipo il gestore del Rifugio, sia per prenotare, sia per ottenere i permessi di transito dal Comune. Poco oltre l’abitato - seguendo le indicazioni per il Rifugio Albani - in località Carbonera nell’edificio delle Laverie, c’è un interessante museo minerario da visitare (www.ecomuseodicolere.altervista.org), quindi riprendere la strada che inizialmente sale per il bosco a fondo cementato e forte pendenza, e poi esce Mercedes-Benz Classe G
allo scoperto permettendo alla vista di spazaiare attorno, poi percorre tratti a fianco delle piste da sci. Per passare al fuoristrada vero, libero e felice, arrampicandosi - sempre con le cortissime ridotte della indistruttibile Mercedes-Benz Classe G in versione Professional per uso estremo. Un’oretta di salita senza divagazioni - tentazione alla quale è peraltro difficile resistere - con tanto di blocchi inseriti per inerpicarsi con più trazione. Fermandosi ogni tanto ad ammirare i paesaggi con vista sulle Alpi, ghiacciai compresi. Per ripartire lungo le tracce con ghiaia, sassi e rocce - attenzione ai pneumatici – riprendendo poi le piste da sci, con pendenze anche estreme, volendo oltre l’80%. Subito sotto il Rifugio, si può arrivare in due passi (o in 4x4) alle antiche miniere, dove è stata ricostruita una zona del villaggio, un’altra restaurata, dove si estraevano fluorite e blenda, dal 1884 al 1980.
RISAIE E COLLINE BALOCCO (VC)
MEDIA VALLE SERIANA SELVINO-GANDA (BG)
LE VALLI DEI LAGHI IDRO (BS), LEDRO (TN)
Lasciando l’autostrada A4 Milano-Torino a Balocco (VC), la prima impressione è di aver sbagliato uscita: sembra di precipitare nel nulla, anche senza la stagione delle nebbie. Ma il fascino della zona va scoperto, apprezzando i paesaggi puliti, le grandi cascine di un tempo, gli spazi infiniti richiesti dalla coltura del riso. L’itinerario percorre un anello seguendo per Buronzo, Arborio e Gattinara, dove prendere la SS142 per Biella, quindi la 230 che passando da Massazza ritorna a Balocco. Dopo aver esplorato la regione con il comfort e la mobilità senza limiti della nostra Jeep Grand Cherokee, compresa la riserva naturale delle Baragge. Tra risi e vini, musei e orizzonti rilassanti, gli appassionati di auto possono scorgere vetture nuove ancora camuffate, in prova al centro Fiat di Balocco.
Lasciare la A4 a Bergamo, direzione Valle Seriana, a Nembro seguire per Selvino, iniziando una salita rallystica che - dopo undici concentratissimi tornanti degni del Col de Turini - in pochissimi km raggiunge l’altopiano di Selvino a quota mille. Da qui si può spaziare vero la Vl Serina con due diverse strade, oppure raggiungere il Monte Poieto per dormire al Rifugio o, ancora, puntare alla frazione di Ganda, dove vivere l’esperienza dell’osservatorio astronomico, girare tra sterrati panoramici e baite dalla vista eccezionale, comodamente alla guida della nostra Nissan X-Trail con trazione integrale. Panoramica anche la discesa per riprendere la Valle Seriana scendendo per Orezzo e Gazzaniga.
Da Brescia in direzione Salò, sul Lago di Garda, una variante particolare, più nota all’estero che da noi, per Vobarno, lungo la SS 237 in Val Sabbia, costeggiando il Lago d’Idro, superando il vecchio confine tra Italia e Austria a Ponte Caffaro (in essere fino al 1918). Arrivati a Storo - dove si produce la più pregiata varietà di farina di mais per polenta, naturalmente macinata a pietra - prendere la SS 240 per Riva del Garda. Si sale in una gola angusta, poi la vallata si fa più verde e meno impervia, e si può divagare lontani dall’asfalto, sfruttando le potenzialità dell’eccellente Range Rover Autobiography. Dopo Bezzecca, dove emerge la storia risorgimentale con la battaglia garibaldina, si raggiunge il Lago di Ledro, sulle cui sponde riemerge in senso stretto la preistoria, con le palafitte e il museo archeologico. Discesa su Riva, antico lido austriaco, per ritornare verso Salò costeggiando la sponda occidentale del Garda.
DOVE MANGIARE Cucina classica, in una gradevole villa, circondata dal parco. Ristorante con certezza di esperienza, per servizio di qualità, adatto a tutte le situazioni. Ristorante Carpe Diem, Corso Garibaldi 244, Gattinara - VC Tel 0163.823778 www.ristorantecarpediem.com
DOVE MANGIARE In posizione incredibile, rilevata sulla Valle, ha cucina locale tipica: casoncelli, risotto con funghi, polenta e carni in umido. Da raggiungere a piedi, oppure per un breve tratto di strada apparentemente non consentito. Trattoria Felicità, Frazione Ganda-Aviatico-BG Tel 035.764844 www.locandafelicita.com
DOVE MANGIARE Cucina regionale, in costruzione parzialmente in pietra e sala con camino, sul Lago d’Idro. Piatti locali e pece lacustre, completano un menù semplice e gradevole. Ristorante Alpino, Via Lungolago 14, Crone di Vantone Tel 0365.83146 www.hotelalpino.net
DOVE MANGIARE E DORMIRE A quota 1940 metri sotto il lato Nord del massiccio della Presolana, nella Conca del Polzone in alta Val di Scalve, un rifugio gestito secondo i principi della passione per la montagna, dell’ospitalità e dell’eccellente cucina. Situato sull’orlo del precipizio sovrastante di 900 m l’abitato di Còlere, ha un panorama invidiabile che spazia fino all’Adamello. È raggiungibile fuoristrada, a piedi da vari sentieri contrassegnati, oppure con le seggiovie da Cima Bianca. Con settanta posti letto consente di respirare fin dal mattino l’aria dei monti, offrendo gastronomia di elevatissimo livello, a prezzi del tutto contenuti. Rifugio Albani, Colere-BG, Tel 0346.51105, gestore Pablo Ayala 320.4890296 www.rifugioalbani.it
DOVE DORMIRE Per un particolare relax a poca distanza da Biella, l’Hotel a 3 stelle è situato all’interno del Golf Club Le Betulle, con camere dotate di sistemazioni classiche con balcone o patio, in ambiente di raffinata campagna. Golf Hotel le Betulle, Regione Valcarozza 2, Magnano Biellese-BI Tel 015.679357 www.golfhotellebetulle.it
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DOVE DORMIRE In vetta ad una delle prime montagne più rilevate sulla pianura lombarda, a 1.400 metri c’è un grande rifugio (o un piccolo albergo), dalla vista unica. Si raggiunge salendo lungo prati e sentieri, oppure comodamente con la nuova cabinovia da Aviatico, poco oltre Selvino. Rifugio Monte Poieto, Località Monte PoietoAviatico-BG Tel 035.779184 www.montepoieto.it
DOVE DORMIRE Immerso in un ambiente che rispetta con le più avanzate tecnologie eco, offre relax e spa, piscina scoperta e Wi-Fi libera, con balconi a vista sui monti, a cinque minuti di auto dal lago di Ledro. Eco Ambient Hotel Elda, Via 3 Giugno 3, Lenzumo di Ledro-TN Tel 0464.591 040 www. hotelelda.com
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DI FRONTE ALLE DOLOMITI PARCO DEI MONTI LESSINI COLLIO FRIULANO VAL PUSTERIA BOSCO CHIESANUOVA (VR) CORMONS (GO) PRATO DRAVA (BZ) Uscendo dalla A22 a Bressanone-Fortezza si imbocca il raccordo per la SS 49 di Alemagna che percorre la Val Pusteria fino al confine di Stato. A Dobbiaco entrare in paese dalla terza entrata (Via Maximilian), quindi imboccare Via Ehrenberg sulla destra e percorrerla restando in quota per tutta la vallata, in prossimità dell’Albergo Schopfenhof (vedi Dove Mangiare), tenere la strada più alta, proseguendo per le vie Monte San Candido e Monte Versciaco, scendendo per via S. Silvestro (vedi Dove Dormire) a Prato Drava. Da qui consigliabile l’escursione in Austria lungo la E66 fino a Sillian, quindi a sinistra per la L273 in Villgratental, proseguendo, sulla sinistra fino a dove percorribile. Percorsi dal fascino diverso, dei normali scorrimenti, con la parte italiana che è un vero balcone sulle Dolomiti, osservatorio privilegiato ed entusiasmante, mentre nelle chiusa vallata austriaca si apprezza il senso stesso della montagna, lontani dalle vie turistiche.
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Immediatamente a Nord di Verona, inizia il verde paesaggio che, lungo alcune vallate parallele, conduce verso il Parco naturale dei Monti Lessini. Strade tortuose che permettono di ammirare il paesaggio che si stende fino alla pianura, delimitato a settentrione dai monti alti fino a 1.500 metri, con grandi prati e qualche bosco. Percorsi su asfalto e sterrato - neve compresa sui quali ci siamo recati con l’agile dinamismo di Skoda Yeti che, utilizzando la funzione Offroad, permette di osare molto oltre le apparenze di carattere stradale. Fino ad avvicinarci alle più note vette della zona: Corno d’Aquilio, Corno Mozzo e Monte Tomba.
Tutti amano la riviera romagnola, ma per chi preferisse alle mondanità la pace collinare che permette di ritrovare un’Italia dove il medioevo è a portata di mano, tra morbidi paesaaggi. Uscita A14 Cesena, direzione Sud con la SS9 fino a Case Fratta, poi deviare a destra per Longiano, scoprendo attorno all’abitato già diverse possibilità di percorrere boschi e crinali lungo sterrati paesaggistici, che noi abbiamo affrontato con la sicurezza e mobilità della Mercedes-Benz Classe GLK, non senza vallette strette e, volendo, anche passaggi di un certo impegno. Longiano si apprezza per il fascino del centro medievale, unito alla posi-
DOVE MANGIARE Per riscoprire i sapori della cucina casalinga a base di pasta fatta in casa e risotti, con escursioni verso le carni alla griglia e bollite; oppure agnello, selvaggina e altri piatti della tradizione, fino ai dolci, tutti fatti in casa. Trattoria Lavarini, Via Monte Pastello 7, Lughezzano (Bosco Chiesanuova) - VR Tel. 045.7085111 www.trattorialavarini.it
DOVE DORMIRE A pochi passi dal confine, tra boschi e montagne, con la cordiale accoglienza della famiglia Rainer, per un sereno relax e gastronomia di rilievo. Hotel Waldrast, Via San Silvestro 3, Prato Drava-San Candido-BZ Tel. 0474.966758 www.hotel-waldrast.it
DOVE DORMIRE Poco distante dal paese, nel Parco Naturale della Lessinia, è completamente rinnovato e offre il comfort dell’hotel con il fascino del rifugio. Tranquillo e ideale come punto di partenza per escursioni, sci di fondo e discesa, ha gestione famigliare, con ambiente caldo e accogliente. Hotel Piccole Dolomiti, Branchetto di Bosco Chiesanuova - VR Tel 045.6784134 www.hotelpiccoledolomiti.com
DOVE MANGIARE Cucina regionale stagionale, tra il verde dei vigneti e del vicino campo da golf, per una taverna elegante e rustica, con camere. Tavernetta al Castello, Via Spessa 7, Capriva del Friuli-GO Tel 0481.808228 www.tavernettaalcastello.it DOVE DORMIRE Appena rilevato sulla pianura, sorprende per l’immersione nell’atmosfera asburgica, compreso lo stile della famiglia proprietaria. Piscina e comfort tra carrozze e costumi, con raffinata gastronomia, enologia e selezione di distillati prodotti in casa, come le marmellate. Hotel Felcaro, Via S. Giovanni 45, Cormòns-GO Tel 0481.60214 www.hotelfelcaro.it
zione, rilevata quel tanto da permettere di essere vicini ai boschi e di godere della vista sulle colline policrome digradanti fin verso la riviera.
DOVE MANGIARE Proprio dentro al borgo medievale, un locale semplice, accogliente e amichevole, con i sapori di una cucina senza tempo. Ristorante dei Cantoni, Via S. Maria 19, Longiano-FC , Tel. 0547.665899 www.ristorantedeicantoni.it DOVE DORMIRE Appena fuori dal centro storico di Longiano, in un luogo isolato e tranquillo a contatto con la vita della cittadina, arricchito dalla vista del borgo antico, del castello e delle vallate circostanti, un bed & breakfast arredato con gusto delicato, nel rispetto delle tradizioni. B&B Atticomatilde, Via Nazario Sauro 12, Longiano-FC, Tel. 0547.28405 www.atticomatilde.it
COLLI BOLOGNESI LOIANO (BO) Da Bologna a Firenze senza traffico: basterebbe questa ragione per l’itinerario proposto, almeno fino alla tappa di Loiano, che permette di apprezzare un’altra Italia, che ricorda dai secoli andati sino a tempi della Mille Miglia, perché la nostra meta si avvicina al Passo della Futa, lungo lo storico percorso. Che si sceglie abbandonando la A14 a San Lazzaro di Savena (BO), imboccando quindi la SP 65 per MonghidoroMugello, fino a Loiano. Per la massima agilità su strada e la possibilità di non essere limitati all’asfalto, con escursioni anche fuori dalle vie principali alla ricerca dei luoghi meno turistici, ci siamo affidati all’elegante e modaiola Mini Countryman All4 SD, divertende da guidare per l’agilità da kart che la contraddistingue. Il borgo di Loiano, e in particolare Palazzo Loup,
DOVE MANGIARE Adagiato sul pendio soleggiato nella miglior posizione di tutta la vallata, offre il pregio della cucina caratteristica: da non perdere gli schlutzkrapfen, i tortelloni pusteresi che hanno reso famoso il locale. Berghotel Schopfenhof, Via Costa Nosellari 12, San Candido-BZ Tel 0474.913 384 www.scopfenhof.it
WEEKEND IN
Uscendo dal casello di Villesse sull’Autostrada Venezia-Trieste, raccordo per Gorizia, uscita Gradisca e indicazioni per Cormòns. Tutt’attorno lo splendore verde del Collio goriziano, tra castelli e vigneti, colline e campi da golf. Con possibili tuffi nella storia che ha movimentato i confini (ora spalancati) di questa zona. Mille possibilità di mettere le ruote fuori asfalto, persino con 4x4 come Porsche Cayenne, che ogni anno qui organizzano un raduno dedicato. Per qualsiasi informazione, rivolgersi agli esperti e cordiali responsabili del club GFI-Alpe Adria (www.gfi4x4.it), sempre disposti a istruire e accompagnare gli appassionati, scoprendo paesaggi e passaggi incredibili. Con qualche sosta nella cantine più famose.
COLLINE ROMAGNOLE LONGIANO (FC)
sono stati al centro di episodi storici, come il convegno segreto del 1859 di Bettino Ricasoli in vista dell’unificazione del Regno d’Italia.
DOVE DORMIRE Antica residenza con diversi edifici restaurati con gusto, ha 49 camere ricche di fascino e tranquillità, piscina scoperta e posizione eccellente. Palazzo Loup, Via S. Margherita 21, Loiano-BO Tel. 051.6544040 www.palazzo-loup.it
FIESOLE E MUGELLO FIRENZE (FI) Partendo da Fiesole, dirigersi a Nord lungo la SP302 per Borgo San Lorenzo fino a Marradi, dove svoltare a sinistra per la SP306 raggiungendo Palazzolo sul Senio (dove merita uno spuntino sotto i portici), e proseguire, apprezzando il piacere di guida - come Weekend In Auto ha fatto con la Honda CRV, agile e confortevole - sfruttando anche la possibilità di percorrere vie sterrate grazie alla trazione integrale. Per Visano e Bibbiana raggiungere con un po’ d’avventura la SS610 - detta Montanara Imolese - a Coniale, seguirla fino a Fiorenzuola, poi SP603 fino a Pagliana, quindi SS65 verso Sud fino a Barberino di Mugel-
DOVE MANGIARE In un bel locale con camino in stabile ristrutturato del XIV secolo appartenuto ai Bentivoglio, con proposte di cucina montanara bolognese e toscana: funghi e carni grigliate con eccellenti verdure. Trattoria l’Anconella, Via Anconella 41, Loiano-BO Tel 051.928373 www.anconella.com
lo, per la sosta in località Le Maschere, prima di riprendere la vicina autostrada A1.
DOVE MANGIARE Villa della seconda metà del ‘500, con parco e giardino all’italiana, abbellita alla fine del ‘600, accolse pontefici, regnanti e artisti, per feste memorabili. Ristorante con suggestiva atmosfera e cucina che esalta genuinità e materie prime, con preparazioni semplici, nella tradizione locale. Villa Le Maschere, Via Nazionale, 75, Barberino di Mugello - FI - Tel 055.847431 www.villalemaschere.it DOVE DORMIRE Antica residenza nobiliare a 6 km dal centro di Firenze, nella magia della collina di Fiesole, l’hotel rappresenta una sistemazione di lusso accessibile, con vista impagabile, camere, architettura e arredi di altissimo pregio. Hotel Il Salviatino, Via del Salviatino 21, Firenze-FI, Tel 055.9041111, www.salviatino.com WEEKEND IN
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s u v & SU P E R SUV
1940 1955 Jeep Evoluzione
70 ANNI
VISSUTI AVVENTUROSAMENTE
L’affascinante e sempre attuale Jeep discende direttamente dalla prima fuoristrada della storia: quella piccola militare tuttofare il cui nome nasce dalle iniziali di “general purpose”
U
na Jeep è sempre di moda: passano i decenni e si evolvono i modelli, eppure il fascino del marchio, radicato nei valori di originalità, libertà e originalità è assolutamente ineguagliabile. Siano stati gli anni 60-70 con le essenziali CJ-3, Commando e Wagoneer, come nel successivo decennio con il boom europeo di CJ-5 e CJ-7 (da queste parti sempre evocate con il nome Renegade, in realtà uno degli allestimenti disponibili con Laredo, Golden Eagle e diversi altri), fino all’arrivo dell’elegante e compatta Cherokee. Modello al quale va, concettualmente, la primogenitura della categoria Sport Utility com’è intesa attualmente: in seguito affiancata da Grand Cherokee - altro mito di eleganza e moda - restando al vertice dei desideri per lunghi anni. Periodo nel quale la Jeep più essenziale, diretta discendente dal modello bellico, si è evoluta dalla serie CJ (sigla di Civilian Jeep, per indicarne le versioni non solo militari) a Wrangler: queste progressivamente declinate come YJ e TJ, fino a consolidarne lo sdoppiamento come Wrangler (due porte, a passo corto) e Unlimited, quattro porte a passo lungo anche nell’attuale serie JK; tutti modelli sempre ai vertici dell’immaginario: vetture dalla fortissima immagine, capaci di indicare da lontano la personalità non convenzionale di chi la guida.
limite di peso richiesto, i militari si adeguano alla realtà, elevandolo a 980 kg. Nell’inverno l’attività è frenetica, per il marzo del ‘41 devono arrivare millecinquecento esemplari di ognuna, tra Bantam Model 40 BCR, Ford Pygmy GP in versione modificata e Willys-Overland Quad. I test finali decretano il successo di Willys-Overland, incaricando anche Ford di produrla (su licenza): alla fine del conflitto, saranno 368mila le prime e 277mila le seconde. Nel frattempo la prima 4x4 compatta della storia assume la sigla di MA (M per Military e A come prima serie), presto modificata in MB (minime differenze estetiche e altri 181 kg di integrazioni), nome da sempre abbinato a Willys, anche se dagli stessi soldati nasce il nomignolo di Jeep, prontamente registrato da Willys-Overland per destinarlo, come Universal Jeep, al mercato civile, principalmente agricolo. Consacrando di fatto la capostipite delle motorizzazioni integrali che, prima con la cessione tramite la legge Affitti e Prestiti, dopo la guerra con le produzioni locali su licenza, dilagheranno nel mondo intero. Fino ai giorni nostri, con ogni Jeep che interpreta con eccellenza il ruolo di erede di quel piccolo ed essenziale mezzo color verde chiaro che contribuì tanto alla vittoria quanto alla ricostruzione. Sempre con massima mobilità e “attrazione integrale”, della quale è tuttora imbattuto simbolo. H IN T
Grande inizio Settant’anni vissuti avventurosamente seguendo il filo conduttore di essenzialità, praticità, massima mobilità, polivalenza e stile, caratteri strutturali della prima Jeep. Quella piccola simpatica canaglia, nata da poche specifiche richieste quando l’esercito americano, fiutando i venti di guerra, nel luglio 1940 comunicò ai costruttori di essere alla ricerca di un “veicolo leggero da ricognizione”, tra le cui doti essenziali - oltre al peso di soli 590 kg - c’era la presenza di trazione integrale e di cambio con riduttore. Risposero Willys-Overland e American Bantam Car Manufacturing Company: non essendo troppo dimensionate, Ford Motor Company entrò in competizione per la lucrosa commessa. Giorni febbrili per tutte, con successo di Bantam che realizzò il progetto BCR 40 in meno di cinquanta giorni, seguita da Willys Quad e Ford Model GP (General Purpose, chiamata però Pygmy): si avvicina l’autunno e l’esercito inizia i test, mentre ogni costruttore deve realizzare settanta veicoli per le prove. Evoluzione e consacrazione Siamo in novembre a Camp Holabird, nel Maryland: nessuna delle tre auto rispetta il
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Jeep CJ Toledo Plant 1964
Jeep Wagoneer 1978
Jeep CJ5 Renegade 1980
Jeep CJ 7 Golden Eagle 1964
Jeep CJ 7 Golden Eagle 1964
Jeep Wrangler YJ 1990
Jeep Wrangler YJ 1994
Jeep Wrangler TJ 1997
Jeep Grand Cherokee 2000
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GAMMA JEEP 2012
Willys MB 1941
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SUV & SUPERSUV
A CIASCUNO SUV & SUPERSUV (in ordine alfabetico)
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IL SUo... SUV
6. Mazda CX-5
1. Audi Q3
7. Peugeot 4008
2. BMW X1
3. Citroen C4 Aircross
8. Porsche Cayenne Diesel
4. Honda CR-V 2012
9. Range Rover Evoque
5. Jeep Grand Cherokee
10. Subaru XV
C
on il nostro speciale vogliamo proporre alcune dei nuovi modelli, o dei futuri, che animeranno il mercato automobilistico 2012. Quelli di cui si parlerà di più, quelli che faranno tendenza. E una tendenza importante sarà quella che permetterà a ciascuno di avere il modello più adatto alle proprie esigenze e ai propri gusti, dai più compatti ai più grandi. Ma non vogliamo in nessun modo ricoprire il ruolo di giudici, quindi quelli che non sono inclusi in questi 10, non vuol dire che siano meno importanti, e sicuramente troveranno spazio nei nostri prossimi numeri, come ad esempio la nuova Ford Kuga, che sarà presentata al Salone di Ginevra del 2012, o la Infiniti JX, certamente una Suv da categoria Premium. Le protagoniste delle prossime pagine sono quelle di cui si parlerà e che riteniamo adatte ai nostri lettori, amanti dei viaggi e dei weekend.
Audi Q3
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BMW X1
Citroen C4 Aircross
Honda CR-V 2012
Range Rover Evoque
Jeep Grand Cherokee
Mazda CX-5
Peugeot 4008
Porsche Cayenne Diesel
SUBARU XV
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SUV & SUPERSUV
AUDI Q3
BMW X1
LA PIÙ COMPATTA MA COMPLETA DI TUTTO
ANCORA PIÙ EFFICIENTE
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iù lunga di una Serie 1 ma più bassa di una X3, la X1 è la giusta via di mezzo per chi cerca qualcosa in più di una berlina, e qualcosa in meno di una Suv. La X1 è perfetta sull’asfalto, ma non vi lascerà a piedi se doveste affrontare qualche sterrato o qualche tracciato “off road”. Certo, a questo punto meglio puntare sulla XDrive a quattro ruote motrici… La gamma di motori della X1 è stata arricchita in modo tale da soddisfare qualsiasi esigenza, e attualmente si può scegliere tra tre propulsori a benzina, con potenze che vanno da 150 a 245 Cv, e quattro Diesel, tra i 143 e i 204 Cv. Le new entry dello scorso autunno sono la X1 sDrive20d EfficientDynamics Edition da 163 Cv, e la sDrive20i da 184 Cv, entrambi con tecnologia TwinPower Turbo, ossia un sistema di turbocompressore con geometria variabile della turbina e iniezione Common Rail per la prima, e con un sistema di iniezione diretta ad alta precisione e il controllo variabile delle valvole per la seconda. Il tutto per abbassare ulteriormente consumi ed emissioni e rispondere così alle esigenze sempre più chiare di chi si reca in concessionaria per
Q7, Q5 e adesso Q3. Mettetele in fila e vi sembrerà di giocare con la “matrioska”, ma la più piccola non ha niente da invidiare alle sorelle maggiori, e darà del filo da torcere alle compatte concorrenti. iù corta di 24 centimetri rispetto alla Q5, la nuova Q3 dell’Audi è la più piccola Suv della casa di Ingolstadt, compatta e dall’aspetto ancora più aggressivo rispetto alle sorelle maggiori, merito della linea del tetto, che scende verso la coda e termina nel lunotto spiovente, come nelle coupé, del portellone bombato, della nervatura che corre sulle fiancate, appena sotto i finestrini, e della grossa mascherina, che domina il frontale. Disponibili con tre allestimenti, su tutte le Q3 ci sono di serie la radio con lettore cd/mp3, la presa Aux e il climatizzatore semiautomatico. La Advanced offre in più i cerchi in lega di alluminio di 17”, il clima automatico comfort, il volante multifunzione in pelle, la radio concert, gli inserti in alluminio satellite, il sistema di informazioni con schermo monocromatico e il sensore luci/pioggia, il tutto con 1915 euro di differenza. Se ne volete aggiungere 3.529, si passa alla Advanced Plus, con fari allo xeno plus, luci posteriori a led, la regolazione automatica per la profondità di fari e lavafari, il pacchetto esterno lucido, il regolatore di velocità e il Park Assist. Per quanto riguarda i motori, la Q3 è disponibile
AUDI Q3 2.0 TDI Dimensioni: Potenza:
439/183/161 140 Cv a 4.200 giri/minuto
Coppia:
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con quattro propulsori, due a benzina e due a gasolio, tutti a quattro cilindri e a iniezione diretta di carburante, abbinati alla sovralimentazione con turbocompressore, Strat&Stop, e recupero dell’energia in frenata, per ridurre le emissioni e i consumi. Per le versioni a benzina potete scegliere tra il 2.0 TFSI da 170 Cv abbinato alla trazione integrale quattro e al cambio manuale a sei rapporti (32.871 euro), e il più potente 2.0 TFSI da 211 Cv, sempre con la trazione integrale quattro ma con il cambio S tronic (38.215 euro). Le versioni a gasolio, invece, sono spinte dal 2.0 TDI da 140 Cv, abbinato alla trazione anteriore e al cambio manuale a sei rapporti (30.855 euro), e dal 2.0 TDI da 177 Cv, con la trazione integrale permanente quattro e il cambio automatico a doppia frizione S tronic (38.215 euro). Tantissimi gli optional, per personalizzare la Q3 secondo le vostre esigenze da viaggiatori del weekend, dalle luci ambiente a led, al tetto scorrevole panoramico in vetro, fino ai sedili sportivi e ai vetri posteriori oscurati. La comodità e la qualità delle finiture e dei materiali, infine, è quella di sempre.
Grazie ai nuovi motori con tecnologia TwinPower Turbo, la X1 conquista un posto rilevante in termini di consumi ed emissioni, senza perdere il piacere di guida e il gusto di farci un viaggio.
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BMW X1 sDRIVE20d EFFICIENTDYNAMICS EDITION Dimensioni:
445/180/155
320 Nm tra 1.750-2.500 giri/minuto Velocità massima: 202 km/h
Potenza: 163 Cv a 4.000 giri/minuto 380 Nm tra Coppia: 1.750-2.750 giri/minutominuto
0-100 km/h:
Velocità massima:
9,9 secondi
205 km/h
Consumo medio:
19,2 km/l
0-100 km/h:
Emissioni di CO2:
138 g/km
Consumo medio:
22,2 km/l
Emissioni di CO2:
119 g/km
WEEKEND IN
comprare una vettura nuova: i costi di gestione. Con la X1 sDrive20d, dotata della sola trazione posteriore, secondo la BMW potete percorrere 22,2 km/l per 119 g/km di emissioni di CO2, decisamente migliorate rispetto alla meno potente sDrive18d da 143 Cv (19,2 km/l per 136 g/km di CO2). Miglioramenti resi possibili da una serie di accorgimenti, come il sistema Start Stop, il recupero dell’energia in frenata, il servosterzo elettromeccanico, il compressore dell’aria condizionata che si disinserisce automaticamente quando non serve, i rapporti del cambio più lunghi e gli pneumatici con bassa resistenza al rotolamento. Infine, questa EfficientDynamics Edition è stata arricchita di una nuova tecnologia per ridurre il rumore del motore nell’abitacolo e rendere i vostri viaggi il più confortevoli possibile. Per quanto riguarda il resto nessuna novità. La X1 è quella di sempre: ottima guidabilità grazie all’assetto ribassato e al peso contenuto, interni di qualità e buona anche l’abitabilità e la capacità del bagagliaio, le carte giuste per assicurarle un posto di riferimento nella sua categoria per tutto il 2012. Prezzo: 34.837 euro.
8,3 secondi
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SUV & SUPERSUV
Porsche Cayenne Diesel
Jeep Grand Cherokee
PROVARE PER CREDERE
CON LEI IL VIAGGIO DIVENTA UN PIACERE
Con la Cayenne Diesel la Porsche ha deciso di accontentare tutti. Qualità ed eleganza sono quelle di sempre, ma i consumi sono solo per gli amanti dell’ambiente.
L
a seconda generazione della Porsche Cayenne ha decisamente ingentilito i suoi lineamenti, e a dispetto dei 5 cm di lunghezza in più, e al passo aumentato di 4 cm, sembra più minuta, forse per via del frontale più affusolato. Ma l’enorme presa d’aria e lo spoiler posteriore, le danno sempre e comunque un aspetto imponente. Internamente è migliorata l’abitabilità, merito anche del divano scorrevole di 16 cm, e l’abitacolo è molto luminoso, con materiali di elevato livello. Disponibile con tre motori a benzina e nella versione ibrida, non è da sottovalutare, nonostante la vena spiccatamente sportiva della Porsche, una più parsimoniosa Cayenne Diesel, ottima via di mezzo tra consumi ed emissioni. Spinta dal nuovo motore 3.0 TDI V6 da 245 Cv (5 in più di prima), secondo la Casa percorre in media 13,9 km/l per emissioni di CO2 pari a 189 g/km, nonostante le prestazioni siano migliorate. Questo risultato è stato reso possibile da un albero motore ridisegnato e dalla riduzione del peso del propulsore di circa 20
kg. Quest’ultimo è abbinato di serie alla trazione integrale permanente e al cambio Tiptronic automatico sequenziale a 8 rapporti di nuova generazione, con comandi al volante, che consente di fare economia senza privarvi del piacere di un’accelerazione da vera sportiva. La Cayenne Diesel dunque è perfetta per i lunghi tragitti e per i vostri weekend con tutta la famiglia, perché pur restando potente e sviluppando una coppia elevata, consuma poco, il che oggi non è da sottovalutare. E poi è dotata di tutti i comfort e di tutti i sistemi per la sicurezza e l’assistenza alla guida, come quello per i cambi di corsia, o il sistema adattivo di regolazione della wvelocità, l’illuminazione e la regolazione dinamica della luce in curva, fino al sistema di ammortizzazione a regolazione elettronica con 3 programmi selezionabili manualmente. Oltre agli ormai comuni Park Assist con telecamera, tetto panoramico, Bluetooth e tanto altro. Prezzo da 63.601 euro.
PORSCHE CAYENNE DIESEL Dimensioni: Potenza:
485/194/171 245 Cv a 3.800 giri/minuto
Coppia:
550 Nm tra 1.750-2.750 giri/minuto Velocità massima: 220 km/h 0-100 km/h:
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7,6 secondi
Consumo medio:
13,9 km/l
Emissioni di CO2:
189 g/km
Impossibile negarlo: è davvero comoda e confortevole, e compreso nel prezzo c’è tutto quello che ogni viaggiatore del weekend può desiderare.
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on una carrozzeria davvero imponente (è lunga 482 cm), la nuova Jeep Grand Cherokee è sbarcata in Italia alla fine del 2010, abbinata al solo motore a benzina 3.6 V6 da 286 Cv, cui poco dopo si è aggiunto il 5.7 V8 da 352 Cv. A giugno sono infine iniziate le vendite della versione turbodiesel, spinta da un 3.0 V6 declinato nei due livelli di potenza di 190 e 241 Cv, completando così l’offerta della gamma. Noi vi consigliamo proprio la Grand Cherokee turbodiesel, che per i lunghi viaggi è l’ideale tenendo presente i consumi e le emissioni dichiarate: 12 km/l per 218 g/km di CO2. Proposta nei tre allestimenti Laredo, Limited e Overland, su tutte le versioni il propulsore Diesel è abbinato al cambio automatico a cinque rapporti e alla trazione integrale a controllo elettronico con cinque programmi di guida, selezionabili in base alle condizioni del fondo stradale: Auto e Sport per la guida su asfalto, Sand Mud per affrontare pietraie e sterrati non troppo impegnativi, Rock per attraversare guadi e alti dossi, e Snow sulla neve. Di serie su tutte le Grand Cherokee, anche l’Esp, i fari bi-xeno e il sistema per il rilevamento della pressione dei pneumatici. La più ricca Overland, invece, sfoggia in più il differenziale posteriore a controllo elettronico, le sospensioni pneumatiche che variano l’altezza da terra da 16,5 a 27 cm, il regolatore di velocità adattivo e i sensori che avvertono della presenza di una vettura nell’angolo cieco degli specchietti. L’allestimento Laredo, invece, è disponibile solo per la 3.0 CRD da 190 Cv, e al prezzo di 44.870 euro potete comunque contare sui cerchi in lega di 18 pollici, regolatore di velocità, climatizzatore bizona, volante in pelle con comandi radio, sistema keyless, radio con lettore cd/ mp3, prese Aux Usb e schermo a sfioramento di 6,5 pollici. Passando alla Limited e aggiungendo circa 7.000 euro i vetri posteriori e il lunotto sono oscurati, i sedili rivestiti in pelle e riscaldabili (anche dietro), i fari allo bi-
xeno , l’impianto audio con 9 altoparlanti e subwoofer, il Bluetooth e il Park Assist con telecamera. Al prezzo di 60.500 euro, infine, per i più esigenti la Grand Cherokee veste cerchi in leg di 20”, e pelle Nappa sui sedili, oltre ad offrire un doppio tetto panoramico e il pacchetto Technology & Comfort Group: navigatore satellitare con comandi vocali, hard disk da 30 Gb, portellone elettrico e volante con corona riscaldabile… proprio per i più esigenti. E a questo punto al vostro viaggio non mancherà più nulla, anche perché la comodità e le rifiniture di qualità sono quelle di sempre.
JEEP GRAND CHEROKEE 3.0 CRD Dimensioni:
482/194/178
Potenza: Coppia:
241 Cv a 4.000 giri/minuto 550 Nm tra 1.800-2.800 giri/minuto
Velocità massima: 0-100 km/h:
202 km/h 8,2 secondi
Consumo medio:
12 km/l
Emissioni di CO2:
218 g/km
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t enden z E 2 0 1 2 CITROEN DS 4 AIRCROSS
SI RICONOSCE DALLO STILE
SUV & SUPERSUV
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ra le novità assolute del 2012 la Citroën C4 Aircross è certamente una di queste. Il nuovo Suv compatto della Casa francese (lungo 434 cm, largo 180 e alto 163 cm) sarà presentato ufficialmente al prossimo Salone di Ginevra, ma vi possiamo già anticipare che sarà diretta concorrente della altrettanto nuova Peugeot 4008. In linea con i motivi stilistici che caratterizzano tutta la gamma premium della Citroën, la serie “DS”, ne riprende le cromature e i gruppi ottici, oltre all’eleganza e alla qualità di finiture e dettagli. L’abitacolo è stato studiato per ospitare comodamente 5 persone, e per rendere i lunghi viaggi piacevoli e confortevoli. Il posto di guida è rialzato, per garantire un’ottima visibilità della strada, e anche l’ampio tetto panoramico aiuta ad aumentare la luminosità, insieme a una serie di luci a led nel sottotetto per creare la giusta atmosfera anche quando si guida di notte. Tra le tecnologie in dotazione, sulla C4 Aircross non mancheranno il sistema di accesso e avviamento senza chiave, il navigatore a sfioramento con integrata la telecamera di retromarcia, la presa Usb e il collegamento bluetooth, oltre al sistema di selezione della modalità di trasmissione. La nuova Suv della Citroën, infatti, sarà spinta da tre motori, un 1.6 a benzina da 115 Cv (disponibile con la sola trazione anteriore e con un cambio manuale a 5 rapporti), e due turbodiesel: un 1.6 HDi da 110 CV e un 1.8 HDi da 150 Cv, entrambi con cambio manuale a 6 rapporti e la possibilità di scegliere tra due e quattro ruote motrici. Grazie a un comando situato dietro alla leva del cambio, il conducente può selezionare le tre diverse modalità di trasmissione: la trazione anteriore per ottimizzare i consumi, quella posteriore con la ripartizione della coppia automatica, o la modalità Lock, che aumenta la coppia trasmessa alle ruote dietro per la massima motricità nelle condizioni più avverse. Commercializzata a partire dal secondo semestre del 2012, i prezzi potrebbero partire da circa 19.000 euro.
MAZDA CX-5
DEBUTTANO LO STILE E LE TECNOLOGIE DEL FUTURO PER LA MAZDA
L
a nuova Suv compatta della Mazda (lunga 454 cm, larga 184 e alta 167 cm) porta al debutto non solo l’inedito design “KODO - Soul of Motion”, ma anche una serie di rivoluzionarie tecnologie denominate nell’insieme Skyactive (che riguardano motori, trasmissioni e materiali più leggeri per scocca e carrozzeria), diventando indiscutibilmente il primo di una nuova generazione di prodotti che la casa giapponese proporrà in futuro. Cominciando dallo stile, ora più audace, si nota nel prominente frontale una grande mascherina a “v”, mentre le fiancate sono piuttosto filanti, anche per via della nervatura che corre sotto la linea dei finestrini fino alla coda, dove trovano posto i fari dallo sviluppo orizzontale e il lunotto inclinato sormontato dallo spoiler. L’altra importante novità di questa CX-5 è rappresentata dai motori abbinati al sistema Start&Stop: il 2.0 a iniezione diretta di benzina da 150 Cv, e il 2.2 turbodiesel proposto in due livelli di potenza, 150 e 175 Cv. Quest’ultimo è abbinato alla trazione integrale e al cambio automatico, mentre gli altri propulsori possono contare sulla sola trazione anteriore e sul cambio manuale a sei marce. Se opterete per la versione Diesel meno potente, la Mazda promette emissioni di CO2 inferiori a 120 g/km e percorrenze medie di 22,2 km/l. Infine, anche sulla Mazda CX-5 non mancheranno Esp, sistema di frenata intelligente in città per evitare i tamponamenti, quello che rileva la presenza di un’auto nell’angolo cieco e quello che avvisa del cambio involontario di corsia. Il lancio in Europa è previsto nei primi mesi del 2012, con prezzi che dovrebbero partire da circa 23.000 euro.
MAZDA CX-5 2.2 SKY ACTIVE-D 4X4 Dimensioni: Potenza:
454/184/167 175 Cv a 4.500 giri/minuto
Coppia:
420 Nm a 2.000 giri/minuto Velocità massima: N.D 0-100 km/h:
N.D
Consumo medio:
22,2 km/l
Emissioni di CO2:
119 g/km
PEUGEOT 4008
Honda CR-V
CON UN LOOK PIÙ SOBRIO PUNTA TUTTO SULLA PRATICITÀ
ANCHE PER LEI IL RUOLO DI MUSA PER IL FUTURO DELLA HONDA
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on la stessa piattaforma della C4 Aircross, il nuovo crossover della Peugeot ne condivide le dimensioni e il momento del lancio: sarà infatti presentato ufficialmente al prossimo Salone di Ginevra. Dall’aspetto robusto, la nuova 4008 differisce però dalla sorella francese per gli elementi stilistici tipici del Leone, sfoggiati nel frontale e nei fari posteriori. Anche lei però punta molto sul comfort di chi guida e dei passeggeri, grazie al tetto panoramico che regala luminosità all’abitacolo e all’illuminazione notturna con il led laterali. Grazie poi al passo importante e alle ampie carreggiate, la buona abitabilità a bordo è garantita. Anche per la 4008 la dotazione di tecnologie comprende il sistema di accesso e avviamento senza chiave e il navigatore touch screen con telecamera posteriore integrata. Stesso discorso anche per
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le modalità di trasmissione selezionabili direttamente da chi guida: due e quattro ruote motrici e modalità Lock, grazie alla quale la trasmissione 4WD diventa permanente, con una maggiore ripartizione della coppia sulle ruote posteriori, in caso si debbano affrontare tracciati particolarmente difficili. Il nuovo crossover della Peugeot sarà proposto in Europa con la sola trazione integrale e con due motori Diesel, il 1.6 HDi FAP da 112 Cv e il 1.8 HDi FAP da 150 Cv, entrambi con cambio manuale a 6 marce, mentre per gli altri mercati l’offerta comprenderà anche due propulsori a benzina, il 1.6 da 116 Cv abbinato al cambio manuale a 5 marce e il 2.0 da 150 Cv disponibile anche con il cambio a variazione continua CVT. La commercializzazione è prevista a partire dalla primavera del 2012.
utta nuova e anticipatrice del futuro percorso stilistico della Honda anche la quarta generazione della CR-V, per ora presentata nella versione per il mercato americano, dove approderà già alla fine del 2011, mentre per vederla in Europa dovrete aspettare fino alla primavera del 2012. Oltre ad essere più lunga, la CR-V è ricca di novità per quanto riguarda l’estetica, già visibili nel frontale, che ospita un’ampia mascherina con listelli orizzontali, che sembra quasi entrare nei fari dal disegno allungato verso i passaruota. La fiancata massiccia, invece, è caratterizzata dal terzo finestrino a forma di boomerang, che riprende quella dei fanali posteriori, in posizione verticale. L’unico motore attualmente disponibile è il quattro cilindri di 2,4 litri da 185 Cv abbinato al cambio automatico a cinque marce e alla trazione anteriore o integrale. Probabilmente da noi sarà messa a listino con il 2.2 turbodiesel da 150 Cv che è stato presentato con la nuova Honda Civic. (vedi la rubrica “Novità”). Per la prima volta sulla CR-V anche la tecnologia Eco Assist, un sistema che indica al conducente se sta guidando in maniera parsimoniosa (parlando di consumi ed emissioni), e attraverso la modalità Econ modifica le caratteristiche del veicolo per ottimizzarne lo stile di guida. Le tecnologie di intrattenimento, invece, comprendono un grande display a colori sulla consolle centrale (con integrata la telecamera posteriore), l’interfaccia telefonica bluetooth, il vivavoce e un sistema vocale di lettura degli sms, oltre ai più comuni dispositivi per la sicurezza: Esp, ABS, e il sistema di frenata intelligente.
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con la Subaru XV
di Roberto Tagliabue
DA FIRENZE AL CHIANTI-sHIRe
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a Firenze città d’arte per eccellenza al Chianti, la culla di ottimo vino e altre eccellenze. Nel nostro weekend, con un tempo variabile da sembrare primavera, le vere protagoniste sono state le strade del Chianti, perfetta cornice per assaporare la sicurezza, le doti dinamiche e il comfort della nuova Subaru XV.
A
rrivando in Toscana non si poteva non dare uno sguardo dall’alto a questa città magnifica, che assorbirebbe almeno quattro giorni, ma noi ne abbiamo solo due. Allora meglio “respirare” questa atmosfera d’arte e puntare verso il Chianti. Un fine settimana piovigginoso non invita al viaggio, ma piuttosto che stare in casa davanti alla tv, meglio andare. Ma con un’auto sicura, che non teme il bagnato. Si tratta della nuovissima Subaru XV (in cui X sta per Crossover e V per Vehicole), la compatta che sa coniugare l’agilità in città, merito della lunghezza contenuta (meno di 4,5 metri) alle notevoli doti dinamiche e di sicurezza, caratteristica di tutte le vetture della Casa delle Pleiadi. Abbiamo il piacere di guidare la nuova Subaru XV dotata del parco e pulito motore 2.0 Diesel, in grado di erogare poco meno di 150 cavalli e 350 Nm di coppia massima, già disponibile a 1.600 giri al minuto nel più ricco allestimento Executive. Il navigatore ci guida all’appuntamento con gli amici a Firenze ma siamo un po’ in anticipo, così decidiamo di non seguire le indicazioni lasciando l’autostrada all’uscita di Barberino di Mugello. Le guide turistiche consigliano la visita a Borgo San Lorenzo, ma il tempo particolarmente uggioso non invoglia a scendere dalla vettura, restiamo così saldamente seduti a goderci la progressione del brillante motore Boxer Diesel rassicurati dall’incredibile tenuta di strada data dalla trazione integrale permanente. Sull’asfalto tutte le moderne vetture trasmettono sicurezza, spesso per merito di pneumatici dalle dimensioni quantomeno “importanti”. SUL BAGNATO Ma sono le condizioni di scarsa aderenza a dimostrare l’efficacia della trazione integrale permanente. Si “viaggia su due binari!”. Sembrerebbe quasi un’espressione un po’ da bar, ma è realmente la sensazione che la Subaru XV, come tutte le Subaru, sa trasmettere. Giusto una sosta per la foto di rito accanto al lago di Bilancino, certo non spettacolare ma necessaria solo per documentare le pessime condizioni meteo. Percorriamo così la Statale n°65 che dai 476 metri del passo poco sopra a Pian di San Bartolo, scende repentinamente sul capoluogo toscano offrendo, quando il tempo lo consente, una tra le migliori viste dall’alto di Firenze. Non solo tiene bene la strada la nostra Subaru XV, ma ha anche ottimi freni e, a dispetto della rilevante altezza da terra, un assetto preciso con poca propen-
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W eekend in in T Toos sc caanA nA sfida alla pioggia: siCUREZZA IN 4x4
Le pessime condizioni meteo sono la circostanza migliore per comprendere quanto sia efficace il sistema di trazione integrale permanente, vero fiore all’occhiello della Casa delle Pleiadi. La nuova Subaru XV è concepita proprio per affrontare in sicurezza le condizioni peggiori di aderenza come l’asfalto bagnato, la neve e il fango. Al sistema Simmetrical AWD si aggiunge il controllo di stabilità e trazione di Subaru denominato VDC (Vehicle Dynamics Control) l’equivalente dell’ESP delle vetture europee.
con la Subaru XV sione al beccheggio, cioè non tende ad abbassare il muso neppure nelle frenate più decise. Raggiungiamo gli amici nel posto prestabilito, una cenetta frugale per rinfrancare l’amicizia e poi di nuovo in auto per la destinazione notturna. I nostri amici hanno riservato anche per noi una suite al “Castello di Gabbiano”, un nuovo agriturismo di lusso in località Mercatale Val di Pesa, nel comune di San Casciano, nascosto dietro la provinciale n° 92. Raggiungiamo il castello percorrendo l’autostrada verso Siena, uscendo proprio a San Casciano Val di Pesa, dirigendoci poi verso Est per superare l’abitato di Mercatale.
SECONDO GIORNO: IL CHIANTI-SHIRE
LAGO DI BILANCINO
Lungo la Statale n°65
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Il “Castello di Gabbiano” è un agriturismo di lusso con una cantina d’eccellenza nel cuore del Chianti, a cui si aggiunge il ristorante “Il Cavaliere”
A volte succede di raggiungere una località a tarda sera e non avere l’esatta percezione di ciò che ci circonda. Ci svegliamo la mattina del sabato come se fossimo stati catapultati nell’Eden. Dalle finestre della nostra suite ammiriamo le colline circostanti ricche di ulivi e filari di viti: siamo sul ciglio di una collina posta tra la valle del Greve a Ovest e quella del Pesa a Est. Il cielo è ancora coperto ma dilungandoci nella colazione permettiamo al sole di far capolino tra le nuvole. Ma come noi cominciamo ad apprezzare con la luce del giorno la bellezza del luogo, allo stesso modo i nostri amici iniziano a guardare con stupore, e malcelata invidia, la nostra compagna di viaggio: la nuova Subaru XV. Il nostro amico, un vero appassionato di rally, riconosce subito la stretta parentela con la Subaru Impreza Sti, reginetta dei rally, mentre sua moglie rimane colpita tanto dalle linee esterne, quanto dalla sobria eleganza degli interni. È così che, ancora una volta, il programma subisce un cambiamento: siamo nelle terre dei rally, più che una gita nelle cantine del Chianti sarà un susseguirsi di prove speciali. Ci accomodiamo tutti e quattro nella Subaru e cediamo, non senza le raccomandazioni d’obbligo, il volante al nostro amico. Fissiamo come unica meta il ristorante per il pranzo, nel centro di Greve in Chianti, all’osteria Nerbone di Greve. Si siede e regola volante, sia in altezza sia in profondità, e sedile, attraverso le pratiche regolazioni elettriche. Gradisce alzare la parte anteriore della seduta – così in frenata anche il sedile ti aiuta a non scivolare in avanti – ci spiega. Usciti dal castello, dirigiamo a Nord verso l’Impruneta, i racconti del nostro amico si susseguono concentrandosi sui rally dei primi anni Novanta, intanto che le curve, a loro volta, si susseguono senza sosta. C’è poco traffico, ma occorre sempre stare molto attenti, la strada è ancora bagnata e notiamo la soddisfazione del nostro amico alla guida, che disegna traiettorie tanto rotonde quanto efficaci. Colleghiamo la nostra chiavetta USB carica di musica, scegliamo la colonna sonora giusta e… cominciano le danze. L’impianto Hi-Fi è integrato nel sistema di navigazione, il suono è caldo e pulito. Il nostro amico trova subito i comandi al volante e con naturalezza aziona il navigatore che ha le funzioni principali via touch-screen, ma è possibile utilizzarlo anche attraverso comandi vocali. Raggiunta l’Impruneta ritorniamo in direzione Sud verso
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COMPAGNA DI VIAGGIO: SUBARU XV L’ultima arrivata in casa Subaru è la nuova XV. Si potrebbe definire l’Outback dell’Impreza. Infatti dalla sorella maggiore Legacy, la Subaru più famosa e venduta in tutto il mondo, nasce la versione Crossover Outback. Allo stesso modo, dalla compatta e brillante Impreza, è nata la Crossover XV, caratterizzata da un assetto rialzato, parafanghi e minigonne più protettivi e un abitacolo più profondo e accogliente ma sempre contraddistinta dal sistema di trazione integrale denominato Symmetrical AWD, e da motorizzazioni parche e potenti tutte a cilindri contrapposti, come il moderno due litri a gasolio, unico Boxer Diesel, e i due nuovi 1.6i e 2.0i a benzina. I nuovi motori benzina, completamente riprogettati, si differenziano dai precedenti per l’impiego di cilindri a corsa più lunga, caratteristica che consente di aumentare sensibilmente l’erogazione della coppia già ai bassi regimi, a tutto vantaggio della prontezza al pedale dell’acceleratore. Ottimo anche il Boxer Diesel, sportivo e brillante quanto parco e pulito, accoppiato a uno sportivo cambio manuale a sei rapporti dagli innesti secchi e molto precisi. Rispetto al passato, l’ultima generazione di vetture della Casa delle Pleiadi ha mostrato notevoli miglioramenti nella cura del design degli interni, nella scelta dei materiali e del loro accoppiamento. Interni sempre
dall’indole sportiva, caratterizzati da sedili dall’ottimo contenimento laterale, con il nero predominante a rendere sportiveggiante ogni particolare. Due allestimenti per i motori a benzina: Comfort e Trend, mentre per il Diesel è disponibile, oltre a Comfort e Trend, anche l’allestimento “al top” Exclusive, il protagonista del nostro weekend, con tetto apribile e l’irrinunciabile navigatore. Interni più raffinati rispetto al passato, anche per piacere al pubblico femminile, mentre resta invariata la peculiare sensazione di sicurezza, merito dell’eccellente tenuta di strada in qualsiasi situazione: dall’asfalto asciutto alle peggiori condizioni quali neve, fango e asfalto viscido. Il perfetto bilanciamento dei pesi della catena cinematica con semiassi di uguale lunghezza, il baricentro abbassato dal compatto motore a cilindri contrapposti, l’efficienza della trazione integrale permanente, perfettamente gestito dal sistema di controllo della stabilità del veicolo VDC (Vehicle Dynamics Control) fanno della Subaru XV un’auto unica nella sua categoria. Le misure compatte (meno di 4,5 metri di lunghezza) e la guida rialzata, la rendono particolarmente adatta ad affrontare la snervante guida cittadina, mentre il comportamento dinamico complessivo regala grande soddisfazione di guida nei percorsi misti, come abbiamo potuto sperimentare durante il nostro weekend in Toscana.
SUBARU XV 2.0D Exclusive Dimensioni: Potenza:
445/178/157 147 Cv a 3.600 giri/min
Coppia: 350 Nm tra 1.600-2.400 giri/min Velocità massima: 0-100 km/h:
198 km/h 9,3 secondi
Consumo medio:
17,8 km/l
Emissioni di CO2:
146 g/km
Prezzo:
31.900 euro
Strada in Chianti. Malgrado il sole sia riuscito a farsi largo tra le nuvole la fitta vegetazione ai lati delle strade mantiene umido e insidioso il manto stradale. Ma la Subaru XV continua a dimostrare la sua proverbiale stabilità anche con quattro persone a bordo. L’assetto non risulta troppo rigido ma neppure cedevole, malgrado la notevole altezza da terra (22 centimetri) ben superiore a quella di molti SUV con maggiori velleità fuoristradistiche. C’è ancora tempo prima del pranzo, così decidiamo di disegnare un anello tra Strada in Chianti e il Passo delle Pecora. Il divertimento, non solo di chi conduce la vettura, è palpabile. Usciti dall’osteria facciamo quattro passi a piedi per raggiungere la vettura, quando ci accorgiamo che intorno a “lei” si è formato un capannello di persone. Sono incuriositi dalla novità, restiamo così un po’ in disparte per ascoltare i loro commenti. I più giovani sono ben informati, sanno che si tratta della nuova Subaru XV, e che è stata presentata in anteprima al Salone Internazionale di Francoforte. Ora è la moglie del nostro amico a volersi cimentare alla guida, scelta obbligata perché è l’unica che non ha toccato il vino. Apprezza la facilità con la quale si sale in vettura, merito dell’altezza da terra, che consente anche una migliore visuale anteriore. La posizione di guida rialzata piace molto al gentil sesso perché conferisce una maggiore padronanza del mezzo, una sicurezza in più, non tanto e non solo perché si vede meglio la strada, ma soprattutto perché nel traffico cittadino permette di intuire prima cosa accade a qualche vettura più avanti. Dirigiamo a Sud verso Castellina in Chianti, la strada sempre tortuosa e circondata ora da fitti boschi, ora da filari di viti e ulivi, sale fino alla località Campane di Panzano, per ridiscendere a Pieve di Panzano. È meno appassionata di automobili del marito, nondimeno manifesta subito familiarità con la vettura, apprezzando la precisione, malgrado la leggerezza, dello sterzo. Il sistema di servo assistenza elettrico è ben tarato e non agisce a scatti, come spesso accade con le moderne unità ad assistenza elettrica invece che idraulica. Raggiunta Castellina, imbocchiamo, in direzione Ovest, la tortuosa ma scorrevole Strada Regionale Val d’Elsa che conduce a Poggibonsi passando per la suggestiva Riserva Naturale del Bosco di Sant’Agnese. Si tratta di un’estesa cipressia, un vero e proprio bosco di cipressi la cui origine viene fatta risalire a oltre una decina di secoli fa. Particolari condizioni hanno fatto sì che questa cipressia si sia naturalizzata, rinnovandosi spontaneamente fino ai giorni nostri. Arrivati a Poggibonsi, torniamo in possesso del volante, così decidiamo di ripercorrere la bellissima SR n° 249, superare Castellina per spingerci fino a Radda in Chianti. Purtroppo è inverno e le giornate sono piuttosto brevi, cala così il buio. Ma ormai siamo sulla strada del ritorno. H IN T
l’altezza da terra e l’efficacia della trazione integrale permanente consentoNO alla Subaru XV un ottimo comportamento sia sullo sterratO sia nel soft offroad Tra l’Impruneta e Greve in Chianti: Mugnana
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Castello di Sezzate nei pressi di Strada in Chianti
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INFO
COME ARRIVARE A1(E35) Milano Roma. Uscite: Incisa e Valdarno Raccordo autostradale Siena Firenze RA3 – tutte le uscite, dall’Impruneta, San Casciano in Val di Pesa fino a Siena. PER INFORMAZIONI CONSORZIO VINO CHIANTI CLASSICO Via Scopeti, 155 Sant’Andrea in Percussina 50026 San Casciano in Val di Pesa (FI) tel. +39 055 82285 – fax +39 055 8228173 marketing@chianticlassico.com www.chianticlassico.com DOVE DORMIRE CASTELLO DI GABBIANO via di Gabbiano, 22 50020 Mercatale Val di Pesa (FI) tel. +39 055 821053 www.castellogabbiano.it
con la Subaru XV
uida
HE WORLD IN T Agriturismo Falciani Località Melazzano, 5, 50022 Greve in Chianti Firenze Tel. +39 055 854 4504 DOVE MANGIARE Osteria Nerbone di Greve Piazza Matteotti, 22 50022 - Greve in chianti (FI) tel: 055.853308 www.nerbonedigreve.com Il ristorante Nerbone a Greve in Chianti è famoso soprattutto per le carni, e in particolare bollite: il lesso, la lingua, le zampe di gallina, la guancia, il cotechino, il collo di gallina ripieno e il lapredotto.
Trattoria Le Cernacchie Località La Panca, 11, 50027 Greve in Chianti 055 854 7968 www.ecernacchie.com Pestello Località S. Antonio al Ponte 53011 Castellina in Chianti SI Tel. +39 0577.740671 Fax+39 0577.740215 info@anticoristorantepestello.it www.pestello.it
LOMBARDIA Con la Range Rover Evoque
Il lampredotto è un piatto “povero” della cucina Fiorentina, sin dal passato venduto nei vicoli di Firenze da ambulanti che ne riempiono succulenti panini composti da due fette di pane toscano (sciapo, cioè senza sale) la cui fetta superiore viene imbevuta nel brodo di cottura del lapredotto stesso: mangiarlo in piedi senza imbrattarsi è quasi impossibile. Viene usata la parte dal gusto meno forte di uno dei quattro stomaci dei bovini: l’abomaso. Richiede un’attenta preparazione e una lunga cottura con pomodoro, cipolla, sedano e prezzemolo. Nei ristoranti viene servito proprio come un normale bollito, spesso accompagnato da salsa verde. Il nome deriva dalla forma particolare dell’abomaso, che ricorda vagamente la lampreda, una varietà di anguilla un tempo molto diffusa nell’Arno.
Agriturismo Casa Nova La Ripintura via Uzzano, 29 50022 Greve in Chianti (FI) Tel. +39 055 853459 www.casanova-laripintura.it
TIPICO SCORCIO TOSCANO Tra il passo di Sugame e Greve in Chianti
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Sulla sponda bresciana del
Lago di Garda
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S U L G A R D A C O N L’ E V O Q U E servizio di Himara Bottini , foto di Vittorio Giannella
AGRITURISMO MACESINA
LIMONE DEL GARDA
VILLA REDAELLI DE ZINIS
Resterete colpiti dalla tranquillità di questo agriturismo, che prende il nome da una delle piccole frazioni del comune di Bedizzole, Macesina, dove il tempo sembra quasi essersi fermato e dove i ritmi frenetici della quotidianità praticamente non esistono. Ricavato da una vecchia cascina, l’agriturismo Macesina è sì fuori dal mondo, ma una volta varcata la soglia non vi mancherà nulla, nemmeno la connessione internet wi-fi, e vi sentirete come a casa vostra… anzi meglio! Dotato di cinque camere e di un appartamento, gli ospiti hanno a disposizione un centro wellness e un magnifico parco privato con piscina, dove piante da frutto, cespugli profumati e ulivi fanno da cornice a una zona relax con gazebo, oltre ovviamente a un ampio assortimento di prodotti tipici delle migliori aziende agricole del territorio, dai vini alle confetture e mieli. Info: via Borghetto, 22 - 25081 - Bedizzole - BS Tel. 030.6871737 – Fax. 030.6874661 – Cell. 335.7504759 info@macesina.it – www.macesina.it
I
lettori che ci seguono più assiduamente ricorderanno certamente che nello scorso numero vi avevamo portato alla scoperta della penisola dei poeti, a Sirmione, e di uno dei percorsi proposti dall’Associazione della Strada dei Vini e dei Sapori del Garda: Lugana e San Martino. Questa volta abbiamo deciso di dirigerci con la splendida Range Rover Evoque sulla sponda bresciana del Lago di Garda, dove l’Associazione ha studiato per i suoi turisti enogastronomici due interessanti percorsi nella zona di produzione del vino Garda Classico. La Strada dei Vini e dei Sapori del Garda nasce nel 2001 come associazione no-profit, con lo scopo di completare la già ottima offerta turistica lacustre, e per rispondere alle esigenze sempre più crescenti di chi cerca una vacanza più rurale, dedicata alle tipicità del territorio, alla storia, alla cultura, all’arte tra i vini e i sapori della sponda bresciana del lago. Weekend in Auto ha scelto per voi due percorsi che si snodano tra le colline dell’entroterra e le coste del lago, dove un microclima mite tutto l’anno, un’acqua trasparente e pulita, paesaggi mozzafiato, degustazioni e gastronomia, renderanno il vostro fine settimana sicuramente emozionante. PRIMO GIORNO: LE COLLINE DELLA VALTÈNESI Saliamo a bordo della Range Rover Evoque, e la prima sensazione è indiscutibilmente quella di puro piacere. È stato esattamente come andare al cinema a vedere quell’ultimo film di cui hanno parlato e scritto tutti, di cui abbiamo visto il trailer centinaia di volte, e le aspettative sono enormi… e poi tiriamo un sospiro di sollievo perché era esattamente come ce lo aspettavamo… anzi meglio! Guidare la Evoque è stata la stessa cosa. Non è una Gran Turismo, non è una super sportiva che fa venire la pelle d’oca, eppure tutti ci guardano come se lo fosse, tutti la indicano… “ecco… è lei… !!”. Finalmente AGRITURISMO MACESINA
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GUIDA WEEKEND
S U L G A R D A C O N L’ E V O Q U E
CAMPAGNA DI SOVENIGO, PRESSO L’AZIENDA AGRICOLA LA BASIA
POLPENAZZE
AZIENDA AGRICOLA LA BASIA La Basia è una piccola azienda agricola a conduzione familiare, nata nel 1975 dalla passione di Elena Parona, in qualità di agronomo, e specializzata nella produzione dei vini DOC Garda Classico. Un’azienda piccola ma dalle mille risorse. Con il passare degli anni, infatti, La Basia si è allargata alla produzione di grappa, olio, miele e farina di mais, tutti ottenuti da tecniche colturali a basso impatto ambientale. Dal 1999, inoltre, per via della passione che Elena ha sempre dimostrato per i cavalli, alla Basia è nato anche un centro equestre, che tra il 2006 e il 2007, grazie a un preciso progetto educativo e sportivo, si è fatto conoscere e stimare sia per la cura dei cavalli sia per il rapporto con gli allievi e gli amanti del mondo equestre, fino a ottenere la fondazione dell’Associazione Sportiva Dilettantistica sotto il nome di Centro Ippico Predefitte. Infine, dalla vecchia casa padronale, sono stati ricavati anche degli appartamenti per gli ospiti. Alla Basia potrete trascorrere un’indimenticabile giornata a stretto contatto con la natura e gli animali, infatti oltre al ricovero e alla cura dei cavalli a pensione, il Centro Ippico Predefitte offre la possibilità a tutti, dai principianti agli esperti, di divertirsi, formarsi o semplicemente migliorare le proprie capacità di relazionarsi con i cavalli. E dopo una bella cavalcata perché non visitare i vigneti e la cantina e fermarsi per una degustazione? Oppure rilassatevi in una delle tre aree barbecue, dove troverete tutto il necessario per organizzare la vostra grigliata. La spesa ve la fanno loro… e dopo via per una bella pedalata in mountain bike tra i paesaggi incontaminati della Valtènesi. Info: Via Predefitte, 31 - 25080 - Puegnago del Garda – BS Tel/Fax. 0365.555958 info@labasia.it – www.labasia.it Titolare: Elena Parona 348.6956549 Centro Ippico Predefitte: Simona Paghera 347.8801747 Passeggiate e prenotazioni: Mascia Monti 339.3661172
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la vediamo, la possiamo toccare con mano, la possiamo provare su questi tracciati che per lei sono pane per i suoi denti. Partiamo da Bedizzole per affrontare il percorso più interno della Valtènesi, attraverso il territorio alle spalle della sponda gardesana sud-occidentale. Il paesaggio regala colori intensi a ogni stagione, perché oltre ai campi coltivati ci sono tanti boschi e tra un tratto e l’altro si incontrano cantine che, già soltanto per la loro bellezza architettonica, meritano una sosta. Proseguendo sulla strada provinciale 28 passiamo per Mocasina e arriviamo a Calvagese della Riviera. Originariamente borgo agricolo, Calvagese è oggi terra di ottimi vini, come il Groppello, il Rosso del Garda e il Chiaretto, e insieme alle sue frazioni di Mocasina e Carzago della Riviera, è il paese ideale per chi ama la tranquillità ed è alla ricerca di itinerari meno famosi ma non meno affascinanti. Potete ammirare i ruderi del castello di Calvagese, e la chiesa trecentesca di San Pietro in Antiochia, al cui interno sono conservati affreschi del 400-500: una Madonna con Bambino di Girolamo Romanino, una Deposizione di Zenon Veronese e tele di scuola veneta. A Carzago, invece, sono ancora visibili le quattro torri rotonde del Castello, testimonianza della sua funzione difensiva contro le invasioni barbariche del Medioevo. Il nostro percorso prosegue poi verso Puegnago, seguendo la strada provinciale 27 e imboccando la Via dei Laghi. Il territorio più interno della Valtènesi attraversa verdi colline, vigneti e oliveti, ma qui potete sconfinare e ritrovarvi in un piccolo angolo che sa di esotico. Stiamo parlando dei laghetti di Sovenigo, dove nidificano numerose famiglie di cigni e, in luglio e agosto, fioriscono i fiori di loto, i cui petali rosa si riflettono sulle grandi foglie coprendo totalmente lo specchio dell’acqua e ricreando naturalmente uno spettacolare angolo d’oriente. Per tradizione i fiori di loto vengono raccolti e venduti
SPETTACOLARE VIALE DI ROBINIE, A CALVAGESE DELLA RIVIERA
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S U L G A R D A C O N L’ E V O Q U E AZIENDA AGRICOLA E AGRITURISMO REDAELLI DE ZINIS La Famiglia Redaelli de Zinis proviene dalla Moravia ed è di origini antichissime. Si trasferì in Italia nel XV secolo, e l’imponente palazzo dell’omonimo casato fu fatto edificare nel XVIII secolo a Calvagese della Riviera. L’edificio è un significativo esempio di architettura rurale lombarda, ancora oggi arredato con mobili d’epoca. L’azienda produce vini e spumanti in ben 1.200.000 mq di terreni, in un angolo esclusivo del Garda popolato da pavoni, fagiani, tortore e caprette. Info: Via N.H. Ugo De Zinis, 10 – 25080 - Calvagese della Riviera – BS Tel. 030.601001 – Fax. 030 6800840 info@dezinis.it – www. dezinis.it
CASTELLO DI PADENGHE
sul posto nel corso della “Festa del fiore di loto”, una sagra che si tiene proprio in questi due mesi caldi. Seguendo la strada passiamo per Polpenazze, un paese prettamente agricolo le cui colture tipiche e tradizionali sono la viticoltura e l’olivicoltura. Pensate che più del 50% dell’intera produzione vinicola ad origine controllata della Valtènesi proviene dai vigneti concentrati soprattutto nella zona di Picedo, il cui vitigno principe è il Groppello, seguito, in base percentuale, dal Barbera, dal Marzemino e dal San Giovese, che insieme concorrono alla produzione del giovane e fruttato Chiaretto e del più serio ed affinato Rosso Riviera. Ma Polpenazze del Garda è anche il maggior produttore di olio d’oliva della Valtènesi, che per l’equilibrio delle sue caratteristiche organolettiche è considerato tra i più prestigiosi d’Italia. Da visitare, invece, c’è il Castello, risalente al X secolo, smantellato e poi ricostruito per ospitare la Chiesa parrocchiale intitolata alla Natività di Maria Vergine (eretta nel 1588, la facciata in stile barocco è stata rifatta dagli architetti Tagliaferri all’inizio di questo secolo), mentre sul colle omonimo sorge la Chiesa di S. Pietro in Lucone, ricostruita nel XV secolo su un precedente edificio romanico. Queste vallate collegano Polpenazze a Padenghe, un panorama così
vario fatto di verdi colli, vigneti e olivi da una parte, e dall’altra il lago sullo sfondo, con il Monte Baldo ad attirare il nostro sguardo. Un panorama unico che ci invita a scendere dalla macchina e a scoprire questa zona meravigliosa del Lago di Garda. Immersa proprio nel verde delle colline moreniche, Padenghe è nota per il suo castello, edificato intorno all’anno 1.000, dalle cui terrazze si gode una vista mozzafiato. SECONDO GIORNO: PARCO ALTO GARDA BRESCIANO Il secondo percorso proposto da La Strada dei Vini e dei Sapori del Garda vi lascerà sicuramente senza parole… provare per credere! Partendo da Salò si può risalire tutta la Gardesana, cioè la strada statale 45bis, fino a Limone del Garda. Il lungo lago è ricco di paesi incantevoli, dove potete fermarvi per un caffè vista lago, per una foto (e qui le soste sarebbero infinite…) o semplicemente per respirare un po’ di aria buona. Passerete Gardone Riviera, dove sorge il noto e storico Vittoriale, Toscolano Maderno e Campione, per arrivare finalmente a Limone del Garda. Questo comune sembra davvero fuori dal mondo, non perché isolato o arretrato, ma perché si può definire senza esagerare, un’Italia in miniatura. Nel suo centro vi capiterà di
AZIENDA AGRICOLA CON DEGUSTAZIONE ZULIANI
AZIENDA AGRICOLA REDAELLI DE ZINIS
AZIENDA AGRICOLA ZULIANI
La famiglia Zuliani è tra le più antiche e gloriose famiglie della Valtènesi. Fonti storiche sostengono che questa famiglia fosse già presente a Venezia nel 741 d.C. dove ricopriva alte cariche dello Stato. Oggi l’Azienda Agricola Zuliani è un’impresa avanzata che realizza un prodotto enologico di elevata qualità. Secoli di passione per le arti e le scienze hanno dato vita a una tradizione enologica capace di competere sul mercato internazionale. I loro vini, pluripremiati nei più importanti concorsi italiani dedicati alla viticoltura, sono prodotti a Denominazione di Origine Controllata Garda Classico. Info: Via Tito Speri, 28 – Padenghe del Garda - BS Tel. 030.9907026 – Fax. 030.9900400 info@vinizuliani.it – www.vinizuliani.it
FRANTOIO MANESTRINI E DEGUSTAZIONE OLII AZIENDA AGRICOLA E FRANTOIO MANESTRINI
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Già tra il XIV e il XVIII sec. in quest’area di Soiano del Lago, nel cuore della Valtènesi, era in funzione un frantoio per la molitura delle olive. Continuando questa tradizione Egidio Manestrini è riuscito a creare, con l’esperienza della figlia Nicoletta, un posto di rilievo nella produzione di Olio Extravergine di Oliva del Garda Bresciano. Gli uliveti dell’azienda contano di varietà tipiche del Lago di Garda: Frantoio, Moraiolo, Leccino e Casaliva, ognuno con le sue caratteristiche e particolarità. L’oliva nasce in primavera e arriva a maturazione a fine ottobre inizio novembre, a seconda del tempo… Tra novembre e dicembre avviene la raccolta, che qui viene fatta ancora a mano o con l’aiuto di “pettini”, lasciando così integre le olive e garantendo un olio di qualità. Da Manestrini è possibile prenotare degustazioni, con visita guidata agli oliveti e al Frantoio di produzione, e trovare bellissime confezioni regalo con tutti i migliori prodotti della zona, adatti per ogni occasione. Info: Via Avanzi, 11 – 25080 – Soiano del Lago – BS - Tel. 0365.502231 – Fax. 0365.502888 info@manestrini.it - www.manestrini.it
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GUIDA WEEKEND passeggiare per qualche stradina che ricorda le Cinque Terre, incontrerete una vegetazione che pensavate crescesse solo in Puglia, come i capperi che escono dalla roccia, olivi e ovviamente limoni, e la temperatura mite anche in inverno vi farà ricordare la Sicilia… Una volta apprezzato questo piccolo angolo di Mediterraneo, potete lasciarvi il lago alle spalle e dirigervi in direzione di Tremosine. E qui inizia lo spettacolo. Per arrivare a Tremosine, infatti, dovete percorrere la strada della Forra, un vero gioiello incastonato nelle viscere della montagna, lungo la spaccatura scavata dal torrente Brasa, dove la roccia è stata plasmata per secoli. Sarebbe d’obbligo percorrerla a piedi, ma dato che già ci passa una sola macchina alla volta, non è facile trovare un posto sicuro dove fermarsi, meglio tenere un’andatura a passo d’uomo e, nel caso, scendere per qualche foto. Questo comune inserito nel Parco Alto Garda bresciano, conta 18 frazioni, e presenta un paesaggio molto vario, con piccoli nuclei abitati incastonati tra le valli, o appollaiati su poggi e collinette, con piani ricoperti di olivi, prati e pini a fare da sfondo. Un paese dalla natura incontaminata e dalla vita semplice e tranquilla, dove le Alpi si tuffano nell’azzurro del lago di Garda e le atmosfere alpine abbracciano quelle mediterranee, tutte note che gli hanno permesso di rientrare nel prestigioso club dei “Borghi più belli d’Italia”. Lasciata Tremosine ripartiamo con la nostra Evoque, che lungo questi tratti montani dell’Alto Garda Bresciano non ci delude nemmeno un po’. Silenziosa e dalla spinta sempre soddisfacente rende il nostro viaggio “tortuoso” piacevole. Nell’affrontare tutte queste curve (per i duri di stomaco), lo sterzo è preciso, diretto e abbastanza progressivo, e anche grazie ai potenti freni chi viaggia dietro rimane ben saldo al suo posto. Il percorso prosegue in direzione Tignale, ma prima vi facciamo fare una sosta in un posto spettacolare: l’Eremo di Montecastello. Recentemente restaurato, e’ uno dei luoghi sacri più frequentati e noti del Garda per via della sua bellezza architettonica, artistica e paesaggistica. Adiacente all’antico santuario della Madonna di Montecastello (del XIII secolo), questo luogo appartato si trova in una posizione naturale incredibile, a 700 metri sul lago, da cui si gode, oltre a una vista memorabile, anche un clima mite tutto l’anno. Qui potrete provare un intenso attimo di pace e riflessione, ma si visita solo su prenotazione. Proseguiamo quindi per Tignale, considerata un vero e proprio balcone sul Garda, dove vi consigliamo di non perdere almeno una delle sue numerose ricchezze: le allegre sagre che propongono la tipica cucina tignalese, i mercati medievali, i concerti di musica classica con artisti internazionali, la sagra del tarufo, o gite in mountain bike nel suo entroterra, fatto di strade e stradine sterrate, sentieri e mulattiere che si inerpicano sulle montagne. Ma a Tignale c’è anche il Museo del Parco Alto Garda Bresciano, che con un percorso fatto di suoni
LE LIMONAIE Sicuramente vi capiterà di vederli: pilastri alti, che salgono verso il cielo, disposti tutti in fila, cinti da bianche muraglie di pietra… Il Lago di Garda, soprattutto lungo la sua Riviera occidentale da Limone a Salò, offre ancora notevoli esempi di queste strutture architettoniche, introvabili altrove, quali testimonianze tangibili di un’epoca e una civiltà. Sono i resti delle limonaie, delle giganti “serre” che servivano a proteggere le preziose piantagioni da eventuali inverni rigidi. Da segnalare la Limonaia del Castèl, a Limone, risa-
lente al primo Settecento e dalla marcata funzione paesaggistica, trovandosi proprio nel centro del borgo, o la Limonaia Pra de la fam, in territorio di Tignale, da anni meta di visitatori e sede di una perdurante attività colturale. Ma il quadro del patrimonio esistente è formato oltre che dai complessi di Maderno e di Gargnano, anche da altre innumerevoli e inaspettate presenze (si pensi ai nuclei di limonaie osservabili a Sisengla, sul Monte di Gargnano, o sotto Piovere).
LIMONAIA. A LIMONE DEL GARDA
SCORCIO DI LIMONE DEL GARDA
PORTICCIOLO, NEL CENTRO DI LIMONE DEL GARDA
LA GARDESANA, CON CAMPIONE SULLO SFONDO
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GUIDA WEEKEND
CASCATA DEL PRA’ DI LAVINO, TRA I SOLITARI MONTI DI TREMOSINE
COMPAGNA DI VIAGGIO: RANGE ROVER EVOQUE
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BENVENUTI NELL’UNIVERSO DELLE SUV COMPATTE DI LUSSO TRATTO SPETTACOLARE SULLA STRADA DELLA FORRA
La Evoque la conoscete già tutti, inutile perdersi in preamboli. Noi l’abbiamo provata e vogliamo dirvi com’è realmente. All’interno è l’eleganza a fare da padrona, con 16 varianti di allestimenti personalizzabili a vostro piacimento, scegliendo tra pellami pregiati e profili in radica o alluminio. Lo spazio di certo non manca, e il bagagliaio ha una capacità minima di 550 litri, che possono diventare 1.445. Guidarla è un piacere, un po’ per la manopola rotante che seleziona le marce nella consolle centrale, un po’ per la telecamera che vi assiste nei parcheggi, insieme ai sensori, e un po’ anche per la trazione integrale a controllo elettronico e le quattro diverse modalità di guida, impostabili con il sistema Terrain Response, che regola motore, trasmissione e sistemi elettronici in base ai tracciati che si affrontano: generici, erba-ghiaia-neve, fango-solchi, e sabbia. Ma la Evoque offre anche il sistema di monitoraggio dei punti ciechi, il controllo automatico bizona del clima (con timer di riscaldamento in parcheggio), il sistema di navigazione con Hard Disk, sintonizzatore digitale, hard drive multiplayer virtuale da 10 cd, TV digitale e satellite, lettore dvd, e intrattenimento per la seconda fila di sedili, con schermi video da 8 pollici, cuffie digitali wireless e telecomando
su touch screen, l’accesso senza chiave, il portellone automatico, i fari adattivi con assistenza automatica abbaglianti, il parabrezza, i sedili anteriori e il volante riscaldabili, e un sistema audio della Meridian da 825 Watt con 17 diffusori, dalle ineguagliabili prestazioni surround. Ogni cosa, ovviamente, a suo prezzo… Insomma una volta partiti è quasi impossibile rimanere delusi, certo ognuno ha i suoi gusti, ma la Evoque oltre a essere una vettura cittadina, è anche inarrestabile nell’off-road. Merito della trazione integrale ma anche del sistema elettronico che permette di variare la risposta di motore e cambio in base al tipo di terreno, al regolatore di velocità in discesa (con un minimo di 6 km/h) e all’elevata altezza minima da terra (di 21,5 cm). Offerta in varianti a 3 porte, la Coupé, e 5 porte, è disponibile negli allestimenti Pure, Dynamic e Prestige, con 2 cambi (un automatico a 6 rapporti e un manuale) e 4 motori: il 2.2 turbodiesel da 150 Cv, disponibile anche nella versione eD4 con Start/Stop e trazione anteriore, e da 190 Cv (che raggiunge la velocità massima di 200 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 9,5 secondi), e il 2 litri turbo a iniezione diretta di benzina da 240 Cv (abbinato solo al cambio automaticosequenziale a 6 marce). Da 35.400 euro.
RANGE ROVER EVOQUE 2.2 SD4
e immagini, con l’evocazione di personaggi e la ricostruzione di ambienti, collezioni naturalistiche e raccolte di vecchi attrezzi di lavoro, brevi filmati e postazioni interattive, vi farà immergere nella varietà dell’ambiente gardesano e vi farà accostare alle sue attività tradizionali, dalla pesca alla coltivazione dei limoni e degli ulivi, dall’agricoltura di montagna alle produzioni artigianali. Dopo una visita a Tignale, la strada scende per ripidi tornanti (un ultimo sforzo!), e il nostro percorso si conclude nel centro della splendida cittadina lacustre di Gargnano, che possiede uno dei più bei centri storici del lago di Garda. Qui si respira un’atmosfera serena che richiama il passato signorile del turismo sul Garda. Da vedere il Cinquecentesco Palazzo Comunale, che si affaccia sul porticciolo; Palazzo Feltrinelli (1898-1899), che domina piazza Vittorio Veneto. Costruito come abitazione privata di Giuseppe Feltrinelli, oggi è sede staccata dell’Università degli Studi di Milano, ed è adibito a centro convegni a livello internazionale. Una vera e propria perla del lago di Garda, invece, la Settecentesca Villa Bettoni, a Bogliaco di Gargnano. Il nostro weekend termina qui, ma voi potete prolungare la vostra gita e approfittare degli altri percorsi proposti da La Strada dei Vini e dei Sapori del Garda. Ancora strade e luoghi incontaminati, degustazioni di vino, olio e prodotti tipici di questo ricco territorio, tutto da scoprire.
Dimensioni:
436/196/160
Potenza: 190 Cv a 4.000 giri/minuto Coppia: 420 Nm a 2.000 giri/minuto Consumo medio:
17,5 km/l
Emissioni di CO2:
149 g/km
Cambio:
Automatico a 6 marce
HE WORLD T N I
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GUIDA WEEKEND
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IL GARDA in tavola
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limento principe della cucina gardesana è il pesce: il lago, pulito e pescoso, offre trote, anguille, coregone, luccio, pesce persico, il raro e prezioso carpione e, prima della stagione estiva, sardine e alborelle. Di qualità
sono i formaggi, freschi o stagionati: oltre al Grana Padano e al Provolone Valpadana, entrambi DOP, troviamo il formaggio Garda, le squisite formaggelle della Valtènesi e quelle di Tremosine. Non vanno dimenticati poi il pregiato tartufo della Valtènesi, sia bianco
che nero, e i salumi, tra cui spiccano la coppa stagionata nel Garda Classico Rosso, la soppressa bresciana e il salame col filetto. Qui vi proponiamo solo alcune delle ricette che propongono i ristoranti associati alla Strada dei Vini e dei Sapori del Garda.
Antipasti
PREPARAZIONE Dopo aver lasciato riposare la pasta e averla sfogliata facciamo i nostri agnolotti farcendoli con l’aiuto della tasca da pasticceria. Li cuociamo in abbondante acqua bollente e salata, nel frattempo prepariamo in una ciotola resistente al calore 100 gr di burro e poca acqua di cottura degli agnolotti. Una volta cotti versiamo i nostri farciti nella ciotola, condendoli con il burro, e poi li impiattiamo versandoli del grana e i germogli di spinaci.
Secondi Piatti
Ristorante Antica cantina San Zago www.anticacascinasanzago.it
LUCCIO IN SALSA ALLA GARDESANA CON TARTINE DI POLENTA Ingredienti
400 gr. di luccio fresco 60 gr. di capperi Olio d’Oliva Casaliva Aglio, prezzemolo, sale e pepe 20 gr. di sarde di mola 200 gr. di polenta fredda
Procedimento Sfilettare il luccio ed eliminare la pelle. Ricavare le scaloppe e cucinarle leggermente in un tegame caldo con olio. A cottura ultimata mettere il pesce in un recipiente capace e coprire con il trito di aglio, prezzemolo, sarde di mola, capperi e bagnare con l’olio di oliva extra vergine caldo. Servire tiepido con polenta abbrustolita. L’ideale è proprio il contrasto della polenta calda e del pesce a temperatura ambiente.
Primi Piatti osteria della cantina puegnago del garda Agnolotti di pasta al doppio tuorlo farcito di patate e porcini con grana stravecchio e germogli di spinaci Ingredienti per 4 persone Per la pasta al doppio tuorlo
200 gr semola rimacinata di grano duro 200 gr di tuorli pasta gialla
Procedimento della pasta Impastiamo semplicemente i due ingredienti e dopo aver lasciato riposare la pasta un paio di orette in frigorifero, la sfogliamo molto sottile. Ingredienti per 4 persone Per la farcia
100 gr di patate lesse schiacciate 100 gr di porcini trifolati senza erbe e tritati 60 gr di ricotta 40 gr di mascarpone 40 gr di grana grattuggiato Noce moscata grattuggiata e sale q.b.
Procedimento della farcia Uniamo tutti gli ingredienti e mettiamo il tutto in una tasca da pasticceria
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RISTORANTE LA GEMMA LIMONE del GARDA bigoli di mare Ingredienti per 4 persone
400 gr di bigoli di pasta all’uovo 500 gr cozze 300 gr vongole 4 gamberi 4 scampi 100 gr pomodorini ciliegia olio extravergine d’oliva di Limone sul Garda q.b. uno spicchio d’aglio 1/2 bicchiere vino bianco 3 foglie di basilico 30 gr prezzemolo
PREPARAZIONE In un tegame mettiamo olio, aglio in camicia, pomodorini lavati e tagliati a metà, facciamo scaldare a fiamma forte, aggiungiamo tutto il pesce a nostra disposizione, basilico dopo pochi istanti versiamo il vino bianco, copriamo con un coperchio e facciamo cuocere. cuocere i bigoli per pochi minuti, terminata 3/4 di cottura, scoliamo e ultimiamo la cottura nella salsa al profumo di mare, aggiungendovi del prezzemolo tritato.
Ristorante Antica cantina San Zago
Osteria La Miniera - Tignale Lo SPIEDO Tignalese all’ olio extravergine d’ oliva. Ingredienti per persona
pollo, coniglio, costina e coppa di maiale il tutto tagliato a pezzi del peso di circa 70/80 gr. 1 patata tagliata a fette (dello spessore di circa 1,5 cm) Olio extravergine d’ oliva Foglie di Salvia Sale
PREPARAZIONE
Riempire tutte le “ranfie” (le stecche dello Spiedo in cui vanno infilati i vari tipi di carne, le patate e la salvia) alternandole fra loro in questo modo: patata, salvia, carne, salvia, patata, salvia, carne, ecc... Accendere il fuoco e posizionarvi lo Spiedo di fronte. Attendere che si formino delle braci e far asciugare un poco la carne. Successivamente condire lo Spiedo con abbondante olio extravergine e raccogliere l’ olio che cola in un’ apposita padella chiamata “leccarda”. Quindi iniziare la cottura spostando le braci sotto lo Spiedo e avendo cura di tenerle continuamente vive sostituendole con le nuove . Trascorsi circa 15/20 minuti salare il tutto. La cottura generalmente dura dalle 3 alle 5 ore in base alla conduzione del fuoco e alla tradizione del luogo. Noi lo portiamo a cottura in circa 3 ore durante le quali diamo ancora due condite con l’ olio. Il piatto va servito molto caldo abbinato alla classica polenta.
ZUPPETTA DI PESCE DI LAGO
POLENTA CON LUCCIO ALLA GARDESANA
Ingredienti per 4 persone
INGREDIENTI Luccio di 2 kg capperi prezzemolo acciughe olio aglio
200 gr. di trota salmonata 200 gr. anguilla 200 gr. pesce persico 200 gr. luccio 200 gr. lavarello 200 gr. porri 300 gr. di pomodoro ramo 40 gr. di olio di oliva extra vergine Prezzemolo, sale e pepe 200 gr di vino bianco 2 kg di fumetto
PREPARAZIONE Pulire tutto il pesce eliminando il più possibile le lische, tagliare poi delle piccole darnette e mettere tutto a marinare con il vino bianco. Pulire intanto i porri e tagliarli a julienne, scaldare una pentola con l’olio extra vergine e appassire il porro, unire il pesce, bagnare con il fumetto e cuocere per 15 minuti. Regolare di sapore, guarnire con il pomodoro concasse a quadretti, il prezzemolo trito e servire calda con bruschette all’aglio e irrorare con olio extra vergine Casaliva.
PREPARAZIONE Pulire il luccio togliendo la testa, farlo bollire con carota, zucchina, gambo di sedano, sale e un bicchiere di aceto per 15 minuti circa. Scolarlo e togliere le lische. Prendere una piccola teglia, procedere componendo uno strato di polpa pulita di luccio, aggiungere prezzemolo, qualche acciuga sminuzzata e capperi, e ripetere gli strati fino all’orlo della teglia. Aggiungere olio aromatizzato, fatto marinare precedentemente con degli spicchi frullati di aglio ad ogni strato. Scaldare l’olio del Garda e irrorare la superficie della teglia ormai ultimata. Lasciare riposare un paio di ore e poi servire con polenta abbrustolita assieme a un bicchiere di buona Lugana.
Dolci Osteria La Miniera - Tignale www.gardaminiera.it
“SCHISEL A LA GRADELA” CON ZABAIONE ALLA GRAPPA DI GROPPELLO GENTILE INGREDIENTI Mezzo chilo di farina bianca Una mano di farina gialla Un bicchiere di olio extravergine del Garda abbondante Un bicchiere di zucchero abbondante Due uova Una scorza di limone Una bustina di lievito Un pizzico di sale PREPARAZIONE Mettere tutti gli ingredienti in un contenitore e mescolare aggiungendo del latte per ottenere un impasto piuttosto morbido. Stendere con un matterello il composto ottenuto in uno spessore di circa 1 cm. Cuocere per venti minuti sulla graticola. Per lo zabaione procedere con una ricetta tradizionale, sostituendo il Marsala con un bicchierino di grappa di Groppello. Servire ancora caldo accostando lo zabaione.
Ristorante Antica cantina San Zago www.anticacascinasanzago.it
CROSTATA AL GROPPELLO E FRAGOLINE DI BOSCO
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i vini
l territorio della Strada dei Vini e dei Sapori del Garda comprende la zona di produzione del vino a Denominazione d’Origine Controllata Garda Classico. Il Garda Classico vanta il meritato e raro riconoscimento “Classico” concesso solo a vini di grande e antica tradizione. È questa la denominazione che comprende il più vasto territorio della provincia che si estende da Pozzolengo a Limone comprendendo la zona della Valtènesi, che ne è il fulcro della produzione. Questa DOC si distingue in: Garda Classico Bianco, vino secco dal carattere energico ricavato da uve Riesling; Garda Classico Rosso e Rosso Superiore, vini di buona struttura, fruttati da giovani e speziati se invecchiati, ricavati da uve congiunte di Marzemino, Barbera, San Giovese e Groppello; Garda Classico Chiaretto, vino dal caratteristico colore rosa tenue sottoposto alla cosiddetta “vinificazione in bianco”, che consiste nel mantenere solo per breve tempo il contatto delle bucce col mosto in fermentazione; Garda Classico Groppello e Groppello Riserva, vitigno autoctono conosciuto fin dai tempi degli antichi romani e cantato in alcune Odi di Catullo, presenta un colore rosso rubino brillante, un profumo fresco, fruttato, leggermente speziato; il gusto è sapido, gentile e con fondo ammandorlato. Oggi, Garda Classico Doc conta 800 ettari di vigneto lavorati da circa 150 viticoltori per un totale di oltre 5000 tonnellate di uva prodotte, e una produzione potenziale superiore ai 5 milioni di bottiglie, concentrate in particolar modo sul Chiaretto, il nettare rosa della riviera bresciana del Garda, e i vini rossi a base Groppello. Lo slogan “Mettiamo l’accento alla Valtènesi” ha sintetizzato negli ultimi anni l’azione promozionale del Consorzio. Punto di arrivo di questa strategia di riposizionamento è la nuova Doc “Valtènesi”, entrata in vigore con la recente vendemmia 2011 con l’obbiettivo di sintetizzare in un’unica denominazione le diverse sfaccettature di questo terroir. I primi prodotti della nuova Doc saranno sul mercato a partire dal 2012 e il disciplinare prevede due tipologie: il Valtènesi Rosso, a prevalente base di Groppello ed il Valtènesi Chiaretto. Per i due vini ci sarà anche una data di uscita fissa che ne regolamenterà l’arrivo sul mercato: il 14 febbraio per il Chiaretto e il 1 settembre per il Rosso. GRAPPOLO DI GROPPELLO
CANTINA DI VILLA PASINI
INGREDIENTI 350 gr. di pasta frolla 125 gr. di zucchero 100 gr. di tuorli d’uovo 50 gr. di farina bianca 375 gr. di vino Groppello Scorza di limone, vanillina 100 gr. di pinoli e di arance candite 300 gr. di fragoline di bosco PREPARAZIONE Stendere la frolla in tortiera e cuocere per 10 minuti. Preparare intanto la crema mescolando lo zucchero con la farina e i tuorli. Bollire il vino Groppello e versare sull’impasto precedente. Unire la vanillina e cuocere per due minuti. Aggiungere le fragoline di bosco e l’arancia candita tagliata a quadretti alla crema e riempire il guscio di pasta frolla precotta. Terminare la cottura in forno a 170° per 25 minuti. Servire a fette.
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A GARDONE RIVIERA: IL VITTORIALE DEGLI ITALIANI
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l Vittoriale degli Italiani, così Gabriele D’Annunzio definì la Casa - Museo che l’avrebbe ospitato negli ultimi anni della sua vita, non è semplicemente una dimora ma un vero e proprio museo in cui sono contenute reliquie, ricordi, cimeli e tracce del poeta. Grazie alla sua adesione al pensiero fascista, fu finanziato dallo stesso Mussolini per la costruzione del Vittoriale, a patto che venisse donato allo Stato dopo la sua morte. Da qui il nome “Vittoriale degli Italiani”, e la massima all’ingresso “Io ho quel che ho donato”. Entro queste mura D’Annunzio visse gli ultimi 16 anni della propria esistenza, durante quello che egli stesso definì un esilio dorato (dal 14 febbraio 1921 fino alla morte, il 1° marzo 1938) e scrisse, meditò e si interrogò sulla propria vita. Per anni fu una guida spirituale per il paese, con i suoi mistici sogni, i suoi ideali raffinati, il suo buon gusto in opere d’inchiostro e la sua eccessiva mondanità. Complesso monumentale unico al mondo, si estende per circa nove ettari, immerso in parchi e giardini che offrono al visitatore itinerari suggestivi. Subito dopo il doppio arco all’ingresso, si trova il grande Anfiteatro, sede di una prestigiosa stagione teatrale e con uno spazio dedicato a mostre temporanee di vario tema. Due piazze, l’Esedra e la piazzetta Dalmata, conducono ai giardini della Prioria (testimonianza eccezionale della personalità e della sensibilità del poeta, ove vi sono raccolti oggetti artistici, antiche statue lignee, ceramiche, vetri, argenti, tappeti, librerie che raccolgono circa 30.000 volumi, alcuni dei quali antichi e rari, oltre a cimeli che ricordano i momenti
STRADA DEI VINI E DEI SAPORI DEL GARDA Via Porto Vecchio, 34 25015 - Desenzano del Garda - BS Tel. 030.9990402 - info@stradadeivini.it www.stradadeivini.it
www.facebook.com/pages/Strada-dei-Vini-e-deiSapori-del-Garda/114611948579528
https://twitter.com/#!/StradaViniGarda eroici della vita di D’Annunzio), all’edificio degli Archivi dove sono conservati i manoscritti dannunziani, all’Ala di Schifamondo che comprende l’Auditorium con la mostra fotografica, l’aereo SVA 10 del volo su Vienna (1918), un percorso didattico su D’Annunzio e il Vittoriale, e il Museo di Guerra, il cui allestimento valorizza il ricco e prezioso patrimonio storico legato all’esperienza militare del poeta. La casa è perfettamente conservata, le luci schermate e il silenzio ovattato creano ancora oggi quell’atmosfera in cui d’Annunzio amava raccogliersi. Dal 2002 ospita il Museo di Bordo, in cui sono esposti gli arredi originali della R. Nave Puglia e 10 modelli di navi da guerra. Sul colle più alto il Mausoleo, sepoltura di d’Annunzio e dei legionari fiumani. Edicole votive, fontane e viali alberati fanno del Vittoriale un museo all’aperto di notevole estensione.
OBELISCO DI POMODORO AL VITTORIALE
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o scorso 30 novembre, inoltre, Arnaldo Pomodoro ha omaggiato il Vittoriale degli Italiani con una sua audace opera, l’Obelisco, realizzata in fiberglass, alta quasi 7 metri e per un peso di 1000 kg. L’Obelisco va ad aggiungersi a un’altra importante scultura: il maestoso Cavallo blu di Mimmo Paladino, un altro grande artista che ha apposto la propria firma sulla bellezza del Vittoriale degli italiani.
DOVE MANGIARE Borgo alla Quercia L’Azienda Agricola Redaelli De Zinis ospita anche il Ristorante Borgo alla Quercia, che propone l’antica cucina gardesana, dalla trota selvaggia, al luccio, coregone e persico, proposti al vapore (accompagnati dal rinomato olio extravergine del Garda), o alla griglia (con il tradizionale contorno di verdure freschissime). Per chi non ama il pesce può optare per i saporitissimi funghi della Vallesabbia o i profumati tartufi della Valtènesi, il famoso “spiedo alla bresciana” o i gustosi arrosti e stufati con carni di bovini allevati in fattoria. Via N.H. Ugo de Zinis, 10 – 25080 – Calvagese della Riviera – BS. Tel. 030.601573 - Fax 030.601576 info@borgoallaquercia.it- www.borgoallaquercia.it Gemma Piazza Garibaldi, 12 25010 - Limone del Garda Tel. 0365.954014 Fax. 0365.954014 Cascina San Zago Via dei Colli, 13 25087 - Salò Tel. 0365.42754 Fax. 0365.448203 Sole Luna Via Cavour, 7 – 25010 - San Felice del Benaco Tel. 0365.557030 - Fax. 0365.557030 La Miniera Situata in uno dei luoghi più panoramici dell’Alto Garda Bresciano, l’Osteria La Miniera di Tignale è un locale rustico e accogliente con le tipiche salette a volte e il fuoco a legna per le grigliate, e un’ampia veranda estiva con un bel giardino in cui poter pranzare nei
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mesi più caldi. Il suo punto di forza si trova nella professionalità e nella competenza di Sergio, e nella cordialità di Silvia, che insieme gestiscono con passione e personalità il locale. Una cucina che si basa essenzialmente sulla tradizione del territorio, sui prodotti tipici locali: lo spiedo con polenta, la pasta fatta in casa, il pesce fresco del lago, la selvaggina, i funghi, i tartufi, l’olio extravergine di qualità, i vini, la grappa… Pane e focaccia vengono fatti quotidianamente e portati al tavolo ancora tiepidi. Info: Via Chiesa, 9/a – 25080 - Tignale Tel. 0365-760225 – Fax. 0365.760225 Villa Pasini - Osteria della Cantina Antico casale del Settecento, Villa Pasini sorge tra gli ulivi e i vigneti del lago di Garda. Tre suggestive sale interne, un salone ricevimenti e una meravigliosa corte interna caratterizzata da un imponente gelso secolare e da un suggestivo giardino, dove poter osservare gli chef all’opera, nella cucina all’aperto. Via Videlle, 2 - 25080 - Raffa di Puegnago del Garda – BS. Tel. 0365.651652 – Fax. 0365.690012 info@villapasini.it – www.villapasini.it Al Rustico da Bena Via Castelletto, 12 25080 - Polpenazze del Garda Tel. 0365.674251
DOVE DORMIRE Podere degli Ulivi (Agriturismo) Via Fornaci – 25080 - Padenghe del Garda Tel. 030.9900451 – Fax. 030.9900451 Hotel San Filis Via Marconi, 5 – 25010 - San Felice del Benaco Tel. 0365.62522 – Fax. 0365.559452 B&B Casa Sonia Via Torre, 7 - Fraz. Mocasina 25080 - Calvagese della Riviera Tel. 030.601329 – Fax. 030.601329 Palazzo Arzaga Via Arzaga, 1 - 25080 - Calvagese della Riviera. Tel. 030.680600 Residence San Rocco Via Avanzi, 7 – 25080 - Soiano del Lago Tel. 0365.502231 – Fax. 0365.502888 EVENTI Nella Valtènesi dalla primavera all’autunno inoltrato, si tengono numerose manifestazioni enogastronomiche di alto livello, tra le quali si segnalano Italia in Rosa – Chiaretto Rosati
Rosé (a Moniga del Garda ai primi di giugno), primo e unico evento nazionale dedicato ai migliori vini rosati, la Fiera dell’Agricoltura di Puegnago (ai primi di settembre), Profumi di Mosto (un circuito enogastronomico nelle cantine della zona che si svolge a ottobre per festeggiare le fasi finali della vendemmia). Di notevole rilievo la rassegna Frantoi Aperti, a novembre, 4 giornate di visite guidate e degustazioni all’interno di frantoi facenti parte della Strada dei Vini e dei Sapori del Garda. Centomiglia Durante il mese di settembre il Lago di Garda diventa scenario di una delle più importanti gare veliche d’Europa: la Centomiglia, la più lunga regata in acque interne a livello europeo. La partenza, dal porticciolo di Bogliaco, è uno spettacolo imperdibile, così come tutta la serie di eventi collaterali: concerti, manifestazioni e feste in piazza. Info: www.centomiglia.it DA VISITARE Parco Alta Garda Bresciano A differenza della maggior parte dei parchi naturali, ritagliati in zone sostanzialmente omogenee e con interesse prevalentemente naturalistico, il Parco altogardesano è caratterizzato da forti contrasti altimetrici (si va dai 65 metri della riviera ai quasi 2.000 delle vette più elevate), climatici, vegetazionali, sociali ed economici. Info Centro Visitatori del Parco Alto Garda Bresciano Loc. Campogrande – Tignale Tel. 0365.761049 - www.parcoaltogarda.net
Museo Centro Visitatori Parco Alto Garda Bresciano Fraz. Prabione – 25080 - Tignale Tel. 0365.761642 - Fax: 0365 761049 Eremo di Montecastello Consigliato anche come meta per brevi e panoramiche escursioni a piedi o in mountain bike, è aperto da Pasqua alla fine di ottobre, dalle 9.00 alle 19.00. C’è anche un bar che offre un servizio di piccola ristorazione con una splendida terrazza all’aperto. Nelle vicinanze si trova una casa per esercizi spirituali. Info: Loc. Montecastello – 25080 - Tignale Tel. 0365.73019 www.santuariomontecastello.it Fondazione il Vittoriale degli Italiani 25083 Gardone Riviera - BS Tel. 0365.296511 – Fax. 0365.296512 vittoriale@vittoriale.it - www.vittoriale.it Limonaia del Castel Limone - Tel. 0365.954265 Limonaia Pra’ Dela Fam Strada Gardesana - Tignale Tel. 0365.71449 WEEKEND IN
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L A FSEURLR AG RA IR DF AO UC RO NE LL’ EE VAOLQT U RE
GUIDA WEEKEND
di Nicola D. Bonetti
SUPERCAR SULLA NEVE L’inizio delle consegne della splendida e tecnologica Ferrari Four consente di programmare, per la prima volta, un weekend sulla neve con una sportiva del Cavallino: grazie alla trazione integrale, lungo il più classico tour dolomitico
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e Dolomiti seducono sempre: ci sono mille modi di visitarle, principalmente a piedi o in bicicletta, e sugli gli sci con la stagione in arrivo. Mentre in estate il più classico percorso che ne esplora il cuore, unendo il nitore delle vallate ladine agli storici centri altoatesini, scatena la voglia di percorrere il giro dei passi con un’auto sportiva. Perché, innegabilmente sono tra le strade più belle al mondo. Basti pensare all’anello che da Corvara in Val Badia aggira i passi Campolongo, Pordoi, Sella e Gardena, oppure al giro più lungo che, partendo da Bressanone raggiunge la capitale della Val Pusteria, e da Brunico risale la Val Badia fino a Corvara, per innestarsi sul citato anello e discendere dalla Val Gardena fino alla Statale del Brennero. D’estate, perché con la stagione fredda, le supersportive normalmente vanno in letargo: non la nuovissima Ferrari FF - sigla che ne indica il contenuto tecnologico: Ferrari Four, ovvero con quattro ruote motrici e per quattro persone - ora che i primi esemplari sono finalmente arrivati ai fortunati che l’avevano ordinata “al buio”: giusto in tempo per la stagione invernale. Capace di dare il meglio di sé anche sulla neve, ammaestrando i 660 CV in sicurezza, meglio dopo aver calzato pneumatici stagionali
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sulle ruote da 20”, e caricato gli sci nel bagagliaio, già sorprendente per i 450 litri di capacità con quattro persone, e trasformabile per l’uso a due. Cattivissima con prestazioni inedite, capace di viaggiare sicura anche su fondi sinora preclusi alle rosse, da vera granturismo, fa apprezzare l’abitacolo in stile Ferrari - tutto lusso e sportività - con funzionalità da competizione come volante e pedaliera, unite alla raffinatezza dei pellami e delle cuciture. Apparente contrasto tra la strumentazione che contiene monitor di ultima generazione, mentre il display davanti al passeggero lo coinvolge con informazioni tecniche. I pregi di questa particolarissima Ferrari quasi distraggono dalle immagini di un paesaggio che scorre veloce attorno a noi: dalle ordinatissime piazze di Bressanone - con i palazzi a ricordo di epoche lontane, quando per la valle dell’Isarco transitavano imperatori e papi, eserciti e traffici che coinvolgevano le economie di tutta Europa - alla rilassante serenità dell’Abbazia di Novacella. Dove il medioevo pare essersi fermato, tranne che per la produzione di vini pregiati (su tutti Sylvaner e Müller Thurgau con etichetta Neustift), la cui qualità è cresciuta a dismisura.
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Passo Pordoi
Bressanone
Novacella
SUPERCAR SULLA NEVE Porsche 911 Turbo S
Bentley Continental GT Nissan GT-R 1
Verso il Passo Gardena
Dall’Abbazia si sale rapidamente verso la Val Pusteria, lambendo la maestosità delle fortificazioni di Franzenfeste, toponimo tradotto in Fortezza, con il fascino di tempi storici, fino alla leggenda - mai del tutto smentita - che contenga l’oro nascosto dai nazisti in fuga alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Ma questa zona dell’Alto Adige ispira pace e tranquillità, tra boschi e pascoli, vette e piccoli borghi che dalla tradizione agro-silvo-pastorale e artigianale, hanno saputo interpretare il turismo di massa (qui nato solo alla fine degli anni ‘70) con religioso rispetto: prima di tutto per il paesaggio e per le tradizioni, quindi per gli ospiti, trattati con ogni riguardo. Le nuove strade più scorrevoli lambiscono ruderi di antiche fortezze, mentre l’istinto ci porta ad abbandonare la Statale per costeggiare la vallata a Nord, lungo il Sonnen Plateau dove il traffico è del tutto relativo, per scendere a Brunico dall’inizio della Valle Aurina, dove le architetture - anche moderne e persino commerciali - hanno aspetto gradevolmente integrato. continua a pag.94
audi r8 Porsche Panamera Turbo S
BMW xDrive 650i Subaru WRX STI
Infiniti FX
Lamborghini Aventador
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Castello di San Michele
BRUNICO
PRIMO GIORNO INFORMAZIONI Brunico, fondata nel XIII secolo, è un raffinato salotto a 883 metri di altitudine nel cuore delle Dolomiti: l’unica città della zona, è situata a metà della Val Pusteria, sovrastata dal castello e ai piedi di Plan de Corones, comprensorio famoso in tutta Europa per lo sci. www.bruneck.com “Consorzio turistico Plan de Corones” www.plandecorones.com Riscone, nel cuore della verde Pusteria, poco sopra Brunico, l’altopiano di Riscone, Reischach in tedesco, è un accogliente località piena di piacevoli sorprese per chi intende trascorrervi una vacanza sia estiva che invernale. DOVE MANGIARE E DORMIRE L’Alpine Wellness Resort Majestic***** offre stile e tradizione, lusso e ospitalità di elevato profilo. Via Im Gelände 20, RisconeBrunico, Tel. 0474 41 09 93, www.hotel-majestic.it L’Hotel Reischach ***S con l’accogliente ospitalità della signora Monica, cucina tirolese e internazionale, paesaggi eccellenti e prezzi contenuti. Prack-zu-Asch-Strasse 10, Riscone-Brunico Tel. 0474.548.009, www.hotelreischach.com COME ARRIVARE Da Milano, Autostrada A4 in direzione Venezia fino a Peschiera, raccordo per Affi, dove entrare nell’Autobrennero in direzione Brennero e uscire a Bressanone-Zona Industriale. Dopo la visita al centro, proseguire in direzione Nord per la Statale 49 di Pusteria, da abbandonare a Novacella per visitare l’Abbazia. Da qui riprendere in direzione BrunicoVal Pusteria, lasciando poi la Statale dopo l’abitato di Vandoies, prendendo sulla sinistra per Terento-Strada del Sole, da percorrere fino a Lasta, Issengo, Falze, Grimaldo, San Giorgio, quindi entrare in Brunico. Dal centro, Via Riscone verso la frazione omonima, dove alloggiare. Ripartendo per la seconda tappa, si scende a Brunico, imboccando via San Lorenzo (SP 12) verso Ovest, subito dopo l’abitato di San Lorenzo di Sebato, lasciare la SS 49 della Pusteria per prendere verso Sud la SS 244 di Val Badia, in direzione Corvara, percorrendola fino alla capitale badiota.
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Passo Gardena
Corvara
Passo Gardena
Bressanone
Passo Pordoi
LA COMPAGNA DI VIAGGIO: FERRARI FF Fascino e tecnologia FERRARI FF Dimensioni: Potenza:
490/195/138
660 CV a 8.000 giri/minuto
Coppia: 683 Nm a 6.000 giri/minuto Velocità massima: 0-100 km/h:
335 km/h 3.7 secondi
Consumo medio:
4.7 km/l
Emissioni di CO2:
415 g/km
Non è la prima Ferrari a quattro posti, e nemmeno così lunga, comoda e abitabile (bagagliaio compreso): è invece l’esordio di una sportiva del Cavallino con trazione integrale, realizzata in modo innovativo e diverso da qualsiasi altra, per garantire, oltre alla mobilità su fondi a scarsa aderenza, la massima guidabilità in ogni situazione. Meccanicamente, ha motore anteriorecentrale a 12 cilindri da 6.262 cc con 660 CV a 8.000 giri e coppia di 683 Nm a 6.000 (502 sono disponibili già a 1.000 giri), abbinato al cambio F1 a sette marce con doppia frizione, ora di serie su tutta la gamma Ferrari. Attenta all’ambiente con l’allestimento High Emotion Low Emission, con Start&Stop per non inquinare in sosta e ridurre i consumi, senza sacrificare le prestazioni. FF scatta infatti da 0 a 100 in soli 3.7”, in 11” è già a 200, per raggiungere i 335 km/h, e frenare da 100 a 0 in soli 35 metri con l’impianto carboceramico Brembo. Accelerazione facilitata dal launch control, sostenuta dall’assetto con ripartizione del peso del 53% al posteriore e dallo sterzo privo di reazioni, grazie alla trazione integrale brevetto Ferrari che controlla ogni ruota, eliminando i differenziali centrale e anteriore, e rivelandosi più leggera del 50% rispetto ad altri sistemi. Fascino irresistibile e grande polivalenza, al prezzo esclusivo di 263.630 euro, Ipt esclusa.
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LE 10 SUPERCAR 4X4 S’impone la visita al centro della capitale pusterese, dove la passeggiata tra case e monumenti restaurati e conservati quasi distrae dallo splendore delle montagne attorno, con panorami che spaziano dalla Vetta d’Italia a settentrione al comprensorio sciistico di Plan de Corones a mezzogiorno, spezzando l’andamento latitudinale della Pusteria, la cui spaccatura geologica divide le nordiche Alpi metamorfiche dalle Dolomiti. Una prima tappa potrebbe essere poco fuori Brunico, a Riscone (Reischach), soleggiato altopiano con campo da golf a nove buche e base di partenza per le piste da sci, secondo la stagione, anche se per una parte dell’anno le due realtà convivono. Il nostro percorso riprende per la tortuosa Val Badia, raggiungendo Corvara: dove fermarsi e scendere dalla FF, non tanto per sgranchirsi - è una vera granturismo che non stanca - quanto per ammirare la montagne che l’attorniano. Ripartiamo pronti alle emozioni più forti, interpretando un “kurvenreich” (regno delle curve) tra i più famosi al mondo dove il piacere di guida si esalta, luogo eletto - fuori stagione da molti costruttori che provano vetture ancora mascherate, di prossima produzione. Entriamo nel cuore delle Dolomiti, montagne dove la geologia ha
LA FERRARI FOUR E LE ALTRE generato paesaggi inimitabili, senza timore di trovare la neve: anzi, con la segreta speranza di riuscire a metterci le ruote di questa nuovissima, inimitabile e geniale Ferrari integrale. Su per il Passo Campolongo, discesa su Arabba, salita al Pordoi, di nuovo giù verso Canazei per risalire verso il Sella, discesa a Plan de Gralba e ancora in salita per il Passo Gardena, per calare su Corvara a chiudere l’anello. Non prima di una tappa al nuovissimo Chalet da Gerhard, prima del passo con vista meravigliosa, non meno della merenda con apfelstrudel e salsa tiepida alla vaniglia; oppure per un pranzo in stile tirolese. In ogni caso, una sosta per riprendere fiato, perché al volante di FF ci si può far prendere la mano: specie attivando le varie funzioni sul volante, fino all’irresistibile manettino che fa davvero F1 e seleziona i livelli di prestazioni, dal ghiaccio alla pista. Anche se il motore V12 si avvia sommesso e le telecamere aiutano nelle manovre, l’erogazione è tale che è difficile non godere della progressione in accelerazione, dell’inserimento fulmineo in curva, delle frenate potentissime, scordando che è lunga quasi cinque metri. Senza temere i fondi dissestati dalla neve, perché la regolazione più confortevole è a portata di manettino. Come per ripartire su neve o ghiaccio, privi di incertezze. E senza confronti di stile. N.D.B. H IN T
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SECONDO GIORNO INFORMAZIONI Corvara, adagiata in un‘ampia e soleggiata conca ai piedi del Sassongher, è la capitale dell’Alta Badia, già dalla seconda metà del 18° secolo, quando iniziò la tradizione delle guide. Spettacolare comprensorio sciistico. DOVE MANGIARE A San Cassiano, il massimo è apprezzare la cucina “stellata” dell’eclettico - nonché grande appassionato di auto - Norbert Niedekofler al Ristorante S. Hubertus presso l’Hotel Rosa Alpina. Semplicità e tradizione, innovazione e gusto sorprendenti. Hotel Rosa Alpina - Via Micurà de Rü 20, San Cassiano Tel. 0471.849500 www.rosalpina.it
DOVE DORMIRE A Corvara, nei pressi della stazione sciistica Dolomiti Superski, l’hotel La Perla vanta ampie camere, accoglienti aree comuni, una piscina interna e una esterna e un centro benessere. I gestori, la famiglia Costa, sono fieri della tradizione, con struttura risalente al XVIII secolo. Hotel La Perla - Via Col Alt 105, 39033 Corvara Tel. 0471.831000, www.hotel-laperla.it
COME ARRIVARE A Corvara, proseguire lungo la SS 244 per il Passo di Campolongo, scendere ad Arabba dove imboccare la SR 48 verso Ovest per il Passo del Pordoi. Valicato il maestoso passo, al primo bivio significativo dopo qualche tornante in discesa, svoltare a destra sulla SS 242 - Strada del Sella, verso il passo omonimo. In località Plan de Gralba, a destra per la SS 243 verso il Passo Gardena,
che poi riporta - dopo il passaggio da Colfonso - a Corvara. Dove fermarsi a pernottare, oppure tornare verso Brunico fino a La Villa, prendendo la SP 37 per San Cassiano, come suggerito più sopra. Rientro risalendo al Passo Gardena e discendendo per tutta la valle omonima fino a Chiusa, per entrare in A22 in direzione Sud, uscendo ad Affi, per poi lambire Peschiera e riprendere la A4 in direzione Milano.
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NEVE no STRESS
archivio fotografico del comune di forni di sopra, gentilmente concesse da cappellari david, de martin gaspare, corisello eligio, petris matteo, anotoniacomi alberto
Il richiamo della montagna in inverno è sempre molto forte, eppure spesso si rinuncia per evitare il traffico sulle piste e l’affollamento tipico dell’alta stagione. Noi vi proponiamo dieci mete, in Italia, dove godersi la neve in completo relax e dove trovare un’alternativa allo sci, lo sport in assoluto più praticato, anche se in realtà non proprio da tutti... Se fate parte di quella minoranza che ancora non ha preso molta confidenza con lo skilift, che passa ore a prendere il sole aspettando il compagno o i figli che si scatenano sulle piste, o che ce la mette tutta, ma gli scarponi dopo un po’ non li tollera proprio più… in queste pagine troverete tante idee per trascorrere delle piacevolissime giornate in mezzo alla neve, e riscoprire il vero fascino della montagna in inverno.
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FRIULI VENEZIA GIULIA SLEDDOG A FUSINE
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n gioiello turistico al confine fra tre Stati. Questo è Tarvisio, città del Friuli Venezia Giulia e stazione sciistica di prim’ordine nelle Alpi. Un territorio particolare, confinante con Austria e Slovenia, che con il tempo ha saputo ritagliarsi consensi sempre più crescenti, anche a livello agonistico. Da quest’anno per i fondisti la frontiera non esiste più, e per 26 km potete sciare nello stesso comprensorio, con un’unica gestione delle strutture, un solo skipass e piste perfette anche per i meno abili, immersi in una natura mozzafiato. Oltre alle piste a cavallo con la Slovenia, i patiti dello WEEKEND IN
friuli venezia giulia IL NUOVO COMPRENSORIO DI FORNI DI SOPRA
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a quest’inverno il comprensorio sciistico di Forni di Sopra, in provincia di Udine, entra a far parte del Dolomiti NordicSki, il più grande d’Europa e dedicato in particolare allo sci di fondo. Son ben 1300 i chilometri di piste che abbracciano le Alpi Orientali dalla regione austriaca dell’Osttirol alle altoatesine Val Gardena e Alta Badia, dalle venete Sappada e Cortina alla friulana
Forni. Qui lo skipass è unico, la pista si segue con il satellitare e le automobili sono bandite. Il supercomprensorio è ecologista per vocazione: a Forni di Sopra potete sfruttare 15 km di piste da discesa e snowboard, 20 km di percorsi da scoprire con ai piedi le ciaspole, 13 km di piste da fondo e 50 itinerari per lo scialpinismo. E quando la neve lo consente, si viaggia a bordo dei gatto bus, i gatti delle nevi collettivi.
sci nordico hanno a disposizione i tracciati di Valbruna, Val Saisera e l’Arena Paruzzi. Ma nel Tarvisiano ci si sente subito al Polo Nord grazie alle slitte trainate dai cani. A Fusine c’è persino una scuola internazionale di mushing, ovvero per conducenti di slitte. Bastano poche uscite, adatte a ogni età, per imparare grazie all’insegnamento di accompagnatori e istruttori certificati, che vi seguiranno lungo il percorso di circa due chilometri. Bisogna imparare ad allestire la slitta, a guidarla, anche in curva, a impartire gli ordini ai cani per ottenere poi il brevetto. A Piana di Fusine si impara anche lo skijoring, lo sci di fondo trainati dai cani e il dog trekking, escursionismo su neve in compagnia dei cani, ovviamente. Infine gli appassionati della discesa nel Tarvisiano possono affrontare la pista più
celebre del Friuli, la Di Prampero, una rossa impegnativa che parte dal Monte Lussari, mentre a Sella Nevea ci sono la discesa del Canin, un’altra celebre rossa lunga oltre due chilometri e mezzo, e la Lussari, una nera impegnativa.
Infopoint Forni di Sopra - Tel. 0433.886767 www.turismo.fvg.it - www.fornidisopra.org DOVE DORMIRE: Hotel Edelweiss Situato nel cuore del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane e a pochi passi dal centro. Per chi vuole immergersi nella natura, e per chi cerca semplicemente un po’ di relax. Via Nazionale, 19 – Forni di Sopra Tel. 0433.88016 - ww.edelweiss-forni.it
Aiat del Tarvisiano Tel. 0428.2135 - www.tarvisiano.org Antartika Sleddog School Tel. 335.8456008. Dove dormire Hotel Nevada In posizione centrale, a 100 metri dalla piazza principale e a 500 metri dagli impianti di risalita, l’Hotel Nevada presenta una terrazza con vista panoramica sulle Alpi, e ospita un centro benessere con sauna, Jacuzzi e bagno turco. Via Kugy 8, 33018 – Tarvisio - UD Tel. 0428.2332 - www.hotelnevadatarvisio.com
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VAL D’AOSTA CHAMOIS, LA REGINA DEL SILENZIO
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il comune più alto della regione, accoccolato a 1800 metri d’altezza in Valtournenche, tra baite, casolari e chalet rustici. Un piccolo angolo di paradiso in un’atmosfera magica e incantata, che non si può raggiungere né in macchina né in autobus, ma a piedi, in aereo leggero o, più comodamente, in funivia da Buisson, nel fondovalle. Passeggiando potrete sentire l’avanzare attutito dei vostri passi e respirare un’aria frizzantina, riscaldati dal calore che emanano le suggestive case di montagna L’inverno di Chamois offre sci di discesa, snowboard e, per i più
esperti, anche il fuoripista, neve permettendo. Le poche piste si sviluppano per 15 km tra i 1800 e i 2500 metri del colle Fontana Fredda: una nera, tre rosse e due blu. Si può praticare anche lo sci di fondo: 2 anelli, ciascuno di 2,5 km, lungo il percorso verso La Magdeleine. Per camminare invece sulla neve fresca e godere delle coltri immacolate, della natura e degli abitanti del bosco, Chamois offre anche tante mete da raggiungere con le racchette ai piedi, o il percorso pedonale che dal Corgnolaz conduce alla frazione Suis. E la sera, solo il silenzio e la quiete tanto agognata.
DOLOMITI Ufficio turistico Tel. 800.579722 - www.infochamois.it www.chamoisimpianti.it Dove dormire: Maison Cly Hotel di charme, romantico e accogliente, situato vicino alla funivia da e per Buisson, e alla pista aerea gestita dall’associazione sportiva Volare a Chamois. Il ristorante è specializzato in delizie locali, preparate con i migliori ingredienti regionali, tra cui la Fontina, simbolo della Val d’Aosta, accompagnati da pregiati vini locali. Ottimo anche il centro benessere. Località Corgnolaz, 6 - 11020 Chamois - AO Tel. 0166.547213 - Fax. 0166.470900 info@maisoncly.it - www.maisoncly.it
LOMBARDIA DALLA VALMALENCO AL SASSO MORO, UNA SALITA POSSIBILE
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a Valmalenco, a nord di Sondrio, è considerata un vero paradiso della neve. Una salita con le guide alpine è certamente un’esperienza indimenticabile. Per una gita di quattro ore circa, si può partire da Lanzada, nei pressi di Chiesa in Valmalenco, imboccare la strada per il bacino artificiale di Gera e, lasciando l’auto accanto alla diga, fare tappa al rifugio Bignami, a quota 2385 metri, che gode di uno straordinario panorama sul lago e sui ghiacciai. Da qui, poi, si risale il vallone della Vedretta di Fellaria occidentale fino quasi a raggiungere la Forcella di Fellaria. L’ultima tranche del percorso porta alla vetta del Sasso Moro, a 3108 metri,
che merita in assoluto un ultimo sforzo. Ma la Valmalenco è anche terreno ideale per lo sci. Gli oltre 60 chilometri di piste dei comprensori dell’Alpe Palù e di Caspoggio, ne sono il principale biglietto da visita. Chi vuole salire direttamente all’Alpe Palù lo può fare con la modernissima Snow Eagle, la più grande funivia del mondo, che vi porterà in un sol balzo a quota 2080 metri su un terrazzo da cui godere una vista mozzafiato sulle Alpi. Sul versante opposto, quello di Caspoggio, potete trovare piste per principianti e famiglie, ma anche tracciati tecnici per competizioni internazionali e allenamenti a tutti i livelli.
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Guide alpine della Valmalenco Tel. 348.8403009 - www.guidealpinevalmalenco.it Dove dormire: Best Western Hotel Tremoggia Rinomato punto di ritrovo dell’intera Valmalenco, si trova in prossimità degli impianti di risalita e offre splendide vedute sulle montagne. Gestito da ben quattro generazioni dalla famiglia Lenatti, è un hotel tranquillo, accogliente, dotato di un centro fitness e benessere. Via Bernina, 6 - 23023 - Chiesa in Valmalenco - SO Tel. 0342.451106 - Fax. 0342.451718 tremoggia.so@bestwestern.it www.tremoggia.it
L’ADAMELLO SKI
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ra valli nascoste e ghiacciai, l’Adamello Ski è un megacomprensorio che offre strutture e piste hi-tech a due passi dalla natura incontaminata dello Stelvio, che oggi si può esplorare anche in inverno. Info Consorzio Adamello Ski 0364.92097 www.adamelloski.com
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PIEMONTE: SESTRIERE
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ituata a 2035 metri sul colle omonimo che si affaccia sulla Val Chisone e sulla Valle di Susa, Sestriere è stata la prima stazione sciistica moderna italiana, nata nel 1937 su impulso della famiglia Agnelli, e oggi offre agli appassionati della neve ogni opportunità di divertimento. Un’immagine di montagne illuminate dalla luce del sole, poche case su una innevata strada di montagna, la vista di un fantastico anfiteatro naturale formato da vette e plateau colmi di neve a oltre 2000 mt di quota: ecco cosa si 92
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presentò agli occhi del Senatore, e cosa colpisce ancora oggi i turisti provenienti da tutta Europa. Centro del comprensorio della Via Lattea, Sestriere propone agli sciatori 146 piste diverse servite da 92 impianti di risalita, per un totale di circa 400 km, oltre alla possibilità di collegamento con altre 5 stazioni e di sciare in notturna alla luce dei riflettori. Dalle piste più semplici ai fuoripista più impegnativi, dallo sci alpinismo allo sci di fondo, qui ognuno trova il terreno ideale per mettere alla prova le proprie capacità.
Sestriere IAT - Tel. 0122.755444 sestriere@montagnedoc.it-www.montagnedoc.it www.vialattea.it - www.valsusainfo.it Stadio del Ghiaccio - Tel. 335.5425792 Dove dormire: Ròseo Hotel Sestriere Da quest’anno questo fiabesco hotel che domina Sestriere dalla cima di una collina, offre ai suoi ospiti una nuovissima Spa dotata anche di zona relax con parete di sale, e un esclusivo ristorantino Rosèo Bistrot candidato al premio “Stelle Michelin”. Per i più piccoli, Miniclub con tanti e nuovi giochi. Via Sauze di Cesana, 3 - Sestriere - To Tel. 0122.7941 - info@roseohotelsestriere.com www.roseohotelsestriere.com
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(Case Sparse, 10, Ponte di Legno. Tel. 0364.92231), dove c’è anche l’Husky Village, nella vicina Arnoga (Tel. 0342.927072 - www.huskyvillage.it). Nel parco In ciaspole nella Val di Rabbi, all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio. Ente Parco Tel. 0463.985190 Parco Nazionale dello Stelvio 0342.900811 – www.stelviopark.it
TUTTE LE COSE CHE SI POSSONO FARE Iceclimbing Sulle cascate di ghiaccio della Valcamonica con le guide alpine dell’Adamello. Piazza Martiri della Libertà, 2 - Edolo Tel. 3406.142567 www.guidealpineadamello.it Sleddog La prima scuola italiana di sleddog pare abbia avuto origine a Ponte di Legno
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TRENTINO VAL DI NON, IL REGNO DELLE CIASPOLE
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a vacanza d’inverno nella Val di Non significa tranquillità e relax. Molto diversa dai trafficati centri turistici invernali che affollano l’arco alpino, è ideale per chi vuole riscoprire l’autentica montagna, fatta di boschi assopiti, piccoli borghi che profumano di sapori tradizionali e attività sportive libere e tranquille. Il suo punto di forza sono le ciaspole. La Val di Non, infatti, è la patria italiana delle racchette da neve. Tra i percorsi battuti e segnalati, c’è quello della frazione di Fornace che, sulla strada che porta verso il passo della Mendola, sale alla cima del monte Penegal. Oppure si può optare per il sentiero 514, che porta alla radura di Bait del
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Prinz, da dove si può continuare fino alla vetta (1737 m.). Seguendo il sentiero 500, invece, con circa tre ore di marcia, si arriva alla Cima Roen (2116 m.). Coerenti alla tranquillità della Val di Non, anche le tre aree sciistiche: il Passo della Mendola, sul Monte Roenin in località Campi di Golf, Ruffrè-Mendola sul Monte Nock, e l’altopiano della Predaia, alle Ciasaze. Lo sci di fondo, invece, si pratica soprattutto al Centro fondo delle Regole di Malosco, a Sarnonico, proseguendo sulla statale che porta al Passo della Mendola, dove le piste si snodano attraverso boschi e radure su 10 km di anelli a un’altitudine media di 1350 metri. Tante anche le occasioni di
ALTO ADIGE A MERANO SI SCIA O SI STA A MOLLO provare esperienze alternative, come le escursioni sulla slitta trainata da cavalli, o il pattinaggio (al lago Smeraldo o al Palaghiaccio di Fondo). Apt Val di Non - Tel. 0463.830133 www.visitvaldinon.it Dove dormire: La quiete resort Una piccola oasi dove rigenerare corpo, spirito e mente, questo albergo offre un centro benessere con piscina interna, un giardino con piscina all’aperto e servizio di noleggio biciclette gratuito. Via Marconi, 5 – 38010 - Romeno - Valle di Non - TN Tel. 0463.876050 – Fax. 0463.876754 info@laquieteresort.it - www.laquieteresort.it
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do comodamente a bordo di una nuovissima telecabina panoramica a otto posti. Lungo quasi cinque chilometri, per un dislivello di 1100 metri, la Pinzolo Campiglio express è un mezzo di trasporto ideale per evitare traffico e stress, e trovarsi immediatamente sulle piste: sono 150 i chilometri a disposizione, con 93 tracciati e 62 impianti di risalita, 50.000 mq di snowpark e 40 km di tracciati per lo sci di fondo. La portata complessiva di 90mila persone all’ora non deve spaventare, anzi, con tutte queste strutture si scia senza fare code nel comprensorio più grande del Trentino, una ski area che copre Campiglio, val Rendena e val di Sole.
serene ore di relax e trattamenti alle terme. Vasche interne ed esterne, saune, bagni turchi, sale relax, perfino una palestra e il bar interno per spuntini in accappatoio. Da mattina a sera chiunque può trovare la sua oasi di benessere nella cittadina altoatesina, nota anche per il colorato mercatino di Natale e per le passeggiate lungo il fiume. Da oltre dieci anni il mercatino natalizio addobba a festa le passeggiate lungo il fiume Passirio, nel centro di Merano, dove si respira un’atmosfera romantica e fiabesca, zuccherata come i dolci sui banconi e calda come il vin brulé nei thermos, profumi ai cui richiami è peccato non cedere.
www.meran2000.com - www.nataleamerano.it Terme Merano, piazza Terme 9 Tel. 0473.252000 - www.termemerano.it Dove dormire: Hotel Europa Splendid Situato sulle rive del fiume Passirio, vicino all’area pedonale di Merano, è un autentico gioiello di “Art Nouveau” Meranese, dalle tradizioni ancorate al secolo scorso. A pochi passi dalle Terme. Corso Libertá, 178 - 39012 - Merano - Alto Adige Tel. 0473.232376 – Fax. 0473.230221 info@europa.bz - www.europa.bz
ALTO ADIGE IN SELLA ALLO SLITTINo A MONTE CAVALLO
TRENTINO A MADONNA DI CAMPIGLIO IN TELECABINA ocalità elegante situata a 1550 metri di quota nella conca naturale tra il gruppo delle Dolomiti di Brenta e i ghiacciai dell’Adamello e della Presanella, Madonna di Campiglio ad oggi è una delle più importanti e note stazioni sciistiche italiane dell’intero Arco Alpino. Nota anche per la sua mondanità, bastano pochi passi fuori dal centro abitato per immergersi in un panorama fatto di laghi, vallette, ruscelli, malghe e rifugi, merito anche dei 50.000 ettari del Parco Naturale AdamelloBrenta, e dei 450 km di sentieri di montagna che offrono viste mozzafiato. Da Pinzolo potete raggiungere Campiglio in soli venti minuti stan-
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enessere e sport vanno di pari passo a Merano. Si può andare alla scoperta della zona cimentandosi con le racchette da neve o gli sci da fondo, o a tutta velocità sulle piste perfettamente innevate per discese tranquille o adrenaliniche delle cinque aree sciistiche di Merano e dintorni, che sanno offrire infinite occasioni di divertimento. Tutte e cinque, tra cui anche il famoso ghiacciaio della Val Senles, fanno parte del consorzio Ortler Skiarena, che comprende un’insieme di 15 comprensori sciistici dell’Alto Adige occidentale, tutti accessibili con un solo skipass, la SkiCard Merano. Oppure si può optare per
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Apt Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendenaz - Tel. 0465.44750 www.campigliodolomiti.it Dove dormire: Chalet Fogajard Uno chalet immerso nel bosco ma allo stesso tempo estremamente raffinato, in cui poter pranzare con vista sulle Dolomiti, o cenare romanticamente davanti al camino. Gli alloggi curati nel minimo dettaglio e la cordialità dei proprietari lo rendono davvero unico. Località Fogajard, 36 – 38086 Madonna di Campiglio - TN - Tel/Fax. 0465.442619 info@chaletfogajard.it - www.chaletfogajard.it
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pochi chilometri da Vipiteno si trova l’area sciistica Monte Cavallo (Rosskopf ), dove qualcuno darà libero sfogo alla sua passione per gli sci, mentre qualcun altro potrà provare la gioia di ritornare bambino approfittando della pista naturale da slittino innevata e illuminata più lunga d’Italia. 9,6 chilometri di pista naturale, ideale per tutta la famiglia ma anche per chi vuole alternare allo sci il divertimento meno agonistico. In più, ogni martedì e sabato sera, salendo in ovovia alla stazione a monte di Monte Cavallo, a quota 1860 metri, si può scendere slittando dalle 19 alle 22. Un’esperienza memorabile e davvero unica. Il brivido è alla portata di tutti.
Alto Adige informazioni Tel. 0471.999999 www.suedtirol.info Noleggio slittino: Tel. 0472.766404
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DOLOMITI
Dove dormire Hotel Restaurant Lilie Un albergo elegante in attività dal 1461 e tra le più belle costruzioni del tardo medioevo, posto sotto la tutela delle belle arti. Città Nuova 49, 39049 – Vipiteno – BZ Tel. 0472.760063 – Fax. 0472.762749 info@hotellilie.it - www.hotellilie.it
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VENETO IL RIFUGIO DELLA GASTRONOMIA
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inomata per lo stile dei suoi frequentatori abituali e conosciuta come la Regina delle Dolomiti, Cortina si trova nel cuore della parte orientale di queste meravigliose montagne, nella regione del Veneto in provincia di Belluno. La zona, ampia e soleggiata, offre panorami naturali meravigliosi. Nota come una delle stazioni sciistiche più rinomate al mondo, offre circa 140 km di piste e una importante tradizione turistica: tutti gli anni, infatti, ospita eventi sportivi di livello internazionale quali la Coppa del Mondo di Sci Alpino, il Tour de Ski, i campionati sportivi di Hockey su ghiaccio
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ABRUZZO IL FONDO A CAMPO IMPERATORE
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n immenso altopiano che, in inverno, si ricopre di una candida coltre di neve ideale per lo sci di fondo. È Campo Imperatore, nel parco nazionale del Gran Sasso dove, seppure gli anelli già battuti sono pochi, le piste sono tante e garantiscono un’autentica immersione nella natura. Per chi arriva la prima volta in questo luogo gli itinerari tra la Fonte Pietrattina e il Piano di Cretarola sono l’ideale. Buone anche le piste di Piano Racollo che si raggiungono da Santo Stefano di Sessanio. Da qui, in mezz’ora, si arriva ai ruderi di Santa Maria del Monte, complesso agricolo medievale costruito dai monaci cistercensi. Un autentico avamposto umano nella natura selvaggia.
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e curling, e il Cortina Winter Polo. Eppure c’è ancora un luogo che merita di essere scoperto: il rifugio Col Drusciè, che si trova a 1760 metri d’altezza, accanto all’osservatorio astronomico. Le cene sotto le stelle ormai sono un classico per coniugare ottima gastronomia di montagna all’osservazione della volta celeste. Si sale con la funivia Freccia nel Cielo, godendosi la vista su Cortina by night. Alla stazione intermedia si è accolti con un calice di prosecco, mentre all’arrivo in tavola ci sono polenta e capriolo, stinco di maiale glassato e casunzei. I più coraggiosi, al ritorno, possono scendere col gatto delle nevi.
Parco nazionale del Gran Sasso e monti della Laga Tel. 800.351078 - www.gransassolagapark.it Centro Turistico del Gran Sasso www.ilgransasso.it Dove dormire: Rifugio della Rocca Nel borgo disabitato di Rocca Calascio, il Rifugio della Rocca è ospitato in un edificio del ‘400, e si può godere di un trattamento familiare e di un panorama unico. Si possono visitare il borgo della Rocca con il castello e la chiesa, gli splendidi borghi medioevali e le montagne del Gran Sasso, e si possono fare escursioni nel Parco Nazionale. Località Calascio, 67020 - Calascio - AQ Tel. 338.8059430 - 340.4696928 reservation@rifugiodellarocca.it www.rifugiodellarocca.it
Cortina Turismo Tel. 0436.866252 - www.cortina.dolomiti.org Rifugio Col Drusciè Tel. 0436.862372 - www.freccianelcielo.com Dove dormire: Oltre b&b Grazioso e confortevole, è situato in una tipica casa ampezzana di fine 700, ristrutturata ed arredata in stile locale. La zona di Campo è molto tranquilla e sicuramente adatta a chi cerca la pace fuori dal movimentato centro di Cortina. Località Campo di Sotto, 70 – 32043 Cortina d’Ampezzo - BL Tel. 346.5203175 - www.oltres.com
Val di Fassa: Rigenerarsi con la natura
val di fiemme: gusto E tradizione
Sarà difficile resistere alla tentazione di una romantica gita sulla slitta, distrarsi con uno shopping di classe, e gustare i piatti della tradizione fassana.
Gusto e tradizione, ski nordico, di fondo, ciaspole ma anche strutture super attrezzate per famiglia… tutto questo e molto di più in Val di Fiemme.
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Valsassina: un connubio vincente
PAGANELLA: Un’isola di benesserE
Voglia di neve e di sci a mille, e voglia di macinare chilometri zero? In Valsassina c’è il comprensorio tutto da scoprire.
Sauna finlandese, Biosauna, Sauna alle erbe, bagno turco, sono solo alcuni dei momenti di relax che rendono l’Altopiano della Paganella una vera isola di benessere.
inverno in Val di Fassa significa soprattutto neve e divertimento. Lo sci da discesa è uno degli sport più praticati, ma lontano dalle piste e dalle folle di sciatori trovano spazio tante altre attività outdoor per una vacanza a tutto fitness “no sci”. Il programma per la tua settimana “fit&fun” alterna allo sport speciali momenti di relax. Si parte dal nordic walking, la disciplina più trendy del momento, per arrivare alle ciaspolate, meno impegnative ma altrettanto suggestive. E quest’anno al piacere dello slalom tra nevi intonse, in Val di Fassa si aggiunge quello dei tuffi con l’inaugurazione, nel corso della stagione invernale, del nuovo centro acquatico di Canazei. Ben 680 mq di acqua distribuiti su una superficie complessiva di 2400 mq, con tre vasche: una natatoria semiolimpionica, una “fun” con giochi d’acqua e una per bimbi, il tutto collegato alla già esistente zona wellness “Eghes” ideata secondo i principi di bioclimatologia delle terme romane. Info: www.fassa.com
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l comprensorio dei Piani di Bobbio & Valtorta, Piani d’Erna e Piani di Artavaggio, è un paradiso per gli appassionati della neve in tutte le sue forme: dallo sci alpino allo sci nordico, dal telemark allo snowboard, senza dimenticare le ciaspole. Da sempre considerati un’oasi di sole e neve, oggi i Piani di Artavaggio stanno vivendo un entusiasmante momento di rilancio, grazie alle nuove strutture che permettono alle famiglie e ai giovanissimi di imparare a sciare o slittare con bob e gommoni su piste perfettamente battute e innevate, affidandosi a quattro tapis roulants per tornare, senza alcuna fatica, all’inizio delle proprie discese. I Piani di Artavaggio sono anche il terreno ideale per le gite di scialpinismo (adatte pure ai meno esperti) e per divertenti camminate con le ciaspole. I Piani d’Erna, invece, sono l’ambiente ideale per avvicinarsi alla montagna d’inverno. Basta infatti un... tiro di funivia per raggiungere i 1.300 metri del “balcone di Lecco” e immergersi nella magia della montagna d’inverno, al cospetto del monte Resegone. Ai Piani d’Erna, infine, è possibile effettuare escursioni sui sentieri con le ciaspole, discese con slittini, gommoni e bob sulla pista innevata del tubing, rilassarsi al sole... Una giornata ai Piani d’Erna è un’immersione nella freschezza e nella magia dell’inverno. Info: www.pianidibobbio.com
è una valle dove “lo scambio” ha ancora un valore. Dove il produttore, l’albergatore e il ristoratore condividono sapori, esperienze e ricerca. “Tradizione e gusto” è una proposta dedicata agli ospiti che cercano una vacanza autentica in strutture ricettive, ricche di fascino e tradizione. Gli alberghi della Valle specializzati nello “STARBENE NELLA NATURA” offrono ai loro ospiti la Non Solo Sci Card & Family Card che propone escursioni guidate con le ciaspole, attività nella natura e facili passeggiate. Inoltre dedicano attenzioni particolari ai propri ospiti con massaggi defatiganti, rigeneranti bagni di fieno o trattamenti balsamici alle caratteristiche essenze della montagna. Delle 5 Skiarea della Val di Fiemme-Obereggen, lo Ski Center Latemar è il più grande carosello sciistico del Comprensorio e permette di spostarsi fra Trentino e Alto Adige. Il Passo Lavazé - Passo Oclini è un altopiano dove convivono discesa e fondo. L’area offre anche 80 km di piste per lo sci di fondo (quota 1.800), mentre nei sentieri del bosco si può fare fondo, nordic walking o passeggiare con le ciaspole. Info Apt Val di Fiemme - Tel 0462 241111 - www.visitfiemme.it
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hi non ama la discesa, che vanta oltre 50 chilometri di piste della Skiarea Paganella, trova sulle Dolomiti Paganella valide alternative. Due anelli per il fondo, uno attorno al lago di Andalo, 2,5 km illuminati dove si scia fino alle 21.00, e uno collegato di 5,5 km in mezzo ai boschi. Chi invece è alla ricerca di momenti speciali, li troverà nelle ciaspolate in compagnia delle Guide Alpine nella natura incontaminata dei boschi dell’Altopiano della Paganella e immersi nel Parco Naturale Adamello Brenta. Gli amanti del brivido possono provare l’emozionante contatto con la natura d’alta quota nel Parco Adamello Brenta accompagnati da Guide Alpine che condurranno gli appassionati in splendide escursioni con gli sci d’alpinismo. In alternativa, per i più pigri, gite in carrozza o con il gatto delle nevi per raggiungere i numerosi rifugi dove gustare le prelibatezze della gastronomia trentina. Numerosi centri wellness & beauty, all’interno degli alberghi propongono trattamenti innovativi e rivitalizzanti, ma l’offerta top è il centro piscine e benessere AcquaIN, oltre1200 mq di spazi studiati ah hoc per vivere veri momenti di remise en forme. www. visitdolomitipaganella.it
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BIELMONTE: IL PARCO DELLA NEVE
VILLACH: 1000 E UNA VOGLIA DI…
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Stazione sciistica che sorge nel cuore dell’Oasi Zegna, area protetta situata in provincia di Biella, Bielmonte assicura divertimento a tutto tondo, con un occhio attento ai bambini. eta ideale per famiglie e sportivi di ogni età, consente di vivere la montagna nei suoi aspetti più veri grazie a un’ampia offerta di iniziative eco-compatibili: dallo sport al divertimento, dalle uscite in natura alla didattica per i più piccoli. Nel Biellese, Bielmonte dispone in totale di 20 km di tracciati per lo sci da discesa, dalle piste più semplici alla “nera” del Dosso Grande, 20 km per lo sci di fondo e 50 km di rete percorribile con le racchette da neve, che si inoltrano nella natura incontaminata, regno di camosci e caprioli. Da quest’anno la stazione si arricchisce di un nuovo snowboard park sulla pista del Massaro, con tanti appuntamenti per gli appassionati di questa disciplina sportiva, e di una seconda Scuola di Sci. Segnalata da una ricerca condotta da un centinaio di pediatri, è tra le stazioni sciistiche ideali
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per bambini nell’Italia Nord-Ovest (per le sue peculiarità e l’ottimale rapporto tra servizi offerti e costi). Bielmonte si appresta a vivere la nuova stagione con tariffe agevolate sugli skipass in alta e bassa stagione per famiglie e sciatori “over 60”. Bielmonte non è solo da vivere con gli sci ai piedi. Presso il Palasport, sede anche di eventi e iniziative speciali, è possibile praticare alcune discipline di sport indoor grazie a una pista di pattinaggio sul ghiaccio e una parete artificiale per l’arrampicata. La sera poi il divertimento continua, grazie all’illuminazione delle piste per allenamenti e iniziative speciali, le “ciaspolate” e le gite con gli sci da fondo in compagnia di guide naturalistiche, alla scoperta del territorio, e le serate a tema con musica, proposte di menù tipici e degustazioni presso i locali del Consorzio Turistico Oasi Zegna.
Info: Il ricco calendario di eventi ludici, sportivi, gastronomici è consultabile sul sito www.oasizegna.com Albergo Ristorante Bucaneve Tel.: +39-015.744184 Sito internet: www.bucaneve.eu Email: mail@bucaneve.info
Che si tratti di un long weekend o di una settimana, Villach, a pochi chilometri dal confine di Tarvisio, è una meta ideale per le vacanze invernali. ante le proposte per la stagione sciistica: piste sempre innevate, rifugi dove riposarsi gustando l’arte culinaria della Carinzia, ma non solo. Anche slittini, pattinaggio sul ghiaccio e molto altro. E una volta tolti gli sci sarà impossibile non lasciarsi tentare dal tepore delle acque termali di Bad Blaiberg o di Warmbad. Con i suoi 60 chilometri di piste, l’Alpe Gerlitzen è il più vasto comprensorio sciistico della regione di Villach, ideale per i principianti grazie a piste ampie di varia difficoltà, certificate dal marchio di qualità “Welcome Beginners”. Ma non solo: nella Freeride Area e nel Freestyle Park non mancano salti e discese per le più spericolate evoluzioni con sci e snowboard. Il monte Verditz è, con Gerlitzen, Dobratsch e Dreiländereck, una delle mete sciistiche più apprezzate della Regione. La sua più grande attrazione è la pista lunga ben 8,5 km che dalla vetta scende
fino al fondovalle. Negli ultimi anni il Verditz ha riscosso grande successo anche tra gli scialpinisti, in particolare tra coloro che si avvicinano per la prima volta alla disciplina, per allenarsi e per mettere alla prova le proprie capacità raggiungendo il lago Schwarzsee. Qui si trova anche un anello da fondo lungo 5 chilometri. E per chi proprio non ama sciare ma non vuole rinunciare al divertimento sulla neve, ecco pronte ciaspole e slittini per tornare a valle a tutta velocità. Una volta tolti gli sci è impossibile non lasciarsi tentare dal tepore delle acque termali di Bad Blaiberg o di Warmbad. La Regione di Villach infatti, una delle più rinomate stazioni wellness d’Austria, è ricca di sorgenti di acque termali, per le quali è famosa sin dai tempi degli antichi romani. Terme, centri massaggi, gallerie climatiche sono solo alcune delle proposte che la regione offre. Quest’anno, inoltre, la novità più sorprendente
riguarda i mercatini di Natale che sono divisi in cinque settori tematici: Avvento Carinziano, Avvento all’Alpe Adria, Fiera d’Avvento, Dolci d’Avvento e Arte d’Avvento. L’offerta alberghiera è varia e diversificata. Dall’Holiday Inn, sulla sponda della Drava, un business hotel di alto livello con interessanti pacchetti, al Wellness & Genießerhotel Karnerhof, elegante e raffinato Hotel sulla sponda del Lago di FaaK, che coccola i propri ospiti tra piatti della cucina ricercata e l’ampia area spa con zone esterne a pochi passi dalle acque turchesi del lago. Info: Ente del Turismo di Villach www.region-villach.at, Hotel Holiday Inn www.holidayinn-villach.com, Wellness & Genießerhotel Karnerhof, www.karnerhof.com
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WEEKEND IN EMILIA ROMAGNA
CON LA PEUGEOT 508 SW
VIVERE I PARCHI ANCHE IN INVERNO Per un fine settimana alternativo, vi proponiamo il Parco modenese del Frignano, dove dedicarvi alle ciaspolate in compagnia. Ma se volete prolungare il vostro soggiorno non avete che da scegliere tra il comprensorio sciistico del Monte Cimone, o quello dell’Abetone, sconfinando in Toscana.
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e state pensando che i parchi siano visitabili solo con la bella stagione, vi sbagliate. Soprattutto se si parla del Parco dell’Alto Appennino modenese, meglio conosciuto come Parco del Frignano, per via della regione che lo interessa. Qui, infatti, le montagne formano un’ampia distesa che comprende tutto il crinale modenese per più di 15mila ettari, e poco distanti ci sono il Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, a nord-ovest, e il Parco del Corno alle Scale, a sud-est. Inoltre le praterie d’alta quota si rivestono di neve per circa sei mesi l’anno, e una delle attrattive principali, soprattutto nella stagione invernale, è il comprensorio sciistico del Monte Cimone, una delle vette più alte degli Appennini grazie ai suoi 2.165 metri. Gli amanti della natura resteranno poi affascinati dalla biodiversità di questi scenari. Su queste montagne potete incontrare caprioli, daini, marmotte, lupi e cinghiali, oltre a centinaia di uccelli nidificanti la cui regina indiscussa nel Parco è la maestosa aquila reale. I sentieri più belli prevedono un’ascesa verso i maggiori laghi o le vette del Parco.
Per esempio una delle più popolari e anche impegnative, è quella che da Fiumalbo porta al monte Cimone in circa 5 ore. Dalle sue pendici, invece, presso il Lago della Ninfa a quota 1500 mt, partono innumerevoli passeggiate ed escursioni. Il Parco ne organizza sempre, e gli appuntamenti fissi, aggiornati costantemente, sono visibili sul sito. Per il 2012, per esempio, “Inverno nel Parco” è un calendario di escursioni con le racchette da neve, adatte a tutte le età e capacità. Il programma dettagliato degli eventi sarà disponibile dal 15 dicembre 2011 sul sito. Se decideste di passare qualche giorno da queste parti, mettete in conto una visita anche al complesso sciistico dell’Abetone, andando in direzione di Lucca. Il valico dell’Abetone (1388 mt.) si trova al confine tra Emilia Romagna e Toscana, ed è una delle più importanti stazioni sciistiche appenniniche. Le quattro valli del territorio, Val di luce, Valle dello Scoltenna, Valle del Sestaione e Val di Lima, sono ben collegate tra loro e offrono 50 km di piste da sci servite da 22 impianti di risalita. Vi è poi una pista anulare di 18 km dedicata allo sci di fondo.
COME ARRIVARE In auto: Dalla A1 (MI-BO) uscire a Modena Sud e prendere la SS 12 per l’Abetone, che transita da Pievelago, o la SP 4, che transita per Vignola, Fanano e Sestola. Dalla A11 Viareggio-Firenze uscire a Lucca e prendere la Statale 12 Abetone. INFO: www.parcofrignano.it Tel. 0536.72134 – Fax. 0536.71394 www.cimonesci.it www.abetone.com DOVE DORMIRE Val di Luce Spa Resort Via Val Di Luce 22, 51021 – Abetone –PT Tel. 0573.60961 – Fax. 0573.609640 info@valdilucesparesort.it www.valdilucesparesort.it DOVE MANGIARE Ristorante La Capannina Via del Brennero, 520 - Abetone –PT Tel. 0573.60562
COMPAGNA DI VIAGGIO: PEUGEOT 508 SW Progettata per offrire un’eccellente abitabilità a bordo, la Peugeot 508 SW è perfetta per trascorrere un fine settimana alla scoperta di uno dei tantissimi e bellissimi parchi che offre il nostro Paese. Gli interni sono accoglienti e curati nei dettagli, e offrirono tutto quello di cui si ha bisogno quando si affrontano lunghi viaggi. Tra le dotazioni disponibili ci sono l’Head Up Display a colori (che proietta su una lamina all’altezza dello sguardo del conducente, tutte le principali informazioni inerenti alla guida), il clima automatico quadri zona, la commutazione automatica degli abbaglianti (una telecamera sulla base dello specchietto retrovisore analizza continuamente le condizioni di marcia gestendo le luci, che passano da abbaglianti ad anabbaglianti quando si incrociano altri veicoli), l’Intelligent Electronic Key (il sistema di apertura e accensione intelligente con chiave elettronica), il freno di stazionamento elettrico (appena si accelera un minimo, il freno a mano si disattiva da
PEUGEOT 508 SW 2.0 HDi Dimensioni:
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Velocità massima: 0-100 km/h:
solo), il massaggio lombare elettrico per chi guida (indispensabile per i vostri weekend), oltre al tetto Ciel panoramico in cristallo oscurato, e allo schermo per la navigazione da 7”. Infine, la 508 SW parcheggia da sola grazie all’Advanced Parking System, abbinato ai rilevatori di ostacoli davanti e dietro. Anche il bagagliaio merita due parole: la sua capacità è di 660 litri, ma ribaltando i sedili arriva a ospitare fino a 1.865 litri. Per quanto riguarda motori e allestimenti, ce n’è per tutti i gusti. Due 1.6 a benzina declinati nelle potenze di 120 Cv (abbinato al cambio robotizzato a sei marce) e 156 Cv (abbinato al cambio manuale e automatico), e tre Diesel, il 1.6 HDi da 112 Cv (sia manuale sia automatico), il 2.0 HDi da 140 Cv (163 con l’automatico), e il più potente 2.2 HDi da 204 Cv. Gli allestimenti proposti sono la Access, la più completa Active, la Business, la Allure e la più potente GT. Prezzi da 24.450 euro, fino a un massimo di 38.950 euro.
223 km/h 9,5 secondi
Potenza:
163 Cv a 3.750 giri/minuto
Consumo medio:
17,5 l/km
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340 Nm a 2.000 giri/minuto
Emissioni di CO2:
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di Himara Bottini
IN BRETAGNA, DOVE TUTTO È LEGGENDA
Per lo spirito da esploratore che si cela in ognuno di voi, la Bretagna vi riserverà continue sorprese. Dalle coste selvagge e suggestive alle cittadine medievali, è terreno ideale da percorrere a bordo della nuova Peugeot 3008 Hybrid4, il primo ibrido Diesel davvero rispettoso dell’ambiente.
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i sono tante cose della Bretagna che colpiscono il viaggiatore, ma la prima in assoluto è il paesaggio, così diverso da quello cui siamo abituati. Una distesa di casette in granito con i tetti in ardesia, così perfettamente distribuite, vi rapiranno lo sguardo non appena avrete l’occasione di addentrarvi nell’interno della Bretagna, tra sali scendi lungo le colline. Mentre la costa, rocciosa e accidentata, vi regalerà un panorama maestoso, caratterizzato da scogliere a strapiombo sul mare, isole, fiordi, promontori e alte falesie di granito, il tutto reso ancora più impervio dai venti costanti, dalle forte correnti e dalle maree. Sì perché il vento in Bretagna è come il sidro e la crêpe: ne potete godere tutto l’anno, sempre che siano di vostro gusto, indipendentemente dalla stagione. Non a caso è considerata la patria della vela e meta preferita dai surfisti e praticanti del genere... Ultimo ma non meno suggestivo, la Bretagna è nota anche per il fenomeno delle maree, incredibilmente affascinante. Si deve assolutamente provare l’emozione di passeggiare la mattina sulle lunghe distese di sabbia, lasciate nude dal ritiro delle acque, tra barche docilmente adagiate su un fianco, e crostacei e molluschi che non mancheranno di tagliarvi la strada, furtivi e fortemente in attesa che torni l’alta marea, con il timore di finire serviti in uno dei tanti ristoranti che propongono magnifici piatti di pesce fresco... PRIMO GIORNO: DA SAINT MALO A DINAN Partiamo quindi alla scoperta della Bretagna e ci facciamo accompagnare dal nuovo crossover della Peugeot: la 3008 Hybrid4, il primo ibrido sul mercato con motore Diesel che ben si adatta a questo territorio, rispettoso più che mai dell’ambiente, forte dei bassi consumi e delle contenute emissioni di CO2. Il nostro punto di partenza è la città di Saint Malo, patria di personaggi illustri come lo scopritore del Canada Jacques Cartier e lo scrittore René de Chateaubriand, un importante porto mercantile e peschereccio e, da qualche decennio, anche gettonata meta di villeggiatura. Il suo paesaggio è molto scenografico e mutevole, per via delle più forti escursioni di marea al mondo, dei violenti temporali e, poche ore
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CAP FRÉHEL
dopo, di un cielo blu che sembra fondersi con il colore del mare. Anche se non vi sembrerà vero, l’80% del centro storico di Saint Malo è rimasto distrutto nel 1944 dopo la cacciata delle armate tedesche, ma poi è stato meticolosamente ricostruito e oggi resta racchiuso entro i bastioni, eretti nel XII secolo e poi modificati e ampliati fino al XVIII, su cui vi consigliamo una passeggiata al tramonto, per apprezzare il panorama sulla città e sul mare. In centro merita una visita il monumento simbolo della città, la cattedrale di St-Vincent, del 1144, anch’essa ricostruita in parte dopo i bombardamenti del 1944. Al di fuori delle mura, invece, sorge il Fort à la Reine, castello ultimato alla fine del Seicento da Sébastien Vauban, il cui mastio ospita il Musée d’Histoire de la Ville, dove sono illustrate le storie della città e dei suoi figli più celebri. All’estremità nord della penisola, infine, c’è il Fort National, eretto sempre da Vauban nel 1689, tranquillamente raggiungibile a piedi approfittando della bassa marea, da cui apprezzare la vista delle mura. Di fronte, sull’Ile du Grand-Bé, riposa lo scrittore Chateaubriand. Riprendiamo la Peugeot 3008 Hybrid4 e ci dirigiamo verso Dinard, un antico borgo di pescatori diventato una graziosa stazione turistica tra gli anni 1858 e 1868. Grazie al suo clima, al paesaggio ameno e alle dimore particolarmente eleganti, era considerato uno dei centri balneari più esclusivi della Belle époque. Passeggiando lungo il mare se ne può apprezzare il ricco patrimonio architettonico, come il Casino, il Palais des Arts e du Festival, e Villa
Eugénie, dell’architetto Pichot, costruita nel 1868 per accogliere Napoleone III e l’imperatrice Eugenia de Montijo, che però non vi giunsero mai, e oggi sede di un museo di storia locale. Nel periodo di alta stagione turistica, Dinard conserva ancora quell’atmosfera che Picasso trasmise alle sue tele intorno al 1920, mentre quando i villeggianti se ne vanno, la cittadina sembra assonnata, ma i sentieri litoranei regalano comunque delle passeggiate spettacolari anche in inverno. Proseguendo verso ovest, per circa 30 chilometri, raggiungiamo poi il centro balneare di Saint Cast le Guìldo, che offre stupendi panorami e, dopo un’altra ventina di chilometri, sempre verso ovest, raggiungiamo il trecentesco Fort La Latte, altro punto panoramico magnifico. 2 km più in là inizia la D34, precisamente a Cap Fréhel, strada costiera tra le più note che porta all’incantevole spiaggia di Sables d’Or les Pins. Il viaggio si rivela magico, merito anche della 3008 Hybrid4, che non manca di sorprenderci. Potendo scegliere tra quattro modalità di guida non si può non trovare lo stile che fa per voi. Iniziamo provando a mettere il cambio in funzione A, e premendo un po’ il pedale dell’acceleratore la vettura avanza spinta dalla trazione posteriore in modalità elettrica. Se premiamo un po’ più a fondo subentra immediatamente il motore Diesel, e la 3008 torna una trazione anteriore. Durante i cambi di marcia l’elettrico interviene per alcuni istanti annullando significativamente il fastidioso effetto a elastico tipico dei cambi robotizzati. Giocando infine sul rilascio del freno, si può ottimizzare il recupero dell’energia, che sulla Hybrid4 si dimostra davvero efficace. Insomma, guidarla è
davvero piacevole e la sensazione di sicurezza non ci abbandona mai. In Bretagna, inoltre, non è difficile incontrare qualche tratto sterrato, soprattutto se vi piacciono le deviazioni o se amate andare un po’ alla scoperta dei dintorni, e la modalità 4X4 diventa obbligatoria, oltre che utile, se si incontra per esempio qualche fondo viscido. In posizione Sport, invece, si possono sfruttare al massimo i 200 Cv di potenza di questa Peugeot, che risponde prontamente ai comandi dell’acceleratore grazie al 2.0 a gasolio che, in partenza da fermi, si avvia subito non appena rilasciato il pedale del freno. Ultima ma non meno importante, la modalità ZEV è la più indicata tutte le volte che si attraversa uno dei numerosi centri cittadini bretoni. L’autonomia della corrente è per cinque chilometri, più che sufficiente per arrivare dall’altra parte del paese. Dopo esserci divertiti un po’ ripercorrendo a ritroso il nostro percorso, ci lasciamo alle spalle Dinard e arriviamo a Dinan, un po’ più all’interno rispetto alla costa. Sorta nell’alto Medioevo sulla riva sinistra della Rance, è cinta ancora oggi dai bastioni risalenti alla fine del 1200 - inizio 1300. Da molti Dinan è acclamata come una delle cittadine più belle della Bretagna. Il suo patrimonio architettonico vanta le fortificazioni, pressochè intatte: 2.700 metri di mura, 14 torri, 4 porte monumentali e un torrione (del 1380), oggi Chateau-Museé, dedicato alla storia locale. Il centro cittadino, invece, è caratterizzato da antiche piazze, viuzze acciottolate e alberate, case a graticcio dalle pareti inclinate, giardini e monumenti quali la basilica romanico-gotica di Saint Sauveur, e la panoramica Tour de l’Horloge (XV secolo).
SAINT JACUT DE LA MER
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TRÉGOMAR
PLÉDÉLIAC
SECONDO GIORNO: DA DINAN A MORLAIX Il secondo giorno decidiamo di ripartire da Dinan seguendo la strada principale che porta verso ovest (N176). Le cose da vedere, da fare, o le città da scoprire, sono veramente tante. Per esempio, mentre ci dirigiamo alla volta di Lamballe, prendiamo una deviazione (la D16) e ci rechiamo al Chateau de la Hunaudaye, a Plédéliac, risalente al 1220 e protagonista di distruzioni, ricostruzioni e ristrutturazioni nel corso dei secoli. A Lamballe, invece, l’antica capitale del ducato di Penthièvre, si può visitare il Musée Mathurin-Méheut, dove sono conservate le opere dell’omonimo pittore e ceramista nativo del luogo. Proseguiamo per una quindicina di chilometri (sulla N12) e incontriamo Saint Brieuc, centro industriale e commerciale che deve il suo nome al santo gallese che la fondò nel VI secolo. Il monumento più importante della città è la cattedrale di Saint Etienne, risalente al XIII-XIV secolo, davvero imponente per via di una struttura a fortezza. Le sue mura, infatti, sono massicce e le torri hanno persino contrafforti, feritoie e piombatoi. A 20 km di distanza sorge, invece, Saint Quay Portrieux, una vivace stazione balneare dal 1845, grazie alla bellezza delle sue spiagge e alla vicinanza con le falesie di Plohua, pochi chilometri più a nord, le più alte della Bretagna con i loro 104 metri. I paesi che definiscono la Bretagna lungo la costa ovest sono molti e diversi, ma il bello dei viaggi in macchina è che non bisogna necessariamente programmare tutto. Potete decidere di fermarvi dove volete, lasciandovi catturare da una spiaggia, da un castello o da un centro cittadino. Risalendo a nord si incontrano Paimpol, paese reso celebre dallo scrittore Pierre Loti nel romanzo “Pescatori d’Islanda”, del 1886, la cui economia si basa oggi sul turismo ma anticamente la sua
SAINT BRIAC SUR MER
vocazione era totalmente peschereccia. Da qui fino a Morlaix percorrerete la famosa Costa di Granito Rosa (la D786), così chiamata per via delle sue titaniche e bizzarre rocce di granito che al tramonto si tingono di rosa. 6 km più a nord di Paimpol si può scegliere di visitare la Ile de Bréhat, molto apprezzata per il clima mite e per la ricchezza della flora, quasi esotica. 37 km e si arriva a Tréguier, un’antica città episcopale, patria di Saint Yves Hélori, protettore della Bretagna, e degli scrittori Ernest Renan e Anatole le Braz. Stupenda la sua cattedrale gotica di Saint Tugdual, edificata nei secoli XIV-XV sulle fondamenta di un tempio romanico, di cui oggi resta la torre Hastings, considerata tra le più belle della Bretagna. Dopo 18 km potete raggiungere Lannion, capitale bretone delle telecomunicazioni, con un centro storico meraviglioso composto da edifici quattrocinquecenteschi ricoperti da ardesia, ma se non volete perdervi il tratto considerato più panoramico della Corniche Bretonne, imboccate la D65 per Perros-Guirec, Ploumanac’h e Trégastel Plage (circa una trentina di chilometri). Proseguendo invece in direzione di Morlaix, dovete affrontare gli ultimi 35 km, e arriverete in questo porto mercantile e turistico, sulla cui baia vigila l’ottocentesco viadotto in granito (lungo 285 metri è alto 58), e famosa per la sua tradizione nella fabbricazione dei sigari, risalente al 1736. Il suo centro storico vanta dimore pittoresche “a lanterna”, come la maison de la Reine Anne, del primo ‘500, o alcune tipiche case dalla facciata aggettante ornate di tramezze di legno. Infine, per i più instancabili, da Morlaix partono due strade, quella costiera a nord-ovest che fiancheggia la baia fino a Roscoff (D58), e quella più interna che porta a Landerneau, a 14 km da Brest (N12).
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COMPAGNA DI VIAGGIO: PEUGEOT 3008 HYBRID4 LA MIGLIORE AMICA DELL’AMBIENTE
Il nuovo crossover Hybrid4 della Peugeot si riconosce dalle altre 3008 per alcuni particolari estetici. Oltre ai badge cromati sulle fiancate e sul posteriore della vettura, le luci diurne aggiungono una barra a led mentre l’ampia griglia ospita due listelli orizzontali cromati, oltre ovviamente al nuovo marchio del Leone. Gli interni si riconfermano spaziosi e curati, con delle modifiche alla grafica della strumentazione: il contagiri è stato sostituito da un quadrante che indica la percentuale di potenza utilizzata o recuperata in frenata e in decelerazione, mentre un display tra i due quadranti ci dice quando stiamo guidando im modalità ecologica (ci sarà quindi il verde), e quando si sta recuperando energia (azzurro). Uno schermo da 7” a colori, invece, ci informa in tempo reale sullo stato di carica della batteria, segnalato da un indicatore elettronico a otto tacche. Sul tunnel centrale, infine, troverete la manopola per selezionare una delle quattro modalità di guida: Auto, Sport, 4WD e ZEV. Ma la vera novità di questa 3008 Hybrid4 si nasconde sotto pelle, grazie al primo ibrido Diesel sul mercato. L’ormai noto 2.0 HDi da 163 Cv (che spinge le ruote anteriori), infatti, è abbinato a un motore elettrico di 37 Cv (che agisce sul posteriore), e quando lavorano insieme la trazione diventa
integrale, per una potenza massima di 200 Cv e 500 Nm di coppia. Se a questo aggiungiamo il sistema Start&Stop di ultima generazione, il recupero dell’energia in frenata e il cambio robotizzato sequenziale a sei rapporti, si possono percorrere in media 25 km/l per emissioni di Co2 pari a 99 g/km (che possono diventare 104 /108 sulle versioni più equipaggiate). A rimetterci è solo il bagagliaio che, dovendo lasciare spazio al motore elettrico, offre una capacità minima di 420 litri (70 in meno rispetto alla 3008), fino a un massimo di 1241 con il divano posteriore abbassato. L’unica già ordinabile è la Limited Edition, che per via del ricco equipaggiamento costa 41.000 euro, mentre le altre offriranno comunque una dotazione completa: oltre all’Esp e a sei airbag, ci sono i sensori di distanza posteriori, il “clima” automatico bizona e il vivavoce Bluetooth. Il prezzo in questo caso è di 36.500 euro (per la Hybrid4 a 104 g/km di Co2), ma se rinunciate al navigatore satellitare, ai cerchi in lega di 17’’, e all’head up display (una lamina trasparente che proietta sul parabrezza, all’altezza dello sguardo del conducente, le principali informazioni di guida), la potete portare a casa a 34.700 euro. Da gennaio 2012.
COME ARRIVARE Le autostrade da prendere (da Genova le A10, A8, A7, e da Milano le A4, A5) portano tutte a Lione. Percorrendo la A6 per circa 300 km si arriva a Parigi. Le A11, A81 e N157 conducono a Rennes (in 347 km), da cui poi si può raggiungere Saint Malo (69 km sulla N137). INFO www.saint-malo-tourisme.com www.ville-dinard.fr www.dinan-tourisme.com www.morlaix.fr DOVE DORMIRE MANOIR DU CUNNINGHAM Albergo 3 stelle lontano dalla folla ma con ogni comfort. 9 Place Monseigneur Duchesne 35400 - Saint Malo. Tel. 02.99213333 - Fax. 0299213334 www.st-malo-hotel-cunningham.com e-mail: cunningham@wanadoo.fr GRAND HÔTEL BARRIÈRE L’albergo più fantastico di Dinard è questo antico palazzo ristrutturato in maniera impeccabile. 3 blvd Féart - Dinard Tel. 02.99882626 www.lucienbarriere.com
LA VILLA CÔTÉ COUR Per un’esperienza da sogno, dispone di sole quattro camere. 10 Rue Lord Kitchener - Dinan Tel. 02.96393007 www.villa-cote-cour-dinan.com HÔTEL DE LA TOUR DE L’HORLOGE 12 camere nel cuore del centro storico, in un’incantevole casa del XVIII secolo, con vista sulla torre dell’orologio. 5 Rue de la Chaux - Dinan Tel. 02.96399692 www.hotel-dinan.com HOTEL DE L’EUROPE Regale, raffinato e tranquillo, occupa un elegante edificio ottocentesco. 1 Rue d’Aiguillon - Morlaix Tel. 02.98621199 www.hotel-europe-com.fr
DOVE MANGIARE LE CHALUT Il ristorante più famoso di Saint Malo, meta imperdibile per gli amanti del pesce. Per la cena si consiglia di prenotare. 8 Rue de la Corne de Cerf - Saint Malo Tel. 02.99567158
6 Rue Sainte Claire - Dinan Tel. 02.96390252
CRÊPERIE MARGAUX Meravigliosa e piccola crêperie. 3 Place du Marché aux Légumes Saint Malo Tel. 02.99202602 www.creperie-margaux.com CHEZ MA POMME Cucina di tante specialità innovative e dessert preparati con lo squisito caramello bretone. 6 Rue Yves Verney - Dinard Tel. 02.99468190 CRÊPERIE CÔTÉ MER Deliziosa e piccola crêperie situata in un’incantevole via pedonale. 29 blvd Wilson - Dinard Tel. 02.99168030 LE CANTORBERY In una magnifica casa del XVII secolo, intima ed elegante, è ideale per un pranzo o una cena romantica.
LE CHAT BOTTE Il “gatto con gli stivali” è un locale del centro storico molto apprezzato per il pesce alla griglia e le crêpes. 18 Passage de la Tour de l’Horloge - Dinan Tel. 02.96853158 GRAND CAFÉ DE LA TERRASSE Nel cuore della cittadina, una straordinaria brasserie fondata nel 1872. Una vera e propria istituzione. 31 Place des Otages - Morlaix Tel. 02.98882025
GLI EVENTI DA NON PERDERE NEL 2012 Maratona di Mont Saint-Michel 13 maggio 2012 www.montsaintmichel-marathon.com Art Rock - Saint-Brieuc 25-27 maggio 2012 Stagione di festival bretoni. Info: www.artrock.org Etonnants Voyageurs (I viaggiatori sorprendenti Saint-Malo - 26-28 maggio 2012 La città corsara si trasforma in una cittadella della letteratura. Info: www.etonnants-voyageurs.com Biennale Estuaire Nantes et Saint-Nazaire giugno-agosto 2012 Info: www.estuaire.info Festival de Cornouaille - Quimper luglio 2012 Nel centro storico di Quimper. Info: www.festival-cornouaille.com Troménie di Locronan Piccoli Troménie - luglio 2012 Info: www.locronan.org
PEUGETO 3008 HYBRID4 Dimensioni: Potenza motore termico: Coppia: Potenza motore elettrico: Coppia: Velocità massima: 0-100 km/h:
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437/184/164 163 Cv a 3.850 giri/minuto 300 Nm a 1.750 giri/minuto 37 Cv tra 2.000 e 7.500 giri/minuto 200 Nm a 1.290 giri/minuto 191 km/h 8,5 secondi
Consumo medio:
25 km/l
Emissioni di CO2:
99 g/km
Festival storico di Vannes dal 12 al 14 luglio 2012 Info: www.mairie-vannes.fr Brest - 13-19 luglio 2012 Ogni quattro anni Brest si trasforma nel più grande porto del mondo. Info: www.lestonnerresdebrest2012.fr WEEKEND IN
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CITROËN DS5 2.0 HDi
t enden N OVITÀ za 2012
Dimensioni: Potenza:
S U V & S U PNEORVSIUT VÀ
453/187/151 163 Cv a 3.750 giri/minuto
Coppia: 340 Nm tra 2.000-3.000 giri/minuto Velocità massima: 0-100 km/h:
212 km/h 10,1 secondi
Consumo medio:
16,4 km/l
Emissioni di CO2:
154 g/km
PEUGEOT 208
PERDE PESO, SI ACCORCIA MA È PIÙ OSPITALE
CITROËN DS5
ORIGINALE E “VERY CHIC”
A
A
MAZDA 3
Il terzo modello della gamma DS di Citroën è il giusto compromesso per chi è indeciso tra una station o una monovolume, e in più è davvero diversa da tutte le altre. differenza delle altre appartenenti alla serie DS, la DS5 non deriva da nessun modello della Citroën in particolare, quanto piuttosto dalla Peugeot 3008, con cui condivide il pianale e la versione ibrida. A parte questo però, la DS5 è in tutto e per tutto degna erede della sua antenata. Lunga 453 cm e larga 187, qualcuno la definisce una crossover, qualcun altro una monovolume, qualcun altro ancora una station, mentre la Citroën la inquadra nella categoria delle “shooting brake”, ossia le granturismo wagon degli Anni 60. La DS5 è comunque un po’ di tutti questi modelli messi insieme, e di sicuro è molto originale. Basta vedere le due griglie a forma di “C” nel paraurti anteriore, che migliorano l’aerodinamica ma sono anche del tutto innovative, che includono i fendinebbia e e nella parte superiore sono cromate. Cromature che ritornano anche nella mascherina, nei profili che dai fari arrivano fino alle portiere davanti, dei terminali di scarico (di cui uno è finto), e dei profili sulla parte bassa della fiancata, oltre che nell’abitacolo. Materiali di alto livello, abbondanza di pelle e metallo, e comandi disposti in maniera tale che si ha l’impressione di trovarsi di fronte a un cockpit aeronautico. Il volante, infatti, è tagliato nella parte bassa, la plancia è rivolta verso il conducente, sul parabrezza vengono proiettate le informazione dell’head-up display, nella consolle centrale, che include il navigatore, dei tasti a bilanciere servono per aprire i finestrini e, ciliegina sulla torta, sul
tetto in cristallo ci sono tutta un’altra serie di comandi. Qualche parola in più merita proprio il tetto panoramico, che è di serie ed è diviso in tre parti richiudibili singolarmente, quella posteriore larga quanto il divano, e due più piccole rispettivamente sopra conducente e passeggero, ciascuna dotata di tendina... Il resto è più comune, come i sedili riscaldabili e con funzione di massaggio per quello di chi guida, o il bracciolo con vano di raffreddamento, fino alla tecnologia di bordo, come l’Intelligent Traction Control, l’avviso di superamento della linea di carreggiata, o la telecamera per la retromarcia. Cinque i motori, i due Diesel 1.6 e-HDi da 110 Cv e il 2.0 HDi da 163 Cv, il turbo a iniezione diretta di benzina di 1,6 litri che sviluppa le potenze di 155 e 200 Cv, e la versione ibrida diesel da 200 Cv (lanciato dalla Peugeot 3008 Hybrid). I prezzi partono da 29.300 euro ma potete arrivare a spenderne fino a 43.750.
ndrà a sostituire la 207, ma diversamente dalle altre novità in arrivo, la 208 è più corta di ben 7 cm e più bassa di 1 cm (è lunga 398 cm e alta 174), oltre ad aver perso circa 110 kg. E nonostante questo promette a chi viaggia dietro una maggiore comodità e abitabilità. La Peugeot dichiara infatti che ci sono 5 cm in più per le ginocchia, e che il bagagliaio ha aumentato la sua capacità di 15 litri. Oltre a queste differenze più tecniche, c’è da dire che la nuova Peugeot 208 è stata completamente rivista anche nel design, a cominciare dalla mascherina del frontale, ora più stretta e spigolosa, proseguendo con le profonde nervature nelle fiancate, fino ai fari posteriori dal disegno inedito, che richiama una “C”. Anche gli
SI È FATTA QUALCHE RITOCCO MA LE VERE NOVITÀ NON SI VEDONO MAZDA 3 2.2 DE Dimensioni: Potenza:
458/176/147 185 Cv a 3.500 giri/minuto
Coppia: 400 Nm tra 1.800 e 3.000 giri/minuto Velocità massima: 0-100 km/h:
213 km/h 8,2 secondi
Consumo medio:
18,5 km/l
Emissioni di CO2:
144 g/km
L
a seconda generazione della Mazda 3 ha subito un leggero lifting che ora le dà un aspetto più sportivo. Merito del nuovo paraurti anteriore, che grazie anche a una linea più aerodinamica convoglia l’aria con maggiore efficienza. Inedito anche il design dei cerchi, da 16 e 17 pollici, e il paraurti posteriore, con due catarifrangenti all’estremità laterali. La berlina giapponese sfoggia anche una nuovissima tinta della carrozzeria, l’Autumn Bronze Mica, portando a otto i colori disponibili. L’ampio abitacolo, invece, ospita comodamente cinque persone, e anche qui la Casa ha apportato qualche modifica, come la nuova illuminazione bianca per la strumentazione e per lo schermo da 5,8 pollici inserito nella console centrale, o le numerose cornici cromate che danno un tocco di eleganza. Per quanto riguarda i motori la gamma della Mazda
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interni sono stati totalmente ripensati: il volante è di dimensioni ridotte, il quadro strumenti è stato posto in posizione più rialzata, e sopra alla consolle centrale campeggia un ampio schermo a sfioramento. Per quanto riguarda i motori, infine, al momento del lancio (previsto per la prossima primavera), la 208 sarà spinta da cinque motori Diesel di ultima generazione, di cui quattro equipaggiati con il sistema Stop & Start e-HDi, partendo da emissioni di 87 g/km di CO2 (fino a un massimo di 99 g/km), per consumi medi di 29,4 km/l. Nuovi, invece, i propulsori a benzina 3 cilindri, il 1.0 e il 1.2 VTi, con emissioni a partire da 99 g/km di CO2 e in grado di percorrere in media 23,2 km/l, sempre secondo la Peugeot. Prezzi da circa 12.000 euro.
3 ne comprende otto: il turbodiesel di 2,2 litri da 185 e 150 Cv, e il 1.6 da 115 Cv (tutti abbinati al cambio manuale a sei rapporti), mentre i propulsori a benzina sono il 1.6 da 105 Cv, il 2.0 da 150 Cv, e il più potente turbo di 2,3 litri da 260 Cv, abbinabili in base alla motorizzazione al cambio manuale a 5 o 6 rapporti, all’automatico SkyActive a 5 o 6 rapporti, o al nuovo Activematic a 4 rapporti (ma solo per la 1.6). Infine su richiesta potete avere il navigatore integrato Tom Tom con memoria da 4 GB, il collegamento Bluetooth e la connessione audio con microfono, il sistema Keyless e l’impianto stereo Bose con 10 altoparlanti. Alla sicurezza ci pensano il sistema di controllo della trazione, quello che segnala la frenata d’emergenza, la telecamera posteriore con sensori per il parcheggio, e i fari bi-xeno adattivi. Prezzo da 16.990 euro.
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S U V & S U UPNTEOIRVLSIUT VÀY LA PEUGEOT 3008 SI LANCIA SULLE PISTE INNEVATE CON GLI SCI ROSSIGNOL
L HYUNDAI i30
UN NOTEVOLE SALTO DI QUALITÀ
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a seconda generazione della i30 vi sorprenderà per la qualità dei materiali utilizzati, per le nuove linee, che la rendono più giovanile, per la sua spiccata personalità, e per le dotazioni di cui è stata equipaggiata. Lunga solo 2 cm in più rispetto al modello attuale (ne misura 430), ha guadagnato ben 38 litri nella capacità del bagagliaio, per un totale di 378 litri. Le motorizzazioni disponibili al lancio saranno sei, tre benzina, il 1.4 da 100 Cv e il 1.6 da 120 e 135 Cv, e tre turbodiesel, il 1.4 da 90 Cv e il 1.6 da 110 e 128 Cv, tutti abbinati al cambio manuale a sei marce (l’automatico solo per i 1.6). Equipaggiata con le più recenti tecnologie Blue Drive della Hyundai, tutta la gamma della i30 potrà contare sullo Start&Stop (prima disponibile solo per le versioni a benzina), sui pneumatici a bassa resistenza al rotolamento e sull’innovativo sistema di gestione dell’alternatore, promettendo una riduzione di consumi ed emissioni notevole. Ma anche in termini
di equipaggiamento la i30 vi lascerà soddisfatti, concedendovi qualche lusso, come l’ampio display da 7 pollici nella consolle centrale, il tettuccio apribile o il climatizzatore bi-zona. Per i più esigenti l’opzionale Flex Steer permette di scegliere tra tre diverse configurazioni dello HYUNDAI i30 BLUE DRIVE 1.6 sterzo, Comfort – Normale – 430/178/147 Dimensioni: Sport, mentre le dotazioni per 128 Cv a 4.000 giri/minuto Potenza: la sicurezza comprendono Esp, Coppia: 260 Nm tra 1.900 e 2.750 giri/minuto il controllo della stabilità, sei 197 km/h airbag, più quello opzionale Velocità massima: 10,9 secondi 0-100 km/h: per le ginocchia del guidatore. n.d In vendita dalla prossima Consumo medio: primavera, i prezzi partiranno Emissioni di CO2: inferiori ai 100 g/km da circa 16.000 euro.
NISSAN EVALIA
HONDA CIVIC
VERSATILE E COMPETITIVA
TUTTA NUOVA E TECNOLOGICA
H
a le dimensioni di una berlina compatta (lunga 440 cm, è alta 186 e larga 169 cm), ma grazie al passo di 272 cm può ospitare comodamente fino a sette passeggeri e vanta un bagagliaio con una capacità di 900 litri, che diventano 2.900 se si abbattono i sedili posteriori. In particolare, quelli della terza fila si possono anche ripiegare lungo i lati dell’abitacolo, e per facilitare la salita e la discesa le portiere sono scorrevoli. Tre i motori disponibili, un benzina di 1,6 litri da 110 Cv (consumo medio dichiarato di 13,7 km/l),abbinato a un cambio manuale a cinque marce, e due diesel common rail di 1,5 litri da 90 e 110 Cv (consumi medi rispettivamente di 18,9 e 18,2 km/l), il primo con cambio manuale a cinque rapporti, il secondo a sei. Di serie il servosterzo elettrico ad assistenza variabile e l’Abs con sistema di assistenza alla frenata. Competitivi i prezzi, che partono da 16.900 euro.
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uova generazione anche per la Honda Civic, che ha subito un profondo rinnovamento ed ora sfoggia linee meno estreme e nel complesso più pulite. Della versione attuale mantiene però un’abitacolo spazioso e modulabile. Il bagagliaio ha una capacità di 477 litri, e i sedili si possono abbattere, oltre a poter sollevare la seduta del divano posteriore. Al momento del lancio, previsto per gennaio, la nuova Honda Civic sarà disponibile nella sola versione a cinque porte, e con due motori a benzina, il 1.4 e il 1.8 rispettivamente da 100 e 143 Cv, e con il 2.2 a gasolio da 150 Cv. Atteso per la fine del 2012, invece, il nuovo 1.6 turbodiesel da 120 Cv, che oltre a essere il più leggero promette anche emissioni di CO2 inferiori ai 100 g/km. Per quanto riguarda le dotazioni tecnologiche, la Civic monterà per la prima volta il sistema di frenata automatico. Prezzi da circa 17.000 euro.
a Peugeot è pronta a lanciarsi sulle piste innevate, forte di una dotazione studiata appositamente per gli appassionati degli sport invernali. Per la 3008, infatti, propone il Pack Rossignol Experience: pacchetto di accessori con barre al tetto, portasci, catene da neve, tappetini anteriori e posteriori “personalizzati”, vasca in PVC a protezione del vano bagagli, badge d’identificazione esterna, e persino un paio di sci Rossignol Experience 78X con attacchi regolabili, il tutto al costo di soli 600 euro. Ma non finisce qui. Lo scorso 12 novembre è partito da Solda (in Val venosta), il Rossignol Demo Tour 2011/2012, che in cinque mesi toccherà 26 tra le più importanti località turistiche invernali italiane. Gli spostamenti lungo la penisola, avverranno ovviamente a bordo delle nove 3008 Outdoor equipaggiate con Grip Control®, e una volta arrivate a destinazione si potranno provare nell’ultima versione HYbrid4 insieme alle 508 RXH. Per il programma del tour chiamare lo 02/30703239.
LE NOVITÀ YOKOHAMA PER L’INVERNO
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nche quest’anno Yokohama ha partecipato a Skipass, la fiera italiana più importante dedicata agli sport invernali, dove ha presentato le sue due ultime novità: i pneumatici super-invernali con mescola nordica, per un utilizzo prettamente da montagna e in condizioni climatiche e atmosferiche rigide, Yokohama IceGuard IG30 e G073 (quest’ultimo dedicato ai Suv e ai 4x4). Tutti i pneumatici invernali Yokohama, infatti, sono contraddistinti da tecnologie d’avanguardia e caratteristiche particolari: la mescola è costituita si nanotecnologie che permettono di mantenerla morbida anche alle bassissime temperature, favorendo aderenza e capacità di frenata. Inoltre, le fitte lamelle cosparse sul battistrada permettono un’eccellente tenuta su neve e giacchio grazie al cosiddetto “effetto ventosa. Ma gli invernali sono altrettanto performanti in caso di piogge abbondanti: il disegno battistrada particolarmente scanalato e ottimizzato consente un perfetto drenaggio dell’acqua, anche in città.
“THULE EASY-FIT”, LA CATENA DA NEVE PIÙ FACILE DA MONTARE AL MONDO
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ontare una catena da neve sulla propria auto può essere un problema, soprattutto in condizioni meteorologiche avverse o su strade innevate con scarsa luce. Grazie all’innovativa catena da neve Thule Easy-fit, d’ora in poi non lo sarà più. Con un nuovo dispositivo in alluminio, posto all’esterno dello pneumatico (che riprende il design delle “barre porta tutto” proposte da THULE), Easy-fit può essere montata con 3 semplici movimenti che richiedono solo 12 secondi: si allarga l’arco rigido interno, si appoggia la catena sul pneumatico, si abbassa il pedale con una semplice pressione del piede per attivare il sistema di serraggio. Nessuno sforzo fisico, accessibilità, innovazione tecnica e di design. Tutte caratteristiche che le hanno fatto vincere il prestigioso Premio dell’Innovazione nella categoria ”Accessori e AfterMarket”, a Equip Auto 2011, il “Salone Internazionale degli equipaggiamenti per tutti i veicoli” a Parigi. Commercializzazione a partire dal 2012.
GUIDARE IN SICUREZZA, SENZA RINUNCIARE ALLA TECNOLOGIA: CON PARROT SI PUÒ
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er gli appassionati della tecnologia al volante, che non vogliono mai rinunciare alla sicurezza, Parrot propone alcune idee all’insegna dell’hi-tech e del design. Parrot ASTEROID, un’innovativa autoradio multifunzione che consente l’accesso a migliaia di web radio e podcast internazionali, grazie all’App Orange Liveradio. Con Maps trova i punti d’interesse più vicini; con iCoyote fornisce aggiornamenti in tempo reale del traffico e allerta circa la presenza di autovelox, e con Eco Carbu, compara i prezzi delle stazioni di servizio in prossimità. Dispositivo con comando vocale per selezionare canzoni/album e vivavoce. Prezzo: 302,40 euro. Parrot MINIKIT+, il nuovissimo kit viva voce portatile a comando vocale e Bluetooth, gestisce contemporaneamente all’apertura della portiera due telefoni cellulari, sincronizza la propria directory con i telefoni connessi, memorizza fino a 2.000 contatti e, grazie alla funzionalità di riconoscimento vocale, telefoni e gestisci vocalmente e-mail e SMS, con le mani sul volante. Prezzo: 79,90 euro.
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a cura di Elena Barassi
MESSICO
Paesaggi desertici, foreste pluviali, coste con barriere coralline, siti archeologici maya e aztechi: chi soggiorna in Messico ha davvero l’imbarazzo della scelta.
Panama
Panama è un paese di diversità e contrasti. Un luogo magico, sconvolgente, stupefacente e affascinante.
PERCHÉ ANDARCI L’ideale è andare a Panama durante la stagione secca, che va da metà dicembre a metà aprile circa. Se vi piacciono le feste, cercate di visitare Panama City o la Península de Azuero durante il Carnevale, che si tiene ogni anno nel fine settimana precedente il mercoledì delle Ceneri. I festeggiamenti per il Carnevale di Panama sono tra i più imponenti del mondo. Panama offre diverse opportunità di svago. Alcune spiagge del Pacifico sono perfette per cavalcare la cresta imponente delle potenti onde che vi si infrangono. Anche il selvaggio parco di Darién offre bellissime spiagge contraddistinte da sabbia invitante e onde irresistibili, ma nel bel mezzo della giungla. COSA VEDERE Panama City, per il forte contrasto tra la parte vecchia, che ricorda un po’ La Habana, e la parte nuova che ricorda invece Miami. Il canale, che è un’opera ingegneristica interessante, vale la pena di una visita. Comarca de Kuna Yala è sicuramente uno dei paradisi ter-
restri esistenti. Si tratta di 380 isole indipendenti da Panama e abitate dai Kuna. A El Valle de Anton, cittadina che si trova nel cratere di un vulcano spento, si possono visitare delle cascate e una piscina naturale, fare dei bagni termali e passeggiare a cavallo nelle montagne. Chi vuole fare surf può recarsi alla spiaggia di Santa Catalina, nella Península de Azuero, sulla quale periodicamente si abbattono onde alte 6 metri, anche se l’altezza media è di 3 metri. COME ARRIVARE Con American Airlines via Londra (www.americanairlines.com) con Delta via New York (www. it.delta.com). La compagnia aerea nazionale è la COPA (www.copaair.com). Panama ha molte compagnie aeree e una buona rete di voli interni. Le imbarcazioni sono il principale mezzo di trasporto in molte aree di Panama, in particolare tra gli arcipelaghi di San Blas e Bocas del Toro. Le navi mercantili dei Kuna trasportano merci e passeggeri lungo la costa di San Blas, tra Colón e Puerto Obaldía. A Panama City e David è possibile noleggiare un’auto.
DOVE MANGIARE Il piatto nazionale del paese è il sancocho, uno stufato di pollo speziato alle verdure. La sopa vieja (zuppa vecchia) è un piatto a base di manzo speziato accompagnato dal riso. Sulla costa potrete gustare saporiti frutti di mare. Spesso vengono accompagnati da una salsa al cocco. Per le strade potrete mangiare empanadas, involtini di carne, oppure un dolce, il plátano maduro, banana fritta nel burro e insaporita con zucchero di canna. Le chichas sono succulenti succhi di frutta concentrati. Manolo Caracol Sicuramente il miglior ristorante della città, specialmente considerando il rapporto qualità/prezzo. Situato nel Casco Viejo della città, cucina sempre originale, piatti particolari e curati. http://manolocaracol.com S’cena Per una cena di alta classe, da S’cena, nel Casco Antiguo, si va a colpo sicuro. Il ristorante offre eleganza non pacchiana, servizio eccellente e ottimi piatti di pesce e manzo in un edificio coloniale restaurato nel centro di Panama. Per dessert si raccomanda la squisita torta alla banana con panna. Il Platea, la discoteca annessa situata al piano inferiore, è perfetta per ascoltare musica dal vivo e ballare. http://scenayplatea.com DOVE DORMIRE Trump Ocean Club Panama. Calle Punta Colon, Punta Pacífica, 0833-00321. www.trumpoceanclub.com Hotel Santa Catalina Panama. Un piccolo b&b sulla spiaggia per appassionati surfisti. Calle Hacia Playa el Estero beachfront at Kenny’s, Santa Catalina, Panama. www.hotelsantacatalinapanama.com. info@hotelsantacatalinapanama.com info Consolato Onorario Di Panama. Via Boschetti, 1 20121 MILANO Tel.: 0276005220
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PERCHÉ ANDARCI Il periodo migliore per visitare il Messico va da ottobre a maggio, perché il clima è notevolmente asciutto. I momenti di alta stagione per il turismo interno sono la Semana Santa (ovvero la settimana prima di Pasqua) e il periodo fra Natale e Capodanno. La vacanza balneare è possibile tutto l’anno. COSA VEDERE Tappa d’obbligo è sicuramente Città del Messico, che oltre ad essere una meravigliosa città, ospita alcuni musei davvero interessanti, La penisola dello Yucàtan, rimane meta indiscussa per chi visita questo paese. In effetti è proprio qui che si trovano i tesori del Messico: Chichèn Itzà, Uxmal, Tulum e Merida, la capitale di questa regione. Spiagge paradisiache che si estendono lungo tutta la costa messicana come Cancún, Los Cabos, Bahías de Huatulco, Acapulco, Puerto Vallarta, Cozumel, PlayaCar o le spiagge della
Riviera Maya, che offrono al viaggiatore la possibilità di praticare tutti gli sport acquatici quali pesca, immersioni, vela, windsurf, sci nautico. Anche il Chiapas, lo stato più a sud del paese, offre luoghi interessanti. COME ARRIVARE L’aeroporto messicano più importante è lo scalo internazionale Benito Juarez che si trova a 13 km da Città del Messico. Gli aerei provenienti da oltreoceano atterrano anche a Mérida e Cancun, portando a destinazione i viaggiatori che soggiornano nello Yucatan e nella Riviera Maya. Altri scali internazionali molto frequentati sono Acapulco e Guadalajara. L’unico volo diretto dall’Italia per Città del Messico è quello di Aeromexico che parte da Roma. Si può volare anche con Iberia, via Madrid, Air France, via Parigi e Lufhtansa via Francoforte. La rete stradale è ottima e ci sono anche collegamenti con bus che partono dai terminal delle più grandi città messicane.
DOVE MANGIARE La cucina messicana è caratterizzata da cibi con gusti intensi e speziati. Mais, fagioli e peperoni sono gli ingredienti base. Tra i piatti tipici spiccano il ceviche, un antipasto di mare con succo di cedro, cipolla, aglio, pomodoro, i chiles en nogada, peperoni ripieni di carne e frutta, il mole poblano, un mix di pollo e cioccolato aromatizzato, il pozole, zuppa di mais, verdure e maiale. Ottime anche le tortillas di farina di grano o di mais e i tacos, tortillas arrotolate e ripiene di carne di manzo o pollo, le quesadillas, tortillas doppie calde, appena croccanti, ripiene di manzo, pollo, formaggio e verdure. La bevanda tipica è la tequila, da bere liscia, con un po’ di sale. Costa Maya Beach Resort cucina eclettica in un contesto straordinario. Km. 6.5 Sur Carretera Mahahual-Xcalak, Mahahual. www.costamayabeachresort.com Peter’s Restaurante ottima cucina messicana, fuori dal caos dei grandi alberghi. Av. Bonampak 71 - 72 Cancu. DOVE DORMIRE Le Blanc Spa Resort Cancun. Hotel di lusso gestito da una famiglia italiana. Servizio superlativo in un contesto incantevole. Info: 877-753-2526 Barceló Maya Beach & Caribe. Situato fronte mare sulla spiaggia Xpu-Ha, una delle più famose ed esclusive della Riviera Maya. www.phoneandgo.it INFO Ambasciata del Messico a Roma Via Lazzaro Spallanzani 16, tel. 06.441151. Ente Nazionale Messicano per il Turismo Via Barberini 3, Roma, tel. 06.4827160. Visit Mexico, tel. 00-800-111-12266 www.visitmexico.com
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NUOVA CALEDONIA
SEYCHELLES
Protetta dall’oceano da un’immensa barriera di corallo, la Nuova Caledonia possiede la più grande laguna chiusa del mondo.
Ovunque soggiorniate alle Seychelles, avrete l’impressione che la spiaggia sulla quale vi trovate è la vostra e che il sole che sorge, in un’esplosione di colori, lo fa solo per voi.
PERCHÉ ANDARCI Il clima alle Seychelles è davvero invidiabile: sempre caldo, ma senza estremi. In questo paradiso la temperatura raramente scende al di sotto dei 24 o sale al di sopra dei 32°C. COSA VEDERE Mahè è la piu grande delle isole che compongono le Seychelles. Qui si trovano l’aeroporto internazionale, il porto, la capitale e la maggior parte degli alberghi. Mahè però, nonostante la maggiore umanizzazione, gode ancora di angoli tranquilli e incontaminati, con belle spiagge sabbiose e foreste lussureggianti. A Praslin, la seconda isola in
ordine di grandezza, la vegetazione è così particolare che per lungo tempo si pensò fosse il Giardino dell’Eden. La Digue, che dista 43 Km da Mahé e 6 Km da Praslin, è un’isola meravigliosa con immensi massi di granito rosa su incantevoli spiagge di sabbia bianchissima. COME ARRIVARE Le Seychelles si raggiungono dall’Italia con comodi voli diretti settimanali, operati da Air Seychelles, la compagnia di bandiera. Sono altresì possibili voli diretti anche via le principali direttrici europee in ogni giorno della settimana, passando da Parigi, Francoforte, Londra e Zurigo.
DOVE MANGIARE Château St Cloud, La Digue. Il ristorante della rinomata Guesthouse Château St. Cloud offre una cucina creola come nessun’altra. Il giardino del ristorante vi darà la sensazione di essere in paradiso. Tel: +248 4 23 43 46 www.seychelles.net/stcloud Les Lauriers Restaurant, Praslin. Il ristorante dell’hotel Les Lauriers propone un barbecue creolo con diversi tipi di curry. Tel +248 4 23 22 41 www.laurier-seychelles.com DOVE DORMIRE 16 delle 115 isole delle Seychelles propongono strutture alberghiere di ogni tipologia e per ogni budget. Raffles Praslin Seychelles Praslin. Splendida Raffles Spa con 13 padiglioni per i trattamenti Tel: +248 4 29 6000 www.raffles.com/praslin La Digue Island Lodge La Digue. Grande e lussuoso hotel offre diversi stili di camere tutte nei pressi della spiaggia di Anse Reunion. Tel: +248 4 29 25 25 www.ladigue.sc INFO Seychelles Tourist Office. Via Pindaro 28N, Roma. www.seychelles.travel
PERCHÉ ANDARCI Situato nel cuore del Pacifico del sud, l’arcipelago è una vera perla formata dalla Grande Terre, dalle isole Bélep, dall’isola dei Pini, dalle isole Loyauté e da una miriade di atolli non abitati. Terra francese dall’altra parte del mondo, la Nuova Caledonia ha un’offerta molto diversificata per gli amanti del viaggio: una laguna eccezionale Patrimonio dell’Umanità dal 2008, spiagge di sabbia bianca, escursioni nei boschi o sui fiumi, diving, golf, kitesurf, windsurf, tanto per citarne alcuni. COSA VEDERE Da Noumea, con atmosfera da Costa azzurra, in poco tempo si raggiunge l’Isola dei Pini, in cui
vi sono le spiagge di Kuto e Kanumera, tra le più belle del pianeta, distese di sabbia borotalco che incontrano le acque cristalline del pacifico. A nord di Nouméa, lungo la costa occidentale, si estendono vaste pianure dove si incontrano i Broussard, i “cowboy” del Pacifico, e anche qui spiagge favolose. COME ARRIVARE Le principali compagnie aeree che servono la Nuova Caledonia sono Air France (www.airfrance.com), la più conveniente partendo dall’Italia, Qantas (www.qantas.com), Air New Zealand (www.airnewzealand.com). Aircalin, la compagnia aerea della Nuova Caledonia, che però concentra le proprie destinazioni principali nel Pacifico
DOVE MANGIARE Francese, asiatica o tipica dell’Oceania, la gastronomia caledoniana riflette la meltin’ pot culturale. Nella “Brousse” gusterete la cucina del territorio che propone cervi, gamberetti, granchi, noci di cocco o maiale selvatico e frutta. Il Bougna è il piatto tipico kanak: tuberi misti, accompagnati da pesci, crostacei o incredibili aragoste, marinati con latte di cocco. I tuberi come l’igname, le patate dolci e il taro, costituiscono altrettante scoperte, come le bulime (lumache), i notou (piccioni) e per i più audaci il verme di Bancoule, un grosso verme bianco dal gusto di nocciola, da sgranocchiare crudo o arrostito! La table des Gourmets Noumea, piatti locali assolutamente da provare, prezzo medio: 45 euro. Au P’tit Cafe, Noumea, piatti dai sapori straordinari, ottimo rapporto qualità/prezzo. DOVE DORMIRE Destinazione che offre un connubio perfetto tra modernità e tradizione, la Nuova Caledonia propone sistemazioni turistiche molto diverse tra loro, dalla struttura ricettiva cinque stelle, con uno standard internazionale, alla tipica abitazione melanesiana fino all’accoglienza in proprietà agricole. A due ore di macchina da Noumea, il TeraKanua è un eco-lodge, costruito come un villaggio melanesiano che dispone di 18 bungalow immersi in una foresta di pini. www.tera-hotels-resorts.com A Noumea, il RoyalTera Beach è un suite-hotel costruito sulla baia di Anse Vata, con 108 camere, spa Aquatonic, e piscina nel cuore di un giardino tropicale di 3 ettari. www.tera-hotels-resorts.com INFO Turismo Nuova Caledonia http://it.visitenouvellecaledonie.com Tour Operator: CHIARIVA BY VIVAMONDO Tel: 39 02 30 35 00 403 - www.chiariva.it
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BRASILE C’è un’attrattiva che si scopre solo quando si arriva in Brasile: la gente brasiliana. Oltre ai paesaggi, è sorprendente il modo che ha questa gente di affrontare la vita. PERCHÉ ANDARCI: Sicuramente l’evento più spettacolare è il Carnevale, dal 25 febbraio al 1 marzo a Rio de Janeiro, Olinda e Recife, Salvador de Bahia. Il più noto è il Carnevale di Rio de Janeiro con le sue sfilate organizzate all’interno del Sambódromo, strada costeggiata da gradinate installate appositamente, dove sfilano le migliori scuole di samba della città che ogni anno offrono uno spettacolo unico. Le condizioni climatiche del Brasile sono differenti da regione a regione: il nord-est è caratterizzato da un clima tropicale molto gradevole tutto l’anno, soprattutto lungo la costa. La media della temperatura annuale a nord è di 28° e a sud di 20°. COSA VEDERE: Tralasciando le classiche destinazioni quali Rio de Janeiro, São Paulo e Salvator de Baja, merita un viaggio Jericoacoara, un picco-
lo villaggio di pescatori posto sulla costa del Cear a nord-ovest di Fortaleza. Si tratta di un luogo con decine di palme che affondano tra le dune e jangadas (barche a vela), l’una accanto all’altra lungo un’ampia spiaggia grigia. Florianópolis, una delle tre capitali di stato brasiliane che sorgono su un isola, era considerata un tempo la città delle 42 spiagge, che sono diventate oggi circa un centinaio. È il paradiso per gli amanti del surf, windsurf, vela e pesca. COME ARRIVARE: Gli aeroporti brasiliani più utilizzati dai voli internazionali sono l’Aeroporto Galeão (GIG) di Rio de Janeiro e l’Aeroporto Guarulhos (GRU) di São Paulo. L’aeroporto di Recife e quello di Salvador ricevono alcuni voli di linea dall’Europa. Attualmente, TAM (www.tam. com.br; São Paulo) è la compagnia internazionale principale del Brasile.
VIETNAM Molti di coloro che compiono un viaggio in Vietnam rimangono senza parole dinanzi all’incredibile bellezza dei suoi paesaggi. PERCHÉ ANDARCI Per andare in Vietnam non esiste un periodo migliore di un altro. Infatti, quando una regione è troppo piovosa o fredda, o incredibilmente afosa, c’è sempre un’altra zona in cui il tempo è sereno. A chi lo visita, il Vietnam offre la rara opportunità di vedere come un paese di grande fascino e tradizioni stia muovendo i primi passi nel mondo moderno. COSA VEDERE Il Vietnam dispone di 3260 km di coste. Le spiagge più famose sono Vung Tau, poco a nord del delta del Mekong, e Nha Trang, vicino a Dalat. Phu Quoc, la più grande isola del Vietnam, si avvicina al modello della spiaggia tropicale da sogno: sabbia bianca, natura incontaminata, assenza di turismo di massa. L’isola di Phu Quoc rappresenta quindi una delle località più belle per
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un soggiorno balneare nell’Asia Orientale, magari legata ad un soggiorno a Ho Chi Minh, ex Saigon, la maggiore città del Vietnam. Lungo la costa del Vietnam centrale, si trova la splendida località di Mui Ne, luogo di mare ancora sconosciuto al turismo di massa. Mui Ne presenta scenari naturalistici di primaria bellezza, come le alte dune sabbiose che nascondono laghetti punteggiati da fiori di loto. In Vietnam è famosa anche per essere la “capitale del vento”, motivo per il quale Mui Ne richiama appassionati di windsurf e kitesurf da tutto il mondo. COME ARRIVARE Tra L’Italia e il Vietnam non ci sono voli diretti, bisogna quindi raggiungere una delle capitali europee o il sud-est asiatico con le compagnie aeree: Thai Airways, Malaysia Airlines, Singapore Airlines, Cathai Pacific.
COSA MANGIARE Tra le specialità tipiche vi sono la “Feijoada”, il “churrasco”, il “peixe na brasa”, pesce alla brace, il “bom bocado”, impasto di formaggio, farina di grano, burro, uova, latte di cocco e zucchero liquido. Il tutto accompagnato da meravigliosi cocktail, a base di distillato di canna da zucchero. Ostradamus Bar e Restaurante Florianopolis, Stato di Santa Catarina, ottimo ristorante di pesce, in particolare ostriche, si mangia in mezzo al mare sul lungo molo. www.ostradamus.com.br Restaurante Girassol traversa malhada sn, Jericoacoara, Ceará, grazie ai proprietari italiani un buon connubio tra cucina italiana e brasiliana a prezzi abbordabili. www.restaurantegirassol.net DOVE DORMIRE Vila Bela Vista Hotel Jericoacoara, Ceará. Questo hotel di lusso ecologico sorge proprio di fronte alle splendide dune del Parco Nazionale di Jericoacoara. www.vilabelavista.com Majestic Palace Hotel Avenida Beira Mar Norte, Florianópolis, hotel a 5 stelle offre vista mozzafiato sulla baia del Nord, dista una manciata di minuti dalle diverse spiagge che orlano le coste settentrionale, meridionale ed orientale dell’Isola di Santa Catarina. www.majesticpalace.com.br INFO Per visti e documenti: www.mre.gov.br www.braziltour.com.
DOVE MANGIARE La cucina vietnamita è particolarmente varia: si dice che vi siano almeno 500 piatti tradizionali, da quelli a base di carni esotiche, come quelle di pipistrello, cobra e pangolino, fino a fantasiose ricette vegetariane. Mondo Restaurant & Lounge Isola di Phu Quoc, ottimo rapporto qualità/prezzo per piatti vegetariani e dolci particolari. Red&Blue Mui Ne, noto soprattutto per i drink, questo ristorante propone un’ottima cucina vietnamita. Tel: + 84 908 052350 DOVE DORMIRE La Veranda Resort Phu Quoc - MGallery Collection Phu Quoc, resort tutto in stile coloniale in cui regnano il benessere, la scoperta e l’evasione (www.mgallery.com/Phu_Quoc_Island). Pandanus Resort, Phan Thiet, Mui Ne, un resort a 4 stelle di charme che offre una spiaggia privata e un giardino tropicale di 10 ettari www.muinebeach.net/pandanus.asp INFO Ambasciata e Consolato della Repubblica Socialista del Vietnam. Via di Bravetta, 156, 00164 Roma. Tel: +39 06 66160726. vnemb.it@mofa.gov.vn www.mofa.gov.vn/vnemb.italia DGV Travel Via Isole Samoa 15, 00121 - Roma. Tel : 06 56032268 (tasto 3) - info@dgvtravel.com www.dgvcorporate.com
Kenya Chi definisce il Kenya la vera Africa, magari commette un piccolo peccato di presunzione, ma dice la verità. PERCHÉ ANDARCI La profondità del cielo, la bellezza della fauna selvaggia, l’oceano e i paesaggi marittimi così diversi tra loro, dall’isola araba di Lamu alle spiagge bianche di Watamu, dalle insenature di Kilifi alle scogliere di Shimoni, l’ospitalità della gente, la varietà della flora e i prodotti della terra fanno del Kenya la meta preferita da chi sogna l’Africa e sempre la porterà nel cuore. La stagione migliore, anche se più cara nei prezzi, è quella di gennaio-febbraio, quando il clima è buono e si può assistere alle grandi ondate migratorie di volatili in passaggio dal Kenya.
aeroporto internazionale è un punto di arrivo per quanti arrivano a trascorrere settimane di sole e relax nelle vicine spiagge tra Malindi e Watamu, o in luoghi più defilati come l’isoletta di Kiwayu. La principale attrattiva turistica del paese è rappresentata comunque dalle grandi riserve naturali, prima fra tutte la Masai Mara National Reserve, dove si svolgono appassionanti safari sulle tracce di leoni, elefanti, zebre, ippopotami e bufali. Chi vuole conoscere da vicino la cultura swahili non può mancare una visita alla città di Lamu, sull’isola omonima, patrimonio mondiale dell’Unesco.
COSA VEDERE Mombasa, sull’oceano, è la seconda città del Kenya, animata e interessante per le architetture della Città Vecchia e per il Fort Jesus. Il suo
COME ARRIVARE La compagnia Meridiana ha voli diretti per l’aeroporto di Mombasa con partenza da Milano, Roma e Bologna, della durata di circa 8 ore.
Un luogo con paesaggi da favola. Un viaggio nei sapori. Tutto questo e altro ancora è il Sudafrica: un Paese da vivere.
COSA VEDERE Il Sudafrica offre un’ampia scelta di località dove trascorrere le vacanze invernali. Dai 3000 km di coste bagnate a ovest dall’Oceano Atlantico e a est dall’Oceano Indiano, ai più di 20 parchi nazio-
DOVE DORMIRE Lonno Lodge Hotel Watamu, con piscina di acqua salata. Ciascuna delle 8 camere è arredata con tutti i comfort. Lamu House con Kuoni Viaggi sull’isola di Lamu. Camere tutte arredate in stile swahili, e uno chef strepitoso. www.kuoni.it INFO Ambasciata del Kenya Roma - via Archimede 164 - Tel. 068082717 Sezione italiana dell’Ufficio turistico Kenya Tourist Board. Via Monte Rosa, 20 - 20149 Milano. Tel: +39 02 36561179 magicalkenya@aviareps.com
DOVE MANGIARE La cucina sudafricana esprime il felice connubio delle tante influenze dei popoli che compongono il Paese. I piatti tipici della cucina locale vedono la carne come ingrediente principale, come il sosatie, e il bobotie. La Colombe Constantia Uitsig Wine Estate con lo chef Luke Dale-Roberts. www.constantia-uitsig.com La Belle Terrasse, a Johannesburg, con spettacolare vista panoramica. www.westcliff.co.za
SUDAFRICA PERCHÉ ANDARCI Il Sudafrica gode di un clima favorevole tutto l’anno, con inverni miti ed estati calde ma secche. Le stagioni sono invertite rispetto all’emisfero boreale: il periodo invernale va da giugno a settembre e il periodo estivo da dicembre a marzo.
COSA MANGIARE Il piatto più diffuso è il nyama choma, carne alla griglia. In molte trattorie troverete anche lo stufato di carne e fagioli. Il contorno più usuale è l’ugali, sorta di polenta di mais da combinare a salse varie. Soprattutto nelle bancarelle sono invece diffuse le sambusas, frittelle ripiene di carne macinata o verdure. Una specialità dell’isola di Lamu è il kuku wakupata, pollo alla marinara.
nali e numerose riserve faunistiche dove avvistare i “Big Five”; dai lodge di lusso nella savana, alle grandi e vivaci città come Cape Town, Durban e Johannesburg, sono davvero tante le occasioni per trascorrere una vacanza indimenticabile. COME ARRIVARE Facilmente raggiungibile grazie all’assenza di fuso orario, il Sudafrica è servito dalle principali linee aeree: South African Airways, Lufthansa, Swiss, British Airways, Klm, AirFrance, Iberia, Tap, Qatar Airways, Emirates.
DOVE DORMIRE Tante le occasioni per la qualità e personalizzazione delle strutture ricettive. Stupefacente è il lusso nei game lodge, così come l’ottimo rapporto qualità prezzo, garantito negli hotel 5 stelle o nei famigliari B&B, orgoglioso della propria tipicità e sempre di gran classe. Pumba Private Game Reserve Port Elizabeth, una riserva privata extra lusso. www.pumbagamereserve.co.za 2Inn1 Kensington Cape Town, vincitore dei premi Travellers’ Choice 2011. Un rifugio da favola, situato in un’area residenziale ai piedi del monte Table. www.2inn1.com INFO Turismo Sudafricano - www.southafrica.net info@-turismosudafricano.com
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NOTIZIE UTILI DOVE MANGIARE La cucina tipica è quella creola, caratterizzata da piatti unici, quasi sempre speziati, a base di pollo, maiale, capretto o di pesce e crostacei, cucinati in vario modo e accompagnati da riso bianco e verdure. Tra le specialità ci sono il Matoutou, un piatto a base di granchio di terra e di riso, e il poulet boucané, il pollo affumicato con la canna da zucchero. Ti Sable (plage de Grande Anse - Les Anses d’Arlet): ristorante chic, sulla splendida spiaggia di Grande Anse, che propone ottima cucina sia creola che francese a base unicamente di prodotti locali. Restaurant 1643 (Anse Latouche – Le Carbet): cucina tradizionale e prezzi abbordabili per questa trattoria, a 100 metri dal mare, in cui la sera spesso si fa musica dal vivo.
Spiagge da sogno per chi vuole rilassarsi e percorsi da trekking immersi in una natura straordinaria ed incontaminata per chi ama camminare. Le diverse e meravigliose anime di questa terra caraibica permettono al visitatore di costruire il viaggio dei propri desideri battaglia durata otto ore, il famoso Edward Low, il più pericoloso pirata dei mari occidentali dopo Black Bart.
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COSA VEDERE: le spiagge incontaminate sono sicuramente l’attrazione principale di Martinica, che si trova nel cuore dell’arcipelago dei Caraibi, bagnata ad est dall’Oceano Atlantico e ad ovest dal Mar dei Caraibi, e che fa parte del gruppo delle Piccole Antille. La più famosa, per la sabbia bianca e la distesa di palme da cocco, è la Grande Anse des Salines, ma sono numerose le spiagge del sud dal mare cristallino e la sabbia bianca, come quelle di Anses d’Arlets, Grande-Anse d’Arlet e Sainte-Anne (il luogo più turistico). Chi ama la natura, e soprattutto camminare, però, non può non addentrarsi tra la vegetazione e i corsi d’acqua che ricoprono la Montagna Pelée, massiccio che domina il centro dell’isola (denominata “isola dei fiori”, in lingua
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PERCHÉ ANDARCI: nonostante l’isola abbia un clima tropicale con temperature, costanti durante tutto l’anno, che non scendono mai al di sotto dei 21°C, il periodo che va da dicembre a maggio è il migliore perché corrisponde alla stagione secca, contrapposta a quella delle piogge che va da giugno a novembre. Inoltre, subito dopo l’Epifania iniziano i festeggiamenti per il Carnevale, che qui riveste un’importanza particolare: l’intera isola è ravvivata ogni fine settimana, in particolare la domenica, da parate carnevalesche, serate a tema e feste private che si susseguono tra musiche e danze tradizionali e vestiti sgargianti. Tutti i comuni preparano i costumi, le maschere e le celebrazioni in vista dell’affollatissima parata conclusiva che si svolge nella capitale, Fortde-France, e si protrae per cinque giorni (fino al Mercoledì delle Ceneri). Se, invece, vi affascinano i pirati, che nell’epoca d’oro della pirateria infestavano il Mar dei Caraibi, questa è l’isola in cui morì nel 1724, dopo una
COME ARRIVARE: non essendoci voli diretti dall’Italia, la soluzione più comoda per arrivarci è prendere un volo per Parigi e da lì partire con Air France (www.airfrance.it), compagnia che ha voli giornalieri per Fort de France dall’aeroporto di Orly e che ha aperto da poco un nuovo collegamento da quello di Charles de Gaulle (la durata del viaggio è di circa 8 ore). Per visitare l’isola è consigliabile noleggiare una macchina (esistono varie compagnie locali), vista la carenza di mezzi pubblici e l’assenza delle ferrovie, percorrendo la N3 attraverso la foresta pluviale e la N2 lungo la costa.
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l’isola dei fiori E DEI PIRATI
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MARTINICA
creola “Madinina”, per la sua incredibile varietà floreale) attraversato da sentieri per il trekking davvero imperdibili, oppure percorrere i 5 chilometri del sentiero chiamato La trace des Jésuites, tracciato oltre trecento anni fa in mezzo alla foresta tropicale. Foresta che custodisce anche Les Gorges de la Falaise, un percorso lungo un fiume, fra due scogliere immense, che offre uno dei paesaggi più spettacolari del nord, con la sua piscina naturale scavata nella roccia. Tra le città, invece, meritano una visita la capitale Fortde-France, e in particolare la Cattedrale di Saint-Louis, la Biblioteca Schoelcher, il Forte Saint-Louis e il parco La Savane; Saint-Pierre, considerata “la piccola Parigi delle Antille”; Le Marin, nota per il suo porticciolo turistico naturale e la sua chiesa (uno dei monumenti storici più belli), e i borghi di Trois Ilets e Le Diamant. Se, poi, vi rimane del tempo, andate a degustare le migliori varietà di rum (il liquore tipico), dopo averne seguito dal vivo il processo di lavorazione, in una delle antiche distillerie presenti sull’isola, come quella di La Mauny o di Saint-James.
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DOVE DORMIRE Relais & Chateaux, Resort-Spa e hotel a 5 e 4 stelle, residence e club-hotel, b&b e agriturismi, ville e appartamenti in affitto. A Martinica ci sono alloggi per ogni tipo di esigenza e budget. Club Med Buccaneer’s Creek (Pointe Marin - Sant’ Anna): uno dei più bei villaggi presenti sull’isola sia per la struttura, moderna e accogliente, che per la posizione (si affaccia su una delle spiagge più belle). Per offerte e tariffe: www.clubmed.it. Hotel Cap Est (La Prairie - Le Francois): il complesso alberghiero più lussuoso che si possa trovare sull’isola, formato da bungalow a due piani, ognuno con suite spaziose e dotate di ogni comfort. Per offerte e tariffe: www.capest.com. Hotel Sofitel Bakoua (La Pointe du Bout - Les Trois Ilets): ex residenza coloniale ha mantenuto il fascino autentico della Compagnia francese delle Indie Orientali, con ampi spazi aperti, lavorazioni in bambù e legni preziosi. A partire da 228 euro a notte. INFO Ente per lo sviluppo del Turismo francese (via Tiziano, 32 – Milano. Sito: www.franceguide.com). Comitato per il turismo della Martinica (www.martiniquetourisme.com).
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Ii soli SOLi d D ’ inverno INVERNO
testo e foto di Vittorio Gianella
la giamai ca Di bob marley Il mare blu dei caraibi, l’acqua cristallina delle cascate, panorami mozzafiato e su tutto e in tutto la musica e la presenza tuttora viva del grande Bob.
“C
he l’aereo di rientro da Montego Bay sia atterrato ormai è sicuro”, dice una ragazza in attesa come me di espatriare in quel di Giamaica. Otto ore di volo e siamo immersi in un mare blu e caldo, con la musica reggae che fa da colonna sonora vibrando ovunque, l’odore del jerk, carne di pollo arrostita e marinata con spezie, e decine di pesciolini a pizzicare la pelle bianca del turista occidentale di turno. Dopo il relax e tanti cartelli letti sugli ombrelloni a ricordarci il motto locale”Jamaica, no problem, noi un problem ce lo poniamo : che Giamaica va cercando il turista ? Quella delle foreste pluviali con i fiumi argentei da percorrere in canoa o la Giamaica di Bob Marley, mito intramontabile, più di quanto lo sia il Che per Cuba? Da quello che capiamo essendo venuti qui già tre volte, la Giamaica più gettonata è quella delle lunghe spiagge, dei resort di lusso All Inclusive, dove si passa il tempo a spalmarsi creme protettive, bagnandosi in piscine con l’odore del cloro, e bevendo a più non posso rum o mohito. Questo turista sappia però che così facendo tralascia quello che davvero è l’anima di quest’isola, a 150 chilometri da Cuba e a 960 dagli Stati Uniti e nel 30° anniversario della morte di Bob Marley, il traghettatore, colui che ha portato alla ribalta mondiale la musica reggae con il celebre gruppo dei Wailers. Era l’11 maggio del 1981, il cantante era su un aereo che lo stava riportando in Giamaica dopo una lunga serie di concerti in Europa, ma a causa di un melanoma mal curato, il tumore si diffuse rapidamente cosi da costringere Bob Marley al ricovero immediato a Miami, da dove non uscì vivo. Le sue ultime parole al figlio Ziggy furono: “ ricorda che i soldi non possono comprare la vita” 2°giorno- Il viaggio per andare a Nine Miles comincia a Ocho Rios, salendo su un pulman che ci porta al paese natale di Bob Marley. Dopo sessanta chilometri arriviamo in un ampio parcheggio dove veniamo accolti da uno stuolo di guide locali, ma uno in particolare ci colpisce, col suo cappello di lana multicolore che trattiene i suoi quasi due metri di capelli e la onnipresente sigaretta di ganja (marijuana). Ci dice che” la ganja è il miglior modo per comunicare con Dio” e a giudicare dal fumo che espelle e che lo
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circonda, capiamo che deve essere uno dei comunicatori più assidui. Lo scritturiamo e ci porta subito a vedere una pietra con incisa una frase molto bella del grande Bob ”Alzati, fatti sentire, combatti per i tuoi diritti, prete non dirmi che il paradiso è sottoterra so che non sai quanto la vita valga davvero”, estratta dalla canzone Get up, stand up.” La musica reggae come lingua universale per tutti gli oppressi e maltrattati, questo continua a ripetere Paul, la guida, che ci porta a vedere la camera da letto, umilissima, dove è venuto alla luce nel 1945 Marley, figlio di madre giamaicana e padre inglese. A sera si rientra nel comodo resort, a Ocho Rios, dove ceniamo guardando il sole tuffarsi laggiù in qualche parte dell’Oceano. 3°giorno- E’mattina presto e ci avviamo per andare a visitare un altro luogo che ha reso indispensabile una sosta a Ocho Rios, le cascate del Dunn’s river. Scalarle è un’impresa imperdibile, avvolti dalla foresta pluviale, con un’umidità al 90%, e dal rumore assordante dei numerosi salti d’acqua, vi sentirete come un avventuriero di qualche secolo fa.. 4°giorno- Per avere una buona visione del mare e della cittadina di Port Antonio, bisogna salire al Bonnie View, un belvedere con un piccolo bar dove è incantevole bere un rhum, circondati da fiori multicolori. Giù la barriera corallina puntellata di isolotti, alle spalle si innalzano fino ai tremila metri le pareti delle Blue Mountains di un verde intenso con enormi foreste di bambù, ferita solo in piccola parte da una sterrata che fra un’ora dovremo fare con una guida locale. Ci porteranno a conoscere una parte poco nota della Giamaica e della sua storia, la roccaforte dei Maroons, gli eredi degli schiavi fuggiti nel XVII secolo dalle grinfie degli Inglesi. La salita a Moore Town, il villaggio dei Maroons, è panoramicissima e attraversa, verso i 1000 metri di quota, estese piantagioni di caffè, per gli esperti, della migliore qualità al mondo. Prima di arrivare alla meta, gruppi di ragazzini di ritorno da scuola, salutano e ci rincorrono per un po,’ felici di vedere qualcuno “di fuori”. Il villaggio è, nel vero senso della parola, chiuso in una valle scurissima e foltissima, ma costruito con casette colorate, abitato da gente molto accogliente, e che dopo un giro per le viuzze ci portano dietro una casetta a farci vedere il luogo dove “ riposa in pace Nanny, eroina nazionale, condottiera dei Maroons, fondatrice di questa città”, così è scritto sulla lapide di pietra scura.
ragazzo milE IN 126di nineWEEKEND
ragazza giamaicana
rasta a nine mile
bimbo di alligator pound
pianta nella foresta pluviALE
pescatore
gita sul black river
il caffe giamaicano WEEKEND IN
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caffè sulle blu mountain
chukke cove vicino ocho rios
5°giorno-A Kingston continua la seconda puntata della storia del re del reggae Bob Marley. In questa città, che non gode di buona fama, è meglio muoversi di giorno e con i taxi, ci dicono alla hall del resort. Preso alla lettera il consiglio, arriviamo alla cittadella celebrativa del Bob Marley Museum, protetta dalla vicina strada a scorrimento veloce, con una sorta di muro tappezzato di murales che ritraggono il musicista. All’entrata, l’avviso che è tassativo lasciare le macchine fotografiche nelle apposite cassettiere, poi una guida comincia a portarci in questa sorta di dimora fabbrica soldi, con un odore di fondo che non è certamente camomilla. Cominciamo a vedere la sala di registrazione, una parete interamente ricoperta dai dischi d’oro vinti, come LP LEGEND che ha venduto 20 milioni di dischi , e dalle centinaia di articoli di giornali, tra cui spicca per noi italiani di turno, il Corriere della Sera con il concerto di San Siro del 1980, indimenticabile per chi ha avuto la fortuna di andarci. 6°giorno Il giorno dopo ci ritroviamo su un barcone a ovest di Kingston circondato da mangrovie enormi, luogo eletto per i coccodrilli. Qualche chilometro più avanti, dalle acque torbide e pericolose del Black River, ci ritroviamo a tuffarci nelle decine di cascate delle mitiche e imperdibili Ys FALLS. Presa la rincorsa con le liane penzolanti dagli alberi ci si tuffa nella spumeggiante cascata superiore. Guide locali giamaicane prendono per mano le turiste impaurite dalla forte corrente per accompagnarle nel mezzo dei salti, per essere immortalate dai fidanzati o mariti freschi di nozze, armati di macchine fotografiche, ma con i piedi all’asciutto. Lasciate le cascate, ci avviamo lentamente verso l’estremo ovest della Giamaica, il posto del divertimento più sfrenato e gettonato, Negril. Una lungha striscia di sabbia costellata senza soluzione di continuità da resort storici e hotel da pochi soldi, con gli altoparlanti che non riposano mai, come gli abitanti del villaggio, se non quando il sole comincia a spuntare all’alba e gli ultimi nottambuli vanno a nanna. Qui si possono gustare le migliori aragoste dei Caraibi, si può fare il bagno nel mare con tutte le sfumature del blu e del verde, affondando i piedi nella sabbia borotalco e, per esperienza diretta, non dovete assolutamente perdervi una capatina al Ricks cafè, dove tra una birra e l’altra potrete vedere ragazzi locali, impegnati a fare tuffi da altezze vertiginose, imitati dai numerosi turisti, però da un trampolino messo loro a disposizione alto al massimo tre metri. In questo luogo dei vizi e del divertimento, merita una visita anche la manciata di cottages a picco sul mare, del costosissimo ed esclusivo hotel The Caves dove, a volte , si vedono aggirarsi gli U2 o Madonna e ultimamente il Principe Carlo, ospiti qui per rilassarsi. E come si fa a non crederci? 7°giorno- Il nostro viaggio attorno alla mitica Giamaica di Bob Marley termina a Montego Bay, nota come Mobay, sul suo splendido lungomare, tra luminosi e piccoli locali che si affacciano su esclusive spiagge, dove praticare lo snorkeling ( galleggiare con pinne e maschera godendo del paesaggio sottomarino) è d’obbligo, voglia che ci togliamo avendo l’aereo fra cinque ore, ma che sicuramente partirà in ritardo. Vittorio Giannella
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devon house a kingston
sans souci resort a ocho rios
il colibri doctor bird
foglie in foresta
ingredienti per il jerk giamaicanO
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Il bar del Rocks House a Negril
Camera del Rocks House a Negril
Half Moon Hotel
Notizie utili Air Jamaica o Cimair 055 33 71 201 - www.airjamaica.com Documenti Passaporto con almeno sei mesi di validità Info Jamaica Tourist Board Via Nazionale 230,Roma 06 48901255 sergat@rmnet.it - www.visitjamaica.com
Chef dell Half Moon Resort e piatti giamaicani t-studio.it
Moneta Dollaro giamaicano accettati ovunque i dollari USA Elettricità 110 volts,prese americane Fuso orario -6 ore rispetto all’Italia
The Caves Resort a Negril
Piatto di pesce in vendita su strada
Tre le accattivanti proposte di Eden Viaggi con destinazione Giamaica.
L
a prima, classica, per chi è alla ricerca del comfort e benessere, è l’Eden Gold International Club Riu Negril, situato direttamente sulla splendida spiaggia di Bloody Bay, in uno degli scenari più belli dell’isola. Per gli ospiti alla
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ricerca di relax sono a disposizione due piscine con area idromassaggio, sauna, massaggi e trattamenti di bellezza presso la SPA. L’aspetto culinario è molto curato ed una ricca proposta gastronomica allieta i palati degli ospiti con le specialità della cucina internazionale e locale del ristorante principale, corredato con angolo show coking. Hotel storico di Negril, Il Sunrise Club Superior, meta a partire dagli anni Settanta, di artisti internazionali e locali, politici e semplici turisti, è oggi
gestito dall’italianissimo Luca, arrivato all’inizio degli Anni Novanta, che ha trasformato questo piccolo angolo di paradiso in una vera bomboniera immersa in uno splendido giardino tropicale, dandogli un tocco di gusto italiano, impreziosito da una raffinatissima cucina, che non ha eguali in tutta la zona. Infine il tour di 9 giorni con guida italiana Vi permetterà di visitare le famosissime cascate di Dunns River, andare alla scoperta delle Somerset Falls, fare una visita al Black river, tanto per citare alcune tappe.